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1 Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 01 agosto 2011 Segretario Generale – Dott. Carbonara – Appello nominale – Punto n. 1) PROGETTO PRESENTATO DAI SIGG. TOMASINI ANDREA E FRANCO IN QUALITÀ DI PROPRIETARI E DALLA SOC. DUE TI S.R.L. IN QUALITÀ DI UTILIZZATORE PER AMPLIAMENTO DI EDIFICIO POLIFUNZIONALE (PRODUTTIVO-COMMERCIALE) SULLA S.P, EX S.S. 11 (VIA CARAVAGGIO) COMPORTANTE VARIANTE URBANISTICA SECONDO LE PROCEDURE DELL’ART. 5 DEL D.P.R. N. 447/98 (S.U.A.P.). Presidente Seduta – Consigliere Anziano Cologno Iniziamo con il primo punto all’ordine del giorno, che è il progetto presentato dai signori Tomasini Andrea e Franco in qualità di proprietari e della società Due TI S.r.l. in qualità di utilizzatore per ampliamento di edificio polifunzionale (produttivo commerciale), sulla Strada Provinciale ex Statale 11 (Via Caravaggio), comportante variante urbanistica secondo le procedure dell’articolo 5 del D.P.R. n. 447/98. La parola all’assessore Nisoli. Assessore Nisoli Buongiorno, questo... (interventi fuori microfono) Presidente La parola al Consigliere Merisi. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. È una comunicazione che non c’entra con gli argomenti all’ordine del giorno. Ho appreso dalla stampa stamattina che il Capitano Donega è stato promosso ad altra sede e viene o è già stato sostituito da altro parigrado della Guardia di Finanza.
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TREVIGLIO 01 08 2011trascrizione dibattito Consiliare

Jan 21, 2023

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 01 agosto 2011

Segretario Generale – Dott. Carbonara – Appello nom inale – Punto n. 1) PROGETTO PRESENTATO DAI SIGG. TOMASINI ANDREA E FRANCO IN QUALITÀ DI PROPRIETARI E DALLA SOC. DUE T I S.R.L. IN QUALITÀ DI UTILIZZATORE PER AMPLIAMENTO D I EDIFICIO POLIFUNZIONALE (PRODUTTIVO-COMMERCIALE) SU LLA S.P, EX S.S. 11 (VIA CARAVAGGIO) COMPORTANTE VARIAN TE URBANISTICA SECONDO LE PROCEDURE DELL’ART. 5 DEL D. P.R. N. 447/98 (S.U.A.P.). Presidente Seduta – Consigliere Anziano Cologno Iniziamo con il primo punto all’ordine del giorno, che è il progetto presentato dai signori Tomasini Andrea e Franco in qualità di proprietari e della società Due TI S.r.l. in qualità di utilizzatore per ampliamento di edificio polifunzionale (produttivo – commerciale), sulla Strada Provinciale ex Statale 11 (Via Caravaggio), comportante variante urbanistica secondo le procedure dell’articolo 5 del D.P.R. n. 447/98. La parola all’assessore Nisoli. Assessore Nisoli Buongiorno, questo... (interventi fuori microfono) Presidente La parola al Consigliere Merisi. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. È una comunicazione che non c’entra con gli argomenti all’ordine del giorno. Ho appreso dalla stampa stamattina che il Capitano Donega è stato promosso ad altra sede e viene o è già stato sostituito da altro parigrado della Guardia di Finanza.

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Chiedevo al signor Sindaco se fosse il caso di fare un pubblico ringraziamento in questa sede al Capitano della Finanza che ha così bene operato in questi tre anni e mezzo. Grazie. Sindaco Ringrazio il Consigliere Merisi. Ho partecipato al passaggio di consegna virtuale venerdì mattina, perché dal punto di vista formale poi l’insediamento avverrà alla metà di agosto. Ho portato al Capitano Donega i saluti della Città di Treviglio e al nuovo Capitano sostituto l’augurio di buon lavoro che ci siamo scambiati, visto che siamo entrambi nuovi abbastanza negli incarichi che stiamo svolgendo. Una comunicazione comunque formale la faccio avere anche a nome del Consiglio Comunale, penso che possa essere condivisa, in maniera tale da ringraziare davvero per il servizio che ha svolto nel corso di questi anni e per la vicinanza che la Guardia di Finanza ha saputo avere nei nostri confronti, in un momento in cui la Guardia di Finanza è anche abbastanza in crisi, quindi penso che il pensiero sia accoglibile. Preparo la comunicazione e la faccio avere anche per conoscenza. Presidente La parola all’Assessore. Assessore Nisoli Buongiorno. Il primo punto di oggi riguarda l’approvazione definitiva della procedura di Sportello Unico per le attività produttive presentato dai signori Tomasini. Il 12 agosto 2010 è stata presentata la richiesta da parte della Società Tomasini per l’ampliamento dell’edificio polifunzionale (produttivo - commerciale) sulla ex Strada Statale 11 (Via Caravaggio), che prevede la costruzione di un edificio di un piano fuori terra da destinare per una parte a concessionaria di auto, per una parte a officina per la riparazione delle automobili e a magazzini deposito, e un piano interrato da destinare ad autorimessa. È stato espresso parere favorevole il 18 aprile 2011 dalla Provincia di Bergamo di compatibilità con il Piano per la variante. È stata fatta la Conferenza dei Servizi il 7 giugno 2011 per l’approvazione di questo Piano. Durante il periodo delle pubblicazioni, che è scaduto il 27 luglio, non è pervenuta alcuna osservazione, pertanto procediamo all’approvazione definitiva.

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Due dati. La superficie della parte commerciale è di 641 metri quadri, la superficie produttiva dell’officina sono 570 metri, 934 di magazzino e la parte interrata di 118 metri quadrati. In totale dovranno versare al Comune come oneri di urbanizzazione primaria e secondaria 228.500,00 euro. Realizzano alcune opere di urbanizzazione che sono una piccola strada interna di collegamento, dei parcheggi, l’allargamento della strada chiamata “Campagnola”, le reti di fognatura, acquedotto, metano, l’energia elettrica e tutti i sotto servizi. Si può procedere con l’approvazione definitiva. Grazie. Presidente È aperto il dibattito. Se ci sono i Consiglieri che vogliono intervenire sono pregati di prenotarsi. La parola al Consigliere Merisi. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. Solo una sottolineatura di tipo metodologico. Mi sembra che sia il secondo o il terzo accesso al S.U.A.P. che avviene in questa Città, è un intervento, devo dire, importante, è un intervento abbastanza largo in una zona però destinata a questo tipo di attività. Ben venga quindi chi ha voglia ancora di investire in questo settore, attualmente delicato, e lo sappiamo tutti, il settore dell’automobile. Chiedo solamente un’eventuale attenzione a quelli che sono gli aspetti di tipo igienico-sanitario, anche se dalla lettura degli atti non mi sembra che ci sia questo grosso impatto, è una cosa abbastanza ridotta come dimensioni e come impatto ambientale davvero, oserei dire, irrilevante. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere Merisi. Si è prenotato il Consigliere Lingiardi. A lui la parola. Consigliere Lingiardi Grazie, Presidente. Essendo arrivato purtroppo in ritardo per questioni di lavoro, non voterò questa delibera. Grazie. Presidente La parola all’Assessore per una replica.

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Assessore Nisoli Giustamente quello che ha detto il Consigliere Merisi è da tenere in considerazione, è stato già anche fatto presente in sede di esclusione della VAS e comunque sarà parte integrante della delibera. C’è da aggiungere nel testo che avete, al secondo punto di delibera, dove c’è “di fissare”, abbiamo messo che deve mettere “70.000,00 euro come fideiussione per la realizzazione della strada Campagnola, per l’allargamento della strada e 5.000,00 euro come spese di istruttoria e spese per la procedura della VAS”. Le abbiamo già concordate anche con i proponenti il Piano, per cui sono d’accordo. (Intervento fuori microfono) No, dove c’è delibera, nel testo, al secondo punto dove è “di fissare” che c’è “euro” e ha lasciato lo spazio, “70.000,00” il primo e “5.000,00” il secondo, la seconda voce. Presidente Grazie, Assessore. Non ci sono altre prenotazioni. Se ci sono dichiarazioni di voto invito i Capigruppo a prenotarsi. Non ci sono prenotazioni, per cui possiamo... (Intervento fuori microfono) Chiedo scusa. Parola al Consigliere Minuti che si è prenotato. Consigliere Minuti Sono lieto di esprimere il voto favorevole a questo provvedimento e colgo l’occasione per esprimere soddisfazione per l’impianto di questa modesta variante accelerata allo strumento urbanistico in una realtà molto complessa, interessata da parecchi vincoli e parecchie infrastrutturazioni in corso e progettate nel futuro. E tutto sommato, stante la complessità, l’esito è molto positivo, mi auguro che su realtà anche più grandi e sicuramente meno complesse di questa possa essere attivato questo strumento dello Sportello Unico Attività Produttive, poiché purtroppo la scelta di Piano di Governo del Territorio è stata quella di ammassare le industrie, le attività produttive, commerciali e artigianali di Treviglio, non consentendo loro gli adeguati ampliamenti in un’economia che è così dinamica, dove impedire cambiamenti e trasformazioni d’uso è veramente un tentativo di uccidere un sistema produttivo che era tra i più straordinari della nostra Regione. Chissà che lo strumento dello Sportello Unico Attività Produttive possa supplire e rimediare a questa drammatica incoscienza della precedente Amministrazione.

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Presidente Non ci sono altri Capigruppo prenotati, per cui dichiaro chiuso il dibattito e procederemo adesso alla votazione della delibera. È aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. Presenti 11, votanti 11, favorevoli 11, la delibera è approvata. Dobbiamo adesso votare l’immediata esecutività della stessa. È aperta la votazione. Hanno votato tutti per cui dichiaro chiusa la votazione. La delibera è approvata e anche l’immediata esecutività.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 01 agosto 2011 Punto n. 2) PROCEDIMENTO DI APPROVAZIONE DEGLI ATTI COSTITUENTI IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T.) DEL COMUNE DI TREVIGLIO AI SENSI DELL’ART. 13 DELLA L.R. 11 MARZO 2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI. CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI PRESENTATE. Presidente Passiamo adesso al secondo punto all’ordine del giorno che è il Procedimento di approvazione degli atti costituenti il Piano di Governo del Territorio del Comune di Treviglio ai sensi dell’art. 13 della L.R. 11 marzo 2005 e successive modifiche e integrazioni. Controdeduzioni alle osservazioni presentate. La parola al Sindaco. Sindaco Grazie, Presidente. Il Piano di Governo del Territorio è l’atto fondamentale di ogni Amministrazione Comunale e delinea gli indirizzi e gli sviluppi della Città per tutto il periodo in cui questo ha vigore. A scanso di ciascun dubbio e di ogni preoccupazione, evidenzio subito che quello che votiamo oggi non è il Piano di Governo del Territorio di quest’Amministrazione Comunale, quindi della Maggioranza di PDL e Lega Nord che sostiene quest’Amministrazione. E, fortunatamente per Treviglio, direi anche, non è nemmeno quello che è uscito dalla procedura di adozione che è stata operata durante il mandato della precedente Amministrazione Comunale. Che cos’è quello che stiamo facendo allora? Fondamentalmente si tratta di uno strumento ponte, perché pensiamo che grazie all’analisi delle osservazioni che sono state presentate, grazie alle controdeduzioni, grazie al recepimento di molte di queste osservazioni, sia possibile correggere, anche nell’ordine delle linee d’intervento che diceva prima il Consigliere Minuti, alcune delle storture che ci è sembrato di avere recuperato in questo Piano di Governo del Territorio. Quando ci siamo incontrati la prima volta anche con l’Architetto Benevolo, si è stupito del fatto che quest’Amministrazione non facesse decadere tutto, che quest’Amministrazione andasse avanti con la procedura di approvazione del Piano di Governo del Territorio e che quest’Amministrazione si prendesse una responsabilità politica così significativa nei confronti della Città.

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Perché lo facciamo? Per due ordini di motivi, uno perché è finito il tempo delle non scelte, dobbiamo provare a pensare a che cos’è successo del Piano di Governo del Territorio in precedenza. L’Amministrazione che ci ha lasciato quest’eredità, ce l’ha lasciata adottandolo il 23 dicembre dello scorso anno e avendo avuto cinque anni per declinare quella che, come un mantra, è diventata l’idea di Città e non portandola a casa nel corso del suo mandato amministrativo. Se le cose erano così chiare, se la partecipazione era così ampia, se il consenso era così significativamente marcato da parte di tutti coloro che sono stati coinvolti, molto probabilmente il processo si sarebbe concluso prima e i risultati non sarebbero stati questi, cioè il passaggio da un’Amministrazione a un’altra di un Piano di Governo del Territorio che evidenzia significative criticità. Noi non possiamo permetterci, lo dico alla Maggioranza consiliare, di tener ferma la Città ancora in attesa che si ricominci tutto da capo e che le fatiche che sono state fatte in precedenza vengano buttate via. Per questo motivo io ho chiesto alla Maggioranza consiliare un atto di coraggio e un atto di responsabilità politica forte, che significa prendersi la pseudo parapaternità di un procedimento che non è completamente nelle nostre linee, nella speranza che questo consenta comunque ai Trevigliesi, da subito, di poter ottenere delle risposte che al momento non hanno o che li imbrigliano, vista la normativa precedente; e dall’altra parte ci consenta anche di studiare una significativa variante che poi possa declinare la nostra idea di Città con tempi un pochino più ridotti rispetto a quelli di coloro che ci hanno preceduti. La seconda motivazione sono i costi, perché credo che sia significativo far sapere ai cittadini di Treviglio quanto è costato l’iter del Piano di Governo del Territorio, sia in termini di consulenze sia in termini di Ufficio di Piano, sia in termini di responsabilità di progettisti che oltretutto si vedono passare la competenza di padre in figlio. Penso che sia il primo Piano generazionale che io vedo perché si parte dall’Architetto Leonardo Benevolo, che è stato individuato nel 2006 con la procedura di Giunta Comunale n. 43 e a cui è stato attribuito il primo incarico per 55.000,00 euro e si arriva all’Architetto Alessandro Benevolo, che nella comunicazione della Consigliera Borghi viene definito “estensore del Piano medesimo, l’unico che ha condotto per conto di quest’Amministrazione i lavori della programmazione territoriale”, eccetera, eccetera, eccetera. L’ultimo incarico sono 10.000,00 del 19 di maggio, ma prima ci sono 99.144,00 il 9 di giugno del 2009 e 171.360,00 il 13 dicembre del 2007. Siamo a circa 335.000,00 euro solo per queste voci.

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Io credo che ai cittadini bisogna dare la risposta da una parte dei tempi e che le risorse, che sono state impegnate, non possono essere buttate. Per questo motivo credo che sia necessario che si approvi uno strumento che ci consenta comunque di avviare l’attività urbanistica, per quanto possibile, all’interno delle zone che vengono intaccate dalle controdeduzioni alle osservazioni. Questo è, io credo, senso di responsabilità, perché a questi costi, che non ho elencato compiutamente, ma che saranno resi disponibili a tutta la Città entro la fine del procedimento, quindi sul sito del Comune in maniera tale che tutti possono avere piena consapevolezza e trasparenza di tutto, credo che si aggiungano anche i costi delle non scelte o i costi dell’ingessatura o i costi delle mancate risposte che non siamo in grado di dare nel momento in cui ricominciassimo da capo. E allora, a questo proposito, sottolineo che l’Amministrazione Comunale intende quindi approvare questo strumento, fare approvare questo strumento, tenendo conto anche delle osservazioni critiche che sono arrivate e soprattutto quelle che arrivano dall’Amministrazione Provinciale. Qui la discussione, secondo me, è particolarmente significativa e politicamente carica, ma penso che vada svelenito il clima da una parte e che sia necessario parlare alla Città evitando di rincorrere le illazioni che qualcuno artatamente mette in giro. Per quale motivo? Perché io credo che la Città di Treviglio, per il ruolo di capitale della Bassa che vuole svolgere, abbia la necessità, nel momento in cui pianifica il suo sviluppo, di parlare non soltanto con se stessa ma anche con gli altri Enti che le stanno intorno e anche con la Provincia. Riguardo alla zona della Mezzaluna, che è il punto caldo, diciamo, di questo Piano di Governo del Territorio che vede una sostanziale disapprovazione da parte del parere della Provincia, io credo che nessuno in quest’Amministrazione stia svendendo la capacità e la possibilità di pianificazione urbanistica che compete all’Amministrazione Comunale. Dall’altra parte faccio presente che le normative, contro i quali si è andati durante il corso della pianificazione precedente, sono del 2004, perché il P.T.C.P. è di allora, e quello che si chiedeva era l’apertura di un tavolo interistituzionale che, coinvolgendo gli Enti direttamente vicini da una parte e dell’altra parte anche la Provincia, avesse dato la possibilità di gestire lo sviluppo di Treviglio per Treviglio, ma anche per i Comuni intorno. Noi crediamo che questa sia la strada che significa essere ancora capaci e gestori della nostra possibilità di gestire il territorio e di

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pianificarlo, ma dall’altra parte in un dialogo che non si chiude all’interno del cortile della propria Città. È successa la stessa cosa con la modifica della perimetrazione del PLIS, è successa la stessa cosa con l’esclusione della previsione della Tangenziale Est. Io credo che siano errori che si possano sistemare e che siano errori che evidenziano una difficoltà di relazioni, che mi pare sia una sostanziale critica che è stata fatta nei confronti dell’Amministrazione precedente. Dal mio punto di vista avrei preferito non avere questa scadenza di fronte, cioè il fatto che da una parte il 14 di agosto decadono i 150 giorni per controdedurre le osservazioni che sono state presentate, sono più di 400, sono 445, e una media di 500,00 euro a osservazione per ciascuno dei professionisti che l’ha redatta, sono circa 200.000,00 euro che i cittadini di Treviglio hanno speso per prendere posizione sul Piano di Governo del Territorio della Città di Treviglio. E credo che se si fosse avuta un’altra tempistica, se l’idea di Città della Maggioranza di Centrosinistra fosse stata declinata così chiaramente o così diffusamente o così unanimemente e democraticamente non ci sarebbe ridotti ad approvarlo negli sei mesi del mandato. Oltretutto, mi dispiace, Consigliera Borghi, ma ho sentito critiche e ho letto interviste da parte sua sul fatto che io sarei esperto di pianificazione taglia e incolla. È vero, non si fa pianificazione urbanistica col taglia e incolla, però due cose, la prima è la normativa stessa che prevede che in sede di discussione, quindi tra adozione e approvazione, il Consiglio Comunale, non la Giunta e non altri, siano in grado di fare queste operazioni di taglia e incolla; dall’altra parte però le ricordo che Lei magari mi insegna come fare invece l’incolla e taglia, perché per la zona della San Francesco non c’era, c’era, non c’era, c’era, a seconda degli umori o malumori della Maggioranza. Io credo che sia giusto cambiare il modo di relazionarsi con la Città nel dare le risposte che sono richieste dalla medesima e nel prendersi la responsabilità anche delle cose che non sono piacevoli. Dal mio punto di vista questo è quello che si chiede alla Maggioranza, un’analisi e una disamina di tutte le controdeduzioni nella possibilità di rispondere alla stessa grazie a quelle linee d’indirizzo che abbiamo delineato nel programma elettorale e che sono state ampiamente suffragate dalla maggioranza della popolazione di Treviglio. In questa linea dovrebbe andare l’azione di quest’Amministrazione, nella convinzione che portiamo a casa uno strumento che ci consente di garantire la transitorietà e a cui metteremo mano da subito, successivamente, in maniera tale da poter declinare definitivamente quella che è la nostra

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idea di Città, rispondendo alle richieste dei cittadini e operando nelle linee del mandato che da questi ci è stato assegnato. Grazie. Presidente Grazie, Sindaco. Due annotazioni di carattere metodologico. Daremo adesso la parola al Segretario per una comunicazione di natura tecnica, poi all’Assessore per l’introduzione del punto all’ordine del giorno. Faccio presente ai Consiglieri che su ogni osservazione ogni Consigliere ha tempo dieci minuti per intervenire e il Capogruppo venti. I tempi sono raddoppiati rispetto ai consueti lavori. La parola al Segretario. Segretario Generale Solo per ricordare il regime degli obblighi di astensione dalla discussione e dalla votazione in materia urbanistica, l’articolo 78 comma 2 del Testo Unico degli Enti Locali impone agli Amministratori locali in caso di pianificazione urbanistica l’obbligo di non partecipare alla discussione e alla votazione dello strumento urbanistico o delle porzioni di strumento urbanistico in rilievo nei lavori assembleari, obbligo che scatta qualora vi sia un collegamento immediato e diretto con interessi propri o di parenti e/o affini sino al quarto grado. La Giurisprudenza ha declinato quest’obbligo con l’obbligo di uscita dall’Aula, inoltre, oltre all’obbligo di uscita dall’Aula. C’è da dire che sugli strumenti urbanistici questa specifica incompatibilità d’Aula è frazionabile, può essere valutata e sedimentata porzione per porzione dello strumento urbanistico, votazione per votazione. Quindi l’obbligo di astensione su uno specifico punto dello strumento urbanistico, osservazione, prescrizione, indicazione o quant’altro, non implica poi obbligo di astensione sulla votazione complessiva. Chi si trova in specifica situazione di conflitto di interessi su una singola porzione del Piano potrà comunque votare, essendo uscito sullo specifico punto di conflitto di interessi, il Piano nel suo complesso. Presidente Grazie, Segretario. La parola all’Assessore Nisoli per le comunicazioni al riguardo. Assessore Nisoli Abbiamo pensato di seguire questa scaletta per l’esame delle osservazioni pervenute al P.G.T.

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Oggi partiremo con il parere, osservazione proposto dalla Regione Lombardia, a seguire quello della Provincia di Bergamo e poi quello della ASL, in modo che facciamo subito gli Enti. Poi a seguire abbiamo raggruppato le osservazioni, quelle più simili, in alcuni gruppi, faremo tutte quelle che riguardano la zona chiamata “Mezzaluna”, per cui AT2 e AT3, a seguire esamineremo quelle del PLIS, che sono circa 40 osservazioni, tutte che riguardano il PLIS, e poi ce ne sono 5 che riguardano la Santella che è prevista sulla via Lodi e facciamo anche queste. Poi si pensava domani di partire con una quarantina di quelle che sono generali, per cui quelle fatte dalle associazioni o dai gruppi, che comunque riguardano interessi generali e non puntuali, e poi, a seguire, partiamo in ordine di presentazione ed esaminiamo tutte le altre domani, dopodomani, fino alla fine. Adesso chiamo l’Architetto Morabito che mi aiuterà nell’illustrazione dei pareri e nell’esame delle controdeduzioni. (Intervento fuori microfono) Presidente Durante il dibattito. (Interventi fuori microfono) Ma non è una comunicazione quella del Sindaco, è stata una presentazione del punto relativo a quelle che sono le sue considerazioni. L’articolo 54 del regolamento del Consiglio prevede che prima della discussione del punto all’ordine del giorno ci siano comunicazioni su questioni concernenti commemorazioni piuttosto che, come prima correttamente ha fatto il Consigliere Merisi ricordando la sostituzione del Comandante della Guardia di Finanza. Credo che durante il dibattito ci sia tutto il tempo per intervenire. (Intervento fuori microfono) La parola alla Consigliera Borghi. Chiedo scusa, prima c’era il Consigliere Merisi. (Intervento fuori microfono) E allora la Consigliera Borghi. Consigliera Borghi Siccome, appunto, rispetto a quell’articolo che Lei ha richiamato, ci siamo sempre comportati diversamente con il parere autorevole sia del Presidente del Consiglio attuale, che è stato per anni anche il nostro Presidente del Consiglio, e del Segretario, io non è che non posso aspettare di intervenire nel dibattito, però credevo che fosse corretto che a una comunicazione potessero seguire quelle dei Consiglieri come è sempre stato fatto.

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Presidente Prendo atto e do la parola al Consigliere Merisi. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. Ma è solo un fatto tecnico. Un paio di indicazioni in più, Assessore. Allora, adesso si comincia con l’illustrazione dei tre pareri dei tre Enti, che sono però pareri generali su tutto il P.G.T., su cui, se non ricordo male, non siamo chiamati a votare, okay? Si votano? (Intervento fuori microfono) Ai sensi di? (Intervento fuori microfono) Sono come osservazioni. Il parere ASL è un’osservazione, non capisco, ma mi adeguo. Ma va bene, voterò contro il parere della ASL. A parte le battute, lo farò davvero. (Intervento fuori microfono) Devo uscire io. Dovrei uscire. Altra cosa, tecnicamente tolgo la tessera al momento dell’uscita, okay? (Intervento fuori microfono) Terza cosa, Lei mi conferma l’ordine del giorno che si ferma alle Santelle? Quindi indipendentemente dall’orario, se finiamo alle cinque con le Santelle o se finiamo... (Intervento fuori microfono) Ecco, è importante saperlo perché ognuno ha poi i suoi problemini. Altra cosa, noi votiamo l’accoglimento, il parziale accoglimento, il non accoglimento di ogni singola osservazione, mentre il parere generale, l’accoglimento o non accoglimento o l’astensione o quello che è, su tutto il Piano, arriva alla fine? Non arriva? (Intervento fuori microfono) Ecco, quindi se gentilmente ci dà due indicazioni in più sul fatto della ripubblicazione. Grazie. Segretario Generale Allora, la scelta metodologica che recepisce anche gli indirizzi giurisprudenziali, come riportati nella premessa della proposta deliberativa, è la seguente: dove l’accoglimento dell’osservazione, dell’indicazione della prescrizione non sia circoscrivibile ad una sorta di pingpong tra privato e Amministrazione, ma coinvolga interessi più ampi di una schiera potenziale di controinteressati, per evitare, insomma di approvare definitivamente in maniera illegittima, ci sarà un’adozione in prima battuta del recepimento dell’osservazione, prescrizione, indicazione fortemente innovativa con ripubblicazione e possibilità di

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presentazione, secondo lo schema delle osservazioni della prima fase, del nuovo assetto potenzialmente emergente dal recepimento dell’osservazione. Quindi non si voterà il Piano complessivo, questa cosa potrà essere fatta solo dopo che si sarà chiuso l’iter di contraddittorio nuovo con la collettività. Presidente La parola alla Consigliera Ciocca. Consigliera D. Ciocca È per una questione personale. Siccome possiedo un sesto di rudere nella zona della Mezzaluna, che mi pare che sia AT2, non mi ricordo, però, siccome ricordo che gli AT2 hanno una sottospecificazione con diverse lettere, volevo chiedere al Presidente del Consiglio e al Segretario se hanno la cortesia di segnalarmi la mia incompatibilità, quando scatta, se scatta su tutta la questione, qualsiasi cosa si parli della Mezzaluna c’è l’incompatibilità, se è solo l’AT2, adesso non mi ricordo neanche più che cos’è, oppure come si possa configurare la mia presenza. Grazie. Segretario Generale Allora, il metodo, anche per quello che ho detto prima, più corretto è quello di individuare sulle specifiche porzioni, perché poi anche i vari pareri, le varie osservazioni sono spacchettate, di cointeressenza a quest’incompatibilità con obbligo di uscita dall’Aula. Chiederò ai tecnici di segnalare immediatamente dove c’è una discussione-decisione che interferisca direttamente con questo ambito di proprietà e lo segnaliamo tempo per tempo. Presidente Ha chiesto di intervenire il Consigliere Merisi. Consigliere Merisi Chiedo scusa, ma è per estrema chiarezza. Al momento della ripubblicazione, quindi i tempi tecnici saranno quelli che abbiamo visto dal 23 dicembre a oggi. Dicevo, al momento della ripubblicazione le eventuali osservazioni riguardano che cosa? Potrebbero riguardare che cosa? Tutto oppure solo quello che viene ripubblicato? E quindi, traduco, viene ripubblicata, signor Segretario, solo la parte, diciamo, su

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cui mettiamo la Mezzaluna o quant’altro su cui si va a discutere? Oppure viene ripubblicato in toto? Grazie. Segretario Generale In base al modello di lavoro verranno ripubblicati i singoli spezzoni, non l’intero Piano. Presidente Possiamo cominciare. Architetto Morabito Leggo la sintesi delle osservazioni presentate dalla Regione Lombardia. Considerazioni espresse dalla Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità a Infrastrutture viarie. Con riferimento all’Interconnessione autostradale tra il sistema viabilistico pedemontano e autostrada Brescia, Bergamo, Milano, recepire l’opera anche secondo la configurazione corrispondente alla progettazione preliminare del 2002 al fine di preservarne, pur in via temporanea, l’eventuale fattibilità urbanistica, si dovrà recepire per entrambi i tracciati anche un congruo corridoio di salvaguardia urbanistica dimensionato secondo i criteri regionali. Controdeduzione tecnica. È accoglibile, preso atto di quanto richiesto dalla Regione Lombardia, Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità, tenuto conto della prescrittività della norma in ordine all’assetto infrastrutturale del P.G.T., le prescrizioni sono accoglibili e si procederà all’adeguamento della Cartografia di Piano, secondo le indicazioni riportate. L’accoglimento della prescrizione comporta inevitabilmente la ripubblicazione delle Parti di Piano oggetto di modifica. Assessore Nisoli A seguito dell’esame di quest’osservazione e della controdeduzione da parte della Seconda Commissione la Maggioranza e la Giunta propongono l’accoglimento di quest’osservazione. Presidente Ha concluso, Assessore? La parola al Consigliere Borghi. Consigliera Borghi

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Anche noi siamo per l’accoglimento. Ci piacerebbe che nella sede di un Consiglio Comunale, quindi dell’organo rappresentativo più importante della Città, si desse conto anche di tutti gli aspetti positivi del P.G.T. adottato, che la Regione ha sottolineato nel dare un parere di coerenza forte con quello che è il Piano Territoriale Regionale, che è stato effettuato, come il nostro P.G.T., con l’adeguamento alla Legge n. 12, mentre il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale non è assolutamente adeguato né alla Legge n. 12 né al Piano Territoriale Regionale. Ci tengo a sottolineare che la Regione valorizza gli aspetti fondamentali, gli obiettivi e le strategie del P.G.T. adottato, valorizzando il profilo di accessibilità conferito alle nuove infrastrutture, la compattezza delle previsioni urbanistiche e la funzione produttiva, la qualificazione della funzione produttiva dentro una Città in formazione. Questo credo che sia doveroso che i cittadini trevigliesi, attraverso il loro organo di rappresentanza, lo sappiano. Presidente Grazie, Consigliere. È aperto il dibattito, se c’è qualche altro Consigliere che vuole intervenire. Si è prenotato il Consigliere Minuti, a Lei la parola. Consigliere Minuti Intervengo su questa prima osservazione generale proposta dalla Regione Lombardia per dire che non interverrò sulle 444 osservazioni, più le altre incluse nei pareri generali della Regione, della Provincia e di altri Enti, per non appesantire il dibattito. Annuncio però che, per lo stesso senso di responsabilità, autorevolmente prima dichiarato dal Sindaco, voterò a favore delle proposte che formulerà l’Assessore e che, del resto, sono state oggetto di dibattito all’interno della Commissione consiliare. Solo su alcune proposte, che riterrò di particolare pregio per la Città, mi riservo di intervenire, ma alcune limitate volte. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. Non ci sono... sul filo di lana, il Consigliere Merisi. Consigliere Merisi Da sportivo, avendo solo quella competenza. Assessore, le chiedo scusa, ma mi vuole gentilmente in due parole, da un punto di vista tecnico, so che Lei ha la competenza specifica, spiegare questa...

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(Intervento fuori microfono) Non mi si vuole far parlare. Mi vuol spiegare, gentilmente, brevemente, in stretti tempi tecnici, con la competenza che le universalmente riconosciuta, almeno dalle nostre parti, questa dicotomia fra la posizione della Regione e la posizione della Provincia al momento della stesura di una Legge e di un P.T.C.P.? Perché a questo punto, secondo me, diventa importante, da parte nostra, a chi rispondere. È chiaro che, da quello che mi è sembrato di capire nel dibattito, cui purtroppo anche per motivi di salute non ho potuto partecipare ultimamente, la risposta primaria che noi, che questa Maggioranza intende dare è alla Provincia, fatto salvo quello che dice il Consigliere Borghi, però credo che siano necessarie due parole in più. Grazie. Presidente Può intervenire la Consigliera Ciocca. Consigliera D. Ciocca Grazie. Io purtroppo, nella mia sbadataggine, ho lasciato a casa il testo del parere della Regione. Comunque continuando sulla stessa scia dell’intervento di Merisi, chiedo all’Architetto Morabito e all’Assessore di illustrare, anche brevemente, quali sono i punti di convergenza e di apprezzamento del parere della Regione Lombardia, in particolare come si configurano le osservazioni che – vado a memoria – riguardano il recepimento di alcune indicazioni e riguardo alle infrastrutture, che, ovviamente, sono sovracomunali, e quali sono i punti di apprezzamento che rendano il P.G.T., adottato il 23 di dicembre dell’anno scorso, compatibile con il P.T.R. Mi pare che sia questa la sigla, vero? Grazie. Presidente La parola all’Assessore. Assessore Nisoli Allora, rispondo al Consigliere Merisi. La Regione Lombardia l’anno scorso ha redatto il Piano Territoriale Regionale, individuando una serie di Comuni, tra i quali Treviglio, che sono obbligati a mandare il loro P.G.T. in Regione per verificarne la compatibilità con quello che è il P.T.R., ma limitatamente alla previsione di infrastrutture di livello regionale. Treviglio ricadeva in questo perché abbiamo la Bre.Be.Mi., l’autostrada bergamasca, e anche la ferrovia, il quadruplicamento della ferrovia. Per cui il Comune di Treviglio deve trasmettere il P.G.T. per verificare che

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tutto quello che riguarda queste infrastrutture sia stato previsto nel Piano e rispetta quelle che sono le previsioni della Regione Lombardia. Mentre la Provincia di Bergamo, ai sensi dell’articolo 18 della Legge n. 12 e articolo 13 entra nel merito per quanto riguarda la pianificazione e quelli che sono i rapporti di coerenza tra il P.G.T. e il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Bergamo, in merito anche lì, per quello che riguarda le infrastrutture, i corridoi ecologici, le zone agricole e strategiche e le zone di salvaguardia ambientale. La Provincia di Bergamo nel P.T.C.P., che è stato approvato nel 2004, individua comunque una serie anche di funzioni che sono sovracomunali, per cui strategiche, a dire della Provincia, come localizzazione, e Treviglio ne ha alcune sul suo territorio che riguarda le scuole superiori, essendo comunque un polo e un po’ la capitale della Bassa, l’ospedale, che anche l’ospedale è di livello regionale, per cui sovracomunale, e ha inserito nel P.T.C.P. della Provincia anche le zone di rispetto e di ampliamento. E poi la Provincia ha individuato l’area, quella chiamata “Mezzaluna”, nella zona ovest come una zona produttiva d’interesse sovracomunale ai sensi dell’articolo 95 del P.T.C.P. per la quale gli interventi che si possono fare o devono essere fatti in questa zona dovranno essere oggetto di un tavolo interistituzionale tra Comune, Comuni contermini e Provincia di Bergamo. In grandi linee queste sono le... E poi la Provincia entra anche nel merito - ed è il suo compito - di verificare se la previsione di sviluppo, come aumento di abitanti, sia coerente con quella che è la demografia della nostra Provincia oppure sia un dato che non trova conferma in quelle che sono delle previsioni sovracomunali. Queste sono le competenze. Per cui, ecco, Regione Lombardia limitatamente alle infrastrutture di livello regionale e basta. Quello che invece faceva presente il Consigliera Borghi è nella terza pagina del parere della Regione Lombardia, il capitolo che si chiama “Coerenza del P.G.T. rispetto agli obiettivi del P.T.R.”. I contenuti del documento della VAS del P.G.T. dimostrano l’assunzione degli obiettivi del P.T.R. all’interno delle politiche e strategie di Piano e, per quanto non risulti esplicitato e puntualmente riconoscibile in riferimento agli obiettivi del sistema territoriale metropolitano, si rileva una coerenza generale tra gli obiettivi dichiarati nel P.G.T. e i principali obiettivi che il Piano Regionale propone per questa porzione di territorio. Si considera che gli obiettivi territoriali rappresentano le priorità specifiche dei vari territori e contribuiscono a raggiungere i 24 obiettivi del P.T.R. In particolare si richiamano gli obiettivi regionali finalizzati a riequilibrare il territorio attraverso forme di sviluppo sostenibili dal punto di vista ambientale, mediante la valorizzazione e la tutela delle aree naturali protette, in particolare quelle della cintura metropolitana, e gli

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obiettivi relativi all’uso del suolo volti a limitare l’ulteriore espansione urbana e favorire interventi di riuso del patrimonio edilizio. In merito agli aspetti del P.G.T. che attengono specificatamente al tema del consumo di suolo si rileva che il P.G.T. determina gli obiettivi di sviluppo quantitativo, in coerenza con le risultanze del quadro conoscitivo, nonché degli obiettivi enunciati e delle relative linee di azione, tenendo conto della verifica delle potenzialità latenti e residue, prima di prendere in considerazione l’occupazione di nuove aree da urbanizzare. Ciò in particolare riferito alle previsioni del Piano dipendenti dal calcolo del fabbisogno insediativo, che devono rispondere tra l’altro all’obiettivo, dichiarato nel P.G.T., di contenere la percentuale di consumo di suolo con una previsione di incremento annuo dello 0,1% di aree urbanizzate fino al 2020. In relazione alla diversa logica che ha determinato il dimensionamento insediativo della zona a sud del Comune, ambiti AT3, per cui la Mezzaluna, al fine di ottemperare al criterio generale di sostenibilità teso alla corretta verifica delle dinamiche territoriali nella definizione delle esigenze di trasformazione, dando atto che il Piano definisce un sistema di monitoraggio a garanzia della corretta verifica del conseguimento degli obiettivi quantitativi di sviluppo, si suggerisce di stabilire un meccanismo gestionale del P.G.T., che permetta di assegnare una scala di priorità temporale all’attuazione dei sei subambiti di trasformazione della AT3, privilegiando quelli più aderenti al criterio sopra richiamato e coerenziandoli con le quote dell’effettiva domanda di insediamento. Quanto sopra consentirà al Piano di conseguire il più specifico criterio di dimensionare le nuove previsioni sulle reali necessità, come affermato dalla delibera di Giunta Regionale n. 999 del 15.12.2010, nel quadro della minimizzazione del consumo di suolo. Presidente Grazie, Assessore. Non ci sono altri Consiglieri. Si è prenotata la Consigliera Ciocca. Consigliera D. Ciocca Solo per ringraziare l’Assessore della lettura di queste parti che sono importanti per capire la valutazione della Regione rispetto al P.G.T. Dovessi usare una mia vecchia mania direi, visto quello che ha letto sulla compatibilità con il Piano Regionale e gli apprezzamenti rispetto al progetto sugli ambiti e sul consumo di suolo e sul dimensionamento e su tutto quello che dal Piano è previsto per il controllo di questa serie di fattori che, ovviamente, sono in relazione tra di loro, dovrei dire al

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P.G.T., fossi la Regione, anzi l’ha detto, “Bene, bravo, sette più”. Lo dico semplicemente per dire... Fosse stato tutto perfetto, comprese le previsioni sulle infrastrutture sarebbe di più. Comunque, perché l’ho detto? Perché è ora di finirla, e in questo mi rivolgo anche al Sindaco, perché la sua introduzione aveva anche questo carattere, di far passare il lavoro sul P.G.T. come un lavoro raffazzonato, fatto da gente che non ha saputo mettere insieme l’idea di Città con le previsioni del Piano, perché questo è stato detto, prendendo per buono un titolo di giornale, un titolo di giornale scaturito dalle osservazioni dell’Assessore Provinciale Piccinelli, P.G.T. bocciato all’85%, è diventato quello che il Sindaco chiama refrain, altri chiamano mantra, io, per rispetto alla nostra terra, chiamo la solfa, di un P.G.T. fatto con i piedi. Allora, sicuramente le osservazioni al P.G.T., quelle che sono costate 200.000,00 euro ai Trevigliesi, purtroppo io ne ho letta una sola di osservazione fatta in casa, scritta a mano, tutte le altre si riferiscono a professionisti. Sappiamo che molti Avvocati a volte non disincentivano le liti, io ho immaginato, visto anche che poi sono state prodotte a pacchi, uguali, perfino con la stessa impostazione grafica, che anche questa componente ci poteva essere. Comunque, è giusto che uno rispetto a una normativa spenda del suo per reclamare diritti soprattutto se li ha. Detto questo, come ha detto giustamente un tempo il Consigliere Minuti, 445 osservazioni, anzi 444 più quella presentata dalla Lega Nord in zona cesarini, vogliono dire che ci sono giustamente dei cittadini che segnalano, giustamente, eventuali difformità dalle previsioni. Succede con tutti i Piani e con tutto ciò che norma il territorio. Lo dico perché, ripeto, è ora di finirla, di farci passare per gente che ha combinato un disastro, buttando i soldi dei cittadini, a questo punto mi vanno bene i conti, vorrei solo sapere quant’è costato il P.G.T. a Bergamo, quant’è costato il P.G.T. in una Città delle dimensioni della nostra, perché bisogna fare anche questi di ragionamenti, sennò è troppo comodo. Se lo dite ad una che prende, come me, 1.600,00 euro di pensione, che una cosa costa 300.000,00 euro immaginiamoci, l’Eldorado, però se devo fare l’amministratore e dare delle valutazioni voglio degli elementi di confronto. Allora, io vorrei invitare a piantarla con questa cosa qui, perché mi pare legittimo che un’Amministrazione faccia le sue scelte sul territorio, ma senza queste operazioni di assoluta delegittimazione tecnica, politica e amministrativa di chi vi ha preceduto su quelle seggioline lì. Grazie. Presidente Grazie, Consigliera. Si è prenotato il Sindaco.

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Sindaco Io credo che sia ora di finirla di dire che questa è un’Amministrazione etero diretta, perché il mantra, il refrain, la solfa mi sembra che sia quella. Io desidererei, e da adesso in poi non entrerò più in polemica con nessuno perché non ho intenzione di farlo, perché credo che i cittadini meritino molto di più rispetto a questo, avere soltanto la possibilità con questa Maggioranza di declinare la, tra virgolette, idea di Città, per come ce l’hanno chiesto i cittadini e secondo le linee del programma elettorale, punto. In merito alla questione, facciamola così, in merito alla questione relativa alla bocciatura, tra virgolette, della Provincia, e l’epiteto non l’ho inventato io, ma deriva dall’Assessore Provinciale, evidenzio il fatto che una lettura dal mio punto di vista diversa e un’applicazione diversa della normativa dell’articolo 95 delle norme tecniche di attuazione del P.T.C.P. avrebbe consentito la costruzione di una modalità, magari, identica, in termini di risultati, ma diversa in termini di procedure, per cui lamento quello. Siccome mi pare che abbiamo tutti necessità di rispondere ai cittadini delle scelte che sono state fatte da noi o da quelli che ci sono prima di noi, chiederei questo perché, dico, il problema qui non è che io mistifichi o d’altra parte abbia detto finora che si è lavorato coi piedi, dico soltanto, e mi pare di poterlo dire, che quello che è stato fatto è per larghi aspetti difforme da una procedura che poteva essere applicata diversamente. Siccome le polemiche poi, però, non mi garbano e, onestamente, mi pare che stiate apprezzando anche il fatto che non entri poi nello specifico più di tanto, la dichiarazione di orientamento della Maggioranza è stata questa, cioè: portiamo a casa una soluzione tampone che entra, per quanto ci riguarda, a sanare le difformità che avevamo evidenziato anche in campagna elettorale, in merito soprattutto alle zone residenziali di mixitè, come le avete chiamate, nella zona della Mezzaluna e che non ci vedono favorevoli. Ovvio che il parere della Provincia in questo momento dice “Costruiamo insieme una pianificazione”, che non vuol dire quello che sta dicendo qualcuno di voi “Riempiamo di capannoni, siamo al servizio dell’Interporto”, scusate, non quello che sta dicendo, quello che sta scrivendo qualcuno di voi, “Riempiamo di capannoni, siamo al servizio dell’Interporto”. Diciamo soltanto “Vogliamo pianificare Treviglio non soltanto per Treviglio, ma con uno sviluppo che sia uno sviluppo di cui voi state continuando a dire cose, le più peggiori – se si potesse dire quest’espressione – pur non avendo e non sapendo voi di che cosa state parlando. Tutto qui. Presidente

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Grazie, Sindaco. Si è prenotata la Consigliera Borghi. Consigliera Borghi Io credo che il gioco non valga la candela, perché dire che si vuol svelenire, non si vuol far polemica e poi fare interventi come quelli che ha fatto il Sindaco Pezzoni, che contraddicono le sue stesse parole, non abbia alcun senso. Prima andando a bere il caffè ho visto che è seduto in fondo l’Architetto Benevolo, ecco, non avendo contenuti il Sindaco si basa sulle parole, dice: “La Consigliera Borghi ha detto che Benevolo e non suo padre è l’estensore del Piano”. C’è uno Studio Benevolo di cui continua ad essere responsabile Leonardo Benevolo, decano dell’urbanistica italiana, entri nel merito, Sindaco. Io credo che il rispetto alla professionalità di tutti vada garantito. Parla di costi e quindi poiché abbiamo contribuito, compensato, ovviamente, il lavoro dell’Architetto Alessandro Benevolo, mettiamolo al tavolo dei tecnici qui davanti a noi e usufruiamo anche della sua competenza, non si avrà paura di un confronto con un tecnico Architetto che ha lavorato a Treviglio cinque anni e quindi che conosce la situazione di Treviglio. Dopodiché direi che cinque anni sono stati troppi, sì, condivido, sono stati troppi, un mese mi sembra poco, mi sembra decisamente poco per questo P.G.T. ponte. Lei dice che forse noi non possediamo gli argomenti? Io credo di possederli per quanto la mia cultura non si riferisca a questo tipo di argomenti per aver fatto il Sindaco per cinque anni, ma dai suoi interventi non mi pare di cogliere alcuna valutazione che entri nel merito delle scelte di pianificazione del territorio che questa Giunta vuole fare. Cinque anni troppi, un mese troppo poco, scelte affrettate che assolutamente devono adeguarsi a pareri altrui. I costi. Ne ha già parlato la Consigliera Ciocca, ma io vorrei aggiungere che un conto è dare un incarico a un consulente come fanno tanti Comuni, si dà un incarico a un consulente, si paga il consulente, punto e basta. Noi siamo partiti con un Ufficio di Piano, perché ritenevamo che i nostri tecnici dovessero essere pienamente coinvolti nelle scelte, siamo ricorsi all’Università, all’Ufficio Studi dell’Università, a tanti esperti, agronomi, geologi, del traffico, eccetera, perché ritenevamo che Treviglio meritasse, Treviglio che è sicuramente il centro strategico dello sviluppo della Lombardia oggi. Cioè, dare un incarico come si era fatto per il P.R.G. esterno a un qualsiasi consulente non stava nelle nostre intenzioni, ritenevamo che i Trevigliesi e Treviglio meritassero molto di più. Tra l’altro voi ora questi studi agronomici, questo rapporto conoscitivo l’avete a disposizione e sicuramente i vostri tempi saranno ridotti.

