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N° 24 - Nuova Serie, Ottobre-Dicembre 2010Supplemento a L’Eco di
San Gabriele, Dicembre 2010 Sped. in a.p. -45% art.2 comma 20/c
legge 662/96
SINODO GENERALE GENERAL SYNOD SÍNODO GENERAL
XIV
SOLIDARIDADPARA UNA NUEVA VIDA Y MISIÓN
SOLIDARIETÀPER UNA NUOVA VITA E MISSIONE
ROMA 2010
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INDICE
“NEL CAMMINO DELLA RISTRUTTURAZIONECON GENEROSITÀ E SPERANZA”P.
José Luis Quintero Sanchez, C.P (CORI) . . . . . . . . . . . . . .
pag. 3
RELAZIONE DEL SUPERIORE GENERALEAL XIV SINODO GENERALEPRIMA
PARTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . » 4
SECONDA PARTE - RIPARTIAMO DA CUERNAVACA . . » 6
TERZA PARTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . » 10
CRONACHE DEL XIV SINODO GENERALECOMISSIONE PER LA REDAZIONE . .
. . . . . . . . . . . . . . . » 13
ARGOMENTI SOTTOMESSI A VOTAZIONE DIRETTANELL’AULA SINODALE . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 25
OMELIA PER LA CHIUSURADEL XIV SINODO GENERALE . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . » 27
ORDINAZIONI E PROFESSIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . » 29
NUOVE PUBBLICAZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . » 30
NOTITIAE OBITUS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . » 31
Bollettino Internazionale Passionista N. 24 - Nuova Serie -
Ottobre-Dicembre 2010Supplemento a L’Eco di San Gabriele, Dicembre
2010
EditoreCuria Generaledella Congregazione della Passione
Consultore Generale per l’informazione Denis Travers, C.P.
Redazione e traduzione testiLawrence Rywalt, C.P.Luis Enrique
Bernal, C.P.Marco Pasquali, C.P.Ramiro Ruiz, C.P.Joseph Barbieri,
C.P.Massimo Parisi, C.P.Tarcisio Tagliabue, C.P.Alejandro Ferrari,
C.P.Fernando Pielagos, C.P.
FotografieLawrence Rywalt, C.P.Miguel Ángel Villanueva,
C.P.Francis Spencer, C.P.
IndirizzoUfficio ComunicazioniCuria GeneraliziaP.zza Ss.
Giovanni e Paolo 1300184 Roma - ItalyTel. 06.77.27.11Fax.
06.700.84.54Web Page: http://www.passiochristi.orge-mail:
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GraficaFlorideo D’Ignazio - Editoriale Eco srl
Logo della CopertinaLoretta Lynch
CopertinaLogo del XIV Sinodo Generaledella Congregazione della
Passione
Pagina FinalePartecipanti al XIV Sinodo Generale
StampaEditoriale Eco s.r.l.
Località San Gabriele - Colledara64045 San Gabriele (Teramo) -
ItalyTel. 0861.975924 - Fax 0861.975655E-mail:
[email protected]
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3Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 24
Sono questi, i due atteggiamenti che hanno carat-terizzato i
membri di questo Sinodo 2010. E’ ilsecondo, dopo la celebrazione
del CapitoloGenerale 44 che, seguendo fiduciosamente la chia-mata
dello Spirito, pose la Congregazione sul cammi-no della
ristrutturazione verso un nuovo dinamismonella Vita e Missione
Passionista.
Ricerca e decisione caratterizzarono il Sinodo del2008,
celebrato in Cuernavaca (Messico), e questo,del 2010, vorrebbe
significare una verifica del cam-mino scelto e percorso, ma anche
un momento dicondivisione dei progetti pianificati e
prontamenterealizzati ed infine, un riconoscimento dello
sforzogeneroso rivolto alla ricerca, certamente non privo
diincertezze e di timore di fronte al nuovo.
L’Assemblea sinodale ha accolto con spirito aper-to le numerose
relazioni presentate da ogniConfigurazione, la presentazione dei
progetti nelletre aree della solidarietà proposte, formazione,
perso-nale ed economia. L’Assemblea ha anche ascoltatol’esperienza
delle nuove presenze in Cina, Vietnam eNigeria ed infine il lavoro
realizzato all’internodell’ONU. La relazione di Padre Ottaviano,
divisa intre parti, ha gettato luce ed offerto argomenti spuntidi
riflessione e di decisioni comuni che, unitamentealla relazione del
Consiglio Generale, trovano origi-ne dalla percezione peculiare che
hanno del processodi ristrutturazione a causa del servizio di
animazioneche compete loro. Il coraggio di aprire le strade
esuperare le difficoltà sorte all’impatto con nuovimodi di essere,
pur rimanendo uniti, si è concretizza-to in proposte relativamente
ad una nuova capacità didecisione e di esecuzione negli organismi
delle nuoveConfigurazioni e in un nuovo modo di gestire il
mini-stero dell’autorità.
Con senso ecclesiale, il Sinodo ha vissuto il dolo-re della
Chiesa a causa degli abusi sessuali ai minori,mostrando
atteggiamento di misericordia verso le vit-time, condanna del male,
aiuto agli aggressori eresponsabilità nella formazione dei
candidati.
Ha anche programmato la partecipazione dei gio-vani religiosi e
dei membri della famiglia passionistaall’Incontro Mondiale della
Gioventù a Madrid nel2011. Ha altresì confermato i progetti di
comunica-zione che tengono presente le nuove tecnologie, alfine di
realizzare una migliore comunione all’internodella Congregazione e
una presenza più intensa delmessaggio della Croce nel mondo di
oggi.
In questo processo di rivitalizzazione, i membridel Sinodo hanno
sottolineato quanto sia importanteche tutti i religiosi e i membri
della Famiglia
Passionista sisentano e sir i c o n o s c a n ocome
parteci-panti attivi. E’stato anche pro-clamato, conconvinzione
efiduciosamente,che questo cam-mino emergedal dinamismodel
CarismaPassionista perla Vita e laMissione nelmondo di oggi.
Il primo gior-no dell’incon-tro, prima di cominciare
ufficialmente il Sinodo, èstato un giorno di formazione che ha
avuto cometema centrale il JPIC dal carisma passionista.L’incontro
è stato, nuovamente, caratterizzato da unapresa di coscienza
dell’orizzonte che spinge molteCongregazioni religiose ed altri
movimenti affinchésia raggiunto un compromesso evangelico con
laGiustizia, la Pace e la Integrità del Creato e quantoquesta
dimensione sia profondamente presente neldinamismo della Memoria
Passionis, proponendosicome un modo di realizzare il nostro
carisma.
Anche Padre Aquilino Bocos Merino, cmf con lesue riflessioni ha
gettato luce sul processo di ristrut-turazione, evidenziando
priorità e proponendo criteridi discernimento utili a dissipare
dubbi e timori ecollocando tutto questo dinamismo
nell’orizzontedella Missione.
I giorni sono trascorsi con serenità e molto impe-gno, con
stanchezza anche e ripetizioni, momenti diprogresso alternati a
momenti di incertezze e didiscussioni, con desolazioni e
consolazioni. Contutto ciò, confidiamo che lo Spirito costruisca la
sto-ria della salvezza e realizzi di nuovo, nel mondo enella
Chiesa, il Carisma della Memoria Passionisconcesso a San Paolo
della Croce.
L’Assemblea sinodale invita tutta la Congregazionea continuare
ad approfondire optando per questo pro-cesso di ristrutturazione
nella solidarietà che porterà alCapitolo Generale del 2012, durante
il quale si prende-ranno decisioni strutturali che faranno
crescere, confedeltà creativa, la vita e la missione passionista al
ser-vizio del Regno di Dio nel nostro mondo.
“NEL CAMMINO DELLA RISTRUTTURAZIONECON GENEROSITÀ E
SPERANZA”
PP.. JJoosséé LLuuiiss QQuuiinntteerroo SSaanncchheezz, C.P.
(CORI), Segretario del Sinodo
P. José Luis Quintero Sánchez (SANG),Segretario del Sinodo.
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Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 244
PRIMA PARTE
1. Carissimi fratelli in Cristo Crocifisso e Risorto,saluti
fraterni e cordiali a tutti i presenti e a ciascu-
no in particolare che a vario titolo e con vari
compitipartecipate al Sinodo; un particolare saluto e benve-nuto
agli ultimi eletti come Superiori maggiori e cheper la prima volta
sono parte dell’assemblea sinoda-le, ci arricchiranno della loro
novità e del loro entu-siasmo.
2. Il Logo del Sinodo che è: “Solidarietà per unanuova vita e
missione” ci unisce idealmente e neicontenuti al Sinodo passato del
2008 celebrato aCuernavaca in Messico.
3. La rappresentazione grafica del Logo è unSegno passionista
che contiene il mondo, oceani eterre, con la scritta interna,
“Solidarietà per una
RELAZIONE DELSUPERIORE GENERALE
AL XIV SINODOGENERALE
Estratto del Rapporto del SuperioreGenerale al Sinodo
dell'ottobre del 2010.Il testo integrale è possibile reperirlo
nelsito Web www.passiochristi.orge nella raccolta dei documenti
sinodali.
nuova vita e missione”, posta a seguire l’andamentocurvo dei
Continenti tra il Sud America e l’Australiae sfiorando in basso
l’Africa. Esso vuol significare ilnostro essere insieme come unica
famiglia immersanel carisma: il Segno passionista che la
contienevuole incrementare la solidarietà per ravvivare lanostra
comunità di vita e la missione. La solidarietàoltre ad essere
un’ideale e una speranza, come ciindica il verde dei continenti del
Logo, è un obiettivoda raggiungere come ci suggerisce il rosso
fuoco chefa da sfondo al Segno immerso nella luce della
resur-rezione o di una nuova aurora.
4. E’ questo l’ obiettivo che ci proponiamo di rag-giungere in
questi giorni di Sinodo. Non siamo solinel cercare le risposte, ma
avvertiamo la presenza delSignore in mezzo a noi. E’ Lui che ci ha
convocaticon la voce della Chiesa e sta con noi sulla barca
diquesta aula capitolare. Ed anche se il suo posto sem-bra vuoto
dobbiamo aver fede: Lui è con noi e nondobbiamo temere il vento
contrario dei momenti didifficoltà che forse avremo nel Sinodo, né
le acqueagitate del dubbio e della paura: fiducia,
arriveremoall’altra riva perché Lui si è destato e placa i venti
ele acque tornano calme e navigabili.
7. Vogliamo cercare con opportuno discernimentoi percorsi del
futuro della nostra vita e individuare lesfide attuali che ci
vengono dal processo di ristruttu-razione che portiamo avanti da
sei anni. Prospettivedi rinnovamento, ma ben radicate nel nostro
passatoe nel carisma che lo Spirito Santo ha donato a S.Paolo della
Croce e che è la nostra eredità. E’ nostrocompito ed una chiamata
di Dio discernere comedare rinnovata vitalità ai valori passionisti
in modo daP. Ottaviano D’Egidio consegna il suo rapporto al
Sinodo.
Il logo ufficiale del XIV Sinodo Generale.
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5Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 24
rendere autentica la testimonianza della vita fraternanelle
nostre comunità e dare nuova energia alla nostramissione che nasce
dalla sorgente di dolore delCrocifisso; non possiamo disattendere
questo compi-to perché la passione di Cristo non è terminata con
lasua morte in croce, essa è viva e contemporanea econtinua in modo
misterioso, ma reale, nella soffe-renza degli uomini e delle donne
e nelle ferite delcreato. E’ fedeltà alla vocazione essere vivi e
presen-ti, ma se vogliamo realizzare una vita consacrata chesia
anche profezia di salvezza e di liberazione ènecessario ricentrare
la vita sul calvario e riappro-priarci della croce, origine della
nostra vocazione esegno di identità. La fedeltà al Dio della Croce
ciidentifica come passionisti e come inviati nel mondoad annunziare
la Buona Notizia ai “crocifissi”.Fedeltà al Dio della Croce è
realizzare la vocazione eseguire il Fondatore.
