7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti http://slidepdf.com/reader/full/sensibilita-bellezza-e-amore-in-krishnamurti 1/188 Vladimir Cadinu Sensibilità, bellezza e amore in Krishnamurti Tesi discussa il 13/12/2005 presso l'Unuversità di Firenze, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartiento di Filosofia, in !stetica" #elatore$ prof" %er&io ivone, controrelatore$ (ari) no #osso" #ivista per pu**licazione il 2+/01/200
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
Tesi discussa il 13/12/2005 presso l'Unuversità di Firenze,Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartiento di Filosofia, in!stetica" #elatore$ prof" %er&io ivone, controrelatore$ (ari)no #osso" #ivista per pu**licazione il 2+/01/200
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Le&&endo una <ualsiasi pu**licazione di 8ris9naurti si pu= avere l.ipressione
di nuerose affinità e contrapposizioni con la storia della filosofia occidentale, la
teolo&ia ne&ativa e alcune filosofie orientali >vedanta, *uddiso, taoiso? coe
se l.autore avesse attinto da <ueste tradizioni per poi tentare di trascenderle" %arà
<uindi necessario, per collocare ade&uataente la sua opera, c9iarirne l.educazio)
ne la forazione culturale e il suo atte&&iaento di fronte ad esse"
@iddu 8ris9naurti nac<ue il 12 (a&&io 15 a (adanapalle, un piccolo villa&)
&io dell.-ndia eridionale, presso (adras, da una povera fai&lia di *ra9ani di
lin&ua Telu&u" Dai &enitori venne educato alla tradizione e ai riti induisti e venne
cosA c9iaato perc9B la adre era particolarente devota alla fi&ura di 8ris9na"
!ra un *a*ino sva&ato e so&natore e coe studente aveva tante e tali difficoltàc9e a scuola alcuni inse&nanti avevano l.ipressione c9e fosse entalente ritar)
dato" -l padre aderiva e lavorava nella %ocietà Teosofica <uando nel 10 8ris9)
naurti fu individuato dai diri&enti dell.or&anizzazione c9e videro in <uel ra&az)
zino inizialente le <ualità di un &rande aestro spirituale e in se&uito il futuro
veicolo del essa&&io divino fra &li uoini coe lo erano stati pria di lui Cri)
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Dio" onio %acca sare**e, secondo :lavatsG, il fondatore di <uesta dottrina,
e i suoi discepoli, i neoplatonici e l.eclettiso, ne sono i divul&atori anc9e se era
&ià conosciuta in Nriente col noe di :r9aavida$ ILo scopo principale dei fon)
datori della %cuola Teosofica !clettica J uno scopo del suo oderno successore,
la %ocietà Teosofica, cioJ riconciliare tutte le reli&ioni, sette e nazioni, in un co)
une sistea di etica fondato su verità eterne" ttraverso uno studio coparati)
vo delle reli&ioni un principio veniva accolto coe teosofico se corrispondeva al
principio di cattolicità, ossia se era stato universalente accettato in fore diverse
attraverso tutti i tepi" :lavatsG scrivendo di Hita&ora, %ocrate, Hlatone, o)
nio %acca, Hlotino, Horfirio, Nri&ene, Lon&ino, a anc9e di Confucio, Ooroastro,
Lao)Tse, la :9a&avad)ita, :udd9a, esK di azaret9, affera c9e Ila teosofia J
antica <uanto il ondo, se non nel suo noe nei suoi inse&naenti e nella sua eti)
ca" Puando le verità reli&iose si atrofizzano in teolo&ia, eer&e un nuovo salva)
tore c9e viene &radualente elevato dal popolo coune da uoo ad adepto, da
adepto a profeta e da profeta a seidio per riforare l.antico inse&naento o ri)
sta*ilirlo nel suo stato ori&inale" Tali sei)dei o teosofi furono tra &li altri Ooroa)
stro, :udd9a, pollonio, Cristo, e la %ocietà Teosofica si proponeva di preparare
l.uanità all.avvento del futuro essia" nnie :esant c9e su*entr= alla &uida
della %ocietà, particolarente attenta alle <uestioni di &iustizia sociale, apli= edapprofondA &li studi della fondatrice$ :i**ia, Upanisad, o&a, Hurana, :uddiso
a9aanico, Taoiso, at9a iranic9e, Li*ro dei orti e&iziano, Pa**ala9, Tal)
ud, le dottrine della c9iesa dei prii secoli, lo nosticiso, l.-sla, il %ufiso,
i #osa)Croce, l.alc9iia, l.astrolo&ia, la (assoneria, il folclore scandinavo e cel)
tico e alcune aree di culture priitive"
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aturalente olti de&li studi e delle pu**licazioni dei teosofi, essendo forte)
ente indirizzati al sincretiso, finivano spesso per trascurare la storicità e speci)
ficità di o&ni esperienza reli&iosa"
-l oviento teosofico sviluppa una posizione c9e troviao fre<uenteente in
tutte le &nosi salvific9e fino ai #osa)Croce e alla (assoneria, in particolare nelle
assonerie di struttura eretico)occultistica, e acco&lie le su&&estioni filosofic9e
e sociolo&ic9e dell.evoluzioniso e del positiviso" Ionostante il piccolo nu)
ero di e*ri, la %ocietà Teosofica 9a avuto un ipatto sproporzionato rispetto
alle sue diensioni sulla vita intellettuale di olte nazioni" Diploatici e politici,
letterati, pittori, studiosi e riforatori reli&iosi sono transitati o riasti coinvolti
nelle attività della %ocietà e si sono interessati alle sue dottrine" La profondità in)
tellettuale de&li scritti della :lavatsG, la coesiva e c9iara presentazione dei suoi
inse&naenti ne&li scritti dei leader e e*ri a lei succeduti nella %ocietà Teoso)
fica 9anno contri*uito ad attrarre parti delle classi elevate e edie della popola)
zione"1 Tra i e*ri piK conosciuti troviao Q" :utler eats, leander "
%cria*in, il presidente er9u, &li scienziati T9oas " !dison e Caillo Flaa)
rion, Hierre Loti, !douard %c9urJ, (aria (ontessori" (a nuerosissii furono i
colla*oratori e i sipatizzanti fra i <uali anc9e and9i"
Tuttavia si 9a spesso Ila percezione c9e le dottrine teosofic9e siano oltre il confi)ne della disputa" IHer una società proclaatasi aperta a diversi punti di vista e
c9e nello stesso tepo scora&&ia o&ni discussione di punti di vista diversi dal pro)
prio, si&nifica esporsi all.accusa di aver fatto nascere un.ortodossia, proprio <uel)
lo c9e la %ocietà Teosofica 9a sepre dic9iarato di voler evitare" %i pu= facilen)
11 @aes %antucci, La Società Teosofica, !llenici, 1, p"
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te pervenire alla conclusione c9e i testi classici teosofici non sono diversi dalle
letterature scritturali o autoritative delle a&&iori tradizioni reli&iose"2
8ris9naurti, allora <uattordicenne, venne adottato dalla %ocietà, in particolare la
presidentessa :esant e il suo principale colla*oratore C"Q"Lea*eater, un e pasto)
re della C9iesa d.-n&9ilterra, divennero di fatto i suoi tutori, e venne iniziato ai
principi della teosofia" el 110, in se&uito ad esperienze istic9e vennero tra)
scritte e pu**licate le sue parole in un in&lese ancora incerto col titolo Ai piedi del
Maestro c9e riflettono appieno la prospettiva teosofica e c9e tutt.o&&i sono consi)
derate dai teosofi uno dei principali testi di riferiento" !&li sise di andare a
scuola e prese lezioni private nelle principali aterie scolastic9e, fra le <uali fu
data particolare iportanza allo studio della lin&ua in&lese" el 111 8ris9naur)
ti arriv= in !uropa e dopo alcuni *revi periodi di ritorno in -ndia si sta*ilA nel 11+
in -n&9ilterra presso fai&lie aristocratic9e di teosofi per prepararsi all.esae di
aissione all.università preparato dal reverendo %an&er, a fallA in tutti i suoi
tentativi" %an&er espresse l.opinione c9e il candidato aveva una ente profonda
capace di una vasta coprensione de&li ar&oenti, a era ostacolato dal non riu)
scire ad espriere prontaente i suoi pensieri"
el 120 8ris9naurti si trasferA a Hari&i e inizi= a fre<uentare la %or*ona con
l.intenzione di iscriversi a Filosofia, a i suoi ipe&ni con la %ocietà Teosofica lodistolsero da <uesto proposito" Coun<ue la sua credi*ilità, per &li articoli pu**li)
cati sulle riviste dell.or&anizzazione e per le conferenze e i di*attiti c9e teneva,
cresceva di anno in anno cosA coe crescevano le in&enti donazioni"
-n un lin&ua&&io seplice e poetico esprieva copassione per o&ni aspetto della
vita, una forte esi&enza di li*ertà interiore data dall.autoconoscenza dove il du*)
2 -*ide p" 2
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IHer coprendere la Rvia. dovete essere ri*elli, scontenti e insoddisfatti" (olti riten&ono di avertrovato la verità adottando <uesta o <uella teoria e, <uindi, di aver risolto l.intero pro*lea dellavita" La soddisfazione senza la coprensione J coe uno sta&no ricoperto di una sc9iua verde,c9e non riflette il puro occ9io del cielo" Una rivolta intelli&ente, piena di coprensione, J coe un&rande fiue pieno di forza" La rivolta J indispensa*ile per sfu&&ire alle strettoie della tradizionee delle teorie" %e volete coprendere la verità dovete ri*ellarvi, per poter sfu&&ire alle teorie, a&lidei, alle superstizioni, a tutto ci= c9e non J veraente vostroS Puesta J la differenza tra il &enio el.uoo esc9ino$ il &enio 9a sepre dentro di sB un vulcano, c9e crea un.a&itazione perpetua e
