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L'estate al mare Residenti e turisti in alcune destinazioni italiane
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Turisti e turismo a Follonica

May 16, 2023

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Page 1: Turisti e turismo a Follonica

L'estate al mare

Residenti e turisti in alcune destinazioni italiane

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Indice Prefazione V (Francesco Pigliaru) Introduzione VII

(Guido Candela e Stefano Usai) Il progetto di ricerca VII Sardegna, Rimini e Follonica: tre storie e destini differenti IX Una guida alla lettura XIII

Parte prima. Il progetto e i metodi 1 1. Copiare come metodo di politica turistica 3

(Guido Candela e Stefano Usai) 1.1 Introduzione 3 1.2 Un modello semplice per formalizzare le differenze 7 1.3 Le fonti di informazione e l’analisi interdestinazione 10 Appendice 12

2. Turismo sostenibile come contratto fra residenti e turisti 15 (Salvatore Bimonte e Lionello F. Punzo) 2.1 Introduzione 15 2.2 Conflittualità e sostenibilità: un gap concettuale 17 2.3 L’equilibrio come risultato di uno scambio 21

3.Il Choice Modelling nell’analisi del turismo sostenibile 25 (Rinaldo Brau) 3.1 Introduzione 25 3.2 Metodo del Choice Modelling e applicazioni al settore turistico 26 3.3 Guida introduttiva all’analisi basata sugli esperimenti di scelta 30

3.3.1 La definizione del campione 30 3.3.2 La redazione del questionario. 32 3.3.3 Le interviste e la “somministrazione” degli esperimenti di scelta 36

3.4 L’elaborazione econometrica delle risposte 37 3.5 Valutazione delle preferenze e misure monetarie di benessere 40

3.5.1 Misure monetarie di benessere 40 3.6 Osservazioni conclusive 41

Parte seconda. Sardegna: a due km dalla sostenibilità 43 4. Stessa spiaggia, stesso mare: turismo, ambiente e qualità di vita 45

(Bianca Biagi e Manuela Pulina) 4.1 Introduzione 45 4.2 Uno sguardo all’indietro: il turismo e l’ambiente nella politica regionale 47 4.3 Quale prodotto, quanto mercato 51

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II Indice

4.4 Alcune considerazioni finali 56 5. Sostenibili e contenti: le aspettative della domanda turistica in Sardegna 59

(Rinaldo Brau e Davide Cao) 5.1 Introduzione 59 5.2 L'indagine e la base di dati 60

5.2.1 Rappresentatività del campione 65 5.3 I principali risultati: l’analisi econometrica 67 5.4 Simulazioni della probabilità di scelta per alcune località tipo 69 5.5 Osservazioni e conclusioni 73

6. Tutela ambientale e sviluppo turistico secondo i residenti ad Alghero 77 (Gianfranco Atzeni e Giovanni Battista Concu) 6.1 Introduzione 77 6.2 Il quadro normativo e la definizione dell’ambito territoriale di indagine 78 6.3 L’indagine Choice Modelling 80 6.4 I risultati 83

6.4.1 I parametri degli attributi delle alternative 83 6.4.2 I parametri delle variabili socio-economiche 84 6.4.3 I prezzi impliciti 84 6.4.4 Effetti di cambiamento degli scenari 85

6.5 Conclusioni 85 7. Sardegna e turismo: il momento delle scelte 89 (Stefano Usai e Marco Vannini) Parte terza. In principio era Rimini. Un giovane turismo maturo 95 8. Il turismo a Rimini: un’identità cittadina concertata 97

(Patrizia Battilani e Maurizio Mussoni) 8.1 Una città per quattro prodotti 97 8.2 La concertazione consapevole e l’assemblaggio del prodotto 100 8.3 I progetti e gli investimenti del presente 104 8.4 Le politiche turistiche del futuro: presentazione della ricerca 109

9. L’immagine di Rimini nelle preferenze dei turisti 111 (Rinaldo Brau, Antonello E. Scorcu e Laura Vici) 9.1 Introduzione 111 9.2 Il turismo a Rimini 113 9.3 La struttura del questionario 114

9.3.1 Le domande rivolte ai turisti 114 9.3.2 La struttura e la somministrazione del questionario 115 9.3.3 La scelta dei regressori e dei termini d’interazione 118

9.4 L’evidenza empirica 119 9.4.1 Le caratteristiche del campione 119 9.4.2 Il modello logit multinomiale attributi ed effetti d’interazione 121 9.4.3 Tassi di sostituzione e prezzi impliciti 122 9.4.4 Un esercizio di politica turistica 128

9.5 Conclusioni 129 10. Le esternalità tra residenti e turisti 131 (Laura Vici, Massimiliano Castellani e Paolo Figini)

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Indice III

10.1 Introduzione 131 10.2 L'indagine e le interviste 133 10.3 Le caratteristiche socio-demografiche dei residenti 137 10.4 Risultati econometrici 139

10.4.1 Il modello logit multinomiale 140 10.4.2 Il modello logit multinomiale con le interazioni 143 10.4.3 La stima dei prezzi impliciti 143 10.4.4 Analisi degli scenari alternativi 147

10.5 Conclusioni 150 11. Turisti, residenti e i modi dell’intervento pubblico 151 (Guido Candela e Antonello E. Scorcu)

11.1 Introduzione 151 11.2 Una visione d’insieme 151 11.3 Come confrontare le preferenze dei turisti e dei residenti 153 11.4 Valutazioni di benessere e selezione degli investimenti 155 11.5 Le difficoltà di una visione d’insieme 157

