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Esercitazione di Meccanica dei fluidi con Fondamenti di
Ingegneria Chimica
Esercitazione 2 - 15 Ottobre 2015
Equilibrio idrostatico Esercizio 1 – Determinazione della
pressione in un fluido Si vuole determinare la pressione in un
punto affondato sotto la superficie di un fluido di 8 m. Il peso
specifico del fluido è pari 11832 N/m3.
Soluzione La pressione è data da p = γh = 94656 N/m2.
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Esercizio 2 – Determinazione della pressione in un fluido Un
recipiente chiuso, alto 5 m, contiene nella metà superiore benzina
(γ = 7850 N/m3) e nella metà inferiore acqua (γ = 9806 N/m3). Se
sul fondo del recipiente la pressione relativa è pari a 7·105 Pa,
si calcoli quanto vale la pressione nel punto più alto del
recipiente.
Soluzione
( )5 5f a bh h
p p 7 10 2.5 9806 7850 6.56 102 2
γ γ= − − = ⋅ − + = ⋅
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Esercizio 3 – Determinazione della differenza di pressione
attraverso un manometro Per misurare la differenza di pressione a
cavallo di una valvola in cui scorre acqua (γ = 9806 N/m3), si
utilizza un tubo a U riempito di mercurio (γ = 133000 N/m3). Il
manometro indica 0.2 m di dislivello. Quant’è la differenza di
pressione?
Soluzione Si prendano in considerazioni due punti A e B situati
per esempio sull’asse della tubazione. Il punto A dista zA dal
menisco M del mercurio. Il punto B dista zB dal menisco N del
mercurio. La pressione nel punto A sarà pari a:
A M Ap p zγ= −
Nel punto B si avrà invece:
B M m Bp p zγ γ= − ∆ −
La differenza di pressione fra i due punti sarà (essendo anche
zA-zB=) data pertanto da:
( )A B mp p 24638.8 Paγ γ− = ∆ − =
M ∆=0.2 m
A B
N
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Esercizio 4 – Uso del piezometro In un recipiente chiuso si
hanno tre liquidi sovrapposti in strati di uguale altezza (pari a 1
m) con pesi specifici rispettivamente pari a 7845, 9806 e 133362
N/m3, mentre nella parte rimanente di trova aria. Conoscendo la
quota raggiunta dal mercurio nel piezometro (pari a 1.2 m), si
determino le quote dei piani dei carichi idrostatici dei tre
liquidi rispetto al riferimento z=0 e la pressione dell’aria.
Soluzione La pressione all’interfaccia acqua-mercurio vale:
( )3 m p 3p h h 26672 Paγ= − = La pressione all’interfaccia
olio-acqua: 2 3 a 2p p h 16866 Paγ= − = La pressione
all’interfaccia olio-aria: 1 2 o 1p p h 9021 Paγ= − =
Le quote dei carichi idrostatici dei singoli fluidi si ottengono
dividendo i valori delle pressioni alle interfacce per i rispettivi
pesi specifici.
Se fosse nota l’altezza del piano dei carichi idrostatici
relativa ad ogni fluido contenuto nel sistema, si avrebbe:
m
'mm
'm
ph hpγ
=⇒γ= 33 (dove h’m è la distanza dell’interfaccia mercurio-acqua
dal piano dei
carichi idrostatici relativo al mercurio)
a
'aa
'a
ph hpγ
=⇒γ= 22 (dove h’a è la distanza dell’interfaccia olio-acqua dal
piano dei carichi
idrostatici relativo all’acqua)
o
'oo
'o
ph hpγ
=⇒γ= 11 (dove h’o è la distanza dell’interfaccia aria-olio dal
piano dei carichi
idrostatici relativo all’olio)
Volendo riferire tutto z=0 risulta:
m2.1hph 3m
3m =+γ= (cioè il livello del manometro come è ovvio)
m72.3hph 2a
3a =+γ=
m15.4hhph 21o
2 o =++γ=
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Esercizio 5 – Uso del piezometro Un piezometro è collegato ad un
recipiente pieno di acqua. Il piezometro è pieno di kerosene (γ=
8040 N/m3) per un’altezza d=2 m sopra il menisco di separazione.
Calcolare la differenza d di quota delle superficie libere
dell’acqua e del kerosene.
