BARBUTISALERNO FESTIVAL2017 nei Salerno barbuti TRENTADUESIMA EDIZIONE C i sono pochi luoghi dove puoi sentire il respiro della Storia; uno di questi è quello scrigno di vita che tutti chiamano “i Barbuti”. S’apre in un largo come fa il cuore quando si innamora, proteggendo secoli di giorni che si compiono e di notti che si fanno. Sentendone vivo il respiro, fra quei muri, quei palazzi, quei saliscendi di viuzze capaci di sorprendere ad ogni giro d’angolo, oltre trent’anni fa Peppe Natella intuì che di quella Storia si poteva fare parte. L’eco dei Barbuti c’era e si sentiva ancora. Un po’ Barliaro ed un po’ Demiurgo, Peppe capì che bisognava lasciare il segno e lo fece, sottraendo - insieme ad altri coraggiosi - quella parte di cuore antico al suo sonno, tirando le sue genti fuori dalle case divenute caverne nell’abbrutimento post-terremoto. Arrivò la musica, si costruì il teatro, nacque la stupefacente Scena naturale che ancora oggi sono i Barbuti, per chiunque voglia esibirsi e per chiunque voglia ascoltare. Ecco cosa sono i Barbuti, la cui voce passata rimbalza nelle notti d’estate per chi sappia sentire facendosi attuale, restituendoci tutto l’Amore nato dalla sua Bellezza. Andrea Siano giornalista LiraTv Largo Santa Maria dei Barbuti AGOSTO SETTEMBRE 3 9 Salerno Direzione organizzativa: Chiara Natella Allestimento: Bottega San Lazzaro Progetto: arch. Luciano Papa Ingresso gratuito per portatori di handicap Segno Associati • stampa GRG Info: 339.6858043 • 328.9079642 C OM U N E DISA L E R N O Camera di Commercio Salerno Biglietti on-line www.postoriservato.it
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BARBUTISALERNOFESTIVAL2017
neiSalerno
barbuti
TRENTADUESIMA EDIZIONE
Ci sono pochi luoghi dove puoi sentire il respiro della Storia; uno di questi è quello
scrigno di vita che tutti chiamano “i Barbuti”. S’apre in un largo come fa il cuore
quando si innamora, proteggendo secoli di giorni che si compiono e di notti che
si fanno. Sentendone vivo il respiro, fra quei muri, quei palazzi, quei saliscendi di viuzze
capaci di sorprendere ad ogni giro d’angolo, oltre trent’anni fa Peppe Natella intuì che di
quella Storia si poteva fare parte. L’eco dei Barbuti c’era e si sentiva ancora. Un po’ Barliaro
ed un po’ Demiurgo, Peppe capì che bisognava lasciare il segno e lo fece, sottraendo -
insieme ad altri coraggiosi - quella parte di cuore antico al suo sonno, tirando le sue genti
fuori dalle case divenute caverne nell’abbrutimento post-terremoto. Arrivò la musica, si
costruì il teatro, nacque la stupefacente Scena naturale che ancora oggi sono i Barbuti,
per chiunque voglia esibirsi e per chiunque voglia ascoltare. Ecco cosa sono i Barbuti,
la cui voce passata rimbalza nelle notti d’estate per chi sappia sentire facendosi attuale,
restituendoci tutto l’Amore nato dalla sua Bellezza.Andrea Siano giornalista LiraTv