Parte quarta. Follonica: una città convertita in destinazione 159 12. Follonica, il mare in fondo alla strada 161 (Salvatore Bimonte e Lionello F. Punzo)

12.1 Introduzione 161 12.2 Caratteristiche di una ..… “città moderna” 164 12.3 Il turismo a Follonica: alcuni dati 165

13. Turisti e turismo a Follonica 171 (Salvatore Bimonte e Teresa Fratelli)

13.1 Introduzione 171 13.2 La descrizione del campione e della ricerca 172 13.3 Livelli e attributi della vacanza 173 13.4 Le disponibilità a pagare 179 13.5 Conclusioni 182

14. Cittadini di una città moderna 185 (Salvatore Bimonte e Teresa Fratelli)

14.1 Introduzione 185 14.2 Caratteristiche del campione e della ricerca 187 14.3 La percezione del turismo 188 14.4 Gli scenari di riferimento 192 14.5 I risultati dell’analisi 194 14.6 Conclusioni 198

15. Un patto sociale implicito? 201 (Salvatore Bimonte e Lionello F. Punzo)

16. Conclusioni 209 (Lionello F. Punzo e Marco Vannini)

Bibliografia 217

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13 Turisti e turismo a Follonica

Salvatore Bimonte e Teresa Fratelli

13.1 Introduzione

In questo capitolo sono riportati i risultati dell’indagine condotta sui turisti nella città di Follonica. Come spiegato nel capitolo introduttivo di questa sezione, l’obiettivo del presente lavoro era di stimare le preferenze dei turisti e dei residenti rispetto ad alcuni attributi identificati, riconducibili a componenti della qualità ambientale ritenuti quali-ficanti per la destinazione turistica. L’obiettivo della ricerca era di verificare se le a-spettative e le preferenze dei turisti e dei residenti fossero o meno reciprocamente com-patibili, cioè se tra gli uni e gli altri esistessero o meno affinità tali da evitare, da un lato, l’insorgere di situazioni di potenziale conflittualità, e dall’altro, generare una sorta di cooperazione nella determinazione dei possibili sentieri di sviluppo turistico.

Due diversi questionari sono stati sottoposti ad un campione di 300 turisti e uno di 240 residenti. Il primo campione è stato ottenuto selezionando casualmente i turisti sul-le spiagge; il secondo seguendo un metodo di campionamento che permettesse di tener conto il più possibile delle varie componenti della collettività indagata. Come ampia-mente discusso nella prima parte del volume, la metodologia utilizzata per condurre lo studio è quella del Choice Modelling, in quanto tecnica proficuamente applicabile a situazioni di scelta discreta, ovvero a contesti in cui l’intervistato è chiamato a sceglie-re in un insieme di alternative caratterizzato dalle seguenti proprietà:

il numero delle alternative è finito; le alternative sono mutuamente esclusive, per cui è possibile stabilire un

ordine di preferenza; l’insieme è esaustivo, cioè tutte le possibili alternative sono incluse e gli

individui possono solamente scegliere un’alternativa contenuta nell’insieme.

Il CM si basa, come detto, sulla teoria della domanda Lancasteriana (Lancaster,

1966), particolarmente adatta allo studio del turismo, che è un tipico esempio di bene composito. Secondo tale teoria ogni bene è descritto in base ad una serie di caratteristi-che. I beni si differenziano, perciò, per la diversa intensità o dimensione che le varie

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172 Parte Quarta

caratteristiche possono assumere. Di conseguenza, l’utilità che si deriva dal loro con-sumo è una somma ponderata delle utilità attribuibili ad ogni singola caratteristica (at-tributo).

Come negli altri casi studio presentati nel volume, anche nell’indagine condotta a Follonica l’oggetto di studio è una “vacanza balneare”. Questa è descritta attraverso 6 attributi, ognuno dei quali può assumere 2 o 4 livelli. L’obiettivo era valutare l’effetto causato da una variazione nel livello degli attributi sull’utilità e, quindi, sulla probabili-tà di scelta della vacanza da parte dell’intervistato. L’analisi statistica dei risultati ha permesso di ottenere una stima di parametri che esprimono l’importanza relativa che ciascuno degli attributi ha avuto nella scelta della destinazione balneare da parte dei turisti. Oltre a permetterci di avere una visione delle attitudini e delle preferenze dei turisti, questi risultati ci permetteranno di effettuare delle comparazioni con le attitudini e le preferenze dei residenti. I risultati di tale confronto verranno presentati nel capitolo finale di questa sezione. Prima di presentare i risultati della stima dei parametri, pre-sentiamo una descrizione di alcune caratteristiche del campione intervistato.

13.2 La descrizione del campione e della ricerca

L’indagine è stata condotta nel periodo estivo, nei mesi di Luglio, Agosto e Settembre 2005, ed ha riguardato solo quanti hanno dichiarato di trovarsi a Follonica per motivi di turismo. La metodologia usata per le interviste, ed il pre-test effettuato per limare il questionario e migliorarne la comprensibilità, hanno consentito di ottenere un elevato tasso di risposta. D’altra parte, l’intervista diretta, pur richiedendo un maggior impegno per il gruppo di lavoro, garantisce migliori risultati.

Il questionario, redatto in tre lingue, è stato somministrato ad un campione di 300 individui, selezionato seguendo un campionamento di tipo non probabilistico, intervi-stando in modo casuale turisti italiani e stranieri su tutto il litorale del comune. Data la struttura del litorale cittadino, il 43% delle interviste è stato realizzato su spiagge a li-bero accesso, il rimanente 57% su spiagge in concessione.

