Giovanni Vozzi: Curriculum Vitae. 1 CURRICULUM VITAE Nome: Giovanni Vozzi Indirizzo: Centro Interdipartimentale di Ricerca “E. Piaggio” Dipartimento Di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienza dei Materiali Facoltà di Ingegneria –Università di Pisa Via Diotisalvi,2- 56126 Pisa- Italia Email: [email protected]Tel: +39- 050 2217056 (ufficio) Titoli Accademici 24 giugno1998 Università degli Studi di Pisa: Laurea in Ingegneria Elettronica (indirizzo Bioingegneria) presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Pisa con 103/110. Ottobre 1998 - Ottobre 2001 Politecnico di Milano, Dipartimento di Bioingegneria: Dottorato di Ricerca in Bioingegneria Vinto il concorso di ammisione al corso di dottorato di ricerca in Bioinegeneria e seguiti i realativi corsi. Presentata la dissertazione dal titolo “Microfabrication techniques for the realisation of organised engineered tissue”. Sostenuto l’esame finale con giudizio positivo e conseguito il titolo di dottore di ricerca in data 05.02.2002. Altri Titoli dal 22/07/1998 al 22/10/1998.Aprile 1998 Contratto per prestazione d’opera intellettuale di tre mesi presso il Centro di Ricerca Interdipartimentale “E. Piaggio” di Pisa per il miglioramento delle prestazioni di un Bioreattore per la crescita delle cellule endoteliali in ambiente emodinamico simulato. Dicembre 1998 Conseguimento abilitazione professionale dal 22/12/1999 al 22/03/2000 Contratto per prestazione di collaborazione coordinata e continuativa di 3 mesi, presso il Centro di Ricerca Interdipartimentale “E. Piaggio” di Pisa per lo sviluppo di elementi sensibili: elaborazione di procedure per la deposizione di film di polimeri conduttori. dal 20/10/2000 al 25/04/2001 Collaborazione da esterno, con contratto a 6 mesi presso il Microscale Tissue Engineering Laboratory dell’Università di San Diego, California, USA per “Lo sviluppo di nuove tecniche di microfabbricazione derivate dalla Soft-Lithography”,. dal 12/11/2001 al 03/03/2002 Contratto per prestazione di collaborazione coordinata e continuativa di 4 mesi presso il Centro di Ricerca Interdipartimentale “E. Piaggio” di Pisa per “L’ottimizzazione di una camera di misura per sensori ottici TIRF”. dal 02/04/2002 al 0/06/2002 Contratto per prestazione occasionale di 2 mesi presso il Centro di Ricerca Interdipartimentale “E. Piaggio” di Pisa per “Allestimento del laboratorio di Soft-Lithography”,. dal 01/07/2002 al 30/06/2003 Assegno di Ricerca sul tema della “Microfabbricazione di attuatori biomimetici” all’ interno del progetto europeo “Bioloch” dal 01/07/2003 al 30/04/2006
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Giovanni Vozzi: Curriculum Vitae.
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CURRICULUM VITAE
Nome: Giovanni Vozzi Indirizzo: Centro Interdipartimentale di Ricerca “E. Piaggio” Dipartimento Di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienza dei Materiali Facoltà di Ingegneria –Università di Pisa Via Diotisalvi,2- 56126 Pisa- Italia Email: [email protected] Tel: +39- 050 2217056 (ufficio)
Titoli Accademici 24 giugno1998 Università degli Studi di Pisa: Laurea in Ingegneria Elettronica (indirizzo Bioingegneria) presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Pisa con 103/110. Ottobre 1998 - Ottobre 2001 Politecnico di Milano, Dipartimento di Bioingegneria: Dottorato di Ricerca in Bioingegneria Vinto il concorso di ammisione al corso di dottorato di ricerca in Bioinegeneria e seguiti i realativi corsi. Presentata la dissertazione dal titolo “Microfabrication techniques for the realisation of organised engineered tissue”. Sostenuto l’esame finale con giudizio positivo e conseguito il titolo di dottore di ricerca in data 05.02.2002.
Altri Titoli
dal 22/07/1998 al 22/10/1998.Aprile 1998 Contratto per prestazione d’opera intellettuale di tre mesi presso il Centro di Ricerca Interdipartimentale “E. Piaggio” di Pisa per il miglioramento delle prestazioni di un Bioreattore per la crescita delle cellule endoteliali in ambiente emodinamico simulato.
