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1 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Regionale per il Lazio Istituto Comprensivo “Via G. Messina ” Via G. Messina, 51 - 00173 Roma - 067210164 - Fax 0672970364 Distr. 18° - Cod. mec. RMIC839006 - Cod. Fisc. 97197670587 [email protected] sito web: www.comprensivogmessina.it POF PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016
94

Ufficio Regionale per il Lazio Istituto Comprensivo · Scuola Infanzia 13 Processo Formativo Organizzazione Oraria Scuola Infanzia Via G. Messina 71 14 ... Traguardi per lo sviluppo

Feb 18, 2019

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1

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ufficio Regionale per il Lazio

Istituto Comprensivo

“Via G. Messina ” Via G. Messina, 51 - 00173 Roma - 067210164 - Fax 0672970364

Distr. 18° - Cod. mec. RMIC839006 - Cod. Fisc. 97197670587

[email protected]

sito web: www.comprensivogmessina.it

POF

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016

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2

L’Istituto Comprensivo “Via Giuseppe Messina”

Carta D’ Identità dell’Istituto 5

POF

Fisionomia Scuola

Idea formativa

Profilo educativo culturale

Il nostro POF

Scuola Infanzia 13

Processo Formativo

Organizzazione Oraria

Scuola Infanzia Via G. Messina 71 14

Processo Formativo

Organizzazione Oraria

Scuola Infanzia Montessori 15

Processo Formativo

Organizzazione Oraria

Scuola Primaria 16

Processo Formativo

Organizzazione Oraria

Plesso M. Bosco

Plesso De Filippo

Plesso Via Fadda

Montessori

Secondaria di primo grado 21

Secondaria metodo comune

Processo formativo

Secondaria metodo Montessori

Processo formativo

Quadri orari

INDICE

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3

Il nostro Istituto è…. 25

Continuità

Organizzazione e tempi

Scuola dell’Autonomia

Macroaree Progettuali

Opportunità formative

Metodologia della progettualità formativa

Campi di potenziamento

Progetti d’Istituto

Scuola delle opportunità 35

Didattica dell’inclusione

Integrazioni delle persone disabili

Norme, procedure ,buona prassi

Documenti di integrazione

Informatica 40

ICT, percorso digitale ,uso della tecnologia nella didattica

Criteri di valutazione 41

Valutazione dei Piani d’Istituto

Scuola dell’infanzia: Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Scuola Primaria : Linee guida ,criteri di verifica e valutazione

Criteri valutazione IRC

Scuola secondaria di primo grado : Linee guida ,criteri di verifica e valutazione

Valutazione voto di condotta

Criteri valutazione IRC

Valutazione e autovalutazione d’istituto 55

Profili organizzativi e funzionali 58

Organi collegiali

Dirigente Scolastico

Collaboratori del Dirigente

Coordinatori di classe

Staff dei fiduciari di plesso

Funzioni strumentali

Servizi amministrativi 68

Personale ATA

Orario di ricevimento

Organigramma

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4

NORME 73

Adempimenti vigilanza e disposizioni generali sugli aspetti funzionali ed

organizzativi dell’Istituto

Patto educativo di corresponsabilità

Regolamento disciplinare scuola primaria

Regolamento disciplinare scuola secondaria di primo grado

Esami di stato

Regolamento per la concessione di locali scolastici

Allegati

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5

ISTITUTO COMPRENSIVO

VIA G. MESSINA

SCUOLA

SECONDARIA DI PRIMO GRADO

"ALBERT SCHWEITZER"

Via G. Messina

n. 41

TEl. 06/7217797SCUOLA

SECONDARIA DI PRIMO GRADO "MONTESSORI"

Via G. Messina,41

06/7217797

SCUOLA PRIMARIA

"E. DE FILIPPO"

Via M.arco Dino Rossi ,38

tel 06/7297644

SCUOLA PRIMARIA

"MARGHERITA BOSCO"

Via G. Messina ,51

tell 06/7210164SCUOLA PRIMARIA

"VIA CARLO FADDA"

Via Carlo Fadda,91/93

Tel 06/7216581

SCUOLA PRIMARIA "MONTESSORI"

Via G. Messina,51

tel 06/7210164

SCUOLA DELL'INFANZIA

Via G. Messina,71

tel 06/7217004

CASA DEI BAMBINI

Via G.Messina ,51

tel 06/7210164

ANNO SCOLASTICO 2015/2016

CARTA D’IDENTITA’ DELL’ISTITUTO

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6

LE SCUOLE DELL’ISTITUTO

SCUOLA PRIMARIA

“M. BOSCO”

SEDE DIRIGENZA

SCUOLA

SECONDARIA DI

PRIMO GRADO

“ALBERT

SCHWEITZER ”

SCUOLA

DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

“E. DE FILIPPO”

SCUOLA

PRIMARIA

“VIA CARLO

FADDA”

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Il piano dell’offerta formativa è il documento con il quale ogni scuola dichiara la propria identità, offrendo alle famiglie

degli alunni uno strumento di conoscenza dell’istituto.

Esso è inoltre il mezzo attraverso cui si armonizzano gli interventi educativi, didattici e gestionali della scuola stessa,

sulla base della costituzione italiana e dei programmi ministeriali.

Il piano dell’offerta formativa è deliberato dal collegio dei docenti per ciò che attiene agli aspetti formativi, didattici,

pedagogici, ed organizzativi, dal consiglio d’istituto per le finalità e gli aspetti finanziari generali.

Il nostro Istituto, in continuità e in rete con il

territorio circostante, si pone al servizio delle famiglie per

offrire

PARI OPPORTUNITA'

e per diventare un

CENTRO DI PRODUZIONE E FRUIZIONE CULTURALE

Compito fondamentale della scuola è garantire a chi la

frequenta:

istruzione

(sapere),

educazione

(saper essere),

formazione

(saper fare).

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

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Un Istituto comprensivo include diversi gradi di scuola costituenti il primo ciclo dell’istruzione, coprendo la

fascia che va dai 3 ai 13 anni. L’Istituto comprensivo valorizza in chiave di continuità l’unitarietà del

percorso educativo attraverso una progettazione integrata dell’offerta formativa.

Il nostro Istituto è costituito da:

scuola dell’Infanzia,

Casa dei Bambini,

scuola Primaria ,

scuola Primaria a metodo Montessori,

scuola Secondaria di Primo Grado a metodo comune;

scuola Secondaria di Primo Grado a metodo Montessori.

Gli edifici scolastici corrispondono a parametri di edilizia moderna; gli spazi interni sono sufficienti sia per

ospitare le aule sia i laboratori.

Biblioteca (C. Fadda – De Filippo – Schweitzer)

Laboratori multimediali (scuola dell’Infanzia – C. Fadda – De Filippo – M. Bosco “Gianni

Rodari” - Schweitzer “Dudan”)

Laboratorio scientifico (Schweitzer)

Laboratorio artistico (Schweitzer)

Teatro (Ada Burrani - Schweitzer)

Palestre (scuola dell’Infanzia - C.Fadda – De Filippo – M. Bosco – Schweitzer) Spazi esterni attrezzati (scuola dell’Infanzia - C.Fadda – De Filippo – M. Bosco –

Schweitzer)

L’ambiente sociale in cui è sita la scuola è eterogeneo con una considerevole presenza di cittadini provenienti

da paesi diversi.

Attenzione ai bisogni e alle esigenze

Attenzione alle innovazioni

Alfabetizzazione socio - culturale

FISIONOMIA DELLA SCUOLA

LABORATORI E SPAZI ATTREZZATI

UTENZA E TERRITORIO

BISOGNI E ASPETTATIVE DELL’UTENZA

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Il nostro Istituto ha, su questo principio, una sua storia, sulla quale ha costruito,

gradualmente una propria identità culturale

I Concetti Fondamentali su cui si basa, sono:

•UGUAGLIANZA

•senza distinzione di sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche,condizioni psicofisiche o socio-economiche

•ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE

•per permettere all’alunno e alla famiglia di ambientarsi nella nuova realtàscolastica

•DIRITTI DEGLI ALUNNI

•partendo dal principio che la scuola è e deve essere costruita intorno all’alunno,essa riconosce a tutti gli iscritti l’istruzione e l’educazione, basi dell’esercizio deldiritto alla cittadinanza

•PARTECIPAZIONE E RESPONSABILITA'

•la scuola ricerca la collaborazione della famiglia, titolare prima del diritto-dovere diistruire ed educare i propri figli, su un piano di responsabilità comune. Essasollecita ogni forma di partecipazione delle famiglie alla vita e alle scelte educativedella scuola, attraverso gli istituti e le forme previste nell’ambito degli organicollegiali

Superare le diversità nel rispetto di ogni cultura evitando ogni forma

di discriminazione

IDEA FORMATIVA

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•ETICA DELLA COMUNICAZIONE

•privilegiare la parola per negoziare significati e sanare le divergenzeprima che sfocino nei conflitti (diritto di parola art. 2 della Costituzione

•LIBERTA' D'INSEGNAMENTO

•in base all’art.33 della Costituzione l’insegnamento è un’attività liberacome l’arte e la scienza; tale libertà viene assicurata nel rispetto dellagaranzia di formazione dell’alunno e degli obiettivi formativi nazionalifissati dai programmi didattici dei vari ordini di scuola che il nostroIstituto comprende

•PROMOZIONE DEL SAPERE

•declinare il sapere con la fantasia, la creatività, l’ingegno, la pluralitàdelle applicazioni delle capacità, abilità, competenze;

•EFFICIENZA E TRASPARENZA

•l’attività scolastica, configurandosi anche come pubblico servizio, siispira a criteri di efficienza, di efficacia e di flessibilitànell’organizzazione dei servizi amministrativi e dell’attività didattica. Atal fine promuove la formazione in servizio

•APERTURA AL TERRITORIO

•il nostro istituto da sempre si è posto e si pone come centro dipromozione culturale sociale e civile, consentendo il miglior uso degliedifici e delle attrezzature anche fuori dell’orario del servizio scolastico.

•SENSO DELLA LEGALITA'

•scegliere e agire in modo consapevole nello sviluppo di un’etica dellaresponsabilità

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FINALITA'

RICONOSCIMENTO DEGLI ALUNNI COME SOGGETTI CENTRALI

DEL PROCESSO EDUCATIVO

EDUCAZIONE INTEGRALE DELLA

PERSONA

POTENENZIAMENTO DELLE ECCELLENZE

PREVENZIONE DEL DISAGIO

RISPETTO DI OGNI CREDO E CULTURA E

RIFIUTO DI OGNI FORMA DI

DISCRIMINAZIONE

PROFILO EDUCATIVO CULTURALE

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Nella compilazione di questo documento ci si è avvalsi delle indicazioni date dal Collegio dei Docenti, dal

Consiglio d’Istituto, dai consigli di intersezione, interclasse e classe nonché dei suggerimenti delle varie

commissioni di studio e di lavoro e delle Funzioni Strumentali.

Il presente Piano potrà essere rivisto e/o integrato su proposta del Collegio dei Docenti, della Commissione POF, del

Consiglio d’Istituto.

Il Piano verrà controllato ed aggiornato anche in relazione ad una periodica valutazione degli esiti formativi realizzata

attraverso strumenti diversificati di monitoraggio:

relazioni dei referenti dei vari progetti;

analisi della partecipazione sia degli alunni che dei docenti coinvolti nei progetti;

congruenza fra gli obiettivi dei progetti e verifica degli esiti raggiunti.

POF PROGRAMMA LE ATTIVITÀ CHEL'ISTITUTO INTENDEREALIZZARE PERRISPONDERE AI BISOGNI

ELABORA IL CURRICULO NELRISPETTO DELLEFINALITA'

TIENE CONTO DELLE ESIGENZE DELCONTESTO

E' COERENTE CON GLI OBIETTIVIGENENERALI EDEDUCATIVI DEI TREORDINI DI SCUOLA

IL NOSTRO POF

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SCUOLA DELL’INFANZIA

VIA G. MESSINA ,71

E

CASA DEI BAMBINI

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La scuola dell’infanzia accoglie i bambini e le bambine dai tre ai sei anni concorrendo, nell’ambito del sistema di

istruzione, alla formazione integrale della loro personalità nella prospettiva di renderli soggetti liberi, responsabili,

critici ed attivamente partecipi alla vita della comunità locale, nazionale, europea ed internazionale, come specificato

nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012.

Nella scuola dell’infanzia il bambino è concepito come soggetto attivo, impegnato in un processo di continua

interazione con i pari, gli adulti, l’ambiente e la cultura e questo contesto gli consente di raggiungere gli obiettivi

generali del processo formativo finalizzati a:

Maturazione dell’identità;

Conquista dell’autonomia;

Sviluppo delle competenze;

Sviluppo della cittadinanza.

All’interno di questi quattro obiettivi generali confluiscono cinque campi di esperienza:

Il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme);

Il corpo e il movimento (identità, autonomia, salute);

Immagini, suoni, colori (gestualità, arte, musica, multimedialità);

I discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura);

La conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura).

Nei campi d’esperienza sono determinati gli obiettivi specifici di apprendimento, ovvero i livelli essenziali di

prestazione che tutte le scuole devono assicurare ai bambini, in termini di sapere (conoscenze) e saper fare (abilità) e

costituiscono gli essenziali prerequisiti e/o requisiti di base per un buon andamento nella scuola Primaria.

La scuola dell’Infanzia accoglie tutti i bambini, anche quelli che presentano difficoltà di adattamento e di

apprendimento, in un processo di inclusione che permette loro di riconoscersi come membri attivi della comunità

educativa coinvolgendoli in tutte le attività che in essa si svolgono.

Le attività didattiche vengono svolte nelle sezioni, a volte anche aperte, in gruppi che possono essere grandi, piccoli o

medi attraverso una programmazione annuale comune elaborata collegialmente dai docenti ed una programmazione di

sezione che tiene conto delle diverse esigenze ed età dei bambini.

Alla programmazione, ogni anno, sono affiancati dei progetti, strutturati per età omogenea.

Gli spazi interni ed sterni della scuola sono molteplici e rappresentano una risorsa di cui si fa uso quotidianamente

anche per le attività laboratoriali.

L’orario di funzionamento è definito su base giornaliera di 8 ore, corrispondenti a 40 ore settimanali, con la

generalizzata chiusura del sabato. L’orario di contemporaneità dei docenti (11.20-13.20) riveste grande

importanza per la didattica, le attività di recupero e di potenziamento.

SCUOLA DELL’INFANZIA METODO COMUNE VIA G. MESSINA,71

ORGANIZZAZIONE ORARIA

PROCESSO FORMATIVO

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La Casa dei Bambini Montessori concorre all’educazione armonica ed integrale degli alunni valorizzando i ritmi

educativi, le capacità, le differenze e l’identità di ciascuno.

“Aiutami a fare da solo” è il principio portante del metodo Montessori.

Il bambino giunge con la guida dell’insegnante, che progetta con cura ogni attività, alla conquista della “libertà

d’azione” per poi poter agire in piena autonomia senza il controllo diretto dell’adulto.

Nella Casa dei Bambini il centro del sistema educativo è il bambino e non l’educatore, il quale diventa una figura

d’aiuto e facilitazione, un “trait d’union” tra il bambino e l’ambiente opportunamente predisposto dai docenti.

Le sezioni sono costituite da bambini di età diversa, rispondendo così al criterio montessoriano di una “società per

coesione”, cioè ricca di componenti diverse che operano in modo armonioso, dove i bambini si muovono in uno spazio

come quello della casa dove vivere i propri tempi e ritmi interiori.

La “ Casa dei bambini” ha le seguenti finalità:

rafforzare l’identità personale rispettando il naturale impulso del bambino ad agire e conoscere, rimuovendo

ciò che può ostacolare il manifestarsi del suo “essere psichico”.

favorire l’autonomia permettendo al bambino di operare in un ambiente scientificamente predisposto che limita

all’essenziale l’intervento dell’insegnante.

sviluppare le competenze attraverso il lavoro libero ed auto-educativo del bambino, rispettando i ritmi di

apprendimento di ciascuno.

L’orario di funzionamento è definito su base giornaliera di 8 ore, corrispondenti a 40 ore settimanali, con la

generalizzata chiusura del sabato.

L’orario di contemporaneità dei docenti (11,20-13,20), oltre a garantire uno svolgimento ottimale delle attività di

routine, fondamentale per questa fascia di età, consente al bambino di rivestire un ruolo attivo nell’espletamento

delle attività correlate al Progetto “Sala da pranzo”.

LA SCUOLA DELL’INFANZIA MONTESSORI

“CASA DEI BAMBINI”

ORGANIZZAZIONE ORARIA

PROCESSO FORMATIVO

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SCUOLA PRIMARIA

MARGHERITA BOSCO

VIA C. FADDA

E. DE FILIPPO

MONTESSORI

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Con l’introduzione dell’autonomia scolastica, l’elaborazione del curricolo degli alunni, cioè delle attività didattiche

attraverso le quali la scuola s’impegna a far raggiungere ad ogni alunno gli obiettivi previsti dai programmi, è di

competenza dei docenti dell’istituto.

Sarà cura dei docenti di ciascuna classe fornire direttamente ai genitori ogni informazione sulle attività programmate,

sulla metodologia, sugli strumenti didattici, sugli obiettivi che si intendono raggiungere per ciascuna disciplina e

sull’organizzazione oraria.

La didattica laboratoriale si innesta nella tradizione progettuale del nostro istituto come modalità di coinvolgimento

attivo dell’alunno nel suo percorso formativo.

Il laboratorio non è tanto un “luogo speciale”, o per lo meno non solo, quanto una pratica didattica ordinaria nella quale

il soggetto costruisce attivamente la propria conoscenza collegandola alla situazione in cui essa si verifica.

OBIETTIVI GENERALI DEL PERCORSO FORMATIVO

-valorizzare l’esperienza del bambino: vale a dire apprezzare e utilizzare il patrimonio conoscitivo, valoriale e

comportamentale che l’alunno porta con sé nella scuola, dedicando ad esso particolare attenzione e considerazione;

- favorire la conoscenza di sé sviluppando le capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle,

per rappresentarsi obiettivi non immediati e perseguirli;

- promuovere il senso di responsabilità: sviluppare la consapevolezza degli obiettivi personali per fare bene il proprio

lavoro e portarlo a termine, lavorare in modo autonomo ricercando le strategie più funzionali, saper valutare il proprio

lavoro; avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano;

- favorire il passaggio dal mondo delle categorie empiriche al mondo delle categorie formali: sollecitando l’acquisizione

delle varie conoscenze (lingua italiana – inglese) e delle modalità espressive fondamentali per ordinare correttamente

l’esperienza ;

- promuovere il confronto interpersonale: da realizzarsi a livello logico, morale e sociale con la prospettiva del

miglioramento di sé e della realtà in cui si vive;

- percepire la diversità delle persone e della cultura come ricchezza, risorsa educativa e didattica per tutti;

- praticare l’impegno personale e la solidarietà sociale: l’accettazione e il rispetto dell’altro, il dialogo e la

partecipazione attiva alla realizzazione di obiettivi comuni attraverso i quali pervenire alle «buone pratiche» richieste

dalla “Convivenza Civile” ;

- Promuovere il successo formativo riconoscendo e favorendo le “diverse intelligenze” con percorsi significativi

,diversificati , motivanti e personalizzati

- Promuovere la connessione tra i saperi

LA SCUOLA PRIMARIA

PROCESSO FORMATIVO

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RELIGIONE CATTOLICA

ITALIANO

INGLESE

MATEMATICA

SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI

STORIA E CITTADINANZA E COSTITUZIONE

GEOGRAFIA

ARTE E IMMAGINE

MUSICA

EDUCAZIONE FISICA

TECNOLOGIA

* + 5 ORE MENSA

C

L

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I

9

8

2

2

3

2

2 + 2

2

2

1

35*

II

9

7

2

2

3

2

2 + 2

2

2

2

35*

III

8

7

2

2

3

2

2 + 2

2

2

3

35*

IV

8

7

2

2

3

2

2 + 2

2

2

3

35*

V

8

7

2

2

3

2

2 + 2

2

2

3

35*

DISCIPLINE DI STUDIO PREVISTE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI

AMBITI D’INSEGNAMENTO

MONTE ORE

ORGANIZZAZIONE ORARIA

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L’educazione alla convivenza civile è un’area formativa trasversale a tutte le discipline, affidata ai docenti di classe

non solo attraverso attività didattiche specifiche ma anche con un’attenta progettazione del clima educativo della scuola

e una continua riflessione delle regole.

Le classi hanno tutte un orario di 40 h. settimanali. I docenti che operano nelle classi sono così suddivisi negli ambiti:

linguistico;

logico/matematico;

sostegno;

2 h di IRC;

L2( inglese).

Nei casi specifici è prevista la presenza dell’AEC.

Le discipline vengono assegnate a garanzia di una continuità didattica e di metodo per gli alunni.

Le classi hanno tutte un orario di 40 h. settimanali. I docenti che operano nelle classi sono così suddivisi negli ambiti:

linguistico;

logico/matematico;

sostegno;

2 h di IRC;

L2( inglese).

Nei casi specifici è prevista la presenza dell’AEC.

Le discipline vengono assegnate a garanzia di una continuità didattica e di metodo per gli alunni.

Le classi hanno tutte un orario di 40 h. settimanali. I docenti che operano nelle classi sono così suddivisi:

linguistico;

logico/ matematico;

sostegno;

2 h di IRC.

L2( inglese).

Nei casi specifici è prevista la presenza dell’AEC.

Le discipline vengono assegnate a garanzia di una continuità didattica e di metodo per gli alunni.

PLESSO M. BOSCO

PLESSO E. DE FILIPPO

PLESSO VIA C. FADDA

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Le classi hanno tutte un orario di 40 h settimanali. I docenti che operano nelle classi sono così suddivisi:

12 insegnanti a metodo Montessori con ambiti non divisi, per permettere il lavoro libero;

sostegno;

1 docente di IRC;

L2( inglese).

Nei casi specifici è prevista la presenza dell’AEC.

Le insegnanti vengono assegnate a garanzia di una continuità didattica e di metodo per gli alunni.

Nelle classi gli alunni scelgono e completano liberamente i lavori predisposti dai docenti, o intraprendono

attività di interesse personale, adeguatamente supportati tanto dal materiale specifico, quanto da testi presenti nelle

classi. Tale procedura, prevista dal metodo, ha il fine di far raggiungere al bambino la piena autonomia e la naturale

crescita personale.

Sono previsti lavori individualizzati per il piccolo o il grande gruppo, sotto forma di “lezione magistrale” di

presentazione dei materiali specifici.

Anche durante la pausa pranzo, gli alunni continuano ad esercitare la propria autonomia servendo a tavola e

riordinando la sala.

L’orario aggiuntivo delle ex ore contemporaneità e di compresenza è stato distribuito in orario antimeridiano e

pomeridiano al fine di garantire comunque, in caso di supplenze brevi, una tranquilla e organizzata attività scolastica.

Le ore dell’organico funzionale verranno organizzate per far fronte alle seguenti tematiche:

1. ampliamento delle ore di supporto agli alunni con disabilità, con B.E.S e con D.S.A. segnalati;

2. attività funzionali all’organizzazione dell’Istituto .

MONTESSORI

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SCUOLA SECONDARIA DI

PRIMO GRADO

ALBERT

SCHWEITZER

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In linea con le Nuove Indicazioni la Scuola Secondaria di Primo Grado articola il proprio percorso educativo e didattico

nell’area della Costruzione dell’identità, nell’area dell’Alfabetizzazione culturale di base, nell’area della Cittadinanza e

Costituzione.

1. Scuola dell’educazione integrale della persona

i abilità di base.

manualità.

mondo interiore.

2. Scuola che orienta e che colloca nel mondo

zzazione, la formazione di una coscienza morale e

civile.

enza ed

integrazione tra culture diverse.

3. Scuola dell’identità

nella conoscenza e nel rispetto delle altre individualità, realizzando uno sviluppo armonico ed equilibrato

dell’individuo.

4. Scuola della motivazione, del significato e della relazione educativa

ostante al patrimonio

dei valori umani e spirituali d’ognuno, per arrivare alla scoperta del patrimonio culturale e spirituale dell’umanità.

5. Scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi

antaggiati, tentando di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno

sviluppo della personalità di ognuno, valorizzandone ulteriormente le capacità, attraverso l’elaborazione di progetti

specifici.

Le classi sono così organizzate:

n. 4 classi a 30 h

n. 5 classi a 38 h

30 ore su 5 giorni ( dal lunedì al venerdì dalle ore 8,20 alle ore 14,20)

38 ore su 5 giorni ( dal lunedì al giovedì dalle ore 8,20 alle ore 16,20

venerdì dalle ore 8,20 alle ore 14,20)

SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Metodo Comune

ORGANIZZAZIONE ORARIA

PROCESSO FORMATIVO

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Il rapporto tra docenti ed alunni è caratterizzato dai presupposti montessoriani cui la scuola media si ispira fin dal 1973,

che implicano:

Il rispetto della persona in quanto tale a prescindere da ruoli o situazioni.

Una comunicazione agevole tra bambino ed adulto.

La valorizzazione dei percorsi individuali di apprendimento.

L’attenzione alla valenza educativa della sfera emozionale.

