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Identificazione precoce del rischio
DSA
il test SPEED e
la Piattaforma GiADA
°Franceschi S., °°Savelli E.
° Centro Studi Erickson (Trento),
CentralMente Centro Neuropsicologia Clinica dello Sviluppo
(Ascoli Piceno)
°° UO NPIA AUSL Rimini
SPEED
Screening Pre-scolare
in Età Evolutiva - Dislessia Savelli E., Franceschi, S., Fioravanti B.
Erickson, 2013
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SPEED è uno strumento semplice,
basato sulla conoscenza delle lettere,
per l’individuazione precoce, nell’ultimo
anno della scuola dell’infanzia, dei
bambini a rischio di sviluppare un
Disturbo Specifico dell’Apprendimento
SPEED
Legge 170/2010 (dell' 8/10/2010)
Art. 3
Diagnosi
1. La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici gia'
assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed e' comunicata
dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non
sia possibile effettuare la diagnosi nell'ambito dei trattamenti specialistici erogati dal
Servizio Sanitario Nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane,
strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia
effettuata da specialisti o strutture accreditate.
2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attivita' di recupero didattico mirato,
presentano persistenti difficolta', la scuola trasmette apposita comunicazione alla
famiglia.
3. E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia,
attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi,
idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli
regionali di cui all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attivita' non costituisce, comunque,
una diagnosi di DSA.
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Il Disturbo Specifico di Apprendimento
della Letto-Scrittura
Alla fine del primo anno scolastico, in quasi ogni classe,
almeno un bambino non avrà imparato a leggere e a scrivere.
Questo bambino non ha avuto un “cattivo” insegnamento,
né genitori disattenti; non ha alcun deficit intellettivo, né
sensoriale, e il suo comportamento, per ora, è sufficientemente
adattato alle richieste scolastiche.
Questo bambino ha un Disturbo Specifico di Apprendimento.
Queste sono le cifre che emergono dagli studi epidemiologici
più rigorosi, 3,5:100, vale a dire circa un bambino ogni 30.
Un fenomeno di vaste proporzioni, ma poco riconosciuto.
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E’ possibie invertire questa situazione ?
Probabilmente SI’, attraverso attività
sistematiche di identificazione precoce,
(così come richiesto dalla Legge 170/2010,
già a partire dall’ultimo anno della scuola
dell’infanzia), dei bambini che presentano
un rischio di future difficoltà ad apprendere
la lingua scritta
E’ possibile un’identificazione così precoce? ancora prima dell’insegnamento formale
della Letto-Scrittura?
E’ l’origine costituzionale dei DSA che rende
possibile rintracciarne la potenziale presenza,
già fin dai primi anni di vita (Lyytinen e al., 2001),
anche se la predisposizione neurobiologica
interagisce con numerosi fattori ambientali.
In ogni caso, nei paesi anglosassoni e scandinavi le
pratiche di identificazione precoce sono collaudate
e praticate ormai da molti anni
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Chi se ne dovrebbe occupare?
In prima istanza la SCUOLA attraverso un iter che
si articola in tre fasi: individuazione degli alunni che presentano difficolta signifìcative
di lettura, scrittura o calcolo;
attivazione di percorsi didattici mirati al recupero di tali difficoltà;
segnalazione dei soggetti "resistenti" all'intervento didattico.
di concerto con gli operatori della SANITA’, attraverso
la stipula di specifici protocolli di intesa che definiscano:
i rispettivi ruoli
le modalità, i tempi, le procedure, gli strumenti
le modalità di comunicazione dei risultati
(Decreto Attuativo del 17 aprile 2013)
Legge 170/2010 (dell' 8/10/2010)
Art. 3
Diagnosi
1. La diagnosi dei DSA e' effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici gia'
assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed e' comunicata
dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non
sia possibile effettuare la diagnosi nell'ambito dei trattamenti specialistici erogati dal
Servizio Sanitario Nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane,
strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia
effettuata da specialisti o strutture accreditate.
2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attivita' di recupero didattico mirato,
presentano persistenti difficolta', la scuola trasmette apposita comunicazione alla
famiglia.
3. E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia,
attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi,
idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli
regionali di cui all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attivita' non costituisce,
comunque, una diagnosi di DSA.
