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Teoria dei colori goethe
prefazione
colori sono azioni della luce, azioni e passioni. Stanno in
rapporto stretissimo colori e luce e ap-
partengono alla natura, che mediante essi si svela per intero
alla vista. Essa parla a se stessa e anoi
attraverso mille manifestazioni. La natura oscilla in uno o in
un altro senso e cos fa sorgere un qua
e un l, un sopra e un sotto, naifestazioni che si presentano
nello spazio e nel tempo: si scorge ovun-
que un di pi e un di meno, un agiro e un resistere, un fare e un
patire, uno spingere avanti e un
contenere... si forma in questo modo un linguaggio e un
simbolismo che pu impiegare e utilizzare
in casi analoghi come immagine, espressione affne, parola
adeguata.
Introduzione
il desiderio di sapere viene suscitato nell'uomo
dall'osservazione di fenomeni importanti che ne
attirano l'attenzione. Perch essa si mantenga deve avvenire
intima progressione che ci rende pro-
gressivamente pi famigliari agli oggetti. Gli occhi non vedono
forme in quanto chiaro scuro e colo-
re stabiliscono ci che distingue oggetti e parti di oggetti. In
base a questi costruiamo il mondo visi-
bile rendendo posisbile anche la pittura, capace di creare sulla
tela mondo visibile pi compiuto di
quanto possa essere quello reale. L'occhio debitore della sua
esistenza alla luce. Da ogni animali
indifferenti la luce si crea un organo che divenga il suo uguale
e cos l'occhio si forma alal luce per la
luce, affnch la luce interna muova incontro a quella esterna.
Compartecipazione di occhio alla
luce del sole, se occhio non fosse solare, come potrebbe vedere
la luce? Nell'occhio vive una luce in
quiete, eccitata alla minima sollecitazione dall'interno o
dall'esterno. Se l'organo subisce stimolo
meccanico scaturiscono luce e colori.
Il colore per l'occhio un fenomeno naturale elementare che si
manifetta attraverso divisione,
opposizione, mescolanza e unione, potenziamento e
neutralizzazione, trasmissione e distribuzione e
cos di seguito e che in queste univesali formule naturalipu
essere considerato e compreso nel modo
migliroe.
I colori appartengono all'occhio e dipendono da un suo
meccanismo d'azione e reaszione.
Vicino alla luce nasce giallo, vicino all'oscurit azzurro.
Mescolati e in pieno equilibrio danno
verde. Scurendosi e divenendo pi densi danno rosso.
I colori vanno considerati come mezza-luce/mezza-ombra.
Mescolati insieme, neutralizzano re-
ciprocamente le loro propriet specifche e producono valore
d'ombra, grigio.
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Sezione prima: colori fsiologici
colori che ppartengono del tutto o in gran parte al soggetto e
all'occhio sano, necessarie condi-
zioni del vedere. Patologici colori dell'occhio malato.
Luce e oscurit:
retina cambia a seconda di come agisce la luce:
nel buio l'occhio nel massimo rilassamento e massima ricettivit;
nella luce intensa nella ten-
sione e insensibilit estreme.
es. passaggio brusco da luce a buio o viceversa: permangono
stati di indistinzione e confusione.
Un occhio ripostato pi recettivo dinanzi a manifestazioni di
luminosit moderata, se dalla se-
mioscurit si va verso un chiarore non abbagliante.
Immagini bianche e nere
retina si comporta verso bianco e nero come verso chiaro e
scuro: oggetto scuro appare pi pic-
colo di oggetto chiaro di stessa grandezza. Es. cerchio bianco
su fondo nero e viceversa.
Il nero, rappresentante oscurit, lascia l'occhio in condizione
di quiete; bianco, rappresentante
luce, lo pone in attivit.
La retina in quiete si conrae e occupo uno spazio minore nella
condizione di attivit, costretta
dallo stimolo della luce.
Le condizioni a cui costretto l'occiho da un'immagine simile
perdurano anche se la causa ester-
na viene rimossa.
Ogni immagine assume il posto sulal retina pi o meno grande a
seconda della maggiore o mi-
nore distanza da cui viene scorta. Il fenomeno si spiega con
legge della prospettiva. Inoltre bisogna
considerare quantit di energia conc ui un effetto luminoso
agisce sull'occhio.
Se si distoglie sguardo da fonte luminosa verso superfcie grigia
appare immagine oggetto lumi-
noso e sfondo invertiti (es da chiaro su scuro a scuro su
chiaro) ci perch la parte della rtina su cui
cade crociera fnestra scuro da considerarsi rilassata e attiva;
la superfcie pi illuminata agisce pi
vivacemente che su altre parti che ricevono luce attraverso
vetri; se si distoglie sguardo su superfcie
grigia questa viene percepita come scura e la crociera come
chiara.
Superfci grige e immagini
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una superfcie bianca posta nell'ombra o nelal penombra pu
possedere stessovalroe di superfcie
grigia.
Immagine grigia su fondo nero appare pi chiara di stessa
immagine grigia su fondo bianco.
eterna formula della vita che si svela: a diastole segue
sistole: non appena all'occhio si presenta lo
scuro ecco che richiama il chiaro, mnetnro ecco lo scuro quando
si pone davanti il chiaro.
Immagini incolori e abbaglianti
immagine luminosa e abbagliante incolore genera
impressioneduratura e forte e il suo indebolir-
si accompagnato da manifestazione di colore. Se si fssa
superfcie incolore di luce intensa rifessa
si vede dapprima incolore, poi giallo con margini porpora, poi
porpora con margini azzurri, poi az-
zurro poi incolore fno a ristabilimento. Ci perch retina si
ristabilisce da impressione violenta
esterna oscillando. Es. da forte fonte luminosa se si distoglie
lo sguardo si serba impressione lumino-
sa, che cambia se proiettata su sfondo bianco o nero o al confne
dei due dove si nota met met.
Immagini colorate
lo stesso accade con immagini colorate: la retina invita
all'opposizinoe che attraverso l'antitesi
produce una totalit: il giallo richiama il violetto, l'arancio
l'azzurro, il porpora il verde ecc. le gra-
dazioni si richiamano reciprocamente, il colore pi semplice
quello composto e viceversa. Se si
guarda immagine colorata intensa e poi si distoglie lo sguardo
l'impressione luminosa che resta sulla
retina assume colore opposto. Lo stesso accade se l'intera
retina viene modifcata da un colore. Ne
consegue che ogni specifcazione di colori esercita azione
violenta sull'occhio e lo costringe all'oppo-
sizione. Sulla retina i colori opposti si richiamano
successivamente. Questo fenomeno pu prodursi
anche simultaneamente. L'occhio richiede una totalit e serra in
se stesso il cerchio dei colori. es.
giallo richiama violetto (rosso azzurro) arancio richiama verde
(azzurro e giallo) e richiama rosso
ecc.
quando nella totalit siano osservabili elementi da cui
concresce, si parla di armonia.
Ombre colorate
ombra gettata dal sole su superfcie bianca non provoca
impressione di colore: appare nera o se-
michiara o grigia. Ombra colorate presuppongono:
-luce agente colori superfcie bianca
-luce ausiliara illumini in certa misura l'ombra
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considerando ombre colorate si deve supporre che sulle superfci
viene disteso un colore suscita-
to nell'osservatore che pu essere riconosciuto a una
osservazione pi attenta. es. ombra matita get-
tata da candela su foglio bianco appare azzurro nell'occhio
perch in realt giallo-rossiccia
il colore un valore d'ombra. Lumen opacatum (kircher). Le ombre
da luci colorate si colorano
complementariamente.
