INDICE SOMMARIO TESTO UNICO DELL’EDILIZIA PARTE I ATTIVITÀ EDILIZIA TITOLO I. Disposizioni generali Capo I. Attività edilizia Art. 1 (L) Ambito di applicazione (a cura di ALDO RUSSO) 1. I testi unici: una breve ricostruzione ....................... 4 1.1. La natura giuridica ............................ 5 1.2. La tipologia ................................. 8 1.3. La collocazione nel sistema delle fonti di diritto interno. In parti- colare: i problemi posti dai cd. testi misti e dalla riforma del titolo V della Costituzione ............................ 10 1.4. Tendenze osservate alla luce del fenomeno della c.d. « codi- ficazione » .................................. 15 2. Fondamento normativo, finalità e oggetto del testo unico .......... 16 3. L’attività edilizia: problemi interpretativi .................... 19 3.1. L’attività edilizia: profili storico-giuridici e definizione ....... 20 Art. 2 (L) Competenze delle regioni e degli enti locali (a cura di SANDRO AMOROSINO) 1. Oggetto della “materia” edilizia, di competenza legislativa concorrente dello Stato e delle regioni .............................. 25 2. Eterogeneità di contenuti del t.u. edilizia: principi generali e disciplina di dettaglio dell’attività ................................. 26 3. I principi della disciplina legislativa dell’edilizia ricavabili dal t.u. edilizia: controllo (preventivo), vigilanza (sull’attività), repressione degli abusi, ar- ticolazione in categorie degli interventi edilizi e correlata differenziazione delle regole applicabili; realità, trasferibilità, irrevocabilità dei titoli edilizi . 27 4. La vigenza transitoria della disciplina di dettaglio, sino all’approvazione delle leggi regionali ................................. 31 5. Dalla riserva a favore dei comuni e delle città metropolitane della disciplina dell’attività edilizia al regolamento edilizio-tipo adottato in sede nazionale . 31 Art. 2 bis (L) Deroghe in materia di limiti di distanza tra fabbricati (a cura di MARINA D’ORSO- GNA) 1. Inquadramento normativo ............................. 33 1267
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INDICE SOMMARIO
TESTO UNICO DELL’EDILIZIA
PARTE I
ATTIVITÀ EDILIZIA
TITOLO I. Disposizioni generali
Capo I. Attività edilizia
Art. 1 (L) Ambito di applicazione (a cura di ALDO RUSSO)
1. I testi unici: una breve ricostruzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41.1. La natura giuridica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51.2. La tipologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81.3. La collocazione nel sistema delle fonti di diritto interno. In parti-
colare: i problemi posti dai cd. testi misti e dalla riforma del titoloV della Costituzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
3. I principi della disciplina legislativa dell’edilizia ricavabili dal t.u. edilizia:controllo (preventivo), vigilanza (sull’attività), repressione degli abusi, ar-ticolazione in categorie degli interventi edilizi e correlata differenziazionedelle regole applicabili; realità, trasferibilità, irrevocabilità dei titoli edilizi . 27
5. Dalla riserva a favore dei comuni e delle città metropolitane della disciplinadell’attività edilizia al regolamento edilizio-tipo adottato in sede nazionale . 31
Art. 2 bis (L) Deroghe in materia di limiti di distanza tra fabbricati (a cura di MARINA D’ORSO-GNA)
Art. 4 (L) Regolamenti edilizi comunali [a cura di FABIO CINTIOLI (§§ 1-5) e SALVATORE
BELLOMIA (§§ 6-9)]
1. Il regolamento edilizio nel sistema delle fonti . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1361.1. Origini storiche. Il regolamento edilizio nell’art. 33 della l.u.: evo-
luzione e rapporto con le leggi statali di settore e con le leggiregionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136
1.2. Il regolamento edilizio nel t.u. edilizia . . . . . . . . . . . . . . . . . 1391.3. Le ulteriori modificazioni legislative al t.u. edilizia . . . . . . . . . 1411.4. Il regolamento edilizio e la riforma costituzionale del titolo V . . 1421.5. (Segue) Il potere regolamentare degli enti locali . . . . . . . . . . . 1431.6. (Segue) I limiti della potestà legislativa statale in tema di regola-
