Evgeniya Litvin 2017 AMARA TERRA MIA: LA STORIA DELL`EMIGRAZIONE ITALIANA NELLE CANZONI Atti delle II Giornate di Formazione per Insegnanti di Italiano L2/LS a Cipro Stefano Assolari & Rowena Burlenghi (a cura di) Centro Linguistico – Università di Cipro ISBN 978-9925-553-13-6 pp. 122-130 Nicosia
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tvin I 2017 A NELL · liguri. Le ondate dei migranti provenienti da Campania e Sicilia diventano molto più consistenti all’inizio del Novecento (Marucco, 2001: 79). Tuttavia, i
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Atti delle II Giornate di Formazione per Insegnanti di Italiano L2/LS a Cipro
Stefano Assolari & Rowena Burlenghi (a cura di)
Centro Linguistico – Università di Cipro ISBN 978-9925-553-13-6
pp. 122-130 Nicosia
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AMARA TERRA MIA:
LA STORIA DELL`EMIGRAZIONE ITALIANA NELLE CANZONI
Evgeniya Litvin
Moscow State University of Psychology and Education
ABSTRACT
’elenco delle canzoni presentate nel seguente articolo è stato compilato in modo da
permettere di costruire cronologicamente la storia dell’emigrazione italiana
dall’Ottocento fino ai giorni nostri. Questo piccolo corpus può essere utilizzato come
materiale didattico per le lezioni di italiano L2. L’insieme delle canzoni scelte dimostra
l’importanza del fenomeno dell’emigrazione nella storia italiana, evidenziando la sua presenza
in tutti i periodi, dai primi decenni successivi all’Unità d’Italia fino alla ‘fuga dei cervelli’ degli
ultimi anni. Allo stesso tempo, molti di questi testi possono essere usati separatamente rispetto
alle lezioni, per sensibilizzare gli studenti rispetto ad alcune particolarità della cultura e della
storia italiana (la coscrizione, i quartieri Little Italy, la migrazione dal Sud al Nord nel secondo
dopoguerra, le minoranze linguistiche, ecc.). I testi possono anche essere usati come materiale
integrativo per le lezioni di geografia, quando si illustra la storia di alcune regioni (Maremma,
Campania, Veneto, Piemonte, Salento).
PAROLE CHIAVE
Emigrazione italiana, glottodidattica, italiano regionale, storia della cultura, mediazione
culturale.
ABSTRACT
A small collection of songs presented and analysed in this paper demonstrates cronologically
several periods of the Italian emigration, from the moment of the Unification of the country
until the last decades, with the ‘brain drain’ phenomenon. They can be used as class material
during lessons of Italian as a foreign language. The corpus shows the importance of the
emigration process in the cultural, social and political history of Italy. The teacher can also use
the texts separately, to draw students’ attention at several phenomena of the Italian history and
culture (the participation of Italy in the Napoleon wars, ‘Little Italy’ quarters, the post-WWII
labour migration, linguistic minorities etc.). In the same time, some text can provide material to
talk about particular regions of Italy, such as Maremma, Campagna, Veneto, Piemont, Salento,
their cultural specifics and the regional history and geography.
KEY WORDS
Italian emigration, glottodidactics, regional Italian, culturology, intercultural communication.
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Questo articolo propone una raccolta di canzoni che può essere utilizzata come
materiale didattico per discutere la storia e la cultura italiane durante le lezioni di lingua.
Le canzoni già da tempo vengono impiegate dagli insegnanti di lingue straniere come
un comodo strumento che permette di spiegare determinate strutture morfologiche e
sintattiche del testo, mostrare delle regole grammaticali nella pratica, oppure introdurre
temi lessicali, far conoscere agli studenti alcuni aspetti storico-culturali, ecc. La
sinteticità e la struttura del testo poetico facilitano l’apprendimento della canzone, il cui
motivo musicale crea una conessione emotiva che si rivela anch’essa uno strumento
didattico dal notevole potenziale.
Non è sorprendente, quindi, che i materiali didattici di italiano per stranieri includano
numerose pubblicazioni che si concentrano sulle canzoni (per citarne solo alcune: Naddeo
& Trama (2000); Di Dio & Bellagamba (2012); Costamagna, Marasco & Santeusanio
(2010)). In questa sede proponiamo una piccola rassegna di testi su un unico tema,
accentuandone soprattutto l’utilizzo come fonte di informazioni storico-culturali.
