1 SEZIONE TRASVERSALE Elementi della sezione trasversale Art. 26. (Art. 16 Cod. Str.) Fasce di rispetto fuori dai centri abitati. Edificazioni a) 60 m per le strade di tipo A; b) 40 m per le strade di tipo B; c) 30 m per le strade di tipo C; d) 20 m per le strade di tipo F, ad eccezione delle «strade vicinali» come definite dall'articolo 3, comma 1, n. 52 del codice; e) 10 m per le «strade vicinali» di tipo F. Fuori dai centri abitati nelle aree edificabili a) 30 m per le strade di tipo A; b) 20 m per le strade di tipo B; c) 10 m per le strade di tipo C. Muri di recinzione a) 5 m per le strade di tipo A, B; b) 3 m per le strade di tipo C, F Art. 28. (art.18 Cod. Str.) Fasce di rispetto per l'edificazione nei centri abitati. Edificazioni Con strumenti urbanistici a) 30 m per le strade di tipo A; b) 20 m per le strade di tipo D. Senza strumenti urbanistici a) 30 m per le strade di tipo A; b) 20 m per le strade di tipo D ed E; c) 10 m per le strade di tipo F. Muri di recinzione a) m 3 per le strade di tipo A; b) m 2 per le strade di tipo D. Art.27. ( art. 17Cod. Str.) Fasce di rispetto nelle curve fuori dai centri abitati. R>250 m come in rettifilo R<250 corda congiungente i punti di tangenza, ovvero dalla linea, tracciata alla distanza dal confine stradale indicata dall'articolo 26 in base al tipo di strada
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Transcript
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SEZIONE TRASVERSALEElementi della sezione trasversale
Art. 26. (Art. 16 Cod. Str.)Fasce di rispetto fuori daicentri abitati.Edificazionia) 60 m per le strade di tipo A; b) 40 m per le strade di tipo B; c) 30 m per le strade di tipo C; d) 20 m per le strade di tipo F, ad eccezione delle «strade vicinali» come definite dall'articolo 3, comma 1, n. 52 del codice; e) 10 m per le «strade vicinali» di tipo F. Fuori dai centri abitati nelle aree edificabilia) 30 m per le strade di tipo A; b) 20 m per le strade di tipo B; c) 10 m per le strade di tipo C. Muri di recinzionea) 5 m per le strade di tipo A, B; b) 3 m per le strade di tipo C, F
Art. 28. (art.18 Cod. Str.)Fasce di rispetto perl'edificazione nei centriabitati.EdificazioniCon strumenti urbanisticia) 30 m per le strade di tipo A; b) 20 m per le strade di tipo D. Senza strumenti urbanisticia) 30 m per le strade di tipo A; b) 20 m per le strade di tipo D ed E; c) 10 m per le strade di tipo F. Muri di recinzionea) m 3 per le strade di tipo A; b) m 2 per le strade di tipo D.
