Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Arci Servizio Civile NazionaleInformazioni aggiuntive per i cittadini: Sede centrale: Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, 00157 Roma Tel: 0641734392 Fax 0641796224 Email: [email protected]Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Indirizzo: Arci Servizio Civile Pontedera Tel: 0587 57467 Email: [email protected]Sito Internet: www.arciserviziociviletoscana.it; www.arciserviziocivile.it Responsabile dell’Associazione locale dell’ente accreditato: Chiara Bini Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Sara Bandecchi 2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ00345 3) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Albo Nazionale – Ente di I classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) TITOLO DEL PROGETTO: AMICI A 4 ZAMPE5) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA: Settore: Assistenza Area di intervento: Disabili Codifica: A6 6) DESCRIZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO E DEL CONTESTO TERRITORIALE ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI DEFINITE, RAPPRESENTATE MEDIANTE INDICATORI MISURABILI; IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO:Il progetto è promosso e realizzato dall’Associazione Amici degli Animali a Quattro Zampe presso il Parco La Valle Incantata di Lajatico, provincia di Pisa.
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) · Codifica: A6 6) DESCRIZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO E DEL CONTESTO TERRITORIALE ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL ... Amici degli Animali
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Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Arci Servizio Civile Nazionale Informazioni aggiuntive per i cittadini: Sede centrale: Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, 00157 Roma Tel: 0641734392 Fax 0641796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Indirizzo: Arci Servizio Civile Pontedera Tel: 0587 57467 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziociviletoscana.it; www.arciserviziocivile.it Responsabile dell’Associazione locale dell’ente accreditato: Chiara Bini Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Sara Bandecchi 2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ00345 3) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Albo Nazionale – Ente di I classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) TITOLO DEL PROGETTO: AMICI A 4 ZAMPE 5) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA: Settore: Assistenza Area di intervento: Disabili Codifica: A6 6) DESCRIZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO E DEL CONTESTO TERRITORIALE ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI DEFINITE, RAPPRESENTATE MEDIANTE INDICATORI MISURABILI; IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO: Il progetto è promosso e realizzato dall’Associazione Amici degli Animali a Quattro Zampe presso il Parco La Valle Incantata di Lajatico, provincia di Pisa.
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Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
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L’associazione è una onlus che gestisce un parco canile attrezzato che ha sede in località Susciano, a Lajatico, nel bel mezzo delle colline della zona della Valdera, tra Pisa e Volterra. La struttura è il parco canile rifugio e sanitario di riferimento del comune di Lajatico e di altri 11 comuni appartenenti alleare Valdera: Pontedera, Ponsacco, Palaia, Terricciola, Casciana Terme Lari, Buti, ed inoltre dei comuni di Castelfranco di Sotto, Fucecchio e Collesalvetti. 6.1 Descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza: Il progetto “AMICI A 4 ZAMPE” si colloca all’interno dei servizi collocati nel territorio dei comuni della Valdera. Il territorio di riferimento è la Provincia di Pisa e, in particolare, la zona dei comuni della Valdera e della Asl 5 zona Valdera, che da anni sta sperimentando una strategia di governance associata e integrata nell’area delle politiche e della gestione dei servizi socio‐educativi (prima attraverso i Piani di Zona, ora attraverso i Piani di Salute definiti dalle Società della Salute della zona Valdera). I dati in riferimento al settore di intervento Il settore di intervento individuato è quello degli interventi rivolti prevalentemente a disabili e minori. Sulla base del PIS Valdera (Volume Profilo Immagine di Salute in Valdera) e dai recenti aggiornamenti forniti dalla Società della Salute (anno 2015), la popolazione della Valdera contava nell’età tra 0 e 4 anni un numero di 4.687 bambini (2.407 maschi e 2.280 femmine) pari a circa il 4,3% della popolazione e risultano collocati nella fascia di età tra i 5 ed i 19 anni 13.680 persone. La struttura del PIS indica i seguenti dati:
- i bambini nella fascia tra i 5 ed i 9 anni risultano 4.413, pari a 4,1% circa della popolazione - i ragazzi tra i 10 ed i 14 anni risultano 4.631, pari al 4,3% circa della popolazione - gli adolescenti tra i 15 ed 19 anni risultano 4.636, pari al 4,3% della popolazione. Relativamente al settore disabilità si riporta quando definito nell’ultimo Piano integrato di satute della società della salute Valdera (fonte 2015): Analizzando i dati relativi alla tipologia di handicap per classe di età si rileva come quello prevalente sia l’handicap psichico (in totale 333 casi su 640 pari al 52%).
I dati forniti dall’Azienda USL 5 di Pisa connotano un fenomeno sostanzialmente stabile in alcune aree centrali (rispetto alla città di Pontedera) ed in crescita nelle zone più periferiche dell’Alta Valdera (per es. Chianni, Lajatico, Capannoli, etc.). La disabilità ed il mondo della “pet therapy” Lo psichiatra infantile Boris Levinson fu il primo a coniare il termine di "pet‐therapy" per descrivere l'uso di animali da compagnia nella cura di malattie psichiatriche. Levinson aveva notato come alcuni dei propri pazienti come bambini con serie difficoltà di relazione e di comunicazione interpersonale, stabilissero con sorprendente facilità legami affettivi e cognitivi (connotati da stabilità relazionale) con il proprio cane. L'animale aveva la funzione di aiutare il bambino ad abbassare le proprie barriere emotive, fornendo un’interessante spunto di comunicazione tra paziente e terapista. Secondo Levinson la chiave dell'efficacia
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Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
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terapeutica del partner animale sarebbe rappresentata dal “conforto” e dalla “simpatia” incondizionati che esso fornisce. Altri studi hanno successivamente evidenziato una benefica influenza anche solo dalla presenza di un animale sui sintomi principali dello stress, cioè, l’animale induce una normalizzazione del ritmo cardiaco, della pressione arteriosa, della frequenza respiratoria, della tensione muscolare e non ultimo del livello plasmatico del colesterolo. “L’utilizzo di animali da compagnia ai fini di Pet Therapy” è stato riconosciuto come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003. Tale decreto ha sancito per la prima volta nella storia del nostro paese il ruolo che un animale può avere nella vita affettiva di una persona, nonché la valenza terapeutica degli animali da compagnia. E’ importante sottolineare che, il termine pet therapy si sta modificando con: 1) Attività Educative con l’ausilio di animali (AAE), quando l’animale stimola le attività con finalità educative. Tali progetti sono generalmente avviati nelle scuole (materne o elementari) e consistono in esperienze di educazione alla conoscenza e al rispetto del mondo animale in tutte le sue componenti, attraverso l’incontro con gli animali, la visione di filmati, visite ai parchi, fattorie pedagogiche. Le AAE sembrano migliorare l’attenzione e l’apprendimento, il rendimento scolastico, la curiosità e i rapporti sociali e ridurre fenomeni di devianza, bullismo e abbandono scolastico; 2) Attività Assistite con gli animali (AAA), quando si organizzano attività rivolte a migliorare la qualità della vita dei soggetti coinvolti con interventi di tipo ricreativo, educativo e/o assistenziale. Tali attività sono rivolte in particolare alle categorie di persone “vulnerabili”, quali ad esempio i ciechi o i portatori di handicap fisici e psichici. Si caratterizzano perché sono programmi erogati in vari ambienti (scuole, ospedali, ecc), realizzati da personale opportunamente formato, in cui vengono coinvolti animali che rispondono a determinati requisiti attitudinali e di capacità. Obiettivi che possono essere raggiunti con tali attività sono, ad esempio, quelli che contribuiscono a migliorare la qualità della vita di soggetti al fine di distrarle da situazioni particolarmente stressanti, di rilassarle e di divertirle. 3) Terapie Assistite con gli animali (AAT), quando l’animale, definito coterapeuta, è parte integrante di un progetto terapeutico. In questo caso la terapia si deve porre degli obiettivi ben precisi e deve produrre modificazioni nello stato del paziente. Gli scopi delle AAA/AAT sono essenzialmente: a. Accrescere l’autostima. b. Motivare le pulsioni relazionali. c. Diminuire gli stati di paura, ansia e depressione. d. Arricchire il vocabolario comunicazionale. e. Dare un sostegno nelle “crisi di passaggio”. f. Aumentare la curiosità e l’entusiasmo. Da un punto di vista educativo in questi anni si è potuto riscontrare che l’interazione con l’animale presenta significative valenze:
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‐ Formative, nella capacità di aumentare il vocabolario immaginativo, di diminuire la diffidenza verso la diversità, di aumentare le pulsioni comunicative, di tranquillizzare e di dare sostegno nelle crisi di passaggio, di aumentare l’autostima, di implementare relazioni empatiche, di accendere la fantasia.