Dicembre 1998 Conseguimento abilitazione professionale
dal 22/12/1999 al 22/03/2000 Contratto per prestazione di collaborazione coordinata e continuativa di 3 mesi, presso il Centro di Ricerca Interdipartimentale “E. Piaggio” di Pisa per lo sviluppo di elementi sensibili: elaborazione di procedure per la deposizione di film di polimeri conduttori. dal 20/10/2000 al 25/04/2001 Collaborazione da esterno, con contratto a 6 mesi presso il Microscale Tissue Engineering Laboratory dell’Università di San Diego, California, USA per “Lo sviluppo di nuove tecniche di microfabbricazione derivate dalla Soft-Lithography”,. dal 12/11/2001 al 03/03/2002 Contratto per prestazione di collaborazione coordinata e continuativa di 4 mesi presso il Centro di Ricerca Interdipartimentale “E. Piaggio” di Pisa per “L’ottimizzazione di una camera di misura per sensori ottici TIRF”. dal 02/04/2002 al 0/06/2002 Contratto per prestazione occasionale di 2 mesi presso il Centro di Ricerca Interdipartimentale “E. Piaggio” di Pisa per “Allestimento del laboratorio di Soft-Lithography”,. dal 01/07/2002 al 30/06/2003 Assegno di Ricerca sul tema della “Microfabbricazione di attuatori biomimetici” all’ interno del progetto europeo “Bioloch” dal 01/07/2003 al 30/04/2006
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Contratto di collaborazione coordinata e continuativa nell’ambito del progetto FIRB di 3 anni col titolo “Sviluppo di materiali e tecnologie finalizzate all’impiego in sistemi a rilascio controllato di farmaci da dispositivi endovascolari” per la progettazione e la realizzazione di microstrutture polimeriche per applicazioni nei settori del rilascio controllato di farmaci e dell’ingegneria tissutale, presso l’Istituto di Materiali Compositi e biomedici, sezione di Pisa. dal settembre 2005 Iscritto all’albo professionale degli Ingegneri della provincia di Salerno e dall’aprile 2008 in seguito a cambio di residenza all’albo professionale degli Ingegneri della provincia di Pisa dal 09/11/2005 al 17/12/2005 Contratto per prestazione professionale di supporto alla didattica dell’Insegnamento di riferimento Modulo di Bioingegneria Chimica del Corso di Biotecnologie Industriali per il CDLT in Ingegneria Biomedica per l’anno accademico 2005-2006. dal 02/11/2005 al 01/02/2006 Contratto di prestazione occasionale sul tema “Sintesi e caratterizzazione di monomeri energetici, loro successiva polimerizzazione e reticaolazione per produrre elastomeri legati per propellenti solidi”. dal 01/04/2006 al 30/04/2006 Contratto di prestazione occasionale sul tema “Ottimizzazione di un bioreattore a gradiente di flusso”. dal 18/03/2006 al 03/04/2006 Contratto di Prestazione Occasionale nell’ambito del contratto UE CT. ASIA-LINK per “Training on the use of Biopac and transducers and Biomaterials” Marzo 2006 Vincitore del concorso per un posto di ricercatore in Bioingegneria Industriale (ING-IND34) all’Università di Pisa.
Dal 1 Maggio 2006 Svolgo le mansioni di ricercatore universitario nel settore ING-IND34
Attività Didattica Dal settembre 2006 al settembre 2009 ho svolto attività didattica con la titolarità dei corsi:
• Laboratorio di Bioingegneria (3CFU), Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica;
• Nuove Tecnologie in Chirurgia, ModuloTerapie Mininvasive II (2 CFU), Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Biomedica.