Soluzione Se si considera un punto sulla sezione A, la pressione
può essere scritta in alternativa come:
hp aA γ= dp kA γ=
Uguagliando le due espressioni si ottiene:
641,dha
k =γγ
= m
e quindi:
δ=d-h=0,36 m
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Esercizio 6 – Differenza di pressione tra due recipienti
Determinare la differenza (pA-pB) nei punti A e B dei recipienti
indicati in figura (γ1 = 9806 N/m3, γ2 = 14710 N/m3, γm = 8335
N/m3) Soluzione 𝑝𝑝𝐴𝐴 = 𝑝𝑝𝑀𝑀 + 𝛾𝛾1ℎ1 𝑝𝑝𝑁𝑁 = 𝑝𝑝𝑀𝑀 − 𝛾𝛾𝑚𝑚∆ 𝑝𝑝𝐵𝐵 = 𝑝𝑝𝑁𝑁
+ 𝛾𝛾2(ℎ1 + ∆ − ℎ2) 𝑝𝑝𝐴𝐴 − 𝑝𝑝𝐵𝐵 = ⋯
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Esercizio 7 – Pressione in una condotta In una condotta
cilindrica orizzontale contenente gas in quiete (γg= 39 N/m3) si
misura la pressione con un manometro semplice ad acqua (γa = 9806
N/m3) sul quale si legge un dislivello pari a Δ. Valutare l’errore
che si commette nel calcolo della pressione, in corrispondenza alla
generatrice superiore della condotta, quando si trascuri il peso
specifico del gas. Soluzione 𝑝𝑝𝐴𝐴 = 𝑝𝑝𝑎𝑎𝑎𝑎𝑚𝑚 + 𝛾𝛾𝑎𝑎∆ 𝑝𝑝𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑎𝑎𝑐𝑐𝑐𝑐
= 𝑝𝑝𝐴𝐴 + 𝛾𝛾𝑔𝑔ℎ = 𝑝𝑝𝑎𝑎𝑎𝑎𝑚𝑚 + 𝛾𝛾𝑎𝑎∆+ 𝛾𝛾𝑔𝑔ℎ
𝑝𝑝𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 = 𝑝𝑝𝐴𝐴 + 𝛾𝛾𝑔𝑔 �ℎ +𝐷𝐷2� = 𝑝𝑝𝑎𝑎𝑎𝑎𝑚𝑚 + 𝛾𝛾𝑎𝑎∆+ 𝛾𝛾𝑔𝑔 �ℎ
+
𝐷𝐷2�
𝑝𝑝𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 − 𝑝𝑝𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑎𝑎𝑐𝑐𝑐𝑐 = 𝛾𝛾𝑔𝑔𝐷𝐷2
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Esercizio 8 – Determinazione del piano dei carichi idrostatici
Determinare la quota z del piano dei carichi idrostatici del
liquido di peso specifico γ = 9806 N/m3, contenuto nel recipiente
A, essendo noti i dislivelli Δ1 = 0,35 m, Δ2 = 0,25 m e Δ3 = 0,30 m
del manometro multiplo ad esso connesso (γm = 133362 N/m3)
Soluzione 𝑝𝑝𝑅𝑅 = 𝑝𝑝𝑎𝑎𝑎𝑎𝑚𝑚 + 𝛾𝛾𝑚𝑚∆1 𝑝𝑝𝑆𝑆 = 𝑝𝑝𝑅𝑅 − 𝛾𝛾∆2 𝑝𝑝𝑇𝑇 = 𝑝𝑝𝑆𝑆 +
𝛾𝛾𝑚𝑚∆3 𝑝𝑝𝑇𝑇 = 𝑝𝑝𝑆𝑆 + 𝛾𝛾𝑚𝑚∆3= 𝑝𝑝𝑅𝑅 − 𝛾𝛾∆2 + 𝛾𝛾𝑚𝑚∆3= 𝑝𝑝𝑎𝑎𝑎𝑎𝑚𝑚 +
𝛾𝛾𝑚𝑚∆1 − 𝛾𝛾∆2 + 𝛾𝛾𝑚𝑚∆3= 𝑝𝑝𝑎𝑎𝑎𝑎𝑚𝑚 + 𝛾𝛾𝑚𝑚(∆1 + ∆3)− 𝛾𝛾∆2 𝑝𝑝𝐴𝐴(𝑧𝑧) =
𝑝𝑝𝑇𝑇 − 𝑧𝑧𝛾𝛾 𝑝𝑝𝑇𝑇 − �̃�𝑧𝛾𝛾 = 𝑝𝑝𝑎𝑎𝑎𝑎𝑚𝑚
�̃�𝑧 =𝑝𝑝𝑇𝑇 − 𝑝𝑝𝑎𝑎𝑎𝑎𝑚𝑚
𝛾𝛾=𝛾𝛾𝑚𝑚(∆1 + ∆3) − 𝛾𝛾∆2
𝛾𝛾
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Esercizio 9 – Uso del manometro I recipienti A e B contenenti
ambedue liquido dello stesso peso specifico γ, sono collegati da un
micromanometro differenziale realizzato secondo lo schema di
figura. Individuare la relazione che fornisce l’indicazione del
manometro in funzione delle caratteristiche del sistema. Soluzione
𝑝𝑝𝐴𝐴 = 𝑝𝑝𝑎𝑎𝑎𝑎𝑚𝑚 + 𝛾𝛾1ℎ𝐴𝐴 𝑝𝑝𝐵𝐵 = 𝑝𝑝𝑎𝑎𝑎𝑎𝑚𝑚 + 𝛾𝛾2ℎ𝐵𝐵 𝑝𝑝𝐵𝐵 = 𝑝𝑝𝐴𝐴 +
𝛾𝛾𝑚𝑚∆ 𝑝𝑝𝑎𝑎𝑎𝑎𝑚𝑚 + 𝛾𝛾2ℎ𝐵𝐵 = 𝑝𝑝𝑎𝑎𝑎𝑎𝑚𝑚 + 𝛾𝛾1ℎ𝐴𝐴 + 𝛾𝛾𝑚𝑚∆ 𝛾𝛾2ℎ𝐵𝐵 = 𝛾𝛾1ℎ𝐴𝐴
+ 𝛾𝛾𝑚𝑚∆ 𝛾𝛾2 = 𝛾𝛾1 = 𝛾𝛾 𝛾𝛾(ℎ𝐵𝐵 − ℎ𝐴𝐴) = 𝛾𝛾𝑚𝑚∆ ℎ𝐵𝐵 + ∆= ℎ𝐴𝐴 + 𝛿𝛿 ℎ𝐵𝐵
