ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “ARCANGELO GHISLERI” Sezione Associata “Alfredo Ponzini” MO.02.01 Pagina 1 di 1 Rev.02 ed 2006 TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO DISCIPLINA ITALIANO CLASSE 2 Ore settimanali 5 DOCENTE CORSO A INDIRIZZO GEOMETRI FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO: Finalità specifiche del biennio sono: a. nel settore delle abilità linguistiche: 1. l'acquisizione della capacità di usare la lingua nella ricezione e nella produzione, orali e scritte, in maniera sufficientemente articolata, in relazione agli scopi e alle situazioni comunicative, e secondo una dimensione propriamente «testuale» ; 2. l'acquisizione, in particolare, dell'abitudine alla lettura, come mezzo insostituibile per accedere a più vasti campi del sapere, per soddisfare nuove personali esigenze di cultura, per la maturazione delle capacità di riflessione e per la maggiore partecipazione alla realtà sociale; b. nel settore della riflessione sulla lingua: 3. l'acquisizione di una conoscenza riflessa più sicura e complessiva dei processi comunicativi e della natura e del funzionamento del sistema della lingua, allo scopo sia di rendere più consapevole il proprio uso linguistico sia di cogliere i rapporti tra la lingua, il pensiero e il comportamento umano, sia di riconoscere nella lingua le testimonianze delle vicende storiche e culturali; 4. l'acquisizione di un metodo più rigoroso anche nell'analisi della lingua, in analogia con le esperienze che si compiono in altri campi disciplinari; c. nel settore dell'educazione letteraria: 5. la maturazione, attraverso l'accostamento a testi di vario genere e significato e l'esperienza di analisi dirette condotte su di essi, di un interesse più specifico per le opere letterarie, che poni alla « scoperta» della letteratura come rappresentazione di sentimenti e situazioni universali in cui ciascuno possa riconoscersi e luogo in cui anche i gruppi sociali inscrivano e riconoscano le loro esperienze, aspirazioni e concezioni.
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TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO5. compiere letture diversificate, nel metodo e nei tempi; in rapporto a scopi diversi, quali la ricerca di atti e informazioni. la
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TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO DISCIPLINA
ITALIANO CLASSE 2 Ore settimanali 5
DOCENTE CORSO A INDIRIZZO GEOMETRI FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO: Finalità specifiche del biennio sono:
a. nel settore delle abilità linguistiche:
1. l'acquisizione della capacità di usare la lingua nella ricezione e nella produzione, orali e scritte, in maniera sufficientemente articolata, in relazione agli scopi e alle situazioni comunicative, e secondo una dimensione propriamente «testuale» ;
2. l'acquisizione, in particolare, dell'abitudine alla lettura, come mezzo insostituibile per accedere a più vasti campi del sapere, per soddisfare nuove personali esigenze di cultura, per la maturazione delle capacità di riflessione e per la maggiore partecipazione alla realtà sociale;
b. nel settore della riflessione sulla lingua:
3. l'acquisizione di una conoscenza riflessa più sicura e complessiva dei processi comunicativi e della natura e del funzionamento del sistema della lingua, allo scopo sia di rendere più consapevole il proprio uso linguistico sia di cogliere i rapporti tra la lingua, il pensiero e il comportamento umano, sia di riconoscere nella lingua le testimonianze delle vicende storiche e culturali;
4. l'acquisizione di un metodo più rigoroso anche nell'analisi della lingua, in analogia con le esperienze che si compiono in altri campi disciplinari;
c. nel settore dell'educazione letteraria:
5. la maturazione, attraverso l'accostamento a testi di vario genere e significato e l'esperienza di analisi dirette condotte su di essi, di un interesse
più specifico per le opere letterarie, che poni alla « scoperta» della letteratura come rappresentazione di sentimenti e situazioni universali in cui ciascuno possa riconoscersi e luogo in cui anche i gruppi sociali inscrivano e riconoscano le loro esperienze, aspirazioni e concezioni.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: Gli obiettivi, indicati secondo i settori istituzionali della disciplina si riferiscono a capacità che lo studente deve dimostrare di avere acquisito al termine del biennio.
Abilità linguistiche
• Comunicazione orale
a. Ricezione (ascolto)
Lo studente, superando il livello della comprensione globale e generica dei discorsi altrui, deve saper:
1. individuare nel discorso altrui i nuclei collaterali e l'organizzazione testuale, specialmente nelle esposizioni argomentate;
2. evincere con chiarezza il punto di vista e le finalità dell'emittente.
b. Produzione (parlato)
Lo studente, superando il livello dell'esposizione casualmente sequenziale e indifferenziata, deve saper:
3. pianificare e organizzare il proprio discorso, tenendo conto delle caratteristiche del destinatario, delle diverse situazioni comunicative, delle diverse finalità del messaggio e del tempo disponibile;
4. regolare con consapevolezza il registro linguistico (usi formali e informali ), i tratti prosodici (intonazione, volume di voce, ritmo) e gli elementi che conferiscono efficacia al discorso.
Gli obiettivi indicati riguardano anche la comunicazione a distanza attraverso mezzi fonici e fonicovisivi, nella quale l'uso orale ha assunto aspetti particolari e svolge funzioni culturali e sociali nuove.
• Lettura
Nella pratica della lettura, tenuto conto delle diverse modalità e funzioni che caratterizzano la lettura silenziosa e quella a voce, si segnalano separatamente due ordini di obiettivi. Nella lettura silenziosa lo studente deve saper:
5. compiere letture diversificate, nel metodo e nei tempi; in rapporto a scopi diversi, quali la ricerca di atti e informazioni. la sommaria esplorazione, la comprensione globale, la comprensione approfondita, l'uso del testo per le attività di studio;
6. condurre l'analisi e l'interpretazione dei testi, sapendo:
6.1 individuare le strutture e le convenzioni proprie dei diversi tipi di testo,
6.2 usare le proprie conoscenze per compiere inferenze,
6.3 integrare le informazioni del testo con quelle fomite da altre fonti.
Nella lettura a voce lo studente deve saper:
7. rendere l'esecuzione funzionale alla situazione, regolando gli aspetti fonici, prosodici e di direzione comunicativa.