9. In Paolo della Croce si chiarifica sempre più inla
convincente certezza che la Passione di Gesù “è lapiù grande e
stupenda opera dell’amore di Dio” e lachiama “il miracolo dei
miracoli dell’amore di Dio”,“mare di amore e di dolore”, amore e
dolore chePaolo ha spesso sperimentato. Poi guardando il suo
tempo, i problemi, le difficoltà ha la grande illumina-zione che
“i mali sono frutto e nascono dalla dimen-ticanza della Passione di
Gesù”.
10. Ricordare - nel senso di “fare memoria” dellaPassione di
Gesù - è rimedio efficace per i mali cheaffliggono e rendono
esausta e divisa l’umanità per-ché “fare memoria” in modo autentico
significa vive-re di essa e voler ispirare alla sua logica d’amore
e didono la propria vita, le scelte e i rapporti interperso-nali e
sociali . Il “fare memoria” in questo senso èun’autentica
rivoluzione non solo spirituale, maanche culturale. Essa ha in sé
la capacità di produrrerilevanti cambiamenti sociali impostando un
rappor-to tra i popoli improntato al dono e all’amore e non,come
spesso accade ora, all’egoismo, alla sopraffa-zione, alla violenza,
alle guerre e allo sfruttamento diinteri popoli fino a farli morire
di fame.
11. E’ nel “fare memoria” che vogliamo innestare evivere la
solidarietà come obiettivo da raggiungerefacendo ulteriori passi in
questo Sinodo per affrontarein modo più efficace “i mali del mondo”
di oggi e persuperare ‘le difficoltà della Congregazione’.
Noivogliamo dare risposte ai mali del mondo di oggi nellasua
complessità e con le sue sfide, con strumenti piùefficaci e
confrontandoci anche con la realtà dellaCongregazione. Le
problematiche sia del mondo glo-balizzato che della Congregazione,
le abbiamo enu-merate e approfondite nel corso dei sei anni del
pro-cesso e il passato Sinodo del 2008 in Messico ha indi-viduato
la solidarietà come uno strumento e un cam-mino per dare risposte
alle sfide che ci interpellanooggi e a quelle degli anni che
verranno.
12. La solidarietà non è una ideologia, ma unafedeltà al Vangelo
della Croce: “Il Figlio dell’uomonon è venuto per essere servito,
ma per servire e darela sua vita in riscatto per molti”(Mt 20,27).
La mortein croce di Gesù è la massima espressione di solida-rietà
con il “servizio” che diventa “dono” della vita“per gli altri”. E’
il mistero pasquale e la solidarietàdi Dio con gli uomini, a
somiglianza della solidarietàche relaziona la Trinità e da essa
nasce, diventa esem-plare di vita e obiettivo da perseguire con le
nostrescelte di vita e di missione.
16. Noi vogliamo operare in controtendenza allamentalità del
mondo, vogliamo servire ed esseredono per condividere, come Gesù ha
fatto con noi, lavita e la missione. E’ compito del presente
Sinodoprocedere nel discernimento per compiere ulterioripassi nel
progetto già avviato per la realizzazionedella solidarietà nei tre
ambiti della formazione, delpersonale e della economia che
riteniamo vitali per la
L’icone “Salus Populi Romani”.
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Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 246
rivitalizzazione della Congregazione. E’ un compitoal quale non
possiamo sottrarci anche se ci fossebisogno di modificare o
aggiungere qualche numeroalle nostre Costituzioni o ai Regolamenti
generali.Dobbiamo entrare nella disponibilità spirituale e
cul-turale che per raggiungere gli obiettivi che ci propo-niamo
qualche cambio sarà necessario.
17. Lo stesso Fondatore, Paolo della Croce, attra-verso il lungo
travaglio delle approvazioni delleRegole iniziali fino all’ultima
approvata nel 1775, lostesso anno della sua morte, si era convinto
dellainfrenabile vivacità dello Spirito e della presenzadinamica di
Dio nella storia del mondo e della Chiesae quindi della
Congregazione. La vivacità delloSpirito non si è spenta e non
possiamo fermare la vitacome si fosse arrivati a qualcosa di
immutabile quan-do l’esperienza di ogni giorno e quanto avviene
nellacultura, nella ricerca e in noi stessi è continuamentenuovo e
diverso.
18. Una Congregazione che non è capace di cam-biare se stessa
perde prima o poi la capacità di cam-
biare il mondo e cade in contraddizione. Non dobbia-mo temere il
cambiamento. Ricordo la esortazionedell’episcopato italiano per il
primo decennio del2000: “Comunicare il Vangelo in un mondo che
cam-bia” nel quale tra l’altro siamo stati invitati a dare
unosguardo realistico al contesto nel quale siamo chia-mati a
offrire la nostra testimonianza: si tratta infattidi scorgere
“l’oggi di Dio” e le sue attese su di noi.Siamo stati sospinti ad
affrontare il nuovo millenniocon piena fiducia nella presenza di
Cristo risorto econ il coraggio che ci è donato dall’azione
decisivadello Spirito santo.
20. Poniamo il nostro lavoro sotto la protezione diMaria Salus
Popoli Romani che è venerata in unacappella della Basilica di S.
Maria Maggiore a Romae di fronte alla cui immagine S. Paolo della
Croce haemesso il voto che caratterizzò la sua vita e quelladella
nostra Congregazione: “promuovere nel cuoredei fedeli la devozione
alla Passione di Gesù eindustriarsi di adunare compagni per
ottenere simileeffetto”.
Carissimi fratelli, faccio seguito alle riflessio-ni della prima
parte della Relazione di vener-dì passato che è stata introduttiva
per favorireun habitat spirituale unita alla liturgia iniziale di
aper-tura del Sinodo.
Non possiamo non ripartire da Cuernavaca e dallescelte che il
Sinodo del 2008 ha effettuato e dalleindicazioni date, ma per avere
una comprensione piùcompleta possibile di quanto accaduto e del
suosignificato è necessario ripercorrere, anche se veloce-mente, il
“prima” di Cuernavaca.
1. I Capitoli provinciali celebrati nei due anni traSinodo e
Sinodo, 2008-2010, sono stati dodici con unragionevole numero di
cambiamenti nei governi pro-vinciali e pertanto è utile
ripercorrere i passaggi nel-l’avanzare del processo di
Ristrutturazione perchéanche se è vero che la Congregazione si è
impegnataper coinvolgere tutti i religiosi nel processo, è
anchevero che quando si è chiamati al servizio dell’autori-tà si
comprendono e si valutano in modo diverso epiù responsabile le fasi
del discernimento e le succes-sioni delle scelte operate.
3. La Congregazione, Consigli provinciale e
●
comunità, dopo il Sinodo del 2004 fu messa in unostato di
dialogo e discernimento con le tre parolechiavi: Carisma, Presenza,
Missione, che sono statiinterpretati in modo profetico e creativo.
Gli obietti-vi da raggiungere erano: a) coinvolgere positivamen-te
ogni religioso nel processo di rinnovamento spiri-tuale e
istituzionale; b) creare un processo pianifica-to che aiutasse la
Congregazione a camminare unita;c) riformulare oggi la nostra
visione passionista per ilmondo di domani.
4. Il Capitolo generale del 2006 con laDichiarazione Centrale
che è cuore e chiave delCapitolo stesso ci ha sospinti a continuare
con impe-gno il processo della Ristrutturazione già avviato. Loha
riconosciuto e confermato nel discernimento comechiamata di Dio ad
un modo nuovo di “riflettere”, di“interagire” tra di noi e
dall’accettare la possibilità di“ricreare” le strutture che sono al
servizio del cari-sma. Il Capitolo inoltre per rendere più efficace
ilprocesso e per consentire di procedere oltre ha sceltoSette
Coordinatori, uno per ognuna delle Conferenzeregionali della
Congregazione.
5. Uno dei frutti specifici della collaborazione e
RIPARTIAMO DA CUERNAVACA
RELAZIONE DEL SUPERIORE GENERALE AL XIV SINODO GENERALE -
SECONDA PARTE
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7Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 24
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dialogo tra il Consiglio generale e i Coordinatori èstata quello
di preparare un questionario per racco-gliere informazioni, che è
stato chiamato “Schemaguida” per la pianificazione della
Ristrutturazione.Esso aveva lo scopo di permettere di leggere le
real-tà della Congregazione oggi, in riferimento ai puntiforti e
alle debolezze, alla composizione delle comu-nità, numero dei
religiosi ed età di essi e all’apostola-to, alle presenze sul
territorio; in riferimento alla for-mazione e all’apostolato, alla
situazione finanziaria ealle prospettive di futuro.
6. Dalla lettura e dalle analisi delle risposte alloschema
guida, aiutati in modo efficace da SuorChristine Anderson che ha
moderato il Sinodo, si èpotuto comprendere di cosa avesse bisogno e
dovevolesse andare la Congregazione: 1) per uscire dallecarenze e
dalle limitazioni; 2 ) per incrementare econdividere le positività
presenti. Quindi siamo pas-sati dall’analisi delle risposte, alle
ipotesi operative ealle decisioni da prendere. Gli orientamenti e
le deci-sioni sono state anche il risultato dei Criteri che
eranostati sviluppati in un incontro tra il ConsiglioGenerale e i
Coordinatori e che il Sinodo diCuernavaca nel dialogo e
discernimento, ha fatti pro-pri e ampliati.
8. Pertanto tema centrale e cuore del Sinodo èstato di
verificare e approfondire il mandato delCapitolo generale ultimo
che ha impegnato “laCongregazione a portare avanti il processo
diRistrutturazione iniziato nel Sinodo generale del2004 che
continuerà almeno fino al prossimoCapitolo generale.”
10. L’analisi delle risposte allo schema guidaeffettuato, ha
condotto il Sinodo alla parola chiave“solidarietà” che dovrà essere
operativa nei tre campiritenuti prioritari per una nuova vitalità
dellaCongregazione: Solidarietà nella Formazione,Solidarietà nel
personale, solidarietà nelle Finanze.Tali solidarietà, non possiamo
più considerarle sol-tanto come opzioni volontarie di generosità di
unmomento drammatico o di catastrofe naturale per iquali la
Congregazione è stata sempre generosa oscelte occasionali di un
Capitolo o di un Consiglioprovinciale, ma si è ritenuto opportuno
di renderlestrutturali perché diventino condivisione nel
quoti-diano.
11. Si è raggiunta una nuova consapevolezza cheogni parte della
Congregazione è responsabile del-l’altra. Pertanto con una ricerca
prima effettuata neidialoghi di gruppo e successivamente in
assembleasono state individuate e scelte sei nuoveConfigurazioni
territoriali. Esse sono composte daProvince, Viceprovince,
Vicariati e missioni e si sonoformate alla luce dei criteri e della
possibilità di potercondividere la solidarietà nei tre ambiti
dellaFormazione, del personale e della economia.
12. Sperimentazione. Esse sono state approvatecome esplorative e
con il compito di verificare e spe-
(S-D) Sr. Christine Andersen, P. Ottaviano D’Egidio e P.
JoséLuis Quintero.
Membri della Configurazione PASPAC (Asia-Pacifico).
Membri della Configurazione CPA (Africa).
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Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 248
rimentare, nei due anni che ci separavano dal presen-te Sinodo,
la “viabilità” dell’ appartenenza allaConfigurazione anche come
ipotesi di struttura per ilfuturo. Ad ognuno dei Coordinatori è
stato affidato ilcompito di proseguire il lavoro di animazione
dellapropria Configurazione in collaborazione con ilConsiglio
generale e in collegamento con le altreConfigurazioni.