lancia fiae nei cieli" L.uoo esc9ino, invece, se ne va tran<uillaente per la sua via, senza produrre fiae, senza lanciare stelle nei cieliS %e avete voi <uella fiaa, <uella treenda in )
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le attraverso <ualun<ue via, non pu= venire or&anizzata, e nessuna or&anizzazione
pu= essere creata per condurre o costrin&ere &li altri lun&o un particolare sentiero"
%e lo coprendete, vedrete c9e J ipossi*ile or&anizzare una Rfede." La fede J
<ualcosa di assolutaente individuale, e non possiao e non do**iao istituzio)
nalizzarla" %e lo facciao diventa una cosa orta, cristallizzataV diventa un credo,
una setta, una reli&ione c9e viene iposta ad altri ; L.or&anizzazione diventa
uno sc9ea in cui i e*ri trovano la loro collocazione" on si cerca piK la veri)
tà, non si ira piK alla vetta, a ci si scava una cooda nicc9ia in cui collocarsi o
in cui farsi collocare dall.or&anizzazione, pensando c9e sarà l.or&anizzazione a
condurci alla verità" ; Un.or&anizzazione creata a <uesto scopo diventa una
stapella, una pastoiaV J costretta ad azzoppare l.individuo per ipedir&li di cre)scere, di sviluppare la propria sin&olarità c9e consiste nella scoperta, fatta da noi
stessi, della verità assoluta, incondizionata" ; el oento in cui se&uite <ual)
cuno non se&uite piK la verità" ; essuna or&anizzazione pu= condurre l.uoo
<uietudine, sepre investi&9erete, sepre vorrete iparare dalla piK alta coe dalla piK infiacosa della terra"; utorità J il contrario di spiritualitàS %e&uendo l.autorità di un altro, voi vi le)
&ate piK forteente alla ruota della liitazione" on perettete c9e la vostra ente e il vostrocuore siano le&ati da <ualun<ue cosa o da c9iun<ueS -*ide pp" 1)15V3
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alla spiritualità ; **iao fatto l.a*itudine all.autorità e alla sua atosfera, e
pensiao c9e ci possa condurre alla spiritualità" Crediao e speriao c9e un al)
tro, attraverso i suoi straordinari poteri ci possa condurre nel re&no dell.eterna li)
*ertà c9e J felicità" La nostra visione della vita J tutta *asata sull.autorità ; Moi
avete l.idea c9e solo deterinate persone a**iano la c9iave del re&no della felici)
tà" essuno la detiene" essuno 9a l.autorità per farlo" ; -l io interesse va a
un.unica cosa essenziale$ la li*erazione dell.uoo" Desidero li*erarlo da tutte le
sue &a**ie e le sue paure, e non dar&li una setta o una reli&ione in piK, non foru)
lare nuove teorie o nuove filosofie" nalizzate ci= c9e vi dico, sottoponetelo a cri)
tica per poterlo coprendere pienaente e a fondo" %e cerc9iao un.autorità c9e
ci conduca alla spiritualità costruiao autoaticaente un.or&anizzazione attorno
a <uella autorità" (a la creazione stessa dell.or&anizzazione c9e secondo voi aiu)
terà l.autorità a condurvi alla spiritualità vi c9iude in una &a**ia" ; Medete la
totale assurdità della struttura c9e avete creato cercando un aiuto esterno, facendo
dipendere da altri il vostro *enessere, la vostra felicità, la vostra forzaX Tutto ci=
lo troverete in voi stessi" ; %iete a*ituati a sentirvi spie&are i pro&ressi c9e ave)
te fatto, a sentirvi indicare il vostro livello spirituale" C9e *a*inataS5
- otivi della Rrottura., coun<ue, anc9e se 8ris9naurti evit= sepre di pole)
izzare direttaente con i teosofi, erano ancora piK profondi e si esplicitarono ne)&li anni se&uenti <uando espresse la sua filosofia" !&li consider= la credenza di un
RsB superiore. divino coe consolatoria e falsa e allo stesso tepo falsa e consola)
toria la prospettiva di un &raduale e continuo ca*iaento spirituale o psicolo&i)
co per ezzo della volontà" La possi*ilità c9e l.uanità trovasse una unità attra)
verso un <ualsiasi sincretiso in realtà non poteva c9e creare una nuova reli&ione
5 @" 8ris9naurti Libertà totale ed" U*aldini, #oa, pp" 15)20
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e <uindi contrariaente alle sue tesi non poteva c9e creare ulteriore divisione e
conflitto coe del resto avevano fatto le reli&ioni tradizionali" Le reli&ioni, coe
l.ori&ine etiolo&ica testionia, sono nate per unire &li uoini, a di fatto 9anno
contri*uito a dividerli"+ -noltre se si a&isce in *ase alla prospettiva di una rico)
pensa o di una punizione attraverso paradiso o inferno oppure una vita futura i)
&liore o pe&&iore non si J nella diensione spirituale, a in <uella del ercio)
nio"
elle sue considerazioni 8ris9naurti ise anc9e in discussione o&ni sentiento
di appartenenza nazionale, politica o derivante da una tradizione perc9B anc9.esso
causa di divisione e <uindi di conflitto sia esso ilitare, econoico o psicolo&ico
fra &li uoini" -l sentiento di appartenenza nasce dal *iso&no di trascendere i li)
iti dell.individuo, a l.identificazione in realtà costituisce un.altra liitazione
c9e &enera inevita*ilente conflitto" La orale, ori&inata spesso da un calcolo
volto alla rispetta*ilità o alla sicurezza interiore, occulta l.e&oiso, l.invidia, l.a&)
&ressività, la &elosia, la copetitività" 8ris9naurti ette in crisi &li Ridoli. piK ri)
spettati del ondo conteporaneo$ la non)violenza, l.ipe&no politico e sociale,
il volontariato oltre c9e o&ni ideale e utopia" -l nic9iliso J un pro*lea universa)
le de&li uoini e l.autore si uove nella prospettiva del suo disvelaento"
+ IC9e cosa sta accadendo nel ondoX vete un Dio cristiano, &li Dei de&li indK, il concetto diDio dei ussulani e le varie piccole sette con le loro veritàV a tutte <ueste verità a&iscono nelondo coe se fossero delle alattie c9e dividono la &ente" Puei poc9i c9e si sono appropriati di<ueste verità le stanno usando per sfruttare &li altri" ! voi passate da una all.altra di <ueste verità,
perc9B state coinciando a perdere la capacità di discriinareV state soffrendo e volete un riedioVcosA accettate tutto <uello c9e avete l.ipressione possa servirvi, sia c9e ad offrirvelo siano i cri)stiani, &li indK o <ualsiasi altra setta" llora, c9e cosa sta succedendoX - vostri Dei vi dividono, levostre fedi in Dio vi dividono, eppure continuate a parlare di fratellanza, di unità" &&rappandovialle vostre fedi, voi ne&ate la cosa stessa c9e vorreste scoprire" %econdo voi <ueste fedi dovre**eroessere i ezzi piK potenti per distru&&ere le liitazioni, le separazioni, entre in realtà non fanno
altro c9e rafforzarle" Puesti fatti sono lA sotto &li occ9i di tutti"@" 8ris9naurti Il libro della vita ed" e<uili*riu, 15 Dice*re
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Le riflessioni dell.autore si presentano coe una continua ricerca senza conclusio)
ni definitive, a con interro&ativi c9e lo 9anno accopa&nato per tutta la vita$
ICredo sia sepre necessario porre le doande fondaentali, a in &enere <uan)
do ci poniao una doanda fondaentale, la ente cerca &ià una risposta, c9e J
una risposta forzataente superficiale perc9B non c.J una risposta definitiva alla
vita" La vita J un oviento infinito e, per inda&are <uesta cosa straordinaria c9e
c9iaiao vita in tutti i suoi innuerevoli aspetti, do**iao presentarci conti)
nuaente le doande fondaentali senza accontentarci ai delle risposte, per
<uanto soddisfacenti" Dare una risposta J arrivare a una conclusione, e una con)
clusione non J vita perc9B J statica" L.iportante, <uindi, J porre la doanda &iu)
sta e non ferarsi ai ad una risposta, per <uanto intelli&ente e lo&ica, perc9B la
verità della doanda va al di là delle conclusioni, al di là delle risposte, al di là di
<ualun<ue forulazione ver*ale" Una ente c9e pone una doanda e si acconten)
ta della spie&azione, di una forulazione ver*ale, riane una ente superficiale"
%olo una ente c9e pone la doanda fondaentale e la se&ue fino in fondo pu=
trovare la verità"4 ILe doande fondaentali non 9anno una risposta assoluta, o
sA o no" La cosa iportante J porre la doanda fondaentale, non trovare la ri)
spostaV e se siao capaci di osservare <uesta doanda fondaentale senza cercare
una risposta, l.osservazione stessa di ci= c9e J fondaentale porta la coprensio)ne" ! coe in Qitt&enstein Iuna doanda errata non pu= avere una risposta &iu)
sta, solo una doanda &iusta pu= ottenere conveniente risposta" Un du**io c9e
non sia iper*olico J considerato d.iportanza fondaentale$ IHer pria cosa oc)
4 @" 8ris9naurti Libertà totale ed" U*aldini pp" 144)4 >trascrizione di un discorso tenuto a :o) *a il 1+ fe**raio 155?
