Il magazine del basket brindisino giunto alla sua decima stagione. Cronaca foto e curiosità sulla stagione 2015-2016 della New Basket Brindisi e delle compagini femminili e giovanili della città
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Fine 2015 difficile per la Guarnie-ri Tour Operator
Brindisi che, dopo la sconfitta interna contro Castellammare di Stabia (50-51) con tanti rim-pianti per non aver capitalizza-to quattro tiri liberi nel finale e avuto per due volte il tiro della vittoria, subisce una pesante sconfitta anche a Empoli (82-52). Di più non potevano le ra-gazze della Intrepida contro le toscane, rinfrescate dall’arrivo del nuovo play Nadia Cala-mai che oltre ai dieci a referto ha quadrato una squadra che soffriva troppo in regia. La resi-stenza dell’Intrepida è crollata dopo il primo periodo di gio-co finito 23-14 per le toscane.Il 2016 si è invece aperto con una vittoria, finalmente, nell’ul-tima giornata di andata contro Viterbo al termine di un partita grintosa e con una super Luigia Boccadamo da 21 punti. Il fi-
nale, 52-46, premia le intrepide che non vincevano da due mesi. Nemmeno il tempo di godersi la vittoria e si ritorna subito in cam-po. Ancora in casa, ma questa volta l’avversaria è di ben altro spessore. La Spezia, fino ades-so imbattuta in campionato, passa al Pala Zumbo 51-73. Le ragazze allenate da coach Er-mito reggono però per 25 minu-ti quando il tabellone segna an-cora meno cinque, 33-38, dopo un parziale di 10-0. Poi nel fina-le, complice una strigliata del coach ospite, la stanchezza e il maggior tasso tecnico della squadra ligure, arriva il tracollo. in tre minuti Costa, Linguaglos-sa e la tripla di Granzotto ripor-tano La Spezia sul +12 (33-45) e poi il terzo quarto si chiude 37-57. L’ultima frazione è pura accademia per le spezzine che rimangono imbattute in testa alla classifica. L’impegno del-le ragazze biancazzurre è co-munque sottolineato dal lungo applauso al termine delle gara dai trecento presenti in tribuna.
Lʼintrepida cerca conferme nel 2016Pink and rollGiuseppe Errico
Foto:Dino Matera
I TABELLINI: Guarnieri Tour Operator Brindisi – Cestistica La Spezia 51-73 (10-21; 23-38; 37-57)Guarnieri Tour Operator: Toscano n.e. Falcone, Niccoli, Fersino 2, Boc-cadamo 12, Perez 2, Lauria 7, Saracino, Miccoli 4, Siccardi 17, Tolardo 7La Spezia: Aldrighetti 2, Alesiani 14, Reke 17, Costa 13, Granzotto 17, Linguaglossa 4, Tosi 2, Caldaro, Valente 3, Reani 1
Il 2016 è iniziato obiettiva-mente peggio di come era finito. Le sconfitte di Caserta
e quella interna contro Cremona - anch’esse come tante altre nel corso di questo prima metà di stagione -, sono arrivate sul filo di lana, a confer-ma che in questa Enel manca anco-ra la forza e forse la lucidità mentale necessarie per condurre positiva-mente il rush finale nelle partite che si avviano alla conclusione punto a punto. Non è bastato evidentemente il ritorno di Reynolds e pure ad alti livelli. Probabilmente il suo reinnesto in un tessuto che comunque era an-dato collaudandosi in sua assenza, ha creato qualche nuovo problema a Bucchi. Sicuramente la serie degli ul-timi risultati negativi ha compromes-so il campionato di Brindisi facendo-le intanto fallire il primo obiettivo della Final Eight, ma anche facendo scat-tare qualche campanello d’allarme, sia perché il vertice della classifica, o quanto meno il settore delle prime otto, si va allontanando, sia perché alle sue spalle – ed ora al suo fianco - squadre come Avellino con Green e Ragland, Cantù con Fesenko dopo Hodges e JaJuan Johnson, Caser-ta, la stessa Varese con Kangur, si sono attrezzate meglio e sono torna-te competitive. Ben venga dunque O.D. Anosike, migliore rimbalzista delle ultime due stagioni nelle quali ha giocato con la maglia di Pesaro ed Avellino (in coppia con Banks). Quest’anno si è tesserato per il Kutxa Basconia in Spagna e poi per l’Aek Atene: due esperienze poco felici che l’hanno convinto a tornare in Ita-lia dove ha lasciato una buonissima impressione. L’Enel torna a sceglie-re dunque la strada del dominatore d’area, come nel suo recente pas-sato e costruisce con Reynolds un asse play-pivot di grande spessore.