‐ Didattiche, nella capacità di fungere da centro di interesse, nel permettere esperienze di giocostudio, nella capacità di connettere ambiente domestico e ambiente di scuola, nel facilitare percorsi interdisciplinari, nel rendere più facilmente comprensibili alcuni concetti descrittivi e alcuni valori. ‐ Di sostegno, nell’aumentare interesse e motivazione ludica e cognitiva, nel facilitare i rapporti sociali, nell’offrire stimoli tranquillizzanti e appaganti, nel diminuire l’attenzione su stati di ansia/depressione, su situazioni d’angoscia o esperienze negative, su attacchi di panico o fobie generiche. Il metodo di Pet Therapy può essere applicato in diverse situazioni, ma non possiamo certo pensare che l’approccio sia identico in tutti i contesti terapeutici.
Infatti, gli obiettivi cambiano a seconda del tipo di utente che si segue e ovviamente si modificano anche i tempi e le situazioni. Nell’applicazione del metodo: ‐ è importante che l’ambiente dove svolgere l’attività sia naturale, sereno, non medicalizzato, di per sé stimolante; ‐ per il raggiungimento dei diversi obiettivi devono essere utilizzate le caratteristiche peculiari di ogni specie e di ogni singolo soggetto (colore, carattere, tipo di pelliccia, ecc); ‐ per ogni persona che necessita di questo supporto terapeutico, deve essere stabilito un programma con obiettivi e tempi di applicazione diversificati a seconda della patologia, dell’età, della terapia farmacologica ecc; ‐ il “lavoro” deve essere svolto nel pieno rispetto dei tempi e delle modalità di utenti e animali; ‐ l’animale co‐terapeuta diventa una risorsa fondamentale delle AAA/TAA in quanto soggetto attivo di una relazione che incentiva miglioramenti da parte dei soggetti coinvolti nei programmi di AAA/TAA perché è un elemento che stimola la fantasia, la curiosità, la capacità di osservazione e l’interazione. Si definiscono tre livelli di attività di pet‐relationship che possono essere applicate ad un progetto singolarmente o come percorso di graduale avvicinamento all’animale. Le tre attività prevedono: 1) attività referenziale in cui si prende l’animale come soggetto dell’attenzione senza effettivamente coinvolgerlo fisicamente; 2) attività osservative nelle quali l’animale è presente ma non si ha ancora un’interazione diretta con esso e l’attività si limita alla sua osservazione; 3) attività di interazione cioè il vero e proprio incontro e la relazione con l’animale. In quest’ultimo ambito le attività che possono essere messe in atto sono le seguenti: ‐ l’approccio (modalità di relazionarsi col pet) ‐ il contatto (relazione tattile) ‐ relazione epimeletica (grooming, accudimento, affettivo) ‐ interazione mimetica (imparare a muoversi in concerto con l’animale) ‐ il gioco
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Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
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‐ il dialogo (comunicazione paralinguistica, autocontrollo) ‐ la cura (accudimento, miglioramento dell’autostima, affettività, etc.) ‐ la centripetazione (diventare fulcro d’interesse per il pet) ‐ richiedere performances al pet, dare comandi, etc. ‐ collaborazione col pet in qualche attività (cognitiva, motoria, ludica, etc.) La scelta del tipo di attività da organizzare deve essere effettuata con criterio, in relazione alle necessità del fruitore del progetto, al piano di pet‐relationship che ci proponiamo di attivare, alle finalità, alla situazione in cui si andrà ad operare, prevedendo anche il graduale passaggio da un piano d’attività al successivo quando preventivamente programmato. La pet relationship, quando gestita con metodo scientifico, è un’occasione per far emergere una grande opportunità che l’animale regala all’uomo, ovvero la possibilità di relazionarsi con un’alterità che lo conduce in ambiti nuovi, creando un ponte affettivo‐comunicativo grazie al quale la persona può passare da una condizione di isolamento o chiusura ad una di graduale apertura, con l’animale in primis e con altre persone in seguito. Associata alle AAA/AAT c’è la zooantropologia (AAE) che nasce tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni ‘80 come disciplina di analisi della relazione uomo‐animale e delle implicazioni referenziali e produttive di questo rapporto (l’animale assume il ruolo di partner). Alla base del significato educativo del rapporto con l’animale vi sono le diverse valenze che l’animale può assumere all’interno di questo rapporto: ‐ valenze formative: l’animale come fonte primaria per il riconoscimento dell’alterità, come incontro con la diversità, come stimolo per l’immaginazione attraverso la scoperta delle molteplici varietà morfo‐funzionali che sono anche uno stimolo a recepire i segnali che provengono dalla natura e a cercare di comprenderli, infine l’animale come stimolo alla confidenza e alla libertà di esprimersi in quanto altro non giudicante e non esigente. ‐ valenze educative: la vicinanza psicologica tra il bambino e l’animale, il potere tranquillizzante. L’animale può essere l’intermediario più competente e accattivante per un percorso didattico di ravvicinamento alla realtà naturale, inoltre, per la sua caratteristica a creare momenti di distensione e di gioco, può creare nella classe la situazione ottimale a favorire la comunicazione tra i ragazzi, tra i ragazzi e l’insegnante e nei soggetti con particolari difficoltà. A conferma di quanto sopra esposto, c’è da dire che molti dei bambini e degli adolescenti che hanno o che hanno avuto un animale in casa dichiarano di avere trovato in lui una fonte di conforto nei momenti difficili dimostrando dal punto di vista psicologico una maggiore sicurezza, sensibilità e personalità. Uno degli obiettivi socio‐motivazionali della zooantropologia è ad esempio la stimolazione dell’empatia nei bambini e negli adolescenti (la capacità di identificarsi con l’altro): il bambino o l’adolescente vede gli animali come pari. Gli animali sono come appaiono; si può insegnare al bambino o all’adolescente a leggere il linguaggio del corpo dell’animale e la comprensione di quello che un animale prova è più semplice che la determinazione di quello che prova una persona in quanto l’animale è spontaneo e vive al momento. Quando il bambino o l’adolescente diventa più grande la sua capacità di entrare in empatia con gli animali viene trasferita alle sue esperienze con gli altri esseri umani. Infine acquisire le capacità di curare gli altri esseri viventi conduce alla comprensione del proprio bisogno di essere accudito. Inoltre, un rapporto positivo con un animale d'affezione può favorire nel bambino e nell’adolescente un interesse verso la natura in genere e la sua conservazione.
