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SISTEMA DIGERENTE Fatto da : Lorenzo D’Angelo Valerio Corsi
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Sistema digerente Colletti,Corsi,D'Angelo,Galletti

Apr 12, 2017

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Science

Mirko Colletti
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SISTEMA DIGERENTE

Fatto da :Lorenzo D’Angelo

Valerio CorsiAndrea GallettiMirko Colletti

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SISTEMA DIGERENTELa digestione avviene in quattro fasi in sequenza:

Frammentazione meccanica: il cibo è masticato, insalivato e rimescolato. Tutto questo per triturare il più possibile il cibo (azione fisica).

Digestione chimica: consiste in una serie di rea zioni chimiche, catalizzate (favorite) da enzimi contenuti nei succhi digestivi, che hanno lo scopo di trasformare le molecole degli alimenti in molecole più piccole, ca paci di attraversare le pareti del tubo dige rente per passare nel sangue (azione chimica).

Assorbimento: fa passare nel sangue le piccole molecole di alimento; il si stema circolatorio provvederà poi a trasportarle a tutte le cellule del cor po che le utilizzeranno sia per produrre energia, sia per costruire nuove sostanze. 

Espulsione delle sostanze di scarto: du rante la digestione alcune sostanze non so no utilizzate dal corpo e non vengono as sorbite. Questi scarti (o rifiuti) sono espul si attraverso l'ano (feci).

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al siste ma circolatorio che trasporta le so stanze nutritive alle cellule

Il sistema digerente è, pertanto, strettamente collegato

Quindi entra in gioco il sistema respiratorio, che ha il compito di portare all'interno del corpo l'ossigeno necessario per la respirazione cellulare.

Solo la stretta collaborazione tra i tre siste mi può far sì che la nutrizione raggiunga i suoi scopi:fornire "materiali da costruzione" per produrre nuove sostanze; fornire sostanze capaci di liberare energia

Nelle cellule le sostanze nutritive sono rie laborate per produrre nuove sostanze oppure "bruciate" per produrre energia.

SISTEMA DIGERENTE

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BOCCA

Per riassumere il sistema digerente è un lungo tubo (tubo digerente), di varia sezione, che nei suoi vari tratti prende i seguenti nomi:

ESOFAGO

STOMACO

(LARINGE)-FARINGE

SISTEMA DIGERENTE

INTESTINO TENUE

INTESTINO CRASSO

ANO

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GHIANDOLE SALIVARI

ORGANI ANNESSI al tubo digerente e che scaricano le loro sostanze liquide nel tubo digerente, sono:

FEGATO

Scaricano la saliva in bocca

PANCREAS

SISTEMA DIGERENTE

Scarica la bile nell’intestino tenue

Scarica il succo pancreatico nell’intestino

tenue

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LA BOCCA, I DENTI E LE GHIANDOLE SALIVARI

• La bocca è la prima porzione del tubo digerente ed è costituita da una cavità, cavo orale, comunicante con l’esterno.

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LA BOCCA, I DENTI E LE GHIANDOLE SALIVARI

• I denti sono organi infissi in cavità scavate nelle ossa mascellari, gli alveoli dentari. In ogni dente si identifica una parte visibile all’esterno, la corona, una parte infissa nell’alveolo, la radice, e la zona di collegamento, detta colletto.

• I denti sono costituiti da un tipo di tessuto osseo molto duro detto dentina o avorio; la corona è rivestita dallo smalto, una sostanza molto dura e resistente, fortemente mineralizzata. All’interno del dente si trova una cavità, nella quale è contenuta la polpa dentaria, alla quale arrivano vasi sanguigni e fibre nervose.

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• Le ghiandole salivari hanno dei condotti che trasportano la saliva in bocca.

• La saliva è un liquido formato da acqua e da alcune sostanze chimiche, dette enzimi, fra cui il lisozima e la ptialina. Il lisozima è un antisettico, efficace contro i batteri; la ptialina è il primo enzima digestivo.

