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Direttore responsabile Daniele Tamburini • Società editrice: Immagina srl via San Bernardo 37 - Cremona • Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 0372 435474 - fax 0372 597860 Direzione e redazione: via S.Bernardo 37, Cremona - tel 0372 454931 • [email protected] • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 • [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2013 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it PICCOLO il www.ilpiccologiornale.it Anno II • n. 13 • SABATO 28 MARZO 2015 Periodico • € 0,02 copia omaggio Non riceve alcun finanziamento pubblico Edizione chiusa alle ore 21 ORA LEGALE: Sabato notte ricordatevi di portare gli orologi avanti di un’ora SETTIMANALE Ripresa? «S ì , ma occorre saperne approfittare» pagine 14-21 a pagina - SPECIALE ECONOMIA Intervista a Paolo Manasse. Parlano le associazioni di categoria del territorio PILONI: «LA GIUNTA HA DETTO DI SPEGNERE, E COSI’ SARA’. ENTRO FINE MANDATO» ELEMOSINA IN STRADA, DIETRO C’E’ IL RACKET? VOLLEY A1 Stasera la Pomì si gioca a Modena il secondo posto CALCIO LEGA PRO a pagina 22 Cremo, due sfide prima di Pasqua molto delicate BASKET SERIE A ALL’INGRESSO DEL PALARADI pagina 24 Per sognare ancora i playoff occorre battere Roma Domani torna il Magazine della Vanoli a pagina 23 ENTI PUBBLICI a pagina 7 Fatturazione elettronica obbligatoria AL VINITALY a pagina 6 Il ministro Martina: agricoltura 2.0 CASALMAGGIORE a pagina 13 Compagnia stabile per disabili CULTURA a pagina 26 Week end con Fiorello al Ponchielli a pagina 3 a pagina 5 AMPLIAMENTO DEL POLIGONO, PROGETTO AMBIZIOSO inceneritore di Cremona chiuderà. O, al- meno, così pare. Lo aveva assicurato il sindaco Galimberti, già in campagna elettorale, e lo ribadisce il segretario del Pd cre- monese Matteo Piloni, in un’intervista che pub- blichiamo su questo numero de “Il Piccolo”. C’è da esserne soddisfatti? Sarà la volta buona che “usciremo dal Medioevo della gestione dei rifiu- ti”, come, con felice espressione, ha detto il co- ordinatore di Sel, Gabriele Piazzoni? Noi abbia- mo sempre sostenuto questa scelta, e anzi, c’è da chiedersi come mai, nelle aspre polemiche degli ultimi tempi, il tema della salute pubblica non sia emerso con sufficiente chiarezza. La salute pub- blica è, o meglio dovrebbe essere, a norma di Costituzione, un bene pubblico inalienabile e non contrattabile: sia perché ciascun individuo è unico ed irripetibile ed ha il diritto alla vita ed alla salute; sia perché, in termini forse più freddi, ma veri, il costo sociale di malattie importanti, che, come è provato, possono essere provocate dall’inquinamento, è enorme. La vicenda amian- to, da questo punto di vista, dovreb- be essere una lezione incancellabile. Tutto bene, quindi? Speriamo. Speriamo che non prevalgano le ragioni legate alla convenienza contingente di tenere aperto un impianto, la cui chiusura comporterebbe, secondo lo studio del Politecnico, un forte impatto economico: circa 38 milioni di euro. Speriamo che, in questo per- corso, sia tutto trasparente: noi ci fidiamo delle rassicurazioni, ci mancherebbe, ma le vicende legate a telefonate concitate, a scambi di mail “riservate”, a dimissioni presentate non rassicu- rano poi troppo. Ci chiediamo ancora una volta: perché non esprimersi con chiarezza sempre, e non solo nei comunicati ufficiali? Perché non essere trasparenti sempre? Perché non dire: guardate, noi confermiamo la scelta, ma certa- mente i problemi ci sono, quindi affrontiamoli con ponderazione insieme? Perché l’arte del go- vernare deve, troppo spesso, ridursi ad essere arte del “dico e non dico”? Va beh, vogliamoci bene e pensiamo alla salute. L’ L’EDITORIALE di Daniele Tamburini INCENERITORE Vogliamoci bene, pensiamo alla salute
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Settimanale Il Piccolo

Jul 21, 2016

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28 marzo 2015
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Page 1: Settimanale Il Piccolo

Direttore responsabile Daniele Tamburini • Società editrice: Immagina srl via San Bernardo 37 - Cremona • Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 0372 435474 - fax 0372 597860Direzione e redazione: via S.Bernardo 37, Cremona - tel 0372 454931 • [email protected] • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 • [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2013 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

PICCOLOPICCOLOPICCOLOilwww.ilpiccologiornale.it

Anno II • n. 13 • SABATO 28 MARZO 2015 Periodico • € 0,02 copia omaggioNon riceve alcun finanziamento pubblico

Edizione chiusa alle ore 21

ORA LEGALE: Sabato nottericordatevidi portaregli orologiavanti di un’ora

SETTIMANALE

Ripresa? «Sì, ma occorre saperne approfittare»

pagine 14-21

a pagina -

SPECIALE ECONOMIA Intervista a Paolo Manasse. Parlano le associazioni di categoria del territorio

PILONI: «LA GIUNTAHA DETTO DI SPEGNERE,

E COSI’ SARA’.ENTRO FINE MANDATO»

ELEMOSINA IN STRADA,DIETRO C’E’IL RACKET?

VOLLEY A1

Stasera la Pomìsi gioca a Modenail secondo posto

CALCIO LEGA PRO a pagina 22

Cremo, due sfideprima di Pasquamolto delicate

BASKET SERIE AALL’INGRESSO DEL PALARADI pagina 24

Per sognare ancorai playoff occorrebattere Roma

Domani tornail Magazinedella Vanoli

a pagina 23

ENTI PUBBLICI

a pagina 7▲

Fatturazioneelettronica

obbligatoria

AL VINITALY

a pagina 6

Il ministroMartina:

agricoltura 2.0

CASALMAGGIORE

a pagina 13▲

Compagnia stabile

per disabili▲

CULTURA

a pagina 26

Week endcon Fiorelloal Ponchielli▲

a pagina 3a pagina 5

AMPLIAMENTODEL POLIGONO,

PROGETTO AMBIZIOSO

inceneritore di Cremona chiuderà. O, al-meno, così pare. Lo aveva assicurato il sindaco Galimberti, già in campagna

elettorale, e lo ribadisce il segretario del Pd cre-monese Matteo Piloni, in un’intervista che pub-blichiamo su questo numero de “Il Piccolo”. C’è da esserne soddisfatti? Sarà la volta buona che “usciremo dal Medioevo della gestione dei rifiu-ti”, come, con felice espressione, ha detto il co-ordinatore di Sel, Gabriele Piazzoni? Noi abbia-mo sempre sostenuto questa scelta, e anzi, c’è da chiedersi come mai, nelle aspre polemiche degli ultimi tempi, il tema della salute pubblica non sia emerso con sufficiente chiarezza. La salute pub-blica è, o meglio dovrebbe essere, a norma di Costituzione, un bene pubblico inalienabile e non contrattabile: sia perché ciascun individuo è unico ed irripetibile ed ha il diritto alla vita ed alla salute; sia perché, in termini forse più freddi, ma veri, il costo sociale di malattie importanti, che, come è provato, possono essere provocate dall’inquinamento, è enorme. La vicenda amian-

to, da questo punto di vista, dovreb-be essere una lezione incancellabile. Tutto bene, quindi? Speriamo. Speriamo che non prevalgano le ragioni legate alla convenienza contingente di tenere aperto un impianto, la cui chiusura comporterebbe, secondo lo studio del Politecnico, un forte impatto economico: circa 38 milioni di euro. Speriamo che, in questo per-corso, sia tutto trasparente: noi ci fidiamo delle rassicurazioni, ci mancherebbe, ma le vicende legate a telefonate concitate, a scambi di mail “riservate”, a dimissioni presentate non rassicu-rano poi troppo. Ci chiediamo ancora una volta: perché non esprimersi con chiarezza sempre, e non solo nei comunicati ufficiali? Perché non essere trasparenti sempre? Perché non dire: guardate, noi confermiamo la scelta, ma certa-mente i problemi ci sono, quindi affrontiamoli con ponderazione insieme? Perché l’arte del go-vernare deve, troppo spesso, ridursi ad essere arte del “dico e non dico”? Va beh, vogliamoci bene e pensiamo alla salute.

L’L’EDITORIALE di Daniele Tamburini

INCENERITORE

Vogliamoci bene, pensiamo alla salute

Page 2: Settimanale Il Piccolo

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Page 3: Settimanale Il Piccolo

di Laura Bosio

l fenomeno dell'accatto-naggio sta assumendo dimensioni sempre più vaste: aumenta il numero di persone indigenti, ma

sembra che esistano veri e pro-pri gruppi organizzati, che si di-vidono il territorio.

In numero prevalente proven-gono dal Nord Africa, e chiedo-no l’elemosina soprattutto al mercato, di fronte ai supermer-cati, e nei parcheggi, nei pressi del cimitero in centro.

A denunciare la cosa è Ago-stino Boschiroli, presidente di Anva Confesercenti, che da tem-po ha notato i l fenomeno nell'ambito del mercato: «Si trat-ta di gruppi organizzati, che se-guono i mercati che si svolgono sul territorio, dividendosi le zo-ne. Arrivano poco prima delle sette a bordo di un furgoncino, vengono fatti scendere, e poi passano a riprenderli alla fine dell’orario di mercato». Al mer-cato questi soggetti si aggirano tra i banchi, andando a chiedere l’elemosina ai clienti che stanno facendo i propri acquisti.

I supermercati sono un altro luogo da loro frequentato. Me lo conferma un ragazzo senegale-se, che trovo ogni giorno di fron-te ad un supermercato. «Per non finire tutti nella stessa zona, ci dividiamo la città: chi va da una parte, chi dall'altra». E vi sposta-te insieme? «Si, arriviamo in gruppo» mi risponde. Insomma, non si sa di preciso se dietro vi siano delle organizzazioni, ma è certo che questi giovani lavora-no in maniera coordinata. Per-

ché quella dell'accattone, come dichiara ancora Boschiroli, sta diventando «una vera e propria professione. Alcune sono situa-

zioni di finta povertà: di fronte a persone che lavorano e faticano ogni giorno per portare a casa pochi euro, vi sono altri che pen-

sano di poter ottenere tutto sen-za fare nulla».

Il rischio, secondo Boschiroli, è elevato: «Il mio timore è che si

possa arrivare ad uno scontro tra qualche ambulante e uno di questi soggetti -. dice ancora Boschiroli - Molti sono esaspe-

rati e, in un clima che è già teso a causa della crisi, è solo que-stione di tempo».

Le forze dell'ordine non ravvi-sano la presenza di gruppi orga-nizzati, come fanno sapere sia dalla Questura che dal comando della Polizia Municipale. «I ra-cket dei gruppi organizzati c'era-no alcuni anni fa, quando arriva-vano dei falsi invalidi, provenien-te dai paesi balcanici, che si sparpagliavano per la città in cerca di elemosina. Quelli di og-gi sono soprattutto dei poverac-ci».

Il vero problema, spiegano ancora dal comando di piazza Libertà, è il forte incremento del-la povertà: «Chi non ha più un alternativa spesso non può fare altro che chiedere soldi a chi ne ha. Si collocano nei luoghi affol-lati, dove vi è maggior passaggio di persone, come supermercati, mercato, chiese, centro storico».

E non sono solo uomini del Nordafrica: vi sono anche rom, e anche italiani.

Vi sono due modi, secondo la Polizia Municipale, per arginare il fenomeno: «Innanzitutto servo-no azioni mirate a livello istituzio-nale, di contrasto alla povertà - evidenziano dal Comando -. I cittadini possono solo cercare di evitare di fare elemosina a que-ste persone: vi sono modi più sicuri di fare del bene. Dando soldi a questi soggetti, li si con-vince di poter vivere racimolan-do 30-40 euro al giorno elemosi-nando di fronte a un supermer-cato o in una via del centro e in questo modo non vengono in-dotti a cercare di uscire dalla propria condizione».

I

Agostino Boschiroli (presidente di Anva Confesercenti): «Dietro c’è una organizzazione e il rischio di scontro con i commercianti del posto è elevato»

Elemosina in città, c’è l’ombra del racket?Le forze dell’ordine: «Non vi sono gruppi organizzati: quelli di oggi sono soprattutto poveracci»

CREMONAE' online il nuovo sito del Comune di Cremona, concepito per offrire servizi online più effi cienti, ge-stire meglio la grande quantità di informazioni che contiene e accessibile anche da tablet e smartpho-

ne. Esso riporta i contenuti di quello vecchio: quasi 1.000 schede di banca dati, circa 13.000 pagine di notizie e approfondimenti, 350 moduli, quasi 2.000 pagine di eventi.

TECNOLOGIAE’ online il nuovosito del Comune

Sabato 28 marzo si terrà presso il super-mercato italmark di Cremona (via Dante), una raccolta alimentare per le famiglie biso-gnose della città. L’iniziativa si inserisce nel progetto “Non sei solo “ a cura dell’asso-

ciazione di volontariato Ocepad, in collabo-razione con l’assessorato alle politiche so-ciali del Comune di Cremona. I volontari saranno presenti presso il supermercato dalle ore 8 alle ore 19 per la raccolta di vive-

ri. «Anche un piccolo gesto durante la spe-sa può contribuire a sostenere famiglie della nostra città in difficoltà economiche» fanno sapere gli organizzatori, esortando la cittadinanza a prendere parte alla raccolta.

SABATO 28 MARZO RACCOLTA ALIMENTARE PER LE FAMIGLIE BISOGNOSE

Page 4: Settimanale Il Piccolo

di Daniele Tamburini

grande la polemica attor-no alla questione dell’in-ceneritore: l’amministra-zione Galimberti sostiene che lo chiuderà, ma le an-

ticipazioni dello studio del Politecnico farebbero emergere un danno econo-mico assai rilevante come conseguen-za di questa scelta, si parla di 38 milio-ni di euro. Ne abbiamo parlato con Matteo Piloni segretario provinciale del Partito Democratico.

«Come ho già avuto modo di dire, il punto è solo uno. L’amministrazione guidata da Galimberti ha deciso di spe-gnere l’inceneritore, e così sarà. Una decisione importante, sostenuta dal Pd più di un anno fa (anche con un docu-mento della segreteria provinciale) e che rientra a pieno titolo nel program-ma elettorale».

Sì, ma cosa mi dice dello studio predisposto dal Politecnico?

«La cosa curiosa è che anche l’am-ministrazione di centrodestra, negli ulti-mi mesi, aveva proposto delle linee di indirizzo che andavano verso il supera-mento dell’inceneritore, e chiedevano al gestore “analisi e valutazione di solu-zioni impiantistiche del trattamento del rifiuto residuo diverse dall’inceneri-mento e dal conferimento in discarica. Quindi, non solo l’amministrazione gui-data da Galimberti sta portando avanti questo indirizzo, ma ha anche chiesto un piano finanziario e industriale che dia tempi e modalità per il superamen-to dell’impianto, partendo dal coinvol-gimento di Lgh».

Di quali tempi stiamo parlando? Entro la fine del mandato?

«Certamente. Da notare che, nono-stante gli indirizzi assunti, l’amministra-zione precedente non aveva definito la tempistica, che, al contrario, tra pochi mesi sarà possibile avere. Non per mettere in discussione la scelta politica

fatta, ma al contrario per concretizzarla nel migliore dei modi. Si dimostra la serietà dell’amministrazione di portare avanti questa scelta nel modo più serio e concreto possibile. Scelta che viene prima di qualsiasi dato, e che apre una strada nuova a Cremona e non solo ri-spetto alle politiche ambientali, nelle quali rientra a pieno titolo la volontà di portare la raccolta differenziata “porta a porta” in tutta la città».

Mi scusi, Piloni, ma non ha rispo-sto alla domanda sullo studio che è stato reso pubblico…

«Lo studio del Politecnico non è completo, e per questo i tecnici hanno chiesto altro tempo dallo scorso no-vembre. A maggio ci sarà un vero e proprio studio di fattibilità, e non solo una valutazione tecnica dell’impianto, che è ciò che è stato portato avanti fi-nora. Una valutazione incompleta ri-spetto invece a quanto richiesto, e cioè un completo studio di fattibilità».

Beh, però la situazione è tutt’altro che pacifica, come lei la prefigure-rebbe…

«Tutto il resto fa parte di una strate-gia della confusione che nulla ha a che fare con la delicatezza e l’importanza del tema, ma che soprattutto non può e non mette in discussione una scelta politica ambientale chiara, sostenuta con forza dal PD, che è quella di supe-rare l’impianto di Cremona con altre, nuove e migliori tecnologie. A Cremo-na, la politica ha scelto di aprire una strada nuova, che superi l’inceneritore. I tempi sono secondari. Come si dice:” Quando il dito indica la luna, lo sciocco guarda il dito».

Quindi, lei è certo di questa scelta. E le altre forze politiche?

«Se la politica è d’accordo su questo percorso, non ha che dichiararlo, la-sciando perdere altre inutili questioni. L’alternativa è continuare a guardare il dito».

E’

Intervista a Matteo Piloni, segretario del Pd, sulla scottante questione dell’inceneritore e del suo decommissioning

«Si farà entro la fine del mandato. E’ una decisione importante che rientra nel programma elettorale»«La Giunta ha deciso di spegnere, e così sarà»

CronacaSabato 28 Marzo 20154

Matteo Piloni

Sulla vicenda interviene anche Sini-stra Ecologia e Libertà, la cui posizione si allinea perfettamente con quella del segretario del Pd: «Il Centrosinistra e l'Amministrazione Comunale hanno ri-cevuto un mandato chiaro dai cittadini: Cremona deve uscire dal medioevo della gestione dei rifiuti e unirsi alle città Europee coscienti della necessità di costruire un futuro ambientalmente so-stenibile e con un minore consumo di risorse agendo con responsabilità ver-so le future generazioni» evidenzia il segretario provinciale Gabriele Piazzo-ni. Per raggiungere questo obbiettivo vi è stato un impegno, evidenzia il Comu-ne, «adottando le misure necessarie, che nel concreto sono due: incentivare la raccolta differenziata e spegnere l'in-ceneritore. E' stata proprio la presenza dell'inceneritore che ha fatto si che Cre-mona, a differenza di tutti gli altri comu-ni della provincia, rimanesse senza al-cuno stimolo al recupero dei rifiuti rici-clabili preferendo bruciarli, e solo ora,

con quasi venti anni di ritardo, si sta fi-nalmente strutturando un servizio di raccolta e riciclaggio dei rifiuti efficace».

«I Cremonesi - continua Piazzoni - hanno detto con chiarezza basta alla retorica dell'inceneritore, che viene chiamato "termovalorizzatore" per fare sembrare una cosa bella e intelligente buttare tutti i rifiuti assieme e fare un grande falò. Smaltire i rifiuti attraverso l'incenerimento è una sciocchezza or-mai conclamata, che brucia risorse pre-ziose che invece possono essere rici-clate migliaia di volte riducendo il con-sumo di materie prime e cercando di non lasciare ai nostri figli un pianeta nel quale le generazioni precedenti si sono consumate e letteralmente bruciate tutte le risorse.

Coloro che minacciano terribili costi economici in caso di spegnimento dell'inceneritore, si guardano bene dal ricordare che l'impianto di Cremona così come si trova oggi è comunque agli sgoccioli della propria vita operati-

va, e che sarebbero necessarie enormi spese per permettergli di continuare a funzionare.

L'era degli inceneritori volge al termi-ne perchè ormai sono strutture econo-micamente e ambientalmente contro-producenti, e non saranno polemiche strumentali a far venire meno l'impegno che il Centrosinistra ha preso con i cit-tadini.

Gabriele Piazzoni (Sel): «I cremonesi hanno detto “basta” con chiarezza»«L’impianto di Cremona è già agli sgoccioli»

Gabriele Piazzoni

Page 5: Settimanale Il Piccolo

Inaugurato venerdì il nuovo “sushi a nastro” del ristorante Wok 668. Un nastro traspor-tatore (il più lungo della provincia) che scorre davanti agli avventori, che possono servirsi delle pietanze che preferiscono: sashimi, sushi, antipasti, specialità fredde, varietà di dol-ci e tanto altro. Il ristorante Wok 668 è in via Mantova 8, nella palazzina Liberty.

di Laura Bosio

n progetto ambizio-so, da sei milioni di euro, quello che in-teressa il Poligono di tiro di Cremona, a

cui molti stanno lavorando. Co-me spiega Renato Fiamma, consigliere comunale che lo ha fortemente promosso e caldeg-giando, «consiste in un amplia-mento delle linee di tiro, al fine di trasformare il nostro Poligo-no in una struttura di respiro internazionale, in cui si possa-no accogliere le gare di tiro ai più alti livelli. E' prevista un'area separata dal resto per il tiro ad aria compressa, che è diventa-to ormai sport olimpico. Questo porterà ad un forte incremento dei fruitori della struttura. Tra l'altro l'area interessata appar-tiene al demanio militare, e questo consente di avere con-cessioni a lungo termine (99 anni). Del resto la struttura sa-rebbe utile alle forze armate e di polizia per le proprie eserci-tazioni, evitando di dover anda-re a poligoni fuori città». Natu-ralmente la struttura principale, con le linee di tiro, sarà affian-

cata da altre strutture, come la foresteria e il bar, al fine di forni-re tutti i servizi necessari a chi pratica l'attività sportiva di tiro.

Dietro al progetto vi sono anche forti interessi imprendi-toriali: «Grandi fabbriche di ar-mi che si trovano nel Brescia-no, come la Beretta, guarde-rebbero con favore ad una struttura simile, che potrebbero utilizzare per fare le proprie pro-ve sulle armi che producono».

E i finanziamenti? «Il Coni regionale ha già manifestato il proprio interesse, valutando positivamente il progetto. Lo

stesso vale per il ministro della Difesa, che aveva già dato pa-rere favorevole. Ora però è tut-to nelle mani del nuovo Consi-glio di amministrazione, recen-temente rinnovato».

Un cda che, come conferma il neo presidente, Pierluigi Ciot-to - tiratore già di fama nazio-nale - procede però con i piedi di piombo rispetto al progetto. «Fermo restando che abbiamo dato tutta la nostra disponibilità alla realizzazione, siamo co-munque un po' dubbiosi sull'ef-fettiva fattibilità. Sei milioni di euro sono parecchi soldi e sa-

pendo come vanno solitamente le cose in Italia, non vorremmo che fossero i classici lavori che iniziano e mai finiscono. Anche per questo chiediamo che, se si riuscirà a partire, si inizi dal lato destro, dove attualmente vi so-no dei campi, consentendo co-sì la prosecuzione dell'attività nella struttura attuale, almeno finché non è pronta la prima parte di quella nuova. Non vo-gliamo rischiare, infatti, che la nostra attività si fermi per trop-po tempo».

Progetto o no, il nuovo Cda (che oltre al presidente com-

prende il vice, Demetrio Zema, e i tre consiglieri Claudio Cate-nacci, Mauro Codazzi ed Egidio Zani, oltre al revisore dei conti Veronica Balconi) ora punta ad ampliare l'attività in essere, so-prattutto dal punto di vista sportivo, ma anche cittadino. «Vogliamo organizzare una giornata "porte aperte" per far conoscere alla cittadinanza quello che facciamo qui. Inoltre l'anno scorso sono riuscito a convincere la Federazione ad ospitare proprio qui a Cremona una gara nazionale di Tiro rapi-do sportivo, che si terrà il 5 e 6 settembre e che richiamerà ti-ratori da tutto il nord Italia. E ancora, vogliamo organizzare una manifestazione di tiro di precisione con la carabina».

Prevista anche una estensio-ne degli orari di apertura: oltre al pomeriggio del sabato e alla giornata di domenica (mattina e pomeriggio), si è deciso di te-nere aperto anche al mercoledì pomeriggio. A questo si ag-giungerà, nel periodo estivo, un'estensione di apertura in orario serale (19-21), per con-sentire a chi lavora di venire a tirare».

U

Un’idea ambiziosa, da sei milioni di euro. Ampliare la struttura, per renderla adatta ad ospitare competizioni internazionali

Progetto del Poligono: i timori del Cda

IL NUOVO SUSHI A NASTRO, IL PRIMO A CREMONA

Pierluigi Ciotto (presidente): «Lo sosterremo, ma non siamo fiduciosi». E intanto si lavora per il rilancio

Torna anche quest’anno l’iniziativa de-nominata Banco Elementare, che è alla sua seconda edizione. Essa consiste in una raccolta di materiale didattico da donare alle scuole cremonesi ed è pro-mossa dal Gruppo Grafici e Tipografi di Confartigianato Cremona, in collabora-zione con il Centro Commerciale Cremo-na Po, il Centro Commerciale Padano e con il sostegno di Cantini Distribution Service srl di Vicomoscano.

Si raccoglie: Sabato 28 marzo e 18 aprile – dalle ore 10 alle 12.30 e dalle ore

15 alle 19 a Cremona presso il Centro Commerciale Cremona Po – uscita casse Ipercoop; sabato 11 aprile – dalle ore 10 alle 12,30 e dalle ore 15 alle 19 a Casal-maggiore presso il Centro Commerciale Padano – uscita casse Italmark.

Chi vuole aderire all’iniziativa potrà ac-quistare uno dei seguenti prodotti: qua-derni, risme di carta, matite, pennarelli, pastelli, colla, biro, gomme, temperamati-te, righelli, forbici, ecc. e all’uscita conse-gnarli agli incaricati dell’Associazione Ar-tigiani.

Il 28 e 29 marzo torna il Banco elementare

Un 2015 all'insegna della cul-tura per Cremona: 210 progetti presentati o costruiti, 203 proget-ti rispondenti alle caratteristiche del piano cultura, quindi 7 scarta-ti. Di questi 203, 149 sono stati presentati da soggetti privati (74%) e 53 (26%) da soggetti isti-tuzionali (quasi sempre il Comu-ne), 140 confermati (69%), 32 non confermati (16%), 31 dovrebbero essere confermati se si realizze-ranno le condizioni necessarie (15%). Si prevede di investire 31mila 350 euro nei progetti cul-turali “dal basso". E' di 128mila euro il budget complessivo del settore cultura.

Tra i progetti anche i main projects del Comune: Festival Monteverdi tra Cremona, Manto-va e Venezia (dal 15 maggio al 1° giugno), Festival delle Orchestre Amatoriali Europee (4-7 giugno), Festival Acquedotte (5 giugno-22 agosto), Cremona Summer Festi-val (luglio e agosto), Cremona Fo-od Valley (1° maggio-31 ottobre), Alla scoperta dei luoghi di Monte-verdi e Verdi, I magnifici intrecci, la forza di Sansone (da aprile ad agosto), Il viaggio nel Lombardo-Veneto dell’Imperatore Ferdinan-do I (20 giugno-30 settembre), Arcimboldo sonoro (da settem-bre), Linus: i 50 anni della rivista (28 novembre-6marzo), Vincenzo Campi e la nascita della cultura morta (dal 20 novembre al 28 feb-braio), La Vittoria alata e il mito stradivariano (dal 28 novembre al 6 marzo), La notte europea dei Musei (17 maggio), Museo del Violino: liuteria da vivere e scopri-re con il Concorso Triennale Inter-nazionale (dal 4 settembre all’11 ottobre), Cremona e Brescia ro-mana, Cremona Mondomusica (5-27 settembre), Festa del Torro-ne (24-25 ottobre e 21-29 novem-bre), Bontà (13-16 novembre).

