-
ANNO XIX - N° 471MAGGIO 2014
MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURADIRETTORE responsabile: dott.
Franco AdessaDirezione - Redazione - Amministrazione:Operaie di
Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 25123
Brescia - Tel. e fax (030) 3700003www.chiesaviva.comAutor. Trib.
Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990Fotocomposizione in proprio -
Stampa: Com & Print (BS)contiene I. R.www.chiesaviva.com
e-mail: [email protected]
«LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI»(Jo. 8, 32)
Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L.
353/2003(conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB
Brescia.Abbonamento annuo:ordinario Euro 40, sostenitore Euro 65
una copia Euro 3,5, arretrata Euro 4(inviare francobolli). Per
lʼestero Euro 65 + sovrattassa postaleLe richieste devono essere
inviate a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice
Civiltà25123 Brescia, Via G. Galilei, 121 - C.C.P. n. 11193257
I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono
restituitiOgni Autore scrive sotto la sua personale
responsabilità
Chiesa viva
Sodoma e Gomorra
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
1
-
S ì, in Italia, la situazione èmolto peggiore di quella diSodoma
poiché siamo arri-vati all’anti-Decalogo! Infatti, giunge or ora
anchedall’EU in Italia un manuale dieducazione (o meglio di
perver-sione) sessuale a partire dall’asilo,ossia dai 4 (quattro)
anni. In breve, è la pedofilia resa ob-bligatoria per legge nelle
scuolea partire dall’asilo infantile. Il documento per
“l’EducazioneSessuale in Europa” è stato redat-to durante tutto il
corso del 2010.Esso consta di una cinquantina dipagine, è stato
realizzato dal“Centro Federale per l’Educa-zione alla Salute” di
Colonia, inGermania, e diretto dall’Oms (Or-ganizzazione Mondiale
della Sanità) a cura di una venti-na di esperti.Dopo quattro anni,
a partire dalla stesura, il manuale iniziapurtroppo ad essere
diffuso in 53 Paesi. L’edizione italianaè stata finanziata dalla
“Federazione Italiana di Sessuo-logia Clinica”. Il testo integrale
può essere scaricato sulsito web
www.fissonline.it/pdf/STANDAROMS.pdf
Il manuale riguarda sei fasce d’età: 1a da 0 (zero) a 4 anni: si
spiega la masturbazione solita-
ria e con altri, anche dello stesso sesso; 2a da 4 a 6 anni:
s’insegna l’accettazione dell’omoses-
sualismo; 3a da 6 a 9 anni: si spiegano i vari mezzi di
contraccezione;
4a dai 9 ai 12 anni: si spiega comeutilizzare correttamente
profi-lattici, spirali e pillole con-traccettive anche
abortive;
5a dai 12 ai 15 anni: si spiega co-me interrompere le
gravidan-ze non desiderate (aborto);
6a dopo i 15 anni: s’insegna chel’aborto è un diritto
delladonna, la quale deve emanci-parsi dalla famiglia.
Questo significa voler imporreper legge la depravazione e
lacorruzione anche dei minori edei neonati (da zero a quattro
an-ni). Neanche a Sodoma si fece tan-to. Eppure Dio la incenerì!Gli
abitanti di Sodoma praticavanola sodomia, o omosessualità, ma
essa non era legalizzata o teorizzata (Gen., XVIII, 16 –XIX,
28). Tuttavia Dio disse: “il grido di Sodoma e di Gomorra
ècresciuto e i loro peccati si sono aggravati fuor di misu-ra”
(Gen., XVIII, 17), cioè la sodomia è un “peccato chegrida vendetta
al Cielo”1, ossia richiama la punizione di-vina già su questa terra
anche attraverso elementi naturali. Abramo, il cui fratello Lot
abitava a Sodoma con la suafamiglia e viveva secondo la Legge di
Dio, pregò Iddio eGli chiese di aver Misericordia di Sodoma.
«Punirai, o Signore, il giusto assieme con l’empio? Se aSodoma vi
saranno 10 giusti, anch’essi periranno? Peramore dei 10 giusti non
distruggerò Sodoma» (Gen.,XVIII, 23). Dio esige che vi siano almeno
10 giusti, com-
dada“SODOMA E GOMORRA”“SODOMA E GOMORRA”
al “Decalogo di Satana”
anche in Italia?
2 “Chiesa viva” *** Maggio 2014
di Don Curzio Nitoglia
L’Angelo che sospinge Lot via da Sodoma.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
2
-
mentano i Padri, per farci capire che per andare in Paradi-so
occorre osservare i 10 Comandamenti. Però a Sodomanon vi erano
neppure 10 giusti, ma solo quattro (Lot, lamoglie e due figlie), la
metà dei giusti che si salvarono dalDiluvio. Il Signore fece
piovere su Sodoma e Gomorrazolfo e fuoco dal cielo e distrusse le
due città, i loro abi-tanti e la regione attorno (Gen., XIX, 23
s.).Oggi, ogni parola umana è vana. Di fronte a tanto sfacelo non
resta che “la preghiera e lapenitenza” (Madonna di Lourdes, 1858).
Infatti, solo Diopuò porre un rimedio adeguato ad un male tanto
universalee profondo, imposto per legge, che obbligherebbe i
bambi-ni a peccare. Ora, Dio non può permettere che le
animeinnocenti siano depravate obbligatoriamente con forzadi legge
senza intervenire con la sua rigorosa Giustizia.Il Regno
dell’Anticristo finale avanza a passi da gigante,ma “Cristo lo
annienterà col soffio della sua bocca” (IITess., II, 8).Tuttavia
dal punto di vista naturale vale il proverbio: “aiu-tati, ché Dio
ti aiuta”. San Tommaso d’Aquino spiega che“la grazia non distrugge
la natura, ma la presuppone e laperfeziona” (S. Th., I.,q. 1, a. 8,
ad 2). Quindi, si può e sideve ricorrere anche ad azioni legali
contro tale tirannide,che supera quella stalinista, la quale cercò
di abolire la re-ligione, ma non ha legalizzato il peccato di
pedofilia. Deo gratias, anche in Italia, molte associazioni di
difesadel Diritto naturale si stanno organizzando per
promuovereraccolte di firme, conferenze ed azioni legali contro
taleabominazione, che “non è legge, ma corruzione di leggepoiché è
contraria alla Legge naturale e dunque anchealla sana ragione”
(cfr. S. Th., I-II, q. 95, a. 2). Infatti“quando la legge umana
comanda atti contrari alla retta ra-gione, alla Legge naturale e
divina, occorre disobbedireagli uomini per obbedire a Dio. In
questo caso non obbedi-re è bello e giusto” (Leone XIII, Enciclica
Libertas, 20giugno 1888).
Anche la divina Rivelazione ci insegna: “bisogna obbedi-re prima
a Dio che agli uomini” (Atti degli Apostoli, V,29). Quindi,
prendiamo pure parte attiva alla campagnacontro questa mostruosità
diabolica. Tuttavia per riportarela vittoria completa occorre
prendere atto che “questo ge-nere di demoni non si scaccia se non
col digiuno e lapreghiera” (Mt., XVII, 21). Purtroppo Freud2 e
Nietzsche3 hanno vinto la battaglia, manon la guerra. Anzi dopo
questa disfatta (Caporetto) cisarà la riscossa (Piave). “Le porte
dell’Inferno non prevar-ranno” (Mt., XVI, 18). Il Freudismo è
l’anti-Decalogo, o meglio, il Decalogo disatana. Esso si fonda sul
culto dell’Uomo o dell’Io (mo-dernità idealista) per arrivare
all’omicidio, suicidio, en-ticidio (= distruzione dell’essere) e
deicidio (nichilismopost-moderno). I suoi 10 Comandamenti sono:
1° IO sono l’IO tuo, non avrai altro IO all’infuori diIO/ME
(culto dell’uomo e dignità infinita della perso-na umana);
2° IO nomino il nome di “d-io” invano (Dio non esiste,ma
comunque è il responsabile di tutti i mali);
3° IO mi ricordo di violare le feste di “d-io” (la dome-nica si
lavora);
4° IO disonoro il padre e la madre (per essere autono-mo e
realizzato);
5° IO uccido l’innocente (diritto all’aborto); 6° IO voglio,
posso e debbo commettere atti impuri an-
che con minori e dello stesso sesso (liberazione ededucazione
sessuale);
7° IO posso rubare (tutto è MIO); 8° IO posso, debbo dire il
falso ed imporlo per legge
(altrimenti l’educazione sessuale per i bimbi di 4 anninon
potrebbe esistere);
9° IO posso e debbo desiderare la donna o l’uomodell’altro
(attenzione all’omofobia, il male più graveche vi sia);
10° IO posso e debbo desiderare la roba degli altri (an-che i
bambini da zero a quattro anni, infatti hanno ildiritto di essere
molestati liberamente da parte dell’IOoramai “adulto”).
Invece Gesù ci ha avvertiti: “Guai a chi dà scandalo ad unodi
questi pargoli, sarebbe meglio per lui che gli sia legatauna mola
asinaria al collo e sia gettato nel profondo delmare” (Mc., IX,
42). Non scoraggiamoci, ma battiamoci con le unghie e con identi,
infatti “Verbum Domini manet in Aeternum, dumvolvitur orbis! /
mentre il mondo passa, la Parola di Dioresta in eterno”, con buona
pace di Freud, Nietsche edell’Oms.
“Chiesa viva” *** Maggio 2014 3
1 Secondo il Catechismo di S. Pio X del 18 ottobre 1912 (n. 152
e154) i peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio sono
quattro:“l’omicidio volontario, l’omosessualità, l’oppressione dei
poveri efrodare la giusta paga agli operai”. 2 Cfr. E. Innocenti,
Critica alla psicoanalisi, Roma, IV ed., 1991.3 Cfr. Gf. Morra, Il
cane di Zarathustra. Tutto Nietzsche per tutticon un’antologia
delle opere, Milano, Ares, 2013.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
3
-
4 “Chiesa viva” *** Maggio 2014
menso potere economico e politi-co che gli deriva dall’essere il
piùgrande proprietario immobiliarenel mondo e di avere degli
imperifinanziari ed economici. (...) Perquesto io credo che il
prossimopapa debba chiamarsi FrancescoI, come San Francesco, il
poverel-lo di Assisi che si liberò di tutti isuoi averi per meglio
vivere se-condo il Vangelo, piuttosto chevivere secondo la Chiesa
di Ro-ma. (...) Ad esempio, si potrebbe convertiretutto il
patrimonio del Vaticano inun grande fondo per un welfareuniversale
da affidare eventual-mente all’Onu in maniera fiducia-ria, nel
senso che se l’Onu poi sicomporta male gli viene ripreso,secondo le
regole di diritto inter-nazionale (...) Quindi benvenuto,io spero,
a Francesco I!Ugualmente strana la “profezia” di
Leonardo Boff, che su Twitter è arrivato ad annunciare ilnome di
Francesco, anche se si è sbagliato sul nome di chisarebbe stato
eletto. Egli ha anche “anticipato” vari pas-saggi del programma del
suo pontificato. Non sbagliamai questo Boff! … Profeta? Fortunato?
Informazioni pri-vilegiate? Come direbbero gli italiani: “chi lo
sa?”.Comunque, non manca di suscitare stupore l’entusia-smo
appassionato espresso con ogni zelo “apostolico”dai media che, lo
sappiamo! sono tutt’altro che devotiamanti del Romano
Pontefice.
N el suo articolo: “Un annocon Francesso. Un annodi sorprese»,
il brasilianopadre Cristóvão scrive:«Dopo un anno con Francesco,mi
sento proprio come un nau-frago, come un sopravvissuto adun
disastro navale. Ogni mattina,l’inquietudine per ciò che po-trebbe
accadere. Un’intervista?Una dichiarazione ambigua? Un“rimbrotto”
omiletico? Un’eti-chettatura? ... Di tutto! Tra gliapplausi
isterici dei media anti-cattolici! Mai un papa è stato co-sì amato
dai nemici di Cristo!!!Di fatto, nel papato è arrivata
larivoluzione, e l’instabilità è diven-tata il segno distintivo del
verticedella Chiesa.Ho sempre diffidato di chi “scal-cia”, critica
e alla fine si definisceprofeta. Tuttavia, certi “calci” sonotroppo
ben assestati, così ben mira-ti, che non sembrano essere dei
“calci”.Pochi ci avranno fatto caso, ma quattro giorni – quattro!