Luci che agiscono debolmente
la luce intensa papare completamente bianca. Se si indebolisce
assume manifestaizone di colore
in quanto si comporta come immagine che va indebolendosi. Luce
agisce pi o meno debolmente se
sua energia viene diminuita o e occhio si trova nelal condizione
di non poter essere suffcientemente
stimolato dalal sua azione. es. luce candela di notte giallo
pallido. Al crepuscolo come luce gialla,
crea ombre azzurre prodotte nell'occhio. La lretina pu subire da
forte luce stimolo intenso da non
distinuegere pi luci deboli. Quando appaiono, sono colorate.
Aloni
soggettivi (fsiologici) / oggettivi (fsici)
soggettivi: immagine luminosa non gisce come immmagine ma oltre
di s come energia: si
espande dal centro alla periferia. Gli aloni appaini vivaci se
l'occhio riposato e ricettivo. Effetto ac-
centuato se su sfondo scuro. Una luce non deve splendere troppo
n abbagliare affnch nell'occhi
possa prodursi alone. Alone luminoso appare intorno al sole
rifesso da superfcie d'acqua. Gli aloni
soggettivi sono il conlitto tra la luce e ilo spazio vivente.
Dal confitto di ci che si muove con ci che
mosso ha origine un movimento ondulatorio. Come anelli
nell'acqua.
Colori patologici
sono i colori che vedono chi ha gli occhi malati. Acianoblepsia:
(daltonismo) impossibilit di di-
stinguere rosso e azzurro. Possiedono meno colori di noi. Che
l'impresisone indugi nell'occhio per
una durata eccessiva pu essere considerata patologica.
Gli oggetti talvolta vengono visti multicolori dai malati.
Particolari disposizioni dell'occhio: pittori che in luogo di
riprodurre colore naturale, donano al
dipinto tonalit d'insieme: calda o fredda. Fanciulli, popoli
primitivi, uomini incolti hanno predile-
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zione per colori vivaci e certi animali inferociscono dinanzi a
certi colori.
Colori fsici
colori fsici: colori per la cui nascita sono necessari mezzi
materiali di un determinato genere i
quali di per s non hanno alcun colore e possono essere
trasparenti o torbidi o traslucidi od opachi.
I colori fsici vengono prodotto nell'occhio da cause esterne o
da queste rifesse in esso.
Con i colori fsici si pone fenomeno oggettivo a fanco di
soggettivo. La luce pu venir condizio-
nata in quattro modi:
-rifessa da superfcie di un mezzo (colori catottrici)
-sfora il margine di un mezzo (parottici)
-attraversano corpo translucido o trasparente (diottrici)
-la manifestazione, senza colorazione precedente, si presenta su
superfcie in colore dei corpi
(epottici)
i colori catottrici si situano vicino a quelli fsiologici;
quelli catottrici hanno maggiore autonomia e
indipendenza; quelli diottrici sono fsici e hanno tratto
oggettivo; quelli epottici sono apparenti e
rappresentano passaggio a colori chimici
colori diottrici
colori per il cui sorgere richiesto un mezzo incolore di modo
che luce e oscurit esercitino la
loro azione sull'occhio o su una superfcie ad esso posta dinanzi
passanto per esso.
Due classi:
-prima classe: mezzi torbidi e traslucidi
-seconda classe: mezzi completamente trasparenti
colori diottrici di prima classe
la pura torbidezza traslucida deriva da trasparenza. Essa si pu
presentare come gassosa, liquida o
solida. La torbidezza compiuta il bianco, il riempimento
spaziale pi neutro il chiaro. La torbi-
dezza gradi tra chiaro e scuro.
La luce pi energica abbagliante e incolore. Diretta proporzione
tra torbidezza del mezzo e pas-
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saggio di luce da giallo pallido (poco torbido) a rosso rubino
(molto torbido).
Se oscurit osservata, inversa proporzione tra torbidezza del
mezzo e osservazione oscurit: da
scuro e saturo (molto torbido) a violetto (poco torbido).
Si vedano per esempio i colori atmosferici e il sole al tramonto
che appare giallo ma imargini gi
rossi. Stesso discosrso vale per montagne azzurre pi lontane
sono.
Mezzi liquidi: acqua, mezzo torbido dotato di certo
spessore.
Mezzi solidi: opale.
I casi che si trovano nell'esperienza sono casi che entrano in
ambito di rubriche empiriche gene-
rali che si subordinano a rubriche scientifche che rinviano a
punti nei quali certi presupposti essen-
ziali di ci che simanifesta possono venir individuati con
maggior esattezza. Tutto si inserisce a
mano a mano in regole eleggi pi complesse che si rivelano
all'intelletto attraverso parole e ipotesi e
all'inteuire attraverso fenomeni, designati fenomeni originari:
nella manifestazione non vi nulla
che li oltrepassi e permettono anzi, dopo essere saliti fno ad
essi, di scender efno al caso pi comu-
ne dell'esperienza quotidiana. Un fenomeno originario quanto si
descritto: da un lato si vede la
luce, il chiaro, dall'altro la tenebra, lo scuro; tra le due si
pone la torbidezza e tra questi opposti si
sviluppano i colori, che mediante nesso reciproco rinviano
all'indietro a un elemento comune.
grave l'esrrorecommesso nello studio della natura per il quale
si pone un fenomeno derivato al po-
sto superiore e quello originario a quello inferiore giungendo a
porre come primo il fenomeno deri-
vato e facendo valere ci che in esso composto come qualcosa di
semplice e ci che in esso em-
plice come qualcsoa di comopsto. Da questa inversione di ci che
prima e di ci che dopo sono
provenuto gli imbrogli e le sbalorditive confusioni delle quali
la teoria della natura patisce. Bisogna
riconsocere il fenomeno originario come tale e non voelr andare
necessariamente oltre e porlo come
tracciamento del limite dell'intuire.
Colori diottrici seconda classe rifrazione
colori che hanno origine in mezzi trasparenti.
Nel mondo sensibile tutto dipende dal legame di oggetti fraloro,
specialmente dal legame tra oggetto
pi importante della terra, l'uomo, e tutti gli altri: il mondo
si separa in due parti e l'uomo si pone
come soggetto dinanzi all'oggetto. qui che l'uomo attivo si
affatica nell'esperienza e il pensatore
nella speculazione e dove entrambi sono invitati a sostenere una
battaglia che nessuna pace e nessu-
na decisione pososno concludere.
Le relazioni vengono comprese inmaniera corrispondente a verit:
i nostri sensi esprimono le rela-
zioni esterne nel modo pi veritiero. Dove sembrano contraddire
il reale, indicano con essa gli au-
tentici nessi. Ci che lontano appare p piccolo, cos cpogliamo la
distanza. In relazione a oggetti
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incolori, mediante mezzi incolori, producevamo manifestazione
colorate e venivamo richiamati al
grado di tobridezza di quei mezzi.
Con la rifrazione si palesano all'occhio le diverse densit dei
mezzi trasparenti e le loro propriet
fsiche e chimiche.
La luce si muove in linea retta e una linea retta deve essere
condotta tra l'organo visivo e l'ogget-
to visto. Nel caso in cui la luce raggiunga secondo traiettori
incurvata o spezzata o che si vedano gli
oggetti secondo traiettori incurvata o spezzata, veniamo
richiamati alla circostanza che i mezzi frap-
posti sono divenuti pi densi e hanno accolto in s questa o
quella natura estranea. La deroga alla
legge del vedere in linea retta la rifrazione. Il rapporto tra
lgi oggetti viene modifcato e sovvertito
nella rifrazione.
Da un punto di vista soggettivo avviene uno spostamento di
quanto viene o deve essere visto.
Ci che visivamentenon delimitato pu subire uno spostamento senza
che l'effetto si renda osser-
vabirle. Se si sposta ci che visivamente delimitato si avr modo
di cogliere i segni che si verifca
uno spostamento.
Rifrazione senza manifestazione di colori
es. bastone che appare spezzato nell'acqua
condizioni della manifestazione di colore
le immagini sono formate da assciazione di margine e superfcie.