Cultura in città:tantissimi progetti

e un budgetda 128mila euro

Cronaca Sabato 28 Marzo 20155

Page 6: Settimanale Il Piccolo

di Vanni Raineri

i è chiusa con un’ulteriore crescita la 49ª edizione di Vi-nitaly, la più importante Fiera del vino a livello mondiale che si è tenuta a Verona nello

scorso weekend. I visitatori hanno toc-cato quota 150mila (oltre un terzo dall’estero), operatori professionali so-no giunti da 140 paesi, e poi 2600 giornalisti accreditati provenienti da 46 nazioni. Importante la collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Econo-

mico e quello delle Politiche Agricole. Proprio Maurizio Martina è stato pro-tagonista, come vedremo sotto, di un importante convegno.Intanto il settore si conferma trainante per la timida ripresa economica. Nel 2014 i numeri degli spumanti (stabili i rossi) dimostrano un’ottima crescita da parte del nostro paese. In qualche caso i prezzi sono diminuiti (sotto questo profilo ci aiuterà nel 2015 il deprezza-mento dell'euro nei confronti del dolla-ro), ma sulla quantità è stato un anno ottimo. L’Italia ha saputo cavalcare la moda del cosiddetto “sparkling wine”, vale a dire il vino frizzante. Lo spuman-te dop è stato capace di exploit note-voli, aumentando le esportazioni del 28%, con l’impennata notevole del prosecco, ormai un vero must all’este-ro. Questo mentre prosegue il calo dell’Asti spumante. Gran Bretagna e Usa tra gli importatori fanno la parte del leone. Bene anche la grappa, le cui esportazioni sono aumentate del 20%.Ma torniamo alla presenza del ministro Maurizio Martina a Verona, che ha pre-sentato quella che è stata chiamata Agricoltura 2.0.Il convegno che il ministro ha addirittu-ra moderato a Vinitaly si è aperto con l’invio della prima domanda della nuo-va Pac precompilata online. Martina ha illustrato quella che ha definito una ve-ra e propria rivoluzione del settore agri-colo. Si tratta del programma di digita-lizzazione del rapporto tra l’ammini-strazione pubblica e le imprese agrico-le, destinata a facilitare le cose per un milione e mezzo di agricoltori, elimi-nando parecchia burocrazia. La compi-lazione di domande, piani, fascicoli aziendali potrà essere fatta in modo automatico. Una semplificazione dovu-ta al progresso tecnologico che con-sentirà una semplificazione ammini-strativa. Questo avverrà, ha spiegato il ministro, attraverso 6 passaggi, anzi progetti. Il primo è l’anagrafe nazionale delle aziende agricole, che prevede la

sincronizzazione dei vari sistemi infor-mativi regionali. L’informatizzazione permetterà di superare i confini tra le regioni che anche a livello burocratico si facevano sentire. Quindi ecco il fa-scicolo aziendale unico, cioé un piano di coltivazione con gestione integrata di colture e grafica territoriale, che po-trà essere verificata da foto aeree scat-tate da droni che saranno in grado di mappare 100 ettari all’ora con una pre-cisione di 20 cm quadrati. Il terzo pro-getto consiste proprio nella domanda Pac precompilata, favorita dall’unifica-zione delle aziende agricole e dalle al-tre innovazioni. Il sistema Agricoltura 2.0 consentirà la precompilazione della domanda da parte del sistema infor-mativo, con possibilità di firma digitale. Non sarà facile adeguarsi da parte dei vari Centri di Assistenza Agricola (CAA), ma poi tutto risulterà semplifica-to, anche il piano assicurativo indivi-duale integrato, che emergerà dal pia-no di coltivazione. Il quarto progetto ri-

guarda il pagamento anticipato da parte del ministero, che si prefigge di corrispondere le somme almeno 6 mesi prima rispetto a quanto avviene oggi. La nuova legge consente infatti la ces-sione del credito ad Ismea, con possi-bilità di ottenere l’importo richiesto a giugno-luglio: un’ottima possibilità so-prattutto per le piccole aziende. Avre-mo poi la banca dati unica dei certifica-ti, grazie al Sistema informatico agrico-lo nazionale che coordinerà la raccolta delle certificazioni a livello nazionale. Infine, il progetto di domanda unificata che sarà disponibile però solo dal 2016, e consentirà l’integrazione delle domande a superficie (domanda Pac, Psr superficie, Uma). L’obiettivo in que-sto caso è unificare tutti i modelli di domanda per renderli omogenei tra i vari organismi pagatori.Dalla burocrazia al modello manageria-le. Una sfida assai impegnativa per il ministro Martina, che procede al motto di “Innoviamo per semplificare”.

S

Il ministro a un convegno sulla digitalizzazione del rapporto con l’amministrazione ha compilato la Pac online

La 49ª edizione di Vinitaly ha segnato la riscossa del vino italiano, soprattutto lo spumante dopMartina: ecco Agricoltura 2.0

CronacaSabato 28 Marzo 20156

Importante appuntamento per gli aman-ti della “Vita in campagna”. A Montichiari si tiene la 5ª edizione della Fiera dell’omoni-ma rivista dedicata agli appassionati del giardinaggio, dell’allevamento di piccoli animali, delle case rustiche, insomma della vita in campagna.

In pochi anni la manifestazione ha rag-giunto numeri notevoli: lo scorso anno ol-tre 40mila visitatori hanno visitato i 4 padi-glioni disposti presso la Fiera di Montichia-ri.

Quest’anno i padiglioni saranno 5: uno è dedicato a “giardino in fiore, orto e piccolo apiario”, uno a “frutteto, vigneto, nocciole-to e macchine d’epoca”, uno a “piccolo oliveto, animali e fattorie didattiche”, uno a “il salone di origine, ticipità delle Regioni”, e infine la novità del 2015: “il salone di vi-vere la casa in campagna”.

La manifestazione è iniziata ieri e si pro-trarrà oggi e domani. Saranno presenti decine di esperti pronti a rispondere ai vari quesiti, e verranno proposti oltre un centi-naio di corsi gratuiti ad ogni ora del matti-no e del pomeriggio. Corsi di coltivazione, potatura, frutticoltura, viticoltura, orticoltu-ra, apicoltura, lotta ai parassiti, produzione e utilizzo del compost, allevamenti vari, produzione di birra casalinga, di pane, de-gustazione di vino, analisi sensoriali, e per la casa restauri, tinteggiatura, decorazioni e altro.

Si potrà poi passeggiare tra molte aziende espositrici, assistere a proiezioni ed esposizioni.

Si potrà accedere alla Fiera dalle 9,30 alle 18, con la cifra di 12 euro, ma sono previsti sconti agli abbonati e anche a chi si presenta con il coupon scaricato da sito internet di Vita in Campagna.

A Montichiari la Fieradi Vita in Campagna

5ª EDIZIONE

L'ingresso di Vinitaly a Verona

Un'immagine dell'edizione 2014

Il ministro Maurizio Martina assaggia vini nell'edizione 2015 di Vinitaly

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Page 7: Settimanale Il Piccolo

di Giulia Sapelli

al 31 marzo prossi-mo scatta l’obbligo di fatturazione elet-tronica per le impre-se che forniscono

beni e servizi alla pubblica ammi-nistrazione, si completa così un percorso che vede l’obbligatorie-tà di tale procedura già in vigore dal giugno scorso nei confronti delle amministrazioni statali.

La Camera di Commercio di Cremona a questo proposito si è mossa per tempo, organizzando degli incontri con gli imprenditori del territorio per illustrare quello che cambia. Abbiamo fatto della semplificazione e delle nuove tecnologie due delle principali li-nee di azione, ponendoci, nel panorama della Pa italiana, come esempio di e-government, pro-motore di tutto ciò che semplifi-ca la vita degli imprenditori» ha detto il presidente Giandomeni-co Auricchio.

E' stato inoltre pensato un servizio di fatturazione elettroni-ca espressamente dedicato alle piccole e medie imprese iscritte alle Camere di commercio che abbiano rapporti di fornitura con le Pubbliche Amministrazioni. «Un’applicazione estremamente semplice e totalmente gratuita, accessibile dal sito della Camera di Commercio, messa a disposi-zione dal sistema camerale, in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia digitale della Presidenza

del Consiglio dei Ministri, Union-camere e Infocamere - fanno sa-pere dagli uffici camerali -. Un servizio a cui si accede previo ri-conoscimento del t i to lare dell’impresa tramite la Carta Na-zionale dei Servizi (Cns), stru-mento introdotto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (Cad) per l’accesso telematico ai servizi della PA, consentendo la compilazione del documento contabile, l’individuazione della PA destinataria, la firma digitale, l’invio e relativa conservazione a norma».

Dal 2002 ad oggi sono state più di 27mila i dispositivi di firma digitale consegnati dalla Camera di Commercio di Cremona agli

imprenditori, ma, chi ne fosse ancora sprovvisto, potrà ottener-li presentandosi in Camera di Commercio presso l’Ufficio com-mercio interno.

LA FATTURA PA: COS’E’?La FatturaPA è una fattura

elettronica ai sensi dell'articolo 21, comma 1, del DPR 633/72 ed è la sola tipologia di fattura accettata dalle Amministrazioni che, secondo le disposizioni di legge, sono tenute ad avvalersi del Sistema di Interscambio.

La FatturaPA ha le seguenti caratteristiche: il contenuto è rappresentato, in un file XML (eXtensible Markup Language), secondo il formato della Fattu-

raPA. Questo formato è l'unico accettato dal Sistema di Inter-scambio. L'autenticità dell'origi-ne e l'integrità del contenuto sono garantite tramite l'apposi-zione della firma elettronica qualificata di chi emette la fattu-ra, la trasmissione è vincolata alla presenza del codice identifi-cativo univoco dell'ufficio desti-natario della fattura riportato nell' Indice delle Pubbliche Am-ministrazioni».

IL FORMATO Il contenuto informativo del-

la FatturaPA prevede le infor-mazioni da riportare obbliga-toriamente in fattura in quanto rilevanti ai fini fiscali secondo

la normativa vigente; in ag-giunta a queste il formato pre-vede l’indicazione obbligatoria delle informazioni indispensa-bili ai fini di una corretta tra-smissione della fattura al sog-getto destinatario attraverso il Sistema di Interscambio. Per favorire l’automazione infor-matica del processo di fattura-zione, a integrazione delle in-formazioni obbligatorie, il for-mato prevede anche la possi-bilità di inserire nella fattura ulteriori dati: informazioni utili per la completa dematerializ-zazione del processo di ciclo passivo attraverso l’ integra-zione del documento fattura con i sistemi gestionali e/o con i sistemi di pagamento; infor-mazioni che possono risultare di interesse per esigenze infor-mative concordate tra Opera-tori economici e Amministra-zioni pubbliche oppure speci-fiche dell’ emittente, con riferi-mento a particolari tipologie di beni e servizi, o di utilità per il colloquio tra le parti.

IL SISTEMA DI INTERSCAMBIO

Il Sistema di Interscambio, gestito dall'Agenzia delle En-trate, è un sistema informatico in grado di: ricevere le fatture sotto forma di file con le carat-teristiche della FatturaPA; ef-fettuare controlli sui file ricevu-ti; inoltrare le fatture alle Am-ministrazioni destinatarie.

D

La novità entra in vigore dal 31 marzo per le imprese che forniscono beni o servizi alla pubblica amministrazione

Fattura elettronica, scatta l’obbligo

Dopo qualche giorno di asse-stamento la primavera sembra sia finalmente sbocciata. Il Cta Acli promuove una serie di gite e viaggi per tutti i gusti, per chi vuole semplicemente fare una gita fuori porta ma anche per chi sta già programmando le vacan-ze estive.

• Dal 2 al 8 Aprile - 'Pasqua in Versilia'. Un soggiorno a Ronchi di Massa, presso l’Hotel Villa Freschi.

• Dal 3 al 7 aprile - “Pasqua in Abruzzo per Borghi e sapori anti-chi”. Viaggio alla scoperta dell’Abruzzo. Si visiteranno: Pesca-ra, Chieti, Isola del Gran Sasso, Aquila, Bominaco, Lanciano, Sul-mona, Scanno, Teramo e Civitella del Tronto.

• 12 Aprile - Una giornata nella splendida cornice del Castello di Pralormo con i colori dei tulipani e con la visita guidata ad Asti.

• Dal 28 Aprile al 3 Maggio - “Tour dei Balcani”. Tour all’inse-gna del….”C’era una volta la Jugo-slavia”. Si visiteranno: Zagabria, Belgrado, Serajevo, Mostar e Zara.

• Dal 7 al 10 Maggio - Un viag-gio per visitare Roma. Si visiteranno la basilica di S. Pietro e le tombe dei Papi, dai Giardini Vaticani a Tri-nità dei Monti, dalle ville di Tivoli a Ostia Antica.

• Dal 29 Maggio al 2 Giugno - Tour dell’Austria lungo il Danu-bio. Si visiteranno: Linz, Melk, Durnstein, Krems, Klosterneuburg, VIENNA, Engelhartsetten e Graz.

• Dall'8 al 13 giugno - tour 'Alla scoperta dell'Albania'. Si visiteranno: Durazzo, Ardenica, Butrinto, Kruja, Saranda, Tirana e Valona..

• Dal 21 al 27 Giugno 2015 - Soggiorno in Val Venosta con incantevoli escursioni all’Abbazia di Monte Maria, in Val senales, al Passo Resia, in Austria e Svizzera.

• Dall'11 luglio al 8 agosto soggiorni quindicinali ad Andalo presso l’Hotel Stella Alpina 3***.

• Dal 06 al 16 Agosto 2015 un Gran Tour di Ferragosto in Scozia e Londra. Si visiteranno: Dover; Cam-brige; Edimburgo; Roslyn; Styirling; Balmoral Castle; Inverness; Lago di Loch-Nes; Isola di Skye; Fort Wil-liam; Gren.Coe; Glagow; Carlisle; Oxford e Londra.

Le iscrizioni e tutte le informa-zioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Car-dinale G. Massaia, 22 o contat-tando i numeri di tel. 0372-800423, 800429. Le iniziative sono in le nostre iniziative sono in collaborazione con il CTA di Crema (Piazza Manziana 17. Crema tel. 0373-250064).

Sito: www.ctacremona.it

Via libera della Giunta alla bozza del protocollo d’intesa tra il Comune di Cremona e la Federazio-ne Oratori Cremonesi per manifestare la comune volontà di progettare, realizzare e implementare interventi di politiche attive di supporto e accom-pagnamento dedicate ai giovani della città. La durata del protocollo è fissata sino al 30 settembre 2016. La Giunta ha infatti ritenuto significativo continuare ed ampliare il dialogo ed il confronto con le parrocchie ed i rispettivi oratori per una politica sociale, educativa e culturale efficace, così da favorire percorsi di crescita e responsabi-

lizzazione delle giovani generazioni. «Il Comune di Cremona e la Federazione Oratori Cremonesi – spiega la vice sindaco Maura Ruggeri -, sono isti-tuzioni che hanno indubbiamente finalità e carat-teristiche diverse, ma condividono la necessità di collaborare attivamente nei settori dell’educazio-ne, della promozione, dell’orientamento e suppor-to rivolti ai minori ed ai giovani». Si formalizza così un indirizzo di lavoro che possa fornire un quadro aggiornato e significativo rispetto alla condizione del mondo giovanile per disporre di una serie di elementi utili da utilizzare nelle progettazioni.

Proseguono le sinergie tra i musei cittadini nell’ottica della realizzazione di un sistema mu-seale integrato. Nel periodo in cui si terrà a Cre-mona, nel Padiglione delle Esposizioni Tempo-ranee del Museo del Violino, la mostra ‘I magni-fici intrecci, la forza di Sansone negli arazzi del-la Cattedrale di Cremona’, organizzata da Dio-cesi di Cremona, Unomedia srl, Fondazione Ar-vedi Buschini e Comune di Cremona, sarà pos-sibile, per chi dispone del ticket della mostra, entrare ai Musei Civici (Pinacoteca e Archeolo-gico) con il biglietto ridotto (5 euro).

IN BREVENuovi accordi tra Comune e Federazione OratoriSinergie tra i musei

Sugli splendidi campi in erba dell'università di Brescia si so-no svolte le partite della serie B e serie C di Ultimate Frisbee. La squadra cremonese, presente con 13 giocatori (si gioca 7 vs 7) di cui 6/13 esordienti in campionato e 8/13 under20 ha affronta-to 2 partite delle 8 che costituiscono il girone di campionato ri-portando una vittoria e una sconfitta. La prossima tappa di cam-pionato sarà il 12 aprile a Bologna, contro Bologna (Discobolo Junior), Viareggio (Pirates) e Bologna (Cusb Red Bulls2). Inoltre 3 ragazze cremonesi hanno partecipato e superato la prima se-lezione per la nazionale under20: Sara Casali, Sabrina Casali, Martina Madini. Se supereranno anche le prossime selezioni po-tranno indossare la divisa azzurra per gli europei junior di Fran-coforte quest'estate.

Grandi successi per l’Ultimate Frisbee

Cronaca Sabato 28 Marzo 20157Danni per decine di migliaia di euro e

oltre mille tonnellate di alberi e rami an-dati distrutti: questo il bilancio, peraltro ancora incompleto, della grande nevicata di inizio febbraio. Evento le cui ripercus-sioni ancora non si sono esaurite: molti sono infatti le zone che devono essere ripulite e ancora di più le aree pubbliche che necessitano di ripristino.

„Verificati l’ampiezza e la gravità dei danni e il pericolo per l’incolumità pubbli-ca, gli uffici del Comune hanno attivato la procedura d’urgenza incaricando anche ditte e cooperative sociali che già opera-no sul territorio, per eseguire lavori di potatura e messa in sicurezza di tutte le alberature che hanno subito danni alle

branche e ai rami che potevano creare pericolo a persone e cose, sono stati ab-battuti gli alberi che hanno subito gravi danni, si è provveduto alla raccolta e al conferimento all’impianto preposto del materiale di risulta che, ad oggi, si stima ammonti a ben mille tonnellate» fanno sapere dall’amministrazione.

Sono in corso ulteriori interventi per recuperare rami e materiale. Secondo il cronoprogramma, il lavoro dovrebbe ter-minare entro la prossima settimana. “In questi giorni è già stata effettuata la puli-zia in via Fabio Filzi, all’altezza del civico 42, e per la mattinata di oggi è in pro-gramma l’intervento nel giardino della Scuola “A. Campi” dove gli addetti del

Servizio Verde hanno compiuto un so-pralluogo lunedì 23 marzo” spiegano an-cora dal Comune.

Gli interventi ancora da eseguire o in corso riguardano le seguenti zone: per-corsi interni dell’area Foreste di Pianura, parte prospiciente la tangenziale del bo-sco filtro Tamoil, parte perimetrale del boschetto di via delle Viole, bosco filtro Arvedi, bosco di via Corte, via Ghinaglia, lato abitazioni dell’arboreto comunale, piante perimetrali dell’area verde com-presa tra via Brescia e la tangenziale, parco Tognazzi, giardino di via Biazzi, giardino tra via Sesto e via Castelleone, via Mosa, lato edicola di via del Giordano, area di CremonaFiere a Ca’ de’ Somenzi.

Maxi nevicata di febbraio, abbattuti oltre mille tonnellate di rami e alberi

Page 8: Settimanale Il Piccolo

icono giustamente i grillini: «Abbiamo appreso dalla stampa di una visita del sin-daco e del presidente della Provincia alla scuola ex CL.

Sono passati più di 2 anni da quando la fondazione Charis è in liquidazione volontaria.

Da allora la Giunta insiste nell'idea di portare in quell'area il nuovo polo sco-lastico per il Liceo Racchetti. Tale insi-stenza ha portato:

• a sciogliere l'accordo con la Pro-vincia per la costruzione del nuovo polo scolastico a San Bartolomeo;

• a spendere € 450.000 per la siste-mazione in emergenza delle scuole medie Vailati;

• a un contenzioso con la Provincia su chi debba pagare la sistemazione delle ex magistrali;

• a mantenere il Racchetti in edifici, per cui si paga un affitto, sparsi per la città;

• a non avere nessuna previsione di disponibilità della nuova sede.

Ricordiamo che l'accordo del 2012 prevedeva un primo lotto, con la co-struzione della nuova sede del liceo e la sistemazione delle ex magistrali in cui trasferire le obsolete Vailati, con consegna a 3 anni.

A fronte di tutto ciò e nella certezza della irrealizzabilità e del definitivo tra-monto dei disegni dell’Amministrazio-ne di Crema e delle aspettative di colo-ro che in questi anni si sono convinta-mente mobilitati per sostenerle, il M5S Cremasco, nell'interesse degli studenti e degli operatori scolastici del Crema-sco, sollecita la Provincia di Cremona ed il Comune di Crema a riattivare rea-listicamente, responsabilmente ed im-mediatamente la convenzione sospesa e a procedere con la necessaria e do-vuta speditezza alla costruzione del polo scolastico di San Bartolomeo, comprendente la nuova sede del Liceo Racchetti, le cucine dell’Istituto Sraffa e delle palestre, il tutto secondo i pro-getti disponibili, già predisposti dalla Provincia.

Il guazzabuglio nato dentro la mag-gioranza in merito a che cosa fare dell’in-compiuta scuola di Cielle (vedi articolo sopra dei grillini cremaschi), fa dire a Si-mone Beretta che questa è una ammini-strazione pasticciona. E che il caso Cha-ris è solo l’ultimo dei tanti esempi a cui abbiamo dovuto assistere in questi tre anni di governo Bonaldi. Colpa dell’ideo-logia? Anche. Ma non solo.

«Hanno pasticciato sul Tribunale che, come si sa, è finito a Cremona. Hanno pasticciato sul futuro della Pierina ve-nendo meno ad una parola data. Hanno proposto come priorità - al fine di otte-nere finanziamenti a fondo perduto dalla Fondazione Cariplo - un hub nell’area dell’ex scalo ferroviario della stazione per migliorare l’ambiente che invece lo peggiorerà. In compenso l’assessore Piloni non vuole più auto vecchie in cen-tro storico come se tutti fossero ricchi per comprarsene una nuova, caso mai elettrica. La vera priorità per il nostro territorio è, invece, l’improcrastinabile tangenziale a servizio della nostra area industriale e artigianale di S.Maria».

Pasticci che, alla fine, costano sempre cari per i cremaschi.

«Non solo. Parlando di soldi, ricordo che questa maggioranza ha portato le tasse al massimo possibile e voglia iddio che Renzi non sblocchi tale limite perché sarebbe già pronti a rimettere le mani nelle nostre tasche».

Ma ritorniamo ai “pasticcioni”…«Gli esempi sono tanti. Anche i bam-

bini sanno che dalle nostre parti prospe-ra l’industria della cosmesi che dà lavoro a tanti cremaschi e che bisognerebbe aiutare a svilupparsi, ma la giunta Bonal-di a che cosa pensa? Ai master post laurea per manager dell’agricoltura a Crema, quando proprio a Cremona c’è l’eccellenza in fatto di agricoltura. C’è già una Fiera, e alla Cattolica di Cremona esiste la Smea, cioè l’alta scuola di management ed econonomia agroalimen-tare con una laurea magi-strale in Economia e Ge-stione del Sistema Agro-alimentare. Come possia-mo pensare di competere con questi?. Speriamo so-lo che Ancorotti insista con Rossoni e la regione Lombardia per-ché a Crema si facciano nuovi corsi di “cosmesi”, quelli sì che hanno già creato nuovi posti di lavoro. Questi Bonaldi, Galmozzi, Piloni ci fanno perdere solo del tempo con progetti inutili e fantasio-si. Ma che, purtroppo, possono prende-re in giro alcuni poveri e ignari studenti».

Un pasticcio anche dire di no alla «Cittadella dell’anziano»?

«Certo. Sarebbe diventata un “tutt’uno” con la nostra azienda ospeda-liera. Un imperdonabile errore del sinda-co di Crema e della sua maggioranza. Hanno fatto scialacquare oltre 6 milioni di euro per mettere semplicemente a norma l’attuale Kennedy che continua a restare una scatola “labirintosa” per sardine. Un’arroganza quella della Bo-

naldi che mena pure van-to di andare fiera di averlo affossato. Più colpevole ancora il Pd che ha cesti-nato un equilibrato com-promesso praticamente raggiunto a fatica e che non potranno mai smenti-re e che sarebbe risultato molto utile al futuro stes-

so dell’Azienda ospedaliera oltre alle economie di scala che si potevano met-tere in campo. Anche qui, perché non rafforzare la presenza universitaria del corso in infermieristica, obiettivo portato a casa dal centrodestra? Questo avreb-be avuto più senso anche per salvare l’autonomia del nostro ospedale, non i master per manager agricoli».

Arriviamo all’ex scuola di Cielle.

Hanno proprio ragione i grillini?«Certo. Hanno sottolineato quello che

noi di Forza Italia abbiamo sempre so-stenuto. Prima, questi di centrosinistra hanno detto di sì al campus scolastico in via Libero Comune per poi rinnegare in-comprensibilmente ed ideologicamente una scelta presa all’unanimità dal consi-glio comunale e dal consiglio provinciale e che costerà caro alla comunità crema-sca. Altri investimenti per milioni di euro gettati alla ortiche senza pudore per poi venirci, caso mai, a proporre un nuovo liceo classico in uno dei quattro lotti con i quali potrebbe essere smembrata la scuola paritaria vicina a CL, la Charis. Immaginatevi il risultato se gli altri lotti non verranno acquisiti».

A pasticci, altri pasticci. «E’ una catena senza fine. Senza di-

menticare che è stata la giunta Ceravolo ad adottare il Piano attuativo della “Ca-scina Valcarenga” per la realizzazione della scuola paritaria di CL Charis. Per-ché non rispondono mai su questa tema i vari Alloni e Bordo, che erano nella giunta Ceravolo? Perché non lo spiega-no a quelli di Rete Scuola e del Pd? Un motivo ci sarà. O no?».

Pasticconi costosi. E’ così? «Posso dire che non c’è scelta strategica che abbia creato valore aggiunto ad un terri-torio che anche per queste ragioni conti-nua ad essere depauperato di servizi fondamentali. Hanno fatto perdere alla città opportunità di lavoro e di investi-menti che non torneranno in un momen-to difficile come quello che abbiamo at-traversato e stiamo attraversando. Op-portunità di investimenti per decine di milioni di euro gettati alle ortiche per pregiudiziali politiche e nient’altro come se nel mondo continuasse a sopravvive-re il muro di Berlino di sinistra ed illibe-rale memoria».

È partita lunedì 16 marzo una collaborazione tra il Montessori e la Croce rossa con l’organizza-zione di una serie di lezioni infor-mative e formative di manovre di disostruzione pediatrica.

Il progetto permetterà ai fami-liari di tutti i bambini che frequen-tano la scuola di essere formati, e quindi più sicuri, in caso di soffo-camento dei loro piccoli. Le mae-stre e le operatrici della scuola comunale sono già formate. La formazione è un elemento fonda-mentale, soprattutto quando si

tratta di emergenza e ancor di più quando sono coinvolti i bambini: ecco perché è importante sapere cosa fare quando i piccoli rischia-no di soffocare, magari per sem-plicissime banalità. Il progetto durerà diverse settimane per da-re a tutti i genitori, nonché ai fa-miliari interessati e coinvolti nella cura dei bambini, la possibilità di seguire la lezione e di provare le manovre sui manichini, sotto la guida dei volontari istruttori.

Il Comitato di Crema della CRI organizza un nuovo corso per

aspiranti volontari a partire da martedì 7 aprile. Il corso sarà teo-rico e pratico: illustrerà le princi-pali attività di Croce Rossa, oltre alle mission e ai principi e ad un’infarinatura di primo soccorso sanitario.

Le lezioni proseguiranno per un paio di mesi con cadenza set-timanale il martedì sera dalle 20.30 alle 23presso la sede CRI in Piazzale Croce Rossa. Per ogni informazione e per le iscrizioni ci si può rivolgere alla sede al nu-mero 0373/87123.

«Dopo campagne di sensibilizzazione e di prevenzione» avverte Matteo Piloni assessore all’Ambiente del Comune, «è giunto il momento di vigilare contro il fe-nomeno del mancato rispetto delle rego-le della raccolta differenziata, perché si-gnifica non solo portare danno all’am-biente ma anche alle tasche di tutti, visto che se non si raggiunge la soglia del 65% di differenziata prevista e scattano penali per gli enti locali e le conseguenze gravano sulla tassa rifiuti».

Da alcuni giorni, dunque, si è intensi-ficata l’operazione controlli sanzionatori e sono così state elevate alcune multe. Le sanzioni vanno da 25 a 500 euro, ai sensi dell’art. 7 bis del 267/2000. E’ pre-visto il pagamento in misura ridotta (leg-ge 689 del 1981) pari al doppio del mini-mo (ovvero 50 euro).

«Finora sono state elevate multe da

50 euro» fa sapere Piloni. Nel fine setti-mana sono state sorprese e verbalizzate anche due persone che – a bordo di un'auto – abbandonavano in strada al-cuni sacchetti. Operazioni di questo tipo proseguiranno nei prossimi giorni anche in altre zone della città.

Una disamina attenta e particolareggiata sulla violazione dei diritti dei minori ha caratterizzato la conviviale di marzo del Lions Club Castelleone, presieduto da Adriana Cortino-vis Sangiovanni. Sara Ianovitz, con esperienza di studio presso le Nazioni Unite di Ginevra e l'Accademia di Diritto Internazionale all'Aja, coordinatrice di progetto per la ong «Operazione Colomba», Corpo nonviolento di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII in Albania, collaboratrice dal 2010 con Amnesty International, ne ha efficacemente trac-ciato la storia, dalla sua nascita, all'attività più recente, che passa anche attraverso la Convenzione dei Diritti del Fanciul-lo del 1989.

Riccardo Facchini, attivista di Amnesty International, ha posto l'accento sul problema della fame, della denutrizione, dello sfruttamento lavorativo dei minori, che, soprattutto in Asia e nell'Africa sub-sahariana, non hanno accesso all'istru-zione primaria, vivono in condizioni di povertà e, molto spes-so, sono arruolati come soldati. Altra piaga è costituita dalla pratica delle mutilazioni dei genitali femminili (Indonesia ed Africa Sub-sahariana) e dal fenomeno delle "spose bambi-ne", con grave compromissione della loro integrità fisica e psicologica. L'Ong Soleterre, operante in Ucraina, Italia, Ma-rocco, Costa d'Avorio, India ed Uganda, è stata presentata dalla dottoressa Cristina Cornelli, responsabile del pro-gramma di Oncologia Pediatrica, con la finalità di fornire supporto medico e socio-psico-pedagogico ai bambini ma-lati di tumore. (A.C.S.)

Il Club socio-culturale «Forza Silvio Crema 1» rende noto che martedì 31 marzo alle ore 21organizza presso la sala Pietro da Cemmo a Crema l’incontro pubblico con il Direttore de «Il Giornale» Alessandro Sallusti Inti-tolato: «Eurabia: l’Europa conquistata dall’Islam». Intro-durrà l’incontro : Gianmario Donida (presidente del Club Forza Silvio Crema 1). Condurrà l’intervista : Ro-berto Bettinelli (direttore de L’Inviato Quotidiano).

Il dibattito sulla necessità o meno di una moschea in area cremasca si protrae nel tempo con nuovi fatti di cronaca. Questo fa sentire i cittadini coinvolti, richie-dendo necessariamente molteplici momenti di riflessio-ne e di partecipazione. Il Club “Forza Silvio Crema 1” attraverso questo incontro intende dare un ulteriore contributo all’approfondimento di questo tema.

Alessandro Sallusti, è direttore de il Giornale dal 2010, dove aveva cominciato insieme a Indro Monta-nelli nel 1987. Ha lavorato per Il Messaggero, Avvenire, il Corriere della Sera, e L'Ordine, fino ad approdare a Libero, con Vittorio Feltri. Durante la serata ci si potrà iscrivere al Club e firmare la petizione contro l’apertura della moschea a Crema.