Bisognerà però capire i motivi del disagio sofferto in Spagna e in Gre-cia, sperando che l’aria del campio-nato italiano possa contribuire a far ripetere al centro nigeriano, non al-tissimo (203 centimetri) ma dotato di
un’elevazione spaventosa e di una stazza impressionante (109 chili), le prestazioni e la voglia di ripetersi ai livelli ai quali ci aveva abituato nelle sessanta partite giocate da noi. Di sicuro a Brindisi lo ricordano: con la maglia di Pesaro, due anni fa, cat-turò nelle due partite contro l’Enel la bellezza di 42 rimbalzi! Può far torna-re entusiasmo e fiducia nelle tribune del PalaPentassuglia traumatizzate da una stagione che si era iniziata discretamente ma che è precipitata nelle ultime settimane. L’avversaria, all’esordio in maglia biancoceleste, sarà Pistoia altra avversaria difficile che, da sorpresa dodici mesi fa, si è trasformata in bella realtà recupe-rando nuovi stimoli con Esposito in
panchina e ulteriore concretezza con una scelta oculata degli stranieri. In particolare quel Kirk, autentico uo-mo-squadra, che può considerarsi la rivelazione del corrente campionato. A questo riguardo, la sosta del cam-pionato per l’All Star Game (non vi ha partecipato alcun giocatore dell’Enel, e non è stata una cosa po-sitiva sottolineando la crisi attuale) è provvidenziale perché offre a Piero Bucchi una decina di giorni per sag-giare e migliorare il grado di forma di Anosike, e per affrettarne l’inserimen-to in un collettivo che deve ritrovare al più presto convinzione, motivazio-ni e fiducia per dare una decisiva sterzata al trend negativo dell’ultimo periodo. L’uscita dall’Eurocup (infe-lice l’esordio delle ben cinque for-mazioni italiane, tutte battute; l’unica vincente è stata Trento, ma nel der-by con Reggio Emilia) consente alla squadra di concentrarsi unicamente sul campionato: potrebbe essere la carta provvidenziale per dare vita ad un girone di ritorno nel quale l’obiet-tivo è centrare un posto tra le prime otto, iscrivendo nella storia del club una nuova partecipazione ai play off.
Anosike, la scelta del dominatore dellʼareaIl Post it diMario Arceri
Una sorpresa che, dopo un girone in-terno, sorpresa più
non è ma una solida realtà di questo campionato. La Giorgio Tesi Group di coach Esposito si attesta dopo 15 gior-nate di campionato nel gruppone delle migliori cinque della Serie A, con un bottino di dieci vittorie e cinque sconfit-te, a due soli punti dalla coppia di testa formata da Reggio Emilia e Milano. E se all’inizio la squadra toscana poteva sem-brare un fuoco di paglia dovuto a tanti fattori (entusiasmo contagioso del pub-blico, prestazioni super di alcuni gioca-tori) nel corso delle giornate la continuità del gruppo biancorosso è stata la nota positiva e per certi versi inaspettata. La competenza della dirigenza pistoiese, unita alla grande voglia di rivalsa di co-ach Vincenzino Esposito (reduce dalla retrocessione all’ultima giornata con Caserta) ed alla scelta quanto mai az-zeccata di alcuni elementi, hanno fatto sì che il cammino della squadra fosse lineare e pieno di soddisfazioni. Carat-teristica opposta rispetto ad un Enel in chiara difficoltà ma con tanta voglia di rivalsa e con un Anosike in più sotto le plance, a dar manforte a Gagic nel ten-tativo di aprire le difese avversarie per poi concedere tiri meno complicati ai propri compagni. Un’arma tattica im-
portante che, se sfruttata nel migliore dei modi, potrà dare una spinta in più a tutto il girone di ritorno dell’Enel Brindisi.Nonostante un roster non profondissimo ma comunque compatto e che sta bene insieme in campo e fuori, la Giorgio Tesi Group Pistoia ha dato filo da torcere a tutte le grandi in questo primo scorcio di stagione, grazie soprattutto alle presta-zioni del suo miglior giocatore, l’america-no Alex Kirk. Il lungo nato a Los Alamos è la sorpresa più bella del campionato, un giocatore completo come pochi in que-sto campionato. Forte fisicamente (213 cm. per 114 kg.) ma comunque agile e con un eccezionale tiro dalla lunga di-stanza, vanta infatti un’ottimo 48.8% che lo attesta al secondo posto tra i migliori tiratori da 3 punti della Serie A, alle spal-le solamente di Michael Bramos di Vene-zia. La sua poliedricità è dimostrata an-che dalla presenza nella classifica dei migliori realizzatori e rimbalzisti del tor-neo, dove occupa la terza posizione con 245 punti e 8 rimbalzi di media a partita.
Un cliente scomodissimo per i lunghi brindisini, che però hanno dalla loro par-te la possibilità di ruotare ed essere più freschi nei momenti decisivi. Le ottime medie di Kirk però sono anche favorite dall’altruismo di un ottimo play come Ro-nald Moore, lo scorso anno proprio a Ca-serta dove risultò uno dei migliori della squadra campana. Si sta confermando anche a Pistoia, soprattutto in qualità di uomo assist: è infatti il migliore dell’intera serie A con quasi 8 assist di media partita.
Il gruppo degli americani è completato dalla guardia Preston Knowles e dall’ala Wayne Blackshear. Entrambi i giocatori sono affidabili e molto regolari nelle loro realizzazioni (quasi 10/12 punti di me-dia a partita). Si è calato perfettamente nella realtà toscana l’ex Montegranaro e Caserta Michele Antonutti, sempre preciso nel tiro dalla lunga distanza e bravo anche in fase difensiva, dove ri-esce a difendere grazie alla sua agilità sia sui piccoli che sulle ali avversarie.