13. E’ stata una sfida, e lo è ancora oggi per noi,realizzare
quanto richiesto perché comporta procede-re nel cambio di
mentalità, di riferimenti e di prospet-tiva nell’affrontare i
problemi. Il “mio” deve trasfor-marsi in “nostro”; l’autonomia deve
trasformarsi inrelazione e collaborazione profonda ed efficace
tantoda diventare strutturale; il “sentire come
Provincia,Viceprovincia e Vicariato” deve trasformarsi in “sen-tire
come Configurazione e Congregazione”.
14. Arrivare alla convinzione che condividere idoni e fare
fruttificare i talenti per il bene di tutti èun’ investimento e non
una perdita. Nei due anni tra-scorsi dal Sinodo del 2008 al
presente Sinodo abbia-mo avuto il compito di progettare e
sperimentare viepossibili per la realizzazione della Solidarietà
nei trecampi della Formazione, del Personale e delleFinanze sia a
livello di Congregazione nel suo insie-me che a livello di
Configurazioni.
17. Valutazione. La valutazione del cammino,delle difficoltà
incontrate e delle realizzazioni, saràeffettuata nel presente
Sinodo dove con appropriatodialogo e discernimento, vedremo se
apportare modi-fiche o correttivi al processo in atto. Ma
l’itinerariodel cammino della “viabilità” delle nuoveConfigurazioni
non si fermerà al presente Sinodo,anche se sarà una tappa
importante per laCongregazione. In esso infatti confermeremo o
modi-ficheremo il cammino affrontando eventuali proble-mi che
potranno essere sorti dalla sperimentazione evaluteremo
l’opportunità di studiare e confermare unmodello di Organo
decisionale per le tre solidarietànelle Configurazioni e per il
Governo generale, rico-noscendo il Sinodo ancora come un momento di
pas-saggio.
18. I due anni conclusivi del processo, 2010-2012,ci porteranno
al Capitolo Generale dove si prevedeche verranno ulteriormente
definite le Configurazionicome entità di appartenenza e si
approverà altresì ilmodello di Governo sia generale che
delleConfigurazioni.
I due prossimi anni saranno anche un tempo utileper verificare i
risvolti giuridici degli orientamentipresi e della compatibilità
delle scelte che vogliamocompiere con le prescrizioni del Diritto
canonico.
21. Ma per arrivare a poter discernere il nostromomento attuale
è necessario presentare e valutare irisultati dei due anni di
lavoro delle seiConfigurazioni in riferimento alle realizzazioni
eorientamenti concreti per la creazione di nuove strut-
ture per le tre Solidarietà proposte per l’interaCongregazione e
per le singole Configurazioni. Saràimportante anche dialogare sui
dubbi e sulle paurepresenti nelle Configurazioni o nelle
singoleProvince e nei religiosi in modo che si possono fuga-re
dubbi e si possa arrivare a scelte strutturali condi-vise il più
possibile.
36. Non riporto le numerose attività che sono stateprese nelle
diverse Configurazione nei tre ambitidella solidarietà perché
saranno oggetto dei Rapportidei Coordinatori, ma è consolante
vedere come lerealizzazioni, anche se non di grande entità
procedo-no, specialmente nel campo della Formazione. Lacosa più
rilevante è constatare il cambio di mentalitàche lentamente sta
avanzando perché ci si convincesempre di più che è necessario
intervenire nellenostre situazioni attuali.
37. Nell’incontro con i Coordinatori di cui sopra,ma anche in
tutti gli altri incontri è emersa forte lanecessità che le
Configurazioni per poter operare conmaggiore agilità e
consapevolezza devono chiarirespecialmente due aspetti: 1) La
“viabilità”, cioè lavalidità della loro composizione e del loro
stare insie-me per realizzare una maggiore vitalità tra loro e
conla Congregazione attraverso al realizzazione dellasolidarietà
nei tre ambiti della Formazione, delPersonale e delle Finanze. 2)
“Capacità decisionaleed esecutiva” dei Consigli delle
Configurazioni. E’un discorso aperto che genera molte incertezze
nelcammino della ristrutturazione. Dovrà essere compi-to di questo
Sinodo prendere una decisione in meritoanche se sperimentale per i
due prossimi anni e dariverificare al prossimo Capitolo
generale.
39. Dopo un lungo e non facile dialogo ilConsiglio generale,
ascoltate anche le opinioni deiCoordinatori, ha proposto il
seguente testo da sotto-porre alla valutazione e approvazione del
Sinodo:
“Per i prossimi due anni, dal Sinodo 2010 alCapitolo Generale
del 2012”.
Membri della Configurazione CEB.
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9Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 24
Ogni volta che i Superiori Maggiori di unaConfigurazione
prendono una decisione – per con-senso o con il voto della
maggioranza – mirata aprendere una decisione o a realizzare una
strutturache riguarda la Solidarietà nel Personale, Formazionee
Finanze, per la Configurazione,tutti i SuperioriMaggiori aderiranno
a questa decisione. Tutti iSuperiori e le entità all’interno della
Configurazione,sono obbligati a collaborare per realizzare
questadecisione. Il Superiore Maggiore dellaConfigurazione – eletto
fra i Superiori Maggiori dellaConfigurazione – sarà responsabile
della realizzazio-ne di tale decisione.
a) Le decisioni che riguardano tutta laConfigurazione e/o altre
Configurazioni, sarannocomunicate al Superiore Generale e al suo
Consiglio.
b) Se nei prossimi due anni, una entità elegge unnuovo Superiore
Maggiore, quest’ultimo sarà obbli-gato a rispettare le decisioni
precedentemente preseper la Configurazione e ad adeguarsi alla
norma indi-cata sopra.
c) Se questo viene approvato dal Sinodo, allora,subito dopo lo
stesso Sinodo, il Superiore Generalecon L’approvazione del suo
Consiglio, farà unanorma temporanea per la Congregazione.
d) Questa norma resterà in vigore fino al CapitoloGenerale del
2012, sede in cui potrà essere conferma-ta, modificata o
sostituita.”
40. Cari fratelli, il progetto della Ristrutturazionedeve
procedere e scendere al concreto, perché altri-menti si rimane con
gli stessi problemi irrisolti per lavita comunitaria e per la
missione, sia per le partidella Congregazione in espansione che per
quelle indiminuzione. La Solidarietà istituzionalizzata, consi-ste
nel dare alle Configurazioni la capacità e il pote-re di decidere;
e non dobbiamo aver timore perché lescelte sarà la stessa
Configurazione che le farà; nonsaranno altri che decideranno per la
Configurazione,ma saranno loro stessi, i Superiori Maggiori
dellaConfigurazione, a prendere le decisioni. Questodovrebbe
rassicurare i dubbiosi. C’è bisogno di darela possibilità a tutte
le Configurazioni di avere poteregiuridico, come c’è attualmente
nelle Province chehanno la capacità giuridica di realizzare quanto
sidecide nei Capitolo, nelle Assemblee e nel Consiglioprovinciale,
secondo i nostro ordinamenti. La ristrut-turazione è all’interno
delle Costituzioni, non è unacosa al di fuori, vanno modificati
alcuni meccanismiche rendano possibile una Solidarietà più stabile
edefficace, ma il tutto seguiterà ad essere regolato edattuato
secondo lo spirito delle Costituzione e secon-do quanto da esse
prescritto.
47. Certamente le situazioni storiche delle Chiesae della
Congregazione sono cambiate rispetto a que-gli anni. Da una fase di
generale crescita siamo arri-vati al ridimensionamento nel mondo
occidentale ead una fase di crescita e di consolidamento inedito
edi inculturazione in altre aree geografiche. Proprio
per questo la solidarietà, resa stabile ed effettivaattraverso
forme istituzionali della Configurazione,può aiutare e coordinare
l’aiuto reciproco sia dellaFormazione che delle altre risorse
spirituali e mate-riali necessarie e sostenere le diverse realtà
dell’uni-ca Configurazione e Congregazione.
56. Ma noi abbiamo risorse ed energie e vi inco-raggio ad usarle
per realizzare quanto Dio attraversoi segni dei tempi e la storia
ci chiedono. Sono convin-to che nello stesso carisma del Fondatore
si trovanole radici per il rinnovamento nella prospettiva
inter-culturale di oggi. Gesù a braccia aperte sulla Crocetrascende
le frontiere e i pregiudizi culturali e rendepossibile la
comprensione aprendo nuovi spazi diinterazione tra noi per una
nuova vita passionista.
Affidiamoci con fiducia a Maria perché ci ottengadal Signore di
poter compiere la missione di questigiorni di Sinodo, con il suo
stesso coraggio e senti-menti:
“Presso la Croce di Gesù stava la madre / fortifi-cata nelle
fede / rinvigorita nella speranza / accesa diardente zelo nella
carità.”
“Gesù a braccia aperte sulla Croce trascende le frontiere ei
pregiudizi culturali e rende possibile la comprensioneaprendo nuovi
spazi di interazione tra noi per una nuovavita passionista”.
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Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 2410
Originaria commissione storica: 1. P. Carmelo Naselli, 2.
P.Enrico Zoffoli, 3. P. Paolino Alonso, 4. P. Fabiano Giorgini.
2. LAICI. I movimenti laicali passionisti, condiverse
denominazioni nel mondo, stanno sem-pre più prendendo coscienza del
loro esserechiamati al nostro carisma e alla missione.
Esistono,sono impegnati nella formazione e nella collabora-zione e
al loro interno sta aumentando il numero deiconsacrati alla
Passione come laici. S. Paolo dellaCroce scrisse numerosissime
Lettere ai laici e laicheche tutti conosciamo, fiducioso nella loro
capacità divivere la spiritualità della Passione. Ma né
leCostituzioni, né i nostri Regolamenti Generali fannoaccenno ai
laici che sono chiamati al nostro carisma.Credo che ormai sia
maturo il tempo di un loro inse-rimento, come aggregati alla
Congregazione.
3. STORIA DELLA CONGREGAZIONE. VOLUME III.E’ stato portato a
compimento dal P. FernandoPiélagos il Volume del terzo periodo
(1839-1862,Volume III) del progetto di ricerca e pubblicazionedella
Storia della nostra Congregazione.
Il Progetto di scrivere la storia dellaCongregazione è stato
deciso nel XXXIII CapitoloGenerale del 1-21 maggio del 1952. Il P.
Malcom LaVelle nominò una Commissione storica composta daiPP. F.
Giorgini, E. Zoffoli e Paolino Alonso B.
Il P. Giorgini portò a termine il primo volume,Storia della
Congregazione nella vita del Fondatore1720-1775; il P. Amedeo
Naselli riuscì a preparare LaSuccessione, 1775-1796 (Volume II/1)
mentre nonriuscì la terminare la seconda parte, Ripristino
edEspansione 1796-1839, che fu portata a compimentoda P. Giorgini
(Volume II/2).
Il P. Paolino ha portato avanti, il periodo 1839-1862 ( Volume
III), ma non lo completò per la suamorte; proseguì il lavoro il P.
Giorgini, ma anche luinon poté portarlo a termine per al sua morte.
Poifinalmente il P. Fernando Piélagos, della stessaProvincia
religiosa di P. Paolino, l’ha portato a termi-ne in questi mesi ed
ora è pronto per la stampa con laversione spagnola ed italiana. Per
completare il pro-getto restano ancora il IV Volume (1862 - 1925)
ed ilV (1925 - fino ai giorni nostri). Ringraziamo coloroche hanno
impegnato tempo, professionalità e vitanelle ricerche e nella
pubblicazione, per lasciarci iltesoro della nostra Storia che è “
maestra di vita”.