Nella fascia adolescenziale, inoltre, poiché si evidenzia l’esigenza di avere figure di riferimento autorevoli, accoglienti e

comprensive, l’insegnante si propone di creare le condizioni per permettere a ciascun ragazzo di confrontarsi con i

coetanei e con gli adulti, di comprendere la necessità di limiti e regole che il vivere insieme rende indispensabili, di

acquisire la consapevolezza dei propri spazi di azione da conciliare con le esigenze del proprio gruppo di appartenenza.

Contemporaneamente l’insegnante sollecita il rispetto dell’ambiente in cui si vive e ne promuove la conoscenza,

proponendo la cura degli spazi e degli arredi, l’organizzazione e la cura di contesti finalizzati ad esperienze didattiche

significative.

PROSEGUE il naturale percorso della Casa dei Bambini e della Scuola Primaria a metodo;

RAFFORZA l’autoeducazione finalizzata allo sviluppo armonico della personalità;

ACCRESCE l’autodisciplina e l’autostima, rispettando le potenziali individualità dei singoli e fornendo gli strumenti

critici e di confronto che li faranno “uomini di domani”.

n. 3 classi a 38 h

38 ore su 5 giorni ( dal lunedì al giovedì dalle ore 8,20 alle ore 16,20

venerdì dalle ore 8,20 alle ore 14,20)

SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Metodo Sperimentale Montessori

ORGANIZZAZIONE ORARIA

PROCESSO FORMATIVO

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CLASSI A 38 ORE DISCIPLINE CLASSI A 30 ORE

15 LETTERE 9

9 MATEMATICA 6

3 INGLESE 3

2 SPAGNOLO 2

2 TECNICA 2

2 ED. ARTISTICA 2

2 ED. MUSICALE 2

2 ED. FISICA 2

1 RELIGIONE 1

APPROFONDIMENTO 1

38 TOTALE 30

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GARANTISCE

UN PERCORSO FORMATIVO E COMPLETO

PROMUOVE

•UNO SVILUPPO ARTICOLATO ECOMPLETO DELLAPERSONALITA'DELL'ALUNNO

PREVIENE

•LE DIFFICOLTA' CHE SI RISCONTRANONEI PASSAGGI DEI DIVERSI GRADI DISCUOLA

PREVEDE

•OPPORTUNE FORME DI COORDINAMENTO CHERISPETTINO LE DIFFERENZIAZIONI PROPRIE DICIASCUNA SCUOLA;

CONSIDERA

•IL PERCORSO FORMATIVO SECONDO UNA LOGICACOERENTE DI SVILUPPO CHE VALORIZZI LECOMPETENZE ACQUISITE;

RICONOSCE

•LA SPECIFICITA' EDUCATIVA DI CIASCUNORDINE DI SCUOLA

ASSICURA

L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE

CONSIDERA

BASILARI LE COMPETENZE E LEESPERIENZE DELL’ALUNNO

CURA

RENDENDO NATURALE E COORDINATO, ILPASSAGGIO DELL’ALUNNO NEI VARI ORDINI DISCUOLA;

IL NOSTRO ISTITUTO

E’ SCUOLA DI CONTINUITA’

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IL NOSTRO ISTITUTO

Coniuga

le disposizioni nazionali in tema di programmazione e

organizzazione didattica con la specificità territoriale e

professionale.

Elabora

strategie funzionali al raggiungimento dell’idea

formativa dell’Istituto.

Persegue

attraverso la semplificazione delle procedure, l’unitarietà dell’insegnamento, di cui il

curricolo unitario è la massima espressione.

Determina

attraverso scelte condivise:

•momenti e criteri di valutazione;

•tempi e strategie operative.

Definisce

attraverso momenti condivisi le linee operative per

realizzare concretamente le finalità educativo-didattiche

Ispira

la progettualità scolastica ed extrascolastica.

Assicura

la migliore strategia possibile sia come risorse professionali,

sia come modalità organizzative.

Fornisce

ai docenti gli strumenti operativi con i quali espletare correttamente la

propria funzione.

Vigila

sulla corrispondenza tra le disposizioni date e la loro

piena attuazione, utilizzando strumenti di monitoraggio

adeguati

Elabora

modalità di autovalutazione d’Istituto.

SCUOLA DELL’AUTONOMIA

IL NOSTRO ISTITUTO :

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MACROAREE

PROGETTUALI

MACROAREE PROGETTUALI

COMPETENZE

PREVENIRE IL DISAGIO E

POTENZIARE LE ECCELLENZE

INCLUSIONE

PERCHE' LE DIVERSITA' NON

GENERINO PREGIUDIZI MA

DIVENTINO RISORSE

CREATIVITA'

PER RICERCARE E SOSTENERE LA

CREATIVITA' INNATA IN OGNI ALUNNO

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OPPORTUNITA'

FORMATIVE

PR

OG

ETTI

SONO SVOLTI PER

SVILUPPARE L'OFFERTA FORMATIVA

FACILITARE LA CONQUISTA DELLE COMPETENZE ED

ABILITA' MULTIDISCIPLINARI

MIGLIORARE LA CONOSCENZA E L'INTEGRAZIONE CON IL

TERRITORIO

ESALTARE LA CREATIVITA' E LA FANTASIA DEGLI ALUNNI

TENGONO CONTO

DELL'ETA'

DELLE FASI DI SVILUPPO

DELLA CACITA' DI APPRENDIMENTO

DELLA DINAMICA TRA GIOCO, APPRENDIMENTO

E SOCIALITA'

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I progetti rispondono all'esigenza di ampliare l'offerta formativa in funzione dei bisogni cognitivi individuali destinando

un periodo di attività a classi aperte.

Tenendo conto delle diverse realtà delle classi, delle discipline, degli obiettivi programmati, nel rispetto della

libertà d’insegnamento, ogni docente organizza la propria attività, utilizzando in modo alternativo differenti

metodologie:

me

tod

olo

gia

INSEGNAMENTO INDIVIDUALIZZATO

è una strategia didattica che prevede di adattare la programmazione alle specificità di ogni singolo allievo.

CLASSI APERTE

con questa pratica gli alunni di due o più classi costituiscono gruppi misti per attività sia curricolari che

di progetto e possono sperimentare relazioni e metodi diversi da quelli del gruppo classe.

si darà la possibilità a ciascun alunno, senza discriminazioni, di apprendere al meglio i contenuti

proposti, nel rispetto dei propri tempi e delle proprie potenzialità.

TUTORING

è una strategia secondo la quale l’alunno illustra ai propri compagni un particolare argomento, mettendo a

disposizione degli altri le proprie conoscenze; questo tende a migliorare nel complesso il livello di autostima,

le relazioni positive e privilegia il rapporto educativo tra alunni.

Apprendimento cooperativo

è una metodica in uso ormai da alcuni anni, sperimentata inizialmente nei paesi anglosassoni, che si propone di attivare dinamiche di scambio, di aiuto reciproco, di cambiamento di ruolo. Gli esiti positivi più rilevanti sono: la maturazione di forme di collaborazione molto forti e il far sentire i singoli

individui membri di un gruppo.

METODOLOGIA DELLA

PROGETTUALITA’ FORMATIVA

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POTENZIAMENTO UMANISTICO SOCIO ECONOMICO E PER LA LEGALITA'

Sviluppo dei comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e alrispetto della legalità,della sostenibilità ambientale, dei benipaesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali

POTENZIAMENTO SCIENTIFICO

Potenziamento delle competenze matematico logiche scientifiche

POTENZIAMENTO MOTORIO

Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamentiispirati ad uno stile di vita sano,con particolare attenzione alla tuteladel diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportivoagonistica.

POTENZIAMENTO LABORATORIALE

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività dilaboratorio; valorizzazione della scuola intesa come comunitàattiva,aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentarel'interazione con le famiglie e con la comunità locale,comprese leorganizzazioni del terzo settore.

POTENZIAMENTO ARTISTICO MUSICALE

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella culturamusicale, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema,nelle tecniche enei media di produzione e diffusione delle immagini e deisuoni,anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istitutipubblici e privati operanti in tali settori.

POTENZIAMENTO LINGUISTICO

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, conparticolare riferimento all'italiano nonchè alla lingua inglese ed altrelingue dell'Unione europea,anche mediante l'utilizzo dellametodologia Content Language Integrated Learning

CAMPI DI POTENZIAMENTO

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POTENZIAMENTO MOTORIO

"MENS SANA IN CORPORE SANO"

FAVORIRE LA CONTINUITA' TRA I TRE ORDINI DI SCUOLA ATTRAVERSO LO

SPORT

POTENZIAMENTO SCIENTIFICO

"TINKERING LAB LABORATORI INTERATTIVI"

LABORATORIO TEMATICO ISPIRATO ALLA METOLOGIA TINKERING

POTENZIAMENTO UMANISTICO/

SOCIOECONOMICO/LEGALE

PROGETTO CONTINUITA'

"IL MITO"

GLOBALITA' DEI LINGUAGGI

SVILUPPARE IL LINGUAGGIO ATTRAVERSO IL MITO

POTENZIAMENTO LABORATORIALE

PROGETTO "RADIO WEB"

LABORATORIO DI COMUNICAZIONE

REALIZZARE FORMAT SPERIMENTANDO LINGUAGGI

MULTIMEDIALI

POTENZIAMENTO LINGUISTICO

PROGETTO CLIL

LABORATORI TEMATiCI PER L'INSEGNAMENTO DI

CONTENUTI DISCIPLINARI IN LINGUA STRANIERA

POTENZIAMENTO ARTISTICO/MUSICALE

PROGETTO INCLUSIONE

"VIAGGIO NEL MONDO"COSTRUIRE UN PERCORSO

DI INCLUSIONE PER ARRICCHIRE E VALORIZZARE LE DIFFERENZE

CULTURALI

PROGETTI D’ISTITUTO PER IL

POTENZIAMENTO DI ORGANICO

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PROGETTO ITC: RADIO WEB

Il progetto prevede la realizzazione di brevi trasmissioni radio della durata

di 3 minuti fino ad un massimo di 10.

Ogni singolo programma potrà essere effettuato sia in diretta che in

differita da registrare con i propri alunni su tematiche scelte in diversi tipi

di format.

Sarà realizzato con esperti in tecnologia multimediale.

PROGETTO INCLUSIONE:VIAGGIO NEL MONDO

Il progetto d’Istituto si articolerà seguendo le seguenti tematiche: musica

e movimento, scrittura e scenografia, rappresentazione e documentazione

fotografica.

Sarà realizzato con esperti di musica, arte, teatro, tecnologie multimediali.

PROGETTO CONTINUITA’: IL MITO

Il progetto che ha l’obiettivo di individuare e condividere un quadro comune di obiettivi, sia di

carattere cognitivo sia comportamentale, che creino un “ponte” tra i diversi gradi di scuola e tra

la scuola e il territorio. Privilegia lo sviluppo del linguaggio attraverso il mito che nel tempo ha

unito popoli e generazioni.

Sarà realizzato con l’ausilio di esperti di musica, arte e tecnologie multimediali .

PROGETTO CLIL

Il progetto propone attività in tutte le classi della scuola primaria e secondaria di

primo grado per potenziare l'apprendimento della lingua Inglese usata come mezzo

per conoscere, approfondire, esprimere i contenuti di altre discipline; incrementare la

conoscenza delle stesse.

POTENZIAMENTO MOTORIO “MENS SANA IN COPORE SANO”

Educare alla socialità, sviluppare la sensibilità verso stili di vita sani,

educare al rispetto di sé e degli altri , acquisire consapevolezza delle proprie

potenzialità , riconoscere ed accettare il valore della diversità, educare al

rispetto delle regole.

PROGETTO TINKERING LAB: LABORATORI INTERATTIVI

Laboratorio tematico ispirato ad una nuova metodologia didattica del

cosiddetto “tinkering” che prevede la partecipazione attiva di tutto il

gruppo classe (curriculare e non) utilizzando lo svolgimento di attività

di costruzione e sperimentazione libera

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PROGETTI D’ISTITUTO

PROGETTO BIBLIOTECA

Avvicinare i bambini e i ragazzi alla lettura

per indurre l’accrescimento della creatività,

della fantasia ,delle competenze logiche e

scoprire il piacere della lettura

PROGETTO RiCreAzione

Laboratori didattici a carattere ambientale

AMA per la scuola

ECDL IN THE CLASSROOM

(ECDL) Un corso di informatica

propedeutico al conseguimento della patente

Europea del computer

PROGETTO MEMORIA

Progetto volto a promuovere ,tramandare e

rafforzare nei giovani la consapevolezza

della Shoah. PROGETTO “SNAPPET”

Il progetto consiste nell'utilizzare nella didattica della

classe un tablet per ciascun alunno. I bambini esercitano le

proprie competenze in Italiano, Matematica, Geografia,

Storia e Inglese sperimentando una modalità di

apprendimento diversa, interattiva, individualizzata e

sociale.

CLASSE 2.0

Cl@ssi 2.0 è un progetto sperimentale di durata

triennale promosso dal MIUR , tramite l’Ufficio

Scolastico Regionale per il Lazio , al fine di

diffondere in modo razionale e sistematico su

tutto il territorio regionale, le azioni previste dal

Piano Nazionale Scuola Digitale.

ECDL POWER

Un gioco educativo fruibile via web con

qualsiasi dispositivo, per imparare a usare il

computer e per conseguire l’ECDL, la

certificazione informatica più diffusa al mondo

GENITORI VOLONTARI

Il progetto vede coinvolti

genitori volontari che mettono a disposizione

tempo e competenze in modo organizzato

nell’interesse degli studenti, sotto la

supervisione del Dirigente Scolastico

PROGETTO “SALA DA PRANZO”

Guidare i bambini in tutte le attività della

sala da pranzo secondo il metodo

Montessori

PROGETTO CURRICULO VERTICALE

Il curricolo verticale rappresenterà la sintesi della

progettualità formativa e didattica della nostra scuola,

muovendo dalle esigenze formative dei nostri allievi,

dagli esiti da garantire, dai vincoli e dalle risorse

presenti nel nostro contesto territoriale.

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PROGETTO GIORNALISTI

NELL’ERBA

E’ un progetto nazionale e internazionale

di giornalismo e comunicazione ambientale

per bambini e ragazzi

CONECTANDO MUNDOS

“Conectando mundos” è un progetto

interculturale e propone la costruzione

culturale del genere e la disuguaglianza che

questa talvolta può generare tra le persone.

PROTEZIONE CIVILE

Promozione della cultura della sicurezza, si

rivolge agli addetti al primo soccorso e alle

emergenze che operano all’interno delle

scuole con lo slogan “più informati, più

operativi, più sicuri”.

PALESTRE DELL'INNOVAZIONE CON

FONDAZIONE MONDO DIGITALE

Imparare il linguaggio della fabbricazione (tradizionale

e digitale), della sperimentazione e della creatività per

stimolare la crescita

Oltre i progetti attualmente presenti nel POF si presenterà nel corso dell’anno scolastico la necessità di integrarli con altri che saranno valutati in itinere.

PROGETTO USCITA AUTONOMA

Il progetto disciplina l’uscita degli alunni al

termine delle lezioni ed il rientro a casa in

autonomia mediante la sottoscrizione, insieme alle

famiglie, di uno specifico progetto/ convenzione

avente come obiettivo lo sviluppo di competenze

legate all’ambito dell’autonomia personale dello

studente.

PROGETTO NONNI SU INTERNET

Progetto di alfabetizzazione digitale e

funzionale per adulti e anziani con il

modello di apprendimento

intergenerazionale

PROGETTO NONNI SU INTERNET

Progetto di alfabetizzazione digitale e

funzionale per adulti e anziani con il modello

di apprendimento intergenerazionale

PROGETTO GIORNALISTI

NELL’ERBA

E’ un progetto nazionale e internazionale

di giornalismo e comunicazione ambientale

per bambini e ragazzi

PROGETTO PON

Progetto per ottenere i fondi Europei per la

realizzazione, l'ampliamento o l'adeguamento

delle infrastrutture di rete LAN/WLAN

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IL NOSTRO ISTITUTO

Accoglie

ogni anno un numero considerevole di alunni

diversamente abili e con Bisogni Educativi Speciali

(BES):

Differenzia

la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno:

a tutti gli alunni deve essere data la possibilità di sviluppare la propria identità e potenzialità, favorendo la valorizzazione delle diversità contro ogni forma di emarginazione, discriminazione ed esclusione, affermando pari opportunità per tutti;

Persegue

il diritto di ognuno ad apprendere nel rispetto dei tempi e delle modalità proprie, progettando percorsi atti al superamento delle difficoltà, in un

clima sereno e cooperativo, finalizzato allo star bene, educando all’autostima

Garantisce

a tutti pari opportunità di crescita culturale.

Sostiene

gli alunni con disabilità e con B.E.S

Determina

la condivisione dei percorsi anche con le associazioni

esterne attraverso la realizzazione di progetti mirati;

Progetta

iniziative finalizzate al superamento di problemi evidenziati sia stabili sia

temporanei con interventi mirati

Favorisce

un ambiente capace di elaborare strategie personali;

Programma

momenti di accoglienza, integrazione, inserimento e

orientamento

Assicura

il riconoscimento delle eccellenze, anche attraverso l’istituzione di una borsa di studio intitolata a Claudio

Dudan, già alunno della nostra scuola.

Scuola delle …

PARI OPPORTUNITA’

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L’inclusione scolastica è il processo educativo pensato per realizzare il diritto allo studio di tutti gli alunni, compresi

quelli che si segnalano per disabilità, per la presenza di bisogni educativi speciali, per difficoltà di sviluppo, di

apprendimento o di socializzazione.

A tal scopo, la commissione opera per attivare percorsi utili al servizio degli alunni, attraverso:

GLI (Gruppo di lavoro sull’inclusione) che ha il compito di:

- rilevare i BES nell’Istituto;

- raccogliere e documentare interventi didattico-educativi posti in essere;

- istituire momenti di focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle

strategie/metodologie di gestione delle classi;

- rilevare, monitorare e valutare il livello di inclusività dell’Istituto;

- coordinare le proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze;

- elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I) riferito a tutti gli alunni con BES, da

redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno);

- formulare una ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche;

- inviare il piano al Collegio dei Docenti e ai competenti ufficio Provinciali e Regionali per la richiesta

di organico di sostegno;

- formulare al Dirigente Scolastico, nel mese di settembre, tenuto conto delle risorse assegnate alla

scuola, proposte di adattamento del piano in relazione alle risorse assegnate

GLHO (Gruppo di lavoro sull’Handicap operativo) che al primo incontro redige il PEI, condiviso con la

famiglia.

Incontri tra dirigenza, docenti e famiglia per la stesura del PDP.

Incontri con i docenti di sostegno e di classe a febbraio (verifica primo quadrimestre e aggiornamento PEI e

PDP) e a giugno (verifica e relazione finale).

Incontri di classe, interclasse e intersezione con i coordinatori.

Il GLP (Gruppo di Lavoro Permanente sul disagio) che, in collaborazione con i Servizi Minori del VII

Municipio, il N.A.E., l’ASL RMB, l’Associazione Albatros, la Casa dei Diritti, lavora sulla prevenzione e

gestione delle problematiche sociali e scolastiche degli alunni del nostro Istituto.

Redige progetti con il Comune e con lo Stato a favore dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità.

Organizza gli incontri con lo sportello d’ascolto tenuto dall’Associazione Albatros all’interno del nostro

Istituto.

E’ in rete con alcune scuole del VII Municipio.

DIDATTICA DELL’INCLUSIONE

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L’integrazione degli alunni con disabilità è un’attività che coinvolge soggetti diversi: insegnanti, famiglie, medici

specialisti, esperti; comporta la redazione di documentazioni specifiche, incontri con operatori esterni, consulenze.

Il presente documento intende offrire uno strumento utile agli insegnanti per gli adempimenti relativi all’integrazione e

consentire la pianificazione, nell’arco dell’anno scolastico, degli incontri collegiali e individuali dei soggetti coinvolti.

I gruppi di lavoro che si occupano dell’integrazione delle persone disabili nel nostro Istituto sono:

1. IL GRUPPO DI LAVORO SULL’INCLUSIONE (GLI)

Il GLI è un gruppo di studio e di lavoro che individua le linee guida per l’accoglienza degli alunni con disabilità.

Esse comprendono i criteri ai quali i GLHO operativi devono attenersi per la formulazione del PEI, predisponendo,

prima dell’inizio dell’anno scolastico, l’analisi della situazione ed individuando gli interventi e gli strumenti

necessari per l’inclusione degli alunni con disabilità.

E’ composto dal dirigente scolastico, la funzione strumentale di riferimento, gli insegnanti di sostegno, i

rappresentanti dei genitori, i rappresentanti degli operatori socio-sanitari.

2. IL GRUPPO DI LAVORO PERMANENTE SUL DISAGIO

Il GLP ha l’obiettivo di prevenire ed individuare, laddove presenti, forme di disagio; altresì appronta interventi

mirati all’individuazione e risoluzione delle problematiche emerse, tramite un osservatorio sui bisogni e sulle

problematiche scolastiche.

Attraverso l’articolazione coordinata di interventi efficaci su più fronti (Istituti Scolastici, docenti, alunni,

famiglie) è attivata un’azione di promozione del benessere psicosociale e del successo scolastico.

E’ composto dal referente Pari Opportunità, ASL RMB,Servizi Minori, N.A.E., Casa dei diritti sociali,

rappresentante dei genitori degli alunni con disabilità.

3. IL GLH – OPERATIVO (per ogni alunno con disabilità cm 258/83)

Il GLHO redige il PEI e collabora alla redazione del Profilo Dinamico Funzionale per i singoli alunni con disabilità. E’

composto dal Dirigente Scolastico, dagli insegnanti del consiglio di classe frequentata dall’alunno, dall’insegnante di

sostegno, dai genitori dell’alunno, dall’assistente per l’autonomia e la comunicazione e dagli operatori del Distretto

socio-sanitaro territoriale e/o quelli che hanno già in carico l’alunno.

Gli incontri con esperti e famiglie sono documentati e raccolti nel Registro Personale e nel libro della scuola

sull’handicap.

L’INTEGRAZIONE DELLE PERSONE

DISABILI A SCUOLA

“Norme, procedure, buona prassi”

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1. LA DIAGNOSI FUNZIONALE

E’ il documento che attesta la disabilità ai fini dell’integrazione scolastica.

E’ stilato dall’Unità Multidisciplinare dell’ASL al termine di un iter che comprende:

La segnalazione del caso, a cura della famiglia;

La diagnosi clinica che è effettuata dall’Unità Multidisciplinare dell’età Evolutiva dell’azienda ospedaliera;

La valutazione del deficit;

La sottoscrizione di un modulo da parte dei genitori;

La stesura a cura dell’Unità Multidisciplinare.

Tale documento è presente nel fascicolo personale dell’alunno ed è riservato, in quanto si riferisce a dati personali

sensibili, tutelati dalla legge sulla privacy.

Non è consentito fare fotocopie della D.F.

2. PROFILO DINAMICO FUNZIONALE (PDF)

E’ un documento di progettazione dell’integrazione che fa seguito alla diagnosi funzionale. E’ redatto in collaborazione

fra i genitori, i docenti curriculari e di sostegno, ASL e altre figure professionali che si occupano dell’alunno, per tutti

gli alunni con disabilità che frequentano la prima classe, il primo anno di scuola dell’infanzia e per tutti quelli che

vengono dichiarati in situazione di handicap per la prima volta.

Il PDF, che è un documento di ampio respiro, comprende la descrizione funzionale dell’alunno, l’analisi dello sviluppo

potenziale a breve e medio termine ed ha come riferimento i seguenti assi: cognitivo, affettivo – relazionale,

comunicazionale, linguistico, sensoriale, motorio – prassico, neuropsicologico, autonomia, apprendimento.

A seguito dell’Intesa Governo, Stato, Regioni, Province Autonome di Trento e Bolzano, ed Enti Locali del 20 marzo

2008, il PDF non è più atto separato rispetto alla Diagnosi Funzionale ma in esso incluso.

3. PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI)

E’ stilato dallo stesso gruppo che ha lavorato sul profilo e deve approfondire, in stretta continuità, gli aspetti di

programmazione didattica- educativa- riabilitativa e di socializzazione per l’anno scolastico in corso. La

compilazione inizia in parallelo alla programmazione di classe; contiene la descrizione degli interventi integrati

(educativi, didattici, assistenziali e riabilitativi) predisposti per l’alunno sulla base del PDF e dell’osservazione

effettuata, con indicazione dei tempi e dei collegamenti con attività extrascolastiche. Viene redatto dai docenti, con

la collaborazione della famiglia e dell’Unità Multidisicplinare. Va rinnovato annualmente. I tempi di invio sono

dettagliati da una circolare.

Una copia del PEI viene alla famiglia che lo sottoscrive.

E’ importante che il PEI venga redatto in collaborazione con l’equipe e con la famiglia, o almeno da loro

sottoscritto previa analisi.

L’approvazione del PEI è verbalizzata in occasione del primo GLH operativo.

Verifiche e relazioni

Entro la fine di gennaio (verifica quadrimestre e aggiornamento PEI)

Entro la fine di giugno (verifica e relazione finale)

La valutazione agli esami e scrutini

Per la valutazione degli alunni con disabilità si applica il disposto dell’articolo 318 del D.L.vo n. 297, 16 Aprile

1994, in cui è esplicitato: ”Alla valutazione degli alunni handicappati da parte dei docenti è indicato, sulla base del

piano educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici, quali attività

I DOCUMENTI DELL’INTEGRAZIONE

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integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune

discipline.”