L'esperienza la seguente: lo
spostamento deve riguardare delle immagini se una manifestazione
di colori deve aver luogo.
es. tondo A chiaro su fondo scuro; si verifca spostamento se
operiamo dilatazione dei margini verso
l'esterno a partire dal centro attraverso lente convessa B disco
con margine azzurro
tonda A + lente concava tondo C con margini gialli
disco nero su tondo chiaro su fondo nero tondo D con margine di
colore giallino e azzurro
in un caso si condotto il margine chiaro verso superfcie scura;
in un altro il margine scuro verso
superfcie chiara; uno stato schiacciato mediante l'altro e uno
spostato sull'altro.
Un'immagine deve essere spostata in modo tale che apparentemente
il suo confne chiaro venga
condotto sopra quello scuro, il confne scuro sopra quello
chiaro, e l'immagine sopra ils uo contorno
e questo sopra l'immagine. Quando i confni rettilinei di
un'immagine si muovano in modo da per-
correre la loro strada l'uno accanto all'altro ma non l'uno
sopra l'altro, non sorge alcun colore, an-
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che se fossero fatti proseguire all'infnito.
Condizioni incremento manifestazione
ogni manifestazione di colori nell'ambito di fenomeni di
rifrazione si fonda su margine di immagine
spostato verso immagine o spopra il fondo su cui collocata. A un
maggior spostamento, la manife-
stazione stessa risulta di maggiori dimensioni.
Nel caso di esperimenti soggettivi avviene:
-quando l'occhio si orienta secondo direzione obliqua rispetto a
mezzi paralleli
-quando il mezzo cessa di essere parallelo e forma angolo pi o
meno acuto
-quando c' un accrescimento di massa del mezzo, o per aumento di
volume dei mezzi paralleli
o per aumento grado di angolo acuto
-quando si allontana l'occhio con mezzi rinfrangenti
dall'immagine da spostare
-quando avviene propriet chimica che pu essere potenziata
all'itnerno del vetro
lo spostamento di immagini pi rilevante avviene coi prismi.
Il colore che viene per primo il pi ampio orlo
colore adiacente al confne pi sottile margine
se si muove confne scuro verso are achiara orlo giallo e margine
rosso-giallo al confne
confne chiaro su area scura orlo violetto e margine azzurro
se immagine grande centro incolore, se sottile, l'orlo giallo
raggiunge margine azzurro e il cen-
tro viene coperto da colori si produce verde
seguente serie:
rosso-giallo rosso-giallo
giallo |_______ verde
verde | rosso-azzurro
azzurro
rosso-azzurro
striscia nera su carta bianca: olro violetto e margine
rosso-giallo;
sequenza colori:
azzurro azzurro
-
rosso-azzurro |_________ porpora
porpora | giallo
rosso-giallo
giallo
derivazione fenomeni esposti
si possono dividere le immagini in primarie e secondarie.
Le immagini primarie sono immagini originarie suscitate
dall'oggetto presente e che assicurano della
sua effettiva esistenza. Le immagini secondarie sono immagini
derivate quando l'oggetto tolto,
rimangono nell'occhio.
Le immagini primarie possono essere considerate come immagini
dirette che, come quelle origina-
rie, raggiungono immediatamente il nostro occhio partendo
dall'oggetto a cui si oppongono quell
esecondarie come immagini indiretta trasmesse di secondamano da
superfcie rifettente. imma-
gini catottriche che possono diventare anche doppie inc erti
casi. es. da corpo rifettente trasparente
costituito da superfci parallele disposte una sull'altra da ogni
superfcie pu essere inviata all'occhio
un'immagine, formando cos immagini doppie in quanto immagine
superiore non coincide del tutto
con quella inferiore. Ci pu verifcarsi in pi modi.
Le immagini primarie possono essere considerate anche come
immagini principali agiungendo in
certo modo a lor ole immagini secondarie in qualit di immagini
attigue, le immagini attigue sono
un genere di immagine doppia che non pu essere separata
dall'immagine principale, sebbene tenda
ad allontanarsi da essa.
Immagine chiara su fondo scuro e scura su fondo chiaro stanno in
confitto: ci che chiaro ap-
pare pi grande, ci che scuro pi piccolo. Se ci avviene a occhio
nudo, tale fenomeno si verifca
pi probabilmente quando tr aocchio e oggetto si pone mezzo che
abbia propriet di densit.
Quando accadeche immagine viene rifratta si produce accanto a
immagine principale immagine at-
tigua e immagine principale pare resistere a spostamento.
Le immagini doppie appaiono immagini disgiunte come ombre doppie
devono sempre mostrarsi
come ombre disgiunte. Insieme a forma dell'immagine vera vengono
trasferite all'immmagine atti-
gua altre sue determinazioni. Se immagine principale spicca
chiaramente su fondo, immagine atti-
gua apapre nella pi alta energia.
La caratteristica dell'immagine doppia e attigua la
semitrasparenza. I colori nel caso della rifrazio-
ne pososno essere derivati da teoria dei mezzi torbidi: nel
pinto in cuio l'orlo anteriore dell'immagi-
ne attigua torbide si estende da scuro su chiaro appare il
giallo, dove viceversa appare azzurro. Il co-
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lore che precede sempre il pi largo. e. giallo si estende su
fonte luminosa con bordo ampio; mar-
gine sottile rosso-giallo; al lato opposto margine azzurro
adiacante al confne e orlo violetto.
Decremento della manifestazione colorata
quando non si danno le cinque condizione di incrementazione.
Quando i margini opposti coincido-
no nella misura maggiore si hanno:
rosso giallo azzurro
verde porpora
rosso azzuro giallo
quando coincidenza minore
rosso giallo azzurro
giallo rosso-azzurro
verde porpora
azzurro rosso-giallo
rosso-azzurro giallo
gli elementi che formano le immagini sono
rosso-giallo azzurro
giallo rosso-azzurro
bianco nero
azzurro rosso-giallo
rosso-azzurro giallo
immagini grige spostate mediante rifrazione
il nero rappresneta oscurita, bianco luce grigio rappresenta
semiombra. Immagini grige appaio-
no pi chiare su fondo nero che su fondo pianco e viceversa.
Quanto il grigio pi scuro, tanto pi
appare debole su nero e intenso su bianco e viceversa. Grigio su
bianco mostra con prisma fenome-
ni che abbiamo visto fn oraprodotti bianco su nero. Solo gli
orli si mostrano pi deboli. Diverse sfu-
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mature di grigo mostrano ai margini o solo azzurro e violetto o
solo rosso e giallo.
Il grigio chiaro in rapporto al nero, esso ha sopra rosso e
giallo sotto azzurro e violetto; come bian-
co su qualcosa di scuro, sopra c' margine azzurro e violetto e
sotto rosso e giallo.
Immagini colorate spostate mediante rifrazione
tutti i colori si accordano col grigio in quanto appiono pi
scuri del bianco e pi chiari del nero.
Natura umbratile del colore. Se si sposta immagine colorata si
forma immagine attigua. Immagine
attigua consierva natura originaria e da un lato d luogo a
azzurro e rosso azzurro e all'opposto a
giallo e rosso-giallo ecc. ecc. lo stesso fenomenio di
postamento verso l'alto e il basso di due immagi-
ni diversamente colorate si realizza anche nelle due met di uno
stesso quadrato di un stesso colore.
Acromaticit e ipercromaticit
si pu pensare che l'aumentare della rifrazione e lo spostamento
dell'immagine dipenda dall'au-
mentare della densit. In mezzi con uguale o quasi uguale capacit
di rifrazione si mostra la circo-
stanza per la quale un pi e un meno della manifestazione di
colore possono venire prodotti me-
diante un trattamento chimico il pi tramite acidi; il meno
tramite alcali. Se nel vetro si introdu-
ce ossideo di metallo risulta intensifcazione di manifestazione
di colore senza modifcazione di rifra-
zione; la diminuzione si trova dal lato degli alcali.