Il roster biancorosso è completato da altri due elementi importanti come il capitano Ariel Filloy e soprattutto l’ex lungo di Roma Alex Czyz, mes-so sotto contratto a gettone per so-stituire ad inizio stagione l’infortunatoThornton, salvo poi essere confermato definitivamente fino al termine dell’an-nata grazie alle sue ottime prestazioni. Curiosa la storia del pivot polacco, ac-quistato nella stagione 2014/2015 pro-prio dall’Enel Brindisi per poi essere tagliato a causa di una grave lesione muscolare, senza giocare nessun mi-nuto con la casacca brindisina. Inizia, quindi, un girone di ritorno fondamentale per capire le ambizioni di entrambe le squadre. L’obiettivo minimo sono i pla-yoff: Pistoia ha dimostrato di poterci ar-rivare grazie ad un bel gioco e ad uno spirito di squadra eccezionale, Brindisi ha ancora tanto da far vedere e da far-si perdonare, basta solo qualche vitto-ria per riaccendere un entusiasmo che si è sopito nel corso delle settimane.
Pistoia, giusto mix tra qualità e sacrificioFocus su PistoiaGianluca Muscogiuri
Foto:acquisite dal web Efinalmente si tor-
na a giocare dopo la pausa per l’All
Star Game, giusto quindici gior-ni dopo il primo, e ribadisco, il PRIMO obiettivo mancato di questa splendida gestione tar-gata “Bucchi – Marino” che se-gue le altrettanto splendide an-nate firmate Ferrarese e soci. Da innamorato perso di questo avvincente e bellissimo sport, orgogliosamente rappresentato dalla sempre nostra New Basket Brindisi, non posso esimermi dal dissociarmi da quei tanti che hanno senza dubbio esagerato nel crocifiggere squadra, so-cietà e collaboratori tutti della stessa dopo la sconfitta contro Cremona, passo falso decisi-vo per la prima, e ribadisco la PRIMA, non qualificazione alle finali di Coppa Italia. Dal mio an-golo vi raccontavo proprio due settimane addietro della amara differenza tra la realtà e i sogni legati alla nostra gloriosa ed amata canotta biancazzurra, la pochezza e le eterne chiacchie-re di alcuni indegni continuano a viaggiare in modo indiretta-mente proporzionale rispetto ai sacrifici e alla concretezza di un sogno reale sostenuto a testa
alta dal presidente Marino e i so-liti noti soci, sempre e solo loro.E ci sono anche gli immancabili soliti, a vario titolo, sempre pron-ti a salire e scendere a proprio piacimento dal famoso carro a spicchi, nulla di importante al confronto della stragrande mag-gioranza dei veri tifosi e amanti cronici di questa squadra, co-scienti che si può sbagliare un tiro, un acquisto, un cambio, una cura o una parola ma la passione rimane sempre for-tissima da parte di tutti coloro che potrebbero aver sbagliato, perché per fortuna la pallacane-stro non è matematica. Si dice giustamente che i numeri nel basket qualcosa lo dicono, non spiegano certo tutto ma ci aiu-tano a capire molte cose specie dopo un intero girone d’andata.
L’Enel al netto dei tanti infortu-ni, mal di pancia e alcuni letali regali di sorta ha chiuso nona al giro di boa, sette gare vinte e otto perse, un ruolino di marcia da invertire se si vuol centrare l’obiettivo play-off, l’intento è ora, archiviata la parentesi Eurocup, riprendere ritmo e fiducia ritro-vando continuità e un’identità di squadra. Tra silenti fatti e gratui-te parole, la società è intervenuta sul mercato ingaggiando Anosi-ke, meglio conosciuto come il re dei rimbalzi della serie A italiana,
un importante aiuto per capitan Zerini e compagni in vista dell’in-sidiosissimo girone di ritorno. Posticipo dalle forti emozioni sta-sera al Pala Pentassuglia dove scende la rivelazione più bella di questo avvincente campio-nato, il Pistoia vice capolista del bravissimo e rampante coach : Esposito. Pistoia ci ha sconfitto all’esordio stagionale per 85 a 78, il Pala Carrara mise subito in mostra le qualità dei biancoros-si, dei bravi Blackshear, Filloy, Knowles, Antonutti, Czyz e su-per Kirk capaci di infilare sette successi su otto in casa, un for-tino espugnato solo da Reggio Emilia, lontano da casa invece Moore e soci hanno vinto tre par-tite su sette disputate. La Gior-gi Tesi Group è team affiatato e combattivo, plasmato al meglio dal suo bravo allenatore Esposito che si è trovato tra i suoi l’incre-dibile Alex Kirk, alfiere principe di uno scacchiere vincente, già decisivo all’andata con 20 punti, 10 rimbalzi e un mortifero 4 su 5 da tre punti. Questa sera pri-mo compito molto impegnativo per i nostri ragazzi, così come le prossime gare in calendario. E’ ovvio che siamo inevitabilmen-te giunti al momento dei fatti a questo punto cruciale, autentico bivio non solo numerico di que-sto campionato. Cominciamo a marcarlo quindi di biancazzurro!