corre du*itare" -l du**io J un a&ente purificatore, a dovete tenere a *ada <uel
du**io, altrienti du*iterete di tutto e <uesto sare**e troppo stupido" -l du**io J
<uindi necessario$ du*itate di tutto ci= c9e fate"10
8ris9naurti rifiut= il ruolo di essia c9e &li era stato dato dai teosofi e rifiut=
di essere considerato un &uru, a si pose coe seplice individuo c9e dialo&a, si
interro&a ed indica dei fatti senza avere nessun essa&&io da proporre, propa&an)
dare, e su cui fare proseliti"11 Da allora J vissuto sostanzialente di pu**licazioni"
-l suo lin&ua&&io J allo stesso tepo filosofico, psicolo&ico e reli&ioso"
La sua reli&iosità pu= essere definita coe intransi&ente e allo stesso tepo anti)
conforista" Mi J un episodio e*leatico di <uesto atte&&iaento$ <uando ne&li
anni .30 si incontr= piK volte con and9i, <uesti &li c9iese cosa ne pensasse della
*atta&lia c9e stava conducendo contro la tradizione secondo la <uale solo i *ra9)
ani potevano entrare nei tepli, *en sapendo c9e il suo interlocutore aveva se)
pre esso in du**io l.u**idienza ad una <ualsiasi tradizione, a 8ris9naurti
scandalizz= il suo aico rispondendo c9e non vi era alcun Dio nei tepli e <uindi
non aveva alcuna iportanza c9i vi potesse entrareS12
-l nostro autore fece anc9e ta*ula rasa di <ualsiasi approccio esoterico, tanto i)
portante in olte or&anizzazioni reli&iose, considerato invece coe del tutto irri)
levante$ Ili dei, i (aestri, le apparizioni possono esistere, a non 9anno alcunvalore per l.uoo c9e sta cercando la verità, perc9B fanno ancora parte del ondo
1010 @" 8ris9naurti Andare incontro alla vita ed" U*aldini p" 11111 R-o riten&o c9e il du**io sia essenziale" Dovete ettere in du**io anc9e <uello c9e state ascol)tando ora" Dovete ettere in du**io o&ni parola della persona c9e vi sta parlandoV e dovete du*ita)re anc9e delle interpretazioni c9e voi stessi date a <uanto viene detto". @" 8ris9naurti La fine del
dolore ed" e<uili*riu, (ilano, pp" 1)2 >trascrizione di un discorso tenuto a %aanen, in %vizze)ra, il 15 lu&lio del 10?"1212
%tuart olrod Krishnamurti, the man, the mister/ and the message, 11, !leent :ooGs li)ited
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dei fenoeni13" Le sue afferazioni a <uesto proposito si fecero sepre piK spre)
&iudicate nel corso de&li anni, tanto c9e olte potre**ero far pensare a una sorta
di ateiso, anc9e se sono le reli&ioni tradizionali, i culti or&anizzati ad essere con)
siderati falsi, il divino non viene ne&ato aprioristicaente" 1 -l Dio di tutte le teo)
lo&ie e le reli&ioni scaturisce da una proiezione del pensiero dell.uoo e ne porta
inevita*ilente in sB le sue liitazioni" Puesto Dio nasce dalla paura e dai deside)
ri e le reli&ioni c9e non 9anno incora&&iato l.auto)osservazione e l.auto)conoscen)
za, a ipartito un sistea di re&ole e di valori a cui conforarsi non sono altro
c9e una fu&a dalla vita <uotidiana con le sue relazioni e i suoi pro*lei e in <ue)
sto senso sono sullo stesso piano dell.industria dell.intratteniento o dell.alcol"
!ppure l.6inse&naento7 di 8ris9naurti J intensaente reli&ioso" Una ente
reli&iosa non J <uella c9e pre&a, copie atti devozionali, pratica una virtK o un si)
stea di editazione, a <uella c9e attraverso l.auto)conoscenza J autenticaen)
te consapevole del potere distruttivo del pensiero in a*ito psicolo&ico in <uanto
&eneratore di conflitti e cosA pone terine al pensiero stesso e ad o&ni conflitto$
IL.uoo reli&ioso non cerca Dio" Her l.uoo reli&ioso <uello c9e iporta J la tra)
sforazione della società, perc9B la società J lui stesso" #eli&ioso non J colui c9e
cele*ra una <uantità infinita di rituali, non J colui c9e se&ue le tradizioni o c9e
vive ierso in una cultura orai orta, continuando a cantare litanie, a fare ilsanasi, a spie&are senza sosta la ita o la :i**ia" Un uoo siile non J affatto
reli&ioso, J sepliceente una persona c9e si rifiuta di affrontare i fatti" Puello
c9e veraente interessa all.uoo reli&ioso J capire fino in fondo la società, in
1313 @" 8ris9naurti The Star 0ulletin, %epte*er/Ncto*er 1321 ICredere in Dio o essere atei sono, secondo e, entra*e cose assurde" %e sapeste c9e cos.JDio, non sareste nB credenti nB atei, perc9B <uella consapevolezza rendere**e inutile <ualsiasi *i)so&no di credere" (a <uando l.essere uano non J consapevole, vive di speranze e di ia&ina)
zioni e nella fede o nella ancanza di fede cerca un appo&&io c9e &li consenta di a&ire in un deter)inato odo" @" 8ris9naurti Il libro della vita ed" e<uili*riu 21 Dice*re
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o&ni suo aspetto, perc9B la società J lui stessoV e&li non J separato dalla società" -l
fatto di aver prodotto dentro di sB una trasforazione radicale, c9e iplica la tota)
le scoparsa dell.avidità, dell.invidia, dell.a*izione, fa sA c9e e&li non dipenda
piK dalle circostanze, se**ene ne sia il prodotto, a causa del ci*o c9e an&ia, dei
li*ri c9e le&&e, dei fil c9e va a vedere, dei do&i, delle credenze, delle cerio)
nie reli&iose c9e sono alla *ase della cultura in cui J stato educato" !&li J un esse)
re responsa*ile e <uindi deve capire se stesso$ deve capire c9e lui J il prodotto
della società c9e e&li stesso 9a creato" ! allora, se vuole scoprire la realtà deve co)
inciare da <uiV non &li servirà andare al tepio o venerare un.ia&ine, costrui)
ta dalla ente o dalla ano dell.uoo" ltrienti, coe potrà scoprire <ualcosa
di nuovo, uno stato assolutaente nuovoX15
Dall.età di <uattordici anni <uando ipar= l.in&lese c9e divenne la Rsua. lin&ua
perse definitivaente il dialetto Telu&u" on &li fu inse&nato il sanscrito c9e cer)
c= di apprendere per diletto solo ne&li della aturità" -n in&lese scrisse tutte le
opere, i diari, la corrispondenza e tenne la <uasi totalità dei suoi discorsi pu**lici"
Harlava correnteente il francese e conosceva spa&nolo, tedesco e italiano" La sua
preparazione culturale pu= essere ra&ionevolente considerata al livello di c9i 9a
copiuto la scuola edia)superiore, a senza aver copiuto studi approfonditi,
neeno su testi filosofici o reli&iosi, nonostante i suoi ventuno anni all.internodella teosofia" Da ra&azzo pro*a*ilente lesse i principali testi reli&iosi, in se&ui)
to non li ricordava a parte il &antico dei cantici c9e apprezzava particolarente"
-n &enere le&&eva opere di finzione letteraria, durante la &ioventK poesie e roan)
zi, poi soprattutto roanzi &ialli, a non era un &rande lettore" Tutto ci= va c9iari)
to per un iportante otivo filolo&ico$ nelle sue pu**licazioni si possono sentire
15 @" 8ris9naurti Il libro della vita ed" e<uili*riu, Dice*re
WM
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casi J auspica*ile c9e funzioni in aniera lo&ica, precisa, puntuale, a in a*ito
psicolo&ico, eotivo e relazionale costituire**e un pericolo" ell.ascoltare <ual)
cuno siao <uasi sepre condizionati non solo dai nostri pre&iudizi, dalla nostra
educazione, dalle nostre idee e ia&ini entali, dal nostro senso di appartenen)
za nazionale, razziale, reli&ioso e politico, a anc9e dalle nostre esperienze, idio)
sincrasie, an&osce, paure, aspettative, desideri e speranze, c9e, forate dal passa)
to, costituiscono uno sc9ero, una *arriera, un ostacolo ad una reale counica)
zione$ Iscoltate attraverso le vostre proiezioni, le vostre a*izioni, i desideri, le