–dopo le dimissioni di Benedetto XVI, un politico italiano,Mario
Staderini, segretario del Partito Radicale (che sidefinisce
anti-proibizionista e quindi ha lavorato alla lega-lizzazione del
divorzio, dell’aborto, ecc.), in un’intervistaa “Radio Radicale”,
in una lunga dichiarazione, tra l’altro,afferma: «... la vera sfida
per il prossimo Papa sarà quella di li-berare la Chiesa dal potere
temporale, ovvero quell’im-
PAPA BERGOGLIOPAPA BERGOGLIO– Umiltà, oppure... “Obbedienza”?
–
del dott. Franco Adessa
33
Francesco “Vescovo di Roma”.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
4
-
“Chiesa viva” *** Maggio 2014 5
Il fenomeno quasi ipnotico determinato
dall’ossessivainformazione su tutti gli atti di Francesco, anche i
più ba-nali e ripetitivi, ha generato un vero e proprio
fenomenomediatico che, contrariamente all’autentica convinzione
difede, crea solo ammirazione per un personaggio artata-mente
confezionato, per una figura mitizzata ancora daviva, per qualcuno
la cui immagine viene accuratamen-te presentata al culto popolare,
insomma per un papa-star, compreso il diritto di pubblicare una
rivista di gos-sip, tipo “Chi”, totalmente dedicata a lui. Ma… in
cambio di cosa?Per inciso notiamo che il fenomeno ha avuto luogo
findal primo momento, senza la mi-nima distrazione:
all’improvviso,i giornalisti sono diventati evan-gelisti; e sempre
all’improvvisola Chiesa ha messo da parte tuttii suoi presunti
scandali, e tuttihanno incominciato a vivere infunzione di… un
uomo. (...)Sì, non mi sbaglio quando dico chela Chiesa sta vivendo
in funzionedi un uomo, perché quando Fran-cesco ostenta la sua
umiltà, fa-cendolo con una roboante auto-proclamazione
narcisistica, men-tre esalta la sua persona demoli-sce il papato
cattolico.Francesco sì, il Papa no.C’è stato anche un vescovo, il
Pre-sidente della Conferenza Episcopa-le Polacca, che ha accusato
il colpoed è arrivato a dire: «Con il Papasi combatte oggi in
Polonia con-tro i vescovi: papa Francescobuono, vescovi cattivi,
papaFrancesco, sì, vescovi e Chiesa inPolonia, no».È la sintesi
dell’opera.La vanità per niente francescana di Francesco
trasparedalla cura che egli mette nel cercare di non
apparirescomodo e amico del Crocifisso, di Colui che il mondoha
rifiutato. No! Francesco non vuole la Croce, vuole la gloria!Per
questo è presente tra le personalità più onorate: nons’era mai
visto un papa tanto amato dai comunisti, da-gli abortisti, dagli
atei, dai gay, dagli ecologisti e persi-no… incredibile! dai
rockettari satanisti. Francesco èapprezzato all’unanimità come
raramente è accaduto.Disgraziatamente, noi cattolici siamo
costretti ad assistereal triste spettacolo di un papa in disaccordo
con i “valorinon negoziabili”, per la gioia dei relativisti.
(...)Disgraziatamente, Francesco evita di parlare dei temipiù
spinosi, crea aspettative circa una rivoluzione dot-trinale che
tocca il santo sacramento del matrimonio ela Santissima Eucaristia,
si comporta come qualcunoche è al di sopra della dottrina, con
quella superiorità ti-pica dei progressisti alla Kasper, che si
considerano su-periori alla tradizione della Chiesa per rimanere
amman-
tati dall’aura sacra della modernità, regola e misura ditutto.
Frivolo, egli dà l’impressione che tutto sia mutevole,mentre invece
si impone con la sua autorità facendo amodo suo come fosse il
padrone di tutto. In effetti, pochipapi sono stati così autoritari
come Francesco.Le canonizzazioni le fa per decreto, escludendo
miracolie cerimonie. L’umiltà la usa davanti alle telecamere,ma, in
pratica, fa quello che vuole. Nomina Mons. Ricca,legato alla lobby
gay, e avvertito pubblicamente, il nomi-nato resta nominato; cioè:
Francesco è infallibile. NessunPapa è così infallibile come lui.Di
questo gregge, Francesco si sente il padrone, non il
vicario del padrone. Per questo,tratta con tanta leggerezza le
coseimportanti, prega come un parroco,senza misurare le parole né
consi-derare i suoi limiti. Nell’intervistaal “Globo”, disse di
essere un “in-cosciente”. E infatti sta dimostran-do di esserlo
davvero!».
Nell’articolo: “Papato a tempo,apostasia e
autodistruzione”,Francesco Colafemmina scrive: «Povertà,
misericordia, carità,tenerezza, tutti validi strumentiper erodere
la dottrina, per di-struggere la Chiesa, come l’ab-biamo
conosciuta, trasformandolain una sorta di sètta evangelica.Per
appiattirla sul mondo e le sueesigenze, per adeguarla alla
menta-lità dominante fra i fedeli che nonamano essere “educati” o
“guida-ti”, che sono assetati non di istan-ze superiori, ma di
analogie dalbasso. È una strategia vecchia...
È la strategia di Francesco, Papa di una Chiesa in pie-na
apostasia. (...)Tutto svuotato attraverso il continuo ricorso a
questi quat-tro principi: povertà, misericordia, carità, tenerezza
(esemplicità, ossia celebrazione dell’informalità). Non c’ènulla di
severo, nessuna condanna.Ieri, ad esempio, il predicatore degli
esercizi spirituali qua-resimali ha annunciato che l’uomo si è
costruito un’im-magine erronea di Dio, fondata sul terrore, sulla
paura,sulla condanna, in sintesi sul “farisaismo”.Ecco, la Chiesa
si autodemolisce.Resta l’appiccicosa e melensa “lagna” della
misericordiae della tenerezza. “Lagna” perché alla misericordia
sidà il senso di una porta sempre aperta, di una
letturaconsumistica della pietà e della pazienza divina che
an-nienta il senso stesso del peccato e della redenzione.Si evocano
solo il candore e l’assenza di pretese. Concettiche arrestano ogni
accusa, perché come fai ad accusarequalcuno che si mostra candido e
tenero, indifeso, autenti-co, veramente cristiano, povero, umile,
praticamente unsanto…Ma quando un “santo” non è affatto scomodo,
non è un
Francesco “Vescovo di Roma”.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
5
-
6 “Chiesa viva” *** Maggio 2014
punto interrogativo per il mondo, non una pietra d’in-ciampo per
il potere e per la sua voce (i media), non unfastidioso pungolo per
non credenti e cattolici pigri,non un temibile nemico per vecchi
volponi di curia,bensì l’esatto contrario, allora c’è da chiedersi
se questa“santità” non sia piuttosto “un instrumentum
regni”funzionale proprio a quel “potere” che dovrebbe essereostile
ad ogni forma di santità, uno strumento strategico,insomma, ben
pianificato dal collegio cardinalizio, ma vi-ziato da una vetustà
ideologica di fondo. (...)Nel nuovo romanzo: “La serpe fra gli
ulivi”, che comin-ciai a scrivere nell’agosto del 2010, prevedevo
l’elezioneproprio di Bergoglio, nell’anno 2013. E prevedevo che
questo nuovo pontefice avrebbe pianpiano demolito la Chiesa
dall’interno, cominciando da-gli elementi di contesa con il“mondo”:
vita, morte, ses-sualità. Prevedevo – non civoleva certo una gran
fantasia– che la demolizione sarebbeiniziata a partire dalla
moralesessuale. Mi sbagliavo! E ilmio errore è imputabile ad
uncerto candore, questa voltatutto mio. Solo oggi comprendo che
glistrateghi dell’adattamentodella Chiesa al mondo nonpotevano
certo partire dal te-ma della “sessualità”, questoperché il mondo
non tolleraingerenze in questo campo,né divieti, né concessioni.Non
riconosce affatto in me-rito a tale aspetto della vitaumana
l’autorità dellaChiesa. La riconosce inveceladdove si parla di
matri-monio, ossia di organizza-zione della società.È dunque dal
matrimonio,dal Sacramento del matri-monio, che parte, oggi,
lademolizione o l’adeguamento della Chiesa al mondo.Tutto il resto
seguirà.Lo si attua a partire dall’introduzione della regola della
so-cietà dei consumi: la possibilità di tornare indietro, la
so-stituzione del “per sempre” con il provvisorio. E la “pre-tesa
democratica” dell’accesso al Sacramento dell’Eu-caristia. Il tutto
introdotto attraverso la “misericodia” e la“cura pastorale”, come
se la “dottrina” non fosse già pa-storale.La famiglia è il centro
dell’attacco che parte dall’ester-no della Chiesa ed oggi viene
ampiamente condivisodalla Chiesa stessa. Sarà questo uno degli
elementi cen-trali del breve pontificato di Francesco. Il prossimo,
adesempio, potrà occuparsi del celibato dei sacerdoti.Ma perché –
vi domanderete – parlo di un pontificato“breve”?
Perché è ormai una voce sempre più fondata quella chepone la
scadenza del pontificato di Francesco nell’anno2017, nel corso
dell’ottantesimo compleanno di Bergoglio.D’altro canto non fu il
Cardinal Hummes ad annunciare aTornielli poco prima del Conclave
dello scorso anno: «ba-sterebbero quattro anni di Bergoglio per
cambiare lecose»?E non è stato lo stesso Bergoglio ad annunciare a
De Bor-toli che di “papi emeriti” ce ne saranno altri nel
futu-ro?Ebbene, il primo anno è già passato. Non sappiamo
cosaaccadrà nei prossimi tre, possiamo tuttavia con
adeguatacertezza affermare che la Chiesa cambierà volto. O
piùsemplicemente imploderà. Le forze centrifughe di Bergo-glio e
compagni non hanno infatti fatto ancora i conti con
l’episcopato mondiale e con isacerdoti, ossia con
l’oggettoprincipale degli strali quoti-diani del Papa.Un Papa che
ogni giornodemolisce la Chiesa invecedi proteggerla, che pone
sestesso come unico modellocui conformarsi – implicita-mente –
mentre il resto dellacattolicità sarebbe più op-portunamente da
revisiona-re se non proprio da rotta-mare. Che sostiene di
nonessere nessuno per giudica-re un peccatore, ma nellarealtà tuona
ogni giornocontro certi suoi fantasmi divita cattolica che si
sentepienamente autorizzato adisprezzare o condannare.E le
progressive aperture aidivorziati risposati, ai convi-venti, e a
tutte le categorieche vanno sotto il nome di“periferie
esistenziali”, fini-ranno per accrescere lo iatofra un Papa amato
dalla gente
perché dice ciò che la gente vuol sentirsi dire (“fate quelche
vi pare, tanto io non vi giudico, non vi condanno,non vi ordino
nulla!”), e un clero sempre più sull’orlo diuna crisi di nervi,
perché lasciato scoperto dinanzi ad unaggiornamento che sembra
denunciare la presunta “ipo-crisia” e il presunto “farisaismo”
della Chiesa di ieri.Questa implosione che tecnicamente definirei
apostasiasi esplicherà in tempi forse neppure così lunghi. Non
coin-ciderà certo con la fine della Chiesa, perché basterannoanche
poche fiammelle a mantenere acceso e vivo ilCorpo Mistico, tuttavia
verranno minati tutti gli elementichiave del Cattolicesimo: dal
ministero petrino alla moralesessuale, ai sacramenti.Tutto è
destinato a trascolorare in un vago quanto provvi-sorio
miscuglio... ».
(continua)
Francesco “Vescovo di Roma”.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
6
-
“Chiesa viva” *** Maggio 2014 7
N oi gridiamo il nostro“J’accuse” contro il Car-dinale Jorge
Mario BER-GOGLIO, eletto al Soglio di Pie-tro con il nome di
“Francesco”.Noi gridiamo tutto il nostro dolo-re per
l’annientamento che Fran-cesco sta attuando contro la San-ta Madre
Chiesa.