• Scrittura
Nella pratica della scrittura lo studente deve raggiungere:
8. una adeguata consapevolezza e capacità di controllo delle differenze tra formulazione orale e formulazione scritta del pensiero con particolare riferimento ai rapporti tra fatti prosodici e punteggiatura, tra sintassi ellittica e sintassi esplicita, tra lessico comune e lessico preciso o tecnico;
9. la capacità di realizzare forme di scrittura diverse in rapporto all'uso, alle funzioni e alle situazioni comunicative, distinguendo tra scritture più strumentali e di uso personale e scritture di più ampia diffusione e di diversa funzione, che richiedono più attenta pianificazione;
10. la consapevolezza della flessibilità del progetto di scrittura e la conseguente capacità di modificarlo quando occorra;
11. la capacità di utilizzare intelligentemente e correttamente informazioni, stimoli e modelli di scrittura, ricavati da altri testi.
Riflessioni sulla linguaGli obiettivi della riflessione sulla lingua si rapportano a finalità sia applicative, sia cognitive. Lo studente deve saper:
12. analizzare con metodi di adeguato rigore scientifico la lingua, sapendo collegare i fenomeni dei vari livelli del sistema e istituendo confronti tra
alcuni elementi fondamentali della lingua italiana e quelli di altre lingue studiate o note, compresi i dialetti;
13. riconoscere la diversa utilizzazione che hanno le stesse strutture linguistiche in diversi tipi di testo;
ANTOLOGIA Lettura, analisi e commento di testi in prosa e in versi di autori dell’800 e del ’900, con relativi esercizi
-condurre il più possibile gli allievi a un comune livello di base -guidarli a una produzione scritta sufficientemente chiara, corretta e organica -guidarli a un’esposizione verbale sufficientemente corretta e coerente -portarli a saper distinguere i testi nella loro specificità -portarli a saper analizzare i testi letterari
- lezione frontale - lezione
interattiva - letture
individuali
-interrogazioni -temi -parafrasi -commenti -compiti domestici -test a risposta aperta -relazioni orali di testi letti individualmente
-curriculare -ripetizione frequente degli argomenti ed esercizi supplementari
I° quadrimestre 20 I PROMESSI SPOSI Lettura, analisi e commento dei capitoli dal 20° al 28°
A = lezione frontale B = lezione partecipata C = attività sperimentale di laboratorio D = uso di mappe concettuali e diagrammi di flusso E = problem solvng F = lavoro di gruppo per aree di interesse e per gruppi di livello G = uscite per la lettura e l’interpretazione del territorio H = incontri con esperti delle discipline I = lezione in laboratorio di informatica per stesura di relazioni o presentazioni L = uso della biblioteca per approfondimenti M = lettura di testi e riviste N = visione di VHS, CD-ROM, siti WEB O = partecipazione a conferenze e incontri P = partecipazione a conferenze o incontri Q = altro
TIPO DI VERIFICHE
a = interrogazioni orali b = reazioni e schemi sul lavoro compiuto in laboratorio c = prove oggettive formative d = questionari e prove strutturate
MODALITÀ DI RECUPERO
R1 = assegnazione di argomenti per lo studio individuale R2 = consegna di schede di recupero per temi R3 = sportello didattico R4 = studio individuale R5 = peer education
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO DISCIPLINA
STORIA CLASSE 2 Ore settimanali 2
DOCENTE CORSO A INDIRIZZO GEOMETRI FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO: L'insegnamento di Storia è finalizzato a promuovere e sviluppare:
• la capacità di recuperare la memoria del passato in quanto tale;
• di orientarsi nella complessità del presente;
• l'apertura verso le problematiche della pacifica convivenza tra i popoli, della solidarietà e del rispetto reciproco;
• l'ampliamento del proprio orizzonte culturale, attraverso la capacità di riflettere, alla luce della esperienza acquisita con lo studio di società del passato, sulla trama di relazioni sociali, politiche ecc. nella quale si è inseriti;
• la capacità di razionalizzare il senso del tempo e dello spazio;
• la consapevolezza della necessità di selezionare e valutare criticamente le testimonianze. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: Alla fine del biennio lo studente deve dimostrare di sapere:
• esporre in forma chiara e coerente fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati;
• usare con proprietà alcuni fondamentali termini e concetti propri del linguaggio storiografico (ad esempio: cambiamento, cesura, ciclo, congiuntura, continuità, decadenza, progresso, restaurazione, rivoluzione, sottosviluppo, sviluppo);
• distinguere i molteplici aspetti di un evento e l'incidenza in esso dei diversi soggetti storici (individui, gruppi sociali ecc. );
• interpretare e valutare, in casi semplici, le testimonianze utilizzate;
• distinguere in esse fatti, ragioni, opinioni e pregiudizi; individuare inconsistenze e incoerenze ecc. ;
• confrontare, in casi semplici, le differenti interpretazioni che gli storici danno di un medesimo fatto o fenomeno, in riferimento anche alle fonti usate;
• ricostruire le connessioni sincroniche e gli sviluppi diacronici riferiti ad un determinato problema storico studiato.
Settembre-ottobre 10 1)La civiltà romana: le ultime dinastie imperiali
-saper cogliere le componenti essenziali di un fatto storico (politiche, economiche e sociali) -saper collegare, quando è possibile e con l’aiuto dell’insegnante, i fatti del passato con la contemporaneità
-lezione frontale -dialogo con gli alunni per verificare il livello di comprensione e la presenza di eventuali difficoltà
-almeno due verifiche orali per quadrimestre -eventuali test a risposta aperta
In itinere, e secondo i criteri stabiliti nei consigli di classe
Novembre 10 2)Il tardo impero e la sua decadenza Vedi sopra Vedi sopra Vedi sopra Vedi sopra
Dicembre-gennaio 13 3)I regni romano-barbarici e l’importanza di
A = lezione frontale B = lezione partecipata C = attività sperimentale di laboratorio D = uso di mappe concettuali e diagrammi di flusso E = problem solvng F = lavoro di gruppo per aree di interesse e per gruppi di livello G = uscite per la lettura e l’interpretazione del territorio H = incontri con esperti delle discipline I = lezione in laboratorio di informatica per stesura di relazioni o presentazioni L = uso della biblioteca per approfondimenti M = lettura di testi e riviste N = visione di VHS, CD-rom, siti web O = partecipazione a conferenze e incontri P = partecipazione a conferenze o incontri Q = altro
TIPO DI VERIFICHE
a = interrogazioni orali b = reazioni e schemi sul lavoro compiuto in laboratorio c = prove oggettive formative d = questionari e prove strutturate
MODALITÀ DI RECUPERO
R1 = assegnazione di argomenti per lo studio individuale R2 = consegna di schede di recupero per temi R3 = sportello didattico R4 = studio individuale R5 = peer education
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO DISCIPLINA
Matematica CLASSE 2 Ore settimanali 5
DOCENTE CORSO Geometri INDIRIZZO FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO: in conformità alle indicazioni del programma ministeriale, le finalità sono quelle formative di seguito elencate:
1) Promuovere le facoltà sia intuitive che logiche 2) Educare ai processi euristici (cioè di scoperta), ma anche ai processi di astrazione e di formazione dei concetti 3) Esercitare a ragionare induttivamente (a partire da osservazioni) e deduttivamente (a partire da una premessa) 4) Sviluppare le attitudini analitiche (scomposizione in parti elementari) e sintetiche (unificazione delle parti) 5) Confermare l'orientamento tecnico del corso
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: sono quelli indicati dal programma ministeriale (a livello di biennio completo):
1) individuare proprietà invarianti in operazioni elementari; 2) dimostrare proprietà di figure geometriche; 3) utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo studiate; 4) riconoscere e costruire relazioni e funzioni; 5) comprendere il senso dei formalismi matematici introdotti; 6) cogliere analogie strutturali e individuare strutture fondamentali; 7) matematizzare semplici situazioni problematiche in vari ambiti disciplinari; 8) riconoscere le regole della logica e del corretto ragionare; 9) adoperare i metodi, i linguaggi e gli strumenti informatici introdotti;
10) inquadrare storicamente qualche momento significativo dell'evoluzione del pensiero matematico.
