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NATURA E CULTURA NELLA SICILIA ORIENTALE 8 giorni / 7 notti www.roadstosicily.com [email protected] 1° Giorno: Arrivo a Catania. Incontro con il nostro assistente. Trasferimento in Hotel. Sistemazione nelle camere riservate. Cena e Pernottamento. 2° Giorno: Etna. Intera giornata dedicata alla scoperta del “pianeta Etna”. Dopo colazione incontro con il geologo, breve briefing sul programma della giornata e partenza in direzione del Rifugio Sapienza, situato a quota 2000. Si tratta di un itinerario interessante, che conduce alla Schiena dell’Asino, cioè al crinale sud della Valle del Bove, che è possibile osservare in tutta la sua ampiezza da un punto panoramico situato alla fine dell’itinerario. Il sentiero è sovente interrotto da alcuni torrenti dal fondo levigato dalle acque di ruscellamento. E’ possibile osservare inoltre alcuni canali di scorrimento lavico, Monte Ciaccato e Monte Salifizio, ben visibili alla destra del tracciato, e l’imponente sagoma di Monte Serra Pizzuta Calvarina a Sud; alla sinistra si rinviene l’apparato eruttivo del 1634-38. Alla fine del percorso si giunge all’affaccio naturale sulla Valle del Bove, enorme depressione della lunghezza di sette chilometri per l’ampiezza di cinque, che sembrerebbe essersi formata in seguito a numerosi collassi vulcanici. Da questa zona è possibile osservare anche l’imponente colata del 1991-93, i crateri sommitali e numerosi apparati eruttivi storici. Visibile anche l’imponente Monte Zoccolaro. Sosta per il pranzo, effettuato nell’area del Rifugio Sapienza, oppure, se le o condizioni meteo lo consentono, in un’area pic-nic attrezzata. Si prosegue verso Monte Serra Pizzuta Calvarina e Case del Vescovo (circa 3 Km.) per visitare le neviere dell’Etna, antichi depositi per la fabbricazione del ghiaccio. Lungo il tragitto visita alla splendida Grotta Cassone, sita nei pressi di Piano del Vescovo, si sviluppa per una lunghezza complessiva di circa 270 metri. Sulla volta, sono presenti tantissimi “denti di cane”, blister e rotoli di lava. Rientro in hotel nel tardo pomeriggio. Cena e pernottamento.
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Tour natura cultura 8g bitacbari

Mar 12, 2016

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QUINTO FERRANTI

Tour Natura e Cultura
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NATURA E CULTURA NELLA SICILIA ORIENTALE

8 giorni / 7 notti

www.roadstosicily.com [email protected]

1° Giorno: Arrivo a Catania. Incontro con il nostro assistente. Trasferimento in Hotel. Sistemazione nelle camere riservate. Cena e Pernottamento.

2° Giorno: Etna. Intera giornata dedicata alla scoperta del “pianeta Etna”. Dopo colazione incontro con il geologo, breve briefing sul programma della giornata e partenza in direzione del Rifugio Sapienza, situato a quota 2000. Si tratta di un itinerario interessante, che conduce alla Schiena dell’Asino, cioè al crinale sud della Valle del Bove, che è possibile osservare in tutta la sua ampiezza da un punto panoramico situato alla fine dell’itinerario. Il sentiero è sovente interrotto da alcuni torrenti dal fondo levigato dalle acque di ruscellamento. E’ possibile osservare inoltre alcuni canali di scorrimento lavico, Monte Ciaccato e Monte Salifizio, ben visibili alla destra del tracciato, e l’imponente sagoma di Monte Serra Pizzuta Calvarina a Sud; alla sinistra si rinviene l’apparato eruttivo del 1634-38. Alla fine del percorso si giunge all’affaccio naturale sulla Valle del Bove, enorme depressione della lunghezza di sette chilometri per l’ampiezza di cinque, che sembrerebbe essersi formata in seguito a numerosi collassi vulcanici. Da questa zona è possibile osservare anche l’imponente colata del 1991-93, i crateri sommitali e numerosi apparati eruttivi storici. Visibile anche l’imponente Monte Zoccolaro. Sosta per il pranzo, effettuato nell’area del Rifugio Sapienza, oppure, se le o condizioni meteo lo consentono, in un’area pic-nic attrezzata. Si prosegue verso Monte Serra Pizzuta Calvarina e Case del Vescovo (circa 3 Km.) per visitare le neviere dell’Etna, antichi depositi per la fabbricazione del ghiaccio. Lungo il tragitto visita alla splendida Grotta Cassone, sita nei pressi di Piano del Vescovo, si sviluppa per una lunghezza complessiva di circa 270 metri. Sulla volta, sono presenti tantissimi “denti di cane”, blister e rotoli di lava. Rientro in hotel nel tardo pomeriggio. Cena e pernottamento.