Riprendere ritmo e ritrovare fiduciaL’angolo di the VoiceEnrico Carriero
Un tempo per agi-re, un tempo per riflettere. Mai le
due cose sono state connesse come in questo inizio del 2016, tra bilanci e prospettive. La New Basket archivia il girone d’andata sottotono, mancando la qualificazione ALLA Final 8 di Cop-pa Italia, kermesse che ci era entrata nel sangue, nonostante non abbiamo mai superato la soglia della semifi-nale, e in cui credevamo di rientrare ormai di diritto, coerente con la rotta segnata da Brindisi negli ultimi anni. Può accadere. Tante grandi, nel cor-so degli anni, sono mancate ad un appuntamento che conta e noi non facciamo probabilmente eccezione. Specie se guardiamo indietro al nostro recente e importante passato, a quan-do è ricominciato tutto, dopo secoli di oblio. Quindi non ci rammarichiamo per questo, se scivoliamo di qualche posizione. Piuttosto il tarlo che ci rode è un altro, pur dopo aver provato i danni della malasorte che ci ha com-promesso gli uomini senza interruzio-ne , ultima la mano ferita di Banks: cosa ci ha impedito di raggiungere la
meta ? E poi, a completare il quadro amletico, siamo o non siamo? Siamo determinati, compatti, convinti? O de-stinati a una stagione incolore? Nessu-no, credo, si rassegna a quest’ultima eventualità, anzi ci si aspetta il “risve-glio”, la grinta, la voglia di acciuffare ogni gara, i “cinque leoni”, insomma. Fino adesso i signori della foresta hanno ruggito poco. Dall’alto di un sempre affollatissimo palazzo, tra un braccio alzato ed un altro, si intravede un gioco a sprazzi, con fasi di stan-ca ed improvvisi guizzi, di quelli che in molti match ci hanno permesso di agguantare avversari in fase di decol-lo, di giocarci il destino fino all’ultimo, salvo poi spegnersi in pochi spiccioli di secondi e proprio quando , purtrop-po, era necessario. Come se ognuno seguisse una propria orbita particola-re, che poco si interseca con quella degli altri. Forse è mancato questo? La coralità di intenti, la stessa e con-corde “lettura” di ogni gara? La capa-cità di inserirsi nei ruoli, di “adattarsi”? Perché qualcuno difficoltà palesi le ha manifestate, in piena metamorfosi ri-spetto ai tempi in cui aveva “stregato” il pubblico brindisino e pur soffrendo della propria imperfezione, spesso in modo umanamente evidente, non è riuscito a liberarsene e altri, pur in cre-
scita, non hanno compiuto, ancora, quel salto di qualità che fa la differen-za. Quanta materia su cui ragionare in questi primi e frenetici giorni dell’anno, e la risposta non si è fatta attendere. O.D. Anosyke si è materializzato per incanto, new entry di grande peso sportivo e psicologico , il grande “ ricercato” di brindisi da diverso tem-po, un sogno trasformato in realtà per tanti, un taglio definitivo agli alibi per altri. Insomma, quello che può trasfor-mare una debolezza in un punto di forza, che può dare corpo e sostanza a questa Brindisi, che può contribuire al risveglio, al ruggito. Un altro sforzo compiuto perché Brindisi non molli. Si aprano perciò le finestre a questo primo sbuffo di primavera, godiamoci la prima visione contro Pistoia, cele-briamo con il tifo corale la nuova vita che avanza. Siamo di nuovo curiosi, fi-brillanti, sognatori, magari risentiremo parlare di “pressione “ e “aspettative” ma davvero tutti ci attendiamo di vede-re la vera faccia dell’Enel. Pistoia pare l’antagonista ideale per questo test di re-esistenza, la sua aggressività pare il terreno più adatto per temprare ener-gie e carattere. Che si vinca o che si perda, l’importante è essere “still alive”, sentire tutti la maglia tatuata addos-so. Insomma aspettiamo la scintilla.
New basket, accendi la scintilla nel 2016Il lato rosa della curvaDaniela Franco
Foto:Dino Matera
I QUINTETTI IN CAMPO
IN PANCHINA (Pistoia)
Martino MASTELLARI - Play1996, 193 cm, 93 Kg, (ITA)Ariel FILLOY - Guardia1987, 190 cm, 85 Kg, (ITA)Francesco GALLI - Guardia1998, 188 cm, 75 Kg, (ITA)Eric LOMBARDI - Ala p.1993, 200 cm, 95 Kg, (ITA)Luca SEVERINI - Ala g.1996, 204 cm, 92 Kg, (ITA)Aleksander CZYZ - Ala / Pivot1990, 200 cm, 109 Kg, (POL) HEAD COACH
Vincenzo ESPOSITO
a cura di Gianluca MUSCOGIURI
HEAD COACHPiero BUCCHI
NEW BA
SKET B
RINDIS
I GIORGIO TESI GROUP PISTOIA IN PANCHINA (Brindisi)
David COURNOOH - Play1990, 187 cm, 83 Kg, (ITA)
Domenico MARZAIOLI - Guardia1991, 185 cm, 81 Kg, (ITA)