Quando dalla Loggia esterna dellaBasilica di San Pietro,
mercoledì13 marzo 2013, il Cardinale Proto-diacono Jean-Louis
Pierre Tauranannunciò: “Habemus PapamGeorgium Marium Bergoglio
quisibi nomen imposuit: Franci-scum” (Osservatore Romano-Edi-zione
straordinaria di mercoledì 13marzo 2013, ore 20.30), subito
ab-biamo pensato a quello che il Cro-cifisso di San Damiano disse a
SanFrancesco d’Assisi: «Va, France-sco, ripara la mia casa che
cadein rovina», facendo nascere in noila speranza che Francesco
avrebberidato alla Santa Madre Chiesa ilsuo primitivo splendore di
Mae-stra della Verità.Questa pia illusione, questa speranza è
durata tre giorni: damercoledì 13 marzo a sabato 16 marzo 2013,
giornodell’Udienza di Francesco ai giornalisti.«PAPA FRANCESCO E
QUELLA BENEDIZIONE“PER TUTTI”», scriveva Gian Guido Vecchi,
giornalista
del Corriere della Sera, e sottoli-neava «Nell’udienza con i
giorna-listi Bergoglio non dà la benedi-zione apostolica. “Tra voi
moltinon credenti e non cattolici”».“Les dije que les daba de
corazònla bendiciòn. Como muchos deustedes non pertenecen a la
Egle-sia catòlica, otros non son creyen-tes, de corazòn doy esta
bendiciònen silencio a cada uno de ustedes,respetando la conciencia
de cadauno, pero sabiendo que cada unode ustedes es hijo de Dios.
QueDios los bendiga!”.(Vi avevo detto che vi avrei dato dicuore la
mia benedizione. Dato chemolti di voi non appartengono allaChiesa
cattolica, altri non sono cre-denti, imparto di cuore questa
be-nedizione, in silenzio, a ciascuno divoi, rispettando la
coscienza diciascuno, ma sapendo che ciascu-no di voi è figlio di
Dio. Che Diovi benedica). (Osservatore Romanodomenica 17 marzo
2013, pag. 7).
“VOI NON CREDETE IN DIO,NON ACCETTATE DIO” e
Francesco rispetta la coscienza di chi rifiuta Dio e
be-nedice... in silenzio; sì un silenzio davanti agli uomini, manon
davanti a Dio che risuona col fragore di un tuono.“Voi non
appartenete alla Chiesa Cattolica, quindi, ri-fiutate la
Rivelazione, rigettate Cristo Signore, Fonda-
N O I G R I D I A M ON O I G R I D I A M O“ J A C C U S E ! ”“ J
A C C U S E ! ”
della dott.ssa Livia Morelli
Papa Bergoglio nel suo solito gesto di saluto alla folla.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
7
-
8 “Chiesa viva” *** Maggio 2014
tore della Chiesa” e Francesco rispetta la loro coscienzae
benedice... in silenzio.Non è questo un vero tradimento verso
nostro Signore?Rispettando la loro coscienza di non credenti, di
non ap-partenenza alla Chiesa Cattolica non si lasciano andare
al-la deriva? Non si lascia che non conoscano il Bene Supre-mo Dio?
Non si lascia che la loro vita trascorra nelle tene-bre dell’errore
e cioè fuori dalla Chiesa Cattolica, la soladepositaria della
Verità?
“SAPENDO CHE CIASCUNO DI VOI È FIGLIO DIDIO”: noi gridiamo con
tutte le nostre forze il nostro“j’accuse” contro Francesco che, fin
dall’inizio del suopontificato, sta demolendo la Ve-rità: “Figlio
di Dio” lo si diventasolo con il Sacramento del Batte-simo; dando
inoltre un’immaginedistorta di Dio, come se Dio sicompiacesse di
ogni creatura, an-che se non crede in Lui.Ma neppure Bergoglio può
distrug-gere la Verità, certo con le sue pa-role, con il suo
comportamento dàun’immagine falsata della Verità,ma la Verità
rimane inviolabile per-ché è Dio stesso che la difende.
“ALCUNI DICONO CHE ILPECCATO E UN’OFFESA ADIO” (Udienza Generale
merco-ledì 29 maggio 2013 – OsservatoreRomano, giovedì 30 maggio
2013,pag.7).Se per “alcuni” il peccato è un’of-fesa fatta a Dio,
per tutti gli altriche cosa è il peccato? Il peccato èsolo e
soprattutto un’offesa fattaa Dio disubbidendo alla Sua Leg-ge,
questa è la Verità!Nostro Signore Gesù perché ha sof-ferto la
Passione? Per riparare ilpeccato di superbia e di disubbi-dienza
fatto alla Maestà Divinacon la colpa originale; Nostro Si-gnore
Gesù perché è stato crocifis-so? Per i nostri peccati.Il peccato,
per tutti e non soloper “alcuni”, è sempre un’offesafatta a Dio.
Sempre!Che cosa c’è di più triste e di piùdistruttivo del peccato?
Triste, per-ché ci allontana da Dio, distruttivoper la nostra anima
impedendo la salvezza eterna e non c’èniente che più dispiaccia a
Dio che il peccato.Questa è la Sacra Tradizione Apostolica che per
duemilaanni ha valicato i secoli, rimanendo roccia inviolabile
adogni attacco.Ora, Francesco, che dovrebbe difenderla, lui stesso
la de-molisce con le sue affermazioni, con le sue parole che
so-
no in continua contraddizione con la Sacra
TradizioneApostolica.
“SE UNA PERSONA È GAY (...) MA CHI SONO IOPER GIUDICARLA?”. Sul
volo di ritorno da Rio de Ja-neiro a Roma parlando con i
giornalisti. (NEWS.VA –29/07/2013 – Giancarlo La Vella).Forse
Bergoglio non sa che l’omosessualità è un pecca-to impuro contro
natura che grida vendetta al cospettodi Dio? E con questa sua
affermazione, non potrebbe sot-tintendere una sua approvazione
in... silenzio, non po-tendo approvare apertamente “il peccato
contro natura”?Le stesse persone “gay” sanno bene di vivere una
vita con-
tro natura che distrugge il loro cor-po e uccide la loro anima;
madell’anima a loro non importaniente: vivono peccando, anzi
vo-lendo imporre alla società, ai go-verni il rispetto della loro
vita pec-caminosa.E lui Francesco che cosa dice?“Chi sono io per
giudicare?”.Ma nel Santo Vangelo c’è un Gio-vanni Battista, il più
grande tra inati di donna, che grida a Erode:“Non licet !”. Non ti
è lecito tene-re la moglie di tuo fratello!Ha forse detto a Erode:
“Chi sonoio per giudicarti?”; ma il Battistaha continuato a
gridare: “Non li-cet”, perché era contro la Leggedi Dio.E per
questo suo “Non licet”, SanGiovanni Battista, il Precursore, èstato
incarcerato e, dopo una fe-sta di danze, decapitato. Questosi
rischia gridando, difendendo laVerità, questo si rischia se si
difen-de la Santa Legge di Dio.
Martedì 24 settembre 2013 alle ore15.00, il Papa Francesco
incontravaEugenio Scalfari a Santa Marta. Il1° ottobre 2013, “la
Repubblica”pubblicava l’intervista di questo in-contro.Noi vogliamo
sottolinearesolo alcuni passaggi di questo col-loquio.
“IL PROSELITISMO È UNASOLENNE SCIOCCHEZZA,NON HA SENSO”; questo
ri-
sponde Papa Francesco a Scalfari, quando all’iniziodell’incontro
dice a Francesco I: «I miei amici pensanoche sia Lei a volermi
convertire».Dobbiamo ammettere che abbiamo dovuto leggere più
vol-te questa affermazione di Bergoglio per convincerci
cheveramente aveva detto: “Il proselitismo è una
solennesciocchezza, non ha senso”.
Francesco “Vescovo di Roma”.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
8
-
“Chiesa viva” *** Maggio 2014 9
Immediatamente ci siamo ricordati del comando di NostroSignore:
«Andate e ammaestrate tutte le nazioni, bat-tezzandole nel nome del
Padre e del Figlio e dello Spiri-to Santo, insegnando loro tutto
ciò che vi ho comanda-to» (Mt. 28, 19);«Andate in tutto il mondo e
predicate il Vangelo adogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato
sarà sal-vo,ma chi non crederà sarà condannato» (Mc.16,15,16);«Nel
suo nome (di Cristo) saranno predicate a tut-te le genti la
conversione e il perdono dei peccati»(Lc. 24, 47).Questo è il
comando del Signore agli Apostoli prima di sa-lire al Cielo.Ora,
adesso, anno 2014, checosa afferma colui che do-vrebbe essere il
Suo Vicario?“Il proselitismo è una so-lenne sciocchezza, non
hasenso”.Avete capito? Forse che Cri-sto Signore, Figlio di
Dio,abbia affermato “una solen-ne sciocchezza” e gli Apo-stoli,
credendo a questa “so-lenne sciocchezza”, hannopredicato il Vangelo
per con-vertire il mondo a CristoCrocifisso, subendo per que-sto il
martirio?E Pietro e Paolo non poteva-no benissimo rimanere a
Ge-rusalemme, ma, per questa“solenne sciocchezza che èil
proselitismo”, sono venutia Roma subendo il martirio.E i
missionari, per predicareil Vangelo a tutte le genti,lungo i
secoli, non hanno la-sciato la loro patria per terrelontane e
inospitali subendospesso il martirio?Gli Apostoli, i missionari di
ogni tempo hanno ubbidito alcomando di Gesù Cristo Nostro Signore:
“Ite”, Andate!E lui Francesco I contraddice Nostro Signore!Chi può
definire la gravità di questa sua affermazione?Che cosa dice, che
cosa pensa il Collegio Cardinalizio?Vivono chiudendo gli occhi, le
orecchie di fronte al colpodi grazia che Bergoglio sta dando alla
Santa Madre Chie-sa, alla Sacra Tradizione Apostolica e quindi a
Cristostesso?Chi tra questi Principi della Chiesa, che hanno
giuratofedeltà “usque ad effusionem sanguinem”, ha il corag-gio
apostolico di fare da scudo, di difendere la Chiesa equindi Cristo
Gesù Nostro Signore da questo colpo digrazia? Chi? Sì, “chi”? Noi
vogliamo gridare!
“IL FIGLIO DI DIO SI E INCARNATO PER INFON-DERE NELL’ANIMA DEGLI
UOMINI IL SENTI-MENTO DELLA FRATELLANZA. TUTTI FRATEL-
LI E TUTTI FIGLI DI DIO”.Gesù Cristo, quindi, per Francesco I
avrebbe affrontato laPassione, la Morte in Croce “per infondere
nell’uomo ilsentimento della fratellanza”.Forse Bergoglio non si
ricordava quello che scrive l’Apo-stolo Giovanni nella sua prima
Lettera: «In hoc apparuitFilius Dei, ut dissolvat opera diaboli»,
«Ora il Figlio diDio è apparso per distruggere le opere del
diavolo»(Gv. 3, 8).La “fratellanza” è un sentimento naturale nel
cuoredell’uomo e non era proprio necessario che il Figlio di
Dios’incarnasse per questo!
Vorremmo terminare conun’altra sconvolgente affer-mazione di
Bergoglio, ossiadi Papa Francesco:“E IO CREDO IN DIO.NON ESISTE UN
DIOCATTOLICO, ESISTEDIO. E CREDO IN GESÙCRISTO, SUA
INCARNA-ZIONE”.Se per Francesco non esisteun “Dio cattolico” e cioè
inTre Persone uguali e distinteche sono la Santissima Tri-nità,
quale Dio esiste per lui?Dobbiamo forse dedurreche non crede in Dio
Uno eTrino?Noi crediamo che lungoduemila anni di storia
dellaChiesa, mai sulla bocca dicolui che dovrebbe essere ilVicario
di Cristo su questaterra, siano state pronun-ciate aberrazioni
simili cheportano sistematicamentealla distruzione della
Fedetramandata dalla Sacra Tradi-
zione Apostolica e quindi alla distruzione della veraChiesa
fondata da Nostro Signore, per costruire unanuova Chiesa al
servizio del mondo, ma che non ha piùnulla a che vedere con la vera
Chiesa di Nostro SignoreGesù Cristo.