Art.27. ( art. 17Cod. Str.) Fasce di rispetto nelle curve fuori dai centri abitati.R>250 m come in rettifiloR<250 corda congiungente i punti di tangenza, ovvero dalla linea, tracciata alla distanza dalconfine stradale indicata dall'articolo 26 in base al tipo di strada
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SEZIONE TRASVERSALE
Corpo stradale- in rilevato- in trincea- a mezza costa- Opera d’arte
(ponti, viadotti e gallerie)
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SEZIONE TRASVERSALECorpo stradale- in rilevato- in trincea- a mezza costa- Opera d’arte
(ponti, viadotti e gallerie)
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SEZIONE TRASVERSALECorpo stradale- in rilevato- in trincea- a mezza costa- Opera d’arte
Corpo stradale- in rilevato- in trincea- a mezza costa- Opera d’arte
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SEZIONE TRASVERSALE Corpo stradale- in rilevato- in trincea- a mezza costa- Opera d’arte
(ponti viadotti, gallerie)
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LE DIMENSIONI DEGLI ELEMENTI CHE COMPONGONO LASEZIONE TRASVERSALE DELLA STRADA E LA LOROCOMPOSIZIONE SONO INFLUENZATE DA:
FATTORI RELATIVI ALLA FUNZIONE SVOLTA NELL’AMBITODELLA RETE
FATTORI RELATIVI AL TRAFFICO: volumi di traffico, dimensioniveicoli, componenti di traffico (p.e. presenza di pedoni o ciclisti);
FATTORI LEGATI ALLA “STRADA”: tracciato planimetrico,funzione delle corsie, arredo funzionale, procedure di esecuzionedei lavori di costruzione e soprattutto di manutenzione;
FATTORI COMPORTAMENTALI: comportamento dei guidatoririguardo a velocità e posizione rispetto al bordo laterale,percezione generale dello spazio stradale;
FATTORI RELATIVI ALLA SICUREZZA DELLA CIRCOLAZIONE:tassi di incidentalità e mortalità, costo degli incidenti;
FATTORI RELATIVI ALL’ESERCIZIO: livello di servizio della strada,capacità, tempo perso dagli utenti (p.e. in concomitanza di eventicritici come incidenti);
FATTORI RELATIVI AI COSTI: costi di costruzione, manutenzione,costi legati all’incidentalità, e all’esercizio (p.e. facilità diesecuzione di operazioni di manutenzione);
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SEZIONE TRASVERSALEELEMENTI DELLA PIATTAFORMA STRADALE E DEI MARGINI
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SEZIONE TRASVERSALEFATTORI RELATIVI AL COMPORTAMENTO UTENTI ED ALLE
VELOCITA’ - INGOMBRO DINAMICO VEICOLI
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SEZIONE TRASVERSALEFATTORI RELATIVI AL
CONFORT ED AL COMPORTAMENTO DEGLI
UTENTI
a min
Tipo di Vmax a min. a min. Corsia BanchinaDistanza
Allargamento in curvaSEZIONE TRASVERSALEW=K/R [m]R = raggio esterno corsia
R>40 m Strade unica carreggiata R asse strada
Strade doppia carreggiata R asse carreggiata
W 0.20 m nessun allargamento
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Allargamento in curvaSEZIONE TRASVERSALE
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Allargamento in curvaSEZIONE TRASVERSALE
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Allargamento in curvaSEZIONE TRASVERSALE
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SEZIONE TRASVERSALE
NORMA Sulle
Caratteristiche Geometriche e Funzionali delle
Strade
D.M 5/11/2001
BANCHINE OGNI 1000 su ciscun lato
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PENDENZA TRASVERSALESEZIONE TRASVERSALE
Pendenza funzione del raggio di curva:
• qmin=2.5 % (rettifilo o R>2500m)
• qmax=7.00 % da R* a Rmin (strade extraurbane)
• qmax=5.00 % da R* a Rmin (strade Urbane di scorrimento)