Alexander HARRIS - Guardia1986, 196 cm, 90 Kg, (USA)
Marco CARDILLO - Ala p.1985, 196 cm, 90 Kg, (ITA)Andrea ZERINI - Pivot
1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA)O.D. ANOSIKE - Pivot
1991, 203 cm, 109 Kg, (NIG)
LA TERNA ARBITRALE
Alessandro MARTOLINI Mark BARTOLI Nciola RANAUDO
Djordje GAGIC - Pivot1990, 210 cm, 114 Kg, (SRB)
Scottie REYNOLDS - Play1987, 188 cm, 83 Kg, (USA)
Ronald MOORE - Play1988, 183 cm, 75 Kg, (USA)
Adrian BANKS - Guardia1986, 191 cm, 88 Kg, (USA)
Wayne BLACKSHEAR - Ala p.1992, 198 cm, 98 Kg, (USA)
Michele ANTONUTTI - Ala g.1986, 202 cm, 95 Kg, (ITA)
Alex KIRK - Pivot1991, 213cm, 114 Kg, (USA)
Durand SCOTT - Ala p.1990, 196 cm, 92 Kg, (JAM)
Preston KNOWLES - Guardia1989, 185 cm, 88 Kg, (USA)
Un tempo per agi-re, un tempo per riflettere. Mai le
due cose sono state connesse come in questo inizio del 2016, tra bilanci e prospettive. La New Basket archivia il girone d’andata sottotono, mancando la qualificazione ALLA Final 8 di Cop-pa Italia, kermesse che ci era entrata nel sangue, nonostante non abbiamo mai superato la soglia della semifi-nale, e in cui credevamo di rientrare ormai di diritto, coerente con la rotta segnata da Brindisi negli ultimi anni. Può accadere. Tante grandi, nel cor-so degli anni, sono mancate ad un appuntamento che conta e noi non facciamo probabilmente eccezione. Specie se guardiamo indietro al nostro recente e importante passato, a quan-do è ricominciato tutto, dopo secoli di oblio. Quindi non ci rammarichiamo per questo, se scivoliamo di qualche posizione. Piuttosto il tarlo che ci rode è un altro, pur dopo aver provato i danni della malasorte che ci ha com-promesso gli uomini senza interruzio-ne , ultima la mano ferita di Banks: cosa ci ha impedito di raggiungere la
meta ? E poi, a completare il quadro amletico, siamo o non siamo? Siamo determinati, compatti, convinti? O de-stinati a una stagione incolore? Nessu-no, credo, si rassegna a quest’ultima eventualità, anzi ci si aspetta il “risve-glio”, la grinta, la voglia di acciuffare ogni gara, i “cinque leoni”, insomma. Fino adesso i signori della foresta hanno ruggito poco. Dall’alto di un sempre affollatissimo palazzo, tra un braccio alzato ed un altro, si intravede un gioco a sprazzi, con fasi di stan-ca ed improvvisi guizzi, di quelli che in molti match ci hanno permesso di agguantare avversari in fase di decol-lo, di giocarci il destino fino all’ultimo, salvo poi spegnersi in pochi spiccioli di secondi e proprio quando , purtrop-po, era necessario. Come se ognuno seguisse una propria orbita particola-re, che poco si interseca con quella degli altri. Forse è mancato questo? La coralità di intenti, la stessa e con-corde “lettura” di ogni gara? La capa-cità di inserirsi nei ruoli, di “adattarsi”? Perché qualcuno difficoltà palesi le ha manifestate, in piena metamorfosi ri-spetto ai tempi in cui aveva “stregato” il pubblico brindisino e pur soffrendo della propria imperfezione, spesso in modo umanamente evidente, non è riuscito a liberarsene e altri, pur in cre-
scita, non hanno compiuto, ancora, quel salto di qualità che fa la differen-za. Quanta materia su cui ragionare in questi primi e frenetici giorni dell’anno, e la risposta non si è fatta attendere. O.D. Anosyke si è materializzato per incanto, new entry di grande peso sportivo e psicologico , il grande “ ricercato” di brindisi da diverso tem-po, un sogno trasformato in realtà per tanti, un taglio definitivo agli alibi per altri. Insomma, quello che può trasfor-mare una debolezza in un punto di forza, che può dare corpo e sostanza a questa Brindisi, che può contribuire al risveglio, al ruggito. Un altro sforzo compiuto perché Brindisi non molli. Si aprano perciò le finestre a questo primo sbuffo di primavera, godiamoci la prima visione contro Pistoia, cele-briamo con il tifo corale la nuova vita che avanza. Siamo di nuovo curiosi, fi-brillanti, sognatori, magari risentiremo parlare di “pressione “ e “aspettative” ma davvero tutti ci attendiamo di vede-re la vera faccia dell’Enel. Pistoia pare l’antagonista ideale per questo test di re-esistenza, la sua aggressività pare il terreno più adatto per temprare ener-gie e carattere. Che si vinca o che si perda, l’importante è essere “still alive”, sentire tutti la maglia tatuata addos-so. Insomma aspettiamo la scintilla.
