Processo di produzione dell’olio d’oliva Di Elisa Baricchi Modulo : gli alimenti del V gruppo UD: L’olio d’oliva Lezione:
Processo di produzione dell’olio
d’oliva
Di Elisa Baricchi
Modulo : gli alimenti del V gruppo
UD: L’olio d’oliva
Lezione:
Ciclo di produzione dell’olio
• Raccolta delle olive;
•Mondatura, selezione, lavaggio
• Estrazione dell’olio
• Deoliazione della pasta
• Separazione dell’olio dal mosto
• Chiarificazione
• Conservazione e stagionatura
• Sansa, olio lampante e rettificazione
Raccolta delle olive Questa operazione rappresenta il primo passo verso la
preparazione del olio ed è il momento della lavorazione che incide
maggiormente sul costo del prodotto finale.
Si procede alla raccolta a maturazione industriale, cioè quando la
buccia ha assunto un colore rosso vinoso-nero; la colorazione della
buccia diviene viola scuro e la polpa bruna quando il frutto ha
raggiunto la maturazione fisiologica, ma allora, l'oliva cade
spontaneamente.
La maturazione delle olive e quindi la raccolta viene fatta in un
periodo compreso fra l'estate e l'autunno. I metodi di raccolta delle
olive sono diversi e influiscono notevolmente sulla qualità
dell'olio, perché più la drupa è integra, migliore è la qualità
dell'olio che ne deriva.
Metodi di raccolta
• Raccolta a terra o raccattatura
• Abbacchiatura
• Pettinatura
• Raccolta meccanica
• Brucatura
La raccolta a terra o raccattatura consiste nella raccolta delle olive
cadute a terra per raggiunta maturazione fisiologica, o a causa di
avversità climatiche o parassiti. Poiché al suolo i frutti sono
suscettibili all'attacco di parassiti e microrganismi l'olio che si ricava
è caratterizzato da un'elevata acidità (3-5 volte maggiore rispetto alla
brucatura) e di qualità estremamente scadente (olio di oliva
lampante).
L'abbacchiatura consiste nel percuotere i rami con lunghi bastoni; e
far cadere le olive a terra all'interno di teli o reti. È un sistema da
proscrivere in quanto provoca lesioni al frutto e alla pianta. In
particolare le lacerazioni nella corteccia favoriscono l'attacco di
parassiti animali e vegetali.
La pettinatura è un completamento della brucatura e avviene
mediante attrezzi dentati, detti pettini, che agiscono sui rami distali.
La raccolta meccanica è compiuta con apposite macchine dette
scuotitori, collegate al tronco o ai rami principali della pianta, che
determinano la caduta delle drupe su un telo a ombrello rovesciato
o su un piano inclinato che convoglia le olive cadute direttamente
nelle cassette di raccolta. Spesso associato alle scuotitrici è l'uso di
aspiratori che raccolgono le olive separandole dagli altri materiali.
Un limite di questo sistema è legato alla disposizione delle piante
nonché alle caratteristiche del suolo. Va da sé, che le piante devono
essere distanziate a sufficienza per consentire il passaggio delle
macchine e che il terreno deve essere piano e poco accidentato.
La brucatura è il metodo migliore di raccolta delle olive e consiste
nella raccolta manuale. I vantaggi legati a questo sistema sono
molteplici: le olive sono raccolta al giusto grado di maturazione; le
drupe vengono già selezionate evitando la raccolta di elementi
malati o danneggiati; si evitano imbrattamenti del frutto a contatto
con il suolo; si evitano danneggiamenti della pianta e della drupa.
Mondatura, selezione, lavaggio
Prima di essere lavorate le olive devono essere mondate di ogni
materiale estraneo (rametti, foglie, terra) e suddivise secondo il
grado di sanità e dimensioni. Dopo di ciò si procede al lavaggio
per allontanare ogni impurità che potrebbe alterare il sapore
dell'olio. Esistono macchine lavatrici-risciacquatici che nello
stesso tempo effettuano anche da mondatura. Se le olive sono
raccolte tramite brucatura non è necessario il lavaggio.
