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LA GAZZETTA DI F1-FULLSIM N° 7 – Giugno 2010 – Anno VI°
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Page 1: Turchia_2010

LA GAZZETTA DI

F1-FULLSIM N° 7 – Giugno 2010 – Anno VI°

Page 2: Turchia_2010

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SOMMARIO 2

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Pit Stop - Sotto i Riflettori

Major League – Mai sottovalutare Pappalardo

Conferenza Stampa – Major League

Classifiche Major League – Turchia

Un po’ di numeri – Major League

Major League – Il film della gara

Driver League – Primaguida mette tutti in riga

Driver League – Primaguida mette tutti in riga

Conferenza Stampa – Driver League

Classifiche Driver League – Turchia

Un po’ di numeri – Driver League

Driver League – Il film della gara

Open League – Tiro Mancin all’Istanbul Park

Open League – Tiro Mancin all’Istanbul Park

Conferenza Stampa – Open League

Classifiche Open League – Turchia

Un po’ di numeri – Open League

Open League – Il film della gara

PIT STOP:

Redazione:

Redattore Capo Luigi Ditrani

Inviato Major League: Alessio Campus

Inviato Driver League: DFP-Client

Inviato Open League: Luigi Ditrani

Analisi Dati e Grafici Gabriele Alloro

Grafica e Impaginazione: Luigi Ditrani

Con la collaborazione

Mamma mia che gara, mi scuseranno i ragazzi della Open e della Driver se trascuro le loro

gesta, caratterizzate dal ritorno alla vittoria in Driver League di quel piccolo campioncino che ad

ogni gara diventa sempre più grande e che fa di nome Primaguida e invece dalla prima vittoria

stagionale in Open League di quel pilota che sin dall’inizio della stagione l’aveva in canna ma per

un motivo o per l’altro gli era sempre sfuggita, parliamo dell’ottimo Davide Mancin, entrambi

dell’ottima Force India che pare in questo appuntamento abbia trovato l’elisir del pilota perfetto,

ma come facciamo a non parlare degli ultimi giri della gara Major. Parlo da spettatore, che figata

ragazzi un vero duello di latri tempi, quelli delle piste vere, dove magari se un doppiato non ti

dava strada e veniva fuori stò po po di roba nessuno gli andava a dire nulla, almeno i media, si

perché avevano tutt’altro da raccontare. Qui magari un po’ di amaro in bocca a qualcuno è

rimasto e magari a ragione, ma caspita mettiamoli sulla bilancia e vediamo da che parte pende il

peso, dalla parte del rallentamento causato, o dalla parte dello spettacolo puro visto dopo? Io stò

dalla seconda parte, anche se capisco perfettamente quale possa essere lo stato d’animo di chi

aveva condotto fino a quel momento. Certo sarebbe potuta finire in maniera diversa, Pappalardo

magari non sarebbe riuscito a riagganciare all’ultimo giro il duo di testa complice la Toro Rosso

da doppiare, ma è anche vero che ad inizio dell’ultimo giro con le posizioni che non erano

cambiate abbiamo assistito ad un finale di gara che sarebbe da usare come intro per le gare vere

della F1, grazie ragazzi è stato comunque tutto molto emozionante.

Mamma li Turchi

Major League – Mai sottovalutare Pappalardo

Page 3: Turchia_2010

Sono stati disputati appena 6 GP e sommando le varie leghe, i motori rotti in Williams sono già stati 5, per

non parlare poi della rottura dei freni in Bahrain avvenuta sulla vettura di Merlino e che gli è costata

probabilmente la vittoria. Come mai così tanti problemi di affidabilità in questo inizio di stagione? La

vettura non è stata ancora testata a fondo e quando pensi che questi problemi potranno dirsi

definitivamente risolti?

In effetti, sono problemi che, specie per i motori, si sono ripetuti ma in circostanze differenti. Quello che bisogna,

capire, è che i test sono assolutamente indicativi per quello che riguarda la scelta dei rapporti al cambio e in

particolare della settima marcia, quasi mai proviamo le scie e quasi mai l’adrenalina di una situazione di battaglia in

pista è ripetuta in un test, dove le cambiate sono sempre perfette. In gara l’enfasi e la voglia di passare a volte

giocano brutti scherzi, la scia il boost, le cambiate ritardate, le scalate prossime ai fuori giri esistono, nei test no, e di

questa bisogna assolutamente tenerne conto, pena l’avvicinarsi delle penalizzazioni che si riferiscono a questo

problema.

I due piloti della lega Open che fanno coppia in Williams (ormai da due anni) corrono in Fullsim da un buon

periodo, per questo motivo dovrebbero avere ormai acquisito entrambi una certa esperienza con le vetture

da F1, ma i risultati in gara invece non sembrano rispecchiare quest’aspetto e anzi, molti dei nuovi pilota

che si presentano in pista riescono a tenerne il passo o addirittura a sopravanzarli; come ti spieghi queste

continue difficoltà da parte loro non solo nel progredire ma anche solo nel gestire la vettura?

E' difficile dare una spiegazione, specie se confrontiamo l’esperienza dei nostri piloti della categoria Open con il

resto della griglia. Secondo me sono delle potenzialità inespresse, scaturite dal fatto che l’allenamento e la capacità

di trovare una concentrazione per il lasso di tempo necessario per la gara, sono decisivi ai fini del risultato. Ripeto

le capacità ci sono vanno solo approfondite e sviluppate e sono certo che i miglioramenti saranno tangibili, i piloti

delle categorie superiori sono certamente disponibili a dare consigli e organizzare test collettivi dove cercare di

individuare e correggere quello che non va, tutto relazionato alla vita reale e al tempo che ti concede per il nostro

hobby; certo che i passi avanti fatti di alcune new entry del campionato dovrebbero far riflettere.

In Driver League Merlino sta disputando un ottimo campionato (pur se penalizzato da qualche noia tecnica

di troppo), con un buon miglioramento delle sue performances rispetto allo scorso anno; di contro Ermy

sembra invece un po’ la cosiddetta “promessa mancata”, poiché il suo finale di campionato dello scorso

anno (con addirittura la pole-position conquistata ad Abu Dhabi) avrebbe fatto presagire qualcosa in più.

Cosa ne pensi? Sei rimasto sorpreso in positivo/negativo oppure in fin dei conti era questo che ti aspettavi

da entrambi i piloti?

Anche qui non possiamo che rallegrarci delle prestazioni dell’ottimo Merlino, il quale secondo il team è stata una

scommessa vinta quando lo abbiamo voluto con noi. Un ottimo pilota, un ottimo ragazzo, anch’esso appena

possibile sempre pronto a collaborare con il team per lo sviluppo degli assetti. Di contro abbiamo Ermy che va a

sostituire il pilota fortissimo qual è Tormento, Ermy sta vivendo un periodo difficoltoso se confrontato alla chiusura

dello scorso campionato. Anche qui sono certo è solo una questione di tempo da dedicare e di ambientamento.

Ermy è un forte pilota virtuale che è in grado di dimostrare il suo valore appena troverà il giusto feeling e il giusto

tempo per la preparazione e lo dimostrerà.

Le vetture 2010, grazie anche alle gomme slick, sono in generale un po’ più facili da guidare rispetto allo

scorso anno e il set up non è tanto decisivo per riuscire a “tenere la macchina in pista”, bensì risulta

fondamentale per trovare quella manciata di decimi che ormai può fare la differenza in ogni gara. Secondo

te quanto margine di miglioramento ha la Williams da questo punto di vista, anche in confronto diretto con

le altre scuderie e forse principalmente con la Ferrari, perché in base alle voci dal paddock sarebbe

accreditata, al momento di essere leggermente più avanti rispetto alle altre?