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Legge 170/2010 (dell' 8/10/2010)
Art. 7
Con decreto del Ministro dell‘Istruzione, dell‘Universita' e
della Ricerca, di concerto con il Ministro della Salute, previa
intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano,
si provvede, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore
della presente legge, ad emanare linee guida per la predisposizione
di protocolli regionali, da stipulare entro i successivi sei mesi, per
le attivita' di identificazione precoce di cui all'articolo 3, comma 3.
(Il Decreto Interministeriale è stato emanato il 13 Aprile 2013)
Presupposti dell’identificazione precoce
Il principale presupposto teorico su cui
si fonda la possibilità di identificare già
in età di scuola dell’infanzia i bambini
“a rischio” è che esista una continuità
tra le conoscenze implicite che i bambini
sviluppano riguardo alla Lingua Scritta e
le competenze che sviluppano in seguito
attraverso l’insegnamento formale
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Presupposti dell’identificazione precoce
Un secondo fondamentale aspetto riguarda
l’esistenza di abilità che sono pre-requisiti
dell’apprendimento formale, primo tra tutti
lo sviluppo del Linguaggio Orale e della
capacità di riflettere sulla sua forma,
indipendentemente dal suo contenuto, vale a
dire la Consapevolezza Meta-Linguistica, di
cui la Consapevolezza Fonologica costiuisce
l’aspetto maggiormente coinvolto nell’appren-
dimento della Lingua Scritta
Il rapporto del National Early Literacy Program (una Commisione
intergovernativa statunitense) ha evidenziato, sulla base di una rassegna
estensiva della letteratura esistente, i principali indicatori e precursori
dell’acquisizione della lingua scritta:
• la conoscenza alfabetica, cioè la conoscenza dei nomi e dei suoni
associati alle lettere;
• la consapevolezza fonologica, intesa come la capacità di rilevare,
manipolare o analizzare gli aspetti fonologici del linguaggio orale
(inclusa la capacità di distinguere e segmentare parole, sillabe e fonemi),
indipendentemente dal significato;
• la denominazione rapida automatizzata (RAN) di lettere, numeri,
oggetti e colori, cioè la capacità di nominare rapidamente, una sequenza
ripetuta casualmente di lettere, numeri, oggetti o colori;
• la capacità di scrivere lettere isolate o il proprio nome;
• la memoria fonologica, intesa come la capacità di ricordare informazioni
in forma orale per un breve periodo di tempo.
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Scarborough (2005)
Quando comincia l’apprendimento
della Letto-scrittura ?
Non possiamo rispondere con certezza a questa domanda, ma è
importante rilevare che i bambini vivono immersi in un mondo
fatto di parole scritte, che da un certo punto in poi attraggono la
loro attenzione e questo si concretizza:
• da un lato con richieste agli adulti di sapere cosa sono quegli
strani “oggetti” e che funzione hanno
• dall’altro con l’elaborazione di ipotesi, più o meno ingenue sul
loro valore e sul loro significato
Come hanno ben dimostrato gli studi di Ferreiro e Teberoski.
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Quando comincia l’apprendimento
della Letto-scrittura ?
Questo progressivo interesse verso le parole “scritte” crea le basi
per un apprendimento implicito del nome o anche del valore
fonetico delle lettere, a cominciare dalla lettera iniziale del proprio
nome e spesso anche delle altre lettere che lo compongono.
In buona misura la scelta di SPEED di esaminare la conoscenza
delle lettere, si fonda proprio su questa constatazione di un
apprendimento implicito precoce, che non passa necessariamente
dai canali di un insegnamento formale (che avverrà solo più tardi)
Quando comincia l’apprendimento
della Letto-scrittura ?
Ci sembra quindi importante sottolineare, a scanso di equivoci,
che SPEED non presuppone che i bambini esaminati abbiano
ricevuto un insegnamento formale, precoce e anticipato.
Anzi, se questo fosse accaduto, probabilmente la sua
somministrazione non avrebbe neppure molto senso.
Tuttavia, abbiamo fondati motivi per ritenere che le probabilità
che questo possa essere accaduto sono estremamente basse
data la legittima ritrosia delle insegnanti della Scuola dell’Infanzia
ad anticipare l’insegnamento della lingua scritta.
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Quando comincia l’apprendimento
della Letto-scrittura ?
Purtroppo, anzi, questa ritrosia è così profondamente radicata,
che le insegnanti rinunciano anche a sviluppare un atteggiamento
di curiosa osservazione delle “teorie ingenue” che i bambini
sviluppano attorno alla lingua scritta, attribuendo uno scarsissimo
valore alla cosa, e non immaginando che già lì si gettano le basi
dei futuri apprendimenti ma anche delle future difficoltà.