Estrazione dell’olio
A questo punto le olive sono pronte per l'estrazione dell'olio
che comprende tre fasi:
• Molinatura o frangiatura
• Gramolatura o impastatura
• Estrazione vera e propria
La molinatura consiste nella macinazione delle olive mediante
frantoio a martelli o mediante la molazza (la tradizionale macina con
due grandi ruote in granito), le cui macine girano lentamente al
massimo a 12 giri al minuto. Da quest'operazione si ricava la pasta
di olive. Il frantoio deve essere caricato a poco a poco in modo che il
motore abbia tempo di adattarsi allo sforzo. Quanto più
quest’operazione è lunga e tanto più molle diviene la consistenza
della pasta, il che fa slittare il frantoio con la conseguenza che non
vengono distrutte completamente le pellicole, alle quali resta
aderente del tessuto polposo contenente l'olio. Inoltre in tal modo i
noccioli sono eccessivamente spezzettati o addirittura polverizzati, e
non riescono più esercitare la loro funzione di drenaggio del mosto
oleoso. Diventa critico il tempo necessario alla prima fase che in
genere dura circa 90 min.
L'impastamento è un'operazione della durata di 15 min. Risulta
utile dopo la molinatura perché migliora la consistenza della pasta,
ne distrugge le emulsioni, ne libera l'olio che uscirà perciò
facilmente per effetto della pressione esercitata.
La lavorazione classica consiste nell'effettuare due distinte
molinature e altretante pressioni alternate. È il sistema che fornisce
la maggior resa in olio nonché la migliore qualità; inoltre permette
di ricavare due qualità di olio: l'olio di prima spremitura (80-90%),
più chiaro, più aromatico, meno acido; l'olio di seconda spremitura
(20-10%) più colorato, meno aromatico, più acido, benché pure in
buona qualità. La pasta gramolata è inviata a un estrattore che per
azione della coclea e della forza centrifuga, libera l'olio
emulsionato con acqua da una parte e la sansa dall'altra. Un
setaccio elimina eventuali materiali solidi presenti dell'emulsione
olio-acqua; questa è infine inviata alle centrifughe per la
separazione dell'olio.
Deoliazione della pasta
La pasta costituita dal mosto liquido e dalle sanse solide, quando è
sottoposta alla schiacciatura mediante pressa idraulica fornisce il
mosto oleoso. Nella lavorazione frazionata si raggiungono
pressioni di 400 bar. Occorre esercitare lentamente la pressione in
modo che l'olio defluisca attraverso i canali di sgrondo della pressa.
Separazione dell’olio dal mosto
Per deoliazione della pasta si è ottenuto un miscuglio di acqua e
olio (mosto oleoso), dal quale viene liberato l'olio, o per
affioramento (ma il metodo è in disuso) o per centrifugazione, a
velocità di rotazione di 5000-7000 giri/minuto. Si ottengono in
questo modo due frazioni: l'olio mosto, che essendo più leggero,
esce dalla parte centrale della centrifuga, e l'acqua di vegetazione
e le morchie, che essendo più pesanti escono dalla parte periferica
della centrifuga. Vi sono centrifughe autopulitrici in cui lo scarico
della seconda frazione è automatico.
Chiarificazione L’olio vergine è posto a riposare nel chiaritoio (a 18-20°C) entro
recipienti metallici interamente stagnati. l'acqua e le eventuali
particelle solide presenti nell'olio scendono sul fondo per gravità. La
forma tronco conica dei recipienti costringe la morchia a raccogliersi
su una superficie piccola. Dopo una settimana si effettua il travaso
per separare l'olio dal deposito (morchia). Nelle grandi industrie i
recipienti sono sostituiti da grandi vasche parallelepipede in
muratura interamente piastrellate e con il fondo inclinato, per
consentire lo scarico delle morchie tramite un rubinetto.
Se l'olio proviene da affioramento, è utile effettuare un travaso dopo
24 h e poi altri due travasi entro 10 giorni; se deriva da
centrifugazione basta un travaso 5-7 giorni, in quanto, è meno ricco
di acqua e morchia.