Ma che la Ferrari sia forte è innegabile, merito del lavoro dei suoi piloti della chimica all’interno del team, il set up è

fondamentale per un pilota, un vestito che deve calzare a pennello. E come spesso accade, un vestito non va bene

per tutti puoi adattarlo e ognuno si fa il suo partendo però dalla stessa stoffa. Detto questo noi in Williams e in

particolare in Major abbiamo le stesse affinità sul set up quindi arriviamo abbastanza velocemente alla definizione

dello stesso, con risultati differenti, ma qui la bravura di DFP_client fa la differenza. Secondo me c’è molto spazio di

miglioramento andando a lavorare sul differenziale autobloccante che dai primi test effettuati da sensazioni di

miglioramento e guidabilità in alcune fasi critiche di una gara sensibilmente apprezzabili, noi ci stiamo lavorando.

Come si svolge in Williams la preparazione di un GP?

Penso che l’approccio sia uguale per tutti i team, si definisce un set up di base, si sviluppa in relazione al tracciato,

si definisce poi il set up da qualifica uno. Si presta molta cura ai test di durata dei freni, rapporti al cambio, e durata

motore, anche se questa cosa che ho appena detto fa a cazzotti con quello che poi in realtà è successo, si cerca un

giusto mix tra velocità di percorrenza in curva e velocità in rettilineo e devo dire che Marco è un vero maestro nella

Page 4: Turchia_2010

scelta di questo compromesso, anche se a volte per sua stessa ammissione è troppo conservatore, ma poi arrivo io

e magari caliamo qualche tacca di ala se lo riteniamo opportuno, ripeto Marco legge molto bene quello che serve

alla vettura per il tracciato che affronta, a volte scelte più scariche non sempre per l’intero arco della gara danno il

risultato che si cerca.

Dfp-Client, a volte un po’ in sordina ma sempre molto costante, è in lotta per il titolo piloti Major League;

cosa pensi delle sue possibilità? E che cosa manca alla squadra per essere considerata una seria

pretendente alla vetta della classifica costruttori?

Permettimi di dire che definire DFP_client un pilota a volte un po’ in sordina è quanto meno azzardato, uno che in

tre anni ha avuto un’escalation di risultati incredibile sia sotto forma di costanza sia di sostanza. Molto spesso a

podio, quasi incredibilmente da circa tre anni sempre a punti tranne tre volte, e dallo scorso anno ha anche

cominciato a vincere nella categoria regina. Per me è fortissimo, è un onore correre con lui, anzi credo che per le

sue ambizioni potrebbe pretendere magari un compagno di team più performante. Ci siamo scelti, per così dire, tre

anni fa e da allora è semplicemente stato un crescendo di conoscenza e di piacere di stare nello stesso team,

credo per entrambi, manca il giudizio di DFP_client, davvero un gran compagno di squadra al quale in parecchi

hanno fatto offerte per questa stagione, a riconoscenza delle sue qualità.

Secondo il tuo punto di vista qual è il maggior pregio del team? E qual è invece il punto su cui bisogna

lavorare di più?

Ma sicuramente l’ambiente del team è molto buono, soft, mai alla ricerca della prestazione assoluta ad ogni costo, i

piloti hanno il loro spazio per le loro scelte, non ci sono mai stati episodi sopra le righe che ci hanno visto coinvolti

all’interno della comunità o in gara, anche se per certi aspetti magari questo modo di essere potrebbe essere un

freno, mi spiego. Il non ricercare ad ogni costo la massima prestazione, la prestazione vincente, o meglio ricercarla

ma senza quell’assillo della vittoria ad ogni costo, potrebbe portare a una rilassatezza che può scaturire in risultati

che sono da considerare poco soddisfacenti. Lo scorso anno abbiamo chiuso come quinto Team dell’intera Fullsim,

un ottimo risultato, ma molto condizionato da alcuni piloti che non hanno potuto fornire i risultati nelle loro possibilità

per varie vicissitudini, tra questi ci sono anch’io. Credo invece che il punto di miglioramento possa essere

l’intensificazione delle prove private del team per tutti i membri sviluppando una metodologia sulla definizione di

alcuni parametri base del set up che ci porterebbe più velocemente al risultato ambito.

Che cosa permette al pilota Ditrani di fare spesso delle fantastiche partenze? È semplicemente un dono di

natura o dietro c'è anche una spiegazione tecnica?

Credo che la cosa principale sia la tempistica al semaforo, nonostante l’età ancora buona, il buon controllo del

pedale destro, la concentrazione, e una buona dose di fortuna che non guasta mai. Ma a parte gli scherzi credo che

sia stato da sempre un mio punto forte che mi accompagna da parecchi anni ormai nel Racing Online, parecchie

volte è andata bene poche volte meno bene. Ricordo una partenza in Malesia di qualche anno fa, dove partii ultimo

per non aver effettuato le qualifiche e alla curva quattro ero in quarta posizione, la griglia era abbastanza piena

quella volta, ecco quello è un ottimo esempio, ma adesso basta sembra che voglia far passare quello che poi non

sono.

Dopo aver osservato questa prima parte di stagione, devi dare un consiglio a ogni singolo pilota Williams,

compreso te stesso. Vai!

Bella domanda, anche se mi metti in difficoltà più che altro verso i miei piloti e compagni di team. A Marco direi che

a volte deve pensare alla Pappalardo, cioè mollare le briglie ai cavalli della sua mente e provare a osare di più, e i

cavalli a disposizione di Marco sono davvero parecchi, ma come faccio a dire queste cose a un pilota con i suoi

risultati, Marco continua così che vai alla grande. A Ditrani, cioè a me, direi che a volte bisogna saper accettare

certe dinamiche in gara che non sono il risultato delle tue azioni, ma quelle di altri, cercando di trarre il massimo

risultato dalla situazione, ma questa stagione credo vada molto meglio. Anche a Merlino mi viene da dire poco, ha

ottime caratteristiche e anche per lui se vorrà continuare con noi e se troverà il tempo per dare sfogo alle sue

capacità prevedo un bellissimo futuro pieno di soddisfazioni, è bravo è veloce, si allena poco a suo dire, fate il totale

e fate le vostre considerazioni, anche per lui avanti così. Ad Ermy non posso che dire, quando troverà tempo per

allenarsi di più, magari con i suoi compagni di team, fissando delle sessioni private, vedrai che girerà, lui è tosto

veloce, è un uomo delle montagne, sostanzioso e senza fronzoli, quindi sono certo che una volta a posto i risultati

saranno con lui, forza Ermanno. Ai ragazzi Open voglio dire, su forza ragazzi, autostima, vi vedo un pochetto

rassegnati, macché difficoltà, fuori gli attributi, rompete le scatole al TM, ai ragazzi del team, chiedete, proviamo,

facciamo, non siete inferiori a nessuno, la luce dovete tenerla accesa voi con la voglia di riuscire e di competere,

secondo me Marco e Giulio possono gareggiare alla grande in Open League, tutto serve, la giusta preparazione, il

set up, aver provato abbastanza, ma una cosa è necessaria, la convinzione assoluta di poter far bene, trovata la

scintilla tutto il resto si accenderà di conseguenza, Forza Williams Boys.

Page 5: Turchia_2010

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Di Alessio Campus

stanbul - Ci

apprestiamo a

seguire il 7°

appuntamento della

stagione Major

League, ospitata dal

circuito di Istanbul Park per il gran premio di Turchia.

Un circuito largo e con molte vie di fuga, tecnico e allo

stesso tempo capace di favorire duelli diretti. Sono

presenti solamente undici vetture, quindi quest'oggi si

stabilisce il non invidiabile record negativo dell'anno.

