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produzione teatrale
FONDAZIONE
verona
teatro stabiledi innovazione
per ragazzi e giovani
Comune di NogaraAssessorato alla Cultura
TEATROPROSA SERALEFAMIGLIE A TEATROTEATRO SCUOLA
DANZA
MUSICA
2003 • 2004
STSTAAGIGIONEONETETE AATRALETRALE
TEATRO COMUNALE DI NOGARA
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Prezzi
Consumiamo, lavoriamo, la sera torniamo a casa,guardiamo Vespa
alla tv e il mattino dopo ricomin-ciamo da capo.I mass media ci
fanno credere che questa è la nor-malità, l’unica vita
possibile.Per il Teatro questa normalità priva di immagina-zione è
pura follia: mondi diversi sono possibili.Nel suo ostinato dubitare
e sognare, il Teatro raccon-ta storia di vite possibili: provoca un
cortocircuitonelle nostre esistenze assediate dalla volgarità,
so-spende il frastuono che azzera ogni comunicazione.Fa silenzio
intorno a noi… e dà parola alla vita.
Comune di NogaraAss. alla Cultura Vittoria Di Biase
InformazioniTeatro Comunale di Nogara: tel. 0442 89086Ogni
giovedì che precede lo spettacolo la biglietteria sarà apertadalle
ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16 alle ore 19. Nei giorni di
spettacolo serale la biglietteria sarà aperta dalle ore16 alle ore
21.Nei restanti giorni è possibile effettuare le prenotazioni
presso ilcentralino del Municipio di Nogara, telefonando allo 0442
88377,dalle 9.00 alle 13.00.
Spettacoli seraliIntero € 8,50Ridotto (studenti, anziani e
militari, Famila) € 7,00
Spettacoli specialiSyusy Blady (25.10.03), Lucia Poli
(10.01.04), Angela Finocchiaro (08.03.04)Intero € 12,00Ridotto
(studenti, anziani e militari, Famila) € 9,00
Famiglie a Teatro € 3,20
Teatro Scuola € 3,20
CON CARTA ODISSEO POTRAI OTTENERE PARTICOLARI VANTAGGI
PER L’ACQUISTO DEI TUOI BIGLIETTI(maggiori informazioni a pag.
23)
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sabato 25, ore 21Syusy BladyTango Prima Persona Singolare
venerdi 31, ore 21Nino Rota QuintetConcerto
sabato 8, ore 21Compagnia Ersilia DanzaHansel & Grethel
domenica 9, ore 21Galà della Danza
sabato 15, ore 21Ascanio CelestiniFabbrica
domenica 16, ore 16Filarmonica ClownMastro Pinocchio
martedì 25, ore 10Teatro dei ColoriIl Mago dei Numeri
sabato 29, ore 21EstravagarioLe Cognate
martedì 2, ore 10Gli AlcuniIl Segreto di Maga Cornacchia
venerdì 12, ore 10Teatro Stabile in ReteFigaro Figaro!
sabato 13, ore 21QuartettomanontroppoAmbarabà
martedì 16, ore 10Compagnia degli Sbuffi di NapoliPulcinellae le
Streghe di Benevento
Domenica 21, ore 16Fondazione AidaVarietà di Natale
sabato 10, ore 21Lucia PoliIl Fantasma di Canterville
sabato 17, ore 21Marco BalianiCorpo di StatoIl delitto Moro
domenica 18, ore 16Fondazione AidaPierino e il lupo
sabato 24, ore 21Mario PirovanoLu Santo Jullare Françisco
sabato 7, ore 21EnsambleLa Locandiera
martedì 10 , ore 10Giallo Mare Minimal TeatroAlbero Lezioni di
Geografia
domenica 15 , ore 16Teatrino dell’EsIl Manifesto dei
Burattini
sabato 21, ore 21Teatro delle BricioleI Grandi Dittatori
lunedì 8, ore 21Angela FinocchiaroBenneide
domenica 14, ore 16Teatro dei VagantiHansel e Gretel
lunedì 15, ore 10martedì 16, ore 10
Teatro dei VagantiLa storia di Iqbal
venerdì 19, ore 21sabato 20, ore 21domenica 21, ore 21
Gruppi GiovaniConcerti
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Stagione teatrale 2003/2004
ottottoobbrre 20e 20 0303
novembnovembrre 20e 20 0303
ddiicembcembrre 20e 20 0303
gennaigennaio 20o 20 0404
febfebbbrairaio 20o 20 0404
mm arzo 20arzo 20 0404
Pros
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In caso di necessità il Teatro Comunale di Nogara e Fondazione
Aida si riservano il diritto di modificare il presente
programma
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Sabato 25 ottobre 2003ore 21
