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Principali risultati per la standardizzazione delle attività di controllo e monitoraggio Andrea Poggi
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Standardizzazione controllo Poggi · attività di monitoraggio delle Agenzie ambientali in riferimento ai processi di VAS Presa d’atto Cf 3/11/2011 delib. 09/11-CF Documento istruttorio

Jun 16, 2020

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Principali risultati per la

standardizzazione delle

attività di controllo e monitoraggio

Andrea Poggi

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Per dare risposte qualificate e soddisfacenti alla domanda

di conoscenze e verifiche in campo ambientale le Agenzie

in questi 20 anni hanno affrontato un lungo percorso di

definizione di compiti, ruoli e responsabilità, oltreché di

omogeneizzazione e uniformità dei comportamenti.

IL CONTROLLO

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•omogeneizzare le metodologie, causa la diversa provenienza

del personale destinato ai controlli, seguendone l’evoluzione

tecnica nel tempo, l’aggiornamento dei metodi e il

monitoraggio sulla sua applicazione;

•favorire la formazione del personale tecnico, per la diversa

provenienza, il diverso grado di formazione ed esperienza e il

diverso bagaglio culturale;

•migliorare l’organizzazione, per coniugare le varie specificità

tecnico scientifiche presenti (chimici, fisici, biologi, ingegneri

etc), adottando un approccio integrato;

•riorganizzare l’attività di controllo attraverso la pianificazione

e l’introduzione di possibili “criteri di priorità”, puntando più ai

controlli programmati che a quelli su segnalazione.

Gli impegni dei 20 anni

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Vi sono tre ambiti nei quali si misura il valore

aggiunto del sistema:

- il contributo del sistema alla normativa specifica;

- il sostegno alla applicazione della normativa

mediante procedure condivise, scambio di

esperienze e formazione degli ispettori;

- l’attività di valutazione e verifica dell’efficacia del

controllo svolto mediante:

1.l’elaborazione di specifici indici di valutazione

della conformità ottenuta,

2.La verifica della qualità delle ispezioni svolte.

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Questo è avvenuto soprattutto in alcuni ambiti

specifici:

•l’applicazione della direttiva “Seveso”

•la normativa sul controllo dei Campi elettromagnetici

•l’applicazione della Direttiva IPPC

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Ma… è ancora acerba una riflessione generale

intorno all’efficacia del controllo: si quantifica il

numero dei controlli svolti ma poco diciamo sui

risultati che l'azione di controllo riesce a ottenere.

Ci manca una metrica della conformità alla norma,

sia per misurare i progressi fatti;

sia per indirizzare gli sforzi e metodologia dell'azione

di controllo .

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Dal 2010 al 2013 ISPRA e le Agenzie di Protezione dell’Ambiente italiane hanno avviato un ambizioso programma per costruire un sistema a rete che puntasse a:•consolidare l’appartenenza degli operatori ad una comune identità•condividere una crescita organica e il piùpossibile omogenea del Sistema Agenziale•produrre Linee guida e procedure comuni per disciplinare in modo uniforme sul territorio nazionale l’azione delle Agenzie .

Il piano triennale

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Il piano triennale linea di attività “B Monitoraggio e controlli Ambientali”

•produrre manualistica per migliorare l’azione dei controlli con interventi ispettivi sempre più qualificati ed integrati

•armonizzare e ottimizzare i criteri di densità e localizzazione dei punti di misura, metodi e tecniche per la gestione delle reti di monitoraggio, sia in discreto che in continuo, attraverso la produzione di linee guida e manuali

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Prodotti di carattere regolamentare conclusi

1 Definizione di liste di priorità

per i fitofarmaci nella

progettazione del monitoraggio

delle acque di cui al decreto

legislativo 152/2006 e s.m.i.