La Q1 si rivela relativamente semplice per molti piloti,

visto che solamente uno di questi sarà escluso dalla

lotta per la pole position; tocca a Cucciniello rimanere

fermo ai box a guardare i suoi avversari darsi

battaglia. I corridori prendono molti rischi sin

dall'inizio, e alcuni giri sono annullati per tagli;

fortunatamente non sono i giri più veloci, quindi

nessuno è penalizzato. La partenza dal palo è

conquistata da Magkas7 con un 1:27.4, seguito a un

decimo dalla Ferrari di Celiento. Seconda fila

composta da Pappalardo e Morra, terza da Dfp-Client

ed Emanuele; in settima e ottava posizione le Toro

Rosso di Benvenuto e

Ziroli, mentre in quinta fila

troviamo Ditrani e The

Drake. Cucciniello

completa la griglia in

undicesima piazza. I piloti

portano in temperatura

gomme e freni durante il

giro di riscaldamento, ma

proprio in questi frangenti

Emanuele sembra

accusare problemi alla

sua Force India; rallenta

all'esterno della curva otto e si fa sfilare da tutti, poi

riprende la sua marcia abituale. Il regolamento gli

consente di recuperare le posizioni perse e di

schierarsi in griglia nella posizione acquisita in Q3.

Sale alto il rombo dei motori, gli sguardi dei piloti

mirano il rosso e quando questo sparisce ecco che

scatta il gran premio della Turchia 2010! Pappalardo

ha uno scatto fulmineo e affianca Celiento, che nel

tentativo di attaccare Magkas7 va in sovrasterzo e

taglia la prima curva, perdendo la seconda posizione

a vantaggio del pilota Brawn GP. Poco dietro tutto

rimane invariato, mentre Ditrani e Cucciniello sono in

difficoltà; la Williams del primo tocca Benvenuto dopo

una sbandata di quest'ultimo, andando a rompere

l'ala contro il muretto dei box (The Drake è bravo e

fortunato ad evitarlo). Il secondo compie un testacoda

nei primissimi metri, per poi ricominciare

l'inseguimento. Intanto i primi tre stanno già dando

spettacolo; Pappalardo prova a sfruttare un “lungo” di

Magkas7, ma qualcosa non va. Nelle primissime

curve la vettura bianco-gialla sembra soffrire di un

netto sottosterzo, che gli fa perdere diverse posizioni

fino a stabilizzarsi in quinta. Celiento invece

concretizza il suo potenziale e sorpassa anche la Red

Bull, prendendo la testa della corsa. Nella lotta per la

sesta piazza Benvenuto tocca Emanuele, la Force

India s’intraversa e perde due posizioni a vantaggio

delle Toro Rosso. Alla fine del primo giro abbiamo

questa situazione; Celiento è primo e il podio virtuale

è completato da Magkas7 e Dfp-Client, mentre in

zona punti sono presenti Morra, Pappalardo,

Benvenuto, Ziroli ed Emanuele. In nona posizione

troviamo The Drake, in decima Cucciniello, mentre

Ditrani rientra ai box per sostituire il musetto.

Sembrano esserci però ulteriori complicazioni, e il

pilota Williams opta per il ritiro; le telecamere lo

inquadrano in una smorfia di disappunto. Nelle ultime

curve del secondo giro Morra attacca Dfp-Client, che

commette una sbandata in accelerazione e cede la

terza posizione. Il giro

successivo è duello fra i due

compagni di squadra

Benvenuto e Ziroli, che si

scambiano la posizione dopo

un contatto fortuito. Ma non è

finita qui; pochi giri dopo

Benvenuto restituisce il

favore e passa nuovamente

6°, ma per poco. I commissari

hanno, infatti, deciso di

penalizzarlo con un Drive

Through per il contatto che ha

costretto Emanuele a lottare per il singolo punto.

Ritornerà in pista in nona posizione, proprio mentre il

suo collega si difende con successo dall'attacco della

Force India colpita; purtroppo per emanuele il suo

assetto non sembra godere di una buona velocità di

punta, e questo lo penalizza nel lungo rettilineo a

cavallo fra gli ultimi due settori. In queste prime fasi di

gara Celiento e Magkas7 creano un minimo di

margine dal primo gruppo inseguitore, formato da

Morra, Dfp-Client e Pappalardo, che a loro volta

distanziano il gruppo composto da Ziroli, Emanuele,

The Drake e Benvenuto. Più indietro Cucciniello, che

sembra in affanno; difatti è lui il secondo ritirato del

gran premio. I nostri inviati s’informano celermente

sulle cause, scoprendo che il pilota Renault si è

arreso per un crescente dolore alla scapola e al collo.

I

Page 6: Turchia_2010

4

Di Alessio Campus

Ora le vetture rimaste in pista sono solamente nono,

ed è proprio l'ultima a inaugurare le danza ai box al

16° passaggio. I giri successivi si ferma tutto il resto

della truppa, e qui si consuma il piccolo dramma di

Dfp-Client; il corridore Williams ha la piazzola in parte

occupata dalla Red Bull di Magkas7, e perde del

tempo prezioso riposizionandosi alla meglio davanti al

proprio box. Quando le operazioni sulla sua vettura

stanno per finire ecco che arriva Emanuele, che gli

mette la vettura proprio davanti; riprenderà la pista

dopo aver perso due posizioni e circa venti secondi

oltre il necessario, difendendo la sua 7a posizione da

Benvenuto. I piloti che erano partiti con un po' più di

benzina hanno in questi momenti la possibilità di far

fruttare la propria strategia, ma bisogna anche fare i

conti con i duelli diretti; Pappalardo, infatti, cambia

immediatamente passo e va a prendere Morra, ma in

un tentativo di sorpasso esagera e finisce per perdere

solo tempo. La Belva, insieme a The Drake, ha però

molto carburante a bordo, e rientra dalla sosta

conquistando un posto virtuale sul podio. Quando tutti

hanno fatto il primo rabbocco, la situazione è la

seguente; Celiento è in prima posizione, con

Magkas7 che lo segue a vista. Il podio è completato

da Pappalardo, distanziato di circa quindici secondi

dai battistrada; quarto Morra, che dietro di lui ha il

nulla. Infatti, il gruppo composto da Emanuele, Dfp-

Client, The Drake e Ziroli, che completano la zona

punti, è ben distanziato. Nono Benvenuto, in lento ma

costante recupero. La lotta per la 5a posizione vede

Dfp-Client tentare il sorpasso su Emanuele, ma il

taglio commesso alla prima curva lo costringe a

restituire il maltolto; il pilota Williams è fin troppo

corretto, e alza talmente tanto il piede che The Drake

coglie l'attimo, passando in 6a piazza. L'alfiere della

scuderia inglese va subito all'attacco, ma il poco

carico aerodinamico favorisce il rivale; Dfp-Client

prova allora a farsi valere nella parte lenta del

tracciato, ma una sbandata in uscita dall'ultima curva

lo porta a perdere un'altra posizione a vantaggio di

Ziroli. Siamo al 30°giro, e al box Ferrari c'è un po' di

sconforto; Morra sconta un Drive Through per i diversi

tagli fatti, e ora sembra aver perso le ultime chance di

finire sul podio. Almeno mantiene la sua quarta

posizione. Nello stesso giro Ziroli non riesce più a

difendersi dall'arrembante Dfp-Client, che lo punisce

dopo un leggero “lungo”. Diversi passaggi più tardi

The Drake dimostra di subire la pressione, commette

una sbavatura che penalizza il molto vicino pilota

Williams, nuovamente passato da quello Toro Rosso.