“Nella scuola dell’obbligo sono predisposte, sulla base degli elementi conoscitivi, prove d’esame corrispondenti

agli insegnamenti impartiti e idonee a valutare il progresso dell’allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli

di apprendimento iniziali.”

Art. 16 Legge n. 104 Valutazione del rendimento e prove d’esame.

Per quanto riguarda inoltre la valutazione, va tenuta presente la L. 148/90 sulla riforma dell’ordinamento della

scuola elementare, in particolare gli artt. 1,3,4,5,6. O.M. 80/95 Titolo I art. 3 c. 3 (integrato dall’art. 1 dell’O.M.

128/99): “ La valutazione degli alunni riconosciuti in situazione di handicap è operata, sulla base del piano

educativo individualizzato, mediante prove d’esame, anche differenziate, corrispondenti agli insegnamenti impartiti

ed idonee a valutare il processo formativo dell’allievo in rapporto alle sue potenzialità ed ai livelli di

apprendimento e di autonomia iniziali.”

Le gite scolastiche

L’alunno disabile ha diritto a partecipare alle gite scolastiche in quanto la sua esclusione si tradurrebbe in

atto discriminatorio.

La scuola è tenuta a predisporre tutte le misure di sostegno e gli strumenti necessari, inclusa la designazione di un

accompagnatore che può essere qualunque membro della comunità scolastica (art. 8 comma 2 C.M. 291/92).

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.

Per l'anno scolastico 2015/2016 vengono sviluppate le seguenti proposte:

Passaggi concreti:

RE, registro elettronico

Miglioramento del sito a norma, Il sito avrà indirizzo http://www.icviagmessina.gov.it

Cl@sse 2.00 e classi con i tablet:Progetto Snappet

Formazione docenti in modalità blended

Uso dei tools 2.0.per pubblicare le principali attività didattiche progettuali scegliendo tempi e modalità tipo

blog, podcast, eccetera

Internet in tutti i plessi.

Proposta installazione nuove LIM Wimote

ECDL in the classroom : per il secondo ciclo della scuola Primaria e la Secondaria di primo grado.

Progetto Nonni su Internet: Il progetto pilota di alfabetizzazione digitale della terza età (Scuola Secondaria di

Primo grado)

PON: Progetto per ottenere i fondi Europei per la realizzazione, l'ampliamento o l'adeguamento delle

infrastrutture di rete LAN/WLAN.

Attività di Coding : viene suggerito di iniziare la sperimentazione del Coding

INFORMATICA

ICT, percorso digitale, uso delle tecnologie nella didattica

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Premessa

La valutazione del processo formativo è espressa al termine degli anni in cui il bambino/a ha frequentato la scuola

dell’infanzia attraverso una scheda (allegata) nella quale si osserva il grado di autonomia raggiunto; la conquista di una

propria identità, la partecipazione alle attività proposte, i traguardi raggiunti nello sviluppo delle competenze relative ai

Campi d’esperienza indicati dalle Nuove Indicazioni per il curricolo (2012). Tali traguardi in uscita rappresentano i

prerequisiti in ingresso alla scuola primaria.

Il sé e l’altro

Il bambino sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.

Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in

modo sempre più adeguato.

Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini

Ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

Si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, anche in rapporto con gli

altri e con le regole condivise.

Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio.

Il corpo e il movimento

Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti

Il bambino vive pienamente la propria corporeità, riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo e adotta

pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.

Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori.

Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella

musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.

Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

Immagini, suoni, colori

Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura

e altre attività manipolative

Utilizza materiali, strumenti, tecniche espressive e creative ed esplora le potenzialità offerte dalle

tecnologie.

Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo.

Scopre e sperimenta il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale

utilizzando voce, corpo e oggetti.

I discorsi e le parole

Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa

ipotesi sui significati.

Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale

CRITERI DI VALUTAZIONE

SCUOLA DELL’INFANZIA:

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL

TERMINE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E IN ENTRATA

ALLA SCUOLA PRIMARIA

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che utilizza in differenti situazioni comunicative.

Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i

suoni e i significati.

Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per

progettare attività e per definirne regole.

Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi,

si misura con la creatività e la fantasia.

Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura,

incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

La conoscenza del mondo

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà,

confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua

portata.

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e

prossimo.

Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali,

accorgendosi dei loro cambiamenti.

Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.

Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per

eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.

Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto,

destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

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Maria Montessori ha osservato che l’evoluzione del bambino, del suo percorso di apprendimento, avviene per

“esplosioni” che non seguono percorsi e tempi prestabiliti. Anche i dati attuali della psicologia e le più avanzate

riflessioni pedagogiche dimostrano che la formazione umana e culturale del bambino avviene per processi di

maturazione lenti e sotterranei, con ritmi estremamente personali. I tempi di apprendimento non sono mai quelli

collettivi della produttività forzata e del massimo rendimento (imposti dalla prassi corrente), ma piuttosto i ritmi naturali

di vita del singolo. Il principio dell’integrità del bambino, che va rispettato nel suo sviluppo senza pressioni esterne per

non intaccare nessun aspetto della sua esistenza, è l’elemento fondante del nostro ruolo di insegnante; all’interno del

nostro metodo l’attività di verifica e valutazione appare molto particolare e delicata; le attività didattiche vengono

strutturate in modo tale che il bambino possa svolgere individualmente il suo lavoro, seguendo inconsciamente dei veri

“diagrammi di flusso”, dove il controllo dell’errore non risiede nella supervisione dell’adulto ma nel successo

dell’azione.

L’apprendimento di ogni alunno è guidato dal materiale; il materiale stesso denuncia al bambino gli errori commessi.

Questo requisito rende possibile la verifica immediata della risposta e gli consente di apprendere controllando la propria

attività e di correggere immediatamente le risposte errate.

Le verifiche di noi insegnanti sull’attività dell’alunno vertono principalmente sull’osservazione, con rari e delicati

interventi diretti; da essa scaturisce il quadro di valutazione.

Nell’attività di verifica e valutazione dell'alunno, consideriamo i seguenti aspetti:

capacità di scegliere autonomamente una attività;

tempo di concentrazione;

ripetizione dell’esercizio;

capacità di svolgere organicamente l’attività;

capacità di portare a termine in modo autonomo il lavoro intrapreso;

livello di autostima;

rapporto con gli altri;

rispetto delle regole;

disponibilità e partecipazione.

Tali osservazioni che non prescindono mai dal rispetto della personalità e dei tempi di sviluppo del bambino, aiutano

noi insegnanti a non assumere il facile ruolo di giudice che emette sentenze, ma ci offre la possibilità di poter valutare

con obiettività se il nostro intervento è stato efficace.

Può essere utile l’adozione di griglie di osservazione, le quali, partendo dall’anamnesi personale e socio-familiare del

bambino, diventino una guida di rilevazione, descrizione e interpretazione del processo evolutivo, psicologico e

culturale, di ciascun bambino. Ciò darà luogo in pratica a quel diario psicologico o a quella carta biografica che la

Montessori propose a suo tempo, purtroppo inutilmente, considerato che ancora oggi la verifica e la valutazione sono

centrate in modo assoluto sul risultato-prodotto e non sul soggetto-produttore, valorizzando in modo esclusivo la

dimensione ricettiva ed apprenditiva della personalità infantile.

SCUOLA DELL’INFANZIA METODO MONTESSORI

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FINALITA' “La Valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da

intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a

termine. Assume una preminente funzione formativa , di accompagnamento dei processi di

apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.” (Indicazioni nazionali per il

Curricolo della scuola di base, 2012)

• La valutazione è un processo che accompagna lo studente per l’intero percorso formativo,

perseguendo l’obiettivo di contribuire a migliorare la qualità degli apprendimenti.

• I processi valutativi, correlati agli obiettivi indicati nel piano dell’offerta formativa della

singola istituzione scolastica, mirano a sviluppare nello studente una sempre maggiore

responsabilizzazione rispetto ai traguardi prefissati e a garantire la qualità del percorso

formativo in coerenza con gli obiettivi specifici previsti per ciascun anno dell’indirizzo

seguito (art.1,OM 92/2007).

Per promuovere la valutazione come strumento di orientamento l’Istituto comprensivo

riconosce valore pedagogico e didattico alle verifiche e alla conseguenti valutazioni.

OBIETTIVI La valutazione comporta l’unificazione di tutti i dati raccolti e si articola in tre momenti:

iniziale – formativo – sommativo.

COSA VALUTIAMO:

• l’apprendimento, cioè il raggiungimento degli obiettivi cognitivi e metacognitivi, con

particolare attenzione al processo e non solo al prodotto; quindi il miglioramento rispetto alla

situazione di partenza

• aspetti del comportamento, cioè il raggiungimento di obiettivi relazionali: livello di rispetto

delle persone, delle norme e regole condivise e dell’ambiente scolastico, l’atteggiamento

dello studente.

La valutazione degli aspetti del comportamento tiene in considerazione, oltre alle eventuali

precise e motivate osservazioni presentate dai singoli docenti, i seguenti indicatori: interesse

e partecipazione, impegno, socialità e comportamento, frequenza.

Per impegno si intende la capacità di organizzare il proprio lavoro, con riferimento anche ai

compiti a casa, con continuità, puntualità e precisione.

Per partecipazione si intende il complesso degli atteggiamenti dello studente nel lavoro

comune durante le lezioni, nelle attività di laboratorio, durante gli stage e, in particolare per:

l’attenzione dimostrata – la capacità di concentrazione mantenuta nel perseguire un dato

obiettivo – l’ interesse verso il dialogo educativo, dimostrato attraverso interventi, domande.

La socialità e il comportamento intesi come: rispetto dell’ambiente scolastico:

– rispetto delle norme comportamentali

– rispetto delle persone

– rispetto delle consegne

– rispetto dei ruoli.

La frequenza intesa come grado di presenza alle lezioni

FUNZIONI 1) Diagnostica e orientativa

Valutazione come confronto tra risultati ottenuti e risultati attesi, tenendo conto della

situazione di partenza.

Analisi dei prerequisiti.

Attenzione per le situazioni personali (bisogni, interessi, background socio-culturale,

provenienza, disabilità, ecc)

Individuazione degli obiettivi didattici minimi richiesti.

2) Formativa (come impulso al massimo sviluppo della personalità) e sommativa (come

confronto tra risultati ottenuti e risultati attesi, tenendo

conto della situazione di partenza).

SCUOLA PRIMARIA

LINEE GUIDA CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE

CRITERI GENERALI

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CONDIZIONI

IRRINUNCIABILI

Affinché la valutazione dell’apprendimento risulti efficace, trasparente e tempestiva (comma

2 art.1 DPR 122/09), il Collegio Docenti si impegna a garantire alcune condizioni:

stabilire sempre con esattezza quali obiettivi si intendono porre a verifica;

esplicitare i criteri di correzione relativi alle prove di verifica;

usare le prove, dopo la correzione, come strumento di crescita;

accettare l’idea che anche la correzione e la valutazione possano essere oggetto

di discussione;

avere la collaborazione, la consapevolezza e la disponibilità degli studenti;

consegnare le prove corrette e valutate in tempo utile perché la valutazione sia

funzionale all’apprendimento: max. entro 15 gg.

assegnare le prove in maniera calibrata ed equilibrata (evitare più prove nella

stessa giornata);

predisporre prove equipollenti per i soggetti diversamente abili o DSA(anche

in concertazione con l’insegnante di sostegno);

che ci sia corrispondenza tra quanto dichiarato e quanto realizzato (PDP);

utilizzare le griglie di valutazione;

FUNZIONI DELLE

VERIFICHE

Le verifiche sono una rilevazione il più possibile oggettiva e quantitativamente

misurabile delle conoscenze e delle abilità acquisite dall’alunno.

Le verifiche sono strumenti:

• con cui l’allievo prende consapevolezza delle conoscenze, delle abilità e delle

competenze acquisite, ma anche delle eventuali difficoltà in ordine al percorso

acquisito;

• con cui il docente identifica gli esiti del suo insegnamento, in vista di una continua

messa a punto delle metodologie didattiche e degli obiettivi.

PREDISPOSIZIONE

PROVE DI

VERIFICA

Le prove vengono predisposte tenendo conto degli obiettivi minimi (soglia di

irrinunciabilità) delle discipline e della mappa cognitiva della classe al fine di garantire

a tutti pari opportunità formative e di apprendimento.

Per gli alunni disabili le prove vengono predisposte in collaborazione con il docente di

sostegno.

COMUNICAZIONI

SCUOLA

FAMIGLIA

La scuola garantisce la comunicazione del rendimento e del comportamento tramite:

a) comunicazione di medio termine verbali ( colloqui n° 2 alla presenza di tutti docenti

della classe) o tramite pagellino per la Scuola Secondaria di primo grado ( n°1)

b) pagelle o schede nel 1° e 2° quadrimestre

c) comunicazioni del coordinatore e della presidenza scritta per chiamata diretta in

situazioni di particolare attenzione.

ATTRIBUZIONE

VOTO

Ogni docente porta al Consiglio una proposta di voto in base a rendimento dello

studente e alle prove sostenute.

In presenza di una votazione con decimale 0,5 il docente in piena autonomia tenendo

conto dell’impegno, dei progressi e della partecipazione, deciderà se proporre il voto

per eccesso o per difetto.

TIPOLOGIE DI

INTERVENTO:

RECUPERO

SOSTEGNO

La scuola prevede varie tipologie di intervento:

• in itinere

• durante le attività di laboratorio

• recupero a gruppi durante l’orario curriculare

• lavoro individualizzato.

Inoltre, previa copertura economica, si organizzano: corsi di recupero nel primo e nel

secondo quadrimestre.

Nel primo quadrimestre a verifica intermedia; nel secondo quadrimestre dopo la

valutazione intermedia.

LE VERIFICHE

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CARICHI DI LAVORO E TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE

SCUOLA PRIMARIA

VERIFICHE

Il momento della verifica è funzionale agli apprendimenti e allo sviluppo del percorso formativo, si riferisce ai

contenuti affrontati e alle attività svolte in classe, nei laboratori, nel corso delle visite d’istruzione, nelle attività di

apprendimento cooperativo, nei progetti offerti dalla scuola e dal territorio.

Le attività di verifica si basano sull’osservazione diretta e costante del team docente, sugli esiti di prove oggettive,

documentate e scelte dai docenti. Le prove di verifica devono essere calibrate in modo da consentire a tutti gli alunni

di poter esprimere i diversi livelli di conoscenze e di competenze acquisite

I dati raccolti per mezzo delle verifiche costituiscono la base informativa per decidere la successiva articolazione delle

attività didattiche in un’ottica di riprogettazione o sviluppo.

Si effettuano prove d’ingresso per accertare la situazione di partenza, prove in itinere per verificare il livello di

apprendimento raggiunto e finali per valutare il livello di maturazione globale; inoltre è prassi ormai consolidata la

somministrazione delle prove MT in seconda e terza, lo screening in prima e le prove Invalsi in seconda e quinta.

La valutazione in quanto verifica dei risultati raggiunti fornisce ,inoltre un’ indispensabile informazione di ritorno sul

processo educativo e sulle procedure didattiche utilizzate.

La verifica e la valutazione sono utili per modificare la sequenza, la progressione, la presentazione dei contenuti, nei

riguardi degli alunni.

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VOTO 10

Corrisponde ad un eccellente raggiungimento degli obiettivi ed è indice di padronanza di

contenuti e di abilità. Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità

di comprensione e di analisi approfondita, applicazione autonoma delle nozioni

matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, ricca e ben articolata.

VOTO 9

Corrisponde ad un completo raggiungimento degli obiettivi e un’autonoma capacità di

rielaborazione delle conoscenze. Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di

comprensione e di analisi, applicazione autonoma delle nozioni matematiche in situazioni

anche nuove, esposizione chiara e articolata.

VOTO 8

Corrisponde ad un buon raggiungimento degli obiettivi e delle capacità di rielaborazione

delle conoscenze. Abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi,

applicazione delle nozioni matematiche in situazioni via via più complesse, esposizione

chiara.

VOTO 7

Corrisponde ad un sostanziale raggiungimento degli obiettivi e ad una capacità di

rielaborazione delle conoscenze non sempre sicura. Abilità di lettura e scrittura, capacità di

comprensione di semplici testi, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni

matematiche in situazioni semplici e note, esposizione chiara.

VOTO 6

Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi minimi. Abilità essenziali di lettura e

scrittura, capacità di comprensione, applicazione delle nozioni matematiche in situazioni

semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata.

VOTO 5

Corrisponde al non raggiungimento degli obiettivi minimi.

Non risultano acquisite le abilità di lettura e scrittura, l'alunno non appare in grado di

applicare i concetti matematici di base in situazioni semplici e note.

DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DEL PROCESSO

E DEL PRODOTTO SCUOLA PRIMARIA

CLASSI PRIME E SECONDE

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VOTO 10

Corrisponde ad un eccellente raggiungimento degli obiettivi ed è indice di padronanza di

contenuti e di abilità.

Conoscenze ampie ed approfondite, abilità solide di lettura e scrittura, capacità di

comprensione e di analisi precisa e pertinente, applicazione sicura ed autonoma delle

nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione ricca e ben articolata, capacità

di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale, autonoma

organizzazione delle conoscenze acquisite.

VOTO 9

Corrisponde ad un completo raggiungimento degli obiettivi e ad un’autonoma capacità di

rielaborazione delle conoscenze.

Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di

analisi, applicazione autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove,

esposizione chiara e ben articolata con spunti creativi.

VOTO 8

Corrisponde ad un buon raggiungimento degli obiettivi e ad un’autonoma capacità di

rielaborazione delle conoscenze.

Conoscenze adeguate, abilità corrette di lettura e scrittura, buona capacità di comprensione

e di analisi, applicazione delle nozioni matematiche in situazioni via via più complesse,

esposizione chiara e precisa.

VOTO 7

Corrisponde ad un sostanziale raggiungimento degli obiettivi e ad una capacità di

rielaborazione delle conoscenze non sempre sicura.

Conoscenza dei nuclei fondamentali delle discipline, abilità di lettura e scrittura, capacità di

comprensione e di analisi, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in

situazioni semplici e note, esposizione essenziale e sintesi parziale con alcuni spunti critici.

VOTO 6

Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi minimi.

Conoscenza accettabile ma superficiale dei contenuti disciplinari, abilità essenziali di lettura

e scrittura, capacità di comprensione e di analisi elementare, applicazione delle nozioni

matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma

sostanzialmente ordinata seppur guidata.

VOTO 5

Corrisponde al non raggiungimento degli obiettivi minimi.

Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti minimi disciplinari, abilità di

scrittura e di lettura da recuperare, capacità di comprensione scarsa e di analisi inesistente,

applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con gravi errori, esposizione gravemente

scorretta, frammentaria e confusa,

povertà lessicale.

N.B .Per gli studenti diversamente abili e/o non italofoni si applicano gli stessi criteri di valutazione

compensati dalle disposizioni normative attualmente vigenti

CLASSI TERZE – QUARTE - QUINTE

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Per i criteri di valutazione degli alunni che si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica, la normativa

ministeriale non prevede la valutazione numerica, per questo gli insegnanti di tale disciplina della scuola primaria e

secondaria di primo grado, si attengono ai seguenti giudizi:

OTTIMO

Per gli alunni che mostrano spiccato interesse per la disciplina, che partecipano in modo

costruttivo all’attività didattica, che sviluppano le indicazioni e le proposte dell’insegnante

con un lavoro puntuale, sistematico e con approfondimenti personali.

DISTINTO

Per gli alunni che dimostrano interesse e partecipazione con puntualità ed assiduità

contribuendo personalmente all’arricchimento del dialogo educativo e che avranno

pienamente raggiunto gli obiettivi

.

BUONO

Per gli alunni che partecipano all’attività scolastica con una certa continuità, anche se

talvolta in maniera passiva, intervenendo nel dialogo educativo solo se sollecitati

dall’insegnante e raggiungono gli obiettivi previsti.

SUFFICIENTE

Per gli alunni che dimostrano impegno e partecipazione seppure in modo discontinuo e che

raggiungono gli obiettivi previsti, anche solo parzialmente.

NON

SUFFICIENTE

Per gli alunni che non dimostrano interesse per la materia, che non partecipano alle attività

proposte dall’insegnante e che non raggiungono gli obiettivi previsti.

N.B. Per gli studenti diversamente abili e/o non italofoni si applicano gli stessi criteri di valutazione

compensati dalle disposizioni normative attualmente vigenti

RELIGIONE CATTOLICA

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELL’IRC

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DESCRITTORI VOTO/GIUDIZIO

SCUOLA

PRIMARIA

(giudizio)

Comportamento grave e ripetutamente scorretto.

Atteggiamenti ed azioni che manifestano grave o totale mancanza di rispetto verso

compagni, insegnanti, altre figure della scuola.

Atti vandalici.

Non

sufficiente

Comportamento spesso non rispettoso delle regole e non adeguato alla vita della

classe.

Episodi connotati da scorrettezze e inadempienze alle norme e ai doveri della vita

scolastica.

Sufficiente

Comportamento nel complesso rispettoso delle regole e dei doveri della vita

scolastica.

Sensibilità ai richiami e al dialogo; disponibilità all’autocorrezione.

Buono

Comportamento corretto e partecipe.

Ruolo positivo nel gruppo classe.

Attenzione nell’adempimento dei doveri e nel rispetto delle norme della vita

scolastica.

Distinto

Comportamento corretto responsabile.

Rispetto delle persone, dell’ambiente e delle norme scolastiche.

Ruolo attivo, collaborativo, decisamente positivo nel gruppo classe e nell’intera

comunità scolastica.

Scrupolosità nell'adempimento dei doveri scolastici.

Ottimo

Nelle sezioni di scuola primaria a metodo Montessori, in coerenza a quanto specificato nella premessa e nei criteri

generali, per le classi dalla prima alla quarta viene adottata una valutazione uguale per tutti alla quale è

associato un giudizio che chiarisce quanto osservato dagli insegnanti circa la capacità di scegliere

autonomamente una attività; il tempo di concentrazione; la ripetizione dell’esercizio; la capacità di svolgere

organicamente l’attività; la capacità di portare a termine in modo autonomo il lavoro intrapreso; il livello di

autostima; il rapporto con gli altri; il rispetto delle regole; la disponibilità e partecipazione.

Nelle classi quinte, invece, per facilitare il passaggio ad un metodo di valutazione espresso in voti, come quello

della scuola secondaria, si adottano i descrittori/voti delle quinte a metodo tradizionale.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

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La normativa di riferimento distingue la valutazione degli apprendimenti da quella sulla qualità del sistema educativo di

istruzione e di formazione. Per questo, la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento

degli studenti è affidata ai docenti della scuola, cui compete anche la valutazione del percorso didattico ai fini del

passaggio all’ordine di scuola successivo; l’INVALSI, invece, effettua la rilevazione degli apprendimenti degli

alunni; con l’Esame di Stato si valutano, infine, le competenze acquisite dagli studenti al termine del ciclo. Per

sintetizzare: ai docenti è affidata la valutazione interna, all'INVALSI la valutazione esterna, con l'Esame di stato si

compie la valutazione finale.

Da alcuni anni l’indagine a cura dell’INVALSI coinvolge obbligatoriamente tutti gli studenti delle classi seconde e

quinte della primaria e quelli delle classi prime e terze della secondaria. Si verificano da un lato la capacità di

comprensione di un testo e l’acquisizione delle conoscenze della struttura della lingua italiana, dall’altro le conoscenze

e le abilità matematiche in relazione a numeri, spazio e figure, relazioni e funzioni, misure, dati, previsioni. La

normativa prevede che la correzione delle prove sia curata dalle singole scuole. Per le classi terze si terrà conto della

valutazione degli apprendimenti cui saranno sottoposti gli studenti a giugno, in occasione della prova nazionale

dell’Esame di Stato del primo ciclo prevista dalla Legge del 25 ottobre 2007 n. 176.

Per quanto riguarda la valutazione interna, il Collegio dei Docenti ha recepito e attua quanto previsto dalla Legge 169

del 30 ottobre '08 che prevede la valutazione di apprendimenti e comportamento fatta con l'attribuzione di voti numerici

espressi in decimi. Nel corso dell’anno scolastico i docenti propongono agli alunni prove di verifica scritte e orali. Tali

prove possono essere di due tipi: oggettive (con esercizi a completamento, domande a scelta multipla o chiuse,

compilazioni di tabelle, letture di grafici, ecc.) o soggettive (con domande aperte). Rientrano tra queste ultime anche le

interrogazioni orali, gli interventi durante le discussioni in classe e altre forme espressive alternative quali: cartelloni,

ricerche ecc.. La frequenza delle prove può variare a seconda della disciplina. La valutazione formativa, in itinere,

verifica quali obiettivi siano stati raggiunti e quali, invece, necessitino di ulteriori interventi. I livelli di profitto sono

indicati, come si diceva, con l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi:

VOTO DESCRITTORI

CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

1,2,3 Inesistenti Inesistenti Inesistenti

4

I contenuti non sono appresi o

sono appresi in modo confuso

e frammentario

Non è in grado di applicare

procedure, di effettuare analisi

e sintesi;

Ha difficoltà di

riconoscimento di proprietà e

classificazione;

Espone in modo confuso

Comprende in modo

frammentario testi, dati e

informazioni

Non sa applicare conoscenze e

abilità in contesti semplici

5

I contenuti sono appresi in

modo limitato e

disorganizzato

Applica procedure ed effettua

analisi e sintesi in modo

impreciso

Ha difficoltà di

riconoscimento di proprietà e

classificazione

Anche se guidato, non espone

con chiarezza

Comprende in modo

limitato e impreciso test, dati e

informazioni

Commette errori sistematici

nell’applicare conoscenze e

abilità in contesti semplici

6

I contenuti sono appresi in

modo superficiale, parziale e/o

meccanico

Applica procedure ed effettua

analisi e sintesi in modo

parziale e solo in compiti noti.