New basket, accendi la scintilla nel 2016Il lato rosa della curvaDaniela Franco
Foto:Dino Matera
I QUINTETTI IN CAMPO
IN PANCHINA (Pistoia)
Martino MASTELLARI - Play1996, 193 cm, 93 Kg, (ITA)Ariel FILLOY - Guardia1987, 190 cm, 85 Kg, (ITA)Francesco GALLI - Guardia1998, 188 cm, 75 Kg, (ITA)Eric LOMBARDI - Ala p.1993, 200 cm, 95 Kg, (ITA)Luca SEVERINI - Ala g.1996, 204 cm, 92 Kg, (ITA)Aleksander CZYZ - Ala / Pivot1990, 200 cm, 109 Kg, (POL) HEAD COACH
Vincenzo ESPOSITO
a cura di Gianluca MUSCOGIURI
HEAD COACHPiero BUCCHI
NEW BA
SKET B
RINDIS
I GIORGIO TESI GROUP PISTOIA IN PANCHINA (Brindisi)
David COURNOOH - Play1990, 187 cm, 83 Kg, (ITA)
Domenico MARZAIOLI - Guardia1991, 185 cm, 81 Kg, (ITA)
Alexander HARRIS - Guardia1986, 196 cm, 90 Kg, (USA)
Marco CARDILLO - Ala p.1985, 196 cm, 90 Kg, (ITA)Andrea ZERINI - Pivot
1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA)O.D. ANOSIKE - Pivot
1991, 203 cm, 109 Kg, (NIG)
LA TERNA ARBITRALE
Alessandro MARTOLINI Mark BARTOLI Nciola RANAUDO
Djordje GAGIC - Pivot1990, 210 cm, 114 Kg, (SRB)
Scottie REYNOLDS - Play1987, 188 cm, 83 Kg, (USA)
Ronald MOORE - Play1988, 183 cm, 75 Kg, (USA)
Adrian BANKS - Guardia1986, 191 cm, 88 Kg, (USA)
Wayne BLACKSHEAR - Ala p.1992, 198 cm, 98 Kg, (USA)
Michele ANTONUTTI - Ala g.1986, 202 cm, 95 Kg, (ITA)
Alex KIRK - Pivot1991, 213cm, 114 Kg, (USA)
Durand SCOTT - Ala p.1990, 196 cm, 92 Kg, (JAM)
Preston KNOWLES - Guardia1989, 185 cm, 88 Kg, (USA)
Una sorpresa che, dopo un girone in-terno, sorpresa più
non è ma una solida realtà di questo campionato. La Giorgio Tesi Group di coach Esposito si attesta dopo 15 gior-nate di campionato nel gruppone delle migliori cinque della Serie A, con un bottino di dieci vittorie e cinque sconfit-te, a due soli punti dalla coppia di testa formata da Reggio Emilia e Milano. E se all’inizio la squadra toscana poteva sem-brare un fuoco di paglia dovuto a tanti fattori (entusiasmo contagioso del pub-blico, prestazioni super di alcuni gioca-tori) nel corso delle giornate la continuità del gruppo biancorosso è stata la nota positiva e per certi versi inaspettata. La competenza della dirigenza pistoiese, unita alla grande voglia di rivalsa di co-ach Vincenzino Esposito (reduce dalla retrocessione all’ultima giornata con Caserta) ed alla scelta quanto mai az-zeccata di alcuni elementi, hanno fatto sì che il cammino della squadra fosse lineare e pieno di soddisfazioni. Carat-teristica opposta rispetto ad un Enel in chiara difficoltà ma con tanta voglia di rivalsa e con un Anosike in più sotto le plance, a dar manforte a Gagic nel ten-tativo di aprire le difese avversarie per poi concedere tiri meno complicati ai propri compagni. Un’arma tattica im-
portante che, se sfruttata nel migliore dei modi, potrà dare una spinta in più a tutto il girone di ritorno dell’Enel Brindisi.Nonostante un roster non profondissimo ma comunque compatto e che sta bene insieme in campo e fuori, la Giorgio Tesi Group Pistoia ha dato filo da torcere a tutte le grandi in questo primo scorcio di stagione, grazie soprattutto alle presta-zioni del suo miglior giocatore, l’america-no Alex Kirk. Il lungo nato a Los Alamos è la sorpresa più bella del campionato, un giocatore completo come pochi in que-sto campionato. Forte fisicamente (213 cm. per 114 kg.) ma comunque agile e con un eccezionale tiro dalla lunga di-stanza, vanta infatti un’ottimo 48.8% che lo attesta al secondo posto tra i migliori tiratori da 3 punti della Serie A, alle spal-le solamente di Michael Bramos di Vene-zia. La sua poliedricità è dimostrata an-che dalla presenza nella classifica dei migliori realizzatori e rimbalzisti del tor-neo, dove occupa la terza posizione con 245 punti e 8 rimbalzi di media a partita.
Un cliente scomodissimo per i lunghi brindisini, che però hanno dalla loro par-te la possibilità di ruotare ed essere più freschi nei momenti decisivi. Le ottime medie di Kirk però sono anche favorite dall’altruismo di un ottimo play come Ro-nald Moore, lo scorso anno proprio a Ca-serta dove risultò uno dei migliori della squadra campana. Si sta confermando anche a Pistoia, soprattutto in qualità di uomo assist: è infatti il migliore dell’intera serie A con quasi 8 assist di media partita.
Il gruppo degli americani è completato dalla guardia Preston Knowles e dall’ala Wayne Blackshear. Entrambi i giocatori sono affidabili e molto regolari nelle loro realizzazioni (quasi 10/12 punti di me-dia a partita). Si è calato perfettamente nella realtà toscana l’ex Montegranaro e Caserta Michele Antonutti, sempre preciso nel tiro dalla lunga distanza e bravo anche in fase difensiva, dove ri-esce a difendere grazie alla sua agilità sia sui piccoli che sulle ali avversarie.
Il roster biancorosso è completato da altri due elementi importanti come il capitano Ariel Filloy e soprattutto l’ex lungo di Roma Alex Czyz, mes-so sotto contratto a gettone per so-stituire ad inizio stagione l’infortunatoThornton, salvo poi essere confermato definitivamente fino al termine dell’an-nata grazie alle sue ottime prestazioni. Curiosa la storia del pivot polacco, ac-quistato nella stagione 2014/2015 pro-prio dall’Enel Brindisi per poi essere tagliato a causa di una grave lesione muscolare, senza giocare nessun mi-nuto con la casacca brindisina. Inizia, quindi, un girone di ritorno fondamentale per capire le ambizioni di entrambe le squadre. L’obiettivo minimo sono i pla-yoff: Pistoia ha dimostrato di poterci ar-rivare grazie ad un bel gioco e ad uno spirito di squadra eccezionale, Brindisi ha ancora tanto da far vedere e da far-si perdonare, basta solo qualche vitto-ria per riaccendere un entusiasmo che si è sopito nel corso delle settimane.