Il campione selezionato è composto per il 90% da turisti nazionali, di cui ben il 74% è di origine Toscana. Si conferma quanto affermato nel capitolo precedente, e cioè che Follonica è interessata in prevalenza da turismo di prossimità. Al secondo posto troviamo i lombardi (11%). Tra gli stranieri prevale la componente svizzera, che rap-presenta il 53% del totale degli intervistati stranieri. La composizione del campione è, quindi, in sintonia con quelle che sono le caratteristiche prevalenti dei flussi turistici di Follonica, discusse nel capitolo precedente. Come abbiamo già avuto modo di notare, la maggiore incidenza della componente nazionale rispetto al dato su base annua è giusti-ficata dal fatto che nei mesi estivi, in cui è stata condotta l’indagine, la prevalenza della componente nazionale su quella straniera tende a rafforzarsi.115

L’età media degli intervistati è 42 anni e la classe modale risulta essere la 30-44. Oltre il 73% si concentra nelle due fasce 30-44 e 45-64. Relativamente al genere, pre- 115 Per una verifica si rimanda alla Figura 12.4.

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Turisti e turismo a Follonica 173

vale la componente femminile (60% vs 40%). Questo dato è influenzato dalla tipologia di turismo presente in città, prevalentemente di tipo familiare, che vede spesso i bambi-ni in compagnia delle madri.

Il 55% degli intervistati dichiara di possedere un diploma di scuola media superio-re, con un 19% che dichiara di possedere un titolo post-diploma. Prevalgono gli impie-gati (24%), seguiti dagli operai, i pensionati e le casalinghe, tutti con percentuali intor-no al 10%. Gli studenti rappresentano poco più dell’11% del campione.

L’alta incidenza delle seconde case e le altre caratteristiche generali del fenomeno turistico di Follonica, in particolare quelle socio-demografiche, spiegano il fatto che il 94% degli intervistati dichiari di essere arrivato in auto o moto, ritenendo tra l’altro questa la modalità preferita in assoluto, a prescindere da condizioni contingenti (per es. costo di forme alternative di trasporto). D’altra parte, il 90% dichiara di aver organiz-zato da solo la propria vacanza e l’82% lo ha fatto senza servirsi di particolari suppor-ti, in particolare di internet.

Come era facile aspettarsi, quasi il 70% degli intervistati dichiara di alloggiare in casa di proprietà (30%), in appartamento in affitto (27%) o da amici o parenti (13%). I restanti in prevalenza alloggiano in campeggio (9,3%) o in una RTA (7,3%).

Date le caratteristiche del campione, non desta sorpresa il dato sulla spesa media giornaliera. Oltre un terzo degli intervistati spende meno di 25 euro al giorno e i due terzi dichiara di spenderne meno di 55. Tanto meno meraviglia che il 23% dichiari che Follonica costituisca la sua meta abituale e che un altro 23% dichiari di sceglierla per ragioni di vicinanza. Anche alla luce di quanto detto relativamente alla Bandiera Blu, è interessante il fatto che per il 34% la ragione principale della scelta sia la qualità delle acque e delle spiagge.

13.3 Livelli e attributi della vacanza

Visto lo scopo dell’analisi, gli attributi individuati e la loro declinazione hanno riguar-dato elementi attinenti la qualità e la modalità di fruizione di alcune risorse ambientali genericamente intese, nonché il livello di tolleranza rispetto ad alcune incipienti fonti di stress. In particolare, gli attributi individuati hanno a che fare con:

la facilità di accesso alla risorsa turistica primaria; l’integrità della risorsa primaria; il rischio di sovraffollamento; la disponibilità di servizi accessori; la presenza di un’area protetta nelle vicinanze; il costo giornaliero

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174 Parte Quarta

Tabella 13.1 Descrizione attributi e livelli

Definizione delle caratteristiche degli scenari Prossimità della risorsa turistica primaria

- Scenario 1: L’attrazione turistica primaria (cioè il mare) è facilmente raggiungibile dall’alloggio a piedi (questo potrebbe dover richiede interventi edificatori sulla costa)

- Scenario 2: L’attrazione turistica primaria è raggiungibile dall’alloggio in circa 10 minuti con mezzo pubblico o privato, circa 15 minuti in bici e 20/25 a piedi (questo eviterebbe di dover effettuare interventi edificatori sulla costa)

Rischio di congestione dell’attrazione turistica - Scenario 1: La spiaggia è data in concessione ai privati: questo implica che gli avven-

tori debbano pagare per l’accesso avendo garantita, però, la disponibilità di ombrel-lone, sdraio e, entro certi limiti, parcheggio

- Scenario 2: La spiaggia è pubblica e l’accesso è libero: questo implica l’assenza di vere e proprie strutture organizzate per l’offerta di servizi (sdraio, ombrellone) e la possibilità di dover parcheggiare ad una certa distanza dalla spiaggia

Integrità ambientale dell’attrazione turistica primaria - Scenario 1: una spiaggia a cui si accede a piedi lasciando le auto in un luogo non vi-

sibile e con minimo impatto ambientale di stabilimenti e sevizi di ristorazione e at-torno alla quale non sono visibili costruzioni

- Scenario 2: una spiaggia a cui si accede a piedi, con mezzi pubblici o lasciando le au-to in un luogo non visibile. Nella spiaggia sono presenti e visibili servizi essenziali (bagnino di salvataggio, pronto soccorso, servizi di informazione ecc.) e attorno alla quale sono presenti costruzioni scarsamente visibili

- Scenario 3: una spiaggia con parcheggio a vista nella quale sono presenti servizi di ri-storazione e stabilimenti non permanenti; costruzioni chiaramente visibili