Approvazione del Cf del 25/5/2011

con raccomandazione 02/11-CF

2 Guida tecnica per la gestione

dei sistemi di monitoraggio in

continuo delle emissioni (SME)

Approvazione del Cf del 25/5/2011

con raccomanda-zione 03/11-CF

3 Criteri e indirizzi tecnico-

operativi per lo svolgimento

delle ispezioni in stabilimenti a

rischio di incidente rilevante

Approvazione del Cf del 25/5/2011

con delibera sperim. 06/11-CF

1

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Prodotti di carattere regolamentare conclusi

4 Guida tecnica per la progettazione

e gestione dei sistemi di

fitodepurazione per il trattamento

delle acque reflue urbane

GT Cf 5/4/2012

raccomandazione 11/12-CF

5 Protocollo d’intesa per l’attivazione

di impianti di debole potenza ….

Protoc

ollo

Approvazione del Cf del

25/10/2012 con delib.

19/12-CF 6 Linee guida per il monitoraggio

della radioattività

LG Approvazione del Cf del

25/10/2012

con delibera 16/127 Guida tecnica per i gestori dei

sistemi di monitoraggio in continuo

delle emissioni in atmosfera Rev6

GT Approvazione del Cf del

25/10/2012

con raccomanda-zione

18/12-CF

2

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8 Linee guida per la predisposizione e la

verifica dell’efficacia dei Piani di

risanamento acustico delle infrastrutture

di trasporto lineari

Approvazione del Cf del

20/12/2012 con delibera

23/12-CF

9 Linee guida per il monitoraggio del

rumore derivante da infrastrutture

stradali

Approvazione del Cf del

20/12/2012 con delibera

24/12-CF

10 Linee guida per il controllo e il

monitoraggio acustico ai fini delle

verifiche di ottemperanza delle

prescrizioni VIA

Approvazione del Cf del

20/12/2012 con delibera

25/12-CF

11 Linee guida per il monitoraggio del

rumore derivante dai cantieri di grandi

opere

Approvazione del Cf del

20/12/2012 con delibera

26/12-CF

3

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12 Linee guida per la progettazione e la

gestione delle reti di monitoraggio

acustico aeroportuale

Approvazione del Cf del

20/12/2012 con delibera

27/12-CF

13 Linee guida per la valutazione e il

monitoraggio dell’impatto acustico degli

impianti eolici

Approvazione del Cf del

20/12/2012 con delibera

28/12-CF

14 Seveso: valutazione delle conseguenze

ambientali degli incidenti rilevanti – Linea

guida

Approvazione del Cf del

15/05/2013 con delibera

31/13-CF

4

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Prima ricognizione del quadro normativo sulla

VAS, stato dell’arte dei ruoli e delle attività

delle Agenzie e criticità riscontrate nelle

applicazioni di VAS

Presa d’atto Cf 25/5/2011

delib. 07/11-CF

Stato di implementazione della direttiva

2000/60/CE in Italia – Risultati della rilevazione

effettuata presso le ARPA/APPA

Presa d’atto Cf 7/9/2011

delib.08/11-CF

Linee di indirizzo per l’implementazione delle

attività di monitoraggio delle Agenzie

ambientali in riferimento ai processi di VAS

Presa d’atto Cf 3/11/2011

delib. 09/11-CF

Documento istruttorio a supporto del

legislatore per le modifiche del quadro

normativo sui CEM-RF elaborato da ISPRA-

ARPA e FUB

Presa d’atto Cf 25/10/2012

delib. 17/12-CF

Sono stati anche portati a termine i seguenti

prodotti di tipo NON regolamentare:

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Di prossima conclusione sono i prodotti relativi a :

Criteri Minimi per le Ispezioni Ambientali (CMIA LG

Reportistica e autovalutazione dei piani di

monitoraggio per le imprese sottoposte ad

autorizzazione AIA – Guida tecnica

GT

Linea guida afferente a procedura VAS LG

Direttiva 2000/60/CE – Linea guida su criteri di

omogeneizzazione reti monitoraggio acque superficiali

e acque sotterranee

LG

Linea guida su monitoraggio fitofarmaci nel suolo e

nei sedimenti

LG

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Di prossima conclusione sono i prodotti relativi a :

Linee guida per l’individuazione delle voci specchio

dell’elenco europeo dei rifiuti ….