Questo fatto è particolarmente sfortunato se si considera che il
primo e principale strumento di identificazione precoce delle
difficoltà di Letto-Scrittura è l’osservazione dell’insegnante.
(Decreto del 13/4/2013 e anche Linee-Guida del Luglio 2011)
Perché la conoscenza delle lettere è
un indice predittivo così potente? Il principale motivo risiede probabilmente nel fatto che
la denominazione delle lettere costituisce un’indice della
predisposizione a collegare tra loro modalità sensoriali
diverse, e cioè codici visivi e codici fonologici.
Questo in essenza è anche il “cuore” della capacità di lettura,
una capacità che certamente non è innata, ma necessita di
una mediazione culturale per svilupparsi, come sembrano
dimostrare anche i recenti studi di NeuroImmagine funzionale
che documenta il costituirsi di circuiti neurali dedicati che
collegano le aree della corteccia visiva a quelle del linguaggio
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Perché la conoscenza delle lettere è
un indice predittivo così potente?
A tale riguardo una dato che spesso viene rilevato dagli
insegnanti, dagli stessi genitori e dai clinici, è proprio la
difficoltà che alcuni bambini manifestano nell’apprendere
stabilmente le corrispondenze lettera-suono, anche dopo
l’inizio del percorso di istruzione formale.
Questo dato è stato confermato sperimentalmente in alcune
ricerche su alunni dislessici
(Snowling, 1980; Gang e Siegel, 2002)
Modalità dell’identificazione precoce
Esistono diverse possibilità per realizzare
l’obiettivo di una identificazione precoce,
ognuna con specifici vantaggi e svantaggi:
Osservazione naturalistica dell’insegnante
Osservazione guidata dell’insegnante
Misurazione oggettiva dell’abilità o di suoi
precursori
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Vantaggi Non prevede sforzi organizzativi e costi economici aggiuntivi
E’ ecologica e poco invasiva, non alterando il contesto in cui
l’osservazione viene realizzata
Consente di protrarre l’osservazione lungo tempi prolungati
e in situazioni variate
Svantaggi Spesso non è guidata concettualmente (cosa osservare)
E’ inevitabilmente influenzata dalla soggettività di chi osserva
Rimane una valutazione qualitativa, ma non quantitativa del
fenomeno che si vuole osservare
Osservazione naturalistica dell’insegnante
Vantaggi Sforzi organizzativi e costi economici aggiuntivi limitati
E’ guidata concettualmente (attraverso griglie osservative)
E’ ecologica e poco invasiva
L’osservazione è riferita a intervalli temporali prolungati
e a situazioni variate, ma spesso è retrospettiva
Svantaggi Resta comunque influenzata dalla soggettività di chi osserva
Pur potendo avere un carattere quantitativo, non è una
misurazione diretta dell’abilità che si vuole osservare
Osservazione guidata dell’insegnante
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Vantaggi E’ una misura quantitativa standardizzata (cioè replicabile)
dell’abilità che si intende osservare
Conseguentemente è una misura sufficientemente oggettiva,
poco influenzata dall’osservatore
E’ sempre concettualmente guidata da un razionale che ne
attesta la validità
Svantaggi Richiede sforzi organizzativi e costi economici aggiuntivi
L’osservazione non è continua, ma si basa su prelievi effettuati
ad intervalli temporali prestabiliti
Misurazione oggettiva dell’abilità o di suoi precursori
Modalità dell’identificazione precoce
La modalità di identificazione precoce
che si realizza attraverso una misurazione
oggettiva dell’abilità o di suoi precursori,
spesso si presenta come una attività
organizzata, diretta ad ampi strati della
popolazione oggetto dell’indagine,
assumendo la forma di uno Screening
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Che cos’è uno screening ?
E’ un’attività organizzata di identificazione
di indici predittivi, capaci di anticipare
precocemente il manifestarsi di un disturbo,
rivolta ad ampi strati della popolazione
Caratteristiche dello Screening (1)
PROVE SEMPLICI
RAPIDE DA SOMMINISTRARE
MEGLIO SE COLLETTIVE
POCO COSTOSE
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Caratteristiche dello Screening (2)
POTERE PREDITTIVO
Sensibilità
(capacità di identificare i “veri positivi”)
Specificità
(capacità di escludere i “veri negativi”)
far individuare precocemente soggetti a rischio
aiutare i bambini che, nonostante l’impossibilità di anticipare una diagnosi, possono cercare e ottenere
un aiuto precoce, all’interno della finestra evolutiva in
cui l’intervento (ri)abilitativo è maggiormente efficace;
attivare percorsi intrascolastici di recupero mirato, con attività di potenziamento fonologico e meta-fonologico, rivolte principalmente ai bambini emersi dallo screening come “a rischio“, ossia con ritmi più lenti di apprendimento della letto-scrittura;
Prevenire le difficoltà che possono insorgere successivamente e con esse il disagio psicologico vissuto dagli alunni
Quali vantaggi offre lo screening?