Settembre 8 Ripasso e recupero degli argomenti svolti l’anno precedente
Settembre Ottobre 7 DISEQUAZIONI DI 1° GRADO INTERE
EQUAZIONI LETTERALI DI 1° GRADO
♦ Saper risolvere disequazioni intere di 1° grado
♦ Saper risovere semplici equazioni letterali di 1° grado
A B C F M a c-d R2 R3 R4
Ottobre Novembre 16
RETTE Equazioni di 1° grado in due incognite Equazione di una retta in forma implicita ed esplicita Coefficiente angolare Rette per due punti Condizione di parallelismo
♦ Rappresentare graficamente un'equazione lineare
♦ Riconoscere l'equazione di una retta in forma esplicita ed implicita
♦ Conoscere il significato di coefficiente angolare
♦ Disegnare una retta nota la sua equazione
♦ Trovare l'equazione di una retta note due condizioni
PARABOLA La parabola come luogo di punti Equazione della parabola con asse di simmetria parallelo all’asse y Parabole per tre punti
♦ Definire una parabola come luogo di punti
♦ Riconoscere l'equazione di una parabola con asse di simmetria // asse y
♦ Determinare vertice, fuoco e direttrice
♦ Disegnare una parabola nota la sua equazione
A B C F M a c-d R2 R3 R4
Aprile Maggio 15
EQUAZIONI DI 2° GRADO Equazioni di 2°grado intere incomplete e complete Discriminante Relazioni tra le soluzioni ed i coefficienti Scomposizione di un trinomio particolare
Maggio 10 DISEQUAZIONI DI 2° GRADO Disequazioni di 2° grado risolte con il metodo della parabola o del segno
♦ Risolvere disequazioni di 2° grado intere
A B C F M a c-d R2 R3 R4
Novembre 4
GEOMETRIA (1 ora a settimana partendo da novembre) SIMILITUDINE Poligoni simili Criteri di similitudine dei triangoli
♦ Conoscere i criteri di similitudine
♦ Applicare i tre criteri di similitudine dei triangoli
A B C F M a c-d R2 R3 R4
Dicembre Gennaio 8 TEOREMI DI TALETE, EUCLIDE, PITAGORA
♦ Conoscere, dimostrare e/o applicare i teoremi di Talete, Pitagora ed Euclide
A B C F M a c-d R2 R3 R4
Febbraio Marzo 6
CERCHIO E CIRCONFERENZA Angoli al centro e alla circonferenza Posizioni reciproche di una retta e una circonferenza e di due circonferenze Teoremi delle due tangenti, delle due corde, delle due secanti, della tangente e secante
♦ Conoscere, dimostrare e/o applicare il teorema sugli angoli al centro e alla circonferenza
A = lezione frontale B = lezione partecipata C = attività sperimentale di laboratorio D = uso di mappe concettuali e diagrammi di flusso E = problem solving F = lavoro di gruppo per aree di interesse e per gruppi di livello G = uscite per la lettura e l’interpretazione del territorio H = incontri con esperti delle discipline I = lezione in laboratorio di informatica per stesura di relazioni o presentazioni L = uso della biblioteca per approfondimenti M = lettura di testi e riviste N = visione di VHS, CD-ROM, siti WEB O = partecipazione a conferenze e incontri P = partecipazione a conferenze o incontri Q = altro
TIPO DI VERIFICHE
a = interrogazioni orali b = relazioni e schemi sul lavoro compiuto in laboratorio c = prove oggettive formative d = questionari e prove strutturate
MODALITÀ DI RECUPERO
R1 = assegnazione di argomenti per lo studio individuale R2 = consegna di schede di recupero per temi R3 = sportello didattico R4 = studio individuale R5 = peer education
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO DISCIPLINA Scienze Naturali e Geografiche CLASSE 2 Ore settimanali 4
DOCENTE CORSO Geometri INDIRIZZO FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO nel biennio: L’insegnamento tenderà non solo a determinare negli alunni un certo grado di cultura generale, ma anche a fornire loro quelle nozioni basilari sulle quali dovrà svilupparsi , nel successivo triennio, una specifica preparazione professionale. L’insegnamento delle scienze, inoltre, permetterà di affrontare tematiche di attualità tali da portare lo studente a comprendere la realtà che lo circonda anche attraverso l’uso critico delle informazioni e delle fonti. In particolare si sottolinea che: Lo studio della Biologia ha come fine la comprensione dei capisaldi concettuali ed epistemologici quali: il concetto di specie, di popolazione, di programma genetico, di fecondazione ecc. sulla base del «filo conduttore evolutivo». A ciò si deve aggiungere la conoscenza delle interrelazioni tra organismi viventi e tra viventi ed ambiente, nonché quella delle leggi della Natura. Infatti, è indispensabile che i giovani acquisiscano la consapevolezza di dover conservare integri gli equilibri naturali e il concetto della lunghezza del tempo necessario a ristabilirli. Lo studio di Scienze della Terra ha come fine la conoscenza e la comprensione degli aspetti geologici e geofisici che si riflettono direttamente sulla vita dell'uomo, oltre alla corretta individuazione dei nessi tra mondo abiotico e biotico. In sostanza, con questo insegnamento ci si propone di fornire ai giovani alcuni strumenti per una corretta interpretazione della realtà dei viventi e del contesto fisico-chimico ambientale di cui l'uomo stesso è parte integrante. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO nel biennio: Al termine del corso biennale di Scienze naturali e geografiche si prevede che gli studenti abbiano raggiunto la padronanza dei concetti di base e abbiano colto l'aspetto sistemico delle realtà biologica e geologica. Inoltre gli studenti dovranno saper analizzare e definire tutti gli elementi del sistema in termini qualitativi e quando possibile quantitativi, tenendo sempre presente il concetto di continua modifica dei sistemi biologici e geologici. Al termine del biennio gli studenti devono essere in grado di:
UD RECUPERO E RIPASSO: revisione degli argomenti trattati nel corso del primo anno di studi finalizzata al recupero dei debiti ed al rinforzo delle conoscenze per gli studenti promossi senza debito nella disciplina.