4. LE COMUNICAZIONI. In molte occasioni all’in-terno dei nostri
documenti (lettere circolari, racco-mandazioni capitolari, ecc.)
troviamo sottolineata lanecessità di incrementare e rendere più
efficaci lecomunicazioni sia tra i religiosi che con coloro
chedesiderano condividere la nostra spiritualità e missio-ne. Su
questo tema ho già scritto alla Congregazionequest’anno una lettera
dal titolo “Alcune informazio-ni sulla comunicazione”. Siamo tutti
consapevoli cheal cuore stesso di una proficua e reale
comunicazionec’è il rapporto personale, la relazione profonda che
sifonda non sulla compatibilità caratteriale e l’affinitàdi
interessi, ma piuttosto sul condividere la stessavocazione e la
stessa spiritualità. I mezzi di comuni-cazione, che la tecnologia
moderna ci mette a dispo-
sizione, ci possono aiutare a realizzare proprio que-sto: non
sostituire, bensì dilatare le relazioni persona-li cercando di
abbattere le barriere linguistiche, geo-grafiche e temporali. Scopo
ultimo dello sforzo che laCongregazione sta compiendo in questo
settore è pro-prio quello di raccogliere le opportunità che ci
vengo-no offerte dal “Villaggio Globale”, per metterle a ser-vizio
del nostro carisma, per poter essere sempre piùun unica famiglia
riunita per vivere gli stessi ideali diS. Paolo della Croce. Il
nostro primo passo per realiz-zare un progetto nuovo all’interno
delle tecnologieattuali, è stata la nomina di Clemente Barrón
comeConsultore Generale di riferimento per leComunicazioni, in modo
che potesse esistere un uffi-cio permanente su questo settore. La
commissioneha concluso il suo lavoro individuando alcune strate-gie
per migliorare le comunicazioni all’interno dellaFamiglia
Passionista e con il mondo esterno: in parti-colare ha mostrato le
potenzialità della comunicazio-ne in Tempo Reale (Videoconferenza,
chat, ecc.), haofferto diverse opzioni per migliorare
l’accessibilità,reperibilità e la condivisione dei documenti
dellaCongregazione, e cosa più importante, ha gettato lebasi per la
realizzazione un sistema per interconnet-tere tramite internet i
Passionisti di tutto il mondo. Aquesta commissione di ricerca ne è
seguita una ese-
RELAZIONE DEL SUPERIORE GENERALE AL XIV SINODO GENERALE - TERZA
PARTE
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11Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 24
➥
cutiva: la Commissione per le comunicazioni digitali(formata dai
PP. Clemente Barrón. Marco Pasquali eRamiro Ruiz Betancourt), con
il compito di indivi-duare soluzioni operative specifiche per
realizzarequanto precedentemente delineato. In particolaresono
stati analizzati e presentati diversi sistemi e pro-grammi per
l’uso della Videoconferenza, ma il pro-getto su cui si è
concentrata di più è stata la realizza-zione di un nuovo sito web
per la Congregazione.Tale commissione, coadiuvata da P.
MassimoGranieri, si sta concentrando proprio su questo pro-getto,
che vuole implementare non un semplice por-tale attraverso cui
accedere alle informazioni sullaCongregazione, ma un vero e proprio
sistema dicomunicazioni per una rapida ed efficiente condivi-sione
di idee, risorse e documenti.
5. ECONOMIA: LAVORI, COMMISSIONE. Non entre-rò nel campo
specifico dell’economia in quanto P.Battista Ramponi, Economo
generale, ne ha fatto unapuntuale e dettagliata descrizione e lo
ringrazio perl’esposizione chiara e per il servizio che da vari
annisvolge con dedizione e professionalità nel campo del-l’economia
per tutta la Congregazione. Sottolineeròsoltanto alcuni punti.
Lavori. Il restauro di alcune parti della Casa deiSS. Giovanni e
Paolo ci ha permesso di avere spazi adisposizione prima non
utilizzati. Voglio evidenziareil restauro degli spazi
nell’interrato sotto il refettorioche ci permetterà di realizzare
la Biblioteca dellaPassione che si arricchirà oltre che dei libri
sul temache sono già presenti nella nostra Biblioteca, anchedei
volumi della Biblioteca Stauros di Weezeembeek-Oppem (GABR).
Fondo di Solidarietà e Commissione. La com-missione
dell’economia comunicherà i suoi lavori eproposte, io voglio
semplicemente ricordare la neces-sità di incrementare il Fondo di
Solidarietà e il Fondodella Formazione.
Norme che garantiscano a livello amministrati-vo la sicurezza
dei fondi. Il Consiglio generale loritiene un problema serio sul
quale legiferare. AlcuneProvince hanno già studiato ed attuano
norme cheproteggono la sicurezza dei fondi finanziari, ma la
maggior parte delle entità, Province, Viceprovince,Vicariati e
le stesse Comunità, non hanno norme cheregolano l’uso del
denaro.
Solidarietà nelle finanze. Il Sinodo ultimo diCuernavaca ha
approvato al N.2. c iii:« Tutte leProvince contribuiranno al Fondo
di solidarietà,oltre alle contribuzioni volontarie, anche con
unapercentuale (di almeno 7%) provenienti dalla venditadelle
proprietà». È tempo di applicare questa normacome segno tangibile
di volontà di condivisione:«vendi quello che hai e dallo ai poveri»
(Mc 10, 21).
6. JPIC. Non voglio aggiungere niente a quanto èstato presentato
in modo efficace il 21 ottobre passatonella giornata dedicata alla
formazione dei SuperioriMaggiori, secondo la Raccomandazione del
Capitologenerale, che questo anno ha avuto come tema laGiustizia,
la Pace e l’Integrità del Creato. Desiderosemplicemente
sottolinearne l’importanza come partedel nostro carisma ed in esso
inserito. S. Paolo dellaCroce è stato un grande contemplativo e
missionario,ma nella sua vita troviamo anche una decisa opzioneper
i poveri, per i sofferenti, per le popolazioni abban-donate anche
dai sacerdoti, gli stessi grandi peccatoricome i briganti. Pertanto
dare importanza al settorecome fa anche la chiesa specialmente in
questo temponel quale un terzo della popolazione del mondo muoredi
fame ed è sopraffatta dalle ingiustizie e violenze,non è un
tentativo di stravolgere il carisma perchél’amore di Dio è
autentico quando si esprime nellapreghiera e nell’attenzione agli
ultimi come ci ricordaanche il N.°65 delle Costituzioni. Il cuore
del carismapassionista batte con due pulsazioni continue: a)
con-templare la Passione di Gesù vivendo in comunità fra-terne e
povere poste in solitudine; b) annunciare laparola della Croce
contemplata, privilegiando luoghiabbandonati e riconoscendo Gesù
nei sofferenti e neipoveri.
7. ONU E CASI DI TESTIMONIANZA RADICALE.Strettamente collegata e
in armonia con le finalitàdella Missione passionista è la nostra
presenzaall’ONU con Passionists International che è la nostraONG
riconosciuta dalle Nazioni Unite che vuoleessere la voce dei senza
voce. Siamo coscienti cheoggi nel mondo globalizzato, non possiamo
lavorareindividualmente per i problemi che riguardano ilmondo.
Anche il nostro Sinodo generale ultimo del2008 ha individuato come
cuore dellaRistrutturazione della Congregazione stessa, il
valoredella Solidarietà e della condivisione. Che questa nonsia
semplice teoria lo sperimentiamo nelle nostremissioni dove la
radicalità del vangelo è messo a duraprova a rischio anche della
vita. Ricordo il caso di P.Mario Bartolini , missionario
nell’Amazzonia peru-viana che per difendere dalla voracità delle
multina-zionali la proprietà delle terre degli agricoltori dellasua
parrocchia di Barranquita è stato minacciato dimorte ed ora è in
processo in attesa di giudizio inquesto fine ottobre. Così anche P.
Antonio Rodriguez(FAM), in El Salvador che lavora con i giovani
peraiutarli a rinserirsi nella società ed è accusato di esse-re
parte delle bande giovanili (maras). Ricordo anchele difficoltà
della nostra missione con gli indigeni di
(S-D) PP. Massimo Granieri (LAT) e Marco Pasquali (PIET).
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Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 2412
Ingeniero Juarez, Formosa in Argentina (CONC) e lapresenza ad
Haiti di P. Richard Frechette (PAUL),sacerdote medico per i bambini
malati di Aids. Ma sivivono molte altre situazioni radicali
inCongregazione, ricordo soltanto le ultime in ordine ditempo come
in Cina, Vietnam, Nigeria, Mozambico,Angola e tante altre che ci
impegnano a risponderesul territorio, in missione. Abbiamo voluto
ancheessere presenti all’ONU per poter influire a montedelle cause
che generano le povertà e le ingiustizie.
8. ABUSI SESSUALI. Quello degli abusi è un proble-ma gravissimo
che ha investito la Chiesa specialmen-te negli Stati Uniti e in
Irlanda, ma è prevedibile che siallargherà anche ad altri paesi
dove la Chiesa è presen-te. Ci uniamo alla Chiesa e al mondo nel
deplorarequanto è accaduto e preghiamo per le vittime ponendo-ci
con grande senso di responsabilità e di giustizia neiloro
confronti. E’ una grande occasione di conversionee di purificazione
per la chiesa e di maggiore presa dicoscienza del problema anche da
parte di tutti noi. Perquanto è accaduto e per quanto potrebbe
ancora acca-dere in riferimento ad eventuali accuse, invito
special-mente i Superiori Maggiori della Congregazione adessere
vigilanti e a seguire le procedure stabilite perquesti casi È un
invito anche ai Superiori Maggiori eai formatori dei nostri giovani
a saper discernere l’au-tenticità della vocazione, i loro valori
umani e religio-si e l’equilibrio psichico e affettivo.
10. GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ AMADRID 2011. Il 19 maggio
passato ho inviato unalettera alla Congregazione informando della
iniziativapresa dal Consiglio generale in riferimento alla
gior-nata mondiale della gioventù che si svolgerà a Madridnei
giorni 16-21 agosto 2011. Potrà essere un’occasio-ne per un
incontro formativo e di dialogo tra i giova-ni religiosi
passionisti e il Consiglio generale. Lanostra speranza è che
partecipino giovani delle varieConfigurazioni sia religiosi che
giovani laici legatialla nostra spiritualità e al nostro
apostolato.
13. FRATELLI LAICI. La proposta N.° 1, appro-vata al Capitolo
Generale ultimo ci invita a stabili-re opportunità educative per i
Fratelli laici e facendoriferimento ai capitoli del 1988, 1994 e
2000, confer-ma la decisione di adoperarsi presso le autorità
com-petenti della S. Sede per ottenere che la nostraCongregazione
non sia più di diritto clericale; hointeso anche questi giorni un
Sinodale affermare chesiamo ancora troppo clericali. Per ora
dobbiamo rico-noscere che il cambiamento non è possibile
nono-stante i ripetuti tentativi effettuati congiuntamentecon altre
Congregazioni. Però vorrei fare brevementeuna proposta.
Constatazione: Le Costituzioni riconoscono paridignità ai
religiosi sia Sacerdoti che Fratelli salvoquello che deriva dal
Diritto canonico per l’ordinesacerdotale e per l’appartenere ad una
Congregazioneclericale, elementi che impediscono ad un Fratello
diessere eletto Superiore Maggiore o Superiore locale.E’ doveroso
ammettere che in questi ultimi anni se unConsiglio provinciale o
vicariale ha nominato unFratello come Superiore locale (è successo
tre o quat-tro volte) e si è richiesta la dispensa alla
Congregazione per i Religiosi, la dispensa è statasempre
concessa.