Vetro di fint: ipercromaticit; vetro di crown: acromaticit
se si somma vetro di fint + vetro di crown + vetro di fint si
ottiene prima con rifrazione incolore
come nei cannocchiali acromatici.
Vantaggi esperimenti soggettivi
questi esperiemtni rientravano tra quelli soggettivi, i fenomeni
di rifrazione derivano dalla dot-
trina dei mezzi torbidi e da immagini doppie. Sono facili
esperimenti.
Esperimenti oggettivi
richiedono necessariamente la luce del sole.
Ripete tutti i precedenti esperimenti in modo oggettivo.
Se si contrae l'immagine della luce del sole con lenti convesse
si contrae nel fuoco; se arriva su
carta bianca produce orlo giallo e margine rosso-giallo. Meglios
e lo si esegue con la luce della luna.
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Con lenti convesse si ingrandisce e si estende. L'immagine ha
margine azzurro.
Azzurro e giallo si mostrano accanto e sopra il bianco, ambedue
i colori assumono apparenza
rossastra se si spingono sopra al nero.
Negli esperimenti oggettivi l'immagine viene spostata verso il
basso e quindi accade il contrario
di quel che accade negli esperimenti soggettivi.
Unione di esprimeni oggettivi e soggettivi
rifrazione considerata soggettivamente agisce in direzione
opposta alla rifrazione considertata
oggettivamente. Si elidono a vicevenda i fenomeni derivanti
dagli esperimenti.
Colori catottrici
colori che si manifestano in occasione di rispecchiamento. La
luce che viene rispecchiata da cor-
pi metallici, per esmepio, appare colorata. Colori principali
porpora e verde. Appare soggettivo
come fenomeno per il fatto che sembri alone soggettivo, ma
oggettivo in quanto pu darsi oggetti-
vamente e rinvia a qualcsoa di reale al di fuori dell'uomo. Si
osserva anche nella madreperdla o nei
colori mutevoli delle piume d'uccello. Si d per esempio con
l'alone della luna in condizioni di alta
pressione e cielo vaporoso o nuvoloso. Si danno cerchi che si
succedono intonro alla luce come aloni
soggettivi, ma sono obiettivi nella misura in cui anche con
flitri si notano.
Si nota nel fenomeno dell'arcobaleno.
Colori parottici
nascno quando luce sfora con i raggi corpo non trasparente e
incolore.
Soggettivi e oggettivi, si manifestano in aprte fuori di noi, in
parte in noi nella retina. Per pro-
durli, la luce deve sforare il margine di un corpo. La luce non
agisce in abstracto, ma il sole splende
sforando un margine. La luce agisce lambendo il contorno dei
corpi e causa ombre al cui interno si
osservano i colori. Si danno esperimenti con luce attenuata
perch si presenti manifestaizone dei co-
lori.
La luce del sole fltrata attraverso un piccolo buco quadrato in
una camera oscura, d luogo a
un cerchio foco in cui l'immagine del sole ha un olro giallo che
non unica manifestazione di colo-
re, si trova secondo cerchio azzurrino del cielo intornoa l sole
e l'intero paesaggio. Se si fa un qua-
drato tanto grande da non farlo diventare cerchio, si nota come
si hanno ombre doppie di corpi.
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Sono ombre paralattiche delimitate da olri e aloni colorati. Si
pu fare stesso esperimento con lama
di coltelloo aghi e fli, capelli... quando si hanno ombre doppie
ci si pu aspettare ombre colorate.
Colori parottici ediottrici di seconda classe sono clolori che
trattano di margini e di luce che
splende sforando il margine. natura che gli effetti parottici
possano essereintentsifciati, rafforzati,
ed esaltati da quelli diottrici. L'immagine luminosa splende
attraverso il mezzo: questi sono i casi af-
fni a quelli parottici. I casi soggettivi di rifrazione,
riguardando solo l'osservazione di immagini at-
traverso il mezzo, si discostano da quelli parottivi e sono
apprezzati anche da noi.
Colori epottici
colori che possono essere considerati passeggeri ma che in certe
circostanze si fssanoin modotale
da persistere anche dopo le condizioni che produssero dopo che
le loro manifesatzioni siano state
tolte e che stabiliscono il passaggio da colori fsici a chimici.
Si formano per motivi diversi su superf-
cie di corpo incolore senza esservi trasmessi e senza
colorozaione.
Varie condizioni:
-contatto di due superfci lisce di corpi trasparenti solidi
-se corpi di vetro vengono premuti l'uno sull'altro
si formano cerchi colorati concentrici. L'ampiezza di anelli e
la loro distanza relati-
va alla forma di vetri posti insieme sotto pressione. La
manifestaizone del colore scompare con pres-
sione forte che unsice le superfci in un unico corpo. Il centro
produce punto scuro perhc non rifet-
te luce, Se guardato controluce chiaro.
-se su corpo solido di vetro, cristallo o ghiacco si produce
incrinatura
le superfci delle parti separate si toccano suffcientemente da
produrre i medesimi cerchi e
medesime onde
-se lamelle di pietre trasparenti si separano
in questi fenomeni se invece della luce rifessa si ha la luce
diretta si manifestano i colori opposti.
-superfcie di vetro o pietra levigata appannata col respiro
si pulisce una superfcie col dito una superfcie appannata col
respiro e si alita di nuovo
-se si appanna lastra di vetro e vi si colloca sopra un'altra
producendovi i colori mediante pressione
e spostando via il vetro
l'umidit in questo caso causa interruzioni delle onde
-bolle di fuidi diversi
-
la bolla quando prodotta incolore, tratti colorati come carta
marmorizzata cominciano a dise-
gnarsi e si estendono su tutta la bollamentre si gonfa.
-pellicole sottili e lamelle di minerali e metalliche
es. gocce di olio su acqua o acquavite
-metalli arroventati
acciaio passa da giallo chiaro a intenso a porpora ad azzurro
intenso poi chiaro
-superfcie di vetro corrosa
quando il vetro diviene cieco o si corrode o intorbidisce
colori chimici
colori che si provocano su certi corpi, che mantengono per un
tempo pi o meno breve, che cre-
scono su essi di intensit e che a essi si sottraggono e possono
essere trasmessi ad altri corpi a cui si
attribuisce una certa propriet immanente. La durata la loro
caratteristica.
Il colore si fssa sui corpi in maniera pi o meno durevole e pi o
meno in superfcie o in profon-
dit. Tutti i corpi sono in grado di assumere un colore o per il
fatto che pu essere provocato, reso
pi intenso e attenuato oppure per il fatto che pu venire a essi
comunicato.
Opposizione chimica
pi e meno
dal lato del pi si trova il giallo, dal lato del meno
l'azzurro
giallo e rosso-giallo vanno verso acidi
azzurro e rosso azzurro verso alcali
derivazione del bianco
i corpi trasparenti stanno al livello pi alto di materialit
inorganica. Segue la torbideza totale. Il
bianco la totale completa torbidezza. Il bianco lo stato
casualmente non trasparente dell'elemen-
to totalmetne trasparente.
Derivazione del nero
-
la deacidifcazione produce il nero.
Generazione del colore
il bianco che si scurisce e intorbida diventa giallo; il nero
che si schiarisce diventa azzurro. Dal
lato attivo, accanto alla luce, al chiaro, ha origine il giallo.
Si ingallisce tutto ci che hasuperifcibian-
che: dal lato passivo accanto al nero si accompagna la
manifestazione azzurra o azzurro-rossiccia.
Ci sono metalli che possono percorrere l'intero cerchio dei
colori. La nascita del colore si trova
pi di frequente sul versante del pi. L'offuscamento delle
superfci metalliche lisce comincia con il
giallo. Le produzioni sul versante del meno sono pi rare.