Syusy BladyTANGOprima persona singolare
di e con Syusy Bladycon corpo di ballo di10 ballerinimusicista
Gustavo D’Angelomaestro Patricio Lollipianoforte Hugo
Aisembergscenografie e costumi Lorella Zocca
Perché questo titolo? Perché alla domanda che cos’è il
tango,passione, nostalgia, sensualità, Francesco Guccini, che era
connoi in Argentina, rispose: tango…tetigi/tactum/tangere – chein
latino è la coniugazione del verbo TOCCARE.In questo spettacolo,
desideriamo rappresentare con teneraironia, tra un passo di danza e
l’altro, i personaggi che popo-lano la “Milonga”, una specie di
discoteca del tango, e dei suoifrequentatori, cercando di
raccontare questo luogo e questiincontri”.I maestri di cerimonia
sono la Syusy Blady, esperta in ironia esoprattutto “occhio
pensante” nello scoprire e scrutare i “tipi”della Milonga e le loro
messe in scena, e Hugo Aisemberg, laparte davvero seria dello
spettacolo, straordinario pianistaclassico ed interprete delle più
belle musiche di tango, in par-ticolare quelle di Astor Piazzola,
che offre ogni volta un con-certo di altissima qualità
artistica.Patricio Lolli, ballerino e maestro di tango nato in
Argentina,esule in Italia da quando vi ha fatto ritorno, esule in
Argenti-na quando ci va, insomma un vero maestro di tango.Cantano
tutti come i gatti un tango struggente, quando li ac-compagna con
la chitarra classica un giovane, squisito musi-cista argentino
d.o.c., Gustavo D’Angelo.Un nutrito corpo di ballo di dieci
ballerini, accompagna ilpubblico in questo divertente viaggio alla
scoperta di unasplendida espressione artistica e passione di vita
qual è il tan-go. Una brava scenografa, costumista, allestisce la
scena e pro-pizia il rito illuminandola con un improbabile,
insostituibilealtarino dedicato al mito del tango argentino, Carlos
Gardel.“Riassunto: suoniamo, balliamo, cantiamo,recitiamo,
im-provvisiamo e ci divertiamo a passo di tango per circa un’orae
mezza, toccandoci!”
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leSabato 15 novembre 2003ore 21
Ascanio CelestiniFABBRICA
di e con Ascanio Celestini
La storia di un capoforno alla fine della seconda guerra
mon-diale raccontato da un operaio che viene assunto in fabbricaper
sbaglio. Il capoforno parla della sua famiglia. Del padre edel
nonno che hanno lavorato nella fabbrica quando il lavoroveniva
raccontato all’esterno in maniera epica. Dopo un annodi laboratori
in giro per l’Italia abbiamo raccolto storie isola-te, frammenti di
racconti che ruotano tutti attorno al vissutofisico della fabbrica.
Chi racconta il lavoro racconta qualcosadel proprio corpo. Anche
quando parla del cottimo collettivo,delle vertenze sindacali e
dell’articolo 18 usa un immaginarioche fa riferimento al corpo.
Come se per parlare di ciò che èaccaduto si dovesse tradurre in un
linguaggio i cui riferimen-ti sono la malattia e la salute, la
bellezza e la deformità, la for-za e la debolezza. Per il capoforno
la fabbrica ha un centro equesto centro è l’altoforno. La fabbrica
lavora per il buon fun-zionamento dell’altoforno e i gas
dell’altoforno trasformati inenergia elettrica mandano avanti lo
stabilimento. L’antica fab-brica aveva bisogno di operai d’acciaio
e i loro nomi erano Li-bero, Veraspiritanova, Guerriero. L’età di
mezzo ha conosciu-to l’aristocrazia operaia con gli operai
anarchici e comunistiche neanche il fascismo licenziava perché essi
si rendevano in-dispensabili alla produzione di guerra. Ma l’età
contempora-nea ha bisogno di una fabbrica senza operai. Una
fabbricavuota dove gli unici operai che la abitano sono quelli che
lafabbrica non riesce a cacciare via. I deformi, quelli che
nellafabbrica hanno trovato la disgrazia. Quelli che hanno
sposatola fabbrica lasciandole una parte del loro corpo, della loro
sto-ria e della loro identità.