Ricominciano le soste, che cambiano un solo valore

in campo; The Drake, infatti, commette un breve

fuoripista che gli fa perdere ben tre posizioni e la zona

punti. Prova a recuperare il tempo perso attaccando

Benvenuto, ma il contatto fra i due lo spinge ancora

più indietro. Pappalardo si dimostra ancora una volta

il più pesante, e rosicchia del margine alla coppia di

testa; si sta avvicinando. Siamo ormai a meno di dieci

giri dal termine, ma i giochi non sono assolutamente

finiti. Emanuele è pressato da Dfp-Client, e alla prima

curva va in testacoda, lasciando libera la sua 5a

posizione. Ma che succede? La sua Force India

rimane ferma in mezzo alla pista; il pilota esce

sconsolato dall'abitacolo, e da dietro le barriere fissa il

posteriore fumante della sua monoposto. Non è stato

un errore, ma il cedimento del motore a farlo

sbandare e fermare. Fonti interne alla scuderia

parlano però di un errore in scalata, che ha provocato

un eccessivo surriscaldamento. Mentre ci occupiamo

di questa vicenda come se fosse l'ultimo colpo di

scena, ecco quello che non ti aspetti; la “macchina” di

Benvenuto accusa problemi a pochi chilometri dalla

fine, e proprio mentre arrivano le vetture in lotta per la

vittoria. La Toro Rosso si sposta in ritardo e Magkas7

si fa sotto con Celiento; il pilota Ferrari respinge la

minaccia, ma non sarà la sola. Infatti, il giro

successivo, il pilota Red Bull ci prova nuovamente, e

dopo il lungo rettilineo compie un bel sorpasso

all'esterno. Celiento non ci sta, e appena tre curve

dopo compie un sorpasso sul lato esterno ancor più

impegnativo! Pappalardo intanto si è notevolmente

avvicinato, ha anche provato a mettere il muso in

diverse occasioni ma non gli è stato concesso

abbastanza spazio. Comincia l'ultimo giro, e la chiave

della gara è la chicane prima del lungo rettilineo fra il

secondo e il terzo settore; Celiento commette una

sbavatura proprio li, la Red Bull affianca la Rossa, la

BrawnGP prova a inserirsi nuovamente. Gli spettatori

trattengono il fiato, era da tempo che non si vedeva

un finale così caldo. Celiento e Magkas7 rimangono

affiancati, il primo ritarda la staccata e il secondo fa lo

stesso, esagerando; i due finiscono larghi,

Pappalardo sfrutta la traiettoria interna e s’invola

verso la bandiera a scacchi. Magkas7 riesce a

contenere Celiento e i due saliranno sul podio. Quarto

è Morra, ma dopo il ricorso della williams, la sua

posizione sarà scambiata con la quinta di Dfp-Client;

troppi i tagli del ferrarista. Sesto Ziroli, seguito dal

compagno di squadra Benvenuto e da The Drake. La

gara riequilibra un po’ la classifica piloti, e siamo certi

di una cosa; mai sottovalutare Pappalardo! Il vostro

inviato Alessio Campus

Page 7: Turchia_2010

5

CONFERENZA STAMPA

Di Alessio Campus

Bentornato in conferenza stampa

Fausto. Dopo un avvio di campionato

strabiliante hai avuto tre gare difficili; in

alcune occasioni non sei stato

fortunato, ma come ti spieghi i diversi

errori fatti?

Grazie, sono contento di essere tornato sul

podio. Sicuramente ho avuto delle gare di

difficile gestione, un connection lost e

diversi episodi la cui sportività metterei in

discussione, escluso poi il mio errore in

Spagna. Devo dire che ho pochissima

fiducia nella correttezza dei miei avversari

in pista e nelle prime fasi di gara sono

molto teso perché cerco di evitare i

contatti, da questo derivano spesso errori

come quello fatto in Spagna e come quelli

fatti nel primo giro in questa gara.

Parliamo della gara turca; nelle

primissime curve sembrava che la tua

monoposto avesse molto sottosterzo,

tanto che hai perso qualche posizione.

È stato questo il vero motivo del tuo

avvio titubante?

In realtà la mia partenza è stata davvero

buona. Magkas però non ha gradito che in

uscita dalla prima curva lo stessi

affiancando e mi ha cortesemente

accompagnato fuori pista pregandomi

quindi di rimanere dov'ero o di togliermi dai

piedi. Queste e altre manovre come le

sportellate che ho preso da Celiento a fine

gara e a Monaco mi rendono parecchio

nervoso perchè secondo me le battaglie in

pista non si vincono così. Gli errori li faccio

per questo, perché certe manovre

m’innervosiscono oppure perché cerco a

volte di staccare lungo per fuggire dalle

staccate kamikaze di molti avversari.

Ultimi tre giri emozionanti come pochi;

hai provato diverse volte a intrometterti

nella lotta ma alla fine è stato il non

immischiarti troppo a farti vincere.

Strategia e caso allo stesso tempo?

Quando sono uscito dal primo pit stop

avevo diciassette secondi di svantaggio

accumulati aspettando di avere pista libera

nel primo stint. E' stata dura recuperare

ma decimo dopo decimo l’ho fatta. Negli

ultimi giri, grazie anche alla battaglia tra i

primi due, sono arrivato molto vicino. Al

penultimo giro ero in scia a Magkas e a

fianco di Celiento che mi ha buttato fuori

pista. All'ultimo giro ero in mezzo ai due

che invece erano affiancati. Avevo pensato

a una manovra tipo Mansell Vs Senna-

Prost ma poi mi son detto "sarebbe follia,

questi faranno la solita staccata kamikaze

e vanno fuori" ... e, infatti, è andata così.

chi di sportellata ferisce.... Alla prossima,

spero di non vincere più gare in questo

modo.

Il pilota Magkas7 non si è presentato alla

conferenza stampa; i giornalisti sono

andati a prendere il sole, mentre gli

sponsor erano già abbastanza neri così.

Gennaro, una gara che ti ha visto in

testa per quasi tutta la sua durata;

prima di analizzare gli ultimissimi giri,

com’era andata sino a quel momento?

Eri preoccupato per il finale?

Ciao, be direi che fino a quel momento era

andata tutto secondo i piani, forse anche

meglio, ero stato bravissimo fino a quel

momento a tenere un passo costante con

un Magkas sempre negli scarichi. Ero

preoccupato solo di non fare errori nel

finale, perché sapevo che a scanso di

problemi non sarei potuto essere passato,

mentre poi...

Siamo a tre giri dalla fine; Benvenuto ha

delle difficoltà tecniche e ti ostacola nel

doppiaggio. Hai realizzato subito quello

che stava per accadere? Vorremmo

sapere cosa hai pensato in quel

momento e cosa appena finita la corsa.

Quello che ho pensato in quel momento e

le bestemmie di fine corsa non te le posso

dire verrei squalificato^^. A parte le battute

ho pensato che dopo tutte le volte che ti

parlavo di fortuna, a tre giri dalla fine la

fortuna mi ha completamente voltato le

spalle, forse in una delle gare in cui

meritavo di più. Pazienza.

La lotta con Magkas7 è stata dura, tanto

che i commissari si sono dovuti riunire

per decidere eventuali sanzioni. Non ci

sono state; come valuti le vostre

schermaglie nell'ultimo mezzo giro?

Guarda ormai non mi stupisco più di

niente, immaginavo che le decisioni

sarebbero state queste, non sono per

niente d'accordo ma non si può far altro

che accettare perché mi verrebbero a dire

che è giusto cosi bla bla bla. Si preferisce

penalizzare dopo la corsa qualche taglio di

Armando, in una gara che dopo qualche

giro lo vedeva solitario e in lotta con

nessuno, in pratica guidando magari in

modo superficiale, con uno stop & go di 25

secondi, e di far passare liscio un taglio di

3mt con conseguente attacco e taglio di

strada sul rettilineo finale per non farsi

superare da parte di Magkas. Che dire

complimentoni. Non ce l'ho con Nikos

assolutamente, tant'è che non ho fatto

ricorso perché pensavo, era tanto palese

la cosa... Ma ormai le cose stanno

prendendo questa piega e nessuno che ti

viene a spiegare il motivo... chissà magari

dopo questa risposta si sveglierà il nostro

capo Lorenzo dal suo sonno!