Recupero del debito formativo Rinforzo delle conoscenze
I materiali della terra solida Minerali e rocce I Tre tipi di rocce
Dire che cosa è un minerale e che cosa è una roccia Definire le specie mineralogiche più comuni Dire che cosa è il magma e quali sono le sue modalità di raffreddamento Evidenziare con quali criteri vengono classificate le rocce magmatiche e come queste sono distribuite nella crosta terrestre
Il processo magmatico Il processo sedimentario Il processo metamorfico
Descrivere quali sono i processi che portano alla formazione delle rocce sedimentarie e spiegare che cosa sono struttura e tessitura Dire quali sono i principali tipi di rocce sedimentarie Spiegare come si formano le rocce metamorfiche
A-B-C-O-N 3 a-b-c- R1-R2-R3-R5
Ottobre
12
UD 2 -Attività vulcanica-fenomeni sismici e interno della terra
Vulcanismo e attività sismica I plutoni e i vulcani I fenomeni sismici La struttura interna della terra
Spiegare che cosa sono i plutoni e i batoliti Descrivere le principali manifestazioni superficiali dell’attività vulcanica Indicare quali sono le cause dei terremoti
La tettonica a zolle L’espansione dei fondali oceanici
Definire le caratteristiche delle onde sismiche Parlare di rischio sismico-previsione e prevenzione dei sismi
Descrivere il modello dell’interno della terra e quali sono le discontinuità dei suoi strati
A-B-C-O-N a-b-c- R1-R2-R3-R5
Novembre Dicembre
12
MODULO 2:DAL SILICIO AL CARBONIO UD 1 : LE MOLECOLE DELLA VITA Le molecole fondamentali dei viventi I costituenti organici della materia vivente Glucidi-lipidi-proteine- acidi nucleici
Descrivere quali sono i costituenti della materia vivente e istinguerli in composti organici e inorganici-Spiegare l’importanza dell’acqua per gli organismi e descrivere le proprietà specifiche Descrivere le strutture di glucidi, lipidi e proteine
UD 2-Nutrizione e digestione La nutrizione La razione alimentare La nutrizione nelle piante La nutrizione negli animali Struttura e funzioni dell’apparato digerente Ed. Alimentare + RECUPERO
Spiegare qual’ è lo scopo della nutrizione Descrivere i principali nutrimenti degli organismi vegetali, animali e soprattutto dell’uomo
A-B-C-O-N a-b-c- R1-R2-R3-R5
Febbraio
12
MODULO 3:La cellula- vita ed energia UD1-Modularità della vita: la cellula La cellula, unità base della vita Il citoplasma e gli organuli cellulari Le membrane biologiche
Definire che cosa si intende per cellula Descrivere come è formata una cellula Riconoscere gli organuli cellulari specificandone la funzione Riconoscere la differenza tra diffusione semplice, diffusione facilitata, trasporto attivo e osmosi
8 UD2- Unitarietà della vita: le reazioni cellulari
Energia per la cellula La respirazione aerobica
Comprendere l’importanza degli scambi di sostanze che la cellula compie con l’esterno- quali sono le principali fonti di energia per la cellula- che cosa è la glicolisi Descrivere il ciclo di Krebs Riconoscere le differenze tra respirazione anaerobica e respirazione aerobica
A-B-C-O-N a-b-c- R1-R2-R3-R5
Marzo
4 La fermentazione La fotosintesi
Spiegare che cosa si intende per fermentazione, il significato della fotosintesi- la fase oscura e la fase luminosa della fotosintesi
MODULO 4:Riproduzione UD 1 – La riproduzione della cellula
Significato della divisione cellulare Mitosi e citodieresi La meiosi + RECUPERO
Spiegare perché una cellula si divide Spiegare la funzione del DNA Spiegare che cosa sono i cromosomi e le loro funzioni Spiegare la mitosi Spiegare la meiosi-
A-B-C-O a-b-c- R1-R2-R3-R5
Aprile
8 UD 2- La riproduzione degli individui
Riproduzione asessuata e sessuata Gravidanza e nascita
Descrivere la struttura e la funzione dell’apparato riproduttore maschile e femminile Descrivere le caratteristiche delle cellule deputate alla funzione riproduttiva
Descrivere le caratteristiche del ciclo mestruale Descrivere le fasi principali dello sviluppo di un nuovo individuo dalla fecondazione alla nascita
A-B-C-O 3 a-b-c- R1-R2-R3-R5
Maggio
8
MODULO 4: GENETICA La genetica mendeliana Cromosomi e geni Le basi chimiche dell’ereditarietà biologica
Spiegare le leggi di Mendel Definire che cosa si intende per carattere dominante e per carattere recessivo Spiegare la differenza fra genotipo e fenotipo Spiegare come avviene la determinazione del sesso Il codice genetico.
