Pagina 1 di 4 Senza titolo 30/10/12 20.54 L’ultimo caso che prendo in considerazione ci riporta alle guglie della Sagrada Família di Gaudí. E’ particolarmente interessante e calzante il seguente lavoro che andrebbe analizzato nei minimi particolari (vedere ai siti indicati): “Reaching over 99 feet into the air, the Watts Towers – also known as the Simon Rodia Towers for the Italian immigrant [il manovale o operaio Sabato Rodia, 1879 - 1965: http://it.wikipedia.org/wiki/Simon_Rodia ; http://en.wikipedia.org/wiki/Watts_Towers, http://www.wattstowers.us/simon_rodia.htm ] who spent decades building them – aren’t exactly skyscrapers. They’re more like towering sculptures. But the steel pipe, rod and wire structures are undoubtedly landmarks in the Watts district of Los Angeles and are now listed on the National Register of Historic Places.” (Fonte: http:// weburbanist.com/2010/11/15/strange-skyscrapers-14-of-the-worlds-weirdest-towers/? ref=search&utm_campaign=googimages&utm_source=images&utm_medium=other ) The Simon Rodia Watts Towers (1921 - 1954) Fonte: http://bigorangelandmarks.blogspot.it/2007/04/no-15-towers-of-simon-rodia.html Queste impalcature a guglie, insieme alle decorazioni multicolori ottenute dall’autore con il riuso di oggetti trovati, inducono i visitatori a definire l’opera “un gioiello in stile Gaudí” ( http://www.nuok.it/ellei/un-gioiello-in-stile-gaudi-le-watts-towers/ , maggio 2012). Ripropongo, per agevolare il confronto tra Gaudí e Rodia, particolari delle guglie della neogotica ( http://it.wikipedia.org/wiki/Architettura_neogotica ) Sagrada Família: Il modello delle guglie dell’allestimento ideato da Sciola Particolari di foto (ritagliati da chi scrive) . lo riscontriamo, invece, piuttosto nei particolari delle guglie e dei pinnacoli delle chiese gotiche (tardo)medievali, come si può dimostrare con questi dettagli:
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Senza titolo 30/10/12 20 - University of Cagliari · 2016-01-22 · [ Nota ] “L’aver saputo reinventare questi metalli, finora senza fascino e senza storia, senza memoria e senza
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Senza titolo 30/10/12 20.54
L’ultimo caso che prendo in considerazione ci riporta alle guglie della Sagrada Família di Gaudí. E’ particolarmente interessante e calzante il seguente lavoro che andrebbe analizzato nei minimi particolari (vedere ai siti indicati): “Reaching over 99 feet into the air, the Watts Towers – also known as the Simon Rodia Towers for the Italian immigrant [il manovale o operaio Sabato Rodia, 1879 - 1965: http://it.wikipedia.org/wiki/Simon_Rodia ; http://en.wikipedia.org/wiki/Watts_Towers, http://www.wattstowers.us/simon_rodia.htm ] who spent decades building them – aren’t exactly skyscrapers. They’re more like towering sculptures. But the steel pipe, rod and wire structures are undoubtedly landmarks in the Watts district of Los Angeles and are now listed on the National Register of Historic Places.” (Fonte: http://weburbanist.com/2010/11/15/strange-skyscrapers-14-of-the-worlds-weirdest-towers/?ref=search&utm_campaign=googimages&utm_source=images&utm_medium=other )
Queste impalcature a guglie, insieme alle decorazioni multicolori ottenute dall’autore con il riuso di oggetti trovati, inducono i visitatori a definire l’opera “un gioiello in stile Gaudí” ( http://www.nuok.it/ellei/un-gioiello-in-stile-gaudi-le-watts-towers/ , maggio 2012).
Ripropongo, per agevolare il confronto tra Gaudí e Rodia, particolari delle guglie della neogotica( http://it.wikipedia.org/wiki/Architettura_neogotica ) Sagrada Família:
Il modello delle guglie dell’allestimento ideato da Sciola
Particolari di foto (ritagliati da chi scrive) .
lo riscontriamo, invece, piuttosto nei particolari delle guglie e dei pinnacoli delle chiese gotiche (tardo)medievali, come si può dimostrare con questi dettagli:
Guglie della Cattedrale gotica di Barcellona e del Duomo di Milano (particolari) Pinnacoli della Cattedrale di San Vito, Praga (particolare)
Fonti: http://blog.habitatapartments.com/it/interesse-turistico/barcellona-interesse-turistico/la-cattedrale-di-barcellona/ ; vedere anche http://www.catedralbcn.org/; http://www.globopix.net/fotografie/lombardia/milano/il-duomo-di-milano10.html;
nonché, forse e perché no?, nei sei minareti dai pinnacoli ‘gotici’, a flèche, che ornano la Moschea blu di Istanbul(inizio XVII s.; qui di seguito ‘addensamento’, per collage, dei soli minareti):
[ Nota ] “L’aver saputo reinventare questi metalli, finora senza fascino e senza storia, senza memoria e senza durata, avere scoperto che con i tralicci si può giocare trasformandoli in un enorme lego, oppure in un grandioso Mikado […] “; Catalogo Sciola, p. 86.
Il modo di procedere di quest’analisi è stato dettato prevalentemente dalla valutazione di sagome: skylines e silhouettes. Si è cercato di ricavare dalle immagini, viste in fotografie o presenti nella memoria, delle figure sempre più semplici ed essenziali, fino al limite del diagramma a colonne, legate però da affinità semantiche, come nella serie di alti edifici a colonna documentata qui di seguito:
Diagramma a colonne: pluviometria per il periodo 1934-1993 (particolare).
http://www.moscardi.net/ita/pag82.htm
Da queste linee semplici è stata costruita una impalcature concettuale al quale sono state appesi materiali visuali reperibili grazie al web.
Marinella Lőrinczi, [email protected] San Pietro, 22 settembre (riveduto il 21 ottobre) 2012
“Lo specchio era deformante […] : il [mio] naso era andato a finire sulla guancia sinistra, il mento si era sdoppiato ed era scivolato di sbieco. [… ma anche] aveva distorto in tutti i sensi
il viso di mia moglia e[d …] esso si era fatto casualmente bellissimo.” (Antòn Čechov, Lo specchio deformante. Racconto di Natale, 1883;