Intensifcazione
si manifeta come compressione dei colori in se stessi, come
saturazione, come offuscamento di
essi.
es. nel caso dei mezzi incolori, si pu rendere pi intenso un
oggetto luminoso mediante aumen-
to della torbidezza, facendo passare da giallo pi tenue a rosso
pi intenso; alc contrario azzurro si
intensifca nel violetto se si rarefa e attenua la torbidezza
illuminata dinanzi all'oscurit.
Si deduce hce un rapporto quantitativo produce sui nostri sensi
un'impressione qualitativa. Ogni
intensifcazione dinatura chimica segue al sorgere del colore,
procede ininterrorttamente e continua-
mete dove notiamo che l'intensifcazione dal lato del pi la pi
attuabile.
Culminazione
risulta nel caso di un'intensifcazione progressiva. Il rosso lo
zenit. Prima acidifcazione produ-
ce giallo, quindi rosso-giallo. Rosso punto culminante, quindi
prima deacidifcazione d rosso -az-
zurro e infne ultima d azzurro.
Equilibrio
viraggio: ci che si esprime come mescolanza di pigmenti.
Percorrimento del cerchio
-
nascita e intensifcazione del colore si presentano pi nel lato
del pi chein quello del meno. Il
colore comincia nel percorso dal pi. Il suo percorso si nota
nell'offuscamento dell'acciaio che va dal
giallo all'azzurro passando per il rosso.
Inversione
inversione diretta nel colore opposto richiamato, pu accadere
per passaggio di stato da secco a
umido o viceversa.
Fissazione
vi sono corpi che possibile trasformare interamente in sostanza
colorante e si pu dire che il
colore si fssa in se stesso, permane a un certo livello e si
specifca. Tra di esse alcune si distinguono
in maniera particolare e son considerate come rappresentazioni
di altre. Queste sostanze si fssano
di nuovo su altri corpi e prendono su copri animali e vegatali
con forza maggiore o minore e vi per-
durano di pi o di meno aseconda dlella loro natura.
Mescolanza (reale)
ogni mescolanza presuppone specifcazione, si in campo
atomistico.
Rosso, giallo, azzurro colori puri. Rosso + azzurro violetto ;
rosso +giallo arancio ;giallo +
azzurro verde
la pittura si basa su mescolanza di questi corpuscoli colorati e
su loro infnite connessioni possibili
che possono essere colte dall'occhio pi esnsibile ed
esercitato.
Il grigio si produce mescolando complementari, che si
neutralizzano. I colori mescolati insieme
trasferiscono alloro oscurit nel composto. Pi scuri sono,pi
scuro sar il grigio risultante, pi chiari
sono pi chiaro sar il grigio.
Mescolanza (apparente)
si ha da mescolanza di polveri e pigmenti colorati differenti
visti da lontano (effetto seurat) e se si
dispongno diversi colori gli uni accanto agli altri in cerchio
che girano a gran velocit. Anche colori
fsici presentano mecsolanza: i coloriprismatici sono molto pi
vivacidei colori della superfci su cui
-
li si fa cadere. da considerare che i colori prismatici pososno
essere omogenei o eterogenei rispetto
a superfcie. Di questo tipo di mescolanza si interpretano le
vernici del pittore mediante cui si pro-
duce una mescolanza pi vivace di quanto no avvenca con
mescolanza meccanicamente atomistica
comune.
Trasmissione (effettiva)
il colroe aumenta sempre in oscurit a partire dal giallo,
prossimo al bianco, pafno all'azzurro,
vicino al nero.
I colori sono qualcosa di meno rispetto alla luce. Dei pigmenti
nelal condizione di maggiore sau-
trazine e densit non postrano pi illoro colore, ma si mostra uno
splendore metallico con rifessi del
colore fsiologico richiamato. Ogni sostrato chiaro visto
attraverso mezzo colorato coem questo mo-
stra i colori di quest'ultimo. Ogni colore, per essere visto,
deve avere una luce in appoggio. Quanto
pi chiari e luminosi sono i sostrati, tanto pi belli appaiono i
colori. Per tingere bei colori impor-
tante procurarsi sostrati bianchi.
Ogni essere vivente tende al colore, al particolare, alla
pecifcazione, all'effetto, alla nosn traspa-
renza. Ogni ente privo di vita si muove verso il bianco, verso
l'astrazione, verso la generalit, verso
la trasfgurazione, verso la trasparenza.
Trasmissione (apparente)
si verifca mediante il rifesso. Una superfcie di un determinato
colore collocata al sole, fa cadere
il rifesso su altri oggetti incolori. Questo rifesso luce
smorzata, mezza luca o mezza ombra che ri-
specchia il colore specifco della superfcie. Se esso agisce su
zone in omnbra si mostra una connes-
sione magica con l'ombra, che l'elemento proprio del colore e su
di essa interviene colore ombreg-
giato che porta luce, colore e vivacit. Si produce
manifesatzione vigorosa e gradevole che al pittore
d servigi.
Privazione
i corpi che hanno riceuto i colori da natura o trasmessi
dall'uomo, possono essere privati in molti
modi dei colori. Lo sbiancamento risiede nella completa
privazione dei colori.
La luce considerata uno dei primi mezzi per sottrarre il colore
ai corpi, essa s'impossessa del co-
lore infammandolo e bruciandolo e dissolvendo nella generalit ci
che in esso vi di specifco e de-
terminato.
-
Cos fanno anche acqua e aria: acqua conferma di essre elemento
che scioglie,che fa da media-
tore ed elimina ci che accidentale e riconduce particolare al
generale; anche mediante reagenti si
produce privazione di questo tipo, es. alcool, acido
solforico...
nella direazione contraria agli sbiancanti agiscono gli agenti
alcalini.
Nomenclatura
la nomenclatura dei colori andava da particolare a generale per
tornare al particoalre. In tede-
sco 4 determinazioni che non conservano traccia della loro
origine: giallo,a zzurro, rosso e vede. Le
altre sono derivate.
Minerali
minerali hanno natura chimica.
le denominazioni dei colori appartengono alle denominazioni di
colore esteriori.
Piante
colori dei corpi organici possono considerarsi operazione
chimica superiore defnita anticamente
come combustione: colori elementari, mescalati e derivati si
presentano su superfcie di esseri orga-
nici. Semi bulbi e radici in quanto esclusi dal sole appaiono
bianchi. Piante cresciute nell'oscurit
tendono al giallo. Quando c' luce appare verde. Nelle foglie
cauline si vedono colori dei fori. Fiori
bianchi o colorati . I fori sono di tutti i colori. Possono
essere estratti mediante alcool.
Vermi insetti pesci
vermi incolori. Creature dell'acqua pi o meno colorate. Gusci di
molluschi hanno colori che
devono essere stati secreti da organi che contegono suchci
coloranti es. seppia. Succo del murice,
che d porpora, esposto a luce e aria prima ppar giallo, poi
verde, quindi azzurro, violetto e poi ros-
so sempre pi acceso.
Il sangue appare giallo se liquido, rosso nelle arterie,
rosso-azzurro nelle vene a seguito del pro-
cesso di acidifcazione della respirazione.
Uccelli
le piume degli uccelli si formano come qualcosa di ultimo sulla
specie di un corpo. Organi ricca-
mente corredati.
-
insieme a forma si trasforma anche il colore e legge determinata
orienta colorazione generale e
particolare. Il piumaggio di tutti i colori e pi frequenti
colori caldi.
Mammiferi e uomini
bianco nero giallo rosso giallo e marrone mutano in diverse
maniere. Colori compositi smorzati
mediante combustione organica. Pi una creatura nobile, pi ogni
genere di materia in essa ela-
borato. Pi la superfcie in relazione con il suo interon, meno si
presentano su di essa colori ele-
mentari.
La superfcie dell'uomo affne al suo interno ed adatta alla
massia semplicit.
Il colore della pelle umana elementare, manifestazione elaborata
mediante combustione orga-
nica.