mento edilizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1462. Il regolamento edilizio come atto normativo. Contenuto e rapporto con le
Norme Tecniche di Attuazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1483. Il procedimento di formazione del regolamento edilizio . . . . . . . . . . . 1534. Regolamento edilizio, codice civile e rapporti privati . . . . . . . . . . . . . 1575. La tutela giurisdizionale. Annullamento e disapplicazione del
Art. 5 (R) Sportello unico per l’edilizia (a cura di MARIO R. SPASIANO)
1. Finalità dello sportello unico per l’edilizia (s.u.e.) . . . . . . . . . . . . . . . 1752. Rango regolamentare della disposizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1763. Profili funzionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1784. Il ricorso alle modalità telematiche nei rapporti con i cittadini e con le altre
amministrazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1845. Sportello unico per l’edilizia e conferenza di servizi . . . . . . . . . . . . . . 1866. Confronto tra la disciplina dello sportello unico per l’edilizia e quella dello
sportello unico per le attività produttive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1887. La legislazione regionale in tema di sportello unico per l’edilizia e talune
Art. 10 (L) Interventi subordinati a permesso di costruire [a cura di MARIA ALESSANDRA SANDULLI
(§ 1), PIERLUIGI MANTINI (§§ 2, 4, 5) e ROBERTA LOMBARDI (§ 3). L’aggiornamento è a curadi PIERLUIGI MANTINI].
1. Il nuovo regime della ristrutturazione edilizia . . . . . . . . . . . . . . . . . 2972. Il regime dei mutamenti di destinazione d’uso . . . . . . . . . . . . . . . . . 301
2.1. Le discipline regionali dei mutamenti di destinazione d’uso . . . . 3023. La legittimità della legislazione regionale in relazione al problema della
scelta dei titoli abilitativi ad edificare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3054. Considerazioni sul permesso di costruire come concessione . . . . . . . . . 3125. Cenni sulla riforma del governo del territorio anche a Costituzione
Art. 12 (L) Presupposti per il rilascio del permesso di costruire [a cura di MARCO LIPARI (§§ 1-7)e PIETRO FALCONE (§§ 8-9). L’aggiornamento dei §§ 1-7 è a cura di GIUSEPPINA MARI]
1. Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3402. I parametri per il rilascio del permesso: le norme di riferimento . . . . . . 3403. Sul carattere vincolato e non discrezionale del provvedimento . . . . . . . 3434. L’autonomia del procedimento edilizio; gli interessi curati dall’ammini-
Art. 15 (R) Efficacia temporale e decadenza del permesso di costruire (a cura di ROSANNA DE
NICTOLIS e FRANCESCO GRASSI)
1. Durata del permesso di costruire: termine iniziale e finale . . . . . . . . . . 4112. Nozione di inizio dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4133. Nozione di ultimazione dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4154. Durata del permesso di costruire: decadenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4165. Decadenza per decorso del termine e cause impeditive . . . . . . . . . . . . 4176. Necessità o meno di un provvedimento di decadenza e natura giuridica,
dichiarativa o costitutiva, di tale provvedimento . . . . . . . . . . . . . . . . 4207. Momento in cui può essere pronunciata la decadenza . . . . . . . . . . . . 4248. Onere della prova e istruttoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4249. Durata del permesso di costruire: proroga e nuovo titolo abilitativo . . . . 42510. Decadenza per sopravvenienze urbanistiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42811. Disciplina regionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 429
Sezione II. Contributo di costruzione
Art. 16 (L) Contributo per il rilascio del permesso di costruire (a cura di ANNA LAURA FERRARIO.L’aggiornamento è a cura di GUGLIELMO ALDO GIUFFRÈ)
1. Natura della quota di contributo commisurata agli oneri di urbanizzazionee della quota commisurata al costo di costruzione . . . . . . . . . . . . . . . 436
3. Ripetibilità del contributo in caso di mancata realizzazione delle opere.Prescrizione del diritto alla percezione del contributo da parte delcomune . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 439