Riflessione: Nonostante gli orientamenti chiaridegli ultimi
quattro Capitoli generali nei quali abbia-mo deciso e confermato la
volontà di superare il cle-ricalismo in Congregazione per eliminare
le disugua-glianze tra Sacerdoti e Fratelli, in effetti la
nostramentalità non è cambiata. Visitando le varie partidella
Congregazione incontro normalmente anche igiovani studenti ed in
almeno tre occasioni tre di essimi hanno detto che volevano essere
Fratelli laici, mai Superiori e i Formatori li stavano forzando ad
esse-re chierici. E non di rado quando un giovane chiededi entrare
come Fratello è dissuaso ed è invitato adiventare sacerdote.
Perché?
Nota dell’editore: in seguito a questa riflessione P.Ottaviano
ha presentato una proposta alla quale èseguita una discussione e
successivamente una vota-zione con la quale è stata approvata. E’
possibilereperire la proposta nella sezione “Proposte sogget-te a
votazione nell’aula sinodale” n. 2.4 del presentenumero del
BIP.
(S-D) P. Gabriel Pak (MACOR) e Fr. Laurence Finn (MACOR).
Membri della Configurazione del Nord Europa.
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13Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 24
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21 ottobre 2010 - Giornata di Formazione eRiflessione sui temi
della Giustizia, Pace eIntegrità del creato (JPIC)Prima dell’inizio
dei lavori sinodali propriamente
detti, i membri del Sinodo sono stati invitati a passa-re una
giornata di formazione e riflessione sui temidella Giustizia, Pace
e Integrità del creato (JPIC).Obiettivo generale è stato quello di
ricordare ai mem-bri del Sinodo che JPIC è una parte integrante
dellavita e della missione di tutti i passionisti.
Animatore della giornata è stato il P. GearòidFrancisco O’
Conaire OFM, già missionario in ElSalvador dal 1984 al 1998, poi
coordinatoredell’Ufficio JPIC dell’Ordine Francescano a Roma,ora
segretario generale dello stesso Ufficio perl’unione dei Superiori
generali USG/UISG. Egli hatenuto tre conferenze sui seguenti
argomenti: 1. Checosa è JPIC? 2. Le strutture di JPIC nella vita
religio-sa. 3. Come esempio, alcuni aspetti di strutture
JPICnell’Ordine Francescano.
P. Jesus Aristin, coordinatore di JPIC della
nostraCongregazione, ha poi presentato un suo intervento,con
diapositive, sul tema: JPIC, le Costituzioni e laspiritualità della
nostra Congregazione.
Si è anche osservato che si incontra una certa dif-ficoltà a
collegare le espressioni tradizionali delnostro carisma con le
esigenze di JPIC e che ci sonostati forse errori o carenze nella
presentazione che sene è fatta, ignorando le difficoltà di alcuni.
Anche ilP. Generale ha osservato che bisognerebbe studiaremeglio il
collegamento fra le diverse espressionidelle esigenze del carisma,
specialmente per i tempiche mutano e la diversità delle
culture.
22 ottobre 2010 - I Giorno del SinodoLa giornata è cominciata
con la Liturgia di apertu-
ra del Sinodo, celebrata in tre ‘stazioni’. Ai piedi delgrande
Crocifisso del giardino, dopo la preghiera,lettura biblica e
riflessioni, sono stati consegnati aisinodali dei collari e con
questi siamo andati proces-sionalmente alla statua di San Paolo
della Croce ele-vata nel secondo centenario della Congregazione.
Lìnella seconda ‘stazione’, i coordinatori delle seiConfigurazioni
hanno ricevuto un pezzo del Logo delSinodo, come Symbolum
fraternitatis. Cantato il
CRONACHE DEL XIV SINODO GENERALECOMMISSIONE PER LA REDAZIONE
Nota dell’editore: Quelle che seguono sono degli estratti dalle
cronache del Sinodopreparate dai PP. Alejandro Ferrari (CONC),
Adolfo Lippi (PRAES) e Paul Francis Spencer(PATR). E’ possibile
reperire il testo integrale nel sito web www.passiochristi.org e
nellaraccolta ufficiale dei documenti sinodali che verrà pubblicata
successivamente.
Salve Sancte Pater, l’Assemblea si è portata nell’au-la
capitolare per la ‘terza stazione’, dove il logo delSinodo è stato
ricomposto insieme e i sinodali vihanno appeso i propri collari.
Allora, alla presenzadell’icona di Maria SalusPopuli Romani, i
membridel Sinodo hanno invocato la venuta dello SpiritoSanto in
mezzo a loro.
[21ott] (S-D) P. Gearóid Ó Conaire, OFM e P. Jesús
MaríaAristín.
[22ott] I membri sinodali ricevono il collarino (una catenaper
le chiavi).
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Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 2414
L’apertura formale del Sinodo si è avuta alle ore11 con un breve
intervento del Generale P. OttaviaD’Egidio. Quindi P. Denis
Travers, Consultore gene-rale, ha presentato i facilitatori Sister
ChristineAnderson F. C. J. e Padre Michael Mullins S. M.
P. Ottaviano ha poi letto la prima parte della suaRelazione al
Sinodo. Questa prima parte aveva uncarattere ispirazionale e
rifletteva sul ruolo del nostrocarisma nella Ristrutturazione.
L’intero testo è dispo-nibile nel sito Internet e anche l’estratto
potrà essereconsultato nella relativa sezione BIP. ...
Quindi P. Michael Mullins ha chiamato a rifletteresul
significato dell’essere membri del Sinodo. Si trat-ta di assumere
ed esaminare l’attuazione di quantostabilito dal Capitolo generale
e di andare avanti. Imembri del Sinodo entrano ora in un dialogo il
cuiscopo è di portare alla, luce e accogliere idee cheancora non si
hanno e scoprire in questo modo checosa è importante per tutti noi.
Questo non richiedediscussioni o dibattiti, ma dialogo. Ha chiesto
ai sino-dali di riflettere su queste domande: Che cosa vi hacolpito
nella Relazione del Generale? Che cosa rima-ne in voi? Che cosa
aspetti dal Sinodo?
Fra le speranze che sono state espresse ci sono leseguenti: il
desiderio che si arrivi a qualcosa di chia-ro e concreto; essere
guidati a una vera condivisionedelle risorse; il riconoscimento
delle diverse culture etradizioni; la disponibilità a rischiare e a
sperimenta-re un cambiamento di mentalità; una eguale
parteci-pazione fra parti nuove e vecchie dellaCongregazione; una
solidarietà fondata sulla nostraspiritualità e carisma.
Nel pomeriggio P. Denis ha presentato laRelazione del Consiglio
generale sullaRistrutturazione. Ha riferito su ciò che si è fatto e
sulperché si è fatto, riferendosi alle relazioni ricevutedalle sei
Configurazioni. Ha messo in evidenza lesfide della globalizzazione
e i cambiamenti demogra-fici che dobbiamo affrontare nel mondo,
nella Chiesae nella stessa nostra Congregazione, dove i giovani
e
le vocazioni provengono ormai per la maggior parteda nuove
entità. E’ necessario un rapporto nuovo cherenda possibile una
nostra presenza missionaria nelmondo. Le attività realizzate
recentemente in Cina, inVietnam e in Nigeria sono state assunte da
religiosi didiverse Province e Vicariati. Abbiamo bisogno di
unnuovo dialogo e di una nuova condivisione fra partiantiche e
nuove della Congregazione.
Fra i compiti del Sinodo ci sono i seguenti:• Come garantire che
la solidarietà sia vissuta
effettivamente e concretamente?• Di quale autorità abbiamo
bisogno a livello di
Configurazioni in modo da rendere le nostredecisioni vincolanti
e efficaci?
• Come potremo rispettare aspetti quali la diver-sità culturale,
l’identità etnica e nazionale in unfuturo di maggiore
collaborazione?
• Come bilanciare la diminuzione e invecchia-mento delle vecchie
Province con la necessitàdi espansione e crescita nelle parti più
nuove?
• Qual è la dimensione più funzionale per unaProvincia?
Dalle Relazioni delle Configurazioni sono emersitre possibili
modelli per il futuro:
1. Le Province, Viceprovince e Vicariati che sitrovano
all’interno di una Configurazione siuniscono o combinano in una
nuova entità uni-ficata, sotto un unico leader e Consiglio. Imembri
del Consiglio sono presi da ciascunaentità della
Configurazione.
2. Alcune Province, Viceprovince o Vicariati diuna
Configurazione si uniscono dentro unanuova Provincia, mentre altre
rimangono entitàindipendenti. I leaders formano un gruppo cheha
potere decisionale in tutte le materia di soli-darietà a livello
della Configurazione. Le deci-sioni che riguardano la solidarietà
per l’interaConfigurazione sono vincolanti per tutti.
3. Le Province, Viceprovince e Vicariati dellaConfigurazione
rimangono entità indipendenti.I leaders formano un gruppo che ha
poteredecisionale in materia di solidarietà, alivello
diConfigurazione. Tutte le decisioni che riguar-dano la solidarietà
per l’intera Configurazionesono vincolanti per tutti.
I sinodali si sono poi radunati in sette gruppi inter-nazionali
per condividere ciò che hanno trovato vita-le nel processo della
Ristrutturazione. Le aree vitaliincludono la collaborazione, la
solidarietà nella for-mazione e nelle finanze, il trovare una
direttivacomune, la coscienza della necessità di cambiare.Alcuni
rapporti dei gruppi evidenziavano l’importan-za del coinvolgimento
di tutti i religiosi, a livello dibase, nel processo di
Ristrutturazione e non soltantodei leaders. ...
23 ottobre 2010 - II Giorno del SinodoL’economo generale P.
Battista Ramponi ha poi
presentato una relazione dettagliata e corredata di
[23ott] (S-D) P. Denis Travers, P. Michael Mullins, S.M. e
P.Clemente Barron.
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15Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 24
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tabulati sugli introiti e gli esiti della Curia generale edella
casa generalizia dei SS. Giovanni e Paolo pergli anni passati dal
2007 fino alla prima metà del2010. Analoghe relazioni ha dato sul
Fondo per laFormazione, sul Fondo per la Solidarietà e su
altrifondi di entità amministrate dalla Curia generale. ...
La relazione dell’economo includeva una lista deilavori più
importanti sostenuti recentementedall’Economato generale: la nuova
sala caldaie, ilrestauro del terzo piano della Curia attualmente
affit-tato a un gruppo chiamato “Lay Centre”, che pro-muove il
dialogo ecumenico e inter-religioso, l’illu-minazione del parco
della casa, il restauro del pianodetto della “Garbatella”, con
sette stanze con bagno,piccola cucina e sala, che servirà per gli
ospiti paren-ti o amici. Questi restauri sono stati motivati
dallanecessità di usufruire di maggiore energia, renderel’ambiente
più accogliente, favorire introiti per farfronte agli impegni che
si hanno, aumentare il valoredella proprietà.
A causa dei bassi tassi di interesse, è bassa anchela rendita
dei fondi della Congregazione per sostene-re gli scopi per cui sono
nati. Questo vale specialmen-te per il fondo per la Formazione: la
scarsezza del red-dito da interessi ci può portare a dover
intaccare ilCapitale di base. Questo perché in tempi recenti nonci
sono stati ulteriori contributi per aumentare questofondo. Nel
contesto della Ristrutturazione, è necessa-rio provvedere adeguati
fondi per la Formazione, ocon nuovi contributi, oppure trasferendo
ad esso unaparte del Fondo della Solidarietà, che ha avuto
ancherecentemente notevoli contributi.