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Chiudo perché prima ho fatto una dichiarazione di voto favorevole, che confermo, ma precisando a questo Consiglio che ciò che la Regione ci chiede è in pratica di disegnare un corridoio di due sedimi della IPB, dell’autostrada bergamasca, perché ce n’era uno, quest’uno è stato cassato, è stato messo da parte, ora ce n’è un secondo, ma di questo secondo non c’è ancora il progetto preliminare, anche se il Presidente Pirovano, quando si è insediato nel 2008 ci aveva detto che entro dicembre ci sarebbe stata la Conferenza dei Comuni per arrivare alla progettazione preliminare dell’autostrada bergamasca. Per cui noi riteniamo responsabilmente di votare a favore di quest’osservazione della Regione, ma chiarendo che la responsabilità di due sedimi, di due tracciati di un corridoio così ampio in una zona abbastanza pregiata e naturalistica parlando, derivano da ritardi della Provincia. Presidente Grazie, Consigliere. Se non ci sono altre prenotazioni? Vi sono alcune dichiarazione di voto da fare? Non ci sono dichiarazioni, per cui poniamo in votazione le osservazioni della Regione e le controdeduzioni alle osservazioni della Giunta. Sono chiuse le votazioni. Presenti 14, votanti 14, favorevoli 14. La parola nuovamente all’Assessore. Architetto Morabito Secondo punto della controdeduzione al parere della Regione, sempre in tema di infrastrutture e mobilità. Con riferimento all’autostrada Brescia-Bergamo-Milano recepire le opere connesse di ricucitura della viabilità locale interferita (attraversamenti di via Aldo Moro e via Calvenzano) secondo la configurazione del progetto definitivo autostradale. Controdeduzione tecnica. Preso atto di quanto richiesto dalla Regione Lombardia, Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità, tenuto conto della prescrittività della norma in ordine all’assetto infrastrutturale del P.G.T. le prescrizioni sono accoglibili e si procederà all’adeguamento della Cartografia di Piano secondo le indicazioni riportate. L’accoglimento della prescrizione comporta inevitabilmente la ripubblicazione delle parti di Piano oggetto di modifica. Presidente Grazie, Architetto. La parola all’Assessore. Assessore Nisoli

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La proposta della Giunta e anche della Maggioranza della Seconda Commissione consiliare è di accogliere l’osservazione prendendo atto anche della controdeduzione tecnica. Presidente Grazie, Assessore. È aperto il dibattito. Se non ci sono prenotazioni? Dichiarazioni di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto. Poniamo in votazione le osservazioni e le controdeduzioni dell’Ufficio. (Interventi fuori microfono) Assessore Nisoli Perché tutta l’osservazione è composta da sei punti e questi sei punti sono sei singole votazioni. Prima abbiamo fatto il punto n. 1 che diceva di segnare i doppi tracciati, adesso il punto n. 2 dice di disegnare gli attraversamenti di via Aldo Moro e di via Calvenzano secondo quello che era previsto dal progetto definitivo. L’estensore, la linea tecnica ha detto di accoglierla e anche la Commissione e la Giunta hanno previsto di accoglierla. Presidente Hanno votato tutti, quindi sono chiuse le votazioni. Presenti 14, votanti 14, favorevoli 14. La parola all’Architetto per il terzo punto. Architetto Morabito Terzo punto, Infrastrutture ferroviarie. Con riferimento alla linea ferroviaria alta velocità e alta capacità Treviglio-Brescia e viabilità extralinea, riportare nel P.G.T. il progetto definitivo dell’opera e delle opere connesse. Controdeduzione tecnica. Preso atto di quanto richiesto dalla Regione Lombardia, Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità, tenuto conto della prescrittività delle norme in ordine all’assetto infrastrutturale del P.G.T. le prescrizioni sono accoglibili e si procederà all’adeguamento della Cartografia di Piano secondo le indicazioni riportate. L’accoglimento della prescrizione comporta inevitabilmente la ripubblicazione delle parti di Piano oggetto di modifica. Presidente Grazie, Architetto. La parola all’Assessore.

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Assessore Nisoli Anche per questo terzo punto che riguarda la linea ferroviaria alta velocità e alta capacità, la Giunta e la Maggioranza della Seconda Commissione propongono l’accoglimento. Presidente Grazie, è aperto il dibattito. Se ci sono Consiglieri si prenotino. Non ci sono prenotazioni. Se ci sono dichiarazioni di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto. Dichiaro aperta la votazione. È assente il Consigliere Merisi. (Intervento fuori microfono) Togli la scheda, è assente. (Intervento fuori microfono) Arriva? Okay! Sono chiuse le votazioni. Presenti 14, votanti 14, favorevoli 14. Nel frattempo è arrivato il Presidente Pignatelli, cui cedo volentieri la poltrona. Presidente Seduta – Avv. Pignatelli Il punto è stato deliberato e approvato dal Consiglio Comunale all’unanimità. Architetto Morabito, prego. Architetto Morabito Quarto punto, sempre in tema di infrastrutture ferroviarie. Con riferimento alla linea ferroviaria alta velocità e alta capacità Treviglio-Brescia e interconnessione est, risulta necessario inserire in tutti gli elaborati cartografici la rete ferroviaria con l’indicazione della relativa fascia di salvaguardia urbanistica (metri 75 + 75 dal binario esterno). Controdeduzione tecnica. Preso atto di quanto richiesto dalla Regione Lombardia, Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità, tenuto conto della prescrittività della norma in ordine all’assetto infrastrutturale del P.G.T., le prescrizioni sono accoglibili e si procederà all’adeguamento della Cartografia di Piano secondo le indicazioni riportate. L’accoglimento della prescrizione comporta inevitabilmente la ripubblicazione delle parti di Piano oggetto di modifica. Assessore Nisoli

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La Maggioranza della Seconda Commissione consiliare e la Giunta, anche per questo punto dell’osservazione, prevedono l’accoglimento con l’adeguamento dei disegni. Presidente Grazie, Assessore. Vi sono Consiglieri che desiderano intervenire? Consigliere Lingiardi, prego. Consigliere Lingiardi Solo una questione tecnica, dato che purtroppo ho avuto il materiale, compreso il dischetto, solamente sabato perché ero in ferie evidentemente, poi non ho partecipato alle Commissioni. Non essendo in Commissione Seconda volevo chiedere eventualmente di essere un pochettino più chiari nell’andare a prendere il documento di cui state discutendo nell’ambito del dischetto. Ho portato il computer apposta perché altrimenti non potevo stamparmi tutto il materiale, evidentemente, che è enorme. Ecco, vi chiedo solo questo. La seconda cosa, ho una richiesta banale, ma se si può mettere una ciabatta qui sotto in modo da poter collegare il computer, altrimenti fra un’ora io non ho più neanche l’opportunità di leggere il materiale che non ho potuto stampare, per il giusto risparmio anche della carta. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. Credo che anche le sue necessità tecniche verranno giustamente esaudite al più presto. Altri Consiglieri sul punto? Nessuno. L’Assessore ha qualcosa da aggiungere? Assessore Nisoli (intervento fuori microfono) Presidente L’Architetto Morabito nemmeno? (intervento fuori microfono) Grazie. Pongo quindi in votazione il punto n. 4 del parere regionale avente oggetto la linea ferroviaria alta velocità e alta capacità Treviglio-Brescia interconnessione est.

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Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti favorevoli, nessun contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità. Ora c’è la quinta? (Intervento fuori microfono) Architetto Morabito, illustra Lei il quinto punto? La parola all’Architetto Morabito per il quinto punto dell’osservazione regionale. Architetto Morabito Quinto punto, riferimento al quadruplicamento ferroviario Pioltello-Treviglio, coerenziare i progetti redatti da RFI e ITALFER per i sottopassi ferroviari e per le opere condivise nell’Accordo di Programma. Controdeduzione tecnica. Preso atto di quanto richiesto dalla Regione Lombardia, Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità, tenuto conto della prescrittività della norma in ordine all’assetto infrastrutturale del P.G.T., le prescrizioni sono accoglibili e si procederà all’adeguamento della Cartografia di Piano secondo le indicazioni riportate. L’accoglimento della prescrizione comporta inevitabilmente la ripubblicazione delle parti di Piano oggetto di modifica. Presidente Grazie, Architetto. Assessore, prego. Assessore Nisoli La Giunta e la Maggioranza della Seconda Commissione propongono, anche per questo punto, l’accoglimento e l’adeguamento degli elaborati di Piano. Presidente Grazie, Assessore. Sul punto i Consiglieri desiderano intervenire brevemente? Nessuno chiede la parola. Pongo in votazione il punto n. 5 dell’osservazione regionale avente oggetto il quadruplicamento della linea ferroviaria Pioltello-Treviglio. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti favorevoli, nessun contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità. C’è un sesto punto? (Intervento fuori microfono) Architetto Morabito, le do la parola per il sesto punto del parere regionale. Prego.

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Architetto Morabito Sesto punto, con riferimento alla racchetta di connessione della linea Bergamo-Treviglio con la linea storica, risulta necessario inserire in tutti gli elaborati cartografici la connessione in quanto riportata solo in alcune tavole del Piano. Controdeduzione tecnica. Preso atto di quanto richiesto dalla Regione Lombardia, Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità, tenuto conto della prescrittività della norma in ordine all’assetto infrastrutturale del P.G.T., le prescrizioni sono accoglibili e si procederà all’adeguamento della Cartografia di Piano secondo le indicazioni riportate. L’accoglimento della prescrizione comporta inevitabilmente la ripubblicazione delle parti di Piano oggetto di modifica. Presidente Grazie, Architetto. Prego, Assessore. Assessore Nisoli Anche per questo sesto punto si propone l’accoglimento dell’osservazione e l’adeguamento come previsto dal parere in linea tecnica. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. I Consiglieri desiderano intervenire sul punto? Nessuno chiede la parola. Pongo quindi in votazione il punto n. 6 dell’osservazione regionale. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti favorevoli, nessun contrario, nessuno astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità. Procediamo oltre, diamo la parola all’Architetto Morabito per l’illustrazione del parere della Provincia. Prego. (Intervento fuori microfono) Ed io come faccio? Ah, sì. Prego, Consigliere. Consigliera Borghi Chiedo se è possibile, Presidente, ma credo che lo sia, presentare una mozione d’ordine con cui si chiede che l’Architetto Benevolo possa interloquire e quindi parlare in qualità di tecnico consulente dell’Amministrazione Comunale in questo consesso.

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Mi dica se devo farlo per iscritto, se deve approvare il Consiglio Comunale, se basta che la Giunta lo accolga. Presidente Invito l’Architetto a sedersi fra i banchi della Giunta, che peraltro non avevo visto. Consigliera Borghi È là dietro. Presidente Architetto, se vuole accomodarsi. Architetto Morabito, se vuole illustrare, prego, ha la parola. Architetto Morabito Sì. Primo punto del parere della Provincia di Bergamo. (Intervento fuori microfono) Gli ambiti di trasformazione denominati “AT2 - A, B, C, D” e “AT3 - A, B, parte C” ricadono negli ambiti classificati dal P.T.C.P. come insediamenti produttivi di interesse provinciale di completamento e/o nuovo impianto. Tali ambiti risultano incompatibili con le previsioni normate dall’articolo 95 commi 2.1 e 3 delle norme tecniche di attuazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, in quanto costituenti sistemi insediativi territoriali di interesse provinciale caratterizzati da elevata accessibilità per l’esistenza di sistemi integrati per la mobilità. Si prescrive per tali aree l’applicazione della disciplina dello strumento urbanistico comunale vigente, il Piano Regolatore Generale. Controdeduzione. Preso atto di quanto richiesto... Presidente Consigliere Borghi. Consigliera Borghi Chiedo se viene illustrata una per una e si vota una per una la prescrizione, le prescrizioni della Provincia si votano una per una, oppure se c’è prima un’illustrazione complessiva del parere della Provincia, perché nel caso in cui si votassero una per una io ho presentato un ordine del giorno su questo tema che deve precedere la

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discussione di ogni singola prescrizione o di ogni singola raccomandazione. Presidente Sì, va bene. Facciamo terminare l’illustrazione all’Architetto e poi sentiamo l’Assessore, che, ovviamente, esprimerà il parere della Giunta, anche in merito... Consigliera Borghi Credo che l’abbiate la mozione. Presidente ...anche in merito alle sue osservazioni. Prego, Architetto. Architetto Morabito Controdeduzione. Preso atto di quanto richiesto dalla Provincia di Bergamo, tenuto conto:

a) della necessità di dare riscontro in sede di pianificazione urbanistica dei criteri di cui agli articoli 3 e 4 delle norme di attuazione del P.T.R., approvato con decreto del Consiglio Regionale n. 951 del 19.01.2010, che riconoscere al P.T.C.P. la natura di atto sovraordinato rispetto al P.G.T.;

b) della volontà dell’Amministrazione Comunale, dichiarata nell’atto d’indirizzo approvato con delibera della Giunta Comunale n. 92 in data 06 luglio 2011, di non prevedere in quest’area ambiti di trasformazione misti che comprendono insediamenti residenziali in una zona vocata a localizzazione di destinazioni differenti;

c) dell’opportunità di ovviare alla disciplina prevista dallo strumento urbanistico adottato riguardo l’obbligo di cedere al Comune una vasta area agricola che renderebbe da un lato dispendioso l’intervento urbanistico edilizio dei privati e dall’altro non consentirebbe un effettiva valorizzazione paesaggistica per la mancanza di adeguate risorse finanziarie da parte del Comune.

Accertata la volontà dell’Amministrazione Comunale a promuovere apposito progetto strategico di iniziativa comunale secondo quanto previsto dall’articolo 95 comma 3 e dall’articolo 22 comma 2 e 3 delle norme tecniche del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, si propone l’accoglimento della richiesta formulata in termini dalla Provincia e di applicare a tali aree la disciplina del P.R.G. vigente.

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L’accoglimento della prescrizione comporta inevitabilmente la ripubblicazione delle parti di Piano oggetto di modifica. Presidente Architetto, ha terminato? (Intervento fuori microfono) Diceva il Segretario che noi prevediamo di votare i dieci punti dell’osservazione uno per uno, per cui faremo un dibattito unico, ma poi procederemo al voto come abbiamo fatto prima. Vuole intervenire sul punto, Assessore? (Intervento fuori microfono) All’inizio direi, sì. Assessore Nisoli Allora, la nostra proposta è di accogliere l’osservazione e la controdeduzione tecnica, proponendolo per i seguenti motivi, per la contrarietà all’insediamento nell’area a sud ricompresa nella Mezzaluna di forme miste di edificazione e poi il sostegno all’imprenditoria agricola, settore primario, cui è necessario, pertanto, garantire la ruralità delle aree della Mezzaluna per sostenere lo sforzo di modernizzazione. Tutto questo è in linea con l’indirizzo della Giunta di cui alla delibera n. 92 del 6 luglio 2011. (Intervento fuori microfono) Presidente No, le rispondo anche. Noi procediamo con l’illustrazione complessiva dell’osservazione della Provincia, che è suddivisa in dieci punti e poi procederemo a votare separatamente i dieci punti come abbiamo fatto per le osservazioni della Regione. Possibilmente faremo un’unica complessiva illustrazione, un unico complessivo dibattito, in modo che poi procediamo alla votazione, magari limitandoci poi in quella sede a specifici commenti sul punto. Stavo leggendo la sua mozione. (Intervento fuori microfono) Sull’illustrazione del punto ha esaurito l’intervento, Assessore? Assessore Nisoli Sì. Presidente

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Sì. Per cui dichiaro aperta la discussione. Consigliere Borghi, se vuole anche illustrare la sua mozione in modo che poi potrà essere oggetto di discussione da parte del Consiglio o la vuole dare per letta, non so. Consigliera Borghi No, no. Presidente Le do la parola. Consigliera Borghi La votiamo? Presidente Se non la illustra non la votiamo. Consigliera Borghi No, credevo che avesse detto all’Assessore di... Allora, verifica di compatibilità dello strumento urbanistico comunale adottato con deliberazione dal Consiglio Comunale n. 98 del 23.12.2010 con il P.T.C.P. ai sensi della Legge n. 12 dell’11 marzo 2005. Premesso che il parere tecnico della Provincia circa l’argomento in oggetto è pervenuto al Comune di Treviglio solo in data 22 luglio con nota protocollo n. 75366, va detto che la Provincia ha ricevuto in data 19.01.2011 la domanda di verifica avanzata dal Comune di Treviglio, protocollandola al n. 6165 e che la stessa ha avuto, come gli altri soggetti convocati per la seconda conferenza VAS, il progetto del Documento di Piano in aprile 2010; che questo ritardo, di sei mesi per il formale parere tecnico di conformità al P.T.C.P. e di più di un anno per l’espressione di orientamento informale su di una pianificazione da tempo conosciuta, costringe a lavorare in grande emergenza, non consentendo ai Consiglieri Comunali i doverosi approfondimenti della posizione provinciale e non garantendo loro una conoscenza completa ed organica delle scelte della Giunta che non ha avuto il tempo di predisporre e di mettere a disposizione del Consiglio né una proposta formale, coordinata e unitaria delle variazioni delle norme (Piano delle Regole e disposizioni generali), delle norme che intende introdurre, né una proposta di votazione secondo categorie e famiglie di osservazioni.

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Devo lamentare che è dal 28 luglio che scrivo al Sindaco senza avere risposte, ho avuto una risposta, e lo ringrazio, da parte del Segretario, che mi si diceva che non c’erano i tempi per poter intervenire in tale direzione, ma capisco perché i nostri tecnici davvero sono oberati di lavoro ed io li ringrazio tanto, comunque, per tutto quello che hanno fatto. Io però mi attendo che un Sindaco risponda al Capogruppo del gruppo più grosso della Minoranza. Premesso che la mancanza di un quadro d’insieme che codifichi le mutate variazioni delle norme di Piano impedisce ai Consiglieri di esercitare il loro diritto di decidere con piena cognizione di causa, infatti, procedendo con la votazione di osservazione per osservazione non potranno essere in grado né di mettere in relazione le modifiche di volta in volta proposte con quelle precedenti, presentate tra l’altro in modo frammentario e frammentato su più osservazioni, su quelle precedenti o su quelle che seguiranno, né di valutare se vi è una coerenza di fondo tra le proposte emendative tra loro e tra queste le regole confermate. Considerato che sarà quindi molto alto il rischio che vi siano da parte dei Consiglieri interpretazioni non univoche e non autentiche delle decisioni della Giunta, visto che la Giunta non si pone questo problema ed è comunque doveroso procedere con senso di responsabilità - e questo stiamo facendo - ad analizzare le osservazioni al P.G.T. in ossequio alle aspettative della Città, siamo qui per questo. Verificato che buona parte delle scelte giuntali dipendono dal parere provinciale che, cambiando sostanzialmente il Piano di Governo del Territorio, costringerà alla ripubblicazione e all’avvio di un nuovo provvedimento VAS, bloccando per mesi le attività economiche, con il rischio di non riuscire ad approvare il Piano entro il termine massimo stabilito dalla Regione, il 31.12.2012. Il Sindaco dice che non blocchiamo le attività economiche, in regime di salvaguardia vale il P.G.T. e il P.R.G. e vale la normativa più rigida. Io credo che là dove non ci saranno blocchi le bocce si muoveranno, magari in modo nefasto. Valutato che le controdeduzioni prodotte relativamente alle prescrizioni contenute nel parere della Provincia accolgono appieno le ragioni provinciali e sovralocali senza precisare come e perché tali scelte facciano l’interesse dei trevigliesi e rispondono ad uno sviluppo che rende la Città più vivibile, vitale, ambientalmente, socialmente ed economicamente tutelata e sicura.

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Sempre valutato che le norme non danno alla Provincia il potere di approvazione degli strumenti comunali di pianificazione territoriale, ma solo la competenza di esprimere pareri tecnici di conformità al P.T.C.P., pareri vincolanti su alcuni argomenti, quelli previsti dall’articolo 18 e pareri obbligatori, ma non vincolanti su altre scelte. Devo dire che c’è anche una sentenza del TAR Lombardia che dice che in nessun caso la Provincia può approvare i P.G.T. Il Consiglio Comunale s’impegna – e qui mi rivolgo a tutti i Colleghi – ad analizzare le prescrizioni provinciali tenendo conto della vincolatività concessa alla Provincia dall’articolo 18 e dalla Legge n. 12/2005, ma adottando scelte autonome per le prescrizioni che non possono essere vincolanti, ma solo segnalazioni di difformità e raccomandazioni, attenendosi strettamente oltre che all’articolo 118 della Costituzione, che invito tutti ad andare a leggere e che dà la potestà pianificatoria al Comune, all’articolo 2 comma 4 della Legge n. 12 del 2005, che recita che il P.T.C.P. ha efficacia di orientamento, indirizzo e coordinamento, fatte salve le previsioni che ai sensi della presente Legge – la Legge n. 12 – abbiano efficacia prevalente e vincolante, l’articolo 18 appunto. Il Consiglio Comunale s’impegna a esercitare la propria potestà pianificatoria, riconosciuta anche dall’articolo 118 della Costituzione, il proprio diritto di esprimersi sulla programmazione territoriale della Città, analizzando i pareri certo autorevoli ma non vincolanti della Provincia sulla base del contesto socioeconomico, sociale, culturale e ambientale di Treviglio e a dar quindi prova ai trevigliesi di non accogliere in toto, in materie di cui il Consiglio Comunale medesimo ha competenza, scelte fatte altrove e da altri, ma di saper decidere con piena responsabilità delle sorti territoriali di Treviglio. Il Consiglio comunale s’impegna a considerare all’atto della discussione del voto del documento di verifica provinciale quanto si può evincere dal parere del Segretario Generale dell’Ente, nota protocollo n. 38450 del 27 luglio 2011. A) Rivestono carattere prescrittivo e vincolante:

1) Il riporto all’antecedente perimetrazione PLIS. Su quest’argomento io credo che ci debba essere un confronto, perché di fatto la Provincia non chiede di ritornare alla precedente perimetrazione, ma di avviare parallelamente la procedura di correzione peraltro già predisposta.

2) Rivestono carattere prescrittivo e vincolante l’inserimento della Tangenziale Est in forma di corridoio infrastrutturale, Tangenziale peraltro non prescrittiva nel P.T.C.P. come l’Interporto, mancava il progetto preliminare.

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3) La rettifica di tracciato della Tangenziale di Caravaggio, svincolo via Camporicco.

4) L’inserimento delle fasce di rispetto in fase di progettazione Bre.Be.Mi, TAV, RFI più estese di quelle riportate.

5) L’inserimento dello studio di settore per l’individuazione del reticolo idrico minore.

6) L’inclusione della delibera Area RIR. 7) La segnalazione delle misure di contenimento dell’inquinazione

odorigena ECB per alcuni AT3. B) Non rivestono carattere prescrittivo e vanno accolte o non accolte motivatamente le scelte circa:

1) I corridoi infrastrutturali Bre.Be.Mi. - TAV al posto dell’inserimento del tracciato; programmazione commerciale;

2) Contrasto articolo 95 zona blu, polo industriale a sud. 3) Contrasto articolo 101 zona gialla, polo servizio a sud intorno

all’ospedale. Dell’ospedale credo proprio che la Provincia non possa dir niente, tutt’al più la Regione.

4) Contrasto articolo 66 zona verde e a strisce, ambiti paesistici, lieve interferenze con alcuni A3 con previsioni spettacoli viaggianti.

C) Non rivestono chiaramente carattere prescrittivo:

1) Il nuovo polo scolastico. 2) La valorizzazione dell’Oberdan e la Cantoni. 3) Le misure di cautela intorno alla cava della Vailata.

Tra l’altro intorno a mezzogiorno mi è arrivato il parere dell’Avvocato Viviani, consulente legale del nostro Comune, che avevo provveduto a richiedere, che invito tutti a leggere perché da quel documento si evince quanto non prescrittivo sia il parere della Provincia. Io l’ho letto affrettatamente perché l’ho letto mentre seguivo i lavori del Consiglio. Il Consiglio Comunale s’impegna:

- A valutare attentamente, senza escludere la possibilità di recepire le linee guida per l’Ufficio di Piano elaborate in piena autonomia dalla Giunta Comunale, prima che la Provincia si esprimesse, e illustrate nella delibera n. 92 del 6 luglio 2011. Cioè il 6 luglio la Giunta aveva dato indirizzi che, quando è arrivato il parere della Provincia, ha frettolosamente messo da parte per accogliere quegli indirizzi. - A vagliare a fondo anche il parere regionale, che, se valesse la tesi della prevalenza gerarchica, è parere sovraordinato a quello della Provincia, che nelle valutazioni non manca di esprimere – come

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dicevo prima – piena coerenza con gli obiettivi di Piano Territoriale Regionale e il parere anche di altri soggetti, la Confindustria, l’Ordine degli Architetti, l’ASL, che hanno espresso apprezzamenti espliciti per il Piano e per le scelte forti che lo caratterizzano, e vi evito il perché.

Quindi si mette da parte il parere regionale, quello dell’ASL e di altri Enti e si abbraccia quello della Provincia, si potrà abbracciare quello della Provincia. Il Consiglio Comunale s’impegna a tener conto del fatto che alcune posizioni provinciali rappresentano un autorevole parere, proprio come quello regionale e comunale, ma promanano da un P.T.C.P. costruito ancora su una normativa antecedente alla Legge Regionale n. 12, marzo 2005, essendo il P.T.C.P. stato approvato ad aprile 2004. la Tangenziale Est, ad esempio, già non era prescrittiva nel P.T.C.P., perché erano tali solo le opere con progetto preliminare, era tratteggiata. Figuriamoci ora con vincoli P.T.C.P. decaduti dal 2009. se la si vuole per obiettivi altri su quei territori, non si può darne la paternità e la legittimazione formale su una semplice indicazione, peraltro scaduta, del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Quindi non era prescrittiva come non era prescrittivo l’Interporto, mancavano i progetti preliminare. Il Consiglio Comunale s’impegna a fare quello che ho appena illustrato. Il Consiglio Comunale impegna altresì la Giunta:

1) A spiegare che effetti avranno sul disegno complessivo generale le prescrizioni della prima e della seconda specie, prescrizioni che abbiamo evinto dal testo del Segretario, ma che il documento di Viviani può integrare e può modificare.

2) A spiegare che effetti avranno sul disegno complessivo generale le prescrizioni della prima e della seconda specie che la Giunta stessa propone di accogliere.

3) Di specificare come e perché saranno prese in esame quelle della terza specie.

Ci manca un quadro di riferimento, togliamo elementi sostanziali e non sappiamo ciò che resta come resta in equilibrio al suo interno e con il contorno, e le motivazioni che si sono espresse sono davvero minime. Senza adeguate e circostanziate motivazioni si profila infatti un grande spazio discrezionale successivo alla delibera di controdeduzione per introdurre le modifiche originate dal parere provinciale e sarà un rilevante problema di chi si assumerà questa responsabilità in sede tecnica.

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Voglio aggiungere, visto che è arrivato il parere dell’Avvocato Viviani, che con questo parere le possibilità di contenzioso diventano molto ampie. Grazie. Presidente Grazie, Consigliera Borghi dell’illustrazione. Tratteremo il suo ordine del giorno ai sensi dell’articolo 56 comma 8 dello Statuto, quindi procederemo dopo l’illustrazione alla discussione e poi lo metteremo in votazione. Invito i Consiglieri che vogliono intervenire sul punto a iscriversi. Intanto la parola al Sindaco, che ha chiesto di parlare. Prego, signor Sindaco. Sindaco Solo una precisazione. Chiedo che vengano depositate agli atti del Consiglio le mail della Consigliera Borghi, quella del 28 di luglio in cui scrive al Segretario e per conoscenza a me, ad Alessandro Nisoli, a Pierluigi Assolari, a Mario Morabito, a Francesco Lingiardi, a Simona Bussini e a Daniela Ciocca. Non si dica, per cortesia, che io non do risposte nel momento in cui la lettera chiede: “Gentile Segretario, abbiamo ricevuto...”. Io ringrazio... (Intervento fuori microfono) Esatto. Dico, ma si è detto prima “Ho scritto e aspetto risposta”. Io non rispondo a lettere che non sono indirizzate a me. Presidente Grazie. La parola al Segretario per una precisazione. Segretario Generale Allora, come i Consiglieri hanno potuto vedere in questi giorni e sino a questa mattina, c’è stato tutto un dibattito, diciamo, tecnico sul rapporto P.T.C.P. pianificazione comunale. Io sono a disposizione del Consiglio per dare le delucidazioni del caso a livello di approfondimento che richiederà lo stesso Consiglio. Presidente Ringraziamo il Segretario Generale. I Consiglieri vogliono intervenire sull’ordine del giorno Borghi? È iscritto a parlare il Consigliere Minuti, ne ha facoltà.

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Consigliere Minuti A me ma è de grignà, quest’incoerenza allo Statuto articolo 3.4 che dice che il Comune promuove misure finalizzate al sostegno, alla diffusione e allo stimolo dell’uso correttamente dello stesso parlando del dialetto. Lo Statuto promuove il dialetto. Ma è de grignà perché la Consigliera Borghi, essendo impegnata giustamente e coerentemente a difendere un suo prodotto, che è la proposta di Piano di Governo del Territorio, ha richiamato la coerenza dello stesso alla gerarchia delle fonti, l’autonomia del Comune ha chiamato in ballo la Costituzione, perché se la tiravo in ballo io, mi a me ma a Pignatelli, al nos Presidente ga gnia de grignà. E invece mi piace sottolineare il fatto che il progetto di Piano di Governo del Territorio, che è stato sottoposto agli universi organi di questo mondo, Regione, Provincia e quanti altri, e poi a noi per il voto definitivo, che invece sarà soltanto interlocutorio, è assolutamente incostituzionale. Voi ci presentate un progetto di Piano di Governo del Territorio incostituzionale, ma non mi riferisco alla Costituzione della Repubblica, mi riferisco alla Costituzione del Comune di Treviglio, il quale Statuto del Comune di Treviglio, al comma delle finalità, parte dell’articolo 3, al punto 3.6 dice: “Assetto ed utilizzazione del territorio. Il Comune promuove e attua un organico assetto del territorio nel quadro di un programmato e sostenibile sviluppo degli insediamenti umani, delle infrastrutture sociali, degli impianti industriali, artigianali e commerciali, nonché dell’attività agricola; in particolare attua un sistema coordinato di traffico e di circolazione adeguato ai bisogni di mobilità della popolazione residente e fluttuante, con particolare riguardo alle esigenze lavorative e scolastiche”, eccetera, eccetera, eccetera. La scelta del Piano Regolatore è stata carente sotto il profilo dell’indicazione delle infrastrutture, tant’è che persino il parere regionale, che è etichettato come estremamente favorevole e di conformità al Piano Territoriale Regionale, però, abbiamo visto prima, in ben sei punti riguarda la IPB, riguarda la Bre.Be.Mi., riguarda la TAV, riguarda le fasce di rispetto, riguarda il quadruplicamento Treviglio-Pioltello i sottopassi, riguarda i rapporti della ferrovia Bergamo-Treviglio, era carente e viene adeguato. È inadeguato riguardo alla Tangenziale Ovest, è la Provincia che ci suggerisce di rimetterlo in gioco, è assolutamente inadeguato, con lo Statuto del Comune di Treviglio, che è la Costituzione, che è l’elemento che sacralizza l’autonomia del Comune, l’autonomia del Comune, che è l’autonomia di fare il Piano di Governo del Territorio come vuole lui, ma di farlo coerentemente con la propria strumentazione e i propri indirizzi, che se non vanno bene si adeguano e si cambiano, se non vanno bene si rispettano.

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Io non è che amo molto il richiamo alle gerarchie, sono per affermare che il Comune è Ente autonomo, che è sovrano e deve fare il Piano di Governo del Territorio che piace a lui, che è adatto alla sua comunità, le interferenze non sono delle cose piacevoli. Tuttavia, l’approvazione, la conformità che la Provincia dichiara al suo P.T.C.P., al suo Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, subordinandola con alcune prescrizioni, in un certo senso risolve, e per questo io l’ho definita benvenuta in Commissione Consiliare, proprio una disattenzione nei confronti dello Statuto del Comune di Treviglio riguardo la facoltà di ulteriore espansione dell’attività agricola, industriale e artigianale, che, per quanto riguarda la disciplina della zona sud, è fortemente mortificata e compromessa. C’è mica da far tanti discorsi per dimostrare queste robe qui. Il Piano Insediamenti Produttivi n. 2, P.I.P. n. 2, Piano decennale nella sua validità, in quattro anni ha esaurito le sue funzioni. Non c’erano Interporti, c’era la crisi economica, c’era la concorrenza di tanti altri P.I.P. su tutto il territorio del nostro ambito. Tutti si davano da fare a costruire capannoni. Il nostro Piano si è esaurito. Un micro P.I.P. che è stato fatto più recentemente, tra l’altro in zona priva di urbanizzazione, priva di fognatura, priva di acquedotto, che è quello Beca, quanto si è impegnato a esaurirlo? Sei mesi, è stato esaurito. Ma perché si deve mortificare la Città di Treviglio prevedendo nessuna capacità di espansione e soprattutto nemmeno la capacità di conservazione dei manufatti esistenti quando le attività sono in una posizione eccezionalmente favorevole allo sviluppo, in un momento così di crisi? Mi riferisco alla nota situazione della fabbrica di via Brignano. Allora io sono per dire: non sono favorevole alle gerarchie, non mi piace che venga impostata la questione sotto il profilo strettamente giuridico. Può la Provincia prescrivere o no la gerarchia tra un Piano e l’altro? Sennò io prendo il partito preso, siccome ho concorso a deliberare il Piano Territoriale Provinciale, io difendo il Piano Territoriale Provinciale. Sono per dire che se la Provincia ci dice cose ragionevoli non mi interessa che le ha dette la Provincia, la ringrazio, ma le faccio mie. Per cui nel momento in cui si fanno proprie non sono le prescrizioni della Provincia sulla base del P.T.C.P., ma sono un suggerimento di cui occorre fare tesoro per rispondere in coerenza allo Statuto e all’esigenza di promuovere l’economia di questa nostra Città in un momento di crisi. Ricordo che al Collocamento sono iscritti 1600 disoccupati. Quindi il mio voto è contrario alla mozione Borghi, favorevole ad accogliere tutte le prescrizioni provinciali. Presidente

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Grazie, Consigliere Minuti. Nessun altro Consigliere è iscritto sulla mozione Borghi? Ha chiesto la parola la Consigliera Ciocca, ne ha facoltà. Consigliera D. Ciocca Mi fai vedere quello che hai letto? Scusate. Questo? (Intervento fuori microfono) Ecco, allora, io ho ascoltato attentamente quello che ha detto il Consigliere Minuti, profondo conoscitore dello Statuto Comunale, mi sarei anche aspettata, però, che mi spiegasse per quale motivo il P.G.T. adottato non fa tutte quelle cose previste dall’articolo da lui citato, quindi non si interessa di infrastrutture sociali e degli impianti industriali, artigianali, commerciali e dell’attività agricola, non si interessa di traffico e di circolazione, di farne un progetto adeguato ai bisogni di mobilità della popolazione, eccetera, eccetera, eccetera. Ora, sappiamo che Minuti ha sempre avuto una grandissima attenzione alla situazione economica produttiva del territorio, lo sappiamo, è un’osservazione che ha fatto spesso anche in Commissione Seconda, è un’osservazione condivisibile, deve solo dimostrare che nel progetto del P.G.T. non esiste questa dimensione, e non è vero che non esiste. Allora, pensare a una Città che presenti un mix di possibilità nella zona sud, comprese quelle produttive, e s’intende per produttive anche e soprattutto attività economiche che oggi si chiamano terziario avanzato, non mi addentro in cose che non conosco bene, però è vero che si sono esauriti il P.I.P.-1 e il P.I.P.-2, ma a quanto risulta a me ci sono anche dei capannoni e delle zone assolutamente non utilizzate, tant’è che molti chiedono la destinazione a commerciale di strutture previste come produttive. Nulla da dire, perché se è vero che bisogna essere flessibili nei confronti di un’economia flessibile, io personalmente non ho niente in contrario a vedere una destinazione di una struttura produttiva che c’è già da quella artigianale a quella commerciale. Voglio dire, insomma, si può dire di tutto e ironizzare sul fatto che uno riprenda dei termini di Legge, ma dire che questo P.G.T. mortifica la Città di Treviglio è dire una cosa che non sta né in cielo né in terra. E che risolve la disattenzione che si ha in zona sud per l’apparato produttivo, anche questa è una cosa che non sta né in cielo né in terra, tant’è che la proposta della Giunta è quella di eliminare la residenza e sarà il progetto, presumo, di questa variante che il Sindaco ci ha annunciato. Allora, anch’io credo che le interferenze non siano piacevoli da ricevere, però se si devono ricevere si ricevono, ognuno lavora con la competenza e nell’ambito dei diritti che ha.

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Che senso ha questa mozione? Noi abbiamo chiesto più volte, anche in Commissione, di capire quali sono le prescrizioni della Provincia, che sono tali, perché sono vincolanti, e per quanto ci riguarda abbiamo appurato che sono quelle contenute nel famoso articolo, credo, 18 della Legge n. 12 e quali invece sono orientamenti. Ora, non è un dibattito sulle disquisizioni giuridiche da azzecca garbugli che hanno solo le persone che non hanno niente da fare, mentre qualcuno pensa al produttivo, qualcuno pensa ai 1600 disoccupati e qualcun altro no, ecco, usciamo da questa logica perché non l’oggetto di questa mozione. A parte il fatto che non è che io faccio i capannoni e automaticamente creo lavoro, sennò credo che il nostro Ministro con la famosa Legge Tremonti un sacco di capannoni dovrebbe portarseli al collo, perché sono lì vuoti in mezza Italia. Quindi non è automatico questo. Credo che ridurre i fenomeni economici e sociali di grande portata, come quelli che stiamo vivendo a un elemento funzionale allo scontro interno del Comune di Treviglio, sia un po’, insomma, poco dovuto, ecco. Tornando alla mozione, cosa chiede giustamente questa mozione? Tirate via pure le frasi che sono d’interpretazione. Cosa chiede? Io sono Consigliere Comunale, ho davanti un documento della Provincia, che mi dice delle cose, voglio sapere quali di queste cose sono assolutamente vincolanti, quindi, anche se non mi piacciono le interferenze, sono doverose e me le tengo, ci mancherebbe, non è che Treviglio è un’isola che non sta da nessuna parte, sta in una Provincia e sta in una Regione, da quelli che sono degli orientamenti, cioè delle indicazioni e, secondo noi, da quello che abbiamo letto, poi magari se qualcuno mi spiega bene le conclusioni a cui è pervenuto l’Avvocato Viviani, che pare che sia un’autorità in proposito, mi fa un favore, perché io ho letto solo le sue conclusioni, ma non è che abbia capito bene il ragionamento. Allora, stavo dicendo, se io Consigliere Comunale so che certe prescrizioni della Provincia in realtà non sono vincolanti e quindi io ho ambito di manovra per comunque mantenere chiamiamola sovranità del Consiglio Comunale, chiamiamola sovranità del Consiglio Comunale, un ambito di intervento diretto sulla proclamazione del mio territorio, allora è un altro paio di maniche. Dopodiché, se uno anche queste osservazioni le ritiene perfettamente coerenti con la propria visione del territorio, come fa lui, le prende tutte in blocco, ma permettetemi che qualcun altro prima di decidere possa avere la certezza di poter decidere, sennò si prende tutto in blocco e allora sono autorizzate tutte le possibili interpretazioni, una delle quali è il fatto che c’è una scelta di cambiare profondamente il P.G.T., non si intende affrontare la scelta impopolare di farne un altro e quindi di farne un altro diverso,

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legittimamente diverso in base a questa visione della Città, che presumo che ognuno abbia, e allora si prende quello che c’è e utilizzando osservazioni sovraordinate gli si cambia la faccia. Io dico per fortuna che siamo amministratori e non siamo chirurghi estetici, perché queste operazioni riportate a un viso umano sarebbero un disastro. Ho usato quest’esempio per dire che cosa? Mi sembra più logico, più corretto, più, non lo so come dire, anche produttivo in futuro, dire, fare una scelta più coraggiosa, se questo P.G.T. non va bene a questa Maggioranza, di cambiarlo, sarebbe più serio. Questo non è il Cavallo di Troia, questa mozione, per far saltare l’universo, però porta chiarezza e la chiarezza qual è? La chiarezza è: A, B, C, D, sono obbligato ad accoglierle e le accolgo, nessuno dice niente; E, F, G, H, sono optional, a noi possono andare bene, uno dice: “Li accolgo perché mi consentono di fare quello - mi pare che una volta il Sindaco l’abbia definito «sistemiamo i buchi e poi pensiamo al progetto generale» – che diversamente non potrei portare a termine”. Chiaro? Grazie. Presidente Grazie, Consigliera Ciocca. È iscritto a parlare il Consigliere Sghirlanzoni, ne ha facoltà. Consigliere Sghirlanzoni Niente, volevo riportare come contributo quanto è emerso in Seconda Commissione, visto che è qui anche l’Architetto Benevolo, è proprio sul tema della prescrittività o meno di quanto espresso dalla Provincia. Io ho chiesto all’Architetto se questo parere, che sembra essere piovuto dall’alto e che nessuno si aspettasse, loro lo avessero messo in conto, visto che è cinque anni che lavorano sul P.G.T., immagino che nei frequenti incontri con la Provincia ci fosse stata l’occasione di discutere del P.G.T. Adesso riporto, però è qui, io ho capito questo, che questo parere, lungi dall’essere un parere che piove dal cielo, era stato messo in conto da subito, dal momento che quando erano state sovrapposte le cartine del P.G.T. con quelle del P.T.C.P. era evidente anche a uno come me, che non fa l’Architetto, che gli ambiti non combaciavano, di conseguenza, da subito c’è stata l’impostazione di dire “Noi legittimamente intendiamo proseguire nel nostro lavoro secondo l’autonomia che viene riconosciuta al Comune”, non solo, ma dico: ma l’approfondimento su quello che è vincolante o quello che non vincolante, immagino che già da allora fosse stato fatto, perché se il Comune e la Giunta hanno deciso di andare avanti è perché hanno valutato, e non lo scoprono ora, che secondo loro quelle prescrizioni non erano vincolanti.