paure, le an&osceX scoltate solo <uello c9e volete sentire, solo <uello c9e vi sod)
disfa e vi lusin&aX scoltate solo <uello c9e vi conforta e c9e attenua oenta)
neaente la vostra sofferenzaX %e ascoltate attraverso lo sc9ero dei vostri desi)
deri J ovvio c9e state ascoltando solo la vostra voce$ state ascoltando solo i vostri
desideri" (a esiste un altro odo di ascoltareX14
-l passato conscio e inconscio viene continuaente proiettato sul presente defor)
andolo, occultandolo, falsandolo" Puesto processo J in atto da illenni e il no)
stro sistea educativo, forativo e sociale e i condizionaenti a*ientali <uoti)
diani contri*uiscono a rafforzarlo" -n <uesti casi non ascoltiao pienaente <uan)
to ci viene detto, perc9B i nostri pensieri e le nostre esperienze costituiscono una
resistenza nei confronti di <uanto ci viene detto" ell.ascolto interpretiao, tradu)ciao traite la nostra conoscenza e in <uesto odo sentiao il nostro stesso ru)
ore, il nostro suono, cosA non ascoltiao pienaente, copletaente e in realtà
non ascoltiao affatto" Puindi la doanda fondaentale da porsi J se <uesto flus)
so del passato de**a necessariaente esservi o possa aver terine" Ieneralente
si sente con l.orecc9io c9e riceve se&nali fonetici e li trasette al cervello, il <uale
14 @" 8ris9naurti Il libro della vita ed" e<uili*riu 2 ennaio
2
7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
tà non prestavate copleta attenzione a <uel suonoV <uindi avete iparato, non vi
J stato inse&nato, c9e non stavate ascoltando"21
8ris9naurti indica la possi*ilità di ascoltare senza <uesta fraentazione <ual)
siasi evento$ il canto di un uccello, un ruscello, il passare di un treno, i suoi di)
scorsi, a anc9e i discorsi di c9iun<ue altro" CosA possiao percepire la verità di
<uanto sentiao, il vero nel falso e il falso in <uanto falso$ ICi= c9e conta J sco)
prire la verità o falsità di ci= c9e viene detto" %e pensate c9e la tal cosa J ipor)
tante perc9B la dice <uella certa persona, allora non state davvero ascoltando, non
state cercando di accertare autonoaente ci= c9e J vero e ci= c9e J falso" (a
vedete la a&&ior parte di noi 9a paura di scoprire autonoaente ci= c9e J vero
e ci= c9e J falso, e <uesto accade perc9B ci liitiao ad accettare <uello c9e &li
altri dicono" La cosa iportante J ettere in discussione le cose, osservarle, ai
accettarle passivaente" Hurtroppo, la a&&ior parte di noi ascolta soltanto coloro
c9e considera &randi o le autorità riconosciute" on ascoltiao ai &li uccelli, il
ruore del are, oppure il endicante" CosA perdiao <uel c9e il endicante 9a
da dire entre potre**e esserci del vero in ci= c9e dice il endicante e, viceversa,
nulla di vero nelle parole del ricco o del potente"22 IL.ascolto &enera un iracolo
di totale li*ertà dalle afferazioni, vere o false c9e siano" La ia ente J total)
ente attenta" L.attenzione si&nifica non tracciare confini" el oento in cuitraccio un confine inizio a lottare con lei, i dic9iaro d.accordo o in disaccordo"
el oento stesso in cui l.attenzione eri&e una frontiera, nascono i concetti" (a
se ascolto totalente senza la inia interferenza di pensieri o concetti, se ascol)
21
-*ide22 @" 8ris9naurti La ricerca della felicità ed" #izzoli p" 251
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tenzione, l.intensità del nostro ascolto" (a l.attenzione non pu= essere diretta dal
pensiero, dalla volontà, coe potreo essere tentati di fare perc9B il pensiero e
<uindi anc9e la volontà 9anno ori&ine dalla eoria e <uindi fanno ancora parte
di un processo c9e si ori&ina nel passato$ IPuando siete attenti, ovvero ascoltate,
in <uell.attenzione non c.J un centro c9e afferi$ R%to iparando, sto ascoltando,
sto vedendo." C.J soltanto un enore senso di interezza, c9e J &uardare, ascoltareiparare" -n una siile attenzione non si 9a alcun oviento del pensiero" Una
tale attenzione non pu= essere prolun&ata" Puando il pensiero sostiene c9e deve
riuscire a ra&&iun&ere o ad attin&ere l.attenzione, il oviento del desiderio di af)
ferrare l.attenzione J ancanza di attenzione" !ssere consapevoli del oviento
23
@" 8ris9naurti 1n modo diversi di vivere p" 1032 @" 8ris9naurti La fine del dolore ed" e<uili*riu pp" )100
5
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pu= espriersi anc9e al di là dell.espressione ver*ale, non esiste pensiero c9e non
sia lin&ua&&io, si*olo, ia&ine, rappresentazione"
-l lin&ua&&io J pensiero e nell.ascolto J iportante capire c9e la realtà non J i)
sura*ile dal pensiero, dalle parole$ I-l pensiero J il prodotto del passato, esiste sol)
tanto attraverso la ver*alizzazione, si*oli e ia&ini"33 ILa parola J differente
dalla realtà > fact ?X Da Rci= c9e J. >R3hat is.?X La parola Rporta. non J la realtà ef)
fettiva >actualit/?" CosA la parola non J la cosa"3 ILa parola Rviolenza. J la realtà
effettivaX La parola J la descrizione" CosA la descrizione non J il descritto"35 I-l
si*olo non J ai il realeV la parola Rer*a. non J l.er*a dei capi ; La parola
non contiene ai il tutto per <uanto in&e&nosa ne sia la descrizione" La parola Rsa)
cro. non 9a si&nificato in sB, diventa sacro soltanto nel suo rapporto con <ualcosa
di illusorio o di reale"3+
8ris9naurti J pienaente consapevole c9e anc9e le sue parole non sono Ril de)
scritto. e invita a tenerlo sepre presente$ IC9i vi parla non sta facendo altro c9e
descrivere, e ci= c9e J descritto non J la realtà" La parola non J la cosaV la parola
Ral*ero. non J la realtà c9e J l.al*ero" %e osservate l.al*ero, la parola conta *en
poco"34
! <ual J il nostro rapporto con il lin&ua&&ioX
ICosA doando a e stesso$ Rsono catturato dalle paroleX. La parola, l.associazio)ne, e tutti i ricordi c9e ven&ono risve&liati dalla parola"3 I! cosA i dico$ RLa
ia ente J li*era dalla parolaX. ! la parola include la condanna, la &iustificazio)
33 @" 8ris9naurti Sull%amore ed" U*aldini p" 3@" 8ris9naurti La visione profonda ed" U*aldini p" 12035 @" 8ris9naurti The Krishnamurti Te4t &ollection 333"5infonet"org >sito Ee* per la consulta)zione di tutte le opere dell.autore in ori&inale? 5 t9 Hu*lic Dialo&ue t9 u&ust 14 para&rafo +13+ @" 8ris9naurti 2iario ed" U*aldini p" 334 @" 8ris9naurti Sul vivere e sul morire ed" U*aldini p" 113
@" 8ris9naurti The Krishnamurti Te4t &ollection 333"5infonet"org 5t9
ne e tutte le associazioni iplicate in <uella parola"3 ILa a&&ior parte dell.u)
anità vive di parole e non va oltre le parole 0 perc9B vi J un processo di identi)
ficazione col lin&ua&&io, con un si*olo o un insiee di si*oli"
ell.ascolto va lasciato da parte o&ni atte&&iaento sentientale, non per una
fredda e neutrale presenza, a per intensa partecipazione$ IL.a*itudine della paro)
la, il contenuto eozionale della parola, le nascoste iplicazioni della parola i)
pediscono la li*ertà dalla parola"1 Ioi rea&iao alle parole" Harole coe RDio.,
Raore., Rcouniso. e Rdeocrazia. creano in noi precise iplicazioni nervose
e psicolo&ic9e, non J cosAX Puando crediao in Dio e parliao di lui ci sentiao
e&lio" Harole, si*oli e ia&ini 9anno un.enore iportanza per tutti noi,
olto piK dei fatti, perc9B senza le parole non possiao pensare"2 ILe ere pa)
role 9anno un si&nificato straordinario per tutti noiV 9anno un effetto neurolo&ico
le cui sensazioni sono piK iportanti di ci= c9e si trova al di là del si*olo"3 I!.
