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o n
2.1. Progetto di un fabbricato di due appartamenti
sovrapposti
COMMENTO - Trattasi di un tema relativamente impegnativo che
richiede al candidato di saper affrontare dapprima la normativa e
in particolare gli indici urbanistici, in seguito gli aspetti della
progettazione edilizia vera e propria.
E~UNCIATO Il candidato progetti un fabbricato di civile
abitazione composto di
due appartamenti sovrapposti, destinando il piano te n'a a ca
mine, autorimesse e servizi. Ciascw10 dei due appartamenti deve
comprendere 1m pranzo-soggiorno, una cucina-tinello, due cmnere da
letto, un ripostiglio e doppi servizi. Il teneno su cui sorger il
fabbricato ha forma rettangolare, di nl 24,S x 30, confina su un
lato corto con una strada e presenta una pendenza del 5% in discesa
dal piano strada verso il retro. Urbanisticamente si colloca in una
zona di completamento residenziale, per la quale il Piano
Regolatore Generale prevede i seguenti indici urbanistici, il cui
significato potr essere meglio specificato dal candidato in base a
quanto di nonna previsto nella zona 1 cui si trova ad operare:
- Indice di fabbricabilit fondiaria non superiore a 1,8 m 3/111
2 - Altezza massima nOI1 superiore a 10 rn - Distanza minima dalle
strade non inferiore a 6 m Distanza minima dai confini non
11feriore a 5 l'n
Il candidato disegni una planirnetria generale dell'intervento a
scala 1:200, due piante, una del piano terra e una
dell'appartamento tipo, a scala 1:100, e una sezione, anch'essa a
scala 1:100.
SVOLGIMENTO
Ipotizzo che, in base a quanto previsto dagli strumenti
urbanistici della zona in cui opero, debba intendersi (1):
e) Gli indici edilizi ed urbanistici e le loro modalit di
applicazione vengono definiti all'interno dei Piani Regolatori
Generali di singolo Comune, il che comporta la compresenza sul
territorio nazionale di definizioni diverse, in particolare per ci
che riguarda il volume complessivo. Ad esempio, per alcuni
strumenti urbanistici non costituisce volume il piano terra
destinato a serYzi (cantine, box, lavanderie, autorimesse, ecc.)
purch di altezza non superiore a 2,30 m e situato all' interno del
perimetro dell' edificio. Le definizioni ripm1ate nel testo sono
comunque con"enti.
-
14 11 ' EDILIZIA - 2.1
- per volume complessivo il volume lordo del fabbricato, entro e
fuori terra, dal pavimento del piano pi basso fino all'intradosso
del solaio di copertura o del sottotetto non praticabile, con
l'esclusione di balconi, logge e corpi tecnici sporgenti dalla
sagoma dell'edificio;
- per altezza massima l'altezza massima del fabbricato, misurata
su ogni fronte dal lh'ello del marciapiede al cornicione di gronda,
con l'esclusione di eventuali sbancamenti per rampe di accesso a
locali interrati o seminterrati;
- per distanza IIllzma dalle strade la distanza minima delle
diverse fronti del fabbricato dal ciglio delle strade pubbliche
esistenti o di progetto;
- per distanza minima dai confi11i la distanza minima delle
diverse fronti del fabbricato dai confini di propriet.
:;.. Procedo al dimensionamento del fabbricato. Il lotto sul
quale deve sorgere l'edificio ha una superficie fondiaria, intesa
come superficie utilizzabile ai fini edificatori, di:
24,5 . 30 735 m 2
Il volume complessivo edificabile su quest'area non pu essere su
r.: periore, per gli indici di P.R.G. riportati nell'enunciato del
tema, a: /.1
l' I l
735 1.8 1323 m'
Assumo come altezze interne per il piano tipo m 2,70 e per il
piano 11" cantinato m 2,30; ipotizzo che i solai abbiano uno
spessore di m 0,30. L'altezza del fabbricato sar quindi:
..-'.m 2,30 + 0,30 + 2,70 + 0,30 + 2,70 = 8,30 b hConsiderando
che il terreno ha una pendenza del 5% e tenendo il
fabbricato in parte seminterrato, l'altezza massima risulter cos
con :-1 tenuta nei limiti previsti. \1
La superficie utile lorda (cio comprensiva dello spessore dei
muri) Ia mia disposizione sar, per ogni piano:
1323 18,30 = 159,38 m2 C'
p:;.. Procedo quindi alla progettazione del piano tipo. Vista
anche la for
-
15 II . EDILIZIA 2.1
ma regolare e le dimensioni del lotto, ritengo che un rettangolo
con i lati non troppo dissimili fra loro si presti bene alla
progettazione di un appartamento come quello richiesto
nell'enunciato. In modo del tutto simmetrico ricavo poi al centro
dei due lati lunghi del rettangolo che ho ipotizzato il vano scale
e il balcone.
Nello spazio interno organizzo infine i singoli spazi,
distinguendo chiaramente la zona giorno, dove si svolgono le
attivit diurne e la vita di relazione, dalla zona notte, destinata
al riposo.
Nella zona notte un breve corridoio centrale, nel quale trova
posto un piccolo armadio a muro, distribuisce le due camere da
letto, i due bagni (entrambi con illuminazione naturale) e un
ripostiglio, il quale, bench non previsto nell' enunciato del tema,
risulta sempre utile nella odierna vita domestica.
Nella zona giorno ho scelto di dividere la cucina dai restanti
spazi con un tramezzo, per isolare questa zona di "lavoro" dove
possono crearsi cattivi odori, tenendola tuttavia in immediata
comunicazione con la zona pranzo. Ho cercato inoltre di dare
all'ingresso e alle zone pranzo e soggiorno una continuit spaziale,
pur individuandole chiaramente come tali. Ci mi sembra un felice
compromesso tra la soluzione tradizionale di avere uno specifico
vano destinato a ingresso e !'indirizzo, in parte seguito oggi, di
aprire la porta d'accesso all'appartamento direttamente nel
soggiorno.
Ho infine ricavato all'interno del soggiorno un angolo di
maggiore intimit con caminetto.
> Passando all'esame della struttura, ritengo che per questa
tipologia di fabbricato la soluzione pi idonea sia un telaio di
travi e pilastri in c.a. con solai in latero-cemento: procedo
quindi all'individuazione nella pianta del piano tipo della maglia
dei pilastri. Per conferire al fabbricato una maggiore rigidezza
alle azioni orizzontali (vento, effetti sismici) prevedo di
realizzare il vano scala interamente in c.a. faccia a vista. A
questo punto passo a dimensionare ogni singolo vano, tenendo conto
che per le camere doppie prescritta una superficie minima di 14 m
2
La soluzione alla fine prescelta, dopo successivi aggiustamenti
anche delle dimensioni esterne della pianta, mi d una superficie
lorda per piano di:
-
16 II EDILIZIA - 2. l
(12,8011,00) + (4,801,80) - (4,201,80) = 141,88 m 2 PIA TEF e un
volume totale di:
141,888,3 1177,6< 1323m3
)o> Avendo verificato che l'edificio rientra nei limiti
volumetrici fissati dal P.R.G., procedo alla progettazione del
piano terra. Poich il terreno in pendenza, colloco le cantine nel
lato a monte, seminterrate, e le autorimesse nel lato a valle, in
modo da facilitare l'accesso alle automobili. Un corridoio centrale
permette un collegamento diretto con il vano scale e con l'esterno.
Presso la loggia esterna, usabile all'occorrenza come stenditoio,
ricavo un vano da destinare a lavanderia. Nel progettare questi
vani, privilegio le dimensioni delle autorimesse, in modo che
possano contenere non solo l'automobile ma anche eventuali
biciclette o ciclomotori.
L'edificio non necessita di centrale termica in quanto prevedo
che il riscaldamento degli appartamenti sia assicurato da impianti
autonomi a gas con potenzialit inferiore alle 30.000 kcal!h.
Disegno quindi la sezione, collocata in modo da evidenziare
l'andamento delle scale e la pendenza del terreno; concludo,
infine, con la planimetria dell'area a scala 1 :200, nella quale
sono indicate le distanze dalla strada e dai confini, che
risultano, come si vede superiori, a quelle prescritte dal
P.R.G.
PIAN TIPO
-
PIANO TERRA
l:l.
PIANO TIPO
1iL...
120 i'TO
120120
120ffi
r;1~ 370
LAVANDERIA MQ 1036
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'" .....
R I 0127
310
C ANTINA MQ 13 69
370
CANTINA MQ 1369
370
SOGGIORNO PRANZO ~MQ3501 R.I 0174
CUCINA MQ 11.10 Il I =0.129
r-, I I,
--~ , I, ~I=
37C
JiJJ l, W;! GARAGE MQ 3040
700
-.-J-~I~ '" '"
GARAGE t"Q 3174
I NGR.. I~ 1 iloMQ 236 RIP. ~
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SEZIONE
01 ~I l
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PLANIMETRIA -GENERALE DELL' INTERVENTO ,_.
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20 11 . EDILIZIA 2.2
lume complessivo massimo di:
m 2 1440 1,8 ~ 2592 m 3
Ipotizzando che le quattro unit a schiera siano uguali tra loro,
il volume massimo di ciascuna sar:
m 3 2592 : 4 ~ 648 m 3
Assumo come altezze interne 2,30 m per il piano seminterrato,
2,70 m per il piano rialzato e per il primo piano. Lo spessore di
ciascun solaio previsto di 0,30 m; l'altezza complessiva di
conseguenza sar:
m 2,30 + 0,30 + 2,70 + 0,30 + 2,70 ~ 8,30 m
gi ampiamente compresa nei limiti di P.R.G., senza tener conto
che il fabbricato in parte seminterrato.
La superficie utile lorda (cio comprensiva dello spessore dei
muri) a disposizione sar, per ogni piano:
648 : 8,30 78,07 m 2
Tenendo conto che non siamo in zona sismica, la struttura che
ipotizzo in muratura portante con solai in latero-cemento. Ogni
unit immobiliare viene ad essere compresa tra due setti in muratura
portante, paralleli tra loro e che costituiscono anche gli elementi
di divisione tra una unit e l'altra. Tali setti avranno uno
spessore di 30 cm. La largezza utile netta massima per ogni unit
immobiliare viene quindi ad essere:
m 40,00 - (2 . 5,00) - (50,30) 28,50 m m 28,50: 4 ~ 7,125 m
Poich tale luce appare da un punto di vista strutturale un p
elevata, scelgo come larghezza netta per ogni unit immobiliare un
valore, in prima approssimazione, attorno ai 6,00 -7- 6,10 m.
)o> Assunti questi dati metrici e strutturali, procedo alla
progettazione in pianta di un' unit tipo.
L'enunciato del tema gi individua una chiara caratterizzazione
fun
-
21 Il EDILIZIA U
zionale di ogni piano: il seminterrato destinato a servizi
(autorimessa, cantina), il piano rialzato a zona giorno, il primo
piano, pi isolato, a zona notte.