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Quindi tutto il dibattito che emerge adesso per cui lo dobbiamo capire adesso se sono vincolanti, cioè, ce lo devono dire loro, ci devono dire: “Noi abbiamo valutato che queste prescrizioni non fossero vincolanti. Da sempre sapevamo che i due Piani non combaciavano e abbiamo assunto la decisione legittima di andare avanti”, punto. Ora, è legittimo che una Giunta, che è cambiata, esprima, visto che poi i pareri in tema di giurisprudenza in un Paese come l’Italia se ne trovano di qualsiasi tipo, cioè, la giurisprudenza si consolida, si stratifica, ci sono sentenze di TAR di province diverse che dicono cose, altri che ne dicono altre, io ritengo personalmente, e penso che sia l’indirizzo della Giunta e anche della Maggioranza del Consiglio, più prudente e, come ha detto il Consigliere Minuti, anche più, come dire, da approvare nel merito del contenuto far proprie le indicazioni della Provincia. Come dire, è una decisione sia che riguarda il rispetto della forma, e quindi la tanto decantata collaborazione tra i livelli istituzionali, e può essere anche una valutazione di merito che ritiene più conforme allo sviluppo della Città quanto proviene dalla Provincia rispetto a quanto deciso dalla Giunta precedente. Però, dico, è stucchevole il dibattito sull’esclusività, sulla vincolatività dei pareri della Provincia, come se lo dovessi scoprire al primo di agosto del 2011. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. La parola al Sindaco. Sindaco Sì, sono d’accordo con le osservazioni che sono appena arrivate dal Consigliere Sghirlanzoni. E in merito a quello che chiedeva prima la Consigliera Ciocca, ribadisco quanto ho detto all’inizio, ci sono scelte diverse, quelle in cui uno butta a mare una fatica, dico, e ricomincia da capo, e ci sono scelte, invece, che secondo noi possono essere giustificate in un contesto come questo dal punto di vista economico e che ci fanno portare a casa un Piano di Governo del Territorio con modifiche significative, per carità, ma che consente, comunque, al di là di quello che si diceva prima, un’operatività che non aspetta i tempi dell’approvazione di una nuova procedura con tutto quello che vi è connesso. Io, ribadisco, sono convinto che ai cittadini di Treviglio interessa avere delle norme chiare che possiamo dare grazie alle osservazioni. Il documento che diceva prima la Consigliere Borghi, generalmente non si fa per un semplice motivo, perché nelle discussioni è sovrano il Consiglio Comunale, predisporre una bozza di un qualcosa che poi cambia a seconda delle votazioni del Consiglio Comunale corre il

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rischio di ingenerare, dal mio punto di vista, più testi che poi alla fine non sono coincidenti. Quando abbiamo strutturato i lavori di analisi delle osservazioni per la prima volta, credo, abbiamo fatto un’osservazione di metodo, garantendo un lavoro ad abaco, per cui tutte le osservazioni che riguardano la medesima normativa verranno trattate una dietro l’altra in maniera tale da avere un’uniformità di comportamento. Ribadisco, e mi prendo la responsabilità, che probabilmente a Daniela Ciocca non va molto a fagiolo, di aver chiesto alla Maggioranza di non buttare a mare un P.G.T., ma di intervenire radicalmente modificandolo secondo le linee di quest’Amministrazione Comunale per dare una risposta alla Città da subito. Presidente Grazie, signor Sindaco. (Intervento fuori microfono) Sì. Architetto Benevolo, desidera intervenire? Prego. Architetto Benevolo Io non ho da rispondere direttamente al Consigliere Sghirlanzoni. La cosa che era emersa in Seconda Commissione, a cui lui si riferiva, era il fatto, credo conosciuto a tutti, che il Piano Provinciale è costruito come un grande P.R.G. della Provincia. È stato costruito prima della Legge n. 12 quando si pensava che il Piano Provinciale avesse una funzione di, come dire, orientare con delle indicazioni precise la pianificazione dei singoli Comuni. Quindi noi eravamo al corrente da subito che il mini Piano Regolatore contenuto nel Piano Territoriale di Coordinamento arrivava a delle conclusioni diverse rispetto a quelle che sono state prese dal nostro lavoro. Era chiaro fin dall’inizio che fosse così. Però è intervenuta nel frattempo una Legge Regionale che ha stabilito che non spetta alle Province svolgere questo compito, cioè che le Province hanno un compito prescrittivo nei confronti dei Piani di Governo del Territorio molto chiaro e molto ben delineato, per tutto il resto possono conservare nei propri piani queste indicazioni, ma rappresentano, come dire una... come dire? Non so come dirla, diciamo, al massimo possono diventare delle raccomandazioni nei confronti dei Comuni. Detto questo, a me è stato chiesto di partecipare a questo Consiglio comunale, io mi trovo un po’ in difficoltà in questa sede, perché, voglio dire, io ho partecipato alla costruzione di un Piano che aveva degli obiettivi diversi. Io credo che il mio contributo, per essere, come dire, di aiuto al Consiglio Comunale è quello: chiedetemi quali effetti producono queste votazioni che voi fate sulle singole osservazioni, perché io forse meglio di voi, meglio di Morabito, meglio dell’Assessore, sono in grado di spiegarvi qual è l’effetto che queste variazioni producono.

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È vero che si voterà per gruppi, è vero che si voterà per osservazioni simili, però, guardate, non è semplice intuire con... Ci sono 445 osservazioni, alcune di queste hanno al loro interno 20, 30, 50 quesiti l’uno, si tratta di votare duemila volte sul Piano Regolatore. Votare duemila volte avendo chiaro in mente che cosa sta succedendo al disegno che viene modificato non è semplice. Io, se volete, sono a disposizione del Consiglio Comunale per spiegarvi gli effetti di queste variazioni. Non entro nel discorso prescrittività, vincolatività del parere provinciale, questa è una questione di ordine giuridico che oltretutto neanche mi appassiona, però io sono qui a spiegarvi gli effetti delle votazioni. E in un ultimo una raccomandazione: da questo Consiglio Comunale devono fuoriuscire delle modifiche non discrezionali del Piano. Non si può affidare a un lavoro successivo la decisione di come fare a riportare la volontà del Consiglio Comunale. Il Consiglio Comunale deve indicare con precisione chirurgica qual è la variazione che viene apportata al Piano, perché poi l’Ufficio Tecnico che farà, o chi per lui, farà, incorporerà nel disegno di Piano queste variazioni, non debba chiedersi “Come devo fare per soddisfare la volontà del Consiglio Comunale?” Voglio ricordarvi che avete già votato un’osservazione che è indeterminata. La prima delle sei della Regione vi ha chiesto di introdurre un corridoio infrastrutturale da dimensionarsi per l’IPB, io vorrei capire chi è che lo dimensiona questo corridoio, può essere largo 100 metri, può essere largo 50, può essere largo 200, può essere largo mezzo chilometro. Cioè, bisogna che qualcuno si assuma questa responsabilità. Certo non può essere, per quanto bravo e brillante, Mario Morabito con in mano una penna a decidere quanto dev’essere largo questo corridoio che si è deciso di votare. Guardate che di queste cose ne incontrerete a decine nelle prossime votazioni che farete. Cioè, bisogna che sia chiaro, perché il Consiglio Comunale è come se avesse, diciamo, un disegno di Piano, in modificazione continua, preciso, votazione per votazione. Grazie. Presidente Grazie, Architetto. È iscritto a parlare il Consigliere Merisi sulla mozione Borghi. Ha la parola. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. Ma più che sulla mozione Borghi, sulle parole dell’Architetto Benevolo. Volevo capire un paio di cose.

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Non credo che spetti all’organo politico del Comune prendere in mano la penna, spetterà all’organo tecnico, che non siamo solo noi e quindi non vedo il fine della sua osservazione, ma questo è un difetto mio. Seconda cosa, nel momento in cui Lei dice: “Vorrei illustrarvi gli effetti”, però in Commissione Seconda, nella lettura, nell’illustrazione da parte dell’Assessore e dell’Architetto Morabito di tutte le osservazioni abbiamo preso in considerazione anche le controdeduzioni dell’estensore del Piano, cioè dell’Architetto Alessandro Benevolo. Per cui io, a questo punto, penso che nel momento in cui l’estensore del Piano ha fatto la controdeduzione all’osservazione, avesse già in mente quali sono gli effetti futuri. Essendo io medico e impegnato nel settore di prevenzione, do per scontato che Lei questi aspetti li abbia valutati, quindi il suo parere, non fosse solo tecnico, meramente tecnico. Se mi può chiarire quest’aspetto. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere Merisi. Nessun altro è iscritto a parlare? Il Consigliere Borghi ha chiesto la parola. Prego. Consigliera Borghi Ringrazio il Consigliere Minuti per l’interpretazione autentica dello Statuto. Ha letto l’articolo e tutti abbiamo visto che gli obiettivi, i valori di questo Comune stanno in un equilibrio di funzioni. Secondo noi quest’equilibrio, con un polo industriale a sud, non c’è più, non può esistere più. Ci sarà traffico, ci saranno capannoni, ci saranno industrie, ci saranno Tir, a servizio, attraverso la Tangenziale Est, dell’Interporto che pure non era prescrittivo sul Piano Territoriale. Ma poi ci contraddiciamo anche perché da un lato si dice, e non è vero, perché noi abbiamo visto nello scorso mandato che al P.I.P. si chiedeva addirittura, proprio perché le attività erano dismesse, di poterle vendere a società di leasing o a finanziarie. Quindi quello che dice Minuti non è esattamente fondato. Secondo, le variazioni, le modificazioni che poi con alcune osservazioni dei cittadini questa Giunta va a fare, liberalizzano il P.I.P. per il commerciale, che se nel P.I.P. prenderà a piede poco a poco tutto commerciale, figuratevi quest’equilibrio, che quell’articolo dello Statuto, che ha letto Minuti, vorrebbe perseguire, figurati che cosa diventerà. Quindi, sono cose complesse, per questo io ho chiesto di far slittare qualche giorno, di darci modo di approfondire questi temi, perché noi non vogliamo bloccare l’attività economica a Treviglio, ma vogliamo che le cose si dicano chiaramente.

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Allora, abbiamo davanti un parere della Regione, che ci dice di apprezzare l’introduzione del produttivo in un quartiere di nuova formazione, e quello della Provincia. Legittimamente questa Giunta accoglie quello della Provincia. Ma accogliendo quello della Provincia non ci dà un’alternativa. Cosa pensa della Città questa Giunta? Ha dato degli indirizzi di Giunta che poi ha messo da parte quasi totalmente, perché quelli della Provincia li abbraccia questi indirizzi parzialmente. Quindi stiamo andando a prevedere un’alternativa che poi si vedrà quale sarà, non lo so. Ho il dubbio che, non so, il fatto di accettare queste raccomandazioni, anche quelle non vincolanti, queste segnalazioni, queste indicazioni, sia stato utile per dire: “Va beh, siamo in difficoltà, abbiamo un mese, queste prescrizioni ci aiutano a dire no a questo Piano della Giunta precedente e a darci tempo per approvarne un altro più consono”, ma intanto il guaio è fatto. Io non so quanti cittadini... Siete andati davanti ai cittadini di Treviglio a dire che ci sarà l’Interporto, che ci sarà questo polo industriale che diventerà poi commerciale con la logistica dei cinesi, eccetera, e una Tangenziale Est che porterà via l’agricoltura? Io sono andata l’altra mattina alla Coldiretti e ho parlato con i contadini della zona est, non sono mica contenti di questa Tangenziale Est tutte le ditte agricole che lì, in zona pregiata, lavorano e che si vedranno distruggere i propri campi. E lo dico sapendo che la sottoscritta era favorevole alla Tangenziale Est e ho litigato un sacco di volte con Minuti, ma quando l’agronomo col suo studio ricognitivo e conoscitivo ci ha rappresentato che quella era la parte più fertile della Città, come tutte le persone, credo, con due dita di testa si cambia idea, e non si toglie all’agricoltura la terra più pregiata. Grazie. Presidente Grazie, Consigliera Borghi. È iscritto a parlare il Consigliere Cologno, ne ha facoltà. Consigliere Cologno Grazie, Presidente. Io credo che qua siamo davanti a un equivoco di fondo, sentiamo sempre dire dall’Opposizione che noi dovremmo parlare ai cittadini trevigliesi. Credo che i cittadini trevigliesi si siano espressi in maniera inequivocabile due mesi fa mandandoli a casa. E questo perché? Perché è stata bocciata quest’idea di Città, e le 445 osservazioni che sono pervenute ne sono testimonianza, per il semplice fatto che quello che si era voluto creare in cinque anni e non si è riusciti a portare in fondo - per fortuna, dico io - è quello di una Treviglio avulsa dal contesto provinciale in cui è inserita dal contesto locale e dalla funzione di capoluogo della Bassa, che tutti continuano a dire che

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Treviglio debba avere, ma che solo con quest’Amministrazione, solo con quest’intervento sulle osservazioni comincerà a prendere forma. È già da qui che si vede l’idea di Città che questa nuova Amministrazione ha, quella di aver perfettamente capito che Treviglio dovrà essere protagonista e solo attraverso un’attenta politica del territorio, che ci accingiamo a portare avanti, possiamo iniziare questo cammino. È chiaro, certo, sarebbe stato più facile, politicamente più conveniente per noi, buttare a mare quello che la precedente Giunta aveva fatto, ma proprio perché noi siamo responsabili e in un mese, volendo, di cose se ne fanno tante, perché la Seconda Commissione ha lavorato ore e ore, tutti i giorni, insieme ai tecnici, per poter oggi portare in discussione tutte le osservazioni, credo che un mese di tempo testimoni la capacità di quest’Amministrazione di decidere e decidere consapevolmente per quelli che sono i bisogni dei cittadini, e le indicazioni che con le elezioni sono emerse. Noi abbiamo perfettamente chiara qual è l’idea della Città, che è quella di una Treviglio protagonista non succube di nessuno succube sarebbe stata prima con l’approvazione di questo Piano Territoriale, che avrebbe chiuso Treviglio all’interno delle sue mura e avremo vissuto come un villaggio medievale fuori da ogni contesto logico produttivo di insediamento di commerciale e di terziario e avere il buon senso di prendere in esame quelle che sono le indicazioni della Provincia, non significa accettarle in toto o esserne succubi, significa semplicemente avere buon senso, quel buon senso che ci saremmo aspettati, la precedente Amministrazione avrebbe potuto tenere semplicemente, confrontandosi prima con la Provincia e poi adottando quelle che erano opportunamente le proprie decisioni. Questa è la realtà di oggi. Tutto il resto sono soltanto chiacchiere, è stata fatta una precisa scelta politica e quest’Amministrazione ne fa un’altra, ma molto più consapevole. Presidente Grazie, Consigliere Cologno. Nessun altro iscritto. Architetto Benevolo, le erano state rivolte qualche osservazione dal Consigliere Merisi, vuole replicare prima di passare alle dichiarazioni di voto? Se ritiene. Architetto Benevolo Il Consigliere Merisi mi chiedeva se non abbiamo partecipato a una stesura delle controdeduzioni, in realtà per i pareri della Regione e della Provincia no, non sono state emesse delle controdeduzioni tecniche, queste sono state fatte dagli Uffici. Io ho partecipato insieme agli Uffici alla definizione di un parere tecnico sulle osservazioni dei cittadini, e su quelle, insieme all’Ufficio, mi sono sempre sforzato nel dispositivo di controdeduzione di indicare con la

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massima precisione possibile qual era... Non solo, ci sono tre cose che vanno dette di un’osservazione, bisogna dire se si accoglie, se non si accoglie, perché la si accoglie o non la si accoglie, e terza cosa che va detta di ogni osservazione, se non è, come dire, direttamente desumibile dall’osservazione, qual è l’azione che dev’essere riportata al Piano affinché quest’osservazione venga accolta nel caso si decida per il totale o il totale accoglimento. Quindi, io su questo, questo ho fatto, però sulle osservazioni della Regione e della Provincia mi permetto, sempre amichevolmente, di rivolgere al Consiglio Comunale un appello affinché indichi con precisione come vuole che vengano accolte, se decide di accogliere, perché altrimenti il lavoro tecnico successivo sarà un lavoro tecnico che metterà in difficoltà chiunque lo faccia. Io ho fatto prima l’esempio del corridoio infrastrutturale, la Regione chiede di indicare tutti e due i tracciati dell’IPB, e quello si può discutere, diciamo, di gravare il territorio trevigliese di un doppio regime di vincolo derivante da due tracciati, anche se uno si sa che è un tracciato ormai abbandonato, però gli si chiede di ricomprenderli dentro una specie di corridoio. Il corridoio è una specie di tunnel di larghezza da definirsi, dentro il quale questi tracciati possono oscillare in sede di progettazione, senza che questo comporti, come dire, una modifica del regime di vincolo dei Piani Urbanistici. La Regione dà dei criteri per dimensionare questo corridoio, che può avere larghezze variabili, c’è chi lo fa largo 50 metri, chi lo fa largo 100, chi lo fa largo 200, c’è chi lo fa largo mezzo chilometro. Definire un corridoio infrastrutturale di entità imprecisata crea una difficoltà nel momento della controdeduzione, cioè, quando si tratterà di fare quell’intervento tecnico di modifica degli elaborati, ecco, io in quel senso dicevo della precisione, insomma. Poi, anche sul parere della Provincia ci sarebbero una serie di cose da dire, però voi mi chiedete se lo ritenete necessario ed io vi spiego. Presidente Grazie, Architetto. Assessore Nisoli, prego. Assessore Nisoli Una precisazione per i Consiglieri Comunali, perché la signora Borghi dice sempre che lì ci sarà una distesa di capannoni a sud. Questo è un suo pensiero che fa lei o che sostiene lei, perché l’articolo 95 del P.T.C.P. nel quale ricadono le aree perimetrate in blu, in azzurro, che sono quelle a sud, metà Mezzaluna, praticamente, ricadono nell’articolo 95 che si chiama “Insediamenti produttivi di completamento e/o nuovo impianto”.

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E il comma 3 dell’articolo 95 dice: “Alla loro pianificazione attuativa e dalla programmazione delle strategie di sviluppo si provvederà attraverso i piani di settore di cui l’articolo 17 del P.T.C.P., d’intesa con i Comuni interessati o i progetti strategici di iniziativa comunale, intercomunale o sovracomunale approvati dal Consiglio Provinciale. All’interno di tali strumenti saranno individuati i necessari strumenti perequativi. Fino all’approvazione dei Piani di Settore o dei progetti strategici si applica la disciplina degli strumenti urbanistici comunali vigenti”, per cui il P.R.G. di Treviglio, che nella Mezzaluna prevede zone di verde pubblico, di salvaguardia e zone agricole, per cui quello che si deve dire ai cittadini di Treviglio è che lì rimarrà agricola, con l’approvazione dell’osservazione e non, la distesa di capannoni della Borghi. Presidente Grazie, Assessore. Il Consigliere Merisi ha chiesto di nuovo la parola. Prego. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. Solo perché probabilmente non mi sono fatto capire bene. Architetto Benevolo, io avevo fatto una domanda precisa, da medico della prevenzione ho dato per scontato che Lei nelle sue controdeduzioni avesse già valutato gli effetti, quindi credo che a questo punto chiuderei qua, io sono convinto che Lei li ha valutati e va bene così. Per quanto riguarda il corridoio credo che ci sia comunque la necessità da parte del cittadino trevigliese di ricondurci a quello che sia in programma elettorale del Sindaco Pezzoni che della Borghi, del candidato Minuti, del candidato Merisi e del candidato Siliprandi fosse un po’ l’assunto fondamentale, occupare il meno possibile il suolo. Per cui non credo che chi tirerà la riga – passatemi il termine – lo farà per 500 metri, lo farà per 50 metri, per 25 metri, uno sopra, l’altro sotto, uno di traverso, quello che è, in quella logica lì. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. Nessun altro iscritto. Dichiaro chiusa la discussione sulla... (Intervento fuori microfono) Consigliere Lingiardi, prego. Consigliere Lingiardi

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Grazie, Presidente. Non sono ancora intervenuto anche perché io nella passata Amministrazione ho avuto un ruolo un pochettino diverso rispetto, così, all’entrare nel merito delle questioni urbanistiche, anche se le ho seguite, chiaramente, in Giunta e in tutti i momenti particolari che ci sono stati. Un’osservazione, però, si dice... qui c’è un po’ il gioco delle parti, no? Il discorso dei capannoni in zona sud della Mezzaluna e via discorrendo. Io prendo atto delle parole dell’Assessore e spero che effettivamente non debba risultare poi in futuro così, insomma, come è stato anche detto. Dall’altra parte sul discorso anche della non partecipazione dei cittadini, volevo non intervenire, poi tra una cosa e l’altra credo che certe cose debbono essere anche dette. Circa tre anni fa abbiamo iniziato, abbiamo fatto un convegno che si chiamava “I vuoti di Città”, poi ripetuto alla fine di un percorso di circa sette/otto mesi dove tante associazioni hanno partecipato anche alla stesura del Piano dei Servizi. È vero che è una parte di tutto il Piano Regolatore, però hanno dato delle indicazioni importanti all’Architetto Benevolo, mi ricordo che nell’ultima riunione c’era anche l’Architetto, chiaramente non solo lui, anche i tecnici comunali che dovevano stendere insieme a lui il Piano di Governo del Territorio. Quindi ci sono state queste osservazioni fatte allora dalle associazioni, il tutto è durato circa sette/otto mesi, quindi anche quella parte è servita in qualche modo a dare voce e dire che esisteva questo piano da costruire un po’ tutti assieme, specialmente nell’ambito del Piano dei Servizi. Il discorso delle 400 osservazioni, sono tante, si dice perché non si è voluto parlare alla gente, ed io credo che non sia così, anche perché i convegni sono stati fatti. Ero in questi giorni a fare le mie due settimane di ferie all’anno, le dovevo fare per forza in quel periodo perché dovevo dare alternative ai miei dell’ufficio, ed ero con un amico, un amico e a un certo punto questo qui, un po’ imbarazzato, mi dice: “Ma quand’è che parlerete delle osservazioni?” “Settimana prossima ci saranno cinque giorni di osservazioni”. “Ah, perché ne ho fatta una anch’io”. “Ma allora sai che c’è il Piano di Governo del Territorio?” “Eh sì, c’ho un mio interesse particolare”. Vi assicuro che non è una persona che votava Centrodestra e quindi ha presentato la sua osservazione. Va beh, questo è un aneddoto, una cosettina così, evidentemente. Tante persone sapevano del Piano di Governo del Territorio e hanno presentato per, chiaramente, i loro giusti interessi delle osservazioni. Ecco, ve lo dico solo così, perché poi alla fine se andiamo a raggruppare, insomma, le osservazioni sono molto particolari e sugli interessi particolari. Io credo che si possa rivedere il Piano di Governo del Territorio, voi avete deciso di rivederlo, chiaramente nell’ambito di un equilibrio particolare, lo diceva anche l’architetto Benevolo, un equilibrio che dovrà appunto passare attraverso queste osservazioni. E le modifiche

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appunto, diceva, dovranno essere discrezionali, forse devono essere più puntuali possibili da parte del Consiglio per poter dare poi un indirizzo ai tecnici per stendere poi il progetto definitivo. Ma queste qui erano solo comunque alcune osservazioni, io credo che comunque il Consiglio Comunale di Treviglio abbia tutta la facoltà anche rispetto alla Provincia di poter dire la propria idea rispetto al Piano di Governo del Territorio, anche appunto, come si diceva, in funzione dell’articolo 118 della Costituzione che comunque vale anche per tante altre questioni a livello di sussidiarietà. Niente, io chiaramente voterò a favore di questa mozione. Chiudo qui. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere Lingiardi. Nessun altro è iscritto a parlare. Dichiaro chiusa la discussione. Invito i Capigruppo a iscriversi per dichiarazione di voto. Nessuno è iscritto per dichiarazione di voto? Consigliera Borghi, prego, ha la parola. Consigliera Borghi Per ribadire ovviamente il voto favorevole del gruppo del PD. Vedete, Treviglio protagonista è facile dirlo, ma si può essere anche protagonista del polo logistico della Regione. Un Interporto pubblico è difficile realizzarlo, Montello è da decenni che la Provincia vuole realizzarlo e non l’ha mai realizzato. Il P.T.C.P. prevede tre poli e dal 2004 non ne ha realizzato ancora nessuno. Quindi mi sembra davvero abbastanza poco credibile inseguire questo progetto, questo Piano. Far diventare Treviglio protagonista, invece, può essere interessante se si dialoga con i Comuni contermini. Il Sindaco può trovare i verbali che noi avevamo avuto con i Sindaci dell’Ambito 21, ambito che doveva avere una programmazione di dettaglio che non ha mai avuto. E lì c’era proprio una suddivisione di funzioni di un ambito territoriale, non solo di Treviglio. Si diventa protagonisti in questo modo dentro un insieme di Comuni, non progettando chiusi in se stessi e su indicazioni di un P.T.C.P. vecchio, ciò che la Provincia consiglia. Vi voglio dire un’ultima cosa, probabilmente il nostro parere sarebbe stato diverso e avremmo potuto, non dico, votare a favore, ma quantomeno offrire la nostra collaborazione, ma credo che questo poteva andare anche nella direzione di mantenere la struttura tecnica unita, se quegli indirizzi di Giunta del 6 luglio fossero restati tali e non fossero stati stravolti da queste prescrizioni, segnalazioni, raccomandazioni della Provincia. Grazie. Presidente

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Grazie, per dichiarazione di voto. Il Sindaco. Prego, signor Sindaco. Sindaco Ringrazio la Consigliera Borghi per la lezione di metodo in merito alla programmazione dell’area della Mezzaluna, è quello che abbiamo intenzione di fare. Io credo che la programmazione di quella zona, una volta recepite le osservazioni che sono in fase di discussione consentiranno di ragionare insieme alla Provincia, insieme agli Enti contermini, è quello che abbiamo sostenuto anche nel corso della campagna elettorale. Credo davvero che sia significativo questo passaggio perché ci consente di essere una Città che si apre al dialogo, anche nella programmazione di questa zona. In merito invece alla questione della mozione sottolineo la mia contrarietà all’approvazione della medesima e sulla questione delle linee guida c’è un problema di fondo. Noi non stiamo e non abbiamo la possibilità, credo che sia opportuno farlo sapere alla cittadinanza, in questo momento non abbiamo la possibilità di disegnare un nuovo P.G.T., in questo momento ci limitiamo a ragionare sulle osservazioni e sui pareri che ci sono stati dati. Non costruiamo niente di nuovo, se non ciò che deriva dall’analisi delle osservazioni. Quindi è per questo motivo che noi non abbiamo la possibilità, ad esempio, che era l’espressione della linea guida, cui la Consigliera Borghi fa riferimento due volte, di modificare la “mixité” della zona produttiva, della zona della Mezzaluna, per il semplice motivo che in questa fase non è possibile farlo. Quindi, dal mio punto di vista, come diceva giustamente prima l’Assessore Nisoli, l’eventuale accoglimento dell’osservazione provinciale comporterebbe ipso facto la rideterminazione per tutta l’area della normativa urbanistica previgente, ai sensi dell’articolo 95 comma 3 delle norme di attuazione del P.T.C.P. provinciale, che è vero che è scaduto, ma non viene buttato al macero, è che all’interno di un programma di copianificazione che è quello che è previsto dalla Legge che ha approvato il P.T.R. e che quindi mette tutti gli Enti sullo stesso tavolo per discutere di queste cose, garantisce il fatto al Comune di Treviglio di mantenere tutta la sua autonomia in termini di programmazione urbanistica nella relazione con gli altri. Grazie. Presidente Grazie, signor Sindaco. Per dichiarazione di voto, è iscritta la Consigliera Ciocca, ne ha facoltà.

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Consigliera D. Ciocca Mentre, ovviamente, confermo, visto che l’ho firmata, la mozione cui darò il mio voto favorevole, volevo approfittare dei tre minuti, cinque minuti che possiedo per alcune note in modo che l’informazione sia completa. Devo ringraziare il mio compagno di banco, Luigi Minuti, al quale ho fatto questa domanda “Ma al precedente P.R.G. quante osservazioni dai cittadini sono state presentate?” Risposta “Uguale, solo che non c’erano quelle politiche”. Quindi, ecco, se volessimo mandare in pensione questa deduzione rispetto al fatto che il P.G.T. è assolutamente inadeguato in quanto ha avuto le osservazioni, ribadisco il concetto che l’osservazione è lo strumento che la Legge dà al cittadino per mettere in relazione quelli che ritiene i propri diritti con un’imposizione, perché tale è qualsiasi prescrizione del Comune, nei suoi confronti. Ecco, mandato in pensione questo, volevo anche fare un’altra osservazione, credo che le preoccupazioni dette dall’Architetto Benevolo - bisogna vedere come va a impattare poi quello che cambiate in generale sulla Città - non derivino tanto dal fatto che ha risposto, c’ero anch’io in Commissione, mi sono fatta anch’io regolarmente tutte le ore di sacro sudore per vedere tutte le osservazioni, non deriva dal fatto che lui abbia già detto il suo parere in proposito, quanto è relativo al fatto che l’Assessore e la Maggioranza ci hanno più volte sottoposto modifiche degli indici, quindi modifiche dei regolamenti. Scusate le mie diciture poco professionali nel settore. È su qui che si va a vedere complessivamente che impatto avrà sulla Città. Io non ce l’ho questa competenza, se qualcuno poi me lo dicesse, è questo, il valutare gli effetti, mi piacerebbe saperlo. Un’ultima considerazione, quando noi si dice e si scrive che c’è questo timore sulla Mezzaluna, non si dice una banalità, è vero, nel momento in cui viene stralciato tutto quanto dalla Mezzaluna è chiaro che si torna al P.R.G. vigente, il quale oggi dice che lì ci sono certe cose, quindi c’è il verde pubblico e quindi ci sono zone agricole. Ma il problema non è oggi nell’immediato, è chiaro, non c’è uno strumento che norma, vige quello vecchio. Il problema è che cosa prevederà questa famosa variante. Io non credo che voi prima esauriate i lavori del P.G.T., delle osservazioni, perché è giusto fare, siamo qua per quello, e poi pensia... Secondo me c’è già un’idea, è su questo che le nostre preoccupazioni sono tali e non sono illazioni, anche perché non è che su queste cose qui vi esprimete solo voi, si esprimono in tanti, quindi poi uno fa,

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giustamente, una riflessione sulla tempistica delle uscite, delle scelte sul contenuto delle dichiarazioni. Insomma, sono sane preoccupazioni. Io spero che abbiate colto dai nostri interventi, l’ultimo anche quello di Francesco Lingiardi, che nessuno cerca il muro contro muro. Diciamo che una fase iniziale è stata di legittima difesa, perché sappiamo che il nostro Sindaco è noto per avere una bonomia che trasuda da tutti i suoi artigli, quindi in questo... (Intervento fuori microfono) Sì, non è mia, perché l’ho letta, ma mi è piaciuta tanto e ho pensato subito al Sindaco Pezzoni. Quindi, in quest’ottica tenete conto delle nostre osservazioni, perché non sono illazioni, non sono idiozie, sono preoccupazioni. Risponderete positivamente a queste preoccupazioni? Benissimo, purtroppo, noi diciamo, lo vedremo solo all’atto della variante. Chissà quando arriverà questa variantona. Secondo noi sarebbe più logico, più chiaro, più tutto, visto che cambia radicalmente, secondo me impiegate meno tempo e arrivate al 31/12 del 2012 più facilmente in questa maniera che non nell’altra. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. Nessuno è iscritto per dichiarazione di voto. Pongo quindi in votazione la mozione di cui la prima firmataria è la Consigliera Borghi avente oggetto: Verifica di compatibilità dello strumento urbanistico comunale, P.G.T., adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 98 del 23.12.10, con il P.T.C.P. ai sensi della Legge n. 12 dell’11 marzo 2005. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 3 voti favorevoli, 11 contrari, 1 astenuto. Il Consiglio respinge. Hanno votato a favore i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela; contrari i Consiglieri Melli, Risi, Sghirlanzoni, Cologno, Ciocca, Ferri, Premoli, Giussani, Minuti, Pezzoni, Pignatelli; astenuto il Consigliere Merisi. Procediamo con la discussione, quindi, sulle osservazioni sul parere della Provincia di cui l’Architetto Morabito aveva già proceduto all’illustrazione. Discussione generale. Consigliera Borghi, prego. Consigliera Borghi Chiedo: noi interverremo su ogni osservazione, ma ci riserviamo di fare una dichiarazione di voto unica alla fine della discussione di tutte le osservazioni? Se questo è possibile.

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Presidente Sicuramente. Sì. Consigliera Borghi Grazie. Presidente E tra l’altro creda anche... Consigliera Borghi Noi voteremo no a tutte le osservazioni, ma la dichiarazione di voto la faremo complessiva, perché citare... Presidente Certo, mi pare corretto. Sulla discussione e sulle osservazioni della Provincia, i Consiglieri vogliono intervenire? Sennò procediamo poi all’illustrazione della singola osservazione da parte della Giunta e dell’Architetto. Nessuno è iscritto a parlare. Architetto Morabito, vuole procedere? (Intervento fuori microfono) La prima illustrazione l’abbiamo fatta. (Intervento fuori microfono) La votiamo? (Interventi fuori microfono) Chi glielo dice? (Interventi fuori microfono) Pongo quindi in votazione l’osservazione n. 1 presentata dalla Provincia. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti favorevoli, 2 contrari, 1 astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato a favore i Consiglieri Melli, Risi, Sghirlanzoni, Cologno, Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli, Giussani, Minuti, Pezzoni, Pignatelli; contrari i Consiglieri Borghi, Lingiardi; astenuto il Consigliere Merisi. Procediamo con l’illustrazione dell’osservazione n. 2. Architetto Morabito, le do la parola. Prego. Architetto Morabito

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Osservazione n. 2. Gli ambiti di trasformazione AT3 - D parte, E-F parte, ricadono nelle aree classificate dal P.T.C.P. come aree per attrezzature e servizi di interesse provinciale. Tali ambiti risultano attualmente incompatibili con le previsioni normate dall’articolo 101 dell’NTA del P.T.C.P., in quanto soggetti alla disciplina che prevede per gli insediamenti a carattere sovracomunale di interesse provinciale di concertare, ove possibile, le modalità di intervento e le forme perequative e compensative. Controdeduzione. Preso atto di quanto richiesto dalla Provincia di Bergamo, tenuto conto:

a) della necessità di dare riscontro in sede di pianificazione urbanistica dei criteri di cui gli articoli 3 e 4 delle norme di attuazione del P.T.R., approvato con Decreto Regionale n. 951 del 19.01.2010, che riconosce al P.T.C.P. la natura di atto sovraordinato rispetto al P.G.T.;

b) della volontà dell’Amministrazione Comunale dichiarata nell’atto di indirizzo approvato con Delibera Giunta Comunale n. 92 del 2011, di non prevedere in quest’area ambiti di trasformazione misti, che comprendano insediamenti residenziali in una zona vocata alla localizzazione di destinazioni differenti;

c) dell’opportunità di ovviare alla disciplina prevista dallo strumento urbanistico adottato riguardo l’obbligo di cedere al Comune una vasta area agricola che renderebbe da un lato dispendioso l’intervento urbanistico edilizio dei privati e dall’altro non consentirebbe un effettiva conservazione e manutenzione delle aree, in quanto gli agricoltori affittuari delle aree comunali non avrebbero interesse a tutelare un bene non di loro proprietà.

Accertata la volontà dell’Amministrazione Comunale a promuovere, ai sensi del comma 3 dell’articolo 101, apposito tavolo interistituzionale per la trasformazione di dette aree al fine di una programmazione che tenendo conto della strategicità dell’area recepisca di fatto il carattere sovracomunale della pianificazione d’area, come indicato nel P.T.C.P., si propone l’accoglimento della prescrizione omogeneamente come per il punto precedente e di applicare alle aree la disciplina del P.R.G. vigente. L’accoglimento della prescrizione comporta inevitabilmente la ripubblicazione delle parti di Piano oggetto di modifica. Presidente Grazie, Architetto. Prego, Assessore. Assessore Nisoli Si propone l’accoglimento per i seguenti motivi:

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1) per la contrarietà di insediamento nell’area a sud ricompresa nella Mezzaluna di forme miste di edificazione;

2) è necessario il sostegno all’imprenditoria agricola, settore primario, cui è necessario pertanto garantire la ruralità delle aree della Mezzaluna per sostenere lo sforzo di modernizzazione e per rispondere alle reali esigenze di sviluppo del nuovo polo scolastico, come indicato dal Servizio Edilizia Scolastica Provinciale, e per rispondere alle esigenze di sviluppo dell’ospedale regionale.

Tutto ciò è in linea con l’indirizzo dell’Amministrazione, Delibera di Giunta Comunale n. 92 del 6 luglio 2011. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. Ha chiesto la parola la Consigliera Borghi. Prego. Consigliera Borghi Io devo presentare un ordine del giorno rispetto al Parco Agricolo, che era pubblico e che ora diventa un’altra cosa. Però l’ho fatto insieme ad altri temi ambientali e quindi lo proporrò quando arriviamo alla discarica di cemento/amianto. Lo annuncio in modo che non riteniate che non sia scorretto, ma che appunto è attinente... Presidente Quando arriviamo al punto lo presenta e lo guardiamo. Consigliera Borghi Quando arriviamo al punto. L’altra cosa che volevo dire è se cortesemente, rispetto a queste controdeduzioni tecniche, il Segretario è così gentile di dirci il parere del Dottor Viviani, controdeduzione dell’Avvocato Viviani, controdeduzione per controdeduzione. Terzo. Chiedo che, fatta una, due e anche la terza osservazione, cioè tutto quello che riguarda l’AT2 e l’AT3, l’Architetto Benevolo ci dica, secondo lui, quali sono gli effetti che bisogna chiarire in modo che poi la pianificazione tecnica possa essere chiara. Grazie. Presidente Grazie, Consigliera Borghi. Per ciò che riguarda il parere dell’Avvocato Viviani, questo è stato distribuito. Non credo che si possa chiedere un

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parere sul parere a chi non è l’estensore. Il Segretario ha presentato il suo parere e quindi ritengo, tra l’altro, che sia estremamente chiaro. Ora, chiedere al Segretario un parere su un parere di un collega non mi sembra... (Intervento fuori microfono) Se vuole ne diamo pubblica lettura, però non credo... (Intervento fuori microfono) Architetto Benevolo, vuole intervenire sull’osservazione? Prego, Consigliere. Consigliere Borghi, ha terminato? Consigliera Borghi Finito, sì. Presidente Architetto Benevolo, vuole intervenire sulla richiesta che le è stata formulata. (Intervento fuori microfono) Ah, la terza! Allora niente. Nessun altro iscritto. Procediamo con la votazione dell’osservazione n. 2 della Provincia attinente l’AT3. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti favorevoli, 2 contrari, 1 astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato a favore i Consiglieri Melli, Risi, Sghirlanzoni, Cologno, Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli, Giussani, Minuti, Pezzoni, Pignatelli; contrari i Consiglieri Borghi, Lingiardi; astenuto il Consigliere Merisi. Procediamo con l’osservazione n. 3 resa dalla Provincia. Do la parola all’Architetto Morabito per l’illustrazione. Prego, Architetto. Architetto Morabito Terzo punto. Gli ambiti di trasformazione AT3 B parte e D parte e area per spettacoli viaggianti, ricadono negli ambiti classificati dal P.T.C.P. come ambiti di valorizzazione, riqualificazione e progettazione paesistica. Tali ambiti risultano incompatibili con le previsioni normate dall’articolo 66 delle norme tecniche di attuazione e il P.T.C.P. in quanto ambiti a valenza ambientale e paesistica, ove qualsiasi previsione insediativa con destinazione d’uso diversa da quelle ammesse sono incompatibili. Controdeduzione. Preso atto di quanto richiesto dalla Provincia di Bergamo e tenuto conto:

a) della necessità di dare riscontro in sede di pianificazione urbanistica dei criteri di cui all’articolo 3 e 4 delle norme del

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P.T.R., che riconosce al P.T.C.P. la natura di atto sovraordinato rispetto al P.G.T.;

b) della prescrittività dell’articolo 66 delle norme del P.T.C.P. in quanto vincolante ai sensi dell’articolo 18 della Legge n. 12, perché riguarda aspetti ambientali;

c) della volontà dell’Amministrazione Comunale dichiarata nell’atto di indirizzo, approvato con delibera della Giunta Comunale n. 92 in data 6 luglio 2011, di non prevedere in quest’area ambiti di trasformazione misti che comprendano insediamenti residenziali in una zona vocata alla localizzazione di destinazioni differenti;

d) dell’opportunità di ovviare alla disciplina prevista dallo strumento urbanistico adottato riguardo l’obbligo di cedere al Comune una vasta area agricola che renderebbe da un lato dispendioso l’intervento urbanistico edilizio dei privati e dall’altro non garantirebbe per il futuro un valido presidio in quanto i vincoli potrebbero sempre essere rimossi, tanto più che il Comune potrebbe cedere le aree per ottenere nuovi proventi.

Accertata la volontà dell’Amministrazione Comunale a promuovere apposito progetto strategico di iniziativa comunale, secondo quanto previsto dall’articolo 95 comma 3 e dall’articolo 22 comma 2 e 3 dell’NTA del P.T.C.P., si propone l’accoglimento della richiesta formulata in termini dalla Provincia e di applicare a tali aree la disciplina del P.R.G. vigente. L’accoglimento della prescrizione comporta inevitabilmente la ripubblicazione delle parti di Piano oggetto di modifica. Presidente Grazie, Architetto. Prego, Assessore Nisoli. Assessore Nisoli Allora, si propone l’accoglimento anche di quest’osservazione, oltre che i motivi tecnici che sono appena stati letti dall’Architetto Morabito, anche per i seguenti motivi:

1) per la contrarietà di insediamento nell’area a sud ricompresa nella Mezzaluna di forme miste di edificazione;

2) per il sostegno all’imprenditoria agricola, settore primario, cui è necessario garantire la ruralità delle aree della Mezzaluna per sostenere lo sforzo di modernizzazione;

3) per tutelare gli ambiti di protezione paesistica a difesa del previsto polo intermodale ad est e tra le aree destinate ad attrezzature di interesse sovracomunale e le infrastrutture viabili ad ovest.

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Tutto in linea con l’indirizzo della Delibera n. 92 del 6 luglio 2011. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. Vi sono dei Consiglieri che desiderano intervenire sul punto n. 3? Nessuno è iscritto. Pongo quindi in votazione l’osservazione n. 3 resa dalla Provincia avente oggetto l’AT3. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. (Intervento fuori microfono) Allora, replichiamo la votazione. Pongo in votazione nuovamente l’osservazione n. 3 della Provincia. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti favorevoli, 3 contrari, 1 astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato a favore i Consiglieri Melli, Risi, Sghirlanzoni, Cologno, Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli, Giussani, Minuti, Pezzoni, Pignatelli; contrari i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca; astenuto il Consigliere Merisi. Passiamo all’osservazione n. 4 resa dalla Provincia. Do la parola all’Architetto Morabito. (Intervento fuori microfono) Ma a riguardo di quale osservazione? (Intervento fuori microfono) Sì, forse avrebbe dovuto intervenire nel dibattito sulla terza allora, più che... Comunque, Architetto... Ma del resto, per carità. (Intervento fuori microfono) Sì, ho capito. Ma poi chi deve intervenire mi chiede la parola, altrimenti non è che posso obbligare. L’Architetto Benevolo vuole intervenire adesso, prima del punto 4? Architetto Benevolo Guardi, per dire brevemente due cose, la prima è che questa terza votazione non capisco perché l'avete fatta, perché questi ambiti AT3-D, AT3-E e AT3-F sono stati già cancellati dalle precedenti due, quindi è stato votato due volte di toglierle, va beh, ma insomma, comunque. Io vorrei che fossero chiare due cose, si prende atto della volontà di questa nuova Amministrazione, è una cosa di cui abbiamo discusso con la Giunta eccetera. L'area di cui stiamo parlando dello stralcio è un'area di circa 3 milioni di metri quadrati, cioè 300 ettari, di cui solo 100, cioè solo 1 milione di metri quadri, cioè 100 ettari sono occupati da stabilimenti produttivi, i restanti 200 ettari sono aree agricole

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riconosciute anche come agricole dal vecchio Piano Regolatore Generale. Formalmente il voto che avete espresso è quello di aprire un buco dentro il Piano di Governo del Territorio, rinviando la decisione di come utilizzarlo a un atto successivo. Nel frattempo in cui si definisce questo Piano di Settore, come la nomina la Provincia, continua a vigere la precedente disciplina urbanistica, quindi quella del piano regolatore generale ultimo. Io non entro nel merito sulle difficoltà transitorie di questo regime intermedio, ma, insomma, vorrei che fosse chiaro che lo stralcio di quest'area non lascia libertà di decidere come utilizzarla, cioè lì l’articolo 95 del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale chiarisce che queste sono aree produttive, non aree produttive qualsiasi e neanche aree produttive di riferimento per la realtà trevigliese, parla di un polo produttivo perché è nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale è contenuta un'idea, giusta o sbagliata che sia, ma è espressa molto chiaramente, che nel territorio provinciale vengano individuate tre grandi zone industriali una a Dalmine, che è credo già più o meno satura e saturabile, una nella parte bassa della provincia verso il bresciano, a Corte Nuova, e una terza a Treviglio. Ciascuna di queste tre con una vocazione produttiva diversa: quella di Dalmine nel manifatturiero, quella a Corte Nuova sul versante a cavallo tra il produttivo e il commerciale, e quelle di Treviglio con una vocazione di tipo logistico. Questo dice il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Quindi voi discuterete come riempire questo buco ma lo farete avendo con la Provincia... nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale è scritto così, sono impianti produttivi con questa valenza. Una seconda cosa che volevo dire, tanto per correttezza, nel Piano di Governo del Territorio, anzi nella sua valutazione ambientale e strategica in una certa parte è fatta richiesta di comparare scenari di pianificazione alternativi, per avere un'ulteriore verifica della strada che si sta imboccando è una strada corretta. Quando sono stati esaminati questi scenari alternativi, uno dei due scenari alternativi presi in esame è stato proprio quello del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Cosa diceva questo scenario? È noto a tutti, il P.T.C. Provinciale dice uno sviluppo basato su una Città che è seduta su una grande area produttiva di 300 ettari, con una Tangenziale Est che innesca una domanda insediativa che va indirizzata in quella direzione, cioè con uno sviluppo verso est. Noi abbiamo analizzato, senza pregiudizi, questo scenario e voi sapete che nella VAS per analizzare le cose non si procede per opinioni, per preferenze, per inclinazioni, per preferenze personali, si analizzano una serie di indicatori di natura ambientale, di natura sociale, di natura,

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diciamo, storico, eccetera, e si analizzano le criticità che questi scenari impongono. Nella VAS che accompagna questo P.G.T. c’è una dimostrazione scritta che questo schema è insostenibile. Io non dico che non si possa pervenire anche a delle conclusioni di tipo diverso, però è chiaro che è difficile adesso, come dire, accompagnare questo P.G.T., così come risulterà modificato, con al suo interno una dimostrazione che questo schema, verso cui ci si sta avvicinando, è uno schema che non è sostenibile. Presidente Grazie, Architetto. La parola al Sindaco. Sindaco Grazie, Presidente. Non riesco a capire se sto parlando col Segretario aggiunto o col Consigliere aggiunto Benevolo in questo momento perché sulla questione - e qui adesso li uso gli artigli - dell'inutilità dell'atto penso che debba un’opportunità di valutazione che non compete al tecnico, e ringrazio poi chi dovrà darne, idem per quanto riguarda il discorso sulle illegittimità dello stesso. Io ribadisco che l’intenzione dell’Amministrazione, che può anche non andar bene al tecnico estensore, ma che ci siamo già detti in un paio di confronti, è comunque da portare avanti in funzione del fatto che questa è la Maggioranza che regge il Comune di Treviglio, è quella di garantire la pianificazione dell’area tenendo conto della volontà del Comune di Treviglio, sedendosi a un tavolo interistituzionale e nessuno sta dicendo che non sia possibile, così come si modificano i P.T.R. e si modificano i P.T.C.P., che si modifichino anche le indicazioni del P.G.T. Quindi ribadisco quello che sto dicendo e mi pare che la discussione però debba essere demandata al Consiglio e il tecnico dovrebbe fare da supporto in questo caso rispetto alle scelte che può anche non condividere. Per quanto ci riguarda e per quanto ci interessa lo sviluppo di quell’area sarà negoziato in una prospettiva diversa, tenendo conto degli interessi di Treviglio prioritari e anche degli altri interessi, ma nessuno sta pensando a quello che viene paventato come più volte in questa sede ho sentito. Oltre a dirlo la terza volta e la quarta volta, chiederei di non doverlo dire più. Presidente Ringraziamo il Sindaco. Il Consigliere Minuti ha chiesto la parola. Noi, in effetti, stiamo parlando fuori, fra la terza e la quarta osservazione. Un minuto, sì, un minuto.