olto iportante essere consapevoli del fatto c9e certe parole provocano in noi
una reazione nervosa, eotiva o intellettuale di approvazione o di condanna"
Puando vi autodefinite &elosi ad esepio, iediataente *loccate o&ni ulteriore
inda&ine, rinunciando a penetrare l.intero pro*lea della &elosia"
llo stesso odo, ci sono olte persone c9e dicono di lavorare per la fratellanza,
e tuttavia ci= c9e fanno J contro la fratellanzaV a non se ne rendono conto, per)c9B la parola Rfratellanza. 9a per loro un certo si&nificato di cui sono &ià convintiV
non approfondiscono la <uestione e cosA non scoprono ai coe stanno le cose
indipendenteente dalle reazioni nervose o eotive c9e la parola suscita" Puesta
3@" 8ris9naurti The Krishnamurti Te4t &ollection 333"5infonet"org 5t9 Hu*lic Dialo&ue t9 u)&ust 14 Y 410 @" 8ris9naurti 1n modo diverso di vivere ed" U*aldini p" 3+1 @" 8ris9naurti Taccuino ed" U*aldini p" 1432
@" 8ris9naurti Sul vivere e sul morire ed" U*aldini pp" 3)353 @" 8ris9naurti Meditazioni sul vivere p" +3
dun<ue J la pria cosa da fare$ sperientare e scoprire se vi J possi*ile &uardare
alle cose senza le iplicazioni elo&iative o dispre&iative associate a certe
parole"
lcune riflessioni di 8ris9naurti sono olto vicine a certe frasi di #le$ I-l lin)
&ua&&io Z ossia l.uso delle parole, il si&nificato delle parole, la sintassi Z &uida la
a&&ior parte di noi ; on so se ne siete consapevoli" ! se usate il lin&ua&&io
Z senza perettere c9e vi &uidi Z usate le parole senza alcun contenuto eotivo"
-n <uel caso c.J la possi*ilità di una counicazione esatta"5
Talvolta 8ris9naurti eseplifica <uesto ascolto, c9e iplica una counicazione
senza sentientalisi o roanticisi, a dove J presente l.affetto, coe la con)
versazione tra due vecc9i aici c9e discutono, c9e esainano, c9e ettono in
<uestione, non per prevalere l.uno sull.altro, a per vedere coe le cose stanno$
ILa counicazione tra noi iplica ; c9e non solo voi do**iate capire le parole
c9e uso, a c9e si de**a entra*i, voi ed io, essere conteporaneaente intensi,
non un oento in ritardo o un oento in anticipo, ed essere capaci di incon)
trarci allo stesso livello" ! <uesta fora di counicazione non J possi*ile <uando
interpretate <uello c9e le&&ete secondo la vostra conoscenza, il vostro piacere o le
vostre opinioni, o <uando fate uno sforzo treendo per coprendere"+ ILe paro)
le vanno usate, a la counicazione J sia ver*ale sia non ver*ale" Nvvero, sia voisia c9i vi parla, do**iao inda&are allo stesso tepo, allo stesso livello, con la
edesia intensità" llora la counione fra voi e c9i vi parla J possi*ile"4 L.a)
scolto autentico non esclude la critica e non J distaccato, analitico, freddo, a ap)
@" 8ris9naurti La ricerca della felicità ed" #izzoli p" 235 @" 8ris9naurti Sulla libertà ed" U*aldini p" 134+
@" 8ris9naurti Libertà dal conosciuto ed" U*aldini p" 14 @" 8ris9naurti La luce che è in noi ed" uanda pp" 1)2
10
7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
ella priavera del 13, fra 8ris9naurti e ldous ule, e**e inizio una fra)
terna aicizia caratterizzata da reciproca stia e da una fre<uentazione talvolta
assidua51, peressa anc9e dal fatto c9e i continui via&&i di 8ris9naurti furono
interrotti dallo scoppio della %econda uerra (ondiale, perc9B trovandosi in <uel
oento ne&li U"%"" con un passaporto straniero, nel suo caso indiano, non po)
teva uscire dai confini sino alla fine del conflitto" -n nove*re ule c9e aveva
pro*lei olto &ravi alla vista inizi= a curarsi &li occ9i col etodo esso a punto
dal edico aericano Q"" :ates, consistente in esercizi oculari" Da allora, lo
stesso 8ris9naurti avre**e praticato <uotidianaente il etodo, non perc9B
avesse pro*lei con &li occ9i, a coe cura preventiva in <uanto <uesti esercizi
non solo contri*uiscono a ria*ilitare disfunzioni oculari, a anc9e a distendere e
rendere piK riposante la vista a c9i non 9a particolari pro*lei" %pesso parlarono
tra loro delle percezioni e della cecità"52
(olti anni dopo, <uando &li fu fatta una doanda sui sensi, 8ris9naurti parl=
dell.incontro con un suo aico cieco, delle loro discussioni sui sensi, del fatto c9ein se&uito, pass= una settiana da solo, con &li occ9i *endati, per vedere cosa ac)
cadeva <uando un senso da cui dipendiao non ci fosse piK" Disse c9e o&ni poro
del suo corpo era pienaente vi&ile, o&ni senso funzionava con intensità, copen)
51 (" Lutens La vita e la morte di Krishnamurti ed" U*aldini p" 102ule diventerà il direttore della scuola fondata da 8ris9naurti ne&li U"%"" e sarà l.u)
nico a scrivere un.apia introduzione ad un suo li*ro al oento della pu**licazione"52 H" @aaGar ;" Krishnamurti ed" Hen&uin p" 0
13
7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
nato da una riflessione coune con 8ris9naurti sull.ar&oento, da un.interazio)
ne di reciproc9e influenze$ Iel processo della visione, ente, occ9i e sistea
nervoso sono strettaente associati in un tutto unico" -nfluenzando uno di <uesti
eleenti si influenzano tutti &li altri" ; -l processo della visione pu= essere scis)
so analiticaente in tre processi distinti$ sensazione, selezione e percezione"
N&&etto della sensazione J un coplesso di sensa c9e si trovano in un deterina)
to capo" >Un sensum visivo J una delle c9iazze colorate c9e forano, per cosA
dire, il ateriale &rezzo della visione e il capo visivo J la totalità di tali c9iazze
colorate di cui si pu= avere la sensazione in <ualsiasi oento?"
La sensazione J se&uita dalla selezione, un processo per cui una parte del capo
visivo viene distinta e sceverata dal coplesso" Puesto processo 9a coe fonda)
ento fisiolo&ico il fatto c9e l.occ9io re&istra le sue ia&ini piK c9iare nella
parte centrale della retina, la re&ione aculare, c9e 9a nella piccolissia fovea
centralis il punto dove la visione J piK distinta" La selezione, naturalente, 9a an)c9e una *ase psicolo&ica, perc9B in <ualsiasi oento c.J in &enerale nel capo
visivo <ualcosa c9e ci interessa distin&uere piK c9iaraente di tutto il resto"
-l processo finale J <uello percettivo" !sso coporta il riconosciento del sensum
sentito e selezionato coe apparenza di un o&&etto fisico esistente nel ondo
53
H" @aaGar ;" Krishnamurti ed" Hen&uin p" 05 >Trad" it"? L%arte di vedere ed" delp9i"
1
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esterno" ] iportante ricordare c9e &li o&&etti fisici non ci ven&ono offerti coe
dati priari" Ci= c9e ci viene dato J soltanto un coplesso di sensa, e un sensum,
nel lin&ua&&io del dott" :road, J <ualcosa di Rnon referenziale." -n altre parole, il
sensum, coe tale, J sepliceente una c9iazza colorata senza alcun riferiento
a un o&&etto fisico esterno" Puest.ultio appare soltanto una volta c9e il sensum
sia stato selezionato, e c9e ven&a usato poi per percepire" ] la nostra ente c9e
interpreta il sensum coe l.apparenza di un o&&etto fisico esistente nel ondo
esterno"55
li esercizi si uovono in una prospettiva c9e tiene in assio conto de&li aspet)
ti psicolo&ici della vista perc9B Iil coplesso psicofisico uano J una sin&ola
unità e o&ni disfunzione psicolo&ica si traduce in disfunzione fisiolo&ica"5+
IPuando sull.io cosciente &ravano con peso eccessivo eozioni coe il tiore,
la collera, la preoccupazione, l.afflizione, l.invidia, l.a*izione, allora la ente e
il corpo soffrono insiee" Una delle piK iportanti funzioni psicolo&ic9e c9e di
solito ne risente a&&iorente J <uella della vista, in parte attraverso un.azione
diretta sui sistei nervoso, &9iandolare e circolatorio, in parte inde*olendo l.effi)
55 -noltre Idal coportaento dei *a*ini nella priissia infanzia risulta c9iaro c9e noi non en)triao nel ondo dotati di una capacità di percezione &ià atura" -l neonato coincia col sentire
una assa di sensa va&9i e indeterinati, c9e e&li non seleziona e eno ancora percepisce coeo&&etti fisici" poco a poco coincia a discriinare <uei sensa c9e presentano per i suoi fini
particolari, a&&ior valore e si&nificato, e con essi &radualente perviene, attraverso un processointerpretativo, alla percezione de&li o&&etti esterni" Puesta facoltà di interpretare i sensa coe o&)&etti fisici esterni J pro*a*ilente innata, a ric9iede, per anifestarsi in odo ade&uato, un *a)&a&lio di esperienze precedenti e una eoria capace di ritenerle" L.interpretazione dei sensa
coe o&&etti fisici diventa rapida e autoatica soltanto <uando la ente pu= far ricorso a passateesperienze di sensa analo&9i interpretati con successo in odo siilare" e&li adulti i tre processidella sensazione, della selezione, della percezione sono pressoc9B siultanei" **iao coscienzasoltanto del processo coplessivo >la visione de&li o&&etti? e non dei processi sussidiari c9e culi)nano nelle visione" -ni*endo l.attività interpretativa della ente, J possi*ile farsi una pallida ideadi <uel c9e sia un sensum &rezzo, <uale si presenta a&li occ9i del neonato" (a si tratta coun<uedi un.idea assai iperfetta e di *reve durata" Her &li adulti il copleto recupero dell.esperienzadella sensazione pura, senza percezione de&li o&&etti fisici, J possi*ile, nella a&&ior parte deicasi, soltanto in certe condizioni anorali, <uando i livelli superiori della ente siano stati incapa)