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Da tutto questo, forti dell’esperienza acquisita negli agli dall’Associazione Animali a quattro zampe Onlus, attraverso questo progetto si vuole intervenire su due criticità, permettere al canile di diventare un luogo di incontro per abbandonare l’idea che il canile sia un luogo chiuso, non aperto alla comunità, per poi trasformarlo in un luogo utile alla comunità attraverso percorsi formativi rivolti soprattutto ai disabili ed ai bambini, in particolare ai bambini più fragili, per sensibilizzare la comunità sull’importanza che possono avere gli animali con i quali è possibile creare un ponte affettivo‐comunicativo grazie al quale l’individuo può passare da una condizione di isolamento o chiusura ad una di graduale apertura, con l’animale in primis e con altre persone in seguito. Il progetto verrà valutato alla fine del suo percorso attraverso i seguenti indicatori: n. interventi di pet therapy n. scuole coinvolte n. iniziative e eventi interni al parco n. bambini coinvolti n accessi dei cittadini alle attività del parco canile n. iniziative e eventi esterni al parco n. interventi di prevenzione e recupero di randagi n. adozioni n. affidamenti n. interventi di sensibilizzazione
6.2 Criticità relativi agli indicatori riportati al 6.1
CRITICITA’ INDICATORI MISURABILI
Criticità 1 Troppo spesso i canili sono luoghi chiusi, non aperti alla comunità, raramente sono luoghi fruibili dalla popolazione come spazi di socializzazione e contenitori di progetti. Il Parco canile aspira a divenire un luogo di incontro, iniziative, inserito nel territorio e aperto alle comunità con particolare riferimento alla comunità dei bambini e ragazzi affetti da disabilità
n. interventi di pet therapy n. scuole coinvolte n. iniziative e eventi interni al parco n. bambini coinvolti n accessi dei cittadini alle attività del parco canile n. iniziative e eventi esterni al parco
Criticità 2 Ampliare l’offerta del parco canile, principalmente in termini di nuove attività, anche andando a intervenire sulla promozione e sensibilizzazione locale
n. interventi di prevenzione e recupero di randagi n. adozioni n. affidamenti n. interventi di sensibilizzazione
6.3 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto: 6.3.1 destinatari diretti Sono destinatari diretti i minori ed i giovani disabili e le loro famiglie che saranno coinvolti nei progetti e nelle attività del progetto ovvero circa 20 ragazzi tra i 6 e i 12 anni. 6.3.2 beneficiari indiretti
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I beneficiari indiretti del progetto sono le famiglie coinvolte nel progetto in attività di sensibilizzazione e di tipo educativo; i comuni e le istituzioni di settore del territorio, le associazioni ambientali e ricreative del comune di Lajatico I destinatari indiretti sono anche le famiglie affidatarie degli animali ospitati dal parco. 6.4. Indicazione su altri attori e soggetti presenti ed operanti nel settore e sul territorio Nel territorio di riferimento il parco canile è l’unica associazione operante. 6.5 Soggetto attuatore ed eventuali partners Il soggetto attuatore L’associazione Amici degli animali a quattro zampe onlus gestisce un parco canile attrezzato che ha sede in località Susciano, a Lajatico, nel bel mezzo delle colline della zona della Valdera, tra Pisa e Volterra. La struttura è il canile rifugio e sanitario di riferimento del comune di Lajatico e degli altri 11 comuni appartenenti alleare Valdera: Pontedera, Ponsacco, Palaia, Terricciola, Casciana Terme Lari, Buti, ed inoltre dei comuni di Castelfranco di sotto, Fucecchio e Collesalvetti. L’area di intervento la cura e la custodia degli animali nell’ambito della prevenzione e gestione del randagismo ai sensi della Legge 281‐1991. Tale norma ha rivoluzionato la prassi di gestione del randagismo vietando da quel momento in poi l’eutanasia dei cani ospiti dei canili e delle strutture di accoglienza. L’attuazione della legge però, nel frattempo, lascia spazio al randagismo che se gestito male è problematico sia dal punto i vista ambientale a ridosso o dentro ai parchi e le aree naturalistiche minacciando fauna e e fruibilità dei parchi stessi. L’associazione amici degli animali a quattro zampe ha individuato una modalità diversa di getione del randagismo, nella formula del Parco Canile, una sorta di canile dove gli animali siano accuditi il più possibile liberi e in branco e vi sia la massima attenzione alle esigenze di ogni singolo animale curandolo sotto l’aspetto sanitario, veterinario e nella relazione con gli uomini e il mondo esterno. Per questo il parco canile è una realtà piacevole aperta alla frequentazione che aspira ad accogliere progetti, iniziative sociali e aggregative, soprattutto per minori della comunità locale. Attualmente vi operano: 3 volontari nella gestione diretta degli animali, 3 volontari nella gestione organizzativa della struttura, 2 volontari nella gestione di affidamenti e adozioni e 2 volontari nell’attività di per‐therapy I partners del progetto E’ partner del progetto lo studio veterinario Maya che oltre alla consulenza per la gestione dei cani e la pet terapy, fornisce un valido supporto educativo e formativo dedicato agli operatori e ai giovani in sc. Inoltre partecipano al progetto l’università di Pisa e l’unione dei Comuni della Valdera. (vedi box dedicato). 7) OBIETTIVI DEL PROGETTO: L’obiettivo generale del progetto è quello di promuovere attività di pet‐terapy per i minori disabili, usufruendo delle strutture del canile gestite dall’associazione progettante, al fine di permettere ai partecipanti di acquisire: 1) Conoscenza delle caratteristiche degli animali domestici e del corretto approccio. 2) Stimolazione della capacità di osservazione e tattili.
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5) Rispetto dell’Altro‐Diversità, incremento delle abilità pro sociali ed empatiche. 8) Incremento della capacità di costruire relazioni con i pari e dell’autostima. 10) L’importanza delle regole: il NO che educa. tutto questo sarà declinato attraverso i seguenti obiettivi specifici: 7.1 Gli obiettivi di cambiamento generati dalle criticità e bisogni indicati nel 6.2:
CRITICITA’ OBIETTIVI
Criticità 1 Troppo spesso i canili sono luoghi chiusi, non aperti alla comunità, raramente sono luoghi fruibili dalla popolazione come spazi di socializzazione e contenitori di progetti. Il Parco canile aspira a divenire un luogo di incontro, iniziative, inserito nel territorio e aperto alle comunità con particolare riferimento alla comunità dei bambini e ragazzi affetti da disabilità
Obiettivo 1.1 aumento attività di pet therapy per minori attraverso il coinvolgimento delle scuole del territorio
Obiettivo 1.2 aumento delle iniziative di socializzazione e aggregazione all’interno del parco canile. Dunque attivare percorsi di responsabilizzazione nei giovani attraverso i quali ritrovare la dimensione affettivo emotiva che, la quotidianità della società di oggi sta oscurando.