Guidato, riesce a riconoscere

proprietà ed a classificare.

Necessita di guida

nell’esposizione

Comprende solo in parte

e superficialmente testi,

dati e informazioni

Se guidato, applica

conoscenze e abilità in

contesti semplici

7

I contenuti sono appresi in

modo globale, nelle linee

essenziali e con

approfondimento solo di

Applica procedure ed effettua

analisi e sintesi in modo

consapevole.

Riconosce proprietà e regole,

Comprende in modo globale

testi, dati e informazioni

Se applicare conoscenze

e abilità in vari contesti in

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

LINEE GUIDA CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE

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alcuni argomenti applica criteri di

Classificazione

Espone in modo semplice, ma

chiaro

modo complessivamente

corretto

8

I contenuti sono appresi in

modo ordinato, sicuro con

adeguata integrazione alle

conoscenze preesistenti

Applica procedure ed effettua

analisi e sintesi in modo

consapevole, corretto e con

assoluta autonomia.

Riconosce con sicurezza e

precisione proprietà e

regolarità, che applica nelle

classificazioni

Sa esprimere valutazioni

personali ed espone in modo

preciso e ordinato

Comprende a vari livelli testi,

dati e informazioni Se

applicare conoscenze

e abilità in vari contesti in

modo corretto

Sa orientarsi nella soluzione di

problemi complessi

9

I contenuti sono

appresi in modo completo,

sicuro e autonomo

Applica procedure ed effettua

analisi e sintesi con piena

sicurezza e autonomia.

Riconosce proprietà e

regolarità, che applica

autonomamente nelle

classificazioni

Sa esprimere valutazioni

personali ed espone in modo

chiaro, preciso e sicuro

Comprende in modo completo

e approfondito testi, dati e

informazioni

Applica conoscenze e abilità

in vari contesti in modo

corretto e sicuro Sa orientarsi

nella soluzione di problemi

complessi

10

I contenuti sono

appresi in modo

completo, sicuro e

organico, riuscendo

autonomamente ad integrare

conoscenze preesistenti

Applica procedure con piena

sicurezza ed effettua analisi e

sintesi corrette, approfondite e

originali.

Sa utilizzare proprietà e

regolarità per creare idonei

criteri di classificazione

Esprime valutazioni personali

pertinenti e supportate da

argomentazioni efficaci

Espone in modo chiaro,

preciso

Comprende in modo completo

e approfondito testi, dati e

informazioni.

Applica conoscenze e abilità

in vari contesti con sicurezza

e con padronanza.

Sa orientarsi nella soluzione di

problemi complessi

N.B. Per gli studenti diversamente abili e/o non italofoni si applicano gli stessi criteri di valutazione

compensati dalle disposizioni normative attualmente vigenti

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53

VOTI

RISPETTARE

ADULTI E COETANEI

RISPETTARE

LE REGOLE

CONVENUTE

ASSUMERSI LA

RESPONSABILITA’

DELLE PROPRIE AZIONI

RISPETTARE E

UTILIZZARE

STRUTTURE E BENI

DELLA SCUOLA

10

E’ sempre ben disposto verso

gli altri (adulti e coetanei), ne

comprende e rispetta le opinioni, nelle discussioni non

si sottrae al confronto e, se

necessario, non esita a modificare le proprie idee.

Rispetta sempre

spontaneamente e

consapevolmente le regole convenute.

Valuta spontaneamente le

proprie azioni e ne accetta

consapevolmente le conseguenze.

Rispetta e utilizza in modo

responsabile e corretto

strutture e beni della scuola.

9

E’ ben disposto verso gli altri

(adulti e coetanei), ne comprende e rispetta le

opinioni, nelle discussioni non

si sottrae al confronto e, se necessario, non esita a

modificare le proprie idee.

Rispetta sempre

consapevolmente le regole convenute.

Valuta le proprie azioni e ne

accetta consapevolmente le conseguenze.

Rispetta e utilizza in modo

corretto strutture e beni della scuola.

8

Si pone verso gli altri in modo

corretto, ne rispetta le opinioni,

interviene nelle discussioni senza sottrarsi al confronto e

non pretende di imporre le

proprie idee.

Rispetta generalmente le

regole convenute.

Non sempre riesce a controllare

la propria esuberanza , però, se

rimproverato, modifica il proprio comportamento e ne

accetta le conseguenze.

Rispetta e utilizza in modo

corretto strutture e beni della

scuola.

7

Si pone verso gli altri in modo

non sempre equilibrato,

interviene nelle discussioni non sempre accettando il confronto

e, a volte, pretende di imporre le proprie idee.

Non sempre rispetta le regole

convenute e necessita di

continui richiami. Non è puntuale

nell’esecuzione dei compiti e nel portare note, avvisi e

giustificazioni firmate(ritardi

e assenze). E’ sprovvisto di materiale scolastico.

Valuta le proprie azioni e ne

accetta le conseguenze, solo se

sollecitato.

Non sempre rispetta e

utilizza in modo corretto

strutture e beni della scuola.

6

Si pone verso gli altri spesso in

modo scorretto, interviene nelle

discussioni non accettando il

confronto e pretende di imporre

le proprie idee.

E’ poco propenso a rispettare

le regole e necessita di

continui

richiami. Non è puntuale

nell’esecuzione dei compiti e nel portare note, avvisi e

giustificazioni firmate(ritardi

e assenze). E’ sprovvisto di materiale scolastico.

E’ stato richiamato con

tre note gravi sul registro di classe.

Non valuta responsabilmente le

proprie azioni e si mostra restio

a modificare il proprio

comportamento pur se più volte

richiamato.

Non rispetta e non utilizza in

modo corretto strutture e beni

della scuola.

5

Mostra scarso autocontrollo e non rispetta adulti e coetanei,

ignora qualsiasi punto di vista

che non sia il proprio e reagisce in modo litigioso e prepotente

quando non lo vede prevalere,

aggredisce ed offende verbalmente e fisicamente

(episodi di bullismo).

Non rispetta le regole e ha ricevuto provvedimento di

sospensione per episodi

particolarmente gravi.

Rifiuta di assumersi le proprie responsabilità relativamente a

quanto accade e di modificare i

propri comportamenti .

Utilizza sempre in modo avventato e scorretto strutture

e beni della scuola.

N.B. Ad integrazione si veda il Regolamento d’Istituto sulle finalità educative della Scuola Secondaria di I° grado.

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “A. SCHWEITZER”

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO PER IL

VOTO DI CONDOTTA

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54

La verifica dell'apprendimento degli studenti verrà proposta con modalità differenziate tenendo presente la classe, il

grado di difficoltà degli argomenti, la multidisciplinarietà ed il processo di insegnamento attuato. Verranno valutati: A. Interventi spontanei.

B. Prove oggettive e formative.

C. Test.

D. Lavoro di ricerca e di gruppo

Ottimo (10)

L’alunno partecipa in modo attivo e vivace a tutte le attività proposte dimostrando interesse

ed impegno lodevoli. È ben organizzato nel lavoro che realizza in modo autonomo ed

efficace. Molto disponibile al dialogo educativo.

Distinto (9 – 8)

L’alunno dà il proprio contributo con costanza in tutte le attività, si applica con serietà,

interviene spontaneamente con pertinenza ed agisce positivamente nel gruppo. È disponibile

al confronto critico e al dialogo educativo.

Buono (7)

L’alunno è abbastanza responsabile e corretto, discretamente impegnato nelle attività. È

partecipe e disponibile alla attività didattica e al dialogo educativo.

Sufficiente (6)

L’alunno ha un sufficiente interesse per gli argomenti proposti, partecipa anche se non

attivamente alla attività educativa in classe. È disponibile al dialogo educativo se stimolato.

Non sufficiente (5)

L’alunno non dimostra il minimo interesse nei confronti della materia, non partecipa alla

attività didattica e non si applica a nessun lavoro richiesto. Il dialogo educativo è

completamente assente. Impedisce il regolare svolgimento delle lezioni.

CRITERI DI VALUTAZIONE IN ORDINE AGLI OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO E AI TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE

COMPETENZE IRC

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55

L’ordinamento della scuola italiana sta conoscendo in questi ultimi tempi dei consistenti mutamenti sotto il profilo

didattico, organizzativo e amministrativo.

I recenti provvedimenti legislativi in campo nazionale, quali il DPR 28 marzo 2013 n. 80 (Regolamento sul sistema

nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione) e la L. 13 luglio 2015, n. 107 (Riforma del sistema

nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti) hanno fornito le

indicazioni per elaborare, alla luce delle nuove direttive, il format sul Rapporto nazionale di Autovalutazione che è stato

compilato in versione digitale su una piattaforma comune predisposta dal MIUR e che sarà reso pubblico e a

disposizione delle famiglie.

L’autovalutazione contribuisce a costruire un’identità forte all’interno dell’istituzione scolastica, dando risalto agli

aspetti positivi e contribuendo a costruire percorsi formativi di qualità. L’autoanalisi permette di costruire un’ efficace e

realistica rappresentazione della scuola e del suo operato.

Alla prima fase diagnostica di raccolta, analisi ed elaborazione dei dati, è seguita la fase di individuazione dei punti

deboli e di pianificazione degli interventi migliorativi.

Sono stati valutati il contesto, i processi, gli input e gli output, al fine di migliorare sia l’azione didattica che la gestione

dei processi di erogazione del servizio e l’insieme delle scelte organizzative che devono assicurare il conseguimento

degli obiettivi stabiliti. Questo per spostare l’attenzione dalla sola analisi e valutazione degli esiti in termini di

apprendimento degli alunni, a quella del processo educativo nei suoi diversi fattori, attività e interazioni che concorrono

alla piena attuazione del diritto allo studio.

La valutazione ha riguardato i seguenti campi d’indagine:

Contesto:

Modalità d’interazione fra scuola e ambiente esterno.

Gestione del personale:

Corretta utilizzazione del personale rispetto alle finalità stabilite;

Coesione e collegialità del personale.

Input:

strumenti e risorse di cui la scuola dispone all’inizio dell’ attività .

Processi didattici

Processo di insegnamento / apprendimento;

Differenziazione processi formativi;

Integrazione esperienze educative;

Clima di accoglienza e valorizzazione allievi.

Output :

risultati formativi ottenuti, a breve e a lungo termine.

Successo scolastico interno degli allievi;

Valore raggiunto Offerta Formativa;

Inserimento e proseguimento scolare.

VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

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56

Per concorrere al successo formativo, basato sul conseguimento di obiettivi comuni e su competenze

trasversali nell’ottica di generare efficaci sinergie nel curricolo verticale, si istituiscono i dipartimenti con il

compito di organizzare:

attività di approfondimento sul curricolo verticale;

attività di aggiornamento annuale sul curricolo rispetto a quanto di nuovo verrà

pubblicato dalla ricerca e dalla normativa;

attività di sperimentazione di novità metodologiche, didattiche, tecnologiche

all’interno del curricolo verticale;

attività per creare prove di ingresso e di uscita e per standardizzarle dopo un

periodo di sperimentazione;

attività per armonizzare il curricolo verticale e le prove standardizzate con gli

strumenti di autovalutazione d’istituto;

attività di autovalutazione intesa come capacità di confrontare, tenendo conto delle

risorse umane e strutturali disponibili, i risultati ottenuti con quelli attesi, in

correlazione con i processi e gli esiti della valutazione esterna (Invalsi, ad esempio).

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

DIPARTIMENTI

E

DISCIPLINE

DIPARTIMENTO

LINGUISTICO

ITALIANO

LINGUE STRANIERE

STORIA

GEOGRAFIA

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

RELIGIONE

ATTIVITA’ ALTERNATIVE

DIPARTIMENTO

SCIENTIFICO

MATEMATICA

SCIENZE

TECNOLOGIA

DIPARTIMENTO ESPRESSIVO

ARTE

MUSICA

EDUCAZIONE FISICA

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57

ORGANIGRAMMA

ADEMPIMENTI DEI COORDINATORI

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58

PROFILI

ORGANIZZATIVI

E

FUNZIONALI

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59

La scuola italiana si avvale di organi di gestione, rappresentativi delle diverse componenti scolastiche, interne ed

esterne alla scuola.

Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate e si dividono in organi collegiali territoriali e organi

collegiali scolastici.

Gli Organi Collegiali Scolastici svolgono un importante ruolo all’interno dell’istituto, in quanto garantiscono il libero

confronto tra tutte le componenti scolastiche e il raccordo tra scuola e territorio di appartenenza.

ORGANO COMPOSIZIONE COMPETENZE COMPITI

COLLEGIO DEI

DOCENTI

Il collegio dei docenti è

composto da tutti gli

insegnanti in servizio

nell' Istituto Scolastico

ed è presieduto dal

Dirigente Scolastico

Quest'ultimo si incarica

anche di dare esecuzione

alle delibere del

Collegio.

Si riunisce in orari non

coincidenti con le

lezioni, su convocazione

del Dirigente scolastico

o su richiesta di almeno

un terzo dei suoi

componenti, ogni volta

che vi siano decisioni

importanti da prendere.

Riferimenti normativi:

art. 7 del DL 297/94

Ha la responsabilità

dell’impostazione

didattico-educativa, di

concerto con le

decisioni del consiglio

di istituto.

Ha competenza

esclusiva per quanto

attiene agli aspetti

pedagogico-formativi

e all’organizzazione

didattica e concorre

,con autonome

deliberazioni, alle

attività di

progettazione e di

programmazione

educativa e didattica a

livello d’istituto.

.

Individua le aree per

l’assegnazione delle Funzioni

Strumentali al P.O.F .

Elabora e verifica il P.O.F e i

progetti.

Definisce del Piano delle attività

funzionali all’insegnamento che

consentono l'accesso al Fondo

d'Istituto.

Elegge il Comitato di

Valutazione degli insegnanti per

l’anno di formazione.

Adotta i libri di testo.

Organizza le iniziative

d'aggiornamento e la

programmazione delle iniziative

per il sostegno agli alunni

disabili e per l’inserimento di

alunni stranieri.

Formula proposte al Dirigente

Scolastico per:

- la formazione e la

composizione delle classi

- l'assegnazione ad esse dei

docenti

- la formulazione dell'orario

delle lezioni e per lo svolgimento

delle altre attività scolastiche,

tenuto conto anche dei criteri

generali indicati

dal Consiglio di Istituto delle

prerogative del Dirigente

Scolastico. CONSIGLIO DI

ISTITUTO

Questo organo collegiale

è composto da tutte le

componenti della scuola:

docenti, genitori,

studenti e personale

amministrativo, variabile

da 14 a 19 componenti

secondo gli alunni

iscritti.

Tutti i genitori (padre e

madre) hanno diritto di

voto per eleggere loro

rappresentanti in questi

organismi ed è diritto di

Ha potere deliberante, su

proposta della giunta,

per quanto concerne

l'organizzazione e la

programmazione della

vita e dell'attività della

scuola (POF), nei limiti

delle disponibilità di

bilancio.

Ha prevalenti

competenze economico-

gestionali:

- delibera il Program-ma

Annuale e il conto

Fissa gli indirizzi generali del

P.O.F., adottandolo una volta

elaborato dal Collegio dei

docenti.

Determina le forme di auto-

finanziamento della scuola.

Adotta il Regolamento interno di

Istituto.

Fissa i criteri per:

- la formazione delle classi,

l'assegnazione dei singoli docenti

ad esse e il coordinamento

organizzativo dei consigli di

classe

ORGANI COLLEGIALI

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60

ogni genitore proporsi

per essere eletto. Le

elezioni per i consigli di

circolo/istituto si

svolgono ogni triennio.

Riferimento normativo

art. 8 del Decreto

Legislativo 297/1994.

consuntivo

- stabilisce come

impiegare i mezzi

finanziari per il

funziona-mento

amministrativo e

didattico, esercitando le

competenze in materia di

uso delle attrezzature e

degli edifici scolastici.

- l'acquisto, il rinnovo e la

conservazione di tutti i beni

necessari alla vita della scuola

- la decisione in merito alla

partecipazione dell'istituto ad

attività culturali, sportive e

ricreative, nonché allo

svolgimento di iniziative

assistenziali. Esprime parere

sull'andamento generale,

didattico ed amministrativo

dell'istituto.

CONSIGLIO

DI

INTERSEZIONE

(Scuola

Dell’infanzia)

CONSIGLIO

DI

INTERCLASSE

(Scuola Primaria)

CONSIGLIO

DI CLASSE

(Scuola sec. I

grado )

Infanzia: tutti i

docenti e un

rappresentante dei

genitori per ciascuna

delle sezioni

interessate; presiede il

dirigente scolastico o

un docente da lui

delegato, facente parte

del consiglio

Primaria: tutti i docenti

e un rappresentante dei

genitori per ciascuna

delle classi interessate;

presiede il dirigente

scolastico o un docente

da lui delegato, facente

parte del consiglio.

Scuola Secondaria di

primo grado: tutti i

docenti della classe e

quattro rappresentanti

dei genitori; presiede il

dirigente scolastico o un

docente, da lui delegato,

facente parte del

consiglio.

Ha competenze pro-

positive circa l’azione

educativa e didattica

dell’Istituto.

Le competenze relati-

ve alla realizzazione

del coordinamento

didattico e dei

rapporti

interdisciplinari

spetta-no al consiglio

di inter-sezione, di

interclasse e di classe

con la sola presenza

dei docenti

Ha il compito di formulare al

collegio dei docenti proposte in

ordine a:

- azione educativa e didattica

- iniziative di

Sperimentazione

Ha il compito di agevolare ed

estendere i rapporti reciproci tra

docenti, genitori ed alunni.

Verifica l’andamento didattico

delle classi.

Esprime pareri in ordine ai libri

di testo da adottare.

Fra le mansioni del consiglio di

classe rientra anche quel-lo

relativo ai provvedimenti

disciplinari a carico degli

studenti .

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61

FUNZIONE E

NOMINATIVO

COMPITI

Dirgente Scolastico

DOTT.SSA

ANTONELLA

FEMMINÒ

--Assicura la gestione unitaria dell’Istituzione

- Rappresenta legalmente l’Istituto

- È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali

- È responsabile dei risultati del servizio

-Organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formative

- È titolare delle relazioni sindacali

- Promuove interventi che assicurino la qualità dei processi formativi

- Promuove la collaborazione delle risorse culturali, professionali ed economiche

del territorio per l’esercizio della libertà d’insegnamento, per l’esercizio della

libertà di scelta educativa delle famiglie e per l’attuazione del diritto

all’apprendimento da parte degli alunni

- È responsabile dell’adozione dei provvedimenti di gestione delle risorse e del

personale

- Individua docenti ai quali delegare specifici compiti organizzativi

- Garantisce l’informazione e un efficace raccordo per l’esercizio delle

competenze degli organi dell’istituzione scolastica .

Collaboratore Vicario

ARCURI ENRICO

I° collaboratore

1.Sostituire il Dirigente scolastico e firmare gli atti che non impegnano

l' Amministrazione verso l'esterno, in caso di sua assenza e/o impedimento

2. 2.Vigilare sul rispetto dell'orario (plesso Margherita Bosco) e, in

3. collaborazione con la Segreteria, sostituire i docenti assenti; monitorare sull'utilizzo

4. delle ore eccedenti per le sostituzioni;

3. Concedere permessi brevi (art. 16 CCNL), in assenza del Dirigente;

4. Concedere le autorizzazioni agli studenti per entrate posticipate, uscite

anticipate, permessi permanenti, relazionando al Dirigente;

5. Curare i rapporti con le famiglie;

6. Gestire i problemi disciplinari di lieve entità, dopo aver coinvolto il coordinatore

di classe ed eventualmente il Dirigente scolastico;

7. Provvedere alla stesura dei calendari delle attività Istituzionali

(Consigli di classe/interclasse/intersezione, Scrutini ed Esami);

8. Controllare i verbali dei Consigli di classe/interclasse/intersezione;

9. Autorizzare la richiesta di fotocopie per uso didattico;

10.Definire gli orari di servizio dei docenti da sottoporre al vaglio del D.S.

11. Vigilare sul rispetto dell’orario e del servizio dei Collaboratori scolastici

assegnato dal DSGA;

12.Coordinare il lavoro delle F.S. e dello staff di Dirigenza

13.Supervisionare sul rispetto delle norme e dei regolamenti interni per la

regolarità e la funzionalità del servizio scolastico;

Il II° collaboratore svolgerà la sua attività di concerto con il I° collaboratore vicario

prevedendo per i due un orario complementare che preveda la maggior copertura del tempo

scuola.

Secondo Collaboratore

Lucia Pozzi

II° collaboratore

1. Sostituire il Dirigente scolastico e firmare gli atti che non impegnano

l'Amministrazione verso l'esterno, in caso di sua assenza e/o impedimento e della

contemporanea assenza del I° collaboratore vicario;

2. Vigilare sul rispetto dell'orario (plesso Margherita Bosco) e, in collaborazione con

la Segreteria, sostituire i docenti assenti; monitorare sull'utilizzo delle ore eccedenti

per le sostituzioni;

3. Concedere permessi brevi (art. 16 CCNL), in assenza del Dirigente;

4. Concedere le autorizzazioni agli studenti per entrate posticipate, uscite anticipate,

permessi permanenti, relazionando al Dirigente;

5. Curare i rapporti con le famiglie;

6. Gestire i problemi disciplinari di lieve entità, dopo aver coinvolto il coordinatore di

classe ed eventualmente il Dirigente scolastico;

7. Provvedere alla stesura dei calendari delle attività Istituzionali (Consigli di

classe/interclasse/intersezione, Scrutini ed Esami);

8. Controllare i verbali dei Consigli di classe/interclasse/intersezione;

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9. Autorizzare la richiesta di fotocopie per uso didattico;

10.Definire gli orari di servizio dei docenti da sottoporre al vaglio del D.S.

11. Vigilare sul rispetto dell’orario e del servizio dei Collaboratori scolastici

assegnato dal DSGA;

12.Coordinare il lavoro delle F.S. e dello staff di Dirigenza

13.Supervisionare sul rispetto delle norme e dei regolamenti interni per la regolarità e

la funzionalità del servizio scolastico;

Il II° collaboratore svolgerà la sua attività di concerto con il I° collaboratore vicario

prevedendo per i due un orario complementare che preveda la maggior copertura del

tempo scuola. Docenti Coordinatori Di Classe

cl. I sez. A

LUSTRATI

cl. I sez. G

ROTELLA

cl. II sez. A

RONCOLINI

cl. II sez. B

PETRUCCIANI

cl. II sez. D

MERLANO

cl. II sez G

D’ANGELO

cl. III sez. A

LACCHE’

cl. III sez. D

MATTIA

cl. III sez.G

NOCITA

Presiede in rappresentanza del Dirigente scolastico alle sedute del Consiglio di

classe, ad eccezione degli scrutini

- Segnala con tempestività al Consiglio di classe i fatti suscettibili di provvedimenti

- Convoca in seduta straordinaria il Consiglio di classe per discutere di eventuali

provvedimenti disciplinari

- Controlla le assenze e i ritardi degli alunni e le comunica mensilmente alla

segreteria didattica

- Segnala alle famiglie, anche in forma scritta, l’assenza continuativa degli studenti e

promuovere tutte le iniziative per limitare gli abbandoni scolastici

- Raccoglie sistematicamente informazioni sull’andamento didattico e disciplinare,

rileva le varie problematiche e ne cura la comunicazione al Consiglio di classe e alle

famiglie

- Coordina l’organizzazione didattica

Docenti Fiduciari Di Plesso

MIRABELLI

(PLESSO C. FADDA)

MELONI

(PLESSO E. DE FILIPPO)

MOSCARDINO

(PLESSO A. SCHWEITZER)

GIANNANTONIO

(SCUOLA DELL’INFANZIA)

Docenti Coordinatori di Plesso

TIMPERI A.

(PLESSO C. FADDA)

TALLARICO

(PLESSO E. DE FILIPPO)

MERLANO

- Rappresentanza del Dirigente Scolastico nel plesso;

- applicazione/controllo delle circolari e del rispetto della normativa scolastica

vigente;

-gestione e coordinamento degli orari dei plessi;

-accoglienza dei nuovi docenti/supplenti ed informazione agli stessi

sull'organizzazione generale dell'Istituto;

- svolgimento di tutte le funzioni che assicurano il pieno e quotidiano funzionamento

del plesso di servizio, incluso il coordinamento degli esperti esterni operanti nel

plesso ed il coordinamento in caso di sciopero ;

- sostituzione di docenti per assenze brevi qualora sia possibile con l’organico di

plesso, e/o prevedendo recuperi orari ai colleghi che svolgono ore eccedenti, in

collaborazione con il personale di segreteria;

- rapporti scuola/famiglia sulla base delle direttive del D.S. ed in base alla

disponibilità oraria di ricevimento (da concordare con il D.S.)