A = lezione frontale B = lezione partecipata C = attività sperimentale di laboratorio D = uso di mappe concettuali e diagrammi di flusso E = problem solvng F = lavoro di gruppo per aree di interesse e per gruppi di livello G = uscite per la lettura e l’interpretazione del territorio H = incontri con esperti delle discipline I = lezione in laboratorio di informatica per stesura di relazioni o presentazioni L = uso della biblioteca per approfondimenti M = lettura di testi e riviste N = visione di VHS, CD-ROM, siti WEB O = partecipazione a conferenze e incontri P = partecipazione a conferenze o incontri Q = altro
TIPO DI VERIFICHE
a = interrogazioni orali b = reazioni e schemi sul lavoro compiuto in laboratorio c = prove oggettive formative d = questionari e prove strutturate
MODALITÀ DI RECUPERO
R1 = assegnazione di argomenti per lo studio individuale R2 = consegna di schede di recupero per temi R3 = sportello didattico R4 = studio individuale R5 = peer education
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO DISCIPLINA CHIMICA CLASSE 2^ Ore settimanali 3
DOCENTE CORSO GEOMETRI INDIRIZZO FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO: conoscere insieme alle altre discipline di area alla conoscenza degli aspetti scientifici e alla comprensione della realtà. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
- Conoscere l’energetica associata ad una trasformazione chimica. - Conoscere le problematiche legate alla cinetica di reazione. - Acquisire il concetto di quantità e di dose in ordine alla cinetica chimica e all’energetica. - Saper riconoscere le trasformazioni che comportano variazione di numero di ossidazione. - Saper utilizzare le conoscenze energetiche per conoscere le trasformazioni elettrochimiche. - Conoscere le trasformazioni che hanno terminazione all’equilibrio. - Riconoscere le tipologie di reazione di elettroliti e saperne calcolare la funzione acidità. - Conoscere i rudimenti base per il riconoscimento di molecole organiche. - Riconoscere i gruppi funzionali e prevedere la loro reattività secondo appositi meccanismi.
MOD.1: Modi di esprimere le concentrazioni delle soluzioni. Reazioni di dissociazione ionica. Equilibrio chimico. Velocità di reazione. Calore di reazione. Variazione dell’energia libera. Variazione dell’entropia. Reazioni endotermiche ed esotermiche. Leggi che regolano l’equilibrio chimico Grandezze che influenzano l’equilibrio chimico e la velocità di reazione
Conoscere l’energia associata ad una trasformazione chimica. Conoscere le problematiche legate alla cinetica di reazione. Acquisire il concetto di quantità e di dose in ordine alla cinetica chimica e all’energia.
A, B, C, M, N a, c R1, R3, R4, R5
Dicembre / gennaio 18
MOD.2: L’equilibrio chimico in soluzione acquosa. Nozione di pH. pH di basi e acidi forti. pH di acidi e basi deboli. pH di soluzioni saline. Idrolisi, soluzioni tampone, titolazione. Solubilità di elettroliti poco solubili. Proprietà colligative.
Conoscere trasformazioni che hanno terminazione all’equilibrio. Riconoscere le tipologie di reazione di elettroliti e saperne calcolare la funzione acidità.
MOD.3: Reazioni di ossidoriduzione. Celle galvaniche o pile. Scala dei potenziali redox. Potenziali standard, legge di Nerst, energia libera e potenziale elettrico. F.E.M., previsione delle reazioni utilizzando i potenziali. Elettrodi standard. Elettrolisi. Celle elettrolitiche. Legge di Faraday Elettrolisi di H2O. Elettrolisi in soluzione acquosa. Elettrolisi di sali fusi. Reazioni catodiche e anodiche.
Saper riconoscere le trasformazioni che comportano variazione di numero di ossidazione. Saper utilizzare le conoscenze energetiche per conoscere le trasformazioni elettrochimiche.
A, B, C, M, N a, c R1, R3, R4, R5
Aprile / maggio 18
MOD.4: chimica organica o del carbonio. Idrocarburi della serie aromatica e alifatica. Scrittura di composti e riconoscimento di gruppi funzionali. Tipi di isomeria.
Conoscere i rudimenti base per il riconoscimento di molecole organiche.
A = lezione frontale B = lezione partecipata C = attività sperimentale di laboratorio D = uso di mappe concettuali e diagrammi di flusso E = problem solvIng F = lavoro di gruppo per aree di interesse e per gruppi di livello G = uscite per la lettura e l’interpretazione del territorio H = incontri con esperti delle discipline I = lezione in laboratorio di informatica per stesura di relazioni o presentazioni L = uso della biblioteca per approfondimenti M = lettura di testi e riviste N = visione di VHS, CD-ROM, siti WEB O = partecipazione a conferenze e incontri P = partecipazione a conferenze o incontri Q = altro
TIPO DI VERIFICHE
a = interrogazioni orali b = reazioni e schemi sul lavoro compiuto in laboratorio c = prove oggettive formative d = questionari e prove strutturate
MODALITÀ DI RECUPERO
R1 = assegnazione di argomenti per lo studio individuale R2 = consegna di schede di recupero per temi R3 = sportello didattico R4 = studio individuale R5 = peer education
TAVOLA DI VARIAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO
DISCIPLINA Disegno tecnico CLASSE 2a Ore settimanali 4
DOCENTE CORSO A INDIRIZZO geometri FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO: Rappresentare con la tecnica del disegno edifici singoli o luoghi edificati in tridimensione -in pianta- prospetto- sezioni OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: Saper rappresentare adeguatamente con l’uso di strumenti (tecnigrafo e materiale appropriato) il lavoro assegnato- Rielaborare i dati fornendo congrue risposte
A = lezione frontale B = lezione partecipata C = attività sperimentale di laboratorio D = uso di mappe concettuali e diagrammi di flusso E = problem solvng F = lavoro di gruppo per aree di interesse e per gruppi di livello G = uscite per la lettura e l’interpretazione del territorio H = incontri con esperti delle discipline I = lezione in laboratorio di informatica per stesura di relazioni o presentazioni L = uso della biblioteca per approfondimenti M = lettura di testi e riviste N = visione di VHS, CD-rom, siti web O = partecipazione a conferenze e incontri P = partecipazione a conferenze o incontri Q = altro
TIPO DI VERIFICHE
a = interrogazioni orali b = reazioni e schemi sul lavoro compiuto in laboratorio c = prove oggettive formative d = questionari e prove strutturate
MODALITÀ DI RECUPERO
R1 = assegnazione di argomenti per lo studio individuale R2 = consegna di schede di recupero per temi R3 = sportello didattico R4 = studio individuale R5 = peer education
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO DISCIPLINA Fisica CLASSE Seconda Ore settimanali 2
DOCENTE CORSO Geometri INDIRIZZO FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO: Acquisire strumenti di conoscenza e metodo dell’educazione scientifica, essenziali per una lettura critica dei fenomeni naturali. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: Analizzare un fenomeno/problema semplice. Individuare relazioni tra grandezze. Utilizzare semplici modelli di fenomeni. Saper comunicare le conoscenze acquisite.
TERMODINAMICA: 1° e 2° principio della termodinamica. Leggi del gas perfetto. Concetto di rendimento.
Riconoscere le diverse forme di energia, il concetto di Rendimento, il comportamento dei gas.