4. Esecuzione di opere a scomputo della quota di contributo per oneri diurbanizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 441
5. L’applicazione della normativa sui lavori pubblici e ricorso alle proceduredi appalto di ll.pp. dopo l’entrata in vigore del d.lg. n. 163/2006 . . . . . . 443
6. Momento di riferimento per la quantificazione del contributo e modalità diversamento. Disciplina nel caso di sanatoria straordinaria . . . . . . . . . . 445
7. Quantificazione degli oneri di urbanizzazione e tabelle parametriche . . . 4478. Inerzia regionale nella determinazione delle tabelle e potere provvisorio
dei comuni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4489. Determinazione del costo di costruzione, aggiornamento e misura del
contributo sul costo di costruzione per i nuovi edifici. Discipline regionali . 44910. Determinazione del costo di costruzione e misura del contributo sul costo
di costruzione per gli interventi sull’esistente. Sintesi delle disciplineregionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 450
Art. 17 (L) Riduzione o esonero dal contributo di costruzione (a cura di ANNA LAURA FERRARIO.L’aggiornamento è a cura di GUGLIELMO ALDO GIUFFRÈ)
1. Le previsioni del comma 1 e del comma 2. L’edilizia convenzionata: rinvio.La realizzazione della prima abitazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 452
2. Tipologie di esenzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4542.1. Interventi in zona agricola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4542.2. Ristrutturazione e ampliamento edifici unifamiliari . . . . . . . . . 4552.3. Realizzazione di opere pubbliche e opere di urbanizzazione . . . 4562.4. Interventi a seguito di pubbliche calamità e di recupero energetico . 459
Art. 18 (L) Convenzione-tipo (a cura di ANNA LAURA FERRARIO. L’aggiornamento è a cura diGUGLIELMO ALDO GIUFFRÈ)
Art. 21 (R) Intervento sostitutivo regionale (a cura di ALDO RUSSO)
1. Il procedimento di rilascio del permesso di costruire: rapporti tra fontinell’ipotesi di silenzio della p.a. e altri aspetti problematici . . . . . . . . . 500
2. Il silenzio della p.a. nel procedimento di rilascio del permesso di costruire.L’originaria opzione del testo unico per il silenzio rifiuto . . . . . . . . . . 506
Art. 22 (L) Interventi subordinati a denuncia di inizio attività [a cura di FRANCESCO DELFINO ePIERLUIGI MANTINI (§ 9.1.). L’aggiornamento è a cura di PIERLUIGI MANTINI]
8. Il comma 3 dell’art. 22: gli interventi previsti alla lett. c) . . . . . . . . . . . 5579. Il comma 4 dell’art. 22: la legislazione regionale . . . . . . . . . . . . . . . . 557
9.1. Le innovazioni del c.d. decreto Sblocca Italia. Quadro sinottico . 5599.2. La d.i.a. nella legislazione regionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . 569
10. Il comma 5 dell’art. 22: il contributo di costruzione . . . . . . . . . . . . . . 57211. Il comma 6 dell’art. 22: gli immobili sottoposti a tutela . . . . . . . . . . . . 57612. Il comma 7 dell’art. 22: la facoltatività della d.i.a . . . . . . . . . . . . . . . . 578
Art. 23 (L-R) Disciplina della denuncia di inizio attività (a cura di SILVIA TUCCILLO)
1. Premessa: i modelli di liberalizzazione edilizia dopo la conversione del d.l.cd. Sblocca Italia e l’ambito di applicazione dell’art. 23 del t.u. edilizia . . 581
2. Il procedimento per il rilascio della denuncia di inizio di attività edilizia:soggetti, regole e termini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 584
Art. 23 bis Autorizzazioni preliminari alla segnalazione certificata di inizio attività e alla comu-nicazione dell’inizio dei lavori (a cura di GIUSEPPINA MARI)
1. Introduzione: la disciplina recata dall’art. 23-bis, commi 1-3 . . . . . . . . . 6042. Le modalità di acquisizione delle autorizzazioni preliminari alla s.c.i.a. ed
23 t.u. edilizia per la super-d.i.a. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6094. Il ruolo dello sportello unico per l’edilizia: la gestione unitaria di un
« procedimento di procedimenti » . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6125. S.c.i.a. ed interventi ricadenti nelle zone omogenee A o assimilate. La s.c.i.a.