Criticità 2 Ampliare l’offerta del parco canile, principalmente in termini di nuove attività, anche andando a intervenire sulla promozione e sensibilizzazione locale
Obiettivo 2.1 sensibilizzazione attraverso interventi e contatti nelle e con le scuole, contrasto al randagismo e relativo aumento delle adozioni
7.2 Gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori del 6.2 alla conclusione del progetto
OBIETTIVO INDICATORI
Obiettivo 1.1 aumento attività di pet therapy per minori attraverso il coinvolgimento delle scuole del territorio
Indicatore 1.1.1 n. interventi di pet therapy
Indicatore 1.1.2 n. scuole coinvolte
Obiettivo 1.2 aumento delle iniziative di socializzazione e aggregazione all’interno del parco canile. Dunque attivare percorsi di responsabilizzazione nei giovani attraverso i quali ritrovare la dimensione affettivo emotiva che, la quotidianità della società di oggi sta oscurando.
Indicatore 1.2.1 n. iniziative e eventi interni al parco
Indicatore 1.2.2 n. bambini coinvolti
Indicatore 1.2.3 n accessi dei cittadini alle attività del parco canile
Obiettivo 2.2 sensibilizzazione attraverso interventi e contatti nelle e con le scuole, contrasto al randagismo e relativo aumento delle adozioni
Indicatore 2.1.1. n. iniziative e eventi esterni al parco
Indicatore 2.1.2 n. interventi di prevenzione e recupero di randagi
Indicatore 2.1.3. n. adozioni
Indicatore 2.1.4.n. affidamenti
Indicatore 2.1.5 n. interventi di sensibilizzazione
7.3 Il confronto fra situazione di partenza e obiettivi di arrivo
INDICATORI ex ANTE Ex POST
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Indicatore 1.1.1 n. interventi di pet therapy 48 giorni all’anno 96 giorni all’anno
Indicatore 1.1.2 n. scuole coinvolte 2 3
Indicatore 1.2.1 n. iniziative e eventi interni al parco 3 all’anno 7 all’anno
Indicatore 1.2.2 n. bambini coinvolti 20 Almeno 40
Indicatore 1.2.3 n accessi dei cittadini alle attività del parco canile
80 160
Indicatore 2.1.1. n. iniziative e eventi esterni al parco 0 2 in un anno
Indicatore 2.1.2 n. interventi di prevenzione e recupero di randagi
12 24
Indicatore 2.1.3. n. adozioni 92 150
Indicatore 2.1.4.n. affidamenti 45 81
Indicatore 2.1.5 n. interventi di sensibilizzazione 1 3 in un anno
7.4 Obiettivi rivolti ai volontari: ‐ formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; ‐ apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; ‐ fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; ‐ crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale; ‐ formazione alla cura degli animali, alle tematiche attinenti il mondo animale e il corretto rapporto tra uomo‐natura‐animali. 8 DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO CHE DEFINISCA IN MODO PUNTUALE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLE DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, NONCHÉ LE RISORSE UMANE DAL PUNTO DI VISTA SIA QUALITATIVO CHE QUANTITATIVO: Descrizione dell’ideazione e delle azioni precedenti l’avvio del progetto:
→ L’associazione contatta i responsabili di ASC per valutare la fattibilità del progetto rispetto al tipo di azioni e agli obiettivi definiti in fase di ideazione.
→ L’associazione si incontra con i volontari e i responsabili dei servizi coinvolti nel progetto per condividere l’idea progettuale accogliendo proposte, suggerimenti e idee circa la realizzazione del progetto.
→ L’associazione contatta i possibili partner del progetto e attiva le collaborazioni e parternariati. → Prima stesura della bozza di progetto ed invio ad ASC Pontedera per una prima valutazione. → Rimodulazione rispetto alle indicazioni di ASC coinvolgendo i vari attori sia del servizio pubblico che
dell’associazione → Stesura del testo definitivo e invio ad ASC per il deposito presso il Dipartimento Nazionale per il
servizio civile.
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Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
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8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Obiettivi specifici Azioni Attività
Obiettivo 1.1 aumento attività di pet therapy per minori attraverso il coinvolgimento delle scuole del territorio
1.1.1 Individuazione dei cani più idonei all'inserimento in percorsi di pet therapy rivolti ai giovani
1.1.1.1 Valutazione delle reazioni del cane al contatto materiale dell'uomo (attività realizzata dagli esperti dell’associazione)1.1.1.2 Valutazione delle reazione del cane al collare e al guinzaglio(attività realizzata dagli esperti dell’associazione) 1.1.1.3 avvio dei percorsi di uscita all'esterno del canile 1.1.1.4 valutazione delle reazione del cane all'esterno della struttura 1.1.1.5 scelta dei cani idonei ai percorsi di pet therapy (attività realizzata dagli esperti dell’associazione)
1.1.2 Cura quotidiana dei cani ospiti della struttura allo scopo di conoscere i cani dal punto di vista fisico e cognitivo (in collaborazione con ASL11 sezione veterinaria, partner del progetto)
1.1.2.1 Incontro con i volontari del canile e conoscenza della struttura 1.1.2.2 primo contatto con gli animali ospiti della struttura 1.1.2.3 riconoscimento “fisico” e cognitivo dei cani 1.1.2.4 Valutazione delle reazioni di convivenza tra gli ospiti del canile (attività realizzata dagli esperti dell’associazione) 1.1.2.5 valutazione delle reazioni a stimoli esterni (es. reazioni relative al comportamento del cane in occasione della somministrazione del cibo: dominanza o sottomissione rispetto agli altri cani) 1.1.2.6 riconoscimento dell'indole del cane
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Obiettivo 1.2 aumento delle iniziative di socializzazione e aggregazione all’interno del parco canile. Dunque attivare percorsi di responsabilizzazione nei giovani attraverso i quali ritrovare la dimensione affettivo emotiva che, la quotidianità della società di oggi sta oscurando.
1.2.1 Attivazione di collaborazioni sul territorio, scuole e associazioni, volte all'attivazione di iniziative di aggregazione e socializzazione rivolti ai minori in particolare ai minori disabili
1.2.1.1 presa dei contatti con le associazioni che svolgono attività nel settore di intervento 1.2.1.2 attivazione delle collaborazioni
Obiettivo 2.2 sensibilizzazione attraverso interventi e contatti nelle e con le scuole, contrasto al randagismo e relativo aumento delle adozioni
2.2.1 Azione di sensibilizzazione nelle e con le scuole sul tema dell’abbandono degli animali
2.2.1.1 Presa di contatti con le scuole, iniziando da quelle con cui si hanno già attività avviate 2.2.1.2 Predisposizione di una campagna informativa rivolta ai minori 2.2.1.3 Avvio delle visite nelle scuole per sensibilizzare i bambini e indirettamente le loro famiglie
Cronogramma
mesi Azioni
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Ideazione sviluppo e avvio del progetto x
Azione 0 Accoglienza dei volontari all’interno dell’associazione e loro coinvolgimento nel confronto sul progetto del servizio.Attività 0.1 Primo incontro tra l’équipe dell’associazione con il/i volontari/o, presentazione delle persone, presentazione del progetto del servizio e connessioni con la vision e la mission della cooperativa, primo confronto sul progetto.