Effetti chimici e fsici dell'illuminazione colorata
la luce incolore si mostra in circostanze diverse capace di
causare calore, come soplendore che si
trasmette a certi corpi, coem qualcosa che agisce su
acidifcazione e deacidifcazione. Il vetro giallo e
rosso-giallo producono temperatura pi elevata rispetto a vetri
azzurro e rosso-azzurro. Con un fo-
glio grigio diviso in tre parti, uino tenuto come campione, uno
sotto luce calda e uno sotto luce fred-
da si pu notare come agisocno i processi di acidifcazione e
deacidifcazione portando uno allo
schiarimento e uno allo scurimento.
Interno del cerchio dei colori
facilit nascita del colore
il colore nasce facilmente e rapidamente sotto condizioni di
diverso genere. L'azione della luce,
la reazione della retina secondo una certa legge, danno luogo
aun delicato gioco di colori. Ogni luce
attenuata puessere ritenuta colorata ed colorata ogni luce in
quanto la si vede. Luci incolori sono
astrazioni. Nell'esperienza sono oggetto di percezioni.
Le essenziali condizioni di rifrazione non sono suffcienti a
produrre manifestazione. La luce agi-
sce molte volte in s e per s. Condizione spesso necessaria
torbidezza del mezzo o ombre doppie.
-
Energia del colore
natura oscura del colore, la sua qualit altamente satura ci in
base a cui esso produce l'im-
pressione di gravit e grazia a un tempo.
Determinazione del colore
il nascere del colore e il suo determinarsi sono tutt'uno.
Esso presenta opposizione che chiamiamo polarit e che si designa
con un + e un
pi meno
giallo azzurro
azione privazione
luce ombra
chiaro scuro
forza debolezza
caldo freddo
vicinanza lontananza
respingere attrarre
affnit con acidi affnit con alcali
mescolanza dei due lati
la mescolanza acquista per l'occhio qualcosa di specifco, appare
come unit a proposito di cui
non pensiamo pi alla sua composizione. il verde. Fenomeni
opposti aventi la stessa fonte che si
congiungono in un terzo che si osserva con piacere.
Intensifcazione nel rosso-azzurro
nel suo stato luminoso il colore scuro e diviene pi denso.
rossiccio. L'intensifcaizone nasce
mediante mezzi torbidi e incolori.
-
Unione estremi intensifcati
estremi intensifcati generano colore ancor pi piacevole. Cos
quando si produce rosspo puro
che porpora: porpora si offre comemanifestazione mediante
sovrapposizione di orlo violettoe mar-
gine rosso-giallo negli esperimenti primsatici, come
intensifcazione continua in quelli chicmici, per
opposizione organica in quelli fsiologici.
Compiutezza della manifestazione
molteplici e varie manifestaizoni fssate nelle loro diverse fasi
e considerate l'una accanto allaltra
producono totalit, che per l'occhio armonia.
Accordo della manifestaizone compiuta
opposizione fsica poggia su pura e semplice dualit originaria,
considerata come qualcosa di di-
viso; contrapposizione armonica poggia su totalit derivata,
sviluppata e data.
Perch ogni contrapposizione sia armonica deve contenere una
totalit. Vedi esperimenti fsiolo-
gici.
Spostamento del colore da un lato all'altro
colori fsiologici appiono diversi su fondo chiaro o scuro.
Colori epottici sono opposti a seconda
che la luce splenda attraverso apertura o sopra il corpo. Colori
chimici sono orientati diversamente
da fuoco e alcali.
Scomparsa del colore
mescolanza, intensifcazione, connessione, speraazione, armonia
contenuta nel richiamo dell'op-
posto.
Le manifestazioni dei colori fsiologici non possono venir
trattenute; quelli dei fsici durano
quanto le condizioni esterne che le causano; quelle dei chimici
sono mobili e possono essere volte
verso questo o quel lato o soppresse.
I colori chimici danno prova di resistenza. La tintoria fssa i
colori energicamente.
Rapporti di prossimit
-
rapporti con la flosofa
al fsico si chiede di operare distinzione netta tra s e il modo
per riavvicinaris di nuovo a esso in
un senso superiore. Deve costruirsi metodo che sia conforme
all'intuizione, cguardarsi dal tramutare
l'intuziizione in concetto, concetto in parole e comportarsi e
procedere con queste parole comfosse-
ro oggetti. Deve aver conoscenza degli sforzi del flosofo per
condurre i fenomeni fno all'altezza del-
la regione flosofca. Il flosofo deve infuenza il fsico e ha
bisogno di consocenza della fsica negli
estremi ai quali i fatti singoli si incontrano.
Il peggi della fsica ritenere derivato il fenomeno originario e
viceversa. Si crea cos confusione
senza fne, continuo pensare e cercare scappattione.
Rapporti con la storia naturale
colore presentandosi su superfcie dei viventi, si defnisce come
uno dei segnoi esterni pi impor-
tanti in virt dei quali apprendiamo ci che ha luogo all'interno
di essi.
Rapporti con la fsica in generale
le frmule mediante le quali si esprimono i fenomeni elementari
della natura in maniera non dog-
matica si muovono in direzione in cui si ottiene attraverso
concordanza dei segni una concordanza
del signifcato. Gli osservatori della natura concordano
nelriconsocere che tutto ci che si manifesta
deve rinviare a una scissione originaria capace di
ricomposizione o a un'unit organica capce di
scindersi e deve quindi presentarsi in questo modo. Scindere ci
che unito e unire ci che scitto
la vita della natura. l'eterna sistole e diastole, inspirare ed
espirare del mondo in cui viviamo.
Quanto si esprime come numero va presa insenso pi profondo e
ponendo a base di ognuna di que-
ste espressioni un'intuizione autentica.
La manifestazione preesente e operante, individuabile e
pronunciata, defnita e dotata di pro-
priet tali che si pu applicare la polarit del pi e del meno,
nord e sud ecc.
essa agisce su determinazione di propriet corporee e si unisce
alla grande manfestazione dop-
pia che svolge nella chimica il ruolo centrale: ossidazione e
disossidaazione.
Si consideri molteplice prodotto da intensifcazione del giallo e
dell'azzurro nel rosso, da connes-
sione di questi due estremi suoperiori nel porpora, da
mescolarsi dei due stremi iinferioi nelv erde. Il
generale e smplice schema fsico deve elevarsi e articoalrsi in
se stesso per poter servire a scopi supe-
-
riori.
Rapporti con la teoria del suono
colore e suono non possono paragonarsi ma possono essere
riferiti a formula superiore e da
questa derivati separatamente. Sono come due fumi che nascono da
un'unica montagna ma che
scorrono in codizioni diverse, in regioni che nulla hanno di
simile. Sono azioni elementari e generali
operanti secondo legge universale del dividere e tender alla
riunione.
Azione sensibile e morale del colore
il colore occupa posto elevato nella serie di manifestazioni
naturali originarie perch riempie con
molteplciti defnita il cerchio semplice che gli assegnato. Esso
esercita un'azione sulla vista e sul-
l'animo nelle sue pi generali manifestazioni elementari.
un'azione specifca quando il colore sia
preso nella sua singolarit mentre in combinazione con alstri
un'azione in parte armonica, in parte
caratteristica o non armonica ma sempre decisa e signifcativa.
Il colore, determinato come elemen-
to dell'arte, pu essere utilizzato come momento che coopera ai
pi elevati fni estetici. Da idea di
opposizione della manifestazione, da conoscenza acquisita di
particoalri determinazioni, le singole
impressioni di colore non possono essere scambiate, agiscono in
modo spefcico e devono produrre
stati specifci e determinati nell'organo vivente.
I colori dal lato del pi sono giallo, giallo rosso, rosso
giallo. Danno luogo a stati d'animo attivi,.
Vivaci, tendenti all'azione.