Caratteristica fondamentale di una casa a schiera di avere i due
lati, sui quali si appoggiano gli edifici contigui, ciechi, cio
privi di aperture. Gli affacci esterni si hanno quindi nei
rimanenti due lati, uno opposto all'altro. Su questi si dovranno
quindi concentrare, per godere dell'illuminazione ed aerazione
naturali, gli ambienti dove si svolge la \"ita domestica. Si
localizzeranno invece nella fascia centrale non illuminata il
ripostiglio, la scala interna che collega i tre piani e il bagno al
piano rialzato che, essendo di servizio, pu essere illuminato e
aerato ariificialmente.
,. In base agli schizzi sull'articolazione degli spazi da me
effettuati, posso ipotizzare due diverse soluzioni, che svolgo
autonomamente, ciascuna delle quali presenta pregi e difetti.
Soluzione A Caratteristica di questa soluzione , a piano
rialzato, un soggiornol
pranzo "passante", che cio attraversa l'edificio per tutta la
sua lunghezza. Sul davanti la zona soggiorno/conversazione si
collega direttamente all'ingresso, mentre sul retro la zona pranzo
posta a fianco della cucina. Un camino (o un altro elemento di
arredo) pu separare le zone soggiorno e pranzo. Al centro si
localizzano la scala, per la quale necessario sopprimere il
pianerottolo inserendovi gradini ad angolo, e il bagno di servizio.
Al piano superiore un disimpegno d accesso al ripostiglio, al bagno
e alle due camere da letto, una sul fronte anteriore e una sul
retro. La prima si apre in un balcone che funge anche da tettoia a
protezione del sottostante ingresso.
Al piano seminterrato un'ampia autorimessa pu permettere lo
stazionamento di tre automobili. La struttura viene completata con
murature portanti trasversali di controventamento che fungono anche
da tamponamento esterno.
Il volume complessivo :
11,106,408,30 = 589,6 m l
compreso all'interno dei limiti fissati dal P.R.G.
-
22 Il - EDILIZIA 2,2
Soluzione B Questa soluzione si differenzia dalla precedente per
il fatto che, a
piano rialzato, la scala e il bagno costituiscono una netta
divisione tra la cucina, situata sul davanti, e il
soggiorno/pranzo, sul retro. Occon-e tuttavia rilevare che la
cucina di dimensioni tali da permettere, ad un nucleo familiare
ridotto quale pu risiedere nell'edificio, di potervi consumare i
pasti senza difficolt. Il problema della lontananza tra cucina e
soggiorno si avverte pertanto solo nelle poche occasioni di pranzi
con ospiti non confidenziali o numerosi.
La scala, in posizione centrale, dispone di uno spazio maggiore
rispetto alla soluzione precedente, per cui stato possibile
inserirvi un comodo pianerottolo. Anche il bagno di servizio
risulta complessivamente pi ampio per cui stato preceduto da un
antibagno, nel quale pu essere collocata la lavatrice. Sul retro
viene ricavata una loggia in parte coperta che pu fungere da
estensione all'aperto del soggiorno.
Al primo piano un ampio disimpegno, nel quale possono essere
inserite alcune armadiature, d accesso al bagno e alle due camere
da letto, una sul fronte anteriore e una su quello posteriore. Non
presente il ripostiglio. La camera sul davanti d accesso ad un
terrazzo, di fianco al quale posta una tettoia a protezione del
portone d'ingresso. Tale tettoia fa tutt'uno con quella analoga
dell'unit adiacente posta specularmente.
Al piano seminterrato si localizzano una cantina e
un'autorimessa, quest'ultima per di dimensioni pi ridotte rispetto
a quella della soluzione precedente.
La stmttura viene completata da murature portanti trasversali di
controventamento ai piani seminterrato e rialzato che fungono anche
da tamponamento esterno; questo invece in forati al primo piano, in
quanto non posto in corrispondenza di sottostanti muri.
Il volume complessivo :
[(10,606,30) + (4,35 2,40)] . 5,30 + + (11,60 . 6,30) x 3 == 628
m 3
anche in questo caso compreso all'interno dei limiti fissati dal
P.R.G.
Terminato il disegno delle piante e della sezione di ciascuna
soluzione, concludo la planimetria generale dell'intervento a scala
1 :200. Colloco il fabbricato composto dalle quattro unit a schiera
in una posizione approssimativamente centrale all'interno del
lotto, tenendo
-
23 Il - EDILIZIA - 22
conto delle distanze minime imposte dal P.R.G. e delle
necessaria lunghezza delle rampe di accesso al piano
seminterrato.
Evidenzio per ciascuna unit gli accessi carrabili e pedonali,
separati. Le rampe che conducono alle autorimesse hanno una
pendenza del 22% e iniziano a circa un metro del cancello per
consentire l'attraversamento pedonale. I cancelli per gli accessi
carrabili sono stati arretrati rispetto alla recinzione esterna per
non creare intralcio alla circolazione veicolare durante la sosta
delle automobili per l'apertura dei cancelli stessi.
-
SOLUZIONE A
PIANO SEMINTERRATO
320
CANTINA MQ 11.20
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GARAGE IMQ 48.10
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PIANO RIALZATO
CUCINA MQ,I1.20 R.I.=0.128
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PRANZO MQ 34.65 R.!.= 0135
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II EDILIZIA 22
SOLUZIONE A
PIANO PRIMO
LETTO Mo..16.00 R I. 0.195
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BAGNO I MQ 8.00 R.I.~O. 21 I
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SEZIONE
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SOLUZIONE B
PIANO SEMINTERRATO
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PIANO RIALZATO
600
PRANZO SOGGIORNO MQ 2400 R. I O220
CUCINA MQ.1365 R.I.=0.171
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SOLUZIONE B
II EDILIZIA 2.2
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PIANO PRIMO SEZIONE
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PLAN IMETRIA GENERALE DELL' INTERVENTO
510 500
-
500
20 I
mprn
2.3. Progetto di stalla per bovini e relativa concimaia
COMMENTO Si tratta di un tema legato alla pratica professionale
del geometra che non di rado chiamato a occuparsi di costruzioni
agricole e finalizzato a mettere in evidenza i problemi specifici
di questo tipo di costruzioni.
ENUNCIATO
Il candidato progetti una stalla per bovini con relativa
concimaia, defnendone l'indirizzo zootecnico e il numero dei capi
di bestiarne, nelle ipotesi che la stalla debba sorgere in
un'azienda agricola avente caratteristiche scelte dal candidato
stesso e che il bestiame debba essere allevato, ill notevole
prevalenza, coi prodotti del fondo. Sono richiesti una planii
netria generale dell'intervento a scala 1:500, piame e sezioni a
scala 1:100 della stalla e della concimaia.
SVOLGIMENTO (1) :.- Ipotizzo che l'azienda agricola, per la
quale sono chiamato a redigel' il progetto di una stalla per
bovini, sia di circa 40 ha e sorga nella tascia pre-collinare della
zona in cui risiedo, che presenta una buona ',ocazione per la
produzione di foraggio. La nuova stalla sorger in '" >stituzione
di una pi vecchia, ormai obsoleta, in quanto l'azienda, :'ur
mantenendo la tradizionale organizzazione del lavoro agricolo, :
nLnde adeguarsi a pi moderni indirizzi di automazione.
- Stabilito ci, occorre definire l'indirizzo zootecnico della
stalla e la
, La progettazione di una stalla deye oggi tener conto del fatto
che, nel quadro ,.: -:l't:scente industrializzazione del mondo
agricolo e zootecnico, essa pu essere , ,drara ormai una sorta di
"fabbrica" di carne o di latte, La ricerca di una sempre
i"!" efficienza produttiva ha portato alla meccanizzazione di
molte operazioni affidate all'uomo e all'introduzione di numerose
innovazioni tecniche, frutto
'l'c'rimentazione avvenuta in varie parti del mondo. Per questi
motivi l'evoluziotipi di ricovero stata negli ultimi decenni
rapida, rendendo obsolete e
.; lunzionali le precedenti soluzioni. La stalla di tipo
tradizionale infatti, con :c'sta al muro", ad un' unica corsia con
fienile son'astante, sopravvive ormai
:c' ;lZinde marginali da un punto di vista economico. La
costruzione di una ,; l :' 2: un invstimento di un certo rilievo e
quindi obbliga a soluzioni raziona. ""roS specificamente pensate in
funzione delle caratteristiche dell'azienda
-:ui si colloca.
-
30 Il - EDILIZIA 2.3
sua capacit. Gli indirizzi oggi prevalenti sono sostanzialmente
tre: - produzione di latte (lattifere)
produzione di carne (bestie da ingrasso) produzione di vitelli
(fattrici).
Ciascuno di questi indirizzi richiede una diversificazione
organizzativa e strutturale, anche se degli ultimi due possono
presentarsi situazioni promiscue.
~ Il dimensionamento della stalla deve tener conto delle
caratteristiche proprie dell'azienda, cio della produzione
foraggera conseguibile nell'arco di un anno, delle capacit
manageriali e della disponibilit di forza lavoro sia per le
operazioni di stalla che per le attivit connesse (fienagione,
trasporto foraggio, ecc.). Nella pratica professionale questi dati,
e conseguentemente il dimensionamento stesso della stalla, vengono
forniti al progetti sta direttamente dall'imprenditore agricolo,
anche in funzione di particolari situazioni o strategie di mercato.
Per aderire alle richieste del tema, riporto qui un calcolo
analitico di dimensionamento della stalla in relazione alla
produzione foraggera annua dell'azienda (2).
Ipotizzo che la superficie effettivamente coltivata sia:
40 ha - 10% per tare == 36 ha
la quale con rotazione sessennale
grano/rinnovo/grano/medica/medica/medica (conseguentemente
destinata a medica per ha 18, a grano per ha 12, a rinnovo per ha
6) fornisce la seguente produzione foraggera annua ragguagliata a
fieno naturale:
- medica: ha 18 . 90 q.li!ha = 1.620 q.li,
che ragguagliati a fieno naturale:
1.620 . 1,25 = 2.025 q.li
- colture da rinnovo, utilizzabili in parte per l'alimentazione
del be
(2) In considerazione di quanto detto sopra, si ritiene
inadeguato. nella fattispecie. un calcolo rigorosamente analitico.
consapevole della modesta importanza che avrebbe in casi come
questo. ove altre importanti varie considerazioni. che solo
l'allevatore pu fare, intervengono nel dimensionamento della
stalla.
".
."
'.'