Page 8: Turchia_2010

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MAJOR LEAGUE - Il Film della gara

Prima staccata Celiento in testa; contatto emanuele-Benvenuto

Duello in famiglia; Ziroli passa Benvenuto all'esterno

La prima sosta penalizza Dfp-Client

La lotta tra The Drake, Ziroli e Dfp-Client

Seconda parte di gara in solitaria per Morra

Il motore di emanuele si ferma, Dfp Client lo sfiora

Bandiere Blu! Benvenuto rallenta Celiento

Magkas7 ne approfitta

Celiento risponde per le rime Quattro curve alla fine! Mai sottovalutare Pappalardo - Fra i due litiganti il terzo gode

Page 9: Turchia_2010

7

I NUMERI DELLA MAJOR LEAGUE

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I NUMERI DELLA MAJOR LEAGUE

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Dati e Grafici a cura di Gabriele Alloro

IL PAGINONE DELLE STATISTICHE

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Di DFP-client

stanbul - La 7a gara del

mondiale Fullsim si svolge in Turchia sul circuito di Istanbul, circuito caratterizzato dalla cronica carenza di pubblico e soprattutto dalla famoso curva 8, una curva che ne racchiude in sé praticamente 4. Ma veniamo ora al risultato della Q1, dove Rosetti fa segnare il miglior tempo di 1.26.186. Secondo è Primaguida con 1.26.257, poi Bargagni e Pasoli anche loro distanziati di pochissimo; 5° è Chiarini e a seguire Merlino, Hamtak, Loreto, Adso e Peo. Esclusi dalla Q3 invece Tranquillo (wild card), Vitale, Ermy e Scaniglia. In Q3 è invece Primaguida a conquistare la pole-position, “soffiandola” per soli 24 millesimi a Rosetti. 3° e 4° (come in Q1) sono rispettivamente Bargagni e Pasoli, a seguire troviamo poi Chiarini, Peo, Merlino, Hamtak, Adso e Loreto (quest’ultimo senza tempo). Da segnalare però che Rosetti viene penalizzato di 5 posizioni in griglia per essere uscito durante la “Q2” (è infatti vietato). Tutto è pronto, si spengono le luci rosse e si parte: Primaguida scatta bene, mantenendo la testa della corsa; anche Pasoli parte bene, sembra potersi giocare la seconda posizione alla prima curva con Bargagni, che però viene toccato in frenata da Chiarini che lo fa andare leggermente fuori pista in modo da fargli perdere la posizione anche nei confronti di Peo (ora 3°). Chiarini invece si accoda al ferrarista in 5a posizione. Alle loro spalle numerosi contatti: prima Vitale arriva lungo e colpendo Hamtak finisce in testacoda, successivamente contatto fra Adso e Vitale alla curva 5 con il primo che ha la meglio e mantiene la 7a posizione. Poi, circa nello stesso punto, Hamtak colpisce Scaniglia (fermo a centro curva), facendolo andare involontariamente in testacoda ed infine Loreto colpisce Tranquillo finendo

anch’egli in testacoda. In seguito la Direzione Gara deciderà per un Drive Through ai danni dei piloti Chiarini e Vitale. Proseguiamo con la corsa: come detto in testa c’è Primaguida con alle sue spalle Pasoli, mentre al terzo posto si è ora portato Bargagni superando Peo alla curva 8. intanto grande lotta anche dietro di loro tra Chairini e Merlino con quest’ultimo che cerca di passare il pilota Sauber-BMW alla staccata in fondo al rettilineo principale del circuito, ma deve desistere. Al giro seguente invece, sempre nello stesso punto, è invece proprio Chiarini ad attaccare e superare Peo conquistando così il 4° posto. Stessa manovra anche da parte di Rosetti (che passa 7°) ai danni di Adso. Sul rettilineo del traguardo però Chiarini ha un inspiegabile calo di potenza e quindi Peo si riprende il 4° posto. Nel frattempo Hamtak passa 9° attaccando e superando Ermy, mentre poco dopo anche Merlino riuscrà a superare Chiarini diventando così 5°. Intanto in testa alla corsa Primaguida cerca di scappare, ma Pasoli si rivela al momento un avversario più duro del previsto (i due infatti girano all’incirca sugli

stessi tempi), mentre

Bargagni sembra perdere

leggermente terreno. Nel corso del 6° giro Rosetti si

avvicina sempre più a Chiarini e sul lungo rettifilo sfrutta appieno la sua velocità di punta

notevolmente superiore

rispetto a quella della vettura BMW per superarlo e portarsi in 6a posizione. Da segnalare anche in questi frangenti il primo ritiro della corsa e cioè quello di Scaniglia che rientra mestamente ai box e scende dalla vettura. Alla fine del 9° giro Merlino diventa 4° superando Peo in staccata alla fine del lungo rettilineo opposto al traguardo; al giro seguente anche Rosetti supera il pilota Red Bull, sempre nello stesso punto. Intanto, nelle retrovie, Loreto ha ormai raggiunto Vitale, mentre Tranquillo precipita in ultima posizione a causa di un testacoda

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Di DFP-client

causato da un tentativo di sorpasso ai danni di Ermy. Ci sono comunque al momento molte altre lotte in pista: da segnalare principalmente il duello fra Merlino e Rosetti per la 4a posizione, tra Peo e Chiarini per la 6a e tra Adso e Hamtak per l’8a. Tornando sulla coppia Loreto-Vitale, alla fine del giro 13 Loreto supera Vitale, ma poi quest’ultimo fa girare il pilota Force India: ringrazia tranquillo che si riprende l’11a posizione. Per quanto riguarda invece gli altri, alla tornata successiva entrambe le Sauber-BMW si “sbarazzano” nello stesso punto (sempre la fine del lungo rettilineo) del loro avversario diretto e quindi Chiarini supera Peo, mentre Hamtak supera Adso. Rosetti invece ci mette un giro in più, ed al 15° supera Merlino grazie anche ad un suo errore all’uscita della prima curva. La gioia BMW dura però poco, infatti poche curve dopo Hamtak viene nuovamente passato da Adso, mentre Chiarini va a scontare il Drive Through per l’incidente in partenza che lo relega in 9a posizione alle spalle proprio di Hamtak. In questi frangenti sconta il Drive Through anche Vitale che torna in pista ultimo, mentre c’è da segnalare che Loreto ha superato Tranquillo e è ora 11°. La lotta infinita fra Hamtak e Adso però non ha temine, infatti al 17° giro il pilota del team tedesco supera ancora una volta Adso. Intanto Ermy inaugura il consueto “valzer” delle soste che vedrà poi entrare ai box e rifornire anche tutti gli altri piloti dal 19° giro (Adso) , fino al 23° giro (Primaguida, Pasoli, Bargagni, Merlino e Chiarini), con gli altri nel mezzo. Vediamo quindi la situazione attuale in pista: in testa c’è ancora Primaguida seguito come un’ombra, a circa 2 secondi, da Pasoli, 3° è Bargagni che però si deve guardare da Rosetti che è incollato ai suoi tubi di scarico. 5° è Merlino, 6° Hamtak, 7° Chiarini, 8° Peo (“vittima” di una sosta molto lenta), 9° Adso, 10° Loreto, 11° Ermy, 12° Tranquillo e 13° Vitale. La lotta fra Rosetti e Bargagni si fa sempre più accesa, infatti il pilota Toro Rosso sferra l’attacco alla

staccata della curva 12, passa 3°, ma poi Bargagni si rifà sotto e ha la meglio alla frenata della prima curva. Poi si arriva nuovamente alla curva 12, dove Bargagni forse pensando che Rosetti fosse molto più vicino, si sposta stranamente all’interno andando poi a staccare molto presto. Per Rosetti risulta quindi molto agevole superarlo e portarsi così definitivamente in 3a posizione. Ora può finalmente concentrarsi sul raggiungere i primi due, anche se l’impresa sembra piuttosto improbabile visto che ormai il distacco da Primaguida si aggira

sui 12-13 secondi. Nel corso del 34° giro si ritira Vitale, per la rottura del motore, mentre successivamente, quando ci si avvia a raggiungere i ¾ di gara, si assiste nelle retrovie ad una bella lotta fra