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Consigliere Minuti Un minuto, solo per esprimere gratitudine all’Architetto Benevolo che ha dato una dimensione al problema di cui parliamo, si tratta del 10% della superficie di Treviglio, 3 chilometri su 31, quindi non è la fine del mondo questa zona sud. Però per collegarmi a quanto diceva la Consigliera, ex Sindaco emerito, Borghi relativamente alle (...) statutarie che prevedono un mix di elementi che tra loro bene armonizzati devono promuovere lo sviluppo di Treviglio. Ma come misurarlo questo sviluppo, Ariella? Posti di lavoro anche, no? Reddito? Anche. Io aggiungo un altro dato, quello dei capi di bestiame. Non sono io portatore degli interessi dei contadini, però l’anno scorso abbiamo registrato un calo dei capi di bestiame del 10%, da 3700 siamo scesi a 3400 capi di bestiame. I contadini della zona sud hanno in gran parte smantellato i loro allevamenti. Hanno per la verità qualcuno smantellato, ed è una fortuna, allevamenti di carattere suino, ne abbiamo 2000 in più. E per la cronaca, e per farla un po’ colorita, quegli allevamenti si sono trasferiti nella sede propria, che è Caravaggio. Sono aumentati 2000 maiali a Caravaggio e non più a Treviglio, però questo incidentalmente. Ma anche il patrimonio zootecnico è un indice di benessere per la comunità. Le aziende agricole valgono di più di un parco impraticabile, la gente nel timore di un parco, non si sa come regolamentato, hanno incominciato a dismettere i loro allevamenti. Non sono parole, Lingiardi, sono fatti. L’anno scorso sono diminuiti del 10% i bovini nella nostra Città, l’interesse per l’economia noi dobbiamo tutelarlo. Bovini. Bovini. Presidente Grazie, Consigliere. Procediamo con l’osservazione n. 4 resa dalla Provincia. Do la parola all’Architetto Morabito. Prego, Architetto. (Intervento fuori microfono) Cosa? (Intervento fuori microfono) Sì. No, ora, abbiamo già fatto quest’intervento fuori dal... Ha parlato l’estensore, ha parlato il Sindaco, ha parlato un Consigliere di Minoranza. Procediamo con il punto n. 4, con l’osservazione. (Intervento fuori microfono) Sì, ma non stiamo affrontando un punto all’ordine del giorno, è stato un tramezzo. Architetto, Prego. Architetto Morabito Punto 4. Relativamente all’assetto infrastrutturale:

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- si prescrive inserimento nella Cartografia di Piano del corridoio infrastrutturale della Tangenziale Est di Treviglio e relativa disciplina e normativa previsto dall’articolo 18 comma 2 lettera b) della Legge n. 12 del 2005;

- si prescrive inserimento nella cartografia della rotatoria in corrispondenza di via Campo Ricco prevista dal progetto Tangenziale Ovest di Caravaggio;

- si prescrive inserimento di tutti gli elaborati di Piano dell’interconnessione est della linea ferroviaria alta velocità e alta capacità Treviglio-Brescia comprensiva di fascia di salvaguardia metri 75 + 75 da asse esterno binario;

- si richiede di inserire la tutela del corridoio infrastrutturale del collegamento autostradale tra pedemontana e Bre.Be.Mi. autostrada bergamasca;

- si richiede di inserire la tutela del corridoio infrastrutturale complessivo di entrambi i tracciati dell’autostrada Bre.Be.Mi. e della linea ferroviaria alta velocità e alta capacità Milano-Verona;

- si richiede di inserire nella cartografia tutte le infrastrutture approvate dal CIPE, collegamento autostradale Brescia-Milano e la linea ferroviaria alta velocità Treviglio-Brescia, nonché di tutte le opere ad esse connesse e complementari con ricucitura della viabilità locale secondo la configurazione dei progetti definitivi approvati.

Controdeduzione. Preso atto del parere del Settore Grandi Infrastrutture Pianificazione Territoriale Expo e del Settore Viabilità e Trasporti in ordine all’assetto infrastrutturale del P.G.T., le prescrizioni sono accoglibili e si procederà all’adeguamento della Cartografia di Piano secondo le indicazioni riportate. L’accoglimento della prescrizione comporta inevitabilmente la ripubblicazione delle parti di Piano oggetto di modifica. Presidente Grazie, Architetto. Assessore Nisoli, prego. Assessore Nisoli In quanto trattasi di prescrizioni che riguardano la viabilità e l’assetto infrastrutturale, vista l’osservazione e anche la controdeduzione tecnica, proponiamo l’accoglimento dell’osservazione n. 4 della Provincia di Bergamo. Grazie. Presidente

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Grazie, Assessore. Vi sono dei Consiglieri che desiderano intervenire? Consigliere Borghi, ha chiesto la parola? Consigliera Borghi No. Presidente No. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 4 resa dalla Provincia. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti a favore, 3 contrari, nessuno astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato a favore i Consiglieri Melli, Risi, Sghirlanzoni, Cologno, Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli, Giussani, Merisi, Minuti, Pezzoni, Pignatelli; contrari i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca. Procediamo con l’osservazione n. 5 resa dalla Provincia. Do la parola all’Architetto Morabito per l’illustrazione. Prego, Architetto. Architetto Morabito Quinto punto. Relativamente alla programmazione degli insediamenti a carattere commerciale si raccomanda che l'insediamento in particolare delle grandi infrastrutture di vendita, ma anche per le medie strutture di vendita commerciali di interesse sovracomunale, dovrà essere preventivamente sostenuta da uno specifico studio per lo sviluppo commerciale. Controdeduzione. Preso atto di quanto richiesto in ordine alla programmazione degli insediamenti a carattere commerciale di grandi strutture di vendita e medie strutture di vendita di interesse sovracomunale, si propone l'accoglimento della richiesta formulata in termini dalla Provincia, realizzando preventivamente uno studio per il settore commerciale secondo la normativa vigente. Si prevederà a tal uopo apposito articolo nell'allegato F5 “Disposizioni comuni del Piano”. Presidente Grazie, Architetto. Prego, Assessore Nisoli. Assessore Nisoli Si propone l'accoglimento di questo quinto punto dell'osservazione eliminando dal Documento di Piano la previsione di grandi strutture di vendita per cui di centri commerciali e verrà demandato all'apposito

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Piano del Commercio, che dovrà essere redatto successivamente. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. Vi sono dei Consiglieri che desiderano intervenire? È iscritto il Consigliere Merisi, ne ha facoltà. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. Solo per una precisazione. Al di là dell’aggettivo sovracomunale, mi sembra che il riferimento specifico sia alle dimensioni dell’insediamento commerciale. Domanda terra terra: come si configura questo con l’accoglimento di due osservazioni, perlomeno in Commissione sono state accolte, che prevedono che al P.I.P., tout court, senza andare a toccare eventuali regolamenti o eventuali dettagli di tipo commerciale, il regolamento, quello che Lei ha detto prima, dicevo, come si configura? Come vanno assieme le due cose? Allora, di là si dice “Accettiamo senza riserve” e di qua, se non ho capito male, si dice “No, accettiamo solo con la modifica del regolamento”. Quando io in Commissione ho chiesto la modifica del regolamento del P.I.P. mi è stato detto che questo strumento, quindi l’accoglimento dell’osservazione, supera, bypassa, automaticamente. Chiedo, cortesemente, un chiarimento. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. È iscritta a parlare la Consigliera Borghi, ne ha facoltà. Consigliera Borghi Mi ha preceduto il Consigliere Merisi, perché tra le osservazioni appunto relative al P.I.P.-1 e al P.I.P.-2 è detto chiaramente che si supera quanto la controdeduzione proposta dalla struttura tecnica precedente introduceva. Si era fatto, avevamo riconosciuto che era troppo rigido il non aprire al commerciale al P.I.P., anche se avevamo un qualche timore perché si tratta di zona limitrofa alle infrastrutture, e quindi avevamo introdotto che, appunto, la trasformazione al commerciale poteva esserci per tutta una serie di funzioni, quindi commerciale, direzionale, però commerciale all’ingrosso ed esercizi pubblici. Ma commerciale all’ingrosso non fino a strutture medie di vendita tipo 2, come dice questa Giunta, e gli esercizi pubblici fino a

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250 metri quadri, non fino a 500 metri quadri come dice questa Giunta, e senza introdurre il ricettivo. Io credo che questo tipo di regolamentazione, visto che la Giunta stessa propone di sedersi a un tavolo per andare a un piano di settore, che questo tipo di regolamentazione venga ritirata, perché, ha ragione il Consigliere Merisi, non si capisce perché dobbiamo andare in questa direzione ai P.I.P. e invece aspettare a regolamentare tutto il resto. L’altra cosa che voglio dire è che... e so qual è la stata la reazione di Minuti, quindi io continuo ad essere della mia, i P.I.P. sono stati realizzati per lo sviluppo, ovviamente, della Città, ma con i soldi di tutti i Trevigliesi, cioè, c’è stato da parte di chi si è insediato al P.I.P. una sorta di privilegio per la promozione, ovviamente, artigianale, eccetera, di Treviglio. Quindi, da un mio punto di vista, bisognerebbe non irrigidire e stare sui vecchi regolamenti, però considerare questa faccenda in modo un pochino più approfondita, meno superficiale, cercando di capire se il principio dell’equità è rispettato, se c’è in qualche modo da risarcire in parte la Città eccetera, eccetera. Non lo so, può darsi che mi sbagli, però mi pare che decidere così frettolosamente sia in ogni caso sbagliato. Presidente Grazie. Consigliere Merisi, vuole precisare qualcosa prima di dare la parola all'assessore per la risposta? Prego. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. Chiedo un'ulteriore precisazione, mi è sfuggito o non ho capito bene, 650 metri quadri o 2500 metri quadri è la proposta non questa, ma quella dell'accoglimento delle due osservazioni? Mi sono perso sicuramente. (Intervento fuori microfono) 2500. Eh, 2500. (Intervento fuori microfono) Presidente Consiglieri, non fate il dibattito fra di voi però! Consigliere Merisi No, no, no.

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Presidente Consigliere Merisi, ha fatto la domanda, ora sentiamo la... Consigliere Merisi Presidente, esatto. Quindi, voglio capire i metri quadri quanti sono, se 200, 250, se è 50 o 2500, perché ho informazioni differenti fuori. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. Nessun altro è iscritto. Assessore, risponde Lei? Assessore Nisoli Sì. Presidente Prego, Assessore. Assessore Nisoli Allora, questo punto della Provincia riguarda le grandi strutture di vendita, per cui quelle che sono chiamate “centri commerciali” e sono superiori ai 2500 metri quadrati. E nel Documento di Piano ne erano previste cinque e la Provincia fa presente: “Guarda che se tu li vuoi fare devi fare lo studio del commercio che a oggi non c’è”. Mentre quello che riguarda la seconda domanda del Consigliere Merisi, noi abbiamo specificato negli articoli che tipo di media struttura si può fare perché in quasi tutti gli articoli diceva “Possibilità di fare la media struttura”, punto. Invece poi nelle disposizioni comuni c'era la divisione media struttura di vendita tipo 1, che fino è fino a 600 metri quadrati, tipo 2 fino a 2500. Noi abbiamo messo una doppia prescrizione. Allora, si può fare la tipo 2 nelle zone industriali P.I.P.-1, P.I.P.-2 e in alcune parti esterne del territorio comunale, adesso non so, lungo la Statale 11 e la 42, purché chi vuole farla mi reperisce il 100% della superficie a parcheggi, per cui 2500 di negozio uguale 2500 di parcheggio, e non è possibile monetizzare. E poi abbiamo specificato in quali zone, ad esempio il centro storico, la prima circonvallazione, si può fare solo la tipo 1 di 600 metri, perché l’articolo portava un po’ di confusione, perché scrivendo solo “fino alla media struttura” senza dire che tipo, il Testo Unico del Commercio ti dice che la media struttura ha solo una categoria che è fino a 2500 per Treviglio, per cui poi c’era la difficoltà per gli uffici, viene

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lì uno che vuole aprirti 2500 nella circonvallazione “sì, no, come faccio?” E invece noi abbiamo specificato solo dove si può fare e a patto che venga reperito il 100% della superficie a parcheggio. Mentre quello della Provincia riguarda i centri commerciali che sono delle strutture di vendita ancora più grandi dei 2500, ma che in questo momento noi abbiamo deciso di cancellare dal Piano e sarà oggetto di un’altra variante, lo studio commerciale globale della zona e della Città, per vedere dove si possono mettere. Presidente Grazie, Assessore. È iscritto a parlare il Consigliere Lingiardi. Prego. Consigliere Lingiardi Grazie, Presidente. Faccio veramente fatica a capire qual è l'impatto di questa norma, di questo punto rispetto al nostro Piano di Governo del Territorio chiederei se potesse il tecnico Benevolo, l'Architetto Benevolo dare una precisazione. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. Nessun altro chiede la parola per chiarimenti, domande? (Intervento fuori microfono) Consigliere Merisi, è il terzo intervento. (Intervento fuori microfono) Capisco che la materia necessita, però! (Intervento fuori microfono) La parola a Merisi. Consigliere Merisi Presidente, grazie. Ma le devo tirare le orecchie come ho già fatto in precedenti Consigli Comunali. Anche in questo caso non mi è stata data la seconda risposta. Come s’incastra questa con quella che abbiamo visto prima? È solo quello che chiedo. Cioè, con le due osservazioni, e non sto a fare nomi, ma sappiamo. E poi se si deve modificare o non si deve modificare, perché noi un minimo di Piano, adesso non ricordo, ma l’abbiamo approvato in precedenza. Un minimo di Piano del Commercio l’avevamo fatto almeno per il centro storico e i 600 metri quadri erano assolutamente esclusi. Se poi io dei 2500 chiedo e non specifico che i parcheggi pari superficie devono essere a raso, io posso farli tranquillamente sul tetto o addirittura sotto il fotovoltaico, quindi doppio guadagno, come si dice.

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Abbiamo già a Treviglio LD, se non ricordo male, in via Padova, che ha il parcheggio sul tetto. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. Architetto Benevolo, vuole... Assessore, prima vuole intervenire Lei? Prego. Assessore Nisoli Per quanto riguarda la seconda parte della domanda, noi siamo andati a specificare che è possibile farli nei due P.I.P. la media struttura di vendita, con i 2500, purché venga reperito il parcheggio, certo, possono farlo sottoterra o possono farlo sul tetto. (Intervento fuori microfono) Ma questa riguarda solo i centri commerciali, le grandi strutture di vendita, non la media, perché la media struttura per il Testo Unico del Commercio è demandata ai Comuni, per cui il Comune fino alla media decide lui dove, come, in che modalità, la grande struttura no, compete solo alla Regione Lombardia di intesa con i Comuni. (Intervento fuori microfono) Sì, faremo. Presidente Architetto Benevolo, desidera intervenire? Architetto Benevolo Brevemente. A me sembra che la prescrizione provinciale sia leggermente diversa da com’è stata riassunta, perché specifica il fatto che nel P.G.T. sono subentrate delle delibere di Giunta e di Consiglio Regionale che, praticamente, affidano al Piano di Governo del Territorio di definire un dimensionamento complessivo delle strutture commerciali, sia le medie che le grandi. Noi abbiamo introdotto una specie, diciamo, di valutazione generale, procapite, considerato che a Treviglio strutture commerciali propriamente dette su aree espressamente individuate dagli strumenti urbanistici sono molto poche. Quindi avevamo chiarito che c’era una sottodotazione anche in paragone a situazioni simili a Treviglio per dimensione, collocazione geografica e in base a quello avevamo giustificato le previsioni commerciali. La Provincia fa osservare che è richiesto un approfondimento ulteriore, ma non solo per le grandi, ma anche per le medie, perché la definizione di interesse provinciale è riferita evidentemente sia alle medie che alle grandi, mentre la sola

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dimensione di commercio al dettaglio può considerarsi esclusa da una verifica di livello provinciale. Quindi quello che chiede la Provincia è di allegare questo studio richiesto dalla Regione. Queste delibere della Regione in sostanza hanno detto ai P.G.T. “Introducete nel P.G.T. il Piano del Commercio, non c’è più bisogno che ne fate uno dopo, lo fate dentro il P.G.T.”. Dentro il P.G.T. ci dev’essere un’analisi della struttura commerciale esistente, la sua proiezione, la sua capacità di espansione, eccetera. Comunque i dati dell’esistente a Treviglio registrano, rispetto ai dati provinciali, una dotazione di medie strutture quasi in linea col dato provinciale, mentre una dotazione di grandi strutture di vendita notevolmente al di sotto, essendoci a Treviglio un’unica grande struttura di vendita, che tutti sapete dov’è, e quindi quella in paragone alla dimensione di Treviglio rende Treviglio sottodotata sotto questo profilo. Sulla base di quest’unico ragionamento il P.G.T. aveva individuato delle nuove aree, adesso si possono escludere, però la prescrizione della Provincia dice “Fate nel P.G.T. quest’approfondimento”, ma lo dice anche per le medie non solo per le grandi. Presidente Grazie, Architetto. Se l’Assessore e l’Architetto Morabito non hanno niente da replicare, pongo in votazione l’osservazione n. 5 resa dalla Provincia. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti favorevoli, 3 contrari, 1 astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato a favore i Consiglieri Melli, Risi, Sghirlanzoni, Cologno, Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli, Giussani, Minuti, Pezzoni, Pignatelli; contrari i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca; astenuto il Consigliere Merisi. Procediamo con l’osservazione n. 6 resa dalla Provincia. La parola all’Architetto Morabito per l’illustrazione. Architetto Morabito Punto n. 6. La Provincia chiede di integrare gli atti del P.G.T. con l’elaborato R.I.R., valutazione aziende soggette a rischio di incidente rilevante, approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 8 del 2010. Controdeduzione. Preso atto di quanto richiesto dalla Provincia di Bergamo in ordine all’elaborato R.I.R. si propone di introdurre nel testo della delibera di approvazione del Piano di Governo del Territorio che tale elaborato, approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 8 del 2010, è parte integrante degli atti di Piano di Gestione del Territorio.

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Presidente Grazie, Architetto. La parola all’Assessore Nisoli. Prego. Assessore Nisoli La proposta è di accoglimento in quanto Treviglio era già dotato di quest’elaborato delle aziende a rischio rilevante e dev’essere solo integrato nel testo della delibera di approvazione definitiva. Grazie. Presidente Grazie. Vi sono dei Consiglieri che desiderano intervenire sul punto? È iscritto a parlare il Consigliere Merisi, ne ha facoltà. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. Avendo partecipato all’atto pratico nella stesura di questo documento, credo che sia stato solamente un mero errore di trasmissione di atti. So che l’Assessore all’Ambiente è praticamente sensibile a quest’argomento e so anche che sarà particolarmente attento alle eventuali modifiche che sembra ci siano in giro, anche se magari arriveranno tra cinque anni e fra dieci anni, sul perimetro di queste industrie a rischio di incidente rilevante. C’è già stato un confronto su questi perimetri, su cui io non voglio entrare in merito. Preannuncio il mio voto favorevole all’accoglimento di quest’osservazione prescrizione. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. Nessun altro è iscritto. Pongo in votazione l’osservazione n. 6 resa dalla Provincia. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessuna astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità. Proseguiamo con l’osservazione n. 7 resa dalla Provincia, la parola all’Architetto Morabito per l’illustrazione. Prego, Architetto. Architetto Morabito Settimo punto. Il perimetro del PLIS della Gera d’Adda è stato inserito in modo differenziato da quello approvato. Si richiede, nel caso di

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modifica sostanziale del perimetro, di inoltrare apposita istanza documentata al Servizio Aree Protette della Provincia di Bergamo. Controdeduzione. Preso atto di quanto richiesto dalla Provincia di Bergamo in ordine alla perimetrazione del PLIS, si propone di adeguare gli elaborati cartografici del P.G.T. riportando il perimetro del parco locale di interesse sovracomunale denominato Gera d’Adda approvato con delibera della Giunta provinciale n. 440 del 2007. L’accoglimento della prescrizione comporta inevitabilmente la ripubblicazione delle parti di Piano oggetto di modifica. Presidente Grazie, Architetto. La parola all’Assessore, prego. Assessore Nisoli Noi proponiamo l’accoglimento di quest’osservazione della Provincia, riportando il perimetro del PLIS a quello attualmente in vigore, l’unico approvato con delibera di Giunta Provinciale n. 440 del 2007 e per portare a delle modifiche a questo perimetro del PLIS, partiremo subito dopo l’approvazione definitiva del P.G.T. con la convocazione dei Comuni che fanno parte di questo PLIS, ci attiveremo e sottoporremo poi l’approvazione del nuovo perimetro alla Provincia di Bergamo. Una volta che questo perimetro sarà approvato lo inseriremo nelle tavole del P.G.T., in quanto quello che è stato inserito adesso purtroppo non ha alcun valore perché non è stato recepito dalla Provincia e dagli altri Comuni e creerebbe soltanto confusione perché va a mettere dei vincoli in zone che di fatto non hanno riconosciuto questo vincolo. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. È iscritto a parlare il Consigliere Merisi, ne ha facoltà. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. Mi sembra però che sull’argomento specifico non ci sia solo il problema, peraltro importante, della delimitazione del perimetro, c’è anche un problema di regolamento da far partire con l’Ente capofila e con i Comuni che sono associati. Lei mi conferma, Assessore. Quindi il vostro impegno sarà anche quello, al di là della perimetrazione, di dare un po’ il contenuto normativo – mi passi il termine – a questa cosa. Grazie.

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Presidente Grazie, Consigliere Merisi. È iscritta a parlare la Consigliera Borghi, ne ha facoltà. Consigliera Borghi Come ho già detto in sede di mozione, la Provincia non chiede di cambiare, dice che ci sono delle procedure da attivare parallelamente al P.G.T. a seconda che queste modifiche siano rilevanti o meno e che queste, e noi sappiamo che sono già predisposte, non sono state attivate. Forse l’Amministrazione e la Giunta vedendo parecchi osservanti che chiedono di essere esclusi dal PLIS solo per la paura che cambi qualcosa rispetto alla loro proprietà, cascine e case o capannoni, ha portato la Giunta a fare questa scelta. Di fatto mi sembra che il problema dei buchi, cioè delle cascine e delle aree residenziali che sono bianche, cioè che non fanno parte del PLIS, costituisca un problema e soprattutto non consenta, credo, però chiedo all’Architetto Benevolo di precisarlo, che non si usino le stesse misure, che il principio dell’equità non sia rispettato, e parlo non solo di cascine, che sono regolamentate con norme abbastanza severe, ma anche di piccole attività produttive e residenze che si trovano nel PLIS. Vorrei proprio avere spiegazioni dall’Architetto Benevolo. Presidente Grazie, Consigliere. Vi sono altri Consiglieri che desiderano intervenire? Nessun altro. Architetto Benevolo, vuole prendere la parola? Prego. Architetto Benevolo Qui forse qualche spiegazione penso che possa essere utile al Consiglio, Il perimetro PLIS non è una destinazione urbanistica, quindi non basta dire “Si ritorna al precedente perimetro PLIS”, bisogna dire su quelle aree, diversamente perimetrate del PLIS, quale sarà la destinazione urbanistica. Tanto per informazione del Consiglio, l’attuale perimetro del PLIS prende dentro metà Eurogravure, prende dentro i binai ferroviari tra Cassano D’Adda e Treviglio, esclude dalla perimetrazione del PLIS alcune cascine, ma altre le lascia dentro, esclude dalla perimetrazione del PLIS alcune abitazioni non rurali, mentre altre le lascia dentro. Cioè c’è una situazione piuttosto, come dire, confusa, per cui si era pensato di cogliere l’occasione del P.G.T. per, come dire, utilizzare un criterio

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uguale per tutti e anche di correggere quelli che erano dei palesi errori, perché nessuno può pensare che l’Eurogravure possa stare dentro il perimetro del PLIS. La Provincia osserva dicendo: “Attenzione, non è che adottando il P.G.T. voi potete variare il PLIS, se volete variarlo c’è una procedura stabilita dalla Legge, seguite quella”. L’Amministrazione, ripeto, la Giunta, il Consiglio è libero di fare quello che vuole, però bisognerebbe stabilire, una volta che si è ritornati al precedente perimetro, qual è la destinazione urbanistica di quelle aree, che adesso sono dentro il PLIS, diciamo, nuovo e prima erano fuori, e viceversa, perché altrimenti non è che basta dire “Si ritorna al precedente perimetro PLIS”, il PLIS non è una destinazione, dentro il PLIS ci sono tante situazioni diverse che vanno disciplinate. Per cui io, sempre mettendomi nei panni di chi dovrà poi fare da, come dire, notaio delle correzioni, occorre sapere qual è la destinazione, per esempio, di quelle aree che verrebbero a questo modo a escludersi dal PLIS, perché originariamente escluse, quale destinazione devono avere queste aree. Quella del precedente P.R.G. di Tosetti? Quella di una cascina? Quella di che cosa? Cioè, bisogna chiarire su quest’aspetto, altrimenti... Presidente Grazie, Architetto. La parola all’Assessore Nisoli, prego. Assessore Nisoli Si ritorna al precedente perimetro e anche con le precedenti destinazioni del P.R.G. Tosetti, come abbiamo fatto anche per il punto 1, 2 e 3, in attesa che venga poi definito e sviluppato il nuovo perimetro e il nuovo regolamento di PLIS. (Intervento fuori microfono) E rimane com’è adesso, com’è inserita adesso resta. Visto che la Provincia ci ha detto che c’era da fare una procedura, che però ci siamo dimenticati di fare in cinque anni, non è che possiamo aver sempre la pretesa di dire... (Intervento fuori microfono) Sì. (Intervento fuori microfono) Beh, com’è adesso, è già dentro adesso e gliel’avete fatta costruire. (Intervento fuori microfono) Nel P.G.T. Presidente

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Grazie, Assessore. (Intervento fuori microfono) Assessore Nisoli Sì. No, era nel PLIS e l’avete lasciata... (Intervento fuori microfono) Sì, sì, va beh, restano dentro. Presidente Grazie, Assessore. La parola al Sindaco. Sindaco Chiedo scusa. Allora, la questione è: non esiste un nuovo PLIS e un vecchio PLIS, esiste uno e l’unico PLIS al momento. Poi c’è una proposta fatta nel momento in cui è stato adottato il P.G.T., che ha modificato unilateralmente i perimetri. Quello che stiamo facendo non è modificare il PLIS, quello che stiamo facendo è prendere atto del fatto che c’era una procedura discutibile, magari apprezzabile, che non è stata completata, vogliamo essere in linea con le prescrizioni, quindi recuperiamo, anche se paradossalmente, il perimetro del PLIS che è l’unico al momento vigente, nel momento in cui abbiamo corretto un errore formale e procedurale, perché di questo si tratta, entreremo nel merito delle destinazioni del nuovo PLIS ed entreremo nella determinazione del perimetro. Vorrei quindi essere chiaro, non stiamo determinando un nuovo e un vecchio PLIS, stiamo soltanto dicendo: “Il processo deve avere la linea corretta di approvazione, faremo la linea corretta di approvazione nel momento in cui avremo il tempo di farlo”. Durante il corso degli anni precedenti, come studio prodromico al P.G.T., non è stato fatto, dico, non possiamo permetterci di farlo in questa circostanza, portiamo a casa e correggiamo un errore di forma, che è anche un errore di sostanza, e poi metteremo mano anche a questo. Presidente Grazie, signor Sindaco. Pongo in votazione l’osservazione n. 6 resa dalla Provincia. Dichiaro aperta la votazione. (Intervento fuori microfono) 7, perdonate l’imprecisione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti a favore, 3 contrari, nessuno astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato a favore i Consiglieri Melli, Risi, Sghirlanzoni, Cologno, Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli, Giussani, Merisi, Minuti, Pezzoni, Pignatelli; contrari i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca.

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Procediamo con l’osservazione n. 8 resa dalla Provincia. La parola all’Architetto Morabito per l’illustrazione. Prego, Architetto. Architetto Morabito Punto n. 8. Si richiede elaborazione integrativa allo studio geologico acquisendo il parere obbligatorio dello STER Provinciale in ordine al reticolo idrico minore; si richiede aggiornamento cartografico del Piano delle Regole con la fattibilità geologica e relative prescrizioni. Leggo la controdeduzione. Preso atto di quanto richiesto dalla Provincia di Bergamo in ordine allo studio geologico e al reticolo idrico minore, si propone di introdurre negli elaborati cartografici del Piano di Governo del Territorio la fascia di rispetto di metri 10 prevista dal Regio Decreto per le rogge principali. Sarà cura dell’Amministrazione Comunale provvedere di acquisire il parere dello STER Provinciale in merito allo studio del reticolo idrico minore redatto. L’accoglimento della prescrizione comporta inevitabilmente la ripubblicazione delle parti di Piano oggetto di modifica. Presidente Grazie, Architetto. La parola all’Assessore Nisoli, prego. Assessore Nisoli Proponiamo l’accoglimento anche di quest’osservazione, inserendo nella carta dei vincoli del P.G.T. la fascia di rispetto di 10 metri per le rogge principali e affineremo lo studio del reticolo idrico minore, che è già stato redatto, lo trasmetteremo alla Regione Lombardia per ottenere l’approvazione definitiva e anche questo poi sarà oggetto di adozione e approvazione definitiva in Consiglio Comunale una volta che abbiamo tutti i pareri. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. È iscritto a parlare il Consigliere Merisi, ne ha facoltà. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. È solo una curiosità: quali sono le rogge maggiori, tra virgolette? Non saranno solo quelle a cui il Consigliere Minuti ha fatto dedicare le vie al P.I.P. 2? Ci sarà qualcun'altra, la Castolda mi sembra che sia una roggia maggiore.

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Presidente Grazie, Consigliere. Vi sono altri interventi? Ci sono richieste di chiarimenti? Domande? Consigliere Minuti, prego. Consigliere Minuti Solo per porre la questione se i 10 metri di fascia di rispetto delle rogge principali riguardino l’intero territorio o se il nucleo storico è escluso, perché abbiamo ancora delle rogge che attraversano il territorio, alcune tombinate, alcune no, però passano, ci sono. E mi sembra che pretendere i 10 metri indifferenziati non sia una cosa intelligente là dove ci sono delle quinte, là dove è possibile derogarvi. Ecco, volevo questa precisazione. Presidente Grazie, Consigliere. Nessun altro chiede la parola. Assessore, prego, per la risposta. Assessore Nisoli La fascia dei 10 metri ritorna su tutte le rogge principali anche all’interno del centro storico e del centro abitato, anche di quelle tombinate. Per poter ridurre queste fasce fino a 5 metri è necessario provvedere alla redazione dello studio del reti... (Intervento fuori microfono) Presidente Assessore, ha terminato? Assessore Nisoli Dobbiamo approvare il reticolo idrico minore per poterle ridurre, finché non è approvato questo studio non è possibile. Lo studio è quasi completo per tutto, è stato trasmesso alla Regione, la Regione ha richiesto una serie di integrazioni, però con la tempistica dell’esame delle osservazioni non riusciamo a integrarlo, per cui slitterà successivamente. Presidente

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Grazie, Assessore. Architetto Benevolo, voleva intervenire? Prego, Architetto. Architetto Benevolo La prescrizione provinciale non è che rileva la mancanza del reticolo idrico, il reticolo idrico è stato individuato correttamente, anche perché lo abbiamo ricavato da un’elaborazione, di quella che era la precedente autorità di vigilanza sul sistema delle rogge. Manca uno studio di supporto che serva a, come dire, certificare che l’insieme di questo reticolo è fatto in questo modo ed è uno studio di tipo geologico. In realtà qui c’è un vuoto legislativo, in realtà se il reticolo idrico fosse stato individuato prima del P.G.T. questo studio spettava, diciamo, alla precedente autorità che gestiva il sistema delle rogge, arrivando prima il P.G.T. quest’onere dello studio geologico se lo deve accollare il P.G.T. Però, poi, una volta individuate le rogge, che sono quelle già individuate, manca solo, come dire, la certificazione. Già adesso la Legge è chiara, dice: “Sono 10 metri per tutte le rogge fuori dal centro abitato. Dentro il centro abitato, indipendentemente dal fatto che siano tombate o meno, la fascia di rispetto è ridotta a 5 metri” e quindi queste sono le fasce di rispetto che vengono applicate. Quindi in via Cavallotti la fascia di rispetto è 5 metri, ma è 5 metri anche, per esempio, in relazione ad altre rogge, diverse da via Cavallotti, che risultano completamente tombate, e questo è... Diciamo, una volta che è stato individuato è automatica l’applicazione delle fasce, cioè, dipende solo dal fatto che stiano dentro o fuori dal territorio, dal centro abitato. Insomma, in zona agricola avranno 10 metri di fascia di rispetto, in Città avranno 5 metri. In Città questi 5 metri producono qualche problemino, perché ci sono delle case che rischiano di stare nella fascia di rispetto, però noi abbiamo, nelle norme di Piano c’è una norma particolare che concede a queste case delle particolari agevolazioni di trasformazione pur restando dentro la fascia di rispetto. Presidente Grazie, Architetto. Assessore, deve aggiungere qualcosa? Assessore Nisoli (Intervento fuori microfono) Presidente

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Va bene. Pongo in votazione l’osservazione n. 8 resa dalla Provincia. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessuno astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità. Procediamo con l’osservazione n. 9 resa dalla Provincia. La parola all’Architetto Morabito per l’illustrazione. Architetto Morabito Punto n. 9 del parere provinciale. Relativamente all’assetto dell’edilizia scolastica, orientativa, la superficie individuata dal P.G.T. per l’insediamento del nuovo polo scolastico risulta insufficiente, si richiede l’individuazione di un’area avente superficie complessiva pari almeno al 26,8 ettari. Altro punto, l’area per l’insediamento del nuovo polo scolastico dovrebbe svilupparsi in adiacenza alle attrezzature esistenti degli Istituti Mozzali e Righi. La realizzazione del nuovo polo scolastico nel comparto previsto dal P.G.T. appare poco praticabile in quanto l’attuazione è in capo a soggetti privati. Si rappresenta che per la delocalizzazione degli istituti esistenti sul territorio necessita una maggiore valorizzazione delle aree di proprietà della Provincia in termini d’incremento della possibilità edificatoria delle aree occupate dai plessi scolastici esistenti. Leggo la controdeduzione. Preso atto del parere del Settore Edilizia Scolastica e in sede di tavolo interistituzionale già indicato ai precedenti punti n. 1, n. 2 e n. 3, si provvederà ad analizzare le richieste formulate per il nuovo polo scolastico e la valorizzazione delle aree attualmente occupate dai plessi scolastici esistenti, Istituto Cantoni e Istituto Oberdan. Presidente Grazie, Architetto. Assessore Nisoli, le do la parola, prego. Assessore Nisoli Noi proponiamo l’accoglimento di quest’osservazione demandando ad un tavolo interistituzionale che andremo a fare, che abbiamo già visto per i punti n. 1, n. 2 e n. 3 di quest’osservazione, per cui con i Comuni contermini e con la Provincia di Bergamo nel quale analizzeremo, effettivamente, le richieste, le necessità di istituti scolastici e una modalità condivisa per valorizzare di più quelli che sono i due plessi esistenti Cantoni e Oberdan. Grazie.

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Presidente Grazie, Assessore. Vi sono Consiglieri che desiderano intervenire? È iscritto a parlare il Consigliere Merisi, ne ha facoltà. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. Ma mi sembra di ricordare che nelle osservazioni della Provincia ci sia un’ulteriore richiesta, cioè una rivalutazione, adesso il termine mi sfugge. (Intervento fuori microfono) Ecco, la valorizzazione delle aree di proprietà. Questo potrebbe significare che l’area su cui insistono Oberdan e Cantoni attualmente saranno trasformate da un punto di vista urbanistico? Prima domanda. Seconda domanda: è riferito solo ed esclusivamente – mi dia conferma, Assessore – a quei due istituti? Weil e Butitone, Weil e Zenale sono esclusi, se non ricordo male. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. Nessun altro vuole intervenire nel dibattito? La parola al Sindaco, prego. Sindaco Credo che qui la questione della pianificazione dell’istruzione secondaria di secondo grado sul territorio di Treviglio sia una delle partite strategiche anche per la valorizzazione delle aree della cosiddetta “Mezzaluna”, è su questo che intendiamo giocare il discorso del tavolo interistituzionale cui dicevo precedentemente. La Provincia ha necessità di riconfigurare la rete scolastica alla luce dell’entrata in vigore della nuova riforma e dall’altra parte con un discorso d’ambito che sta andando avanti, che prevede una nuova pianificazione dell’offerta formativa su tutto il territorio provinciale e soprattutto per quanto riguarda l’ambito di Treviglio, vista la centralità, con un potenziamento degli istituti che sono attualmente in essere. Quindi, ferme restando le scelte che sono di competenza della Provincia dal punto di vista della localizzazione delle sedi, perché potrebbe anche essere l’ipotesi, come si può dire, percorribile quella di una nuova costruzione del campus o altre cose, ma non mi pare che il contesto economico sia quello, credo che la valutazione che debba fare il Consiglio Comunale è questa: sedersi al tavolo con la Provincia, valutare la possibilità della realizzazione di un campus scolastico che riduca anche le spese che attualmente ci sono, ad esempio per la

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frequentazione delle strutture sportive, perché le scuole non ne sono dotate e quindi ci sono i costi di trasporto che si aggiungono a spese ordinarie che potrebbero invece essere evitati, anche perché il costo del trasporto annuale consentirebbe – il Ragioniere Minuti me lo dirà – un mutuo che consente la realizzazione di una palestrina a supporto delle scuole. Quindi, dicevo, ci possiamo sedere ed è per questo motivo che sulla questione della valorizzazione sarei particolarmente cauto, la questione va trattata, secondo me, nella sua complessità e nella prospettiva di garantire a Treviglio un polo di eccellenza per quanto riguarda la formazione secondaria di secondo grado, d’accordo con la Provincia e con la Regione anche per tutto quello che concerne adesso l’istruzione e la formazione professionale, che sta avendo un nuovo slancio e che a Treviglio sarebbe opportuno dare la possibilità che venga garantita in misura ancora più ampia rispetto a quella già esistente. Presidente Grazie, signor Sindaco. La parola all’Assessore Nisoli. (Intervento fuori microfono) Allora era una prenotazione che non serviva. Nessun altro è iscritto a parlare. Ha chiesto la parola la Consigliera Ciocca Daniela. prego. Consigliera D. Ciocca Io volevo alcune precisazioni e cioè, mi pare di aver capito che il disegno della Provincia, ma non è una novità, perché questi discorsi si facevano anche ai tempi di Bettoni, non so se ricordate tutto il dibattito intorno all’Agraria e alla Ganassina. Mi sembra di capire che la scelta della Provincia sia orientata verso un grande campus scolastico a sud della Città, nei pressi dell’ospedale. Io volevo cercare di capire due/tre cose: primo, in nome di che cosa si preferisce si opta per questa scelta? Perché fino a poco tempo fa l’opzione campus era vissuta da un insieme di forze politiche o comunque di maitre a penser come un’opzione negativa, perché isolava ampie fasce di popolazione giovanile e si sosteneva che la proposta di un campus non fosse funzionale a un’integrazione della Città e anche a una separazione degli studenti, perché allora si diceva anche che la cosa poteva anche creare dei problemi. Seconda cosa, gli istituti citati non è che abbiano grandi problemi di trasporto o di spostamenti nei confronti della palestra, ce l’hanno lì, cioè dall’altra parte opposta della... praticamente dove una volta c’erano le strutture dell’ENAIP, no? Lì vicino c’è una palestra a servizio di questi due istituti.

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Quello che non riesco a vere chiaramente è che cosa diventerebbe, nell’ipotesi di valorizzazione che vuol dire “vendo le mie attuali proprietà e cioè l’Agraria e l’Oberdan, e l’Oberdan ha dietro l’ex filanda (...) risistemata, ha dietro l’ex capannone dove c’era l’ENAIP, ha la palestra, quindi è un’area enorme. Altrettanto enorme è l’area dell’Agraria. Cosa diventerebbe quella zona nell’ottica di questa valorizzazione? Che mi pare che sia la scelta che la Provincia fa per finanziare gli investimenti in zona sud. L’ultima cosa che non mi convince molto della vicenda è che la zona sud, dove ci va questo polo, che mi pare di aver capito dalle spiegazioni che dovrebbe essere confinante con le attuali strutture scolastiche vicino all’ospedale, come si configura questa proposta con la proposta, venuta sempre da una parte della Maggioranza che... mi riferisco al progetto dell’Associazione Nuova Italia presentato pubblicamente dall’attuale Assessore Mangano, che mi pare avesse fatto un’osservazione in negativo sulla scelta del nostro P.G.T. perché il polo scolastico era lontano dalla stazione. Quindi l’avrebbe preferibilmente spostato, senza ragionare sulle dimensioni. Ecco, a questo punto vorrei capire meglio, c’è qualche problema che non mi torna, quindi se mi potete dare delle spiegazioni in proposito. Ecco, poi anche questo, mi pare di aver capito, va al famoso tavolo interistituzionale che sarebbe la Provincia e il Comune di Treviglio, sostanzialmente, perché è vero che c’è questa dispersione di scuole sul territorio, ma dipende da quando, tempo passato, cioè io ho insegnato venti anni a Caravaggio al Liceo Scientifico e mi sono sempre chiesta perché nell’ambito della programmazione il Liceo Scientifico fosse finito a Caravaggio, il che ha creato un sacco di problemi, no? Di trasporto, di disagio, in una situazione in cui neanche è stato valorizzato, se vogliamo, dalla Città, perché è considerato un po’ come... Sì, una cosa che c’è lì, ma senza poi investirci più di tanto. Quelli erano gli errori della programmazione provinciale che ha creato, ripeto, un sacco di problemi agli utenti, un sacco di intasamento di traffico e un sacco di disservizio. Questa non mi sembra la soluzione migliore, perché la distanza oggettiva che c’è attualmente tra Agraria e Oberdan e la stazione o la stazione dei pullman, che non esiste più perché al massimo c’è il pullman della Star, non è molto diversa da quella dell’immaginare un polo scolastico dall’altra parte, a meno che dall’altra parte non si prevedono strutture di servizio su cui voi non potete dire niente perché saranno nella variantona probabilmente, perché adesso non si sa un tubazzo di niente. E allora, penso di metterci le scuole, dico sì alla Provincia, però non è ancora chiaro come questi studenti si spostano, come arrivano, come vanno, quali strutture che, insomma, li sollevino un po’ dalla visione panoramica della logistica che non mi sembra il massimo della vita. È più bella quella che hanno adesso.

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Presidente Grazie, Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere Minuti, ne ha facoltà. Consigliere Minuti E la Consigliera, mia compagna di banco, ha fatto la domanda e si è data la risposta sul perché hanno localizzato le scuole in modo apparentemente incongruente. Il Liceo Scientifico a Caravaggio, perché il Classico e l’Artistico erano a Treviglio e tu dici “Le pari opportunità”. Queste benedette pari opportunità, che avete inventato voi, non dico la solita parola, poi si traducono in pari disagio, quindi le scuole ubicate a metà del territorio tra Treviglio e Caravaggio corrispondono a uno scriteriato disegno di introdurre il pari disagio, che i Trevigliesi soffrono andare fino lì a metà strada, che i Caravaggini soffrono ad andare lì a metà strada, mentre invece occorrerebbe ubicare le scuole in modo che ognuno abbia il minimo disagio e allora una localizzazione a sud della Stazione Centrale perché ci possano arrivare con il treno, perché due terzi dei frequentanti le scuole arrivano con il treno, è più intelligente, se non fosse che anche questa proposta è relativamente intelligente, perché non corrisponde a un criterio di valorizzazione delle proprietà pubbliche e comunque mantiene aperta l’occupazione di quasi... di più di un quarto di quel milione di metri quadrati che c’è a sud, perché escludiamone i due che restano agricoli o di parco, ce n’è un milione dove dovevano andare i capannoni per intasare tutto il traffico di Treviglio e alimentare il famoso Iperporto, poi in realtà ci vanno, perché si tratta di 260000 metri quadrati, ci vanno invece le scuole. È una scelta sbagliata secondo me, perché le scuole potrebbero andare in un’altra proprietà pubblica, quella a nord di Treviglio, gli istituti educativi e far fermare il treno che va a Bergamo e ripristinare le fermate che vanno a Bergamo, no? Che si ferma plesso scolastico di Treviglio di modo che non vi sia un onere per l’acquisto delle aree, perché 280.000,00 euro al valore di mercato di oggi, che minimo è 200.000,00 euro, fate 200,00 euro a metro quadrato, fate un po’ i conti cosa ne esca. Però queste cose lasciamole al dibattito che viene poi, intanto c’è da registrare che l’osservazione ci invita a meditare su una migliore valorizzazione, cosa che era una delle critiche che io mi ero permesso di fare al Piano di Governo del Territorio che ci era stato proposto, quella che non si è posto il problema della valorizza... nelle proprietà pubbliche che latamente considerate, quelle del Comune, quelle della Provincia, quelle delle fondazioni, quelle delle parrocchie, sono notevoli a Treviglio.

