SVT Supporto Vitale al Traumatizzato A cura di Andrea Franci traumatologia speciale
SVTSupporto Vitale al
Traumatizzato
A cura di Andrea Franci
traumatologia speciale
FRATTURE VERTEBRALI
Il paziente traumatizzato deve essere
sempre considerato come portatore di una
lesione vertebrale fino a che la prova
radiologica non dimostri il contrario.
Il midollo spinale raccoglie i nervi deputati
alla sensibilità e alla motilità di tutto il corpo
ad eccezione della testa (Nervi Cranici)
nonché al controllo del tono dei vasi.
scorre all’interno del forame vertebrale
formato dall’impilamento delle vertebre.
Le fratture vertebrali sono pericolose per la
possibilità di una lesione del midollo
spinale a seguito di una mobilizzazione
della vertebra a livello della frattura…
FORAME
VERTEBRALE
Nervi spinali
Corpo vertebrale
Midollo spinale
Segni e sintomi di una lesione midollare:
- dolore alla schiena
- formicolii agli arti
- diminuzione di forza e/o di motilità degli arti
- paralisi
- shock (soprattutto in assenza di emorragie arteriose)
30% circa dei pazienti coscienti con fratture della
colonna vertebrale non presentano dolore!
Il paziente incosciente non può riferire i sintomi né
collaborare per evidenziare i segni.
Le fratture vertebrali sono più frequenti
di quanto non si pensi:
la loro frequenza è direttamente proporzionale
alla gravità del trauma e più probabile a seguito
di traumi cranici, del collo e del torace.
La ricerca di motilità degli arti e di dolore è,
per quanto detto, utile ma non ci permette
diagnosi certe
IMMOBILIZZAZIONE CERVICALE +
ASSE SPINALE
SHOCK SPINALE
Lo shock spinale è un evento raro ma grave che può
accompagnare le lesioni alte del midollo Spinale.
E’ dovuto alla interruzione delle fibre nervose
Simpatiche che regolano sia la frequenza cardiaca
che il tono vascolare.
Per questo motivo, la loro interruzione provoca:
- Bradicardia
- Cute calda e rossa
- P.A. normale o in diminuzione
Questo quadro è associato a deficit
sensitivo-motorio corrispondente all’altezza della
lesione spinale.
TRAUMA CRANICO
Circa il 50% delle morti per
trauma sono dovute a Trauma
Cranico (T.C.).
I meccanismi di lesione
sono legati alla presenza di
forze che agiscono su un
organo “molle” all’interno di
una scatola rigida.
Il T.C. si associa frequentemente con fratture
vertebrali.
Il T.C. grave è in diminuzione dopo l’introduzione
del casco obbligatorio.
Il meccanismo di lesione è spesso da contraccolpo
La valutazione della gravità di un trauma cranico
prevede secondo lo schema del A – B – C…D – E
l’utilizzo di due possibili metodiche:
- A.V.P.U.
- Glasgow Coma Score
Per le nostre finalità l’A.V.P.U. è più semplice:
A= alert (sveglio, occhi aperti)
V= verbal (apre gli occhi alla chiamata)
P= pain (qualsiasi risposta al dolore)
U= unresponsive (non responsivo al dolore)
Il GCS è il metodo internazionalmente adottato
dal personale sanitario e ha delle importanti
implicazioni cliniche e terapeutiche per il sanitario
• 9>GCS>12 possibile intubazione oro-tracheale
• GCS<9 intubazione oro-tracheale obbligatoria
Attenzione a tutti i segni di peggioramento
dello stato di coscienza di un paziente traumatizzato
rispetto a quanto inizialmente rilevato al punto D
perché spesso rivelano una situazione
intracranica evolutiva (immediata comunicazione
alla C.O.)
POSSIBILI CAUSE DI PEGGIORAMENTO DELLO
STATO DI COSCIENZA NEL TRAUMATIZZATO:
1. Ipossia
2.Shock emorragico
3.Emorragia intracranica in aggravamento
Eventi concomitanti al trauma cranico
possono essere:
- agitazione psicomotoria
- crisi epilettiche
- vomito
questi possono rendere difficoltose le
manovre di estricazione – immobilizzazione.