citati da faraci o da alattie" " ule L%arte di vedere pp" 34)05+ " ule L%arte di vedere p" 13
15
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cienza della ente"54 IL.io cosciente, coe sa &ià da un pezzo la scienza edica,
9a una parte iportante nell.inde*olire le resistenze del corpo e nel predisporlo
alla alattia" Puando J troppo a&itato o spaventato, <uando si torenta o si an&o)
scia troppo a lun&o e con troppa intensità, l.io cosciente pu= ridurre il proprio cor)
po in un tale stato c9e il poveretto svilupperà, per esepio, ulcere &astric9e, tu*er)
colosi, alattie coronaric9e e un.intera folla di disordini funzionali di o&ni tipo e
&ravità" ] stato diostrato c9e perfino la carie, nei *a*ini, J spesso in relazione
con stati di tensione eotiva dell.io cosciente" ] pertanto inconcepi*ile c9e una
funzione in cosA intia relazione con la nostra psic9e coe la vista non resti in)
fluenzata da stati di tensione aventi la loro ori&ine nell.io cosciente" -nfatti J ate)
ria di coune esperienza c9e il potere visivo su*isce un forte inde*oliento ne&li
stati di sofferenza eotiva" Le tecnic9e dell.educazione visiva perettono di sco)
prire fino a c9e punto l.io cosciente possa ostacolare i processi visivi, perfino in
assenza di eozioni dolorose" ; ella vista coe nelle altre a*ilità psicofisi)
c9e, l.ansia di far *ene finisce col danne&&iare il proprio scopoV essa, infatti, pro)
duce tensioni psicolo&ic9e e fisiolo&ic9e, e la tensione J incopati*ile con i &iusti
ezzi per il conse&uiento del nostro scopo, vale a dire un norale e naturale
funzionaento"5 ILa &rande verità spirituale scoperta dai aestri della pre&9iera
c9e R<uanto piK c.J -o, tanto eno c.J Dio. J stata riscoperta piK volte, in a*ito psicolo&ico, da&li esperti nelle varie arti e attività specializzate" nc9e <ui <uanto
piK c.J io tanto eno c.J atura, cioJ il funzionaento proprio e corretto dell.or)
&aniso"5 La teatica dell.assenza o della presenza dell.6io7, J estreaente
iportante nelle riflessioni di 8ris9naurti sulla *ellezza$ lo vedreo col dovuto
54 " ule L%arte di vedere pp" 135)13+5
" ule L%arte di vedere pp" 35)3+5 " ule L%arte di vedere pp" 3)35
1+
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-n tutto il li*ro viene c9iarito coe lo sforzo di vedere, e <uindi la volontà dell.io,
invece di facilitare la visione, la ostacola, portando i uscoli de&li occ9i e tutti le
parti c9e li copon&ono ad una staticità piena di tensioni, c9e pe&&iorano la per)
cezione" li esercizi 9anno lo scopo di ridare a&li occ9i una distensione dinaica,
un.attenzione rilassata c9e ripristina le naturali capacità percettive"
nc9e in 8ris9naurti troviao riflessioni analo&9e, a il tea dello sforzo, del)
la costrizione e delle loro iplicazioni e conse&uenze sono estese a tutto il capo
psicolo&ico" Lo sforzo psicolo&ico, coe sforzo per la coprensione, la volontà,
coe lotta per essere, per conservare, per divenire, per il potere J spesso presente
nelle sue considerazioni$ I] assai iportante coprendere c9e cosa intendiao
per lotta, conflitto o sforzo" Lo sforzo non si&nifica forse una lotta per utare ci=
c9e è in ci= c9e non J, o in ci= c9e dovre**e essere o dovre**e accadereX ;
Lottiao continuaente per evitare di affrontare ci= c9e è" Mediao cosA c9e lo
sforzo J un conflitto o una lotta per trasforare ci= c9e è in <ualc9e cosa c9e si
desidera sia" Harlo soltanto del conflitto psicolo&ico, non della lotta con un pro*le)
a fisico" ; Lo sforzo J una distrazione da ci= c9e è" el oento in cui ac)
cetto ci= c9e J non vi J conflitto" Pualsiasi fora di conflitto o di lotta denuncia
distrazioneV e la distrazione, cioJ lo sforzo, dovrà esistere finc9B psicolo&icaentedesiderer= trasforare ci= c9e è in <ualcosa c9e non è" ; Her sforzo intendiao
l.ansia di copiere se stessi, di diventare <ualc9e cosa, non J cosAX -o sono <ue)
sto, e desidero diventare <uelloV non sono <uello, devo diventarlo" el diventare
R<uello., vi J lotta, *atta&lia conflittoV in <uesta *atta&lia ci interessiao inevita)
*ilente di &iun&ere a un risultato ediante la con<uista di una etaV cerc9iao
14
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ci conduce alle difficoltàV vivere, relazionarsi, pensare esi&ono un.elevata sensi*i)
lità, una &iusta tensione"+3 %e ule sottolinea coe l.assenza di sforzi e la &iu)
sta tensione sono iportanti nell.arte di vedere, nell.interazione fra occ9i, sistea
nervoso e ente, 8ris9naurti ette in evidenza c9e lo sono non solo nell.attività
percettiva, a anc9e per la coprensione in &enere" nc9e nei testi e nelle prati)
c9e taoiste, coe in <uasi tutte le arti arziali possiao trovare evidenziata l.i)
portanza di un.attenzione vi&ile, a allo stesso tepo rilassata" :iso&na ricordare
a <uesto proposito, c9e 8ris9naurti praticava <uotidianaente &li esercizi dello
o&a coe pratica iportante per la salute del corpo, anc9e se non &li attri*uivaun particolare si&nificato spirituale o etafisico e talvolta riferiva c9e iportanti
aestri di o&a invitavano a non fare sforzi nella pratica+" Da&li anni .+0 in poi il
dizionano la percezione" on sepre <uesta se<uenza viene data in <uesto stesso
ordine, a il senso coplessivo della riflessione riane coerente" ILa percezione
con una certa direzione, un pre&iudizio, una fissazione J un.illusione, essa viene
distorta, colorata, distrutta dalla credenza, dal pre&iudizio, dall.opinione, da una
conclusione"+5 %e invece la percezione J Rpura., cioJ senza alcun otivo, distor)
sione o pre&iudizio allora <uella J un.autentica percezione"++ Dato c9e siao con)
dizionati dal passato, non solo dalle tradizioni, dalla nostra educazione, a anc9e
dalle nostre personali esperienze c9e danno luo&o a paure e desideri non a**iao
un.autentica percezione$ ILa ente J lo struento della percezione e per avere
una percezione veritiera, la ente deve essere rettificata, purificata da o&ni condi)
zionaento, da o&ni paura" -noltre la ente deve essere li*era da o&ni conoscenza
""" L.enore capacità della ente di inventare, di ia&inare, di speculare, di
pensare non deve forse essere accantonata di odo c9e la ente sia olto c9iara e
olto sepliceX %olo la ente innocente, infatti, la ente c9e 9a avuto un.espe)
rienza olto vasta e tuttavia J li*era dalla conoscenza e dall.esperienza, solo una
ente siile pu= scoprire ci= c9e J piK di cervello e ente" ltrienti <uel c9e
scoprite si colora delle esperienze precedenti, e l.esperienza J il risultato di condi)
zionaenti"+4 L.esperienza passata viene proiettata sulla percezione del presente
odificandola, deforandola, falsificandola" %enza la proiezione del passato nona**iao esperienza, a l.esperire, c9e J privo del dualiso fra c9i esperisce e
l.esperienza$ Iel oento dell.esperire, non si J consapevoli di se stessi in
<uanto so&&etti c9e esperiscono distinti dall.esperienzaV si J in uno stato dell.e)
+5 @" 8ris9naurti The Krishnamurti Te4t &ollection 333"5infonet"org (adras, 3rd @anuar 14 Y1,1+++ @" 8ris9naurti The Krishnamurti Te4t &ollection 333"5infonet"org (adras, 3rd @anuar 14 Y
1+4 @" 8ris9naurti La ricerca della felicità ed" #izzoli p" 21
lui c9e fa l.esperienza divide se stesso per discernere tra &ioia e sofferenza, *enes)
sere e distur*o" -l credente esperisce in accordo con il suo credo, con il suo condi)
zionaento" Pueste esperienze ven&ono dal conosciuto perc9B il riconosciento J
essenziale, senza di esso non c.J alcuna esperienza" N&ni esperienza lascia un se)
&no, a eno c9e non la si interropa sul nascere" N&ni reazione a una sfida J
un.esperienza a, <uando la reazione viene dal conosciuto, la sfida perde in novi)
tà e vitalitàV in <uel oento iniziano il conflitto, i distur*i e le attività nevroti)
c9e" La vera natura della sfida J <uella di c9iedere, distur*are, sve&liare, capire"
(a <uando la sfida J tradotta nel passato viene evitato il presente" La convinzione
dell.esperienza J la ne&azione della doanda" L.intelli&enza J la li*ertà di c9iede)
re, di investi&are" - credi, le ideolo&ie e l.autorità ostacolano la capacità di pene)
trazione c9e viene soltanto con la li*ertà"45 IL.esperienza J una cosa e l.esperire
un'altra" L.esperienza J una *arriera allo stato dell.esperire" ; La vita J il pre)
sente non l.esperienza" -l peso e la forza dell.esperienza ado*rano il presente e
cosA l.esperire diviene l.esperienza" La ente conosce soltanto la continuità e non
pu= ai ricevere il nuovo finc9B esiste la sua continuità" Ci= c9e J continuo non
pu= ai essere in stato dell.esperire" L.esperienza non J il ezzo per esperire, l.e)
sperire essendo uno stato senza esperienza" L.esperienza deve cessare perc9B l.e)sperire coinci" La ente pu= invitare soltanto la sua propria proiezione, il co&ni)