− ℎ𝐴𝐴 = 𝛿𝛿 − ∆ 𝛾𝛾(𝛿𝛿 − ∆) = 𝛾𝛾𝑚𝑚∆ ∆=
𝛾𝛾𝛾𝛾𝑚𝑚 + 𝛾𝛾
𝛿𝛿
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Esercizio 10 – Determinazione del piano dei carichi idrostatici
Assegnata la posizione del piano dei carichi idrostatici del
liquido di peso specifico γ1 = 9806 N/m3, sovrastante il menisco A
di hA = 2 m nel sistema in figura, noti Δ=0.01 m, γm = 133362 N/m3,
e γ2 = 7845 N/m3, determinare la posizione del piano dei carichi
idrostatici del liquido di peso specifico γ2 e tracciare i
diagrammi delle pressioni. Soluzione 𝛾𝛾ℎ1 + 𝛾𝛾1ℎ2 = 𝛾𝛾2∆+ 𝛾𝛾1(ℎ2 +
𝛿𝛿 − ∆) + 𝛾𝛾(ℎ1 − 𝑑𝑑 − 𝛿𝛿)
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Esercizio 11 – Applicazione del principio di Archimede (I) Un
cubo di legno emerge dall’acqua in misura pari a 1/3 del suo volume
V. Determinare la densità δL del legno di cui è fatto.
Soluzione
𝜌𝜌𝐿𝐿𝐿𝐿3 = 𝜌𝜌𝐴𝐴23𝐿𝐿3
𝜌𝜌𝐿𝐿 =23𝜌𝜌𝐴𝐴
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Esercizio 12 – Applicazione del principio di Archimede (II)
Usando una palla di sughero (ρs = 240 kg/m3) si vuole tenere
sospeso in acqua un cubo di piombo (ρp = 11000 kg/m3) di lato pari
a 4 cm. Si calcoli il minimo raggio della palla di sughero che
consente questa operazione. Soluzione
𝜌𝜌𝑠𝑠𝑠𝑠𝑔𝑔ℎ43𝜋𝜋𝐷𝐷3 + 𝜌𝜌𝑃𝑃𝑃𝑃𝐿𝐿3 ≤ 𝜌𝜌𝐻𝐻2𝑂𝑂
43𝜋𝜋𝐷𝐷3
𝜌𝜌𝑃𝑃𝑃𝑃𝐿𝐿3 ≤43𝜋𝜋𝐷𝐷3�𝜌𝜌𝐻𝐻2𝑂𝑂 − 𝜌𝜌𝑠𝑠𝑠𝑠𝑔𝑔ℎ�
𝐷𝐷 ≥ �𝜌𝜌𝑃𝑃𝑃𝑃
𝜌𝜌𝐻𝐻2𝑂𝑂 − 𝜌𝜌𝑠𝑠𝑠𝑠𝑔𝑔ℎ3𝐿𝐿3
4𝜋𝜋3
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Esercizio 13 – Applicazione del principio di Archimede (III) Un
galleggiante è costituito da un bulbo e da un’asta di sezione
costante 0.50 cm2. Il volume totale del sistema asta + bulbo è 14
cm3. Immerso in acqua, il sistema emerge di 8 cm; in un altro
liquido emerge invece soltanto di 4 cm. Si determini il rapporto
tra le densità dei due liquidi. Soluzione r = 0.833
Esercitazione di Meccanica dei fluidi con Fondamenti di
Ingegneria ChimicaEsercitazione 2 - 15 Ottobre 2015
Equilibrio idrostaticoEsercizio 1 – Determinazione della
pressione in un fluidoEsercizio 2 – Determinazione della pressione
in un fluidoEsercizio 3 – Determinazione della differenza di
pressione attraverso un manometroEsercizio 4 – Uso del
piezometroEsercizio 5 – Uso del piezometroEsercizio 6 – Differenza
di pressione tra due recipientiSoluzioneEsercizio 7 – Pressione in
una condottaSoluzioneEsercizio 8 – Determinazione del piano dei
carichi idrostaticiSoluzioneEsercizio 9 – Uso del
manometroSoluzioneEsercizio 10 – Determinazione del piano dei
carichi idrostaticiSoluzioneEsercizio 11 – Applicazione del
principio di Archimede (I)SoluzioneEsercizio 12 – Applicazione del
principio di Archimede (II)