Ematoma extradurale Ematoma subdurale
Cause di evolutività del Trauma Cranico:
Intervallo libero !! perdita di coscienza,
recupero, nuova perdita di coscienza
FRATTURA DELLA BASE CRANICA
E’ un evento molto grave che si realizza per
traumi che coinvolgono il massiccio faciale o il
cranio ed esitano in gravi sequele neurologiche o
addirittura nella morte del paziente
I principali segni rilevabili sono:
- otorragia - otorrea
- epistassi - rinorrea
- segno del procione - segno di Battle
SEGNI DI FRATTURA DELLA
BASE CRANICA
otorrea
segno di Battle
segno del procione
epistassi
TRAUMA TORACICO
Causa il 25% dei decessi per trauma.
Le morti precoci sono dovute a:
- pneumotorace iperteso
- tamponamento pericardico
- ostruzione delle vie aeree
- emotorace massivo
- dispnea e/o tachipnea (> 25/min)
- shock in assenza di emorragie esterne
- lesioni toraciche visibili (ferite soffianti, volet
costale ferite penetranti)
- asimmetria della parete toracica
- desaturazione < 90% in O2 o non rispondente
all’O2 terapia
- segni sulla parete toracica (cinture di sicurezza)
Attenzione ai segni e sintomi di Trauma Toracico
LO SHOCK NEL TRAUMA
• Il traumatizzato che presenta i segni e i sintomi
dello shock, deve essere considerato in shock
emorragico fino a prova contraria, anche in assenza
di emorragie esterne.
• Se sono di fronte ad uno shock e non ho emorragie
arteriose esterne comprimibili, la gestione prevede lo
Scoop and Run dopo avvertimento della C.O. per la
concreta possibilità di emorragia nel torace e/o in
addome sala operatoria!
LO SHOCK NEL TRAUMA
SEGNI E SINTOMI EMORRAGICO SPINALE
Coscienza Normale alterata Normale
Respiro Tachipnea Tachipnea
Frequenza Cardiaca Tachicardia Bradicardia
Pressione ArteriosaNormale
diminuita
Normale
diminuita
CutePallida
Sudata e freddaRossa e calda
Motilità degli arti Conservata Assente o
PNEUMOTORACE IPERTESO
Si forma per una lesione della pleura, il sacco che
riveste i polmoni, a seguito di un trauma chiuso o
di un trauma aperto, che porta all’accumulo di aria
a pressione nel cavo pleurico.
Nel trauma aperto, si forma un MECCANISMO A
VALVOLA ovverosia una ferita che permette
l’ingresso di aria nella cavità toracica in inspirazione
ma non ne permette la fuoriuscita durante
l’espirazione.
Il risultato è un accumulo di aria a pressione
nello spazio pleurico che spinge il polmone
facendolo collassare.
Il PNX iperteso è una emergenza
assoluta che porta a morte in pochi
minuti se non trattata sul territorio.
1.L’impatto respiratorio è spesso moderato a
meno che non vi siano due PNX ipertesi
contemporaneamente.
2.La principale causa di morte è una riduzione
drammatica del ritorno venoso provocata dall’aria
all’interno del torace che comprime le vene Cave
SHOCK IPOVOLEMICO (maldistributivo)
I segni e i sintomi del PNX iperteso sono quelli
dello Shock ipovolemico, simile a quello della
donna in stato avanzato di gravidanza, supina.
In più possiamo avere:
• Turgore delle giugulari (difficoltà di scarico del
sangue della testa verso l’atrio destro)
• Enfisema sottocutaneo perché l’aria scolla il
sottocute dando un aspetto gonfio del volto e del
collo.
• Spostamento della trachea dalla parte del pnx
PNX IPERTESO DA TRAUMA APERTO
Inginocchiamento Vena Cava
Inferiore e crollo del ritorno
venoso shock ipovolemico
spostamento della trachea
dalla parte del pnx
ferita e meccanismo a
valvola: aria entra nel
cavo pleurico
polmone collassato
E’ di esclusiva competenza medica
TRATTAMENTO DEL PNX IPERTESO
I soccorritori devono aiutare il medico
in questa manovra salvavita preparando l’occorrente.