Spesso il programma unversitario non prevede corsi specifici di storia, arte o letteratura
italiana. In questo caso, per l’insegnante che volesse fornire agli studenti informazioni
di carattere storico-culturale sul paese in questione, l’unico modo di farlo è inserire
degli elementi storico-culturali nelle lezioni di lingua. In questa situazione, a causa delle
limitazioni di tempo che non permettono all’insegnante di soffermarsi a lungo su diversi
aspetti, gli elementi storico-culturali devono avere un carattere introduttivo e
‘panoramico’, in modo tale da dare una prima impressione agli studenti, incuriosirli e
stimolarli a ricavare nuove informazioni autonomamente.
Il tema della piccola rassegna di canzoni che verrà presentata in questo articolo, la storia
dell’emigrazione italiana, è stato scelto per i seguenti motivi. In primo luogo, perché dà
la possibilità di considerare nel suo complesso la storia dello stato italiano dall’Unità
fino ai nostri giorni, utilizzando come filo conduttore il tema dell’emigrazione, presente
in tutti i periodi. In secondo luogo, perché permette di parlare dei rapporti politici,
sociali e culturali con altri paesi e mostra le differenze che sussistono tra diverse regioni
italiane. Inoltre, le canzoni sono state selezionate in modo da riflettere la varietà dei
periodi storici e delle cause che hanno spinto gli italiani ad emigrare. Perciò possono
essere utilizzate anche separatamente l’una dall’altra, per discutere un particolare
contesto storico-geografico.
Infine, il tema dell`emigrazione italiana (ma anche dell’immigrazione in Italia) è stato
scelto perché è un fenomeno relativo a tutta la storia d’Italia dopo l’Unità e molto
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importante di per sé. L’emigrazione dall’Italia negli ultimi 150 anni ha una portata
veramente impressionante: tra il 1876 e il 1988 sono partiti circa 27 milioni di abitanti
(in seguito ne sono tornati circa 12-14 milioni). Il numero degli abitanti del paese nel
1871 era pari a circa 27 milioni, e nel 1991 era di poco inferiore ai 57 milioni. Il numero
degli immigrati ha superato quello degli emigrati per la prima volta dopo l’Unità d’Italia
solo alla fine degli anni ’80 del Novecento (Gollini & Amato, 2001: 45).
Le discussioni sulla migrazione (sopratutto immigrazione), di grande attualità nell’Italia
contemporanea, presentano un altro fenomeno della vita quotidiana del paese su cui,
secondo la mia esperienza, gli appassionati di lingua e cultura italiana all’estero
riflettono relativamente poco. Ad esempio, in Russia l’interesse nei confronti dell’Italia
è sempre stato altissimo. Ci sono facoltà in diverse università dove si studia la storia
dell’arte e della letteratura italiana. Inoltre, ci sono molte persone che, pur non essendo
specialisti del settore, conoscono abbastanza bene l’arte rinascimentale, la letteratura
classica italiana, la storia del cinema, ecc. C’è sempre stato anche un grandissimo
interesse turistico verso l’Italia, che però spesso si limita alle grandi città d’arte.
Essendo non solo insegnante di italiano, ma anche antropologa, e rientrando nei miei
interessi personali la vita nell’Italia di oggi, considero personalmente molto importante
raccontare quegli aspetti della cultura italiana che vanno oltre ai temi comuni e ben
studiati. Argomenti del genere vengono presentati a Mosca da alcuni anni ad eventi
rivolti a persone che hanno già una certa padronanza della lingua italiana e vogliono
approfondire le proprie conoscenze sulla cultura del paese. Alcuni eventi hanno
compreso racconti su realtà relative alla cultura contemporanea, alla vita quotidiana di
oggi, alle differenze tra le diverse regioni italiane e anche a molti aspetti storici che solo
poche persone, a parte le cerchie ristrette degli specialisti, hanno ben presente.
Il gruppo informale degli organizzatori che si è venuto a formare nel corso degli anni
comprende alcuni entusiasti, sia russi che italiani (tra cui ci sono ricercatori, traduttori e
insegnanti), interessati a promuovere la cultura italiana in Russia. In particolare, il racconto
delle canzoni sull’emigrazione è stato presentato al pubblico per la prima volta il 10
dicembre del 2016 da tre persone: Francesca Lazzarin1, Paolo Grusovin
2 e l’autrice di
quest’articolo. L’iniziativa si è svolta nell’ambito delle “Serate poetiche italiane a Mosca3”
organizzate da Francesca Lazzarin circa una volta al mese negli ultimi 4-5 anni. Lo scopo
1 PhD in Slavistica, insegnante di lingua italiana presso l`università ‘Higher School of Economics’ di Mosca,
traduttrice all’Ambasciata d’Italia di Mosca. 2 PhD in Slavistica, traduttore all’Ambasciata d’Italia ed insegnante all’Istituto Italiano di Cultura a Mosca.