- rapporti con il personale docente e non docente per tutti i problemi relativi al

funzionamento didattico ed organizzativo informandone il D.S.

- controllo periodico delle assenze giornaliere e orarie degli alunni ed eventuale

comunicazione alla famiglia dopo averne informato il D.S.

- autorizzazione ingresso posticipato/uscita anticipata degli alunni sulla base di

apposita modulistica predisposta dalla segreteria amministrativa, con informazione al

D.S.

-controllo della custodia del materiale didattico, tecnico e scientifico presente nei

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(PLESSO A. SCHWEITZER)

MIRONE

(SCUOLA DELL’INFANZIA)

plessi (art.27 del D.I. 44/2001)

- delegato del D.S. per il rispetto della normativa antifumo nei locali scolastici

- delegato del D.S. in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro: valutazione dei rischi

e attività di prevenzione informandone il D.S.; segnalazione tempestiva di

disfunzionamenti, pericoli, rischi prevedibili per alunni, docenti e collaboratori;

richiesta di interventi urgenti all’Ente municipale tramite la Direzione; gestione delle

emergenze; contatti con ASPP e RLS; coordinamento e compilazione della

modulistica apposita, verifica periodica della cassetta di primo soccorso.

Docenti Presidenti del consiglio

di classe /interclasse

GIANNANTONIO

Scuola dell’infanzia

Via G. Messina ,71

FIGONI

Casa dei bambini

Scuola primaria

CLASSI PRIME

GRAZIANO

CLASSI SECONDE

TIMPERI A.

CLASSI TERZE

BENFATTA

CLASSI QUARTE

DE LUCIA

CLASSI QUINTE

DI TOSTO

MONTESSORI

LETO

E’ delegato a presiedere i consigli.

Cura adeguata trattazione dei punti all’ordine del giorno.

Individua il segretario verbalizzante le riunioni.

Dopo ogni consiglio informa il D.S.

Coordina le iniziative prese dall’ OO.CC.

Cura la raccolta ordinata della documentazione (verbali) da trasmettere in

Presidenza

Coordina la predisposizione di comunicazioni del Consiglio alle famiglie,

controllandone la completezza e la correttezza, sempre nel rispetto della

privacy

Il segretario del C.d.I. è una figura istituzionalmente prevista dalla norma

(art.5/5 del D.Lgs n.297/1994) ed essenziale ai fini della validità delle

sedute del C.d.I.

E’ designato dal dirigente scolastico/presidente di volta in volta in occasione

delle singole riunioni. E’ dunque una figura obbligatoria perché la

verbalizzazione è attività indispensabile (documenta e descrive l’iter

attraverso il quale si è formata la volontà del Consiglio)

Il docente individuato, a meno di motivate eccezioni, non è legittimato ad

astenersi dal compito (la verbalizzazione è momento costitutivo del

Consiglio stesso).

Redige il verbale, in forma digitale, entro cinque giorni dalla data di

effettuazione della riunione (indica in modo dettagliato la presenza o

l’assenza dei componenti il Consiglio). Nei consigli di classe con i genitori

si dovrà sempre verbalizzare: l’inizio del consiglio aperto, i punti discussi,

gli interventi dei genitori, l’ora di chiusura.

Compila correttamente la relazione del verbale; allega la programmazione

annuale elaborata dal Consiglio.

Cura che in calce ad ogni verbale ci siano le firme prescritte e che il verbale

sia consegnato in Dirigenza entro i termini previsti.

Particolare cura dovrà essere destinata alla verbalizzazione delle situazioni

problematiche, dei casi difficili (BES) e dei portatori di handicap: il verbale

è la documentazione ufficiale di tutta l’attività didattica ed educativa posta

in essere dal Consiglio.

Di ogni alunno si dovrà essere in grado di provare, eventualmente, tutto

ciò che è stato fatto al fine di perseguire il successo scolastico e

formativo e di avergli offerto il massimo delle opportunità.

I Consigli si riuniscono in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni per

l’espletamento dei compiti previsti dall’art. 5, titolo I, Capo I del D.Lgs.16

aprile 1994 n. 297. Area n.1

REFERENTE

GESTIONE DEL PIANO

DELL’OFFERTA FORMATIVA

BRIOTTI

Organizza e gestisce le riunioni attinenti al proprio ambito e gli incontri di

coordinamento organizzativo con le FF.SS. Di riferimento;

Revisiona, integra e aggiorna il POF;

Coordina la predisposizione della brochure informativa per le famiglie

scaricabile dal sito della scuola;

Verifica che la progettualità d’Istituto sia in sintonia con il POF;

Lavora con il Dirigente Scolastico facendo da tramite tra lui e le FF.SS. di

riferimento e relativamente alle specifiche questioni di natura economico

amministrativa, con il DSGA per la realizzazione del piano annuale

dell’offerta formativa;

Presenta il POF agli organi collegiali

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Gestisce e/o coordina gli incontri con i genitori relativi all’area di

riferimento;

Opera su specifiche deleghe conferite dal Dirigente Scolastico;

Partecipa alle riunioni di coordinamento organizzativo con il gruppo staff;

Coordina le FF.SS. dell’area. Area n.1

FUNZIONE STRUMENTALE

GESTIONE DEL PIANO

DELL’OFFERTA FORMATIVA

DE SANTIS

(SCUOLA PRIMARIA E INFANZIA)

BIANCO

(SCUOLA SECONDARIA

DI PRIMO GRADO)

Collabora alla stesura del POF

Predispone la brochure informativa per le famiglie scaricabile dal sito della

scuola;

Controlla che la progettualità del suo ambito sia in sintonia con il POF;

Gestisce gli incontri con i genitori relativi all’area di riferimento;

Predispone la verifica intermedia e finale dei progetti attuati;

Partecipa alle riunioni di coordinamento organizzativo con il referente

d’area;

Lavora in collaborazione con la FF.SS. del l’area Pof e con il referente

d’area;

Seleziona le proposte provenienti da agenzie esterne alla scuola al fine di

individuare quelle maggiormente significative per l’Istituto ;

Consulta i siti istituzionali per la ricerca di progetti, iniziative, materiali,

documentazione etc, inerenti il settore di competenza, per successiva

divulgazione al personale docente e eventuale partecipazione ad attività

progettuali;

Incontra i genitori relativi all’area di riferimento;

Elabora un progetto iniziale e relaziona al Collegio dei docenti i risultati

intermedi e finali del lavoro svolto. Area n. 2

REFERENTE

COORDINAMENTO E

GESTIONE DELLE

PARI OPPORTUNITA’ E

DELL’INCLUSIONE

FERRUZZI

Cura l’accoglienza e l’inserimento degli studenti con bisogni speciali, dei

nuovi insegnanti di sostegno e degli operatori addetti all’assistenza di

concerto con le FF.SS. Dell’area di riferimento

Concorda con il Dirigente Scolastico la ripartizione delle ore degli

insegnanti di sostegno;

Coordina le riunioni G.L.H. I. e dei G.L.H.O.

Partecipa al G.L.H.I. e coordina la partecipazione delle FF.SS. ai G.L.H.O

Gestisce la documentazione relativa agli alunni con disabilità (certificazioni

sanitarie, P.E.I., P.D.F., verbali G.L.I., ecc.);

Comunica progetti e iniziative a favore degli studenti con bisogni speciali,

condividendone con le FF.SS. di riferimento;

Svolge attività di raccordo tra gli insegnanti, i genitori e gli specialisti

esterni;

Condivide con il Dirigente Scolastico, lo staff dirigenziale e le altre F.S.

impegni e responsabilità per sostenere il processo di inclusione degli

studenti con bisogni speciali;

Cura i rapporti con l’Ufficio scolastico provinciale, gli Enti locali, il

Municipio ed Istituzioni esterne alla Scuola in relazione alle tematiche

dell’integrazione scolastica;

Suggerisce l’acquisto di sussidi didattici per supportare il lavoro degli

insegnanti e facilitare l’autonomia, la comunicazione e l’attività di

apprendimento degli studenti;

Coordina la selezione del materiale prodotto per il successivo inserimento

nel sito web dell’Istituto;

Gestisce e coordina gli incontri con i genitori relativi all’area di riferimento;

Opera su specifiche deleghe conferite dal Dirigente Scolastico;

Partecipa alle riunioni di coordinamento organizzativo con il gruppo staff;

Lavora a fianco del D.S. facendo da tramite tra lui e le ff.ss. di riferimento.

Supervisiona la procedura da seguire per le gite/visite guidate / campi

scuola; verifica la congruenza con gli obiettivi relativamente agli itinerari

culturali e la coerenza con il POF.

Coordina le FF.SS. dell’area

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65

Area n. 2

FUNZIONE STRUMENTALE

BABBUCCI (SCUOLA PRIMARIA E INFANZIA)

CAVALIERE (SCUOLA SECONDARIA

DI PRIMO GRADO)

Cura l’accoglienza e l’inserimento degli studenti con bisogni speciali, dei

nuovi insegnanti di sostegno e degli operatori addetti all’assistenza di

concerto con il referente d’area

Partecipa ai G.L.H.O.

Prende visione della documentazione relativa agli alunni con disabilità

(certificazioni sanitarie, P.E.I., P.D.F., verbali G.L.I., ecc.) traendone spunti

operativi;

Attua progetti e iniziative a favore degli studenti con bisogni speciali;

Svolge attività di raccordo tra gli insegnanti, i genitori e gli specialisti

esterni all’interno del suo settore;

Sostiene il processo di inclusione degli studenti con bisogni speciali;

Su delega del referente d’area tiene i rapporti con gli Enti locali, il

Municipio ed Istituzioni esterne alla Scuola in relazione alle tematiche

dell’integrazione scolastica;

Valuta la possibilità di acquisto di sussidi didattici per supportare il lavoro

degli insegnanti e facilitare l’autonomia, la comunicazione e l’attività di

apprendimento degli studenti in collaborazione con il referente d’area;

Seleziona il materiale prodotto per il successivo inserimento nel sito web

dell’Istituto;

Incontra i genitori relativi all’area di riferimento;

Partecipa alle riunioni di coordinamento organizzativo con il referente

d’area;

Lavora in collaborazione con la FF.SS. dell’area Inclusione e con il

referente d’area;

Predispone la verifica intermedia e finale dei progetti attuati

Elabora un progetto iniziale e relazione al Collegio dei docenti i risultati

intermedi e finali del lavoro svolto. Area n. 3

REFERENTE

COORDINAMENTO E

GESTIONE ICT E

DIDATTICA DIGITALE

AGHEMO

Gestisce il supporto ai docenti nell’utilizzo delle tecnologie informatiche;

Produce gli strumenti per la presentazione del P.O.F. da illustrare al

personale docente, non docente e all’utenza;

Coordina la verifica periodica del corretto funzionamento di tutte le

apparecchiature in sinergia con i responsabili ict dei plessi e le ff.ss.

Dell’area

Cura l’installazione o la rimozione di software ed eventuali aggiornamenti;

Verifica periodicamente il funzionamento della rete dei laboratori didattici,

coordinandosi con i referenti ict dei plessi e le ff.ss. Dell’area

Supporta i docenti per l’utilizzo del Registro on line e Scrutini elettronici

con il supporto delle ff.ss. di area

Raccoglie i lavori svolti al fine di creare una banca dati delle esperienze

condotte;

Cura i rapporti con le ditte in caso di riparazioni, acquisto di nuove

apparecchiature e/o applicazioni informatiche;

Cura i rapporti con gli elettricisti addetti alla manutenzione degli impianti

della Scuola per eventuali riparazioni concernenti i laboratori;

Presta consulenza per l’acquisto di nuovo hadware/software;

Coordina le procedure informatizzate e cartacee relative alla tutela dei dati

personali (D.L.vo 196/03) e rapporti con L’Amministratore di rete

dell’Istituto;

Coordina gli incontri con i genitori relativi all’area di riferimento;

Opera su specifiche deleghe conferite dal Dirigente Scolastico;

Partecipa alle riunioni di coordinamento organizzativo con il gruppo staff;

Coordina le ff.ss. dell’area.

Lavora a fianco del D.S. facendo da tramite fra lui e le ff.ss. di riferimento

Area n. 3

Funzione Strumentale

COORDINAMENTO E

GESTIONE ICT E

Supporta i docenti nell’utilizzo delle tecnologie informatiche;

Verifica il corretto funzionamento di tutte le apparecchiature in sinergia con

i responsabili ICT dei plessi;

Verifica periodicamente il funzionamento della rete dei laboratori didattici,

coordinandosi con i referenti ICT dei plessi ed il referente d’area;

Gestisce l’utilizzo del Registro on line e Scrutini elettronici con il supporto

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DIDATTICA DIGITALE

OLIVO (SCUOLA PRIMARIA E INFANZIA)

STAGNO (SCUOLA SECONDARIA

DI PRIMO GRADO)

del referente d’area;

Raccoglie i lavori svolti al fine di creare una banca dati delle esperienze

condotte per il suo settore;

Incontra i genitori relativi all’area di riferimento;

Partecipa alle riunioni di coordinamento organizzativo con il referente

d’area;

Lavora in collaborazione con la FF.SS. dell’area ICT e con il referente

d’area;

Gestisce l’inserimento dei dati sul sito web d’istituto ;

Predispone la verifica intermedia e finale dei progetti attuati;

Elabora un progetto iniziale e relazione al Collegio dei docenti i risultati

intermedi e finali del lavoro svolto.

Area n.4

REFERENTE

COORDINAMENTO E

GESTIONE DEI

RAPPORTI CON GLI

EE.LL. DELLA

CONTINUITA’ E

DELL’ORIENTAMENTO

BENFATTA

Coordina le attività in collaborazione con i referenti di sede e le ff.ss.

dell’area

Predispone il progetto di “continuità/accoglienza”;

Coordina e gestisce le iniziative di continuità verticale e orizzontale tra i tre

ordini di scuola;

Favorisce gli scambi tra docenti dei diversi ordini di scuola, per condividere

percorsi educativi e didattici all’insegna della continuità;

Individua ed elabora le procedure per rendere più agevole il passaggio delle

informazioni che deve accompagnare l’inserimento dell’alunno/a nella

scuola d’accesso favorendone la conoscenza delle capacità o dei bisogni

formativi;

Programma incontri tra i diversi ordini di scuola per progettare attività;

Organizza e coordina le attività di orientamento proposte da altre scuole;

Organizza gli incontri con i docenti di Istituti Superiori;

Organizza la mattinata di stage degli alunni di terza con gli Istituti Superiori;

Organizza manifestazioni in continuità con gli EE.LL. e le altre Agenzie

Educative del territorio;

Organizza giornate tematiche (educazione stradale, educazione alla salute,

sicurezza web…);

Predispone, in continuità con il Territorio, progetti relativi a Scuole Aperte,

politiche sociali…;

Organizza incontri informativi per i genitori coinvolgendo le strutture

presenti sul territorio;

Organizza, nel corso dell’anno, momenti di socializzazione e

collaborazione;

Raccoglie e seleziona il materiale prodotto per il successivo inserimento nel

sito web;

Gestisce e coordina gli incontri con i genitori relativi all’area di riferimento;

Opera su specifiche deleghe conferite dal Dirigente Scolastico;

Partecipa alle riunioni di coordinamento organizzativo con il gruppo staff;

Lavora a fianco del D.S. facendo da tramite fra lui e le ff.ss. di riferimento

Coordina le ff.ss. dell’area.

Area n.4

FUNZIONE STRUMENTALE

COORDINAMENTO E

GESTIONE DEI

RAPPORTI CON GLI

EE.LL. E

DELL’ORIENTAMENTO

E DELLA CONTINUITA’

SCHIAPPA (SCUOLA PRIMARIA E INFANZIA)

Coordina le attività in collaborazione con i referenti di sede e il referente

d’area;

Predispone il progetto di “continuità/accoglienza” con il referente d’area;

Realizza iniziative di continuità verticale e orizzontale tra i tre ordini di

scuola;

Condivide percorsi educativi e didattici all’insegna della continuità;

Elabora le procedure per rendere più agevole il passaggio delle informazioni

che deve accompagnare l’inserimento dell’alunno/a nella scuola d’accesso

favorendone la conoscenza delle capacità o dei bisogni formativi;

Programma incontri tra i diversi ordini di scuola per progettare attività;

Predispone le attività di orientamento proposte da altre scuole;

Incontra i docenti dei vari ordini di scuola;

Partecipa agli stages degli alunni di terza con gli Istituti Superiori;

Partecipa alle manifestazioni in continuità con gli EE.LL. e le altre Agenzie

Educative del territorio;

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PANFILI (SCUOLA SECONDARIA

DI PRIMO GRADO)

Partecipa alle giornate tematiche (educazione stradale, educazione alla

salute, sicurezza web…);

Organizza, nel corso dell’anno, momenti di socializzazione e

collaborazione;

Raccoglie e seleziona il materiale prodotto per il successivo inserimento nel

sito web;

Partecipa alle riunioni di coordinamento organizzativo con il referente

dell’area;

Lavora in collaborazione con la FF.SS. dell’area di riferimento e con il

referente d’area;

Incontra i genitori relativi all’area di riferimento;

Predispone la verifica intermedia e finale dei progetti attuati;

Elabora un progetto iniziale e relazione al Collegio dei docenti i risultati

intermedi e finali del lavoro svolto.

Area n. 5

REFERENTE

VALUTAZIONE E

AUTOVALUTAZIONE

D’ISTITUTO

BUDASSI

Coordina le prove I.N.V.A.L.S.I;

Si occupa della verifica e valutazione delle attività del P.O.F.;

Predispone e gestisce la distribuzione di questionari per genitori, alunni,

personale docente e non docente; Gestisce l’analisi delle risposte,

tabulazione, predisposizione di grafici esplicativi;

Formula ipotesi di miglioramento;

Coordina la stesura del rapporto finale di autovalutazione con il nucleo di

valutazione formato dai referenti di area anche per l’illustrazione al

Collegio dei Docenti e al Consiglio di Istituto;

Gestisce la periodica consultazione di siti istituzionali per ricerca di progetti,

iniziative, materiali, documentazione, ecc., inerenti il settore di competenza,

per successiva divulgazione al personale docente ed eventuale

partecipazione ad attività progettuali;

Coordina le ff.ss dell’area.

Cura la progettualità relativa al settore di competenza;

Seleziona il materiale prodotto per il successivo inserimento nel sito web

dell’Istituto;

Partecipa a riunioni di coordinamento organizzativo del gruppo staff, dei

Dipartimenti Disciplinari, ecc.;

Gestisce l’eventuale partecipazione a riunioni con i genitori.

Area n. 5

Funzioni Strumentali

VALUTAZIONE E

AUTOVALUTAZIONE

D’ISTITUTO

SANNA (SCUOLA PRIMARIA /

INFANZIA/SECONDARIA )

Coordina le prove I.N.V.A.L.S.I;

Si occupa della verifica e valutazione delle attività del P.O.F.;

Predispone e gestisce la distribuzione di questionari per genitori, alunni,

personale docente e non docente; Gestisce l’analisi delle risposte,

tabulazione, predisposizione di grafici esplicativi;

Formula ipotesi di miglioramento;

Coordina la stesura del rapporto finale di autovalutazione con il nucleo di

valutazione formato dai referenti di area anche per l’illustrazione al

Collegio dei Docenti e al Consiglio di Istituto;

Periodicamente consulta siti istituzionali per ricerca di progetti, iniziative,

materiali, documentazione, ecc., inerenti il settore di competenza, per

successiva divulgazione al personale docente ed eventuale partecipazione ad

attività progettuali;

Cura la progettualità relativa al settore di competenza;

Seleziona il materiale prodotto per il successivo inserimento nel sito web

dell’Istituto;

Partecipa a riunioni di coordinamento organizzativo e dei Dipartimenti

Disciplinari, con il referente d’area.

Incontra i genitori relativi all’area di riferimento;

Predispone la verifica intermedia e finale dei progetti attuati;

Elabora un progetto iniziale e relazione al Collegio dei docenti i risultati

intermedi e finali del lavoro svolto. BIBLIOTECA

DE MARCO

Addetta alla biblioteca

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SERVIZI

AMMINISTRATIVI

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L’Istituto Comprensivo ha individuato i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi che intende sviluppare e

rafforzare ispirandosi ai seguenti principi:

Cortesia e massima collaborazione con le famiglie e con gli alunni

Celerità delle procedure

Trasparenza

Informatizzazione dei servizi di segreteria

Riduzione dei tempi di attesa agli sportelli

Flessibilità degli uffici a contatto con il pubblico

UFFICI DI SEGRETERIA

Direttore dei Servizi

Generali e Amministrativi

MARIA TERESA MOI

Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-

contabili e ne cura l'organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento,

promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli

obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale Ata, posto alle

sue dirette dipendenze (art. 25 DLgs165/2001).

- Formula, all'inizio dell'anno scolastico una proposta di piano dell'attività

inerente le modalità di svolgimento delle prestazioni del personale Ata.

- Previa definizione del Piano annuale delle attività del personale Ata,

organizza autonomamente le attività, nell’ambito delle direttive del

Dirigente scolastico, e attribuisce al personale Ata, sempre nell’ambito del

piano delle attività contrattato tra dirigente e RSU, incarichi di natura

organizzativa e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, quando

necessario

- Redige le schede illustrative finanziarie(che tiene costantemente

aggiornate in base alle spese sostenute) di ogni singolo progetto compreso

nel Programma annuale e predispone apposita relazione ai fini della

verifica che entro il 30/6 il Consiglio di istituto esegue.

- Provvede alla liquidazione delle spese, previo accertamento della

regolarità della fornitura dei beni o dell'esecuzione dei servizi, gestendo

anche il fondo delle minute spese

- Predispone il Conto Consuntivo entro il 15/3

Area 1 Allievi

ROSALBA LELLI Gestione alunni della

scuola primaria

ILEANA SCIPIONI

Gestione alunni della

scuola secondaria di primo

grado e dell’infanzia

Garantire, secondo le direttive impartite, la gestione del curriculum

dell’allievo e i rapporti con le famiglie, offrire supporto allo staff di dirigenza

e ai docenti per le attività previste dal POF.

Faranno capo all’area alunni tutte le attività riferite al settore compreso il

supporto allo staff di dirigenza.

PERSONALE ATA

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AREA 2 PERSONALE E RETRIBUZIONI

SILVIA ANDERLONI

Gestione personale

docente a tempo

indeterminato

GABRIELLA POZZI

Gestione personale

ATA a tempo

indeterminato

Garantire, secondo le direttive impartite, la gestione amministrativa di tutto il

personale operante all’interno dell’Istituto (Direttivo, docente ed ATA)

nonché la liquidazione degli stipendi al personale supplente temporaneo con

la predisposizione e la trasmissione agli enti di competenza dei dati relativi

alle competenze fondamentali ed accessorie del personale a tempo

determinato.

AREA 3 GESTIONE FINANZIARIA E CONTABILE

GENERALE

MAURA CARDELLI

Sostituisce il DSGA in caso di assenza.

Affianca il DSGA in tutte le procedure di tipo amministrativo-contabile

COLLABORATORI SCOLASTICI

FORZA ANTONIETTA

COLOMBARI DANIELA

GIULI ANNA MARIA

PANZINI SIMONETTA

SARCHIONE LUCIANELLA

GRASSO ANGELA

ROTONDI MARIA

CATALDI ENRICA

MASCIARELLI STEFANIA

MOTTA SEBASTIANA

TULLI ANNITA

ELEUTERI MONICA

MOI LUIGIA

LA FRANCESCHINA CONSIGLIA

I collaboratori scolastici, coordinati dal DSGA, assolvono alle funzioni

operative, strumentali e di sorveglianza connesse all'attività dell'Istituto, in

rapporto di collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il personale

docente.

L’istituto, in applicazione dell’autonomia organizzativa, declina le funzioni

dei collaboratori sulla base del contesto specifico (numero di alunni,

situazione delle strutture, tipologia di lavoro da svolgere, etc.) tenuto conto

del CCNL e della Contrattazione Decentrata d’istituto. La figura del

collaboratore scolastico è importante sia all’interno delle scuole sia nei

rapporti con il pubblico.

Egli esegue attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono

preparazione e competenze relazionali: è addetto ai servizi generali della

scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni

e del pubblico

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ORARIO DI RICEVIMENTO

SEGRETERIA DOCENTI SEGRETERIA FAMIGLIE DIRIGENTE SCOLASTICO

LUNEDI 12,00/13/00 8.00/10.00

15,00/16,00

**

MARTEDI 12,00/13/00 8.00/10.00

**

MERCOLEDI 12,00/13/00 8.00/10.00

**

GIOVEDI 12,00/13/00 8.00/10.00

15,00/16,00

**

VENERDI 12,00/13/00 8.00/10.00

**

** Per incontrare il Dirigente Scolastico è indispensabile fissare un appuntamento al n° 06 7210164.

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DIR

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COLABORATORI DEL DIRIGENTE

Arcuri Enrico (Vicario)

Lucia Pozzi

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

Teresa Moi

SEGRETERIA

Assistenti Amministrativi FUNZIONI AGGIUNTIVE

COLLABORATORI SCOLASTICI

FUNZIONI AGGIUNTIVE

COLLEGIO DEI DOCENTI

COORDINATORI ORGANIZZATIVI

GESTIONE SUSSIDI

REFERENTI D'AREA

FUNZIONI STRUMENTALI REFERENTI PROGETTI

RSU

CONSIGLIO D'ISTITUTOGIUNTA ESECUTIVA

CONSIGLI DI CLASSE INTERCLASSE INTERSEZIONE

COORDINATORI DI CLASSE

PRESIDENTI

SEGRETARI

ORGANIGRAMMA

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Norme

Premessa La nota carenza di organico relativa ai collaboratori, il numero cospicuo di alunni, gli stessi edifici con le problematiche

relative agli ingressi e alle carenze strutturali evidenziate nel documento di valutazione dei rischi, rendono necessaria

l’attuazione di azioni organizzative rigorose, finalizzate a prevenire ogni forma di infortunio, tramite l’esercizio

costante, continuativo ed accurato dell’obbligo di vigilanza.