Sono necessari:
- 2 siringhe da 10 ml
- Lidocaina 2%
- Soluzione fisiologica
- Betadine e garze sterili
- KIT PNX
TRATTAMENTO DEL PNX IPERTESO
• Prevede la PUNTURA ESPLORATIVA
• La puntura esplorativa si esegue con siringa
da 10 ml.
SE PUNTURA ESPLORATIVA POSITIVA
DECOMPRESSIONE CON AGO
DECOMPRESSIONE CON AGO
Ha lo scopo di trasformare il PNX iperteso in PNX
aperto, o se eseguita con Kit PNX, di evacuare l’aria
facendo riespandere il polmone
Sono necessari:
- agocannula 14 o 16G oppure
- ago dedicato del KIT PNX
- siringa 10 ml
- valvola unidirezionale di Heimlich o dito di guanto
- garze
- cerotto
PNEUMOTORACE APERTO
Il PNX aperto non rappresenta una condizione
drammatica come quello iperteso in quanto manca
quasi completamente l’impatto emodinamico .
Il PNX aperto si realizza per un trauma penetrante
del torace che non sviluppa un MECCANISMO A
VALVOLA l’aria entra ed esce dal cavo pleurico.
I segni e i sintomi saranno quindi molto più
sfumati ma proporzionali alla grandezza della
breccia toracica:
- dispnea
- ipossia
- diminuzione della SpO2
- tachipnea
- tachicardia
PNX APERTO
polmone collassato
ferita e aria che entra nel cavo pleurico ed esce
TRATTAMENTO DEL PNX APERTO
Medicazione della “ferita soffiante” mediante
Medicazione su tre lati in modo da creare un
meccanismo a valvola inverso che permetta
all’aria di uscire ma non di rientrare
MEDICAZIONE SU TRE LATI
LEMBO TORACICO MOBILE
(VOLET COSTALE)
• E’ causato dalla frattura in più punti di più coste
che rendono il lembo così formato,
indipendente dai movimenti del torace.
• Si ha quello che si chiama un MOVIMENTO
PARADOSSO del lembo in quanto esso rientra
in inspirazione e fuoriesce in espirazione
alterando la dinamica respiratoria.
I Segni e i Sintomi non sono spesso drammatici
anche se possono essere ingravescenti:
- dispnea
- ipossia e diminuzione della SpO2
- dolore
- fasciatura stretta di tutto il torace in modo da
rendere nuovamente solidale al torace il lembo.
- somministrare O2 e sollevare l’asse spinale per
facilitare la ventilazione
TRATTAMENTO LEMBO TORACICO MOBILE
EMOTORACE
• Si definisce come la raccolta di sangue nel
cavo pleurico dovuta alla rottura di un grosso
vaso toracico.
• Si possono raccogliere dai 1500 ai 3000 ml di
sangue SHOCK EMORRAGICO
I Segni e sintomi sono proporzionali alla quantità
di sangue perso e all’entità del collassamento dei
2 polmoni:
- SHOCK EMORRAGICO
- dispnea
- ipossia e diminuzione SpO2
TRATTAMENTO EMOTORACE
Rapida ospedalizzazione Scoop and Run
mentre si somministra O2
TAMPONAMENTO CARDIACO
Si realizza quando, a seguito della rottura
di un vaso intratoracico o del cuore stesso si ha
sangue che si raccoglie all’interno del sacco
pericardico.
TRATTAMENTO TAMPONAMENTO CARDIACO
Come per l’emotorace il trattamento prevede lo
Scoop and Run somministrando O2.
TRAUMA ADDOMINALE
• Molto frequente con alto
rischio di emorragie degli
organi in esso contenuti
• Grande importanza il
riconoscimento dei
segni indiretti di lesione
degli organi interni mediante
il punto E della valutazione
primaria.
I segni indiretti e i sintomi sono:
• ematomi, contusioni
• dolore
• addome teso (duro)
• rapida comparsa di distensione addominale
• tutti i segni e i sintomi dello shock emorragico
Sospettare sempre, in presenza di shock, una
emorragia interna per lesione degli organi
addominali.