A B C N A D R1
R4
Maggio Giugno 7
ACUSTICA: Le onde meccaniche - caratteristiche e propagazione. Caratteri distintivi dei suoni.
Conoscere e applicare il concetto di onda.
A B C N A D R1
R4
NOTA: Nella programmazione dei primi due anni del corso, alcuni moduli compaiono in ordine diverso rispetto alle proposte ministeriali, per opportuna scelta didattica.
A = lezione frontale B = lezione partecipata C = attività sperimentale di laboratorio D = uso di mappe concettuali e diagrammi di flusso E = problem solvng F = lavoro di gruppo per aree di interesse e per gruppi di livello G = uscite per la lettura e l’interpretazione del territorio H = incontri con esperti delle discipline I = lezione in laboratorio di informatica per stesura di relazioni o presentazioni L = uso della biblioteca per approfondimenti M = lettura di testi e riviste N = visione di VHS, CD-ROM, siti WEB O = partecipazione a conferenze e incontri P = partecipazione a conferenze o incontri Q = altro
TIPO DI VERIFICHE
a = interrogazioni orali b = reazioni e schemi sul lavoro compiuto in laboratorio c = prove oggettive formative d = questionari e prove strutturate
MODALITÀ DI RECUPERO
R1 = assegnazione di argomenti per lo studio individuale R2 = consegna di schede di recupero per temi R3 = sportello didattico R4 = studio individuale R5 = peer education
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO DISCIPLINA
Francese CLASSE Seconda Ore settimanali 3
DOCENTE CORSO GEOMETRI INDIRIZZO FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO: Educazione alla comprensione e al rispetto di popoli e mondi diversi, arricchimento degli orizzonti culturali, sociali e umani dello studente, formazione di una cultura di base sviluppando le capacità di comprendere, esprimere, comunicare OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: Saper riconoscere e riprodurre correttamente gli schemi intonativi di enunciati piuttosto complessi, saper usare adeguatamente il lessico di base e saper produrre oralmente semplici frasi corrette su argomenti noti, saper leggere e comprendere le informazioni di tipo oggettivo in un brano , saper riconoscere le frasi più significative di un testo , saper produrre frasi più complesse, scegliendo appropriatamente gli elementi lessicali e le strutture grammaticali, saper rispondere a semplici questionari, completare e comporre brevi dialoghi o riassunti
Acheter des produits ou des articles Indiquer la fréquence d’une action,l’article partitif le pronom en la phrase négative avec jamais/plus
Conosce,riconosce e sa usare i contenuti comunicativi,il vocabolario,gli elementi grammaticali e strutturali per chiedere e dare informazioni su prodotti chiedere e indicare i prezzi
A-B-E-F-M-N-Q a-c-d R1-R2-R3-R4
Ottobre/ Novembre 9
Donner des instructions indiquer la quantité, l’impératif,les adverbes de quantité,le pronom y, il faut ,le verbe mettre, l’infinitif négatif
Conosce,riconosce e sa usare i contenuti comunicativi,il vocabolario,gli elementi grammaticali e strutturali comprende e sa esprimere ordini divieti sa comporre semplici ricette sa distinguere in un testo ciò che è permesso,vietato,obbligatorio
A-B-E-F-M-N-Q a-c-d R1-R2-R3-R4
Novembre/ Dicembre 9
Commander à manger et à boire,exprimer son mécontentement, les pronoms personnels C.O.D.,la négation ne…que,monsieur,madame,mademoiselle,les verbes boire,servir, prendre
Conosce,riconosce e sa usare i contenuti comunicativi,il vocabolario,gli elementi grammaticali e strutturali Sa interagire in situazioni per ordinare,chiedere informazioni su cibi,bevande,prezzi ,esprime il proprio parere
Parler du temps et de la santé, le futur simple verbes réguliers et irréguliers,les verbes impersonnels,les prépositions devant les noms des pays
Conosce,riconosce e sa usare i contenuti comunicativi,il vocabolario,gli elementi grammaticali e strutturali Sa chiedere e dare informazioni riguardo al meteo e al proprio stato di salute comprende informazioni dettagliate di testi scritti e conversazioni
A-B-E-F-M-N-Q a-c-d R1-R2-R3-R4
Gennaio/ Febbraio 9
Demander et indiquer le chemin contacter quelqu’un au téléphone, le passé récent,les pronoms possesifs, ce et il devant le verbe étre
Conosce,riconosce e sa usare i contenuti comunicativi,il vocabolario,gli elementi grammaticali e strutturali per chiedere e dare informazioni stradali, comprendere in un testo le informazioni relative a spazio e direzione in una conversazione telefonica sa aprire,mantenere,chiudere il contatto
A-B-E-F-M-N-Q a-c-d R1-R2-R3-R4
Febbraio/ Marzo 9
Exposer des projets/demander et donner des explications, les pronoms indéfinis les conjonctions de coordination et de subordination
Conosce,riconosce e sa usare i contenuti comunicativi,il vocabolario,gli elementi grammaticali e strutturali per esporre i propri progetti futuri e argomentare le spiegazioni richieste
Demander,donner,refuser la permission, faire des comparaisons,les comparatifs, les pronoms personnels sujet (forme tonique)les indéfinis chaque et chacun
Conosce,riconosce e sa usare i contenuti comunicativi,il vocabolario,gli elementi grammaticali e strutturali per comprendere divieti,ordini,istruzioni relativamente a regolamenti e situazioni personali, sa classificare in un testo ciò che è permesso vietato,possibile,obbligatorio
A-B-E-F-M-N-Q a-c-d R1-R2-R3-R4
Aprile/ Maggio 9
Décrire un lieu (situation géographique et historique) Demander,donner des opinions, l’imparfait,le superlatif absolu,le superlatif relatif, les verbes d’opinion
Conosce,riconosce e sa usare i contenuti comunicativi,il vocabolario,gli elementi grammaticali e strutturali per comprendere testi relativi a descrizioni di luoghi,descrivere luoghi secondo diversi punti di vista,esprimere pareri personali
A-B-E-F-M-N-Q a-c-d R1-R2-R3-R4
Maggio/ Giugno 9
Parler de son passé, dire ce qu’on sait faire ce qu’on ne sait pas faire Le plus-que-parfait,les expressions de temps, l’accord du participe passé avec le verbe avoir,les pronoms interrogatifs,les pronoms démonstratifs
Conosce,riconosce e sa usare i contenuti comunicativi,il vocabolario,gli elementi grammaticali e strutturali per chiedere e dare informazioni relative a ricordi raccontare avvenimenti passati comprendere testi relativamente a avvenimenti/asse temporale