Si intende innanzitutto ribadire a tutto il personale scolastico che il dovere di sorveglianza e di vigilanza sugli alunni è

precipuo a qualsiasi altro dovere definito dal CCNL Scuola ( Sentenza Corte dei Conti, Sez. I° 24/9/84 n. 172).

Ai fini della vigilanza a tutela dei minori, la scuola provvede alla sorveglianza degli alunni fin dal loro ingresso, tenuto

conto del grado di maturità e dell’età degli alunni, nonché delle condizioni ambientali, fino al subentro reale o

potenziale dei genitori o da persone da essi delegati. L’obbligo di vigilanza è un dovere che si esplica, innanzitutto, nel

rispetto del proprio orario scolastico, negli spazi di pertinenza della scuola durante tutte le attività e durante gli

spostamenti all’esterno per le iniziative organizzate o autorizzate dalla scuola. A questo proposito si vedano gli artt.

2043, 2048 e 2047 del Codice Civile e l’art. 61 della legge 11/07/1980 e art. 61 della L. 312/80

Al Dirigente Scolastico spettano compiti organizzativi e di controllo delle attività del personale nell’ambito generale

della gestione delle risorse di cui è responsabile; tali compiti sono finalizzati alla prevenzione dei rischi prevedibili e si

esplicano nelle cautele di tipo organizzativo affinché sia garantita la sicurezza degli alunni.

In considerazione quindi dell’età degli alunni, della contrazione del numero dei Collaboratori scolastici e onde evitare di

incorrere in spiacevoli conseguenze, si ricorda di attenersi alle seguenti disposizioni:

Docenti 1. I docenti devono trovarsi a scuola 5 minuti prima dell’orario di inizio delle lezioni sia al mattino che al

pomeriggio, per assistere all’entrata degli alunni.

2. Tutti gli insegnanti devono rispettare scrupolosamente l’orario personale previsto dal quadro orario della

rispettiva sezione/classe/plesso e per la scuola primaria effettuare le ore di completamento orario nel team docente (ore

in organico funzionale).

3. Non è permesso scambiarsi le ore tra colleghi se non dopo autorizzazione del Dirigente. Gli eventuali cambi

devono risultare sempre nell’apposito registro delle sostituzioni.

4. La responsabilità per la cosiddetta culpa in vigilando deriva dalla presunzione che il danno sia l’effetto del

comportamento omissivo del sorvegliante nei confronti delle persone a lui affidate. Il docente può liberarsi da tale

responsabilità solo se:

risulta essere presente al momento dell’evento (è ovvio ma è opportuno comunque evidenziarlo) e dimostra di non avere

potuto evitare il fatto poiché lo stesso si è manifestato in modo imprevedibile, repentino e improvviso.

Personale ATA 1. Anche il personale ATA è obbligato alla vigilanza con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei riguardi

degli alunni nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche nonché durante la

ricreazione con compiti di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici e di collaborazione con i docenti (

art.44, comma 1, del CCNL 2006/2009).

2. In casi di particolare necessità è possibile ricorrere ai Collaboratori Scolastici al fine di assicurare la vigilanza

sul minore. Il ricorso alla collaborazione non prevede l’affidamento didattico a personale non abilitato. Durante la

momentanea, forzata, assenza del docente, il Collaboratore Scolastico esercita una pura azione di sorveglianza,

limitandosi con la propria presenza a verificare che la scolaresca non determini situazioni di pericolo e ad intervenire,

qualora necessario, per evitare danni a persone o a cose.

Assenza improvvisa dei docenti 1. In caso di allontanamento dell’insegnante dalla classe per causa di forza maggiore, il medesimo docente

richiederà immediatamente l’intervento di un collaboratore scolastico.

ADEMPIMENTI VIGILANZA E DISPOSIZIONI

GENERALI SUGLI ASPETTI FUNZIONALI ED

ORGANIZZATIVI DELL’ISTITUTO

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2. In caso di assenza improvvisa del docente e/o eventuale ritardo del supplente, con il determinarsi quindi di una

situazione di rischio a carico degli alunni per mancata vigilanza, questa verrà assunta dal collaboratore scolastico per il

tempo strettamente necessario.

3. Qualora l’assenza del docente si prolunghi, la vigilanza dovrà comunque essere garantita anche, ove non sia

possibile ricorrere ad altra modalità di sostituzione, mediante la ripartizione degli alunni in altre classi.

4. Il responsabile del plesso o, in sua assenza, il docente presente con maggiore anzianità di servizio, provvede

per la corretta esecuzione delle disposizioni sopra riportate.

Pre Scuola 1. Nei locali della scuola primaria sarà previsto il tempo del pre-scuola per gli alunni che utilizzano tale servizio.

2. Gli alunni saranno accolti all’interno dell’edificio scolastico e sorvegliati dal personale assegnatario del

servizio di pre-scuola per l’anno scolastico di riferimento.

Ingresso e Uscita alunni 1. Per “edificio scolastico” si intende la struttura centrale, gli edifici accessori e/o distaccati e le relative

pertinenze (area cortilizia, giardino, scale d’accesso…).

2. Al fine di regolamentare l’ingresso degli alunni nell’edificio scolastico e di predisporre adeguate misure di

vigilanza nelle aree accessorie e pertinenziali dell’edificio, si dispone la chiusura dei cancelli esterni a ciascun plesso

fino all’orario stabilito annualmente in base alle esigenze rilevate.

I genitori degli alunni sono invitati ad un costante ed attento controllo dei propri figli fino all’effettiva presa in

consegna degli stessi da parte del personale scolastico, prevista per le ore 8,20.

Tale orario è coincidente con il suono della campana e l’apertura della porta a vetri d’accesso alla struttura

scolastica.

3. All’ingresso gli alunni devono attendere l’apertura dei portoni che verrà effettuata dagli operatori scolastici

all’orario stabilito.

4. Scuola Primaria: l’ingresso è alle ore 8,20 e l’uscita alle ore 16,20. I docenti accompagneranno gli alunni

all’uscita e li riconsegneranno personalmente ai genitori o a persona maggiorenne da loro delegata per iscritto.

In casi particolari gli alunni potranno entrare a scuola non oltre le 10,00 ed uscire non oltre le 14,30.

5. Scuola Secondaria di I grado: l’ingresso è alle ore 8,20. L’uscita è alle ore 14,20 per le classi a tempo ridotto;

alle ore 16,20 ad esclusione del venerdi per il tempo lungo. I docenti accompagneranno gli alunni all’uscita fino al

cancello principale d’accesso alla sede accertandosi preventivamente della avvenuta sottoscrizione della convenzione

concordata con le famiglie che consente l’uscita autonoma dell’alunno al termine delle attività didattiche. Nelle more

della firma dell’atto di cui sopra o nell’eventualità che i genitori non abbiano firmato il medesimo atto sarà cura del

docente la riconsegna dello stesso al genitore e/o a persona da lui delegata.

6. Gli alunni sono invitati a rispettare scrupolosamente l’orario di inizio delle lezioni. E' tollerabile l'occasionale

ritardo di dieci minuti sull'orario di entrata.

Ogni ritardo, per ogni ordine di scuola, che superi i dieci minuti di tolleranza, verrà segnato dai docenti sul registro di

classe e dovrà essere giustificato dalla famiglia. Si rammenta che secondo quanto disposto dall’art.11 del D.Lgs

59/2004 per la scuola secondaria di primo grado “ai fini della validità dell’anno scolastico per la valutazione degli

allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 10.

7. L'alunno, dopo 5 ritardi nell'entrata, per essere riammesso a scuola, dovrà ottenere l'autorizzazione del

Dirigente Scolastico/ collaboratore dello stesso o dei fiduciari di plesso.

8. Poiché per la tutela del minore è necessario il subentro reale o potenziale dei genitori, qualora questi non

potessero essere presenti al ritiro del proprio figlio, sono invitati a compilare il modulo per l’uscita autonoma (per gli

allievi della scuola secondaria di primo grado)

9. I docenti, in caso di mancato ritiro occasionale dell’alunno non autorizzato all’uscita autonoma cercheranno di

contattare i genitori o la persona delegata per provvedere al ritiro;

10. L’alunno potrà usufruire di 5 permessi in entrata e 5 in uscita a quadrimestre . Dopo 5 ritardi nell’entrata, per

essere riammesso a scuola dovrà ottenere l’Autorizzazione del Dirigente Scolastico/collaboratore vicario o del

fiduciario di plesso, previa comunicazione da parte del docente titolare di classe;

11. Reiterati ritardi (max 5) nel ritiro degli alunni da parte dei genitori dovranno essere giustificati direttamente in

Direzione. In caso di ritardo dei genitori, i docenti sono comunque responsabili degli alunni sino all'arrivo dei

medesimi, coadiuvati dai collaboratori scolastici che, in caso di necessità, verranno incaricati dalla segnalazione in

segreteria, che provvederà alla comunicazione telefonica alla famiglia . In ogni caso, qualora il ritardo superi i 30 minuti

potrà essere interessata la Polizia Municipale.

Cambio dell’ora e spostamenti 1. Al cambio turno, lasciare la classe, al suono della campanella o all’ora prevista per la sostituzione e, senza

attardarsi, recarsi nella classe in cui si deve prendere servizio.

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2. Se il suono della campanella o il momento della sostituzione coincide con la fine del proprio turno di lavoro o

con l’inizio di un’ora di intervallo (ora di buco), attendere in classe l’arrivo del collega ed assicurare il massimo della

sorveglianza.

3. Durante gli spostamenti delle classi all’interno e all’esterno dell’edificio scolastico, per raggiungere aule

speciali o la palestra, gli alunni si devono attenere scrupolosamente alle indicazioni del docente responsabile.

4. Se vengono svolte attività che richiedono l’uso di spazi esterni e/o vicini all’aula per gruppi di alunni, il

docente deve garantire la sorveglianza dei gruppi con il supporto dei collaboratori o quantomeno deve poter avere il

controllo delle zone in cui sono dislocati i ragazzi.

5. Nei bagni la vigilanza spetta ai collaboratori scolastici, se presenti, compatibilmente con il diritto alla privacy,

o del personale con incarico di assistenza agli alunni diversamente abili per bisogni a questi collegati.

6. Gli alunni che si recano in palestra o nei laboratori o in altri ambienti per attività alternative, devono essere

accompagnati all’andata e al ritorno dai docenti che fanno uso di quei locali.

7. La sorveglianza nella palestra è affidata all’insegnante; grande attenzione si porrà agli incidenti in corso di

attività sportiva, dando il giusto spazio anche agli infortuni lievi che possono sembrare di secondaria importanza.

Vigilanza durante Mensa, Ricreazione, Gioco

1. L'orario dedicato alla mensa rientra a tutti gli effetti nelle attività educative e didattiche previste dalla

normativa vigente (CCNL 2006-2009, D. Lvo n. 59 del 19 febbraio 2004, art. 7 c.4 e Circolare n. 29 del 5 marzo 2004).

La vigilanza sugli alunni nei periodi di mensa e di dopo mensa è affidata ai docenti in servizio.

2. I docenti che lasciano le classi al termine della mattinata nei giorni di mensa, devono assicurarsi che i propri

alunni che usufruiscono della mensa vengano presi in carico dai docenti assegnati al servizio durante tale periodo.

3. Per la scuola primaria e la secondaria di primo grado sono previsti due intervalli: uno per la ricreazione e uno

per il dopo mensa, essi avvengono sotto la stretta vigilanza dei docenti in servizio sulle classi; se il gruppo viene

accompagnato in cortile o in altri spazi, la sorveglianza va garantita dal docente accompagnatore definendo

preventivamente con gli alunni le zone di spostamento consentito, rimanendo sempre e comunque nel cono visivo delle

insegnanti.

Si rammenta che non è consentita la sosta sotto gli alberi ad alto fusto ed è pertanto utile razionalizzare lo spazio

esterno.

4. Durante l’intervallo gli studenti potranno uscire dall’aula per recarsi in bagno autonomamente non più di uno

alla volta, dopo aver chiesto il permesso al docente e sotto la sorveglianza, laddove possibile, anche del personale

ausiliario.

5. Comportamenti prevedibili come fonte di rischio vanno impediti in particolare va evitato che vengano

effettuati giochi potenzialmente pericolosi; è vietato l’uso del gioco del calcio; i ragazzi non possono autonomamente

spostarsi da un piano all’altro. Al termine dell’intervallo lo stesso docente riaccompagna gli alunni in classe.

Durante l’attività didattica 1. Durante le ore di lezione non è permesso agli insegnanti allontanarsi dalla propria aula.

2. Per assenza breve e momentanea del docente dall’aula, va assicurata la sorveglianza del collaboratore sul

piano.

3. Va segnalata ai responsabili di plesso un’eventuale improvvisa necessità di sostituzione con altro docente.

4. La vigilanza sui minori diversamente abili, che risultino particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed

impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno o dall’assistente ad

personam assegnato dal Comune o dal docente della classe che, in caso di necessità, potrà essere coadiuvato da un

collaboratore scolastico.

5. Inviare gli alunni ai servizi durante le ore di lezione solo in caso di reale necessità e per il tempo strettamente

occorrente, dopo essersi assicurati della collaborazione del personale del reparto nella sorveglianza soprattutto di quegli

alunni già noti per il comportamento “imprevedibile”;

6. Qualora i docenti ritengono utile invitare in classe altre persone in qualità di “esperti” a supporto dell’attività

didattica chiederanno, di volta in volta, l’autorizzazione al collaboratore del Dirigente o al Dirigente, compilando il

modulo presente in segreteria ed invitando l’eventuale esperto a fare lo stesso, il medesimo ai sensi del DPR 313/2002,

(Testo unico in materia di casellario giudiziale) cosi come integrato dall’art.2 del D.lgs 39 del 4 marzo 2014, compilerà

il modulo di autodichiarazione. Gli “esperti” permarranno nei locali scolastici per il tempo necessario per

l’espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e la vigilanza sulla classe resta del

docente.

7. Non consentire per nessun motivo (fotocopie, telefonate, informazioni, etc.) agli alunni di raggiungere da soli i

diversi punti della scuola; è vietato far scendere gli alunni per recuperare materiale o altro portato dai genitori; le

fotocopie vanno programmate in anticipo ed effettuate nelle ore di buco o fuori dell’orario di servizio;

8. Durante le ore di lezione i docenti non possono ricevere i genitori, solo in caso di colloquio urgente e

inderogabile, si affiderà momentaneamente la classe ai collaboratori di piano, previa autorizzazione del dirigente,

collaboratore vicario o referente di sede.

In relazione al profilo di responsabilità per mancata vigilanza, ma anche in considerazione degli aspetti pedagogici,

deve essere assolutamente evitato ogni allontanamento temporaneo degli alunni dalla classe per motivi disciplinari; il

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ricorso alla Dirigenza per problemi di ordine disciplinare, inoltre, va contenuto al massimo, giacchè se da un lato

ostacola il complesso e difficile lavoro di dirigenza, dall’altro provoca nell’alunno la convinzione di una impotenza

educativa da parte dei docenti che può costituire rinforzo di condotte errate in situazioni di difficoltà.

Vigilanza degli alunni in caso di sciopero 1. In caso di sciopero, sia il personale docente, sia il personale collaboratore scolastico, hanno il dovere di

vigilare su tutti gli alunni presenti nella scuola rientrando tale servizio tra le misure idonee a garantire i diritti essenziali

dei minori (Parere del Consiglio di Stato del 27/01/1982).

2. 5 giorni prima di ogni azione di sciopero (o comunque non appena la scuola ne avrà ricevuto comunicazione)

sarà inviato avviso alle famiglie con indicazione delle modalità del servizio per il giorno dello sciopero, sulla base delle

dichiarazioni preventive e volontarie dei docenti.

3. In mancanza delle comunicazioni preventive e volontarie dei docenti non potrà essere organizzato in anticipo

alcun servizio, pertanto i genitori saranno invitati a verificare l'effettivo ingresso dei ragazzi, in quanto la scuola non è

in grado di stabilire anticipatamente le analitiche modalità del servizio per ciascuna classe.

4. Qualora non si verifichino condizioni di ragionevole sicurezza i collaboratori scolastici provvederanno ad

inoltrare comunicazione alla segreteria che avrà il compito di contattare le famiglie per invitarle a prelevare il figlio da

scuola per tutta la mattinata (o per l'orario preventivamente comunicato).

5. Il personale che si troverà nella classe di un docente che sta scioperando non potrà effettuare alcuna lezione ma

si atterrà alla stretta vigilanza della scolaresca.

Compiti di vigilanza supportati dai Collaboratori Scolastici 1. I collaboratori scolastici, secondo organizzazione disposta da DSGA, cooperano con i docenti nel servizio di

vigilanza durante l’ingresso, l’uscita e tutto l’orario scolastico, secondo incarichi specifici ricevuti e zone/aule di

pertinenza specifica;

2. I collaboratori scolastici sono tenuti a partecipare alle prove di evacuazione per emergenza, secondo compiti e

informazioni ricevuti dall’Istituto, da RSPP, ASPP, RLS.

3. Devono vigilare sugli alunni loro affidati in caso di particolare necessità e urgenza: classi scoperte, infortuni,

malessere, alunni diversamente abili.

4. Uscite anticipate di alunni richiedono la sorveglianza dei collaboratori: essi verificheranno la presenza dei

genitori o di maggiorenni delegati che attendono l’alunno.

5. Durante l’orario scolastico, in caso di comportamenti scorretti, i collaboratori possono richiamare gli alunni

con forme consone e proporzionate all’episodio, tenendo presente che deve comunque trattarsi di un’azione educativa e

non repressiva; segnaleranno sempre e in modo riservato la circostanza ai docenti;

6. Terminate le lezioni, i collaboratori verificano che nessuno degli alunni si trattenga e/o rientri

immotivatamente all’interno del cortile o dell’edificio.

7. I cancelli d’accesso ai cortili devono essere costantemente chiusi durante le lezioni;

8. Nelle fasce orarie d’ingresso e uscita degli alunni, e nei momenti prossimi all’accesso del mezzo portavivande i

cancelli, aperti, saranno custoditi dai collaboratori scolastici.

9. I Collaboratori Scolastici sono tenuti all’identificazione e al trattenimento in atrio delle persone esterne che si

presentano negli edifici durante l’orario scolastico per accedere alle aule senza permesso del Dirigente/ Collaboratore o

dei fiduciari di plesso.

10. I collaboratori scolastici sono tenuti a verificare presso segreteria il mandato di eventuali tecnici chiamati dalla

scuola o Comune per interventi straordinari o di manutenzione degli edifici, degli arredi, delle attrezzature, dei sussidi e

faranno firmare loro l’ingresso e l’uscita nel libro all’uopo destinato.

Assenze Alunni 1. Qualora si verifichino assenze prolungate e non giustificate, i docenti devono provvedere a richiedere alle

famiglie le informazioni necessarie.

2. Gli insegnanti della 1° ora sono permanentemente delegati al controllo delle giustificazioni e alla relativa

trascrizione sul registro di classe.

3. I coordinatori e referenti di plesso segnaleranno tempestivamente al Dirigente Scolastico eventuali irregolarità.

4. Delle assenze ripetute e frequenti saranno informate le famiglie. Per un’assenza della durata di oltre 5 giorni o

più, dovuta a motivi di salute è obbligatorio allegare alla giustificazione un certificato medico. Gli studenti che il giorno

dopo un’assenza non portano la giustificazione sono ammessi in classe con riserva e il giorno successivo potranno

entrare a scuola solo se provvisti di giustificazione.

Utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici. 1. Si ricorda che ai sensi della normativa vigente è vietato l’uso di cellulari e di dispositivi elettronici sia per gli

studenti e che per i docenti, se non finalizzato ad attività didattiche previste in sede di programmazione. L’Istituto

scolastico non si ritiene responsabile di eventuali smarrimenti di telefoni e/o apparecchi elettronici non autorizzati.

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2. Agli alunni che venissero sorpresi con apparecchiature elettroniche in funzione, queste saranno sequestrate dai

docenti e riconsegnate solo al genitore dall’Ufficio di vicepresidenza.

3. Anche gli insegnanti sono tenuti al rispetto di tale disposizione, in quanto le lezioni non possono essere

interrotte da problemi personali. Ogni abuso deve essere comunicato immediatamente in Presidenza.

4. Per quanto concerne l’utilizzo di Internet, esso è possibile solo in riferimento alle attività didattiche o alla

formazione. Si precisa che il Dirigente ha la facoltà di controllare la navigazione effettuata.

Colloqui Genitori – Docenti

1. Non è consentito ricevere i genitori durante le lezioni.

2. Sarà possibile, per esigenze educativo/didattiche richiedere colloqui con le famiglie al di là dei Consigli e

delle riunioni programmate, facendone espressa richiesta al Dirigente scolastico o suo delegato. Si rammenta che in

occasione di colloqui, riunioni di OO.CC., consegna di documenti di valutazione non è consentita la presenza di minori

all’interno della struttura scolastica.

3. Al fine di organizzare efficacemente il servizio ed evitare conflitti e incomprensioni il personale è tenuto ad

astenersi dal fornire comunicazioni alle famiglie diverse da quelle inviate dal Dirigente.

4. In tutti i casi di sospensione delle lezioni e delle attività, verranno predisposti a cura della Segreteria o dei

collaboratori di plesso cartelloni informativi da affiggere agli ingressi della scuola.

5. I consigli di classe/interclasse/intersezione devono essere snelli ed efficaci sarà il coordinatore/insegnante di

classe, che provvederà ad una sintetica relazione riferita all’andamento della classe, alle problematiche ed alle

iniziative.

6. Compito precipuo del coordinatore è quello di far si che la discussione verta esclusivamente sui punti all’odg e

che sia evitata ogni forma di riferimento a casi personali, anche di docenti, soprattutto se assenti.

Norme di comportamento per la sicurezza. 1. Nella scuola si pone particolare attenzione alla tutela della salute e della sicurezza degli alunni e di tutti i

lavoratori. A tal fine si adottano misure per l’informazione e la formazione nonché attività di prevenzione per la

sicurezza.

2. Per motivi di sicurezza un collaboratore scolastico deve essere sempre disponibile, laddove possibile, su ogni

blocco dell’edificio scolastico durante le ore di lezione.

3. Durante l’intervallo e tutte le attività ricreative, all’interno o all’esterno dell’edificio sono vietati i giochi

violenti, pericolosi o non ben organizzati, che possono pregiudicare l’incolumità degli alunni.

4. I docenti devono vigilare su tutto lo spazio di libero movimento concesso agli alunni, particolare attenzione

dovrà essere posta nei punti e nei momenti con rischio specifico:

transito o sosta nelle scale e/o luoghi a rischio di caduta:

i movimenti delle classi o gruppi di alunni debbono essere seguiti in modo da evitare eccessivi affollamenti,

corse, spinte ecc;

presenza di porte, finestre, armadi ecc dotati di vetri fragili;

prossimità a dislivelli non sufficientemente protetti: gradini scivolosi, ballatoi, pianerottoli, davanzali, ringhiere

ecc;

locali con sporgenze, spigoli vivi, radiatori non incassati, finestre con apertura interna;

in particolare in direzione di possibili rischi (pali, pilastri, finestre, caloriferi, gradini, alberi, recinzioni,

cancelli, sconnessioni del terreno ……).

5. Nei confronti degli alunni diversamente abili o che manifestino specifici ed accertati comportamenti di rischio

tali comportamenti dovranno essere portati all’attenzione del consiglio di interclasse/classe/ e segnalati al Dirigente per

l’adozione di ogni eventuale provvedimento straordinario.

6. I docenti sono tenuti a segnalare immediatamente eventuali situazioni di pericolo e a sospendere attività, uso

di spazi, attrezzature o materiale non idoneo alla sicurezza degli alunni.

7. Tutto il personale è obbligato a comunicare ai collaboratori del Dirigente o al Dirigente stesso ogni eventuale

fattore o comportamento a rischio sopraggiunto o non rilevato.

8. In caso di rischio immediato il personale presente deve urgentemente provvedere ad isolare ed interdire l’area

interessata dalla situazione di rischio; successivamente ne viene data comunicazione al Dirigente Scolastico per i

provvedimenti conseguenti.

9. Per favorire l’interiorizzazione dei comportamenti corretti, da parte degli alunni, i temi della sicurezza sono

contestualizzati nella programmazione educativo-didattica. Gli insegnanti, periodicamente, forniscono informazioni e

istruzioni agli alunni sui fattori di rischio, di natura strutturale o comportamentale, presenti nei locali scolastici.