Ermy e la “wild card” Tranquillo con quest’ultimo che alla fine ha la meglio. Primaguida in testa alla corsa non riesce a scrollarsi di dosso Pasoli che continua a compiere giri “fotocopia”, più dietro invece Chiarini pian piano si avvicina ad Hamtak finchè, nel corso del 41° giro, quest’ultimo va largo alla curva otto e viene passato dal compagno di squadra. Hamtak però compie un contro-sorpassa alla curva 12 e al giro seguente Chiarini ci riprova e (ancora una volta) alla curva 12 passa definitivamente 6°. Poi, dopo aver assistito a questo duello, si accende anche quello tra Adso e Loreto che termina con il testacoda di quest’ultimo causato da un contatto subito; per questo motivo poi Adso cede volontariamente la 9° posizione al pilota Force India. Da qui in poi la gara non riserva più ulteriori emozioni; va quindi a vincere Primaguida con Pasoli 2° e Rosetti 3°. Ai piedi del podio troviamo Bargagni, poi 5° Merlino, 6° Chairini, 7° Hamtak e 8° Peo. Fuori dai punti si classificano Loreto, Adso, (Tranquillo) ed Ermy. Prossimo appuntamento per il 21 giugno in Canada.

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CONFERENZA STAMPA

Di DFP-client

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Complimenti per l’ottima gara e per

la vittoria che è stata forse più

“sudata” del previsto, visto che

Pasoli ti è sempre rimasto negli

specchietti per tutto il tempo; cosa

pensi a riguardo? Hai magari

temuto in qualche frangente che ti

potesse raggiungere o tutto

sommato la situazione era “sotto

controllo”?

Grazie. Sinceramente sono rimasto

un pò sorpreso del passo di Pasoli, in

quanto era veloce e costante. Da

parte mia ho individuato un punto

della gara dove dovevo mettere la

marcia in più, ma Paolo alla fine non è

mai stato più lontano di 3 secondi.

Avrei voluto avere più margine per

stare più tranquillo, ma tutto sommato

si può dire che la situazione fosse

sotto controllo.

La tua velocità di punta era la più

alta tra quella di tutti i piloti, segno

di un assetto particolarmente

scarico, eppure nella zona mista la

vettura sembrava piuttosto

guidabile; cosa vi siete “inventati”

in Force India per ottenere un tale

risultato e da chi è partita l'idea di

usare così poca ala su questo

circuito?

In Force India ci affidiamo a due piloti

per sviluppare gli assetti, e le auto

andrebbero ancora meglio se loro

avessero più tempo di provare. Questi

due piloti sono The Drake ed

Emanuele; di solito il primo predilige

avere poco carico aerodinamico,

mentre per il secondo è l'esatto

contrario. L'idea è quindi partita dal

TM Force India; comunque io non

capisco molto di assetti, ma anche se

fossi un esperto non direi mai nulla

alla stampa!

Ora si va in Canada, pista da basso

carico, quindi in teoria dovrebbe

essere una pista favorevole…

Il Canada è un'altra gara; posso

essere a mio agio come trovare il

momento più buio dell'anno. Ci sono

già dei segnali che l'assetto non può

essere sviluppato esattamente

secondo lo schema seguito per quello

turco. L'importante è sfruttare quello

che abbiamo e fare meno errori

possibili.

Eccellente secondo posto dopo

una gara corsa tutto il tempo a

pochi secondi da Primaguida.

Possiamo dire in sostanza che il

Gran Premio si è deciso

principalmente in qualifica, visto

che in gara giravate sempre

all’incirca sugli stessi tempi?

La mia migliore gara di sempre, ero

fin dai primi giri delle prove a mio agio

sul circuito turco. La gara si è decisa

in qualifica e sebbene non abbia fatto

un'ottima Q3 partendo per terzo (vista

la retrocessione di Vitale) sono stato

bravo e fortunato a passare

Francesco alla prima curva e tallonare

Alessio per tutta la gara.

Dicevamo che avete viaggiato per

tutta la gara all’incirca sugli stessi

tempi; dal tuo punto di vista eri già

al limite, oppure eventualmente

prendendo qualche rischio in più

pensi che saresti riuscito a

chiudere il “gap”, ma hai preferito

non rischiare oltre il dovuto?

In gara non ho mai rischiato più di

tanto, riuscivo a tenere un ottimo ritmo

giro dopo giro ma ero abbastanza

vicino al limite... forse potevo tentare

con un assetto meno carico, visto che

sul rettilineo perdevo qualche km/h.

In Canada pensi di riuscire a

ripetere una tale (ottima)

performance?

Per quanto riguarda il Canada spero

di continuare il trend positivo delle

ultime due gare, anche se qui in

Turchia ho avuto abbastanza tempo

per prepararmi e tenermi concentrato,

mentre per Montreal il tempo cui potrò

dedicarmi sarà decisamente meno...

Bella gara, tutta in rimonta, però

visto il tuo ritmo di gara a pista

libera forse il terzo posto ti va un

po’ stretto, ma questo è un po’ il

“leitmotiv” delle ultime gare, cioè

partenze ad handicap e grandi

rimonte, ormai ci hai abituato a

questo…

Questa volta sono partito meglio, ma

durante la rimonta ho perso quei

secondi preziosi che non mi hanno

dato la possibilità di lottare con i primi.

Comunque sono contento lo stesso.

Parliamo ora della penalità di 5

posizioni in griglia…è parsa

evitabilissima ed ha forse

compromesso la tua gara…è stata

una “leggerezza” dipesa da una

svista, da una cattiva conoscenza

del regolamento o da cos’altro?

Appena siamo passati di sessione,

avevo problemi al volante, e volevo

subito provarlo, in quel momento sono

andato nel pallone. Infatti sono uscito

dai box, e arrivato quasi alla fine della

pit-lane, mi sono ricordato di cosa

diceva il regolamento, ma ormai la

frittata era fatta, giustissima la

penalità. Sai vengo da campionati in

cui, il taglio di pista oppure una

scorrettezza veniva subito segnalato,

e sono stato abituato bene penso.

In Canada pensi che riuscirai

finalmente a tornare alla vittoria

(l’ultima ormai risale al G.P. della

Malesia)?

Non punto alla vittoria, mai. Punto

solamente a fare una gara regolare e

a divertirmi, se poi arriva anche una

vittoria ben venga, ma per me, prima

di tutto viene il rispetto dell'avversario,

la sportività e il divertimento, poi

vengono i risultati.