Per l’insegnamento di Laboratorio di Bioingegneria mi occupo dell’applicazioni di aspetti e concetti di base in prove sperimentali, cercando di stimolare negli studenti la traduzione pratica dei concetti teorici appresi negli altri corsi. Gli argomenti trattati spaziano quindi dalla preparazione di soluzioni,diluzioni, soluzioni tampone, misure del pH, misure di permeabilità, misure di bagnabilità, caratterizzazione meccanica dei materiali. Per l’insegnamento del corso di Terapie Mini-invasive II, mi sono invece basato sull’esperienza personale maturata negli ultimi anni sull’argomento. In particolare, tratto lo sviluppo delle metodiche micro fabbricazione bidimensionale e tridimensionale per applicazioni al settore biomedico, lo sviluppo di sistemi CAD/CAM, ed i principi di base delle Nanotecnologie. Svolgo attività di supporto alla didattica ai corsi di
• Biotecnologie Industriali, Modulo Bioingegneria Chimica del Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica (6CFU). In tale corso tratto la fisiologia del rene e del polmone, della modellistica del loro funzionamento e del dimensionamento di dializzatori ed ossigenatori, della fisiologia del pancreas, dello sviluppo delle pompe di insulina e dei loro algoritmi di controllo, nonché dei relativi biosensori e dello sviluppo dei sistemi di circolazione assistita e del cuore artificiale.
• Biomeccanica, Modulo di Biomeccanica, del Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica (6CFU). In questo corso mi occupo del comportamento biomeccanico dell’osso e della sua modellizzazione.
• Nuove tecnologie in chirurgia, Modulo Realizzazione e Impianto di Dispositivi Medici (6CFU), Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Biomedica, in questo corso mi occupo del dimensionamento delle protesi ortopediche, degli impianti dentari, e delle metodiche di progettazione e validazione delle protesi valvolari cardiache
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• Ingegneria biomolecolare e tessutale (6CFU), Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Biomedica, dove mi occupo di tecniche di microfabbricazione in 2 e 3 dimensioni; metodi per la caratterizzazione e l’analisi di cellule, tessuti e superfici. Vengono infine descritti e confrontati alcuni bioreattori per coltura cellulare ed i relativi metodi per il controllo dei parametri fisici durante la coltura.
Dal settembre 2009 ad ora svolgo attività didattica con la titolarità dei corsi:
• Laboratorio di Bioingegneria (3CFU), Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica;
• Nuove Tecnologie in Chirurgia, ModuloTerapie Mininvasive II (2 CFU), Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Biomedica.
• Biotecnologie Industriali, Modulo Bioingegneria Chimica del Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica (6CFU).
Svolgo attività di supporto alla didattica ai corsi di
• Biomeccanica, Modulo di Biomeccanica, del Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica (6CFU). In questo corso mi occupo del comportamento biomeccanico dell’osso e della sua modellizzazione.
• Nuove tecnologie in chirurgia, Modulo Realizzazione e Impianto di Dispositivi Medici (6CFU), Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Biomedica, in questo corso mi occupo del dimensionamento delle protesi ortopediche, degli impianti dentari, e delle metodiche di progettazione e validazione delle protesi valvolari cardiache
Nell’ambito del programma europeo Asia Link programma dal titolo “Development of Core Competencies in the Areas of Biomedical and Clinical Engineering in the Philippines and lndonesia" ho svolto un corso intensivo di 40 ore settimanali presso l’Università di De La Salle a Manila ed un corso analogo presso l’Università dell’Indonesia a Jakarta tra marzo ed aprile 2006. In tale corso ho trattato le applicazioni dei biomateriali nello sviluppo di organi artificiali ed i principi bioingegneristici che sono alla base dell’interpretazione fisiologica dei processi che avvengono nei principali sistemi naturali (rene, polmone, cuore, pancreas). Le mie lezioni hanno inoltre approfondito le tecniche che portano allo sviluppo dei dispositivi biomedicali quali dializzatori, ossigenatori, pancreas artificiale, le tecniche di progettazione e realizzazione delle endoprotesi ortopediche, vascolari e valvolari, nonché ho analizzato le diverse metodiche di microfabbricazione applicate al settore biomedicale. Ho inoltre svolto una parte sperimentale insegnando l’utilizzo di un dispositivo per l’acquisizione e l’analisi dei principali segnali fisiologici quali ECG, EEG, EMG, spirometria. Il corso era rivolto a docenti delle suddette università che avrebbe poi composto il corpo docente del nascente corso di laurea in Ingegneria Biomedica. Sono inoltre relatore di numerose tesi di laurea e di dottorato di interesse nel campo della bioingegneria, in particolare su argomenti relativi a ingegneria tessutale, bioreattori, biomateriali, biosensori, attuatori, sviluppo di nuove metodiche di micro e nano fabbricazione e messa a punto di software per la simulazione dei pathway biochimici del metabolismo cellulare .