Il bilancio preventivo per l’anno 2011-2012, con icontributi
richiesti alle Province, è stato distribuito espiegato nella
seconda sessione della mattinata. ... Lasessione del pomeriggio è
cominciata con laRelazione del Segretario generale per la
Solidarietà ele Missioni P. Jesùs Maria Aristin. Egli ha parlato
diquanto ha realizzato il Segretariato: seminari e corsiin vari
paesi. L’aiuto ricevuto per Haiti dopo il terre-moto è stato
meraviglioso, più di 300.000 dollari pro-venienti da comunità,
religiosi e suore, laici, ONG.Sono state attuate giornate di
preghiera e studio suJPIC in varie parti della Congregazione,
incontri conPassionists International (P. Kevin Dance), incontricon
i Superiori generali (USG/UISG), con la FAO.C’è un sito internet
www.jpicpassionist.org. Variepubblicazioni sul BIP, sulla rivista
delle MissioniPassioniste e altrove. Si è partecipato a varie
campa-gne per i Diritti Umani, gli obiettivi del Millennio,
ilDiritto all’alimentazione, ecc. Allegata allaRelazione c’è una
lista di progetti seguiti da P. VitalOtshudialokoka, Direttore dei
Progetti delSegretariato per la Solidarietà e le Missioni.
P. Aristin ha insistito sull’importanza di JPIC alivello
regionale e ha chiesto che ogni Provincia desi-gni un animatore. Ha
messo in evidenza la necessitàdi sostenere le recenti fondazioni
dellaCongregazione e ha espresso la sua preoccupazi0one
per la situazione della Congregazione in Africa, men-tre
riconosce il generoso sostegno finanziario offertoda alcune
Province più antiche che non sono più ingrado di aiutare con
personale.
Poi P. Kevin Dance ha presentato il lavorodell’Organizzazione
PASSIONISTS INTERNATIO-NAL alle Nazioni Unite. Ha cominciato col
parlaredei cambiamenti demografici, sociali, economici,ambientali e
climatici e finalmente, religiosi che siverificano nel nostro
tempo. Le tre chiavi per il futu-ro sono lo Sviluppo, la Sicurezza
e i Diritti umani.
Il motivo per cui i Passionisti sono all’ONU sitrova nel n. 65
delle nostre Costituzioni. PassionistsInternational è attivo nelle
seguenti aree: Sviluppo ePersone (Commissione sullo stato della
Donna,Gruppi di lavoro a favore delle ragazze,Commissione per lo
Sviluppo sociale); Sviluppo eDiritti Umani (Foro permanente dei
problemi degliIndigeni, Israele-Palestina, Migrazioni); Finanze
eSviluppo (Obiettivi di Sviluppo del Millennio,Cambiamenti
climatici). Passionists Internationalusufruisce dell’aiuto della
nostra Congregazione,delle Suore della Croce e Passione, delle
Serve dellaPassione. Altri gruppi della Famiglia Passionistasono
invitati a partecipare.
Sono state poi presentate due iniziative dellaCongregazione in
Asia (PASPAC), da parte di P.Jefferies Foale e P. Gabriel Pak. Si è
potuta misurarela grandezza della sfida del dover fondare
laCongregazione in culture nuove, che hanno situazio-ni storiche e
politiche molto complesse. E’ apparsoevidente il bisogno di aiuto
sia nel personale chenelle finanze. Negli interventi che sono
seguiti i sino-dali hanno apprezzato i progressi fatti in quei
campi.
24 ottobre 2010 - III Giorno del SinodoLa sessione della
mattinata, si è svolta con due
conferenze offerte da P. Aquilino Bocos Merino C.M. F. sulla
Ristrutturazione nella Congregazionepassionista. P. Aquilino, già
superiore generale dei
[24ott] (S-D) P. Marco Pasquali, P. Battista Ramponi,
P.Ottaviano D’Egidio e P. José Luis Quintero.
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Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 2416
Clarettiani, lavora ora per la rivista Vida religiosa eper
l’Istituto teologico dei religiosi in Madrid.
La prima conferenza di P. Aquilino riguardava treargomenti: il
senso della Ristrutturazione, gli ostaco-li e le opportunità, le
ragioni ultime dellaRistrutturazione. Nella seconda conferenza
P.Aquilino ha trattato i seguenti aspetti: presuppostirichiesti per
rendere la Ristrutturazione effettiva,relazione fra la
Congregazione e i suoi organismimaggiori (Province,
Viceprovince,Vicariati), motiva-zioni e corresponsabilità nelle
innovazioni strutturali,considerazioni finali.
Fra i punti importanti rilevati da P. Aquilino nelcorso della
mattinata c’erano i seguenti: - Punto dipartenza deve sempre essere
sempre la radicalesequela di Gesù; Lui è tutto ciò che ci è
necessario. Ilsegreto del processo di Ristrutturazione sta nella
for-mulazione di un progetto per la vita e la missione,con le sue
priorità. - Niente nasce nel mondo senzasofferenza. - Il grado di
attaccamento affettivo edeffettivo alla Congregazione produrrà un
maggiore ominore successo nell’attuazione degli obiettivi
dellaRistrutturazione. Un ostacolo può essere la mancan-za di idee
chiare o la confusione intorno al disegnoapostolico
dell’Istituto.E’ probabilmente necessarioandare oltre la
solidarietà nelle tre aree che voi avetedesignato: formazione,
personale, finanze. Questodeve essere fatto rispondendo alla sfida
più radicale epresente nella vita consacrata oggi. - Come
organiz-ziamo noi stessi per vivere in modo più evangelico eservire
il Signore e gli altri? Soltanto il primato delloSpirito Santo
nella nostra vita può spezzare il circolodi mediocrità che è la
forza più corrosiva della vitaconsacrata. I Fondatori hanno sempre
guardatoall’essenziale nei loro programmi. - Un ritorno alleorigini
risveglia la solidarietà, promuove la comunio-ne e sostiene una
responsabilità partecipata. LaCongregazi0one non è una
confederazione, ma unacomunità di persone, una comunità di fede,
speranzae di Spirito. La prima comunità che noi dobbiamoaffermare è
la Congregazione. - Abbiamo bisogno ditornare all’essenziale e
aprirci al futuro. Il futuro èdentro di noi. E’ l’Avvento. Noi non
lo creiamo. Essoviene nella misura in cui siamo fedeli al
presente,all’adesso.
25 ottobre 2010 - IV Giorno del SinodoLa prima sessione è stata
dedicata alla seconda
parte della Relazione del Generale P. OttavianoD’Egidio,
intitolata: “Ripartiamo da Cuernavaca”.[Nota dell’editore: una
sintesi di questa parte è pre-sente nell’attuale numero del BIP]
...
Dopo alcune domande di chiarificazione su qual-che punto, i
sinodali sono andati nei gruppi interna-zionali per discutere sulle
domande presentate da P.Michael Mullins: 1. Quali sono le prime
domandeche sono emerse in voi dopo la Relazione delGenerale? Quali
altre domande avreste? 2. Qualisfide avete trovato nella Relazione
del Generale?
Fra gli argomenti toccati dai gruppi vi erano iseguenti: Questo
modo di ristrutturare è il miglioreper raggiungere lo scopo di una
maggiore fedeltànella missione? I religiosi sono soddisfatti
delleConfigurazioni così come sono? C’è una lenta richie-sta di
chiarezza. Le Configurazioni come sono ades-so sosterranno
veramente la solidarietà, ad esempioin relazione ai bisogni
dell’Africa? In futuro i nostrimissionari verranno da paesi e
Province povere:come li aiuteremo? In qualche Configurazione cisono
tensioni internazionali a causa della diversitàdelle culture delle
Province coinvolte. Cosa fare seuna Configurazione di fatto non
partecipa al proces-so della Ristrutturazione? Come ricupereremo
l’in-ternazionalità nella Congregazione? Possono le diffe-renti
Configurazioni avere differenti forme di gover-no? Vorranno le
Province esistenti perdere il potere digovernare se stesse? Di
fronte a qualcosa che fa pen-sare ad una maggiore centralizzazione,
cosa diremosulla sussidiarietà?
P. Ottaviano ha espresso la sua sorpresa di frontealle
esitazioni che vengono ancora espresse insisten-do nel dire che ciò
che deve essere fatto sarà fatoall’interno di quanto contenuto
nelle Costituzioni.
Nella sessione del pomeriggio, diretta da P. LuigiVaninetti, il
Sinodo ha cominciato ad ascoltare leRelazioni delle sei
Configurazioni. P. MichaelMullins ha introdotto la sessione
ricordando a tuttiche questa è una pare del processo di
discernimento;ha chiesto ai membri del Sinodo di considerare
l’im-portanza dell’ascolto e di tenere in mente i criteri chesono
stati concordati nel Sinodo di Cuernavaca.
P. Enzo Del Brocco (Dol) ha parlato per laConfigurazione di
Cristo Crocifisso. Questa hacostituito tre commissioni come parte
della sua strut-tura organica: sono le commissioni per il
Personale,per la Formazione e per le Finanze. Ciascuna com-missione
ha stabilito criteri e linee guida per favori-re l’attuazione della
solidarietà in ognuna di queste
[25ott] (S-D) P. Kevin Dance (SPIR) e P. Robert
Joerger(PAUL).
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17Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 24
aree. Si è trovato un accordo per la Formazione, condue
noviziati già stabiliti, in Italia e in Brasile, e condue case di
studio. La Configurazione sta creando unfondo comune per la
formazione e altri progetti. LaCommissione del Personale sta
lavorando ad unpiano di azione per progetti missionari. In una
recen-te Assemblea in quest’anno, i Superiori maggioridella
Configurazione hanno riconosciuto la ricchez-za delle realtà che
compongono la stessa, purammettendo che c’è ancora qualche
perplessitàsopra la sua vastità. Hanno esaminato la possibilitàdi
dividere la Configurazione, ma desiderano rima-nere insieme per il
tempo avvenire. LaConfigurazione deve essere considerata come
unospazio aperto nel quale condividere e creare insiemeprogetti per
un nuovo stile e una nuova vita. P. Enzoha ringraziato i precedenti
coordinatori dellaConfigurazione Norberto Donizetti (Calv) e
JosephJones (Paul). La relazione di P. Enzo è stata integra-ta da
informazioni aggiuntive offerte dai responsabi-li delle Commissioni
P. Juan Rosasco (Conc,Formazione), P. Francisco Valadez (Reg
Finanze), P.Augusto Canali (Calv, Personale).
La Relazione è stata discussa nei gruppi e sonostate fatte le
seguenti osservazioni: I progetti sonoconcreti e ben organizzati.
Ci sono ancora modi dicooperare con CLAP e FORPAL? Vi sono stati
buonisviluppi nella Formazione, ma il senso della missio-ne, a
livello di Configurazione, deve essere rafforza-to. Questa
Configurazione sembra essere troppogrande e geograficamente troppo
sparsa. Come sonoaccolti i progetti della Configurazione a livello
dibase? Questa Configurazione è uno spazio per il dia-logo, ma
questo gruppo così ampio non ridurrà sestesso a una pura entità
giuridica?
Dopo una breve sosta, P. Antonio Munduarte (Fid)ha presentato la
Relazione della Configurazione delSacro Cuore. Ha descritto la
realtà con numeri ed etàdei religiosi, per le diverse aree nella
quali essi ope-rano. Stanno operando in solidarietà nell’area
dellaFormazione e hanno cominciato a sviluppare la soli-darietà per
la missione con quattro progetti condivisi.Intendono andare avanti
verso una comune responsa-bilità e gestione delle finanze. La
Relazione include-va una possibile forma di governo dove
laConfigurazione può divenire una sola giurisdizione,con un
superiore regionale per l’interaConfigurazione, operante con
quattro consiglieri, econ la Configurazione divisa in quattro zone
operati-ve. La Relazione si augura che il Sinodo chiarifichi ipunti
seguenti: indicare la meta da raggiungere eusare un linguaggio ed
obiettivi unici. Possiamo pro-cedere a diverse velocità, ma tutti
abbiamo bisognodi essere guidati verso lo stesso fine, avendo gli
stes-si obiettivi.