LG

Redazione di un Protocollo per l’applicazione

dell’analisi di rischio .. determinato dall’evaporazione

di sostanze pericolose ...

Protocollo

Redazione di un Rapporto (Linee Guida) sulle modalità

e tecniche di campionamento dei vapori in aria e nel

soil-gas

LG

Revisione 3 del Manuale [Gdl Ricognizione “Criteri

Metodologici per l’applicazione dell’analisi assoluta di

rischio ai siti contaminati”]

Manuale

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Linee Guida Fitofarmaci: analizzando le pressioni e gli impatti,

indicano le sostanze attive che possono rappresentare

maggiori rischi di contaminazione per la matrice acqua. Si

forniscono criteri per l’individuazione di un set di fitofarmaci

prioritari e loro metaboliti da monitorare per differenti

matrici ambientali in relazione alle analisi del rischio e alle

nuove direttive in materia.

Vengono proposti indici per individuare le sostanze prioritarie

da ricercare nel comparto acqua, che fanno riferimento a

diversi criteri e a diverse fonti di dati:

a) indicatori di pressione e dati di comportamento ambientale

delle sostanze attive

b) indicatori di stato elaborati a partire dal risultati del

monitoraggio delle acque

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Guida Tecnica Monitoraggio SME: nella logica di

migliorare l'efficacia dell'azione di controllo sulle

attività produttive è stata messa a punto una Guida

Tecnica per realizzare interventi ispettivi sempre più

qualificati ed integrati.

Allo stesso tempo, si è cercato di identificare i più

efficaci strumenti di pianificazione delle attività di

controllo, per ottimizzare le risorse ed individuare

criteri e modalità di valutazione dell’attività di

autocontrollo che eseguono le aziende e come queste

possano integrarsi con l’azione degli organi di

controllo.

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Guida Tecnica Seveso approfondisce

•le attività tecnico-scientifiche per predisporre norme, decreti e circolari ministeriali

•le verifiche ispettive simulate presso stabilimenti di diverse dimensioni e complessità impiantistica ed organizzativa

•le verifiche ispettive disposte dal 1998 dal MATTM ed effettuate da commissioni miste

•le attività a livello europeo di scambio di esperienze e di confronto di procedure, metodologie e strumenti

•l’esigenza di fornire ai verificatori ispettivi :

- elementi di supporto e approfondimento per lo svolgimento delle verifiche ispettive

- criteri ed indirizzi tecnico-operativi per migliorare le verifiche ispettive,

- contributi per l’armonizzazione delle attività di verifica sul territorio nazionale.

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Guida Tecnica Fitodepurazione: fornisce indicazioni

metodologiche e tecniche per progettare e gestire sistemi

di fitodepurazione per il trattamento delle acque

reflue urbane. In particolare sono illustrati :•i principi di funzionamento dei sistemi di

fitodepurazione•le differenti tipologie impiantistiche in uso in Italia e

i campi di applicazione•i criteri di dimensionamento e gli elementi costruttivi•le modalità di gestione e manutenzione e gli

aspetti connessi con l’inserimento ambientale delle opere realizzate.

La Guida Tecnica è corredata da una rassegna di casi

studio, tratti da esperienze applicative realizzate in Italia.

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Impianti debole potenza: il Protocollo, frutto della

collaborazione del SNPA e di gestori di telefonia

mobile (Telecom, H3G, Wind e Vodafone), mette a

punto modalità operative condivise, finalizzate a

dare concreta attuazione ai recenti sviluppi

legislativi sugli impianti di debole potenza e di

ridotte dimensioni e sul tracciamento delle

modifiche degli impianti senza alcuna variazione

dell’impatto elettromagnetico.