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3° Giorno: Savoca e Taormina. Pick-up in hotel e partenza per Savoca, tipico paese dei Monti Peloritani, reso celebre per essere stato set del famoso film “Il Padrino” di F. Ford Coppola, che qui girò le scene del matrimonio di Michael Corleone e Apollonia. Passeggiata nelle viuzze dell’antico borgo medievale, con viste mozzafiato della costa ionica, della costa calabra e dell’Etna. Si potrà coglier la differenza con la vicina Taormina, mèta da sempre di grandi flussi turistici e il piccolo borgo siciliano, lontano dalla vita mondana e dal traffico caotico moderno, che però mantiene l’essenza dell’antico vivere isolano. Sosta per il pranzo a base di prodotti della cucina tipica siciliana, che anche le nuove generazioni riescono a mantenere e far apprezzare.

Nel pomeriggio visita di Taormina, antico borgo arroccato sul Monte Tauro. Al di là delle bellezze archeologiche e architettoniche ciò che l’ha resa celebre in tutto il mondo è il flusso delle antiche famiglie nobiliari italiane ed nord-europee, attratte dal clima, dalle bellezze naturali e dalla nascente mondana “dolce vita” taorminese già dal XIX secolo. L’intreccio di viuzze, negozi, locali, bar saprà soddisfare anche gli ospiti più esigenti. Imperdibili tratti di questo passato rimangono il Palazzo Corvaja, sede antica del Parlamento Siciliano, il Palazzo dei Duchi di S. Stefano, Palazzo Ciampoli, la Basilica di S. Nicolò, la Torre dell'Orologio, l'ex Convento di San Domenico. A Taormina è possibile ammirare il Teatro Greco costruito in epoca ellenistica, i resti dell'Odeon e le Naumachie, grandioso avanzo di ingegneria idraulica dell'epoca romana.

4° Giorno: Pantalica e Palazzolo Trasferimento verso il paese di Sortino, punto di partenza dell'itinerario, che inizia al termine della strada asfaltata che da Sortino conduce a Pantalica; da qui ci si incammina per un sentiero sterrato tra ulivi, lecci, carrubbi, ed il bagolaro (in siciliano “Minicuccu”). Il nome Pantalica, di origine greca, significa grotte, e questo è facilmente spiegabile con le caratteristiche del luogo. Gli scavi archeologici per l'esplorazione delle necropoli hanno messo in luce una civiltà rupestre con condizioni di vita estremamente povere. Si notano subito le prime tombe (necropoli Nord) un tempo chiuse con lastre di pietra ed oggi tutte aperte, ed un'ampia ansa del Fiume Calcinara con le sue fresche e spumeggianti acque che hanno inciso nel tempo gli altopiani di natura calcarea, formando profonde incisioni vallive. L’ultima tappa della passeggiata nella Necropoli è costituita dai resti del Castello del Principe (Anaktoron), risalente al XIII sec. a.C. I resti in pietra squadrata si sviluppano in pianta rettangolare con le evidenti divisioni dei vari ambienti. Da notare la favorevolissima posizione strategica del castello. Infatti Pantalica si sviluppa su uno sperone roccioso delimitato dai Fiumi Anapo e Calcinara, e dunque si presta bene alla costruzione di un insediamento di facile difesa. Pausa per il pranzo nei dintorni.

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4° Giorno: Pantalica e Palazzolo Nel pomeriggio visita alla zona archeologica di Palazzolo Acreide, l'antica Akrai, costituita dal teatro, il tempio di Afrodite e templi Ferali. Del periodo risalente alla sua fondazione, la cittadina conserva il Teatro greco, del III secolo a.C., soggetto a rimaneggiamenti in epoca romana, che ha una capienza progettata per contenere circa 600 spettatori. A ridosso del Teatro si stende il complesso delle latomie di età greca e i sovrastanti resti del Tempio di Afrodite, risalente al VI secolo a.C. A est del Teatro si trovano i templi Ferali, una latomia le cui pareti sono ricoperte di tavolette votive dedicate al culto dei morti eroicizzati. Percorrendo un sentiero è possibile raggiungere i Santoni, 12 sculture rupestri risalenti al III secolo, dedicate alla dea Cibele. Trasferimento in hotel. Cena e pernottamento.