«Tribunale, Pierina, master sbagliati,

questione anziani»

Cristina Cornelli, Sara Ianovitz, Riccardo Facchini, Adriana Cortinovis Sangiovanni, L. De Mattè, A.Premoli, L. Manfredoni

D Ex scuola Cielle: «Basta sogni irrealizzabili e continui rinvii»

Sabato 21 Marzo 2015CREMA 8

CREMA

I grillini hannospiegato perchéla Bonaldi & C.stanno davverosbagliando.

Così si possono salvare i bambini nei casi di soffocamento Lions di Castelleone:i bimbi lanciano l’Sos

Beretta: «I pasticcioni della maggioranzache ci stanno costando troppo cari e salati»

Simone Beretta

Alessandro Sallusti, martedì 31 marzo, al sant’Agostino

Multe per rifiuti abbandonati?Al momento, sanzioni da 50 euro

Page 9: Settimanale Il Piccolo

«Crema, città europea dello sport 2016: lo scorso 17 marzo si è tenuto il primo incontro della segreteria tecnico-organizzativa che risulta composta risulta composta dai Marco Della Frera, Gianfranco Facchi, Pierangelo Lodetti, Franco Pilenga, Angelo Pisati, Roberto Rabbaglio, Birgitta Sacco, Riccardo Casa-dei e Cristina Brambini. Come referente per il Comu-ne di Crema è stato, inoltre, nominato Vittorio Vantado-ri in qualità di rappresentante dell’ufficio Sport. La se-greteria tecnico-organizzativa terrà tutti i suoi prossimi incontri presso la sede del Panathlon Crema e A.C.E.S. Europe in piazza Aldo Moro a Crema. All’interno della segreteria Marco Della Frera si occuperà di curare i rapporti con i media locali, nazionali e di curare la co-municazione, mentre Birgitta Sacco è stata nominata segretaria unica.

E’ ufficialmente attivo l’indirizzo di posta elettronica : [email protected], mentre verrà atti-vata a breve una pagina Facebook dedicata. Il bando di concorso per la realizzazione del logo ufficiale dell’evento, aperto a tutti gli studenti degli Istituti Sco-

lastici cittadini, è partito lo scorso gennaio e vedrà come premio per la classe vincitrice un buono acquisto per materiale didattico. Il termine ultimo per la conse-gna dei lavori è fissata per il 31 marzo

Nei giorni scorsi la giunta ha deliberato un bando finalizzato a rintracciare proposte per la realizzazione di attività che valorizzino il merca-to Austroungarico. L’intenzione è quella di pro-cedere, infatti, alla redazione preventiva di un calendario degli eventi proposti da associazioni o privati tesi alla valorizzazione dell’Austrounga-rico, attraverso proposte culturali, nel periodo compreso fra maggio e dicembre 2015 attraver-so una pubblica raccolta di manifestazioni di interesse;

Il 15 aprile - entro e non oltre le ore 13 - è il termine ultimo per la presentazione delle richie-ste e proposte che vanno indirizzate all’Area Servizi al cittadino. Ufficio Manifestazioni cultu-rali e consegnate all’Ufficio Protocollo del Co-mune di Crema, sito in piazza Duomo, 25. Per la presentazione delle proposte occorre utilizzare obbligatoriamente un apposito modulo.

di Gionata Agisti

opo gli ultimi aumenti della ret-ta giornaliera decisa alcuni mesi fa dalla Fondazione Be-nefattori Cremaschi – da 53 a 55 euro -, abbiamo incontrato il suo presidente, Paolo Ber-

toluzzi, nominato l’agosto scorso, per capire il motivo che ha portato a questa decisione ma anche lo stato dell’arte della Fondazione e quali, se ve ne sono, i progetti per il prossimo futuro. «Partia-mo dalla questione della retta» spiega il presidente. «Va premesso che la Fonda-zione svolge due attività principali: la ri-abil itazione, coperta interamente dall’Asl, per cui l’utente non paga nulla e, poi, la residenzialità - la Rsa -, dove la spesa alberghiera è onere dell’ospite, mentre tutta la spesa sanitaria, pur do-vendo essere sempre a carico dell’Asl, in realtà è anche in capo a noi, tant’è vero che la situazione del nostro bilan-cio è negativa».

In concreto, come chiuderete il 2014? «Va detto che l’anno appena tra-scorso è stato molto particolare, a cau-sa del cantiere per i mini appartamenti protetti, tuttora attivo, che ha comporta-to una riduzione dei posti letto e quindi uno sbilanciamento nel rapporto costi e ricavi. Il 2014, infatti, lo chiuderemo con una perdi-ta tra i 600 e i 700mila euro, mentre, relativamente al bi-lancio 2015, contiamo di riuscire a ridurre le perdite, eliminando per quanto possibile gli sprechi. Le perdite, però, ci saranno comunque, considerato che, nonostante l’aumento della retta, perdiamo lo stesso tra i 5 e i 6 euro al giorno per ognuno dei nostri 220 ospiti».

Inoltre, fa notare il presidente, il mar-gine per ridurre gli sprechi è limitato al 25% del bilancio, visto che il restante 75% è vincolato ai costi del personale. “Non dimentichiamo che i nostri dipen-denti sono assunti con il contratto della sanità, che è molto caro e il motivo è dovuto al fatto che, in passato, la nostra struttura era un ospedale. Questo fa anche sì che abbiamo mantenuto un li-vello qualitativo molto alto nell’assisten-za ai nostri pazienti, un livello a cui non intendiamo rinunciare e che rappresenta il nostro fiore all’occhiello».

Per fare un esempio? «Da noi, c’è sempre a disposizione un medico 24 su

24, non semplicemente reperibile ma presente sul posto. È una cosa che l’Asl non ci impone ma che noi intendiamo comunque mantenere per distinguerci dalle altre realtà analoghe». Di questo il presidente e la Fondazione sono molto orgogliosi ma, purtroppo, il riconosci-mento al merito si ferma per ora ai com-plimenti, non ai contributi che, anzi, da parte dell’Asl e, quindi, della Regione, diminuiscono continuamente.

E, dunque, come far fronte a un bilancio in perdita, anche a causa dell’alto debito contratto per l’obbligo di mettere a norma la struttura? Si parla di un costo di 6 milio-ni di euro, inevitabile, dopo il no dell’amministrazione Bonaldi alla nuova «Citta-

della dell’anziano». Il presidente ribadi-sce che non si spiega proprio perché sia stato bocciato il progetto della «Citta-della dell’anziano», ma che lui non inten-de tagliare servizi e personale e nemme-no incrementare ulteriormente le rette.

«La strada del continuo aumento del-le rette è miope e non è pensabile pro-seguire in questa direzione. Inoltre, du-rante il mio mandato, non voglio assolu-tamente ridimensionare i livelli del servi-zio offerto. La scommessa, compatibil-mente con le scelte della Regione, è quella non dico di guadagnare ma di mantenere i risultati consolidati e anche di migliorarli, laddove possibile». Quindi, l’unica strada è quella di aumentare i ri-cavi, ma come?

La Fondazione offre tutta una serie di

servizi – la riabilitazione, l’hospice per il fine vita, il centro diurno integrato e atti-vità ambulatoriali - dove, però, nella maggior parte dei casi, così come per la residenzialità, esistono i vincoli imposti dall’Asl e, in base ai quali, non è possibi-le andare al di là di un certo numero di utenti. E, però, qualche spazio a dispo-sizione c’è: nell’ambito della popolazio-ne anziana, sono in aumento le demen-ze senili, in particolare l’Alzheimer.

«Secondo il ministero della Salute, in Italia ci sono un milione di casi di de-menza e, nel 60%, si tratta proprio di Alzheimer. Facendo una proporzione, per quanto molto semplicistica, possia-mo dire che, sulla carta, nella sola Cre-ma ci sono 350 malati e ben 1.800 nell’intero Cremasco. Un numero enor-me ma che rappresenta una priorità per il nostro interesse. Già oggi, seguendo la tendenza che vuole lascia-re il paziente il più possibile in famiglia - il che implica tutta una serie di attività per la cura del paziente a domi-cilio -, stiamo investendo per formare equipe sempre più robuste».

In concreto? «Stiamo assumendo tre infermieri professionisti. Inoltre, disponiamo di un’Unità di Valutazione dell’Alzheimer, dove è prevista anche l’assistenza psi-cologica, nei confronti tanto del pazien-te quanto dei suoi familiari. L’obiettivo è quello di riuscire a dar vita a un centro geriatrico di riferimento per tutto il terri-torio, che in questo campo sia in grado di offrire servizi a 360 gradi. L’ideale sa-rebbe poter realizzare una nuova strut-tura ma, ad oggi, i soldi non ci sono».

Ma, in attesa di questo obiettivo a lungo periodo, cosa ci si può aspetta-re nell’immediato per salvaguardare il bilancio della Fondazione? «A breve, servono grandi preghiere e la speranza che arrivino donazioni, così come è sta-to fino al 2013, perché solo con le rette e l’attuale contributo della Regione non ce la si fa. Nel biennio 2012-2013, le donazioni sono state corpose e hanno consentito di chiudere in attivo i bilanci. Nel 2014, invece, si è potuto contare su ben poco, tra cui una donazione da par-te di Banca Cremasca, che ringrazio come ogni nostro benefattore, indipen-dentemente dall’entità dell’elargizione. Con la Banca in questione abbiamo del resto un rapporto molto stretto, visto che questo istituto di credito si occupa

anche del nostro servizio tesoreria. Con questo, non voglio però allarmare la co-munità: miglioreremo di molto, conside-rando, ripeto, che il 2014 è stato un an-no molto complicato, ma scordiamoci una gestione sana, ecco, almeno finché non passerà questa crisi. Speriamo che, quando ciò avverrà, si possano vendere alcune proprietà della Fondazione, così da tamponare un po’ le perdite».

Parlava di complicazioni legate al cantiere. Che cosa state realizzando? «Si tratta di cinque mini appartamenti protetti, da affittare a persone anziane ancora autosufficienti. In pratica, una volta terminati, saranno come suite di albergo ma attrezzate con tutto quanto serve alla protezione dell’inquilino. Sen-za contare la vicinanza con la struttura di via Kennedy, che garantisce la pre-senza costante dei nostri medici. Se

tutto va bene, dovremmo riuscire a inaugurarli per il prossimo maggio. Non ser-virà a risolvere i nostri pro-blemi di bilancio, ma è un altro petalo nell’ottica del progetto di cui parlavo».

Il presidente non è cremasco – viene da Par-ma – e, forse, anche per

questo, sta ancora scontando quel po’ di scetticismo dovuto alla mancanza di conoscenza da parte della città ma non è certo ignaro della rilevanza storica della struttura che è stato chiamato a presiedere e lancia un invito alla cittadi-nanza tutta: «La Fondazione Benefattori Cremaschi rappresenta un capitale molto importante per la città e occorre che quest’ultima la senta sempre più tale e si impegni a mantenerla ai livelli che ha raggiunto. Da parte mia, intendo far sì che la struttura sia più vicina alla città di quanto non sia oggi e, soprattut-to, trasparente. Lo dico e lo ripeto al mio consiglio di amministrazione: i no-stri azionisti sono i cittadini. Io sono arrivato qui a fine carriera, con il deside-rio di svolgere un impegno per la socie-tà. Non voglio condizionamenti politici e non sarei disposto a conservare la mia funzione nel caso fossi obbligato a su-birne. Anche per questo, provo molto fastidio quando leggo sulla stampa lo-cale che la Fondazione avrebbe questo o quell’altro colore. In questo modo si spacca la città, quando, al contrario, bisognerebbe fare in modo che la Fon-dazione sia davvero percepita da tutti come un bene comune»..

D

«Il 2014 si chiuderà in perdita tra i 600 e i 700mila euro»

CREMA

Crema Sabato 21 Marzo 20159

Austroungarico:servono le proposte

Crema “città dello sport”: ecco chi deciderà

«Come riusciremo a tornare in attivo»Nostra intervista a Paolo Bertoluzzi, presidente della Fondazione Benefattori Cremaschi

Paolo Bertoluzzi

Case popolari:approvate tutte le graduatorie

Liceo Racchetti, il progetto

«Bici in aula»

Servizio civile, come iscriversi: 433 euro al mese

Sono state approvate le gradua-torie definitive per l’edilizia residen-ziale popolare che sono pubblicate sull’albo pretorio del Comune di Crema. Sono consultabili on line sia gli elenchi valevoli per l’asse-gnazione degli alloggi a canone sociale sia quelli inerenti alla resi-denzialità a canone moderato.In opposizione alle graduatorie prov-visorie sono stati presentati 35 ri-corsi. Di questi, a seguito delle ve-rifiche condotte, 13 sono risultati non ammissibili.

Per ricevere informazioni o chia-rimenti è possibile rivolgersi all'Uffi-cio di Segretariato Sociale di via Manini 21 a Crema, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00. Telefono 0373.218725.

Il progetto «Bici in aula» è indiriz-zato agli studenti delle classi prima e seconda D del liceo scientifico di Crema. Era stato presentato a set-tembre agli studenti dalla referente di scienze motorie, in occasione della settimana della mobilità so-stenibile, e si articola nei seguenti punti: 1. lavoro di ricerca sull'inqui-namento atmosferico; lavori artico-lati su vari ambiti che vanno dalla storia della bici, al design nel tem-po, alla scelta dell'abbigliamento, alla creazione di un manifesto e di uno slogan che proponesse la mo-bilità sostenibile, all'ideazione di un coprisella; ricerca sui Fontanili (per 1D ) e museo di bici d'epoca (per 2D; il doping.

Al termine di queste iniziative, a coronare tutto il lavoro ci sarà un'uscita in sella alla bicicletta, sot-to la guida ei collaboratori F.I.A.B. A Cremosano con la prima D, per conoscere meglio i fontanili, rara bellezza naturale ed il paesaggio rupestre del nostro circondario (con guida di Legambiente). Con la se-conda D si andrà a Soresina co-steggiando il canale, dove si visite-rà il museo di bici d'epoca.

Bando 2015 per la selezione di 1.530 volontari da impiegare in pro-getti di servizi civile nazionale della regione Lombardia. Possono pre-sentare domanda tutti i ragazzi e le ragazze che abbiano già compiuto 18 anni e non ancora superato i 28 anni. I volontari percepiranno un assegno mensile di 433,80 euro per un periodo di 12 mesi. La presenta-zione di più domande comporta l'esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti inseriti nei bandi. Scadenza:16 aprile 2015 entro le ore 14. La domanda di partecipa-zione, indirizzata direttamente all’ente che realizza il progetto pre-scelto

«Ci servono ancorale donazioni e che termini la crisi»

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Page 10: Settimanale Il Piccolo

di Gionata Agisti

a norma che obbliga a montare pneumati-ci invernali o, in alternativa, a tenere le catene a bordo, durerà fino al prossimo 15 aprile, come l’anno scorso. Sempre come nel 2014, gli automobilisti potranno conta-

re su una proroga di un mese, fino al 15 maggio successivo, per evitare sovraffollamenti nel cambio gomme. «Entro il 15 maggio», ci spiega Saverio Tarenzi, della Promet di Ombriano, «si dovrà per forza di legge passare agli pneumatici estivi – salvo una minima parte di auto di piccole dimensioni - in quanto quelli invernali hanno un codice di velocità inferiore rispetto a quanto riportato nel libretto di circolazione. A questo proposito, invito sempre a prestare attenzione, perché anche le gomme estive devono avere un codice corrispondente a quanto riportato nel proprio libretto, mentre capita spetto che ci siano diverse auto in circolazione senza gom-me omologate e che sono a rischio sanzione».

Come mai, in genere, non si è informati al riguar-do? «Spetta al professionista che deve montarli sa-pere quali sono gli pneumatici adatti. È bene, comun-que, richiederlo espressamente, quando ci si presen-ta dal gommista per un preventivo. C’è sempre il ri-schio che qualcuno piazzi al cliente pneumatici, ma-gari di pari misura, ma con un codice inferiore».

Qual è il prezzo per un cambio gomme? «In media, il prezzo è attorno ai 50 euro, comprensivo di montaggio e bilanciatura. Occorre diffidare di chi offre un prezzo inferiore. Noi e altri professionisti della città ci siamo riuniti per decidere grosso mo-

do lo stesso prezzo. Chi effettua il servizio a un costo minore lo fa senza la dovuta professionalità, con il pericolo di causare danni allo pneumatico e di compromettere la sicurezza del veicolo».

Quali sono i rischi per chi viaggiasse ancora con pneumatici invernali a temperature più ele-vate? «Sopra i 7 gradi, la gomma invernale soffre, in particolare la mescola di cui è composta. Questo comporta dei problemi per quanto riguarda la frena-ta, la tenuta e il comfort di marcia. È un po’ come succede per i vestiti: ci sono diversi modelli di pneu-matici a seconda delle stagioni. Un’altra cosa im-portante da controllare è che gli pneumatici che si devono montare non abbiano il battistrada usurato, altrimenti la tenuta è a rischio».

Dove è meglio conservare gli pneumatici in-vernali, una volta smontati? «Normalmente, il gommista offre l’opportunità al cliente di conservar-glieli in deposito, con il vantaggio della comodità. Il costo, però, è variabile. Comunque, si possono te-nere benissimo a casa, purché in posti non umidi o bagnati e non esposti direttamente alla luce solare. Il garage, per intenderci, è il posto ideale. Un’ultima cosa: visto il rischio di sovraffollamento, tanto che è stata prevista una proroga, invito i clienti a prendere appuntamento per tempo, così da evitare code spiacevoli, malintesi o il rischio di lavori svolti di fretta».

CremaSabato 28 Marzo 201510

Con una vivace serata al Teatro di Postino di Dovera, sono state premiate persone e asso-ciazioni dedite ad attività particolari in cui si sono distinte. Tra queste, anche due crema-sche: Ortensia Marazzi ed Eva Mai. La prima è la presidente dell'A.B.I.O di Crema, i cui vo-lontari operano nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Crema.

La seconda, insegnante di educazione musi-cale, si è dedicata alla diffusione della musica classica per tutta la vita, promuovendo concer-ti fin dagli anni in cui esisteva la Gioventù Musi-cale d'Italia; infatti era la segretaria della sezio-ne di Crema e, come tale, organizzava la sta-gione e ne pubblicizzava gli eventi, condividen-do l'impegno con Mila Verza Donati, presiden-te del gruppo. Racconta: «Sì, non invitavo i cremaschi a intervenire al concerti, li precetta-vo, letteralmente. Il poeta Iginio Bezza le ha dedicato una poesia.

Durante la manifestazione sono stati premia-ti, nell'ordine: Prudente Mazzoleri, Premio Sor-riso; Paolo Flavio Gandini, Premio Speciale 20° anno di spettacoli; Cristina Dondossola, Pre-mio Amico dell'anno; Stefania Baldo, Premio Amicizia rivelazione; I Barlafùs, Premio Specia-le 10° anno; Corpo Bandistico di Agnadello, Premio Speciale 35° anno. Infine Associazione ABIO di Crema, Premio Pina Ligati.

Sono state premiateEva Mai (prof)

e Ortensia Marazzi

L

I consigli di Saverio Tarenzi della Promet di Ombriano. La prima data utile: 15 aprile

Cambio gomme, mettete queste estive

Morire a 24 anni per un incidente stradaleIncidente mortale a Rivolta

d’Adda: una ragazza di 24 anni, Ylenia Polenghi di Spino d’Adda, viaggiava sulla provinciale tra Spi-no e Rivolta, quando ha perso il controllo della propria vettura, una Mercedes Classe A. Uscita di strada, l’auto ha sbattuto contro l’argine del canale che costeggia la strada, si è impennata e capo-volta più volte nel campo vicino ed è finita contro il muro di una

cappella votiva. Inutili i soccorsi, allertati da un testimone che ha visto tutta la scena: la ragazza è morta sul colpo, intrappolata tra le lamiere. Secondo i primi accerta-menti, la causa potrebbe essere stata l’asfalto reso scivoloso dalla pioggia che da qualche minuto stava cadendo con intensità. Sul posto sono arrivati anche i genito-ri che, vedendo l’auto e appren-dendo la notizia, hanno accusato

un malore. Vasto il cordoglio a Spino d’Adda, dove la ragazza era molto conosciuta. «Provo un do-lore profondissimo» ha commen-tato il sindaco spinese Paolo Ric-caboni, innanzitutto personale, in quanto conosco molto bene la famiglia. E sono anche portavoce del dolore dell’intera comunità di Spino d’Adda». Ylenia Polenghi è la terza vittima della strada in que-sto 2015.

A partire da giovedì 26 marzo, le famiglie lombarde potranno consegnare la domanda per la «Dotescuola: sono i buoni a so-stegno delle spese per l’acquisto di materiali didattici e del paga-mento delle rette d’iscrizione. Le

domande possono essere com-pilate e presentate al Comune di residenza o alla scuola statale o paritaria dove lo studente si iscri-

ve. Due le componenti attivate: «Dotescuola» per i libri di testo e la dotazione tecnologica; Dote-scuola “buono scuola”, per la

retta d’iscrizione alle statali e alle paritarie. Per quanto riguarda l’acquisto di libri di testo e dota-zione tecnologica, la regione

Lombardia erogherà gli importi sotto forma di pacchetti voucher. Potranno farne richiesta tutte le famiglie con una certificazione

Isee inferiore ai 15mila e 494 eu-ro. La componente “buono scuo-la” verrà assegnata alle famiglie con un reddito inferiore ai 38mila euro. Potranno avvalersi del con-tributo anche studenti maggio-renni al di sotto dei 21 anni.

«Dote scuola»: ecco come avere i contributi per i vostri figli

Sopra Eva Mai, a latoOrtensia Marazzi

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CASALMAGGIORESabato 28 Marzo 201512 [email protected]

di Vanni Raineri

re eventi recenti testimo-niano la voglia del territo-rio dell’Oglio Po di pro-muovere le proprie bel-lezze agli occhi del mon-

do. Chi ci segue sa quanta impor-tanza diamo alla promozione del no-stro territorio, e questa ventata di iniziative, favorite certo dall’immi-nenza di Expo2015 ma nate per so-pravvivere alla grande kermesse meneghina, mostrano come final-mente ci sia la possibilità di ottene-re risultati. Questo nonostante, per nostra indole, siamo spesso noi i più forti critici di quanto possiamo offri-re a chi ci visita.

I tre eventi si sono susseguiti in tre soli giorni. Uno lo avevamo anti-cipato sabato scorso: si tratta della presentazione, avvenuta proprio sabato mattina a Castelponzone, dell’infopoint che promuoverà as-sieme Villa Medici del Vascello a San Giovanni in Croce e il borgo di Castelponzone a partire dal 6 apri-le, giorno di Pasquetta. Lunedì in-vece è stato presentato in piazza Garibaldi a Casalmaggiore l’Expo-bus, e in serata a Sabbioneta si è tenuto un convegno.

Partiamo da quest’ultimo, che rappresenta certamente una svolta importante. Il Teatro Olimpico ha ospitato la presentazione da parte del sindaco Vincenzi del brand Op (che sta per Oglio Po), che si pre-senta con l’ambizione di promuove-re il territorio coinvolgendo ben 46 comuni tra la parte orientale del Cremonese e quella occidentale del Mantovano. Un’area vasta e omo-genea ricca di emergenze, non solo architettoniche, ma anche museali, gastronomiche e ambientali di prim’ordine, che finalmente decide di muoversi in sinergia, di unire le proprie forze. Sabbioneta è capofila del progetto, grazie al contributo

del Gal Oglio Po, presente col pre-sidente Giuseppe Torchio e Giu-seppina Botti. Questa ha presenta-to il sito “www.ogliopo.it”, sul quale sarà possibile anche per i privati promuovere le proprie offerte, e presentare l’intero territorio con le tante cose che ha da proporre al visitatore. Si pensi solo ai gioielli gonzagheschi di Sabbioneta e Isola Dovarese, le tante ville e castelli, da Villa Medici a Palazzo Mina della Scala a Casteldidone, da Villa Som-mi Picenardi a Torre al castello di San Lorenzo, da Villa Manfredi a Cicognolo al castello di Ostiano. E poi i paesi di Castelponzone e Pomponesco, entrambi tra i borghi

più belli d’Italia (assieme a Sabbio-neta), le cittadine di Casalmaggiore e Viadana, gli antichi affreschi di Caruberto e Fossacaprara, altri centri suggestivi quali Rivarolo Mantovano, Canneto, Commes-saggio e Gazzuolo. Nel pomeriggio era stato presentato l’Expobus, che collegherà Casalmaggiore a Milano ogni martedì, giovedì e sabato nel corso dei 6 mesi di Expo: partenza alle 8,30, rientro alle 20,30 per la cifra di 18 euro. Un’iniziativa che vede la compartecipazione dei Co-muni di Casalmaggiore e Sabbione-ta con i l citato Op-Viaggiare nell’Oglio Po e degli Amici di Casal-maggiore. Quanto all’infopont di San Giovanni, sono stati presentati tre pacchetti da offrire ai turisti, che abbinano le visite a degustazioni, acquisto di prodotti tipici e visite in cantina, col supporto di partner privati. I sindaci Rivaroli e Asinari, dopo aver ringraziato i predecesso-ri Magni, Bozzini e Ceresini, han-no firmato la convenzione la cui bozza era appena stata approvata all’unanimità dai Consigli comunali. A proposito di Expo, è arrivata la conferma che Castelponzone sarà presente alla rassegna con uno spazio dedicato in posizione strate-gica per una settimana, dall’11 al 17 maggio, ma grazie alla collabo-razione con Pomponesco e Sab-bioneta (che pure avranno una set-timana a testa) la presenza tripli-cherà. L’impressione è che, per de-collare definitivamente, la promo-zione debba passare per una mag-giore valorizzazione degli ambienti naturali. Per il Parco Oglio Sud il cammino è stato molto positivo, ma manca all’appello l’area golenale del fiume Po, e soprattutto la possi-bilità di percorrerla ed apprezzarla per gli amanti del cicloturismo.

T

Nuovi rinforzi in arrivo per le Guardie Ecologiche Volontarie di Casalmaggiore. E’ infatti terminato martedì sera il corso da 50 ore con lezioni da due ore l’una organizzate presso la sala consiliare del Comune di Casalmaggiore, che ha visto la parteci-pazione di 17 aspiranti Gev del Casalasco, ora chiamati a sostenere l’esame per ottenere ufficial-mente l’autorizzazione a operare sul territorio di competenza.

La speranza è che non debba passare troppo tempo prima di poter effettuare la prova (il primo corso attese quasi due anni per disguidi a livello burocratico), anche se da Cremona sono arrivate rassicurazioni. Questi sono i nomi delle 17 aspiran-ti Gev: Roberta Assandri, Simone Balbo, Juri Luca Bonelli, Enrica Campanini, Settimo Casel-la, Alessandro Crescini, Angelo Crippa, Giorgio Dall’Asta, Gianpaolo Fattori, Francesca Isidori, Fabio Lingua, Matteo Marsili, Massimo Mori, Laura Sanfelici, Luca Santini, Luciano Sortino, Eleonora Vezzoni. I corsi sono invece stati tenuti, sulle più disparate tematiche ambientali, da Raffa-ele Tomaino, Franco Lavezzi, Emanuele Bernar-

delli, Ugo Rizzi, Massimo Cremonini, Elena Mila-nesi, Giuseppe Tortini, Claudio Beriselli, Fausto Leandri, Gianluca Vicini, Andrea Vicini, Silvio Biffi, Barbara Armanini, Clemente Suardi e Uber Ferrari. Alla realizzazione del corso hanno contri-buito anche alcune Gev già in carica e Daniela

Lotteri, facente parte della polizia locale di Cremo-na, in qualità di tutor. Il gruppo ha festeggiato gio-vedì sera la fine del corso con una pizzata alla Vecchia Roma di Casalmaggiore, in attesa della convocazione per l’esame che rinforzerà ufficial-mente la squadra delle Gev Casalasche.

Tante sono le aspiranti guardie ecologiche casalasche che hanno terminato il corso. Ora l’esame finaleAltre 17 nuove Gev pronte a indossare la divisa

In tre giorni tre importanti eventi: l’infopoint di Villa Medici e Castelponzone, l’Expobus e il progetto

Turismo, l’Oglio Po ci crede

Il convegno di Sabbioneta per presentare il progetto Op, Oglio Po

Il gruppo di vecchie e future Gev nella “pizzata” di giovedì sera

Ufficialmente non riguarda ancora Expo 2015, ma la mostra inaugurata giovedì presso il palazzo di Regione Lombardia a Milano è comunque un passaggio impor-tante che dà lustro a una delle eccellenze più singolari anche di Casalmaggiore. Anche il Museo del Bijou darà infatti un piccolo ma significativo contributo alla mostra itinerante sull’Art Nouveau e sullo stile liberty: un’esposi-zione che sta facendo letteralmente il giro dell’Europa e che dal 26 marzo al 24 aprile farà tappa a Milano proprio nell’ottica dell’avvicinamento alla grande esposizione internazionale.

Visitabile dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 19 con le aperture domenicali del 29 marzo, 12 e 19 aprile, la mo-stra vede l’impegno e l’unione di intenti da parte del Politecnico di Milano, del Museo Interattivo del Cinema e appunto del Museo del Bijou di Casalmaggiore, in un percorso che dunque intende prendere in esame varie arti, unite da un fil rouge temporale e stilistico, quello dell’Art Noveau. Durante la presentazione da parte dell’assessore alla Cultura di Regione Lombardia Cristi-na Cappellini, erano presenti Paolo Zani, presidente degli Amici del Museo del Bijou, il socio Libero Parisi e la curatrice Letizia Frigerio. «Abbiamo contribuito - spiega Frigerio - esponendo alcuni pezzi delle nostre sale, oltre a foto d’epoca, pannelli realizzati ad hoc, ca-taloghi originali dell’epoca e anche un video realizzato con alcuni bambini al lavoro all’interno della nostra zona didattica». Il Museo del Bijou avrà a disposizione proprio un padiglione, il numero 13, denominato “La fabbrica dell’oro matto”, riprendendo il nome dato amichevol-mente proprio alla bigiotteria creata nel vecchio fabbri-cone di via Roma. L’invito è arrivato da due architetti del Politecnico, Maria Beatrice Servi e Fulvia Premoli, che hanno chiesto al museo casalese un contributo alla mo-stra, individuando in gemelli, cataloghi e storia delle fabbriche locali spunti di notevole interesse per comple-tare la ricerca sul Liberty in Lombardia. La storia del fabbricone ha così incantato i presenti alla conferenza stampa di presentazione e all’inaugurazione, in attesa di attirare anche molti turisti nel corso del prossimo mese.