C’è stata una discussione generale sul concettodelle entità
esistenti in una stessa Provincia. Il cam-mino è stato già
accettato nei rispettivi Capitoli pro-vinciali. E’ stata
sottolineata l’importanza del ricono-
scimento delle diverse culture e tradizionidell’America
Latina.
26 ottobre 2010 - V Giorno del SinodoP. Michael Mullins ha
informato che il dialogo in
risposta alle Relazioni sulle Configurazioni si sareb-be svolto
in un unico gruppo nell’aula. Ci ha chiestodi assicurare la
possibilità per ognuno di essere ascol-tato e ci ha dato questa
domanda di fondo:
Quali sono i messaggi più importanti che il Sinododeve
indirizzare a tutta la Congregazione?
P. Leone Masnata ha presentato la Relazione sullaConfigurazione
del Beato Eugenio Bossilkov.Inizialmente le sette entità della
Configurazionehanno preso atto dei seguenti punti: le risposte
datedalle Province della Configurazione alla griglia
dellaRistrutturazione; il possibile modello futuro
dellaConfigurazione; le scelte comuni nelle aree dellasolidarietà:
formazione, personale, finanze; le autori-tà decisionali della
Configurazione; i modi di consul-tare i religiosi delle varie
Province sulla loro opinio-ne circa la viabilità della
Configurazione. Le quattroProvince italiane della Configurazione e
la Provinciafrancese desiderano operare in direzione della
forma-zione di un’unica Provincia, con cinque regioni, men-tre le
Province Assum (Polonia) e Vuln(Germania/Austria) desiderano
continuare come enti-tà distinte all’interno della stessa
Configurazione.
La Configurazione ha un gruppo di studio divisoin tre
sottogruppi (Formazione, Personale, Finanze) eun segretariato
permanente. Le entità italiane hannoin comune il noviziato e lo
studentato (STIP).Esistono varie forme di cooperazione, inclusi il
soste-gno della missione bulgara e della casa di Lourdes.La
configurazione ha il suo proprio sito internetwww.cebnews.eu. La
viabilità della unica Provinciasarà discussa nei prossimi Capitoli
provinciali italia-ni. Questo non vuole essere un processo di
contrazio-ne, ma un modo per domandarci: Che cosa desidera- ➥
[26ott] (S-D) P. Luis Alberto Cano e P. Aquilino BocosMerino
C.M.F.
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Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 2418
no essere i passionisti in Europa?Allegato a questa Relazione
c’è un documento riguar-
dante la posizione della Provincia Polacca (Assum).Nelle
risposte sono state sollevate le seguenti
obiezioni: rischiamo di fare dei cambiamenti, mante-nendo
tuttavia le stesse strutture fondamentali connomi differenti. Siamo
coscienti dei rilievi importan-ti fatti da P. Aquilino? Andare
verso l’autonomiadelle Configurazioni può funzionare bene nelle
vec-chie parti della Congregazione che hanno risorse, manelle nuove
aree (come l’Africa) può causare diffi-coltà. Un compito importante
di questo Sinodo è ilfarsi carico della valutazione delle
Configurazioni.
La successiva presentazione è stata fatta da P.Franz Damen
(Gabr) per la Configurazione del NordEuropa. La precedente
Conferenza dei Passionisti delNord Europa aveva lavorato per
promuovere l’unio-ne delle cinque Province della zona, ma, dopo
ilSinodo del 2008, questo progetto è stato abbandona-to. I
cambiamenti successivi nel Nord Europa sem-brano meno promettenti.
Dall’ultimo Sinodo laConfigurazione ha seguito il modello della
preceden-te Conferenza NECP. E’ stata costituita una commis-sione
per studiare le tre aree della solidarietà. In que-st’anno essi si
sono concentrati sulla formazione per-manente.
Questa presentazione è stata seguita da una con-versazione molto
stimolante, nella quale sono statitoccati molti argomenti
importanti e utili per la cono-scenza dello stato reale della
situazione. Tutti e quat-tro i provinciali sono intervenuti per
rispondere alledomande. Sono state riconosciute le difficoltà
deri-vanti dal dover sostenere i nostri religiosi anziani e altempo
stesso son state sollevate tante questioniriguardanti il futuro
della Regione e la nuova evange-lizzazione dell’Europa.
Nel pomeriggio P. Michael Ogweno (Mataf) haparlato della
Confederazione dei Passionistidell’Africa (CPA), la quale, ha
detto, non ha niente dari-strutturare, ma ha da strutturare. CPA è
una partedella Congregazione che è in crescita, la quale rico-nosce
l’importanza delle divisioni perché è nelle pic-cole entità che può
realizzarsi la crescita. Il desideriopiù grande della CPA è la
“Solidarietà nellaFormazione, Personale e Finanze in modo da
intensi-ficare e rendere più vitale la Vita e la Missione
dellaCongregazione, specialmente in Africa”. Ognunadelle entità
aspira ad arrivare all’autosufficienza eall’autodeterminazione, e
cerca di esercitare la pro-pria autonomia in un contesto di
collegialità all’inter-no della CPA. Le quattro regioni (Mataf,
Salv,Gemm, e Carlw) desiderano crescere ed evolversi inuna
Configurazione collaborativa, interdipendente ecollegiale con una
struttura giuridica appropriata.Questo può essere attuato per mezzo
di una equipeche eserciti (collegialmente) un’autorità giuridica
intutti i campi della solidarietà – Personale,Formazione e Finanze
– e le cui decisioni siano presepossibilmente col consenso di
tutti, altrimenti con la
maggioranza dei voti. Per ognuna delle aree dellasolidarietà ci
deve essere un comitato consultivo, conun membro per ciascuna
regione. La Configurazioneintende operare in direzione di una
fiducia reciprocae di un’autonomia finanziaria, ma si rende conto
che,per diventare finanziariamente viabile, CPA dovràdipendere
inizialmente dalle strutture per laSolidarietà e le Finanze
stabilite a livello generaledella Congregazione. CPA rimane aperta
ad altreentità o missioni che vogliano aggregarsi ad essa.
Tra le risonanze espresse dopo questa Relazione,c’era il
suggerimento secondo cui dobbiamo trovareun modo di accrescere il
capitale del Fondo diSolidarietà allo scopo di aiutare le parti
nuove dellaCongregazione. L’ultimo Sinodo aveva proposto
uncontributo da esigere per ogni vendita di proprietàdella
Congregazione: questa proposta dovrebbe esse-re confermata da
questo Sinodo e resa operativa.
A questo punto P. Joachim Rego (Spir) ha presen-tato la
Relazione della Configurazione PASPAC, laquale ha adottato questo
principio operativo: assicu-rare la condivisione della vita, della
missione e dellerisorse nella Configurazione e
nell’interaCongregazione. La Configurazione ha elaborato unmodello
nel quale chi prende le decisioni sono i lea-ders delle entità
congregazionali della Regione cheoperano insieme. Essi sono aiutati
da treCommissioni (Formazione, Personale e Finanze), lequali
continueranno la ricca storia di collaborazionedelle entità che
costituiscono PASPAC. LaConfigurazione accetta la responsabilità
per le caseinternazionali di Formazione che si trovano inManila e
Adelaide, già istituite dalla ConferenzaPASPAC.
Nel dialogo che è seguito la Configurazione èstata lodata per la
sua storia di cooperazione fra tantedifferenti culture. Il modello
organizzativo è sembra-to assai dettagliato, ma è stato voluto per
favorire almassimo la partecipazione. Lo scopo della nuovastruttura
è quello di fornire un nuovo modo di opera-re in cui tutti lavorano
e decidono insieme.
P. Fiorenzo Bordo ha fatto allora una breve presen-tazione della
nuova missione in Nigeria, la quale è statafondata sotto la
responsabilità della Provincia PRAES,ma con un religioso del
Vicariato CARLW, che è anchesuperiore ed uno della Viceprovincia
SALV.
26 ottobre 2010 - V Giorno del SinodoSuor Christine Anderson ha
poi introdotto il lavo-
ro della mattinata. Uno dei compiti principali di que-sto Sinodo
è quello di studiare la viabilità delleConfigurazioni. Queste sono
state impostate come unesperimento di solidarietà nella
Formazione,Personale e Finanze: ora l’esperimento deve
esserevalutato. Gli esseri umani fatto fatica a cambiare, manoi
abbiamo dentro di noi stessi le risorse necessarieper cambiare.
Queste sono:
1. Una mente aperta. Il nemico di questa risorsa èil giudicare
prima di avere ascoltato;
-
19Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 24
➥
2. Un cuore aperto che ci permette di toccare lanostra
vulnerabilità; qui il nemico è il cinismo;
3. Una volontà aperta da cui viene il desiderio pertutto ciò che
è meglio per la missione e per ivalori della Congregazione; il
nemico qui è lapaura e il dubbio.
La valutazione sarà fata nei gruppi di ciascunaConfigurazione.
Ai gruppi viene chiesto di guardarealla propria Configurazione con
sguardo critico edomandarsi se essa è viabile. Gli strumenti di
viabili-tà su cui esaminare le Configurazioni sono:
1. La capacità di esercitare una leadership, pianistrategici,
focalizzati sulla missione passionista;
2. Strutture di governo, in grado di prendere deci-sioni;
3. Piani finanziari, con rendiconti;4. Formazione iniziale,
formazione permanente;5. Rete di comunicazione, col Consiglio
generale
e con le altre Configurazioni;Alla luce di questo, potete voi
dire se state cammi-
nando veramente verso la solidarietà nellaFormazione, nel
Personale e nelle Finanze nellavostra Configurazione. Ha la vostra
Configurazionela capacità di offrire solidarietà alle
altreConfigurazioni?
I membri del Sinodo sono ora invitati ad andarenei gruppi delle
Configurazioni, dopo un tempo didiscernimento personale (30-40
minuti). Ai gruppivengono distribuite due domande:
1. Pensi che la composizione della tuaConfigurazione sia
viabile, oppure suggerisciqualche cambiamento?
2. Guardando alle altre Configurazioni, hai qual-che
suggerimento per aiutarle ad aumentare lasolidarietà nella
Formazione, nel Personale enelle Finanze?
Nel pomeriggio, ogni Configurazione ha riferito inaula sulla
propria condivisione:
Configurazione di Gesù Crocifisso: La maggio-ranza dei membri
concorda nel continuare comeConfigurazione, usando il modello di
una rete neuro-logica con vari nodi. La priorità è quella di
identifi-care un progetto di missione che unisca le varie enti-tà.
E’ necessario continuare a lavorare per coinvolge-re tutti i membri
della Configurazione. Le ragioni percontinuare che sono state
espresse nel gruppo sono lagrande ricchezza delle differenze che si
incontranonella Configurazione e la forte tradizione missionariache
ci aiuta a non chiuderci in noi stessi. Può aiutareil condividere
tra le Configurazioni la formazioneiniziale, permanente e dei
laici. La CBE dovrebbeessere incoraggiata a continuare ad operare
con CPA.Non dovremmo favorire stili di vita che non sono inarmonia
con le condizioni del paese nel quale lavo-riamo, poiché questo
diviene una contro-testimonian-za per la povertà religiosa.
Configurazione Asia Pacifico (PASPAC): LaConfigurazione si
giudica viabile, ma desidera svi-
luppare la comunicazi0one a livello di base, con new-sletter o
website. Essi suggeriscono che il Consultoregenerale di riferimento
sia il coordinatore dellaConfigurazione. Le Configurazioni
dovrebbero esse-re costituite da entità che sono geograficamente
vici-ne, ma dovrebbero essere disposte a inviare persona-le in
altre aree. Sono state espresse delle preoccupa-zioni sulla
stabilità economica, specialmente perl’Africa. E’ necessario un
sistema finanziario con cuisuperare questo problema.