Per ottenere una veloce chiarificazione, si può effettuare la
filtrazione a 15-16° C, escludendo il più possibile l'aria al contatto
con l'olio; questa operazione si effettuava un tempo in filtri " a
tazze", alla barese, con cotone inerte. Oggi sono utilizzati filtripressa
con speciali tele di cellulosa. Ai fini chiarificanti si possono
utilizzare anche coagulanti quali l'acido citrico, o acetico, o il
tannino.
L’olio è da considerare chiarificato quando risulta del tutto spoglio di
materiali morchiosi anche se non è perfettamente trasparente; anzi
gli oli migliori, a bassa acidità, restano velati, ambrati, molto lungo.
Un'eventuale decolorazione si pratica con l'aggiunta di bentonite o
carboni animali. In caso di presenza di trigliceridi solidi si effettua la
demargarinazione, refrigerando l'olio a temperatura inferiore a 10°C,
il che comporta la solidificazione dei trigliceridi, che sono poi
asportati mediante centrifugazione.
Conservazione e stagionatura
Nell'oliario l'olio è conservato e affinato. L’oliario dev'essere
fresco (12-15°C) e ben areato. A poco a poco il prodotto
acquisisce i caratteri organolettici che gli sono propri. Essendo
conservato al riparo dalla luce in recipienti di lamiera stagnata
non dovrebbe subire alterazioni significative. Trascorso un
periodo di 4-6 mesi si effettua un primo travaso per separare la
morchia depositata ed eventualmente si effettua un secondo
travaso al termine della stagione calda. Dopo 7-8 mesi di
conservazione l'olio è da considerare maturato, e tale resta per
altri cinque mesi dopo di che inizia la fase calante.
Sansa, olio lampante e
rettificazione Durante la lavorazione oltre all'olio vengono prodotte anche altre
frazioni non commestibili esse sono: la sansa, le morchie e l'olio
lampante cosiddetto perché una volta era utilizzato per le lampade
da illuminazione. È possibile mediante un processo di raffinazione
che prende anche il nome di rettificazione rendere commestibili
anche queste frazioni. Con la rettificazione è possibile anche,
comunque, migliorare le qualità organolettiche degli oli già
commestibili.
Il processo si suddivide in diverse fasi:
• depurazione e/o demucillaginazione
• deacidificazione
• decolorazione
• deodorazione
• demargarinazione (o winterizzazione)
Depurazione e/o demucillaginazione
Questo trattamento è effettuato allo scopo di eliminare mucillagini e
impurità grossolane.
Deacidificazione
È un'operazione necessaria per abbassare l'acidità dell'olio e
normalmente viene effettuata con soluzioni di idrossido di sodio. I
saponi che si formano vengono allontanati e l'olio residuo subisce
ripetuti lavaggi con acqua che verrà poi separata dall'olio mediante
trattamento sottovuoto.
Decolorazione
È un trattamento che serve ad eliminare colorazioni indesiderate ed a
rendere chiaro il colore dell'olio. Si effettua facendo passare l'olio a
contatto su carbone attivo che trattiene i pigmenti.
Deodorazione
È un trattamento effettuato allo scopo di eliminare odori sgradevoli.
Normalmente si opera per distillazione sottovuoto con l'impiego di
una corrente di vapore surriscaldato.
Demargarinazione (o winterizzazione)
È un'operazione utile per eliminare quelle sostanze che in
determinate condizioni di freddo rendono torbido l'olio. Si effettua
per raffreddamento dell'olio e successiva eliminazione del
precipitato.
Flow sheet
sansa
centrifugazione
Mosto: olio + acqua di
vegetazione
Olio vergine grezzo
Acqua di
vegetazione
Olio lampante
Frangitura, gramolatura,
pressatura
Raccolta delle olive
Mondatura, selezione, lavaggio
Rettificazione
Olio
rettificato
•Chiarificazione,
•filtrazione,
•stagionatura,
•confezionamento
Olio extra vergine
olio vergine Olio di
oliva
Olio vergine
Olio vergine
grezzo
Olio
lampante