- Scenario 4: una spiaggia con parcheggio e costruzioni adiacenti; presenza capillare di tutti i servizi essenziali con costruzioni permanenti

Disponibilità di servizi ed attività turistiche accessorie - Scenario 1 (Non integrato): solo soggiorno balneare - Scenario 2 (Integrato con altre risorse turistiche del territorio): soggiorno balneare

con visita guidata ad altre risorse del territorio (città, parchi naturali ecc.) - Scenario 3 (Integrato con altre risorse turistiche del territorio e con qualche iniziativa

ludico-culturale): soggiorno balneare con visita guidata ad altre risorse del territorio e partecipazione ad attività ricreative (manifestazioni sportive, degustazione prodotti tipici)

- Scenario 4 (Integrato con altre risorse turistiche del territorio e varie iniziative ludico-culturali): soggiorno balneare con visita guidata ad altre risorse del territorio e parte-cipazione ad attività ricreative e culturali (rassegne cinematografiche, mostre, mani-festazioni sportive, corsi di degustazione dei prodotti tipici in azienda)

Presenza nei dintorni di un’area naturalistica protetta - Si: nei dintorni dell’alloggio è presente un’area protetta (ad esempio riserva marina,

parco naturale regionale) raggiungibile in circo 30 minuti - No: non sono presenti aree protette nei dintorni dell’alloggio o sono necessari più di

30 minuti per raggiungerle Costo giornaliero del soggiorno per persona (mezza pensione in albergo a 3 stelle)

- € 55 - € 70 - € 85 - € 100

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Turisti e turismo a Follonica 175

Tabella 13.2 Esempio di Choice set

Gli attributi e i livelli utilizzati per descrivere la vacanza sono riportati nella Ta-

bella 13.1. Nelle alternative tra le quali gli intervistati erano chiamati a scegliere non si faceva riferimento ad alcuna destinazione specifica.116

Il disegno fattoriale frazionario, discusso nella parte introduttiva del volume e qui utilizzato come negli altri casi studio, ha condotto all’identificazione di 32 alternative di scelta (choice set) ognuna a sua volta composta da 2 alternative, che differiscono per i livelli assunti dai 6 attributi. Ad ogni turista sono state sottoposte 8 cartelline ognuna

116 Per un approfondimento sugli aspetti teorici relativi all’inserimento o meno dell’etichettatura nelle alternative di scelta si rimanda alla prima parte di questo volume. Per una discussione del problema della scelta di una destinazione turistica si veda Huybers (2005).

Questionario tipo 1 Cartellina n°2 Assumendo che le uniche soluzioni possibili siano le seguenti, quale sceglierebbe fra le seguenti alternative? Caratteristiche della vacanza Vacanza tipo A Vacanza tipo B

Prossimità attrazione primaria

Scenario 1: facilmente raggiungibile a piedi (questo può richiede interventi edificatori sulla costa)

Scenario 2: raggiungibile in circa 10 minuti con mezzo di trasporto (questo eviterebbe interventi edificatori sulla costa)

Rischio di congestione Scenario 2: accesso libero alla spiaggia

Scenario 1: spiaggia data in concessione

Integrità attrazione turistica primaria

Scenario 2: spiaggia raggiungibile a piedi dotata di servizi essenziali (bagnino); costruzioni scarsamente visibili dalla spiaggia

Scenario 3: spiaggia con parcheggio a vista; servizi di ristorazione presenti

Disponibilità di servizi accessori Scenario 2: soggiorno balneare con visita guidata ad altre risorse

Scenario 3: soggiorno balneare con visita guidata ad altre risorse e qualche iniziativa ludico-culturale

Presenza area naturalistica protetta No Si

Spesa giornaliera per persona in mezza pensione € 100 € 55

Preferenza (indicare una sola casella)

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176 Parte Quarta

delle quali prevedeva la scelta tra due alternative (Choice set individuale) (Tabella 13.2).

L’implementazione pratica del CM prevede, prima di tutto, l’osservazione delle scelte effettuate dagli individui. Successivamente, sulla base dei dati rilevati, si passa alla stima dei parametri della funzione di utilità (β). Sulla base dei dati raccolti nella nostra indagine è stato possibile stimare i coefficienti della funzione di utilità dei turisti intervistati nel periodo di rilevazione a Follonica. I risultati sono riportati in Tabella 13.3. Le stime dei coefficienti sono tutte significative ad un livello di significatività del 10%. Come si può osservare, in tutti i casi i segni sono coerenti con l’intuizione eco-nomica.

Vale la pena ricordare che ogni singolo coefficiente stimato indica se e come varia l’utilità e, quindi, la probabilità di scelta della vacanza quando ci si allontana da quelli che sono i livelli di riferimento degli attributi, cioè man mano che ci si allontana dallo “scenario di base”. Siccome il modello stima l’utilità relativa fornita da ogni singolo livello, ovvero la variazione nell’utilità che il passaggio a quel livello produce rispetto ad un livello preso come punto di partenza, è necessario predeterminare i livelli di rife-rimento rispetto ai quali misurare le variazioni. Nel nostro caso questi sono:

bassa prossimità dell’attrazione turistica primaria; basso rischio di congestione; massima integrità dell’ambiente; minima disponibilità di servizi accessori; assenza di un’area protetta nelle vicinanze della località balneare.

Questo insieme identificava lo “scenario di riferimento” rispetto al quale effettuare e valutare le scelte, mentre l’obiettivo dell’indagine era valutare le attitudini ambientali degli intervistati e la coerenza delle scelte rispetto ad esse.