-
31 Il - EDILIZIA 2.3
~ tre: stiame nella misura media, di massima, equivalente a 50
q.li/ha di fieno naturale:
ha 6 . 50 q.li/ha =300 q.li
rganiz Totale ragguagliato a fieno naturale =2.325 q.li arsi
si-
Considerando che l'alimentazione annua di fieno di un bovino Il
\-olte il suo peso e che i prodotti del fondo intervengano
nell'alimenta
lristi zione del bestiame nella misura dell'85% ( consigliabile
l'acquisto di guibHe adeguate quantit di integratori alimentari o
miscele), l'azienda pu avere iilit di un carico di peso vivo di:
nnesse 1(' que (2.325 / Il) I 0,85 = 248 q.li
~talla, Ticolo, Supponendo che, mediamente e in linea di
massima, i vitelli (esclul'i, Per so le femmine destinate alla
reintegra) vengano venduti ad una et com, di di- presa tra un anno
e 18 mesi a seconda del sesso, si pu considerare che :ra an il peso
medio ponderale, per capo, del bestiame che viene alimentato e
ricoverato nelle poste (esclusi quindi i vitelli da latte) sia
di circa 5,2 q.li, per cui bisogna prevedere un numero d poste
per:
248 I 5,2 ::: 48 capi grossi
Mediamente in questi casi il numero delle fattrici di poco
superiomedi re al 50%: nella fattispecie sono quindi 25. Prevedendo
un indice di grano natalit dell'80%, il numero dei vitelli nati in
un anno sar di: ragge
25 ' 0,8 ::::: 20 capi
che per poco meno di 6 mesi verranno alimentati con latte
materno e costuditi in apposito box collettivo, la cui dimensione
dovr consenti
: =- q.li re di ospitarne 10, pari a 20 annui. Dimensiono quindi
la stalla per una capacit di 48 bovini grossi (fattrici, manze e
vitelloni) e lO vitelli. ('] be-,. Occorre a questo punto scegliere
tra i due tipi fondamentali di stalle per bovini: quella a
stabulazione fissa e quella a stabulazione libera. Nel primo caso,
pi tradizionale, l'animale viene relegato in un' area
pcie. ben definita (la posta) entro la quale pu muoversi molto
limitatamen.1\ n~b"arare te; nel secondo, affermatosi in tempi pi
recenti, il bestiame conserva
una certa mobilit e pu spontaneamente provvedere in tutto o in
par
-
32 II - EDILIZIA - 2.3
te ai propri bisogni alimentari. Considerando la quantit e
qualit di mano d'opera a disposizione, le dimensioni della stalla,
medio-piccola, la sufficiente disponibilit di lettimi e ipotizzando
una limitata disponibilit di spazio, opto per la stabulazione
fissa. Infatti per una stalla di queste dimensioni il tipo fisso
presenta alcuni vantaggi di ordine tecnico-economico, necessitando
di strutture e attrezzature meno costose, mentre man mano che il
numero dei capi aumenta prevalgono i pregi della stalla libera.
Il problema che ora si pone quello di dimensionare le poste e
scegliere il relativo schema di distribuzione. Assegno alla posta
le seguenti dimensioni: larghezza 1,10 m; lunghezza 1,70 m. Esse
corrispondono alla cosiddetta posta "corta", che negli anni recenti
per motivi di economia (di spazio. di lettiera, di foraggio e d
tempo per le pulizie) ha sostituito la tradizionale posta "lunga".
La differenza tra le due consiste nel fatto che l'animale,
sdraiandosi per il riposo, nella "lunga" arretra per ritrarre la
testa fuori dalla mangiatoia, mentre nella "corta" continua a
tenervi la testa dentro senza spostarsi, quindi continua a defecare
entro l'apposito cunicolo. Dispongo le poste cos dimensionate in
due file simmetriche in modo tale che le teste dei bovini guardino
verso l'asse centrale (disposizione "testa a testa"). Ho preferito
questa disposizione all'altra, "groppa a groppa", in quanto
permette di servire tutti gli animali da un'unica corsia centrale
di alimentazione, favorendo la meccanizzazione delle operazioni.
Infatti questa corsia, cui fanno riscontro sui muri corti della
stalla due ampi portoni, dimensionata in modo da permettere la
distribuzione del foraggio tramite idonei mezzi meccanici.
All'esterno delle poste dispongo le due cunette di scolo e le
corsie di servizio. Completo la stalla con il recinto per i
vitelli, a lato della corsia centrale e dimensionato ipotizzando
una superficie di 3 m2 per vitello. Per i vitelli prevedo anche un
recinto esterno (paddock), collegato a quello interno tramite una
porta, allo scopo di favorirne la mobilit in particolare nella
stagione favorevole. Questo recinto esterno sar esposto ad est e
protetto con barriera vegetale dai venti provenienti da nord.
);io> Coerentemente con l'adozione delle poste corte ho
scelto delle mangiatoie basse. Per facilitare le operazioni di
riempimento del foraggio, ho sopraelevato la corsia centrale di 35
cm, in modo che le mangiatoie abbiano un basso cordolo di
separazione dalla corsia, utile nelle operazioni di pulizia di
quest'ultima.
-
II - EDILIZIA - 2.3 33
dit di La mangiatoia in sezione pu assumere forme diverse;
quella preil-'cola, scelta mi pare tra le pi funzionali, in
particolare perche rende possibile Jispo all'animale una facile
raccolta delle minutaglie (vedi particolare). Ho l :-.tulla dato
alla posta una leggera pendenza (circa il 2%) verso la cunetta in (
n-dine modo da facilitare lo scolo delle orine. Per quello che
riguarda i materiano co- li di finitura, per le corsie di
alimentazione e di servizio scelgo un pavigono l mento in battuto
di cemento con l'impiego di rete elettrosaldata per evi
tare fessurazioni o cedimenti. Realizzo invece il pavimento
delle poste ,-'on piastrelle aventi la parte superiore scanalata
con funzione antisdruc
, sce- ('iolevole. Le rastrelliere alla posta saranno in ferro
zincato a caldo, mentre l'guen per la mangiatoia e le scoline
ricorro ad elementi prefabbricati. Per 'lmdo l'\ucuazione delle
deiezioni scelgo un sistema meccanizzato abbastan'lid di la diffuso
in Italia, costituito da cunette di scolo in acciaio all'interno
\ldizie) ,-k,lle quali il letame trascinato alla concimaia dal moto
alternato, di le con :1 )!azione e traslazione, di traverse
incernierate su barre longitudinali. lunga" Lorta" -- La struttura
delle stalle viene oggi realizzata di frequente con eleinua a
:11\.'nti prefabbricati in cemento armato, con i vantaggi di minori
costi, l-.iona j! un rapido montaggio e di dimensioni gi
standardizzate.
~Irdino ~on avendo a disposizione materiale illustrativo delle
ditte produt'-lucsta . ':L. scelgo una struttura con murature
portanti in blocchi laterizi se'-lyire -.!pini e falde di copertura
costituite da solai in travi "Varese", doppio l\ oren 25 (48 +
10/3) = 1.283 m3 , delle ,-Id fo \\ ,-'mio ipotizzato come
dimensioni interne della stalla 33,80 m per Lhe le ,,!1ghaza e
12,40 per la larghezza, l'altezza media minima sar: ~1. utile
1.283/ (33,80 ' 12,40) =3,06 m
-
34 II EDILIZIA 2.3
Per avere un certo margine e per motivi di funzionalit delle
operazioni di lavoro, fisso in 3,00 m l'altezza interna all'imposta
della copertura.
Nella progettazione di una stalla assume un particolare rilievo
il dimensionamento delle aperture per l'illuminazione e la
ventilazione interna. Infatti occorre garantire un adeguato
ricambio d'aria in quanto i bovini, con il loro metabolismo,
producono forti quantit di vapore e di calore. Oltre alla
tradizionale fila di finestre sul lato lungo della stalla, colloco
delle bocche di aereaziore in corrispondenza del colmo della
copertura, al fine di migliorare la ventilazione naturale. In base
ai disegni da me elaborati, la superficie finestrata viene
complessivamente ad essere 29,07 m2 , che fornisce un rapporto di
illuminazione
29,07 /419,12 = 1/14,4
corretto per una zona temperata. Per gli infissi delle finestre
scelgo un telaio con apertura a vasistas, al fine di evitare che i
bovini siano colpiti da correnti d'aria. Oltre all'impianto idrico
per gli speciali abbeveratoi, prevedo l'impianto elettrico di tipo
stagno, preferibilmente fuori traccia.
;o.. La stalla completata dalla relativa concimaia, dove vengono
raccolte, con il sistema meccanizzato sopra descritto, le deiezioni
degli animali. Per la situazione climatica e ambientale in cui la
stalla si colloca, ritengo che una concimaia a platea sia da
preferirsi ai tipi a fossa, a silo o al chiuso. La concimaia sar
costituita da una piattaforma dotata di un bordo rialzato
perimetrale per impedire la fuoriuscita del colaticcio e di un
sistema di pendenze per la raccolta del medesimo colaticcio in un
apposito pozzetto. A questo affianco due cisterne per la raccolta
delle deiezioni liquide (orine). I tre pozzetti sono collocati
all'esterno della piattaforma per facilitare l'irrorazione
periodica del letame con il loro contenuto.
Una volta scelta l'organizzazione d'insieme della concimaia, il
problema principale quello del suo dimensionamento. Considerando
che il volume di letame maturo prodotto in un anno da un capo
adulto corrisponde circa a 12 m3, tenendo conto del numero dei capi
grossi e dei vitelli presenti nella stalla, del tempo di
maturazione del letame e degli intervalli temporali di svuotamento,
ottengo una piattaforma di circa 300 m 2,
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35
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TI EDILlZTA - 2.3
Analogamente procedo al dimensionamento delle cisterne per le
orine, Calcolata la quantit di orine annualmente prodotta nella
stalla (un capo adulto ne produce circa 15 litri al giorno, un
vitello circa la met) e considerando il numero di s\uotamenti
annui, ipotizzo un volume di circa 35 m3 per ciascuna cisterna.
Conclusi gli elaborati di progetto a scala 1: 100 (piante e
sezioni), disegno la planimetria generale dell'intervento a scala 1
:500, nella quale evidenzio la collocazione assiale della concimaia
rispetto alla stalla. '\on presentando il terreno particolari
vincoli di natura geomorfologi(
-
36 II EDILIZIA 2,3
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2.4. Progetto di un complesso di costruzioni rurali
COMMENTO - Nello svolgimento del tema s sono volute mettere in
evidenza, seppure in modo molto sintetico, le principali esigenze
colturali, utili per dimensionare le costruzioni che debbono essere
progettate. Nella pratica professionale questo problema normalmente
non si pone, dato che il dimensionamento degli edifici rurali,
salvo eccezioni, viene suggerito al progettista dal committente
stesso. Si ritiene che, nello svolgimento dei temi, su questo
aspetto, un p specialistico, si potrebbe anche sorvolare.
ENUNCIATO
Il candidato ipotizzi le caratteristiche agro-economiche e di
consisten:
-
42 II" EDILIZIA" 2.4
nell'azienda, vengano venduti a grossisti che provvedono a
fornire gli appositi contenitori e a ritirarli pieni;
normalmente non si ricorra a noleggi per le arature e la semina;
- per le potature si utilizzi in parte personale specializzato
estraneo
all'azienda. Stante il tipo di azienda ipotizzato, giudico non
economicamente
conveniente prevedere la stalla.