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Sabato 29 novembre 2003ore 21
EstravagarioLE COGNATE
di Michel Tremblaycon Tiziana Totolo, Cristina Stella, Barbara
Fittà, LoredanaBouché, Monia Cimichella, Filli Nazzaro, Debora
Lerin,Alice Parisi, Carolina Paiola, Irene Ponza, Roberta
Zocca,Barbara Andreotti, Tiziana Leso, Patrizia Pesente,
OliviaLucchiniregia di Alberto Bronzato
Quindici donne in una cucina. Siamo a metà degli anni ’60,e
grazie ad uno dei tanti concorsi, quiz ed indovinelli Ger-maine
Lauzon entra virtualmente in possesso di una quantitàsmisurata di
mobili, elettrodomestici, abiti e casalinghi: tuttoil catalogo sarà
suo, e gratis. Un milione di punti e quattordi-ci vicine, sorelle e
mezze parenti chiamate ad attaccarli ed a farda testimoni oculari
di un avvenimento eccezionale: il trion-fo di Germaine-Cenerentola
e la fuga dal grigiore della sua cu-cina verso i fasti kitsch di
orrendi saloni in finto mogano, ca-mere riscaldate da pelosissimi
scendiletto, tappezzerie florealied un campionario strepitoso di
pentole e vasellame, fino aimitici bicchieri di vetro soffiato con
disegno Caprice. È nor-male attendersi invidie e piccole
cattiverie, ma Le Cognate su-perano di gran lunga ogni previsione.
Uno spettacolo vera-mente comico racconta sempre una grande
tragedia umana.Le Cognate fa molto ridere perché mette in scena un
vero eproprio museo degli orrori. L’aspetto esterno di questo coro
alfemminile racconta di abissi interiori senza fondo. Donne te-nute
su con chili di lacca e smalto rosso, sempre in corsa af-fannosa
dietro maschi-veri-maschi, traditori e puttanieri; op-pure sfatte e
maritate, affamate di centrini, col terrore di undovere coniugale
notturno che porta meno piacere di una ri-governatura; o ancora
zitelle velenose ed asessuate, aggrappa-te alle loro camere a gas
portatili: piccole borse dalle formeimpossibili, puzzolenti di
profumi dolciastri. Quindici “ma-schere” che raccontano la storia
del Quebec fine anni ’60, maparlano benissimo di miserie ancora
attuali.
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leSabato 13 dicembre 2003ore 21
QuartettomanontroppoAMBARABÀ
con Raffaella Benetti (soprano), Beatrice Zuin (contralto),Piet
Paeshuyse (basso), Luigi Paganotto (tenore e arran-giatore)
Prendi un soprano, un contralto, un tenore e un basso con
lavoglia di giocare e scherzare con il pubblico e con la
musica,aggiungi un pizzico di leggerezza, un Do, un Mi, un Fa,
evoilà… Ambarabà: il nuovo spettacolo del Quartettomanon-troppo! I
nostri quattro cantanti usando la tecnica vocale “a
cappella”,intratterranno il pubblico con settanta minuti di
acrobazievocali mescolate con ironia, humour, gags e nonsense:
dall’-Halleluiah di Haendel a Maramao perché sei morto,
dall’Ou-verture vocale al Carillon, dal freddo al caldo: ovvero da
un’at-mosfera natalizia con tanto di nevicata al sensuale Besame
mu-cho. Chi dei quattro canterà per primo? Come ogni concertoche si
rispetti, prima di iniziare è di rigore… la conta:
“Am-barabàciccicoccò tre civette sul comò…”. In tutte le
salse,musicali naturalmente!...e non dimenticate i fazzoletti: vi
faranno piangere dal ri-dere!!