• qmax=3.50 % da R* a Rmin (strade Urbane quartiere e locali)
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SEZIONE TRASVERSALEVARIAZIONE DI PENDENZA
Avviene lungo le curve di transizione
clotoidiche
Viene rappresentata
attraverso il profilo dei cigli
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Limitazione relative alla rotazione della sezione
SEZIONE TRASVERSALE
Limitare velocità di rotazione
Limitare lunghezza tratto con pendenza trasversale < 2.5%
Comunque
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PENDENZA TRASVERSALE
SEZIONE TRASVERSALE
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SEZIONE TRASVERSALE NORMA - Sulle Caratteristiche Geometriche e Funzionali delle Strade - D.M 5/11/2001
MARGINE ESTERNO DISPOSITIVI DI RITENUTA MARCIAPIEDI
CIGLI CUNETTE ARGINELLI
PISTE CICLABILI ARREDI URBANI
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SEZIONE TRASVERSALE NORMA - Sulle Caratteristiche Geometriche e Funzionali delle Strade - D.M 5/11/2001
MARGINE ESTERNO CIGLI CUNETTE ARGINELLI DISPOSITIVI DI
RITENUTA
MARCIAPIEDI PISTE CICLABILI ARREDI URBANI
ELEMENTO DENOMINAZIONE STRADA DIMENSIONEs striscia di
delimitazioneA - B
C- D - EF
0,25 m0,15 m0,12 m
m bordo carreggiata tutte 0,30 mic pendenza trasversale
carreggiata in rettifiloin curva
tutte 2,5 %2,5 %
ib pendenza trasversale banchina
Tutte = ic
cr ciglio o arginello in rilevato
A - B - C - DE - F
0,75 m 0,50 m
d raccordo ove previsto 1,00 mcs ciglio in scavo ove previsto come cria pendenza trasversale
cr e cstutte 4 %
lc larghezza cunetta tutte 0,80 mpc profondità cunetta tutte vedi figure
4.3.4.b/cb banchina vedi Tab. 3.4.a al Cap. 3
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SEZIONE TRASVERSALE NORMA - Sulle Caratteristiche Geometriche e Funzionali delle Strade - D.M 5/11/2001
MARGINE ESTERNO DISPOSITIVI DI RITENUTA MARCIAPIEDI PISTE CICLABILI ARREDI URBANI
Vp<70 km/h
Vp>70 km/h
Q = D * V = 1 [ped/sec] = 3600 [ped / h m]D= 1 [ped /mq ] V= 1[m/sec] (meglio 0.75 m/sec)
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SEZIONE TRASVERSALE
MARGINE ESTERNO PISTE CICLABILI ARREDI URBANI
LARGHEZZA1.50 m senso unico2.50 m doppio senso
Pendenze Trasversali
q=2% .
DECRETO MINISTERIALE
30 novembre 1999, n. 557
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SEZIONE TRASVERSALE
MARGINE ESTERNO PISTE CICLABILI ARREDI URBANI
Raggi planimetrici minimi > 5 m
Velocità di progetto 25 km/h in piano e 40 km/ h su pendenze > 5%
Distanze di visibilità per l’arrestotp=1sec (ambito urbano) e tp=2.5sec (ambito extraurbano)
Aderenza f<0.35
Pendenze livellette i<5%
(10% negli attraversamenti)
DECRETO MINISTERIALE 30 novembre 1999, n. 557
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SEZIONE TRASVERSALE NORMA - Sulle Caratteristiche Geometriche e Funzionali delle Strade - D.M 5/11/2001
MARGINE ESTERNO PISTE CICLABILI ARREDI URBANI
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SEZIONE TRASVERSALE
FUNZIONE DELLA STRADA E CATEGORIE DI TRAFFICO
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SEZIONE TRASVERSALE NORMA - Sulle Caratteristiche Geometriche e Funzionali delle Strade - D.M 5/11/2001
SEZIONI PARTICOLARI
OPERE DISCAVALCAMENTO GALLERIE SOTTOVIA / SOTTOPASSI (L<20m)
I piedritti dei ponti ubicati a distanza ≤ 5,0 m dalla sedestradale, dovranno essere protetti contro il pericolo di urti diveicoli stradali. Per distanze <6m forze di urto (par. 5.1.3.11Norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14gennaio 2008)
Cinture di sicurezza,Casco,Barriere di sicurezza,Ecc.