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Linea guida generali Monitoraggio della Radioattivitàdefinisce i requisiti del monitoraggio della radioattivitànell’ambiente e negli alimenti, e l’organizzazione dei controlli radiometrici nelle reti regionali e nazionale RESORAD. Il documento definisce i criteri generali su:

•le esigenze Nazionali e Comunitarie di conoscenza del livello di radioattività nell’ambiente e negli alimenti e l’archiviazione dei rilevamenti in una banca dati nazionale. •le esigenze locali di conoscenza del livello di radioattività nell’ambiente e negli alimenti in funzione delle fonti di pressione sul territorio regionale•le esigenze di risposta alla domanda di informazione in occasione di eventi anomali.

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Ripetitori di piccole dimensioni e a bassa potenza: si tratta di

Protocollo di intesa, della Comunicazione di Attivazione Unica

e di una relazione tecnica di caratterizzazione

elettromagnetica di ISPRA.

•Il Protocollo di intesa formalizza la procedura concordata

per la comunicazione di attivazione dei mini-ripetitori UMTS

•nella Comunicazione di Attivazione Unica vengono descritte

le tipologie di apparati e di informazioni destinate alla banca

dati realizzata da ISPRA, e le modalità con cui Telecom fornirà

le informazioni per la banca dati delle installazioni

•la relazione tecnica caratterizza spazialmente le emissioni

elettromagnetiche dei dispositivi e completa il fascicolo

tecnico a corredo della Comunicazione di Attivazione Unica.

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Linea guida Piani di risanamento acustico delle

infrastrutture di trasporto lineari descrive le metodologie

per la predisposizione dei Piani di risanamento acustico

nelle infrastrutture di trasporto lineari. Si evidenziano

•il campo di applicazione della linea guida e i principali

riferimenti normativi,

•le fasi principali delle attività: la corretta collocazione

dei punti di verifica dei livelli acustici, l’individuazione dei

ricettori con superamenti dei valori limite, la definizione

delle aree critiche da risanare, la stima della popolazione

esposta, la definizione delle priorità di intervento e le

modalità di realizzazione degli stessi.

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Linea Guida Monitoraggio del rumore da infrastrutture stradali•i riferimenti normativi e tecnici a supporto dell’attività di monitoraggio acustico•le molteplici finalità dell’attività di monitoraggio di un’infrastruttura stradale e i requisiti generali di un sistema di monitoraggio•le componenti del sistema di monitoraggio acustico: postazioni di rilevamento acustico; postazioni di rilevamento dei dati meteorologici; sistemi di rilevamento del traffico; modelli previsionali•i criteri fondamentali per la localizzazione dei punti di monitoraggio e il posizionamento della strumentazione di misura•la struttura organizzativa che gestisce l’attività di monitoraggio e tutte le fasi realizzative del monitoraggio stesso: •lo schema del flusso informativo per una divulgazione efficace dei dati acquisiti ed elaborati dal sistema di monitoraggio •le modalità di verifica del sistema di monitoraggio, dei requisiti del sistema e in un’attività di verifica di efficienza

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Linea Guida Monitoraggio acustico e verifiche di

ottemperanza alla VIA: si articola in 3 parti e descrive la

procedura di verifica di efficacia delle mitigazioni

acustiche da adottare in situ per le tipologie di sorgente:

-Infrastrutture di trasporto autostradale

-Infrastrutture di trasporto ferroviario

-Grandi opere.

Definisce le fasi principali delle attività di monitoraggio, la

caratterizzazione del sito e dei principali parametri

acustici, l’individuazione dei parametri ambientali da

monitorare e delle relative modalità tecniche di misura, le

metodologie adeguate alle varie condizioni che si

riscontrano nelle situazioni reali.