- Ritengo non sia necessario determinare la necessit lavorativa
dell'azienda mediante l'elaborazione d dettagliate e rigide analisi
colturali, stanti le mutevoli circostanze che condizionano llavoro
agricolo (la rapida evoluzione tecnologica, i mutevoli e
determinanti condizionamenti commerciali anche internazionali,
ecc.). In considerazione di quanto sopra, nella fase di
progettazione si tende, nel dubbio, a sovradimensionare leggermente
gli edifici rurali, a ci incoraggiati, nei limiti del lecito, dalle
agevolazioni fiscali e creditizie.
- Ritengo che per la conduzione dell'azienda, in funzione anche
di un moderno grado di meccanizzazione, siano necessarie due unit
lavorative a tempo pieno, coadiuvate, parzialmente e
saltuariamente, dai famigliari. L'abitazione rurale dovr quindi
essere dimensionata per una famiglia composta da circa 5-7
persone.
Il parco macchine agricole si prevede costituito da: - due
trattori, uno a cingoli e uno a ruote; - uno o due carri agricoli e
un carro attrezzato per la raccolta della
frutta; muletto per il breve trasporto e per l'accatastamento
dei conteni
tori; - aratro, erpice, fresa, falciatrice, seminatrice,
atomizzatore, carro
botte, pressa per imballaggio di paglia e fieno (che non vengono
conservati nell'azienda), ecc.
Per la custodia di tali macchine, degli attrezzi pi minuti, di
concimi, sementi e per eventuali piccole lavorazioni al coperto,
ritengo sufficiente una superficie di 180 m2, da realizzare
prevalentemente in un capannone agricolo staccato.
- Suppongo che l'area sulla quale dovranno sorgere le
costruzioni rurali sia confinante, a sud, con una strada
interpoderale orientata in direzione est-ovest. Colloco l'edificio
destinato ad abitazione rurale,
-
43 Il EDILIZIA 2.4
mire gli con il prospetto principale rivolto a sud, in prossimit
dell'accesso dalia strada. Dispongo invece il capannone agricolo
dietro l'abitazione
L'mina; rurale in direzione dei campi. Dimensiono le aree
antistanti e retro'"traneo "tanti l'abitazione rurale in modo che
possano svolgervisi senza diffi
colt le operazioni di carico e scarico degli automezzi, le
manovre di :amente questi e delle macchine agricole, ecc.
:.- Procedo quindi alla progettazione di massima dell'edificio
destinati\a del to prevalentemente ad abitazione rurale. .... coltu
Oltre alle normali funzioni abitative che ritroviamo anche nella
re.Igricolo .... idenza urbana, esso deve ospitare alcune funzioni
specifiche derivan, ,ndizio ti dall'attivit agricola, come
l'amministrazione dell'azienda, il parziafione di :t' deposito di
attrezzi e piccole macchine, ecc. inoltre importante, a
-
44 II - EDILIZIA 2.4
con accesso dal soggiorno, sono un secondo bagno di servizio e
un vano per l'amministrazione dell'azienda agricola. La scala a due
rampe posta sempre sul retro in posizione centrale.
Il portico sui due fianchi tamponato per ospitare, su un lato,
un'autorimessa che pu contenere comodamente due autoveicoli, e, sul
secondo lato, un vano destinato a deposito per attrezzi o piccoli
macchinari, piccola officina, prime lavorazioni, ecc ..
Al primo piano un corridoio disimpegna due bagni e quattro
camere da letto, delle quali le due matrimoniali sono poste in
posizione anteriore verso l'aia.
Prevedo di realizzare la struttura portante con un telaio di
travi e pilastri in c.a. e solai in latero-cemento.
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::NTO 2.5. Documentazione e procedure necessarie per ottenere il
permesso di costruire ed iniziare i lavori (l)
COMMENTO - un tema che, stando alle disposizioni, non dovrebbe
essere oggetto di prova scritto-grafica negli esami di abilitazione
all'esercizio della libera professione di geometra (legge n. 75 del
7 marzo 1985). Contiene tuttavia utili nozioni per le prove orali e
per l'attivit professionale. l'approfondimento di alcune operazioni
accennate nel tema n. 7.1.
(I) Lordinamento normativa italiano in materia di edilizia
privata non stato concepito unitariamente in forma organica, ma il
frutto di un lento e progressivo stratificarsi di norme, a volte
frammentarie e contraddittorie.
Il legislatore ha quindi tentato, in anni recenti, di procedere
ad una semplificazione della materia. nella direzione di una
progressiva responsabilizzazione del privato e della contestuale
deresponsabilizzazione dell'amministrazione.
Esito di questo sforzo il d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 (Testo
unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia
edilizia) che, con le modifiche ed integrazioni introdotte dal
d.lgs. 27 dicembre 2002, n. 301, entrato in vigore il30 giugno 2003
(ad eccezione delle disposizioni contenute nel Capo V della Parte
II, recanti norme per la
~icurezza degli impianti, la cui entrata in vigore stata pi
volte prorogata in vista della manazione del nuovo regolamento,
avvenuta con il decreto Min. sviluppo economico 12 gennaio 2008, n.
37, che ha riordinato le disposizioni in materia di installazione
Jgli impianti all'interno degli edifici, abrogando la legislazione
previgente).
Tra le novit pi significative introdotte dal Testo unico si
segnala la costituzione Ja parte dei Comuni - eventualmente anche
in forma associata di un ufficio denomi!lato "Sportello unico per
l'edilizia", con la finalit di curare tutti i rapporti tra i
privati. l'amministrazione comunale e le altre eventuali
amministrazioni tenute a pronun,la1'si in ordine agli interventi
edilizi.
Caspetto pi innovativo per sicuramente consistito nella
riduzione dei titoli .Ibilitativi a due soltanto: il "permesso di
costmire" (ex concessione edilizia) e la "de:mncia di inizio
attivit" (cd. D.tA.), con la conseguente abrogazione degli
ulteriori . Iloli abilitativi previgenti.
Cart. 6, comma 1, del Testo unico chiarisce che, tra le altre
cose, possono essere 'calizzati senza titolo abilitativo, pur nel
rispetto degli stmmenti urbanistici comunali di tutta la normativa
di settore avente incidenza sull'attivit edilizia: - gli interventi
di manutenzione ordinaria; - gli interventi volti all'eliminazione
delle barriere architettoniche, che non com
:', ,nino la realizzazione di rampe o di ascensori esterni,
ovvero di manufatti che alte'no la sagoma dell'edificio .
..\. norma dell'art. lO, comma 1. del Testo unico. costituiscono
invece interventi di .. ,("formazione urbanistica ed edilizia del
territorio e sono subordinati a permesso di . "ll'uire:
di interventi di nuova costruzione; - ~li interventi di
ristmtturazione urbanistica; - gli interventi di ristrutturazione
edilizia che portino ad un organismo edilizio in
.' {() () in parte diverso dal precedente e che comportino
aumento di unit immobiliamodifiche del volume. della sagoma, dei
prospetti o delle superfici, ovvero che.
-
48 Il EDlLIZIA 2.5
ENUNCIATO
Il candidato descriva sllccilltamel1te ma compiutamente, nei
co11temai e nelle finalit, la docllme11tazio11e tecnica che dovr
predispone e le fonnalit che dovr seguire per ottenere il pennesso
di costruire ed inizial'e i lavori di una modesta costruzione
civile di carattere residenziale, ipotizzando a suo piacere le
circostanze di cui dovr tenere conto (sismicit della zona,
ecc.).
limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A,
comportino mutamenti della destinazione d'uso (per questo tipo di
intervento ammessa anche la possibilit di procedere con semplice
denuncia di inizio attivit, in alternativa al permesso di costruire
).
Sono infine realizzabili mediante denuncia di inizio attivit,
come disposto dall'art. 22 dello stesso Testo unico, gli interventi
non riconducibili agli elenchi di cui agli articoli 6 e lO e le
seguenti opere:
- gli interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione
urbanistica, qualora siano disciplinati da piani attuativi che
contengano precise disposizioni plano-\'olumetriche. tipologiche,
formali e costruttive;
- gli inten'enti di nuova costruzione, qualora siano in diretta
esecuzione di strumenti urbanistici generali recanti precise
disposizioni plano-volumetriche.
Le indicazioni sopra riportate sono da intendersi in modo non
tassativo, in quanto viene attribuito alle Regioni il potere di
ridUlTe o ampliare l'ambito applicativo della denuncia di inizio
atti\'it. Sempre alle Regioni compete stabilire quali mutamenti di
destinazione d'uso, connessi o meno a trasfolTnazioni fisiche degli
immobili, siano subordinati a permesso di costruire e quali a
denuncia di inizio attivit.
Questo quadro, che sembrava ormai sufficientemente delineato con
chiarezza e consolidato nella prassi, stato sottoposto, nel corso
del 2010, ad alcune innovazioni con la dichiarata finalit di
accelerare e semplificare !'iter burocratico delle procedure
edilizie, ma che ha in realt prodotto non pochi elementi di
incertezza.
Innanzitutto la legge 22 maggio 2010, n. 73, di comersione del
decreto-legge n. 40i 2010. modificando l'art. 6 del Testo unico, ha
introdotto una nuova fattispecie: le opere realizzabili senza alcun
titolo abilitativo ma soggette alla preventiva "comunicazione
dell'inizio dei lavori" (cd. C.I.A.) all'amministrazione comunale,
anche per \'ia telematica.
Rientrano in questa nuo\"a fattispecie, sempre nel rispetto
degli strumenti urbanistici comunali e di tutta la normatha di
settore:
- gli inten'enti di manutenzione straordinaria, i\'i compresa
l'apertura di porte interne o lo spostamento di pareti interne,
sempre che non riguardino le parti strutturali dell'edificio, non
comportino aumento del numero delle unit immobiliari e non
implichino incremento dei paramenti urbanistici;
-la realizzaz.ione di strutture temporanee destinate ad essere
rimosse entro novanta giorni:
-le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni.
anche per aree di sosta;
-
49 II ' EDILIZIA, 2.5
SVOLGIMENTO
lei conte L modifiche nonnative introdotte negli ultimi anni con
lo scopo di ,!)Q/Te e le -'~lgliorare le prestazioni degli edifici,
sia in campo strutturale ed antisit'd illizia -::lico che in quello
energetico e dell'uso delle fonti rinnovabili (2), han:iale, ipo
':') imposto un diverso approccio progettuale anche nel caso di
modeste "iS/llicit , "lruzioni civili di carattere residenziale,
quale quello richiesto dal tema.