Attività Scientifica Ho svolto la mia attività scientifica prevalentemente presso il Centro Interdipartimentale di Ricerca “E. Piaggio”, ma anche presso il Laboratorio di Materiali Biomimetici ed Ingegneria dei Tessuti Biologici dell’Istituto di Fisologia Clinica del CNR, dove mi occupo della validazione in-vitro ed in-vivo degli scaffold polimerici microfabbricati nel campo dell’ingegneria tessutale. La mia attività di ricerca è principalmente focalizzata sullo sviluppo e la modellistica di nuove metodiche di micro fabbricazione per applicazioni nel settore dell’Ingegneria Biomedica ed in particolare dell’Ingegneria Tessutale e sulla caratterizzazione delle microstrutture realizzate sia da un punto vista fisico-chimico, meccanico che da un punto di vista cellulare in-vitro ed in-vivo. 1) Microfabbricazione di strutture polimeriche per l’Ingegeneria Tessutale [15]. Nell’ambito di queste attivita’, ho sviluppato e brevettato diverse metodiche di microfabbricazione. PAM, PAM2, Micromolding di strutture polimeriche, Soft-MI e micro laser system.
• Il sistema PAM è un sistema di microfabbricazione basato su una siringa a pressione controllata (PAM, Pressure Assisted Microsyringe) [2,3,4,8,9,12,13,15,16,25,26,27,29,31]. Il sistema è composto da una microsiringa, il cui ago in vetro ha una punta del diametro di 5-20 micron, da cui viene estruso un polimero tramite l’applicazione di una pressione. La PAM è interfacciata ad un computer, che controlla in ogni momento sia il posizionamento della siringa che la pressione applicata. Questo sistema è stato utilizzato per la realizzazione di intelaiature polimeriche con
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risoluzione laterale tra i 5-20 micron ed è attualmente il metodo di microfabbricazione nel campo dell’Ingegneria Tessutale con la più alta risoluzione riportata in letteratura. In particolare, il metodo PAM è stato adottato per la realizzazione di strutture con diverse topologie bidimensionali e tridimensionali. Questo sistema di micro fabbricazione è stato sviluppato e brevettato presso il laboratorio dove svolgo la mia ricerca [brevetto 2]
• Il sistema PAM2 è composto da una siringa commerciale il cui pistone è azionato da un motore stepper ad alta risoluzione con aghi micrometrici in acciaio, da cui può essere estrusa una soluzione polimerica ad alta viscosità o una sospensione o soluzioni geliformi inglobanti o non cellule al loro interno. La PAM2 è interfacciata ad un computer, che controlla in ogni momento sia il posizionamento della siringa che il moto del pistone della siringa stessa. Questo sistema è stato utilizzato per la realizzazione di intelaiature polimeriche con risoluzione laterale tra i 100-200 micron ed è attualmente un metodo di microfabbricazione nel campo dell’Ingegneria Tessutale molto facile da utilizzare da un utilizzatore inesperto e con una elevata flessibilità nella tipologia di materiali da utilizzare. In particolare, il metodo PAM2 è stato adottato per la realizzazione di strutture con diverse topologie bidimensionali e tridimensionali. Il suddetto sistema è stato sviluppato e brevettato presso il laboratorio dove svolgo la mia ricerca [brevetto 8]
• Il micromolding di strutture polimeriche è una tecnica brevettata negli Stati Uniti, durante il mio periodo di soggiorno presso il Microscale Tissue Engineering Lab di UCSD, San Diego, nell’ambito del mio dottorato di ricerca [Brevetto 3]. Tale metodica prevede la realizzazione delle strutture polimeriche per casting, spin-coating o metodica fluido-dinamica in stampi in polidimetilsilossano, che presentano una topologia micrometrica. Tali stampi sono ottenuti per casting del polimero siliconico su un master di silicio opportunamente foto-litografato con la topologia desiderata [2,3].