“CHI HA PIANTO OGGI NEL MONDO?”Si chiedeva l’Osservatore Romano
(lunedì-martedì 8-9 lu-glio 2013) commentando il viaggio di
Francesco a Lampe-dusa.Noi vorremmo gridare che piangiamo per
qualcosa di mol-to più grave che per l’arrivo di immigrati che
lasciano laloro terra, povera sì, ma tuttavia dignitosa e
ospitale.Noi piangiamo perché, per colpa degli uomini di Chie-sa,
il nome di Dio è oltraggiato, ingiuriato, bestemmia-to a livello
mondiale.Noi piangiamo per il velo di vedovanza che gli uomini
del-la stessa Chiesa hanno messo sul suo volto, oscurando la
Francesco “Vescovo di Roma”.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
9
-
10 “Chiesa viva” *** Maggio 2014
Verità e creando una verità non secondo il Santo Vangelo,non
secondo la Sacra Tradizione Apostolica, ma livellan-dosi ai
principii di questo mondo, “un mondo” per il qualeCristo non ha
pregato: «Io prego per loro; non prego peril mondo» (Gv.17, 9).Noi
piangiamo perché il Cardinal Bergoglio, seduto sulSoglio di Pietro
con il nome di Francesco, sta creandouna sua morale che si discosta
e dal Vangelo e dalla Sa-cra Tradizione Apostolica, determinando il
più gravetradimento nella Chiesa stessa verso Cristo Nostro
Si-gnore.Sì, per tutto questo, noi vogliamo gridare il nostro
dolo-re, il nostro “j’accuse” non solo contro Francesco, macontro
tutti i Principi della Chiesa, contro tutti i Vesco-vi che si sono
livellati al mondo, che agiscono rinnegan-do Dogmi, Verità di Fede,
che si comportano da veritraditori di Nostro Signore Gesù e,
conseguentemente,del popolo cristiano.
I nemici della Chiesa, nemici che sono all’interno dellaChiesa
stessa per distruggerla, stanno per alzare il lorogrido di vittoria
contro Cristo Signore:
«Ti abbiamo vinto! Ti abbiamo crocifisso di nuovoe non
risorgerai! Ti abbiamo reso simile a un bud-da, a un maometto, a
uno dei tanti dèi e idoli, per-ché noi abbiamo predicato che tu non
sei Figliodi Dio, ma solo un uomo dotato di grandi poteri.Ti
abbiamo vinto! Ecco che sta per iniziare unNuovo Ordine Mondiale
dove non esisterà cheuna sola religione, dove tu non regnerai, ma
regneràil tuo nemico che noi adoriamo: Lucifero!Lui stesso ci ha
condotti a questo Nuovo OrdineMondiale, dove ogni nefandezza sarà
“tollera-ta”, per il rispetto della coscienza individuale;dove ogni
legge contro la Santa Legge di Dio
sarà chiamata “trionfo”; dove ogni aberrazionemorale sarà
“benedetta”».
Ma noi gridiamo: «Popolo cristiano, surge! Alzati!».Portiamo in
alto la fiaccola della nostra Fede che la SantaMadre Chiesa ci ha
trasmesso nella Sacra Tradizione Apo-stolica.Cantiamo il nostro
“Credo” con una sola voce, senza nes-sun dubbio, senza nessuna
deviazione, senza nessuna in-terpretazione di comodo per il nostro
mondo di oggi.Gridiamo con San Paolo: “Scio cui credidi et
certussum!”, “IO SO A CHI CREDO E SONO CERTO!”.Il nostro Pastore,
che occupa il Soglio di Pietro e che do-vrebbe difendere la Fede,
non tiene nelle sue mani lafiaccola della Fede Apostolica, ma la
fiaccola di una“fede” che piace ai nemici della Santa Madre Chiesa
eche porta alla distruzione della stessa Chiesa fondatada Nostro
Signore Cristo Gesù.Questa è la verità, questa è la tristissima e
terribile realtà.
Signore Gesù, vero Dio e vero Uomo,noi crediamo in Te,noi Ti
adoriamo,noi Ti amiamo.Pietà del tuo popolo cristiano,pietà delle
nostre anime.Vieni, vieni presto a liberarci dai Pastori che stanno
guidando il popolo cristianonon alla salvezza eterna,ma nel baratro
dell’errore che conduce alla perdizione eterna. Amen.
È certo, Cristo Gesù verrà; sì, Egli verrà!
GIOVANNI CALVINOSac Luigi Villa(pp. 35- Euro 5)
Cronologicamente, questa è lʼultima opera di don Luigi Villa.Un
giorno, alcuni mesi prima di morire, egli mi chiese: «Cosa ne dice
se scrivoun libretto su Calvino?». «Lo scriva, Padre – risposi –
perché di Calvino noinon sappiamo quasi niente!».E così don Luigi,
dopo alcune settimane, mi consegnò le bozze che poi cor-resse, ma
che ruscii a preparare per la stampa, solamente molto tempo
dopo.Questo è un libretto diviso in due capitoli, di cui il primo
tratta della vita di Gio-vanni Calvino a Ginevra (dove egli
organizzò la sua chiesa), a Strasburgo edei suoi ultimi anni di
vita.Il secondo espone la dottrina di Calvino, illustrandone i
punti caratteristici eciò che Calvino ha preso e ciò che ha
cambiato della dottrina di Martin Lutero.
Per richieste, rivolgersi a:
Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei,
121 - 25123 Brescia Tel. e Fax. 030. 37.00.00.3 - C.C.P. n°
11193257
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
10
-
“Chiesa viva” *** Maggio 2014 11
Occhi sulla Politica
6. Veniamo finalmente allʼargomento del ringiovanimento a
proposito di Teologia speculativa.
Cʼè qualcosa da ringiovanire? La risposta non è difficile. Nella
sua sostanza quello che è acquisi-to dal costume teologico
speculativo di secoli non ha bisognodi esser mutato. Quello che è
“certo”, è “definitivo” e non cʼè po-sto né per invecchiamenti né
per ringiovanimenti. Le mutazioni elʼaggiornamento riguardano i
margini dellʼopinabile e le perfezionisuccessive del metodo. La
Teologia speculativa deve lavorare ulteriormente ad illustrare
lesue basi. Che io sappia, non esiste – al di fuori dei Dizionari,
neces-sariamente slegati – unʼopera di grande analisi e di grande
sintesiper fare la storia ragionata e collegata della assunzione,
in Teologia,di tutti i concetti umani e propri del senso comune.
Una tale opera proverebbe che se la Chiesa ha dimostrato
evidenteopera di elezione nei confronti di qualche grande
scrittore, lo ha fattoperché interpretava meglio, più
organicamente, coerentemente, nel-la più perfetta ortodossia, il
senso comune del genere umano rispet-tando la verità, facendosi
guidare da quella e non pretendendo maidi guidare quella. Ed è
questa la ragione per la quale Leone XIII conla Enciclica “Eterni
Patris”, ha indicato come maestro a tutte lescuole teologiche San
Tommaso dʼAquino.Leone XIII ha fatto un atto logico. Se non ha
usato tale riguardo, do-po quella conferma data in tempi lontani a
SantʼAgostino, per nes-sun altro, aveva le sue ragioni ed è meglio
che nessuno si offenda. È in sede di teologia teoretica che si
possono fare le migliori presen-tazioni del contenuto, secondo le
diverse mentalità, le diverse cultu-re, perché, a tale scopo, la
teoretica dispone di tutta la strumentalitàper sopperire alle
esigenze ed anche alle carenze delle diverse cul-ture. La teologia
spoglia di speculativa, riduce indubbiamente la pro-pria capacità –
salvo la soprannaturale capacità della Parola di Dioin quanto tale
– perché i documenti sono redatti secondo un inge-nium letterario
che può essere distante da molte letterature. La teologia
speculativa, invece, è il maggiore sforzo di legittimoadattamento
agli uomini. Naturalmente, un ringiovanimento della Teologia
speculativa stanellʼevitare i motivi per i quali, in qualche tempo,
la teologia ebbe fasidi regresso: la sottigliezza, la mania
problematica, il fascinodellʼaspetto, puramente formale del
sillogismo, lʼesagerazione e mol-tiplicazione delle questioni
disputate, lʼassenza di sintesi in sé e inrapporto alla cultura
contemporanea. Non posso dimenticare che nella mia lunga esperienza
di insegnan-te di teologia ho dovuto accertarmi di questa
conclusione: la capa-cità del teologo, la sua sensibilità giusta e
la sua percezione intuitivadipendono da due cose: la fermezza del
criterio teologico (di cui siè parlato sopra) e la profondità
speculativa.
(continua)
Il ringiovanimentonella Chiesa
del card. Giuseppe Siri20
IL TRENO-EUROPA
Andrem per lʼelemosina, Signori,Salendo sul convoglio dei
banchieri:I grandi economisti affamatori,Ignobile progenie dei
negrieri!
Sul perfido convoglio, i controlloriSistemeranno, molto
volentieri,In prima classe, i ricchi viaggiatori;Sul carro merci,
gli altri passeggeri!
Personalmente, non vorrei salireSul treno dellʼEuropa dei
magnati,A far salamelecchi e a riverire.
Vi salgano i politici, votatiA servilismo, ai quali intendo
dire:Meglio soli che male accompagnati!
Prof. Arturo Sardini
Chiusa
Vi salgano, col Capo del Governo,Gli ipocriti, gli scribi e i
farisei,Che traggono in inganno gli europei,E, tutti insieme,
vadano allʼinferno!
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
11
-
12 “Chiesa viva” *** Maggio 2014
DOCUMENTA FACTA
«Se hanno perseguitato Me, per-seguiteranno anche voi».
(Gv. 15,20)
«Se il mondo vi odia, sappiateche prima di voi ha odiato
Me».
(Gv. 15,18)
CHIESA CATTOLICA A.D. 1-1958 UNA CHIESA IN LOTTA CON IL
MONDO
I Papi della Chiesa preconciliare hanno sostenuto contro ilmondo
e i suoi accoliti una guerra continua rimanendone,spesso, vittime,
ma vincitori. La loro stragrande maggio-ranza non ricevette allori
o riconoscimenti, anzi speri-mentò quanto Gesù aveva detto: «Se
hanno perseguitatoMe, perseguiteranno anche voi» (Gv. 15, 20).
SAN PIETRO (33-67): subì la persecuzione del Sinedrio,il carcere
a Gerusalemme; a Roma fu crocifisso capovolto;
SAN LINO (67-76): martire, decapitato per ordine delconsole
Saturnino;
SAN CLEMENTE (88-97): deportato nel Ponto Eusino,fu annegato con
un’ancora al collo;
SANT’ALESSANDRO (105/115): martire, decapitatoinsieme a due
presbiteri;
SAN TELESFORO (125-136): combatte strenuamente, econ rischi
personali, la gnosi di Valentino.
SAN PONZIANO (230-239): martire, deportato in Sar-degna,
condannato “ad metalla” alle miniere, morì distenti nell’isoletta
di Tavolara;
SAN MARCELLO (308-309): perseguitato dagli aposta-ti, è
condannato da Massenzio a compiere servizi di puli-zia nel palazzo
imperiale dove morì di sofferenze e di sfi-nimenti;
SAN MARTINO (649-655): separato dal Clero romano,deportato a
tradimento, pubblicamente umiliato a Costan-tinopoli ed infine
esiliato nell’isola di Cherso dall’impera-tore bizantino, morì di
stenti;
GREGORIO VII (1073-1085): vessato dall’imperatore diGermania,
Enrico IV, viene confinato a Salerno. Le sue ul-time parole
sono:«Ho amato la giustizia, ho odiato l’ini-quità, perciò muoio in
esilio»;
BONIFACIO VIII (1294-1303): in contrasto col re diFrancia,
Filippo IV il Bello, è tenuto prigioniero per tregiorni nel palazzo
di Anagni e schiaffeggiato. Morì di cre-pacuore.
Pio VI (1775-1799): fatto prigioniero da Napoleone,muorì, a
Valence, sfinito dagli stenti.