Configurazione Beato Eugenio Bossilkov(CEB): Ha avuto una
discussione difficile.Attualmente la CEB è bloccata per il fatto
che lequattro Province italiane che ne fanno parte stannoaspettando
i loro Capitoli provinciali per consultare ireligiosi. Inoltre, due
Province, ASSUM (Polonia) eVULN (Germania/Austria) preferiscono
conservarela loro autonomia e desiderano tornare al settoreNord
Europeo. Infatti hanno difficoltà con la lineaperseguita dalle
altre cinque Province che tendono aformare un’unica Provincia.
Forse questaConfigurazione dovrebbe essere pensata nel
contestodell’Europa come un tutto; in futuro potrebbe esserevista
più come confederazione, con un occhio missio-nario sull’Est
dell’Europa. La Confederazione propo-ne di costituire un Fondo di
Solidarietà per l’Africa.Alcuni membri del Sinodo propongono che si
discu-ta presto la norma contenuta nel n. 39 della secondaparte
della Relazione del Generale, sul modo di pren-dere decisioni
vincolanti a livello di Configurazioni.
Configurazione del Sacro Cuore: Si ritiene una-nimemente che la
Configurazione sia viabile, perchéha l’approvazione dei tre
Capitoli provinciali dellaSpagna e dei membri della Viceprovincia
di Colom-bia. La Configurazione abbisogna di incorporare i
suoimembri dell’America Latina dentro il processo, chenon è
finalizzato alla sopravvivenza, ma alla promo-zione della missione
carismatica. Il gruppo ha cammi-nato insieme per la formazione e
per pianificare un
[27ott] P. Floriano De Fabiis (in primo piano)
ProcuratoreGenerale e alcuni membri del Sinodo.
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Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 2420
cammino comune. Il Nord Europa e CPA dovrebberotenere a mente la
cooperazione immaginata fra le partipiù antiche e quelle nuove
della Congregazione. LaConfigurazione di Gesù Crocifisso sembra che
siestenda su un’area troppo vasta.
Configurazione dei Passionisti d’Africa: LaConfigurazione
afferma la sua viabilità. Le entità chene fanno parte vengono da un
continente e da unacultura comune, ed hanno un teologato
unitario.Tutto questo favorisce la solidarietà. E’ un gruppogiovane
e dinamico. Le sfide che la Configurazioneaffronta includono:
difficoltà di comunicazione cau-sate dalle distanze e dall’accesso
ai mezzi di locomo-zione; limitato potere di decisione perché la
maggio-ranza delle entità sono vicariati ancora dipendentidalle
Province europee. La Configurazione cercasostegni finanziari per la
formazione e desidera raf-forzare il ruolo del coordinatore.
Desidera promuove-re la collaborazione fra Configurazioni. E’
meglioche il coordinatore non sia il responsabile di una enti-tà:
così potrà dedicarsi meglio al suo compito conmaggiore libertà.
Configurazione (o Settore) dei Passionisti delNord Europa
(NESP): La Configurazione è viabilecosì come è, poiché è in grado
di assistere i proprianziani e di promuovere la formazione, sia
inizialeche permanente, e la diversità dei ministeri che
sisvolgono. Non ha suggerimenti per altreConfigurazioni. Vede la
necessità di sviluppare ilFondo di Solidarietà per far fronte ai
bisogni dellaCongregazione in quanto tale.
Le risposte alle relazioni includevano questi argo-menti: La
Commissione per la Solidarietà dovrà pre-parare un testo sopra i
fondi per l’Africa e altre partibisognose della Congregazione. La
Ristrutturazione èper la vitalità di tutta la Congregazione. CPA,
perquanto manchi di risorse materiali, desidera contri-buire alla
vitalità in particolare con la solidarietà nelpersonale. C’è stata
una discussione e chiarificazionesul desiderio espresso da ASSUM e
VULN di lascia-re la configurazione CEB.
Un’altra discussione ha riguardato la norma pro-posta al n. 39
della Relazione del Generale per dareuna base alla necessità di
prendere decisioni nelleConfigurazioni. C’è il desiderio di
rafforzare leConfigurazioni, ma anche il desiderio di non
soffo-care il processo con testi troppo giuridici. Il testodeve
essere chiaro e riflettere la mente del Sinodo. LeConfigurazioni
devono essere luoghi di dialogo perla missione e la solidarietà, ma
hanno anche bisognodi un modo di procedere nei casi in cui non si
rag-giunge l’unanimità. Ci si è trovati d’accordo sullaproposta di
affidare il testo a un piccolo gruppo dipersone scelte dalla
CCC.
28 ottobre 2010 - VII Giorno del SinodoIl primo argomento
all’esame è stato la proposta
della Commissione per la Solidarietà e le Finanze
secondo cui tutte le entità della Congregazionedovranno
contribuire annualmente con un 2% del-l’introito lordo per il Fondo
della Solidarietà. Inoltrequesto Sinodo è chiamato a confermare la
decisionedi quello precedente secondo cui il 7%
dell’introitoprodotto da ogni vendita di beni immobili (terreni
oedifici) deve dato per contribuire al Fondo per laSolidarietà.
Sono state richieste un certo numero di chiarifica-zioni, alcune
riguardanti il fatto che qualche governocivile pone già notevoli
tasse su ogni vendita di pro-prietà. Altri rilevavano che i criteri
per costituire ilFondo di Solidarietà erano già stati stabiliti
qualchetempo fa e potrebbero essere rivisti. C’è necessità
dicoordinare i fondi della Solidarietà che si costituisco-no a
livello di Configurazione con quello costituito alivello generale.
Si ritorna sulla proposta di unifica-re i due Fondi, per la
Solidarietà e per la Formazione.Sarebbe utile per la Commissione
incontrarsi con glieconomi delle diverse entità. Anche con questi
con-tributi fissati, dovremo ancora mantenere e promuo-vere i
contributi volontari. Dopo la discussione laproposta è stata
approvata senza voci dissenzienti.
Il P. Generale ha allora letto la terza parte della
suaRelazione. [Nota dell’editore: una sintesi di questaparte è
presente nell’attuale numero del BIP] ...
La discussione è partita dal suggerimento delGenerale di
includere nelle Costituzioni e neiRegolamenti generali un
riferimento ai laici chedesiderano vivere il nostro carisma ed
essere associa-ti alla Congregazione. Il Movimento
LaicalePassionista italiano ha presentato al Sinodo una lette-ra,
che tutti hanno, nella quale essi chiedono di stabi-lire alcuni
punti che diano un’identità comune a tuttii laici legati alla
Congregazione, un testo di spiritua-lità che dovrebbe essere
composto da un gruppo diesperti a favore dei laici, un consultore
generalecome referente dei laici della Congregazione. Si èrilevato
che abbiamo bisogno di esaminare imovimenti laicali passionisti da
un punto di vista
[28ott] Un piccolo gruppo di discussione durante il Sinodo.
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21Ottobre-Dicembre 2010 - BIP n. 24
teologico e guardare anche ai ministeri che essi pos-sono
assumere. La Provincia CORM, ad esempio,non è più in grado di
mantenere la custodia diCastellazzo, la terrà fino al 2012, nella
speranza chealtri passionisti o nostre suore o laici possano
soste-nere questa custodia ed accogliere i visitatori. Il
desi-derio dei laici di partecipare alla spiritualità e ai cari-smi
delle comunità religiose rappresenta un’impor-tante corrente nella
Chiesa attuale. Le Configurazionidevono esaminare i modi nei quali
i vari gruppi emovimenti si relazionano a noi, il loro posto
nellavita delle nostre Province e Comunità, le loro respon-sabilità
e gli incarichi che assumono, e come la lororelazione con noi sta
funzionando. Certamente civogliono norme, ma queste possono essere
elaboratedopo un’adeguata ricerca sulla varietà e natura diquesti
Movimenti Laicali Passionisti, tutti chiamatia vivere la Memoria
della Passione secondo il cari-sma di San Paolo della Croce.
Sulla questione di JPIC è stato puntualizzato che ireligiosi,
compresi quelli in formazione, possonoapplicarsi a lavorare con P.
Kevin Dance alle NazioniUnite per un breve periodo di tempo, da uno
a tremesi. I religiosi che sono impegnati in qualche pro-getto che
abbia relazione con gli argomenti di JPICsono invitati a informarne
P. Kevin, in quanto questeinformazioni possono essere usate quando
le NazioniUnite studiano una particolare questione. Si è
anchepuntualizzato che noi non possiamo ignorare le que-stioni
correlate con la giustizia che esistono nelmondo sviluppato, come,
ad esempio, il traffico diarmi, l’immigrazione, la pena di morte e
i trasferi-menti internazionali di capitali. Anche quando siparla
della povertà del mondo, tendiamo a concen-trarci sull’Africa e
l’America Latina, dimenticandol’India e altre parti dell’Asia.
La sessione pomeridiana è stata dedicata al setto-re che
trattava degli abusi sessuali nella Relazione delP. Generale. I
provinciali delle Province CRUC,PAUL e PATR, insieme col
facilitatore P. Michael
Mullins, hanno costituito un gruppo per condividerecon i membri
del Sinodo la loro esperienza su comequesta questione è stata
affrontata e viene ancoraaffrontata nei rispettivi paesi. Fra i
punti evidenziatic’erano i seguenti: l’importanza del trattare gli
abusisessuali come delitto verso altri, piuttosto che
sempli-cemente come un peccato morale o un problema psi-cologico;
la conseguente necessità di portare tutti icasi davanti alle
autorità stabilite; il primato del-l’ascolto delle vittime dando
loro la sicurezza diavere un sostegno adeguato, piuttosto che
proteggerel’istituzione; la necessità di procedure adeguate
pertrattare con coloro che sono colpevoli di abusi, siasessuali che
fisici o emozionali.
L’esposizione è stata seguita da un’ampia discus-sione, la quale
ha messo in evidenza la necessità digarantire nel nostro ministero
coloro che sono piùvulnerabili, di instaurare procedure adatte in
ogniProvincia o altra entità per affrontare adeguatamentele
problematiche inerenti agli abusi.
29 ottobre 2010 - VIII Giorno del SinodoA nome del Gruppo
passionista interprovinciale
responsabile per la preparazio0ne della GiornataMondiale della
Gioventù che si terrà nell’agosto delprossimo anno a Madrid, P.
José Maria Saez (Sang)ha offerto informazioni utili
sull’organizzazione inatto. ... Ci sarà un incontro di giovani
passionisti aPeñafiel dal 12 al 14 agosto. Gruppi di giovani
chefanno parte della Famiglia passionista saranno ben-venuti ad
Alcalà de Henares durante la GMG dal 15al 21 agosto. La speciale
Giornata passionista, allaquale ha fatto riferimento il P. Generale
nella sua let-tera sulla GMG, sarà il 18 agosto. Coloro che
deside-rano prendervi parte dovranno contattare il
Grupporesponsabile della GMG, e per l’incontro dei
giovanireligiosi, il Segretario generale qui.
A questo punto la Commissione per leComunicazioni digitali ha
spiegato il lavoro che hasvolto in questo campo. La Commissione,
costituitadai PP. Clemente Barrón, Ramiro Ruiz, MarcoPasquali e
Massimo Granieri, ha lavorato per unnuovo Sito
congregazionale...
I membri del Sinodo hanno poi esaminato quattroproposte,
provenienti dalla Relazione del P. Generale,sulle dimensioni che
dovrebbe avere una Provincia,su una norma che assicuri la capacità
delleConfigurazioni di prendere decisioni, su un numeroaggiuntivo
alle Costituzioni riguardanti i laici asso-ciati alla Congreg