1 © Giovanna Cosenza - Semiotica e Storytelling Terminologia pubblicitaria di base © Giovanna Cosenza - Semiotica e Storytelling 2 La pubblicità sui diversi media ❚ Più pubblicità su diversi media (TV, radio, affissioni, Internet, ecc.) che sviluppano lo stesso discorso fanno una campagna. ❚ Annuncio stampa: la pubblicità che compare sulla stampa periodica o quotidiana. ❚ Radiocomunicato se la pubblicità è trasmessa per radio. ❚ Telecomunicato o spot o commercial se è trasmessa in Tv o al cinema. Affissioni ❚ Manifesto se sta sui muri e ha formato verticale. ❚ Poster se sta sui muri o lungo le strade e autostrade, ha formato orizzontale ed è grande (6m x 3m). ❚ Affissione dinamica è quella che viaggia su treni, autobus e tram. 3 Gli annunci-stampa Gli elementi principali sono: ❚ Il visual = l’immagine. ❚ La headline (titolo) = è la scritta più grossa, più visibile di tutte, quella che i non addetti ai lavori chiamano spesso slogan. Visual e headline assieme sono i principali responsabili del significato complessivo di un annuncio e della sua efficacia comunicativa. © Giovanna Cosenza - Semiotica e Storytelling 4 Gli annunci-stampa ❚ Il bodycopy è un testo più lungo, che può accompagnare il visual e la headline. ❚ Logotipo o logo = nome dell’azienda graficizzato, cioè scritto con caratteri particolari (lettering) e graficamente studiato. ❚ Marchio = la componente grafica di una marca (spesso un’immagine), riconoscibile ma non pronunciabile (ma anche la somma di logotipo e componente grafica). ❚ Baseline = breve affermazione scritta in corpo minore della headline ma maggiore del body copy: sviluppa, conclude e razionalizza la headline, e spesso è comune nei diversi pezzi di una campagna. ❚ Pay-off = breve affermazione scritta in corpo minore della headline ma maggiore del body copy, che definisce l’azienda. © Giovanna Cosenza - Semiotica e Storytelling 5 Gli annunci-stampa ❚ Il packshot è la foto (l’istantanea) del packaging di un prodotto. ❚ Il testimonial è un personaggio celebre, pubblico (attore, cantante, presentatore, modella famosa, uomo politico, ecc.) che, affiancato alla marca o prodotto, ne garantisce e “testimonia” la bontà (utilità, convenienza, ecc.) e trasferisce sulla marca o prodotto i significati e valori che l’enciclopedia comune gli associa. ATTENZIONE! Anche se molti usano il termine impropriamente, non si dice testimonial qualunque figura umana che si noti per bellezza ed eleganza (se così fosse, sarebbero testimonial tutti i modelli e le modelle che compaiono in pubblicità). Perché si tratti di un testimonial bisogna che sia riconoscibile chiaramente nella figura umana un personaggio celebre. © Giovanna Cosenza - Semiotica e Storytelling 6 Alcuni payoff celebri © Giovanna Cosenza - Semiotica e Storytelling