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Scopo dello screening
Identificare una condizione di rischio
NON E’ UNA DIAGNOSI
Strumenti per attività di
identificazione precoce del
Rischio DSA
Test SPEED Piattaforma GiADA
- Ultimo Anno
Scuola
dell’Infanzia
- Insegnanti e
clinici
- Scuola Primaria
e Secondaria I°
Grado
- Insegnanti
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Abilità predittive della lettura in età prescolare (Scarborough, 2005) SPEED
Principali indicatori predittivi dell’acquisizione della letto-scrittura (NELP), 2009)
1) La conoscenza alfabetica, cioè la conoscenza dei nomi e dei suoni associati alle lettere;
2) La consapevolezza fonologica, intesa come la capacità di rilevare, manipolare o
analizzare gli aspetti fonologici del linguaggio orale (inclusa la capacità di distinguere e
segmentare parole, sillabe e fonemi), indipendentemente dal significato;
3) La denominazione rapida automatizzata (RAN) di lettere, numeri, oggetti e colori,
cioè la capacità di nominare rapidamente, una sequenza ripetuta casualmente di lettere,
numeri, oggetti o colori;
4) La capacità di scrivere lettere isolate o il proprio nome;
5) La memoria fonologica, intesa come la capacità di ricordare informazioni in forma
orale per un breve periodo di tempo
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Valuta tre ambiti delle prime conoscenze alfabetiche
Dopo 4 anni di progettazione, sviluppo e ricerca
Prova di Riconoscimento di Lettere Prova di Denominazione di Lettere Prova di Scrittura di Lettere
Indice di “Conoscenza Alfabetica”
SPEED
Criteri di costruzione
Semplicità di somministrazione (software che gestisce le anagrafiche, inserimento delle risposte,
scooring e la valutazione quantitativa)
Rapidità di somministrazione
(mediamente il tempo di svolgimento è di 10 minuti ad alunno)
Analisi della difficoltà inter prova e intra item
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Analisi della difficoltà inter prove e intra item
% media di correttezza
Iniziare con successo
Prova di Riconoscimento di Lettere
Prova di Denominazione di Lettere (anche Scrittura di Lettere)
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Validazione Psicometrica
Validazione Psicometrica
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Validazione Psicometrica
Libretto in cui sono contenute 2 prove + foglio per prova di
scrittura di lettere
Computer con Software per la registrazione delle risposte del
bambino
Materiali
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Obiettivo (individuare precocemente alunni a rischio di DSA)
Ambito Scolastico Ambito Clinico
1° Valutazione
2° Valutazione
Attività di potenziamento
Metodologia di intervento (170/10 e Decreto Interm. 17 Aprile 2013)
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Indici di rischio per la I° e II° somministrazione
Gli aspetti innovativi di SPEED
Campione Dinamico (aggiornamento dei dati normativi ogni anno)
L’unico strumento che valuta in modo specifico e diretto l’abilità della <<conoscenza delle lettere>> prima dell’inizio del percorso formale di insegnamento
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Rapidità e Precocità nell’individuare alunni che possono presentare difficoltà
nell’apprendimento della LS
Libretto Spiralato Software
(2 installazioni)
PIATTAFORMA
MULTIMEDIALE
per la VALUTAZIONE
E LA GESTIONE INTERATTIVA DELLE ABILITA’ DI APPRENDIMENTO
Contesto normativo: la Legge 170/2010Norme in materia di disturbi speci ci di apprendimento
La Legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disgra a, la disortogra a e la
discalculia quali disturbi speci ci dell’apprendimento (DSA) e persegue,
tra le altre, la seguente nalità: garantire il diritto all’istruzione alle
persone con DSA, favorendo il successo scolastico, assicurando una
formazione appropriata, adottando forme di veri ca e di valutazione
adeguate alle necessità formative degli studenti e promuovendo la
diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi.