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leore 21
di Ugo Chiticon Lucia Poli, Simona Sanzòmusiche Giovanni
Zappalortoeseguite dal vivo da Simona Sanzò, Gregorio Matteo,
Er-manno Dodaro, Giovanni Zappalortoregia di Ugo Chiti
Ugo Chiti ha cucito addosso a Lucia Poli questo racconto
conmusica, tratto dal testo di Wilde: quasi un monologo inter-rotto
a tratti dagli interventi dei musicisti, che nel corso
dellafabulazione diventano personaggi e partecipano anche
all’a-zione teatrale. All’inizio è la governante che narra la
storia del-lo spettro, il tono si fa sempre più partecipe fino a
scivolarenell’identificazione; così il deliquio di lei diventa il
blateraredel fantasma, a cui fanno da contrappunto il realismo
piattoed ottuso dei contemporanei.Qui sta il tema centrale del
lavoro di Wilde: l’eterna lotta trarazionalità e fantasia,
l’infinita nostalgia per la perdita delmondo romantico, il fastidio
per la quotidianità. Da questocontrasto nascono gags gustose,
paradossi e battute esilaranti.
Sabato 10 gennaio 2004ore 21
Lucia PoliIL FANTASMA DI CANTERVILLE
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Sabato 17 gennaio 2004ore 21
Marco BalianiCORPO DI STATOIl delitto Moro
regia di Maria Magliettacon Marco Balianiricerca iconografica
Eugenio Buri
Il tessuto di questo spettacolo è il rapporto conflittuale tra
esi-genza di rivolta contro l'ingiustizia e assunzione del ruolo
digiustiziere. Ma come si fa a raccontare di Moro? Moro, anzicome
si dice, «il caso Moro» è forse e per molti aspetti insie-me – da
quello giudiziario a quello politico, da quello cultu-rale a quello
sociologico – il passaggio più drammatico e de-ciso per l’Italia
dopo la fine della guerra. Il materiale di docu-mentazione è
infinito, gli elementi contradditori tanti quantele zone oscure. Ho
cercato allora di ritornare laggiù, in primapersona, ricordandomi
di me in quei giorni, trovando nellemie esperienze di allora quelle
“piccole storie” che sole posso-no tentare di illuminare la Storia
più grande. Ho ripercorsomomenti dolorosi, senza perdere però le
atmosfere di queglianni, gli entusiasmi, i paesaggi metropolitani,
le contraddi-zioni.
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Il 15 agosto 1222 Francesco si trovava a Bologna, dove era
sta-to invitato a tenere un’orazione sul tema che stava più a
cuo-re in quel momento ai bolognesi: la guerra contro gli
imolesi,con il suo seguito di crudeltà, stragi e distruzione.
Francescosceglie di rivolgersi ai presenti con una “concione
giullaresca”,una predica basata sull’ironia. Dario Fo ha
ricostruito la “concione” di Bologna in una sortadi grammelot
italico medievale, impostandom la sequenzanarrativa sulla classica
“provocazione a rovescio” dei giullari,con l’esaltazione della
guerra e la condanna della pace.Mario Pirovano rappresenta con
passione il testo ricostruitoda Dario Fo, facendoci divenire parte
di quella folla di 5000persone che, nel bel mezzo della piazza del
Comune di Bolo-gna, ebbero la fortuna di assistere alla
straordinaria, ironica esempre viva provocazione di Francesco.
Sabato 24 gennaio 2004ore 21
Mario PirovanoLU SANTO JULLAREFRANÇISCO
di Dario Fo
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Sabato 7 febbraio 2004ore 21
EnsembleLA LOCANDIERA
adattamento e regia di Roberto Gigliocon Irma Sinico, Alessandro
Bonollo, Claudio Manuzza-to, Roberto Giglio, Filippo Minolfi,
Arsenio NicolettiCostumi Antonia Munaretti / Thierry
ParmentierProgettazione scenografica Martino Munarini
“Il teatro di Goldoni resterà un campo di osservazione ed un
la-boratorio sterminati per tutti. Con nuovi percorsi
interpretativi.Anche per questo, per la linfa inesauribile che da
lui continueràa venire al teatro, Goldoni nostro
contemporaneo.”
Jacques Lassalle
L’Ensemble, dopo avere esplorato il mondo goldoniano
dellaCommedia dell’Arte – riscoprendo alcuni dei canovacci
stori-ci, grazie all’attenta ricerca di Roberto Cuppone – dal
’93,anno del bicentenario, continua la sua ricerca con questa
Lo-candiera “compiuta”, che segnò un passaggio nel teatro italia-no
tra la Commedia dell’Arte e la riforma goldoniana, certoche il
Goldoni del periodo illuminista sia attuale oggi comeieri, per una
regia attenta e critica quindi, con criteri di colle-gialità nel
lavoro teatrale.