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DRIVER LEAGUE - Il Film della gara

Semaforo verde Bargagni su Peo Primaguida e Pasoli

Peo e Merlino Vitale e Loreto Tranquillo "spin"

Rosetti supera Merlino Hamtak e Adso Rosetti su Bargagni

Ermy e Tranquillo Chiarini su Hamtak Vince Primaguida

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I NUMERI DELLA DRIVER LEAGUE

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I NUMERI DELLA DRIVER LEAGUE

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Dati e Grafici a cura di Gabriele Alloro

IL PAGINONE DELLE STATISTICHE

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Di Luigi Ditrani

stanbul –

Ed eccoci

in Turchia

sede del

settimo appuntamento del campionato F1Fullsim

categoria Open League. Il circuito è uno di quelli

dell’era moderna progettati dall’architetto della F1 il

tedesco Hermann Tilke, il quale oltre a proporre al

paese della mezza luna un tracciato davvero molto

bello, tecnico, ha inserito una curva, la famigerata

curva 8, tre curve raccordate che ne formano una, da

percorrere in un tempo unico e ad una velocità molto

elevata, una vera sfida per i piloti dove la forza G ti

chiede di alzare il piede e la voglia di fare il tempo di

spinge in tutt’altra direzione a tenerlo giù. Ci si arriva

con un piccolo dominio fino ad ora mostrato

dall’ottimo Massimo Porta il quale conduce la

classifica provvisoria del campionato con tre vittorie e

due secondi posti al suo attivo, un ottimo inizio per

lui. Alle sue spalle c’è parecchio fermento, infatti

divisi da pochi punti tra loro troviamo quattro piloti

che hanno tutte le credenziali per poter contrastare

l’attuale slancio di Porta ed essi sono: Tranquillo,

Mancin, Gregis, Priano; riusciranno i quattro ragazzi

a trovare il giusto grado di

prestazione unito alla

costanza della propria

azione per arrivare lassù?

Bè non ci resta che

addentrarsi nell’evento, e

allora via leggiamo questa

cronaca per capire com’è

andata. Le qualifiche ci

raccontano che Davide

Mancin è davvero forte su

questo tracciato infatti, strappa la pole position

sopravanzando si un non nulla Massimo Porta. In

terza piazza troviamo Gregis, seguito a sua volta

dalla rilevazione di Montecarlo Kikujiro, quinta piazza

per Tranquillo, sesta posizione per Vitale, ottava

posizione per Lambo, nona ad appannaggio di

Bartolini, chiude la top ten Lazzara. Vengono esclusi

dalla lotta per la pole position e nello specifico dalla

Q3 nell’ordine Fredk, Tony Ognibene, Balboa,

Bergamaschi, Marco, Byp chiude Lumacher. Tutto è

pronto per il via lo schieramento dopo il formation lap

è ricomposto, le luci si accendono una dopo l’altra, si

spengono e via parte il GP della Turchia categoria

Open. Non se lo fa ripetere due volte Mancin che

scatta dalla piazzola molto bene mantenendo la testa

della gara, alle sue spalle cercano di insidiarlo

Gregis, Porta al centro pista e Kikujiro che è tutto a

destra. Tutto sembra filare liscio ma giunti alla prima

curva Porta nel probabile tentativo di non farsi

passare da Gregis stacca tardi ma perde il posteriore

sfiorando in maniera millimetrica il sopraggiungente

interno Kikujiro che sfila senza danni. Purtroppo la

manovra crea scompiglio nel sopraggiungente

gruppo e a farne le spese è Lambo che si ferma

davanti alla BMW ferma in traiettoria ma a sua volta

viene centrato da Bergamaschi il quale rompe l’ala

anteriore. Nel caos Lumacher, arrivato lungo alla

staccata della curva uno, tocca Marco che si gira e

ripartendo ultimo. Purtroppo Lambo ha il retro treno

distrutto dalle numerose botte ricevute nelle prime

due curve e la sua gara pare già molto compromessa

nonostante riesca a continuare. Ma non è finito per

lui il calvario perché appena due curve dopo riceverà

l’ennesimo urto sempre nel posteriore questa volta

da Bartolini che manca il punto di staccata alla curva

tre, siamo certi che in McLaren faticheranno a

riconoscere i pezzi della parte posteriore della vettura

una volta terminata la gara. Curva tre fatale anche

per Tranquillo il quale urta Kikujiro in staccata, riesce

a controllare la vettura per un attimo ma un effetto

pendolo lo ributta in pista e viene centrato in pieno da

un incolpevole Las Vegas il

quale vede transitare la Toro

Rosso in piena traiettoria di

traverso, una vera sfortuna,

entrambi ripartono attardati.

Ebbene tra qualche evento

più o meno cruento ma che

non crea danni tali da

richiedere l’intervento dei

box si chiude il primo giro

con in testa Mancin seguito

da Gregis, terza posizione per Kikujiro, quarto Vitale,

quinta piazza per un ottimo FredK, sesto Tranquillo,

settima posizione per Byp, ottavo Tony Ognibene,

nona piazza per Las Vegas, segue Porta in decima,

undicesima per Balboa dodicesimo Lazzara,

tredicesimo Lambo, quattordicesimo Bartolini,

quindicesimo Lumacher, sedicesimo Marco, chiude

Bergamaschi ai box per riparare l’ala anteriore. Le

emozioni non finiscono certo qui, l’unico che sembra

non soffrire di particolari problemi in terra Turca e

Davide Mancin il quale imprime un passo gara che

per gli altri sembra irraggiungibile, non tanto per la

sua velocità, quanto per la sua continuità di azione.

Alle sue spalle c’è Gregis che comincia a cambiare

idea sul fatto di andare a prendere Mancin e

comincia a farsi quattro conti su come contenere un

battagliero Kikujiro e così via tutto il resto del gruppo.

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Di Luigi Ditrani

Un GP caratterizzato da moltissimi scambi di

posizione scaturiti da azioni in pista, molti altri a

causa di errori di piloti veloci che vedevano cadere

quanto fino a quel momento costruito dovendo

ricominciare tutto da capo. A cominciare da

Lumacher, passando per Bergamaschi, Byp,

Bartolini, Lazzara, Balboa e Marco piloti che hanno

tentato in ogni modo di agganciare la zona punti, ed

in parte ci sono anche riusciti, ma quando sembrava

che tutto questo poteva concretizzarsi, quando

bisognava fissare la posizione ecco l’errorino o il

contatto con un avversario che rimescolava le carte

dovendo ricominciare tutto da capo. Non è semplice

specie per le new entry del nostro campionato, non è

facile per chi di esperienza ne ha ma non può unire la

preparazione necessaria all’evento, la volontà c’è e i

risultati si vedono anche se a piccoli passi, quindi

insistete ragazzi, concentrazione, uno step alla volta,

obbiettivi fissati gara dopo gara e le cose andranno

certamente meglio. Ad esempio vorrei segnalare il

sorpasso all’interno, in ingresso della curva otto di

Marco ai danni di Lambo, una manovra davvero

coraggiosa agevolata presumibilmente da un

problema alla McLaren, ma davvero temeraria nel

pensiero tramutata in azione. Appena fuori dalla zona

punti ci troviamo Las Vegas il quale secondo noi

deve fare un po’ di mea culpa in quanto le possibilità

che la sua prestazione globale potesse concludersi in

una zona punti quasi certa lo lascerà con un po’ di

amaro in bocca, per contro comunque c’è una gara

condotta con parecchia verve, ci ha dato dentro, da

tenere d’occhio. Davanti a lui si piazza Tony

Ognibene che conquista la posizione più bassa della

zona punti, un peccato secondo me, anche perché

ho già scritto che questo pilota arrembante, pieno di

energia, ha tutte le potenzialità per ben fare,

l’esperienza, la capacità di leggere le gare

sicuramente lo miglioreranno, oggi poteva ottenere di

più, riguardandosi capirà anche le motivazioni, insisti.