Giovanni Gardani

Si inaugura oggi nella sede del museo Diotti in via Formis alle ore 17 la mostra “Mille saluti da Ca-salmaggiore. Dalle cartoline stori-che alla Mail Art”. Una mostra che, come afferma l’assessore a Cultura e Turismo di Casalmag-giore Pamela Carena, è in realtà doppia. Da una parte c’è una se-zione documentaria curata da Valter Rosa in cui sono esposte circa 300 cartoline di Casalmag-giore dagli inizi del Novecento agli anni Sessanta, prove-nienti dalle collezioni di Lucia Mainoldi Capelli e di Mario Buglia, oltre che dalle raccolte del Museo stesso. A corredo di questa sezione un video realizzato da due studenti del Liceo Classico di Casalmaggiore pone a confronto alcune di queste immagini con la città odier-na. C’è poi una sezione - coloratissima e ironica - che riunisce la cartoline realizzate da 207 artisti italiani e stranieri esponenti della Mail Art, invitati da Ruggero Maggi e da Tiziana Priori a inviare per questa rassegna del Museo Diotti opere che rivisitano Casalmaggiore in chiave creativa e contemporanea. La mostra rimarrà aperta fino al 3 maggio: feriali 8-13, sabato e festivi 15,30-18,30. Ingresso 3 euro (ridotto 2,5, gratis per bim-bi e scolaresche). Visite guidate (comprese nel biglietto) il 5, 6, 12, 19 , 25 e 26 aprile alle ore 17.

Il Bijou approda a Milano

Al Diotti le amate cartoline A sinistra i sindaci e gli operatori dell'infopoint a Castelponzone, a destra la presentazione dell'Expobus a Casalmaggiore

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PIADENA – Per comunicare la propria decisione do-po la decadenza dalla carica di sindaco, a seguito del pronunciamento del Tribunale di Cremona, Ivana Ca-vazzini ha chiamato a raccolta i propri elettori nella Sala Civica di via Ado Moro. Qui ha annunciato che non presenterà ricorso in appello, ma lascerà che a capo dell’amministrazione salga per un anno il vice sindaco Elisa Castelli, che ha dato la sua disponibilità, in attesa delle prossime elezioni che non potranno essere prima della primavera 2016.

«Ho vinto nettamente le elezioni del 2014 – ha esordi-to Ivana Cavazzini affiancata dal gruppo che l’ha soste-nuta – nonostante gli elettori sapessero dell’eventualità dell’ineleggibilità. Non sapevo e non ho mai negato, lo stesso ex sindaco Tosatto non sapeva e fece lo stesso. Dico questo perché un conto è agire in tribunale, altra cosa è la coerenza. Ricordo che l’ineleggibilità viene va-lutata nel primo consiglio convocato, che ha votato la nomina. La legge prevede che la delibera si possa impu-gnare, ma non è un obbligo. Non si tratta di un reato, ma di un cavillo burocratico. Non condivido il parere del giu-dice ma ne rispetto la sentenza. Avrei potuto fare appel-lo, nel qual caso l’ordinanza sarebbe stata sospesa e avrei mantenuto la carica. Lo avrei fatto volentieri perché credo ci siano le cndizioni per un ribaltamento della sen-tenza, ma il paese ne uscirebbe lacerato. Ne abbiamo discusso a lungo col gruppo, che è ben convinto a pro-seguire in attesa delle prossime elezioni, quando ci ripre-

senteremo compatti, con la stessa squadra. Poi c’è il tema economico: sono stata condannata a pagare anche le spese legali dei ricorrenti, una somma in tutto sugli 8000 euro, sarebbe impegnativo per me versarne altri 10000 dovessi perdere in appello. E poi non deve essere un giudice a decidere chi governa una comunità, ma i cittadini, che lo faranno tra un anno. La maggioranza uscente ha perso le elezioni, capisco l’orgoglio ferito e la rabbia ma non comprendo la voglia di massacrare una persona come stanno facendo con me». A questo punto la sala gremita si è sciolta in un partecipato applauso. «La politica – ha proseguito il sindaco decaduto – è ser-

vizio alla comunità, e non è questo il caso. Qui c’è un vuoto assoluto di valori e assenza di democrazia, non c’è una politica fatta di proposte, e infatti loro non ne hanno mai avanzate».

Sono poi intervenuti i consiglieri di maggioranza, a partire da Elisa Castelli che ha manifestato la certezza che il gruppo è compatto e che Ivana Cavazzini conti-nuerà a sostenerlo. Infine qualche intervento dal pubbli-co. Chi si attendeva che prendesse la parola la minoran-za è uscito deluso. Laconicamente, questa ha in seguito annunciato che semplicemente è stato il sindaco a non rispettare le regole, e ne ha giustamente pagato il prezzo.

di Vanni Raineri

l sogno di creare a Casalmaggiore una compagnia stabile di teatro per diversamente abili potrebbe tra-sformarsi in realtà. Questo grazie soprattutto a chi ha creduto nell’ini-

ziativa, in primis Carlo Stassano e Jim Graziano Maglia, e ora a chi, nel Distret-to Rotary 2050 (che comprende mezza Lombardia e il Piacentino), sta credendo nell’iniziativa e potrebbe decidere di so-stenerla.

Hacademia TeatroINmovimento, il pro-getto che ha coinvolto i disabili casala-schi sotto la guida del pedagogo teatrale (e molto altro) Jim Graziano Maglia, po-trebbe dunque dare un seguito allo spet-tacolo offerto con grande successo al Comunale. Tanto per partire, da Mortara (Pavia) è arrivato l’invito affinché i ragazzi possano esibirsi già domenica 3 maggio presso il locale Auditorium.

Mortara dal 3 maggio ospiterà per una settimana “Amico Campus”, un evento che si tiene da 5 anni nel Distretto rotaria-no 2050 con la finalità di far trascorrere ai disabili, ai loro famigliari e agli operatori una settimana di vacanza. A Lazise e Salice Terme, dal 2014 si è aggiunto il campus di Mortara, e a inaugurare l’edi-zione 2015 dovrebbero essere proprio i “diversamente attori” casalaschi.

Si tratta come noto dei ragazzi delle comunità “I Gira Soli”, “Maria Storti” e “Santa Federici”. Sono stati invitati poi a fermarsi ospiti per tutta la giornata a Mor-tara, dove in quella data si tiene la Festa Patronale.

A Casalmaggiore si sta organizzando la spedizione, che presenta qualche diffi-coltà. Ma Carlo Stassano, che col Rotary club che presiede ha avuto un ruolo de-terminante nel progetto, ha praticamente strappato il via libera di vertici del Busi e della Santa Federici.

«Credo che potremo gratificare i ra-

gazzi rispondendo l’invito che ci giunge da Mortara» afferma Stassano, cui chie-diamo se si stia avverando il sogno di creare una sorta di compagnia stabile di teatro aperta ai diversamente abili casa-laschi, che dia continuità al progetto che al termine di un anno di prove è sfociato nella rappresentazione del Comunale: «Ovviamente per un teatro stabile servi-rebbe l’investimento del Distretto 2050, sarebbe bellissimo riuscire». Chissà che la Compagnia non si possa estendere su tutto il territorio del Distretto.

A capo della commissione Azione In-teresse Pubblico del Distretto c’è il cre-monese Alceste Bartoletti, tra l’altro vi-cepresidente di Agropolis e fautore di tante iniziative sportive per diversamente abili organizzate a Cremona tra cui il Tor-neo open di Tennis in carrozzina e la ma-nifestazione “Diversamente uguali”. Pro-prio Bartoletti ha fatto da tramite con gli organizzatori di “Amico Campus” di Mor-tara, e importante è stata anche la pre-senza nella Commissione Diversity del piadenese Paolo Nolli.

A seguire i ragazzi per un anno è stato Jim Graziano Maglia. «Dall’idea iniziale di Carlo Stassano – afferma Maglia - ho ideato questo progetto teatrale. Non ho voluto proporre una commedia codifica-ta, ma partire da qualcosa di più originale che migliorasse il vissuto di questi ragaz-

zi. Abbiamo quindi messo in scena la loro quotidianità. Avevo già avuto esperienze di teatro e disabilità a Crema e in Brianza, e a Casalmaggiore mi sono sentito subito a mio agio, aiutato dall’affetto di Carlo per i ragazzi. Quelle esperienze furono estemporanee, questa mi ha coinvolto, e posso dire che ho ritrovato l’entusiasmo. Qui l’attenzione si è spostata più sul ten-tativo di valorizzare le loro diverse abilità. Ho cercato di mettere i ragazzi in relazio-ne con se stessi con movimenti semplici, non potevo proporgli Shakespeare. Non ho puntato insomma sul modello inter-pretativo, ma sull’emozione e sul gioco, e ho notato che i ragazzi seguivano le indi-cazioni in un silenzio assoluto».

Le prove si sono tenute presso la San-ta Federici, il Busi e il Centro di Medicina Sportiva dell’Interflumina. Sempre pre-senti accanto al regista anche l’anima tecnica (riprese e video) Angelo Serra e il supervisore Leo Vighini. «E’ un errore – prosegue Maglia – pretendere che reciti-no come i normodotati. Sulla scena spa-riva la loro disabilità, sul palco erano loro, capaci anche di prendere in giro i propri limiti». Ovviamente Maglia accoglierebbe con entusiasmo una Hacademia stabile: «Oggi c’è fermento attorno alla disabilità a teatro che magari non è conosciuta. Si, ci piacerebbe fare Hacademia stabilmen-te. Nella rappresentazione, Sebastiano

afferma che non interessa formare dei disoccupati, ma uomini e donne di cultu-ra. Loro si sono messi in gioco, per gioco, ma con serenità e amore. Si sono sentiti finalmente valorizzati, primi attori, amati e quindi accettati. Un percorso che, doves-se continuare, avrebbe risvolti sempre più importanti. Per quanto mi riguarda, è stata anche una sfida con me stesso. Alla fine abbiamo generato cultura, abbiamo gettato un seme che è stato raccolto».

A dimostrare il legame che si è creato tra il regista e i suoi attori, il fatto che pri-ma di salire sul palco Jim Maglia li ha baciati uno ad uno. A proposito di salire sul palco, il Teatro di Casalmaggiore non dispone di accesso per disabili, una bar-riera architettonica che si potrebbe elimi-nare senza eccessivi costi.

A salire sul palco sono stati: Sebastia-no, Giulia, Enzo e Romina, Michele e Francesca, Barbara e Peter, Giovanni, Franco, Augusta, Giada, Bianca, Anto-nella, Marinella, Stefania, Marzia, Francesca junior, Amedea Rosa e Ma-ria. Assistenti Cesare, Marco, Saveria, Monica e Rosa, Roberto e Cristina. Ol-tre ai già citati Angelo Serra e Leo Vighini, Cristina Rigamonti è stata il supervisore pedagogico, Nedo Brunelli il supervisore psicologo ed Emanuele Piseri il tecnico audio-video-luci. Musiche di Jerry Man-goni.

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Il sogno di Hacademia TeatroINmovimento è più vicino dopo l’interesse del Distretto rotariano. Il 3 maggio sul palco a Mortara

Compagnia stabile per i disabiliCasalmaggiore Sabato 28 Marzo 2015 13

Piadena - Il timone al vice Elena Castelli. Elezioni nel 2016Cavazzini: niente appello, ma perché tanta rabbia?

aDDIo a grazIaNo TraPaNIGUSSOLA – Era

un carabiniere spe-ciale Graziano Tra-pani, perché era una persona speciale. Nello stesso giorno in cui due carabinie-ri hanno infangato l’Arma tramutando-si in sanguinari criminali, ecco l’esempio di chi ha impostato la vita in ben altra di-rezione. L’affetto dei colleghi e della gen-te comune era nella grande partecipazio-ne ai funerali e nella massa di commenti che testimoniavano il suo valore umano.

Graziano Trapani è morto martedì a soli 54 anni. Il sottufficiale combatteva da anni una grave malattia che alla fine ha avuto la meglio. Intelligente, dispo-nibile, cordiale, leale, con tutti si sapeva rapportare al meglio, e i suoi interessi lo dimostrano. Aveva comandato prima la stazione dei Carabinieri di Torre de’ Pi-cenardi poi il Nucleo Operativo di Ca-salmaggiore, e da anni prestava servizio nella Polizia Giudiziaria presso la Procu-ra di Brescia. Ma era anche socio di due club di servizio, il Lyons Club Casalmag-giore e il Kiwanis Club Cremona Stradi-vari. Qui e in tanti altri modi si svolgeva la sua opera in ambito sociale.

Abitava con la moglie Patrizia a Gus-sola, dove giovedì si sono celebrati i fu-nerali cui ha partecipato una grande fol-la, con ampia presenza istituzionale.

quaNDo Il gIoCo È solIDarIETàGUSSOLA - Il Circolo AuserInsieme

invita stasera alle 21 presso il Centro Culturale tutti i propri associati a trascor-rere una serata in compagnia giocando a tombola. Da segnalare che lo scorso 14 marzo l’introito è stato devoluto come contributo per l’acquisto di un ecogra-fo per il reparto della terapia del dolore presso l’ospedale Oglio Po, come ha te-stimoniato personalmente il primario Lu-igi Borghesi, ringraziando questo e tanti altri contributi che sosterranno lo scopo.

A sinistra un momento delle prove, a destra l'esibizione al Comunale della Hacademia TeatroINmovimento

CoMMEDIa a sCaNDolaraSCANDOLARA RAVARA – Ultimo ap-

puntamento con la rassegna di teatro dialettale “Da sganasas dal rider” propo-sta da ArciBassa Gussola in collabora-zione con le Amministrazioni comunali di Gussola e Scandolara. Domani, domeni-ca 29 marzo, alle ore 17 presso la Sala Polivalente di via Marconi a Scandola-ra, “I bèi pütèi” di Acquanegra sul Chie-se proporranno la commedia “L’obit sen-sa él mort” di Bacco Grappoli. Ingresso a 5 euro (tesserati Arci 4, gratis fino ai 10 anni). La premiazione della compagnia che si aggiudicherà il premio popolare e della giuria si terrà domenica 12 aprile.

TuTEla PEr glI aMICI a 4 zaMPEGli “Angeli della Bassa” chiamano

a raccolta tutti gli amanti degli animali domestici, con un convegno che si ter-rà oggi, sabato 28 marzo, alle ore 17,30 presso la Sala Convegni Avis in Stra-da Baslenga 3 a Casalmaggiore. Il tito-lo dell’incontro è “Tuteliamo i nostri ami-ci a 4 zampe”, e vi parteciperanno come relatori il medico veterinario Antonio Donzelli, il medico veterinario compor-tamentalista Barbara Ferrari, il respon-sabile del canile “Parco rifugio La cuccia e il nido” di Calvatone Laura De Loren-zi e l’attivista antispecista, animalista e ambientalista Stefano Volta.

Un momento della conferenza stampa di Ivana Cavazzini

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ell’anno dell'Expo, le condi-zioni per una ripresa potreb-bero esserci, ma l’importan-te è che il Paese sia in grado di agganciarle, senza ulterio-

ri ritardi e, soprattutto, intervenendo stabilmente sulle infrastrutture. Ne par-liamo con Paolo Manasse, docente di politica economica presso l'università di Bologna.

Professor Manasse, negli ultimi giorni si sente parlare in maniera più ottimistica riguardo le prospettive di crescita economica del nostro pae-se. Alcuni economisti sottolineano dati improntati all'ottimismo: non ac-cadeva da diversi anni. L'Istat parla di un Pil che dovrebbe tornare a sa-lire. Sembra che il clima di fiducia delle imprese italiane sia in crescita. La produzione industriale anch'essa torna a crescere, è proprio così, stiamo, se pur faticosamente, co-minciando ad uscire dalla crisi? Qual è la sua opinione?

«Da un po' di tempo a questa parte, come anche Draghi ha osservato, si stanno verificando delle circostanze particolarmente favorevoli, in Europa: il deprezzamento dell'euro, che favorisce l'accesso al mercato americano; l'inter-vento della Bce che dovrebbe aiutare l'accesso al credito per le imprese e per le famiglie; il calo del prezzo del petro-lio; la ripresa della domanda. Insomma, si tratta di una panorama positivo. Bi-sogna però capire se il nostro Paese sarà in grado di agganciare questa ri-presa e se le riforme fatte sul mercato del lavoro potranno aiutarci in questo senso...».

A questo proposito, parliamo di jobs act. E' partita la tanto attesa, per un verso, e contestata, per altro, riforma del lavoro. Lei che ne pensa: produrrà effettivamente quei benefi-ci che il governo declama?

«Di per sé non creerà occupazione, ma spero che ci consenta di rendere più flessibile l'economia in caso di au-mento della domanda, consentendo agli imprenditori di assumere più facil-

mente. Gli effetti positivi sono tuttavia legati alla ripresa. Chiaro che se invece di crescere la domanda dovesse dimi-nuire, sarà anche più facile licenziare.

Si tratta quindi di un'arma a doppio ta-glio. In ogni caso credo che in linea generale l'idea sia condivisibile: lo spo-stamento delle tutele dal posto di lavo-

ro alla persona, con maggiori ammor-tizzatori per chi rimane senza occupa-zione, può essere l'idea vincente».

Abbiamo parlato di "entrare nella ripresa": in che modo l'Italia può riu-scire ad agganciare questo clima favorevole?

«Si dovrebbero utilizzare i risparmi sulle spese degli interessi sul debito. Oggi paghiamo cinque punti di Pil solo per gli interessi. Se questi venissero azzerati, il risparmio sarebbe pari a de-cine di miliardi. Soldi che andrebbero rimessi nelle tasche degli italiani, ridu-cendo la pressione fiscale. Insomma, bisogna far pagare meno tasse. Accan-to a questo si dovrebbero mettere in atto gli ambiziosi progetti di spending review pensati dall'ex commissario Cottarelli e poi messi nel cassetto».

L'Expo, che tra poco settimana verrà inaugurato, darà effettivamen-te una mano tangibile alla nostra economia?

«Ci sarà senza dubbio un effetto di impatto positivo, con crescita della spesa in Italia e con un afflusso di ca-

pitale e di persone che porteranno un aumento dei consumi da parte degli stranieri. Accanto a questo anche l'ef-fetto di immagine sarà notevole, sem-pre che non lo sprechiamo con brutte figure.

In sostanza per noi sarà come avere una nuova ondata di esportazioni.

La cosa difficile sarà trasformare un effetto temporaneo sulla domanda in qualcosa che abbia un effetto duraturo sulla crescita. Le esperienze che in passato abbiamo avuto in questo sen-so, come ad esempio le Olimpiadi, ci suggeriscono che normalmente tali ef-fetti sono poco duraturi.

Allora si dovrebbero sfruttare eventi come Expo per un miglioramento delle infrastrutture in modo stabile».

Pensa che ciò sarà possibile?«Con tutti i ritardi che si stanno ac-

cumulando e di cui continuamente sen-tiamo parlare, ho qualche dubbio...».

Potremmo addirittura rischiare di fare brutte figure?

«Purtroppo sì. E questo avrebbe ef-fetti controproducenti».

N

Paolo Manasse, economista: «Gli effetti positivi del jobs act sono legati alla ripresa. Si tratta di un’arma a doppio taglio»

«Segnali di ripresa? Sì, ma occorre saperne approfittare»

Paolo Manasse

Pagine a cura diLaura Bosio

Speciale Economia - Expo Sabato 28 Marzo 201514

«Dovremmo utilizzare i risparmi sulle spese degli interessi sul debito, ridurre la pressione fiscale e realizzare il piano di spending review dell’ex commissario Cottarelli, poi messi nel cassetto»

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l nostro territorio si sta prepa-rando da tempo all'appuntamento con Expo 2015. Tra le peculiarità da valorizzare ci sono, naturalmente, la liuteria

e, in tema con il filo conduttore dell'Esposizione universale, la ga-stronomia d'eccellenza. I progetti sono molti, ne parliamo con Gian-domenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio di Cre-mona.

Il territorio cremonese si prepa-ra alla grande sfida di Expo 2015: cosa è stato fatto finora? Cosa ancora dovrebbe essere fatto?

«Il sistema Cremona si presenta all’appuntamento con Expo 2015 in modo unitario: è stata infatti sotto-scritta a marzo 2014 un'Associazio-ne temporanea di scopo, con capo-fila la Camera di Commercio, che ri-unisce tutti gli attori territoriali, pub-blici e privati, finalizzata a sostene-re una serie di iniziative per collega-re l’evento Expo 2015 al territorio cremonese, valorizzando le sue pe-culiarità e le sue eccellenze e po-nendosi come acceleratore dei per-corsi di sviluppo territoriale.

E’ attualmente in atto un intenso programma promozionale in parti-colare attraverso relazioni interna-zionali e azioni mirate verso i Paesi in via di sviluppo. Nell’anno di Expo è stato anche messo a punto un ric-co programma di masterclass e ini-ziative musicali che, si stima, po-tranno richiamare sul territorio 1600 fra studenti di musica e orchestre provenienti da tutto il mondo».

Questa occasione, in un mo-mento in cui l'economia presenta ancora molti chiaroscuri, potreb-be essere davvero il volano per uscire dalla crisi?

«L’andamento congiunturale del settore manifatturiero provinciale mostra un quadro a tinte contra-stanti, con segnali di incertezza che ancora non fanno intravvedere se-gni di ripresa economica. Emerge però fra gli imprenditori un quadro generale più orientato all’ottimismo, grazie soprattutto all’euro debole, al basso prezzo del petrolio, oltre che agli effetti che le nuove politiche monetarie messe in atto dalla BCE produrranno su imprese e famiglie, che può far prevedere una ripresa più vicina».

Nonostante tutta la buona volontà il nostro territorio è an-cora però mal collegato con Milano: la Paullese non finita, i collegamenti ferroviari decisa-mente mal funzionanti... questo potrebbe penalizzarci?

«La mobilità e l’efficienza delle infrastrutture costituiscono moti-vi di preoccupazione. Anche sot-to il profilo delle reti di comunica-zione, il territorio cremonese pre-senta forti carenze. Il completa-mento dei lavori di riqualificazio-ne della Paullese, priorità assolu-ta del sistema economico cremo-nese fin dagli anni ‘90, è ormai av-viato e confidiamo possa prose-guire senza ulteriori ritardi, ma è indispensabile poter disporre an-che di più efficienti collegamenti ferroviari. Non sprechiamo, a causa di collegamenti infrastrut-turali inadeguati, un evento che, per la sua rilevanza economica, la visibilità a livello mondiale e le ri-cadute che comporterà sui terri-tori coinvolti, costituisce un’op-portunità irripetibile per le nostre imprese».

Un appello alle aziende cre-monesi, affinché riescano a sfruttare al meglio le opportu-nità che Expo offre?

«I progetti pensati per Expo hanno una valenza che va oltre il semestre Expo, in quanto ambi-scono a valorizzare le numerose eccellenze presenti sul territorio e a consolidare il nome di Cremona come capitale dell’agroalimentare e della musica. Per questo è fon-damentale che le imprese sappia-no cogliere il significato dell’Espo-sizione Universale come occasio-ne strategica di business. Una delle opportunità messe a dispo-sizione delle aziende è la piatta-forma Expo Business Matching she consente di sviluppare rela-zioni, collaborazioni e partnership entrando in contatto con operato-ri e aziende straniere, provenienti da 147 paesi. Gli operatori della fi-liera turistica e ricettiva possono invece contare su una vetrina vi-sibile ai turisti di tutto il mondo at-traverso il portale Wonderfulex-po2015.info realizzato da Explo-ra, società costituita fra Regione Lombardia, società Expo e Siste-ma camerale lombardo».

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Crisi, «andamento del manifatturiero a tinte contrastanti, ma tra gli imprenditori emerge un quadro più orientato all’ottimismo»

«Sono ancora molte le carenzeinfrastrutturali e comunicative»

Giandomenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio di Cremona: «All’appuntamento con Expo ci presentiamo uniti»

Giandomenico Auricchio

Alcuni progetti fondamentaliIn vista di Expo Milano 2015 Unionca-

mere promuove un progetto istituzionale per presentare le filiere di eccellenza dell’agroalimentare italiano, dalla mecca-nica innovativa alle produzioni agricole e industriali di qualità. E lo fa raccontando le imprese, le loro competenze, i loro pro-dotti e i territori in cui operano: un mix da cui nasce un patrimonio unico che costi-tuisce un modello di sviluppo tipicamen-te italiano ma esportabile in tutto il mon-do. Un'iniziativa nata per promuovere le tante realtà produttive, territoriali e cultu-rali d’eccellenza e dare una chance in più anche all’impresa più piccola.

Un'unica piattaforma web www.ita-lianqualityexperience.it presenterà le ol-tre 630.000 imprese che operano nei territori: lì, dove si alimentano le filiere di

eccellenza dell’agroalimentare italiano, dalla meccanica innovativa alle produ-zioni agricole e industriali di qualità.

La piattaforma renderà disponibili an-che le informazioni sui tanti giacimenti culturali del nostro Paese, sulle aree pro-tette e sulle principali opportunità turisti-che, valorizzando in definitiva l’esperien-za unica del “made in Italy”.

La piattaforma web sarà promossa dalle 81 Camere di commercio italiane all’estero e dai loro referenti nei rispettivi Paesi (la ristorazione italiana nel mondo, gli operatori specializzati, i media, ecc.) attraverso una campagna di comunica-zione che raggiungerà più di 60 milioni di persone in tutto il mondo.

Altro progetto importante per il nostro territorio è il programma internazionale di

alta formazione Ceep (Cremona Executi-ve Education Program for Expo 2015), volto ad attrarre sul territorio cremonese una parte dei visitatori dell’esposizione.

Il progetto è incentrato su corsi rivolti a un pubblico prevalentemente interna-zionale, costituito da imprenditori e as-sociazioni di imprenditori esteri apparte-nenti alle filiere di riferimento; buyer e distributori di prodotti alimentari sui mer-cati internazionali; esperti e dirigenti di pubbliche amministrazioni, governi e or-ganizzazioni internazionali.

Un progetto pensato non solo per il periodo Expo, ma anche per il futuro, che ambisce a valorizzare le numerose eccellenze agro-alimentari presenti sul territorio e a consolidare il nome di Cre-mona come capitale dell’agroalimentare.

Economia - Speciale Expo Sabato 28 Marzo 201515

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l commercio cremonese è da tempo in una situazione di difficoltà: mol-ti negozi hanno chiuso i battenti, i commercianti fanno fatica a tirare avanti... Eppure negli ultimi tempi si

sta anche assistendo a nuove aperture, e il vicino appuntamento con Expo fa intrave-dere una situazione un po' più serena. Ne parliamo con Fausto Casarin, presidente di Ascom Cremona.

La data di inizio Expo è ormai vicina. Secondo lei è stato fatto tutto quello che doveva essere fatto, per partire al meglio?

«Non ha senso guardare al passato. Occorre vivere il presente. E fare il massi-mo perché Expo sia una occasione impor-tante per Cremona. Pur senza attendersi “miracoli”. Abbiamo la serenità di aver fatto il massimo. Come Confcommercio, attraverso i Distretti dell’Attrattività, ab-biamo ottenuto dalla Regione Lombardia un contributo di circa settecentomila euro. Finanziamenti importanti sono arrivati an-che per i Distretti Diffusi e i Distretti Urbani. E che permetteranno – complessivamen-te - investimenti per quasi due milioni di euro. Abbiamo sostenuto la Ats, coordi-nata da Camera di Commercio e Cersi, per i progetti legati alla “alta formazione”. Siamo pronti a investire, anche in questi mesi, su progetti orientati alla animazione. Abbiamo proposto iniziative a Cremona e Crema. Altre ne stiamo mettendo a pun-to per i nostri comuni. Se vanno cercate responsabilità non sono certo del mondo dell’economia».

In che modo il commercio potrà sfruttare l'evento dell'esposizione uni-versale per un rilancio?

«Dati statistici europei indicano che le città generano oltre due terzi del Pil; il rilancio delle città e del commercio pro-cede in parallelo. Attraverso il commercio possiamo migliorare la qualità della vita nei centri urbani. Il commercio è fonda-

mentale per l’accoglienza ai turisti. La ve-ra “sfida” sta nel promuovere Cremona, attraverso le testimonianze artistiche, la musica e la liuteria, l’ambiente. Un patri-monio prezioso che speriamo l’Expo ci aiuti a far conoscere. Certo trasporti più efficaci potrebbero fare molto. Invece rag-giungere la nostra città per chi parte da Milano (indipendentemente dall’uso del treno o dell’auto) spesso si traduce in una vera e propria Odissea».

C'è chi parla di ripresa, c'è chi dice che ne siamo ancora lontani. Expo può aiutare in questo senso?

«In una crisi che è “strutturale”, che ha cambiato l’economia e la società sareb-be sbagliato affidarsi ad un “evento”, pur importante che si risolve in sei mesi. Non deve essere Expo l’occasione per per-mettere alla politica di defilarsi sui temi dell’economia. Si deve al contrare met-tere tra le priorità dell’agenda di Gover-no, il rilancio dell’economia, la ripresa dei consumi interni (che da soli valgono l’80% del Pil), il sostegno alle imprese attraverso

una più equa politica fiscale, una riduzione del costo del lavoro, una burocrazia me-no opprimente, un più forte sostegno al credito.