Pio VII (1800/1823): sequestrato e deportato a Parigi
daNapoleone, resiste alle mire dell’imperatore francese conil
famoso «Non debemus, non possumus, non volumus»,variante della
risposta che diedero gli apostoli all’intima-zione di cessare la
predicazione del Vangelo;
PIO IX (1846-1878): costretto all’esilio a Gaeta durante
laRepubblica romana (1848), fu vessato dalla massoneriaper il
“Syllabus”, fu definito da Garibaldi “un metro cu-bo di letame”. Il
12 luglio 1881, durante la traslazionedella sua salma in San
Lorenzo fuori le mura, elementi an-ticlericali, liberali e massoni
tentano di scaraventarne labara nel Tevere;
PIO XII (1939-1958): fu dileggiato dalla propaganda sio-nista,
oltraggiato dall’infamante libello “Il Vicario”, delcomunista Rolf
Hochhuth, e l’iter della sua canonizza-zione fu cancellato
dall’emerito papa Benedetto XVI.Tuttora, la propaganda
anticlericale e massonica lo additacome nemico degli ebrei (anche
se ne salvò dai 150.000ai 400.000 n.d.r.). (da: “sì sì no no” n.
21, 15 dicembre 2013).
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
12
-
CHIESA CATTOLICA A.D. 1958-2013UNA CHIESA
AL SERVIZIO DEL MONDO
Ma, poi, tutto è cambiato...
La statua di cioccolata di Francesco.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
13
-
14 “Chiesa viva” *** Maggio 2014
IL “BURATTINAIO” DEL “CASO MONTESI”
Gli svariati articoli e libri, che trattanodel “Caso Montesi”,
concordano qua-si tutti nell’affermare che questo fu ilprimo
“scandalo” che venne usato perregolare i conti nelle furibonde
lottepolitiche interne di un partito: la De-mocrazia Cristiana.È
sicuramente vero che uno “scanda-lo” può essere utilizzato per
questiscopi, ma potrebbe essere altrettantovero che uno “scandalo”
possa essereaccuratamente pianificato per ottenereproprio certi
scopi desiderati.Tanti sono i dettagli di questo scandaloche, nelle
pubblicazioni recenti, sem-brano essersi dileguati nel tempo, co-me
pure tante sono le stranezze, cheaffiorano in questo “caso”, ma che
nonsono state colte o, forse, non si sonovolute neppure
evidenziare.
Perché non è mai stato evidenziato cheil giorno, in cui fu
trovato il cadaveredi Wilma Montesi, un Venerdì Santo,era il giorno
in cui i massoni, e in mo-do particolare gli Illuminati, celebra-no
la Festa della Crocifissione diCristo come la Pasqua trionfale
delle Logge, comme-morandola con ogni sorta di empietà, impurità e
atti didepravazione satanica?
Perché non si parla più di Messa nera e conseguente or-gia
baccanale con tanto di attricette inglesi, francesi, ame-ricane e
italiane, assoldate da Ugo Montagna, per fungereda “sacerdotesse”
in questa Messa nera?
Il segretodella “tomba vuota”
di Padre Pio
Il segretodella “tomba vuota”
di Padre Pio
Perché il cadavere di Wilma Montesi,trasportato in macchina, fu
deposto apoca distanza dalla tenuta di Capo-cotta e non fu
trasportato a decine ocentinaia di chilometri di distanza?Perché
non si agì cercando di allonta-nare i sospetti dai veri
responsabili del-la morte della Montesi e dal luogo incui avvenne
il suo decesso?
Perché la tenuta di caccia di Capocottafu affidata dai Savoia a
Ugo Monta-gna? Non appartenevano forse VittorioEmanuele II e
Umberto I alla Supre-ma Loggia degli Illuminati di Parigidalla
quale partivano ordini ai quali es-si dovevano sottostare? E
sarebbe forsestrano pensare che tale Loggia ordinas-se loro di
affidare questa tenuta al loro“Agentur” in Italia?
Perché un uomo potente come il Mar-chese Ugo Montagna fu
incarceratoper traffico di droga? “Egli aveva unaccesso illimitato
a fondi che gli ser-vivano per comprare ogni uomo, po-tere o
influenza”, ha scritto Guy Carr.Esistevano altri modi per
“giustificare”una tale illimitata disponibilità di dena-ro, senza
destare sospetti sulla vera
identità di Ugo Montagna?
«Viene sfiorato dalla crisi anche il Vaticano, perché siscopre
che l’avventuriero Montagna era intimo del me-dico personale del
papa, Riccardo Galeazzi Lisi (cheverrà cacciato dai sacri palazzi
proprio alla morte di PioXII: lo aveva fotografato morente ed aveva
venduto le im-magini ad un settimanale scandalistico)»1.
4141
Il Marchese Ugo Montagna.il “burattinaio” del “Caso
Montesi”.
a cura del dott. F. A.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
14
-
“Chiesa viva” *** Maggio 2014 15
Ugo Montagna “riusciva a influenzare uo-mini, donne dell’alta
società e gli alti li-velli della Chiesa e dello Stato. Egli
usavail ricatto per obbligare molte persone acedere alla volontà
dei suoi padroni, gliIlluminati”, scrive Guy Carr. Non è
inquietante scoprire che il medicopersonale del Papa Pio XII era un
“inti-mo” di Ugo Montagna, il quale “usava ilricatto per obbligare
persone a cedere allavolontà dei suoi padroni, gli Illuminati?”
Perché perdere le tracce del Club dei cac-ciatori, il “St.
Hubert Club”, in cui “si bi-sbigliava che gli Illuminati avevano
deci-so che Mussolini aveva esaurito la suautilità per loro”?
Perché non seguire le tracce dell’“illumi-nato del Partito
Comunista”, al qualeUgo Montagna comunicò il piano della fu-ga di
Mussolini e della Petacci, per farliintercettare e farli poi
metterli a tacere persempre?
Perché Ugo Montagna raccontò diversi fat-ti, riguardanti la
morte di Wilma Montesi,alla sua nuova amante, Anna Maria Mone-ta
Caglio? E perché nei fatti più gravi eglifece il nome di Piero
Piccioni come il veroresponsabile della morte della Montesi,
peraverle dato una dose eccessiva di droga?
Sarebbe scoppiato questo scandalo se UgoMontagna avesse
procurato alla sua amante,Anna Maria Caglio, un posto a Roma
allatelevisione, che dipendeva dal suo amicoSpataro? Non fu questa
furibonda delusionea farle scrivere, in un Memoriale, tutto ciòche
ella aveva saputo da Ugo Montagna,sulla morte di Wilma Montesi?
In cosa consistevano le lotte interne allaDemocrazia Cristiana,
ai tempi del “CasoMontesi”? «Da segretario democristiano,Attilio
Piccioni gestì la fatidica campagnaelettorale del 1948, battendosi
con corag-gio contro il pericolo comunista. È anchemerito di
personaggi come Attilio Piccio-ni se l’Italia non diventò un
satellitedell’Unione Sovietica (...) Nel Congressodel 1949, la
parte centrale del suo interven-to fu dedicata ai fermenti della
sinistra del partito: «Noifacciamo dell’anticomunismo perché questo
costituisceil tentativo più colossale di strappare, per secoli, la
li-bertà dal cuore degli uomini... La guerra con la “sini-stra”,
però, gli nocque quando gli fu affidato il compitodi formare il
governo dal presidente Einaudi nel 1953,fallito l’ultimo tentativo
di De Gasperi. Fu proprio Fan-fani a impallinare quell’esecutivo
che non vide mai laluce»2.
Perché l’on. Giulio Andreotti cercò di ba-nalizzare il “Caso
Montesi”, sintetizzando ifatti e le persone coinvolte con le
parole:«La passione per la caccia avrebbe colle-gato questi ed
altri personaggi in un qua-dro dipinto a tinte boccaccesche». E poi
continuando: «L’inconsistenza e il ri-dicolo del documento emergeva
dalle primeparole. Si diceva che il Montagna avesseavuto, a suo
tempo, rapporti con ClarettaPetacci e Mussolini lo sapeva: “Ma non
fa-ceva niente perché aveva paura di Ugo”.Il credulo padre gesuita,
cui la giovane ab-bandonata aveva affidato il suo memoriale,riuscì
a farlo prendere in considerazione(notitia criminis?) dal Ministero
dell’Inter-no, avviandosi una inchiesta che suscitòun clamore
inaudito con speculazioni po-litiche mostruose. Da quel che so e
credo,il direttore dell’Unità aveva ritenuto chedavvero si fosse
dinanzi a uno scandalo ci-clopico e ci dette sotto. Molti anni
dopo,nella stessa “Unità”, si riconosceva l’infon-datezza del
“caso”. (...)L’inchiesta ebbe due tempi. Nel primo unmagistrato
obiettivo e non intimidito dai ru-mori concluse per la non
colpevolezza. Ma,soggiacente alla canea della stampa e del-la
opposizione parlamentare, un altro magi-strato – senza prove, anzi
con una prova cherisultò scandalosamente falsa – rinviò agiudizio…
gli amici di Ugo Montagna. Il processo fu affidato al tribunale di
Vene-zia che dimostrò esemplare dirittura. Ilpubblico ministero
concluse per la piena as-soluzione e così il collegio decise»3.
Ma non sapeva l’on. Giulio Andreotti che ilMarchese Ugo Montagna
era l’Agenturdegli Illuminati di Baviera che dirigeva ilcorso della
politica italiana? Non sapeva l’on. Andreotti che il program-ma
segreto degli Illuminati di Baviera eradiventato il programma
politico del Ma-nifesto Comunista del 1848? Non sapeva l’on.
Andreotti che gli Illumi-nati di Baviera volevano l’apertura a
sini-stra nella politica italiana ed avevano unpiano segreto per
prendere il potere an-che ai vertici del Vaticano?
Non sapeva l’on. Giulio Andreotti che sarebbe stato pro-prio lui
il principale interlocutore, o meglio il bracciodestro, del vertice
di questo nuovo centro di potere illu-minatico in Vaticano?
1 Giorgio F. Polara, “Il caso-Montesi: una morte che svelò,
sessant’anni fa,complotti e furibonde risse tra le correnti della
DC”.2 Gian M. de Francesco, “Attilio Piccioni, un padre della
patria dimenticato”.3 Giulio Andreotti, “Ricordare Piccioni”.
Attilio Piccioni.
Anna Maria Moneta Caglio.
Piero Piccioni.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
15
-
16 “Chiesa viva” *** Maggio 2014
1. ESSERE INDIPENDENTIDALLA LOGICA TEOLOGICA
Molte volte il “progressismo” si-gnifica questo, o, piuttosto
quandoci si attribuisce una tale indipen-denza, ci si gloria di
essere “pro-gressista”. Vediamo dunque chevuol significare. Le
conclusioni apoi. Che è questo “disimpegno totaledalla logica
Teologica”? “Logica teologica” è l’insieme diqueste norme,
applicando le qua-li si può documentatamente arri-vare ad affermare
come “rivela-ta” od anche come semplicemen-te “certa” una
proposizione.Queste norme, costituenti la “logi-ca teologica”, in
realtà, si riducono(parliamo, si badi bene, della “logi-ca”, non
della Rivelazione) ad unprincipio: il magistero infallibiledella
Chiesa. Infatti, è al magisteroinfallibile della Chiesa sia
solenne,sia ordinario, che é affidata la certaautentica
interpretazione sia del-la Scrittura che della Divina Tradi-zione.
Ed è logico. Infatti, se Dioavesse consegnato agli uomini una
quantità di rotoli scritti o di nastri magnetici, per far
udirela viva parola e si fosse fermato li, ad un certo punto
nien-te avrebbe funzionato, si sarebbe trovato modo di far dire
V iviamo nell’epoca delle“parole”. Per vincere bat-taglie civili
(e non soloqueste) si coniano parole e dettiicastici, riassuntivi
(slogans). Perabbattere uomini si impiega qual-che termine o
classifica, che le cir-costanze suggeriscono atti allo sco-po di
demolire. Per anestetizzarecittadini e fedeli si coniano parole.
Ciò che stupisce è il fatto per ilquale gli uomini, invece di
lasciarsiabbattere da autentiche spade, silascino abbattere da sole
parole.Perciò i termini, gli slogans, leclassifiche di moda vanno
vagliati,capiti, eventualmente smascherati. Comincio, pertanto, a
pubblicaredelle note chiarificatrici. Spero cheil nostro clero
vorrà leggersele be-ne, per evitare una sorte ingloriosa.Cominciamo
dal termine più in vo-ga, usato come un fendente o co-me una
protezione per il propriooperato: “progressismo”.Di tanta gente si
dice che è o non è“progressista”. Vediamoci chiaroe, se ci fosse da
restituire un termi-ne alla esatta funzione, non coarta-ta, come è
serena e dolce la nostraitalica parlata, non bisogna ricusarequel
merito. Elenchiamo pertanto i casi più frequenti neiquali si usa il
termine “progressista”. Porgiamo uno spec-chio perché ognuno ci si
guardi.