La soluzione EricksonLe Edizioni Centro Studi Erickson, con la supervisione scienti ca del
prof. Cesare Cornoldi e del prof. Giacomo Stella, propongono un
servizio di valutazione e intervento didattico nei principali ambiti di
apprendimento per la Scuola primaria e secondaria di primo grado,
basato su un innovativo sistema multimediale, progettato a partire da
un modello psicopedagogico fondato su indicazioni scienti che condivise
a livello internazionale e su una rigorosa catalogazione di abilità, processi
e sottoprocessi cognitivi coinvolti nell’apprendimento.
PIATTAFORMA MULTIMEDIALE PER LA VALUTAZIONE E LA
GESTIONE INTERATTIVA ABILITÀ DI APPRENDIMENTO
PERCORSI E MATERIALI DIDATTICI PERSONALIZZATI PER IL RECUPERO E POTENZIAMENTO
NUMERO E CALCOLOLETTOSCRITTURA PROBLEM SOLVING
PACCHETTO
BASE
PACCHETTO
BASE
Corso
Consulenza
Consulenza
Valutazione
Valutazione
Restituzione
Restituzione
Materialididattici
Materialididattici
Corso
SCUO
LA
PRIM
ARIA E
SECO
NDARI
A DI
PRIM
O GRA
DO
3 anni di ricerca-sviluppo e sperimentazione
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Alcune caratteristiche di GiADA (1)
La metodologia di intervento è coerente con il percorso previsto dalla Legge 170
(Individuazione alunni con difficoltà negli apprendimenti, attività di potenziamento
didattico e verifica di alunni con difficoltà “resistenti”) e con il Decreto
Interministeriale.
Gli strumenti di valutazione delle abilità hanno caratteristiche di affidabilità ed indagano le abilità basandosi su più accreditati modelli evolutivi e neuropsicologici dello sviluppo. I Laboratori didattici vengono predisposti in base alle reali necessità degli alunni e utilizzano due tipologie di Learning Object (testuali e interattivi) La banca dati normativa si aggiorna costantemente e permette una valutazione più raffinata delle abilità.
Sistema Modulabile che si adatta alle risorse strumentali della scuola (ad es. presenza/assenza di internet è possibile utilizzare un programma portabile per il caricamento delle risposte degli alunni) Consente una fotografia completa dell’andamento evolutivo (in termini di apprendimento delle abilità) della classe e dei singoli alunni Consente di rilevare la presenza di eventuali difficoltà negli apprendimenti e di intervenire con attività didattiche mirate
Alcune caratteristiche di GiADA (2)
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1a somministr.
prove
2a somministr.
prove
Valutazione quantitativa e qualitativa
Restituzione intermedia
Restituzione finale
Scelta dei materiali
didattici (DSS)
Monitoraggio e supporto
consulenziale
Programmaz. intervento
Formazione insegnanti
Valutazione quantitativa e qualitativa
Analisi bisogni
(ambito e classe)
Preparazione intervento
Laboratori didattici
Metodologia di intervento
Formalizzazione della Metodologia di Intervento
Ins. Ref. Ins. Cl. Form.
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Insegnante di Classe
Insegnante Referente del
Progetto
Formatore Erickson
Somministra le prove
Valutazione delle prove e predisposizione del Laboratorio Didattico
Attori e Ruoli
Esegue il Laboratorio Didattico
Carta-Matita
(Off-Line)
Informatizzati
(On-Line)
• Dettato 16 Parole
• Dettato 26 Parole
• TRPS
• AC-MT Collettiva
• AC-MT Individuale
• Il Confronto
• TRPS
• SPM
• Comprensione del testo
• Decisione Lessicale
• AC-MT
Strumenti di valutazione
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Punteggio grezzo di ogni variabile della prova
Note Qualitative (ad es. errori)
Osservazioni dell’Insegnante
BANCA DATI
NORMATIVA
“DINAMICA”
RII, RA, PS, PO
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DSS
(Sistema di Supporto alla
Decisioni)
• Abilità strettamente
correlate (metaf. per lettura)
• Abilità necessarie (lettura
per scrittura)
Ricerca Manuale
con Motore a
faccette
Laboratorio Didattico
Letto-Scrittura 1°Primaria - 3° Sec. I° Grado
Comprensione del testo 2°- 5° Primaria
Calcolo-Numero 1°- 5° Primaria
Problem Solving 3°- 5° Primaria
Tipologia di Progetti
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Piattaforma GiADA per le Scuole: www.giada.erickson.it
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