Giallo
pi prossimo alal luce, origina da attenuazione lieve, avviene a
opera di mezzi torbidi o in segui-
to a rifesisone da superfci bianche. Contiene natura del chiaro,
possiede qualit di serenit e gaiez-
za. L'oro allos tato pi puro d nuovo e alto concetto di questo
colore. conforme a esperienza che
giallo produce impressione di calore ei ntimit. gradito e fonte
di lietezza se puro e chiaro, sereni-
t e nobilt se pieno, sensibile o sgradevole se sporco o condotto
verso il meno.
Giallo-rosso
-
colore cresce in energia e appare pi vivo esplendido. D
all'occhio sensazione di calore e dilet-
to.
Rosso-giallo
sensazione gradevole si intensifca fno a violenza
intollerabile,. Inclinazione a esso osservata in
popoli primitivi. Se si fssa una superfcie rosso-gialla il
colore sembra trafggere l'occhio. D eccita-
zione incredibile.
Colori del meno sono azzurro, azzurro-rosso e rosso-azzurro.
Azzurro
onduce con s qualcosa di scuro. Esercita su occhio azione
singolare e inesprimibile di nulla ec-
citante: una contraddizione composta di eccitazinoe e pace.
Sembra arretrare dinanzi a noi.
Ci d senso di freddo e ricorda ombra.
Azzurro-rosso
rende inquieti. Molto rarefatto, diviene lilla.
Rosso-azzurro
inquietudine aumenta parallelamente all'intensifcazione. D
eccitazione particoalre. Vedi por-
pora cardinalizia, irrequietezza di scalini in tensione verso
alto.
Rosso
rosso puro contiene tutti gli altri colori in atto o potenza. In
giallo e azzurro si notata intensif-
cazione nel rosso. Nell'uninoe dei poli, quindi, si realizza
autentico acquietamento che diviene appa-
gaemnto ideale. Come pigmento appare fnito e piperfetto nella
cocciniglia.
Dona impresisone di gravit e dignit (scuro) come di clemenza e
grazia (chiaro).
Verde
-
l'occhio trova appagamento. I colori madre trovano equilibrio
nel composto.
Totalit e armonia
ogni colore singolo stimola nell'occhio mediante sensazione
specifca aspirazione a universalit.
Per cogliere questa totalit l'occhio cerca spazio incolore su
cui produrre colore richiamato. Qui ri-
siede legge fondamentale di ogni armonia dei colori. Se la
totalit dei colori offerta all'occhio dal-
l'esterno in qualit di oggetto, essa glig iunge ben acetta in
quanto somma della sua propria attivit
gli viene incontro come realt.
Le opposizione armoniche che vengono presentate nel cerchio dei
colori hanno carattere di
smeplicit. importante il cenno rivolto di sollevare attraverso
totalit natura a libert. La natura
non presenta alcun fenomeno generale in cui la totalit dei
colori sia interamente disposta insieme.
Composizioni caratteristiche
giallo e azzurro
vie troppo poco, manca ogni traccia di rosso e devia troppo da
totalit. povera e comune.
Gode prossimit del verde, dell'appagamento.
Giallo e porpora
unilaterale ma ha carattere gaio e splendido
azzurro e porpora
estremi del lato passivo con lo spostamento dell'estremo
superiore verso estremo attivo.
Rosso-gialo e rosso-azzurro
danno il presentimento del porpora che si ottiene in esperimenti
fsici da loro unione.
Composizioni prive di caratteri
-
giallo e rosso-giallo, rosso-giallo e porpora, azzurro e
rosso-azzurro, rosso-azzurro e porpora.
Composizioni in rapporto a chiaro e scuro
il lato attivo composto col nero guadagna in energia; quello
passivo ne perde. Combinato con
bianco e chiaro, il lato attivo perde energia, quello passivo
acquista gaiezza.
Considerazioni storiche
selvaggi, fanciulli,popoli primitivi hanno predilezione per
colori vivaci.
popoli dell'europa del sud versono colori vivaci per via di sete
a buon mercato.
Se colori producono stati d'animo, essi si adattano a stati
d'animo e condizioni di vita. Popoli vi-
vaci amano colori intensi attivi, quelli misiurati prediligono
paglieriono o giallo-cuoio. Popoli che ri-
pongono grande valore nella dignit fanno tendre il rosso dei
mantelli versolato poassivo. Nel vestito
si mette in relazione il carattere del colore col carattere
della persona.
Azione estetica
chiaroscuro: manifestaizone di oggetti corporei quando si
consideri solo azione di luce e ombra.
Il chiaro scuro fa apparire il corpo come corpo, luce e ombra
danno nozione di materialit.
Tendenza al colore
analisi nell'introduzione dell'opposto colore richiamato a
qualche altro effetto cromatico.
Ombreggiatura
se prospettiva lineare mostra oggetti che digradano a motivo
della distanza, il loro sfumare in
maggiore o minore chiarezza mostra prospettiva aerea.
Colorito ambientale
il colorito si presenta in natura insieme all'ombreggiatura.
Cielo azzurro e oggetti passano da
giallo a porpora. Si verifca richiamo fsiologico dei colori.
-
Colorito degli oggetti
sono generalmente colori elementari specifcati seocnod
caratteristi he di corpi e superfci su cui
li osserviamo. Il pittore imita la presenza di materia
determinata sopprimendo generalit, elementa-
riet della manifestazione cromatica. Colorito carne dal lato
attivo ma possiede anche componen-
te del lato passivo
colorito caratteristico
pu essere ordinato come
energico: prevalenza del lato attivo
blando: prevalenza lato passivo
splendido: totalit del cerchio dei colori e rappresentazione in
equilibrio.
Colorito armonico
si verifca quando tutti i colori sono prodotti l'uno accanto
all'altro in equilibrio.
Tono vero
quadro a effetto energico come brano musicale in maggiore e a
effetto blando in tonalit mi-
nore.
Tono falso
tono consiste in velo di un colore tirato su intero quadro. Tono
improprio nato per istinto da in-
certezza sul da farsi.
Colorito debole
quest'incertezza spiega come si creino discontinuit nei colori
dei quadri.
Variopinto
-
se si impiegano erroneamente i colori in rapporot a luce e
ombra
scopo ultimo della teoria
l'artista deve essere compreso di ci che si sosstenuto. Solo
attraverso accordo di luce e omrba
sfumatura colorazione vera e caratteristica il dipinto pu
apparire compiuto.
Impiego allegorico, simbolico e mistico del colore
simbolico: ci si serve del colore secondo sua azione eil vero
nesso esprime subito il suo signifca-
to. es. porpora simbolo maest.
Allegorico: contiene quota maggiore di casualit e arbitrariet,
qualcosa di convenzianonale: prima
di realizzarne il signifcato necessario che venga offerto il
senso del segno.
Mistico: lo schema nell quale possibile rappresentare la
molteplciit dei colori rinvia a rapporti ori-
ginari appartenenti all'intuizione umana non meno che alla
natura. Non vi dubbio che delle loro
caratteristiche ci si possa servire come di un linguaggio allos
copo di esprimere rapporti primigeni
che non cadano sotto sensi con forza e variet altretante.
Conclusione
l'opera 'arte deve scaturire dal genio, l'artista deve chiamare
in vita contenuto e forma dallre
profondit del proprio essere, deve comportarsi da dominatore nei
confronti della materia e fare uso
degli infussi esterni per la propria formaizone.
Postfazione
la teoria dei colori va considerata come un intero. Goethe fssa
quattro espressioni principali:
giallo azzurro rosso verde il cui contenuto il colore in
generale. Altre quattro aree: nero bianco gri-
gio e marrone, con cui si danno indicazioni di chiaro e scuro.
Rispetto a newton goethe concepitva
in altra maniera la natura dell'esperienza e i compiti della
scienza.