IL TERMINEIL TERMINE“Progressismo”“Progressismo”
del Card. Giuseppe Siri
Il Cardinale Giuseppe Siri.
11
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
16
-
“Chiesa viva” *** Maggio 2014 17
alla divina Parola tutto quello che si vuole, il contrario
diquel che si vuole, il contraddittorio di quel che si vuole enon
si vuole, all’infinito. La verità salvifica non avrebbepotuto
funzionare tra gli uomini. Le prove? Le abbiamo sotto gli occhi e
appelliamo solo a due.
La prima è che, con una natura immensamente nitida, lastoria
umana ha avuto in continuazione filosofie torbide, ilcontrario, il
contraddittorio di esse. La dimostrazione diquello che sa fare
l’uomo nelsuo pensiero, lasciato a se stessoed agli stimoli del
proprio io odelle proprie tenebre, la dà lastoria della filosofia
ed ancormeglio la filosofia della storiadella filosofia.
La seconda sta nella sedicentelarga produzione teologica
d’og-gi, dove proprio per l’oblio dellalogica, si afferma il
contrariodi tutto, non esclusa la mortedi Dio.
Il disegno divino nella istitu-zione del Magistero, al quale
ècollegato tutto quanto stanell’opera della salvezza, si le-va
chiaro e necessario dal turbi-nio delle sfrenate cose umane.Quello
che oggi accade è la di-mostrazione ab absurdo dellaverità e
necessità del MagisteroEcclesiastico! Il Magistero Ec-clesiastico
canonizza altristrumenti che diventano, così,“mezzi” per
raggiungere, nellacertezza, la verità teologica. Essi sono: i
Padri, i Dottori, iTeologi, la Liturgia purché sia-no consenzienti
ed abbiano avu-to l’approvazione esplicita o im-plicita della
Chiesa. Tale approvazione rende acqui-sita al Magistero stesso la
veritàespressa da altre fonti. Nessun Teologo, nessuna schieradi
Teologi o Dottori, senza questa approvazione sicuradel Magistero,
conta qualcosa nell’affermazione teolo-gica. Tutt’al più, se
risponderà alle ordinarie regole di unmetodo scientifico, potrà
condurre a formulare una ipotesidi lavoro. Col che il campo resta
spazzato.Quelli che abbiamo chiamati “mezzi” di riflesso del
Ma-gistero ecclesiastico costituiscono, con lo stesso, la “logi-ca”
della Teologia.Questa logica è abbandonata da troppi. Ed è per
questoche si leggono riviste e libri i quali contraddicono
tranquil-lamente a quanto il Concilio di Trento ha definito,
accet-tano modi di pensare che sono espressamente condan-nati nella
enciclica “Pascendi” di S. Pio X, nonché nel
suo Decreto “Lamentabili”; fanno le riabilitazioni di Loi-sy;
mettono in dubbio il valore storico dei Libri storici del-la Sacra
Scrittura, elevano a criterio le teorie distruttricidel protestante
Bultman, sentono con indifferenza le pro-posizioni di qualche
scrittore d’oltralpe, anche se toccanoil centro della rivelazione
divina, ossia LA DIVINITADI CRISTO.Naturalmente, trattati senza
freno i Princìpi, si ha quelche si vuole della morale e della
disciplina ecclesiastica.
Sotto questo fondamentale ango-lo di visuale, IL PROGRESSI-SMO
CONSISTE NEL TRAT-TARE COME RELATIVA LAVERITA RIVELATA,
NELCAMBIARLA IL PIÙ PRE-STO POSSIBILE, NEL DAREAGLI UOMINI UNA
LI-BERTA DELLA QUALE, INBREVE, NON SAPRANNOCHE FARSI, DI
FRONTEALL’ASSOLUTO.
Ridotto a questa frontiera, il“progressismo” coincide
col“relativismo” e all’uomo, “ado-rato”, non si lascia più
nulla,neppure delle sue speranze!Naturalmente, non tutte le
perso-ne etichettate come “progressi-sti” sanno queste cose. Ma
esseaccettano le conseguenze e le lo-giche deduzioni di quello
cheignorano. Se hanno una colpa –questo lo giudichi Dio! –
questaconsiste nel non domandare ilperché di quello in cui si
fana-tizzano.In ogni modo l’oblio della logi-ca teologica funge,
anche se nonconosciuta, da lasciapassare perle altre manifestazioni
delle qua-li dobbiamo discorrere.Tutto quello che abbiamo
sforna-to, attraverso catechismi di varielingue, dei quali fu pieno
l’aer e
che potrebbe venire sfornato in catechismi futuri,
signifi-cherebbe la lenta distruzione della Fede e l’inganno
piùcolpevole perpetrato ai danni dei piccoli che crescono.Né si può
tacere la conseguenza ultima di un abbandonodella logica teologica:
l’assenza della certezza nei fedeli.Alla parola di Dio si può e si
deve credere; nessuno puòessere condizionato, se non ha giuste e
appropriate confer-me, dalle opinioni dei teologi.
Ricordo il mio grande maestro di Teologia, il tedesco Pa-dre
Lennerz S.J., che ripeteva sempre con ragione: «Cre-do Deo
Revelanti et non theologo opinanti!».
(continua)
San Pio X.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
17
-
18 “Chiesa viva” *** Maggio 2014
Ho sempre pensato e pensoche affinché le future ge-nerazioni
possano ritorna-re libere e non essere più schiavedella Grande
Usura l’unica stra-da percorribile è e rimane quelladella Riforma
del Sistema Mone-tario Internazionale, ovvero to-gliere la
Proprietà della Monetaagli Illegittimi Proprietari, ossiai
Banchieri, i quali sono i piùGrandi Tipografi della terra, inquanto
stampano la moneta, a pu-ro costo tipografico ovvero cartaed
inchiostro, addebitandola poia 7 Miliardi di persone e di
resti-tuirla, invece, ai Legittimi Proprie-tari, cioè ai Cittadini,
in quanto: laNazione è composta da tanti Citta-dini. Questi
Cittadini lavorano, attraverso il lavoro creano ric-chezza, la
ricchezza la si fa rappresentare dalla moneta,sicché tutta la massa
monetaria in circolazione è di pro-prietà dei Cittadini.E quindi, i
Banchieri dovrebbero limitarsi a “custodire” lanostra Moneta, e non
appropriarsi illecitamente ed illegal-mente del nostro denaro, come
avviene oggi.E ciò è di vitale importanza, perché lo Stato, quando
chie-de un Prestito (riconoscendo la proprietà della moneta im-
propriamente ed erroneamente allaBanca Centrale), glielo
restituisce:come? Con le Tasse ed ImposteDirette ed Indirette che
prelevadalle nostre tasche. Per converso,i Banchieri stampano la
Moneta alpuro costo tipografico, ovvero cartae inchiostro, e senza
alcuna Riser-va Aurea.Concludendo: ci indebitiamo conla nostra
stessa Moneta, senza mo-tivo e senza bisogno.
Questo fino ai nostri giorni, ma giàsi sta avverando ciò che
scrissi 20anni fa, su un articolo che intitolai“Da una Moneta senza
Valore(per Lorsignori) ad un Mondosenza Moneta”.Per cui non è un
caso che si stanno
diffondendo sempre più i Tatuaggi (ovviamente portati inbella
mostra dagli idoli dei giovani, ovvero dai microcefalicantanti e
calciatori) per far abituare l’umanità ad accetta-re, docilmente
(quando verrà l’ora), l’inserimento di unmicrochip sottocutaneo
dove verrebbero racchiusi tutti inostri dati: Nome, Cognome,
Indirizzo, tutto il nucleoFamiliare, i Cellulari, le Tessere
Sanitarie, Bancarie ePensionistiche, i Contratti Assicurativi,
Commerciali eBancari, le Targhe di Auto e Barche, i Conti
Correnti
LIBERIAMOCILIBERIAMOCIDAI BANCHIERIDAI BANCHIERI
del Prof. Francesco Cianciarelli
Il Prof. Francesco Cianciarelli.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
18
-
“Chiesa viva” *** Maggio 2014 19
Cristoforo, ci sono già molti donAbbondio.Con tutto il rispetto,
dallo stessoregnante Pontefice, più che: “Vole-re una Chiesa
Povera”, avrei pre-ferito avesse detto: “Desidero unMondo meno
povero ed ingiu-sto”.Ancor prima di baciare bambini edumili (cosa
buona e giusta) fareb-be bene a denunciare i grassiBanchieri che
pianificano la mor-te per fame ogni anno ad almeno60 Milioni di
donne e bambini.
Così come, anziché tirare le orec-chie ad alcuni Sacerdoti (cosa
piùche giusta) avrei però preferito leavesse tirate prima a coloro
che
dominano il palcoscenicomondiale in campo Economi-co-Bancario ed
alle Multina-zionali.
Ed anche, sull’Omosessualità,mi sarei aspettato che un
Ponte-fice anziché dire: “Chi sono ioper giudicarli?”, avesse
rispo-sto ai Giornalisti, sull’aereo alritorno dal Brasile: «In
qualitàdi Pastore della Chiesa ho ildovere di ricuperare le
“peco-relle” smarrite e di ammonirloro di non andare contro
na-tura. E di non peccare più».
Senza dire poi, che il regnantePontefice ha affidato la
Presi-denza dello IOR ad una “ami-ca” del Sistema ovvero ad
unadonna di “Ernst & Young”,una delle 4 più grandi e po-tenti
Società di Revisione delMondo (presente in 140 Nazio-ni, con
167.000 dipendenti).
Infine, mi ha lasciato coster-nato che un Papa porti
un“crocifisso” nero (= colore del-
le tenebre) anziché uno d’oro (= colore della luce) chesempre
hanno indossato daltronde tutti i suoi predecessori;così come le
scarpe nere anziché quelle rosse (che nonsarò certamente io a
ricordargli che il “rosso” serve a ram-mentare il sangue offerto da
N.S.G.C. all’Umanità). E mi fermo qui!
Postali e Bancari, l’Elenco deiBeni custoditi presso le
Cassettedi Sicurezza, le Prime, Seconde,Terze Case e così via, il
Passa-porto, la Carta di Identità, i Per-messi vari, ecc. ecc.
Insomma, tut-to!! Si avvererà il Marchio e Numerodella Bestia, il
“666” che apparesull’Apocalisse al cap. 13. Verso17 (due numeri
cabalistici).
Non so se tuttavia ce la faremo an-cora, non so se con questi
mieiscritti abbia risvegliato la coscien-za di tanti giovani, come
ho fattoper ben 3 lustri quand’ero l’Assi-stente più vicino e più
combattivodel prof. Giacinto Auriti, all’Uni-versità di Teramo,
così comefuori dalle mura universitarie,dove gli ho organizzato
oltre uncentinaio di Convegni in tutta lapenisola italica; nonché
curato150 Tesi di Laurea inerenti aqueste tematiche. Senza poi
citare la coraggiosa enecessaria Denuncia che fa-cemmo contro la
Banca (Ban-da) d’Italia (Unico caso alMondo!). I contatti che ho
pre-so in ambienti Politici (da De-stra a Sinistra) e Religiosi
(an-che con il Papa BenedettoXVI). Soltanto che il Nemico èmolto
più forte di noi in numerie mezzi.