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letesto e regia di Bruno Stori e Letizia Quintavallacon Bruno
Storimusiche Alessandro Nidicollaborazione per la ricerca storica e
la documentazio-ne William Gambetta, Irene Di Jorio, Leonardo Di
Jorio
L’attore in un dialogo diretto con il pubblico, si confronta
conuna platea numerosa, su un tema importante come la dittatu-ra.
Un monologo tragicomico per platea illimitata, cioè pertutti quelli
che ci stanno…Un ometto solo sul palco, a tu per tu con i grandi
dittatoridella storia, soprattutto quella italiana.Un
ringraziamento al Grande Dittatore di Charlie Chaplinche è stata la
fonte di ispirazione e ha dato l’impulso alla crea-zione del
progetto.
Sabato 21 febbraio 2004ore 21
Teatro delle BricioleI GRANDI DITTATORI
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Lunedì 8 marzo 2004ore 21
Angela FinocchiaroBENNEIDE
di Stefano Bennicon Angela Finocchiaroregia di Cristina
Pezzoli
Lo spettacolo parte dalle poesie e dagli editoriali scritti
daStefano Benni, per cercare di raccontare il tempo presentecon la
leggerezza sferzante dell’ironia. Angela Finocchiaro, con
l’innocenza e lo stupore di una stra-lunata Alice contemporanea,
compie una sorta di viaggio nel“Paese dei Meravigliosi Orrori” e
con favole, invettive, breviliriche, lucide cronache e musica dà
vita ad una narrazioneteatrale un po’ blob, che cerca di ritrovare
un senso al caos deldisincanto.
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Domenica 16 novembre 2003, ore 16
Filarmonica ClownMASTRO PINOCCHIOdi G.Pizzol, R.Sarticon Valerio
Bongiorno,
Piero Lenardon, Carlo Rossiregia di Renato Sarti
Lieve, festoso, invincibile, Pinocchio hasopportato ed è
sopravvissuto a tutte leinterpretazioni. È il libro italiano più
tra-dotto e più venduto nel mondo. Un ca-polavoro assoluto. Ora la
FilarmonicaClown ha deciso, ultima tra i tanti, dimettere in scena
questo classico… Speria-mo Collodi non ne abbia a male!
Domenica 21 dicembre2003, ore 16
Fondazione AidaVARIETÀ DI NATALEdi Silvio Truccano e Andrea
deManincorcon Andrea de Manincor, ElenaMerlo, Sabrina Modenini,
SilvioTruccanomusiche dal vivo Marco Olivieri
Improvvisazione, musica, canzoni, poesia e malinconia, il
ri-cordo antico della notte più intensa e magica dell’anno.
In-somma, un varietà natalizio… per grandi e piccini, come
sisarebbe detto un tempo; uno scambio continuo tra platea
eattori-presentatori, improbabili cantanti e strumentisti. Cin-que
interpreti che provocheranno il pubblico con l’elezionedella
miglior storia natalizia.
Domenica 18 gennaio 2004,ore 16
Fondazione AidaPIERINO E IL LUPOtesto e voce di Dario Foscene e
illustrazioni di EmanueleLuzzaticon Andrea Caltran / Mirco
Cittadi-ni, IIlaria Formasini e FrancescaZoppeiregia di Nicoletta
Vicentini
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Tre attori pasticcioni mettono in scena, o permeglio dire
cercano di farlo, la ben nota favolamusicale “Pierino e il lupo” di
Sergej Prokofiev.Già dal nome complicato iniziano i primi
pro-blemi, e i tre sono costretti a improvvisare ed in-ventare idee
strampalate, cercando la complicitàdel pubblico, per orientarsi fra
gatti, papere, lu-pi, corni e clarinetti. Per fortuna su di loro
regna indiscussa la fi-gura del Grande Narratore che, con la sua
voce, li guida sicurolungo il percorso della fiaba.
Domenica 15 febbraio 2004, ore 16
Teatrino dell’ESIL MANIFESTO DEI BURATTINItesto, baracca,
burattini e regia di Vittorio Zanella
Varietà musicale in 10 numeri della durata di circa 7
minutil’uno, ciascuno preceduto dauna breve presentazione
di-dattica e storica. Lo spettaco-lo vuole ripercorrere,
dalleorigini (vedi Commedia del-l’Arte) ai giorni nostri, le
dif-ferenti fasi del teatro di figurao d’animazione, attraverso
te-matiche culturali differentidel nostro secolo.