• La Soft-MI è una metodica altamente innovativa che riunisce lo sviluppo degli stampi in polidimetilsilossano ottenuti tramite Soft-lithography alla tecnica del Molecular Imprinting. In pratica sullo stampo di silicone microfabbricato, una volta funzionalizzato in modo da poter legare sulla sua superficie polimerica in modo selettivo proteine, fattori di crescita o cellule, viene eseguito un casting della soluzione polimerica, che riempiti i microcanali presenti nello stampo ed evaporato il solvente, permette di ottenere una struttura microfabbricata che presenta a livello nanotopologico l’impronta o della biomolecola o delle cellule desiderate. Attualmente questo metodo di microfabbricazione nel campo dell’Ingegneria Tessutale è l’unico che permette di ottenere una topologia microfabbricata ben definita sulla cui superficie è presente una struttura nanometrica ben organizzata. Anche questa metodica è stata brevettata. [brevetto 9].
• Il micro laser system è un sistema di micro fabbricazione basato sull’integrazione di un sistema di micro movimentazione a tre assi con risoluzione di 0.1 micron ed un laser al Tullio con lunghezza d’onda pari a 1940nm altamente focalizzato. I due sistemi sono controllati tramite un apposito software CAD/CAM opportunamente sviluppato. Con tale metodica è possibile sia sinterizzare il
materiale con cui si vuole realizzare lo scaffold avendo il laser una potenza di 2 mW/µm2 ,
implementando così la tecnica del Selective Laser Sintering, sia asportare materiale per sublimazione dello stesso, realizzando così la Selective Laser Ablation. Visto che il laser ha un spot-light di 2 micron è possibile ottenere strutture con risoluzioni pari a quelle del fascio.[7,9,11]
Le suddette metodiche sono state anche utilizzate per applicazioni diverse da quella tipica dell’Ingegneria Tissutale, quali la realizzazione di tessuti sensibili e circuiti elettronici flessibili, la micro fabbricazione di attuatori e sensori e lo sviluppo di bioreattori.
a) Realizzazione di attuatori microfabbricati e microfabbricazione di circuiti elettronici flessibili Sempre sfruttando le conoscenze acquisite sui polimeri e le diverse metodiche di micro e nano fabbricazione ho ottimizzato la tecnica PAM e Micromolding per la realizzazione di attuatori unimorfi e bimorfi microfabbricati a base di polimeri conduttori e nanotubi di carbonio [33]. Inoltre ottimizzando la metodica PAM ho realizzato circuiti organici integrati a base di polimerici conduttori su supporto flessibile (nylon, lycra,mylar,,etc) per sistemi smart wearable di acquisizione dei segnali vitali biologici [10].
b) Sviluppo di bioreattori per la coltura di tessuti ingegnerizzati. Come risultato di rilievo nel campo dell’Ingegneria Tessutale, ho brevettato assieme al mio gruppo di ricerca diversi sistemi di coltura cellulare attivi microfabbricati e non [Brevetto 1,5,10], tramite il quale è possibile applicare stimoli fisici e dinamici ai tessuti in coltura. Tali sistemi hanno suscitato grande interesse da parte di enti di ricerca e ditte del settore (l’idea ha vinto il concorso Europractice VC Funding Forum finanziato dalla Comunità Europea) ed è stato attualmente ceduto il diritto di commerciale ad una società inglese.
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I più recenti sviluppi in questa ricerca sono rivolti alla realizzazione di bioreattori a gradiente di concentrazione e bioreattori metabolici.