Ma sappiamo anche che la Ve-rità, alla fine, trionferà. E la
ve-rità è dalla nostra parte. Sarò felice il giorno in cui
laPovertà non ci sarà più sullaTerra o comunque sarà ridottaai
minimi termini. Non è piùtollerabile che la Moneta sia ladantecausa
– diretta od indiretta– dei divorzi, degli aborti, delleguerre,
delle armi, delle conqui-ste territoriali, degli affari, anzi
malaffari, del consumodella droga, delle liti tra persone care,
delle ingiustizie, deiricatti ai cittadini oltreché degli interi
popoli. Tutto questodeve finire! Tutto ha un limite.La Chiesa
stessa deve accettare – quando il caso lo richie-de, ed oggi
necesse est – il Martirio. Vogliamo tanti Fra
Francesco “Vescovo di Roma”, a Lampedusa.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
19
-
20 “Chiesa viva” *** Maggio 2014
– AARON RUSSO: Ho incontrato (Ni-cholas) Rockefeller tramite un
avvoca-to che conoscevo. Quest’ultimo michiamò per dirmi che
Rockefeller desi-derava incontrarmi. Avevo girato un vi-deo, lui lo
aveva visto e desiderava ve-dermi. L’ho incontrato e mi è
sembratoun tipo a posto. Abbiamo discusso econfrontato le nostre
idee e i nostri mo-di di pensare. Fu allora che, undici me-si prima
degli attentati dell’11 settem-bre, egli mi disse, che sarebbe
acca-duto un fatto. Non mi disse di che co-sa si trattava, ma che
ci sarebbe stato eche, a partire da quel fatto, (noi ame-ricani)
avremmo invaso l’Afghani-stan per costruire oleodotti attraver-so
il Mar Caspio; avremmo invasol’Iraq per prendere il controllo
delpetrolio e stabilire una base nel Me-dio Oriente, e integrarli
nel NuovoOrdine Mondiale. Subito dopo,avremmo occupato il Venezuela
diChavez. Ricordo che mi raccontò che sisarebbero visti i nostri
soldati partire alla ricerca dei re-sponsabili in Afghanistan, in
Pakistan e in tutti quei luo-ghi, e che ci sarebbe stata una guerra
al terrorismo incui non ci sarebbero stati nemici reali, e che
tutto sa-rebbe stato una menzogna e un modo, per il governo,
dicontrollare gli americani.– ALEX JONES: «Le ha detto che sarebbe
stata una menzo-gna»?– AARON RUSSO: Ciò era molto chiaro. Questa è
la guerracontro il terrorismo. Perché mai non è successo più
nulladopo gli attentati dell’11 settembre? Credete che la
sicu-rezza sia così grande in America, e che i responsabili
diquegli atti non possano più dirottare un aereo? É ridicolo!L’11
settembre è stato organizzato da gente del nostro
governo, dal nostro sistema bancarioper creare la paura nella
popolazionein modo che accettasse ciò che il go-verno aveva deciso
di fare. Ecco diche cosa si tratta: di una falsa guerracontro il
terrorismo, la prima dellemenzogne. L’altra è stata andare in
Iraqdicendo che Saddam Hussein aveva ar-mi di distruzione di
massa.– ALEX JONES: «E le ha detto che cisarebbe stato questo
grande evento eche poi sarebbero venute, come ritor-sione, le
guerre contro il terrorismo,ecc..?».– AARON RUSSO: Sì, e che non ci
sa-rebbero stati nemici realmente iden-tificabili, tanto che non ci
sarebberostati vincitori, e che sarebbe stato per-fetto, che non si
sarebbero potuti trova-re responsabili. Sì, perché così non
cisarebbe stata una vittoria definitiva e ilconflitto poteva durare
in eterno, po-tevano fare quello che volevano econtinuare a
spaventare il pubblico
americano. Questa guerra contro il terrorismo è unamenzogna, una
farsa. É una cosa difficile da confessareperché si intimidisce la
gente affinché stia zitta. Ma la ve-rità sarà rivelata nel grande
giorno. L’importante è che la gente sappia che tutta questa guerra
èuna menzogna, una farsa, una invenzione. E finché non sisaprà la
verità sull’11 settembre, fino a quando non si co-nosceranno i veri
responsabili e la vera ragione che staall’origine, finché non
scopriremo i veri fatti sull’11 set-tembre e chi ne ha tirato le
fila, non potremo comprenderequesta guerra al terrorismo. (...) Noi
eravamo amici, mangiavamo insieme, discutevamo,Nick mi parlava dei
suoi affari, dei suoi investimenti; michiese se mi interessava
entrare nel Council on Foreign
INTERVISTAINTERVISTAad Aaron Russoad Aaron Russo
Aaron Russo era un produttore cinematografico, un regista e un
attivista politico. Egli era noto per aver pro-dotto film come
“Trading Places”, “Wise Guys”, e “The Rose”. Più tardi, nella vita,
egli si dedicò allarealizzazione di documentari a sfondo politico e
libertario come “Mad as Hell” e “America: Freedom toFascism”. Dopo
aver combattuto per sei mesi contro un cancro alla vescica, Russo è
morto il 24 agosto2007, all’età di sessantaquattro anni. Sei mesi
prima della morte, Russo rilasciò al giornalista Alex
Jonesun’intervista rivelatrice in cui ha parlato di fatti avvenuti
undici mesi prima del fatidico 11 settembre 2001.Ne emerge un
quadro impressionante in cui spunta il Council on Foreign
Relations, il cosiddetto Governo-ombra degli Stati Uniti capitanato
dalla dinastia bancaria dei Rockefeller. Ecco la sua
testimonianza.
Aaron Russo.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
20
-
“Chiesa viva” *** Maggio 2014 21
Relations, ma non mi era ben chiaro questo passo, ma sa-pevo da
dove venivo. Gli dissi: «Apprezzo la proposta Nick, ma non è il mio
mo-do di vedere le cose; non mi interessa asservire la gente». Mi
rispose: «Perché ti interessi della gente? Prenditi curadi te e
della tua famiglia! Perché ti deve toccare la vita al-trui? Sono
servi, è il popolo»!Ed io: «Tu hai tutti i soldi che ti servono, il
potere chevuoi; che cosa vuoi di più? Qual è l’obiettivo finale»?
Mi disse che l’obiettivo era che tutto il mondo fosse chip-pato e
che i banchieri e l’élite controllassero il mondo.Allora, gli
chiesi se tutti nel Council on Foreign Rela-tions la pensassero
come lui. «No – disse – la maggior parte pensa di lavorare per il
be-ne di tutti».
Una volta, mi confidò il suo pensiero
sull’emancipazionefemminile, iniziando con la domanda: «Che ne
pensi»?Gli risposi che la trovavo una buona cosa, che le
donneavevano diritto di andare a lavorare come gli uomini e diavere
il diritto di votare. Allora, lui mi rispose ridendo: «Sei un
idiota»! «Perché?».E lui: «Ti dico di che cosa si tratta realmente:
siamo noiRockefeller all’origine dell’emancipazione della donna,noi
che possediamo i giorna-li, le televisioni, la Fondazio-ne
Rockefeller. Vuoi cono-scere le principali ragioni percui l’abbiamo
fatto? La prima, è che altrimenti po-tevamo tassare solo metàdella
popolazione. La secon-da, è che così i bambini sa-rebbero andati a
scuola pri-ma, ed avremmo potuto in-dottrinarli più facilmente
einoltre rompere i legami fa-miliari. Così essi
avrebberoconsiderato lo Stato come laloro famiglia, e la scuola e
leautorità come la loro verafamiglia. Ecco le principaliragioni
dell’emancipazionedella donna». Allora, vidi il male nascostodietro
l’emancipazione delladonna, che io ritenevo fosseuna nobile causa.
(...)L’amicizia con Nicholas Rockefeller mi permise di scam-biare
idee, punti di vista, le nostre filosofie. Voleva chepartecipassi a
ciò che faceva, che diventassi membro delCouncil on Foreign
Relations, che era una buona oppor-tunità per il mio lavoro e
voleva evitare che mi battessicontro di loro, informando la
popolazione. Avevo moltosuccesso nel mondo del cinema. Ho visto ciò
che accadevarealmente e, invece che diffondere la verità alla
popolazio-ne, voleva che diventassi uno di loro. Era semplice. Così
hanno tentato di reclutarmi. Ho de-clinato l’invito. Ricordo che,
un giorno, mi disse che seavessi accettato la sua offerta, avrei
avuto un chip specia-le, e se mi avessero arrestato sarebbe bastato
mostrarela carta o il mio chip al poliziotto che mi avrebbero
su-bito rilasciato perché ero uno di loro. Una volta, mi chiese:
«Perché ti interessa questa gente?
Qual è il tuo scopo? Questa gente deve essere messa sot-to
controllo. La Costituzione e ciò per cui ti batti non èche per una
minoranza che deve vivere così. Noi pensia-mo che la società debba
essere diretta da un’élite checontrolla tutto». Gli risposi: «Io
non lo credo affatto. Penso che Dio mi ab-bia messo sulla Terra
perché diventi una persona la miglio-re possibile (...) e non
perché diventi uno schiavo o unapecora al servizio della gente
dell’èlite. Non capisco per-ché tu voglia controllare tutto. Che
cosa aggiunge a ciòche hai?» E lui: «Ho fatto le stesse domande ad
altri membri per ve-dere se la pensavano come te. Molti pensano di
fare il benecomune, credono che il socialismo sia la strada
miglio-re. Pensano di fare il bene, ma solo quelli che dirigono
–solo loro – conoscono la verità». Ed io: «Dunque, esiste una
gerarchia anche all’internodell’èlite»? Risposta: «Certo, sono
molte persone, 2.000-3.000, non sodi preciso. Ma esse non sanno di
che cosa si tratti vera-mente. Queste persone sono entrate solo per
il prestigiodell’Istituzione. Pensano che sia proficuo per il loro
lavo-ro, ma non sanno di che si tratti realmente, non conosconole
vere intenzioni che sono nascoste».
Per me, il peggio è quello chesta succedendo ora, perchéciò che
è successo l’11 set-tembre è criminale. Perchénon conosciamo la
veritàsull’11 settembre.- ALEX JONES: «Nick Rocke-feller le ha
detto undici mesiprima degli attentati che cisarebbe stato un
evento... Checos’ha pensato la mattinadell’11 settembre? Dove
era?Lei ha collegato il fatto a ciòche Rockefeller le aveva
con-fidato»?- AARON RUSSO: Ero a Tahitiquando è successo. Sono
sta-to informato da mio figlio. Miha detto: «Le torri gemelle!Sono
appena state attacca-te». Ero a Tahiti e stavo an-dando a dormire.
Mio figliomi parlò degli aerei. Non ave-vo la TV e ho dovuto
andare
in un albergo per avere informazioni. Ma quando vidi ciòche
accadde in Afghanistan, nell’Iraq, ecc..., allora com-presi
immediatamente di che si trattava. Tra i vari argomenti che trattai
con Nick Rockefeller, ungiorno vi fu quello della diminuzione della
popolazionemondiale. Io gli dissi che su questo punto mi
trovavod’accordo, ma non credevo di dover essere io a stabilirechi
dovesse vivere e chi morire. Lui mi disse che loro era-no
intenzionati a diminuire la popolazione mondiale, an-zi a ridurla
alla metà.In un altro incontro, discutemmo delle possibili
soluzioniper risolvere il problema che ponevano i palestinesi per
gliisraeliani e Nick mi disse che loro avevano persino pro-spettato
di trasferire Israele in Arizona, di offrire milionidi dollari per
traslocare il popolo d’Israele in Arizona, perrifondare il loro
Stato.