L indirizzo quello di una progettazione sempre pi "integrata"
nei suoi ,"Ik,tti architettonici, strutturali ed energetici, per
cui, fin dalle prime -,: ,j del progetto, richiesta la
collaborazione di tecnici specialistici (lau
~'a[j ingegneri ed architetti - per la progettazione strutturale
ed antisi:nutamen "llica, non necessariamente laureati, invece, per
la progettazione ener
'.! possibil ":c'lica ed impiantistica). Mi accordo, quindi, con
il committente per J'af',':'l1lSSO di ':Jamento dei rispettivi
incarichi professionali a tecnici abilitati. ,;" ,sto dal, ,I i cui
agl
l'installazione di pannelli solari, fotO\'oltaici e termici, al
servizio degli edifici al , luori delle zone omogenee A:
" ,:,dora sia- l aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi
di arredo delle aree pertinenziali
", ',\ulume difici. In fase di conversione del decreto-legge n.
78/2010 stata altres introdotta la "se
.. 'trumen.t1azione certificata di inizio attiyit" (cd,
S,C.I.A,), in sostituzione della previgente
,) L\., , che risulta quindi abrogata. Ci avvenuto nel contesto
della "Manovra eco::1 quanto
,mCa" del Governo, con finalit di liberalizzazione e
accelerazione burocratica del.!: i\0 della
',t]\t di impresa, potendo - con la nuova procedura, la
S,C.I.A., appunto mIZlare .' .tll1nti di
'l\it il giorno stesso della presentazione, Tuttada
l'applcazione della S.C.I.A. al"di, siano
,,:nbito edilizio stata messa in dubbio anche da autorevoli
commentatori. per cui, :'attuale situazione di incertezza, la D.LA.
ancora largamente utilizzata nella
':l,Il'CZZa e .t"gior parte dei Comuni italiani.
:;, )\azioni , :) Con la promulgazione dell'ordinanza del
Presidente del Consiglio dei Ministri
:'l''lCedure ,274/2003, a differenza di quanto previsto dalla
normariva precedente, tutto il teITi:i() nazionale stato
classificato come sismico e suddiviso in 4 zone, caratterizzate
,':"e n. 40/ :,; fl
-
50 II EDILIZIA 2,5
Dopo aver quindi elaborato il progetto preliminare ed averne
ottenuto il favorevole accoglimento da parte del committente, la
prima operazione che mi accingo a svolgere la redazione definitiva
del progetto da presentare in Comune per la sua approvazione,
tenendo conto che non ne richiesta una definizione architettonica
esecutiva e che possibile apportarvi eventuali modifiche in corso
d'opera, senza dover richiedere il preventivo rilascio di un
ulteriore permesso di costruire, purch queste non rientrino tra le
"variazioni essenziali" (').
Il Regolamento edilizio comunale fissa di norma requisiti e
caratteristiche degli elaborati grafici di progetto, che di solito,
per le nuove costruzioni, sono costituiti da:
una planimetria generale dello stato di fatto dell'area
interessata dall'intervento, a scala non inferiore a 1:500, con
!'indicazione degli edifici, delle propriet confinanti, delle quote
planimetriche e altimetriche del terreno, dei parcheggi, del verde,
degli alberi di alto fusto esistenti e di ogni altro particolare di
rilievo; dovranno inoltre essere indicati l'orientamento, la
toponomastica, gli eventuali vincoli e servit rappresentabili
graficamente gravanti sull'area, ecc.;
una planimetria a scala non inferiore a 1 :200, dove siano
rappresentate, nelle loro linee, dimensioni e quote generali, le
opere progettate ed esistenti con le relative distanze dai confini
e dalle strade, nonch uno schema della rete fognaria bianca e
nera;
una planimetria a scala non inferiore a 1:200, con l'indicazione
della sistemazione della zona non edificata (verde, alberature,
parcheggi, pavimentazioni e arredi esterni, ecc.);
disegni a scala non inferiore a 1: 100 delle piante di tutti i
piani (compresi gli interrati e i sottotetti) e della copertura,
sui quali siano evidenziate le quote planimetriche e altimetriche
(comprese le dimensioni delle aperture), le destinazioni d'uso e la
superficie netta dei singoli vani, i rapporti di illuminazione,
l'ubicazione e il dimensionamento di massima delle strutture
portanti, ecc.;
disegni quotati a scala non inferiore a 1: 100 delle sezioni
verticali
(3) La definizione delle '\'ariazioni essenziali" al progetto
appn)\'ato demandata alle Regioni, tuttavia l'art, 32 del Testo
unico stabilisce che tra queste rientrano: il mutamento di
destinazione d'uso che implichi \'ariazione degli standard
urbanistici, l'aumento consistente della cubatura o della
superficie di solaio, le modifiche sostanziali dei parametri
urbanistico-edilzi o\:yero della localizzazione dell'edificio
sull'area di pertinenza. il mutamento delle caratteristiche
dell'intervento edilizio.
-
51
, ottenuto il ( )perazione :tto da prehe: non ne )ssibile
apjchiedere il urch que
l i e: caratte.T le nuove
Il1teressata lione degli Il' altimei alto fusto ) 1 t re essere
_oli e servi
rappresen" Igettate ed l' ll1ch uno
ndicazione parcheggi,
ult i i piani ../ ual siano .' l", dimenlla dei sin,ionamen
n i verticali
. J.:mandata ::c'nlrano: il drbanistici, ':,l1e sostan,10
sull'area
n EDILIZIA - 2.5
jL'il'opera, che dovranno essere idonee, per numero ed
ubicazione, a '~1Ostrare gli aspetti altimetrici dell'edificio e
l'andamento delle scale, ,kil", coperture, del telTeno; le quote
indicheranno le dimensioni com:,kssive dell'opera riferite al piano
di campagna, l'altezza interna netta ,;,:j singoli piani, portici e
verande, lo spessore dei solai e dei vespai, gli -porti delle parti
aggettanti, l'altezza dei colmi delle coperture al di "'pra della
linea di gronda, ecc.;
disegni a scala non inferiore a 1: 1 00 di tutti i prospetti
dell'opera :':( 1gettata, con !'indicazione dei materiali di
finitura ed eventualmente .:L'j rispettivi colori.
Tutti gli elaborati grafici sopra elencati dO'vTanno essere
presentati in .' 'pie riprodotte e piegate secondo il formato
UN.LA., firmate dal tecnico :-:( Igettista, il quale deve apporvi
anche il proprio timbro professionale.
- Poich oggetto di intervento una modesta costruzione di
carattere ',idenziale, non necessario il parere preventivo
dell'Azienda D.S.L (4), "I come non va richiesto il parere di
conformit del Comando Provin.tle dei Vigili del Fuoco, in quanto
ipotizzo che la potenzialit della c!llrale termica sia inferiore ai
116 kW, come normalmente accade per ~': L'dfici civili di modeste
dimensioni di cui si tratta,
Accertatomi dell'inesistenza di vincoli che richiedano ulteriori
pa.:i pre\'entivi (come, ad esempio, vincoli di tipo
storico-artistico, pae-.:,,:gistico, ambientale, idrogeologico,
archeologico, ecc.), predispon
lutta la documentazione da allegare, in aggiunta agli elaborati
gra, :. alla domanda per il rilascio del permesso di costruire.
L'elenco di .L documentazione viene fornito dai Regolamenti edilizi
comunali e .' , l{uindi subire qualche variazione da Comune a
Comune. Sulla base .,he delle disposizioni contenute nella
legislazione nazionale in ma. ::d. ",ssa normalmente costituita da:
relazione tecnica, con dettagliata descrizione delle opere da ese.
,r-L~:
attestazione che il richiedente rientra tra gli aventi titolo
legitti.:: i I i Comuni normalmente richiedono una dichiarazione
sostitutiva
,~Ttificazione e dell'atto di notoriet);
Lan. 20, comma l, del Testo unico stabilisce che nei casi in cui
la verifica in ~lJla conformit del progetto alle nOI-me
igienico-sanitarie non comporti valllta
. :c'~'nico-discrezionali (casi di norma elencati nel
Regolamento edilizio comuna;'drere preventivo dell'Azienda eS.L pu
essere sostituito da un'alltocertificackl progetti sta.
-
52 II - EDILIZIA 2.5
stralcio dello strumento urbanistico vigente, con perimetrazione
dell'area interessata dall'intervento;
estratto di mappa catastale, di norma in scala 1 :2000 o 1:
1000, sul quale l'area di intervento, all'interno di un contesto
sufficientemente vasto, deve essere opportunamente evidenziata con
un colore o con un retino; vanno inoltre riportati i numeri del
foglio e delle particelle interessate;
documentazione fotografica a colori dello stato di fatto,
finalizzata, nella fattispecie, ad una chiara comprensione del
contesto ambien
tale in cui l'opera si colloca; dichiarazione di tutti i vincoli
e servit prediali gravanti sull'area
oggetto di intervento; elaborati e schemi di calcolo,
debitamente compilati, per la deter
minazione degli oneri di urbanizzazione e del contributo
afferente il costo di costruzione;
tabella di raffronto tra gli indici urbanistici di progetto e
gli stru
menti urbanistici vigenti; modello ISTAT (rilevazione statistica
dell'attivit edilizia). Aquanto sopra elencato si aggiungono le
dichiarazioni, rese dal tec
nico progettista, e gli elaborati richiesti dall'applicazione
della normativa tecnica di settore, quali:
asseverazione che !'intervento conforme alle norme di sicurezza
ed igienico-sanitarie vigenti, in sostituzione del parere
preventivo dell'Azienda U .S.L;
dichiarazione sulla necessit del parere di conformit del Comando
Provinciale dei Vigili del Fuoco;
dichiarazione, ai sensi dell'art. 1 della legge 9 gennaio 1989,
n. 13 (ora art. 77 del Testo unico), di asseverazione della
conformit del progetto alle disposizioni relative all'eliminazione
delle ban'iere architettoniche negli edifici privati;
elaborati tecnici richiesti dall'applicazione della legge 9
gennaio 1989, n. 13 (ora parte II, capo III, sezione I del Testo
unico), recante disposizioni per favorire il superamento e
l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici
privati; nel caso di una modesta costruzione residenziale
sufficiente soddisfare il solo requisito della adattabilit, cio la
possibilit di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi
limitati, allo scopo di renderlo completamente e agevolmente
fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacit
motoria o sensoriale; nella fattispecie tali elaborati consistono
normalmente in un disegno ed in una relazione tecnica, da
presentare in duplice copia,
-
53 Il EDILIZIA 2.3
.:trazione nei quali sono descritte le opere che dovrebbero
essere realizzate per rendere accessibili gli spazi dell'edificio
(5);
1000, sul dichiarazione relativa all'applicazione del d.m. n.
37/2008 (ex legme vasto, :!-e n. 46/1990) in materia di
installazione degli impianti tecnologici; in Il1 l'etino; e-;sa,
oltre all' elencazione degli impianti presenti dovr essere
eviden.:ressate; I.iata la necessit o meno della redazione dei
relativi progetti da parte
,-Id professionisti iscritti nei rispettivi albi professionali
(6);tinalizza valutazione previsionale di clima acustico, in
attuazione dell'art., ambien
'-, comma 3, della legge quadro sull'inquinamento acustico (n.