to" on pu= esservi l.esperire dell.inco&nito se non <uando la ente cessi di spe)
rientare" -l pensiero J l.espressione dell.esperienzaV il pensiero J la reazione del)
la eoriaV finc9B interven&a il pensiero non potrà esservi l.esperire" on vi
sono ezzi, etodi per por fine all.esperienzaV poic9B &li stessi ezzi rappresen)
45 @" 8ris9naurti 2iario ed" U*aldini p" 42
2
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La sensazione viene esainata in prospettive diverse dal nostro autore, c9e non
necessariaente sono in contraddizione, a possono essere viste coe un ulterio)
re approfondiento della stessa inda&ine" (entre la percezione J il processo co)
noscitivo di una realtà senza alcun tipo di associazione ad altre percezioni passate,
e <uindi non iplica un tepo psicolo&ico, la sensazione J una percezione c9e J
stata deforata da <uesto processo associativo, incanalata in una cate&oria, in una
definizione, in una parola" -noltre alla presenza della sensazione c.J sepre una
reazione eozionale positiva o ne&ativa" L.eozione stessa J sensazione coe lo
J il pensiero" %oprattutto in &ommentaires on living , la sensazione stessa iplica
una dinaica c9e porta a cercare sepre a&&iori sensazioni o sensazioni piK in)
tense$ ILa sensazione cerca sepre ulteriori sensazioni in cerc9i sepre piK vasti"
on c.J fine ai piaceri della sensazioneV si oltiplicano, a c.J sepre insoddi)
sfazione nel loro soddisfaciento$ c.J sepre il desiderio di avere di piK e la ri)
c9iesta del di piK non 9a fine" %ensazione e insoddisfazione sono insepara*ili, per)
c9B il desiderio per lo piK li le&a insiee" La sensazione J il desiderio del piK e an)
c9e il desiderio del eno" ello stesso atto del soddisfaciento della sensazione,
nasce l.esi&enza del di piK" -l di piK J sepre nel futuro, J la perenne insoddisfa)
zione di ci= c9e J stato" M.J conflitto fra ci= c9e J stato e ci= c9e sarà" La sensa)
zione J sepre insoddisfazione" Uno pu= vestire la sensazione d.un anto reli&io)so, a essa resta <uello c9e J$ una cosa della ente e una fonte di conflitto e d.ap)
prensione" Le sensazioni fisic9e &ridano sepre per avere di piKV e <uando sono
frustrate ecco sor&ere ira, &elosia ed odio" ; Puando la sensazione J contrasta)
ta, si trova soddisfazione nello stesso anta&oniso c9e la frustrazione 9a provoca)
to" La sensazione J sepre reazione ed erra da una reazione all.altra" L.errante J
2+
7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
la ente, la ente J sensazione" La ente J il a&azzino delle sensazioni, piace)
voli e s&radevoli, ed o&ni esperienza J reazione" La ente J eoria, c9e dopo
tutto J reazione" La reazione, o sensazione, non pu= ai essere soddisfatta ; La
sensazione non conosce contentaento" La sensazione, la reazione deve sepre
&enerare conflitto e lo stesso conflitto J ulteriore sensazione" ; L.attività della
ente a tutti i suoi diversi livelli, J il prolun&aento della sensazioneV e <uando le
sia ne&ata l.espansione, trova piacere nella contrazione" La sensazione, la reazio)
ne, J il conflitto de&li oppostiV e in <uesto conflitto di resistenza e di cediento, di
concedere e ne&are, c.J una soddisfazione c9e cerca sepre a&&ior soddisfazio)
ne" La ente non pu= trovare la felicità" La felicità non J cosa da cercarsi e trovar)
si, coe la sensazione" La sensazione pu= essere ritrovata piK e piK volte, perc9B
la si perde di continuoV a la felicità non si pu= trovare" La felicità ricordata J sol)
tanto sensazione, una reazione favorevole o contraria al presente" Ci= c9e J con)
c9iuso non J la felicitàV l.esperienza della felicita conc9iusasi J sensazione, perc9B
il ricordo J il passato e il passato J sensazione" La felicità non J sensazione" ;
Puello c9e conoscete J il passato, non il presenteV e il passato J sensazione, rea)
zione, eoria" Moi ricordate di essere stato feliceV e pu= dirvi il passato cosa sia
la felicitàX Hu= ricordare, a non pu= essere" #iconoscere non J felicitàV sapere
c9e cosa vo&lia dire essere felici non J felicità" #iconoscere J la risposta della e)oriaV e pu= la ente, c9e J l.insiee dei ricordi, delle esperienze, essere ai fe)
liceX Lo stesso riconosciento ini*isce l.esperire" ;
-l pensiero non pu= ai essere fonte di felicitàV pu= ricordare soltanto sensazioni,
perc9B il pensiero J sensazione" on pu= coltivare, produrre o procedere verso la
felicità" -l pensiero pu= andare soltanto verso ci= c9e conosce, a il co&nito non J
24
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felicitàV il co&nito J sensazione" ; Tutte le attività della ente sono ere sensa)
zioni, reazioni a stioli, a influenze"44 Puindi la sensazione J sostanzialente
pensiero e coporta sepre insoddisfazione, frustrazione di o&ni aspettativa"
ella sensazione J iplicato il passato c9e condiziona non solo le nostre dinai)
c9e percettive, a anc9e le nostre aspettative spin&endoci ad identificarci con cer)
te sensazioni e a istituire un senso di distanza con altre" ella vita <uotidiana, &e)
neralente, scindiao le sensazioni spiacevoli da <uelle piacevoli, per evitare le
une e inse&uire le altre, creando cosA da un lato la paura e dall.altro il desiderio" ]
possi*ile essere in uno stato dove non si inse&uono o si fu&&ono le varie sensazio)
niX IHotete osservare il uoversi in voi di <ueste sensazioni naturali del tutto co)
uni, senza cadere in uno stato di identificazioneX ; !. davvero olto ipor)
tante coprendere <uesto punto c9e ci porta ad affrontare il pro*lea dell.identi)
ficazione Z identificazione si&nifica uno stato di attaccaento, di inestrica*ile
sc9iavitK in una rete di associazioni entali"4
Conse&uito, ottenuto o realizzato un desiderio lo &iudic9iao in *ase alle nostre
aspettative e ne rianiao insoddisfatti, cosA ne inse&uiao su*ito un altro piK
&rande, piK apio, piK intenso o di altro &enere" - desideri sono sepre in con)
traddizione, sepre in conflitto fra loro" ILe nostre sensazioni sono distinte, sepa)
rate e noi viviao di sensazioniV noi siao sensazioni" Hrivatevi di sensazioni pia)cevoli o dolorose e avreo cessato di essere" Le sensazioni sono iportanti per
noi e si identificano col senso di separazione, di distacco" ; (a le sensazioni
sono sepre in lotta l.una contro l.altra ; -l conflitto J inerente alla sensazio)
ne"4
44 @" 8ris9naurti Meditazioni sul vivere ed" (ondadori pp" 23+)234
@" 8ris9naurti &he cosa vi farà cambiare ed" U*aldini p" 204 @" 8ris9naurti Meditazioni sul vivere ed" (ondadori p" 44
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on solo, a il desiderio stesso crea la paura del non ra&&iun&iento del proprio
o&&etto e il tentativo di rivivere un oento di &ioia J destinato inevita*ilente a
fallire$ I] la lotta per ripetere e protrarre il piacere c9e si trasfora in sofferenza"
uardatelo in voi stessi" Hroprio il volere c9e il piacere si ripeta &enera dolore
poic9B esso non J lo stesso di ieri" Lottate per ra&&iun&ere la stessa &ioia, non solo
per il vostro senso estetico, a per la stessa intia <ualità della ente, e siete ur)
tati e dispiaciuti perc9B vi J ne&ato" vete osservato cosa accade <uando vi viene
ne&ato un piccolo piacereX Puando non ottenete <uello c9e volete diventate ansio)
si, invidiosi, pieni di odio" vete ai notato <uando vi viene ne&ato il piacere di
*ere o di fuare o del sesso o di <ualsiasi cosa Z avete notato c9e *atta&lia dovete
fareX ! tutto ci= J una fora di paura, non J veroX vete paura di non ottenere
<uello c9e volete o di perdere <uello c9e avete"0
CosA anc9e se dividiao concettualente ed eotivaente il piacere dalla paura,
sono intiaente colle&ati nella loro dinaica" -l desiderio nasce dalla volontà di
conse&uiento, dalla ricerca di ripetizione, di reiterazione di una sensazione o di
un.esperienza passata" %ensazione ed esperienza fanno sepre parte del passato
cristallizzato, orto, cate&orizzato sepre diverso rispetto al presente e <uindi
portano all.insensi*ilitàV la alientano" ll.ori&ine sia del desiderio c9e dell.espe)
rienza vi sare**e il pensiero, c9e sor&endo dalla eoria inse&ue la ripetizionedelle esperienze e dei piaceri passati" ILa ripetizione, con le sue sensazioni, non J,
per no*ile e piacevole c9e sia, lo stato dell.esperireV la costante ripetizione di un
rito, di una parola, di una pre&9iera, J una sensazione &radevole a cui si dà un ter)
ine no*ile" (a l.esperire non J sensazione ; L.effettivo, il ci= c9e J, non pu=
essere copreso ediante era sensazione" - sensi 9anno una parte liitata, a
0 @" 8ris9naurti Libertà dal conosciuto ed" U*aldini p" 2
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coprendere o esperire si trova al di là e al di sopra dei sensi" La sensazione di)
viene iportante solo <uando cessa l.esperire ; L.esperire non J continuitàV
perc9B ci= c9e 9a continuità J sensazione, <uale c9e sia il suo livello" La ripetizio)
ne della sensazione dà l.apparenza di una nuova esperienza, a le sensazioni non