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È vero, la Consigliera, Sindaco emerito, Ariella Borghi diceva e ha ripetuto più volte “No, ci siamo posti questi problemi in un’ottica di autofinanziamento del Piano, abbiamo indicato quell’area perché così dalla sua edificazione... insomma, un pezzo di Tangenziale, quell’altra perché ci porta gli oneri per fare la rotonda” e così via. Vedi, però, Ariella, questa cosa io non riesco a comprenderla, perché questa è la politica della Lega più sprovveduta, la Lega Lombarda, Padania, Lega Nord, quella roba lì, la più sprovveduta agli inizi del suo governo, quando diciamo che favorita dal voto degli elettori si è trovata a governare essendo inadeguata al ruolo, è allora è nato il raddoppio di Stezzano, il raddoppio di Brembate Sopra. Poi la Lega, per fortuna, ha imparato il mestiere e adesso devo dire che è su tutt’altra ottica, non baratta più oneri urbanizzativi mattone, ma fa delle scelte un po’ più meditate, però comunque sono affari la loro. La storia però della Provincia di Bergamo insegna che il primo momento dei governi della Lega sono stati disastrosi e pensare che un governo di Centrosinistra, come quello di Treviglio, mutua la peggiore esperienza della Lega agli inizi della sua attività amministrativa, a me sconcerta. Comunque, sono andato fuori tema, è vero, però vi ho fatto sorridere ed è importante che sorridiate, perché... e qua addirittura grignare, grigna, la fai ‘na bella grignata, quindi siamo anche in sintonia con lo Statuto, la Costituzione del Comune di Treviglio. Presidente Grazie, Consigliere. Ha chiesto la parola la Consigliera Borghi, può intervenire. Consigliera Borghi Allora, credo che la riflessione vada proprio fatta come proposta di una Provincia che è leghista, perché - io leggo - intanto ogni P.G.T. deve avere una sostenibilità economica e chiunque oggi progetti o pianifichi sa che come quest’Amministrazione ha detto anche per l’Upim, piccolissima cosa, sa che la collaborazione privata o pubblica con l’equilibrio del beneficio tra privato e pubblico sta nelle cose, ma noi non abbiamo svenduto le proprietà pubbliche, per esempio il Foro Boario che era un’area di quelle che facevano gola, riteniamo che sia una zona verde, una zona di servizi per la cittadinanza e non abbiamo fatto di queste cose. Ma, dicevo, l’impianto leghista di quest’indicazione, utilizziamo, vendiamo l’Oberdan e l’Agraria per utilizzare i soldi da un’altra parte. È un contributo che può ritenersi utile, lo dice anche Viviani, si tratta di indicazioni che, anche se estranee alla materia del Documento di Piano

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e non riconducibili alla casistica del secondo comma dell’articolo 18, costituiscono un contributo utile su cui ragionare. Dice però Viviani, e questo chiedo anche al Sindaco, anzi in caso di recepimento di quest’indicazione, in caso di recepimento, lo stesso, quindi questo passaggio di risorse da a per essere legittimo va motivato con la necessità non di uniformarsi a una prescrizione provinciale, bensì di tener conto di specifiche situazioni o di esigenze connesse all’interesse pubblico, urbanistico. Oggi lì non abbiamo interessi urbanistici, io non so se sia legittimo – e usa questa parola Viviani – fare quest’operazione o stiamo attenti perché dietro l’angolo c’è qualche cosa che può farci del male. Dice quindi “Attenzione, non fatelo recependo l’indicazione della Provincia, ma tenendo conto di specifiche situazioni e di esigenze connesse all’interesse pubblico urbanistico, oppure in ossequio a disposizioni vigenti in materia senza necessità di mezzo provinciale”. Io non ripeto ciò che ha detto la Consigliera Ciocca, che mi trova d’accordo, metto in guardia perché Viviani lo dice chiaramente. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. Nessun altro ha chiesto la parola. Sindaco Io. Presidente La parola al Sindaco quindi. Sindaco Grazie, Presidente. Vorrei far presente che non stiamo pianificando il nuovo campus scolastico della Città di Treviglio, stiamo soltanto recependo un’indicazione della Provincia di Bergamo, indicazione che accogliamo, e che demandiamo alla successiva discussione della “variantona”, come l’ha denominata la Consigliera Ciocca, in funzione del fatto che riteniamo che una programmazione dell'offerta scolastica di secondaria e di secondo grado sul Treviglio sia fondamentale per noi. È una discussione di merito in merito all'ampliamento dei plessi che ci sono e le loro necessità, penso che avrebbe potuto essere fatta anche in precedenza dall'amministrazione precedente. Sulla questione del “campus sì, campus no”, io non entro nel merito in questa fase. Dico soltanto: penso che possa essere uno dei modelli verso il quale si va, nessuno vuole subire passivamente la richiesta che

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è stata fatta. Penso che dobbiamo sederci ed è quello che abbiamo intenzione di fare, per verificare quali sono le opportunità alla luce e soprattutto delle notevoli contrazioni dell'offerta formativa, perché tutte le sperimentazioni con la riforma Gelmini oramai sono saltate, e quindi con il raddoppio anche in alcuni casi in istituti vicini di offerta formativa che oramai non ha più senso di essere. I Dirigenti scolastici della zona e dell’ambito 6, Treviglio Romano, hanno già iniziato a trovarsi per prospettare l’offerta 2012-2013. Credo che in quella sede il Comune di Treviglio possa essere parte in causa, non in quanto direttamente interessato, ma in quanto Ente di programmazione. Sulle palestre esorto invece la Consigliere Ciocca ad andare a controllare i bilanci delle scuole, così almeno potrà andare a vedere quanto sono i costi di trasporto, su quanto incidono e quanto forse quelle risorse avrebbero potuto essere utilizzate diversamente. E ultima cosa, in merito alla questione del polo più o meno vicino all’ospedale, io sono dell’idea che la discussione debba essere fatta non in questa sede, come abbiamo già detto, ma nel momento in cui arriviamo alla pianificazione complessiva. Sull’opportunità o meno che sia a nord, zona Cerreto, istituti educativi, a sud, zona Stazione, a est o a ovest, entreremo nel merito quando la proposta sarà formulata. Grazie. Presidente Grazie, signor Sindaco. Ha chiesto la parola l’Assessore Nisoli, cui la cedo. Prego, Assessore. Assessore Nisoli Soltanto due precisazioni, la Provincia è entrata nel merito dell’Istituto Cantoni e dell’Istituto Oberdan perché nel P.G.T. adottato dall’Amministrazione Borghi prevedeva due ambiti di trasformazione al posto di queste scuole, prevedeva al posto della Oberdan un Piano Attuativo con una superficie di 2150 metri, altezza 10 metri, tre piani fuori terra, con destinazioni residenziali, turistico ricettive, esercizi commerciali, somministrazione alimenti e bevande, produttivo direzionale e artigianato di servizio; e per quanto riguarda l’Istituto Agrario prevedeva anche qua 2600 metri quadrati da realizzare in un’altezza di 13 metri, quattro piano fuori terra, e anche qua con destinazione turistico ricettiva, esercizi commerciali, residenziale e artigiano di servizio e produttivo direzionale. Per cui la Provincia è entrata nel merito dicendo: “Voi avete previsto di spostare queste scuole e qui farci degli ambiti di trasformazione,

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anziché mettere così poca volumetria, se proprio dovete farlo, valorizzatele di più”. Non è che la Provincia ha detto di portarle via, ha preso le volte scelte e ha detto di valorizzarle di più, perché voi prevedevate il campus dietro al ricovero, non so se vi ricordate. (Intervento fuori microfono) L’avevate previsto voi lì. (Intervento fuori microfono) Presidente Grazie, Assessore. Pongo in votazione il punto n. 9 delle osservazioni rese dalla Provincia di Bergamo. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti favorevoli, 3 contrari, 1 astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato a favore i Consiglieri Melli, Risi, Sghirlanzoni, Cologno, Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli, Giussani, Minuti, Pezzoni, Pignatelli; contrari i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca; stenuto il Consigliere Merisi. La Consigliera Borghi e altri hanno presentato due ordini del giorno. (Intervento fuori microfono) Sì, c’è la decima, ma io affronterei prima le due mozioni della Consigliera Borghi e poi passeri al decimo punto, anche per distinguere le due cose. Consigliera Borghi, vuole illustrare le due... Prego. Consigliera Borghi Allora, l’una, una mozione è... Presidente Consigliera Borghi, se è d’accordo. Consigliera Borghi ...è inerente al punto 10, mentre l’altra è inerente a tutte le deliberazioni che quest’Amministrazione ha adottato stasera, perché la proposta, visto i cambi sostanziali del P.G.T., è di un riavvio di VAS, quindi veda Lei, io faccio quello che Lei mi dice. Presidente Sì, io...

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Segretario Generale Allora è giusto fare ora la Vailata. Presidente Va bene. Allora, illustriamo e poi discutiamo e deliberiamo la mozione avente oggetto: Salvaguardia ambientale ex Cava Vailata. Questa non va con la 10? (Intervento fuori microfono) No, riavvio della VAS? Segretario Generale Cioè, dopo l’approvazione della 10. Presidente Questo dopo? Segretario Generale Allora, questo va immediatamente prima della Cava della Vailata, secondo me, perché è l’ultimo. E poi questo è la conseguenza dell’eventuale recepimento integrale dei pareri della Provincia, quindi dovrebbe andare in coda. Presidente Va bene. Allora, Consigliera Borghi, procediamo con l’illustrazione della mozione avente oggetto: Salvaguardia ambientale ex Cava Vailata, verde di rispetto delle infrastrutture. Se vuole illustrare la proposta di deliberazione, le do la parola. Consigliera Borghi Sì, allora, della realizzazione dell’insediamento della discarica di cemento amianto nella ex Cava Vailata, dice la Provincia: “Attenzione, non mettete – in questo caso c’era il polo scolastico sportivo – perché confligge con un procedimento di via per una discarica di cemento amianto”, questo poco dispone a credere che la Provincia possa dare un parere negativo, lo deve dare dal 10 di settembre del 2010 e non l’ha ancora fatto.

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Ora, noi siamo preoccupati, perché personalmente ho scritto all’Assessore Romanò e al Presidente molte volte senza mai ricevere risposte, si sono sempre trincerati dietro “Aspettiamo il parere dell’ASL e dell’ARPA”. Ho fatto accesso agli atti all’ARPA e all’ASL, ho mandato loro i pareri, ma ancora non si sono espressi. Però, poiché questo Consiglio Comunale ha sempre votato all’unanimità sul no alla discarica di cemento amianto nell’ex Cava della Vailata e tutti i candidati Sindaci nel loro programma hanno detto forte e chiaro “Questo no”, chiedo che questo Consiglio Comunale si esprima su questo tema, aggiungendo un altro piccolo tema di rispetto del verde, che è quello del Parco Agricolo lungo le infrastrutture che noi avevamo tentato di tutelare facendolo diventare pubblico, sempre agricolo, quindi sempre coltivato da quegli agricoltori che oggi lo conducono, agricoltori che fra l’altro col principio della perequazione sarebbero stati risarciti anche dai danni che la Bre.Be.Mi. e la TAV ha apportato alle loro aziende, perché lì c’era un principio di perequazione, per cui il territorio in quell’area diventava pregiato e chi costruiva lì doveva dare al Comune uguali metri quadrati e quindi pagare l’agricoltore per fare un parco pubblico protetto, davvero protetto perché in mano pubblica. Oggi io chiedo a questo Consiglio, visto che ormai ha votato di fare un Parco Agricolo pubblico privato, di vincolare almeno questo spazio, quest’area. La mozione recita. Visto:

- che il Consiglio Comunale di Treviglio, con quelli limitrofi di Casirate e Calvenzano, ha sempre espresso all’unanimità parere negativo circa la realizzazione di una discarica di cemento amianto nell’ex Cava Vailata, le puntuali ragioni di tutela dell’ambiente e della salute pubblica sono contenuti negli ordini del giorno approvati; -

- che il Sindaco nelle linee programmatiche di mandato ripete il suo no a tale impianto; -

- che la Provincia può solo orientativamente chiedere di non prevedere per quella cava insediamenti confliggenti con la discarica in argomento, soggetta a procedura VIA;

- che il Consiglio Comunale ha recepito l’indicazione provinciale di non vincolare a bene pubblico il parco di quasi 2000000 di metri quadri previsto lungo le infrastrutture dal P.G.T. adottato ed ha deciso di farlo rientrare nell’ambito di valorizzazione, riqualificazione e progettazione paesistica del corridoio Bre.Be.Mi.-TAV, previsto dal P.T.C.P. Provinciale.

Considerato: - che ARPA e ASL hanno emesso sulla localizzazione della

discarica in argomento valutazioni che comportano i pareri negativi espressi dai Comuni di Treviglio, Casirate e Calvenzano e che soprattutto ASL dichiara la necessità di valutare il rischio

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sanitario cumulativo e non solo quello derivante dalla presenza dell’impianto di smaltimento di cemento amianto, lì insistono infrastrutture, cantieri eccetera; mentre la Provincia non ha ancora espresso il parere richiestole dalla Regione per il 10.10.2010 e non ha mai risposto alle sollecitazioni dei Sindaci di prendere posizione sul problema che tanto coinvolge i cittadini dell’area di Treviglio e dintorni;

- che la fascia di rispetto del corridoio Bre.Be.Mi.-TAV, che non si prevede più di proprietà pubblica, può essere soggetta in futuro (quindi anche dopo di voi), a pressioni e a sollecitazioni edilizie di ogni genere e può quindi perdere la sua valenza paesistica.

Il Consiglio Comunale impegna la Giunta: - a escludere dal futuro sviluppo urbanistico dell’ambito dell’ex

Cava Vailata la possibilità di insediare una discarica di cemento amianto o impianto ad essa equivalenti e di prevedere per quell’area una destinazione urbanistica sostenibile, verde vincolato, verde agricolo, insediamenti come quelli previsti dal P.G.T. adottato, servizi;

- a rapportarsi con la Provincia e la Regione per interrompere un processo di via che, come dice l’ARPA, non consente più al proponente di mitigare le criticità ancora riscontrate con la presentazione di ulteriore modifica al progetto e a richiedere l’espressione di una valutazione chiara alla Provincia, valutazione che la Città e il Consiglio comunale attendono da anni.

In pratica l’ARPA ha detto che il procedimento di via ha già avuto due richieste di integrazioni di materiale e quindi non può più continuare, deve interrompersi ed eventualmente il proponente può ripresentarlo. Quindi il Consiglio impegna la Giunta:

- a vincolare le funzioni a verde agricolo della fascia di rispetto Bre.Be.Mi.-TAV;

- a non rendere tale fascia suscettibile di cambio di destinazione d’uso;

- a escludere su di essa un indice di edificabilità con qualsiasi funzione.

Grazie. Io credo che entrambe le decisioni siano davvero a favore dei nostri cittadini, a tutela della loro salute e del loro benessere. Presidente Grazie, Consigliere. La parola al Sindaco, prego. Sindaco

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Grazie per la mozione. Penso che non ci sia difficoltà nell’accoglimento del primo e del secondo punto, in relazione al fatto che per ciascuno, credo, dei candidati Sindaco di questa tornata amministrativa il no alla discarica, di qualsiasi tipo di discarica non solo di cemento amianto nella ex Cava della Vailata, era uno dei punti programmatici particolarmente forti del programma elettorale. L’unica cosa che mi chiedo è, però qui bisogna sentire l’Assessore in merito al punto n. 3, quindi alla possibilità di entrare nel merito di un inserimento di vincolo, suggerisco, però, anche di tener conto che come al solito qui stiamo parlando della zona della Mezzaluna e quindi siamo all’interno di quel perimetro che abbiamo delegato all’ambito interistituzionale e al confronto successivo. Per quanto ci riguarda il no è stato detto durante la campagna elettorale, viene ribadito nelle linee programmatiche e anche in questa sede, dico, non abbiamo nessuna difficoltà a impegnarci da questo punto di vista. Sulla questione del momento in cui sia opportuno dirlo, in questa sede mi va benissimo, nel momento in cui però la normativa è stata rinviata... la definizione, chiedo scusa, cumulativa della zona è stata rinviata a quel passaggio ulteriore, non so se sia più opportuno arrivare a quella fase, fermo restando che ci metteremo nel mezzo adesso di qualsiasi percorso si è già intrapreso per evitare la possibilità che qualcuno invece realizzi quanto nessuno di noi vuole. Presidente Vuole intervenire prima l’Assessore? Vogliamo sentire? (Intervento fuori microfono) Va bene. Prego, Consigliera Borghi. Consigliera Borghi Per dire al Sindaco che questi dubbi li ho avuti anch’io, ma ritengo che un indirizzo del Consiglio comunale, anche se non del tutto corretto da un punto di vista procedurale, sia molto importante, anche per quegli effetti di cui parlava prima Benevolo. Cioè, il Consiglio Comunale a chi estende la normativa già dice “Attenzione che per quei due temi il nostro indirizzo chiaro è questo. Fai come vuoi, tecnico o consulente, o struttura tecnica, ma sappi che il nostro indirizzo è che lì non ci deve essere la cava di cemento amianto, e che il Parco Agricolo deve restare Parco Agricolo”. Grazie. Presidente

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Grazie, Consigliere. Assessore Nisoli, prego. Assessore Nisoli Allora, eliminando la zona della... le destinazioni d’uso previste negli AT3, per cui nella Mezzaluna, si ritorna alle destinazioni d’uso previste dal P.R.G. vigente, per cui la cava rientra nell’articolo 49 “zone di salvaguardia ambientale E2”, dove la norma dice: “In tali zone sono ammesse esclusivamente le attività agricole, purché queste non comportino trasformazioni colturali tali da modificare i caratteri peculiari dell’ambiente nel quale vengono realizzate”. Per cui si ritorna alla norma di prima, che ha questa salvaguardia ambientale. Per quanto riguarda invece il Parco Agricolo di cintura, comunque il Parco Agricolo, in diverse osservazioni che abbiamo accolto abbiamo proposto di modificare la norma in cui quest’area diventa zona agricola, con l’unica restrizione che si può costruire soltanto attrezzature agricole, per cui stalle o cascine, in ampliamento delle attività agricole esistenti nel raggio di 200 metri della cascina esistente. Per cui è una zona agricola, si può utilizzare per le coltivazioni, le uniche strutture che possono essere costruite sono agricole a supporto delle cascine esistenti nel raggio di 200 metri da queste. E comunque nella fascia di rispetto della Bre.Be.Mi. c’è già tutta una serie di vincoli di inedificabilità in base alle distanze dei 75 metri oppure 50 metri, quelli previsti dalle normative statali. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. Vi sono Consiglieri che desiderano intervenire sulla mozione? (Intervento fuori microfono) La parola al Sindaco. (Intervento fuori microfono) Sindaco Prego. Presidente Prego, la parola alla Consigliera Ciocca. Consigliera D. Ciocca

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Credo che sia un intervento inutile perché avrei chiesto al Sindaco, sentite le illustrazioni dell’Assessore, che cosa pensava del punto n. 3. Poi interverrò. Presidente Prego, signor Sindaco. Sindaco Dal punto di vista della... ribadisco l’assoluta approvazione del punto n. 1 e del punto n. 2, sul punto n. 3, ferme restando le parole che ha detto l’Assessore e che quindi comportano il fatto che ci sia già una disciplina di vincolo particolarmente forte sulle fasce di rispetto di Bre.Be.Mi.-TAV, non credo che ci siano difficoltà in questa logica ad approvare anche quella. Quindi, per quanto mi riguarda la mozione potrebbe essere messa in votazione complessivamente e, opinione personale che spero sia estesa alla Maggioranza, anche con l’approvazione della medesima. (Intervento fuori microfono) Chiedo scusa, però la questione di fondo è questa, era: nel momento in cui approvassimo la n. 3 così, andremmo parzialmente contro a quella disciplina che avevamo detto prima e che l’Assessore ha illustrato. È per quello che dico: se viene adottata come indirizzo, e questo però consente comunque la realizzazione di quei fabbricati pertinenziali per lo sviluppo dell’attività agricola, nulla osta; nel momento in cui fosse di tenore letterale che vincola e vieta qualsiasi cosa allora chiedo di stralciare la n. 3 per quanto riguarda il discorso dell’approvazione. La prima e la seconda favorevolissimo, la terza diciamo che rimandiamo alla normativa che abbiamo previsto per quanto riguarda le osservazioni. Presidente Grazie. È iscritto a parlare il Consigliere Lingiardi, ne ha facoltà. Consigliere Lingiardi Niente, passo. (Intervento fuori microfono) Sindaco Chiedo scusa, adesso io non sono molto esperto di... Se recepissimo traslata la normativa che abbiamo messo nelle zone agricole, quindi

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dentro di problemi non ce ne sono, sennò altrimenti saremmo in conflitto con noi stessi. Questa è la questione. Quindi se nel punto n. 3 della mozione fosse recepita quella che abbiamo dato come indicazione nel momento in cui abbiamo lavorato sulle zone agricole di quell’area, nessuna difficoltà; così, essendo molto più vincolante questa normativa, andrebbe in conflitto poi con atti che il Consiglio Comunale non ha ancora preso. Quindi o, come si può dire, recepiamo ex post quella, o ex tunc, non lo so, o da questo punto di vista estrapoliamo la terza e vedrete che poi comunque nelle osservazioni entreremo nel merito sul fatto che non sarà possibile edificare niente se non quello che era già previsto. Presidente Grazie. È iscritto a parlare il Consigliere Minuti, ne ha facoltà. Consigliere Minuti Fermo restando che spetta ai proponenti accogliere o meno, mi fa piacere, condivido la mediazione del Sindaco che dice che si potrebbe traslare lì la disciplina che abbiamo previsto per i casi analoghi, evitando così di fare due discipline diverse in un’area, peraltro, tutta da ristudiare. Io volevo fare un’altra osservazione però, e prego la Consigliera Ciocca di non considerarmi a riguardo petulante. Al punto n. 1 è prevista l’attribuzione di nuove destinazioni in sostituzione della destinazione di cava, cui siamo tutti d’accordo a non fare la cava lì. Però le nuove destinazioni vanno lì indeterminate dal verde vincolato al verde agricolo, intendo produttive. (Intervento fuori microfono) Certo, però io volevo invitarvi, e qui la petulanza, di nuovo a fare una valutazione relativamente alla proprietà pubblica di cui stiamo parlando. E se gli attribuiamo una destinazione agricola avrà una minus valenza nel suo bilancio di 3.000.000,00 di euro, se gli destiniamo una possibilità edificatoria limitata, limitata perché occorre anche che vi sia del verde che segnali ciò che c’era, la preesistenza e anche una differenziazione rispetto al contesto che è attorno. Però un’edificazione edilizia minima consente di ridurre o di eliminare questa minus valenza, è un’azienda che è comunque posseduta al 49% da una società che a sua volta è posseduta per quanto? Il 29%? (Intervento fuori microfono) Il 19? Il 19 dal Comune di Treviglio. Insomma, c’è sempre di mezzo qualche nove, però quel che è importante è che con un atto amministrativo, magari non approfondito, non gli si procuri un danno a una società di cui facciamo parte. Ecco, vi pregavo di fare questa

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valutazione. Io toglierei i verdi e lascerei o la destinazione che aveva previsto il P.R.G., ma andiamo in contrasto con la votazione che faremo dopo recependo una pressione della Provincia, oppure metterei una valorizzazione da valutare in sede di disciplina del comparto della zona sud. La mia è solo una proposta. In ogni caso io voto a favore. Presidente Grazie, Consigliere. La Consigliera Borghi è iscritta a parlare, ne ha facoltà. Consigliera Borghi Solo per rispondere al Sindaco. Sono del parere che si può lasciare il punto 3, chiarendo “ad escludere su di esse un indice di edificabilità con qualsiasi funzione ad eccezione degli insediamenti pertinenziali per le attività agricole”. Chiedo all’Architetto Alessandro Benevolo se quest’indice di edificabilità è basso, alto, se può rispondermi. Mentre per il Consigliere Minuti, col quale sono abbastanza d’accordo, “prevedere una destinazione urbanistica sostenibile”, quindi se valorizziamo con residenza, con attività produttive eccetera, ma che siano sostenibili e quindi non di impatto, perché sappiamo che comunque l’autorizzazione della discarica fa variante automatica, e quindi bisogna fare presto su questa cosa qui. Grazie. Mi piacerebbe sentire l’Architetto Benevolo. Presidente Grazie, Consigliera. Nessun altro vuole intervenire nel dibattito? La parola al Sindaco. Sindaco Allora, prima che intervenga l’Architetto Benevolo, ho sentito anche l’Assessore, da una parte per quanto riguarda il punto n. 1 la questione, secondo me, si potrebbe ancora spacchettare ulteriormente, dal mio punto di vista la destinazione urbanistica sostenibile, adesso tra parentesi sono indicate quelle che sono di riferimento con il P.G.T. adottato e in via di approvazione, nel momento in cui si ridisegnasse tutto il comparto è ovvio che l’individuazione su quell’area di una destinazione di tipo residenziale comporta, come si può dire, la valorizzazione dell’area stessa e quindi la soluzione della questione. Quindi rimandando alla disciplina del tavolo interistituzionale sul primo punto io do per scontato che essendoci i tre puntini al termine

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dell’elencazione nella parentesi, nei tre puntini ci possa stare anche qualcosa che non è previsto preventivamente, quindi l’eventuale residenziale. Consigliera Borghi Sostenibile, cioè una residenza che non sia d’impatto. Sindaco Okay! Mentre sul terzo punto, sentito l’Assessore, il problema di fondo per noi rimane, quindi così com’è formulato il testo non possiamo accoglierlo, perché sarebbe in contrasto con i lavori che sono stati fatti dalla Commissione, fermo restando che comunque mi pare che se fosse possibile attivare o da una parte il recepimento delle modalità con cui abbiamo risposto alle osservazioni, o dall’altra parte l’estrapolazione di questo punto che comunque ha già delle normative di vincolo, garantirebbe il fatto che la mozione venisse approvata all’unanimità, cosa che vorrei volentieri anch’io. È una questione più di tipo tecnico che altro. Consigliera Borghi Posso sentire l’Architetto? Presidente Architetto Benevolo, vuole intervenire sulle richieste della Consigliera Borghi? Prego. Architetto Benevolo Se non ricordo male, la previgente destinazione urbanistica su quell’area prevedeva che una parte fosse edificabile, non mi vorrei sbagliare, ma aveva come una destinazione produttiva in parte su un quarto, un quinto dell’area, c’era una parte che era fabbricabile. Se rientra, come è stato precedentemente votato, in questa più ampia area della Mezzaluna, stralciata e riportata alle previsioni del vecchio P.R.G., ci sarebbe, come dire, una salvaguardia di destinazione parziale su quest’area, poi una parte resterebbe... Però, come dire, in via generale, secondo me, non è sbagliato ragionare delle destinazioni urbanistiche della Vailata e anche delle aree circostanti la Vailata, in un più ampio ragionamento urbanistico di quest’area. C’è solo il pericolo di questa situazione transitoria che non è tanto promettente. Però, voglio dire...

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(Intervento fuori microfono) Ma nel P.G.T. adottato quest’area rientrava in un comparto edificatorio, quindi aveva una destinazione, diciamo... (Intervento fuori microfono) No, l’area della Cava Vailata. (Intervento fuori microfono) Ah, del parco? Non lo so, io... Oggettivamente adesso mi sembra, come dire, un po’ un salto nel buio adesso attribuire dei valori edificabili in una fase, cioè questa è tutta un’area da ristudiare. Ripeto, l’argomento un po’ preoccupante è che ci saranno dei regimi normativi un po’, come dire, transitori e un po’ disomogenei, anche perché queste aree produttive di cui parla l’Assessore, che con altre osservazioni si pensa di riportare a una disciplina agricola con qualche cautela, sono solo una parte delle aree agricole della parte sud, perché un’altra parte di queste aree agricole sono quelle che riottengono la precedente destinazione agricola del P.R.G. Tosetti, dove non c’è nessuna indicazione di limitazioni o di cose di questo tipo. Ecco, quindi ci saranno due zone agricole diverse, diciamo, nella parte sud. Presidente Grazie. Assessore, vuole intervenire subito o finiamo gli interventi dei Consiglieri? (Intervento fuori microfono) Assessore, vuole intervenire adesso? È iscritto il Consigliere Merisi, è iscritto il Consigliere Cologno. Volete intervenire prima? Facciamo intervenire prima i Consiglieri. Consigliere Merisi, prego. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. Fatto estremamente tecnico. Al di là del fatto che a me sembra questa non una mozione ma un ordine del giorno, ai sensi del regolamento comunale, ma va bene lo stesso, sono d’accordissimo con quanto è scritto. Però, per venirne fuori in un modo definitivo e decisivo, perlomeno in questa fase, una proposta di emendamento, un eventuale emendamento in cui si cassa il punto n. 3 o lo si modifica, credo che da un punto di vista tecnico sia la soluzione migliore adesso, prendendo atto, evidentemente, di quello che ci ha espresso il Sindaco e l’Assessore. Presidente Grazie. Consigliere Cologno. L’emendamento va formalizzato però, qualche Consigliere dovrà provvedere.

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(Intervento fuori microfono) Consigliera Borghi, però siccome Lei è la proponente della mozione, anzi ordine del giorno come dice lo Statuto, se Lei ci propone un testo già modificato e integrato non abbiamo bisogno di far deliberare su un emendamento. (Intervento fuori microfono) Non sento, non ha acceso il microfono. (Intervento fuori microfono) Consigliera Borghi Io ho proposto l’emendamento, che adesso emendo ulteriormente. Il punto n. 3 potrebbe recitare “a non rendere tale fascia di Parco Agricolo suscettibile di cambio di destinazione d’uso e a escludere su di essa un indice di edificabilità con qualsiasi funzione, ad eccezione degli insediamenti pertinenziali alle attività agricole già previsti dalla norma Tal dei Tali”. Ma questo è nella zona a sud, come fa ad avere la norma se la zona a sud l’abbiamo tolta? Va beh! Del P.R.G. Presidente Grazie, Consigliere. Consigliera Borghi Questo può essere, no? Credo che venga incontro a tutti, però aspetto una proposta dall’Assessore. Presidente Assessore Nisoli, prego. Assessore Nisoli Allora, con altre osservazioni abbiamo previsto di eliminare la previsione del parco di cintura meridionale e inserire le aree come agricole AGR-1, con la sola limitazione che le nuove edificazioni, solo di tipo rurale dovranno essere realizzate esclusivamente nel raggio di 200 metri dagli edifici agricoli esistenti dell’azienda agricola stessa. Questa è la proposta che noi abbiamo fatto di modificare. Mentre quello che sono le fasce di rispetto, quelle comunque sono già inedificabili in quanto fasce di rispetto stradali. E non so, se scriviamo questo almeno è uguale anche con l’altra osservazione, perché se...

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(Intervento fuori microfono) Beh, se noi scriviamo di... (Intervento fuori microfono) Se noi scriviamo di inserirla come agricola AGR-1, che è quella prevista dal Piano, con la sola limitazione che le nuove edificazioni di tipo rurale dovranno essere realizzate nel raggio di 200 metri degli edifici esistenti dell’azienda agricola stessa. (Intervento fuori microfono) AGR-1, con limitazione. (Intervento fuori microfono) Presidente Formalizzate però. (Intervento fuori microfono) Consigliere Cologno, mentre viene formalizzata la modifica al testo, ha chiesto di intervenire? Prego. Consigliere Cologno Sì, aspetto l’emendamento della Borghi perché il mio intervento può essere superato. Presidente Grazie, Consigliere. Consigliere Merisi, prego. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. In attesa dell’emendamento un fatto sanitario, se posso permettermi. Chiedo dopo questo che, se non ricordo male, è il decimo punto, che è l’ultimo, c’è ancora l’osservazione dell’ASL, giusto? Dopo l’osservazione dell’ASL possiamo fare dieci minuti di break o devo chiedere la Capigruppo? Presidente Va bene. Avete elaborato? (Intervento fuori microfono) Questo da dove...? (Intervento fuori microfono) Completamente? (Intervento fuori microfono) Quindi questo non c’entra più. (Interventi fuori microfono)

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Grazie. Consigliera Borghi, vuole illustrare la modifica o l’illustra l’Assessore? (Intervento fuori microfono) Per renderla nota anche al Consiglio. Vuole il testo, Assessore? Ce l’ha. Prego, Assessore Nisoli. Assessore Nisoli Allora, la proposta di modificare il punto n. 3 della mozione è modificarlo in questo modo “cambiare la previsione del parco di cintura meridionale, normato dal Documento di Piano e dal Piano dei Servizi, e inserire tali aree come agricole AGR-1, con la sola limitazione che le nuove edificazioni, solo di tipo rurale, dovranno essere realizzate esclusivamente nel raggio di 200 metri dagli edifici agricoli esistenti dell’azienda agricola stessa”, che così va in linea con quelle che sono le modifiche che abbiamo fatto con altre osservazioni. Presidente Grazie, Assessore. Ha chiesto la parola il Consigliere Merisi, ne ha facoltà. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. Non voglio fare il petulante, ma questi 200 metri poi dopo va a scontrarsi con altre norme che prevedono i 600 metri o i 500 metri di distanza. (Intervento fuori microfono) Non lo so. Ne riparleremo, a me sembra proprio di no, perché se io voglio fare la pertinenza, per dire, l’agriturismo, che è comunque pertinente alla mia azienda, a 200 metri non lo posso fare se c’ho un’azienda di suini, chiaro? (Intervento fuori microfono) Presidente Grazie, Consigliere. Nessun altro è iscritto a parlare. Invito i Consiglieri a iscriversi per dichiarazioni di voto. È stata chiesta la parola per dichiarazione di voto dalla Consigliera Ciocca, che può intervenire. Consigliera D. Ciocca Visto che ho firmato questo testo, mi sembra doveroso dire due cose. Naturalmente lo voto e poi mi sento di esprimere la mia soddisfazione per il fatto che mi pare si vada a un’approvazione unanime. Ritengo che

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questo sia un portare a livello istituzionale la chiarezza sulle volontà della Città e non sarà sicuramente un’operazione inutile, perché è ancora una questione aperta quella della ex Vailata, è ancora una ferita aperta e credo che questa decisione di oggi che conferma quella del precedente Consiglio, soprattutto se presa all’unanimità sia un antidoto, diciamo, forte. Grazie. Presidente Grazie, Consigliera. Nessun altro è iscritto per dichiarazione di voto. Pongo quindi in votazione la mozione proposta come firmataria dalla Consigliera Borghi avente oggetto: Salvaguardia ambientale ex Cava Vailata, verde di rispetto delle infrastrutture. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità. Procediamo col punto n. 10 relativo alle osservazioni di provenienza provinciale. La parola all’Architetto Morabito per l’illustrazione. Architetto Morabito Punto 10. Relativamente all’assetto ambientale Servizio Rifiuti, orientativa:

- in riferimento alle aree interessate da situazioni di contaminazione si chiede di prevedere che gli interventi siano subordinati alla verifica dell’assenza di contaminazione e, ove necessario, la realizzazione di interventi di bonifica;

- in riferimento all’AT2, in particolare per l’area attualmente occupata dalla ICB S.p.A., si fa presente che la normativa ambientale vigente prevede l’obbligo a carico degli impianti soggetti ad autorizzazione integrale ambientale di ripristino del sito alla cessazione dell’attività medesima;

- in riferimento agli ambiti AT3-A e AT3-B, i quali risultano esposti alle criticità legate alle emissioni odorigene generate dall’attività svolta dalla ECB Company S.r.l. si chiede di adottare le migliori soluzioni tecniche per minimizzare l’impatto sull’intorno e adottare adeguate misure per minimizzarne la causa;

- in riferimento all’ambito AT3-B, il quale include anche il sedime dell’ex Cava della Vailata, oggetto ad istanza sottoposta tuttora a procedura di valutazione di impatto ambientale, per la realizzazione di una discarica di cemento amianto, si rileva che la vicinanza con altre destinazioni, quali il polo scolastico, risulta confliggente.

Leggo la controdeduzione. Preso atto del parere del Settore Ambiente Servizio Rifiuti si provvederà ad adeguare l’elaborato F5 (disposizioni

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Comuni), inserendo apposito nuovo articolo col quale subordinare gli interventi edilizi alla verifica dell’assenza di contaminazione per gli interventi di trasformazione di area ad uso produttivo per altre destinazioni, come previsto dalla normativa vigente. Presidente Grazie, Architetto. La parola all’Assessore Nisoli, prego. Assessore Nisoli Noi proponiamo l’accoglimento di questo punto n. 10 dell’osservazione della Provincia adeguando l’elaborato F5 (disposizioni Comuni) inserendo appunto l’articolo col quale si devono subordinare gli interventi edilizi alla verifica di assenza di contaminazioni. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. Vi sono Consiglieri che desiderano intervenire? È iscritta a parlare la Consigliera Borghi, ne ha facoltà. Consigliera Borghi Io chiedo che venga stralciato l’ultimo punto, perché in riferimento all’ambito AT3-B, il quale include anche il sedime dell’ex Cava della Vailata oggetto di istanza sottoposta tuttora a procedura di via per la realizzazione... si rileva che la vicinanza con altre destinazioni, quali il polo scolastico risulta confliggente. Noi abbiamo deciso che ci vogliamo mettere proprio qualcosa di confliggente, quindi io sarei per stralciarlo. Presidente Grazie. Assessore Nisoli. Consigliera Borghi E mandare alla Provincia la nostra mozione. Presidente Assessore Nisoli, prego. Assessore Nisoli

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Però la Provincia nel parere scrive che valutata la vicinanza con la medesima previsione della cava al polo scolastico di previsione, dice: “Tali destinazioni, qualora confermate dalla rispettive procedure, risulterebbero confliggenti”, per cui se la cava non viene confermata dalla rispettiva procedura non è confliggente. La Provincia ha subordinato a quello, non ha detto che di sicuro si fa la cava e di sicuro non si fa la scuola, qua dice “qualora confermate dalle rispettive procedure”. Per cui l’articolo è scritto chiaro. Presidente Grazie, Assessore. Nessun altro ha chiesto di intervenire. Pongo in votazione quindi... (Intervento fuori microfono) Prego, Consigliere Borghi. Consigliera Borghi Chiedendo di mettere a verbale una cosa che non abbiamo scritto nella mozione per disattenzione, di inviare alla Provincia e alla Regione questo atto d’indirizzo sulla Cava della Vailata del Consiglio Comunale. Chiedo al Sindaco, anzi mi raccomando al Sindaco, da cui aspetto una risposta, per questo... (Intervento fuori microfono) D’accordo. Presidente Grazie, Consigliere. Nessun altro vuole intervenire sull’osservazione n. 10 della Provincia? Consigliera Borghi, possiamo procedere alle dichiarazioni di voto, Lei mi aveva preannunciato che avrebbe voluto fare una dichiarazione di voto complessiva sulle osservazioni della Provincia. (Intervento fuori microfono) No, prima la dichiarazione di voto e poi votiamo sull’ultimo... (Intervento fuori microfono) Sì, è vero, e l’affrontiamo dopo che saranno state approvate o respinte le dieci osservazioni provenienti dalla Provincia. (Intervento fuori microfono) La votiamo la n. 10. Ma siccome Lei mi ha detto, mi ha preannunciato che avrebbe voluto fare una dichiarazione di voto unica su tutte le dieci osservazioni formulate dalla Provincia, siccome stiamo per votare l’ultima della Provincia, poi non c’è più l’argomento. Dopodiché affrontiamo il suo ulteriore ordine del giorno. Per cui, credo che questa sia la sede per fare la dichiarazione di voto. Per dichiarazione di voto

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invito i Capigruppo a iscriversi. Ha chiesto la parola la Consigliera Borghi, ne ha facoltà. Consigliera Borghi Questa dichiarazione di voto sull’intervento della Provincia è una dichiarazione che ha dei risvolti tecnici, ma anche politici, perché secondo noi in questi giorni, in queste settimane, non c’è stato da parte soprattutto di alcuni politici il rispetto della professionalità dei tecnici e del diritto di pianificare il territorio dei politici di Treviglio. La dichiarazione della Provincia boccia il P.G.T. della Borghi all’85%, è stata una dichiarazione che un Assessore non poteva permettersi di fare, poi io mi chiedo questo: io credo che la Provincia non possa bocciare alcunché perché da sei anni i Comuni lombardi possono autoapprovarsi i propri Piani e le Province solo valutarne la compatibilità. E poi chi boccia chi? E Pinati boccia lo studio di Leonardo Benevolo, ritenuto decano dell’urbanistica italiana, Picinelli e Lanzani bocciano a Dovati e i nostri tecnici? Vavassori o Passerello boccia Carbonara. Chi è in cattedra? La Provincia boccia chi si lascia bocciare, cioè questa Giunta che il 6 luglio ha approvato i propri indirizzi per il P.G.T. e oggi li disconosce e accoglie il volere della Provincia, meglio dire del suo Presidente. Dopo la fumosa campagna elettorale durante la quale di interporto non si è chiaramente volutamente parlato, questa Maggioranza cala le carte e si rileva pedina della Provincia, cui di fatto cede la potestà pianificatoria del nostro territorio, l’egemonia della Lega è evidente anche qui come a Roma. La Giunta dichiara a imprese e aziende che intendono investire dando fiducia al territorio “Restituiamo possibilità di crescita”, ciò significa che s’intende riempire di chilometri di capannoni e traffico, come in tante altre parti della Provincia, la nostra Città. Questa Giunta non controbatte all’imposizione della Tangenziale Est, l’accoglie senza motivare più di tanto, di fatto sta regalando Treviglio a Caravaggio per fargli la tangenziale a supporto dell’interporto e forse anche della zona logistica appena avviata a Brignano. Si sappia che aspettiamo da dieci anni che si capisca se si fanno e con quali soldi la Tangenziale Ovest e l’IPB, annunciata quest’ultima come di imminente definizione da diversi anni e ancora in attesa di un progetto preliminare, e inseriamo la Tangenziale Est? Chi la progetterà? Chi la pagherà? E l’Interporto? Dicevo prima, dell’Interporto di Montello sono decenni che si parla e non è ancora stato fatto niente, nessuna programmazione. Il P.G.T. adottato ha introdotto meccanismi di tutela dell’agricoltura e del paesaggio, la Provincia, che ha potere vincolante proprio sulla tutela paesaggistica e degli ambiti agricoli, li smonta, mette industrie, traffico

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e caos in una zona in cui era previsto un quartiere vivibile, vitale, sicuro ed ecologico, mette un’infrastruttura in più ritenuta inutile dagli estensori del Piano del Traffico e di sistematica e distrugge l’agricoltura nella zona dichiarata la più fertile di Treviglio dagli studi agronomici effettuati; toglie al Parco Agricolo a sud la grande tutela che deriva dal fatto di diventare pubblico; non dà garanzie contro l’insediamento della discarica di cemento, il che può aprire strade rischiosissime, ricordiamo che la Provincia finora non ha detto no, ma un sì con prescrizioni molto tempo fa, poi più niente e che il Consiglio Provinciale non ha accettato, come il Consiglio Comunale di Treviglio, di esprimere un indirizzo politico negativo per un no alla discarica. Insomma, la Provincia tradisce i suoi compiti, la sua mission, con il bene placito dell’Amministrazione trevigliese. C’è da dire che l’accoglimento, il recepimento di tutte le prescrizioni della Provincia porterà anche a un vuoto di Città quelli che abbiamo studiato nei convegni di cui parlava prima l’Assessore Lingiardi nella zona a sud, perché lì ci sarà davvero una Città che vivrà di giorno e non di notte, con grossi problemi di sicurezza, e di aggregazione sociale e di benessere sociale proprio nulla. La Giunta fa la scelta di non far decadere un P.G.T. che non condivide, che finisce per mutilare quasi in toto e di non presentarne uno proprio, perché ritiene di poter rassicurare gli operatori economici e la Città, di fatto la ripubblicazione e il riavvio della VAS daranno luogo a un periodo di salvaguardia in cui varranno sia le regole del P.G.T. sia quelle del P.R.G., ciò può comportare per certi versi la paralisi delle attività economiche, per altri una situazione in cui un Piano mutilato consentirà alle bocce di muoversi, ma con effetti imprevedibili che possono essere anche nefasti. Di fatto questa Giunta non ha un quadro di pianificazione territoriale di riferimento, ci ha chiesto di fare tanti atti di fede, dei veri e propri atti di fede, dicendo spesso: “Si vedrà”; di fatto questa Giunta non ha un quadro di pianificazione territoriale di riferimento e se lo fa dettare dalla Provincia, sottovalutando pareri ugualmente autorevoli di altri Enti. I Piani, secondo noi, non s’improvvisano a colpi di osservazioni e di pareri di compatibilità, tra l’altro forse pochi sanno, cosa non banale, che con il Decreto Sviluppo, Decreto Legislativo n. 70/2011 art. 25, da settembre i Piani Attuativi, compatibili con lo strumento urbanistico, vengono approvati dalla Giunta Comunale, quindi il Consiglio Comunale avrà molta molta difficoltà ad avere informazioni e ad intervenire laddove ne ravvisasse l’opportunità e la necessità, ecco perché bisogna che siano ben chiari oggi i paletti, bisogna chiarirli oggi i paletti. La Provincia che per compito istituzionale dovrebbe promuovere la pianificazione e la concertazione delle politiche di area vasta, dall’approvazione del P.T.C.P. nel 2004 non ha più prodotto neanche tre righe di indirizzo per il governo di questo territorio.