Come fermare la continua emorragia di chiusure a Cremona?

«Attuando quella “rigenerazione urba-na” che rappresenta l’essenza del”patto” tra il sindaco Galimberti e i cittadini che l’hanno eletto. Un progetto da costruire insieme, dal basso. Come imprese siamo pronti a dare il nostro contributo. Molto resta da fare: parcheggi, viabilità, sviluppo urbanistico e moratoria delle superfici di media e grande distribuzione, trasporto pubblico, animazione attraverso un ambi-zioso programma culturale, rilancio della città come luogo di socialità e aggrega-zione, in particolare per i giovani. Non possiamo rinunciare a rilanciare Cremona. Serve un impegno trasversale e una as-sunzione di responsabilità collettiva. Non si tratta di difendere i negozi ma di dare un futuro di crescita alla città».

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Fausto Casarin, presidente di Ascom Cremona: «Sfruttare Expo per farci conoscere»

Giorgio Bonoli (Confesercenti): «Ma a quanti interessa davvero venire a Cremona?»

Sabato 28 Marzo 201516«Per rilanciare Cremona

serve un impegno trasversale»

Fausto Casarin (Ascom)

Economia - Speciale Expo 2015

«Per fermarel’emorragia

di chiusure bisognaattuare quella “rigenerazione

urbana” voluta dal sindaco

Galimberti»

uello che dovremmo davvero capire, è quanti di coloro che verranno a Cremona in occa-sione di Expo». La domanda arriva da Giorgio Bonoli, di-rettore di Confesercenti, che

guarda con un filo di preoccupazione alle aspettative che si sono create attorno alla manifestazione. «E' vero che siamo vici-ni a Milano, ma questo sarà sufficiente? I turisti non preferiranno andare a Firenze, Roma, Venezia...? Insomma, difficile dire ora se il territorio avrà ricadute positive da Expo».

Certo, non si è rimasti con le mani in mano ad aspettare: «Istituzioni e associa-zioni si sono mosse per la realizzazione della Ats (Associazione temporanea di scopo). A Cremona si è organizzato un master di alta formazione sulle tematiche

dell'agroindustria, a Crema si è fatta una calendarizzazione di eventi a tema alimen-tare riferiti ad Expo... Insomma, il lavoro fatto è stato tanto».

Anche la stessa Confesercenti si è data da fare, organizzando il mercato europeio, nonché una manifestazione di street food di alta qualità. «A bordo di mezzi d'epo-ca finemente ristrutturati e provenienti da tutta Italia, verranno somministrati pasti di qualità elevata». La manifestazione si svolgerà a Crema dal 12 al 14 giugno e a Cremona dal 25 al 27 settembre (in corso Mazzini).

Ammesso quindi che poi i turisti di Ex-po siano interessati a Cremona, la mani-festazione potrebbe essere un volano per la ripresa? «Si, per diversi motivi - precisa Bonoli -. Tutti i comparti ne beneficiano, dalla ristorazione all'alberghiero, ma an-

«Ripresa? Faccio fatica a vederne i segnali»Q

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Giorgio Bonoli (Confesercenti): «Ma a quanti interessa davvero venire a Cremona?»

17Economia - Speciale Expo 2015

Esposizione universale, che si tiene a pochi chilometri di distanza dal nostro territorio, può essere l'occasione per ri-lanciarne la visibilità. Per ren-

dersi attrattivi al turismo estero, che può transitare a Cremona nelle giornate di Ex-po ma che può anche decidere di torna-re. Insomma, la chiave per il rilancio della nostra economia, secondo il presidente di Asvicom, Berlino Tazza, potrebbe essere proprio il turismo.

Expo 2015 alle porte: è stato fatto tut-to quello che si sarebbe dovuto fare? A livello istituzionale si è lavorato nel modo migliore?

«I principali attori politici ed economi-ci hanno lavorato molto per farsi trovare preparati all’appuntamento di Expo 2015, concreta opportunità per l’intero territorio. Sistema Commercio e Impresa – Asvicom Cremona è anzitutto partner dell’Ats che investirà 618mila euro per il Ceep – Cre-mona Executive Education Program, un programma di alta formazione in campo agroalimentare progettato insieme a Ca-mera di Commercio, Provincia di Cremo-na, le tre amministrazioni principali del territorio provinciale e diverse associa-zioni di categoria. Il programma prevede che Crema, Cremona e Casalmaggiore ospitino corsi di formazione internazionali indirizzati a professionisti che hanno uno specifico interesse verso le tematiche prin-cipali dell’Esposizione Universale. L’obiet-tivo è portare visitatori nelle nostre città, proporgli – oltre alle tematiche specifiche – una visione globale e turistica del territo-rio. Accanto a questo progetto principale, ci sono diversi eventi in calendario nelle nostre principali città, proprio per rendere ancora più attrattivi i centri storici».

Expo 2015 potrebbe davvero essere un volano per l'economia?

«Si, potrebbe. La vera sfida di Expo 2015 è quella di riattivare il turismo come asset per il rilancio dell’economia italiana. Anche

le nostre realtà provinciali hanno i numeri per poter essere attrattive. A Cremona da anni si sta lavorando al Distretto della Mu-sica e della Cultura per creare un’identità definita al territorio. L’Esposizione Univer-sale, a 40 km da noi, è certamente il primo appuntamento che possiamo sfruttare per essere visibili in maniera globale. Tuttavia, sarebbe assurdo pensare che i frutti si possano raccogliere subito dopo l’even-to. Expo 2015 deve essere visto come la tappa di un percorso molto più lungo e articolato, non come la meta.

Che ricadute positive potrebbe avere sul nostro commercio e, più in generale, sul nostro territorio?

«Il nostro primo obiettivo è quello di costruire un identità turistica chiara del territorio. Offrire più chance al visitatore è fondamentale per costruire il futuro svi-luppo del sistema turistico della provincia. Le risorse del nostro territorio sono vastis-sime: cultura artigian musicale ed enoga-stronomica in primis. Anche dal punto di

vista naturalistico la provincia presenta caratteristiche variegate: agli elementi na-turalistici, si legano componenti architetto-niche che hanno consentito di costruire dei veri e propri percorsi cultural naturalistici e storici di notevole interesse. Il commercio ne beneficerebbe di conseguenza».

In che modo il commercio può essere davvero competitivo in questa occasio-ne?

«In primis, occorre che il sistema del commercio recepisca il lavoro di carat-terizzazione identitaria che è stato svolto e ne faccia, a sua volta, il proprio volano. Accanto all’applicazione di regole - base di ospitalità, sarebbe auspicabile da parte degli operatori la conoscenza di almeno una lingua straniera e una cultura di base adeguata che comprenda la conoscenza dell’offerta artistico-culturale della propria città. Ogni commerciante deve pensare che in gioco c’è l'immagine che si darà della città ai visitatori, il miglior investimen-to per il futuro».

L’

Intervista a Berlino Tazza, presidente di Asvicom Cremona e Crema

«La vera sfida è riattivare il turismo come asset per il rilancio economico»

Berlino Tazza (Asvicom)

«Il primo obiettivoè quello di costruireuna identità turisticachiara del territorio.Gli operatori devono

conoscere almenouna lingua straniera

e la storiaartistico-culturaledella propria città»

che indirettamente anche i negozi dello shopping».

E la ripresa? «Sto facendo fatica a ve-derne i segnali, almeno nel nostro territorio. Che è penalizzato da molte questioni. Lo abbiamo visto anche con la Tari, decisa-mente troppo onerosa per le nostre aziende del commercio: rispetto al 2013 gli importi sono notevolmente aumentati e molti degli operatori faticano a sostenere le spese. Anche a fronte dell'annoso problema degli affitti sempre più cari».

Neppure i saldi hanno dato particolare slancio al commercio: «Le vendite si sono attestate ai livelli delo scorso anno. Eventi come lo Sbaracco hanno dato una mano, ma la situazione è comunque in chiaroscuro e temo che ci vorrà ancora tempo prima di poter vedere, almeno nel commercio, i tanto sospirati segnali di ripresa».

«Ripresa? Faccio fatica a vederne i segnali»

Giorgio Bonoli (Confesercenti)

Page 18: Settimanale Il Piccolo

In vista dell'appuntamento con Expo 2015, dunque il mondo artigiano del terri-torio è già in prima linea. «Expo 2015 è ormai alle

porte e noi di Confartigianato Cremona non ci faremo cogliere impreparati - evidenzia Massimo Rivoltini, presidente dell'asso-ciazione -. Siamo l'unica asso-ciazione di categoria, rivolta alle Pmi, ad aver siglato un’apposita convenzione per attivare una collaborazione con Expo 2015, promuovere accordi e partena-riati con paesi esteri, favorire l'accesso delle imprese associa-te agli appalti e promuovere la partecipazione all'evento da pa-rete delle piccole imprese. Come Confederazione saremo presenti nel Padiglione Italia, ma, soprattutto, abbiamo studiato per le nostre imprese una pre-senza alternativa e ancora più mirata. Abbiamo, infatti, ideato un’iniziativa dedicata al ‘saper fare’ italiano, realizzata e allestita

a Milano, a corollario dell'Espo-sizione universale. È l'Italian Ma-kers Village, il Fuori Expo di Con-fartigianato, un villaggio esposi-tivo di 1.800 metri quadrati alle-stito in via Tortona nel cuore della movida milanese dal 30 aprile al 2 novembre e che vedrà protagoniste anche le aziende cremonesi. L’IMV sarà un vero laboratorio artigiano, trasforma-to per l'occasione in palcosceni-co espositivo. Una vetrina per ottocento imprese, che potranno promuovere, a rotazione setti-manale, prodotti e servizi e in-contrare le delegazioni straniere presenti all'Expo».

Questo evento potrebbe dav-vero essere un volano per l'economia?«Io sono decisamente ottimista, anzi "expottimista". Expo, e il Fuori Expo, sono un'occasione da cogliere al volo. Abbiamo cre-duto subito in Expo, in primis per il bene delle Pmi. Non abbiamo solo prodotti da presentare, ma con l'Italian Makers Village vo-gliamo raccontare il mondo dell'artigianato in tutti i suoi aspetti, dall'unicità dei prodotti, alla loro storia.La cosa molto interessante dell’IMV è che le imprese potran-no promuovere e commercializ-zare ad un pubblico mondiale di visitatori le loro realtà e i loro pro-dotti d'eccellenza. Quindi ven-dere e far conoscere ‘in diretta’ la propria produzione. Se ag-giungiamo anche il fatto che Re-gione Lombardia ha finanziato la partecipazione al Fuori Expo con voucher del valore di 1.500 euro per il mondo dell’artigianato, di-rei che la presenza delle nostre imprese può essere certamente

una buona vetrina per tutto il no-stro territorio. Non risolverà tutti i problemi, ma aiuterà».

La sfida di Expo è fondamen-tale per l'artigianato alimenta-re cremonese: quali sono i no-stri valori aggiunti? Quali sono i settori in cui davvero possia-mo essere competitivi?«Il valore aggiunto siamo proprio noi: centinaia di piccole aziende che sanno creare ed essere le colonne portanti della qualità produttiva italiana e del concetto stesso di Made in Italy per il resto del mondo. Per questo come Confartigianato puntiamo sulla valorizzazione dell'aspetto cul-turale e sociale con iniziative, convegni ed eventi che comuni-chino il significato dell'“artige-nialità italiana. L’agroalimentare, il manifatturiero, la liuteria, il de-sign e l’innovazione possono essere gli ambiti su cui puntare come “cremonesità”. Il nostro compito è quello di far conoscere, incentivare e soste-nere le piccole imprese ad af-frontare questa nuova sfida: Confartigianato Cremona c’è, come sempre in prima linea».

I

«Un ottima occasione per piccole e medie imprese»

«C’è ottimismo e ci sono i segnali di una ripresa»

Rivoltini (Confartigianato): «Proporre i nostri prodotti a un pubblico mondiale»Marco Cavalli (Cna): «L’Expo porterà un importante valore aggiunto»

l settore dell'artigianato è senza dubbio quello che ha vissuto le maggiori difficoltà relativamente alla crisi eco-nomica. Tuttavia si respira un

clima particolare, in questi ultimi mesi, di una maggiore fiducia. Ne è convinto Marco Cavalli, vice pre-sidente della Cna di Cremona.

Expo 2015 sarà un importan-te appuntamento per il nostro territorio, E' tutto pronto per il grande evento?

«Credo che associazioni di ca-tegoria, istituzioni e Camera di Commercio abbiano lavorato molto, mettendo in campo un progetto molto importante di alta formazione, che avrà successo se otterrà buoni risultati in termine di partecipazione.

Più in generale, credo che il territorio stia lavo-rando bene, anche se vi sono diverse dinamicità rispetto alle iniziative più puntuali legate ad Expo, che variano da un'area all'altra del territorio. Ad esempio Crema ha fatto una grande azione di co-ordimamento di diversi soggetti, con una grande attenzione all'accoglienza, in modo da non trovar-si impreparati.

Naturalmente nessuno ha in tasca la risposta precisa, anche se Crema, essendo più vicina a Mi-lano, ha una percezione più forte di Cremona, ma credo comunque che le ricadute positive ci saran-no su tutto il territorio».

Tuttavia rimane il forte gap infrastrutturale, che penalizza non poco il nostro territorio...

«Putroppo è un limite che da tempo denuncia-mo. Qualcosa si è fatto, ma non è sufficiente. La Paullese, con i lavori che sono stati fatti, è miglio-rata rispetto ad un tempo, ma purtroppo ancora non è stata completata. A questo si aggiungono i disservisi sul trasporto ferroviario. Tutte problema-tiche che tagliano fuori il nostro territorio, a pre-scindere da Expo».

Secondo lei l'Esposizione universale può es-sere un volano per la nostra economia?

«Diverse imprese del territorio stanno già lavo-

rando alla realizzazione dell'even-to e questo è già un dato positi-vo. La fase post-Expo è un altro tema di cui già si sta parlando anche in Regione: quello che re-sterà dopo l'esposizione sarà un'area importante, che dovrà essere re-inventata.

Chiaramente le piccole impre-se risentono dell'effetto Expo in maniera secondarie, rispetto ad una fase economica complessa da cui stiamo uscndo con fatica».

Secondo lei quindi ci sono buone speranze?

«Credo di si: finalmente vedo qualche segnale positivo. Con il

petrolio meno caro, la Bce che sta immettendo denaro nel sistema e le banche che di conseguen-za dovrebbero ricominciare a fare credito, forse abbiamo finalmente qualche spiraglio positivo. Ex-po potrebbe consentirci di vedere ancora qualche luce in più: promuovere degli eventi durante la ma-nifestazione, infatti, porta un valore aggiunto ulte-riore ai territori. Insomma, sono fiducioso che questo evento potrà aiutarci a smuovere la situa-zione».

I

18 Economia - Speciale Expo Sabato 28 Marzo 2015

Massimo Rovoltini

Marco Cavalli

Page 19: Settimanale Il Piccolo

l tema dell'Esposizione universale tocca nel pro-fondo il territorio cremone-se: "Nutrire il pianeta" ri-chiama infatti alla forte

produttività agricola del nostro territorio, conosciuto per le pro-prie potenzialità agroalimentari. Ne parliamo con Pierluigi Filippi-ni, presidente della Libera Agri-coltori di Cremona.

Con il primo maggio prende il via Expo, che vede la nostra agricoltura come grande pro-tagonista. In che modo il no-stro territorio può cogliere al meglio questa occasione?

«Expo rappresenta senz’altro un occasione straordinaria per il nostro agroalimentare. Le stime parlano di almeno 20 milioni di visitatori attesi, di cui la metà dall’estero. Fra questi arriveran-no non solo turisti o visitatori qualsiasi, ma soprattutto pro-fessionisti e operatori commer-ciali. Sappiamo bene che il “ma-de in Italy”, in particolare del set-tore agroalimentare, ha un gran-de appeal in tutto il mondo, quindi innanzitutto dobbiamo essere grati al nostro paese per essere riuscito ad aggiudicarsi questo evento di portata straor-dinaria. Detto questo, vediamo un grande fermento intorno all’esposizione universale e bi-sogna dire che le istituzioni na-zionali, a partire dal governo, la regione, a quelle locali come provincia e camera di commer-cio, si stanno dando un gran da fare per organizzare eventi ed avere la giusta visibilità».

Cremona e le sue eccellen-ze alimentari saranno in grado di reggere la sfida, seppure messe duramente alla prova dalla sleale concorrenza del falso made in Italy?

«Come si diceva Cremona è particolarmente attiva nella fase

preparazione di expo2015. Sono almeno due anni che la Libera si coordina con Provincia e Came-ra di commercio cremonesi ma anche con i livelli superiori di Confagricoltura, lombardo e na-zionale, per organizzare e pro-muovere al meglio le sue produ-zioni tipiche e, in particolare, il “progetto” cremonese di parte-

cipazione all’expo vuole aggiun-gere un tocco “di cultura” alla nostra tradizione agroindustria-le. Infatti gli accordi locali preve-dono una stretta collaborazione anche con il mondo accademi-co, e segnatamente con l’Uni-versità Cattolica del Sacro Cuo-re di Piacenza e Cremona per la realizzazione di una serie di cor-

si di formazione di altissimo livel-lo, destinati ad operatori stranie-ri, tutti incentrati sull’agricoltura, l’industria di trasformazione e i nostri prodotti tipici. Con questo progetto, vogliamo fare in modo che questi operatori stranieri di-ventino loro stessi, una volta ri-entrati nel paese d’origine, i pri-mi ambasciatori della nostra cul-

tura agroalimentare. Questo rite-niamo che sia l’elemento di base per combattere il fenomeno dell’Italian sounding. Ma su que-sto ci aspettiamo molto anche dagli accordi di libero scambio che il nostro Paese ha in atto, in particolare con Stati Uniti e Giappone, dopo avere chiuso quello con il Canada».

L’Esposizione universale può essere davvero il volano per uscire dalla crisi?

«La crisi che stiamo vivendo dal 2009 ad oggi è certamente una crisi strutturale e non lega-ta in modo specifico al mondo agricolo; fatta questa debita premessa bisogna considerare che si intravedono segnali di svolta che potrebbero mettere in moto l’economia nei paesi occidentali. Ci riferiamo so-prattutto al calo del prezzo del petrolio, alla ripresa della corsa economica degli Usa e alla te-nuta di altre economie alcune consolidate come il Giappone ed altre emergenti come Cina India e Brasile. Per completare l’opera, è necessaria una ripre-sa dei consumi alimentari che in Italia sono calati del 9% ne-gli ultimi 7 anni. Certamente l’agroalimentare italiano rap-presentando la seconda voce in valore dell’export nazionale e può tranquillamente aggan-ciare questi segnali di ripresa, vi è però la necessità che il pa-ese o il governo adottino delle misure strutturali per favorire l’export in modo continuo. Quindi vediamo l’expo come punto di partenza che accom-pagnato da misure strutturale come l’accesso la credito in sostegno all’export per le pic-cole medie imprese e la costi-tuzione di misure organizzative permanenti a sostegno delle imprese, unitamente ad un ri-lancio del sistema proprio or-ganizzativo del mondo agrico-lo possono costituire il futuro del nostro agroalimentare sui principali mercati mondiali. Da questo punto di vista non pos-siamo che vedere con grande interesse e favore il progetto del Governo che vuole portare il valore del nostro export agro-alimentare da 35 a 50 milioni di euro entro il 2020».

I

Economia - Speciale Expo Sabato 28 Marzo 201519

«Esportare la nostra cultura agroalimentare»Pierluigi Filippini (Libera Agricoltori): «Crisi strutturale, ma si intravedono segnali si svolta che potrebbero mettere in moto l’economia»

Nell’ambito di Expo si terrà a giugno, presso la Triennale di Milano, il 1° Simpo-sio Internazionale di Architettura del Pae-saggio “Agritecture & Landscape – Pae-saggio, agricoltura, Architettura, Urbanità: attraverso Expo 2015”.

Organizzato da Topscape Paysage, rivi-sta internazionale dedicata al progetto del

paesaggio contemporaneo, promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti Piani-ficatori Paesaggisti e Conservatori e pa-trocinato da Confagricoltura, il congresso intende promuovere una riflessione sui nuovi rapporti tra città e campagna e met-tere a confronto progetti che coniughino agricoltura, paesaggio e architettura.

Il Simposio offrirà approfondimenti del-le buone pratiche di progettazione e rea-lizzazione di opere “a verde” e spunti per una politica di pianificazione che tuteli e valorizzi il territorio - valori che Confagri-coltura condivide da sempre – e contrasti l’urbanizzazione e il consumo del suolo in-controllati.

Simposio internazionale di architettura del paesaggioPierluigi Filippini

Page 20: Settimanale Il Piccolo

edilizia continua ad es-sere uno dei settori maggiormente in crisi. Expo rappresenta quindi una boccata di ossige-

no, soprattutto in questi mesi, hanno dato lavoro a molte aziende del settore... Ne parliamo con il presidente di Ance Cremona, Car-lo Beltrami.

Ci avviciniamo alla data di ini-zio, per Expo 2015: quali ricadu-te questo evento ha avuto e avrà sul settore edile del nostro terri-torio?

«L'Expo è una grande opportu-nità per l'intero Paese.

Per quanto riguarda l’edilizia, Expo significa innanzitutto indotto connesso alla preparazione: sono infatti in via di ultimazione i cantie-ri che hanno visto alcune imprese edili lombarde e del nostro territo-rio, svolgere con maestria l’impe-gnativo compito di realizzare i Pa-diglioni dei vari Stati presenti all’evento, ma, ancor di più, Expo significa per il settore edile ricadu-te economiche e di valore aggiun-to che un grande evento globale produce. Per il nostro settore pre-vediamo un incremento di reputa-zione e attrattività delle imprese edili generando, ci auguriamo, nel medio e lungo periodo, considere-voli ricadute per l’economia e lo sviluppo delle imprese stesse.

La grande opportunità data dall'Expo 2015 di Milano - in termi-ni di visibilità e flussi di visitatori - rappresenta per il territorio e le aziende una straordinaria occasio-ne: ricordiamo che durante Expo è previsto l'arrivo di 20 milioni di vi-sitatori, 140 paesi espositori, 2000 eventi di ogni tipo. Ma Il successo di Expo non dipenderà da quanti biglietti riusciremo a vendere ai vi-sitatori, ma bensì quanti riuscire-mo a far tornare nelle nostre città dopo la manifestazione: nel suo ruolo di strumento attrattore, Expo

2015 può porre le basi per facilita-re contatti con i circa 130 Paesi partecipanti per portarli a cono-scenza dei patrimoni territoriali di cui l’intera Italia dispone.

Molte sono state le iniziative messe in campo nell'ambito di questo evento, ma il comparto infrastrutturale, almeno nel no-stro territorio, sembra ancora

incompleto: il raddoppio della Paullese non ancora terminato, collegamenti ferroviari poco funzionali... lei cosa ne pensa?

«La Regione, come dichiarato dal Presidente Maroni, si farà pro-motrice del “B2B”, il business to business: incontri fra rappresen-tanti di Paesi che vengono qui e le nostre imprese, per creare occa-sioni di confronto e dialogo, rivol-gendosi ai Paesi che hanno risorse da investire in Lombardia. Consi-derata la vicinanza della provincia di Cremona al sito Expo è impor-tante che il nostro territorio si or-ganizzi come territorio coeso e strutturato, in grado di ottimizzare i servizi offerti ai visitatori. Purtrop-po sono mancati i finanziamenti che avrebbero consentito di mi-gliorare la rete infrastrutturale per raggiungere la nostra provincia ed il capoluogo Cremona in particola-re, che avrebbero garantito l’ac-cessibilità e la mobilità necessarie sul nostro territorio».

Cosa si può fare ancora?«Nell’ottica del miglioramento

dell’offerta infrastrutturale e di competitività che il nostro territorio può offrire, le Associazioni di cate-goria edili-industria e dell’artigia-nato della provincia di Cremona in collaborazione con l’università Cattolica – sede di Cremona si stanno organizzando per proporre alle istituzioni ed enti locali una se-rie di progetti individuati con l’obiettivo di migliorare la situazio-ne territoriale dal punto di vista economico, sociale e ambientale, in una logica di coinvolgimento e di collaborazione locale.

E’ un metodo di lavoro interatti-vo, con il quale gli attori del territo-rio definiscono insieme gli obiettivi di sviluppo, elaborano proposte concrete e si impegnano a realiz-zare progetti ritenuti strategici per il raggiungimento degli obiettivi concordati».

L’

Carlo Beltrami, presidente di Ance Cremona: «Sono in via di ultimazione i cantieri che hanno visto impegnate le nostre imprese»

Edilizia in prima linea nella preparazione di Expo

Carlo Beltrami

Supporto alle impresesui mercati esteri

Nell’intento di supportare le imprese associate che vogliono valutare la possibilità di operare sui mercati esteri, Ance Lombardia, ha definito un accordo di colla-borazione con un primario studio legale specializzato e che ha consolidati rapporti con Istituzioni ed Enti nei vari Paesi europei ed extra europei. Il servizio offerto alle imprese associate comprenderà:

• La comunicazione periodica delle gare più rilevanti bandite all’estero;

• L’assistenza e il supporto alle imprese che ne faces-sero richiesta per una prima valutazione di massima sulla possibilità di partecipazione a specifiche gare;

• L’assistenza e il supporto alle imprese che ne faces-sero richiesta per una prima valutazione di massima sui dati amministrativi, finanziari e tecnici dei bandi stessi;

• L’assistenza alle imprese per l’individuazione di eventuale partner da ricercarsi per la costituzione di con-sorzi e/o società miste, quali joint venture (JV) e/o Asso-ciazioni Temporanee di Scopo (ATS) in loco, ovvero l’in-dividuazione di sub contractor;

• L’attivazione di uno Sportello di consulenza specia-listica tramite un’agenda condivisa con lo Studio Legale attraverso il quale verrà garantita la presenza di perso-nale specializzato al fine di poter soddisfare ogni richie-sta di chiarimento sui bandi di gara/appalti da parte delle aziende associate.

«Per il nostro settore

prevediamo ricadute

economiche positive

e di valore aggiunto»

20 Economia - Speciale Expo Sabato 28 Marzo 2015

Page 21: Settimanale Il Piccolo

Economia - Speciale Expo Sabato 28 Marzo 201521

l comparto alimentare è in prima linea all'appunta-mento con Expo 2015, e per il nostro territorio può diventare un ottimo punto

di partenza per tornare a cresce-re. «L’agroalimentare è sicura-mente uno dei punti di forza da valorizzare in una prospettiva di sviluppo territoriale - evidenzia Mimmo Palmieri, segretario della Cgil Cremona -. Infatti esso è uno dei pilastri del nostro sistema economico. Serve sempre più promuovere una politica di siner-gia e di efficienza dell’intera filiera che parta dall’agroalimentare, all’agricoltura, fino ad arrivare al-la distribuzione».

Quella filiera che se ricono-sciuta, «darebbe la possibilità di creare un Brand tipicamente cre-monese, che può incidere mag-giormente nelle sfide dei mercati internazionali e accrescere la co-noscenza del nostro territorio attraverso una immagine di qua-lità e di cultura tipicamente cre-monese» continua Palmieri.

Dumque in un contesto di glo-balizzazione dei mercati come quello che stiamo vivendo, «il successo delle imprese non di-pende unicamente dalle capaci-tà competitive dei singoli produt-tori, ma si gioca su quelle dell’in-tero sistema».

Allora, soprattutto in vista dell'appuntamento con Expo, secondo la Cgil «è più che mai necessario sostenere la compe-titività delle aziende, supportan-dole nello sviluppo di innovazioni processuali e di prodotto, nei processi di aggregazione e di pe-netrazione sui mercati interna-zionali.

La ricerca e l'innovazione di-

I

ventano fattori strategici per as-sicurare competitività al nostro sistema agroindustriale. Anche in questo contesto le risorse economiche messe a disposi-zione della Regione possono contribuire a dare maggiore cre-scite alle Imprese agroalimenta-re attraverso fondi appositi che possono contribuire ad interna-zionalizzare i propri prodotti.

Certamente è attraverso il Piano di sviluppo rurale che pos-sono essere colte le maggiori opportunità per uno sviluppo agricolo del nostro territorio.

Non è assolutamente da sot-tovalutare l’attenzione che viene posta allo sviluppo delle zone rurali, attraverso la possibilità di diversificare la produzione con la creazione di nuove piccole im-prese che possano implementa-re l’occupazione».

Secondo Palmieri bisogna cambiare anche il tipo di produ-zione, orientandosi verso qual-

cosa di diverso. «Immaginare una produzione non solo esten-siva dei cereali, ma una nuova produzione per esempio biologi-ca, sposterebbe la nostra produ-zione su una agricoltura di qua-lità, aprendo la nostra provincia a nuovi mercati nazionali».

In tutto questo, il tema di expo 2015 “Nutrire il Pianeta” sarà una opportunità «per discutere di quanto succede nel nostro pianeta, contrapponendo ric-chezza e povertà. Il cibo come priorità per il nostro sistema ali-mentare.

Senza dubbio l’evento richia-merà delegazioni da tutto il mon-do. Indubbiamente alcune di queste giungeranno nel nostro territorio per conoscere le nostre eccellenze produttive.

L’opportunità di far conoscere il nostro sistema agroalimentare è una ottima occasione per far conoscere anche Cremona nel mondo. Trovo veramente ap-

prezzabile il lavoro che sta svol-gendo come coordinamento dei progetti la Camera di Commer-cio. Soprattutto l’iniziativa crea-ta dall’università Cattolica, di istituire una Scuola di Alta for-mazione volta ad alti funzionari pubblici e dirigenti di impresa di settore. Un progetto che punta ad un target internazionale. La scuola è destinata a proseguire anche dopo expo 2015, dando valore aggiunto a tutto il nostro settore zootecnico, agricolo e agroalimentare.