Si evince, allora, dai coefficienti stimati che i turisti preferiscono un alloggio vici-no al mare, individuata come la risorsa turistica primaria. Il valore positivo del coeffi-ciente relativo alla caratteristica “alta prossimità alla spiaggia” denota, appunto, tale preferenza, e ciò nonostante i turisti siano consapevoli del deterioramento della qualità ambientale della costa causata dalla conseguente cementificazione. Questo risultato ri-sente sicuramente della tipologia di turisti che nel periodo estivo frequenta Follonica. Nei periodi di luglio e agosto, infatti, questa località è prevalentemente frequentata da famiglie con bambini e da anziani. Queste categorie di turisti hanno esigenze tali da portarli a preferire la vicinanza all’integrità ambientale, anche in quei casi in cui essi mostrano una generale sensibilità alla tutela ambientale.

Quanto detto è confermato per es. dalla percezione che i turisti intervistati dichia-rano di avere del rischio congestione.117 Tale caratteristica non sembra ridurre la pro- 117 Vari studi hanno cercato di stimarne l’effetto sulla probabilità di scelta della destinazione da parte dei turisti. In tali casi, l’ipotesi è che un peggioramento nei livelli di congestione determini una riduzione nel livello di utilità percepita e, quindi, una diminuzione della probabilità di scelta. Si veda, a tal proposito, tra gli altri i lavori di Hanley et al. (2001) e di Maddison and Foster (2003), che hanno effettuato una tale stima per gli scalatori il primo e per i visitatori del British Museum di Londra il secondo.

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Turisti e turismo a Follonica 177

babilità di scelta della destinazione per la vacanza. Non funziona, in altri termini, per loro l’effetto snob; sembra, piuttosto, esistere un effetto traino, visto il segno positivo del coefficiente che indica come la loro utilità aumenti all’aumentare, piuttosto che al diminuire, dell’affollamento. Questo risultato, a prima vista controintuitivo, deve essere interpretato alla luce di due ordini di fattori.

Tabella 13.3 Stima dei parametri

Variabile Coeff. z-value Prob

ALTA PROSSIMITÀ ALLA SPIAGGIA 0,2283396 5,43 0,000

ALTO RISCHIO DI CONGESTIONE (SPIAGGIA LIBERA) 0,1758312 4,18 0,000

BUONA QUALITÀ DELL’AMBIENTE NATURALE 0,1206946 1.66 0,097

DISCRETA QUALITÀ DELL’AMBIENTE NATURALE -0,2223985 -2,65 0,008

MINIMA QUALITÀ DELL’AMBIENTE NATURALE -0,1618469 -2,23 0,026

BASSA DISPONIBILITÀ DI SERVIZI ACCESSORI 0,1293325 1,78 0,075

BUONA DISPONIBILITÀ DI SERVIZI ACCESSORI 0,1392579 1,66 0,097

AMPIA DISPONIBILITÀ DI SERVIZI ACCESSORI 0,3842274 5,24 0,000

PRESENZA AREA NATURALE PROTETTA 0,073138 1,74 0,082

SPESA GIORNALIERA -0,0050616 -3,13 0,002 ASC -0,0723675 -1,72 0,085 Log verosimiglianza Pseudo R2 N. di osservazioni

- 1593.2287

0.0354 4766

Il fatto che i visitatori di Follonica siano prevalentemente famiglie con bambini ed anziani implica che una preferenza per luoghi frequentati sia quasi naturale. In questi casi, la presenza di altre persone è percepita come “compagnia” più che come “affol-lamento”. D’altra parte, va comunque sottolineato che il modo in cui sono stati definiti nello specifico i livelli degli attributi potrebbe aver influenzato in qualche maniera la scelta. Infatti, si è supposto che il rischio congestione fosse legato al regime di accesso alla spiaggia. L’ipotesi implicita era che, a differenza della spiaggia data in concessio-ne, il libero accesso non avrebbe garantito servizi accessori (sdraio, ombrellone, par-cheggio) e, quindi, avrebbe potuto implicare il rischio di non trovare sufficiente spazio

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178 Parte Quarta

per se stessi e per l’auto. Questo elemento, logicamente, va letto congiuntamente al precedente. Se, infatti, la propria abitazione o albergo è vicino alla spiaggia i problemi prima richiamati sono meno avvertiti, ed a prevalere, a quel punto, potrebbe essere il fatto che il libero accesso implica il risparmio del biglietto di ingresso.

Un’ulteriore considerazione, da non sottovalutare, può essere ancora fatta. La scarsa considerazione degli intervistati per il problema congestione potrebbe dipendere da vari elementi, tra cui:

essi non pensano che spiaggia libera voglia necessariamente dire “spiaggia

affollata”; essi hanno voluto esprimere un giudizio di valore sull’opportunità di dare

in concessione tratti di costa. In questo caso, sarebbero disposti ad accetta-re l’onere dell’affollamento pur di affermare un principio di “democrazia” e di “equità” rappresentati dalla proprietà pubblica di alcuni beni e dal di-ritto di ciascuno di poterne godere liberamente.

I turisti, d’altra parte, mostrano di non gradire una diminuzione dell’integrità dell’ambiente in generale, come risulta dal coefficiente che segna il passaggio dal livel-lo massimo a quello minimo. Tale dato risulta essere meno evidente quando si passa ad analizzare individualmente le variazioni per singolo livello dell’attributo. Alcuni coef-ficienti assumono segni e valori che a prima vista sembrano essere controintuitivi, co-me nel caso del passaggio da massimo a buono e quello da massimo a minino se con-frontato con quello da massimo a discreto.