A = lezione frontale B = lezione partecipata C = attività sperimentale di laboratorio D = uso di mappe concettuali e diagrammi di flusso E = problem solving F = lavoro di gruppo per aree di interesse e per gruppi di livello G = uscite per la lettura e l’interpretazione del territorio H = incontri con esperti delle discipline I = lezione in laboratorio di informatica per stesura di relazioni o presentazioni L = uso della biblioteca per approfondimenti M = lettura di testi e riviste N = visione di VHS, CD-ROM, siti WEB O = partecipazione a conferenze e incontri P = partecipazione a conferenze o incontri Q = altro
TIPO DI VERIFICHE
a = interrogazioni orali b = reazioni e schemi sul lavoro compiuto in laboratorio c = prove oggettive formative d = questionari e prove strutturate
MODALITÀ DI RECUPERO
R1 = assegnazione di argomenti per lo studio individuale R2 = consegna di schede di recupero per temi R3 = sportello didattico R4 = studio individuale R5 = peer education
TAVOLA DI VARIAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO
DISCIPLINA Lingua e civiltà inglese
CLASSE 2^ Ore settimanali 3
DOCENTE CORSO Geometri FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO: -Educazione alla comprensione e al rispetto di popoli e mondi diversi -arricchimento degli orizzonti culturali , sociali e umani dello studente -formazione di una cultura di base sviluppando le capacità di comprendere ,esprimere ,comunicare OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
- saper riconoscere e riprodurre correttamente gli schemi intonativi di enunciati piuttosto compless - saper usare adeguatamente il lessico di base e saper produrre oralmente semplici frasi corrette su argomenti noti - saper leggere e comprendere le informazioni di tipo oggettivo in un brano e saper fare dei collegamenti - saper riconoscere le frasi piu’ significative di un brano e fare collegamenti - saper riconoscere la frase piu’ significativa di un testo - saper produrre frasi piu’ complesse ,scegliendo appropriatamente gli elementi lessicali e le strutture grammaticali - saper rispondere a semplici questionari , completare e comporre brevi dialoghi o riassunti
PERIODO TEMPI(in ore)
MODULO O UNITÀ DIDATTICA con contenuti
OBIETTIVI SPECIFICI
MODALITÀ DI LAVORO
TIPO DI VERIFICHE
MODALITÀ DI RECUPERO
Settembre/ottobre 12 Present continuous for future;my
own,your own etc.,reflexive pronouns
Parlare di progetti futuri,parlare delle proprie preferenze
A,B;C a,c,d R1 ,R2,R4
ottobre 9 Comparatives,would rather
Fare confronti,scrivere una semplice lettera ad un amico,fare degli inviti
A,B,C A,c,d R1,R2;R4
novembre 12 Be going to , want someone to ,direct and indirect objects
Parlare di intenzioni future, saper descrivere programmi televisivi
A,B,C a,c,d R1,R2;R4
dicembre 9 Superlatives;question words,Should,say/tell,what a...!
Fare confronti e discutere di esperienze passate,parlare della salute e delle abitudini alimentari
A,B,C a,c,d R1,R2;R4
PERIODO TEMPI(in ore)
MODULO O UNITÀ DIDATTICA con contenuti
OBIETTIVI SPECIFICI
MODALITÀ DI LAVORO
TIPO DI VERIFICHE
MODALITÀ DI RECUPERO
Gennaio/febbraio 20
Present perfect / Simple past, already,just ,yet; have been/ have gone
Parlare di recenti fatti passati,parlare di fatti ed esperienze scolastiche
A,B,C a,c,d R1,R2;R4
marzo 12 Each other ;myself ,yourself etc. ,how long...? ; present perfect+for and since
Capire descrizioni di persone,saper descrivere le persone dettagliatamente
A,B,C a,c,d R1,R2;R4
aprile 9 Will, will be able to ,Will have to. Will/to be able to
Parlre del tempo,parlare di fatti futuri
A,B,C a,c,d R1,R2,R4
Maggio 12 Must; mustn’t / don’t have to Parlare di obblighi e divieti
A,B,C a,c,d R1,R2,R4
LEGENDA:
MODALITÀ DI LAVORO
A = lezione frontale B = lezione partecipata C = attività sperimentale di laboratorio D = uso di mappe concettuali e diagrammi di flusso E = problem solvng F = lavoro di gruppo per aree di interesse e per gruppi di livello G = uscite per la lettura e l’interpretazione del territorio H = incontri con esperti delle discipline I = lezione in laboratorio di informatica per stesura di relazioni o presentazioni L = uso della biblioteca per approfondimenti M = lettura di testi e riviste N = visione di VHS, CD-rom, siti web O = partecipazione a conferenze e incontri P = partecipazione a conferenze o incontri Q = altro
TIPO DI VERIFICHE
a = interrogazioni orali b = reazioni e schemi sul lavoro compiuto in laboratorio c = prove oggettive formative d = questionari e prove strutturate
MODALITÀ DI RECUPERO
R1 = assegnazione di argomenti per lo studio individuale R2 = consegna di schede di recupero per temi R3 = sportello didattico R4 = studio individuale R5 = peer education
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO DISCIPLINA INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
CLASSE SECONDA Ore settimanali 1
DOCENTE CORSO GEOMETRI INDIRIZZO FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO: Progetto di vita e confronto con il fenomeno religioso mediato dalla tradizione ebraico-cristiana. Identità personale, valorizzata dai con-
tenuti propri di una particolare esperienza religiosa
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: Prendere coscienza di ogni riferimento storico-culturale collegato alla genesi del fenomeno religioso e della tradizione ebraico-cristiana
EBRAISMO: La rilevanza religiosa di alcune figure dell’Antico Testamento Il monoteismo ebraico. L’economia della salvezza, l’Antica Alleanza, l’attesa del Messia. Alcune espressioni della cultura semitica antica.
Acquisizione dei contenuti della storia e della dottrina e-braica. Capacità di collegare i fatti storici dell’A. T. a insegnamenti dottrinali. Educazione al rifiuto di ogni forma di an-tisemitismo
A, B, I a, c, d, R1, R2, R3
DIC GEN
6
LA BIBBIA: La struttura fondamentale dell’Antico e del Nuovo Testamento. Il canone biblico e la sua funzione. La formazione dei libri biblici e le traduzioni. Il concetto cattolico di ispirazione. L’interpretazione del testo biblico.