10. Tutto il personale, anche supplente, i soggetti e i visitatori esterni sono tenuti a prendere visione del piano di

evacuazione d’emergenza, della cartellonistica e di ogni altro documento contenente informazioni o istruzioni in ordine

alla sicurezza scolastica.

11. Il personale scolastico è obbligato a partecipare:

alle esercitazioni di evacuazione d’emergenza;

ove previsto, alle iniziative di formazione/informazione sui temi della sicurezza.

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Organizzazione aule 1. Tutto il personale è tenuto a verificare che ogni aula sia ben disposta e sicura per l’accoglienza degli alunni:

tutti sono tenuti alla segnalazione di elementi di rischio.

2. L’insegnante deve segnalare tempestivamente eventuali guasti o danni notati nel materiale, nelle

apparecchiature e nei laboratori.

3. Non possono accedere alle aule persone estranee (tecnici, genitori ecc.), se non previa autorizzazione del

Dirigente Scolastico.

Somministrazione Farmaci 1. Come precisato dalle Raccomandazioni ministeriali per la somministrazione di farmaci a scuola del

25.11.2005, è fatto divieto agli insegnanti di somministrare farmaci agli allievi senza preventiva autorizzazione da parte

di questo ufficio.

2. Nel caso di farmaci salvavita o che richiedono una somministrazione in orario scolastico, i genitori devono fare

richiesta alla scrivente e seguire la procedura di autorizzazione indicata nelle sopracitate raccomandazioni.

3. La richiesta di autorizzazione deve essere fatta anche dai genitori che vogliano accedere ai locali della scuola

per somministrare direttamente il farmaco.

4. Nel caso di emergenze, come indicato nell’art. 5: “Resta prescritto il ricorso al Sistema Sanitario Nazionale di

Pronto Soccorso” nei casi in cui si ravvisi l’inadeguatezza dei provvedimenti programmabili secondo le presenti linee

guida ai casi concreti presentati, ovvero qualora si ravvisi la sussistenza di una situazione di emergenza.

Fotocopie 1. Si ricorda che la legge n. 633 del 22 aprile 1941 Art. 171 lettera a) prevede sanzioni penali per chi, senza

averne diritto, a qualsiasi scopo, riproduce un’opera d’altri.

2. E’ inoltre il caso di riflettere sull’uso che spesso viene fatto del materiale didattico fotocopiato. E’ certamente

maggiore la valenza educativa e didattica di un lavoro manoscritto che obbliga a tempi più estesi di esecuzione

potenziando nel contempo la memorizzazione.

3. Il compito di produrre fotocopie è affidato esclusivamente al collaboratore scolastico.

4. La richiesta dovrà essere effettuata dal docente con congruo anticipo consentendo al personale di organizzare

il proprio lavoro.

Obblighi dei Dipendenti - Codice Disciplinare – Codice di Comportamento 1. Ai sensi del comma 9 dell’art. 94 del CCNL del comparto scuola 29 novembre 2007, si informa che il codice

di comportamento, il codice disciplinare e gli obblighi del dipendente sono pubblicati all’albo del sito della scuola, e

all’albo dei singoli plessi.

1. La presa visione della presente circolare costituisce presa visione di tali documenti.

Incompatibilità, cumulo di impieghi e di incarichi

1. Si ricorda alle SS.LL. che la normativa vigente fissa regole precise circa la compatibilità dell’impiego alle

dipendenze di una P.A. con altri impieghi e incarichi. In particolare, l’art. 53 del D. Lgs. 30 marzo 2001, n° 165,

(“Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle ammnistrazioni pubbliche”), al comma 7° stabilisce

che “i dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente

autorizzati dall’amministrazione di appartenenza.”

2. Il precedente comma 6° chiarisce che “incarichi retribuiti... sono tutti gli incarichi, anche occasionali, non

compresi nei compiti e doveri di ufficio, per i quali è previsto, sotto qualsiasi forma, un compenso.”, escludendo

dall’applicazione della norma i compensi derivanti dalle seguenti attività tassativamente elencate:

a. dalla collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili;

b. dalla utilizzazione economica da parte dell’autore o inventore di opere dell’ingegno e di invenzioni industriali;

c. dalla partecipazione a convegni o seminari;

d. da incarichi per i quali è corrisposto solo il compenso delle spese documentate;

e. da incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente è posto in posizione di comando o fuori ruolo;

f. da incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti presso le stesse distaccati o in aspettativa non

retribuita.

3. Tutto ciò premesso, anche ai fini degli adempimenti di cui allo stesso articolo 53 e

riguardanti la c.d. anagrafe delle prestazioni, le SS.LL. sono tenute, al ricorrere dei presupposti di fatto (

e cioè qualora svolgano un’attività o un incarico retribuito non rientrante nel precedente elenco), a richiedere a questa

Direzione le autorizzazioni prescritte.

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Partecipazione alle attività Collegiali previste dal Piano Annuale. 1. Eventuali assenze debitamente motivate e documentate, devono essere comunicate per iscritto al Dirigente

Scolastico.

2. I docenti in servizio anche in altri Istituti Scolastici sono tenuti a concordare ad inizio anno scolastico con il

Dirigente scolastico per il tramite dei fiduciari di plesso, il calendario degli impegni collegiali da effettuare durante il

corso dell’anno scolastico.

3. Le ore di impegno saranno computate in proporzione alle ore di servizio effettuate nei vari Istituti.

4. Nel verificarsi di situazioni in cui il docente, che ha prestato regolare servizio al mattino, sia impossibilitato a

partecipare a riunioni di Organi Collegiali o di programmazione previste per il pomeriggio, occorrerà preventiva

comunicazione e quindi segnalazione scritta e documentata per l’assenza.

Documentazione 1. Si raccomanda una cura puntuale della documentazione (registri cartacei ancora in uso, registri elettronici e

verbali dei consigli di classe, interclasse e intersezione).

2. Dalla documentazione suddetta dovranno risultare evidenti le strategie metodologiche e didattiche messe in

atto da ogni docente per supportare il percorso formativo degli alunni, gli interventi individualizzati e i progetti messi in

atto, le osservazioni sistematiche sugli alunni, sul loro comportamento e sul rendimento scolastico. Sono considerati

documenti scolastici anche i quaderni le schede, e comunque tutti gli elaborati degli alunni che devono essere

regolarmente corretti e riconsegnati agli stessi. Tutti i documenti scolastici sono vincolati alla normativa sulla privacy:

D.Lgs 196/2003.

3. Tutti i documenti e le segnalazioni interne che riguardano alunni devono riportare per intero nome e cognome

dell’allievo ( da evitare la sola sigla), cosi come tutti i documenti che si presentano devono riportare la firma in calce, in

originale, dei docenti interessati.

4. Si rammenta che, come da sentenze della Corte di Cassazione, il registro di classe è l’unico documento fide

facente e che il suo smarrimento obbliga ad una formale denuncia presso le Forze dell’Ordine.

5. I verbali dei consigli di classe e dei consigli di interclasse debbono essere elaborati e consegnati al Dirigente

Scolastico per tramite dei fiduciari di plesso o del primo collaboratore, entro 5 giorni dalla data delle sedute. Essi

devono avere le seguenti caratteristiche chiarezza, completezza, ordine, esaustività e devono consentire di comprendere

appieno quanto avvenuto o detto.

Circolari e modalità di trasmissione 1. Procedere alla lettura delle comunicazioni e delle disposizioni contenute nelle circolari mediante il quotidiano

controllo dell’apposito registro e del sito web che è in via di configurazione.

2. Si ricorda che le circolari corrispondono ad ordini di servizio a tutti gli effetti normativi e la pubblicazione

rappresenta un obbligo alla loro osservanza; il Dirigente Scolastico ne risponde per quanto concerne la legittimità

dell’ordine impartito, mentre il docente ne risponde per quanto concerne l’esecutività dello stesso. L’apposizione della

firma sulla circolare per presa visione è d’obbligo. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi inseriti nei registri,

depositati presso le varie sedi della scuola e consegnate ai coordinatori di plesso, si intendono regolarmente notificate a

tutto il personale. Compito dei coordinatori di plesso è la loro diffusione e la supervisione delle firme apposte.

3. Accertarsi che gli alunni sul diario/quaderno abbiano correttamente scritto tutte le comunicazioni relative a

scioperi, assemblee sindacali e modifiche al normale svolgimento delle lezioni e contestualmente annotare sul registro

di classe per il docente del giorno successivo in servizio alla prima ora la disposizione di procedere al controllo delle

firme.

Tutela Dati Personali - Privacy 1. Con l’entrata in vigore del Decreto L.vo 196 del 30.06.2003 sulla riservatezza e tutela dei dati personali, non è

consentito utilizzare, diffondere, trattare, al di là dei compiti istituzionali, i dati relativi rispettivamente ad alunni,

insegnanti, personale ATA.

2. Il personale docente (così come quello non docente e quello ausiliario) è tenuto al segreto d’Ufficio, ossia non

può dare a chi non ne abbia diritto, informazioni o comunicazioni relative ad operazioni amministrative di qualsiasi

natura ed a notizie delle quali sia venuto a conoscenza durante il servizio; bisogna prestare particolare attenzione

affinchè le informazioni date alle famiglie avvengano in luogo protetto, così come le informazioni che i docenti si

scambiano devono essere date in forma protetta dall’ascolto di alunni o personale non incaricato al trattamento dei dati.

3. Ai sensi dell’art. 13 del D. L.vo 196/2003 i dati personali forniti alla scuola verranno trattati esclusivamente

per fini istituzionali e necessari per la gestione giuridica ed economica del rapporto di lavoro.

4. I docenti di sostegno sono tenuti alla riservatezza di tutti gli atti relativi alla documentazione di ogni singolo

alunno certificato; gli stessi potranno prendere visione della documentazione, per tramite della F.S. all’uopo preposta o

del referente, presso l’Ufficio di Dirigenza.

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Divieto di Fumo negli ambienti scolastici 1. Considerata l'estrema importanza della materia finalizzata alla tutela della salute, si intende disciplinare il

divieto di fumo in tutti gli ambienti del luogo di lavoro, ai sensi delle seguenti normative:

- Legge n. 584 dell' 11 novembre 1975;

- Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 dicembre 1995;

- Circolare del Ministro della Sanità n. 4 del 28 marzo 2001;

- Art. 52, comma 20, della Legge n. 448 del 2001 (legge finanziaria 2002);

- Art. 51 della Legge n. 3 del 16 gennaio 2003;

- Art. 6 del Decreto-legge n. 32 del 3 marzo 2003;

- Circolare del Ministero della Salute del 17 dicembre 2004;

- Art. 1, comma 189 della Legge n. 311 del 30.12.2004 (legge finanziaria 2005).

- ordinanza 26.7.2013 del ministero della salute (G.U. Serie Generale, n. 176 del 29 luglio 2013)

- Decreto legge 12.9.2013 n.104

2. La disposizione in cui vige il divieto di fumo è estesa alle aree di pertinenza degli edifici scolastici (comprese

le zone esterne) ed a tutti i locali in uso a qualsiasi titolo nelle strutture scolastiche, ivi compresi i vani di transito e

quelli adibiti a servizi igienici.

3. Il divieto si applica: ai dipendenti, agli utenti e a chiunque frequenti a qualunque titolo i locali della scuola.

4. Si informa il personale che tale divieto è esteso anche all’utilizzo delle c.d. “sigarette elettroniche”

5. L'infrazione al divieto è punita con sanzione amministrativa pecuniaria, il cui importo, già stabilito dall'art. 7

della L. 584/1975, come modificato dall'alt. 52, comma 20 della L. 448/2001, è stato ulteriormente aumentato del 10%

dalla L. n. 311/2004, art. 1, comma 189 (legge finanziaria 2005).

6. La misura della sanzione attualmente va da un minimo di 27,50 Euro, fino a un massimo, in caso di recidive,

di 275,00 Euro, ed è raddoppiata qualora la violazione sia commessa alla presenza di una donna in stato di gravidanza o

di bambini fino a 12 anni.

Divieti personale docente e ATA Si ricordano in particolare i divieti:

o di utilizzo dei telefonini durante le ore di servizio;

o di utilizzo di software riprodotti illegalmente per lo svolgimento delle attività didattiche

o di utilizzo improprio dei laboratori.

o di utilizzo di fornellini per il caffè e/o altri apparecchi sprovvisti di marchio CE e dichiarazione di conformità

non preventivamente autorizzati.

o di installazione di programmi e/o applicazioni pirata sui pc della scuola

Fascicoli personali alunni 1. I fascicoli personali degli alunni sono a disposizione: vanno richiesti all’Ufficio della segreteria e possono

essere solo consultati in sede, senza estrarre copia dei documenti a protocollo riservato.

2. Per quanto concerne i fascicoli del sostegno, dovranno essere richiesti alle F.S. all’uopo preposte che

comunicheranno la richiesta direttamente al D.S. e concorderanno con il medesimo l’accesso alla documentazione.

Diffusione materiale propagandistico e commerciale.

1. E’ fatto divieto svolgere attività propagandistica e commerciale nell’ambito della scuola.

2. La distribuzione di materiale deve essere autorizzata preventivamente dal Dirigente Scolastico.

Altre disposizioni organizzative specifiche che tengano conto delle differenti realtà dei plessi potranno integrare tale

Regolamento su proposta degli Organi Collegiali, con ratifica del Dirigente Scolastico

La presente nota è affissa all'albo di ogni plesso e ne è raccomandata la lettura a tutto il personale di ruolo e ai supplenti

che nel corso dell'anno presteranno servizio nell'Istituto. Il personale di segreteria si premurerà di ricordare l'impegno

suddetto a tutto il personale che sarà assunto a tempo determinato. I fiduciari di plesso ed i coordinatori di attività di

plesso avranno cura di fare in modo che tutti si attengano alle presenti disposizioni.

Riammissione a scuola di alunni in corso di infortunio La riammissione a scuola degli alunni in corso di infortunio potrà avvenire soltanto dietro autorizzazione del Dirigente

Scolastico, a seguito della richiesta prodotta dal genitore dell’alunno infortunato.

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(Il presente documento viene sottoscritto all’inizio dell’anno scolastico, per gli alunni iscritti alla classe prima) a.s. 2015-2016

Premessa

“L’educazione deve tendere allo sviluppo della personalità, dei talenti, delle abilità mentali

E fisiche; allo sviluppo del rispetto per i diritti umani e per le libertà fondamentali; alla

Preparazione ad una vita responsabile in una società libera, in uno spirito di comprensione,

di pace, di tolleranza, uguaglianza fra i sessi e amicizia tra tutti i popoli, grupi etnici,

nazionali e religiosi; allo sviluppo del rispetto per l’ambiente naturale”

Convenzione ONU 1989

Il Patto Educativo di Corresponsabilità, (PEC) è un documento importante che per la prima volta mette in evidenza

il contratto educativo tra scuola e famiglia . L’obiettivo del patto educativo, vincolante con la sua sottoscrizione, è

quello di impegnare le famiglie , fin dal momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti

dell’azione educativa (nota ministeriale del 31/07/2008). E’ una vera e propria alleanza al centro della quale ci sono i

giovani, e tutti insieme, genitori, docenti, dirigente, personale ATA, pur con ruoli diversi, sono chiamati ad impegnarsi

per un obiettivo comune: il bene dei ragazzi, offrendo loro le migliori condizioni per una crescita sana.

I genitori devono, inoltre, essere consapevoli che le infrazioni disciplinari dei propri figli (le infrazioni e i conseguenti

provvedimenti disciplinari sono reperibili nel regolamento di Istituto) possono dar luogo a sanzioni ispirate alla

riparazione del danno (art. 4 comma 5 del DPR 249/1998, modificato dal DPR 235/2007).

Il Dirigente Scolastico, quale rappresentante dell’istituzione scolastica, assumerà l’impegno affinché i diritti dei genitori

e degli studenti siano pienamente garantiti.

Patto Educativo di Corresponsabilità

1. Visto il DM n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”;

2. Visto il DM n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la

prevenzione del bullismo”; 3. Visto il DM n. 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo dei telefoni

cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari,

dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”;

L’istituzione scolastica, i genitori, gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Via G. Messina”, sottoscrivono il

seguente PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

I Docenti si impegnano a:

Creare un clima scolastico sereno in cui stimolare il dialogo favorendo la conoscenza e il rapporto reciproco fra

studenti, l’integrazione, l’accoglienza, il rispetto di sé e degli altri, coetanei e adulti.

Valorizzare i comportamenti positivi degli alunni e intervenire con fermezza e con volontà di recupero, ne i

confronti di chi assume comportamenti negativi.

Incoraggiare e gratificare la creatività di ognuno, favorendo anche la capacità di iniziativa, di decisione e di

assunzione di responsabilità.

Pianificare il proprio lavoro, condividendo con gli alunni tappe, metodi e mete, facendo sì che l’alunno possa

essere costruttore e protagonista del proprio sapere, nel rispetto della libertà d’insegnamento.

Cogliere e promuovere la valenza formativa della valutazione, comunicando a studenti e genitori con chiarezza

i risultati delle verifiche scritte e orali.

Comunicare con le famiglie, informandole sull’andamento didattico-disciplinare degli studenti.

Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno.

Esplicitare fin dall’inizio dell’anno scolastico le richieste e le sanzioni eventuali per chi trasgredisce le regole.

Salvaguardare l’incolumità fisica e psicologica degli alunni.

Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola.

Conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto.

Essere presenti a scuola in orario, vigilando in qualsiasi momento della giornata.

Non usare il cellulare in classe.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

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La famiglia si impegna a:

Motivare i ragazzi allo studio e all’apprendimento, seguendoli nel percorso scolastico e valorizzando il loro

lavoro.

Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e contributi critici, a riunioni, assemblee, consigli

di classe colloqui.

Rispettare le scelte educative e didattiche dell’insegnante.

Riconoscere l’autorevolezza dell’insegnante.

Rivolgersi ai docenti in presenza di problemi educativi, didattici o personali.

Conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto.

Far rispettare l’orario d’entrata e d’uscita dalla scuola.

Garantire una frequenza assidua alle lezioni.

Assicurare la presenza del materiale scolastico necessario.

Controllare che il lavoro assegnato a casa venga svolto regolarmente.

Giustificare puntualmente ogni assenza del figlio e firmare ogni comunicazione ricevuta dalla scuola.

Firmare le valutazioni riguardanti le singole discipline riportate sul libretto.

L’alunno s’impegna a :

Favorire il rapporto ed il rispetto tra i compagni contribuendo a creare situazioni di reciproco aiuto e di

solidarietà.

Favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa con attenzione e partecipazione alla

vita della classe.

Favorire momenti di ascolto e dialogo con i docenti per parlare dei problemi disciplinari della classe.

Mantenere un comportamento positivo e corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso come insieme di

persone, situazioni, oggetti.

Attuare comportamenti adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria e degli altri in condizioni ordinarie e

straordinarie di pericolo.

Condividere con gli insegnanti e la famiglia il Piano dell’Offerta Formativa e il Regolamento d’Istituto.

Essere puntuale alle lezioni e a frequentarle con regolarità.

Non usare mai il cellulare a scuola.

Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente.

Rispettare i compagni, i docenti e il personale della scuola.

Usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo.

Rifondere i danni provocati sia intenzionalmente sia per insufficiente accortezza e diligenza.

Consegnare ai genitori ogni comunicazione ricevuta dalla scuola, riportandola con la firma per presa visione.

Svolgere regolarmente i compiti assegnati, chiedere ai propri docenti le ulteriori spiegazioni che fossero

necessarie.

Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti

Portare ed utilizzare correttamente il materiale scolastico necessario per le diverse attività.

Indossare un abbigliamento consono all’ambiente scolastico.

Il personale non docente si impegna a:

Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato.

Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di competenza.

Garantire il necessario supporto alle attività didattiche con puntualità e diligenza.

Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati.

Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti). Il Dirigente Scolastico si impegna a:

Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa;

Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità

scolastica;

Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera per ricercare risposte

adeguate;

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Utilizzare al meglio le risorse professionali ed economiche che lo Stato determina per l’Istituto. Sottoscrizione del Patto Educativo di Corresponsabilità Firma del genitore che esercita la patria potestà dell’alunno

…………………………………………………………………………………………………………..

Firma del Dirigente Scolastico

……………………………………………………………………………………………

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Art. 1 – Principi e finalità

Il presente Regolamento, in osservanza del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il

D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, individua i comportamenti che configurano mancanze disciplinari, stabilisce le relative

sanzioni, individua gli organi competenti ad irrogarle ed il relativo procedimento. E' coerente e funzionale al Piano

dell'Offerta Formativa adottato dal nostro Istituto Comprensivo.

I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al

ripristino di rapporti corretti all’interno della scuola.

La responsabilità disciplinare è personale.

Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima sentito.

Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente la libera espressione di opinioni correttamente

manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.

Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate al principio della riparazione del

danno. Esse tengono conto della situazione personale dello scolaro e, in ragione della sua giovane età, tendono a

favorire la riflessione e la costruzione del senso del limite, della responsabilità, dell’adesione alle regole di convivenza.

DOVERI COMPORTAMENTI INTERVENTI

Corretto utilizzo del patrimonio

scolastico:

arredi

strutture

computer

sussidi

attrezzatura sportiva

Spreco, noncuranza, danneggiamento Comunicazione alla famiglia da parte

del docente

Riparazione e risarcimento danni da

parte della famiglia

Rispetto del materiale proprio e altrui Spreco, danneggiamento, sottrazione Comunicazione alla famiglia da parte

del docente

Restituzione

Risarcimento se danneggiato

Segnalazione alle autorità competenti

da parte del docente

Rispetto per se stessi e gli altri Usa parole, comportamenti e gesti non

corretti e/o offensivi.

Porta a scuola oggetti pericolosi

Minaccia e intimidisce

Litiga ricorrendo alle mani e/o usa

oggetti contundenti

Atti di bullismo

Comunicazione alla famiglia e

convocazione dei genitori da parte del

docente

Segnalazione sul registro da parte del

docente

Al terzo richiamo, voto di condotta

insufficiente (da parte del docente),

sospensione con obbligo di frequenza

(da parte del D.S.)

Segnalazione ai servizi sociali, da

parte del D.S.

REGOLAMENTO DISCIPLINARE

SCUOLA PRIMARIA

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Art. 2 – Organo di garanzia

È costituita nell’istituto una commissione di garanzia composta dal Dirigente Scolastico, che la presiede, da

due genitori e da due docenti.

La Commissione decide anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente

regolamento.

La Commissione si riunisce dietro convocazione del Dirigente entro sette giorni dall’impugnazione della sanzione o

dalla richiesta di decidere sui conflitti che sorgono all’interno della scuola.

La Commissione ha durata pari a quella del Consiglio di Istituto e decade con esso.

Il processo verbale di ogni riunione è trascritto in un registro a pagine numerate e viene sottoscritto dal Presidente e dal

Segretario.

Art. 3 - Impugnazioni

Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori, entro 10 giorni dalla comunicazione della loro

irrogazione, alla commissione di garanzia della scuola.

Art. 4 - Disposizioni finali

Il presente Regolamento entra in vigore cinque giorni dopo la sua affissione all’albo dell’Istituto.

Copia del Regolamento sarà affissa all’albo di ogni scuola e sarà consegnata a ogni alunno e ad ogni team docente.

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Finalità educativa della Scuola secondaria di primo grado

La Scuola secondaria di primo grado promuove il pieno sviluppo della persona e concorre con altre istituzioni,

in particolare la famiglia, all’acquisizione delle conoscenze e dello sviluppo della coscienza critica di tutti gli alunni.

Inoltre, previene l’evasione dell’obbligo scolastico, contrasta la dispersione e persegue con ogni mezzo il

miglioramento della qualità del sistema di istruzione. Pertanto, la Scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso

della propria esperienza, promuovendo la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di

base della cultura.

La finalità educativa della Scuola mira a trasmettere negli alunni la formazione a una cittadinanza unitaria e

plurale, rispettosa sia delle tradizioni locali e delle memorie nazionali, che delle diverse identità europee e mondiali.

In quanto comunità educante, la Scuola persegue l'obiettivo di migliorare le competenze relazionali attraverso

linguaggi emotivi ed affettivi, promuovendo la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società

come parte di una comunità vera e propria. La Scuola, in tal modo, affianca al compito dell’ “insegnare ad apprendere”,

quello dell’ “insegnare ad essere”.

La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul

rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni

barriera ideologica, sociale e culturale.

Alla luce di quanto sopraesposto, il compito preminente della Scuola è educare, formare e promuovere, senza

utilizzare interventi puramente punitivi. I provvedimenti disciplinari hanno, dunque, finalità educativa e tendono al

rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

Procedimento disciplinare

1. Valutazione del comportamento

La valutazione del comportamento è espressa con voto numerico che è riportato nel documento di valutazione

intermedio e finale.

Il voto tiene conto dei seguenti elementi:

rispetto verso sé stessi, i compagni, i docenti, il personale della scuola, il materiale e gli arredi scolastici;

rispetto verso le regole scolastiche: puntualità (ingresso, intervallo, inizio lezioni scolastiche), scadenze

(consegne verifiche, documenti, quote di iscrizione ad attività...), interventi adeguati (nel tempo e nell’espressione),

linguaggio adeguato e corretto in ogni momento della vita scolastica;

comportamento corretto durante le varie attività extrascolastiche (visite e viaggi istruzione, partecipazione a

spettacoli teatrali, manifestazioni...);

corretto uso del diario;

provvedimenti disciplinari.