Probabilmente, la spiegazione, va ricercata nel modo in cui sono stati definiti i li-velli. Infatti, se ci soffermiamo sulla descrizione dei singoli livelli dell’attributo “inte-grità ambientale” (Tabella 13.1) notiamo che lo scenario 1 (massima integrità) corri-sponde ad una spiaggia attorno alla quale non sono visibili costruzioni e vi è una pre-senza minima di servizi, mentre lo scenario 2 (buona integrità) differisce per una più ampia presenza di servizi e per la presenza di costruzioni “scarsamente” visibili dalla spiaggia. La differenza in termini di qualità ambientale è sottile, mentre quella in ter-mini di servizi è più evidente. Gli intervistati, quindi, potrebbero non aver percepito la differenza di qualità ambientale, percependo, invece, la variazione in termini di servizi fra i due scenari. Coerentemente, hanno preferito la seconda alla prima soluzione. Se quest’interpretazione è corretta, la scelta non è stata percepita in termini di trade-off e, quindi, β è positivo perché a parità di qualità ambientale gli intervistati preferiscono lo scenario con un maggior livello di servizi.

Stesso discorso può esser fatto relativamente al passaggio dal livello massimo a quello discreto. In questo caso, contrariamente a quanto ci saremmo aspettati, il β as-sume un valore assoluto maggiore di quello stimato per il passaggio da massimo a mi-nimo. Anche qui, come nel caso precedente, mentre è chiaramente percepibile l’aumento di servizi, non altrettanto avviene per il peggioramento dell’integrità am-bientale. È normale, perciò, che a fronte di un’uguale riduzione della qualità ambienta-le percepita, l’aumento nella disponibilità di servizi contribuisca a ridurne l’impatto negativo sull’utilità. Questo fenomeno è suggerito ancor più chiaramente dalle stime delle disponibilità marginali a pagare (MWTP).

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Turisti e turismo a Follonica 179

Di più immediata interpretazione risulta l’attributo “disponibilità di servizi acces-sori”, dove per servizi accessori si intende la presenza di iniziative ludico-culturali e di visite guidate alle risorse del territorio. La probabilità che la vacanza sia scelta aumen-ta all’aumentare della disponibilità di servizi collaterali offerti. Ciò è coerente con quanto osservato in precedenza per “l’integrità ambientale”.

Il coefficiente associato alla caratteristica “presenza di un’area naturalistica protet-ta”, invece, assume un valore molto basso anche se positivo. La presenza di un’area protetta nelle vicinanze del luogo di vacanza sembra influire poco, anche se ancora po-sitivamente, sull’attrattività della destinazione. Letto congiuntamente a quello sulla preferenza dichiarata per l’integrità ambientale, questo dato delinea una figura media di turista che apprezza di più l’integrità ambientale complessiva del luogo di vacanza che quella offerta da un’area protetta nelle vicinanze. Quest’ultima è vista come servi-zio accessorio; molto più importante, ai fini della scelta, è la qualità ambientale del luogo in cui la vacanza si svolge.

Infine, dai dati sull’ultimo attributo, “la spesa giornaliera”, emerge che, a parità di altre condizioni, l’utilità diminuisce, seppur di poco, all’aumentare della spesa giorna-liera, indicata per persona in mezza pensione in un albergo a tre stelle. A tal riguardo, è utile sottolineare che il valore assunto dal coefficiente relativo alla spesa potrebbe aver risentito del fatto che il 56% degli intervistati ha dichiarato di pernottare in una casa di proprietà (seconda casa) o in affitto ed un altro 13% di essere ospite di amici. Questi elementi sicuramente incidono sui livelli di spesa media giornaliera, tanto che, come detto in precedenza, il 20% degli intervistati dichiara una spesa giornaliera per allog-gio, ristorazione, shopping e divertimento compresa nella fascia 16-25 €, mentre per oltre il 50% di essi non supera comunque i 45 €. Questo, quindi, potrebbe aver influito sulla loro capacità di valutazione.

13.4 Le disponibilità a pagare

Le stime prodotte dal Discrete Choice Model forniscono una indicazione sugli effetti relativi che i singoli attributi hanno sull’utilità prodotta dalle diverse alternative di scel-ta e, quindi, sulla probabilità stessa si una determinata scelta. I risultati del modello possono anche essere utilizzati per calcolare i Saggi Marginali di Sostituzione tra i vari attributi.

Dal punto di vista economico, il SMS più interessante è quello relativo alla stima del prezzo implicito riferito alla variazione di livello di un attributo (Marginal Willin-gness To Pay). Nel nostro caso, il prezzo implicito è calcolabile rapportando la diffe-renza nei coefficienti dei vari livelli di un attributo al coefficiente monetario, rappre-sentato dal coefficiente dell’attributo relativo alla spesa giornaliera, e cioè:

p

i

ˆˆ

MWTPββ∆

−= (1)

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dove ∆βi è la variazione dell’utilità causata dal cambiamento nel livello dell’attributo i, mentre βp è la stima del coefficiente corrispondente all’attributo e-spresso in termini monetari. Le stime della MWTP ci permettono di calcolare l’equivalente monetario delle variazioni nei livelli di utilità determinati da un cambia-mento di livello in uno degli attributi del bene oggetto di studio. Naturalmente i valori ottenuti sono orientativi in quanto influenzati dai prezzi indicati nelle cartelline di scel-ta. Sulla base delle stime dei coefficienti è stato, comunque, possibile calcolare le MWTP della Tabella 13.4.