Pistoia, giusto mix tra qualità e sacrificioFocus su PistoiaGianluca Muscogiuri
Foto:acquisite dal web Efinalmente si tor-
na a giocare dopo la pausa per l’All
Star Game, giusto quindici gior-ni dopo il primo, e ribadisco, il PRIMO obiettivo mancato di questa splendida gestione tar-gata “Bucchi – Marino” che se-gue le altrettanto splendide an-nate firmate Ferrarese e soci. Da innamorato perso di questo avvincente e bellissimo sport, orgogliosamente rappresentato dalla sempre nostra New Basket Brindisi, non posso esimermi dal dissociarmi da quei tanti che hanno senza dubbio esagerato nel crocifiggere squadra, so-cietà e collaboratori tutti della stessa dopo la sconfitta contro Cremona, passo falso decisi-vo per la prima, e ribadisco la PRIMA, non qualificazione alle finali di Coppa Italia. Dal mio an-golo vi raccontavo proprio due settimane addietro della amara differenza tra la realtà e i sogni legati alla nostra gloriosa ed amata canotta biancazzurra, la pochezza e le eterne chiacchie-re di alcuni indegni continuano a viaggiare in modo indiretta-mente proporzionale rispetto ai sacrifici e alla concretezza di un sogno reale sostenuto a testa
alta dal presidente Marino e i so-liti noti soci, sempre e solo loro.E ci sono anche gli immancabili soliti, a vario titolo, sempre pron-ti a salire e scendere a proprio piacimento dal famoso carro a spicchi, nulla di importante al confronto della stragrande mag-gioranza dei veri tifosi e amanti cronici di questa squadra, co-scienti che si può sbagliare un tiro, un acquisto, un cambio, una cura o una parola ma la passione rimane sempre for-tissima da parte di tutti coloro che potrebbero aver sbagliato, perché per fortuna la pallacane-stro non è matematica. Si dice giustamente che i numeri nel basket qualcosa lo dicono, non spiegano certo tutto ma ci aiu-tano a capire molte cose specie dopo un intero girone d’andata.
L’Enel al netto dei tanti infortu-ni, mal di pancia e alcuni letali regali di sorta ha chiuso nona al giro di boa, sette gare vinte e otto perse, un ruolino di marcia da invertire se si vuol centrare l’obiettivo play-off, l’intento è ora, archiviata la parentesi Eurocup, riprendere ritmo e fiducia ritro-vando continuità e un’identità di squadra. Tra silenti fatti e gratui-te parole, la società è intervenuta sul mercato ingaggiando Anosi-ke, meglio conosciuto come il re dei rimbalzi della serie A italiana,
un importante aiuto per capitan Zerini e compagni in vista dell’in-sidiosissimo girone di ritorno. Posticipo dalle forti emozioni sta-sera al Pala Pentassuglia dove scende la rivelazione più bella di questo avvincente campio-nato, il Pistoia vice capolista del bravissimo e rampante coach : Esposito. Pistoia ci ha sconfitto all’esordio stagionale per 85 a 78, il Pala Carrara mise subito in mostra le qualità dei biancoros-si, dei bravi Blackshear, Filloy, Knowles, Antonutti, Czyz e su-per Kirk capaci di infilare sette successi su otto in casa, un for-tino espugnato solo da Reggio Emilia, lontano da casa invece Moore e soci hanno vinto tre par-tite su sette disputate. La Gior-gi Tesi Group è team affiatato e combattivo, plasmato al meglio dal suo bravo allenatore Esposito che si è trovato tra i suoi l’incre-dibile Alex Kirk, alfiere principe di uno scacchiere vincente, già decisivo all’andata con 20 punti, 10 rimbalzi e un mortifero 4 su 5 da tre punti. Questa sera pri-mo compito molto impegnativo per i nostri ragazzi, così come le prossime gare in calendario. E’ ovvio che siamo inevitabilmen-te giunti al momento dei fatti a questo punto cruciale, autentico bivio non solo numerico di que-sto campionato. Cominciamo a marcarlo quindi di biancazzurro!
Riprendere ritmo e ritrovare fiduciaL’angolo di the VoiceEnrico Carriero
Fine 2015 difficile per la Guarnie-ri Tour Operator
Brindisi che, dopo la sconfitta interna contro Castellammare di Stabia (50-51) con tanti rim-pianti per non aver capitalizza-to quattro tiri liberi nel finale e avuto per due volte il tiro della vittoria, subisce una pesante sconfitta anche a Empoli (82-52). Di più non potevano le ra-gazze della Intrepida contro le toscane, rinfrescate dall’arrivo del nuovo play Nadia Cala-mai che oltre ai dieci a referto ha quadrato una squadra che soffriva troppo in regia. La resi-stenza dell’Intrepida è crollata dopo il primo periodo di gio-co finito 23-14 per le toscane.Il 2016 si è invece aperto con una vittoria, finalmente, nell’ul-tima giornata di andata contro Viterbo al termine di un partita grintosa e con una super Luigia Boccadamo da 21 punti. Il fi-
nale, 52-46, premia le intrepide che non vincevano da due mesi. Nemmeno il tempo di godersi la vittoria e si ritorna subito in cam-po. Ancora in casa, ma questa volta l’avversaria è di ben altro spessore. La Spezia, fino ades-so imbattuta in campionato, passa al Pala Zumbo 51-73. Le ragazze allenate da coach Er-mito reggono però per 25 minu-ti quando il tabellone segna an-cora meno cinque, 33-38, dopo un parziale di 10-0. Poi nel fina-le, complice una strigliata del coach ospite, la stanchezza e il maggior tasso tecnico della squadra ligure, arriva il tracollo. in tre minuti Costa, Linguaglos-sa e la tripla di Granzotto ripor-tano La Spezia sul +12 (33-45) e poi il terzo quarto si chiude 37-57. L’ultima frazione è pura accademia per le spezzine che rimangono imbattute in testa alla classifica. L’impegno del-le ragazze biancazzurre è co-munque sottolineato dal lungo applauso al termine delle gara dai trecento presenti in tribuna.