I corsi riguarderanno le filiere agricole/zootecniche/pomodo-robiotecnologie/sviluppo rurale e alimentare.

Certamente vi sono tutti i pre-supposti per creare occupazio-ne soprattutto giovanile. Giovani con conoscenza di lingue stra-niera che potranno accogliere, accompagnare le delegazioni straniere durante il soggiorno nella nostra città».

Mimmo Palmieri: «Importante la Scuola di alta formazione per dirigenti»

«Ci sono tutti

presuppostiper creare

nuovaoccupazione,soprattutto giovanile»

«Un’opportunità per far conoscere il nostro sistema agroalimentare»

Tra pochi giorni partirà la Grande Esposizione Universale a Milano, Expo 2015. Nel partecipare alla recente riunione dei tavoli temati-ci, alla Bicocca, ci siamo resi conto della consapevolezza di tro-vare le ragioni e le misure proprio per Nutrire il Pianeta. Perché questa emergenza? Immaginiamo pure errori di proiezione degli andamenti demografici anche del 10%. Il problema di fondo rima-ne. Quello della carestia alimentare. Il 31 di ottobre 2011 è nato un bambino che ci ha portato a 7 miliardi nel Mondo. Tra vent'anni saremo 8 miliardi e dopo venti anni 9. L’Africa corre verso i 3 mi-liardi di abitanti. Solo la Nigeria con oltre cinquecento milioni di abitanti. Dunque Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita è il problema fondamentale per questo secolo. Crescono ad un ritmo vertigino-so le bocche da sfamare e aumentano in qualità e quantità le esigenze alimentari e la terra è quella che conosciamo, il terreno coltivabile si restringe. Ricordo che negli ultimi anni in Africa sono stati acquistati 270 milioni di ettari di terreno rurale da parte di Paesi e multinazionali. Coltivare, allevare e trasformare è storia, tradizioni, economia della importante filiera agroalimentare nei nostri territori. Occasione quindi per essere attori durante l’espo-sizione universale. Occasione anche per affrontare la crisi econo-mica che ancora insiste nella nostra Provincia. Ricordiamo che qui l’occupazione non cresce, alte rimangono le richieste di ammor-tizzatori sociali, qualche decimale del Pil non mostra nella pratica segnali di crescita economica, di sviluppo. Importante dunque all’Expo 2015 Cremona hub per corsi di formazione ed essere sede di un centro tecnologico e dei servizi dedicato alle imprese agroalimentari, che il nostro territorio, grazie al lavoro dell’Asso-ciazione Temporanea di Scopo attorno alla quale si sono coagu-late le forze economiche cremonesi con la Camera di Commercio sono stati progettati. Ciò che serve è che da Expo 2015 si esca con progetti che intervengano a sostegno della nostra filiera agro-alimentare. Per fare sviluppo ed occupazione a sostegno, proprio, dei bisogni alimentari.

Mino Grossi, Uil Cremona

«Possiamo essereprotagonisti di Expo»

Mino Grossi (Uil): «Dobbiamoessere sede di un centrotecnologicoe di servizi per leimpreseagroalimentari»

Page 22: Settimanale Il Piccolo

SPORTSPORTSPORTloResponsabile Fabio [email protected]

Due turni di passione per la Cremodi Matteo Volpi

inque giorni di angoscia, i prossimi, simili a quelli che diedero il titolo ad una vec-chia canzone di Michele Zarrillo, saran-no l’ennesimo crocevia della stagione grigiorossa. La salvezza senza playout,

infatti, passerà dalle due gare interne ravvicinate contro Como e Pavia. Due delle avversarie più for-ti del girone, peraltro infarcite di ex scartati troppo in fretta, pronti a tornare all’ombra del Torrazzo per fare razzia di punti importanti in ottica promozione. La loro ottica. I numeri sono eloquenti: il Como non perde in trasferta dall’11 gennaio, è reduce da cin-que vittorie nelle ultime otto gare, ha 18 punti più dei grigiorossi e complessivamente ne ha conqui-stati ben 28 nelle gare esterne. Il Pavia, che sarà di scena mercoledì prossimo, sempre allo “Zini”, tra-scinato dal migliore attacco del girone (50 reti all’at-tivo ad oggi) di punti in trasferta ne ha conquistati ben 24 dei 59 totali, che consente all’undici pavese di occupare momentaneamente la seconda posi-zione in classifi ca (in compagnia dell’Alessandria), nonostante il punto di penalizzazione. Formazione quasi obbligata per mister Giampaolo, che dovreb-be riproporre la difesa a tre o a cinque che dir si voglia, con Crialese riproposto nel suo ruolo natu-rale sull’out mancino al posto di Favalli. Il terzino casalasco, infatti, dovrà probabilmente dire addio anzitempo alla stagione a causa della microfrattura del piede sinistro, per la quale sarà necessario l’in-tervento chirurgico. Recupero posticipato anche per Kirilov, ancora claudicante, che non è stato inseri-

to nella lista dei convocati, malgrado l’assenza per squalifi ca di Manaj. Dopo il gran gol della scorsa settimana, è lecito attendersi una pronta riconferma sul campo da Pasi, sino ad ora oggetto del mistero del mercato di gennaio, visti i pochi minuti giocati.

Potrebbe essere lui il prescelto per fare coppia con capitan Brighenti in avanti.

PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) Galli; Gam-baretti, Briganti, Castellini; Marchi, Moroni, Jadid, Palermo, Crialese; Pasi, Brighenti. All. Giampaolo.

33ª GIORNATA (01/02-04) AlbinoLeffe-Novara, Alessandria-Pro Patria, Como-Bassano, Cremonese-Pavia (01-04 h 19.30), Mantova-Giana Erminio, Monza-FeralpiSalò, Real Vicenza-Arezzo, Renate-Pordenone, Südtirol-Torres, Unione Venezia-Lumezzane.

CContro squadre del valore di Como e Pavia i grigiorossi devono racimolare qualche puntoLEGA PRO

di Tiziano Guerini

Una settimana, due partite, due pun-ti. E un passo indietro in classifica: ora i playoff sono a quattro lunghezze. Recuperare diventa sempre più diffici-le. Contro il Ciserano, squadra di buo-na classifica, è uscito un buon pareggio, con un calcio ben giocato da entrambe le squadre. Un primo tempo da assegnar-si alla Pergolettese e non solo per i due gol fatti (al 12’ un colpo rapido in area di Lorenzi e al 16’ con un diagonale preciso di Rossi), ma sopratutto per una prevalen-za territoriale come risultato di una reazio-ne immediata e concreta dopo il primo gol al 6’ del Ciserano (autore Dragoni, ma con deviazione decisiva quanto involon-taria di Scietti). La ripresa invece è appan-naggio del Ciserano che perviene subi-to al 3’ al pareggio con il solito Dragoni. La prevalenza di gioco della squadra di casa - favorita dall’espulsione di Arpini al 30’ - è dimostrata dal fatto che il portiere gialloblu Montaperto è chiamato almeno tre volte a salvare la propria porta dalle incursioni avversarie. Da notare comun-

que sul finire della partita, un netto rigore su Scietti non colto dall’arbitro - che inve-ce fischia per annullare il successivo gol per fuorigioco - che avrebbe potuto dare i tre punti alla Pergolettese. Sarebbe stato troppo, onestamente.

Contro il Mapello, sotto la pioggia e le luci artificiali, la partita è finita invece

senza gol, anche se si è trattato di una buona partita, giocata con impegno da entrambe le squadre, con un risultato che però non è risultato utile a nessuno. Non al Pergo che ha visto allontanarsi il ver-tice della classifica, non al Mapello che rimane invischiato nella lotta per la sal-vezza. All’inizio, ad un tiro di Tacchinardi

al 5’, deviato da un difensore che lambi-sce il palo sinistro della porta, risponde al 14’ un colpo di testa di Garbellini del Mapello, alto di poco. Al 20’ si vede anco-ra il Mapello con il suo uomo più perico-loso in avanti, Vigani, che viene fermato solo da un rimpallo fortunoso. Anche qui c’è però la risposta del Pergo con Lorenzi che per poco non insacca su bel cross di Urmi. Alla ripresa del gioco è Rossi al 5’ ad alzare troppo la palla dopo che Lorenzi l’aveva liberato in area. La Pergolettese preme in avanti, ma senza essere peri-colosa, nemmeno l'ingresso in campo di Manzoni al 26’ riesce a cambiare l’inerzia della partita. Ora (domani) si viaggia per l’incontro con la Caratese: una partita non impossibile da vincere, ma il Pergo di oggi può indifferentemente vincere o perdere contro tutti. O pareggiare.

32ª GIORNATA (29-03 h15) Caravaggio-Pro Sesto, Castellana-Pontisola, Folgore Caratese-Pergolettese, Inveruno-Villa-franca, Lecco-Castiglione, Mapello-Ci-serano, Montichiari-Ciliverghe, Sondrio-Olginatese, Virtus Verona-Seregno. Ripo-sa: Aurora Seriate.

Dopo due pareggi consecutivi i gialloblu sono obbligati a battere la Caratese domani in trasferta

Con due soli punti di vantaggio sulla zona playout la squadra di Giampaolo non può permettersi altri passi falsi

di Tiziano Guerini al 5’, deviato da un difensore che lambi-

Dopo due pareggi consecutivi i gialloblu sono obbligati a battere la Caratese domani in trasferta

Pergolettese più lontana dalla zona playoff

L’espulsione di Manaj con il Real Vicenza (foto L. Dassi)

30ª GIORNATA GIRONE BCaravaggio-Seregno 1-2Ciserano-Pergolettese 2-2F. Caratese-Olginatese 0-0Inveruno-Ciliverghe 1-1Lecco-Pontisola 2-0Mapello-Villafranca 0-0Montichiari-Castiglione 1-3Sondrio-Pro Sesto 1-0Virtus Verona-A. Seriate 2-2Ha riposato: Castellana

31ª GIORNATAAurora Seriate-Castellana 0-1 Castiglione-Caravaggio 1-0Ciliverghe-Sondrio 1-0Olginatese-Inveruno 0-0Pergolettese-Mapello 0-0Pontisola-Virtus Verona 0-2Pro Sesto-Montichiari 4-0Seregno-Lecco 1-2Villafranca-F. Caratese 2-2Ha riposato: Ciserano

CLASSIFICA Castiglione 66; Seregno, Lecco 61; Ciserano 49; Virtus Verona 47; Sondrio 45; Aurora Seriate, Pergolettese 43; Pontisola, Ciliverghe, Inveruno 41; Olginatese 39; Pro Sesto 37; Caravaggio 34; F. Caratese, Mapello 33; Villafranca 30; Castellana 22; Montichiari 4.

I NUMERISERIE D

Domani mattina (alle 9 ora italiana, diretta su Sky e differita alle 14 su Rai 1) si corre il Gp di Malesia, secondo atto del mondiale di Formula 1 2015. Favo-rite d’obbligo le Mercedes, già dominatrici in Austra-lia, ma la Ferrari punta molto su Sebastian Vettel.

Sempre nel week end, fa il suo esordio la MotoGp, con Marc Marquez ancora imprendibile, come hanno dimostrato le prove libere del Gp del Qatar. Sottotono Valentino Rossi, che spera di rifarsi domani in gara (diretta su Sky alle 20 e differita alle 23 su Cielo).

Mercedese Marquezfavoriti

MOTORI

Uno dei gol gialloblu al Ciserano(foto Vincenzo Clemente - Baloo calcio)

LEGA PRO 30ª GIORNATAAlbinoLeffe-Südtirol 2-1

Arezzo-Alessandria 1-1

Bassano-Pro Patria 3-2

Cremonese-Real Vicenza 1-1

Giana Erminio-U. Venezia 0-0

FeralpiSalò-Mantova 0-0

Lumezzane-Monza 0-0

Novara-Renate 2-0

Pordenone-Como 2-5

Torres-Pavia 0-0

Novara 60Alessandria 59Pavia (-1) 59Bassano 58Como 54FeralpiSalò 47Real Vicenza 46Arezzo 43Südtirol 42Unione Venezia 41Mantova (-3) 40Renate 39Torres 37Cremonese 36Giana Erminio 35Monza (-2) 34Lumezzane 29AlbinoLeffe 27Pro Patria (-1) 24Pordenone 21

CLAS

SIFI

CA G

IRON

E A

AlbinoLeffe-Unione Venezia, Arezzo-Pro Patria, Bas-sano-Alessandria, Cremonese-Como (28-03 h 15), FeralpiSalò-Renate, Giana Erminio-Pavia, Lumezzan-Südtirol, Novara-Real Vicenza, Pordenone-Mantova, Torres-Monza.

32ª GIORNATA (28/29-03)

Page 23: Settimanale Il Piccolo

richiviata la sconfitta con la Nordmeccanica Rebecchi Piacenza (1-3 al PalaRadi), la Pomì ha lavorato sodo in vista della gara, decisiva ai

fini del secondo posto, sul campo della Liu-Jo Modena. Anche le mode-nesi sono reduci da una sconfitta maturata in quattro set sul campo di Busto Arsizio, concomitanza di risul-tati che ha invariato mantenuto il distacco tra casalasche ed emiliane, con le seconde avanti di un punto. Per la Pomì, dunque, l’obbligo è quel-lo di puntare al successo con qualsia-si risultato, ovvero con i tre o al tie break. Nella seconda ipotesi, le due squadre verrebbero a trovarsi appaia-te, ma per numero di vittorie a classi-ficarsi al secondo posto sarebbe Casalmaggiore. Stasera sarà sicura-mente una bolgia il Pala Panini, per sostenere la squadra dell’ex mister rosa Alessandro Beltrami, ma anche le casalasche avranno il loro bel sostengo. La società sta organizzan-do un pullman per consentire ai sup-poters rosa di trasferirsi nel capoluo-go emiliano. In seno alla squadra, il match con Piacenza ha lasciato in eredità qualche acciacco fisico: in primis l'attaccante Alessia Gennari ha accusato nel primo set un risentimen-to ad una caviglia dovuto ad uno scontro fortuito in arretramento con la compagna Imma Sirressi. L’evoluzione del leggero infortunio appare però indirizzata ad un lieto fine e quindi per Gennari la presenza in campo a Modena dovrebbe essere garantita. Dal punto di vista morale la sconfitta con Piacenza non dovrebbe aver

lasciato strascichi negativi, conside-rato che la Pomì è consapevole di non aver messo in mostra il suo solito volley e di aver nelle proprie corde ben altro. A deludere in particolare modo è stato il fondamentale del muro, pezzo forte delle rosa, ma anche l’attacco e la battuta - fattori

solitamente determinanti nelle gare vinte - si sono attestati su livelli mediocri. Va altresì detto che molti scambi dell’incontro sono stati lunghi e combattuti, come certificano il terzo e quarto set, che letti in cifre potreb-bero far pensare ad un successo netto delle ospiti, ma che in quanto a

tempistiche, ben 27 minuti la durata di entrambi, sottolineano la combattività delle casalasche. In settimana la squadra rosa ha cercato di sistemare i punti dolenti, per presentarsi al meglio a stasera Modena (match tra-smesso in diretta da Rai Sport 1) e per giocarsi al meglio le proprie carte.

Pomì a caccia del secondo postoVincendo stasera a Modena, anche al tie break, le casalasche scavalcherebbero le emiliane

Dopo la sconfitta casalinga contro Piacenza, la formazione rosa cerca l’immediato riscatto al Pala Panini

AVOLLEY A1

Pomì a muro contro Piacenza(foto Mario F. Rossi)

(M.G.) Tre gare al termine della regu-lar season, tre squadre a giocarsi due posti per disputare i playoff. Tentando di recuperare le energie in questa pausa, Follonica, Lodi e Pieve 010 si preparano al meglio al rush finale. Se il campionato dovesse concludersi oggi, la formazione di Ariano Civa sarebbe fuori dai giochi, ma la matematica tiene viva ogni speranza. Al momento, setti-ma e ottava posizione della graduatoria sono occupate al momento da Follonica (33 punti) e Lodi (32 punti), con la Pieve che insegue a quota 32. Si torna in campo l’11 di aprile, ma intanto è pos-sibile fare alcune considerazioni sul trittico conclusivo, perché il tabellone cremonese è tutt’altro che ostile: in caso vincesse a Trissino (al sesto posto a 39 punti), infatti, la Pieve 010 avrebbe già la possibilità di centrare una delle due zone calde a disposizione, perché Lodi se la vede a Sarzana, ma soprat-tutto Follonica deve ospitare la capoli-sta Forte dei Marmi. Ghiotta anche l’occasione che si presenta ai rossoblu alla penultima di campionato, dove incontra in casa il Bassano e allo stesso tempo si gode il testa a testa diretto Lodi-Follonica. Ultima di stagione favo-revole ai toscani, invece, che ospitano Correggio, con Lodi impegnato a Breganze e Pieve 010 a Valdagno, gior-nata che riequilibra un po’ il tutto. I giochi sono aperti sino all’ultimo.

HOCKEY PISTA A1

Pieve 010 ancorain lizza per i playoff

SERIE A1 20ª GIORNATABusto Arsizio-Modena 3-1

Casalmaggiore-Piacenza 1-3

Conegliano-Novara 3-2

Forlì-Bergamo 0-3

Montichiari-Urbino 3-0

Scandicci-Firenze 3-1

Novara 53Modena 45Casalmaggiore 44Piacenza 38Busto Arsizio 37Conegliano 37Bergamo 34Montichiari 34Scandicci 24Firenze 23Forlì 5Urbino 4

CLAS

SIFI

CA

Bergamo-Montichiari, Firenze-Busto Arsizio, Modena-Casalmaggiore (diretta su Rai Sport 1), Novara-Forlì, Piacenza-Conegliano, Urbino-Scandicci.

PROSSIMO TURNO (28-03 h 20.30)

CALCIO ECCELLENZACALCIO ECCELLENZACALCIO ECCELLENZA

Il Crema si rilancia, ma serve continuitàSei calci alla crisi. Travolgendo 6-0 un deludente Sarnico, il

Crema si rilancia in chiave playoff, anche se i risultati delle dirette concorrenti hanno lasciato inalterata la classifica. Una boccata d’ossigeno per la formazione nerobianca, che ha ritrovato la vitto-rie con le reti di Pagano, Belleri (doppietta), Cantoni, Piacentini, Pedrocca. Ora però serve continuità, a partire dalla trasferta di Lodi contro il Fanfulla, in un derby molto importante anche per la squadra di casa, che è invischiata nella lotta per non retrocedere.

26ª GIORNATA Aurora Travagliato-Rezzato 1-2, Cavenago-Asola 1-0, Crema-Sarnico 6-0, Grumellese-Darfo Boario 1-1, Orceana-

Pedrocca 1-1, Rigamonti Castegnato-Fanfulla 2-0, Vallecamonica-Orsa Trismoka 1-0, Villongo-Palazzolo 3-0.

27ª GIORNATA (29-03 h 15.30) Asola-Rigamonti Castegnato, Darfo Boario-Villongo, Fanfulla-Crema, Orsa Trismoka-A. Travagliato, Palazzolo-Cavenago, Pedrocca-Grumellese, Rezzato-Orceana, Sarnico-Vallecamonica.

CLASSIFICA Grumellese 55; Darfo Boario 51; Rigamonti Caste-gnato 45; Rezzato, Vallecamonica 43; Crema 41; Aurora Travagliato 37; Villongo 35; Pedrocca 31; Sarnico 30; Cavenago 29; Orsa Tri-smoka 28; Orceana, Fanfulla 27; Asola 17; Palazzolo 7.

PALLANUOTO SERIE C

Troppo forte la capolista Monza per una Bissolati, che ha comunque commesso parecchi errori. Inevitabile la vittoria per 7-3 dei brianzoli. I biancazzurri si possono rire stasera contro la Bocconi Sport.

11ª GIORNATA Bocconi Sport-Vigevano 4-4, Canottieri Bissolati-Monza 3-7, Canottieri Milano-Busto Nuoto 2-6, Metanopoli-Varese 7-5, Milano 2-Aquatica Torino 6-16, Vimercate-Treviglio 8-5.

12ª GIORNATA (28-03) Aquatica Torino-Busto Nuoto, Canottieri Bissolati-Bocconi Sport (h 20), Canottieri Mila-no-Vimercate, Metanopoli-Vigevano, Milano 2-Varese, Monza-Treviglio.

CLASSIFICA Monza 30; Busto Nuoto 28; Varese 27; Acquatica Torino, Metanopoli 19; Canottieri Bissolati 18; Bocconi Sport 16; Canottieri Milano, Vigevano 13; Vimercate 6; Treviglio 4; Milano 2 0.

La Bissolati prova a rifarsi con la Bocconi

CALCIO GIOVANILECALCIO GIOVANILECALCIO GIOVANILE

Le date del “Dossena”La segreteria del prestigioso Trofeo Dossena, riservato alla cate-

goria Primavera, comunica che le gare si si disputeranno da dome-nica 14 a sabato 20 giugno 2015. L’intero territorio del Cremasco e della Lombardia sarà animato dalle diverse gare: domenica 14, lunedì 15 e martedì 16 giugno per la fase eliminatoria, giovedì 18 giugno per entrambe le semifinali e sabato 20 giugno la finalissima. Confermata la formula a otto squadre, suddivise in due raggruppa-menti composti ciascuno da quattro formazioni, che si affronteran-no in un girone all’italiana. Le prime due classificate si qualifiche-ranno per le semifinali, le vincenti si affronteranno nella finalissima.

Sport Sabato 28 Marzo 201523

BOCCE

di Massimo Malfatto

Un epilogo da impazzire, ricco di emozioni e deciso negli ultimi tre tiri ai pallini. Non poteva avere una conclu-sione migliore il Campionato provincia-le per società. Primo anno di partecipa-zione e subito un successo per la boc-ciofila Coop Castelvetro, squadra forse non spettacolare quella del presidente Gabriele Ceriati, ma efficace.

FADIGATI-COOP Semifinale molto equilibrata e sconfitta dei cicognolesi per 1-0. Sempre costretta a rincorrere la bocciofila Coop: nella specialità indi-viduale Vanni Capelli opposto a Luca Pedrini perdeva il primo set (6-8), ma s’imponeva nel secondo per 8-0. Stesso andamento per Scanacapra-Cesena e Santini-Pedrini che vincevano entrambe il primo set (sul filo di lana) ma venivano poi sconfitte da Capelli-Galelli e Corbari-Bulfari per 8-2 e 8-0. Rompeva l’equilibrio la vittoria della terna Corbari-Bulfari-Galelli su Dusi-Salvaderi-Cesena per 8-5 e 8-4.

BISSOLATI-STRADIVARI Agevole il successo dei bissolatini, nonostante l’assenza di Germana Cantarini. La terna Ghirardi-Ferrari E.-Ferrari G. per-deva il primo set (7-8), ma vinceva il secondo per 8-1 mentre sull’altra cor-sia note positive per Gianpietro

Lanfredi che si sbarazzava di Roberto Maranzoni per 8-6 e 8-0. Le coppie rivierasche Ghirardi-Ferrari E. e Lan-fredi-Ferrari G.L. spianavano la qualifi-cazione imponendosi nel primo set rispettivamente sugli “stradivariani” Maranzoni-Gaimarri e Foroni-Minini ed

era inutile portare avanti l’incontro.BISSOLATI-COOP Match di finale

appassionante, giocato davanti a pochi intimi e mai come in questa occasione gli assenti hanno avuto torto. Inizia bene la formazione bissolatina con il successo (sul filo di lana) di Gianpietro Lanfredi su Claudio Bulfari. Nulla di fatto negli incontri di terna tra Ghirardi-Ferrari E.-Ferrari G.L. opposti a Corbari-Capelli-Galelli e tra le coppie Lanfredi-Ferrari G.L contro Corbari-Bulfari men-tre Capelli e Galelli, poi sostituito (pro-blemi familiari) da Scaravella, avevano la meglio su Ghirardi-Ferrari E. Risultato finale del match 1-1 e si deve ricorrere ai “pallini”. Male Corbari imitato da Lanfredi (0/3), bene Bulfari e Ferrari G.L. (2/3), efficace e decisivo Vanni Capelli che compiva la sua magia sulla lunga distanza (2/3), mentre Erminio Ferrari non riusciva ad imitarlo.

Esulta la Coop ed il suo responsabile “Bobo” Perdetti, lo scorso anno trionfa-tore con l’Astra e quest’anno con la bocciofila di Castelvetro.

Campionato provinciale alla Coop CastelvetroIl Campionato italiano per società sta

diventando sempre più tortuoso per le nostre bocciofile: dopo l’eliminazione dell’Arci Crema Nuova e del Fadigati, è arrivata anche quella della Canottieri Flora. In caduta libera la Scannabuese, l’unica nota positiva è la Vis Trescore che si è qua-lificata per il terzo turno dove affronterà la “Sperone Neirano” di Cormano.

VIS TRESCORE Missione compiuta per la società del presidente Comolli costretta a fare a meno di Galantini e Zafferoni, al termine di un match intrigante dove non sono mancate le difficoltà. Fuori dal gioco la terna Venturelli-Vailati-Pezzetti, netta-mente sconfitta, si esaltava Paolo Guglieri che superava il legnanese. Soffrivano Venturelli e Pezzetti, disco rosso nel primo set, ma venivano fuori alla distanza aggiu-dicandosi il secondo; in apnea Guglieri e Vailati (sostituito da Marazzi) che perdeva-no entrambi i set. La “Malvestiti” si aggiu-dicava l’incontro 2-1 ma ad esultare era la Vis Trescore (vittoria 2-0 all’andata) per una qualificazione gonfia di pathos.

SCANNABUESE Buio pesto per la boc-ciofila cremasca che peggio di così non poteva iniziare la sua avventura: un harakiri sulle corsie di casa e una sconfitta (3-0) che pregiudica la qualificazione. La terna Pietrobelli-Sangiovanni-Belli perdeva 4-8 e 7-8, stessa sorte per Francesco Lanzi opposto a Fabio d’Altoè (2-8 e 4-8). Male anche Benzoni-Lanzi mentre si salvavano dal naufragio Belli e Sangiovanni che vin-cevano il primo set (8-7) per perdere il secondo con l’identico punteggio. Oggi match di ritorno a Lentate sul Seveso: sarà una malinconica gita fuori porta?

M.M.

Si salva la Vis TrescoreMale Scannabuese e Flora

Stasera si gioca la finale del 7º trofeo San ZenoRiflettori puntati sulle accoglienti corsie del cen-

tro sportivo San Zeno, dove questa sera si conclu-derà la gara provinciale a coppie organizzata dalla omonima bocciofila. Due settimane di batterie (sedici gironi) svoltisi sulle corsie della società orga-nizzatrice e quelle del bocciodromo comunale dove non sono mancate le sorprese. Nella categoria big

fanno la voce grossa i rivieraschi Minoia-Caccialanza, i piacentini Negri e Sprega, i parmensi Zurlini e Fava e i cremaschi Galantini-Guglieri e Guerrini-Zagheno. Nella categoria B ci sono note positive per Cironi-Ferrari,Vitaloni-Frigoli e Cesena-Salvaderi, mentre in categoria C tra gli altri in evi-denza Fattebene-Ghidoni, Tagliaferri-Bulfari, Sac-

chini-Bianchessi, Bodini-Bernuzzi, Mussi-Pelizzoli ed i giovani Ravasi-Luccini. Le finali inizieranno alle ore 18.30 sotto la regia di Gabriele Ceriati e si gio-cherà sulle corsie del bocciodromo comunale e di San Zeno dove si concluderà questa manifestazio-ne giunta alla sua settima edizione.

M.M.

La bocciofila Coop Castelvetro

Page 24: Settimanale Il Piccolo

di Giovanni Zagni

ieci minuti di follia hanno costretto la Vanoli al ko nella trasferta di Varese. Una squa-dra capace di andare in van-taggio 46-37 dopo 20 minuti

giocati discretamente (la Vanoli) al co-spetto di una Varese imprecisa e fallosa, non ci si aspettava andasse in “panne” dopo l’intervallo lungo. Poi, nell’ultimo quarto, ancora un momento di energia e quasi rimediava la partita, finita 86-82. Complessivamente i padroni di casa hanno meritato, perché sono stati più pre-senti a rimbalzo, più precisi dall’arco dei 6,75, più convinti nel cercare una vittoria importantissima per la classifica e per il morale. I cremonesi non ci hanno entusia-smato ed anche certi momenti tattici importanti, forse non sono stati gestiti al meglio, qualche uomo ha “le gomme sgonfie” ed anche Pancotto forse ha lasciato loro troppo spazio. Ma ormai non serve recriminare, occorre fare quadrato e guardare avanti, cercando rivincite a breve, a cominciare da domani quando incontreremo al PalaRadi l’Acea Roma, che è reduce da due vittorie consecutive con Pistoia e Reggio Emilia. I capitolini allenati da Dalmonte hanno un eccellente organico, che però ha avuto tanti infortuni nel recente passato ed occupa zone basse della graduatoria. Stpcevic è il play, gioca-tore di grande personalità e primo nella classifica dei tiri liberi realizzati, cui da il

cambio l’ex Lollo D’Ercole, mentre Free-man e Ejim sono le guardie, con Bobby Jones e Gibson preferibilmente in ala ed il nigeriano Ndudi e Morgan in pivot. Una buona squadra quella romana, che soltan-to ultimamente s’è fatta apprezzare, ma quale Vanoli vedremo a contrastarla Quella “impazzita” nel terzo quarto di Varese o quella tosta, motivata e vincente di tante altre belle occasioni regalateci in stagione? Chissà che le “meditazioni” set-timanali del coach e dei suoi atleti abbiano

contribuito a far ritrovare lo spirito e la serenità necessaria a finire in bellezza.