447/ l ':195), nel caso, peraltro molto comune, che il nuovo
edificio sorga in~ull'area :lrossimit delle opere di cui al comma 2
del medesimo art. 8 della :L'g:ge quadro; la relativa
documentazione deve essere redatta se con
la deter jo i criteri fissati con leggi regionali - e
sottoscritta da un tecnico comIcTente il :lL'tente in acustica
ambientale, in possesso dei requisiti di legge ed 'I..'ritto in
apposito albo regionale/provinciale;
gli stru relazione sul rispetto dei requisiti acustici passivi
dell'edificio
J.P.C.M. 5 dicembre 1997); li,
documentazione richiesta dall'art. 28 della legge 9 gennaio
1991, 'L' dal tec lO (ora art. 125 del Testo unico), inerente
l'isolamento e l'impianto
~l norma,~'n11ico dell'edificio (I);
richiesta di autorizzazione sismica preventiva o denuncia di
depo,k'urezza
,;() del progetto riguardante le strutture, in funzione del
grado di silli\'o del ,:~1cit dell'area su cui deve sorgere
l'edificio (8); all'apposito modello,
j Coman-I :\'ei casi in cui siano invece da garantire i
requisiti della visitabilit o dell'ac
"l bilit, non sono di norma richiesti elaborati aggiuntivi; deve
comunque essere 1~9. n. 13 .;lr prodotta la dichiarazione di
conformit, ai sensi dell'art. 77, comma 4, del del pro ""
unico.
I L'an. 5, comma 2, del d.m. 22 gennaio 2008. n. 37 individua i
casi di maggiore~rchitet:'. ,nanza per i quali necessaria la
redazione del progetto degli impianti da pane di c",donisti e il
suo deposito presso lo Sponello unico, contestualmente al
progetto
gennaio 110; tra questi vi sono, ad esempio, per gli impianti
elettrici, le utenze condominiali recante :tl.'nze domestiche di
singole unit abitative aventi potenza impegnata superiore a 6
cii superficie superiore ai 400 m2 , ecc. Nel caso di modeste
costruzioni residenziali. barriere
. qu1la di cui si tratta nel presente tema, tali adempimenti non
sono richiesti. , ~tIuzio
Cna copia di tale documentazione. restituita dallo Sponello
unico con l'at~!dattabi.:finnl dell'an'enuto deposito, deve essere
conservata in cantiere. a cura del diret~truito a ,:I..j lavori.
c'nte frui :\'dle localit a sismicit alta (zona 1) o media (zona
2), l'ano 18 della legge n. 64/
'1m art. 94 del Testo unico) prescrive l'obbligo. per poter
iniziare i lavori, della motoria
. ,'nt\a autorizzazione scritta" del competente ufficio tecnico
della Regione. Nelle mente in
:.1 a bassa sismicit (zona 3 ed, eventualmente, 4, qualora cos
stabilito dalle "e copia, :1:1 sufficiente il deposito del progetto
strutturale.
-
54 II - EDILIZIA 2,5
firmato dal committente ed indicante i nomi e le generalit dei
professionisti incaricati della progettazione e della direzione dei
lavori oltre che del costruttore, vanno allegati il progetto
architettonico completo (9), conforme a quello presentato per il
rilascio del permesso di costruire, ed altri elaborati, di
competenza del tecnico strutturista, in quanto la struttura
prescelta, costituita da un telaio in cemento armato, esula dalle
competenze del geometra. Tale elaborati, come indicato dall'art. 93
de] Testo unico e dal d.m. 14 gennaio 2008 (Nuove norme tecniche
per le costruzioni), consistono in:
relazione di calcolo strutturale, comprensiva di una descrizione
generale dell'opera e dei criteri generali di analisi e
verifica;
relazione sui materiali; - elaborati grafici esecutivi e
par1icolari costruttivi;
piano di manutenzione della parte strutturale dell'opera; -
relazione sui risultati sperimentali, contenente una sintesi dei
ri
sultati corrispondenti alle indagini specialistiche ritenute
necessarie alla realizzazione dell'opera, tra cui: relazione
geologica sulle indagini, caratterizzazione e modella
zione geologica del sito; relazione geotecnica sulle indagini.
caratterizzazione e model
lazione del volume significativo di terreno. Alla richiesta del
permesso di costruire va inoltre allegata una asse
verazione, sottoscritta dal progettista architettonico e dal
progettista strutturale dell'intervento, che sono rispettate:
-le prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di
pianificazione territoriale ed urbanistica;
-la normativa tecnica allegata al d.m. 14 gennaio 2008; - la
congruit tra il progetto esecutivo riguardante le strutture e
quello architettonico. A richiesta del costruttore, la
presentazione (o deposito) del proget
to riguardante le strutture ha anche valore di denuncia, ai
sensi dell'art. 4 della legge 5 novembre 1971, n. 1086 (ora art. 65
del Testo unico), in quanto, come gi detto, ho ipotizzato che
l'edificio in parola presenti una struttura portante in cemento
armato (l0).
(Y) Questi elaborati de\'ono essere timbrati e firmati in
originale dal progettista architettonico e Ystati dal direttore dei
lavori strutturali.
(lO) La denuncia prevista dalla legge n. 1086/71 riguarda tutte
le opere realizzate con strutture portanti in conglomerato
cementizio armato, normale o precompresso, o in acciaio. a
prescindere dalla loro collocazione o meno in zona sismica.
-
I
I"Ofessiolllre che (,), con"llire, ed la strutda dalle '[,93 del
le' per le
cTizione
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llodella
.' 1110del
ma asse)gettista
,ilicazio
'ulture e
i progetl'Ilsi del...;10 unifl parola
'rugettista
:'c'ulizzate , ,mpresso,
II - EDILIZIA - 2,5
Contestualmente alla richiesta di autorizzazione sismica o alla
de:~ ~mcia di deposito il committente presenta presso lo Sportello
unico .\!l0 di nomina del professionista, ingegnere o architetto,
incaricato .:: c'"c'guire il collaudo statico della struttura,
allegando una dichiara, )ne del collaudatore designato attestante
l'accettazione dell'incarico, '"Tizione da almeno dieci anni
all'albo professionale e l'impegno a " -n prendere parte alla
direzione e all'esecuzione dei lavori.
- Raccolta tutta la documentazione sopra elencata, l'ultimo atto
con'
-
56 Il . EDILIZIA 2.5
:.:.. ..borati richiesti dalla vigente legislazione sulla
sicurezza nei cantieri (d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81) ( 2), cio il
"piano di sicurezza e di coordinamento" (PSC) e il "fascicolo",
contenente quest'ultimo le informazioni utili ai fini della
prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori
all'atto di eventuali lavori successivi sull'opera (13).
)ii>- Dovr infine essere trasmessa all'Azienda V.S.L. e alla
Direzione provinciale del lavoro, competenti per territorio, la
notifica preliminare, a firma del committente, prevista dalla
vigente legislazione sulla sicurezza nei cantieri (d.lgs. 9 aprile
2008, n. 81).
)ii> Posso a questo punto iniziare la costruzione
dell'edificio, previa dichiarazione di inizio lavori (I"),
consegnata allo Sportello unico in duplice copia e sottoscritta dal
titolate del permesso di costruire, dal direttore dei lavori e
dall'impresa costruttrice. Ad essa va allegata l'attestazione del
versamento della quota parte del contributo afferente il costo di
costruzione, nella misura fissata dal Comune (di solito il
50%).
Deve inoltre essere allegata la documentazione attestante la
verifica dell'idoneit tecnico-professionale che il committente
tenuto ad effettuare, ai sensi dell'ar1. 90 del d.lgs. 9 aprile
2008, n. 81, nei confronti dell'impresa costruttrice. Nel caso di
un lavoro privato essa limitata a:
documento unico di regolarit contributiva (DVRC), in corso di
validit ed in originale;
copia della notifica preliminare trasmessa all'Azienda V.S.L. e
alla Direzione provinciale del lavoro;
dichiarazione attestante l'avvenuta verifica dell'ulteriore
documentazione prevista dall'art. 90, comma 9, lettere a) e b) del
d.lgs. n. 81/2008;
copia di un documento di identificazione, in corso di
validit.
(") 11 d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81. cosiddetto "Testo unico in
materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro". entrato in vigore il 15 maggio 2008, abrogando la
legislazione pre\'gente in materia. tra cui il d.lgs. n. 626/1994 e
il d.lgs. n. 494/1996.
(Il) Tali elaborati sono di competenza del "coordinatore in
materia di sicurezza e salute durante la progettazione dell'opera",
che il committente deve nominare contestualmente all'affidamento
dell'incarico di progettazione. Qualora ne abbia i requisiti. lo
stesso progettista dell'opera pu svolgere le funzioni di
coordinatore.
I contenuti del "piano di sicurezza e di coordinamento" e del
"fascicolo" sono dettagliatamente specificati negli allegati XV e
XVI del d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
(14) Cart. 15. comma 2, del Testo unico prescr\'e che !'inizio
dei lavori debba avvenire non oltre un anno dalla data di rilascio
del permesso di costruire.
-
mtieri 2.6. Progetto di un ristorante con piano-bar in riva ad
un lago oordi (Tema dato nella prima prova scritto-grafica della
sessione 1992 degli orma ~',ami previsti dalla legge 75/1985) I
sono l'a (13),
COMMENTO - Il tema in argomento, data la natura della
costruzione da ,:none progettare e le dimensioni, la collocazione e
la pendenza del lotto da edifica1l1lina re, costringe ad affrontare
numerose e complesse problematiche, fra cui
importanti quelle di inserimento nell'ambiente . .' sulla
Il tema stato svolto in modo professionale con frequenti e
completi riferimenti alle norme vigenti in materia. Il candidato
non si spaventi se in sede di esame potr citare solo genericamente
resistenza di tali norme.
'\ia diin du
ENUNCIATOdal dil
150%).
l'atte J: ierrellO contiguo ad una strada statale pianeggiante,
rettilinea e pro-c'nte il :lllte un lago, costituito da quattro
falde piane. Le cinque linee d
.'.', J delimitanti le falde sono pressappoco rettilinee,
parallele fra di loro c'l'i fica ",;,rrada medesima e hanno
un'equidistanza di 2,00 m. Distano l'una J ffet ';!rra. a partire
da quella a quota pi bassa (linea che anche confine nlronti
. :,;,tI'ada), rispettivamente 10,00 m, 8,00 m, 6,00 In e 5,00
m. Il terreitata a:
.,' ,ii l della linea di livello di quota maggiore pianeggiante
e, dopo lI'SO di
.', :il' decina di metri, assume andamelUo collinare. L'asse
della strada .. ','::,iolle SE-NO, il lago si trova, rispetto a
tale asse, a SO e il telTeno,
. t'alla ., _1It'llfeme11te, si estende verso NE. .; , .,ociet
acquista in loco un lotto rettangolare avente un lato con
umen.', ,Oli la strada, il suo ortogonale di 34,00 m e area di
3000 /112. La
12008; '.. :l}(Jgramma di realizzarvi un edificio per la
ristorazione. it.