Domenica 14 marzo 2004, ore 16
Teatro dei VagantiHANSEL E GRETELcon Giovanni Signori e Chiara
Tiettoregia di Giovanni Signori
Hansel e Gretel è certamente una delle fiabe più conosciute
deifratelli Grimm. Nella riduzione teatrale della fiaba, nel
deside-rio di proporla ad un pubblico bambino e non solo ai
fanciul-li, abbiamo operato all’interno della tradizione.
Ricercavamoquell’atmosfera d’incanto che ricordiamo o che vogliamo
ri-cordare quando, anche a noi bambini, ci raccontavano
dellefiabe.Quell’incanto l’avremmo voluto ricreare nonattraversouna
semplice narrazione, ma con lo strumento della
rappre-sentazione.
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teMartedì 25 novembre 2003, ore 10
Teatro dei ColoriIL MAGO DEI NUMERIanimatori Fausto Leonio,
Paola Munzitesto e regia di Gabriele Ciaccia
fascia d’età: 8-14 anni • tecnica: teatro d’attore e di
figura
In una notte come tutte le altre, Roberto si addormenta, e traun
sogno e l’altro arriva un incubo fatto di numeri. Sì perchéa volte
i numeri spaventano. Chi non ricorda quella strana be-stiolina che
è la matematica, uno scoglio che sembrava insor-montabile, che
invece apre e svela tutti i suoi segreti? E cosìuno strano piccolo
mago buffo, simpatico e birichino, glipropone strani giochi di
parole e piccole magie con i numeri.
Martedì 2 dicembre 2003, ore 10
Gli AlcuniIL SEGRETO DI MAGA CORNACCHIAtesto e regia di Sergio
Manfiocon Laura Fintinafascia d’età: 3-8 anni • tecnica: teatro
d'attore e grandipupazzi in gommapiuma
Rodomonte, cane pastore, è partitoalla ricerca di tre pecore che
si sonoperdute. I suoi amici Calzino, Idea eBlu Blu vengono a
sapere che quel-le sono sotto un incantesimo di Ma-ga Cornacchia
che complotta col ca-po dei lupi per diventare la reginadella
Valle. Lo spettacolo è una fiaba avventurosa che parla diamicizia,
solidarietà e del valore della coesione per ottenere unrisultato.
Musica e canzoni sono elementi determinanti dellarappresentazione e
potranno essere forniti come supporto allavoro approfondimento da
parte degli insegnanti.
Venerdì 12 dicembre 2003, ore 10
Teatro Stabile in ReteFIGARO FIGARO!con Sandro Fabiani, Massimo
Pagnoni, VittorioTranquilliregia, scene e costumi di Fabrizio
Bartoluccifascia d’età: 8-14 anni • tecnica: teatro d’atto-
re con figure
Nuova versione (moderna e piena di gioia) de Il Barbiere
diSiviglia. È un’opera buffa, o meglio, una buffa opera. Sì,
poi-ché qui ci troviamo di fronte ad una commedia (quella
diBeaumarchais) che sta dentro ad un’opera (quella di Rossini),in
uno strano teatro di marionette che sta dentro un teatrod’attori.
Insomma un gioco caleidoscopico dove i generi simescolano.
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Martedì 16 dicembre 2003, ore 10
Compagnia degli SbuffiPULCINELLAE LE STREGHE DI BENEVENTOcon
Stefano Moffa e Michele Schiano Di Colaregia Luigi Cesaranofascia
d’età: per tutti • tecnica: attori e burattini
Produzione tutta da ridere, dove vedre-mo il nostro eroe in
compagnia dell’in-separabile amico Felice Sciosciamocca,incontrare
nientedimeno che le terribilistreghe di Benevento e carpire loro
tut-ti i segreti. Lo spettacolo, recitato in unelegante teatro di
legno dipinto, mesco-la sapientemente l’antica arte burattine-sca
con il teatro d’attore.