Art. 23 ter Mutamento d’uso urbanisticamente rilevante (a cura di ROBERTO INVERNIZZI)
1. Generalità; una norma problematica e di dubbia utilità . . . . . . . . . . . 6201.1. Struttura, contesto, precedenti e fini della norma . . . . . . . . . . 6201.2. La norma nel quadro costituzionale della legislazione in materia di
governo del territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6212. I mutamenti di destinazione d’uso contemplati dalla norma . . . . . . . . . 625
Art. 28 (L) Vigilanza su opere di amministrazioni statali (a cura di RICCARDO URSI. L’aggior-namento è a cura di ANNALAURA LEONI)
1. La vigilanza sulla conformità urbanistica delle opere pubbliche statali . . . 682
Art. 28 bis Permesso di costruire convenzionato (a cura di MARINA D’ORSOGNA)
1. Inquadramento normativo e ambito di operatività dell’istituto . . . . . . . 6842. I tratti caratterizzanti il permesso di costruire convenzionato . . . . . . . . 686
Art. 29 (L) Responsabilità del titolare del permesso di costruire, del committente, del costruttore edel direttore dei lavori, nonché anche del progettista per le opere subordinate a segnalazionecertificata di inizio attività [a cura di GIORGIO PAGLIARI (§§ 1, 3, 5-7) e SOLVEIG COGLIANI (§§2, 4, 8)]
Art. 32 (L) Determinazione delle variazioni essenziali (a cura di GIORGIO PAGLIARI e DANIELA
VIVA)
1. Il rapporto tra l’illecito « variazioni essenziali » e quelli degli « interventieseguiti in assenza di permesso di costruire » e della « totale difformità » . 771
2. I profili di dubbia costituzionalità: la compatibilità dell’art. 32 in commentocon i principi sulla competenza legislativa concorrente (art. 117, comma 3,Cost.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7732.1. (Segue) La compatibilità delle previsioni dei primi due commi del-
l’art. 32 in commento con i principi sulla competenza legislativaconcorrente (art. 117, comma 3, Cost.). Il problema delle leggiregionali anteriori rispetto all’entrata in vigore del t.u.dell’edilizia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 775
2.2. (Segue) La compatibilità con la competenza legislativa esclusivadello Stato in materia di tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e deibeni culturali (art. 117, comma 2, lett. s, Cost.) . . . . . . . . . . . . 777
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INDICE SOMMARIO
2.3. (Segue) La compatibilità rispetto alla competenza esclusiva statalein materia penale (art. 117, comma 2, lett. l, e 25, comma 2, Cost.) . 777
3. Il problema dell’applicabilità immediata o meno dell’art. 32 in commentoin carenza della legislazione regionale attuativa . . . . . . . . . . . . . . . . 7783.1. La questione dell’inquadramento delle fattispecie di variazioni
essenziali nelle Regioni prive della legislazione in materia . . . . . 7804. Il concetto di « variazione essenziale al progetto approvato ». Il problema
dell’applicabilità agli interventi assentiti con d.i.a. ai sensi del comma 3dell’art. 22 t.u. dell’edilizia. Le condiciones iuris imposte dal legislatore sta-tale: 1) Il necessario ricorso di uno dei presupposti indicati dal comma 1dell’art. 32 t.u. dell’edilizia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7804.1. (Segue) 2) L’esclusione delle variazioni riguardanti i locali c.d.