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FINALITÀ“Le barriere di sicurezza e gli altri dispositivi di ritenuta
stradali sono posti in opera essenzialmente al fine di realizzare accettabili condizioni di sicurezza per gli utenti della strade per
i terzi esterni,eventualmente presenti garantendo entro certi limiti il contenimento dei veicoli che dovessero tendere alla
fuoriuscita dalla carreggiata stradale
BARRIERE DI SICUREZZA
LE BARRIERE DEVONO QUINDI ESSERE IDONEE AD ASSORBIRE PARTE DELL’ENERGIA DI CUI È DOTATO
IL VEICOLO IN MOVIMENTO, LIMITANDO CONTEMPORANEAMENTE GLI EFFETTI D’URTO SUI
PASSEGGERI
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NORMATIVAISTRUZIONI TECNICHE SULLA OMOLOGAZIONE ED
IMPIEGO DELLE BARRIERE DI SICUREZZA STRADALI
BARRIERE DI SICUREZZA
D.M. n.223 Installazione di barriere
omologate dal 18/08/1992
D.M. 3/6/1998
18/12/1999
D.M. 11/6/1999
11/6/2001
D.M. 11/6/1999
11/6/2001
D.M. 2/8/2001
2/8/2002
D.M. 23/12/2002
13/12/2003
OBBLIGO DI ISTALLARE SOLO BARRIERE
OMOLOGATE
D.M. n. 223 del 18/02/1992 D.M. 15 ottobre 1996 D.M. 3 giugno 1998 D.M. 11 giugno 1999 D.M. 21 giugno 2004
Solo H4 bordo ponte, H3 spartitraffico , H3 bordo ponte, H2 bordo ponte, H2 spartitraffico, N2 bordo laterale, N2 spartitraffico, N1 bordo laterale.
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BARRIERE DI SICUREZZA
BARRIERE DI SICUREZZA
PER VEICOLI PER PEDONI
Parapetti per pedoni
Guardrails per pedoni
PROVE DIOMOLOGAZIONE NORME UNI EN
1317
BARRIERE DI SICUREZZA PERPEDONI comprendenti i parapetti(ponti o cime di muri) e i guardrailper pedoni (lungo il margine di unsentiero o un marciapiede al finedi impedire a pedoni e altri utentidi attraversare o di scendere suuna strada o altre zone chepotrebbero essere pericolose).
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BARRIERE DI SICUREZZA PER VEICOLI
CLASSIFICAZIONE
UBICAZIONE LIVELLO DICONTENIMENTO
BARRIERE CENTRALIDA SPARTITRAFFICO
BARRIERE LATERALI,IN RILEVATO O SCAVO
BARRIERE PER OPERED’ARTE
BARRIERE ODISPOSITIVI PER PUNTISINGOLARI
Contenimento con angolo d’urto basso: T1 , T2 , T3
Contenimento più elevato: H1 , H2 , H3
Contenimento normale: N1, N2
Contenimento più elevato: H1 , H2 , H3 Contenimento molto elevato: H4a e H4b
(barriere chiusura varchi, attenuatori d’urto,letti di arresto, terminali speciali, dispositiviper zone di approccio ad opere d’artedispositivi per zone di transizione esimili)
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CLASSIFICAZIONEBARRIERE DI SICUREZZA
BARRIERE O DISPOSITIVI PER PUNTI SINGOLARI
ATTENUATORI D’URTO sono dispositivi di assorbimento dell’energia dei veicoliinstallati davanti ad oggetti rigidi per ridurre la severità dell’urto.
TERMINALI rappresentano gli elementi iniziali o finali di una barriera disicurezza longitudinale, dotati di capacità di contenimento graduale dei veicoli,da zero, all’origine, fino alle prestazioni complete, nel punto in cui si unisconoalla barriera; la loro origine, per quanto possibile non deve essere esposta altraffico, in caso contrario deve avere caratteristiche di deformabilità tali dalimitare la severità di urti frontali.
TRANSIZIONI sono barriere di connessione di due barriere di sicurezza di tipoe/o prestazioni diverse, in grado di garantire un cambiamento graduale dellecaratteristiche.
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CLASSIFICAZIONEBARRIERE DI SICUREZZA
FINALITÀMinimizzare i danni per gli occupanti e i terzi evitando la fuoriuscita
Evitare fuoriuscita
Minimizzare danni occupanti
VALORI MISURATI IN PROVE D’URTOLc con veicolo commerciale e ASI con autovettura di massa = 900 kg
ax, ay e az sono le componenti dell’accelerazione mediate su unintervallo mobile δ di 50 ms, da misurare nel baricentro delveicolo di prova con tolleranza di ± 5 centimetri per l’asse x(longitudinale) e ± 3 centimetri per gli assi y (trasversale) e z(verticale).