Comprensione del fatto che la rivela-zione di Dio passa attraverso le moda-lità della comunica-zione umana. Comprensione del valore della Bibbia per l’ebraismo e il cristianesimo.
GESÙ DI NAZARETH: Le fonti pagane, giudaiche e apocrife che parlano di Gesù. La storicità dei Vangeli. Cronologia e quadro storico della vita di Gesù Le modalità con cui Gesù si pose in relazione con le persone Le parabole e le loro caratteristiche. I miracoli e la loro interpretazione da parte di Gesù. Le parole di Gesù che riguardano se stesso e la propria missione. Il messaggio sul Regno di Dio. La novità del messaggio morale di Gesù. I fatti evangelici della passione, morte e resurrezione di Gesù
Capacità di distin-guere, riguardo a Gesù di Nazareth, affermazioni con va-lore storico da quelle espressamente di fede. Problematizzazione dei luoghi comuni circa l’attendibilità storica dei vangeli. Capacità di interpre-tare le parabole e i miracoli. Capacità di eviden-ziare i tratti umani della personalità di Gesù. Capacità di indivi-duare il centro del messaggio di Gesù. Capacità di indivi-duare l’avvenimento centrale della vita di Gesù e la sua valen-za interpretativa.
A = lezione frontale B = lezione partecipata C = attività sperimentale di laboratorio D = uso di mappe concettuali e diagrammi di flusso E = problem solvIng F = lavoro di gruppo per aree di interesse e per gruppi di livello G = uscite per la lettura e l’interpretazione del territorio H = incontri con esperti delle discipline I = lezione in laboratorio di informatica per stesura di relazioni o presentazioni L = uso della biblioteca per approfondimenti M = lettura di testi e riviste N = visione di VHS, CD-ROM, siti WEB O = partecipazione a conferenze e incontri P = partecipazione a conferenze o incontri Q = altro
TIPO DI VERIFICHE
a = interrogazioni orali b = reazioni e schemi sul lavoro compiuto in laboratorio c = prove oggettive formative d = questionari e prove strutturate
MODALITÀ DI RECUPERO
R1 = assegnazione di argomenti per lo studio individuale R2 = consegna di schede di recupero per temi R3 = sportello didattico R4 = studio individuale R5 = peer education
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO DISCIPLINA EDUCAZIONE FISICA CLASSE SECONDA Ore settimanali DUE
DOCENTE CORSO A INDIRIZZO Geometri FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO : 1) L’armonico sviluppo corporeo e motoriodell’adolescente attraverso il miglioramento delle qualità fisiche e neuro
muscolari. 2) La maturazione della conoscenza relativa alla propria corporeità, sia come disponibilità e padronanza motoria, sia come
capacità relazionale, per superare le difficoltà e le contraddizioni tipiche dell’età. 3) L’acquisizione di una cultura delle attività di moto e sportive che tenda a promuovere la pratica motoria come costume di
vita e la coerente coscienza e conoscenza dei diversi significati che lo sport assume nell’attuale società. 4) La scoperta e il consolidamento delle attitudini personali nei confronti di attività sportive specifiche e di attività motorie
che possano tradursi in capacità trasferibili al campo lavorativo e del tempo libero. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: 1) Sviluppo delle qualità condizionali 2) Sviluppo delle funzionalità neuro muscolari 3) Sviluppo delle capacità operative e sportive. 4) Conoscenze teoriche di base di anatomia, fisiologia, pronto soccorso .
4) Mobilità articolare: con esercizi di articolarità e allungamento muscolare ( da Ott. a Giugno, 10’ durante il riscaldamento).
N.B. le qualità condizionali potranno essere migliorate anche attraverso i giochi sportivi di squadra, sia tradizionali, sia appositamente studiati e la pratica di alcune specialità dell’atletica leggera.
1) tollerare un carico di lavoro submassimale per un tempo prolungato.
2) Vincere resistenze rappresentate dal carico naturale o addizionale di entità adeguata.
3) Compiere azioni nel più breve tempo possibile.
4) Eseguire movimenti con l’escursione più ampia possibile
Lezione frontale e discussione
Valutazione dei miglioramenti ottenuti anche attraverso eventuali test ( dove possibile). Valutazione dell’impegno e della partecipazione.
MIGLIORAMENTO DELLE FUNZIONALITA’ NEUROMUSCOLARI (attraverso l’utilizzo dei giochi sportivi di squadra convenzionali e non). CONTENUTI GENERALI Capacità coordinative generali: 1) apprendimento motorio. 2) controllo motorio. 3) adattamento e trasformazione dei
movimenti. CONTENUTI SPECIFICI 1) pallavolo: palleggio alto in tutte
le sue forme, bagher in tutte le sue forme, servizio alto ( Ott.- Nov.- Dic., 11 ore).
2) Pallacanestro: palleggio in movimento,arresto in palleggio, passaggio in movimento, tiro in movimento (Genn.- Febbr.- Marzo, 11 ore).
3) Calcio: tiro( Aprile- Maggio- Giugno, 8 ore).
4) Gioco con regole semplificate ( 20’ alla fine di ogni lezione).
1) conoscere i fondamentali individuali .
2) avere disponibilità e controllo segmentario.
3) Realizzare movimenti relativamente complessi adeguati alle diverse situazioni spazio temporali.
4) Attuare movimenti relativamente complessi in forma economica e in situazioni variabili.
5) Svolgere compiti motori in situazioni inusuali tali che richiedano la conquista, il mantenimento e il recupero dell’equilibrio.
Lezione frontale e discussione
Valutazione dei miglioramenti ottenuti. Valutazione dell’impegno e della partecipazione .
A = lezione frontale B = lezione partecipata C = attività sperimentale di laboratorio D = uso di mappe concettuali e diagrammi di flusso E = problem solvng F = lavoro di gruppo per aree di interesse e per gruppi di livello G = uscite per la lettura e l’interpretazione del territorio H = incontri con esperti delle discipline I = lezione in laboratorio di informatica per stesura di relazioni o presentazioni L = uso della biblioteca per approfondimenti M = lettura di testi e riviste N = visione di VHS, CD-rom, siti web O = partecipazione a conferenze e incontri P = partecipazione a conferenze o incontri Q = altro
TIPO DI VERIFICHE
a = interrogazioni orali b = reazioni e schemi sul lavoro compiuto in laboratorio c = prove oggettive formative d = questionari e prove strutturate
MODALITÀ DI RECUPERO
R1 = assegnazione di argomenti per lo studio individuale R2 = consegna di schede di recupero per temi R3 = sportello didattico R4 = studio individuale R5 = peer education