5. Le singole fattispecie di variazione essenziale: 1) Mutamento della destina-zione d’uso che implichi variazione degli standard previsti dal decretoministeriale 2 aprile 1968, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 97 del 16aprile 1968 (art. 31, comma 1, lett. a). Principi generali . . . . . . . . . . . 7845.1. Il mutamento di destinazione d’uso con variazione degli standard
5.2. Il mutamento di destinazione d’uso con variazione degli standardurbanistici nella legislazione delle regioni a statuto speciale: breveexcursus . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 790
5.3. Il mutamento di destinazione d’uso con variazione degli standardurbanistici nella legislazione regionale: brevi considerazioni di sin-tesi. Il problema del mancato richiamo del comma 2 dell’art. 32t.u. in esame . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 791
6. Le singole fattispecie di variazione essenziale: 2) L’aumento consistentedella cubatura o della superficie di solaio da valutare in relazione al pro-getto approvato (art. 32, comma 1, lett. b) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 792
7. Le singole fattispecie di variazione essenziale: 3) Le modifiche sostanziali diparametri urbanistico-edilizi del progetto approvato ovvero della localiz-zazione dell’edificio sull’area di pertinenza (art. 32, comma 1, lett. c) . . . 7947.1. La legislazione regionale: breve excursus . . . . . . . . . . . . . . . . 7977.2. Le fattispecie delle variazioni essenziali: 3.1) Le modifiche sostan-
ziali di parametri urbanistico-edilizi del progetto approvato ov-vero della localizzazione dell’edificio sull’area di pertinenza (art.32, comma 1, lett. c): le modifiche sostanziali della localizzazionedell’edificio sull’area di pertinenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 799
8. Le singole fattispecie di variazione essenziale. Il mutamento delle caratte-ristiche dell’intervento edilizio assentito (art. 32, comma 1, lett. d). Lalegislazione regionale in materia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 800
9. La violazione delle norme vigenti in materia edilizia antisismica quandonon attenga a fatti procedurali (art. 32, comma 1, lett. e). Inquadramentodella fattispecie. Analisi della legislazione regionale . . . . . . . . . . . . . . 801
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10. La qualificazione degli interventi costituenti variazione essenziale effettuatisu immobili sottoposti a vincolo ai sensi del c.d. Codice Urbani ovvero suimmobili ricadenti in parchi o in aree protette nazionali o regionali (art. 32,comma 3, t.u. dell’edilizia) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 802
Art. 33 (L) Interventi di ristrutturazione edilizia in assenza di permesso di costruire o in totaledifformità [a cura di CHRISTIAN IAIONE (§§ 2-6) e PAOLO STELLA RICHTER (§ 1)]
5. L’esercizio del potere repressivo. Carattere obbligatorio e vincolato . . . . 8255.1. La comunicazione di avvio del procedimento . . . . . . . . . . . . 8275.2. La motivazione delle misure repressive . . . . . . . . . . . . . . . . 8295.3. (Segue) L’obbligo di motivare la scelta sanzionatoria effettuata. In
particolare, l’impossibilità del ripristino . . . . . . . . . . . . . . . . 8305.4. Il contenuto dell’ordine di ripristino. In particolare, il termine per
6. Il regime speciale per gli immobili vincolati e per quelli compresi nelle zone« A » di cui al d.m. 2 aprile 1968, n. 1444 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 835
Art. 34 (L) Interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire [a cura di CHRI-STIAN IAIONE (§§ 2-4) e PAOLO STELLA RICHTER (§ 1)]
Art. 35 (L) Interventi abusivi realizzati su suoli di proprietà dello Stato o di enti pubblici [a curadi CHRISTIAN IAIONE (§§ 2-3) e PAOLO STELLA RICHTER (§ 1)]
1. L’ambito applicativo della norma. Opere di amministrazioni non statali eopere di privati su suolo pubblico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 854
2. Il regime repressivo: la misura ripristinatoria . . . . . . . . . . . . . . . . . 8583. Il ruolo delle amministrazioni proprietarie. I poteri di autotutela
Art. 36 (L) Accertamento di conformità (a cura di FABIO SAITTA)
1. La sanatoria prima della l. n. 47/1985 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8632. La sanatoria per accertamento di conformità ex art. 13 l. n. 47/1985: natura,
oggetto ed effetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8653. La « doppia conformità » e la c.d. « sanatoria giurisprudenziale » . . . . . . 8694. La c.d. « sanatoria giurisprudenziale » alla luce del nuovo dettato dell’art.