T.H.I.V.(indice di velocità teorica d’urto della testa)P.H.D.(Indice di decelerazione della testa dopo l’urto)
Norma europea EN 1317 parti 1, 2, 3,4
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CLASSIFICAZIONEBARRIERE DI SICUREZZA Norma europea
EN 1317 parti 1, 2, 3,4
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CLASSIFICAZIONEBARRIERE DI SICUREZZA
VALORI MISURATI IN PROVE D’URTO
Massima energia d’urto
Norma europea EN 1317 parti 1, 2, 3,4
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CLASSIFICAZIONEBARRIERE DI SICUREZZA Norma europea
EN 1317 parti 1, 2, 3,4
VALORI MISURATI IN PROVE D’URTOMassimo valore dell’accelerazione (danno occupanti veicolo)
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CLASSIFICAZIONEBARRIERE DI SICUREZZA
BARRIERE LATERALI SPARTITRAFFICO Tipo a), b) e c)
ATTENUATORI D’URTO
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CLASSIFICAZIONEBARRIERE DI SICUREZZABARRIERE LATERALI SPARTITRAFFICO Tipo a), b) e c)
CONDIZIONI DI PROVA PREVISTE NELLA NORMA UNI EN 1317-2Prova Velocità
CLASSIFICAZIONEBARRIERE DI SICUREZZACONDIZIONI DI PROVA PREVISTE NELLA NORMA UNI EN 1317-2Livelli di contenimento Prova di
accettazioneLivelli di contenimento Prova di accettazione
Velocità[km/h]
Angoloimpatto
Massa[kg]
Contenimento con angolo d’urto basso T1 T2 T3
TB 21 TB 22
TB 41 e TB 21
808070
8158
1 300130010000
Contenimento normale N1 N2
TB 31TB 32 e TB 11
80110100
202020
1 5001500900
Contenimento più elevato H1 TB 42 e TB 11 70 15 10 000H2 TB 51 e TB 11 70 20 13 000H3 TB 61 e TB 11 80 20 16 000
Contenimento molto elevato H4aH4b
TB 71 e TB 11 TB 81 e TB 11
6565
2020
30 00038 000
Nota 1 - I livelli di contenimento con angolo basso sono destinati per l’uso esclusivamente di barriere di sicurezza temporanee. Le barriere di sicurezzatemporanee possono essere sottoposte a prova anche per livelli di contenimento più elevati.Nota 2 - Se un’installazione è stata sottoposta a prova con esito positivo a un dato livello di contenimento, si suppone cheabbia soddisfatto le condizioni di prova di un livello minore eccezione fatta per N1 e N2 che non comprendono T3.Nota 3 - Poiché nei diversi Paesi le prove e lo sviluppo di barriere di sicurezza a contenimento molto elevato sono state effettuate usando tipi di veicolipesanti molto diversi, sia le prove TB 71 che TB 81 sono attualmente comprese nella norma. I due livelli di contenimento H4a e H4b non dovrebberoessere considerati equivalenti e fra essi non vi è una gerarchia.
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BARRIERE DI SICUREZZA
LARGHEZZA DI LAVORO W La distanza tra la posizione iniziale del frontale del sistema di contenimento e la massima posizione dinamica laterale di qualsiasi componente principale del
sistema
DEFLESSIONE DINAMICA DnIl massimo spostamento dinamico trasversale del frontale del sistema di
contenimento
INTRUSIONE DEL VEICOLO VlmLa distanza tra la posizione iniziale del sistema indeformato e la massima
posizione dinamica del veicolo.
GRANDEZZE ASSOCIATE AD OGNI TIPO DI BARRIERA RELATIVE ALLA DEFORMAZIONE DEL
SISTEMA DI CONTENIMENTO
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BARRIERE DI SICUREZZA
LARGHEZZA DI LAVORO W La distanza tra la posizione iniziale delfrontale del sistema di contenimento e lamassima posizione dinamica laterale diqualsiasi componente principale delsistema
DEFLESSIONE DINAMICA Dn Il massimo spostamento dinamicotrasversale del frontale del sistema dicontenimento
GRANDEZZE ASSOCIATE AD OGNI TIPO DI BARRIERA
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BARRIERE DI SICUREZZAGRANDEZZE ASSOCIATE AD OGNI TIPO DI BARRIERA
INTRUSIONE DEL VEICOLO Vlm
La distanza tra la posizione iniziale del sistema indeformatoe la massima posizione dinamica del veicolo.