5° Giorno: Siracusa e Fonte del Fiume Ciane Giornata dedicata alla visita di Siracusa. Città di mare, che nel mare si allunga con l'isola di Ortigia, Siracusa è adagiata lungo una baia armoniosa. Il nome evoca subito il passato greco, i tiranni e la rivalità con Atene e con Cartagine. Tutte le dominazioni subite da Siracusa hanno lasciato splendide testimonianze, la maggior parte delle quali tuttora fruibili dal grande pubblico. Imperdibile la visita del parco archeologico. Si tratta di un tuffo nella Siracusa greca, con le sue storie e le sue leggende: l’Orecchio di Dionisio, il Teatro Greco, l’Anfiteatro Romano, l’Altare di Ierone. Il Teatro, perfettamente conservato nella sua architettura originaria, da solo merita il viaggio fino a qui. Si prosegue per l’isola barocca di Ortigia con i suoi vicoli e i suoi quartieri tipici di città di mare: Piazza del Duomo, Cattedrale e Fonte Aretusa. Sosta per il pranzo. Nel pomeriggio, a pochi chilometri da Siracusa è possibile visitare la riserva del Ciane, istituita per rivitalizzare e proteggere il papiro, pianta acquatica di origine egiziana che cresce lungo le rive del fiume formando la più grande colonia in Europa. Da "Cyanos", termine greco riferito a questa particolare sfumatura, deriva il nome del corso d'acqua, circondato dai papiri simili a quelli presenti nel Nilo. In mezzo a folti canneti e papiri alti fino a quattro metri, l'itinerario ridiscende la prima parte del corso del fiume Ciane, a partire dalle sorgenti. Rientro in hotel per cena e pernottamento

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6° Giorno: Modica e Ragusa Ibla Modica è divisa in due originali aree: Modica Alta, le cui costruzioni quasi scalano le rocce della montagna, e Modica Bassa, giù nella valle, dove un tempo scorrevano i due fiumi Ianni Mauro e Pozzo dei Pruni, e dove è ora situato il Corso Umberto, principale strada e sito storico della città. L'aspetto è prevalentemente tardo barocco, quasi interamente risalente al dopo-terremoto (1693). Ciò che rende la città così unica e affascinante è, prima di tutto, l'aspetto barocco, di cui il disegno urbano e centro storico di Modica abbondano. La chiesa di San Giorgio è un monumentale esempio dell'arte barocca siciliana. Le antiche tradizioni culinarie del modicano trovano un formidabile esempio nell’arte cioccolatiera, rinomata in tutto il mondo. Visita di un laboratorio con degustazione. Sosta per il pranzo. Nel pomeriggio visita di Ragusa Ibla, anch’essa arroccata tra due vallate. Lo scenografico centro storico, chiuso al traffico, mantiene inalterata la struttura di antico paese con circoli di conversazione, antiche botteghe di barbieri, dove ancora si chiacchiera tranquillamente. Da vedere il Duomo di San Giorgio, la Chiesa di S. Maria delle Scale, la Chiesa del Purgatorio del sec. XVIII, caratteristica per il portale barocco, la stupenda cattedrale di San Giovanni Battista del sec. XVIII e il Palazzo Donnafugata. Rientro in hotel per cena e pernottamento.

7° Giorno: Oasi Naturale di Vendicari Intera giornata dedicata alla scoperta della Riserva Naturale Orientata di Vendicari che su estende per 574 ettari di costa sabbiosa e rocciosa, ricca di ambienti umidi di inestimabile valore per la vita degli uccelli, migratori e stanziali. A Vendicari sono presenti cinque pantani che assicurano condizioni di umidità e sostanze nutritive.

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7° Giorno: Oasi Naturale di Vendicari Rilevante la presenza di numerosi e pregiati esemplari di uccelli, osservati nel loro habitat naturale. A seconda delle stagioni possono essere osservati diversi tipi di volatili, provenienti da nazioni molto lontane: ad esempio i neri cormorani dalla Danimarca e dall’Olanda, ed alcune anatre, dalla più distante Russia. Pranzo a sacco nel corso dell’escursione nei pressi della Tonnara di Vendicari; recentemente ristrutturata, in attività fino al 1943, è un esempio di “tonnara di ritorno”, che veniva calata per catturare i tonni dopo che questi avevano già deposto le uova. Proprio per tale motivo si può parlare di una vera e propria pesca ecologica. Distante qualche metro dalla tonnara, sorge la torre sveva, fatta costruire da Pietro d’Aragona all’inizio del Quattrocento, che assolveva alla funzione di sorveglianza e difesa dalle incursioni piratesche. Rientro in hotel per l’ora di cena.

Dopocena passeggiata a Noto, piccolo gioiello barocco arroccato su un altopiano che domina la valle dell'Asinaro. La sua bellezza armoniosa sembra la scena di un teatro, ma nasce da un fatto tragico: il terremoto del 1693. Per i tesori che cela la monumentale capitale del barocco siciliano, denominata “la città di pietra”, è Patrimonio Unesco dell’Umanità.

8° Giorno: Catania

Trasferimenti per l’aeroporto di Catania.