Tabella 13.4 Stime della MWTP

Variabile MWTP in Euro

Vicinanza alla spiaggia 45,11 Rischio di congestione 34,74 Variazioni nell’integrità dell’ambiente naturale* Da minima a massima 31,98 Da minima a buona 55,82 Da minima a discreta -11,96 Da discreta a massima 43,94 Da discreta a buona 67,78 Da buona a massima -23,85 Variazioni della disponibilità di servizi accessori Da minima ad ampia 75,91 Da minima a buona 27,51 Da minima a bassa 25,55 Da bassa ad ampia 50,36 Da bassa a buona 1,96 Da buona ad ampia 48,40 Presenza area naturalistica protetta 14,45 *inversamente proporzionale all’offerta di servizi presenti in spiaggia

I risultati ottenuti, naturalmente, non forniscono informazione qualitativa aggiunti-

va sul fenomeno in generale. Essi, però, permettono di quantificare alcuni effetti. Anco-ra una volta, risulta interessante soffermarsi sulle MWTP ottenute per le variazioni nell’integrità dell’ambiente naturale. Coerentemente con quanto affermato in preceden-za, i risultati sono influenzati dalla percezione che gli intervistati hanno avuto della va-riazione nei livelli di integrità ambientale rispetto a quella nei livelli di servizio forniti. Si ricorderà che i livelli erano quattro: dallo scenario 1, che corrisponde alla massima integrità, si arrivava, per passaggi successivi, allo scenario 4, che coincide con la mi-nima integrità. Per come sono stati descritti i livelli di integrità ambientale, e dai risul-

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tati ottenuti, emerge che in realtà i livelli percepiti dagli intervistati come rilevanti sono solo due, considerando come equivalenti tra loro gli scenari 1 e 2, individuati come di integrità alta, e gli scenari 3 e 4, cui si associa un livello di integrità basso.

Conseguentemente, ciò che nella scelta ha differenziato tra loro lo scenario 1 e 2 (e 3 e 4) è stata la presenza dei servizi aggiuntivi offerti in spiaggia, che aumentavano a parità di integrità ambientale percepita (scenario 1 = minima offerta, scenario 4 = mas-sima offerta), cioè a costo zero (assenza di trade-off). Per le considerazioni fatte, la scelta si è svolta in condizioni di trade-off solo nel passaggio dall’alta integrità (scena-ri 1 e/o 2) alla bassa integrità (scenari 3 e/o 4). All’interno dei due raggruppamenti, la scelta era tra due scenari percepiti come identici (o non molto diversi) dal punto di vista ambientale e diversi sotto il profilo dei servizi offerti.

L’interpretazione è coerente con i valori ed i segni dei saggi di sostituzione calco-

lati. Infatti, sia il passaggio da una qualità minima ad una discreta che quello da una buona ad una massima sono associati ad una MWTP negativa: a parità di qualità, i tu-risti sono disposti a pagare pur di disporre di una maggiore quantità di servizi accessori o, viceversa, vorrebbero essere compensati per una riduzione nel livello dei servizi non compensata da un miglioramento nell’integrità ambientale.

Invece, nei casi in cui la variazione nel livello di integrità ambientale è più netto, e quindi maggiormente percepito, cioè nel passaggio dal livello di integrità percepito co-me basso (scenari 3 e 4) al livello percepito come alto (scenari 1 e 2), la MWTP risulta positiva. In questi casi la scelta avviene in una condizione di reale trade-off: il valore positivo del coefficiente sta a significare che l’utilità aggiuntiva garantita dal miglio-ramento della qualità ambientale non è controbilanciato dalla perdita sofferta nell’offerta di servizi, tanto che i turisti sono disposti a pagare per una variazione del genere.

In conclusione, a parità di integrità ambientale i turisti preferiscono una maggiore offerta di servizi (questo spiega i segni negativi della MWTP nel caso di una variazio-ne da minima a discreta e da buona a massima), mentre fra un’alta ed una bassa qualità ambientale preferiscono la prima alla seconda, anche se questo si traduce in una dimi-nuzione dei servizi presenti sulla spiaggia (le MWTP sono positive). In altre parole, se la variazione della qualità ambientale è percepita come rilevante, la MWTP per una migliore qualità ambientale prevale sulla MWTP per una maggior offerta di servizi, mentre se la variazione della qualità ambientale non è percepita come rilevante, la MWTP per l’ambiente è minore rispetto alla MWTP per i servizi.

L’analisi condotta delinea un turista molto più sensibile ai comfort, siano essi e-spressi in termini di servizi accessori che di vicinanza alla spiaggia, che agli aspetti ambientali. Esso, infatti, ha in generale un’alta disponibilità a pagare sia per i servizi che per la prossimità alla risorsa primaria. In particolare:

la massima disponibilità marginale a pagare dichiarata si riscontra nel pas-

saggio dal livello minimo a quello ampio di disponibilità di servizi; la disponibilità marginale a pagare per alloggiare vicino alla spiaggia è

maggiore di quella dichiarata per beneficiare di una rilevante variazione della qualità ambientale (da minima a massima).

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Il dato precedente è confermato anche dalle indicazioni fornite dagli intervistati sull’importanza che ogni singolo attributo ha avuto nel determinare la propria scelta. I due attributi che maggiormente hanno influenzato la scelta sono la prossimità all’attrazione primaria, indicata nel 70% dei casi con un grado di importanza alto, e l’integrità dell’attrazione turistica primaria, indicata come altamente importante nel 58% dei casi. In effetti, questo potrebbe sembrare contraddittorio. È come se i turisti non fossero coscienti del fatto che un’abitazione vicina alla spiaggia implica automati-camente l’abbassamento dell’integrità della costa stessa. Forse più semplicemente que-sto vuol dire che i turisti, a fronte di un interesse potenziale per la qualità ambientale, si caratterizzano per una ridotta disponibilità a pagare per garantirla, ovvero i turisti in-tervistati si dichiarano interessati alla qualità ambientale purché siano gli altri ad ac-collarsi gli oneri derivanti da un effettivo impegno volto a favorirla.