,;': 'Jlosi;::.ioni urbanistiche nOI1 pongono vincoli (in
particolare al ", edificabile) poich consentono, per le
attrezzature turistico-alber,i, l/ii ;::'O/Ia, la stipulazione CO/l
il Comune di una speciale conven
c';a della '.; '"se di approvazione del progetto. :,) 2008. <
Ili ::Jone deve comprendere due sale ristorante (ciascuna
dotail
. '.;;;a a livello), una per 100 coperti e l'altra per 40 e 1m
locale :)w: Il progettista includer, oltre i locali necessari,
anche quelli::l'c'/.za e ~c' ,'onte : ,limati utili per assicurare
migliore funz.ionalit del CO/11"quisiti,
.', :'W;::.iOI1 l esterne saranno costituite da ZOlle per il
parcheggio 'IlU del
.. ,::\t' l'ie di accesso e spazi a giardino. :: :!!t'lile
desidera una soluzione caratterizzata possibilmente da:1a ~nYe-
,~'(;;iale dell'insieme nel quale l'articolazione dei volumi e
del
-
58 Il - EDILIZIA 2.6
le sistemazioni esterne assicuri un inserimento morbido e
armonioso dell'opera nel terreno.
La soluzione va individuata con piante, sezioni e prospetti in
opportune scale.
Il geometra integrer il progetto con la trattazione di almeno
uno dei seguenti argomenti:
- calcolo del volume di sbancamento - calcolo e rappresentazione
di elementi della struttura - rappresentazione di dettagli di
esecuzione (infissi, murature ecc.) - redazione del computo metlico
di una categolia di lavoro - calcolo elo rappresentazione grafica
di u.no degli impianti tecnici (idrau
lico, elettlico, di climatizzazione ecc.), ovvero di una parte
di uno di essi - rappresentazione dell'arredamento di qualche
locale rappresentazione dell'npianto di alberi e siepi.
Una breve relazione illustrer i cliten adottati nella
progettazione.
Tempo massimo concesso per lo svolgimento della prova: 8 ore.
consentito soltanto l'uso di manuali tecnici e di calcolatrici.
SVOLGIMENTO
Data l'area del lotto rettangolare (3000 m2) e la sua profondit
(34 m), calcolo in 88,24 m il fronte stradale.
Suppongo che esistano motivi per ignorare quanto dispone il d.m.
1 aprile 1968, che fissa in 40 m per le strade statali di grande
comunicazione ed in 30 m per le strade statali di media importanza
la distanza minima, a partire dal ciglio della strada, da
osservarsi nella edificazione. Diversamente, infatti, il lotto
risulterebbe inedificabile.
,.,. Con gli elementi indicati disegno il profilo trasversale
del teneno (rappresentato nella sezione trasversale).
Si tratta quindi di un lotto stretto e lungo, posto in
significativa pendenza in direzione ortogonale alla strada statale
e alla riva del lago.
}> Procedo inizialmente alla disposizione dei vari elementi
all'interno del lotto, collocando il fabbricato destinato a
ristorante vicino all'angolo Nord, per avere la massima distanza
possibile dalla strada e per poter utilizzare nel modo pi ampio la
parte centrale del teneno a verde anedato. Localizzo all'estremit
opposta il parcheggio per i clienti, che dimensiono per 41 posti
macchina, in corrispondenza del quale pongo l'accesso canabile
dalla strada. Un parcheggio pi piccolo (lO posti
-
l
59
armonioso
i /I OppOrtti-
c'/IO uno dei
{/Ire ecc.) "0
luici (idrau1< /Io di essi
~ IOlle,
S ore. nei.
,!ondit (34
'l1\;' I d.m. 1 . comunicala distanza edificazio
del terreno
i..:ativa pendei lago.
all'interno I) all'angolo per poter \ t'l'de arremi, che di:lale
pongo , (lO posti
II EDILIZIA 2.6
'".lc\..'hina), per il personale di servizio e le operazioni di
carico e scarico .:c;le merci, collocato tra il fabbricato ed il
confine Nord Ovest. Questo :'.::\.'heggio pu, all'occorrenza,
integrare il parcheggio per i clienti.
\isto l'andamento altimetrico del lotto, per limitare l'altezza
del muro :. ,,
-
60 Il - EDILIZIA - 2.6 i zione delle verdure, la preparazione
delle carni e del pesce, il lavaggio delle stoviglie. La cucina
affiancata dalla dispensa e dall'office per il servizio al
pubblico, quest'ultimo direttamente collegato con un vano
frigoriferi (per vini, bevande, dolci, ecc.) e con le due sale
ristorante (con quella posta al piano superiore tramite un
montacarichi passavivande). Gli spazi di servizio si completano con
un ripostiglio per il materiale di pulizia dei locali, che ricavo
nel sottoscala, e con un magazzino, posto al piano superiore,
collegato col piano terra tramite un montacarichi ed una scala a
chiocciola. Qui possono essere depositati, durante i mesi invernali
o l'eventuale periodo di chiusura dell'esercizio, tra le altre
cose, i tavolini, le sedie e gli altri arredi posti
all'esterno.
;... Gli spazi per il pubblico sono costituiti dalle due sale
ristorante, dal piano-bar e dai relativi locali accessori. Questi
ultimi sono stati concentrati verso monte, in modo da poter avere
in direzione del lago il massimo affaccio per le sale ristorante ed
il piano-bar.
Ro collocato al piano terra la sala ristorante per 100 coperti
031,35 m 2, quindi 1.31 m/coperto) ed i relativi servizi igienici,
separati per uomini e per donne, composti ciascuno di un
antiservizio con lavandini e di 2 servizi, uno dei quali delle
dimensioni minime (1,8 x 1,8 m) prescritte per gli
handicappati.
Tra la sala e l'ingresso per il pubblico si trova una "zona
filtro", con la cassa ed uno spazio destinato a guardaroba.
Una scala interna conduce al piano superiore, dove trovano posto
la sala ristorante per 40 coperti (63 m 2, quindi 1,57 m
2/coperto), il locale per piano-bar ed un'altra serie di servizi
igienici. La divisione interna tra la sala da 40 posti ed il
piano-bar prevista in pannelli scorrevoli, in modo da poter
utilizzare, all'occorrenza, i due spazi in modo unitario.
All'interno del locale per piano-bar sono stati indicati il bancone
del bar e la pedana per gli strumenti musicali.
Le due sale ristorante ed il piano-bar comunicano, tramite
grandi vetrate apribili in tutto o in parte, con terrazze a livello
che si affacciano in direzione del lago. La ringhiera sar metallica
con un disegno semplice che non impedisca la veduta panoramica.
Il locale del piano-bar si apre anche su uno spazio pavimentato
esterno verso monte, raggiungibile dal vialetto di accesso al
fabbricato tramite una scala esterna cui affiancata una piattaforma
elevatrice per handicappati. Si voluto infatti dotare il piano-bar
di un ingresso autonomo, in modo che possa essere utilizzato dal
pubblico anche indipendentemente dal ristorante.
-
I
61
'. il lavaggio l'oft/ce per il ,'on un vano le ristorante h.'hi
passavi.... tiglio per il '11 un magazIlite un mon'positati, du
l'~ercizio, tra ~'1l10.
,-wrante, dal lI) stati conII.' del lago il
feni (131,35 ....c'parati per ,,' m lavandi1,8 x 1,8 m)
.1 filtro", con
~11l0 posto la nu), il locale ,jrale delle sistemazioni a verde
nonch sul portamento delle piante. .'.. ' della loro essenza, da
concordare quest'ultima con gli esperti, in fun.II/ioni climatiche,
della natura del telTeno. dell'esposizione. del perio
effetti cromatici voluti. ecc,
-
I I
62 II - EDILIZIA 2,6
Come barriera nei confronti del traffico veicolare, si
stabilisce di collocare una siepe sempreverde lungo il limite
stradale; di fronte al parcheggio la siepe sar molto bassa, per non
impedire la visibilit agli automezzi in uscita.
Nella pianta dell'intero complesso indicata la posizione degli
alberi d'alto fusto e degli arbusti ornamentali di maggior
dimensione.
In particolare nei parcheggi la collocazione, ogni due posti,
tale da non impedire la manovra delle auto.
Gli alberi d'alto fusto previsti sono prevalentemente a foglia
caduca e a cupola larga (ombrellifere) per non ridurre lo spazio
disponibile al suolo, come avverrebbe invece con le conifere.
Una particolare concentrazione di alberi prevista nel parcheggio
riservato ai clienti, per creare zone d'ombra per le auto e per
nascondere il pi possibile il muro di sostegno a monte, alto, in
quella zona, poco meno di 7 m. In vicinanza di questo prevalsa la
scelta di essenze sempreverdi. L'anzidetto muro sar anche
parzialmente tappezzato da arbusti rampicanti prevalentemente
sempreverdi, con qualche macchia di colore creata con fioriere
pensili opportunamente ubicate ad una certa altezza.
Nella zona a verde arredato la densit delle piante tale da
equilibrare le aree d'ombra e da assicurare la luminosit necessaria
al mantenimento del manto erboso.
Ragioni di spazio hanno consigliato di limitare la presenza di
arbusti ornamentali, ramificati dalla base, scegliendo quelli a
forma eretta per la zona a verde arredato e riservando qualche
conifera a forma strisciante nella scarpata.
-
,;ce di nte al . agli
i albe-.
aIe da
aduca bile al
'cheg per ,to, in lIsa la lrzialmpreili op
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i arburetta forma
II EDILIZIA 2.6 63
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64 II - EDILIZJA - 2.6
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II - EDILIZIA - 2.6 6S
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PIAZZALE ESTER.NO
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66 II EDILIZIA - 2.6
STiz./QNE A-A
PROSPETTO SUO-E51
'PROSPETO $\lP-OYEST
-
~I ~I v,
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i
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--'0J, ~:-'''~ ..iq~"j
...........,J'--=t
li!:,,-4::..
III - TEMI DI COSTRUZIONI
Premessa
opportuno precisare subito che i temi proposti in questo
capitolo hanno, prevalentemente, tematiche non includibili nelle
prove d'esame ai sensi della n. 75 del 1985 che limita i calcoli a
semplici strutture (talvolta scelte dal candidato) relative
all'edificio di cui richiesto il progetto.
Ci riferiamo a quelli che trattano i manufatti stradali (muri di
sostegno, ponticelli) o a quelli di idraulica; sono argomenti
questi molto ricorrenti, invece, negli esami di Stato e di
concorso.
I temi, quindi, danno maggior peso ai calcoli di dimensionamento
e di verifica delle strutture rispetto al problema progettuale e,
probabilmente, alcuni appariranno anche un po' laboriosi ma si
preferito cos, piuttosto che dividerli in pi temi, per garantire
quella logica continuit che condizione indispensabile per una loro
intelligente lettura.