x
Obiettivo 1.1 aumento attività di pet therapy per minori attraverso il coinvolgimento delle scuole del territorio
Azione 1.1.1 Individuazione dei cani più idonei all'inserimento in percorsi di pet therapy rivolti ai giovani
Attività 1.1.1.1 Valutazione delle reazioni del cane al contatto materiale dell'uomo (attività realizzata dagli esperti dell’associazione)
x X
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
Attività 1.1.1.2 Valutazione delle reazione del cane al collare e al guinzaglio(attività realizzata dagli esperti dell’associazione)
x x X
Attività 1.1.1.3 avvio dei percorsi di uscita all'esterno del canile
x x x x x x x x x x
Attività 1.1.1.4 valutazione delle reazione del cane all'esterno della struttura
x x x x x x
Attività 1.1.1.5 scelta dei cani idonei ai percorsi di pet therapy (attività realizzata dagli esperti dell’associazione)
x x x
Azione 1.1.2 Cura quotidiana dei cani ospiti della struttura allo scopo di conoscere i cani dal punto di vista fisico e cognitivo (in collaborazione con ASL11 sezione veterinaria, partner del progetto)
Attività 1.1.2.1 Incontro con i volontari del canile e conoscenza della struttura
X
Attività 1.1.2.2 primo contatto con gli animali ospiti della struttura
x x
Attività 1.1.2.3 riconoscimento “fisico” e cognitivo dei cani
x x x x x x
Attività 1.1.2.4 Valutazione delle reazioni di convivenza tra gli ospiti del canile (attività realizzata dagli esperti dell’associazione)
x x x x x x x
Attività 1.1.2.5 valutazione delle reazioni a stimoli esterni (es. reazioni relative al comportamento del cane in occasione della somministrazione del cibo: dominanza o sottomissione rispetto agli altri cani)
x x x x x x X
Attività 1.1.2.6 riconoscimento dell'indole del cane
x x x x x x X
Obiettivo 1.2 aumento delle iniziative di socializzazione e aggregazione all’interno del parco canile. Dunque attivare percorsi di responsabilizzazione nei giovani attraverso i quali ritrovare la dimensione affettivo emotiva che, la quotidianità della società di oggi sta oscurando. Azione 1.2.1 Attivazione di collaborazioni sul territorio, scuole e associazioni, volte all'attivazione di iniziative di aggregazione e socializzazione rivolti ai minori in particolare ai minori disabili
x x x x
Attività 1.2.1.1 presa dei contatti con le associazioni che svolgono attività nel settore di intervento
x x x x
Attività 1.2.1.2 attivazione delle collaborazioni
x x x x x x x x
Obiettivo 2.2 sensibilizzazione attraverso interventi e contatti nelle e con le scuole, contrasto al randagismo e relativo aumento delle adozioni
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
2.2.1 Azione di sensibilizzazione nelle e con le scuole sul tema dell’abbandono degli animali
2.2.1.1 Presa di contatti con le scuole, iniziando da quelle con cui si hanno già attività avviate
x x x x x x x x
2.2.1.2 Predisposizione di una campagna informativa rivolta ai minori
x x x x x
2.2.1.3 Avvio delle visite nelle scuole per sensibilizzare i bambini e indirettamente le loro famiglie
x x x x x x x x x
Azioni trasversali per il SCN
Accoglienza dei volontari in SCN x
Inserimento dei volontari in SCN x x
Formazione Specifica x x x x x x x x x
Formazione Generale x x x x x x
Informazione e sensibilizzazione x x x x x x x
Monitoraggio volontari x x x x x
Monitoraggio olp x x
Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale a quella specifica (vedi relativi box), al monitoraggio, verranno inserite anche altre attività che permetteranno ai partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi certificate attraverso l’Ente Legambiente Scuola e Formazione. I volontari del SCN saranno altresi coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto. Il complesso di tutte le attività previste dal progetto aiuteranno infine i giovani a realizzare la finalità di “contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani” indicata all’articolo 1 della legge 64/2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale.
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Attività del progetto Professionalità Ruolo nell’attività Numero
Gestione ospiti del parco canile
Volontari dell’associazione con esperienza nel settore
Gestione adozioni Volontari dell’associazione con esperienza nel settore
Gestione pre e post affido
3
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
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Zoo antropologia didattica
Esperto in zooantropologia
Gestione attività pet therapy
2
Riabilitazione comportamentale
Educatore cinofilo esperto
Riabilitazione comportamentale e gestione corretta degli animali
2
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto Si precisa che le attività descritte nel precedente box 8.1 e non svolte dai volontari in servizio civile verranno portate avanti dalle risorse umane dell’associazione come indicato. In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 8.1 i volontari in SCN saranno impegnati nelle seguenti attività con il ruolo descritto:
Azioni Attività Ruolo Periodo e piani
di attuazione (cronogramma)
1.1.1 Individuazione dei cani più idonei all'inserimento in percorsi di pet therapy rivolti ai giovani 1.1.2 Cura quotidiana dei cani ospiti della struttura allo scopo di
1.1.1.1 Valutazione delle reazioni del cane al contatto materiale dell'uomo 1.1.1.2 Valutazione delle reazione del cane al collare e al guinzaglio 1.1.1.3 avvio dei percorsi di uscita all'esterno del canile 1.1.1.4 valutazione delle reazione del cane all'esterno della struttura 1.1.1.5 scelta dei cani idonei ai percorsi di pet therapy 1.1.2.1 Incontro con i volontari del canile e conoscenza della struttura
I volontari SCN inizieranno il percorso incontrando operatori e volontari del canile, e in questa prima fase conosceranno la struttura e come nella struttura si lavora. Parteciperanno al percorso di formazione specifica offerto dall’associazione proponente il progetto
1‐3 mesi
Dopo aver visto e conosciuto la struttura, e dopo aver appreso quale sarà il loro ruolo, i ragazzi incontreranno i cani
1‐2 mesi
volontari SCN, a questo punto, inizieranno ad entrare in contatto con i cani e prima di tutto dovranno iniziare a riconoscerli e ad identificarli (imparare i loro nomi, riconoscere gli uni dagli altri ecc....)
