TECNICHE E LINGUAGGI DEI MEDIA Prof. Franco Iseppi ANALISI DI UN PRODOTTO TELEVISIVO Indice Pasquale LISENA (matricola 164400) Scheda del programma pag. 2 Analisi “ 3 Sitografia “ 7 Bibliografia “ 7 POLITECNICO DI TORINO CORSO IN INGEGNERIA DEL CINEMA E DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE
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X Factor sfrutta totalmente quelle che sono le risorse della multimedialità, “scomponendo” il
programma per inserirne le varie parti sulle diverse piattaforme mediali. Queste parti sono inoltre
incatenate tra loro così da generare un flusso continuo di comunicazione. Possiamo pensare ad
una applicazione della teoria definita “Sindrome di Sherazade”, elaborata da Norbert Gonzàles
Gaitano considerando la sola televisione4. Nel nostro caso il tentativo di tenere lo spettatore il più
possibile all’interno del flusso comunicativo si estende a tutta la matrice mediale che comprende
televisione, radio, web, telefono...
X FACTOR IN TV
Ovviamente la piattaforma televisiva è quella più utilizzata. Tuttavia anche nel contesto del
medesimo medium X Factor utilizza canali diversi per ottenere il massimo riscontro dal pubblico, o
meglio dai diversi tipi di pubblico.
Il pubblico della prima serata, il più vasto ed eterogeneo, segue
la “Prime Time”, la gara vera e propria. Se si ha uno sguardo
attento, si può rintracciare all’interno della trasmissione i
diversi generi televisivi che oggi come ieri godono di un ampio
consenso di pubblico. Così la gara canora (genere: game)
ricorda il Festival di Sanremo; il conduttore, gli ospiti e le
chiacchierate tra i vari personaggi ci fanno sentire di fronte ad
uno spettacolo di varietà; la crescita degli aspiranti cantanti, l’attenzione al fattore emozione e il
televoto ci rimandano alle matrici tipiche del reality show. L’attenzione dunque è rivolta alla
totalità del pubblico. Gli stessi ospiti invitati puntata dopo puntata fanno ci fanno comprendere
l’intenzione di soddisfare il pubblico di ogni età: si passa da Mogol ad Anastacia, da Fiorella
Mannoia a J Ax. Il formato tradizionale 4:3 conferma quando già detto.
Nella fascia preserale giornaliera si colloca il “Day Time”, un
“riassunto della giornata”, non presente nel format originale ma
solo nell’edizione italiana, che mostra le decisioni dei coach e i
progressi dei cantanti. L’obiettivo è quello di creare aspettative
per il successivo Prime Time. In questa fase il linguaggio del
programma si avvicina maggiormente a quello del reality show,
entrando a stretto contatto con i protagonisti del programma e
mostrandone le difficoltà e le emozioni nel quotidiano. Il
pubblico è quello dei più affezionati e assidui utenti del medium.
4 Secondo la “Sindrome di Sherazade”, la televisione cerca di trattenere davanti allo schermo lo spettatore e impedire
che cambi canale, agendo in maniera analoga alla protagonista de “Le Mille e Una Notte” che, per aver salva la vita, ogni sera racconta al sultano una storia, rimandando il finale al giorno dopo, e tenendo quindi viva la sua attenzione e curiosità.
4
Il sabato alle ore 14:00 va in onda “X Factor – Il Processo”, anch’esso tutto italiano, condotto dallo
stesso Facchinetti. Si cambia ancora genere poiché il
programma altro non è che un talk show che ha l’obiettivo di
“indagare e mettere sotto la lente d’ingrandimento X Factor, i
suoi protagonisti, l’operato dei giudici, le coreografie, il look ed
in generale tutto ciò che può generare un dibattito
costruttivo.”5 Il formato 16:9 fa capire come Il Processo voglia
andare incontro alla parte di pubblico più attenta agli sviluppi del medium, ovvero il pubblico
giovanile. Non è un caso che durante la trasmissioni vengano trasmesse le “pagelle” dei
concorrenti redatte dai più famosi dj italiani. Da sottolineare quanto Il Processo voglia presentarsi
come complemento piuttosto che come appendice al programma principale: infatti durante
l’ultima puntata de Il Processo viene assegnato, da una giuria composta da esperti musicali quali
giornalisti, rappresentanti dei network radiofonici, direttori d’orchestra, un proprio premio, il
Premio della Critica, che contribuisce alla fortuna del
concorrente che lo riceve6.
La “presenza” di X Factor nel mezzo televisivo continua
anche attraverso altre trasmissioni. Infatti i concorrenti sono
spesso ospiti della trasmissione “Quelli che… il calcio”, il
vincitore partecipa al Festival di Sanremo e numerosi talk
show discutono sull’andamento e sulle finalità del
programma.
X FACTOR IN RADIO
Altra tipologia di pubblico è quella della radio: un pubblico
composto da giovani, da chi vuole essere aggiornato sulle hit del
momento e da gente a cui piace ascoltare distrattamente (magari
mentre si è alla guida o si sta lavorando) le trasmissioni
radiofoniche.
È pertanto per “conquistare” questo pubblico che gli autori di X
Factor hanno pensato di far entrare gli aspiranti cantanti negli studi di alcune importanti stazioni
(principalmente Radio Due e Radio Deejay). 7Ospiti di diversi programmi, i concorrenti sono stati
intervistati e mandati in onda sulle frequenze radiofoniche, iniziando a entrare in quella che è
l’arena privilegiata per la comunicazione musicale. Da sempre infatti la radio è, tra tutti i media,
6 Nella 2^ edizione The Bastard Sons of Dioniso, vincitori del Premio della Critica, hanno avuto un successo radiofonico
maggiore rispetto a Matteo Beccucci, vincitore di X Factor. Nella classifica FIMI del 29 aprile 2009 si piazzano più in alto di una posizione rispetto a quest’ultimo. (http://www.fimi.it/classifiche_result_artisti.php?anno=2009&mese=04&id=241)