Martedì 10 febbraio 2004, ore 10Giallo Mare Minimal
TeatroALBEROLezioni di Geografiaregia di Vania Pucci e Lucio
Dianacon Vania Pucci e Ornella Stabilefascia d’età: 3-10 anni •
tecnica: teatro d’attore,immagini e oggetti
Il ciclo vitale dell’albero ci parla di tempo (tanto), di
vita(niente muore, lascia il posto ad una nuova nascita), di
vitasociale intorno a lui. Gli alberi hanno tante storie da
raccon-
tare che sono poi le nostre storie, lestorie di tutti. In
Giappone si diceche se possiedi un bonsai devi cu-rarlo perché è
come se fosse te stes-so: se sta male, stai male anche tu.Piantare
gli alberi o tagliarli è unagrande responsabilità!
Lunedì 15 , Martedì 16 marzo 2004, ore 10Teatro dei VagantiLA
STORIA DI IQBALregia di Giovanni Signori con Mariella Soggia e
Chiara Tiettofascia d’età: 8-12 anni • tecnica: teatro d’attore
Lo spettacolo ripercorre le vicende narrate nell’omoni-mo
romanzo dello scrittore Francesco D’Adamo. È in-fatti la storia di
Iqbal Masih, un ragazzo diventato intutto il mondo il simbolo della
lotta contro lo sfrutta-mento del lavoro minorile.
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PROGETTO DANZAIl progetto comprenderà momenti dispettacolo e di
formazione breve (sta-ge), con il coinvolgimento delle Scuo-le di
Danza presenti sul territorio della
Bassa veronese e nei Comuni mantovani confinan-ti, fino alla
città di Mantova.Le tre giornate saranno curate da:• Compagnia
Ersilia Danza: con la partecipazione
dei ballerini e coreografi Silvia Bertoncelli e Gior-gio
Gobbi;
• Scuola di Danza di Elena Filippi, con la parteci-pazione della
ballerina e coreografa Elena Filippi.
L’evento si svilupperà in tre giornate, con il seguen-te
programma:
Venerdì 7 novembre 2003
ore 14.30
Selezione di dieci scuole di danza tra le iscritte.Prove per la
preparazione del Galà.A cura di Elena Filippi
Sabato 8 novembre 2003
ore 10.30-14.30
Stage di “Passo a due” curato da Silvia Bertoncellie Giorgio
Gobbi.Età minima degli allievi: anni 16
ore 21.00 Spettacolo di danza
Compagnia Ersilia DanzaHANSEL & GRETHELCoreografia e danza
di Silvia Bertoncelli e Giorgio GobbiMusiche originali di Marco
RemondiniLuci di Enrico BerardoProduzione di Ersilia Danza
INGRESSO € 8,50
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Hansel e Grethel, due facce di un’unica medaglia, il maschile
eil femminile di un’unica personalità, la tenerezza e la
crudeltà,le lacrime e la paura che convivono con il coraggio e la
detrmi-nazione fino al gesto ultimo dell’assassinio.Una danza che
vive di intensi contrasti, densa, delicata e crudaallo stesso
tempo, come la fiaba da cui trae ispirazione, per
dueautori-interpreti che negli anni hanno accumulato una
svilup-pata sensibilità e un’eccepibile esperienza di lavoro in
coppia.
Domenica 9 novembre 2003
pomeriggio Prove del Galà
ore 21.00 Spettacolo di danza
GALÀ DELLA DANZAa cura di Elena Filippi
Frutto delle selezion a cura di Elena Filippi, questa serata
vedràimpegnate in un Gran Galà dieci delle scuole scuole di
danzapresenti sul territorio della Bassa veronese e dei Comuni
manto-vani confinanti.
INGRESSO € 8,50
Gli eventi speciali del Progetto Danza sono realizza-ti in
collaborazione con MusicAurea e con l’Assesso-rato alla Cultura
della Provincia di Verona, Assesso-re Adimaro Moretti degli
Adimari
Quota di iscrizione allo stage di “Passo a due” (sabato
8novembre) di € 10,00, compresiva di ingresso gratuito al-lo
spettacolo di danza “Hansel & Grethel” (sabato 8 no-vembre) e
al Galà della Danza (domenica 9 novembre).
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Venerdì 31 ottobre 2003ore 21
Nino Rota QuintetCONCERTOAnna Maria Braconi e Nino Rota
Quintet
All’inizio del ’700 si afferma gradualmente un genere musica-le
trascritto o pensato per piccoli gruppi strumentali, esegui-to in
ambienti intimi e ristretti. Da questa prassi nasce la de-finizione
di “musica da camera”, in contrapposizione ai gene-ri operistico e
sinfonico, proposti, invece, in spazi ampi e perun pubblico più
numeroso.Lo stesso spirito amichevole, conviviale e ricreativo, ha
spin-to, nel 1984, cinque strumentisti, tutti dell’area del
Fermano,a formare l’attuale Nino Rota Quintet.