1‐2 mesi
volontari SCN , insieme agli operatori del canile e si volontari del canile, valuteranno la capacità dei
2‐12 mesi
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
conoscere i cani dal punto di vista fisico e cognitivo (in collaborazione con ASL11 sezione veterinaria, partner del progetto)
1.1.2.2 primo contatto con gli animali ospiti della struttura 1.1.2.3 riconoscimento “fisico” e cognitivo dei cani 1.1.2.4 Valutazione delle reazioni di convivenza tra gli ospiti del canile 1.1.2.5 valutazione delle reazioni a stimoli esterni (es. reazioni relative al comportamento del cane in occasione della somministrazione del cibo: dominanza o sottomissione rispetto agli altri cani) 1.1.2.6 riconoscimento dell'indole del cane
cani di convivere pacificamente con gli altri cani, esaminando le loro reazioni alla vita comunitaria
volontari SCN, insieme agli operatori del canile e ai volontari del canile, valuteranno le reazioni dei cani a stimoli esterni in relazione al riconoscimento del carattere dominante rispetto al carattere sottomesso (es.in occasione della somministrazione del cibo)
2‐12 mesi
Dopo aver valutato tutte le reazioni sopra descritte i ragazzi saranno in grado di riconoscere l'indole dei cani ospiti
6‐12 mesi
volontari SCN, insieme al personale che li affiancherà in questa attività, valuteranno le reazioni dei cani al contatto umano, ad esempio accarezzandoli, spazzolandoli, giocando con loro ecc... valutando anche eventuali manifestazioni di gelosia o di egocentrismo da parte del cane stesso. In questa attività si prevede anche la valutazione delle reazioni dei cani in occasione degli incontri periodici che il canile ha con le scuole elementari al fine di esaminare reazioni al contatto dei bambini)
Dal 3 mese
volontari SCN, insieme al personale che li affiancherà in questa attività, valuteranno le reazioni dei cani al contatto diretto con accessori che possono
3‐12 mesi
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
eventualmente limitare la loro libertà quali collare e guinzaglio.
volontari SCN a questo punto inizieranno a portare i cani fuori dalla struttura
3‐12 mesi
A questo punto, concluse le precedenti azioni, volontari SCN valuteranno la capacità del cane di ambientarsi all'ambiente esterno del canile (considerato da loro stessi la propria casa)
3‐12 mesi
Fatte tutte le valutazioni sopra descritte siamo a questo punto in grado di individuare il gruppo di cani più idoneo alla pet therapy
3‐6 mesi
1.2.1 Attivazione di collaborazioni sul territorio, scuole e associazioni, volte all'attivazione di iniziative di aggregazione e socializzazione rivolti ai minori in particolare ai minori disabili
1.2.1.1 presa dei contatti con le associazioni che svolgono attività nel settore di intervento 1.2.1.2 attivazione delle collaborazioni
A questo punto inizia la fase conclusiva. volontari SCN quindi, insieme ai volontari e agli operatori del canile, dovranno prendere contatto con le associazioni e d enti del territorio che operano nel settore di intervento del presente progetto al fine di individuare possibili collaborazioni per l'attivazione di percorsi di pet therapy rivolti ai giovani ed ai minori disabili
4‐8 mese
2.2.1 Azione di sensibilizzazione nelle e con le scuole sul tema dell’abbandono degli animali
2.2.1.1 Presa di contatti con le scuole, iniziando da quelle con cui si hanno già attività avviate 2.2.1.2 Predisposizione di una campagna informativa rivolta ai minori 2.2.1.3 Avvio delle visite nelle scuole per sensibilizzare i bambini e
Una volta individuati i possibili collaboratori i ragazzi, insieme ai volontari e agli operatori del canile, inizieranno a lavorare per l'attivazione pratica delle collaborazioni (incontri di conoscenza, programmazione e progettazione dei percorsi specifici di intervento), infine aiuteranno
4‐12 mesi
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
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indirettamente le loro famiglie
l’associazione a predisporre piccole campagne di sensibilizzazioni da utilizzare nelle scuole e supporteranno i volontari dell’associazione negli incontri che si realizzeranno nelle scuole
In relazione alle attività descritte nei precedenti punti, i volontari saranno impegnati in tutte le fasi di realizzazione e svolgimento del progetto, sia nella parte più pratica, in tutte le attività a contatto diretto con gli animali, sia in ufficio, nei contenuti più teorici di studio e programmazione al fine di individuare vie per il perseguimento di determinati obiettivi. ‐ Nel dettaglio, nelle attività da realizzarsi nei confronti degli animali ospiti, i volontari avranno il ruolo di affiancamento e supporto degli operatori nell’espletamento di tutte le attività e mansioni, ovvero: somministrazione di cibo, sgamba mento e socializzazione degli stessi, gestione dei turni di uscite dei cani, singoli o in branco, cura in ogni momento dell’aspetto relazionale, cognitivo, ludico ed educativo dei soggetti. ‐ In una prima fase il ruolo dei volontari si configura come importante sostegno agli operatori nello svolgimento delle suddette attività fino al raggiungimento di una piena autonomia, (dopo due mesi circa dalla formazione) che permetterà loro di svolgere le attività anche senza i volontari, pur mantenendo un costante confronto con loro e privilegiando il lavoro di squadra. ‐ Similmente, nell’attività in ufficio i volontari affiancheranno gli esperti e collaboreranno all’individuazione delle strategie, all’operare delle scelte e a elaborare i protocolli di cui l’associazione dovrà dotarsi, ovvero: analisi e studio della situazione di fatto e delle criticità, individuazione di obiettivi e soluzione, redazione protocollo adozioni, redazione e pacchetto promozionale per adozioni a distanza. Elaborazione e predisposizione degli argomenti da affrontare nella didattica in materia di zooantropologia da affrontare presso le scuole. Come per l’attività pratica, i volontari saranno inseriti e coinvolti nel lavoro di gruppo di operatori ed esperti. Col tempo, la fiducia e l’esperienza, saranno individuati degli step e dei sotto‐progetti da far loro condurre in autonomia, pur nel coordinamento con i referenti. Infine i volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 7 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale alla realizzazione dell’obiettivo indicato al box 7, sezione “obiettivi dei volontari” che viene qui riportato: ‐ formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; ‐ apprendimento delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro; ‐ partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al successivo box 17.
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
9) NUMERO DEI VOLONTARI DA IMPIEGARE NEL PROGETTO: 4 10) NUMERO POSTI CON VITTO E ALLOGGIO: 0 11) NUMERO POSTI SENZA VITTO E ALLOGGIO: 4 12) NUMERO POSTI CON SOLO VITTO: 0 13) NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI, OVVERO MONTE ORE ANNUO: 1400 con un minimo di 12 ore settimanali 14) GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI (MINIMO 5, MASSIMO 6): 5 giorni 15) EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Le giornate di formazione potrebbero essere svolte anche nella giornata del sabato. Le ore giornaliere di servizio potrebbero svolgersi anche con orario spezzato (mattina più pomeriggio) e nel fine settimana, sabati e domeniche. 16) SEDE/I DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO, OPERATORI LOCALI DI PROGETTO E RESPONSABILI LOCALI DI ENTE ACCREDITATO: Allegato 01 17) EVENTUALI ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: Complessivamente, le/i volontarie/i del SCN saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 25 ore ciascuno, come di seguito articolato. I volontari del SCN partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale che l’Ente intende attuare almeno tramite incontri presso:
- associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione
- luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale.
Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari in SCN potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, nei 6 mesi centrali del progetto, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, i volontari in SCN saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCN nel territorio, per complessive 16 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i volontari del SCN prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene.