Art. 37 (L) Interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata di inizioattività e accertamento di conformità [a cura di CHRISTIAN IAIONE (§§ 2-3) e PAOLO STELLA
RICHTER (§ 1)]
1. L’ambito oggettivo della fattispecie: abusi formali e abusi sostanziali . . . . 8851.1. Tardività, carenza o divergenza dalla denuncia . . . . . . . . . . . 888
sprudenziale anteriore alla novella della l. n. 241/1990 . . . . . . . . . . . . 9003. Il potere di annullamento d’ufficio di un permesso di costruire: dottrina e
giurisprudenza a confronto con l’art. 21-nonies, l. n. 241/1990 . . . . . . . 9094. L’annullamento d’ufficio nel prisma dell’art. 21-octies, l. n. 241/1990 . . . 9145. L’art. 38 del t.u. edilizia: considerazioni preliminari e comparazione con la
disciplina posta dalla l. n. 47/1985 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9166. Confronto tra il regime sanzionatorio ex art. 38 e quello ex art. 31 del testo
unico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9177. L’annullamento del permesso di costruire per vizi delle procedure e la loro
3.4. La soluzione della legislazione Toscana . . . . . . . . . . . . . . . . 9604. Inapplicabilità di sanzioni edilizie e penali in caso di omesso o ritardato
pagamento del contributo di costruzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9605. Il termine di prescrizione del diritto dell’Amministrazione a ricevere il
4.2.1. Le modifiche al regime generale della prescrizione . . . 10614.2.2. I termini di prescrizione dei reati previsti dall’art. 44 . . 10624.2.3. Sospensione, decorrenza e onere probatorio della
Art. 46 (L) Nullità degli atti giuridici relativi ad edifici la cui costruzione abusiva sia iniziata dopoil 17 marzo 1985 (a cura di GAETANO DI GIOVINE)
1. Generalità. Inquadramento sistematico della norma. I rapporti tra l’art. 46d.lg. 380/2001 e la normativa edilizia. La validità degli atti giuridici relativiad edifici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1103
2. L’ambito di applicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11093. La validità degli atti relativi ad edifici oggetto di interventi eseguiti in base
a permesso annullato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11144. La tutela dei terzi titolari di diritti di garanzia o di servitù acquisiti in base
ad atto iscritto o trascritto anteriormente alla trascrizione della domandadiretta a far accertare la nullità degli atti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1115
nari delle aziende erogatrici dei servizi pubblici . . . . . . . . . . . . . . . . 11274. (Segue) Fattispecie in tema di applicazione del divieto di erogazione di
delle imposte dovute in misura ordinaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11487. Azioni di danno nei confronti del committente da parte dei suoi aventi
Art. 50 (L) Agevolazioni tributarie in caso di sanatoria
1. La sanatoria edilizia e i suoi effetti sulla avvenuta revoca delle agevolazionitributarie. a) Effetti della sanatoria; b) Efficacia ex tunc della sanatoria . . . 1156
2. La provvisoria concessione delle agevolazioni fiscali in pendenza delladomanda di sanatoria edilizia. a) Acquisto di prima casa: imposte di regi-stro, ipotecarie e catastali; b) Acquisto prima casa in regime di I.v.a.; c)Determinazione della base imponibile, ai fini dell’imposta comunale sugliimmobili (I.C.I.), di fabbricato in costruzione ma dichiarato in catasto; d)Effetti del rilascio del permesso in sanatoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1158
1287
INDICE SOMMARIO
Art. 51 (L) Finanziamenti pubblici e sanatoria
1. Violazioni edilizie. Immobili edificati in zone alluvionali e sismiche . . . . 1166
PARTE II
NORMATIVA TECNICAPER L’EDILIZIA
(Omissis)
PARTE III
DISPOSIZIONI FINALI
Capo I. Disposizioni finali
Art. 136 (L) Abrogazioni [a cura di MAURA CARTA (§§ 1-4) e ANDREA BARLETTA (§§ 5-6)]