INGRESSO € 8,50
Venerdì 19, sabato 20 e domenica 21marzo 2004, ore 21
Gruppi GiovaniCONCERTI
Tre serate “esplosive” con le band musicali di Nogara.
Prota-goniste assolute delle scene, proporranno il loro
repertorioviaggiando tra i diversi generi e stili musicali: rock
psichedeli-co, progressive, italiano, cover. Segni particolari:
autentica evulcanica passione per la musica! Vi travolgerà.
INGRESSO GRATUITO
Le serate di musica sono realizzate in collaborazionecon
MusicAurea e con l’Assessorato alla Cultura del-la Provincia di
Verona, Assessore Adimaro Morettidegli Adimari
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tiL’Arte fatta dai ragazzi
Durante i mesi di aprile e maggio le proposte del Tea-tro
Comunale di Nogara proseguono con la rassegna diteatro amatoriale,
per valorizzare energie, intelligenze,competenze e culture presenti
nel nostro Paese. Voglia-mo che il nostro teatro diventi un
cantiere aperto al«volontariato culturale» operante nella
Bassa.
Infine, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno si
terràTEATRANDO TEATRANDO - L’Arte fatta dai ragazzi, larassegna
degli spettacoli prodotti dalle scuole di Noga-ra.
Corso di formazione per giovani attori«Il Teatro dello
Stupore»
Rassegna di Teatro Amatoriale
Eccoci arrivati alla quinta edizione de “Il Teatro
delloStupore”; corso per giovani attori incentrato sulle
speri-mentazioni delle diverse tecniche amatoriali.
Anchequest’anno, come i precedenti, nella primavera 2004presso il
Teatro Comunale di Nogara verranno organiz-zati gli incontri
laboratoriali diretti da Lorenzo Bassot-to, attore e regista
professionista della Fondazione Aida.Il corso si concluderà con un
saggio finale presso il tea-tro. La proposta si rivolge a tutti
coloro che desideranoprovare la magia del palcoscenico e
sperimentare l’artedell’attore. Al termine del laboratorio a tutti
i parteci-panti verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Ilcorso è promosso dal Comune di Nogara in collabora-zione con
Fondazione Aida.
Per informazioni: Fondazione Aida, tel. 045 8001471
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Che cos’è OdisseoLa carta Odisseo è un nuovo servizio di
biglietteria che il TeatroComunale di Nogara ha pensato di offrire
per dare a tutti la pos-sibilità di costruirsi cartelloni su
misura.Odisseo è disponibile per 10 spettacoli al prezzo scontato
del 20%. Viassicurerete così un credito aperto con il Teatro dal
quale attingereogni volta desideriate assistere agli spettacoli del
cartellone serale.Perché acquistare carta OdisseoPer poter
scegliere liberamente tutti gli spettacoli proposti conuno sconto
costante del 20% e con la possibilità di acquistare inanticipo i
biglietti per gli spettacoli che non volete rischiare di per-dere
un giorno prima della messa in vendita al pubblico.Dove si acquista
OdisseoPresso la biglietteria del Teatro Comunale di Nogara durante
tut-ti i giorni di apertura della biglietteria.Come funziona
OdisseoOdisseo vi consente di accedere a tutti gli spettacoli
teatrali pro-posti dal Teatro Comunale di Nogara. Odisseo non è una
tesserapersonale e consente l’acquisto di un numero illimitato di
bigliet-ti per ogni spettacolo e per ogni ordine di posto.Ad ogni
acquisto l’importo viene detratto a scalare dal valore di par-tenza
della vostra carta Odisseo fino ad esaurimento del credito.
Teatro Comunale di Nogara (VR)Foto di Paolo Castiglioni
TEATRO COMUNALE DI NOGARA
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odisseostagione teatrale
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Ingresso a tutti gli spettacolia prezzo ridotto
esibendo la tessera
La riduzione si ottiene esibendo la tesseraal botteghino
(massimo 2 persone)
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TEATRO • DANZA • MUSICA2003-2004
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