W= LARGHEZZA DI LAVORO
Dn= DEFLESSIONE DINAMICA
Vlm=INTRUSIONE DEL VEICOLO
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CLASSIFICAZIONEBARRIERE DI SICUREZZA
CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA LARGHEZZA UTILE
Elemento per la corretta ubicazione della barriere
di sicurezzaLarghezza di Lavoro
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CLASSIFICAZIONEBARRIERE DI SICUREZZA
CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA LARGHEZZA DI INTRUSIONE
Elemento per la corretta ubicazione della barriere
di sicurezzaLarghezza di
Intrusione
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CLASSIFICAZIONE Attenuatori UrtoBARRIERE DI SICUREZZA
CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLO SPOSTAMENTO LATERALETest tipo 3
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ESEMPI DI BARRIEREBARRIERE DI SICUREZZA
COSTITUISCONO SICURAMENTE OSTACOLO
PER LA VSIBIILITA’
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ESEMPI DI BARRIEREBARRIERE DI SICUREZZA
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ESEMPI DI BARRIEREBARRIERE DI SICUREZZA
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ESEMPI DI BARRIEREBARRIERE DI SICUREZZA
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BARRIERE OMOLOGATEBARRIERE DI SICUREZZAELENCO PUBBLICATO SUL SITO DEL MINISTERO:http://www.mit.gov.it/mit/site.php?p=cm&o=vd&f=cl&id_cat_org=29&id=291
Denominazione Barriera
Certificato di omologazione ai
sensi del D.M. 21-06-04
Destinazione Classe di contenimento
Livello di severità d'urto Materiale Ditta
Numero Data
T 40 77 14/06/2005 Bordo Laterale H2 B acciaio e legno Le Bois De Tertu
3n21756 79 18/07/2005 Bordo Laterale H3 A acciaio Società Metalmeccanica Fracasso S.p.a*
3n24872 82/1 17/05/2006 Bordo Laterale H2 A acciaio Società MetalmeccanicaFracasso S.p.a*
LEONESSA 83 31/01/2006 Bordo Laterale H2 A acciaio S.C.T s.r.lHE 120 B 84 31/03/2006 Spartitraffico H4b B acciaio società SINA
LEONESSA 85 05/05/2006 Bordo Ponte H2 A acciaio e legno S.C.T s.r.l
Woodrail 90 14/12/2006 Bordo Laterale H2 B acciaio e legno Deflorian s.n.c
3n24335 91 14/12/2006 opera d'arte H2 B acciaio Società MetalmeccanicaFracasso S.p.a*
CAR/H1/BL 93 22/12/2006 Bordo Laterale H1 A acciaio Società CAR Segnaletica Stradale s.r.l
CAR/H3/BL 94 22/12/2006 Bordo Laterale H3 A acciaio Società CAR Segnaletica Stradale s.r.l
CAR/H3/SP/PL 95 22/12/2006 Spartitraffico H3 A acciaio Società CAR Segnaletica Stradale s.r.l
CAR/H2/BL 97 10/01/2007 Bordo Laterale H2 A acciaio Società CAR Segnaletica Stradale s.r.l
3n24341 98*** 16/01/2007 Bordo Laterale H2 A acciaio Società MetalmeccanicaFracasso S.p.a*
ABESCA E T100 99 15/02/2007 Bordo Laterale H2 B calcestruzzo Abesca Europe s.r.l.