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente i volontari in SCN e si esplica in 3 differenti fasi:
- informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale)
- sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette)
- diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCN alle attività promozionali dell’associazione)
Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà diffuso materiale informativo preso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio. 18) CRITERI E MODALITÀ DI SELEZIONE DEI VOLONTARI: Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del SCN descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione 19) RICORSO A SISTEMI DI SELEZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): Si 20) PIANO DI MONITORAGGIO INTERNO PER LA VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ DEL PROGETTO: Ricorso al sistema di monitoraggio e valutazione, depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del SCN descritto nel modello: Mod. S/MON: Sistema di monitoraggio e valutazione 21) RICORSO A SISTEMI DI MONITORAGGIO VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): Si 22) EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI AI CANDITATI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO OLTRE QUELLI RICHIESTI DALLA LEGGE 6 MARZO 2001, N. 64: I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di Curriculum Vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore. 23) EVENTUALI RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE DESTINATE IN MODO SPECIFICO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
‐Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all'accreditamento (box 8.2) € 0,00 ‐Sedi ed attrezzature specifiche, mangime (quota parte progetto)(box 25) € 5.000,00 ‐Utenze dedicate (quota parte progetto) € 700,00 ‐Materiali informativi € 1.500,00 ‐Pubblicizzazione SCN e progetto € 1.700,00 ‐Formazione specifica – docenti ‐ ‐Formazione specifica – materiali ‐ ‐Spese viaggio € 1.800,00 ‐Materiale di consumo finalizzato al progetto (automezzi, cancelleria, materiali per laboratori, spese di organizzazioni per eventi) € 4.500,00 COSTO TOTALE ______________________________ € 15.200,00 24) EVENTUALI RETI A SOSTEGNO DEL PROGETTO (COPROMOTORI E/O PARTNERS):
Nominativo Copromotori e/o Partner
Tipologia (no profit, profit,
università)
Attività Sostenute (in riferimento al punto 8.1)
Unione Valdera CF e P.I. 01897660500
No profit Convenzione territoriale parco canile accreditato della zona Valdera
Studio Veterinario Maya Capannoli di Fabbri Marta CF SBBMRT67D45B950X
Profit Consulenza e assistenza
Università di Pisa (C.F. 80003670504)
Università Convenzione per riconoscimento crediti formativi e tirocini
25) RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO: I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8) del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore: L’ associazione dispone di sufficienti risorse tecniche e strumentali necessarie all’attuazione del progetto, quali strumenti informatici, materiale informativo, postazioni dedicate ai volontari, attrezzature specifiche. Risorsa 1) Stanze Risorsa 2) Scrivanie Risorsa 3) Telefoni, fax: Risorsa 4) Computer, internet, etc: Risorsa 5) giochi e materiale di svago per cani Risorsa 6) mangime e materiale da toilette per cani Risorsa 7) guinzagli, collari e pettorine di vario tipo Risorsa 8) attrezzatura pet teraphy
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
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Obiettivi specifici Attività RISORSA ADEGUATEZZA
Obiettivo 1.1 aumento attività di pet therapy per minori attraverso il coinvolgimento delle scuole del territorio
1.1.1.1 Valutazione delle reazioni del cane al contatto materiale dell'uomo (attività realizzata dagli esperti dell’associazione) 1.1.1.2 Valutazione delle reazione del cane al collare e al guinzaglio(attività realizzata dagli esperti dell’associazione) 1.1.1.3 avvio dei percorsi di uscita all'esterno del canile 1.1.1.4 valutazione delle reazione del cane all'esterno della struttura 1.1.1.5 scelta dei cani idonei ai percorsi di pet therapy (attività realizzata dagli esperti dell’associazione) 1.1.2.1 Incontro con i volontari del canile e conoscenza della struttura 1.1.2.2 primo contatto con gli animali ospiti della struttura 1.1.2.3
Necessario ambiente adeguato Non sono necessarie particolari risorse strumentali Non sono necessarie particolari risorse strumentali Non sono necessarie particolari risorse strumentali Materiale necessario per le attività che portano alla valutazione delle reazioni dei cani Non sono necessarie particolari risorse strumentali // Materiale necessario per le attività che portano alla valutazione delle reazioni dei cani
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
riconoscimento “fisico” e cognitivo dei cani 1.1.2.4 Valutazione delle reazioni di convivenza tra gli ospiti del canile (attività realizzata dagli esperti dell’associazione) 1.1.2.5 valutazione delle reazioni a stimoli esterni (es. reazioni relative al comportamento del cane in occasione della somministrazione del cibo: dominanza o sottomissione rispetto agli altri cani) 1.1.2.6 riconoscimento dell'indole del cane
5,6,7,8 6,7,8 6,7,8 5,6,7,8
Materiale necessario per le attività che portano alla valutazione delle reazioni dei cani Materiale necessario per le attività che portano alla valutazione delle reazioni dei cani Materiale necessario per le attività che portano alla valutazione delle reazioni dei cani Non sono necessarie particolari risorse strumentali
Obiettivo 1.2 aumento delle iniziative di socializzazione e aggregazione all’interno del parco canile. Dunque attivare percorsi di responsabilizzazione nei giovani attraverso i quali ritrovare la dimensione affettivo emotiva che, la quotidianità della società di oggi sta oscurando.
1.2.1.1 presa dei contatti con le associazioni che svolgono attività nel settore di intervento 1.2.1.2 attivazione delle collaborazioni
1,2,3,4 1,2,3,4
Necessari ambienti e strumentazione adeguata Necessari ambienti e strumentazione adeguata
Obiettivo 2.2 sensibilizzazione attraverso interventi e
2.2.1.1 Presa di contatti con le scuole, iniziando da quelle con cui si
1,2,3,4
Necessari ambienti e strumentazione adeguata
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia)
Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
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contatti nelle e con le scuole, contrasto al randagismo e relativo aumento delle adozioni
hanno già attività avviate 2.2.1.2 Predisposizione di una campagna informativa rivolta ai minori 2.2.1.3 Avvio delle visite nelle scuole per sensibilizzare i bambini e indirettamente le loro famiglie
1,2,3,4 1,2,3,4
Necessari ambienti e strumentazione adeguata Necessari ambienti e strumentazione adeguata
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) EVENTUALI CREDITI FORMATIVI RICONOSCIUTI: Sulla base della Determinazione del Dipartimento di civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa allegata, ai volontari in SCN iscritti ai Corsi di laurea afferenti alla dipartimento medesimo verranno riconosciuti crediti formativi (CFU). 27) EVENTUALI TIROCINI RICONOSCIUTI: Sulla base della Determinazione del Dipartimento di civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa allegata, ai volontari in SCN iscritti ai Corsi di laurea afferenti alla dipartimento medesimo verranno riconosciuti crediti formativi (CFU). 28) ATTESTAZIONE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE IN RELAZIONE ALLE ATTIVITA’ SVOLTE DURANTE L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO UTILI AI FINI DEL CURRICULUM VITAE: Le conoscenze acquisite, di seguito indicate, saranno attestate, ognuno per il proprio ambito, sia da Legambiente Scuola e Formazione (c.f. 97208870580), non accreditata come ente di servizio civile nazionale, che da Arci Servizio Civile (c.f. 97124450582). Legambiente Scuola e Formazione (c.f. 97208870580) Associazione qualificata presso il MIUR per la formazione del personale scolastico (DM 177/2000, Direttiva n.90/2003) rilascerà, su richiesta degli interessati, l’attestazione delle conoscenze acquisite. La funzione di messa in trasparenza e validazione delle competenze si riferisce a quelle acquisite nelle materie oggetto della formazione generale al SCN e nell’ambito delle modalità di lavoro di gruppo, in particolare per quanto riferito alle capacità di programmare le attività, attuarle e rendicontarle. Arci Servizio Civile (c.f. 97124450582) rilascerà, su richiesta degli interessati, una attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae, in merito: ‐ all’acquisizione di una formazione rivolta ai valori dell’impegno civico ‐ all’apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione di attività svolte in un contesto progettuale
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Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
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‐ acquisire strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; ‐ sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale. Inoltre tutti i partecipanti, con accesso volontario, avranno a disposizione nella piattaforma FAD un modulo di bilancio delle competenze al fine di favorire e valorizzare un percorso di auto valutazione e condivisione dell’esperienza di SCN. FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI 29) SEDE DI REALIZZAZIONE: La formazione sarà erogata presso la sede locale dell’ente accreditato indicata al punto 1 del presente progetto. Eventuali variazioni dell'indirizzo saranno comunicate tempestivamente. 30) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio presso l’ente con formatori dello staff nazionale con mobilità sull’intero territorio nazionale con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli: ‐ Mod. FORM ‐ Mod. S/FORM 31) RICORSO A SISTEMI DI FORMAZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO ED EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO: Si 32) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE: I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono: ● lezioni frontali ‐ LF (lezioni formali con metodo espositivo, proiezione di video, proiezione e discussione
di power point, letture di materiali, lezioni interattive con coinvolgimento diretto dei partecipanti tramite metodo interrogativo…). La lezione frontale è utilizzata per non meno del 30% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia di lezione frontale si possono prevedere sino a 28 partecipanti in aula.