Lʼintrepida cerca conferme nel 2016Pink and rollGiuseppe Errico
Foto:Dino Matera
I TABELLINI: Guarnieri Tour Operator Brindisi – Cestistica La Spezia 51-73 (10-21; 23-38; 37-57)Guarnieri Tour Operator: Toscano n.e. Falcone, Niccoli, Fersino 2, Boc-cadamo 12, Perez 2, Lauria 7, Saracino, Miccoli 4, Siccardi 17, Tolardo 7La Spezia: Aldrighetti 2, Alesiani 14, Reke 17, Costa 13, Granzotto 17, Linguaglossa 4, Tosi 2, Caldaro, Valente 3, Reani 1
Il 2016 è iniziato obiettiva-mente peggio di come era finito. Le sconfitte di Caserta
e quella interna contro Cremona - anch’esse come tante altre nel corso di questo prima metà di stagione -, sono arrivate sul filo di lana, a confer-ma che in questa Enel manca anco-ra la forza e forse la lucidità mentale necessarie per condurre positiva-mente il rush finale nelle partite che si avviano alla conclusione punto a punto. Non è bastato evidentemente il ritorno di Reynolds e pure ad alti livelli. Probabilmente il suo reinnesto in un tessuto che comunque era an-dato collaudandosi in sua assenza, ha creato qualche nuovo problema a Bucchi. Sicuramente la serie degli ul-timi risultati negativi ha compromes-so il campionato di Brindisi facendo-le intanto fallire il primo obiettivo della Final Eight, ma anche facendo scat-tare qualche campanello d’allarme, sia perché il vertice della classifica, o quanto meno il settore delle prime otto, si va allontanando, sia perché alle sue spalle – ed ora al suo fianco - squadre come Avellino con Green e Ragland, Cantù con Fesenko dopo Hodges e JaJuan Johnson, Caser-ta, la stessa Varese con Kangur, si sono attrezzate meglio e sono torna-te competitive. Ben venga dunque O.D. Anosike, migliore rimbalzista delle ultime due stagioni nelle quali ha giocato con la maglia di Pesaro ed Avellino (in coppia con Banks). Quest’anno si è tesserato per il Kutxa Basconia in Spagna e poi per l’Aek Atene: due esperienze poco felici che l’hanno convinto a tornare in Ita-lia dove ha lasciato una buonissima impressione. L’Enel torna a sceglie-re dunque la strada del dominatore d’area, come nel suo recente pas-sato e costruisce con Reynolds un asse play-pivot di grande spessore.
Bisognerà però capire i motivi del disagio sofferto in Spagna e in Gre-cia, sperando che l’aria del campio-nato italiano possa contribuire a far ripetere al centro nigeriano, non al-tissimo (203 centimetri) ma dotato di
un’elevazione spaventosa e di una stazza impressionante (109 chili), le prestazioni e la voglia di ripetersi ai livelli ai quali ci aveva abituato nelle sessanta partite giocate da noi. Di sicuro a Brindisi lo ricordano: con la maglia di Pesaro, due anni fa, cat-turò nelle due partite contro l’Enel la bellezza di 42 rimbalzi! Può far torna-re entusiasmo e fiducia nelle tribune del PalaPentassuglia traumatizzate da una stagione che si era iniziata discretamente ma che è precipitata nelle ultime settimane. L’avversaria, all’esordio in maglia biancoceleste, sarà Pistoia altra avversaria difficile che, da sorpresa dodici mesi fa, si è trasformata in bella realtà recupe-rando nuovi stimoli con Esposito in
panchina e ulteriore concretezza con una scelta oculata degli stranieri. In particolare quel Kirk, autentico uo-mo-squadra, che può considerarsi la rivelazione del corrente campionato. A questo riguardo, la sosta del cam-pionato per l’All Star Game (non vi ha partecipato alcun giocatore dell’Enel, e non è stata una cosa po-sitiva sottolineando la crisi attuale) è provvidenziale perché offre a Piero Bucchi una decina di giorni per sag-giare e migliorare il grado di forma di Anosike, e per affrettarne l’inserimen-to in un collettivo che deve ritrovare al più presto convinzione, motivazio-ni e fiducia per dare una decisiva sterzata al trend negativo dell’ultimo periodo. L’uscita dall’Eurocup (infe-lice l’esordio delle ben cinque for-mazioni italiane, tutte battute; l’unica vincente è stata Trento, ma nel der-by con Reggio Emilia) consente alla squadra di concentrarsi unicamente sul campionato: potrebbe essere la carta provvidenziale per dare vita ad un girone di ritorno nel quale l’obiet-tivo è centrare un posto tra le prime otto, iscrivendo nella storia del club una nuova partecipazione ai play off.
Anosike, la scelta del dominatore dellʼareaIl Post it diMario Arceri
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