Per un pilota che rientra alle competizioni dopo sei

appuntamenti e chiude in settima posizione non è

certo male, anzi un bel biglietto da visita, durante la

gara sale e scende dalla classifica, non sempre la

sua azione è costante, qualche controllo della vettura

di troppo specie in lotta lo costringono a lasciare

sempre più terreno a chi gli è davanti, però ben

tornato Fredk. Quei due davanti a lui sono le Ferrari

di Vitale e Gregis nell’ordine. E’ incredibile pensare

alla serie di problemi che ahnno avuto in questa gara

i piloti Ferrari ed in particolare di Gregis, sono arrivati

addirittura ala contattto tra loro alla curva quattro. La

prestazione era molto buona, da podio sicuro, per

entrambi, ma probabilmente la consapevolezza gli ha

innervositi portandoli a commettere una serie di errori

in particolare nelle fasi di frenata dove sembrava che

il posteriore nelle staccate forte tendesse a “in gergo”

superare l’anteriore partendo poi in sovrasterzo o più

semplicemente si staccava troppo tardi. Un vero

peccato per i ragazzi della rossa, perché lavorano

sodo, gli occhi di tutti sono puntati su di loro e non

deve essere certo facile, però hanno le qualità e un

TM che saprà riportarli verso la giusta via. Tranquillo

ha effettuato un garone, sicuramente con una vettura

non a posto, dopo l’urto con Las Vegas

dall’incolpevole pilota Force India, ha condotto una

gara davvero gagliarda andando anche in seconda

posizione, ha pressato superato, combattuto, ed in

particolare rimontato, si perché lui dopo quel contatto

è ripartito quasi dal fondo, bravo Tranquillo ben fatto.

Ben fatto anche per Kikujiro che per un attimo mi ha

fatto credere di poter replicare l’enorme gara di

Montecarlo, anche lui molto gagliardo, bello il

sorpasso su Gregis alla curva uno, ha poi dovuto

mollare la seconda piazza per cogliere comunque un

podio dopo la vittoria del principato, tutto questo in

due gare, scusate ma dove lo hanno trovato questo

pilotino? Massimo Porta, ha fatto tutto lui, un enorme

errore alla curva uno un enorme gara da li in avanti,

davvero sostanzioso, grande rincorsa in particolare i

giri che lo hanno visto in pista quando i leder

andavano ai box, ha spinto e si è guadagnato la

piazza d’onore dietro Mancin, tanti sorpassi, mille

situazioni, davvero un gran bel pilota, i miei

complimenti. Ed ora Mancin, Davide Mancin ha

salutati tutti al via, lui e l’asfalto turco oggi insieme

alla Force India erano un tutt’uno, facile dire io ha

avuto problemi, facile dire ma se non mi giravo, facile

dire a se non perdevo troppo tempo dietro un altro

pilota, i fatti sono questi semplici e chiari, si

spengono le luci, lui lascia la frizione controlla il

pedale del acceleratore, senta la trazione, adesso è

piena, bene giù tutto e via verso la curva, una, ora

attenzione al punto di corda, non sbagliamo la

frenata, nessuno sbandamento che favorirà

l’avversario, piena accelerazione e via verso il resto

del circuito, una danza ritmata, senza una sbavature,

velocità pura, percorrenza curva, raccordando una

curva con u rettilineo come se stesse danzando, lo

ha fatto meglio di tutti, ed è per questo che e luci si

scena si spengono sul protagonista che per ultimo

lascia il palco, il vincitore è lui Davide Mancin, il GP

della Turchia è tuo, ed ora tutti in Canada per un’latra

emozionante gara della categoria Open League. Il Vs

inviato Luigi Ditrani.

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CONFERENZA STAMPA

Di Luigi Ditrani

Grandissima gara la tua pole

position e vittoria sarai felice.

Sono entusiasta finalmente sono

riuscito a esprimermi al meglio.

Una grandissima velocità di

punta un set up molto a posto

meccanicamente

Ho lavorato tantissimo sul set up

poiché qui era fondamentale e ho

combinato tutti i set up che la

squadra mi ha mandato

creandone uno che mi calzava a

pennello.

Terzo in classifica di

campionato in costante

crescendo che obiettivi ti dai?

Sono tornato sui miei passi

riprendendo il traction controll

medio per competere ad armi con

gli altri, forse era troppo presto

per il settaggio basso.

Davvero tanti complimenti per

la tua bella rimonta

concentrazione e velocità è

così?

Grazie è stata davvero una gara

molto emozionante. La

concentrazione mi è mancata

proprio in partenza quando

dovevo difendere la seconda

posizione. poi fortunatamente ho

ritrovato il mio ritmo di gara.

Come velocità di punta ero

leggermente più lento rispetto alla

media. infatti soffrivo nel lungo

rettilineo ed i sorpassi che ho fatto

sono avvenuti tutti nei tratti medio-

lenti..

Raccontaci la tua caduta dalla

seconda piazza alla decima.

In realtà quell'errore mi ha fatto

cadere fino alla 16ma posizione.

In partenza ho avuto problemi di

pattinamento (partendo dal lato

poco gommato?) che mi hanno

messo subito in difficoltà. poi ho

provato a stringere un po’ più

sulla destra ma di fatto sono

rimasto in mezzo alla carreggiata

lasciando così lo spazio sia a

Gregis (destra) che a Kikujiro

(sinistra).. stretto tra le due

macchine ho provato così a

staccare leggermente un po’ più

in ritardo ma davanti avevo

Mancin ho frenato bruscamente

per non toccarlo ma la macchina

era già in inserimento curva e...

mi sono girato. Fortunatamente

già alla fine del primo giro sono

riuscito a recuperare diverse

posizioni fino alla decima piazza.

Comunque una classifica

consolidata, cominci a fare

calcoli?

Una classifica che mi vede in

vantaggio ma di consolidato non

c'è ancora nulla. Ragiono gara

dopo gara. Per ora mi godo

questa leadership in campionato

consapevole che la strada da

percorrere è ancora lunga e

difficile.

Un passo indietro rispetto a

Montecarlo, ma avremmo

gridato al marziano.

Sì un passo indietro, anzi due...

scherzi a parte, sapevo che qui

sarebbe stata dura e l'obiettivo,

come sempre, era raccogliere più

punti possibili.

La pista non è tra le mie preferite

e non sono riuscito a trovare un

buon setup. I primi la davanti

erano nettamente più veloci,

soprattutto Mancin, al quale

rinnovo i complimenti per l'ottima

vittoria.

Però, una buona partenza, e

qualche errore altrui, mi hanno

permesso di arrivare fino alla 2a

posizione.

Peccato per l'errore prima della

sosta, che mi ha fatto perdere

parecchi secondi e la possibilità di

giocarmi la seconda posizione...

comunque il 3° posto finale è un

buon risultato per me e per il

Team.

Hai visto da dietro qualche

avversario oltre che ai tuoi

fianchi e dietro, come giudichi i

tuoi colleghi.

Degli ottimi colleghi. In queste due

gare ho avuto modo di apprezzare

la correttezza e la bravura di tutti i

piloti. Sono dell'idea che in pista

sia fondamentale aver fiducia

reciproca nei propri colleghi.

Due gare e soli trentasette

punti dalla vetta, credi che di

poter tentare sperando in

qualche passo falso di chi ti sta

davanti o è un’idea folle.

Penso di poter guadagnare

qualche pozione in classifica, ma

arrivare a insidiare le prime

posizioni direi che è molto difficile,

e onestamente è una cosa a cui

non ho mai pensato.

Vediamo comunque con il seguito

del campionato quello che

accadrà.

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OPEN LEAGUE - Il Film della gara

Partiti! Porta si gira, scoppia il caos Effetto pendolo e Tranquillo torna

in pista, Las Vegas non può nulla

Kikujiro passa Gregis LasVegas vola sul cordolo in curva 8 Porta lo eviterà di un soffio

Tranquillo in testa, che gara

Porta aggancia la zona podio Marco passa Lambo in piena curva 8

Tranquillo passa Vitale è secondo

Gregis prova su Kikujiro si gira Porta su Tranquillo è 2° Davide Mancin vince

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I NUMERI DELLA OPEN LEAGUE

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I NUMERI DELLA OPEN LEAGUE

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Dati e Grafici a cura di Gabriele Alloro

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