● dinamiche non formali – DNF‐ (giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, di socializzazione e di valutazione, training, lavori di gruppo, ricerche ed elaborazioni progettuali). Le dinamiche non formali sono utilizzate per non meno del 40% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia non formale si possono prevedere sino a 25 partecipanti in aula.
● formazione a distanza ‐ F.A.D. ‐ (Il percorso consiste in moduli conclusi da un apposito test di verifica, allocati su piattaforma e‐learning dedicata, con contenuti video, audio, forum e simili, letture, dispense, strumenti collaborativi).
33) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari.
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Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
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Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no‐profit. I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto 160/2013 del Dipartimento Gioventù e SCN del 13/07/2013) prevedono: 1 “Valori e identità del SCN”
a. L’identità del gruppo in formazione e patto formativo b. Dall’obiezione di coscienza al SCN c. Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta d. La normativa vigente e la Carta di impegno etico
2 “La cittadinanza attiva”
a. La formazione civica b. Le forme di cittadinanza c. La protezione civile d. La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
a. Presentazione dell’ente accreditato Arci Servizio Civile, finalità, struttura, soci, settori di intervento b. Il lavoro per progetti c. L’organizzazione del servizio civile e le sue figure d. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale e. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
34) DURATA: La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI 35) SEDE DI REALIZZAZIONE: Presso le sedi di attuazione di cui al punto 16. 36) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio presso l’ente. 37) NOMINATIVO/I E DATI ANAGRAFICI DEL/I FORMATORE/I: Formatore A: cognome e nome: FABBRI MARTA
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Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
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nato il: 5‐4‐67 luogo di nascita: Cascina 38) COMPETENZE SPECIFICHE DEL/I FORMATORE/I: In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze dei singoli formatori ritenute adeguate al progetto: Area di intervento: Formatore A: Titolo di Studio: laurea in medicina veterinaria Ruolo ricoperto presso l’ente: direttore sanitario parco canile Esperienza nel settore: già dipendente del dipartimento patologie animali dell’università di Pisa, dirigente dall’associazione proponente il progetto. Competenze nel settore: ventennale. 39) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE: Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ▪ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di
conoscenze teoriche; ▪ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base; ▪ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su
aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo”
▪ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi.
▪ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi. 40) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: Modulo 1 : Argomento principale: L'associazione Amici degli Animali a quattro zampe onlus: la struttura, i volontari, il suo funzionamento Durata:16 ore, in 2 incontri Temi da trattare: storia dell’associazione, mission, filosofia e attività Modulo 2 : Argomento principale: Argomento principale: Il comportamento degli animali e l’individuazione anche attraverso il loro comportamento, di disturbi più frequenti e valutazione degli stessi. Durata: 16 ore, in 2 incontri Temi da trattare: Il comportamento degli animali e L’individuazione dei disturbi più frequenti e valutazione degli stessi
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Le procedure selettive per questo progetto si terranno a far data dal 03/10/2018. I calendari delle convocazioni saranno pubblicati presso la sede ASC di riferimento, ovvero sul suo sito internet. I recapiti della sede ASC di riferimento sono riportati in questa scheda. La pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.
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Modulo 3 : Formatore/i: C Argomento principale: La pet therapy nei percorsi di educazione Durata: 40 ore, in 5 incontri Temi da trattare: la pet therapy, in cosa consiste, tecniche e modalità, simulazioni FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI Arci Servizio Civile in ambito di formazione specifica e rispondendo al Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” inserirà, nel computo del totale delle ore da svolgere, due moduli per complessive 8 ore sulla “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di SC”. Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Manager dell'emergenza; ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; ‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di SCN, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; ‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SCN); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014);
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Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC)
‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. MODULO A Poichè le sedi di svolgimento dei progetti di SCN sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SCN, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti i volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore Contenuti: ‐ Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza
→ cos’e’, → da cosa dipende, → come può essere garantita, → come si può lavorare in sicurezza
‐ Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione
→ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza)
→ fattori di rischio → sostanze pericolose → dispositivi di protezione → segnaletica di sicurezza → riferimenti comportamentali → gestione delle emergenze
‐ Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza
→ codice penale → codice civile → costituzione → statuto dei lavoratori → normativa costituzionale → D.L. n. 626/1994 → D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio. MODULO B Nell’ambito delle attività svolte dai volontari di cui al precedente box 8.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box16, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore
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Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego di volontari in Scn nel settore Assistenza, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5 Assistenza
➢ fattori di rischio connessi ad attività con anziani, minori, giovani, immigrati, profughi, detenuti in misure alternative, disagio ed esclusione adulta e giovanili
➢ fattori di rischio connessi ad attività in carcere e/o con diversamente abili, attività motoria, pazienti invalidi, malati terminali, tossicodipendenti ed etilisti, dipendenze e devianze sociali.
➢ Focus sui contatti con l’utenza e cura alla persona ➢ modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni ➢ gestione delle situazioni di emergenza ➢ sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione ➢ segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali ➢ normativa di riferimento
Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 8.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti: Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui i volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15 Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15 Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc,
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tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15. Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP di progetto. 41) DURATA: La durata complessiva della formazione specifica è di 80 ore, con un piano formativo di 9 giornate in aula per 72 ore e 8 ore da svolgersi attraverso la FAD. La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata ai volontari per il 70% del monte ore entro i 90 giorni dall’avvio del progetto stesso e per il 30% entro i 270 giorni. ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE 42) MODALITÀ DI MONITORAGGIO DEL PIANO DI FORMAZIONE (GENERALE E SPECIFICA) PREDISPOSTO: Formazione Generale Ricorso a sistema monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nei modelli: ‐ Mod. S/MON Formazione Specifica Localmente il monitoraggio del piano di formazione specifica prevede: ‐ momenti di “restituzione” verbale immediatamente successivi all’esperienza di formazione e follow‐up con gli OLP ‐ note periodiche su quanto sperimentato durante i percorsi di formazione, redatti sulle schede pre‐strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze dei volontari in SCN Data 7 novembre 2017 Il Responsabile Legale dell’Ente/
Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale Dott. Licio Palazzini