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CRITERI DI SCELTABARRIERE DI SICUREZZA
TIPO DI STRADAAutostrade ( A ) e Strade Extraurbane principali ( C ),
Strade extraurbane Secondarie ( C ) e Strade Urbane di Scorrimento ( D )
Strade Urbane di Quartiere (F), Strade Locali ( F )
TIPO DI TRAFFICO
COLLOCAZIONE• Bordo laterale• Spartitraffico• Bordo ponte• Punti singolari (chiusura varchi, terminali speciali, zone di
approccio ad opere d'arte, zone di transizione e simili)
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CRITERI DI SCELTA (D.M. 2367 del 21/06/2004)
BARRIERE DI SICUREZZA
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ZONE DA PROTEGGEREBARRIERE DI SICUREZZA
Secondo la Norma (D.M. n. 2367 del 21/06/2004)
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ZONE DA PROTEGGERE
BARRIERE DI SICUREZZARIFERIMENTO ALLA GUIDA
AASHTO “ROADSIDE DESIGN GUIDE”
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ZONE DA PROTEGGERE
BARRIERE DI SICUREZZARIFERIMENTO ALLA GUIDA AASHTO
“ROADSIDE DESIGN GUIDE”
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ZONE DA PROTEGGERE
BARRIERE DI SICUREZZARIFERIMENTO ALLA GUIDA AASHTO “ROADSIDE
DESIGN GUIDE”
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ZONE DA PROTEGGERE
BARRIERE DI SICUREZZARIFERIMENTO ALLA GUIDA AASHTO “ROADSIDE
DESIGN GUIDE”
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art. 2 del D.M. 223/92 cogente dal 30-1-99 (vedi art. 3, comma 2, del D.M. 3 giugno 98)
BARRIERE DI SICUREZZA
I PROGETTI ESECUTIVI RELATIVI ALLE STRADE PUBBLICHE EXTRAURBANE ED A QUELLE URBANE CON VELOCITÀ DI
PROGETTO >70 km/h DEVONO COMPRENDERE UN APPOSITO ALLEGATO PROGETTUALE COMPLETO DI RELAZIONE
MOTIVATA SULLE SCELTE REDATTO DA UN INGEGNERE
“il progettista dovrà curare con specifici disegni esecutivi erelazioni di calcolo l’adattamento dei singoli dispositiviomologati o per i quali siano stati redatti rapporti di prova, allasede stradale, con riferimento ai terreni di supporto, ai sistemidi fondazione, allo smaltimento delle acque, alle zone diapproccio e di transizione”.
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art. 2 del D.M. 223/92 cogente dal 30-1-99 (vedi art. 3, comma 2, del D.M. 3 giugno 98)
BARRIERE DI SICUREZZA
I PROGETTI ESECUTIVI RELATIVI ALLE STRADE PUBBLICHE EXTRAURBANE ED A QUELLE URBANE CON VELOCITÀ DI
PROGETTO >70 km/h DEVONO COMPRENDERE UN APPOSITO ALLEGATO PROGETTUALE COMPLETO DI RELAZIONE
MOTIVATA SULLE SCELTE REDATTO DA UN INGEGNERE
• TIPI DI BARRIERE DI SICUREZZA DAADOTTARE
• UBICAZIONE (zone da proteggere)
• OPERE COMPLEMENTARI CONNESSE(FONDAZIONI, SUPPORTI, DISPOSITIVI DISMALTIMENTO DELLE ACQUE, ACC.)
• VERIFICA DEL POSSIBILE CORRETTOFUNZIONAMENTO DELLE STESSE
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PROGETTO - ELABORATO BARRIERE BARRIERE DI SICUREZZA
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PROGETTO – ATTENZIONE ALLE ZONE DI TRANSIZIONE
BARRIERE DI SICUREZZA
41
PROGETTO - CORRETTA UBICAZIONE
BARRIERE DI SICUREZZA
DISTANZA DAGLI OSTACOLI > DELLA LARGHEZZA UTILE
42
PROGETTO – CORRETTA INSTALLAZIONE
BARRIERE DI SICUREZZA
Adeguata distanza dal ciglio della scarpata per un corretto ancoraggio del sostegno