Il candidato potr "estran"e" qualche loro parte e considerarla
complementare di un pi generico tema.
chiaro che la variet degli argomenti da trattare vastissima e
nonostante la limitazione che ci siamo imposti (per non dare
eccessivo spazio ad argomenti di limitato peso professionale) non
abbiamo potuto evitare che questa parte del testo sia poi risultata
la pi corposa.
* ..:{ -J(
I calcoli statici ripoltati nei temi, con particolare riguardo
alle strutture in acciaio e in cemento armato, sono stati oggetto
di attenta riflessione, in esito alla quale abbiamo ritenuto
preferibile privilegiare l'aspetto pratico su quello rigorosamente
normativo.
infatti noto come, dopo anni di incertezze, il Ministero
competente, sulla spinta emotiva dello scandalo provocato da alcune
autentiche vergogne edilizie emerse dopo il terremoto in Abruzzo,
abbia accelerato l'entrata in vigore delle nuove Norme Tecniche
delle Costruzioni (NTC 2008) che stravolgono il modo di affrontare
la maggior parte delle pro
-
68 III - COSTRUZIOKI
blematiche di calcolo strutturale e sottraggono, di fatto, il
controllo di 3.1. P:
gran parte delle procedure di calcolo alla sensibilit ed
esperienza del d
progettista, imponendo complessi algoritmi di calcolo
difficilmente
risolvibili senza il ricorso a sofisticati programmi informatici
e ade
guata strumentazione elettronica. COM~1
evidente come tale impostazione escluda la possibilit del
tecnico conose diplomato di recitare un ruolo da protagonista in
tale ambito profes Il testo.
sose insionale, ruolo che sempre pi sar riservato a tecnici
laureati e superper il sspecializzati. per le p Rimane per aperta
l'opportunit che il geometra, incaricato di ocparti co
cuparsi di una problematica composita, all'interno della quale
sia pre
vista anche la realizzazione di un'opera strutturalmente
rilevante, pos
sa dare un prezioso contributo pratico all'affronto complessivo
della
situazione, non finalizzato all'adempimento formale degli
obblighi di Pf/!
legge sulla statica delle costruzioni, ma piuttosto ad
individuare una It' l'l'l'l', ,;
fattibilit di massima, un'ipotesi di spesa, fornendo valutazioni
solo /l1/(/SI'.',
indicative, ma che potrebbero risultare determinanti nella
decisione \'ertiC1;;del committente di procedere o meno nei lavori.
If l',;:.
Per questo riproponiamo soluzioni che fanno ampio ricorso ai u
vec- uzart' l ,; chi" metodi di calcolo che, se pur non pi
accettati dall'Istituzione sul If piano formale, costituiscono
ancora un patrimonio tecnico e culturale IIIedio ii __ , cui il
geometra non dovrebbe rinunciare. D. E F (
La simbologia adottata nello svolgimento dei temi, ove non
diversa- tClllle/l, , mente indicata nel testo, la seguente: &
le ::,
Ci := tensione unitaria normale ',:1/(/ d< ' T = tensione
unitaria tangenziale K carico di sicurezza del materiale (tensione
ammissibile) E modulo di elasticit del materiale W = modulo di
resistenza della sezione J momento d'inerzia della sezione i raggio
d'inerzia della sezione .1 rapporto di snellezza dell'asta (:= Ui)
B M momento flettente
cN = sforzo normale T = sforzo di taglio D y := peso unitario
del materiale
f
-
,dIo di 3.1. Progetto e verifica di un ponticelIo in cemento
armato e /: del dei muri andatori ;m'nte L' ade-
COMMENTO - Tema tecnico con soluzioni che richiedono una
notevole conoscenza della teoria e della pratica delle costruzioni.
L'L'nico Il testo, pur essendo sintetico nelle sue richieste,
particolarmente laborioprofesso se interpretato nel senso pi
completo: in questo caso il tempo necessario
-.uperper il suo svolgimento supera certamente quello
normalmente assegnato per le prove d'esame. Il lettore pu dividere
lo svolgimento proposto in due
, di oc parti come se, pur strettamente connesse, rispondessero
a due distinti temi. ,a prelL', pos ENl.:NCIATO " ddla lighi di Per
lo scavalcamenro di Wl torrellte, il progetto di una strada
comuna;l'L'una le prevede la costruzione di un pOllticello di 2,50
l1l di luce, costituito da n solo lilla soletta in cel11ellto
armato posata su spalle i/1 calcestruzzo a pareti "isione
\'erticali di spessore costante pari a 1,50111.
Il piano stradale, largo 6,00 111, si trova a quota 100,00111
sul livello del eli '",'ec mare e dovr essere orizzol1tale per
tutto il tratto interessato dal ponte. J ,ne' sul Il rilievo
altimetrico del terreno lungo l'asse stradale stato eseguito 11
lurale mediante una livellazione per irraggiamento sui punti
nell'ordine, B, C,
D, E, F, G; le distanze parziali tra i punti battuti sono state
rilevate diretii\e'rsa- tamente con longimetri,
u letture alla stadia e le distanz.e sono riportate ne/libretto
di campagna che segue:
-
70 1JI - COSTRt:ZJOl\:J - 3_ J
Il candidato, assunti con ponderato giudizio tutti i dati
tecnici neces~l'Zj(, sari, calcoli lo spessore e l'armatura della
soletta in cemento armato, pron1ur, I
getti e verifichi i muri andatoti che contengono il terrapiellO
di accesso al
pol1te e, infine, disegni una sezione longitudinale, una sezione
trasversa
le ed una pimzta dell'intera opera.
SVOLGIMENTO
~ Inizio il tema sviluppando il calcolo delle quote altimetriche
dei punti, al fine di avere i dati necessari per disegnare il
profilo del terreno lungo l'asse stradale.
Quota di riferimento: Q", = 99,50 m
Quota dell'asse di collimazione: Qa.c.
99,50 + 0,32 99,82 m
Quota del terreno nei punti B, C, D, E, F, G:
QB == 99,82 - 0,46 == 99,36 m
Q( == 99,82 - 1,73 98,09 m
QD 99,82 - 3,25 == 96,57 m
QE == 99,82 - 3,25 == 96,57 m
QF == 99,82 - 2,07 == 97,75 m
Qc 99,82 - 1,32 == 98,50 m 1) Solel ~ Con queste quote e con le
distanze gi note traccio il profilo del Fom terreno e su questo
imposto la posizione del ponticello e dei muri an - car datori in
base ai seguenti dati tecnici: da 600 l
- spessore della sovrastruttura stradale (letto di sabbia,
massiccia- - COc: ta, strato di collegamento, manto d'usura) pari a
complessivi 34 cm; 8=1
- spessore presunto della soletta in cemento armato pari a 36
cm; - risega su ciascuna spalla per l'appoggio della soletta pari a
45 cm; e assum - piano di fondazione delle spalle e dei muri
andatori posto a quota - ten~
96,00 m, corrispondente ad uno strato litologico roccioso di
elevate - ten~ caratteristiche geomeccaniche; - coe
Per definire la lunghezza di ciascun muro andatore impongo la
condizione che il cono di terra con cui dovr terminare la scarpata
del terrapieno non interferisca con l'alveo del torrente.
Operando graficamente, sufficiente tracciare l'ipotetico profilo
del cono lungo il muro stesso a partire da una congrua distanza
dall'alveo fino alla sommit del terrapieno, adottando una pendenza
compatibile con il materiale di riporto utilizzato: in
corrispondenza dell'inter
-
,l'i l1ecesUIfO, pro',cesso al 'USl'ersa
l'il..'he dei .Id teITe
1 111
" >!i1o del :~1Un an
,:,,''/ccia~.+ cm; ~ C' L'nl; ,.+:::. cm; , ,l quota ,
L']\'ate
"la con;)~l ta del
, ,(ilo del .dl'alveo l1patibi~Il'inter-
1II COSTRliZlONl- 3,1 71
sezione di tale profilo con la linea di sommit termina la
necessit del muro andatore.
-,
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>--~~----~---~-----_._-~-. ._-_.~.~.~.~
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,.. Procedo ora al calcolo delle strutture. 1) Soletta piena in
cemento armato
Formulo le seguenti ipotesi di calcolo: - carico accidentale
costituito da un mezzo convenzionale a tre assi
da 600 kN di cui al d,m. 4 maggio 1990 (vedi schema); -
coefficiente dinamico e 1,4; limite per L < 10m della formula e
= 1,4 - (L 10)/150;
e assumo i seguenti parametri di calcolo strutturale: - tensione
ammissibile nel calcestruzzo cr
c 6 N/mm2
- tensione ammissibile nell'acciaio crf = 180 N/mm 2
coefficiente di omogeneizzazione n = 15
-
72 III COSTRCZIO"iI - 3.1
Schema d'ingombro del veicolo convenzionale
I[ " l _ J
z 'E z ~ ~
c o o o Cl o
('"N N
f-- -- - \5,00
C,50 0,3D ::c D
Il C,3D ,00
o o o 0,50
1---'6,00 - 1,5 i 1p 5 r -- - 6,00
immediato osservare che, essendo la distanza tra gli assali del
veicolo di m 1,50 possono entrare nel ponte (luce effettiva m 2,50
e luce teorica m 2,80) non pi di due assali.
Pertanto determino analiticamente la posizione che deve avere la
coppia di assali affinch si abbia il massimo momento flettente
sulla trave.
Indico con "L" la luce della trave, con Hp" il carico
concentrato mobile, con "x" la distanza del primo carico da un
appoggio e con "i" l'interasse tra i due carichi mobili. Ottengo:
Ra=P[(L x)+P(L x-i)J/L Ra =P/L, (2 2x i) p pPoich M=: Ra x otterr
bRM P/L (2Lx 2x2 ix)
Derivando la funzione M(d rispetto ad x ed eguagliandola a zero
per calcolare il valore di x che rende massimo MI,) ottengo:
dM(Jd(\) = P/L (2L 4x i) =: Oda cui: 4x = 2L - i e quindi x L/2
i/4
che indica, l'interasse l la distanza 4 =: m 1,02~
Riprodu\ del carico t (nell'ordine..' della sole([~
Adottami, kN trasme~, 1,34 di lato. I non interferi
che, tenuto,
-
73 III - COSTRCZIONI - 3,1
che indica, nel caso di carichi uguali, che la mezzeria della
trave divide l'interasse degl assali nel rapporto di 114 e 3/4. Ne
consegue che x, cio la distanza della ruota dall'appoggio della
trave, di m 2,80 /2- 1,50 I -+ m 1,025
Riproduco ora, nella figura che segue, i due scherni di
distribuzione del carico trasmesso dalle ruote, nel senso
longitudinale e trasversale (nell'ordine), attraverso la
sovrastruttura stradale fino al piano medio della soletta
portante.
l 1/~ I ~o~V ~o.~V 0,3~
0,18
_l"sali del ~,::;Oeluce
1,31 'C)
c!i 1,31
0,18
c ~\'ere la c'nte sulla
llrato mo,n "j" l'in
bi 2,00
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