c) Microfabbricazione di un sensore tattile I sensori tattili “Skin-like” consistono solitamente di array di zone sensibili al tatto. Durante gli ultimi anni è stato effettuato uno sforzo considerevole per lo sviluppo di array tattili in grado di ottenere informazioni su forze normali applicate su un'area più ampia di quella coperta da un singolo sensore. Sebbene le superfici sensibili possano essere costruite utilizzando più sensori individuali, uno dei metodi migliori per affrontare il problema consiste nell'uso di un gruppo di elettrodi in contatto elettrico con un materiale conduttivo la cui resistenza varia in funzione della compressione applicata. In questi dispositivi, chiamati Skin-like (pelle artificiale), un oggetto che preme contro la superficie sensorizzata provoca deformazioni locali che sono misurate come variazioni della resistenza. Il più comune quindi di questi tipi di sensori è lo strain-gauge (o estensimetro). Alla luce di tali considerazioni è stato sviluppato e brevettato da me [Brevetto 4] un sensore tattile basato sull’utilizzo di piste macro e/o micro fabbricate secondo una ben definita topologia, immerse all’interno di un silicone non conduttivo che presenta caratteristiche meccaniche similari a quelle della pelle. I sensori così realizzati in seguito alla pressione eseguita su di loro da stimoli esterni in seguito alla loro natura piezoresistiva, variano la loro impedenza e si può ottenere una mappatura fine non solo dell’area di contatto ma anche della forza esercitata su di essi. Questo sensore è poi interfacciato tramite un opportuno sistema di acquisizione ad un pc in modo da elaborare il segnale acquisito e fornire una valutazione dello sforzo indotto. 1) Caratterizzazione delle microstrutture realizzate per applicazioni nel campo dell’Ingegneria Tessutale
a) Caratterizzazione fisico-chimica e meccanica. Le microstrutture realizzate con le diverse metodiche messe a punto durante la mia ricerca, vengono da me caratterizzate in termini di loro bagnabilità, porosità, densità di carica superficiale e delle proprietà meccaniche. In tal modo è possibile determinare il loro comportamento biomeccanico ed il modello corrispondente che lo descrive, in modo anche da selezionare il sito biologico naturale dove possono essere impiantate [13,19,24,26,27,29,30].
b) Caratterizzazione in-vitro ed in-vivo. Le strutture in base alle loro proprietà chimico-fisiche e meccaniche sono da me poi analizzate in termini di citotossicità e biocompatibilità e ne valuto la loro influenza sulle attività cellulari inizialmente in-vivo, in termini di adesione, proliferazione, differenziamento e metabolismo cellulare, ed in seguito in-vitro, tramite analisi della risposta infiammatoria e della colonizzazione cellulare dello scaffold impiantato [5,12,16,19,22,24,27,29,30].
In questo ambito di ricerca mi sto occupando di valutare il recupero funzionale del sistema nervoso periferico in seguito ad impianto di microstrutture polimeriche tubulari cave realizzate in biopolimeri opportunamente funzionalizzate con fattori neutrofici e fattori di adesione cellulare nel caso di lesioni al sistema periferico in modelli animali in-vivo. Tale ricerca è svolta in collaborazione sia con il gruppo di ricerca del Prof. Giusti che con il supporto del gruppo di Fisiologia Clinica della dottoressa Silvia Burchielli [20,28]. La stessa metodica di analisi del segnale EMG ed ENG è stata applicata anche nel caso di nuove tecniche chirurgiche dove il nervo lesionato è ruotato di 180° in modo da creare un gradiente di fattori neutrofici che accelerino la ripresa funzionale. Tale ricerca è svolta in collaborazione sia con il gruppo di ricerca del Prof. Cerulli di Perugia, col prof Domenico Sergio Poggi dell’Università di Pisa e con il supporto del gruppo di Fisiologia Clinica della dottoressa Silvia Burchielli.[18] Nell’ultimo periodo mi sto occupando anche della modellistica del metabolismo cellulare al fine di creare degli strumenti simulativi che permettono di simulare virtualmente degli esperimenti cellulari. 3. Modellistica del metabolismo cellulare La difficoltà di integrare in un unico modello le reazioni biochimiche che si verificano durante i processi cellulari è la principale motivazione per scarsi risultati nel software di simulazione e previsione del comportamento delle cellule sottoposte a stimoli fisici e chimici diversi. In questo ambito ho cercato di mettere a punto una nuova modellistica, trasformando accuratamente le reazioni biochimiche in equazioni differenziali per lo sviluppo del modello di modulare del metabolismo cellulare Sulla base di conoscenze di biochimica e di equazioni di bilancio energetico, sono state ottenute una serie di equazioni differenziali non lineari e simulate. Questo set di equazioni imita alcuni delle principali vie metaboliche cellulari. Il software sviluppato è suddiviso in moduli distinti, ciascuno che descrive una diversa via metabolica; essi costituiscono una libreria utile per lo sviluppo di nuovi moduli e dei modelli che possono aiutare i ricercatori al fine di prevedere e validare sperimentale il comportamento cellulare [34].