NEWS Cantù si affida a una stella della Nba nel rush finale per centrare i playoff. L’ala piccola Metta World Peace (35 anni), oggi conosciuto come The Panda’s Friend (all’anagrafe Ronald William Artest), ha fir-mato infatti un contratto fino al termine della stagione. In carriera ha giocato 15 stagioni in Nba con Chicago, Indiana, Sacramento, Houston, Los Angeles Lakers e New York Knicks.

La Vanoli vuole sognare ancoraPer sperare nei playoff i biancoblu devono battere Roma in un autentico scontro diretto

La sconfitta di Varese brucia ancora, ma la squadra di Pancotto ha le armi per invertire la rotta già da domani

DSERIE A

SERIE B

E’ difficile non avere recriminazioni per una scon-fitta arrivata dopo due tempi supplementari. Ma vi-sto che di fronte le azzurre avevano la capolista Castel San Pietro, l’esito del campo, seppur negativo, deve essere accolto con soddisfazione per la prova d’alto livello della Tec-Mar Crema, che cercherà di chiudere nel migliore dei modi la poule promozione, a partire dalla trasferta di oggi a Genova.

POULE PROMOZIONE D (7ª giornata) Crema-Castel San Pietro 77-80, Genova-Vicenza 39-42, San-ta Marinella-Torino 50-63.

8ª GIORNATA (28-03 h 18) Genova-Crema, Torino-Castel San Pietro (h 21), Vicenza-Santa Marinella (h 20.30).

CLASSIFICA Castel San Pietro 14; Torino 10; Vi-cenza, Crema 6; Santa Marinella 4; Genova 2.

E’ difficile non avere recriminazioni per una scon- POULE PROMOZIONE D (7ª giornata) Crema-

Prova di valore della Tec-Mar CremaSERIE A2 FEMMINILE

L’Erogasmet Crema è tornata sconfitta dalla trasfer-ta più lunga del proprio campionato, quella di Trieste. Opposta alla Jadran fanalino di coda del torneo, la formazione biancorossa ha comunque disputato un buon incontro, finendo sconfitta al fotofinish, pur essendo scesa in campo in formazione rimaneggiata per la seconda giornata consecutiva, a causa delle assenze di Cardellini e Del Sorbo. Fortunatamente la squadra di coach Baldiraghi ha staccato già dalla set-timana scorsa il biglietto per un altro giro di giostra, da effettuarsi nella stagione 2015-16, risultato assoluta-mente non scontato all'inizio del primo torneo di serie B per la franchigia cremasca. Ora il calendario mette i leoni biancorossi di fronte alla sfida più affascinante, quella contro la plurititolata Fortitudo Bologna, società dal grande palmares, che intende lasciare il mondo delle “minors” nel minor tempo possibile, per tornare a calcare i parquet della serie A. L’impresa, ad onor del vero, si sta rivelando molto più ostica del previsto per la formazione emiliana, attualmente in terza posizione in classifica dopo un campionato altalenante, che è costato la panchina a Claudio Vandoni ed ha costretto la dirigenza fortitudina a ricorrere al mercato di ripara-

zione, con l’ingaggio di nomi altisonanti, primo tra tutti quello del pluricampione d'Italia Marco Carraretto, sesto cestista italiano più vincente di sempre e dell’ala Nazzareno Italiano. Nemmeno l’assenza per squalifica del capitano storico ed ex nazionale Davide Lamma, potrà creare problemi allo stellare quintetto di coach Boniciolli, che dalla panchina ha estratto a sorpresa il diciassettenne Candi, playmaker già più volte in dop-pia cifra e dal grande avvenire, per rinforzare un roster ricco di qualità tecniche ed atletiche. L’infermeria piena costringerà il pubblico di fede cremasca ad un altro pomeriggio di sofferenza, dato che ancora per qualche settimana “Pat” Baldiraghi non potrà contare sui propri esterni titolari. L’altro tema della giornata è sicuramen-te legato alla presenza del pubblico ospite: la Fortitudo può contare nei propri incontri al “PalaDozza” sul sostegno di circa 3500 entusiasti abbonati, molti dei quali seguono assiduamente i propri beniamini in tra-sferta, cosa piuttosto complicata nell’angusto impian-to di Crema, limitato da una capienza molto ridotta rispetto alle esigenze dei tifosi emiliani. Sarà comun-que l'occasione per per il più classico degli “io c’ero”.

Marco Cattaneo

Per l’Erogasmet sfida storica con la Fortitudo

Manuelli (Erogasmet) in azione

I NUMERI26ª GIORNATA Arzignano-Lecco

45-57, Bergamo-Urania Milano 82-80, Bologna-Orzinuovi 78-56, Desio-Cento 70-71, Lugo-Pordenone 69-64, Trieste-Crema 87-79, Udine-Montichiari 62-68.

27ª GIORNATA (29-03 h 18) Costa Volpino-Bergamo, Crema-Bologna, Lecco-Desio, Montichiari-Trieste, Or-zinuovi-Udine, Pordenone-Cento, Ura-nia Milano-Arzignano.

CLASSIFICA Cento 40; Udine 36; Bologna, Montichiari 34; Bergamo, Orzinuovi, Urania Milano 30; Porde-none, Lecco 26; Lugo 20; Crema 18; Costa Volpino 16; Desio 12; Trieste, Arzignano 6.

I tifosi della Vanoli (foto Mario F. Rossi)

SERIE A 23ª GIORNATABrindisi-Cantù 76-75

Caserta-Venezia 84-73

Pesaro-Milano 61-84

Reggio Emilia-Bologna 66-56

Roma-Pistoia 70-63

Sassari-Capo d’Orlando 70-68

Trento-Avellino 92-85

Varese-Cremona 86-82

CLAS

SIFI

CA

Avellino-Bologna, Capo d'Orlando-Reggio Emilia (28-03 h 20.30), Cremona-Roma, Milano-Sassari (h 20.30), Pistoia-Cantù (30-03 h 20), Trento-Caserta, Varese-Brindisi (28-03 h 20.30). Venezia-Pesaro.

IL PROSSIMO TURNO (29-03 h 18.15)

Milano* 40Sassari 34Venezia 34Reggio Emilia 32Trento 26Brindisi 26Bologna (-2) 22Cremona 20Pistoia 20Cantù* 20Roma 18Capo d’Orlando 16Varese 14Avellino 16Pesaro 14Caserta (-1) 9

Una brutta Vanoli ha ceduto al PalaTiziano per 63-50. I biancoblu hanno patito l’assenza di Clark, ma è stato l’approccio al match ad essere insoddisfacente.

ROMA-CREMONA 63-50 (18-10, 39-27; 47-39)ACEA ROMA: Ejim 5 (1/5, 1/5), Triche 8 (4/7, 0/3), Jones 16 (5/7, 0/2), D’Ercole

2 (1/2, 0/1), Sandri 1 (0/1, 0/1), De Zeeuw 6 (2/3, 0/2), Kushchev ne, Finamore ne, Gibson 9 (1/6, 2/9), Stipcevic 5 (1/2, 1/4), Morgan 11 (3/7 da due), Pullazi ne. Coach: Dalmonte.

VANOLI CREMONA: Hayes 10 (3/5, 1/3), Gazzotti (0/1 da due), Vitali 5 (2/4, 0/4), Mian 7 (3/7, 0/1), Campani 4 (2/4, 0/2), Pisacane ne, Ferguson 9 (2/2, 1/5), Mei ne, Cusin 3 (1/2, 0/1), Bell 12 (2/4, 2/6). Coach: Pancotto.

COSI’ ALL’ANDATA

Dopo il bel successo di Bernareggio, l’Mg.K Vis Piadena vuole tornare al successo anche sul parquet amico, stasera contro l’Arcisate.

27ª GIORNATA Arcisate-Lissone 61-81, Berna-reggio-Piadena 66-71, Boffalora-Cantù 71-66, Iseo-Milano 3 76-55, Nerviano-Saronno 72-81, Olginate-7 Laghi Gazzada 68-81, Opera-Manerbio 99-93.

28ª GIORNATA (28-03 h 21) Carpe Diem Calolzio-

Opera, 7 Laghi Gazzada-Bernareggio, Lissone-Iseo, Manerbio-Nerviano, Milano 3-Olginate, Piadena-Arcisate, Saronno-Boffalora.

CLASSIFICA Saronno 38; 7 Laghi Gazzada 36; Manerbio, Lissone 34; Iseo 30; Milano 3, Carpe Diem Calolzio, Opera 28; Bernareggio 24; Olginate 22; Piadena, Boffalora 18; Arcisate, Nerviano 16; Cantù 6.

Dopo il bel successo di Bernareggio, l’Mg.K Vis Opera, 7 Laghi Gazzada-Bernareggio, Lissone-Iseo,

Piadena cerca il bis contro ArcisateSERIE C

SportSabato 28 Marzo 201524

CANOTTAGGIOCANOTTAGGIO

Baldesio, Flora ed Eridanea in evidenza a MonateRegate sotto la pioggia per Allievi,

Cadetti e Master lombardi, che sulle acque del Lago di Monate hanno tagliato il nastro della stagione D’Aloja 2015 a marchio Fic Lom-bardia. Ancora soddisfazioni per le canottieri provinciali ed in particolare per la Baldesio, che ha messo in mostra giovani molto interessanti. Quattro ori, otto argenti e quattro bronzi è il bottino di medaglia. Sugli scudi Federica Cortesi (Baldesio), che tra i Cadetti ha vinto sia nel dop-pio insieme a Marta Forte e che nel singolo. Oro anche per Andrea Ros-setti (Eridanea) nel singolo Allievi C e tra i Master C per Tamara Bernio, sempre nel singolo. Ecco le medaglie d’argento: Mattia Dall’Asta (Eridanea) e Lorenzo Romani (Baldesio) nel sin-

golo Allievi C, Marta Forte (Baldesio) nel singolo Cadetti, Gabriele Brugnoli e Nicolas Ruzzi (Flora) nel doppio Cadetti, Pietro Ercole Oneda (Balde-sio) nel singolo Allievi B1, Federico

Beltrami (Flora) nel singolo Alllievi C, Matteo Ferrari (Baldesio) nel singolo Cadetti e nel doppio Master formato da Tamara Bernio (Flora) e Massimo Varesi (Bissolati). Bronzo per Gio-

vanni Manfredini (Baldesio) nel singo-lo Allievi C, per il quattro di coppia Cadetti della Baldesio di Lorenzo Bonetta, Michele Monfredini, Matteo Ferrari e Marco Brancaccio, per il doppio Cadetti di Francesco Cop-pola e Jacopo Murabito (Baldesio) e per il quattro di coppia Master del Flora di Samuele Bruschi, Alessandro Corni, Daniele Lattari e Paolo Pinardi.

RODINI OK A Piediluco ha preso il via il primo Meeting nazionale del 2015, appuntamento che compren-de la regata di alta qualificazione TRio 2016. Ieri la bissolatina Valentina Rodini ha vinto il doppio Pesi Leggeri con Eleonora Trivella ed è giunta 2ª nel singolo dietro a Elisabetta San-cassani per soli 14 centesimi. Risul-tati molto significativi.

Al centro il doppio Cadetti della Baldesio di Federica Cortesi e Marta Fortedi (Fotoline)

NUOTO

Alla Piscina Comunale di Riccione, nelle gare femminili dei Criteria Nazionali Giova-nili 2015, il Team Nuoto Lombardia è stato grande protagonista, conquistando 3 ori, 6 argenti, 6 bronzi. Ha contribuito al meda-gliere la tanto attesa Giulia Verona, con i successi nei 200 rana Juniores 99 e nella 4x100mi Cadette (insieme Federica Sarti Cipriani, Erminia Di Marzio e Lucrezia Ber-sanetti). Nei 200ra, come da pronostico, ha fatto il vuoto, migliorando con il crono di 2’25”47 di oltre due secondi la performance che valse a dicembre il titolo italiano asso-luto. «Ancora una volta Giulia ha dimostrato di essere un’atleta dall’enorme potenziale», ha affermato il presidente Gionatan Menga.

RUGBY Turno difficile nei playout di C1 per il Crema Rugby, impegnato domani al-le 15.30 a Cernusco.

Giulia Verona protagonistaanche ai Criteria Nazionali

Page 25: Settimanale Il Piccolo

di Fortunato Chiodo

lessandro Covi, promettente 16enne scalatore varesino, ex tricolore Esordienti, ingaggiato quest’anno nella formazione del CC Cremonese-Gruppo

Arvedi, guidato dal team manager Mas-simo Rabbaglio, ha provato a stracciare lo spartito della volata, scappando in salita, facendo così saltare i piani e tenen-do duro, è andato tutto solo a vincere il 41° Trofeo Comune di Gussago-Memorial Pietro Codenotti, riservato alla categoria Juniores, nel Bresciano con arrivo posto sulla salita. Tutto molto lineare lo svolgi-mento dei fatti: fughette di giornata su e giù per le montagne, allunghi avventati, poi tutti i migliori si affrontano sull’ultimo strappo della località Santissima, una fortezza di epoca medievale a conferire magia. Covi (già quarto all’esordio stagio-nale ad Albano Sant’Alessandro, nel Ber-gamasco) è stato bravo a controllare e a controllarsi e con una grande prova di lucidità, è volato via come un’allodola, dando lezioni a tutti e vincendo di 3” sul comasco Ottavio Dotti.

ORDINE D’ARRIVO 1) Alessandro Covi (CC Cremonese-Gruppo Arvedi), km

97 in 2h 22’05”, media/h 40,962, 2) Otta-vio Dotti (CC Canturino 1902) a 3”, 3) Andrea Cancarini (Sc Mazzano Oml), 4) Riccardo Donadello (Biringhello) a 5”, 5) Cristian Scaroni (Feralpi Monteclarense).

CONSONNI VINCENTE Simone Con-sonni, ventenne di Brembate Sopra (Bg), campione italiano Madison e Omnium su

pista, ha colto la sua prima affermazione stagionale nel 1° Gp Città di Perignano (Pisa) per Elite e Under 23 svoltasi in loca-lità La Meridiana. Il corridore del Team Colpack, diretto dagli ex professionisti Antonio Bevilacqua e Gianluca Valoti, allo sprint ha regolato il gruppo compatto, al termine di una gara veloce e combattuta

sul filo dei 44 chilometri orari, anticipando Marco Maronese (Zalf Fior) e Marco Corrà (Mastromarco-Nibali).

EXPLOIT DI MOSCON Prova di forza della Zalf Fior nel classico Gp San Giu-seppe per Elite e Under 23 a Montecas-siano nelle Marche e splendida vittoria di Gianni Moscon, che in dirittura d’arrivo anticipa il compagno Nicola Baggio e il promettente Filippo Ganna, al primo anno tra gli Under, con la maglia della Viris Maserati-Sisal Chiaravalli.

GIRO ROSA Un cronoprologo, 8 tappe e una crono individuale, il via da Lubiana, in Slovenia, il 3 luglio e chiusura a San Domenico di Varzo il 12. E’ in sintesi il 26° Giro Rosa, presentato alla presenza delle azzurre Elena Cecchini, campionessa ita-liana e Valentina Scandolara. Un’edizione molto impegnativa, che attirerà come sempre le migliori al mondo. Nel 2014 vinse l’olandesina volante Marianne Vos.

NIZZOLO VINCE A STRESA Prima vittoria stagionale per il brianzolo Gia-como Nizzolo della Trek Factory Racing del team manager Luca Guercilena e il direttore sportivo Adriano Baffi. Con una superba volata ha conquistato il Gp Rubi-netteria Nobili, gara hors-categorie per professionisti con partenza da Suno e

arrivo a Stresa. Sul traguardo ha prece-duto il bresciano Simone Ponzi (Sout-heast), che su questo stesso traguardo si era imposto l’anno scorso e nel 2011. Corsa velocissima, con un finale scop-piettante di Valverde e Rebellini, inghiotti-ti a una decina di chilometri all’arrivo.

L’IMBALPLAST SI PRESENTA Comin-ciano le prime sfide del calendario di ciclismo minore, quindi la musica comin-cia a suonare sulle pedivelle, le società hanno completato il numero dei tesserati e si apprestano a presentare il parco atle-ti per la stagione 2015. Stavolta tocca alla Società Ciclistica Imbalplast di Soncino di patron Sergio Alzani, ex professionista e cultore del settore giovanile, procedere alla presentazione ufficiale delle forma-zioni Esordienti e Giovanissimi, program-mata per oggi alle 14.30, presso l’azienda Imbalplast in via Milano a Soncino.

COPPA DONDEO E’ tutto pronto per la 68ª edizione della storica corsa, defini-ta come patrimonio sportivo della città è in calendario lunedì 6 aprile, giorno di Pasquetta. Al via gli Juniores, con parten-za ufficiosa da Cremona e il via ufficiale da Castelvetro Piacentino, con un percor-so che si snoda sulle colline piacentine e prevede il ritorno nella città del Torrazzo.

Colpo grosso di Alessandro CoviBella affermazione dello Junior del CC Cremonese-Gruppo Arvedi sul traguardo di Gussago

E’ tutto pronto per la 68ª edizione della Coppa Dondeo, riservata agli Juniores, in programma lunedì 6 aprile

ACICLISMO

L’arrivo vittoriosodi Alessandro Covi

Serie A ferma per gli impegni della Nazionale (stasera a Sofia con la Bul-garia per Euro 2016), che perde Mar-chisio: 6-7 mesi di stop per infortunio.

CLASSIFICA (28ª giornata) Juven-tus 67; Roma 53; Lazio 52; Samp-

doria 48; Napoli 47; Fiorentina 46; Torino 39; Milan 38; Genoa*, Inter 37; Palermo 35; Udinese*, Empoli 33; Sassuolo, Chievo Verona, Hellas Verona 32; Atalanta 26; Cagliari, Cesena 21; Parma** (-3) 9.

Marchisio koin Nazionale:7 mesi di stop

CALCIO SERIE A

Sport Sabato 28 Marzo 201525

CREMONA

Perché le auto invadonoil percorso ciclopedonale?

Egregio direttore, essendo uno dei tanti frequentatori del percorso ciclopedonale che parte da via Del Sale in prossimità delle Colonie Pa-dane, ho purtroppo constatato da alcune settimane il transito di autovetture e ci-clomotori nel tratto di argine che condu-ce in prossimità della foce del Morbasco (i veicoli, infatti, transitano sotto il viadot-to dell’A21). Tra l’altro, da alcuni mesi esiste una segnaletica stradale per “di-vieto di accesso, pista ciclabile chiusa, pericolo transito mezzi pesanti fino a fine lavori”, facendo riferimento ad un decre-to della Provincia di Cremona n. 9 del 20 gennaio 2015. Veramente di lavori nean-che l’ombra lungo tutto il tratto interes-sato, per cui il transito ciclopedonale avviene regolarmente, considerata la completa assenza di qualsiasi mezzo pe-sante e relativi scavi. In merito all’allegra presenza di autovetture e ciclomotori, non si venga a dire che si tratta di mezzi impegnati nell’ipotetico cantiere: una do-menica pomeriggio, dalle ore 15 alle 17, abbiamo incrociato almeno 4 automobili furbescamente in cerca di “utili scorcia-toie” ed a velocità non proprio moderata. A questo punto quali sono le conclusio-ni? Auto e ciclomotori continueranno a transitare liberamente e impunemente su questo percorso ciclopedonale, infi-schiandosene della presenza di pedoni e ciclisti? Sono più che convinto che i fan-tomatici lavori verranno ormai effettuati nel periodo di massimo utilizzo di questo argine, ma purtroppo è tutto normale. Infine, sono altrettanto convinto che par-lare di “nuove” piste ciclabili potrà certa-mente servire a fare bella figura, mentre alla stragrande maggioranza di pedoni e

ciclisti basterebbe che i percorsi esisten-ti fossero resi effettivamente e finalmente utilizzabili in condizioni di sicurezza. Se ne era discusso alcuni anni fa, ma poi il tutto è finito nel cassonetto della raccol-ta differenziata. Andiamo avanti così, lo spazio nei cassonetti non manca.

Francesco BadalottiCremona

***

INCENERITORE

L’opposizione rifugge argomentiseri e si concentra sull’assessore

Egregio direttore, qualche considerazione in merito all’ar-gomento inceneritore che sta occupan-do quotidianamente le pagine della stampa locale. Trovo la posizione del

sindaco e della Giunta perfettamente coerente con quanto scritto nel pro-gramma elettorale, che è diventato di fatto programma di governo della città: l’obiettivo è chiudere l’inceneritore. Cer-to, il percorso non è semplice e non può avere, per questo, tempi certissimi. Da-ti alla mano, l’inceneritore in questione si trova al penultimo posto in Lombardia quanto ad efficienza energetica, sia per il Piano regionale di gestione dei rifiuti, sia per lo studio di Arpa Lombardia. Ci sono ovviamente altri parametri da va-lutare, come quello della salute dei cre-monesi o quello dei costi; ma a chi si domanda quanto costi spegnere l’ince-neritore, chiederei se sa quanto costi mantenerlo in funzione e continuare a spendere per manutenzione e ammo-dernamento per decenni, come abbia-mo fatto in questi anni. In ogni caso,

come ha già ampiamente ripetuto il sin-daco, si aspettino i risultati delle com-missioni di lavoro che sono state costi-tuite per una valutazione dei costi e dei tempi e per la definizione di un serio pia-no industriale. Ma l’opposizione rifugge da argomenti seri e si concentra sull’as-sessore Manfredini, oggetto di un furi-bondo attacco con relative e reiterate richieste di dimissioni, per parole che avrebbe pronunciato nel corso di una telefonata con il presidente di Aem Ge-stioni, Zamboni. Parole appuntate o for-se registrate ( sarebbe molto grave) dal-lo stesso Zamboni, comunque carpite in una conversazione telefonica priva di ogni rilevanza al di fuori del contesto di un confronto politico. Questo chiarisce bene il carattere e lo spessore politico di questa minoranza, che preferisce alzare polveroni intorno al nulla, anziché porta-

re avanti un confronto serio su un tema di grande rilevanza per i cittadini

Mariella LaudadioCremona

***

INCENERITORE/2

Alle fine ognuno resteràsulle proprie convinzioni

Egregio direttore, ho seguito in loco il 25 marzo la commis-sione trasparenza sul caso dell’assesso-re Manfredini, molte parole, tante allusio-ni, pochi i fatti concreti certificabili con prove inconfutabili, che tradotto significa che ognuno resta nelle proprie consoli-date convinzioni. L’unico che potrebbe risolvere la querelle è Zamboni, testimo-niando pubblicamente a suo rischio e pericolo la versione dei fatti, ma presumo che molto probabilmente tirerà i remi in barca e si dedicherà con maggior impe-gno e vigore alle sue farmacie, perché è consapevole che attaccare la politica po-trebbe ritorcersi contro. Dimenticavo, la difesa d’ufficio della Manfredini, da parte dell’avvocato Gagliardi, mi ha fatto veni-re il latte alle ginocchia: probabilmente l’avvocato, che da oltre 40 anni è nelle istituzioni, pensava di essere in un tribu-nale e non in una commissione, che per statuto è gestita dalla minoranza. Riten-go la sua arringa poco convincente, an-che perché tra l’altro contestava il presi-dente Ventura in merito alle modalità di richieste di chiarezza sull’operato della Manfredini e ciò non è ammissibile in un contesto democratico, visto che le ri-chieste della commissione trasparenza sono semplicemente richieste che non obbligano ad una risposta, lasciando all’interessato la facoltà di aderirvi o co-me da regolamento di non rispondere.

Elia SciaccaCremona

Finalmente i nodi sono arrivati al pettine. La Corte Costituzionale con sentenza n. 37 del 17 marzo scorso ha infatti dichiarato l’illegittimità della legge sanatoria del 2012 con cui erano state convalidate le nomine dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate a ruolo di dirigenti senza però aver superato un pubblico concorso, così co-me prescritto dall’art. 97 del-la nostra Costituzione (“agli impieghi nelle pubbliche am-ministrazioni si accede me-diante concorso”). Si tratta dello scandalo dei falsi diri-

genti secondo cui ben 767 funzionari (su un totale di 1143) dell’Agenzia delle En-trate avrebbero acquisito la carica di dirigente senza un pubblico concorso e avreb-bero firmato gli atti fiscali senza averne i poteri. Ci si chiede ora che valore hanno gli avvisi di accertamento firmati da personale privo di poteri e le conseguenti car-telle esattoriali emesse da Equitalia sulla scorta di tali atti. L’orientamento maggio-ritario sino ad oggi sposato dalla Cassazione sul punto

parla chiaro: detti atti sono del tutto inesistenti. In buo-na sostanza, l’atto firmato da un soggetto privo dei po-teri, configura una causa di inesistenza, che è, tra tutti i vizi, la categoria più grave e insanabile. L’inesistenza può essere fatta valere in ogni stato e grado del giudizio e anche d’ufficio. Ciò significa che la possibilità di fare ri-corso per inesistenza dell’at-to non è soggetta ad alcun termine prescrizionale e dunque potrà essere avan-zata in qualsiasi momento.

Inoltre, anche chi ha già in-trapreso il ricorso per altre contestazioni potrà sempre allargare il tema della deci-sione anche al difetto di po-tere del dirigente. Così come potrà fare ricorso anche chi ha chiesto o ha già avviato una rateazione.

*Avvocato Stabilitodel Foro di Milano

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

Falsi dirigenti:la sanatoriaè illegittima

Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected] & Opinioni

(F.C.) Potremmo fare un copia-incolla degli arti-coli sfornati negli ultimi anni. Potremmo rimandare pari pari le stesse immagini e le stesse interviste. Chi ancora nutrisse speranze diverse, farebbe bene a rassegnarsi: la Sanremo, anche la numero 106, è ormai il campionato mondiale dello sprint. Stavolta ci hanno negato pure il thriller del Poggio. Lì, soli-tamente, andavano in scena le speranze, i sogni, le illusioni. Per i tifosi, lo spettacolo. L’idea cioè che qualcuno comunque potesse rompere il format del volatone, andandosene via sull’ultima rampa e but-tandosi giù come un kamikaze, fino al traguardo di

via Roma. Niente, basta un valoroso Paolini (38 an-ni, medaglia alla carriera) a bloccare tutte le velleità e tenere al suo fianco il finisseur Kristoff, allineato e coperto. Poca roba, davvero poca roba il Poggio 2015 e la Classicissima Sanremo è stata la più mo-scia del terzo millennio. Qualcosa di meglio solo in discesa, con gli specialisti (Gilbert, Ciolek, Stybar e l’iridato Kwiatkowski ), pronti a scatenarsi, salvo però vederli poi tutti accostati sulla gomma piuma

del guard rail. Il resto secondo schema fisso, tutti puntuali a recitare la propria parte: a Pozzato man-ca sempre una carta per fare scopa, a Sagan man-ca sempre un po’ di umiltà per essere fenomeno, a Degenkolb non manca più niente per essere com-pleto del settore. Le uniche voci fuori dal copione riguardano per una volta la bella Italia dei giovani, con quel quinto posto di Niccolò Bonifazio e con Davide Cimolai (ottavo) ad aprire le fantasiose ipo-

tesi future. Tirando le somme, una Sanremo co-munque da voto sei, non di più. Non una Sanremo da strizzare le coronarie. Però patti chiari e amicizia lunga: lo spettacolo fiacco non serve ai soliti noti per riavviare la stucchevole dibattito sul percorso. Alla fine la 106ª edizione è stata vinta dal tedesco Jonh Degenkold, velocista di grandissimo talento. Alle sue spalle il norvegese Kristoff, vincitore un an-no fa e l’australiano Matthews. Primo italiano, co-me detto, il giovanissimo Niccolò Bonifazio, solo 21 anni, il più giovane di tutti, nato non sotto un cavo-lo, ma ai piedi della Cipressa.

Il solito sprint ha deciso la Milano-Sanremo

Il clou della 33ª giornata si gioca al sabato: Bologna-Livorno e Spezia-Pe-scara alle 15, Vicenza-Carpi alle 18. Domani c’è il derby Frosinone-Latina.

CLASSIFICA (32ª giornata) Carpi 62; Bologna (-1) 53; Vicenza 51; Fro-

sinone 48; Avellino, Spezia 49; Pescara, Livorno 47; Perugia 46; Virtus Lancia-no 43; Bari 41; Virtus Entella 40; Mode-na, Cittadella, Pro Vercelli, Trapani 38; Latina 37; Ternana 36; Crotone 35; Catania 32; Brescia (-6), Varese (-4) 27.