LA BOCCA, I DENTI E LE GHIANDOLE SALIVARI

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• Il cibo dopo la masticazione è spinto nella faringe, organo costituito da un tubo situato nella parte posteriore della cavità orale, che è comune sia all’apparato digerente che a quello respiratorio.

• Nel suo tratto superiore si trovano le aperture delle fosse nasali e quelle delle tube uditive. Nel tratto inferiore la faringe comunica con la laringe e con l’esofago.

• La comunicazione con la laringe avviene attraverso un’apertura, detta glottide, che è chiusa al passaggio del cibo da una cartilagine appiattita detta epiglottide.

LA FARINGE E L’ESOFAGO

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LA FARINGE E L’ESOFAGO

La faringe prosegue verso il basso con l’esofago, un tubo (lungo 25 cm) che attraversa il diaframma e arriva allo stomaco.

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L’esofago è rivestito di muscoli che si contraggono dall’alto in basso, permettendo così l’avanzamento del cibo verso lo stomaco.

LA FARINGE E L’ESOFAGO

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Lo stomaco presenta tre strati di muscoli e, all’interno, una mucosa nella quale si trovano milioni di ghiandole (GASTRICHE).

LA DIGESTIONE gastrica

LE GHIANDOLE GASTRICHEPRODUCONO

SUCCO GASTRICO

MUCO

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LA DIGESTIONE gastrica

SUCCO GASTRICO COMPOSTO DA

HCl (acido cloridrico)Rende l’ambiente dello stomaco molto acido (1-2 di pH) per attivare l’azione dell’enzima pepsina e per attivare una barriera contro i microrganismi pericolosi.

Enzimi

Sono vari e uno di questi è la pepsina che inizia la digestione delle proteine, rompendo le lunghe catene di amminoacidi in catene più corte dette polipeptidi.

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A questo punto il bolo si è trasformato in una massa semiliquida detta chimo, che passa nell’intestino tenue (duodeno) attraverso il piloro. Nell’intestino si completa la digestione con due importanti fasi: la digestione enterica e l’assorbimento.

LA DIGESTIONE gastrica

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LA DIGESTIONE gastrica

MUCO (mucina)

È formato da sostanze (polisaccaridi) che rivestono le pareti dello stomaco per proteggerlo dall’azione dell’acido cloridrico e degli enzimi (ULCERA).

ULCERA

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L’esofago comunica con lo stomaco attraverso una valvola detta cardias.

Lo stomaco ha la forma di un sacco allungato e le sue pareti sono formate da fibre muscolari, che con le loro contrazioni rimescolano e amalgamano il cibo durante la digestione.

L0 STOMACO E L’INTESTINO

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L’intestino, un lungo tubo aggrovigliato è avvolto da una membrana, il peritoneo, e si divide in due parti: l’intestino tenue e l’intestino crasso.

L0 STOMACO E L’INTESTINO

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L’intestino tenue è lungo circa 8 m e si suddivide in duodeno, digiuno ed ileo.

Nel duodeno ci sono gli sbocchi del fegato e del pancreas, mentre nella parete interna del digiuno e dell’ileo ci sono le ghiandole enteriche (o ghiandole intestinali) che secernono il succo enterico.

L0 STOMACO E L’INTESTINO

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L’intestino crasso comunica con l’ileo per mezzo della valvola ileo-cecale. È lungo circa 2 m ed è più grosso dell’intestino tenue; è formato da una serie di rigonfiamenti separati da strozzature.

L0 STOMACO E L’INTESTINO

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L’intestino crasso si divide in tre parti: cieco, colon e retto. Il cieco è una parte a fondo cieco e termina con un sottile budello: l’appendice ileo-cecale (la cui infiammazione causa l’appendicite).

L0 STOMACO E L’INTESTINO

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Al cieco segue il colon (colon ascendente, trasverso e colon discendente, continuando poi nel retto, ultima parte dell’intestino che sbocca all’esterno attraverso l’apertura anale.

Nell’intestino crasso è presente la flora batterica.

L0 STOMACO E L’INTESTINO