2. Mancanze disciplinari

La responsabilità disciplinare è personale. Nessun alunno può essere sottoposto a sanzione disciplinare senza

essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.

Sono infrazioni disciplinari i comportamenti individuali che ledono la dignità delle persone, offendono la

morale altrui, mettono a repentaglio la sicurezza e la salute degli altri, danneggiano le attrezzature didattiche,

compromettono il regolare svolgimento delle attività didattiche, disattendono le disposizioni organizzative previste dalla

normativa vigente e dal presente Regolamento.

Sono sanzionabili pecuniariamente quelle infrazioni disciplinari che si configurano nella mancanza di rispetto

delle norme di sicurezza e delle norme che tutelano la salute, nella mancanza di rispetto e nel danneggiamento,

volontario o per incuria, delle strutture e delle attrezzature della Scuola e delle norme di legge in generale.

REGOLAMENTO DISCIPLINARE

SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO

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Per le infrazioni disciplinari che costituiscono anche reato, il Dirigente scolastico presenterà denuncia

all’autorità competente.

3. Sanzioni disciplinari

I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono a rafforzare il senso di responsabilità all’interno della

comunità scolastica.

Le sanzioni disciplinari possono essere comminate per mancanze disciplinari commesse durante le attività

scolastiche, anche pomeridiane, e in quelle extrascolastiche organizzate dalla Scuola.

Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione, ispirate al principio di gradualità e, per

quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente,

del contesto in cui si è verificato l'episodio, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano,

delle attenuanti, delle aggravanti e del precedente comportamento dell’allievo.

Le sanzione vanno comminate in modo tempestivo, sia dal Coordinatore che dall’insegnante presente in classe

al momento dell’infrazione, per assicurarne la comprensione e quindi l'efficacia e devono specificare in maniera chiara

le motivazioni che hanno reso necessaria l'irrogazione delle stesse.

Su parere del Consiglio di Classe riunito in sede tecnica potrà interpellare le famiglie dell’alunno per offrire

allo stesso la facoltà di convertire le sanzioni in attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della

comunità scolastica, definite in accordo con la famiglia che accetta formalmente la loro applicazione. Tra le attività

rientrano: il volontariato nell’ambito della comunità scolastica, collaborazioni di segreteria, pulizia dei locali della

scuola, piccole manutenzioni, attività di ricerca, riordino di cataloghi e di archivi, produzione di elaborati che inducano

lo studente ad uno sforzo di riflessione critica di episodi verificatisi nella scuola.

Le sanzione influiscono sul voto per il comportamento ma non sulla valutazione del profitto.

4. Descrizione delle infrazioni e delle sanzioni disciplinari

4.1 INFRAZIONI LIEVI: a. Ritardi ripetuti; assenze saltuarie ripetute.

b. Mancanza del materiale occorrente; non rispetto delle consegne a casa e a scuola.

c. Comportamenti non corretti nel cambio dell’ora e durante lo spostamento da un piano all’altro e l’ora di

mensa

d. Disturbo dell’attività didattica.

e. Omissione della trasmissione delle comunicazioni alla famiglia;

f. Abbigliamento non decoroso

g. Danneggiamenti involontari a beni della scuola e/o di compagni per incuria e distrazioni

h. Lancio dalle finestre di oggetti non pericolosi

Sanzioni e soggetti competenti ad irrogare le sanzioni

b. c. d. f. g. h. Richiamo orale del docente presente in classe al momento dell’infrazione (a

discrezione del docente: consegna aggiuntiva da svolgere in classe a casa e/o sospensione della ricreazione).

a. e. Richiamo orale del coordinatore (a discrezione del coordinatore: consegna aggiuntiva da

svolgere in classe a casa e/o sospensione della ricreazione).

In caso di reiterazione delle infrazioni al punto 1, l’insegnante/coordinatore invia comunicazione

scritta alla famiglia e annota sul registro.

In caso di ulteriori reiterazione delle infrazioni al punto 1. l’insegnante/coordinatore convoca la

famiglia e annota sul registro.

4.2 INFRAZIONI GRAVI:

a. Assenze ingiustificate.

b. Falsificazione di firme o di contenuti di comunicazioni.

c. Falsificazione di verifiche scritte.

d. Allontanamento non autorizzato dall’aula durante l’orario scolastico.

e. Utilizzo del telefono cellulare o altri dispositivi elettronici a scuola senza autorizzazione.

f. Danneggiamento o furto di oggetti appartenenti ai compagni e al personale della Scuola, sussidi didattici, attrezzature

dell'Istituto.

g. Danneggiamento delle pareti dei locali scolastici (aule, corridoi, bagni, struttura esterna della scuola).

h. Danneggiamento di oggetti/ strutture durante le uscite didattiche.

i. Uso di un linguaggio volgare o offensivo nei confronti dei compagni.

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Sanzioni e soggetti competenti ad irrogare le sanzioni

Dal punto a al punto i: nota disciplinare sul registro del docente presente in classe al momento dell’infrazione

e comunicazione scritta alla famiglia o convocazione della famiglia.

Dal punto a al punto i: la reiterazione di tre infrazioni, in base alla gravità, su richiesta del Coordinatore della

classe e/o di un terzo dei docenti del Consiglio di Classe riunito in sede tecnica che irroga le sanzioni, comporta la

convocazione da parte del Dirigente Scolastico del Consiglio di classe, che irroga le sanzioni ( allontanamento dalle

lezioni da uno a tre giorni).

4.3 INFRAZIONI GRAVISSIME

a. Violenze fisiche e/o psicologiche verso gli altri.

b. Gravi mancanze di rispetto, anche formali, al Dirigente Scolastico, ai Docenti e a tutto il personale della

Scuola.

c. Volontario danneggiamento o furto di sussidi didattici e attrezzature della Scuola o dei compagni.

d. Rifiuto esplicito e reiterato ad ottemperare alle disposizioni organizzative e funzionali della Scuola per la tutela

dell’incolumità degli alunni e della salute in generale.

e. Allontanamento non autorizzato dall’aula durante l’orario scolastico con comportamento pericoloso per sé e

gli altri.

f. Infrazioni/reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (ad es.: costrizione, minacce, percosse,

ingiurie, reati di natura sessuale, etc.).

g. Infrazioni/reati che costituiscano grave danneggiamento e/o pericolo per l’incolumità delle persone (incendi,

allagamenti, etc.).

h. Utilizzo del telefono cellulare o altri dispositivi elettronici a Scuola per effettuare riprese audio/video non

autorizzate.

Sanzioni e soggetti competenti ad irrogare le sanzioni

Dal punto a al punto h: il Consiglio di classe irroga le sanzioni. È convocato dal Dirigente Scolastico in base

alla gravità dell’infrazione e/o su richiesta del Coordinatore della classe e/o di un terzo dei docenti del Consiglio di

Classe in sede tecnica. ( allontanamento dalle lezioni da tre a quindici giorni).

Dal punto a al punto h: nel caso in cui l’infrazione grave richiede una deroga al limite dell’allontanamento

fino a 15 giorni, il Consiglio d’Istituto irroga le sanzioni.

Dal punto a al punto h: in caso di recidive di gravi infrazioni oppure atti di violenza tale da determinare seria

apprensione a livello sociale, dopo aver verificato che non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile

e tempestivo dell’alunno nella comunità scolastica durante l’anno, il Consiglio d’Istituto irroga le sanzioni. Il

Consiglio d’Istituto è convocato per iniziativa del Dirigente Scolastico su richiesta dello stesso Dirigente o del

Consiglio di classe (allontanamento oltre i quindici giorni/ fino al termine delle lezioni/ fino al termine delle lezioni

ed esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all’esame di Stato conclusivo).

In tutti i casi di allontanamento dalle lezioni, la Scuola è tenuta a contattare e convocare telefonicamente e/o

per iscritto la famiglia, per un eventuale colloquio circa i fatti che hanno reso necessario la sanzione disciplinare.

5. Casi particolari

L’allontanamento dalle lezioni può essere parziale, prevedendo la possibilità di esclusione da attività didattiche che si

svolgono dentro o fuori dalla Scuola, come spettacoli, visite, viaggi e simili.

6. Procedimento di irrogazione delle sanzioni disciplinari

Per tutte sanzioni che prevedono l’allontanamento dalle lezioni è previsto il seguente procedimento

amministrativo:

- comunicazione di avvio del procedimento alla famiglia e all’alunno con la contestazione dell’addebito;

- invito ad esporre le proprie ragioni a difesa entro tre giorni;

- convocazione dell’Organo Collegiale in sede tecnica previsto per la sanzione;

- conclusione del procedimento con provvedimento del Dirigente Scolastico di archiviazione senza effetti del

procedimento oppure di irrogazione della sanzione che esplicita: motivazione, durata, calendario dell’allontanamento

dalle lezioni.

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Nei casi di competenza del Consiglio di Classe o del Consiglio d’Istituto, le deliberazioni sono prese a

maggioranza semplice dei presenti, dopo l’acquisizione di tutti gli elementi utili alla determinazione delle

responsabilità.

Le sanzioni disciplinari sono inserite nel fascicolo personale dell’alunno e l'eventuale cambiamento di Scuola

non pone fine ad un procedimento disciplinare iniziato.

7. Comunicazioni alla famiglia

La Scuola è tenuta a dare comunicazione alla famiglia dell’alunno delle sanzioni comminate al proprio figlio

per la violazione delle regole disciplinari; fanno eccezione le sanzioni da ovvero i casi di richiamo verbale, consegna

aggiuntiva da svolgere in classe o a casa, sospensione della ricreazione. In ogni caso i genitori sono tenuti a controllare

quotidianamente il diario dei propri figli, al fine di verificare possibili ammonizioni e/o comunicazioni da parte dei

docenti e/o del Dirigente Scolastico.

In tutti i casi di allontanamento dalle lezioni, la Scuola è tenuta a contattare e convocare telefonicamente e/o

per iscritto la famiglia, per un eventuale colloquio circa i fatti che hanno reso necessario la sanzione disciplinare.

Nei periodi di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica deve essere previsto, per quanto

possibile, un rapporto con lo studente e con la famiglia per determinare un recupero adeguato dell'alunno e favorire il

suo rientro a Scuola.

8. Impugnazioni

Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla

comunicazione dell’irrogazione della sanzione, all’Organo di Garanzia dell’Istituto.

L’Organo di Garanzia deve esprimersi nei successivi dieci giorni.

L’impugnazione non incide sull’esecutività della sanzione disciplinare eventualmente irrogata.

9. Disposizioni finali

Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del giorno 03/12/2013, con delibera n.

33, entra in vigore il giorno successivo la pubblicazione.

Per quanto non contemplato dal presente Regolamento valgono le leggi vigenti e le disposizioni ministeriali.

Se nel corso delle sedute si presentassero fattispecie non disciplinate dal presente Regolamento o di non chiara

interpretazione, la decisione per la loro risoluzione è pregiudizialmente rimessa al voto favorevole della maggioranza

assoluta dei componenti del Consiglio d’Istituto.

Eventuali modifiche o integrazioni al Regolamento potranno essere apportate dal Consiglio d’Istituto con voto

favorevole della maggioranza assoluta dei componenti. Per gli aspetti propriamente educativo-didattici, è necessaria

altresì la preventiva delibera del Collegio dei docenti

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Si riportano, qui di seguito, le fasi dell’esame conclusivo del 1° ciclo di istruzione:

Ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione

L’ammissione all’esame degli alunni interni, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità

dell’anno scolastico (art. 3, c. 2, DPR n. 122/2009), è disposta, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di

classe, nei confronti dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o

gruppo di discipline (valutate queste con un unico voto) e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il

giudizio di idoneità è espresso in decimi, considerando il percorso scolastico complessivo compiuto dall’allievo nella

scuola secondaria di primo grado. In caso di valutazione negativa, viene espresso un giudizio di non ammissione

all’esame medesimo, senza attribuzione di voto.

Prove scritte d’esame

Le prove scritte per l’esame di Stato al termine del primo ciclo riguardano l’italiano, la matematica, le lingue straniere e

la prova Nazionale INVALSI. Ad ogni prova è attribuito un voto espresso in decimi.

Colloquio pluridisciplinare

Il colloquio pluridisciplinare, condotto collegialmente alla presenza dell’intera sottocommissione esaminatrice, verte

sulle discipline di insegnamento (escluso l’insegnamento della religione cattolica). Al colloquio interdisciplinare è

attribuito un voto espresso in decimi.

Esito dell’esame

All’esito dell’esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova nazionale INVALSI, e

il giudizio di idoneità all’ammissione. Il voto finale “è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole

prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5”. A coloro che

conseguono un punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con

decisione assunta all’unanimità” (DPR n. 122/2009). Il voto finale così ottenuto viene trascritto sul diploma.

Certificazione delle competenze

Al termine del primo ciclo di istruzione viene rilasciato anche un certificato delle competenze acquisite dall’alunno. La

certificazione va espressa mediante descrizione analitica dei diversi traguardi di competenza raggiunti, accompagnata

da valutazione in decimi, ai sensi dell’articolo 8, c. 1, del Decreto n. 122/2009.

ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL

PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

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Art. 1 – Principi fondamentali: a) L'utilizzo delle strutture scolastiche da parte di terzi deve essere:

- compatibile con le finalità e la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile;

- coerente con le specificità del POF di Istituto;

- non interferente con le attività didattiche.

b) L'edificio scolastico può essere concesso a terzi solo per:

- utilizzazioni temporanee e precarie;

- attività fuori dell'orario scolastico e del periodo di attività didattica.

c) Nel valutare le richieste, si determinano le priorità secondo i criteri indicati all'articolo 2.

d) L'attività negoziale è soggetta ai principi di trasparenza, informazione e pubblicità.

e) Ogni richiesta di attività proposta da parte di Enti/organismi/persone esterne alla scuola dovrà essere motivata e

rivolta per iscritto (modulo allegato) al Dirigente scolastico e al Consiglio di istituto, che la vaglierà e fornirà risposta,

poi scritta e trasmessa al richiedente dalla segreteria della scuola.

Art. 2 - Criteri di assegnazione Per le modalità di uso dei locali e attrezzi scolastici si fa riferimento alle norme emanate in materia, in particolare alle

seguenti disposizioni: DPR n° 616 del 24/7/1977; Legge n° 517 del 4/8/1977; Legge n° 216 del 17/7/1991.

I locali scolastici possono essere concessi in uso temporaneo ad Istituzioni, Associazioni, Enti, per l'espletamento di

attività aventi finalità di promozione culturale, sociale e civile dei cittadini.

I contenuti dell'attività o iniziativa proposta saranno valutati in base ai seguenti criteri di assegnazione:

- attività che perseguono interessi di carattere generale e che contribuiscono all'arricchimento sociale, civile e culturale

della comunità scolastica;

- attività che favoriscono i rapporti fra l'istituzione scolastica e il contesto culturale, sociale, ed economico del territorio

locale e le interazioni con il mondo del lavoro;

- attività di istruzione e formazione coerenti col POF.

L'assoluta preminenza e priorità deve comunque essere assicurata alle attività proprie della scuola rispetto all'utilizzo da

parte di concessionari esterni, la cui attività non dovrà interferire con quella scolastica né recare alcun pregiudizio al

buon funzionamento dell'Istituto.

L’Ente locale proprietario dell’immobile può utilizzare i locali scolastici e le attrezzature per fini istituzionali,

concordando le modalità di utilizzo direttamente col Dirigente scolastico e facendo richiesta scritta, da approvare in

Consiglio d’Istituto.

In nessun caso può essere concesso l'utilizzo per attività con fini di lucro diversi da un interesse diretto della scuola.

Per attività extracurricolari della scuola (corsi integrativi, conferenze, formazione e aggiornamento per Docenti e

personale scolastico, incontri per orientamento con esperti esterni) non occorrono autorizzazioni da parte del Consiglio

di Istituto, in quanto il Dirigente dispone in autonomia dei locali e tempi per attività connesse con la didattica.

Art. 3 - Responsabilità del Concessionario Il concessionario è responsabile di ogni danno causato all'immobile, agli arredi, agli impianti, alla strumentazione, per

qualsiasi azione od omissione dolosa o colposa imputabile a lui direttamente o a terzi presenti nei locali scolastici in

occasione dell'utilizzo dei locali stessi; è pertanto tenuto ad adottare ogni idonea misura cautelativa.

L'istituzione scolastica e l’Ente locale proprietario sono quindi sollevati da ogni

responsabilità civile e penale derivante dall'uso dei locali da parte di terzi.

Art. 4 - Doveri del Concessionario: In relazione all'utilizzo dei locali, il concessionario deve assumere nei confronti dell'istituzione

scolastica i seguenti impegni:

- sottoscrivere la convenzione bilaterale (Dirigente scolastico e Referente esterno);

- indicare il nominativo del responsabile della gestione dell'utilizzo dei locali quale referente verso l'istituzione

scolastica;

- osservare incondizionatamente l'applicazione delle disposizioni vigenti in materia, particolarmente riguardo alla

sicurezza, igiene, salvaguardia del patrimonio scolastico;

- lasciare i locali in ordine e puliti dopo l'uso e comunque in condizioni idonee a garantire il regolare svolgimento delle

attività scolastiche;

- segnalare tempestivamente all'istituzione scolastica qualsiasi danno, guasto, rottura, malfunzionamento o anomalie

all'interno dei locali;

- evitare che negli spazi dati in concessione si svolgano attività e manifestazioni aventi contenuto diverso da quello

concordato;

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE

DI LOCALI SCOLASTICI

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- custodire i locali, gli impianti, le attrezzature fisse e a risarcire la scuola dei danni arrecati;

- restituire, dopo l’utilizzo, i locali dati in concessione alla loro funzionalità, mediante una perfetta pulizia degli spazi e

cura delle attrezzature;

- prendere gli opportuni accordi con il Dirigente scolastico, per concordare modalità e forme di intervento al fine di

garantire la scuola, in qualsiasi momento, sotto l’aspetto igienico-sanitario e di tutela degli arredi e del patrimonio

informatico o didattico contenuto nell’aula;

- accettare ogni modifica degli orari di concessione dei locali ed eventuali sospensioni temporanee in relazione alle

esigenze dell’attività scolastica;

- essere responsabili del rispetto del divieto di fumo;

- non sub-concedere l’uso, anche parziale, dei locali oggetto dell’accordo a chiunque e a qualsiasi titolo;

- ritenere la scuola esente da qualsiasi responsabilità per qualsiasi fatto avvenuto nei locali durante le ore ed i giorni di

concessione, come pure da qualsiasi responsabilità per danni (a persone e cose) di frequentanti o di terzi, in dipendenza

dell’uso dei locali e attrezzature nel periodo di concessione;

- fornire per iscritto i nominativi dei partecipanti all’attività esterna prevista;

- comunicare immediatamente, per iscritto, al Dirigente scolastico i danni eventualmente riscontrati ai locali, pertinenze,

attrezzature;

- sospendere l'utilizzo dei locali in caso di programmazione di attività scolastiche da parte dell'istituzione scolastica;

- assumersi ogni responsabilità derivante dall'inosservanza di quanto stabilito.

Art. 5 - Oneri a carico della scuola: Sono a carico del Concessionario:

- le responsabilità inerenti e conseguenti allo svolgimento dell’attività oggetto della convenzione e all’uso degli spazi;

- la programmazione delle attività;

- la pulizia di ogni ambiente utilizzato.

Sono a carico della scuola:

- la stesura della convenzione;

- la predisposizione e individuazione dei locali;

- la cura della consegna e restituzione delle chiavi di accesso ai locali;

- la verifica, nel tempo della concessione, sulla regolarità dell’uso degli spazi e sull’osservanza delle prescrizioni

contenute nel presente accordo;

- la verifica periodica della programmazione delle attività e della compatibilità delle stesse con l’attività educativa della

scuola.

In ogni caso sono autorizzabili solo le attività esterne che non richiedano prestazioni di lavoro al personale scolastico,

per assistenza, riordino e pulizia dei locali concessi a terzi.

Art. 6 - Usi incompatibili e divieti particolari: Sono incompatibili le concessioni in uso che comportino la necessità di spostare o manomettere il mobilio, gli arredi e

la strumentazione dell'edificio scolastico.

Sono consentiti concerti musicali e attività di pubblico spettacolo in genere, purché con finalità e modalità di

svolgimento coerenti con le finalità formative della scuola, rispettose del decoro istituzionale e realizzate nel rispetto

delle norme di sicurezza.

Non sono consentite attività legate alle campagne di promozione politica.

Nei locali scolastici è fatto assoluto divieto di:

- fumare;

- accedere a locali della scuola non specificatamente richiesti e non autorizzati;

- utilizzare materiali e attrezzature scolastiche non specificatamente richiesti e non autorizzati;

- vendere cibarie e bevande all'interno delle sale scolastiche;

- consumare cibi o bevande in spazi non specificatamente destinati a tale scopo (refettorio per mensa scolastica);

- installare strutture fisse o di altro genere, se non specificatamente autorizzate dall'istituzione scolastica;

- lasciare, all'interno dei locali e fuori dell'orario di concessione, attrezzi e quant'altro che pregiudichino la sicurezza

dell'edificio e delle attrezzature ivi contenute.

In ogni caso l'istituzione scolastica è esente dalla custodia.

Art. 7 - Atto e Procedura per la concessione: Le richieste di concessione dei locali scolastici devono pervenire per iscritto all’istituzione scolastica (e, per

conoscenza, all’Amministrazione Comunale proprietaria dell’immobile) almeno 30 (trenta) giorni prima della data

richiesta per l’uso e dovranno contenere:

- l'indicazione del soggetto richiedente;

- lo scopo preciso per il quale viene effettuata la richiesta d’uso;

- le generalità della persona responsabile durante l’uso;

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- la specificazione dei locali e delle attrezzature richieste, qualora disponibili;

- le modalità d'uso dei locali e delle attrezzature;

- i limiti temporali dell'utilizzo dei locali;

- il numero di persone che utilizzeranno i locali scolastici richiesti.

Attività extrascolastiche svolte con Alunni della scuola (corsi pomeridiani di Inglese, doposcuola …) necessitano di

vigilanza, che non può essere affidata al personale scolastico; hanno inoltre bisogno di copertura assicurativa, che sarà

cura dell’organizzazione esterna

procurare.

Il Dirigente scolastico rilascia l'atto formale di concessione e ne invia copia all’interessato e all’Ente locale proprietario

dell’immobile. A fronte di richieste per progetti di esterni a vantaggio della popolazione scolastica, il DS è autorizzato a

concedere i locali scolastici, in quanto attività integrative alla didattica ordinaria.

Tutte le concessioni rilasciate vengono messe a disposizione del Consiglio di Istituto, nella prima riunione utile.

È assicurato il diritto di accesso agli interessati alla documentazione contrattuale, ai sensi della legge 241/1990. Il

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi della scuola provvede alla tenuta della predetta documentazione.

Relativamente alla concessione di spazi per i Centri estivi comunali, essi non potranno essere mai svolti nei locali

scolastici prima del termine delle lezioni.

Art. 8 - Contribuzione per l’utilizzo dei locali scolastici: A fronte di concessione dei locali scolastici per attività gratuite svolte da persone esterne alla scuola non sono previste

quote di contribuzione da parte del Concessionario, ma donazione liberale (erogazione su conto corrente dell’Istituto o

donazione di materiale didattico o carta da fotocopie o toner per stampante).

L’utilizzo dei locali da parte dell’Ente locale proprietario degli immobili è gratuito.

Per iniziative svolte da esterni con attività a pagamento nei locali richiesti alla scuola si stabilisce di richiedere una

quota di contribuzione coerente con le tariffe territoriali, che sarà versata dal Concessionario sul conto corrente della

scuola.

Art. 9 - Decadenza, Revoca, Recesso: L’accertamento di una qualsiasi violazione di normative vigenti determina la facoltà di dichiarare la decadenza della

presente convenzione, ferme restando tutte le possibili azioni di richiesta di risarcimento degli eventuali danni subiti.

Il mancato rispetto anche di uno solo dei doveri elencati comporta l’interdizione all’uso dei locali da parte del

Concessionario per almeno mesi 6 (sei), oltre alle ulteriori misure che il Dirigente scolastico potrà adottare e alle

eventuali azioni civili e penali previste dalla vigente normativa.

In caso di inadempimento, di gravi o reiterate violazioni di quanto disposto nella presente convenzione, il Dirigente

scolastico può dichiararne la decadenza immediata, mediante comunicazione scritta, adeguatamente motivata, alla

controparte.

Qualora il Concessionario intenda recedere dalla convenzione prima della scadenza naturale, deve darne comunicazione

motivata alla scuola a mezzo di raccomandata, almeno 30 (trenta) giorni prima del termine.

Analoga modalità di recesso può essere esercitata, con le stesse modalità, dall’istituto scolastico. La concessione può

essere revocata in qualsiasi momento per motivate e giustificate esigenze dell'istituzione scolastica. A tal proposito il

Concessionario nulla potrà eccepire in merito alla revoca.

Alla scadenza della concessione o negli altri casi previsti, il Concessionario è tenuto alla riconsegna di chiavi,

attrezzature, locali, liberi da cose, in condizioni di perfetta funzionalità ed efficienza, senza nulla pretendere per

eventuali interventi o migliorie concordate ed effettuate da terzi.

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