Assurdit newtoniana della concezione della luce era che la luce
bianca fosse composta di luci
pi scure e che quell'elemento indiviso che la luce potess
eessere pensato composto di qualcosa
d'0altro come raggi, fasci ecc.
-
goethe defnisce il vedere come il trovarsi della retina in
circostanze diverse e opposte, costretto
da luce e oscurit, che prese isolatamente o congiuntamente
operano in maniera specifca provocan-
do nell'occhio massima ricettivit o insensibilte tensione.
Goethe si rif alla dipendenza dell'occhio
dalla luce e ci si vede soprattutto nella forma di essa.
L'occhio mostra la tendenza a un'opposizio-
ne, a muoversi tra chiaro e scuro, unendo gli opposti. Mira a un
intero. La posizione di goethe in-
teressante per:
risultati degi colori non vengono infuenzati da caratteristica
soggettiva. Le manifestazioni dei
colori sono instabili,ma non i principi. I colori fsiologici
rappresentano un punto di vista da cui
guardare al colore.
Analisi colori fsiologici si svolge nel contesto del
comportamento dell'occhio rispetto a luce e
oscurit. I colori fsici devono il loro inosrgere non pi ad
azione e determinazinoe di luce e oscuri-
t rispetto a occhio ma rispetto ad altro genere di mezzi. Newton
sviluppa colore da luce e condizio-
ne opposte a luce hanno funzione di animarne costituzione
interna; goethe sostiene che non la ri-
frazione della luce in s a dare colore ma quella di una immagine
. Per newton nella luce ci sarebbe
molteplicit di colore, per goethe il colore nasce dalla dualit
(luce/oscurit) che viene determinata
o specifcata da una serie di condizioni. Una molteplicit risulta
posta da proprie parti dai cui nessi
deve essere dedotta. La scienza ha come compito di mettere in
rilievo le diverse modalit nelle quali
un momento diuna molteplicit defnisce e qualifca altri momenti
di quella molteplicit. Il chiaro
richiama lo scuro e ci vale come defnizione di un certo genere
di manifestaizoni di colore. Genera-
zione del colore attraverso mezzi torbidi.
Le immagini sono presupposto di manifestazioni prismatiche e
queste non sono che immagini e
presupposti della cromatica di goethe. Distinte in primarie
esecondarie: primarie manifestazioni su-
scitate nell'occhio e tali da fconferamre eeffettiva esistenza
di oggetto esterno; secondarie permango-
no nell'occhio quando oggetto non pi realmente dato e derivate
da primarie. Sono immagini suc-
cessive. Immagini primarie sono quelle che si presenzano senza
mediazione mentre quelle seconda-
rie sono indirette e mediate es. da rifessione. Ci che avviene
nel prisma l'urpahnomeno nell'am-
bito di tuttte le manifestaizoni di colore: es. esprimento lenti
concave o convesse: muovendo chiaro
in direzione di scuro sorge azzurro, muovendo scuro in direzione
di chiaro sorge giallo. Chiaro so-
pra scura d azzurro; azzurro sopra chiaro d giallo. Rosso
potenziamento giallo e azzurro. Verde
loro equilibrio.
Per quanto riguarda le polarit dei colori chimici, lo scopo di
goethe la determinazione di una
bildung, della conformazione dinamica di quest'ambito di
manifestazioni.
Distinzione tra DINAMICO e ATOMISTICO
differenza tra relazioni (tra colori o altro) e rilievi
orientati al separato o al singolo. L'atteggiamento
atomistico prescinde dal fatto che ogni dato non che un momento
di un intero e che si tratta di un
-
momento di relativo arbitrio e astrazione. L'atteggiamento
dinamico assume le qualit dei complessi
come proprie di essi e non come riducibili alle loro parti
isolate. Il concetto di intensifcazione cro-
matica precisa il senso dell'orientamento al qualitativo.
Inoltre, interessante rifessione che propor-
zione quantitativa causa impressione qualitativa.
L'orizzonte dell'esperienza per goethe quello che pu e non pu
esperire. Il colore deriva in
natura dal bianco e dal nero presentandosi pi frequentemente dal
lato attivo pi che dal lato passi-
vo, fenomeno di intorbidamento. Colore valore d'ombra. La
privazione ha luogo in quanto la luce
o altro sottraggono il colore. La morfologia dei colori
oggettivi non pu considerarsi completa se li-
mitata solo a queste considerazioni.
I colori si rendono tanto pi copmplessi quanto pi complesso
l'ente. L'assunzione che il co-
lore di un essere tanto pi complicato quanto pi esso nobile.
Ogni colore riceve una determina-
zione rispetto ad altri rispetto a luce e oscurit. Esse non
possono mischiarsi. Il colore sorge non da
mecsolanza ma da loro confni. La loro riunione realizzata solo
dall'occhio o dal prisma o dal calo-
re del fuoco. Il colore nasce tra la luce e l'oscurit, dalal
tensione tra essi e dalla determinazione di
questa tensione. La teroia dei mezzi torbidi la formulazione di
questa concezione. In questo modo
si defnito come la polarit si presenti come punti estremi e
fattori della nostra vita e del nostro in-
tero essere. Ocs', se luc e oscurit non possono mischiarsi,
neanche possono bene emale o vita e
morta. Le regioni intermedie hanno l'una qualcosa di affnee
all'altra.
Simbolismo colore: colori caldi e freddi. Colore si dipone tra
luce e oscurit, tra pi e meno. I
criteri conc ui stabilisce valore colori non rientrano in ambiti
culturali extracromatici ma sono critie-
ri ricondotti alla loro stessa natura cromatica. Il cerchio
cromatico non rappresenta solo relazioni di
ordine cromatico ma anche simbnolico e immaginativo,. Lo
strumento dell'analagio ci di cuisi
serve goethe pi frequentemente. I colori scrogono dove chiaro e
scuro si incontrano a margine.
L'urphaenomenon dei mezzi robidi non riguarda solo nascita
colore ama anche nascita cosmica in
quanto fglio di due forze cosmiche.
L'uso simbolico allegorigo e mistico del colore nasce da
isomorfsmo tra diversi piani dell'espe-
rienza umana del colore e l'essere tutti un unico momento del
fenomno cromatico ci che giustif-
ca gli usi di questi tre generi. L'unit del fenomno cromatico e
della esperienza di esso quanto indi-
rizza anche la questione di come un simbolo deve essere fatto
per trasmetterne il messaggio. L'ar-
monia il carattere che deve possedere il colore per goethe.
L'esperienza del colore sempre una,
indipendente dai contesti nei quali si realizza. Dinanzi
all'accusa di inaffdabilit, goethe afferma che
quando vi errore non compiuto dai sensi, ma dall'intelletto: i
nostri sensi affermano la verit an-
che quando semrbano sbagliare. Il concetto di illusioni ottiche
per goethe un concetto nullo per-
ch la percezione porta sempre direttamente sulla realt.
Qulaunque esperienza del colore venga
fatta, essa presenter caratteristiche analoghe, sia essa
soggettiva o oggettiva, patologica. Nella con-
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siderazione di goethe la fsica newtoniana distrugge e smentisce
quello che l'esperienza da sempre
sa. La'esperienza fonda lateroia che al deve descrivere. Nel
soggettivo vi la via d'accesso all'oggetti-
vo e dall'altro lato l'oggettivo costituito e viene a conoscersi
nel soggettivo. La nozione di esperien-
za indica le relazioni possibili tra soggetto e oggetto. Tutto
ci che si presenta come fenomeno natu-
rale rinvia a una scissione originaria capace di comporsi o a
un'unione originaria capace di scinder-
si. I colore un esempio. Da un lato la luce, dall'altro
l'oscurit. In se esse sono indifferenti e inde-
terminate, in equilibrio. La polarit non esperiebile solo perch
non ancora determianta. Non si
pu cogliere la luce o l'oscruti in s. La teoria dei colori
un'esperienza dei colori.