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Linea Guida Monitoraggio del rumore da cantieri di grandi opere:

modalità di progettazione del piano di monitoraggio, della progettazione delle verifiche acustiche e delle verifiche non acustiche.Per le verifiche acustiche vengono fornite indicazioni per:•determinare le situazioni di massimo impatto;•scorporare le immissioni del solo cantiere;•definire i contenuti del piano;•individuare le postazioni di misura;•i tempi di restituzione dei datiSi definisce inoltre:•la conduzione del monitoraggio, i criteri di pianificazione e di gestione delle emergenze•i requisiti tecnici di conformità della strumentazione e del personale addetto alle misure acustiche•le modalità di restituzione dei dati mediante un “fac-simile scheda restituzione dati” per i possibili utilizzatori.

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Linea Guida Monitoraggio acustico aeroportuale :

•la progettazione del sistema con particolare riferimento

alle stazioni di misura, all’acquisizione dei dati meteo ed

al centro elaborazioni dati (CED).

•la gestione del sistema in termini di manutenzione ed

elaborazione dati

•la verifica dei requisiti di sistema e dell’efficienza di

gestione

•la validazione dei dati.

Inoltre affronta il tema dell’informazione e reporting e

dei rapporti periodici prodotti dal gestore del sistema e

dall’ARPA, l’informazione al pubblico, la gestione delle

lamentele e l’irrogazione di eventuali sanzioni.

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Linea Guida Impatto acustico degli impianti eolici:

definisce la procedura di misura in situ durante la fase

strumentale del monitoraggio acustico, le fasi principali

delle attività di monitoraggio, la caratterizzazione del sito

di interesse e dei principali parametri acustici,

l’individuazione dei parametri ambientali da monitorare e

le relative modalità tecniche di monitoraggio.

la metodologia di elaborazione dei dati misurati e il

confronto dei livelli acustici con i valori limite assoluti di

emissione, immissione e differenziali.

Si fornisce un’appendice informativa che riporta i metodi

per la stima delle incertezze.

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Linea Guida Seveso: valutazione delle conseguenze

ambientali degli incidenti rilevanti nasce dall’esigenza di

fornire indicazioni sulla possibilità che un evento di

rilascio possa causare conseguenze rilevanti su ricettori

superficiali quali fiumi, laghi, acque costiere e marine.

Definisce:

•i contenuti del Rapporto di Sicurezza

•gli esiti della ricognizione nazionale sulla distribuzione

geografica delle attività a rischio di incidente rilevante

•la caratterizzazione delle sostanze con effetti rilevanti

sull’ambiente acquatico con i principali parametri

chimico-fisici

1

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•la modellazione delle conseguenze ambientali di incidenti rilevanti

Viene anche proposto

•un modello semplificato per la valutazione delle conseguenze ambientali degli incidenti rilevanti, basato sulla stima della propensione al rilascio delle sostanze pericolose e della eventuale propagazione nell’ambiente.

•Esempi di interventi di prevenzione e di mitigazione delle conseguenze di rilasci di sostanze pericolose in acque superficiali, attraverso la presentazione dell’analisi di eventi occorsi in impianti industriali

•illustrazione e approfondimento di soluzioni tecniche e procedurali in caso di sversamenti in acque superficiali.

2

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LE PROSPETTIVE

•finanziamento dell'attività di controllo

•Documenti di sistema

•Formazione, addestramento, verifiche

•Potenziare l'efficacia e l'affidabilità degli autocontrolli

•sviluppo di indicatori di efficacia del controllo e di pianificazione

•rapporto annuale del SNPA sugli esiti del controllo

Approvazione del Piano Triennale 2014 - 2016

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LE PROSPETTIVE

Sono stati individuati come urgenti i seguenti temi con i relativi GdL, tutti attinenti al monitoraggio e al controllo:

•Omogeneizzazione dei criteri di analisi delle pressioni sui corpi idrici per la revisione della classificazione di rischio

•Criteri per la programmazione e l’esecuzione dei controlli ai fini della semplificazione e trasparenza nei rapporti con le imprese e i cittadini

•MUD: realizzazione nuova banca dati

•Monitoraggio piani di emergenza esterni degli stabilimenti “Seveso”

•Terre e rocce da scavo