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Bettoni nel 2008, con una delibera di Giunta, ha dato degli indirizzi per la manutenzione del P.T.C.P., ma poi non è stato fatto più niente. Quindi dall’approvazione del P.T.C.P. nel 2004 la Provincia non ha più prodotto neanche tre righe d’indirizzo per il governo di questo territorio, abdicando interamente al suo ruolo e mostrandosi purtroppo incapace di guidare i processi di trasformazione territoriale. Dov’è finita la pianificazione di dettaglio dei territori? La pianificazione degli ambiti territoriali? Il nostro ambito, il 21, è al palo come tutti gli altri. Politicamente non rinuncia però ad intervenire mentre avvilisce Treviglio inibendo le sue politiche di governo del territorio su aree che il P.T.C.P. prevede comunque di trasformare, finge di non vedere che in altri territori della pianura, in piena campagna agricola, si localizzano poli logistici non previsti per centinaia di migliaia di metri quadri. A Treviglio si usa il P.T.C.P. come una delle tavole di Mosè, mentre altrove si va in area agricola a fare quello, polo logistico, che il P.T.C.P. indicherebbe da un’altra parte. Noi riteniamo, ma non solo noi, che lo sviluppo della nostra Città sia l’opportunità più importante di tutto il territorio bergamasco per i prossimi anni, e quindi che questa Giunta debba legittimamente fare le proprie scelte anche in contrasto con le nostre, ma esplicitamente, lasciando decadere il Piano e riavviandolo in piena autonomia. Il rischio che l’emergenza odierna porti a scegliere utilizzando lo scudo del parere provinciale esiste, e secondo noi la rinuncia a governare il nostro territorio è il peggior danno che possiamo fare alla nostra Città. Noi riteniamo che il P.G.T. adottato, allo stato attuale, contenga l’unica idea forte e di valore contemporaneo di promozione e qualificazione della Bassa bergamasca e del ruolo di Treviglio come centro di produzione del sapere e del commercio, ma nella trasparenza di scelte diverse che sia autonome, ponderate e non affrettate, rispondenti ai reali bisogni e interessi della Città, saremmo disposti ad offrire dialogo e collaborazione, così come ha fatto il Circolo Nuova Italia, dell’ora Assessore Mangano, nel corso del nostro mandato. Visto che la Giunta e la Maggioranza si aggrappano ad una lettura burocratica delle norme del Piano Provinciale e sposano frettolosamente tutte le indicazioni della Provincia che secondo noi non sono in grado di dare agli amministratori prescrizioni all’altezza del compito di governo che Treviglio si attende e merita, il Partito Democratico si vede costretto ad esprimere un voto contrario al recepimento del giudizio di compatibilità espresso dalla Provincia. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. Per dichiarazione di voto, è iscritto il Consigliere Cologno cui do la parola.

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Consigliere Cologno Grazie, Presidente. Molto brevemente. Credevo che il dibattito che si era sviluppato sulle osservazioni della Provincia avesse portato ad un passo avanti dall’analisi delle scelte dall’Amministrazione in un’ottica di dialettica politica e mi sembrava di aver capito che ci fosse la volontà comunque, laddove possibile, di trovare un coordinamento. Prendo atto invece che dalla dichiarazione di voto dell’opposizione, come dire, si torna a un discorso pretestuoso inficiato da voluti fraintendimenti sul significato di operatività di quest’Amministrazione. Francamente credo pleonastico ripetere quelle che sono state le indicazioni puntuali del Sindaco in merito alle decisioni del perché quest’Amministrazione e questa Maggioranza ha inteso operare in questo modo, mi permetto di evidenziare nuovamente come la situazione di emergenza dettata dal fallimento assoluto della proceduralità della Giunta precedente e pertanto del ruolo di Curatela fallimentare che in questo momento stiamo assumendo, ci porta a votare favorevolmente nell’accoglimento della Provincia, con la speranza e la consapevolezza che quella che sarà la nostra pianificazione terrà sì conto della realtà trevigliese, inserita in un contesto organico di ruolo predominante all’interno della Bassa bergamasca che finalmente ci vedrà davvero protagonisti, non succubi di nessuno, ma consapevoli delle nostre potenzialità. Il fatto che venga continuamente ripetuto che siamo sottoposti all’egemonia della Lega mi permetta di evidenziare come ci sia da parte mia una sincera simpatia per i miei compagni leghisti in Consiglio Comunale e prendo atto del fatto che questa collaborazione che c’è fino adesso e che continuerà proficuamente possa dar fastidio rispetto a un’Amministrazione che ha avuto sempre nella sua conflittualità il tema denominatore dei cinque anni passati. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. Nessun altro iscritto per dichiarazione di voto. È iscritta la Consigliera Ciocca, prego. Consigliera D. Ciocca Io continuo a ritenere i lavori di oggi un passo avanti nelle differenze grandi che ci sono, anche se vogliamo di stile, non posso, se ripenso ai voti singoli sui singoli punti delle osservazioni della Provincia e in assenza di quella chiarezza che io ho chiesto, però non mi ha dato risposta nessuno, io darò, ovviamente, voto negativo. Però volevo fare alcune considerazioni, è vero che questa Giunta chiede al Consiglio un

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grande atto di fede, ci sono quindici persone... No, quanti sono? Non mi ricordo più quanti siete, disposte a farlo e noi sospendiamo il giudizio in attesa della famosa variantona che dovrebbe sistemare tutte cose, come dicono a Milano. Ecco, mi permetterete, però, di far notare al Consigliere Cologno che io faccio parte dell’Opposizione, ma rappresento una Lista Civica e quindi non... sono automatica iscritta alle valutazioni espresse ufficialmente dal PD. Voglio anche dire che quando davanti alla legittima dichiarazione di voto contraria si tira in ballo, allora abbiamo scherzato fino adesso, ci sono stati voluti fraintendimenti, e si tira in ballo quello che veramente voi pensate del P.G.T. e avete detto e stradetto e cioè che è fallimentare. Il primo che ha usato quest’espressione, nell’ambito delle metafore che gli sono care, è stato il Sindaco su Bergamo News, è come se uno ereditasse un provvedimento su una casa, ma c’è una procedura fallimentare. Che cosa rimane poi? Procedura fallimentare. Da qui la valutazione che insieme al famoso titolo del giornale dell’Eco e l’analisi quantificata, vorrei sapere con che razza di cifre da parte dell’Assessore Provinciale, dà questo giudizio alla Città. Questo giudizio è assolutamente, estremamente ingiusto, irriverente nei confronti di chi ci ha lavorato. E allora lasciate perdere noi che siamo le cartine di scarto, a maggior ragione perché siamo insegnanti, tranne il professur, perché il professore maschio è una cosa, le donne un po’ di meno. Lasciamo perdere questo. Ma qui ci sono professionisti per i quali si è anche inventato, cos’è? L’incarico ereditario, lì, come si chiama? Non so che cosa ti sei... Generazionale, quando si sa che i grossi studi sono tutti studi associati, no? Non è possibile dire quello che si è detto del lavoro, volete banalizzare il nostro intervento? Benissimo, ma almeno rispettate i tecnici comunali, almeno quello. Allora, un conto sono le valutazioni politiche e un conto sono le altre cose. Io, devo dire, non mi sono mai appassionata tantissimo alle questioni del P.G.T., ho una certa ritrosia a impadronirmi di tutti gli strumenti tecnici che possiede, ovviamente, l’Assessore e che possiedono altri, però ho visto un lavoro fatto seriamente di studio sulla Città, presentato alla Città con tanto di convegni, non li abbiamo organizzati noi. Okay! Abbiamo sempre partecipato, con tanto di incontri pubblici, con tanto di incontri di tavoli. Il Presidente Pirovano, che all’inizio del... “All’inizio”, è andato avanti per anni con la menata del Sindaco Ikea perché faceva solo tavoli, adesso ci dicono “Ne fa uno interistituzionale”. Benissimo, si vede che ha cambiato idea sui tavoli, però a questo tavolo interistituzionale cui portate le grosse scommesse di Treviglio, che sono lo sviluppo a sud, che fine farà il famoso Parco Agricolo? Che fine

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farà il polo scolastico? E tante altre delle cose che avete detto, siete voi, non ci avete ancora detto che cosa volete fare lì. Permettete che un minimo di riserva, un minimo di preoccupazione uno lo possa svolgere? Noi, fra l’altro, abbiamo lavorato senza arrivare a termine dell’approvazione perché i tempi non ce l’hanno consentito. Anche la famosa mitologia del 23 di novembre, ecco, a qualcuno ricordo che il Presidente Schifani... (Intervento fuori microfono) A dicembre, scusa. Il Presidente Schifani in una delle occasioni in cui voleva giustamente far notare che si lavora anche in Senato, ha citato come esempio il fatto che la riforma universitaria era stata votata, pensate pensate, il 23 dicembre. Quindi, se buttiamo via tutta questa cosa qui, le 445 osservazioni che sarebbero le bocciature, tutte queste menate buttiamole pure via, sta di fatto che a oggi sappiamo quali cose vengono eliminate dal P.G.T., non sappiamo che cosa ci va dentro. Allora, permetterete che ci siano delle riserve e permetterete che ci siano delle - non so come chiamarle – attenzioni. Ecco, dopodiché se la variantona metterà insieme una Città migliore di quella che abbiamo pensato noi, benissimo, io ve lo riconoscerò, non ho problemi. Però vorrei che la chiarezza, la trasparenza che noi abbiamo avuto sul P.G.T., trasparenza, una delle manie dei Trevigliesi, soprattutto dei politici trevigliesi, è dire che una cosa non esiste perché io non c’ero. È noto che l’affollamento ai convegni di studio, a qualsiasi cosa sia propositiva, fatta da un’Amministrazione, non vedo certo le presenze di massa. Noi questo lavoro di ricognizione, di presentazione, questo lavoro serio l’abbiamo fatto. Dico “noi”, ma io sono stata solamente l’ultima ruota del carro. Chiedo rispetto, chiedo che si finisca con tutte queste storie, che se si vuole piantarla con il sostenere che ci sono... Prima come dicevamo? “Chiamate Roma 3131, risponde Treviglio”? Bene, allora si cambia anche stile nei rapporti con la Minoranza e si cambia anche stile nel rispetto delle procedure. Io vi auguro di essere perfetti, corretti, tutto quello che volete, oggi come oggi però non mi date risposte. Grazie. Presidente Per dichiarazione di voto, il Sindaco. Sindaco Il cambio di stile credo che stia da una parte e dall’altra. La dichiarazione di voto, che è stata probabilmente preconfezionata, prima dice il contrario di quello che ha detto adesso la Consigliera Ciocca. Vero che quella è quella del PD e qui si parla di ABS, però dal mio

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punto di vista le modalità di relazione dovrebbero essere sempre e comunque costanti. Siccome siamo tutti esperti di procedure, okay? In questo momento le procedure ci vincolano a fare quello che stiamo facendo e non possiamo fare di più, per il semplice motivo che nel momento in cui l’adozione è stata fatta il 23 di dicembre, la pubblicazione successiva, iniziano a decorrere i 90 giorni che diventano 150 per le Amministrazioni che sono andate ad elezioni, dico, questi sono i termini aperti. La Consigliera Borghi ci dice: “Avreste potuto far decadere tutto, sarebbe stato più semplice, sarebbe stato diverso”. Allora, io ribadisco il concetto che abbiamo fatto conti e verifiche sulla salvaguardia o meno e sulla possibilità che la scelta per il Comune di Treviglio fosse migliore nel momento in cui si buttava a monte tutto oppure nel momento in cui si fa un’operazione come questa che incide radicalmente su alcuni degli indirizzi del P.G.T. Sono convinto del fatto che questa scelta sia la meno peggiore e nel momento in cui ho ipotizzato quella metafora ho detto non che noi stavamo costruendo il nostro P.G.T., come la bella famigliola che acquista il lotto di terreno edificabile e fa progettare all’architetto di sua fiducia la casettina in cui vuole andare a vivere, ho detto che ritiravamo una procedura aperta da un sostanziale fallimento che era quello comunque che vi ha riconosciuto la popolazione di Treviglio, perché non vi ha confermato, nonostante la vostra idea di Città condivisa, eccetera, eccetera, e nel momento in cui lo scheletro era già imbastito, alcune scelte erano già state fatte, non abbiamo tirato giù il manufatto, ma cerchiamo di cambiare i tavolati per un adeguamento alle nostre scelte, in attesa della possibilità di realizzare qualcosa di nuovo. Spero di non buttare panico nella Minoranza consiliare dicendo che succede lo stesso anche con l’ex Upim, perché alcune delle scelte sono discutibili e penso che su alcune si potrà ancora incidere, nonostante il fatto che qualcuno il cantiere l’abbia già aperto, magari senza il finanziamento. Allora, io chiederei questo, chiederei che fosse possibile rimanere all’interno e nell’alveo delle procedure che stiamo facendo, qui valutiamo le controdeduzioni alle osservazioni e rimaniamo qui dentro. L’idea di Città, ribadisco – e questo è il mantra – arriverà nel momento in cui avremo la mano libera di poterla progettare insieme alla Città, insieme anche alla Minoranza, perché non ci nascondiamo dietro nessuna mancanza di trasparenza, credo che anzi le procedure che stiamo mettendo in atto siano il più trasparente possibile da questa, quella per le nomine negli Enti, perché il regolamento che avevate approvato voi nel 2006 prevedeva pubblicità che non avete mai fatto,

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perché il rispetto delle Minoranze il 14 di agosto dell’anno scorso quando avete nominato il Consiglio di (...) non c’è stato. Quindi io non vorrei sentirmi lezioni di normative e di rispetto dei principi quando noi stiamo seguendo la normativa e stiamo rispettando i principi. Sono d’accordo sul fatto che la votazione all’unanimità di quella mozione abbia costruito un clima diverso, mi pare che la dichiarazione preconfezionata letta dall’ex Sindaco Borghi torni indietro di un passo, dal mio punto di vista ribadisco questa disponibilità. Quest’Amministrazione si siederà e discuterà con tutta la Città, Minoranza compresa, della propria idea di Città nel momento in cui avrà la possibilità di farlo. Non è adesso e per responsabilità nei confronti degli oltre 800.000,00 euro che il Comune di Treviglio ha speso finora direttamente per gestire il Piano di Governo del Territorio, non possiamo permetterci, io credo, di aspettare una nuova adozione del P.G.T. Presidente Grazie, signor Sindaco. Pongo quindi in votazione l’osservazione n. 10 resa dalla Provincia di Bergamo. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti a favore, 3 contrari, 1 astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato a favori i Consiglieri, Melli, Risi, Sghirlanzoni, Cologno. Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli, Giussani, Minuti, Pezzoni, Pignatelli; contrari i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca; astenuto il Consigliere Merisi. Procediamo quindi con l’esame della mozione presentata dalla Consigliera Borghi più altri avente oggetto: Riavvio di procedimento VAS. Do la parola al Consigliera Borghi per l’illustrazione. Consigliera Borghi Credo che essendo breve l’abbiano già letta tutti. Mozione “Riavvio procedimento VAS”. Visto che il Consiglio Comunale ha adeguato le proprie scelte pianificatorie alle richieste della Provincia introducendo variazioni sostanziali al P.G.T. adottato dalla precedente Amministrazione e oggetto di procedura, considerato che le variazioni introdotte indeboliscono sensibilmente e sostanzialmente i meccanismi di tutela degli ambiti agricoli e i contenuti paesaggistici che il P.G.T. adottato introduceva, porzione di Città multifunzionale, ecoquartiere tradotto in polo industriale logistico, soppressione di un parco di proprietà pubblica con continuazione della conduzione agricola di quasi 2000000 di metri quadri, una nuova infrastruttura nell’area più pregiata dal punto di vista

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agricolo. Ripeto, considerato che le variazioni introdotte indeboliscono sensibilmente e sostanzialmente i meccanismi di tutela degli ambiti agricoli e contenuti paesaggistici che il P.G.T. adottato introduceva, che quindi inevitabilmente modificano l’impatto dello strumento urbanistico sull’ambiente, considerato che lo strumento urbanistico è unitario e quindi necessita di una VAS che lo valuti nel suo rinnovato impianto complessivo – scusate, c’è un errore di battitura – obiettivi, strategie, equilibri di funzioni, tutele ambientali. Valutato che la VAS, realizzata per i motivi sopra addotti, accompagnerebbe un Piano profondamente mutato rispetto a quello adottato e rispetto al quale la VAS attuale non può assumere i caratteri dell’essere strategica, anzi ci ricordava prima l’Architetto Benevolo che addirittura la VAS sull’opzione Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale aveva espresso un giudizio di non sostenibilità, e questa è una ragione da aggiungere. Il Consiglio comunale impegna la Giunta alla ripubblicazione del Piano, come si dichiara nelle controdeduzioni tecniche, e a riavviare contestualmente un nuovo procedimento VAS, che accompagni e valuti l’iter della successiva pianificazione. Lo strumento urbanistico che si doti di VAS dopo la sua elaborazione è infatti illegittimo, questa VAS non può valere per quella variantona di cui abbiamo parlato oggi. Quindi la nostra richiesta è di riavviare il procedimento VAS pena grandi contenziosi. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. Assessore Nisoli, interviene Lei per la Giunta? La parola all’Assessore Nisoli. Assessore Nisoli Io penso che non sia né competenza del Consiglio né tantomeno della Giunta decidere se dev’essere assoggettata oppure no a VAS. È stata nominata da voi un’autorità competente per la VAS, che c’è ancora, sarà una decisione che spetta a lui in base a quelle che sono le decisioni di accogliere o meno le osservazioni. Non è nostra competenza quindi non possiamo andare là noi dal tecnico a dirgli “Fai quello che ti diciamo noi”, c’è una Legge, e si esprimerà lui. Presidente Grazie, Assessore. Dichiaro aperta la discussione. Invito i Consiglieri a iscriversi. Consigliera Borghi ha chiesto la parola, ne ha facoltà. Consigliera Borghi

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Io credo che correttamente questa Giunta debba informare il Consiglio Comunale sulla scelta o meno che secondo voi deve fare il tecnico del riavvio della VAS, ma perché bisogna che il Consiglio comunale sappia se questi impatti hanno una validazione, sì o no e quale, e quindi non essendoci io credo che la preoccupazione di cui parlava prima la Consigliera Ciocca resta tutta, perché in pratica non c’è più un Piano unitario, è stata stralciata molta parte del P.G.T. adottato e bisognerà vedere come una valutazione ambientale strategica valuta passo passo quanto andrete a pianificare. Comunque questo a proposito vorrei anche un parere dell’Architetto Benevolo, grazie. Presidente Grazie, Consigliera Borghi. Vi sono altri Consiglieri che desiderano intervenire? Nessuno. Architetto Benevolo, vuole dare risposta alla Consigliera Borghi? Prego. Architetto Benevolo Qui ci si addentra in un campo, diciamo, che è a cavallo tra quel campo tecnico e il campo giuridico. Io posso solo ricordare al Consiglio che la VAS è un procedimento che affianca la costruzione di un Piano, quindi è la grande novità della nuova legge, serve, ad avviare parallelamente al Piano una specie di verifica continua di quello che si va decidendo. Di fronte alle variazioni che interverranno al Piano la valutazione ambientale probabilmente dovrà essere adeguata e in questo senso credo che abbia anche ragione l’Assessore di dire che dovrà essere l’ufficio del Comune, che ha in qualche modo svolto il ruolo di controllo e verifica continua di questa procedura, a stabilire quali dovessero essere i contraccolpi rispetto alla valutazioni che sono state svolte finora. Dal momento che quest’Amministrazione ha deciso per la ripubblicazione, credo correttamente, tra il momento della ripubblicazione e il momento della poi approvazione definitiva ci sarà modo di procedere a un adeguamento di quella valutazione che è stata fatta, però con un equivoco dal quale non riesco neanche a capire bene come si possa uscire, perché nella valutazione ambientale che c’è adesso c’è scritto che un Piano impostato come dice la Provincia non può funzionare, non sta in piedi. Quindi in qualche modo bisognerà ritornare su questo punto, poi che si tratti di un riavvio della procedura, di una modifica della procedura che c’è stata, insomma, io adesso tecnicamente non sono in grado di dirvelo, comunque, diciamo, ci sarà da fare un lavoro su questa VAS da

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cui forse probabilmente verranno quelle indicazioni utili per il famoso tavolo di cui si è detto, visto che l’Amministrazione dovrà sedersi a un tavolo insieme alla Provincia, potrebbe sedersi anche con qualche elemento che può venir fuori da questa valutazione. Se non altro per evitare quello che diceva il Consigliere Minuti di sedersi di fronte a un tavolo nel quale uno sa cosa fare e l’altro no. ecco, bisogna che ognuno si presenti con una propria idea. Presidente Grazie, Architetto. Nessun altro è iscritto. Ha chiesto la parola la Consigliera Ciocca, ne ha facoltà. Consigliera D. Ciocca Voglio una precisazione. Nel momento in cui l’Assessore dice “Non è competenza della Giunta”, vuol dire che la mozione è irricevibile e quindi non può neanche andare in votazione? Quindi? Assessore Nisoli Ci sono state anche tutta una serie di sentenze, l’ultima famosa che ha rallentato tutte le VAS, che dev’esserci proprio una netta separazione tra l’Autorità competente che valuta la VAS e la Giunta, perché non dev’essere la Giunta che ti dice: “Io voglio che fai così e quindi tu fai quello che ti dico io con la pistola”. Per cui non penso che noi dobbiamo a dirgli a questa figura “Fa quel che te dighe me”. Io ritengo che non sia... è uno scrupolo che voi, siccome la VAS l’avete costruita voi, vi ha dato ragione, adesso che io dica l’è bella, però sarà bella anche quella che facciamo noi se dovessimo farla, di sicuro. Presidente Grazie, Assessore. La parola... Consigliera D. Ciocca Non ho capito allora se la VAS è un’optional, perché l’è bella, l’è brutta, l’acciappi e la tire fo’. Allora, dato per scontato che nessuno interferisce con le valutazioni tecniche fatte da un tecnico che è l’Autorità competente, che per noi è un interno, giusto? Sbaglio? L’Architetto Pierluigi Assolari. (Intervento fuori microfono) No. Ho sbagliato.

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(Intervento fuori microfono) Ah, è Zambotti, è vero, è vero. Ogni tanto per i noti motivi me lo dimentico. Ho sbagliato. Va bene. Allora, dato per scontato che è una valutazione tecnica che deve accompagnare il P.G.T., no? E verificarne la sostenibilità, mi pare che sia una cosa un po’ più seria di quella che mi sembrava di aver colto dalle parole dell’Assessore. Ora, io vado a buon senso, se ci dev’essere coerenza tra il Piano e la Valutazione Ambientale Strategica, la mia domanda è: cambiando il Piano come può la stessa Valutazione Ambientale Strategica andar bene? Io confeziono un vestito per una persona come Lei, no? Dopo cambia la persona e addosso a me mi pare che l’effetto sia un po’ diverso. Tradotto in soldoni, se è una necessità inderogabile, se è un documento tecnico, e quindi non soggetto a valutazione di altro tipo, com’è possibile che uno strumento di questo genere non debba essere rivisto, ripensato, quello che volete voi, rispetto a un Piano che è cambiato. Le parole pronunciate oggi ci dicono che è cambiato molto, tant’è che si distanzia notevolmente dalle valutazioni assolutamente negative del precedente. Ora, io non credo che sia una questione di costi, perché ci sono tutta una serie di... nella cifra iperbolica citata dal Sindaco ci sono dentro anche una serie di costi dovuti a consulenze specifiche che quelle sono valide sempre, perché non credo che la situazione geologica del nostro territorio cambi perché è cambiato il P.G.T. Quindi grossa parte sono acquisite, ecco, pare che sia sempre quella. Quindi è questo che io non capisco, per cui vorrei cercare una soluzione che consenta di dare a questo Consiglio la certezza che in assenza di una nuova VAS o di una VAS modificata che segua il nuovo Piano, noi siamo dentro un ambito di assoluta legittimità. Mi avete detto più di una volta, e so anch’io, che quando le cose finisco al TAR, a seconda del TAR, magari vengono fuori pareri diversi, però presumo che ci sia un qualche punto fisso di riferimento, esiste o non esiste la preoccupazione fondata che questa difformità tra una VAS di un Piano applicata all’altro poi non porti a una illegittimità, per cui tutto ciò che vogliamo raccogliere, sanando e risparmiando o non sprecando, poi alla fine diventa un boomerang? Questo io vorrei sapere. Grazie. Presidente È iscritto a parlare il Consigliere Sghirlanzoni, ne ha facoltà. Consigliere Sghirlanzoni Io cerco di tradurre perché mi sembra che ci stiamo un po’ arrotando nella discussione. Cioè vogliamo far dire per forza alla Giunta e chiediamo al Consiglio di votare su una cosa su cui il Consiglio non è

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competente. Cioè, se dobbiamo valutare delle preoccupazioni della Minoranza, posso capire, è legittimo che siate preoccupati? È più o meno legittimo. Ma che si debba per forza votare una cosa dove diciamo che impegniamo la Giunta a dire che dev’essere rifatta la VAS, quando la Giunta non ha la competenza, mi sembra una cosa... O mi sono perso un passaggio. O bisogna per forza votare che siccome viene stralciato un pezzo importante del P.G.T. e si auspica che questo comporti poi il fatto che debba essere rifatta la VAS così si allungano i tempi, bisogna metterlo per iscritto. A me sembra una cosa da pazzi. Mi sono perso qualcosa io? Chiedo, chiedo all’Assessore. Cosa deve dire l’Assessore se dice che la Giunta non è competente? La dovrà fare il tecnico, punto. Siamo preoccupati, benissimo, mettiamo a verbale che siamo preoccupati. Presidente Grazie, Consigliere Sghirlanzoni. Prego, Consigliere Borghi. Consigliera Borghi No, solo per chiarire che la Consigliera Ciocca si è riferita all’Assessore che ha competenze tecniche, non è eletto, è un consulente del Sindaco, mentre doveva rivolgersi al Sindaco, perché non è questione di legittimità e quindi di procedura formalmente corretta, potrà esserlo per certi versi, però la nostra preoccupazione riguarda la sicurezza rispetto all’impatto ambientale che il P.G.T. può avere su Treviglio. La sicurezza dei cittadini e credo che il Consigliere Sghirlanzoni debba essere preoccupato tanto quanto noi, perché s’introducono elementi nuovissimi di forte impatto, un’infrastruttura in più, un polo industriale, un Interporto nelle vicinanze, eccetera, e quindi dovremmo avere la preoccupazione politica, politica, anche se il tecnico dice: “Ma possiamo fare a meno di dire no”, noi la vogliamo perché vogliamo andare davanti ai cittadini con la sicurezza che questo nuovo Piano da un punto di vista ambientale li tutela al 100%. Quindi non stiamo chiedendo alla Giunta di recepire un ordine del giorno che non può recepire, stiamo chiedendo al Sindaco e al Consiglio, che ha questa potestà e questo diritto, di dirci se hanno intenzione di dare questa sicurezza di una VAS aggiornata e modificata ai cittadini di Treviglio. Mi scuso, dopo tutto quanto ho sentito, cambierei e introdurrei due emendamenti, l’uno è mozione “Adeguamento procedimento VAS” e non riavvio, perché mi si è convinto che va adeguata, va modificata, va rivista e forse non riavviata. Due, un secondo valutato “valutato che la VAS realizzata per i motivi sopra addotti accompagnerebbe un Piano

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profondamente mutato”, secondo punto “che la VAS già conclusa giudica non sostenibile la proposta del P.T.C.P. per la zona sud”. Ecco, aggiungerei questi due emendamenti, che consegno al Segretario, anche se la mia copia è pasticciata. Tu ce ne hai una? (Intervento fuori microfono) Ecco, la faccio su questa, scusate. Presidente Mentre attendiamo il testo con l’emendamento ha chiesto la parola il Consigliere Cologno, ne ha facoltà. Consigliere Cologno. Consigliere Cologno Chiedo scusa, forse io non ho capito bene, ma mi sembra che il Sindaco sul punto si sia espresso chiaramente. Se non ho inteso male il Sindaco ha detto, e credo che, come dire, si esprime altamente comprensibile, che tra la pubblicazione del, chiamiamolo, nuovo Piano e l’adozione verrà fatta la valutazione della VAS. Ho inteso correttamente? Credo che non sia... come dire, credo che la risposta sia questa, francamente. Sindaco Allora, io sono leggermente perplesso da questa dicotomia politica tecnica perché vedo che la usate, anche la Professoressa Ciocca, quando fa comodo, perché la Valutazione Ambientale Strategica ad esempio del P.G.T. adottando comprendeva delle aree che, per i mal di pancia della precedente Maggioranza, sono state stralciate all’ultimo momento e nessuno ha rifatto l’adeguamento della VAS. Se questi sono problemi che avete mi fa particolarmente piacere, perché vuol dire che chiedete a noi quello che non avete fatto voi. Torno indietro di un passo e dico: nel momento in cui approviamo quello che abbiamo approvato, non stiamo costruendo i capannoni nella zona della Mezzaluna, stiamo dicendo che la previsione che c’era prima non ci va e che vogliamo costruire una nuova previsione tenendo conto del fatto che lo scenario economico è cambiato. Il modello di crescita del 2004 non è più presente in mezzo a noi, probabilmente quella lì quasi sicuramente non sarà quell’Interporto che gira nelle vostre fantasie. Quindi, siccome è previsto questo, è previsto che il Consiglio Comunale, che è sovrano, possa cambiare e alterare significativamente motivandolo, tra l’adozione e l’approvazione, il Piano che aveva precedentemente adottato, do per scontato che il tecnico, una volta che sono finite le osservazioni, faccia la valutazione di compatibilità che è prevista perché nessuno ha intenzione di negarla.

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Ma ribadisco il concetto e la posizione dell’Assessore, io non mi metto a votare una cosa che è prevista dalla normativa e che non viene richiesta a me. Sulla questione invece della ripubblicazione stiamo continuando noi a dire, e mi pare che l’abbia segnalato prima anche l’Architetto Benevolo e lo ringrazio per quest’apertura nei confronti dell’attuale Maggioranza, che comunque avremmo previsto la ripubblicazione del Piano in maniera tale da dare a tutti la possibilità di dire quello che pensano di quello che stiamo facendo in queste sere. Presidente Grazie, signor Sindaco. Nessun altro è iscritto a parlare. Dichiaro chiusa la discussione, invito i Consiglieri e Capigruppo a iscriversi per dichiarazione di voto. Per dichiarazione di voto la Consigliera Ciocca, prego. Consigliera D. Ciocca Mi sembrava il minimo che venisse fuori almeno la proposta di trasformare questa mozione in una raccomandazione, in un indirizzo, perché c’è un problema possibile ed è quello della legittimità del... Dopodiché non viene considerato, amen, rimarrà agli atti questa nostra segnalazione. Quanto alle altre osservazioni che ha fatto il Sindaco, che conferma il discorso della bonomia che gronda da ogni artiglio e ogni volta mi ripete questa storia qui della San Francesco, d’altro mi pare che quando si è in una coalizione si arriva a delle mediazioni sulle cose. Io ero convinta, per esempio, che la posizione del PDL fosse quella, data la grande convergenza ai convegni organizzati da Nuova Italia di Nuova Italia invece è cambiata, no? È diventata altro. Evidentemente nei rapporti di confronto all’interno della coalizione per il programma elettorale succedono queste cose. Mi pare che sia nella norma. Imputarla a noi come una patologia mi sembra un’operazione, signor Sindaco, molto scorretta. Comunque, valutazione personale. A questo punto mi spiace che non sia recepita nemmeno come indirizzo o come raccomandazione, so benissimo che i politici non possono dare nessuna indicazione tecnica, rilevo solo una possibilità di rischio, va bene, mi accontenterò del fatto che sarà a verbale di questo Consiglio Comunale. Già che ci sono volevo chiedere se, visto che ne abbiamo parlato in lungo e in largo, riguarda un altro argomento, ma non fa nulla, il parere dell’Avvocato Viviani viene assunto come documento della discussione del presente Consiglio. Grazie. Presidente

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Grazie, Consigliera Ciocca. (Intervento fuori microfono) Sì, sì, è acquisito nel fascicolo del... Per dichiarazione di voto il Consigliere Cologno, prego. Consigliere Cologno Grazie, Presidente. Il gruppo consiliare del PDL vota contro questa mozione, e per quanto riguarda l’osservazione della Consigliera Ciocca mi permetto di evidenziare che il Circolo Nuova Italia è un’associazione culturale di area PDL, ma che la posizione del partito è quella espressa nel documento programmatico presentato per le elezioni. Presidente Grazie. Per dichiarazione di voto la Consigliera Borghi. Prego. Consigliera Borghi Velocissimamente per dire che ovviamente voterò a favore, ma per chiarire al Sindaco che ha detto “Poi faremo la variante e poi faremo la valutazione” che l’articolo 4 comma 2 della Legge n. 12 dice: “La valutazione ambientale effettuata durante la fase preparatoria del Piano ed anteriormente alla sua adozione o all’avvio della relativa procedura di approvazione” ed è la ragione per cui nel dispositivo della mozione ho scritto “Procedimento VAS che accompagni e valuti l’iter”, perché non si può fare dopo. Presidente Grazie, Consigliere. Per dichiarazione di voto, il Consigliere Merisi, ha la parola. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. Io ho seguito con attenzione tutto il dibattito e devo dire che alla fine mi sembra di capire che ci sia comunque una convergenza di tipo tecnico sull’atto finale di cui è il contendere, quindi sulla VAS. Al di là delle parole che possono essere male interpretate o che possono essere intese in un altro modo, quello che porto a casa adesso è che c’è un nucleo di valutazione, mettiamolo così, un estensore, meglio ancora, della VAS, che sarà investito del problema. Ora, memore di quello che è successo qua per altri motivi e memore del fatto che avendo io richiesto a quel tempo, siamo sicuri di, avendone

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ricevuto assoluta certezza, in questo caso io mi astengo e vado a cercarmele le assolute certezze. Questo viene detto senza offesa per nessuno e viene detto solo ed esclusivamente perché vi dico, francamente, mi sfugge ancora qualche piccolo dettaglio del problema. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. Nessun altro iscritto per dichiarazione di voto. Pongo quindi in votazione la mozione presentata quale prima firmataria dalla Consigliera Borghi avente a oggetto: Adeguamento procedimento VAS. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 3 voti favorevoli, 11 contrari, 1 astenuto. Il Consiglio respinge. Hanno votato a favore i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela; hanno votato contro i Consiglieri Melli, Risi, Sghirlanzoni, Cologno, Ciocca, Ferri, Premoli, Giussani, Minuti, Pezzoni, Pignatelli; astenuto il Consigliere Merisi. Ora abbiamo le osservazioni dell’ASL. Procediamo quindi con le osservazioni presentate dall’ASL, do la parola all’Architetto Morabito per l’illustrazione. Prego, Architetto. Architetto Morabito Allora, parere dell’ASL. Il parere dell’ASL è molto articolato e dà alcune indicazioni del tipo generale dove parla della disponibilità idrica, del sistema acquedottistico, fognatura, eccetera, dando alcuni consigli sul sistema del verde, cioè nel senso che ci dice quali sono gli effetti del verde all’interno della Città e chiede di realizzare adeguate zone e spazi verdi con essenze arboree anche di alto fusto nel contesto urbanizzato del territorio. Il Comune di Treviglio ha un regolamento del verde dove vengono normate le modalità della realizzazione del verde negli spazi pubblici, quindi si tratterà di andare a vedere e applicare questo regolamento. Comunque, all’interno dell’articolato sostanzialmente c’è la richiesta di introdurre alcune norme, una è quella che riguarda la prevenzione del rischio del gas radon, che è un gas che si può trovare nel sottosuolo. Quindi a completamento delle disposizioni di attuazione del Documento di Piano si propone, ai fini di una prevenzione di tutela della salute pubblica, che per le nuove aree destinate all’edificazione dello strumento urbanistico, siano inserite specifiche norme nelle regole degli ambiti di trasformazione del Piano delle Regole e nel regolamento edilizio che garantiscono per tutti i nuovi fabbricati e anche per gli interventi relativi al patrimonio edilizio esistente, quindi alla ristrutturazione, destinati in qualsiasi modo alla premessa di persone,

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abitazioni, insediamenti produttivi, commerciali, di servizi, criteri e sistemi di progettazione e costruzioni tali da eliminare o mitigare a livelli di sicurezza l’esposizione della popolazione al radon. La verifica di efficacia delle misure adottate potrà essere effettuata mediante determinazioni sulla concentrazione residua e a intervento ultimato e prima dell’occupazione dei fabbricati. Altra raccomandazione è quella di: ai fini di minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici nella localizzazione di infrastrutture e impianti radioelettrici per la telefonia mobile e per la radiodiffusione. Cioè, invita il Comune a predisporre un regolamento per l’installazione delle nuove antenne, dando alcuni suggerimenti, l’utilizzazione degli stessi impianti per più compagnie e suggerire un minore impatto sul paesaggio nelle aree d’interesse storico e architettonico e sulla popolazione. Ecco, di questa parte ne terremo conto nella predisposizione del regolamento delle antenne per il quale abbiamo già previsto la compilazione e la redazione da sottoporre poi successivamente al Consiglio Comunale. Per quanto riguarda... Presidente Architetto Morabito, mi scusi se la disturbo. Il Consigliere Merisi aveva chiesto se era possibile indicare nel materiale fornito sul Cd ai Consiglieri le singole osservazioni dov’erano... (Intervento fuori microfono) Scusi, Consigliere Lingiardi. Se sapeva indicare dove all’interno del Cd si trovavano le osservazioni che Lei sta illustrando di volta in volta. Architetto Morabito Si trovano nel parere ASL Enti, è trattato... cioè, proprio il parere dell’ASL dovrebbe essere contenuto... (Intervento fuori microfono) Sì, nella scansione delle osservazioni. (Intervento fuori microfono) Non ha un numero, c’è scritto “Pareri Enti”. Presidente Grazie, Architetto, mi scusi se l’ho interrotta. Prego. Architetto Morabito

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Comunque, alla fine viene chiesto di introdurre tre articoli, due nel Piano delle Regole e uno nelle disposizioni comuni, che sono osservazioni a valenza igienico sanitarie. Salto tutte le premesse che hanno portato a questa richiesta. Comunque al capo primo “Ambiti agricoli” si rileva la necessità di introdurre la seguente norma “Tutti i fabbricati in tale zona, ove sia prevista la permanenza di persone, devono essere dotati di acqua riconosciuta potabile in quantità sufficiente”. Sempre nello stesso capo si propone di inserire le distanze tra le stalle e le abitazioni edificabili come stabilito dal capo n. 10 del Titolo III del vigente regolamento locale d’igiene, case rurali, pertinenza e stalle, così come modificato dalla delibera ASL n. 1640 del 1997. Altro punto è quello d’integrare nelle disposizioni comuni del Documento di Piano riportando un altro comma all’articolo 2, “Superficie scoperta e drenante. La superficie fondiaria del lotto su cui insiste il fabbricato di nuova realizzazione dovrà avere una superficie scoperta e drenante adeguatamente sistemata a verde non inferiore al 30% nelle zone residenziali e 15% nelle zone produttive, commerciali e terziarie.” Per chi sta guardando al computer è la pagina 16 del documento dell’ASL. Per i casi di pluralità di destinazione d’uso ci si dovrà riferire alla destinazione prevalente prevista. Le superfici di cui al primo comma non possono essere ricavate in aree da adibire a percorso carrabile o posto macchina, se non adeguatamente permeabili a qualsiasi tipo di deposito, né in aree sovrastanti ambienti interrati e seminterrati a qualsiasi uso adibiti. Per i Piani Attuativi il computo della superficie scoperta e drenante dev’essere calcolato con riferimento all’intera area interessata, per tali casi nella progettazione esecutiva si dovrà aver cura di distribuire il più omogeneamente possibile tale superficie nei singoli lotti. Nei casi:

a) di interventi di recupero, di cui all’articolo 27 e seguenti della 457 e successive modifiche e integrazioni e alla legislazione regionale vigente;

b) interventi di ristrutturazione urbanistica di cui alla lettera e) dell’articolo 31 della 457 del ’78;

c) interventi da realizzarsi in aree ricadenti in lotti interclusi delle zone B di cui al Decreto Ministeriale 2 aprile ’68 n. 1444.

I parametri di superficie scoperta e drenante di cui al primo comma costituiscono obiettivo a cui tendere, in ogni caso, fatta eccezione per gli interventi di cui alla lettera c), dovrà dimostrarsi un miglioramento rispetto alla situazione esistente. Sono comunque tutte norme che noi qua, come tecnici, adottiamo sia dal punto di vista delle pratiche edilizie sia quelle che riguardano i Piani Attuativi, le abbiamo sempre considerate ancorché non inserite nelle norme del nostro strumento urbanistico vigente, ma comunque

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discendono dal regolamento locale di igiene e quindi come tali vengono utilizzate. Presidente Grazie, Architetto. Assessore, prego. Assessore Nisoli La nostra proposta è quella di accoglierla in quanto sono norme interessanti e comunque che portano al miglioramento delle costruzioni edilizie, per cui la proposta è di accogliere tutto ciò che ha fatto presente l’ASL. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. Dichiaro aperta la discussione. Invito i Consiglieri a iscriversi. Ha chiesto la parola il Consigliere Merisi, che può intervenire. Prego, Consigliere. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. Alcune osservazioni di tipo pratico. Allora, Architetto Morabito, abbiamo parlato della prima cosa che ci ha detto che ha detto “L’ASL, il verde anche in centro” e così. E Lei ha citato, giustamente, il regolamento del verde di cui il Comune di Treviglio è già dotato. Domanda: ma allora perché non vale per il regolamento del P.I.P. di cui abbiamo parlato prima? Vale solo questo che abbiamo come regolamento? Quindi il P.G.T. si deve adeguare a una prescrizione ASL, che però sottostà a un regolamento del verde già esistente, il P.G.T. non si adegua a un regolamento P.I.P. già esistente. Primo. Secondo, radon, sarebbe stata necessaria la lettura completa del parere dell’ASL, perché lì c’è un errore grossolano di tipo statistico, forse, da parte dell’ARPA. Mi spiego: Treviglio è inserita in una maglia di rilevazione delle concentrazioni di radon che non corrisponde alla realtà attuale trevigliese. Cioè, noi siamo inseriti in una zona in cui il radon è considerato molto più alto di quello che in realtà c’è a Treviglio. A Treviglio ho trovato una casa sola a 1150, poi si è arrangiato lui, visto che è un professore, ad andare a cercarsi il suo radon. Dalle altre parti siamo abbondantemente sotto. Quando poi l’ASL ci dice che siano messe in atto tutte le migliorie necessarie e tutti gli accorgimenti necessari per fare in modo che il radon non ci sia, l’ASL dimentica che prima di dire che il radon non c’è io devo andare a misurarlo. Vorrei

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sapere dove vado a misurarlo, perché se misuro il radon all’aperto non ce l’ho, se misuro il radon sottoterra dipende, se devo fare un capannone di 2500 metri quadri ci sono due possibilità o ci faccio i tubi, che mi costa almeno 60.000,00 euro sotto, e magari sopra ci metto i torni e ci passano i camion, oppure ci metto il foglio di polietilene, che però non va bene per l’umidità. Quindi su queste cose qua magari un chiarimento in più prima di prenderli tout court. Terza cosa, mi sembra di ricordare che, forse ancora con Zordan o forse con Borghi, avevamo già abbozzato un regolamento per le antenne e che ci fosse quantomeno – il termine è scorrettissimo – una zonizzazione, quindi in questa zona non ci possono stare. Per cui mi sembra di capire che è su quel documento che ci state lavorando per andare più nel dettaglio. Per quanto riguarda l’acqua potabile, viene un po’ da sorridere, perché anche qui è lo stesso discorso del radon. Allora, come faccio prima di costruire una casa o un insediamento agricolo a dirgli: “Guarda, no, che tu devi avere l’acqua potabile, per cui devi fare contestualmente la pratica alla Provincia per lo scavo, la derivazione, eccetera”. Con i tempi che corrono credo che l’Assessore Imeri sia sufficientemente preoccupato di questa cosa qua, perché adesso come adesso al buio siamo sicuri che l’acqua è potabile solo in seconda falda. Può essere che la Provincia acconsenta, come ha acconsentito, di andare in seconda falda anche a un privato. E poi per quanto le distanze tra i fabbricati si ritorna a quello che chiedevo prima. Questo è in palese contrasto con quello che abbiamo approvato prima, quindi delle due l’una, o cambiamo quello di prima o cambiamo quello di adesso. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere Lingiardi, ne ha facoltà. (Intervento fuori microfono) No, era per prima, quindi niente. Nessun altro è iscritto per la discussione? È iscritta la Consigliera Borghi, prego. Consigliera Borghi È un peccato che siamo stanchi - io sono molto stanca - che è tardi, perché come quello della Regione il parere ASL sottolinea parecchi aspetti positivi dai meccanismi di perequazione compensazione, all’acqua potabile, alle previsioni di appositi dispositivi per la riduzione

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del consumo d’acqua, per le piste ciclabili, per il contenimento dell’espansione delle aree e superfici impermeabilizzabili, per la riqualificazione delle aree di maggior pregio a vocazione agricola, per l’azione di valorizzazione dei territori in ordine alla qualità della produzione agricola, per il rafforzamento della fisionomia dei parchi comunali del Roccolo, del Cerreto, eccetera. Quindi è proprio un parere che varrebbe la pena leggere, le osservazioni formulate noi le condividiamo e le voteremo, perché oggi siamo qui per senso di responsabilità e non perché siamo contrari all’operazione variantona, non forniamo il nostro contributo, noi siamo per accettarle. Ho presentato al Presidente e al Consiglio, oltre che al Segretario Generale, visto che siamo in tema, una mozione sul regolamento dell’edilizia sostenibile. Ne ho parlato in Commissione facendolo presente ai tecnici e all’Assessore, che la Giunta precedente aveva preso precisi impegni rispetto a questo tema, precisi impegni insieme ai tecnici, alla struttura tecnica e anche al consulente urbanistico ci terrei a sottolineare che questo regolamento, che è pronto, che non è andato in Consiglio per difficoltà formali e difficoltà tecniche, ci terrei a far presente che questo regolamento c’è, va spacchettato e va considerato anche nella nuova pianificazione della variantona. Non so se è il momento che io lo presenti o no. Presidente Sì, Consigliera Borghi, se lo presenta poi facciamo un'unica discussione sulle osservazioni dell’ASL e sulla sua mozione. Consigliera Borghi Va bene. Premesso:

- che nel corso del mandato precedente è stato redatto un regolamento dell’edilizia sostenibile per promuovere l’efficienza energetica in edilizia e nel contempo avviare un’azione per il rispetto degli impegni presi con l’adesione del Consiglio Comunale al Patto dei Sindaci, visto che nuove norme edilizie giocano un ruolo chiave, in quanto i consumi energetici derivanti dagli usi civili rappresentano oltre il 40% della domanda complessiva di energia primaria;

- che si riteneva che un regolamento come quello per l’edilizia sostenibile, non inserito nelle norme del P.G.T., avrebbe potuto costituire una premessa di base avulsa dalle contrapposizioni che possono riguardare i diversi obiettivi dello strumento urbanistico e per questo avrebbe potuto essere condivisa da tutti coloro che al di là degli orientamenti politici riconoscono che la tutela

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dell’ambiente è un obiettivo imprescindibile di qualsiasi politica che voglia davvero pensare al futuro.