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Inoltre ho partecipato all’allestimento presso il Centro Interdipartimentale di Ricerca "E. Piaggio" di un laboratorio di microfabbricazione. Su diversi argomenti trattati ho svolto il ruolo di revisore per le riviste scientifiche internazionali: - Acta Biomaterialia - Biosensors & Bioelectronics - Biomaterials - Biomedical Microdevices - Biotechnology Progress - Journal of Controlled Release - Materials Science & Engineering C - Open Chemical Engineering Journal - Sensors and Actuators - Tissue Engineering. Sono stato inoltre revisore di due progetti della Estonian Science Foundation Sono stato membro del comitato organizzatore del I Congresso Nazionale di Bioingegneria a Pisa tenutosi dal 3 al 5 luglio 2008
Affiliazioni Sono membro del GNB,della IEEE, della Technical Committee on Biomanufacturing dell’ ASME (American Society of Mechanical Engineering) , sezione Manufacturing Engineering, nonchè socio fondatore della World Bioprinting Academy
Premi conseguiti Classificato 1° al concorso “Research Capital 2001” per lo “Sviluppo di un sistema di microfabbricazione di microstrutture polimeriche per applicazioni nel settore della Bioingegneria” Classificato 3° al concorso “Research Capital 2001” per la “Progettazione e la realizzazione di un bioreattore isobaro e a flusso laminare per applicazioni nel settore della Ingegneria Tissutale e della farmacologia” Premio “Augusto Bonola” 2007 conferito dalla Società Italiana di Chirurgia Della Mano per il contributo portato all’avanzamento della chirurgia della mano
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Pubblicazioni
Referred papers
1) G. Vozzi, A. Ahluwalia, G. Basta, F. Chiellini, D. Ricci “Endothelial Cell Adhesion on
Bioerodable Polymers”, pubblicato su J. Materials Science: Materials in Medicine,
2001,12(7),613-619;
2) Vozzi G, Flaim CJ, Ahluwalia A, Bianchi F, and Bhatia SN, “Microfabricated PLGA
Scaffolds: A Comparative Study for Application to Tissue Engineering”, Materials Science
& Engineering C, 2002, 20(1-2):43-47;
3) Vozzi G, Previti A, De Rossi D, Ahluwalia A, “Microsyringe-Based Deposition of Two-
Dimensional and Three-Dimensional Polymer Scaffolds with a Well-Defined Geometry for
Application to Tissue Engineering”, Tissue Eng. 2002 Dec;8(6):1089-1098;
4) Vozzi G, Flaim C, Ahluwalia A, Bhatia S, “Fabrication of PLGA scaffolds using soft
lithography and microsyringe deposition”, Biomaterials. 2003 Jun;24(14):2533-2540;
5) Santarelli MF, Sani L, Alhuwalia A, Vozzi G, Landini L, De Rossi D, “A new Method For
Quantitative Cellular Imaging on 3-D Scaffolds Using Fluorescence Microscopy”, IEEE
Transactions on Nanobioscience, June 2003,2(2),110-117;
6) Bianchi F, Vozzi G, Pescia C, Domenici C, Alhuwalia A, “A comparative study of chemical
derivatisation methods for spatially differentiated cell adhesion on 2-dimensional
microfabricated polymeric matrices”, J. Biomater. Sci. Polymer Edn, 2003,14(10), pp.
1077-1096;
7) Ciardelli G, Chiono V, Cristallini C, Barbani N, Ahluwalia A, Vozzi G, Previti A, Tantussi
G, Giusti P. “Innovative tissue engineering structures through advanced manufacturing
technologies” J Mater Sci Mater Med. 2004 Apr;15(4):305-310.
8) Vozzi G, Previti A, Ciaravella G, Ahluwalia A., “Microfabricated fractal branching
networks” J Biomed Mater Res. 2004 Nov 1;71(2):326-333.
9) Ciardelli G, Chiono V, Vozzi G, Pracella M, Ahluwalia A, Cristallini C, Barbani N, Giusti
P, “Blends of poly-(ε-caprolactone) and polysaccharides in tissue engineering
applications”, Biomacromolecules 2005, 10.1021/bm0500805, pp. 1-16.
10) Bonfiglio A, De Rossi D, Kirstein T, Locher IR, Mameli F, Paradiso R, Vozzi G. Organic
field effect transistors for textile applications. IEEE Trans Inf Technol Biomed. 2005