Aaron Russo con Nicholas Rockefeller.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
21
-
del Cardinale José Maria Caro y Rodriguezex Arcivescovo di
Santiago - Cile
Conoscere la Massoneria
LA FONDAMENTALE APOSTASIA DELL’INIZIATO
Le Cerimonie, i riti e i simboli della Massoneria sono
accu-ratamente previsti per rivelare, a piccoli passi, all’iniziato
illoro vero significato e per insegnargli gradualmente le ve-re
dottrine della Sètta, in modo tale che egli ne prende co-noscenza
inavvertitamente, senza la necessità di una esposi-zione a chiare
lettere. Questo è vero a tal punto che, tra gliApprendisti, è
estremamente difficile trovarne uno che sirenda conto che l’atto
del rituale d’iniziazione, durante ilquale lui stesso si è
dichiarato Cristiano, è tuttavia una ra-dicale apostasia dalla
religione che afferma di professa-re. L’apostasia è contenuta nel
significato delle cerimo-nie e, in seguito, essa si svilupperà con
il graduale assorbi-mento delle informazioni e delle dottrine della
Sètta.Ecco come Dom Paul Benoit chiarisce questo punto:
«Il profano ha una benda sugli occhi e una corda intorno
alcollo, in effetti, egli è “nell’oscurità della superstizione edel
pregiudizio!”, e trascina le catene con le quali i preti e ire lo
hanno confinato. Egli si è presentato alla porta delTEMPIO per
ricevere la LUCE e per RECUPERARE LASUA LIBERTA, perché la
Massoneria può illuminare il suospirito con “vera conoscenza” e
dargli “la libertà dellostato naturale”.Quelli che sono nel Tempio
lo spogliano dei suoi “vestiti” edei suoi “metalli” perché, se lui
desidera prender posto tra idiscepoli della Natura, egli deve
rinunciare a tutto il suopudore, a tutte le sue proprietà a tutto
il suo lusso, persi-no ai suoi vestiti, perché tutto questo “causa
tutti i vizi e iveri massoni non devono possedere nulla di
proprio”.Il Candidato fa il suo Testamento prima di associarsi ai
fra-telli, perché “la proprietà individuale è contraria
allaperfetta eguaglianza che regna nel Tempio”.E ancora: “chi è
ricevuto in Massoneria entra in uno sta-to di morte”.Gli viene
chiesta una professione di fede sui suoi doveriverso Dio, verso i
suoi simili e verso se stesso. Se lui fosserealmente degno della
luce, egli dovrebbe rispondere comefece un famoso Candidato:
“Guerra a Dio! Libertà edEguaglianza per tutti!”.Ma se lui risponde
come un deista o come un Cristiano, eglisarà egualmente ricevuto,
perché la Massoneria chiede aisuoi iniziati una sola qualità:
quella della “tolleranza” oquella della “filantropia”.Pensino ciò
che vogliono di Dio, questo non è importante,fintanto che essi non
cerchino di imporre le loro creden-ze agli altri.
Le prove gli insegnano che egli non può liberarsi dei
suoipregiudizi se non disciplinandosi incessantemente sottola
direzione dei suoi nuovi capi e, malgrado le difficoltà,egli deve
perseverare nella sua intrapresa nuova carriera. Egli si dirige in
tutte le direzioni perchè egli si deve dedica-re ad ogni tipo di
ricerca in modo da acquisire nuove idee,anche contrarie a quelle
che aveva prima.I fratelli, con le loro spade puntate su di lui,
mostrano cheloro saranno sempre dalla sua parte per difenderlo
contro gliestranei e per imporgli la fedeltà ai suoi obblighi.La
parola d’ordine è TUBALCAIN perché egli deve lavora-re col metallo,
impegnandosi a studiare la Natura, iniziandocol regno minerale che
occupa il primo posto. Egli deveinoltre onorare TUBALCAIN come un
discendente diCaino, e, secondo i Massoni, egli dovrebbe onorare
ancheSatana tramite Caino, perché le tradizioni massoniche
in-segnano che Caino seguiva il Culto della Natura. Il Candidato
riceve un grembiule perchè, essendo soloall’inizio della sua
iniziazione massonica, egli ha ancoraun senso del pudore. La
maggior parte di queste interpreta-zioni si trovano nei libri
massonici. Esse traggono originedalla stessa natura delle cerimonie
in relazione allo scopo fi-nale».1
In breve, le cerimonie eseguite dall’iniziato sono un
ricono-scimento che al di fuori della Massoneria il Cadidato,
siaegli Cristiano oppure no, si trovava nell’oscurità, e pertantola
fede che professava precedentemente non era nè verità néluce per
lui. Quindi, l’iniziato non solo stabilisce un cam-bio di dottrina,
ma egli riconosce anche la completa au-torità del nuovo maestro al
quale si affida per ricevere laverità e la moralità.Le conseguenze
immediate sono l’abbandono delle pratichereligiose, e come prime
quelle pubbliche come la Messa,che l’iniziato ha professato di
abbandonare come oscuritàper cercare la luce.
Card. José Maria Caro y Rodriguez,Primo Cardinale di Santiago,
Cile (1939-1958).
22 “Chiesa viva” *** Maggio 2014
1 Dom Paul Benoit, “La Franc Maconnerie”, I, pp. 206-208.
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
22
-
“Chiesa viva” *** Maggio 2014 23
INCUBO A 5 STELLE Grillo, Casaleggio e la Cultura della
MorteRoberto Dal Bosco
Cosʼè realmente il Movimento 5Stelle di Beppe Grillo?Un
movimento qualunquista?Unʼutopia libertaria? Una vera alter-nativa
al sistema dei partiti? Il partitodefinitivo dellʼumanità giunta
allʼeraelettronica? Questo libro analizza cosa cʼè dietroil
fenomeno Grillo e in particolare alpensiero del guru Gianroberto
Ca-saleggio, propagatore di unʼideolo-gia che persegue, da un lato,
la to-tale virtualizzazione delle coseumane; dallʼaltro, lo
sterminio digran parte dellʼumanità.Proprio queste due figure (con
unpassato oscuro e ambiguo e con unpresente fatto di concrete
fantasiebellico-batteriologiche, psicologiasettaria, culti
misterici mondialisti,ambizioni ecofasciste e una hibrisapertamente
anticristiana) hannocontribuito a configurare il M5S co-me il primo
vero partito di quella“Cultura della Morte” di cui parlavaGiovanni
Paolo II. Hanno creato la compagine parla-mentare che più
spudoratamenteincarna quelle teorie di riduzionedella popolazione
mondiale e allabase di realtà come il Club di Ro-ma, il Programma
ONU Agenda21, la famiglia Rockefeller e la re-torica ecologista di
deindustrializza-zione dei movimenti di decrescita.Illusioni di
unʼumanità che affida ainternet la propria esistenza anchequando
internet può manipolare erovinare la società in un pericolosis-simo
inno gnostico allʼuomo chevuole farsi dio, sepolto in una
“resinformatica” dalle apparenti infinitepotenzialità, ma con
unʼunica proba-bile destinazione: la dissoluzionedella persona
umana.
SEGNALIAMO:
«Guardati dallʼuomo cheha letto un solo libro».
(S. Tommaso dʼAquino)
In Libreria
compianto Cardinale Lienart con inse-gne massoniche ... Cʼè un
modo per ot-tenerne una copia? E se possibile, qualeil prezzo più
spedizione?Grazie,
(Leah Merriman - USA)
***
Salve Franco,sono disperato per il fumo di Satana cheè nella
Chiesa. Leggendo “Chiesa viva” e la vita di DonVilla mi si è aperto
un mondo nuovo, allavera Fede.Ho bisogno, se possibile, di parlare
conte telefonicamente. Mi invieresti un recapito telefonico ed
unorario (a te comodo) per poter fare unachiacchierata?Che San
Michele protegga la vostra mis-sione contro il demone luterano che
sie-de sul sacro scranno!Saluti
(C. P)
***
Le mie più sentite condoglianze a voi eallʼingegnere Franco, per
lʼanniversariodella scomparsa del nostro Grande ama-to Don
Luigi.Che se in Paradiso esistono gli applausi,questo valoroso
Sacerdote è stato accol-to in tal modo.Ma che su questa terra
continua a parla-re con i suoi scritti, grazie a voi.Vi sono vicino
con a preghiera e vi inco-raggio a continuare (protetti da Dio e
daSan Padre Pio) per la battaglia finale cheè vicina, per il
trionfo del Cuore Immaco-lato di Maria.Cordiali saluti.
(F.A. - BG)
RAGAZZE e SIGNORINEin cerca vocazionale, se desiderate
diventare
Religiose-Missionarie” – sia in terra di missione, sia restando
in Italia –
per opere apostoliche, con la preghiera e il sacrificio,potete
mettervi in contatto, scrivendo o telefonando a:
“ISTITUTO RELIGIOSO MISSIONARIO”
Via Galileo Galilei, 121 - 25123 Brescia - Tel. e Fax: 030
3700003
Caro Franco,un altro splendido numero di “Chiesa vi-va” di cui
tu ormai sei diventato la traveportante dopo la triste scomparsa di
pa-dre Villa che sicuramente continua adassisterti da lassù assieme
ai martiri eai Santi della Chiesa di Cristo.Questa volta hai poi
aggiunto unʼeccel-lente trattazione sulla natura satanicadel denaro
partendo da ciò che scrisse ilcompianto Prof. Auriti, negli ultimi
annidella sua vita. In Gesù e Maria
(G. F.)
***
Spett. Editrice Civiltà,ringrazio per i numeri di “Chiesa
Viva”che per un disguido postale non mi sonoarrivati e Voi mi avete
subito spedito. Horeclamato alle poste ma non mi hannosaputo
motivare il disguido. (...)Colgo lʼoccasione per elogiare
“ChiesaViva” sempre più interessante, perchéapre gli occhi sulle
enormi eresie intro-dotte dal Concilio Vaticano 2° e
questo,nonostante il mio parroco e non lui solo,me lʼabbiano
fortemente sconsigliata. (...)Ringrazio doverosamente e saluto
augu-rando ogni bene.
(G. C.)
***
Dio vi benedica.Le mie condoglianze vanno a coloro checontinuano
lʼopera di don Villa, e la miafamiglia prega per il riposo della
sua ani-ma. Mi chiedo se è possibile individuareun vecchio numero
di “Chiesa viva” del1976. Ho letto una citazione dal compiantoMons.
Lefebvre circa una fotografia del
Lettere alla Direzione
Per richieste:
Fede & CulturaVia Zamenhof 685 - 37126 VeronaTel. 045
941851, Fax: 045 9251058www.fedecultura.come-mail:
[email protected]
Chiesa viva 471 dario:Chiesa viva 471 M 02/04/14 10:15 Pagina
23
-
2 Da Sodoma e Gomorra al “Decalo-go di Satana” anche in
Italia?di Don Curzio Nitoglia
4 Papa Bergoglio – Umiltà, oppure... “Obbedienza”? (3)di F.
Adessa
7 Noi gridiamo: “Jʼaccuse!”della dott.ssa Livia Morelli
11 Occhi sulla politica
12 Documenta Facta
14 Il segreto della tomba vuota di Padre Pio (41)a cura di F.
A.
16 Il termine “Progressismo” (1)del card. Giuseppe Siri
18 Liberiamoci dai banchieridel prof. F. Cianciarelli
20 Intervista ad Aaron Russo
22 Conoscere la Massoneria
23 Lettere alla Direzione - In Libreria
24 Conoscere il Comunismo
MAGGIO 2014
SOMMARIO N. 471
SODOMAE
GOMORRA
SCHEMI DI PREDICAZIONE
Epistole e VangeliAnno A
di mons. Nicolino Sarale
(Dalla Solennità del SS. Corpo eSangue di Gesù
alla XV Domenica durante lʼanno)
Le dure prove della guerra con ilGiappone, i moti rivoluzionari
e i nu-merosi attentati subiti, avevano preco-cemente invecchiato
lo Zar Nicola II;i suoi capelli si erano diradati, i suoiocchi
avevano permanentementeun’espressione triste, la sua vita era
li-mitata e condizionata da strette misu-re di sicurezza che non
gli consentiva-no nessuna uscita solitaria e neppurela consueta
passeggiata a cavallo nelparco della residenza imperiale.Dopo oltre
13 anni di regno, Nicola IInon ricercava il favore del popolo,
an-zi, lo sdegnava, perché nella sua, con-cezione e visione era il
popolo chedoveva rendersi meritevole della suagrazia e magnanimità
e, quindi, delsuo affetto.Quando il primo Stolypin avviò lagià
citata Riforma agraria a favoredei contadini, lo Zar volle dar
provadi solidarietà con la parte migliore delsuo popolo. Con un
tratto di penna,cedette immensi domini terrieri del-la famiglia
imperiale, meditando sulsuo diritto di condividere con i po-veri
dello Stato tutti i suoi beni pri-vati e, credendo fermamente di
ren-dersi degno del celeste tesoro dellagrazia divina.La numerosa
presenza di ebrei aske-naziti diffusa fin nei più piccoli vil-laggi
dell’impero1 dediti ai commercida essi controllati, ai prestiti a
usura,allo sfruttamento degli ingenui e igno-
ranti contadini, determinava periodi-che e violente ribellioni
degli oppressitruffati e derubati, con conseguenzesanguinose e
anche tragiche: i “po-grom” (devastazioni). Il governo diStolypin
presentò allo Zar una lungarelazione per una riforma
definitivarelativa alle leggi sugli ebrei. Nicola IIrispose con una
lettera: «Vi rimandoil vostro progetto senza averlo ap-provato,
quantunque le vostre