Considerato che tale regolamento, vagliato anche dalla consulta urbanistica, ha incontrato sul piano tecnico difficoltà di approvazioni che non si è avuto il tempo di affrontare e cioè:

- la necessità di mantenere in un regolamento a se stante le disposizioni che individuano particolari requisiti (impiastici e non) cui devono essere dotati gli edifici in quasi tutti i casi di intervento edilizio;

- la necessità che le disposizioni per cui il regolamento individua incentivi per il raggiungimento di particolari requisiti in termini di conteggio volumetrico e delle distanze, vadano a espunte e collocate più ragionevolmente nel P.G.T., nelle disposizioni comuni che già trattano tali materie.

Quindi alcune norme vanno in regolamento che accompagna il P.G.T., altre, quelle più strettamente urbanistiche e meno edilizie vanno collocate nel P.G.T. Evidenziato che l’estensore del Piano, Architetto Benevolo, ha dichiarato quanto segue: è più realistico pensare che tali disposizioni, opportunamente organizzate come sopra indicato dai punti n. 1 e n. 2, possano essere messe a punto congiuntamente al P.G.T. nella sua definitiva stesura tra qualche mese e divenire operativi a quel punto, si valuteranno con il Segretario e con l’Ufficio di Piano le opportune integrazioni e gli elaborati normativi del P.G.T. per le parti attinenti unitamente alle controdeduzioni e alle osservazioni pervenute, per le altre parti simultaneamente si procederà alla variazione della proposta esistente di regolamento o per la sua rifusione nel regolamento edilizio Comuni in essere. Preso atto del parere del Segretario Generale, in contesto di approfondimento tecnico – dice il Segretario – si è valutato di traslare la disciplina dell’efficientizzazione energetica degli uffici nel procedimento di approvazione del P.G.T. in chiave di ampliamento della possibilità di partecipazione degli interlocutori del territorio, ovviamente la costituzione urbanistica locale potrebbe definire le linee di base della materia da svilupparsi magari con regolamento esecutivo. La Giunta cercherà di promuovere il citato percorso attraverso la presentazione di osservazioni ad hoc, cosa che non c’è stata. Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta:

- a concludere l’iter approvativo di norme per l’edilizia sostenibile, per i loro valore intrinseco e per il rispetto e la tutela ambientale, perché costruire secondo standard elevati di efficienza energetica non vuol dire solo consumare poco per riscaldare, raffrescare, illuminare, eccetera, ma significa anche abitare in case più sane e confortevoli con benefici notevoli per la salute, spesso minata da problemi di allergie, polveri, umidità, eccetera;

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- a concludere l’iter approvativo per questo regolamento per rispettare l’obiettivo europeo del 20, 20, 20, Patto dei Sindaci, che non rappresenta un auspicio, ma un obiettivo vincolante che si tradurrà in sanzioni economiche per gli stati inadempienti, non a caso da molto è stato presentato il Piano Nazionale per l’Energia Rinnovabile, che definisce le modalità con cui raggiungere l’obiettivo comunitario per la quota che compete all’Italia.

Volutamente non abbiamo fissato dei tempi, abbiamo detto a concludere l’iter approvativo perché sappiamo che è difficile, visto che il P.G.T. riprende il suo cammino, fare quest’operazione, ma vogliamo che resti traccia di questa problematica perché riteniamo che sia una problematica molto importante che una regolamentazione in questo senso, anche se è già esistente in quella regionale, possa essere comunque strumento di lavoro importante per gli operatori del settore e per i tecnici dei nostri Uffici. Grazie. Presidente Grazie, Consigliera Borghi. È iscritto a parlare il Consigliere Minuti. La discussione riguarda sia le osservazioni dell’ASL che la mozione presentata come prima firmataria dalla Consigliera Borghi. Prego, Consigliere Minuti. Consigliere Minuti Parto con le osservazioni generali dell’ASL, per osservare che non sono pertinenti, che riguardano il regolamento di igiene e non lo strumento di Piano di Governo del Territorio, che richiamano delle prassi che vengono già applicate, pertanto, facendo eccezione al mio tradizionale comportamento, per quest’osservazione voto contro e non voto a favore. Sono anche per dire di più, che l’ASL andrebbe abolita, si parla di abolire le Province, no? Non si mette in conto delle competenze che le Province hanno ricavato dalla Regione nell’ambito della devoluzione. L’ASL è un autentico laccio o lacciolo all’attività dell’economia nella Città, sovradimensionata rispetto alle sue competenze ed estremamente burocratica e burocratizzata. Così come l’ordine del giorno presentato dalla Sindaco emerito Borghi. Se dovessimo fare una statistica sui Comuni più regolamentati d’Italia, Treviglio vince il primo premio e ogni regolamento costituisce nei suoi commi altrettanti lacci e laccioli per l’economia o costi aggiuntivi per un’economia che così non è competitiva.

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Io voterò contro anche quest’ordine del giorno, anche se capisco che magari tanto non costa niente, si può studiare la materia, per fortuna non stiamo adottando il regolamento. Ripeterò il mio voto contrario quando porterete qui il regolamento da approvare. Presidente Grazie, Consigliere Minuti. La parola al Sindaco. Sindaco Io credo che nel momento in cui si tocchi il regolamento edilizio lo si debba toccare univocamente nello spirito della norma, che vogliamo applicare anche noi, per cui tutto ciò che non è espressamente vietato e consentito da una parte e dall’altra parte che ai cittadini siano date norme uniche, in testi unici, grazie ai quali sia possibile non continuare a girare da un atto all’altro. Sulla mozione, quindi, che è stata proposta dalla Consigliere Borghi, mi ero leggermente spaventato perché inizialmente nell’evidenziato che c’è nella prima pagina e nel preso atto del parere del Segretario Comunale si parlava di atti che sarebbero stati da approvare, indirizzi dell’Amministrazione precedente in questa sede qui. Nel momento in cui si dice “Introduciamo norme di edilizia sostenibile all’interno del regolamento edilizio che dobbiamo modificare, in considerazione del fatto che comunque anche la normativa urbanistica si è evoluta”, la raccomandazione del portare a casa questo tipo di modalità di costruzione penso che sia accoglibile dal nostro punto di vista e dall’altra parte anche su questo chiedo che tutti coloro che nelle varie sedi, visto che il regolamento dell’edilizia sostenibile è stata la prima cosa di cui ho sentito parlare nel primo degli incontri, tra virgolette, tra candidati Sindaci, promosso nella sede della Cassa Rurale, dico che tutti coloro che hanno idee, nel momento in cui lo strumento verrà proposto prima dell’adozione alla discussione pubblica con la Città, possono farci pervenire una mano in maniera tale che possiamo costruire uno strumento regolamentare che sia un’opportunità e non un vincolo. Presidente Grazie, signor Sindaco. È iscritta a parlare la Consigliera Ciocca, ne ha facoltà. Consigliera D. Ciocca

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Nel prendere atto che il Sindaco ha bene interpretato questa mozione che credo di aver firmato anch’io, credo di sì, sì, annuncio sia il mio voto favorevole alle osservazioni presentate dall’ASL, se poi sono di competenza, non di competenza, mi pare che siano dei punti di attenzione alla situazione complessiva della Città di cui vale la pena farsi carico. Ovviamente voto favorevole alla mozione che ha come primo firmatario il Sindaco emerito, emeritissimo Borghi. Volevo solo ricordare a Minuti, che c’ha quest’idiosincrasia per i regolamenti, che i regolamenti si fanno quando non ci sono e serve stabilire delle regole chiare per tutti, e che per fortuna che c’è il Codice della Strada e che per fortuna che tu non c’hai la macchina. Grazie. Presidente Grazie, Consigliera. Nessun altro è iscritto per la discussione. Dichiaro chiusa la discussione. Invito i Capigruppo a iscriversi per dichiarazione... (Intervento fuori microfono) Ha ragione. Prego. Architetto Morabito. Risponde Lei? Prego, Architetto. (Intervento fuori microfono) Architetto Morabito Non ho preso appunti, se mi rifà le domande, Consigliere Merisi? Consigliere Merisi Architetto Morabito, arguisco che Lei non ha preso appunti perché era sicuro di non volermi rispondere e ciò non le fa onore. Prima domanda: regolamento verde versus regolamento P.I.P. Seconda domanda: radon. Terza domanda: regolamento antenne. Quarta domanda: acqua potabile. Quinta domanda: distanze fra fabbricati. (Intervento fuori microfono) La sesta dopo te la dico. Va più forte il treno o è più bianco il latte? Questa è la sesta domanda. (Intervento fuori microfono) Acqua potabile e distanze fra i fabbricati. Presidente Prego, Architetto, quando vuole.

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Architetto Morabito Sì, per il regolamento del verde non è stato chiesto di inserire una normativa, ho detto che ci sono delle indicazioni dell’ASL che parlano su come trattare, diciamo, le aree della Città con il verde, quindi la mia considerazione è stata “C’è il regolamento del verde”. Per quanto riguarda il radon, io sinceramente non conosco quello che conosce Lei, Consigliere, però mi riferisco a quello che c’è scritto nel parere dell’ASL, se l’ASL dice che c’è il radon, presumo che abbiano fatto delle indagini, però, Consigliere Merisi, non so cosa dirle su questo, su questo io mi trovo un parere scritto. Per quanto riguarda l’acqua potabile è riferita solamente alle zone agricole, non a tutta la Città. Le distanze dei fabbricati, sinceramente, non mi pare che ne abbiamo parlato, ma mi pare che abbiamo parlato di permeabilità dei suoli. (Intervento fuori microfono) Ah, le distanze degli allevamenti, scusa. La distanza degli allevamenti è di... (Intervento fuori microfono) Sì, sì, di mantenere le distanze previste dal regolamento dell’ASL. Mentre faccio la sesta, su questo abbiamo avuto modo anche di parlarne una volta fuori dal Consiglio Comunale, per quello che riguarda la superficie scoperta e drenante. Superficie scoperta e drenante, allora, così com’è scritta nel parere dell’ASL non è riportata nel regolamento locale di igiene, è un’interpretazione al regolamento locale di igiene, quindi se vogliamo farla diventare ufficiale dobbiamo o modificare il regolamento locale d’igiene attraverso le procedure che ci consente di fare la Legge Regionale oppure la possiamo inserire nelle norme delle disposizioni comuni, perché la lettera di interpretazione sicuramente non mi va a modificare il regolamento locale d’igiene, ed è una lettera che è successiva a richieste che sono state fatte all’ASL, adesso, se non ricordo male, perché abbastanza vecchia, ci sono stati dei Comuni che avevano chiesto un’interpretazione sulla superficie permeabile, quindi se la superficie permeabile dei giardini pensili fosse permeabile o meno permeabile. Allora su questo l’ASL ha fatto una lettera d’interpretazione, ma non è modifica del regolamento locale d’igiene. Quindi se questo è il sesto punto che non mi ha elencato, ma comunque se dobbiamo dare atto a quello che dice l’ASL, dobbiamo inserirla nelle nostre norme, perché il regolamento locale d’igiene non ne parla, è solo un’interpretazione. Se poi mi vuole dire il suo sesto punto, vedo se riesco a... Grazie. Consigliere Merisi

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Grazie, Architetto, ma il riferimento a un regolamento esistente, il regolamento del verde, voleva dire solamente “Accogliamo delle osservazioni, ma abbiamo già un regolamento”? Mentre al P.I.P. stravolgiamo il regolamento. Per quanto radon, mi sembra di ricordare, non lavoro più all’ASL da quando Minuti mi ha licenziato, mi sembra di ricordare che tante costruzioni, adesso non c’è più il parere preventivo dell’ASL, per cui vorrei capire come si dovrebbe cambiare il regolamento edilizio per mettere dentro questo discorso qui del radon, ad esempio. Per quanto riguarda l’acqua potabile mi riferivo, giustamente, apposta a quello fuori dell’acquedotto pubblico, che già sull’acquedotto pubblico non sappiamo cosa succede, e questo è chiaro e palese e avremo occasione di parlarne. Non sappiamo quant’è l’acqua di Vidalengo, quant’è l’acqua, per cui las apert, ma è ben sull’acqua degli insediamenti agricoli fuori della cintura non serviti da pubblico acquedotto su cui la ASL a questo punto non può chiedere in via preventiva che ci sia l’acqua potabile. Quindi anche questo mi sembra di capire che dovrà andare nella logica della modifica del regolamento edilizio. E poi invece sulle distanze dei fabbricati il discorso era quello che mi riferivo prima, quindi sono due cose in contrasto, quindi o questa o l’altra. La sesta domanda invece era per il Consigliere Minuti, nel momento in cui l’ASL va a fondo, chiedo formalmente di essere assunto in COGEIDE. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. Nessun altro è iscritto. Possiamo procedere con le dichiarazioni di voto. Invito i signori Capigruppo a iscriversi. (Intervento fuori microfono) Consigliere Merisi, non c’è stata risposta. Sindaco Posso? Presidente Prego. La parola al Sindaco. Sindaco

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Vista l’esperienza precedente da Sindaco di altro paesino in cui è possibile realizzare interventi edilizi nelle zone rurali, faccio presente che quello che stiamo normando sono due cose di tipo diverso, perché le prescrizioni relative al regolamento locale d’igiene tipo, che sono quelle che in pratica vengono recepite sulle nuove costruzioni con le distanze minime, che poi possono essere riarticolate all’interno di ciascun Consiglio Comunale estendendo le distanze minime, i 600 metri, eccetera, eccetera, sono comunque vigenti perché richiedono comunque la prescrizione dell’ASL. La norma dei 200 metri nostra era funzionale al fatto soprattutto di evitare la costruzione a latere dell’edificio piuttosto che la risistemazione della cascina, che poi diventa rudere. Quindi non sono in contrasto l’una con l’altra per il semplice motivo che si tratta di due fattispecie normale diversamente e che è ovvio che nel caso specifico il vincolo maggiore, la normativa di salvaguardia, comunque rimane. Quindi, nel caso in cui non ci fosse il vincolo del regolamento locale d’igiene tipo, comunque noi imponiamo il fatto che non ci sia una distanza superiore ai 200 metri. Presidente Ringraziamo il Sindaco. Consigliere Merisi, prego. Consigliere Merisi Grazie, Presidente. Stava dicendo esattamente il contrario, noi abbiamo una norma che prevede... scusate se torno ancora sui suini, ma darò tutte le informazioni possibili sul motivo specifico, ma noi abbiamo una norma che prevede 600 metri di distanza, allora, se io devo fare l’agriturismo nel mio appezzamento di terreno non lo posso fare perché c’ho i 200 metri della norma di prima. La norma di prima, che abbiamo approvato, prevede 200 metri, quindi? Sindaco La norma di prima i 200 metri massimi, fermi restando i vincoli che ci sono invece dalle altre parti. Quindi è il combinato disposto della normativa che si applica, non se ne guarda una sola delle due. Consigliere Merisi Se il P.G.T. supera le altre, è stato detto qua, è stato dall’Architetto Benevolo, scusate. Sindaco

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Non supera il regolamento locale d’igiene tipo il P.G.T. Consigliere Merisi Sindaco, Lei lo dice e lo conferma? Sindaco Ci metto la mano sul fuco. Consigliere Merisi Allora non vale la norma di prima. Sindaco Se non ci fossero i suini e ci fosse soltanto una cascina e uno ha intenzione di farsi un’altra cascinetta a fianco per il figlio o per il non figlio la fa soltanto entro i 200 metri. Consigliere Merisi Su questo sono pienamente d’accordo. Sindaco Quindi la normativa sta in piedi, non è in contraddizione. (Intervento fuori microfono) Beh, se il figlio fa l’imprenditore agricolo... (Intervento fuori microfono) Sì, beh... Consigliere Merisi O se c’è l’insediamento dei suini. Ne parleremo attorno a una porchetta. Presidente Ringraziamo il Sindaco per la precisazione. Per dichiarazione di voto? (Intervento fuori microfono) Su entrambe, sulla mozione e sull’altra, poi faremo due voti distinti. Nessuno chiede la parola? Pongo in votazione quindi la mozione presentata come prima firmataria dalla Consigliera Borghi avente oggetto: Regolamento edilizia sostenibile. Dichiaro aperta la votazione.

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Dichiaro chiusa la votazione. 14 voti favorevoli, 1 contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato a favore i Consiglieri Melli, Risi, Sghirlanzoni, Cologno, Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli, Giussani, Merisi, Borghi, Lingiardi, Ciocca, Pezzoni, Pignatelli; contrario il Consigliere Minuti. Pongo in votazione le osservazioni presentate dall’ASL. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 14 voti a favore, 1 contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato a favore i Consiglieri Melli, Risi, Sghirlanzoni, Cologno, Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli, Giussani, Merisi, Borghi, Lingiardi, Ciocca, Pezzoni, Pignatelli; contrario il Consigliere Minuti. Il Consigliere Merisi aveva poc’anzi chiesto una sospensione temporanea dei lavori. Un quarto d’ora sospendo il Consiglio, che riprenderà alle otto e quarantacinque da adesso. Il Presidente sospende la seduta. Il Presidente riprende la seduta. Presidente Riprendiamo i lavori del Consiglio Comunale. Procediamo ora al gruppo di osservazioni che riguardano la cosiddetta “Mezzaluna”. Do la parola all’architetto Morabito. Prego, Architetto. Architetto Morabito Grazie. Presidente Mi riferiva l’Architetto Morabito che l’Architetto Benevolo si è dovuto assentare, salutava i Consiglieri Comunali e la Giunta, e rimaneva a disposizione per eventuali necessità future. Prego, Architetto Morabito. Architetto Morabito Dal gruppo della cosiddetta “Mezzaluna” sono state estrapolate le osservazioni che riguardano questa parte di territorio. La prima è l’osservazione n. 9, presentata dai signori Gatti Lorenzo, Emilia Monica, Tomaselli Enrichetta e Forcella Flavio, e riguarda l’area di via Calvenzano. In sintesi l’osservazione dice: modificare il tracciato della

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Tangenziale Sud, eliminare rotatoria in corrispondenza della cascina a sud e collegare la tangenziale all’incrocio di via Re di Puglia e via Calvenzano. Controdeduzioni tecniche. È una proposta di non accoglibilità. Il tracciato modificato proposto per raggiungere la rotatoria posta a nord taglierebbe in diagonale tutto l’appoderamento esistente peggiorando la qualità del previsto parco agricolo. L’intersezione in corrispondenza della cascina potrà essere modificata in conseguenza della controdeduzione alle osservazioni presentate da Bre.Be.Mi., la n. 323, e da RFI, la n. 372. Allora, è stata esaminata dalla Seconda Commissione consiliare il 18 luglio del 2011 ed è stata rinviata per essere esaminata insieme a tutte le altre che riguardavano la zona, ed è stata esaminata il 25 luglio del 2011, la Seconda Commissione consiliare ha proposto il non accoglimento della richiesta. Presidente Grazie, Architetto. Assessore Nisoli, prego. Assessore Nisoli Come ha già detto l’Architetto, il parere della Commissione è stato quello di non accoglierla in quanto già le osservazioni presentate da Bre.Be.Mi. e da Reti Ferroviarie Italiane propongono di modificare questo tracciato, per cui non è necessario accoglierla. Proponiamo il non accoglimento. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. (Intervento fuori microfono) Vi sono Consiglieri che desiderano intervenire? Nessuno è iscritto? Procediamo alla votazione. (Intervento fuori microfono) Segretario Generale (...) però secondo me sarebbe meglio votare secco sì o no su quest’osservazione, è più chiaro. (Intervento fuori microfono) Cioè, c’è la proposta che dice chiaramente “noi riteniamo che non vada accolta”, però quello che viene votata non è la proposta di istruttoria ma è l’osservazione in quanto tale. Quindi... (Intervento fuori microfono)

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Sì, è un metodo. (Intervento fuori microfono) Presidente Aspetti. Noi abbiamo il testo della proposta di delibera? Segretario Generale Eh? Presidente Abbiamo un testo di proposta di delibera? Segretario Generale Sì, ma non va a zoommare sulle singole osservazioni. Presidente Quindi noi non votiamo un dispositivo che c’è già, votiamo sull’osservazione? Segretario Generale Sì, esattamente. Presidente Quindi? Segretario Generale Quindi è l’osservazione in quanto tale che viene votata. Quindi, secondo me ciò che viene votato... Poi per carità, chiarendosi sul metodo entrambe le strade sono percorribili, però mi sembra più lineare fare in questo modo. Ciò che viene portato in votazione, fermo restando che c’è un’istruttoria che dice “Si propone di non accogliere”. e “le osservazioni in quanto tale”, quindi votare sì vuol dire che viene accolta, votare no che non viene accolta. L’altro ragionamento mi sembra un po’ più tortuoso, votiamo sì in maniera favorevole al non... Presidente

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Ci fermiamo al primo ragionamento che mi sembra condivisibile. (Intervento fuori microfono) Esatto. Segretario Generale Esattamente. Presidente Votiamo sì per approvarla. Votiamo no per rigettarla. (Intervento fuori microfono) Voteremo il parziale accoglimento. Prego, Segretario. Segretario Generale Lì si voterà sì e si preciserà che la votazione è nella logica del parziale accoglimento. Lì lo si chiarirà. Presidente Bene. Ringraziamo il Segretario per il chiarimento. Pongo in votazione l’osservazione n. 9. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 14 voti contrari, nessun favorevole, nessuno astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Architetto Morabito, vuole procedere con la successiva? Prego. Architetto Morabito Grazie. L’altra osservazione è la n. 71, presentata da Barzago Giulia, Bergamini Andrea, Angelo e Clementina. Riguarda le strade consorziali Calagne e Dei Mureni. Sintesi dell’osservazione. Parte dei mappali è compresa nell’AT3-B e parte nel parco di cintura meridionale, si chiede:

a) quale funzione dev’essere prevista dell’AT3-B relativa allo standard, impianto sportivo, scheda ambito pagina 20 del documento delle disposizioni di attuazione, o polo scolastico, articolo 5.3.1 pagina 18 delle disposizioni di attuazione;

b) uniformare l’indice territoriale a 0,12 metri quadri per metro quadro per tutte le aree a servizi pubblici e a infrastrutture pubbliche;

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c) prevedere per equità che lo standard aggiuntivo sia esteso a tutti gli ambiti di trasformazione oppure eliminare standard perché ostacolerebbe l’attuazione del Piano;

d) superficie aggiuntiva per tutti gli ambiti; e) previsione o prescrizione, progettazione, convenzione a carico

del Comune per i proprietari che raggiungono il 50% di superficie territoriale all’interno dell’ambito; e-1) tempi di realizzazione infrastrutture, progettazione a carico del Comune;

f) definire soglia minima di infrastruttura cantierabile, articolo 6 del documento di attuazione del Documento di Piano;

g) superficie delle aree del parco sud da utilizzare negli ambiti di trasformazione;

h) valutare l’aspetto fiscale delle aree della Mezzaluna. Allora, salto le controdeduzioni tecniche. Passo direttamente al parere della Seconda Commissione consiliare. È stato esaminato il 18 luglio del 2011 e rinviata, perché trattata successivamente, il 25 luglio 2011, la Commissione a maggioranza, vista l’osservazione e la controdeduzione tecnica, propone il non accoglimento a fronte dell’azzeramento degli AT2 e AT3 come da prescrizione della Provincia con parere in data 22 luglio 2011, protocollo n. 75366 e precedentemente accolta dalla Commissione; altresì con riferimento alla proposta di accoglimento dell’osservazione n. 445, ha proposto l’eliminazione del Parco Agricolo, con restituzione delle aree alla funzione agricola con limitazioni. Presidente Grazie, Architetto. Assessore, Prego. Assessore Nisoli Pertanto la proposta è di non accoglierla in quanto sono stati eliminati l’AT2 e l’AT3 a seguito dell’accoglimento del parere della Provincia e la modifica del Parco Agricolo con quello che abbiamo fatto aggiungere prima, che diventa zona agricola con le limitazioni limitate al raggio del 200 metri, per cui non accoglimento. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. Vi sono Consiglieri che desiderano intervenire? Nessuno. Pongo in votazione l’osservazione n. 71. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti contrari, nessun favorevole, 3 astenuti. Il Consiglio respinge. Contrari i Consiglieri Melli, Risi, Sghirlanzoni, Cologno, Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli,

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Giussani, Minuti, Pezzoni, Pignatelli; astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca. Prego, Architetto, per l’osservazione successiva. Architetto Morabito Osservazione n. 80 presentata da Gatti Emilia e Tomaselli Enrichetta, in via Calvenzano. (Intervento fuori microfono) N. 80. Gatti Emilia, Tomaselli Enrichetta gli osservanti. Sintesi dell’osservazione. Si chiede di rivedere il posizionamento della rotatoria su via Calvenzano. La proposta di controdeduzione tecnica è di non accoglimento. Sono modeste le interferenze tra la rotatoria e gli ambiti insediati, l’intersezione in corrispondenza della cascina potrà essere modificata in conseguenza della controdeduzione alle osservazioni presentate da Bre.Be.Mi. e da RFI. Anche questa è stata esaminata il 18 luglio del 2011, rinviata a maggioranza, esaminata nella seduta del 25 luglio del 2011 dalla Seconda Commissione consiliare, che ha proposto il non accoglimento dell’istanza. Presidente Grazie, Assessore. Vi sono Consiglieri che desiderano intervenire? Nessuno. Pongo in votazione l’osservazione n. 80. Dichiaro aperta la votazione. (Intervento fuori microfono) Non l’ho fatto intervenire. Assessore, mi scusi, non l’ho fatta intervenire, mi perdoni. Attendiamo a votare, naturalmente. Prego, Assessore. Assessore Nisoli La proposta è no, e quest’osservazione è identica alla prima che abbiamo visto di questa della Mezzaluna in quanto la proposta di spostare la rotatoria viene già da Bre.Be.Mi. e da Reti Ferroviarie Italiane. Per cui la nostra proposta è di non accoglierla, no. Presidente Grazie, Assessore, mi scusi per il disguido. Consigliere Merisi, vuole intervenire? (Intervento fuori microfono) Non ha chiesto la parola? No, d’accordo. Nessuno è iscritto per parlare. Pongo in votazione l’osservazione n. 80. Dichiaro aperta la votazione.

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Dichiaro chiusa la votazione. 15 contrari, nessun astenuto, nessun favorevole. Il Consiglio respinge all’unanimità. Prego, Architetto Morabito. Architetto Morabito Osservazione n. 88 presentata dal signor Parolari Primomino, via Dei Ronchi. Sintesi dell’osservazione. Si chiede di escludere dall’AT3 l’area in questione, Cascina, per consentire l’intervento diretto ammettendo le stesse funzioni dell’ambito di trasformazione. Passo direttamente al parere della Seconda Commissione consiliare, che l’ha esaminata il 19 luglio rinviandola, esaminata il 25 luglio la Commissione a maggioranza, vista l’osservazione e la controdeduzione tecnica propone il non accoglimento a fronte dell’azzeramento degli AT2 e AT3, come da prescrizione della Provincia con parere in data 22 luglio 2011 e precedentemente accolta dalla Commissione, nonché per l’accoglimento dell’osservazione n.445, per effetto della quale è stato eliminato il Parco Agricolo con restituzione delle aree a disciplina agricola con limitazioni. Presidente Grazie, Architetto. Prego, Assessore. Assessore Nisoli Questa è uguale alla n. 71 che abbiamo visto prima, per cui non accoglimento in quanto gli AT non ci sono più e il Parco Agricolo ha cambiato destinazione diventando zona agricola con limitazioni. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. Vi sono Consiglieri che desiderano intervenire? Nessuno è iscritto. Pongo in votazione l’osservazione n. 88. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti contrari, 3 astenuti, nessun favorevole. Il Consiglio respinge. Hanno votato contro i Consiglieri Melli, Risi, Sghirlanzoni, Cologno, Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli, Giussani, Merisi, Minuti, Pezzoni, Pignatelli; astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca. Prego, Architetto. Architetto Morabito

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Osservazione n. 113, Corna Salvatore per Team S.p.A. via Palazzo, Cava della Vailata. Sintesi dell’osservazione. Stralcio dall’area dell’AT3-B e destinazione discarica a monorifiuto per rifiuti non pericolosi contenenti cemento amianto. Controdeduzione tecnica di non accoglimento. La destinazione proposta contrasta con l’ipotesi di sviluppo delineata dal Documento di Piano per le aree a sud della Ferrovia Milano-Venezia. Presidente Prego, Assessore. Assessore Nisoli La proposta è di votare no, in quanto alla luce della precedente osservazione in cui abbiamo detto che non si vuole la discarica monorifiuto per i rifiuti non pericolosi contenenti cemento amianto, e in più perché comunque, a seguito dell’osservazione della Provincia, si ritorna alla destinazione del P.R.G., per cui con la zona di verde di salvaguardia. La nostra proposta è no. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. Vi sono Consiglieri che desiderano intervenire? Nessuno è iscritto. Pongo in votazione l’osservazione n. 113. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun astenuto, nessun favorevole. Il Consiglio approva all’unanimità. (Intervento fuori microfono) Pardon, respinge all’unanimità. Prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 114, osservante Boschi Luigi, dati generali dell’area, via Calvenzano. Sintesi dell’osservazione. Si richiede che le aree comprese nel Parco Agricolo sud restino ai proprietari o che sulle suddette aree venga attribuito un indice di edificabilità territoriale come risarcimento per la cessione. Presidente Grazie. Prego, Assessore. Assessore Nisoli

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La nostra proposta è di non accoglierla in quanto l’AT2 e l’AT3... (Intervento fuori microfono) Dal parere del... dall’accoglimento dell’osservazione della Provincia e anche il Parco Agricolo è stato eliminato ed è stato modificato in zona agricola con limitazione. Per cui la proposta è no. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno chiede la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 114. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti contrari, 3 astenuti, nessun voto a favore. Il Consiglio respinge. Hanno votato contro i Consiglieri Melli, Risi, Sghirlanzoni, Cologno, Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli, Giussani, Merisi, Minuti, Pezzoni, Pignatelli; astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca. Architetto, prego, l’osservazione successiva. Architetto Morabito Osservazione n. 116, presentata da D’Adda Enrica e Maria Rosa, via Calvenzano, via Sant’Eutropio. Sintesi. Si richiede che le aree comprese nel Parco Agricolo sud restino ai proprietari o che sulle suddette aree venga attribuito un indice di edificabilità territoriale come risarcimento per la cessione. Presidente Grazie. Prego, Assessore. Assessore Nisoli Questa è come l’ultima che abbiamo appena votato, per cui la proposta è no, sempre a fronte dell’osservazione della Provincia e dell’eliminazione del Parco Agricolo. Grazie. Presidente Grazie. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno chiede la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 116. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti contrari, 3 astenuti, nessun voto a favore. Il Consiglio respinge. Hanno votato contro i Consiglieri Melli, Risi, Sghirlanzoni, Cologno, Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli,

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Giussani, Merisi, Minuti, Pezzoni, Pignatelli; astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca. Prego, Architetto, l’osservazione successiva. Architetto Morabito Osservazione n. 135, presentata dai signori Maestri Renato, Paolo, Rosanna e Pietro, via Sant’Eutropio n. 60. Si esprime contrarietà alla cessione dei terreni inclusi nel Parco Agricolo e il conseguente obbligo di corrispondere un affitto al Comune per la coltivazione degli stessi. Questo è il primo punto della sintesi dell’osservazione. Secondo punto, si chiede inoltre di spostare il più possibile vicino ai tracciati TAV e Bre.Be.Mi. le nuove infrastrutture viabilistiche previste nel P.G.T., al fine di non compromettere l’utilizzabilità dei campi da coltivare. Presidente Grazie. Prego, Assessore. Assessore Nisoli La proposta è di non accogliere anche quest’osservazione, sempre per il motivo che l’AT2 e l’AT3 è stato stralciato dalla Provincia e il Parco Agricolo non esiste più, ma è diventato zona agricola. Per cui la proposta di voto è no. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 135. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti contrari, 3 astenuti, nessun voto a favore. Il Consiglio respinge. Astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela; contrari gli altri. Prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 196, osservante Rozzoni Martino. Sintesi dell’osservazione. Aree comprese nell’ambito di trasformazione AT2-C, si chiede un’equa suddivisione dei diritti edificatori su tutti i quattro ambiti di trasformazione degli AT2, valutati complessivamente. Presidente

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Grazie. Prego, Assessore. Assessore Nisoli La proposta è di non accoglimento in quanto l’AT2 e l’AT3 sono stati stralciati dal parere provinciale, per cui non accoglimento. Presidente Grazie. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 196. Dichiaro aperta la votazione. (Intervento fuori microfono) Diamo atto a verbale che è uscita la Ciocca? (Intervento fuori microfono) Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti contrari, 3 astenuti, nessun voto a favore. Il Consiglio respinge. (Intervento fuori microfono) No, perché quello che mancava non era il suo voto, ma quello di Risi. (Intervento fuori microfono) Ciocca, no. È perché è giusto? Risulta presente? (Intervento fuori microfono) 14. Astenuti i Consiglieri Borghi e Lingiardi, contrari gli altri. Prego, Architetto Morabito. Architetto Morabito Osservazione n. 206, osservante Bergamini Gianmario e Architetto Villa Fabio, via Calvenzano. Sintesi dell’osservazione. L’area è compresa in parte nell’ambito di trasformazione AT3-B e parte nel parco di cintura meridionale. Si chiede di modificare l’attuale perimetro inglobando tutto il mappale all’interno dell’ambito per evitare frazionamenti dell’area. Presidente Grazie. Assessore, prego. Assessore Nisoli Anche per questa la proposta di voto è no in quanto l’AT3 non è più previsto a seguito di accoglimento osservazione Provincia. Grazie. Presidente

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Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 206. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti contrari, 3 astenuti, nessuno voto a favore. Il Consiglio respinge. Prego, Architetto Morabito. Della votazione precedente astenuti Borghi, Lingiardi, Ciocca; contrari gli altri. Architetto Morabito Osservazione n. 232, osservante De Bernardi Maria e Alessandro, Cascina Oldone e terreni posti a sud dell’ospedale e del polo scolastico. Vengono proposte delle modifiche e integrazioni diverse all’articolo 5.3.2 del Documento di Piano. Presidente Grazie. Prego, Assessore. Assessore Nisoli Anche per questa la proposta è di votare no, in quanto riguarda l’AT3-E per cui fa parte dell’AT3 che è stato stralciato tutto a seguito osservazione Provincia e in più, per quanto riguarda il Parco Agricolo, anche qua è stato stralciato, è diventato zona agricola con restrizioni, per cui la proposta di voto è no. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 232. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti contrari, 4 astenuti, nessun voto a favore. Il Consiglio rigetta. Astenuti i Consiglieri Merisi, Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela; contrari gli altri. Prego, Architetto Morabito. Architetto Morabito Osservazione n. 257, osservante EdilForest S.r.l., via Re di Puglia. Viene richiesto di includere nell’ambito AT3-C anche la strada che precedentemente era inclusa nel perimetro del Piano Attuativo previsto nel P.R.G. Presidente

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Grazie, Architetto. Prego, Assessore. Assessore Nisoli Anche per questa la proposta è no in quanto l’AT3-C è stato stralciato dall’osservazione precedente. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 257. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti contrari, 3 astenuti, nessun voto a favore. Il Consiglio respinge. Astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela. Prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 291, Robecchi Pietro. Sintesi dell’osservazione.

1) Si richiede lo spostamento del tracciato della Tangenziale Sud posizionandola a nord della roggia Castolda;

2) In subordine si richiede lo spostamento del tracciato più a sud a ridosso del percorso della TAV, salvaguardando così la cascina attuale.

3) Si richiede anche la modifica dell’articolo 41 per l’introduzione di altre destinazioni, così com’è indicato nell’osservazione stessa.

Presidente Grazie, Architetto. Prego, Assessore. Assessore Nisoli La proposta è di non accogliere anche quest’osservazione in quanto, a seguito accoglimento osservazione della Provincia, anche la Tangenziale Sud viene stralciata dalle previsioni di Piano e si ritorna a quella che era la destinazione del P.R.G. vigente. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi, nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 291. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti contrari, 4 astenuti,

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nessun voto a favore. Il Consiglio respinge. Astenuti i Consiglieri Merisi, Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela. Prego, Architetto, per l’osservazione successiva n. 344. Architetto Morabito Osservazione n. 344, osservante Verderio Maria Rosa Doris S.r.l., proprietaria dell’immobile CB, via Calvenzano. Sintesi dell’osservazione. Si chiede:

1) mantenere la roggia Murena, vedi simulazione ambiti tavola F3; 2) rettifica della delimitazione dell’AT3-B escludendo la parte di

territorio compresa tra la roggia Murena e la ditta stessa dall’ambito;

3) includendo la suddetta porzione nel Piano delle Regole come tessuto produttivo isolato per creare una fascia di mitigazione ambientale.

Presidente Grazie. Prego, Assessore. Assessore Nisoli La proposta è di non accoglierla in quanto l’AT3 non è più inserito nelle tavole a seguito accoglimento Provincia. Grazie. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 344. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti contrari, 3 astenuti, nessun voto a favore. Il Consiglio respinge. Astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela. Prego, Architetto Architetto Morabito Osservazione n. 360 presentata da Bergamini Gianmaria in via Casirate Vecchia. Si chiede:

1) di eliminare ipotesi sovrappasso rotatoria sulla via Calvenzano; 2) modificare il perimetro dell’AT2-D arretrando sul cavo irriguo a

est, coinvolgendo così un solo proprietario interlocutore;

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3) correzione fascia di rispetto fossa irrigua a 5 metri come da convenzione Consorzio di Bonifica per consentire la realizzazione del distributore di carburante come progetto presentato.

Presidente Grazie, Architetto. Assessore, prego. Assessore Nisoli Allora, la proposta è di accogliere parzialmente. Allora, il punto 1 di eliminare l’ipotesi di sovrappasso rotatoria sulla via Calvenzano è accoglibile; il punto 2 di modificare il perimetro dell’AT2 no, perché l’AT2 non esiste più; e il punto 3 della fascia di rispetto, anche questo è no perché le fasce non possono essere cambiate così, ma ci vuole il reticolo idrico minore. Per cui parzialmente, la prima accolta, due e tre no. Si vota sì, se siete d’accordo con questo che vi ho detto. Presidente Con la proposta. Si potrebbe anche fare un voto per divisione. Vi è necessità da parte del Consiglio di distinguere? (Interventi fuori microfono) Cioè, la proposta della Giunta è quella di accoglimento parziale nei termini che ha indicato l’Assessore. Io la mettere in votazione così, poi quando necessità... (Intervento fuori microfono) Quando ci sarà necessità di avere una votazione per divisione provvederemo. Se invece – mi rivolgo soprattutto ai Consiglieri di Minoranza – desiderano esprimere un voto sulle singole osservazioni lo facciamo. C’è necessità su questa? Va bene, sennò facciamo prima a votare. Consigliera Borghi ha chiesto la parola, prego. Consigliera Borghi Noi vorremmo votare sì alla prima, ma ci asteniamo sul due e tre. Presidente Va bene. Procederemo quindi con tre distinte votazioni in relazione alle tre osservazioni formulate dal proponente. Per dichiarazione di voto? Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione dell’osservazione n. 360 il punto n. 1, parere favorevole della Giunta. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessuno astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità.

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Pongo in votazione l’osservazione n. 360 in relazione al punto n. 2. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti contrari, 3 astenuti. Astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela. Pongo in votazione l’osservazione n. 360 in relazione al punto n. 3. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti contrari, 3 astenuti, nessuno a favore. Il Consiglio respinge. Astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela. Prego, Architetto, l’osservazione successiva n. 363. Architetto Morabito Osservazione n. 363 presentata dal signor Bergamini Lorenzo, via Casirate Vecchia, via Calvenzano. Si chiede di modificare l’ambito AT2-D inglobando delle aree a ovest, sempre di proprietà dell’osservante, escludendo una fascia a est oltre il cavo irriguo, il nuovo ambito avrebbe una superficie complessiva di metri quadrati 13850, superficie residenziale metri quadri 2480, superficie commerciale metri quadri 310, superficie terziaria 310, superficie ricettiva 880, servizi 880. Presidente Grazie, Architetto. Prego, Assessore. Assessore Nisoli Anche per questa la proposta è no in quanto l’AT2 non è più previsto nel Piano. Presidente Grazie. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 363. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti contrari, 3 astenuti, nessun voto a favore. Il Consiglio respinge. Astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela. Prego, Architetto, l’osservazione successiva n. 367. Architetto Morabito

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Osservazione n. 367, osservante il signor Bergamino Lorenzo per ECD Company, via Calvenzano. Sintesi dell’osservazione. È divisa in due punti.

1) Le previsioni delle opere stradali rendono impossibile l’accesso alla ditta come imposto dal Ministero per la Sanità, la posizione della rotatoria su via Calvenzano andrebbe ripensata.

2) Si chiede inoltre di stralciare dall’AT3-B del Documento di Piano le aree oltre la roggia per inserirle come tessuto produttivo nel Piano delle Regole, in questo modo andrebbero a costituire una fascia di mitigazione ambientale tra la ditta e l’ambito di P.G.T.

Presidente Assessore, prego. Assessore Nisoli Anche questa è non accoglibile in quanto l’AT3 non è più previsto nel P.G.T. Presidente Grazie, Assessore. (Intervento fuori microfono) Assessore Nisoli Allora il punto 1 è accoglibile infatti, perché abbiamo eliminato la rotatoria anche a fronte di altre osservazioni, quelle della Santella; mentre il punto 2 che riguarda l’AT3 è non accoglibile perché non c’è più l’AT3. Cosa facciamo? Anche qua due voti? Presidente Due votazioni. Assessore Nisoli Allora, punto 1, quello della rotatoria, è sì. Presidente Vi sono Consiglieri che desiderano intervenire? Nessuno ha chiesto la parola? Pongo in votazione l’osservazione n. 367 relativamente al punto

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n. 1 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. Il Consiglio approva all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 367 in relazione al punto n. 2 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti contrari, nessun voto a favore, 3 astenuti. Il Consiglio respinge. Astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela. Presidente Prego, Architetto, osservazione n. 414. Architetto Morabito Osservazione n. 414 presentata dalle Industrie Chimiche Ingegnere Bonelli S.p.A., via Casirate Vecchia. Sintesi dell’osservazione. Si propone la modifica di alcuni parametri dell’ambito di trasformazione AT2-B affinché sia economicamente possibile l’operazione immobiliare di rilocalizzazione dell’attività Industriale Chimica Bonelli CB S.p.A., aumento della sup. da metri quadri 34500 a metri quadri 49000. Presidente Prego, Assessore. Assessore Nisoli La proposta è di votare no in quanto non è più previsto l’AT2. Presidente Grazie. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 414. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti contrari, nessun voto favorevole, 3 astenuti. Il Consiglio respinge. Astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela. Prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 416, osservanti Possenti Guido, Angela, Giuseppina, Graziella, Angelo, Battista, Sant’Ambrogio Dario, Luisa, Sonzogni Nadia, Giovanni e Carlo, via Caravaggio. Si richiede che il perimetro

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dell’ambito di trasformazione AT3-F comprenda tutta l’area di proprietà dell’osservante e non solo una parte. Presidente Assessore, prego. Assessore Nisoli La proposta è di non accogliere in quanto non c’è più l’AT3. Presidente Grazie. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 416. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti contrari, nessun favorevole, 3 astenuti. Il Consiglio respinge. Astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca; contrari gli altri. Prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 429 presentata dalla Società Edil CMA S.r.l. Geometra Giovanni Allievi, via Sant’Eutropio, via Re di Puglia. Sintesi dell’osservazione. (Intervento fuori microfono) N. 429. Si chiede:

1) modificare l’indice IT per area a servizi infrastrutture pubbliche in 0,12 metro quadro su metro quadro;

2) eliminare gli standard aggiuntivi negli ambiti di trasformazione perché rendono non attuabili i piani; 2-bis) in alternativa, che ogni ambito debba cedere in proporzione la stessa quantità di standard aggiuntivo; 2-ter) le aree a parco da cedere abbiano lo stesso indice di edificabilità per generare sup.;

3) che il Comune si accolli l’onere della progettazione coordinata degli ambiti; 3-bis) oppure il Comune definisca tempi di realizzazione delle infrastrutture per ogni ambito;

4) definire soglia minima delle infrastruttura cantierabili. Presidente Grazie. Prego, Assessore. Assessore Nisoli

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La proposta è di non accoglierla in quanto l’AT3 non è più previsto. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 429. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti contrari, 4 astenuti, nessun voto a favore. Il Consiglio respinge. Astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela, Merisi. Prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 431 presentata dalla signora Vertova Francesca in via Sant’Eutropio. Si chiede:

1) modificare l’indice IT per area a servizi infrastrutture pubbliche in 0...