Questo risultato è in perfetta sintonia con quanto la teoria economica dei beni pub-blici. Nel caso esaminato, infatti, a fronte di benefici di tipo pubblico (qualità ambien-tale) si hanno costi o benefici di tipo privato (comfort). Esiste, quindi, un incentivo ad agire in modo strategico (free rider). È di fronte ad alternative di questo tipo che si conferma con maggiore intensità l’ipotesi secondo cui l’interesse per certi obiettivi non si trasforma poi nell’accettazione dei costi e dei sacrifici che il loro raggiungimento po-trebbe richiedere (Butler 1998). Vale la pena ricordare che nel caso del turismo, come dimostrato da alcune ricerche, la validità di tale ipotesi, o quantomeno l’intensità con la quale il problema si presenta, risente molto della tipologia di segmento turistico indaga-to (si veda Bimonte e Pagni, 2003).

13.5 Conclusioni

La comprensione delle preferenze dei turisti è un passo necessario, anche se non esau-stivo, per disegnare un’efficace politica di sviluppo turistico di un’area. Insieme a que-ste, però, è necessario conoscere attitudini e preferenze dei residenti, sia perchè le due comunità si influenzano, sia perché l’incontro tra le due comunità può assumere dina-miche conflittuali, che deteriorano da un lato la qualità dell’esperienza turistica e dall’altro la qualità di vita dei residenti. Questi rappresentano elementi imprescindibili per una politica che abbia tra le sue finalità la sostenibilità.

In questo lavoro, attraverso la metodologia del Discrete Choice Modelling, si è e-videnziato l’importanza che alcune variabili hanno nella scelta dei turisti. La stima dell’impatto che queste ultime hanno sull’utilità degli intervistati, infatti, ha permesso di individuare alcuni tratti peculiari delle attitudini e preferenze di questi ultimi. In par-ticolare, l’attenzione si è soffermata sulla valutazione del ruolo che la qualità ambien-tale ha nella scelta della vacanza balneare.

I risultati dell’analisi ci hanno permesso di delineare un profilo del turista balneare medio di Follonica. In generale, le variabili che più sembrano influenzare la sua scelta sono:

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1. “prossimità dell’attrazione primaria” - La probabilità di scelta della vacanza, in-fatti, aumenta all’aumentare della vicinanza dell’alloggio alla spiaggia, e questo nonostante gli intervistati siano consapevoli che ciò possa comportare il deterio-ramento della qualità ambientale della costa a causa dalle troppe costruzioni.

2. “integrità ambientale” – anche se apparentemente in contraddizione con il punto precedente, i turisti hanno mostrato una preferenza per la qualità ambientale, tanto che una sua riduzione causa una diminuzione della probabilità di scelta e, dunque, di benessere atteso associato alla vacanza.

3. “disponibilità di servizi accessori” – i turisti sembrano apprezzare l’offerta di servizi accessori alla vacanza balneare, denotando un interesse per attività se-condarie rispetto alle attività tipo della vacanza balneare.

Dall’indagine è, dunque, emerso che Follonica richiama un turismo che pur dichia-

randosi sensibile alle problematiche ambientali non lo è in fondo in maniera rilevante. Gli intervistati hanno mostrato un interesse più ipotetico che reale verso la qualità ambientale. L’interesse generico per la qualità ambientale viene meno di fronte alla ri-chiesta di impegno diretto. In altre parole, i turisti sono apparsi interessati all’integrità ambientale purché siano gli altri ad accollarsene gli oneri (Bimonte e Pagni, 2003, But-ler, 1998).

In particolare i turisti intervistati hanno mostrato di non essere disposti a rinunciare alla vicinanza dell’alloggio alla spiaggia per garantire una maggiore integrità ambien-tale della costa e, inoltre, che la qualità ambientale non è una caratteristica determinan-te e fondamentale nella scelta delle vacanze. Piuttosto, al momento di decidere la loca-lità balneare dove trascorrere una vacanza, la loro attenzione si focalizza sulla presen-za dei servizi accessori ovvero sulla presenza di quelle altre forme di svago a cui un turista solitamente si dedica durante il periodo di villeggiatura.

Tutto ciò è coerente con la tipologia di turista che frequenta Follonica. Si ricordi, si tratta di un turismo di prossimità composto da famiglie con figli e da anziani. Inoltre, i dati socioeconomici indicano un turista relativamente poco istruito con un reddito me-dio-basso. Teoria economica e ricerche applicate hanno individuato nell’ambiente un bene cosiddetto di lusso, ovvero un bene la cui domanda cresce più che proporzional-mente al crescere del livello di reddito e del livello di istruzione. I risultati ottenuti so-no, da questo punto di vista, coerenti con una tale interpretazione.

D’altra parte, le caratteristiche dell’offerta turistica di Follonica sembrano non presentare elementi di attrito con quelle che sono emerse essere le preferenze e le atti-tudini dei clienti attuali. Emerge chiaramente che l’offerta seleziona la propria doman-da. Al di là di qualsiasi strumento di politica economica (tasse, quote), ogni piano di sviluppo turistico deve fare i conti con le caratteristiche dell’offerta, perché è sempre più evidente che sono le caratteristiche di questa a rappresentare la principale guida nella scelta del turista. La struttura e le caratteristiche dell’offerta rappresentano allora il principale strumento per selezionare i propri clienti.