Gli organi più frequentemente implicati sono:
milza, fegato, reni.
Consiste nel pronto riconoscimento e SCOOP AND
RUN per sfruttare al meglio la Golden Hour e far
arrivare velocemente il paziente in sala operatoria!
TRATTAMENTO TRAUMA ADDOMINALE
Non cercare di far rientrare i visceri fuoriusciti in
cavità addominale ma coprirli con medicazioni
possibilmente sterili bagnando con fisiologica.
Nel caso di lesione penetrante non rimuovere il
corpo penetrato ma stabilizzarlo con pacchi di garze.
PRESIDI E MANOVRE
Collare cervicale: deve essere sempre utilizzato.
Nel trauma penetrante semplice al di sotto delle
clavicole può essere omesso.
Il collare garantisce solo 80% dell’immobilizzazione
della testa continuare a mantenere il C-Spine.
Da preferire quelli bivalva che danno maggiore
garanzia di immobilizzazione.
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• Asse Spinale Lunga: rappresenta attualmente lo
standard per l’immobilizzazione, l’estricazione e il
trasporto del traumatizzato.
Deve essere sempre utilizzata unitamente al
materassino, ai cunei, ai lacci fermacapo e al ragno.
Il paziente può essere tolto dall’asse spinale solo in
ospedale nuova asse completa da sostituire in DEA
• Corsetto Estricatore (KED): utilizzato solo nella
estricazione convenzionale in quanto dà massime
garanzie sull’allineamento testa – collo – tronco.
Può essere utilizzato per l’immobilizzazione delle
fratture di bacino e di femore se il paziente è
clinicamente stabile.
Il posizionamento richiede tempo e almeno 3
soccorritori.
• Steccobende: permettono di stabilizzare una frattura
degli arti se la steccobenda riesce a bloccare
l’articolazione a monte e a valle della rima di frattura
Esistono steccobende rigide, gonfiabili e a
depressione
Il posizionamento prevede
l’impiego di 2 soccorritori.
• Materasso a depressione: non di uso comune nel
soccorso extraospedaliero in quanto:
- ingombrante sull’ambulanza
- posizionamento difficile e lungo
- facilmente deteriorabile
- richiede barella rigida per posizionamento
vantaggi:
- mantenuto più a lungo rispetto all’asse spinale
- maggiore isolamento termico
Perciò l’impiego attuale è per
trasporti secondari
deve essere sempre rimosso per poter accedere
alle vie aeree del paziente e poter inserire il
collare cervicale e mantenere il C-Spine
• Rimozione del casco:
La manovra deve essere effettuata da
2 soccorritori.
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Estricazione Rapida
Deve essere eseguita in 60 – 90 secondi
Indicazioni:
- Pazienti incarcerati con valutazione rapida negativa
- Pazienti incarcerati con valutazione rapida positiva
ma che devono essere rimossi rapidamente per poter
accedere ad un altro paziente con parametri vitali
compromessi
- Rimozione di pazienti in scenari con potenziale
evolutività
Occorrono 4 soccorritori
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• Estricazione Convenzionale
Gold standard per la rimozione di un ferito dalla
vettura perché dà le maggiori garanzie di protezione
del rachide
Metodica che necessita di un tempo di almeno 3-4
minuti quindi da applicare solo a pazienti con
valutazione rapida positiva.
Occorrono 4 soccorritori
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• Manovra di Rautek
• Pericolosa per il paziente: non dà garanzie sul rachide
• Pericolosa per il soccorritore: estremamente faticosa
anche su feriti di “piccola taglia”
• Manovra estrema da riservare quando la
Valutazione Rapida è negativa, in cui non ho a
disposizione asse spinale e collare
• Valida anche nei casi di scenario non sicuro per
allontanare il ferito rapidamente
MA CONTRAVVIENE ALLA PRIMA REGOLA
DEL SOCCORSO OVVERO L’AUTOPROTEZIONEVisualizza sequenza
GRAZIE PER L’ATTENZIONE