(Intervento fuori microfono) Sì, è uguale a quella di prima, è stata presentata nel medesimo modo. 431, sì. Presidente Grazie, Architetto. Prego, Assessore. Assessore Nisoli È identica alla 429, per cui anche per questa la nostra proposta e non accoglierla in quanto non c’è più l’AT3. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno chiede la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 431. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti contrari, nessun voto a favore, 4 astenuti. Il Consiglio respinge. Astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela, Merisi. Procediamo ora all’esame delle osservazioni relative al PLIS, iniziando dalla n. 23, se non sbaglio. Architetto Morabito, le do la parola. Architetto Morabito

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Grazie. Osservazione n. 23, osservanti Pinotti Renata, Viola Alessandro, via Canonica. Si chiede:

1) che venga confermata la destinazione residenziale per l’area edificata mappale n. 12776;

2) che parte del mappale n. 12775 da area agricola diventi edificabile e residenziale.

Presidente Assessore, prego. Assessore Nisoli Allora, per il primo punto è okay, è accoglibile perché comunque all’interno del PLIS gli edifici che sono inclusi nella perimetrazione del PLIS hanno già riconosciuta una loro utilizzazione senza doversi escludere; mentre il punto 2, che chiede che diventi da agricola a residenziale, è non accoglibile in quanto è una zona agricola A2 di cuscinetto fra il PLIS e l’edificato. Punto 1 è sì, punto è no. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi alla discussione. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 23 relativamente al punto n. 1 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 23 in relazione al punto n. 2 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Architetto, prego, l’osservazione n. 24. Architetto Morabito Osservazione n. 24 presentata dal signor Dicio Alberto. Viene chiesto di mutare la destinazione urbanistica da area a parco territoriale a residenziale. La proposta è di non accogliere l’osservazione perché le aree all’interno del PLIS devono rimanere a destinazione agricola. Presidente Grazie. Prego, Assessore.

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(Intervento fuori microfono) Architetto Morabito No, questa è un’area, non è un fabbricato. Cioè, è un fabbricato, ma è riconosciuta anche la sua destinazione agricola, cioè è area e fabbricato, sì. Presidente Assessore, prego. Assessore Nisoli La proposta è di non accoglierla e rimane com’è. Presidente Grazie. Invito i Consiglieri a iscriversi per la discussione. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 24. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio rigetta all’unanimità. Procediamo con l’osservazione n. 25. Prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 25, osservante Nembrini Fiorenzo, Emilia e Ornella, in via del Bosco. L’osservazione è uguale a quella precedente, cambia solamente la zona, è un’altra zona sempre compresa nel PLIS. Presidente Grazie. Prego, Assessore. Assessore Nisoli La proposta è di votare no, resta com’è. Presidente Grazie. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 25. Dichiaro aperta la votazione.

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Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio rigetta all’unanimità. Osservazione n. 38. Prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 38 presentata dai signori Galbiati Tarcisio, Francesco, Angelo, Giosuè e Annunciata, in via Bergamo. Viene chiesta di mutare la destinazione urbanistica da area a parco territoriale a residenziale, è un’area libera. Presidente Prego, Assessore. Assessore Nisoli La proposta è di votare no e mantiene la destinazione che ha adesso. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi per la discussione. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 38. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Osservazione n. 52. Prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 52 presentata dal signor Bellan Ettore in via Premurana. Si chiede che venga mutata la destinazione urbanistica da area a parco territoriale PLIS a residenziale. Presidente Grazie. Prego, Assessore. Assessore Nisoli La proposta non è accoglibile in quanto è molto distante dagli altri edifici e quindi non si può far diventare residenziale e mantiene la destinazione che ha adesso.

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Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi per la discussione. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 52. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Osservazione n. 63. Architetto Morabito Osservazione n. 63 presentata dai signori Manzoni Giuseppe, Giacinto, Marco, Elide Maria, via Premurana. Si chiede la realizzazione sul mappale di una superficie definita di 200 metri quadri per la struttura agricola e 60 metri quadri per l’abitazione del custode. Presidente Assessore, prego. Assessore Nisoli Allora, non accoglibile. L’area, anche se è inserita nel PLIS, consente già delle possibilità edificatorie in base alla legislazione per gli interventi realizzati dagli agricoltori. Non accoglibile. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi per la discussione. Nessuno chiede la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 63. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 14 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Osservazione n. 111. Prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 111, Barbeno Santo, via Milano. Inserimento di tre nuove aree di trasformazione all’interno del PLIS. Presidente

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Grazie, Architetto. Prego, Assessore. Assessore Nisoli La proposta è di non accoglierla in quanto sono troppo lontane dalla zona edificata e poi sono correttamente inserite all’interno del PLIS. No. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi per il dibattito. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 111. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Osservazione n. 123, prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 123 presentata dai signori Baldi Elvira, Mauro Paola, Mauro Massimo, Mauro Francesca, Bagni Giovanni Battista, via Brassida. L’inserimento dell’immobile nel PLIS pregiudica la realizzazione di opere di ammodernamento e ristrutturazione dell’immobile che ha già perso da tempo i requisiti di ruralità. Presidente Assessore, prego. Assessore Nisoli La proposta è di non accogliere in quanto l’inserimento nel PLIS non pregiudica ulteriori interventi sull’immobile anche ai fini agricoli. E in più questi edifici sono già inseriti nella corretta perimetrazione del parco, quella approvata, per cui è no. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi per il dibattito. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 123. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio rigetta all’unanimità. Osservazione n. 124, prego, Architetto.

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Architetto Morabito Osservazione n. 124 presentata da Green Immobiliare, via Geromina. Si chiede lo stralcio dell’area dal perimetro del PLIS e conseguente annessione al Piano delle Regole come articolo 33 BL-3, tessuto con prevalenza di edifici a blocco. Presidente Grazie. Prego, Assessore. Assessore Nisoli La proposta è di non accoglimento in quanto è stata correttamente inserita nel PLIS e non è prevedibile la proposta di trasformarla in residenziale perché è troppo grossa. No. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 124. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio rigetta all’unanimità. Osservazione n. 142, prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 142 presentata da Immobiliare Marisa S.r.l. Sintesi dell’osservazione. Si richiede:

1) il mantenimento della destinazione residenziale della cascina; 2) con la possibilità di destinare anche gli altri spazi (vecchie stalle,

magazzini, fienili, eccetera) a residenza. Presidente Grazie. Prego, Assessore. Assessore Nisoli Proposta di non accogliere in quanto la destinazione di cascina non implica nessun tipo di destinazione e di utilizzazione. La norma inserita nel Piano dei Servizi chiarisce la possibilità per questi edifici di essere mantenuti all’uso agricolo, confermati oppure trasformati in altri usi. E

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anche per il punto 2 non accoglibile perché già nella norma è specificato che questi interventi è possibile recuperarli. Per cui tutti e due i punti non accoglibili. (Intervento fuori microfono) Presidente Sì, abbiamo iniziato così, le facciamo per tutte. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 142 limitatamente al suo punto n. 1. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 14 voti contrari, nessun favorevole, 1 astenuto. Il Consiglio respinge. Astenuto il Consigliere Merisi. Pongo in votazione l’osservazione n. 142 in relazione al suo punto n. 2. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 14 voti contrari, nessun favorevole, 1 astenuto. Il Consiglio respinge. Astenuto il Consigliere Merisi. Passiamo all’osservazione n. 153, prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 153, osservanti i signori Caseri Vinicio e Luigia, via Bergamo. Sintesi dell’osservazione. Richiedono di escludere il loro fabbricato dalla destinazione normata dal comma 2.1 dell’articolo 4 del Piano dei Servizi PLIS affinché gli immobili non siano compresi nella formazione del PUA, si propone piuttosto la destinazione prevista dal comma 2.2 dell’articolo 4 del Piano di Servizi al fine di consentire il recupero dell’edificio anche con demolizione e ricostruzione, con possibilità di inserire le destinazioni d’uso previste dal successivo comma 3 del medesimo articolo 4 del Piano dei Servizi. Presidente Grazie. Prego, Assessore. Assessore Nisoli La proposta è di accoglierla parzialmente, in quanto l’area, stante la sua collocazione territoriale non può essere stralciata dal perimetro del PLIS, ma può essere esclusa dalla futura formazione del PUA, che riguarda il parco tematico del Cerreto, stante la collocazione sulla punta

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nord estrema del territorio comunale. Per cui la proposta è di votare sì per l’accoglimento parziale come appena indicato. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno è iscritto a parlare. Pongo in votazione l’osservazione n. 153. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità. Procediamo con l’osservazione n. 160. Architetto Morabito Osservazione n. 160 presentata dai signori Colombo Irene, Adele, Mauro Giovanni, Francesco, Damiano, Lucia, Margherita, Antonio, dati generali dell’area via Brasside. Sintesi dell’osservazione. Si chiede di riconsiderare gli indici urbanistici assegnati al fine di poter garantire l’ampliamento dell’immobile di proprietà per il soddisfacimento delle mutate esigenze familiari. Presidente Assessore, prego. Assessore Nisoli Non accoglibile in quanto le possibilità edificatorie già fissate dalla disciplina del PLIS sono considerevoli e consentono diverse opzioni. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi per la discussione. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 160. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio rigetta all’unanimità. Osservazione n. 208, prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 208, osservanti Barzago Pierina e Maurizio e Architetto Villa Fabio, via Del Bosco. Sintesi dell’osservazione. Complesso

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compreso nel Parco del Roccolo PLIS, articolo 4 norme e tecniche di attuazione del Piano dei Servizi. Si chiede:

1) consentire la trasformazione funzionale dell’esistente con destinazioni compatibili con il parco, salvaguardando il territorio non costruito;

2) consentire la modifica di destinazione di fabbricati generanti sup. in residenziale.

Presidente Grazie, Architetto. Prego, Assessore. Assessore Nisoli Allora, per il punto n. 1 la proposta è di votare no in quanto le norme del PLIS già ammetto la trasformazione degli episodi edilizi all’interno del parco e/o il loro adeguamento alle finalità generali del PLIS. Anche per il punto n. 2 è no in quanto la trasformazione di molti episodi presenti nel PLIS ai fini non residenziali (fabbriche, allevamenti intensivi, eccetera) non è possibile stante l’elevata superficie di questi episodi e la necessità di accompagnare queste trasformazioni con adeguati standard e infrastrutture a rete. Per tutti e due i punti è no. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi per discussione. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 208 in relazione al suo punto n. 1. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio all’unanimità rigetta. Pongo in votazione l’osservazione n. 208 in relazione al suo punto n. 2. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Osservazione n. 228, prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 228 presentata dal signor Volonterio Carlo, parco territoriale e parco agricolo. Sintesi dell’osservazione. Osserva la mancanza di una norma transitoria che regoli gli interventi nei territori a parco territoriale ed agricolo, fino al momento della vera e propria realizzazione di detti parchi.

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Presidente Assessore, prego. Assessore Nisoli La proposta è di accoglierla parzialmente inserendo nelle tavole del Piano dei Servizi un’area d’influenza del futuro Piano Attuativo del Parco Agricolo del Cerreto, Parco Agricolo Tematico, e stabilire che entro tale perimetro fino all’approvazione del parco di applicano le norme già disposte dal Piano dei Servizi. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi per il dibattito. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 228. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità. Procediamo con l’osservazione n. 280, prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 280, presentata da Lega Ambiente, Associazione La Città invisibile e il Comitato Tutela Ambiente. È un’osservazione che riguarda il PLIS. Si propongono le seguenti modifiche:

1) inserire normativa delle aree ricadenti nel PLIS e anche nel Piano delle Regole chiedendo che gli interventi siano conformi alle previsioni che saranno contenute negli strumenti di pianificazione concordata con tutti i Comuni del PLIS:

2) far salve nel frattempo le norme indicate dall’articolo 4 punto 2.2 del Piano dei Servizi;

3) prevedere che gli interventi per promozione agricoltura da realizzarsi nel PLIS dovranno essere correlati ad attività agricole situate nel PLIS evitando strutture per la vendita e la trasformazione di prodotti importati da fuori:

4) escludere tra le destinazioni ammesse quelle dell’eliporto, il campo nomadi e le aree attrezzate per spettacoli viaggianti.

Presidente Assessore, prego.

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Assessore Nisoli Allora, la proposta è di non accogliere i punti n. 1, n. 2 e n. 3 in quanto la normativa del PLIS dev’essere fatta dal Piano sovracomunale; mentre la proposta nostra è di accogliere il punto n. 4, per cui cancellare da quelli che sono gli esempi delle destinazioni eliporto, campo nomadi e aree attrezzate per spettacoli viaggianti. Presidente Grazie, Assessore. Vi sono Consiglieri che vogliono intervenire? Prego, Consigliera Borghi. Consigliera Borghi Non sono in grado di seguire, chiedo cortesemente di riassumere i sì e i no. Mi ero presa questa nota che si diceva di dare 0,25 metri quadri di bosco a ogni metro quadro costruito, questo mi ricordo che in Commissione abbiamo detto che avremmo votato sì su proposta anche del Consigliere Minuti. Non mi ci ritrovo, non ho scritto quello che avete letto. (Intervento fuori microfono) Presidente Grazie. L’assessore vuole... Consigliera Borghi Non so se era n. 280, n. 279, n. 278. Presidente Assessore, prego. (Intervento fuori microfono) Consigliera Borghi Si chiede di escludere tra le destinazioni ammesse quelle dell’eliporto, il campo nomadi e le aree attrezzate per spettacoli viaggianti. Consigliere A. Ciocca Posso?

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Presidente Prego, Consigliere Ciocca. Consigliere A. Ciocca Era emerso in Seconda Commissione che avremmo modificato l’NTA e avremmo obbligato l’agricoltore che voleva costruire il fabbricato per allevamento, la stalla, quel che l’è, ogni metro quadrato di superficie coperta 0,25 metri quadrati di foresta, chiamiamola, con fideiussione, così era obbligato a farla entro il termine di fine lavori. Quindi è giusto, però non so se è in merito a Lega Ambiente piuttosto che a Coldiretti piuttosto che. Okay! Presidente Grazie, Consigliere. Architetto, vuole intervenire? Prego. Assessore Nisoli Allora, era sbagliato il riassunto su questa scheda n. 280. Allora, le domande che hanno fatto Lega Ambiente, Associazione La Città invisibile, sono cinque. Allora, la n. 1, la n. 2 e la n. 3 sono giuste, come quelle che sono segnate qua per cui non accoglibili. La n. 4 loro chiedono: prevedere che la realizzazione di nuovi fabbricati debba essere vincolata alla realizzazione di superfici boscate nella misura minima di 0,25 metri quadrati per ogni metro quadrato di superficie impermeabilizzata. E per questa la Commissione, noi proponiamo l’accoglimento in quanto siamo favorevoli, anche come ha detto il Consigliere Ciocca, a inserire questa possibilità previa fideiussione. Il punto n. 5, anche per questa noi siamo favorevoli all’accoglimento, che è quello di escludere espressamente tra le possibili realizzazioni nelle aree del PLIS l’eliporto, il campo nomadi, le aree attrezzate per spettacoli viaggianti. Per cui la nostra proposta è n. 1, n. 2 e n. 3 no; n. 4 e n. 5 sì. (Intervento fuori microfono) Sono quelli scritti nella scheda già giusti. Allora:

1) inserire normativa relativa alle aree ricadenti nel PLIS, anche nel Piano delle Regole, precisando che gli interventi dovranno essere conformi alle previsioni che saranno contenute negli strumenti di pianificazione sovracomunale concordata con tutti i Comuni che aderiscono al PLIS della Gera d’Adda;

2) di far salve nelle more di detti strumenti di pianificazione le norme di carattere generale indicate all’articolo 4 punto 2.2 del Piano dei Servizi;

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3) di prevedere espressamente che gli interventi per la promozione dell’agricoltura che potranno essere realizzati nel PLIS dovranno essere correlati alle coltivazioni e agli allevamenti situati nel territorio dei Comuni del PLIS, evitando la creazione di strutture per la vendita o la trasformazione di prodotti importati da fuori.

E anche questa no. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Ha chiesto la parola la Consigliera Ciocca Daniela, prego. Consigliera D. Ciocca Io avevo chiesto la parola semplicemente per dire all’Assessore, che però mi ha già risposto, che avevo segnato cinque quesiti sui quali la proposta della Commissione a maggioranza erano i primi tre no, il quarto sì, con le precisazioni che ha detto il mio omonimo, e l’ultimo, ho scritto “Giunta okay!” perché sapete che su questa dislocazione... Anzi io avevo chiesto di sapere quali erano le motivazioni specifiche del Comitato Tutela Ambiente e di Lega Ambiente perché la stessa proposta è stata fatta in un gruppo di osservazioni che riguardano la zona di via Del Bosco, chiedendo di escludere queste destinazioni, ma lì con la motivazione del “non vogliamo neanche sapere del campo nomadi”, più o meno. Però siccome pensavo che le motivazioni fossero diverse, per capire bene che cosa cavolo avesse detto Lega Ambiente, avrei preferito un approfondimento, ma se non siete in grado di darmelo, amen. Non c’è scritto, non ci sono scritte le motivazioni. (Intervento fuori microfono) Presidente Grazie, Consigliera. Consigliera D. Ciocca Lo zio mi ha ripresa, ma mi ero corretta da sola. Presidente Consigliera Borghi, ha chiesto la parola? Prego. Consigliera Borghi

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Ho chiesto la parola per ripetere ciò che ho detto in Commissione. Io non so cosa s’intenda per “spettacoli viaggianti”, se qualcuno me lo spiega. (Intervento fuori microfono) Luna park, circo, queste cose qui, però sono strutture viaggianti, appunto, che no... E quindi mi pare... Va beh, comunque, la cosa che io volevo dire è questa, che il Prefetto, già due anni fa, ha chiamato tutti i Sindaci perché dal Consiglio dei Ministri è arrivato il comunicato che richiamava il Prefetto ad adempiere alla direttiva europea che deve prevedere campi di passaggio, di sosta, quindi di transito, per i nomadi e il Prefetto invitava tutti i Comuni a mettersi d’accordo per realizzare questi campi di passaggio. Ora, dentro il PLIS non so se sia il caso di metterli, però siccome è una cosa che ricorre e ricorre molto spesso, come diceva la Consigliera Ciocca, bisogna tener presente che è una direttiva europea alla quale non stiamo adempiendo e che il Consiglio dei Ministri e il Prefetto stanno lavorando perché invece si attui questa normativa europea. Grazie. Presidente Grazie. È iscritto a parlare il Consigliere Giussani, ne ha facoltà. Consigliere Giussani Avevamo già spiegato in Commissione alla Consigliera Borghi che a Treviglio abbiamo già un campo nomadi fisso, quello mobile glielo facciamo fare a Caravaggio. Grazie. Presidente Grazie. Consigliera Ciocca, voleva intervenire una seconda volta? Consigliera D. Ciocca Perché? Presidente Perché è prenotata, ma forse era... Nessun altro è iscritto a parlare. Per replica l’Assessore, prego. Assessore Nisoli No.

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Presidente No. Perché anche il suo nome era prenotato, ma evidentemente... Nessun altro è iscritto? Consigliera Borghi, prego. Consigliera Borghi Provo a riassumere il disordine mentale che ho in questo momento. Allora, il numero 1 di adeguare al P.D.R., cioè al Piano delle Regole ed è no ed è motivato dentro la disciplina del Piano dei Servizi, non c’è bisogno di trattarlo nel Piano delle Regole, giusto, 1 e quindi la proposta è no. 2, far rientrare nelle norme generali del Piano dei Servizi, questo non lo capisco molto. Cosa vuol dire il 2? È nel Piano dei Servizi, no? Non capisco, il 2 non lo capisco. Presidente Consigliera Borghi, se ha delle domande le faccia tutte e così il... Consigliera Borghi Ma sto ricostruendo, perché non sapendo che si procedeva in questo modo io ho fotocopiato tutte le schede, ma ce le ho a casa e quindi c’ho il documento che non ha tutta l’istruzione osservazione per osservazione. Mi spiace, l’avessi saputo, però io vorrei capire. Presidente Il suo quesito riguarda quindi il punto numero 2 dell’osservazione? Consigliera Borghi Il numero 2. Il numero 3 mi pare di capire che Lega Ambiente vorrebbe una promozione agricola senza strutture di vendita e l’Assessore dice di no. Sul numero 4 siamo tutti d’accordo, il numero 5 è quello del campo nomadi, eccetera. Quindi è il n. 2 soprattutto. Presidente Grazie. Architetto, Assessore, chi risponde? Assessore, prego. Assessore Nisoli

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Al punto n. 2 Lega Ambiente chiede di far salve, nelle more degli strumenti di pianificazione sovracomunale di tutti i Comuni che aderiscono al PLIS della Gera d’Adda, le norme di carattere generale indicate all’articolo 4 delle norme tecniche di attuazione del Piano dei Servizi. Visto che abbiamo rigettato la prima, che è quella che dice che bisogna fare queste norme di pianificazione, concordate con tutti i Comuni, non ha senso neanche la seconda perché valgono già l’articolo 4 del Piano dei Servizi. Mentre al punto n. 3 è possibile fare strutture di vendita e di trasformazione, loro dicevano di vietare di quelli importati da fuori, però non possiamo entrare noi nel merito della norma agricola, se uno il latte lo munge dal perimetro del PLIS comunque può fare lo stracchino nel PLIS. Presidente Grazie, Assessore. Nessun altro è iscritto a parlare. Per dichiarazione di voto i Capigruppo. Nessuno è iscritto per dichiarazione di voto. Pongo in votazione l’osservazione n. 280 in relazione al punto n. 1 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio rigetta all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 280 in relazione al punto n. 2 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 280 in relazione al suo punto n. 3. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 280 in relazione al suo punto n. 4. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti favorevoli, nessun contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 280 in relazione al suo punto n. 5. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità. Osservazione n. 281, prego, Architetto. Architetto Morabito

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Osservazione n. 281 presentata da Lega Ambiente, Associazione La Città invisibile e il Comitato Tutela Ambiente, PLIS. Si chiede di rettificare il perimetro del PLIS per farlo coincidere con quello riconosciuto dalla Provincia di Bergamo con deliberazione n. 440 del 2007. Presidente Grazie, Architetto, prego Assessore. Assessore Nisoli La nostra proposta è di accoglierlo in quanto avendo già accolto il parere prescrittivo della Provincia che riporta il perimetro del PLIS a quello approvato con delibera n. 440 del 2007, per cui è la stessa osservazione, noi proponiamo l’accoglimento. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 281. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti favorevoli, 3 contrari, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Contrari i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela; favorevoli gli altri. Procediamo con l’osservazione n. 289. Architetto Morabito Osservazione n. 289 presentata dal signor Barzago Pierino in via Del Bosco. Si propone di consentire per l’area di proprietà la possibilità di interventi di nuova costruzione fino a 500 metri quadri di sup. con l’inserimento di nuove destinazioni oltre a quelle già previste per l’area. Assessore Nisoli La proposta è di non accoglierla in quanto l’area è opportunamente individuata e disciplinata come cascina e ha già le sue possibilità di intervento. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 289. Dichiaro aperta la

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votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Osservazione n. 301, prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 301 presentata da Viola Antonella, Eleonora, Sabrina e Maccalli Gemma, via Guido Reni. Si chiede che sia confermata la destinazione residenziale di una parte dell’area e che sia ampliata la medesima destinazione sulla rimanente parte includendo l’interezza dei mappali. Presidente Assessore, prego. Assessore Nisoli Non accoglibile in quanto si tratta di una cascina già interna alla perimetrazione del PLIS, quindi è correttamente normata dal Piano dei Servizi. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 301. Dichiaro aperta la votazione. Diamo atto che è uscito il Consigliere Ciocca Alessandro, che non partecipa alla votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 14 contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio rigetta all’unanimità. Osservazione n. 305. Architetto Morabito Osservazione n. 305 presentata dal signor Lucchesi Michele via Ada Negri. Si chiede la possibilità di edificare sul proprio lotto una volumetria di metri cubi 350 al fine di poter realizzare un’abitazione in legno e amovibile. Presidente Assessore, prego.

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Assessore Nisoli Non accoglibile in quanto l’area non è limitrofa a nessun abitato principale e neanche a nessuna zona già edificata, per cui la proposta è no. Presidente Grazie. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 305. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Osservazione n. 306, prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 306, Lisi Marco, via Ada Negri.

1) Si richiede la variazione della destinazione dell’area dei mappali n. 8228 e n. 13436 a quanto previsto dall’articolo 4 comma 2 lettera c) aree residenziali del Piano delle Regole.

2) Sia inoltre variata la destinazione degli altri mappali a quanto previsto dall’articolo 4 comma 2 lettera b) del Piano delle Regole, tessuto produttivo isolato.

Presidente Assessore, prego. Assessore Nisoli Non accoglibile in quanto l’area non presenta caratteristiche tali da essere ricompresi in una destinazione edificabile, resta cascina. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi per la discussione. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 306. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio rigetta all’unanimità. Osservazione n. 326, prego, Architetto. Architetto Morabito

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Osservazione n. 326 presentata dal signor Ranghetti Giovanni in via Del Bosco. Si richiede per l’area indicata in planimetria allegata la destinazione d’uso prevista dall’articolo 34 oppure in subordine l’articolo 33 del Piano delle Regole. Presidente Assessore, prego. Assessore Nisoli Allora, non accoglibile, la destinazione proposta contrasta con la collocazione fortemente condizionata delle infrastrutture ferroviarie esistenti e previste e in più con la perimetrazione del PLIS. La conservazione dell’edificio esistente comunque è fatta salva dalla disciplina dell’area PLIS collocata nel Piano dei Servizi, per cui non accoglibile. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi per la discussione. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 326. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio rigetta all’unanimità. Osservazione n. 328, prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 328 presentata dal signor Carne Costantino, edificio in via Pontirolo. Si chiede il cambio dell’attuale previsione di destinazione e si propone l’articolo 4 del Piano delle Regole. Presidente Grazie. Assessore, prego. Assessore Nisoli Non accoglibile in quanto l’area è parte di un complesso di cascina del PLIS per cui normata come cascina del PLIS. Presidente

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Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi per la discussione. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 328. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio rigetta all’unanimità. Osservazione n. 329, prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 329 presentata da Tecnogroup S.r.l., Cascina Crippa. Si richiede la possibilità di convertire l’edificio da uso agricolo in residenza, in subordine la classificazione dello stesso come articolo 23 del Piano delle Regole. Presidente Assessore, prego. Assessore Nisoli Non accoglibile in quanto la richiesta che viene fatta è già possibile secondo la disciplina del Piano dei Servizi per quello che ricade all’interno del PLIS. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi per la discussione. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 329. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Osservazione n. 334, prego, Architetto Morabito. Architetto Morabito L’osservazione n. 334 è stata presentata dal Comitato di quartiere Castel Cerreto. Si chiede di:

1) prevedere un’area boscata di almeno 50 metri intorno alla Farchemia;

2) l’area di cava dovrebbe essere destinata a Piano di Recupero e salvaguardia ambientale con destinazione a verde e pubblici servizi.

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Presidente Assessore, prego. Assessore Nisoli Allora, il punto n. 1 accoglibile parzialmente, in quanto la previsione di un’area destinata a servizi, area a verde, dell’estensione richiesta è insostenibile economicamente, tuttavia è possibile inserire una prescrizione del genere nella definizione del Piano Attuativo del Cerreto Parco Agricolo Tematico, magari senza acquisizione dei terreni ma stabilendo un’opportuna convenzione con i proprietari utilizzatori dei fondi. Per il punto n. 2, quello dell’area di cava che dev’essere destinato a Piano di Recupero e salvaguardia ambientale, non è possibile accoglierlo perché non esistono le condizioni giuridiche ed economiche per tale destinazione urbanistica su un’area sottoposta ad autorizzazioni sovracomunali. Presidente Grazie, Assessore. Procederemo con due votazioni. Invito i Consiglieri a iscriversi per la discussione. Ha chiesto la parola la Consigliera Borghi, prego. Consigliera Borghi Volevo solo informare che con la cava avevamo, credo che lo possiate riprendere se lo condividete, in corso una definizione di convenzione per una pista ciclabile oltre ai tot euro per metro cubo cavato, avevamo anche quest’accordo di una pista ciclabile dal Cerreto fino alla cava verso Pontirolo. Vi volevo informare di quest’accordo che era in corso e di cui sono già informati anche gli Istituti Educativi. Presidente Grazie, Consigliere. Vi sono altri interventi? Nessuno è iscritto. Per dichiarazione di voto? Nessuno è iscritto. Pongo in votazione l’osservazione n. 334 limitatamente al suo punto n. 1. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 334 in relazione al suo punto n. 2. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti

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contrari, nessun voto a favore, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Osservazione n. 338, prego, Architetto Morabito. Architetto Morabito Anche l’osservazione n. 338 è presentata dal Comitato di quartiere Castel Cerreto e Battaglie. Riguarda le aree agricole circostanti il Cerreto. Si chiede di pianificare con maggiore attenzione la destinazione agricola intorno alla frazione, conservare le colture tradizionali nelle aree a ridosso del costruito e introdurre quelle sperimentali e moderne lontano dall’abitato. Presidente Assessore, prego. Assessore Nisoli Accoglibile parzialmente, per i motivi esposti. Tali prescrizioni è possibile inserirle tra quelle riferite al Parco Agricolo Tematico del Castel Cerreto e Battaglie. Presidente Grazie, Assessore. Vi sono Consiglieri che desiderano intervenire nel dibattito? Nessuno è iscritto a parlare. Pongo in votazione l’osservazione n. 338. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità. Osservazione n. 341, prego, Architetto Morabito. Architetto Morabito L’osservazione n. 341 è stata anche questa presentata dal Comitato di quartiere Castel Cerreto e Battaglie e si chiede:

1) di rettificare il perimetro del PLIS come riconosciuto dalla Provincia;

2) inserire la normativa dell’area assoggettata a PLIS nel Piano delle Regole e non più nel Piano dei Servizi.

Presidente

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Grazie. Assessore, prego. Assessore Nisoli La proposta è di accoglierlo in quanto a fronte dell’accoglimento dell’osservazione della Provincia si ritorna al perimetro del PLIS, quello approvato con delibera di Giunta Provinciale n. 440, e anche per quanto riguarda il secondo punto è favorevole per inserire anche il richiamo nel Piano delle Regole alla normativa del PLIS. Presidente Grazie, Assessore. Dichiaro aperta la discussione. Invito i Consiglieri a iscriversi. Ha chiesto la parola la Consigliera Borghi, può intervenire, prego. Consigliera Borghi Non capisco, cioè, in precedenti osservazioni non era consentito adeguare la disciplina Piano delle Regole e qui sì? Perché c’era già il Piano dei Servizi? Assessore Nisoli (...) Piano delle Regole all’articolo di Piano dei Servizi che norma questo. (Intervento fuori microfono) Sì. Presidente Nessun altro ha chiesto la parola? (Intervento fuori microfono) Dichiaro chiusa la discussione. Per dichiarazione di voto? Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 341 in relazione al suo punto n. 1. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 13 voti a favore, 2 contrari, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Contrari i Consiglieri Lingiardi e Ciocca Daniela; favorevoli gli altri. (Intervento fuori microfono) Mettiamo a verbale che l’intenzione di voto della Consigliera Borghi era un voto contrario. (Intervento fuori microfono) Il Segretario ha preso nota.

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Pongo in votazione l’osservazione n. 341 in relazione al suo punto n. 2. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità. Osservazione n. 346, prego, Architetto Morabito. Architetto Morabito Osservazione n. 346 presentata dalla Fondazione Istituti Educativi di Bergamo, Cascina Pelisa o Pelesa. Si chiede:

1) precisare la nomenclatura delle tavole nell’articolo 4 delle norme tecniche del Piano dei Servizi;

2) modificare il punto 2.1 dell’articolo 4 del Piano dei Servizi consentendo l’esecuzione a opere a servizio della conduzione di fondi agricoli, eventuali modifiche al PUA formato;

3) individuazione puntuale dei fabbricati di origine storica, cartografica e normativa;

4) indicare in cartografia i fabbricati con parti di origine storica, cascine del PLIS, ed edifici residenziali non rurali e produttivi;

5) consentire la ristrutturazione edilizia integrale degli edifici esistenti;

6) chiarire il significato di cascine nel PLIS; 7) venga chiarito che la Cascina Pelesa non ha parti di valore

storico; 8) consentire l’inserimento di destinazioni direzionali nella cascina.

Presidente Assessore, prego. Assessore Nisoli Allora, il punto n. 1 è accoglibile per i motivi addotti, confronta anche altre osservazioni presentate, inserire nelle tavole del Piano dei Servizi la perimetrazione del futuro Parco Agricolo Tematico. La n. 2 non accoglibile, le limitazioni delle attività edilizie sono fondamentali prima dell’approvazione del PUA, dopo lo stesso Piano Esecutivo potrà indicare forme e modi di nuove e necessarie edificazioni. I punti n. 3, n. 4, n. 5, n. 6 e n. 7 sono tutti non accoglibili in quanto il Piano dei Servizi identifica le cascine con presenza di edifici di origine storica, non quei manufatti al suo interno e nemmeno il caso di manufatti storici irreversibilmente trasformati. La norma per l’intervento

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sulle cascine consente di riconoscere i casi e di assegnare alle parti della cascina la più appropriata modalità di intervento. Il punto n. 8 invece è accoglibile e si propone di consentire la destinazione direzionale all’interno delle cascine, questo per una maggiore possibilità d’uso e una possibilità anche di recupero più interessante. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno chiede la parola. No, l’ha chiesta la Consigliera Borghi, che ne ha facoltà. Consigliera Borghi Per chiedere maggiori informazioni, perché la controdeduzione tecnica al punto n. 8 diceva “La destinazione direzionale, con il suo inevitabile fabbisogno di viabilità e parcheggi, non è compatibile con la struttura delle cascine”. Adesso vorrei chiedere come mai, ecco. Presidente Grazie. Vi sono altri interventi o altre richieste di chiarimento? Nessuna. Assessore, risponde Lei? Prego. Assessore Nisoli Nel verbale della Commissione del 21/07 la Maggioranza aveva fatto inserire questa... relativa al punto n. 8 che si consentiva la destinazione direzionale, perché è vero che il parere di Benevolo dice che bisogna fare i parcheggi, però questo tipo di cascine degli istituti educativi nella loro proposta di recupero può esserci anche un piccolo direzionale. Di sicuro non è che diventa il palazzo uffici, ma... (Intervento fuori microfono) Esatto. E poi comunque hanno già un cortile per cui le auto possono essere parcheggiate nel cortile. Presidente Grazie, Assessore. (Intervento fuori microfono) Assessore Nisoli N. 1 accoglibile, n. 2, n. 3, n. 4. n. 5, n. 6 e n. 7 no, n. 8, sì.

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Presidente Grazie, Assessore, per il chiarimento. Nessun altro ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 346 in relazione al suo punto n. 1. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, 1 contrario, nessun astenuto. Il Consiglio accoglie. Contrario il Consigliere Merisi. Pongo in votazione l’osservazione n. 346 in relazione al suo punto n. 2. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun voto a favore, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 346 in relazione al punto n. 3 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun voto a favore, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 346 in relazione al punto n. 4 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 346 in relazione al punto n. 5 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 346 in relazione al punto n. 6 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 346 in relazione al punto n. 7 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 346 in relazione al suo punto n. 8. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti a favore, 1 contrario, 3 astenuti. Il Consiglio approva. Contrario il Consigliere Merisi; astenuti i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela.

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Procediamo con l’osservazione n. 348, prego, Architetto Morabito. Architetto Morabito L’osservazione n. 348 è stata presentata dal signor Ferranti Roberto in via Brasside. Si chiede:

1) modificare la previsione urbanistica da articolo 4 a insediamenti residenziali in ambito agricolo dell’area di pertinenza dell’edificio esistente che ha perso l’iniziale vocazione rurale;

2) consentire l’ampliamento residenziale. Presidente Assessore, prego. Assessore Nisoli Punto n. 1 non accoglibile, l’edificio in questione, come altri, rientra nell’area del PLIS e pur non riconosciuto nelle tavole del P.G.T. è soggetto ad una serie di interventi possibili nell’ambito della sua resede. N. 2 non accoglibile, l’ampliamento di questi edifici nel PLIS, per ovvie ragioni, è da evitare. Per cui sia il punto n. 1 che il punto n. 2 è no. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 348 in relazione al punto n. 1 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 348 in relazione al punto n. 2 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Procediamo con l’osservazione n. 349, prego, Architetto. Architetto Morabito Osservazione n. 349, è ancora la Fondazione Istituti Educativi di Bergamo e riguarda la Cascina Berlona Nuova. La sintesi dell’osservazione è uguale a quella che abbiamo visto prima, era la n. 346. (Intervento fuori microfono)

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Sì. Presidente Assessore, prego. Assessore, vuole intervenire? Assessore Nisoli (Intervento fuori microfono) Presidente Invito i Consiglieri a iscriversi per la discussione. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 349 in relazione al punto n. 1 della stessa. 14 voti favorevoli, 1 voto contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Voto contrario del Consigliere Merisi; favorevoli gli altri. Pongo in votazione l’osservazione n. 349 in relazione al punto n. 2 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio rigetta all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 349 in relazione al punto n. 3 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 349 in relazione al punto n. 4 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 349 relativamente al punto n. 5 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 349 in relazione al punto n. 6 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 349 in relazione al punto n. 7 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15

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voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 349 in relazione al punto n. 8 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti a favore, 4 contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato contro i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela, Merisi; favorevoli gli altri. Procediamo con l’osservazione n. 351, prego, Architetto. Architetto Morabito Lascio la parola all’Assessore. Presidente Assessore, prego, la parola a Lei. Assessore Nisoli È totalmente identica alla n. 349 che abbiamo appena fatto, per cui al punto n. 1 è sì, n. 2, n. 3, n. 4, n. 5, n. 6 e n. 7 no, n. 8 sì. Possiamo fare cumulativa dalla n. 2 alla n. 7? (Intervento fuori microfono) Sì, n. 1 da solo, n. 2 fino alla n. 7 una votazione, n. 8 da solo. Si può? Presidente Facciamola. (Interventi fuori microfono) Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 351 in relazione al punto n. 1 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 13 voti a favore, 2 voti contrari, nessun astenuto. Il Consiglio approva. (Intervento fuori microfono) Consigliere Ciocca? (Intervento fuori microfono) Quindi diamo atto a verbale che il Consigliere Ciocca intendeva votare favorevolmente, per cui l’unico voto contrario è quello del Consigliere Merisi, tutti gli altri a favore. Pongo in votazione l’osservazione n. 351 dal punto n. 2 al punto n. 7. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge.

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Pongo in votazione l’osservazione n. 351 in relazione al punto n. 8 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 10 voti a favore, 5 contrari, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato contro i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela, Minuti, Merisi. Procediamo con l’osservazione n. 354, prego, Architetto. Assessore Nisoli È presentata anche questa dalla Fondazione Istituti Educativi di Bergamo e riguarda la Cascina Folchina. Anche qua sono otto domande, le stesse, per cui la n.1, la nostra proposta è sì, n. 2, n. 3, n. 4, n. 5, n. 6 e n. 7 è no, e la n. 8 è sì. Se si può fare come prima dalla n. 2 alla n. 7 un voto solo. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno chiede la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 354 in relazione al punto n. 1 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, 1 voto contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Il voto contrario è del Consigliere Merisi. Pongo in votazione l’osservazione n. 354 dai punti da n. 2 a n. 7. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 354 in relazione al punto n. 8 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti a favore, 4 contrari, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato contro i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela, Merisi, favorevoli gli altri. Osservazione n. 357, prego, Architetto. Assessore Nisoli Anche questa è presentata dagli Istituti Educativi di Bergamo, riguarda la Cascina Fornasetta. Anche qua sono otto punti, il punto n. 1 la nostra proposta è sì, n. 2, n. 3, n. 4, n. 5, n. 6 e n. 7 è no, e n. 8 è sì. Presidente

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Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno ha chiesto la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 357 in relazione al punto n. 1 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 14 voti a favore, 1 voto contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Il voto contrario è del Consigliere Merisi; favorevoli gli altri. Pongo in votazione l’osservazione n. 357 dai punti da n. 2 a n. 7. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio rigetta all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 357 in relazione al punto n. 8 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti a favore, 4 contrari, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato contro i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela, Merisi; favorevoli gli altri. Osservazione n. 364, prego, Architetto. Assessore Nisoli Anche questa è identica, presentata da Fondazione Istituti Educativi di Bergamo, riguarda la Cascina Avanzata. Punto n. 1 si propone l’accoglimento, n. 2, n. 3, n. 4, n. 5, n. 6 e n. 7 è no, n. 8 è sì. (Interventi fuori microfono) No, questa è la n. 364. (Intervento fuori microfono) Dodici. (Intervento fuori microfono) No, delle cascine. No, basta, cascine è l’ultima. Presidente Grazie, Assessore. Invito i Consiglieri a iscriversi. Nessuno chiede la parola. Pongo in votazione l’osservazione n. 364 in relazione al punto n. 1 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 14 voti a favore, 1 voto contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Il voto contrario è del Consigliere Merisi, favorevoli gli altri. Pongo in votazione l’osservazione n. 364 in relazione ai punti della stessa da n. 2 a n. 7. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la

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votazione. 15 voti contrari, nessun favorevole, nessun astenuto. Il Consiglio respinge all’unanimità. Pongo in votazione l’osservazione n. 364 in relazione al punto n. 8 della stessa. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti a favore, 4 contrari, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato contro i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Ciocca Daniela, Merisi; favorevoli gli altri. Procediamo con l’osservazione n. 419, prego, Architetto. Consiglieri, per finire la sezione di osservazioni relative al PLIS abbiamo ancora? (Intervento fuori microfono) Quindici osservazioni. Vogliamo proseguire fino all’esaurimento delle stesse? (Intervento fuori microfono) Possiamo finire almeno il PLIS? Sono dieci. Se c’è una richiesta di prosecuzione la metto in votazione. (Interventi fuori microfono) Sindaco Chiederei di terminare almeno il gruppo organico in maniera tale da non riaprire la discussione domani. (Intervento fuori microfono) L’1, 7 e 2, che sono le due cascine che mancano. Ci manca poi un pezzettino di PLIS, riapriamo domani la discussione in maniera tale... (Intervento fuori microfono) Okay! Presidente Allora procediamo con le osservazioni n. 419 e n. 420, poi sospendiamo la seduta e la riproseguiremo domani. Allora, dell’avviso. Ora valutiamo l’osservazione n. 419, prego, Architetto Morabito. Architetto Morabito L’osservazione n. 419 è presentata dalla Fondazione Istituti Educativi di Bergamo, area di Castel Cerreto. Si richiede:

1) venga precisato al punto 2 dell’articolo 4 delle norme di attuazione del Piano dei Servizi la nomenclatura e numerazione delle tavole indicanti il perimetro del Parco Territoriale;

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2) venga chiaramente e inequivocabilmente precisato integrando il punto 2.1 dell’articolo 4 delle norme del Piano dei Servizi quale sia l’esatto perimetro delle aree sottoposte a PUA;

3) venga modificato il punto 2.1 dell’articolo 4 delle norme del Piano dei Servizi, prevedendo la possibilità di eseguire e realizzare da parte dei soggetti proprietari e/o utilizzatori tutte le opere edili e i manufatti necessari alla regolare conduzione dei fondi e delle attività agricole, fatti salvi i soli obblighi di cui alla Legge Regionale n. 12 del 2005 e seguenti; eventuali nuove realizzazioni o modificazioni potranno essere adeguate alle prescrizioni del PUA una volta formato;

4) venga modificato il punto 2.1 dell’articolo 4 delle norme del Piano dei Servizi prevedendo la possibilità di realizzare sempre serre e protezioni per le colture in funzione del proprio andamento...

Presidente Architetto Morabito, la interrompo. Pensavamo che la n. 419 e la n. 420 riguardassero le cascine come abbiamo visto precedentemente, in realtà si tratta di osservazioni più complesse. Architetto Morabito Sì. Presidente Visto l’orientamento del Consiglio Comunale che era disponibile a valutare le cascine, ma non altro, direi che a questo punto possiamo, essendo raggiunta l’ora, sospendere la seduta del Consiglio, proseguiremo all’orario concordato relativo alla convocazione. Consiglieri, buonanotte.