Vicenzaall’assaltodel Carpi

CALCIO SERIE B

Page 26: Settimanale Il Piccolo

dalla redazione

è grande attesa per la prima edizione del-la rassegna “Cremona jazz”, che l’auditorium Giovanni Arvedi del

Museo del Violino ospiterà dal 16 aprile al 13 maggio 2015. Rassegna nata con l’obiettivo di riportare nel-la città di Stradivari un genere musi-cale che ormai da troppo tempo non trovava una sua collocazione precisa. Cremona è la città della musica per eccellenza e non poteva mancare un importante appuntamento come que-sto. In programma cinque date con i più grandi nomi nel mondo del jazz: il primo sarà con Renzo Arbore, per-sonaggio popolarissimo della televi-sione e della radio italiana, direttore di Umbria jazz, musicista e da sempre scopritore di nuovi talenti. Si presen-terà all’Auditorium con “Sugarpie and the Candymen”, un gruppo di giova-ni musicisti specializzati nel genere swing, che darà il via in modo leg-gero e goliardico a tutta la manife-stazione. In cartellone anche Ferenc

Snétberger, fra i più apprezzati musi-cisti europei, il collegamento perfet-to tra la tradizione e il moderno. Con il quartetto d’archi Nàdor String Quartet, che lo accompagna, troverà nell’Auditorium del Museo del Violino la sua casa naturale, dove si viagge-

rà tra note classiche e puro jazz. Luca Filastro, che avrà l’onore di aprire la serata di Ron Carter Trio, è la scelta che Archtop Jazz Guitar ha fatto per rappresentare tutto il movimento di giovani musicisti italiani, già afferma-ti e talentuosi che cercano una gran-

de platea per dimostrare un fermento in crescita. Suonerà nello stile dello swing anni ’30, in un collegamento temporale con la nascita del jazz. Ron Carter è il colosso della storia del jazz, con 2500 dischi al suo attivo, oltre ad aver suonato ed inciso con tutti i più grandi della seconda metà del ’900, Miles Davis, John Coltrane, Bill Evans, ecc. Ma con lui, non da meno, il piani-sta Donald Vega e il maestoso Russell Malone alla chitarra, che tantissimi appassionati potranno apprezzare dal vivo. John Scofield, chitarrista famo-sissimo non solo nell’abito jazzistico, il 30 aprile (giornata internazionale dell’Unesco per il jazz), rappresente-rà la “città del Torrazzo” nel mondo , quando in contemporanea, nelle prin-cipali città, si svolgeranno concerti per rendere omaggio al jazz. Dianne Reeves, infine, è la voce del jazz per il 2015. A lei il compito di regalare un sommo esempio del genere vocale, sulle orme delle grandi “signore del jazz”. Nella sua formazione, ci sono Romero Lubambo, chitarrista brasilia-no d’eccezione e Greg Hutchinson, fra i più riconosciuti virtuosi della batteria.

C’dalla redazione de platea per dimostrare un fermento

Il grande jazz fa tappa al Museo del ViolinoDal 16 aprile al 13 maggio appuntamento con la prima edizione di “Cremona jazz”

&&&Cultura SpettacoliIl mito di Marco Pantani è protagonista martedì

31 marzo (ore 21) al Teatro Ponchielli. “Pantani” di Marco Martinelli è uno spettacolo complesso, un atto d’amore verso il ciclismo degli eroi, degli uomi-ni imprevedibili e sventurati, capaci di scattare su

tornanti sfiancanti, di cadere e rialzarsi, di sognare, perdersi e troppo fragili, di lasciarsi precipitare. La ricostruzione di fatti controversi e di emozioni ci mette a confronto con il nostro bisogno di miti e con la loro sfaccettata, esposta ambiguità.

“Pantani”martedì seraal Ponchielli

E’ arrivata “L’ora del Rosario”. Stasera e domani, sempre alle 21, il Teatro Ponchielli di Cremona ospita il nuovo spettacolo di Rosa-rio Fiorello. Lo showman torna sul palco, in una dimensione teatrale, con un nuovo spet-tacolo che, come lui stesso ha dichiarato, sarà analogico, fatto di puro intrattenimen-to. Aneddoti, racconti, gag e buona musi-ca sono gli ingredienti di “L’ora del Rosario”, che, in perfetto stile Fiorello, darà ampio spa-zio anche alle consuete improvvisazioni. Sul palco con Fiorello ci sarà la band diretta dal maestro Enrico Cremonesi ed un trio voca-le scoperto durante "Fuori programma", la sua trasmissione radiofonica su Radio Uno. Uno spettacolo dello stesso Fiorello, scrit-to con Francesco Bozzi, Claudio Fois, Pie-ro Guerrera, Pierluigi Montebelli e Federico Taddia. «E’ uno spettacolo che definirei ana-logico, incentrato sull’umanità, sull’improvvi-sazione: non mancheranno le parti cantate, il pubblico si deve preparare ad essere coin-volto e gli argomenti saranno a 360°, escluso uno: la politica che verrà quasi estromessa dallo show». Una cosa xertamente non man-cherà: il diverimento del pubblico. La regia è di Giampiero Solari.

Fiorello al Ponchiellicon L’ora del Rosario

«Crediamo nel valore di destinare uno spazio museale specifico ad un orgoglio della nostra storia, quello musicale». Con queste parole l’assessore al Turismo Matteo Piloni ha presentato alla dottoressa Beatrice Bentivoglio Ravasio, funzionaria della dire-zione regionale per i beni culturali e pae-saggistici della Lombardia, il futuro degli spazi della nuova sezione museale in fase di allestimento presso il Centro culturale Sant’Agostino a Crema. «Approfittando di questa occasione, si valuterà nel frattem-po anche una rimodulazione di alcuni spa-zi espositivi resi disponibili dalle operazioni in corso che possano valorizzare, ad esem-pio, la pinacoteca del museo. Nuovi percorsi museali, quindi, che attraverso un migliora-to contenuto scientifico ed espositivo pun-tano ad un maggiore coinvolgimento emo-tivo del visitatore, per aiutarlo a conoscere, approfondire e divertirsi».

Presentati i lavoria Sant’Agostino

di Tiziano Guerini

Rassegna concertistica “Cit-tà di Crema” in due appuntamen-ti. Domani sera, alle ore 21 al tea-tro San Domenico, è in program-ma l’omaggio alla città con l’orga-no ibrido Tamburini: Klavier Project, concerto a tre tastiere con Cesare Picco. L'esecutore si è caratterizza-to come compositore di una musi-ca personalissima fra jazz, classi-ca e moderna. Ha al suo attivo pre-stigiose collaborazioni musicali con Naseer Shamma, Giovanni Hidal-go, Edmar Castaneda, Nino Josele, Vasilis Saleas, Miles Jaye, Giovanni Sollima, Hajime Mizoguchi, Markus

Stockhausen, Yukimi Nagano, Take-to Gohara e italiani quali Andrea Bocelli, Luciano Ligabue, Giorgia, Samuele Bersani, Pacifico, Carlo Fava e Pierpaolo Capovilla. Mer-coledì 1º aprile, poi, “Piano & Mor-gan For 2”, viaggio spazio-tempo-rale nella musica. Al pianoforte Bru-no Santori, all’organo Alessandro Lupo Pasini. Bruno Santori è diret-tore d’orchestra, nonché composi-tore ed arrangiatore di fama inter-nazionale. Ha diretto le più impor-tanti orchestre europee. Alessandro Lupo Pausini, apprezzato esecutore sia di pianoforte che d'organo, è il direttore dell'Istituto civico musica-le “Folcioni” di Crema.

Doppio appuntamento con il “Città di Crema”Domani alle 21 al San Domenico la rassegna concertistica propone esibizioni d’autore

Domani mattina, alle ore 11 all’Auditorium Arvedi del Museo del Violino, appuntamento musicale con “C’è Cherubini nell’aria”, con il Conservatorio di musica “Luigi Cherubini” di Firenze. Protagonisti il Be-Flat Saxophone Quartet e Le Fisarmoniche del Conservatorio di Firenze. Il Be-Flat Saxophone Quartet nasce all’interno della classe di saxofo-no del ConservatorioCherubini di Firenze, sotto la guida del maesstro Roberto Frati. Si esibisce fre-quentemente nelle stagioni concertistiche organiz-zate dal Conservatorio, collaborando tra le altre cose con la galleria di Palazzo Strozzi, la bibliote-

ca delle Oblate e con la Provincia di Firenze per il progetto “Musica insieme”. Ha inoltre rappresen-tato il Conservatorio a “Uno mattina” sulla Rai. Recentemente ha ottenuto il primo premio nell’edi-zione 2013 del concorso musicale Città di Firenze “Premio Crescendo” (sezione di musica da came-ra) e contribuito alla stagione concertistica del Teatro Metastasio di Prato.

L’ensemble “Le Fisarmoniche del Conservatorio di Firenze” si è costituito nel 1994, su iniziativa del maestro Ivano Battiston, docente di fisarmonica presso l’anzidetto istituto dove, nel 1993, è stata

fondata la seconda cattedra di fisarmonica italia-na. Scopo primario della formazione è quello di divulgare la letteratura fisarmonicistica d’insieme, anche con altri strumenti. Il gruppo si avvale tal-volta del contributo di studenti di altre discipline e collabora con i compositori. “Le Fisarmoniche del Conservatorio di Firenze” hanno tenuto concer-ti a Firenze, Scandicci, Modena, Cortona, Reggio Emilia, Milano, Mantova, Cesenatico e in Francia, a La Courneuve, per il progetto “Suona Italiano”. L’ensemble è stato premiato al Concorso nazionale “Riviera della Versilia 1995” di Camaiore.

Appuntamento musicale domani mattina con “C’è Cherubini nell’aria”

Renzo Arbone

Cesare Picco

Stasera alle ore 22, nella sede dell’associazione “Alice” in via Cappi 22 a Castelleone, sarà la volta di un doppio live di grande energia con i Surgical Beat Bros (nella foto), con il duo Sdang! in apertura. Il progetto Surgical Beat Bros nasce dall’incontro tra due dei musi-cisti più versatili del panorama italiano: Antonio Zitarelli e Fabio Recchia. Il big bang prodotto dalla collisione del drumming nervoso e potente di Zitarelli e dell’elet-tronica, crea una miscela da pista da ballo tecnologica e surreale. Il progetto Sdang! invece è da ricondurre a Nicola Panteghini (chitarra) e Alessandro Petrol Pedretti,

batterista e session man. Domani alle 16, infine, scatta il secondo appuntamento con la mini-rassegna prima-verile per i più piccini dal titolo “Un té di matti”. Quattro spettacoli per quattro compagnie conosciute e ama-tissime dal pubblico dei giovanissim. Lo spettacolo in programma è “Rocky Mountains” degli attori-clown Alessandro Caproni e Manlio Casali (Teatro di Battaglia). Clownerie, acrobazie, interazioni col pubblico, lezio-ni di sicurezza d’alta montagna, vengono miscelate in un sentiero di conoscenza, mentre le vette assistono pazienti alla travagliata camminata dei due artisti.

Doppio live di grande energia stasera ad “Alice”

RosarioFiorello

Il Comitato locale Inter-national Police Association di Crema, nel quadro del-le proprie iniziative culturali, intende celebrare il centena-rio della Prima Guerra Mon-diale organizzando un con-corso fotografico a premi, riservato agli studenti del-le scuole secondarie supe-riori di Crema. Il concorso

si pone l’obiettivo di sensi-bilizzare i giovani studenti all’elaborazione di un’imma-gine fotografica “creativa” che rappresenti la “Grande Guerra”, tramite scenogra-fie o post produzione dello scatto fotografico.

La mostra fotografica e la premiazione delle prime tre fotografie classificate si svolgeranno a Crema il 26 settembre 2015, presso il Teatro San Domenico. L’in-vio del materiale si può effet-tuare a partire dalla fine di

marzo e fino al 30 giugno 2015. Potranno partecipa-re liberamente e gratuita-mente gli alunni delle scuo-le secondarie superiori di Crema, individualmente o in gruppi di lavoro.

L’iscrizione è consenti-

ta esclusivamente attraver-so la compilazione dell’appo-sito modulo che dovrà esse-re firmato (per i minorenni sarà necessaria la firma di un genitore) e completato in ogni sua part ed essere invia-to alla segreteria organizzati-va, a Crema presso lo Studio fotografico Massimo Dordo-ni, via Francesco Donati 4.

Concorso fotografico sulla Grande Guerra

E’ iniziata la scorsa settimana è rimarrà aperta al pubblico fino a domani, presso la Pro Loco di Crema - in piazza Duomo - la mostra di pittura e scultura dell’artista cre-masco Pietro Giovanni Giovanetti. Si tratta di circa 25 quadri e una decina di sculture che ben illustrano sia l’ispirazione che l’abili-ta manuale di Giovanetti, che del resto è ben noto al pubblico cremasco dal momento che diverse sue opere si trovano in diversi spazi pubblici e privati della città e del circonda-rio. Giovinetti ha esposti per la prima volta nel 1971 dopo essere stato allievo di Luigi Oneta ed aver frequentato gli studi dei pittori Ugo Bacchetta e Libero Vizzini. Sue opere si trovano ad Abbadia Cerreto, a S. Bernardino di Crema, a Capergnanica e nel Milanese a Seregno. Giovinetti è attualmente insegnante di disegno in comunità di ragazzi.

Pietro Giovanettiespone a Crema

BrunoSantori

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Speciale Piccoli AnimaliSabato 28 Marzo 201528on l'arrivo della pri-mavera è anche il momento di far con-trollare i propri ani-mali domestici, so-

prattutto se, dopo il periodo di riposo invernale, ricominciano a fare vita all'aria aperta.

Fondamentale è impegnarsi nel fare i dovuti vaccini, oppure i richiami degli stessi. Quando si iniziano le vaccinazioni nei cuc-cioli e nei gattini si devono ese-guire più richiami, rispetto agli adulti, perché negli animali di po-che settimane di vita sono pre-senti gli anticorpi trasmessi dalla madre, che potrebbero inattivare il virus vaccinale, bloccandolo prima che riesca a stimolare una risposta immunitaria attiva da parte del cucciolo.

Se si trova o si adotta un ani-male del quale non si conosce lo stato vaccinale è più prudente vaccinarlo, anche non sapendo se è già stato vaccinato in prece-denza. Un vaccino in più è prefe-ribile al rischio di contrarre una grave malattia infettiva. Poiché due successivi vaccini vanno somministrati ad almeno tre set-timane di distanza per essere ef-ficaci, è sufficiente attendere questo periodo di tempo per evi-tare interferenze vaccinali e an-nullare l’efficacia del vaccino.

Nei cuccioli e nei gattini, so-prattutto dopo la prima vaccina-zione, si può verificare una febbre leggera e un malessere transito-rio, della durata di uno o due gior-ni, che raramente richiedono trat-tamento. Questa reazione è nor-male e passa lascianto il cucciolo tranquillo al caldo.

IL CANELe vaccinazioni di base nel ca-

ne comprendono quattro malat-tie: gastroenterite virale (parvovi-rosi canina), cimurro, epatite vira-le, leptospirosi.

Ogni cucciolo va vaccinato a partire da 6-8 settimane di età, ricevendo almeno 3 vaccini a in-tervalli di 3-4 settimane. L’ultima dose deve essere somministrata a 14-16 settimane. Il richiamo

successivo è dopo un anno, e quindi periodicamente per tutta la vita. Se si inizia a vaccinare un cane già adulto, si somministrano due vaccini a distanza di 3-4 set-timane, proseguendo poi annual-mente.

Di solito si impiega un vaccino che contiene tutte le malattie (detto tetravalente), tranne nei cuccioli di meno di 8 settimane, in cui si impiegano vaccini senza leptospirosi.

Nel caso il cane venga portato

all’estero, o alle mostre canine, è obbligatoria la vaccinazione con-tro la rabbia, che si può effettuare dopo i 3 mesi di età. I richiami successivi sono annuali. In caso di necessità, il vaccino contro la rabbia può essere somministrato contemporaneamente a quello tetravalente o a quello contro la leptospirosi. Dal punto di vista legale, per essere considerato valido il vaccino contro la rabbia deve essere stato somministrato almeno da un mese.

Le cagne gravide non devono essere vaccinate perché ciò può danneggiare i feti. È invece molto importante che la cagna sia vac-cinata prima della gravidanza, perché possa trasmettere ai pic-coli gli anticorpi che li proteggono passivamente nelle prime setti-mane di vita, le più critiche. Le malattie virali sono infatti partico-larmente gravi nei cuccioli di po-che settimane d età, in cui si os-servano le percentuali di mortali-tà più elevate in caso di malattia.

IL GATTOLe vaccinazioni di base che si

effettuano nel gatto sono contro importanti malattie virali: infezio-ne da herpesvirus, infezione da calicivirus, gastroenterite virale.

Secondo i casi, si può effettua-re anche la vaccinazione contro la leucemia felina. Poiché a diffe-renza delle altre tre malattie la leucemia felina si trasmette es-senzialmente per contatto diretto con gatti infetti (con la saliva), può essere superfluo vaccinare i

gatti che vivono esclusivamente in casa, se non hanno contatti con gatti positivi.

I gattini si vaccinano per la prima volta intorno ai due mesi di età, con un richiamo dopo circa tre settimane. I gatti adulti si vac-cinano una volta all’anno. Si può utilizzare un vaccino unico che copre contro tutte queste malat-tie. Prima di eseguire la vaccina-zione contro la leucemia felina è consigliabile eseguire prima il test di controllo per verificare che il gatto non sia già infetto, perché questo renderebbe inuti-le la vaccinazione. Inoltre, es-sendo una malattia tanto diffusa, è importante sapere se il gatto è infetto oppure no. Questa pre-cauzione è utile soprattutto nei gatti che escono all’aperto, che possono avere avuto contatti con animali positivi. Il gatto va obbligatoriamente vaccinato contro la rabbia se deve essere portato all’estero o alle mostre feline. Negli altri casi, questa vaccinazione non si effettua di routine. Il vaccino può essere ef-fettuato a partire dai tre mesi di età, con successivi richiami an-nuali. Dal punto di vista legale, per essere considerato valido il vaccino contro la rabbia deve essere stato somministrato al-meno da un mese.

La vaccinazione è controindi-cata nelle gatte gravide, perché può causare danni ai feti. È inve-ce molto importante che la gatta sia vaccinata prima della gravi-danza, perché possa trasmette-re ai piccoli gli anticorpi che li proteggono passivamente nelle prime settimane di vita, le più critiche. Le malattie virali respira-torie e la gastroenterite virale sono infatti particolarmente gra-vi nei gattini di poche settimane d età, in cui si osservano le per-centuali di mortalità più elevate in caso di malattia.

C Il vaccino, una profilassi fondamentaleCon l’arrivo della primavera è bene tenere controllati i propri amici a 4 zampe, soprattutto se ricominciano a fare vita all’aria aperta

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di Giulia Sapelli

ta diventando una vera e propria emer-genza quella del con-sumo di bevande al-coliche in maniera in-

discriminata, soprattutto tra i giovani. A denunciarlo è l'utimo rapporto sul consumo di alcol in Italia, presentato nei giorni scorsi al Parlamento.

Il nostro Paese, negli ulti-mi dieci anni, ha registrato un progressivo cambiamento dei comportamenti di consumo di alcol - spiegano gli esperti -. Appare infatti sempre meno diffuso il tradizionale modello di consumo basato sull’assunzio-ne quotidiana di vino durante i pasti che tuttavia persiste nella popolazione adulta e anziana, mentre si consolida il consu-mo occasionale e al di fuori dei pasti. Continua ad essere una criticità il fenomeno del binge drinking soprattutto nella po-polazione più giovane.

Nonostante i cambiamenti emergenti nei modelli di con-sumo, l’Italia occupa una po-sizione migliore rispetto a molti Paesi europei, anche di ambito mediterraneo. Infatti, secondo i più recenti dati del Who-Hfa Database, aggiornati all’anno 2010, il consumo medio pro capite di alcol puro in Italia è pari a 6,10 litri nella popola-zione al di sopra dei 15 anni di età, valore ormai vicino a quello raccomandato dall’Oms ai Pa-esi della Regione europea per l’anno 2015 (6 litri l’anno per la popolazione al di sopra dei 15 anni e 0 litri per quella di età in-feriore). Il valore del consumo annuo pro capite di alcol puro rilevato in Italia per il 2010 (6,10 litri) appare tra i più bassi regi-strati nella Regione europea, dove il valore medio è di 9,82 litri e solo Georgia, Armenia e Turchia presentano valori infe-riori a quelli dell’Italia.

Tuttavia si evince la necessi-

tà di mantenere alta l’attenzio-ne soprattutto per i modelli di consumo di alcol più rischiosi per la salute (consumo abituale eccedentario e binge drinking) e in particolare per gruppi spe-cifici di popolazione più a ri-schio (giovani e anziani).

Nel decennio 2003-2013 l’Istat ha rilevato la diminuzio-ne della quota di consumato-ri totali – almeno una bevanda alcolica su base annua -, la di-minuzione della quota di con-sumatori giornalieri, l’aumen-to dei consumatori occasiona-li, l’aumento dei consumatori fuori pasto.

Nel 2013 ha consumato al-meno una bevanda alcolica cir-ca 34 milioni e 644 mila perso-ne, con una prevalenza note-volmente maggiore tra i maschi rispetto alle femmine; mentre beve quotidianamente circa 12 milioni e 300 mila persone, an-che in questo caso con una netta prevalenza dei maschi ri-spetto alle femmine. Rispetto all’anno precedente la quota complessiva dei consumatori si presenta in lieve calo.

Il consumo fuori pasto è pro-gressivamente aumentato dal

2003 al 2013, e nel 2013 ha ri-guardato circa 14.000.000 per-sone. Rispetto al 2012 si osser-va una sostanziale stabilità del fenomeno sul totale della po-polazione considerata. Se tut-tavia osserviamo il fenomeno per classi di età, risulta eviden-te che il consumo fuori pasto è soprattutto diffuso tra i giovani (18-24 anni) e i giovani adulti (25-44), che lo adottano spes-so nell’ambito di occasioni e contesti legati al divertimento e alla socializzazione. Preoccu-pante invece è la crescita negli ultimi dieci anni del consumo fuori pasto tra le femmine, tale crescita si è verificata in tutte le fasce di età. Come detto, il fenomeno che ormai desta pre-occupazione, soprattutto per i più giovani, è il cosìddetto bin-ge drinking, che comporta l’as-sunzione di numerose unità al-coliche al di fuori dei pasti in un breve arco di tempo, con gravi rischi per la salute e la sicurez-za non solo del singolo bevito-re ma anche dell’intera società. Nel 2013 i binge drinkers rap-presentano complessivamente il 6,3% della popolazione di 11 anni e più, il 10,4% tra i maschi

e il 2,5% tra le femmine, in leg-gero calo rispetto al 2012. Il fe-nomeno del binge drinking negli ultimi anni (2010-2013) mostra pertanto una interruzione del trend in crescita che era in at-to a partire dal 2003. Tuttavia è importante rilevare che, al con-trario, nella fascia di età 18-24 anni maggiormente interessata a questo genere di consumo, il dato del 2013 è leggermen-te superiore rispetto al 2012, il fenomeno continua ad interes-sare soprattutto i maschi di 18-24 anni.

Occorre monitorare con at-tenzione anche la popolazione di età inferiore ai 18 anni, per la quale la legge stabilisce il divie-to di vendita e di somministra-zione delle bevande alcoliche in considerazione dei gravi dan-ni causati dall’alcol nell’orga-nismo dei giovanissimi, da ciò si deduce che i giovani di età inferiore ai 18 anni che consu-mano anche una sola bevanda alcolica durante l’anno presen-tano un comportamento a ri-schio nel consumo di alcol. Per quanto detto, anche se nella fa-scia d’età 11-17 anni si riscon-tra una riduzione della percen-tuale totale sia del fenomeno “consumo giornaliero non mo-derato” (ovvero: consumo abi-tuale eccedentario) tra il 2012 ed il 2013, sia del fenomeno del “binge drinking”, tuttavia è as-solutamente rilevante il dato ri-portato da fonte ISTAT riguardo al fenomeno correlato ad alme-no un comportamento di con-sumo a rischio che vede nella fascia di età 11-17 anni un va-lore del 10,2% (11,7% maschi e 8,5% femmine), valore che do-vrebbe tendere allo zero.

La popolazione di età com-presa tra i 65 e i 74 anni è a ri-schio soprattutto per il consu-mo giornaliero non moderato ovvero abituale eccedentario, per la quale tali modalità di as-sunzione di bevande alcoliche è quella largamente prevalente.

Il nostro Paese tuttavia è uno di quelli in cui il consumo medio pro capite è tra i più bassi d’Europa

SConsumo di alcol, abitudini sempre peggiori

di Ermanna Allevi Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

Gentilissima Naturopata buongiorno e complimenti per la sua rubrica che leggo sempre con grande attenzione. Vo-levo chiederle: come si fa a volersi bene? Sento sempre di-re che bisogna volersi bene, che è fondamentale, c'è una tecnica? Cosa significa volersi bene? grazie Carlo

E' possibile voler bene a qualcuno o a se stessi per dovere?

Se ci si deve pensare, se si devono fare degli sforzi, vuol dire che si tratta di un obiettivo mentale, ideologico, cervellotico. pretendere di far esistere un'emozione che per sua natura può essere solo spontanea porta ad una finzione, a recitare un sen-timentalismo di facciata, a trattare noi stessi come oggetti deli-cati per cui avere cure e buone maniere. Volersi bene vuol dire semplicemente essere alleati con se stessi, vuol dire rivolgere uno sguardo su di sé senza pensieri, guardarsi, osservarsi, sta-re accanto alle emozioni, ai ricordi, accogliendo e osservando, senza giudicare, senza quel buonismo che impedisce di diven-tare grandi. Spesso l'identità di una persona è deformata da vec-chi schemi mentali, da pesanti fardelli di pensieri, bisogna sape-re che siamo in continuo rinnovamento e questo rinnovamento è una sorgente inesauribile e se si impara a starle accanto, ad esserne alleato e non nemico o giudice, si imparerà il significa-to del volersi bene.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] Oppure a: [email protected]

• Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema in via Castello 12 e telefonando al 388 9037275.

FILI DI SOSPENSIONE PER IL RINGIOVANIMENTO DEL VISO

CUP Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12, a fianco del

Centro Prelievi, prospiciente Largo PrioriOrari di apertura al pubblico:

lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato,

il sabato dalle 8.00 alle 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile

telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP

Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi

come indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICAsecreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)

Dove: Poliambulatori, piano Terra.Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare

contattare la segreteria dell’Anatomia Patologi-ca dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

Consegna campioni istologici e citologiciLa consegna dei campioni citologici urinari è

prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;

per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).

RADIOLOGIA dDove: piano 1, corpo H (ala destra).

TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde

Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.

Tel: 0372 405760. Angiografia

Le prenotazioni vanno effettuate di persona.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo

biennale Asl Cremona (45-69 anni)Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata

al CUP dell'Asl 800 318 999.Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati,

ecografieDove: piano 1, corpo M.

Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614.

Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata

di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o

ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso)

corpo M, monoblocco ospedaliero.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVORO:Visite specialistiche di medicina del lavoro

Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente

presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro),

monoblocco ospedaliero.Orari: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento

diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening

delle complicanze croniche).Per le prime visite è preferibile che

la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente

da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia

o dello specialista.Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.

Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30.

Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio delle terapie anticoagulanti.

previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663.

Dove: Presso la palazzina del CupOrario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIATest di tolleranza al lattosio e patch test

Accesso con impegnativa del medico curanteLe prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì,

dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione

10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE:

Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi

emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.

Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461

dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco

ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783

da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.

MEDICINA LEGALEPrenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco

ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: settimo piano a sinistra.

Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente

agli stessi orari al numero 0372 405409.

ONCOLOGIA MEDICADove: Piano 4 ala Destra Prenotazione i

n reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.

Tel: 0372 405248.

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9 La prenotazione

può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330

dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare

lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero

di telefono: al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

Da giovedì 2 aprile le attività del Centro di Allergologia aziendale verranno trasferite al 2 piano (lato destro) del monoblocco ospedalie-ro (corpo G). Le attività si svolgeranno come da programma nella nuova sede, senza alcu-na variazione.

Lo spostamento del Centro allergologico all’interno del monoblocco dell'ospedale ren-de estremamente più comodo l'accesso dell'utenza, permettendo inoltre una maggio-

re articolazione e vicinanza con tutti gli altri specialisti che possono essere coinvolti in una diagnosi differenziale allergologica.

Il Centro Aziendale per l'allergologia eroga tutte le prestazioni necessarie per la diagnosi e terapia delle malattie allergiche. Particolare attenzione viene posta nelle allergie respirato-rie, vengono affrontate anche le problematiche cutanee e gastroenterologiche con la fattiva collaborazione delle rispettive unità operative

di riferimento.Procedure di eccellenza sono quelle rivolte

alla diagnosi e alla cura delle allergie al veleno degli imenotteri (vespa, ape ecc) e la conse-guente terapia iposensibilizzante. Altro capito-lo di estremo interesse è la diagnosi di allergia ai farmaci, che può creare molti problemi nel-la cura dei pazienti. Del tutto recentemente so-no stati trattati anche i problemi di intolleran-za ambientale.

Il Centro allergologia dell’Ospedale si sposta al secondo piano30 Sabato 28 Marzo 2015 Salute

A CURA DI ALESSANDRA SERRAGLIO

Col passare de-gli anni, a causa della forza gravitazionale, si osserva un cedimento sempre più evidente di alcune parti del viso.

I casi più comuni sono la caduta del ter-zo laterale del soprac-ciglio, l’abbassamen-to e lo svuotamento della regione zigoma-tica e della guancia, la formazione di una plica mol-to evidente a livello del solco na-so-labiale, il cedimento della cu-te del collo. Questi cedimenti di-ventano ancora più evidenti se su-bentra anche un notevole dima-grimento generale, che determina una perdita ulteriore di grasso sot-tocutaneo.

Un lifting tradizionale, che im-plica taglio ed eliminazione del tessuto cutaneo in eccesso, la-sciando delle cicatrici residue, può essere oggi sostituito da tec-niche più soft come quella dei fili di sospensione.

LA TECNICASi effettua un’anestesia locale

e, dopo aver segnalato le zone da

trattare, si introduce un ago a doppia pun-ta collegato ad un fi-lo elastico in un piano sottocutaneo e, attra-verso più passaggi, si crea un vero e proprio legamento sospenso-rio, tirando su la por-zione anatomica trat-tata.

La seduta dura cir-ca trenta minuti e, do-

po un giorno di riposo, si può ri-prendere la normale attività quo-tidiana.

LE ZONEI distretti anatomici del viso: il

profilo mandibolare, l’area zigo-matica e l’area periorbitaria.

Il filo è riassorbibile e ha una durata di 12-15 mesi .

Il dottor Angelo Serraglio riceve il mercoledì dalle 10.00 alle 14.00 Presso il poliambulatorio stomatologico cremonese a Cremona, in piazza della Libertà 24. [email protected]

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