possono ai essere nuove" La ricerca del nuovo non sta nelle sensazioni reiterate"
-l nuovo viene in essere soltanto <uando vi sia l.esperireV e l.esperire J possi*ile
soltanto <uando lo stiolo e la ricerca della sensazione siano cessate" -l desiderio
della ripetizione di un.esperienza J la caratteristica vincolante della sensazione, e
l.arricc9iento della eoria J l.espansione della sensazione" -l desiderio della
ripetizione di un.esperienza, se vostra o di un altro, porta all.insensi*ilità ;
L.esperire pu= venire soltanto con l.assenza del desiderio della sensazione"1 La
ricerca di reiterare, ripetere le sensazioni J a&ire secondo l.esperienza, J *iso&no
di continuità$ I-l oento dell.esperire J del tutto diverso dal perse&uiento del)
la sensazione" ell.esperire non c.J coscienza dello sperientatore e delle sue
sensazioni" Puando l.esperire &iun&e alla fine, J allora c9e coinciano le sensa)
zioni di colui c9e 9a esperienzaV e sono <ueste sensazioni c9e colui c9e 9a espe)
rienza cerca ed esi&e" Puando le sensazioni diven&ono una necessità, allora la u)
sica, il fiue, il dipinto non sono c9e ezzi per un ulteriore sensazione" Le sensa)
zioni diven&ono d.iportanza fondaentale, esse e non l.esperire" -l desiderio diripetere un.esperienza J la ric9iesta di sensazioni, e entre le sensazioni possono
essere ripetute, l.esperire non lo pu=" !. il desiderio della sensazione c9e ci co)
strin&e ad attaccarci alla usica, a possedere la *ellezza" ; Le sensazioni 9anno
un principio e una fine, possono essere ripetute e diffuseV a l.esperire non J en)
tro i liiti del tepo" Ci= c9e J essenziale J l.esperire, c9e viene ne&ato durante la
1 @" 8ris9naurti Meditazioni sul vivere ed" (ondadori pp" +2)+
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ricerca della sensazione" Le sensazioni sono liitate, personali, causano conflitto
e doloreV a l.esperire c9e J del tutto differente dalla ripetizione di un.esperienza,
J senza continuità" %oltanto nell.esperire c.J rinnovaento, trasforazione"2
Hercezione ed esperire sono <uindi processi in cui il tepo psicolo&ico, la conti)
nuità data dalla eoria sono assenti, entre nella sensazione e nell.esperienza il
tepo coe oviento psicolo&ico c9e si ori&ina dalla eoria J iplicato"
elle pu**licazioni successive a &ommentaries on living , J c9iarito coe la sen)
sazione non necessariaente iplica un *iso&no, una volontà di reiterazione e
<uindi non necessariaente iplica il desiderio anc9e se spesso J <uello c9e acca)
de nella nostra vita <uotidiana" -l desiderio pu= dissolversi se coprendiao ap)
pieno, effettivaente la sua dinaica nel oento stesso in cui sor&e" ] il pen)
siero c9e a partire dalla sensazione crea un.ia&ine c9e J desiderio$ ILa nostra
vita J *asata sulla sensazione e sul desiderio, e c9iediao$ c9e relazione c.J in
realtàX Puand.J c9e la sensazione diviene desiderioX Pual J l.attio in cui il desi)
derio diviene doinanteX Medo una *ella acc9ina foto&rafica, l.ultio odello"
La prendo fra le ani e la &uardo, e c.J una sensazione di osservazione Z si vede
nella acc9ina foto&rafica, costruita a&nificaente, assai coplessa, di &ran va)
lore, il piacere del possesso, il piacere di fare foto&rafie" Dun<ue, <uesta sensazio)
ne c9e cosa 9a a c9e fare con il desiderioX Puand.J c9e il desiderio coincia afiorire in azione e dice$ RDe**o averla.X vete ai osservato il oviento della
sensazione, sia esso dovuto al sesso, o al cainare nelle valli o al salire sui colli,
<uando si &uarda tutto il ondo da una &rande altezza, o al vedere un *el &iardino
entre dietro casa avete solo un inuscolo pratoX Moi vedete tutto ci=V c9e cosa
accade poi, c9e cosa trasfora la sensazione in desiderioX ; Herseverate in <ue)
2 @" 8ris9naurti Meditazioni sul vivere ed" (ondadori p" +5
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
sta doanda$ c9e relazione c.J tra sensazione e desiderioX Herseverate senza cer)
care di trovare una risposta, a &uardando, osservando, vedendone le iplicazio)
ni$ allora scoprirete c9e la sensazione c9e J naturale viene trasforata in desiderio
<uando il pensiero crea un.ia&ine a partire dalla sensazione" CioJ, c.J la sensa)
zione di vedere <uella costosa e *ella acc9ina foto&raficaV poi interviene il pen)
siero c9e dice$ 6Morrei avere <uella acc9ina foto&rafica7" Dun<ue il pensiero
crea l.ia&ine a partire da <uella sensazione e in <uel oento nasce il deside)
rio" Nsservate voi stessi, inda&ate" on avrete *iso&no di nessun li*ro, di nessun
filosofo, di nessuno Z sepliceente osservate, con pazienza, a titolo di prova, e
in poc9issio tepo arriverete a <uesto"3
-l desiderio J la creazione di un.ia&ine di possesso in *ase ad una sensazione$
I%e osservate vedete c9e c.J una sensazione visiva al vestito o alla caicia" Hoi
c.J il contatto, <uando entrate nel ne&ozio a toccare la stoffa per sentire la <ualità,
per rendervi conto di c9e cosa sono i fatti" <uesto punto il pensiero crea un.i)
a&ine e nasce il desiderio" !. solo <uando il pensiero crea un.ia&ine c9e il
desiderio coincia ad esistereV altrienti non c.J" ] possi*ile avere le couni
sensazioni senza l.intervento del pensiero c9e crea un.ia&ineX ICosa sono le
eozioniX %ono sensazioni, noX Medete una *ella autoo*ile, o una casa stupen)
da, una donna o un uoo *ellissii, e la percezione sensoriale risve&lia i sensi"Cosa accade alloraX Contatto e <uindi desiderio" <uesto punto interviene il pen)
siero" %iete in &rado di ferarvi lA e non lasciare c9e il pensiero interven&a e assu)
a il controlloX Medo una casa stupenda, le proporzioni sono &iuste, 9a un prato e
un *el &iardino, tutti i sensi rea&iscono a <uella *ellezza Z J *en tenuta, ordinata,
3
@" 8ris9naurti 1ltimi discorsi ed" U*aldini p" 4+ @" 8ris9naurti &he cosa vi farà cambiare ed" U*aldini p" 1++
32
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tenti, e <uesto J il odo per por fine al piacere, all.intera struttura del piacere Z
non ta&liatelo fuori coe fanno i onaci o i sanasi, senza ai &uardare una don)
na perc9B credono sia peccato e c9e <uindi distru&&a la vitalità della loro co)
prensione, a vedendone l.intero si&nificato e iportanza" llora proverete una
straordinaria &ioia nella vita"
(a se le sensazioni, prolun&ate attraverso la eoria e <uindi il pensiero, posso)
no essere un pericolo non vi J assolutaente un atte&&iaento ascetico o un invi)
to all.ascesi o una deonizzazione del desiderio$ IC9i vi parla J del tutto contra)
rio a repriere il desiderio, perc9B non J cosA c9e il pro*lea potrà essere risolto
; oi diciao$ R!sainate, &uardate osservate il desiderio coe un fatto c9e
accade$ non fateci sopra delle analisi" INsservare le sensazioni fisic9e senza re)
prierle o esa&erarle ed essere vi&ilanti, attenti c9e esse non filtrino nel re&no psi)
colo&ico interiore a cui non apparten&ono Z <ui sta la nostra difficoltà" L.intero
processo accade cosA rapidaente perc9B noi non lo capiao, non l.a**iao co)
preso, non a**iao esainato effettivaente ci= c9e accade in realtà" ; Ci oc)
cupiao del desiderio e della coprensione di esso, non del fattore a**rutente del
reprierlo, evitarlo o idealizzarlo" on potete vivere senza il desiderio" Puando
avete fae avete *iso&no di ci*o" (a coprendere c9e vuol dire esainare tutta
l.attività del desiderio J dar&li il posto &iusto" -n <uesto odo non sarà piK fontedi disordine nella nostra vita <uotidiana"0 I-l desiderio crea la contraddizione, e
la ente copletaente sve&lia non aa vivere nella contraddizioneV per <uesto
cerca di li*erarsi dal desiderio" (a se la ente riesce a coprendere il desiderio
senza cercare di spazzarlo via, senza dire$ RPuesto desiderio J *uono e <uello J
@" 8ris9naurti Libertà dal conosciuto ed" U*aldini p" 2
@" 8ris9naurti &he cosa vi farà cambiare ed" U*aldini p" 1+50 @" 8ris9naurti Lettere alle scuole ed" U*aldini p" 54
3
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inconsapevole, c9e costituisce un eleento di distorsione e di pericolo psicolo&i)
co" Puesto pericolo pu= essere c9iaato in *ase ai vari contesti sensazione, piace<
re, desiderio o pensiero J sepre lo stesso pro*lea c9e viene trattato$ l.essenza
di <uesto pericolo J sepre costituito dall.aspetto teporale, entre la percezione
J in &enere priva dell.eleento teporale"
" tte&&iaento olistico"
ell.autore preso in considerazione troviao spesso sottolineata la rilevanza di un
approccio olistico3 nei confronti di varie <uestioni e pro*lei, e anc9e per <uanto
ri&uarda i sensi viene ri*adita <uesta esi&enza" !siste la possi*ilità di una perce)
zione olisticaX ] <ualcosa c9e possiao ottenere solo traite una <ualc9e sostan)
za c9e influenzi il nostro sistea nervoso o pu= accadere nella nostra <uotidianità
se c.J una particolare intensità ed ener&iaX I-l cervello J il centro di tutti i sensi,
a in realtà noi ci serviao solo di uno o due sensi" -n effetti non conosciao lacondizione in cui tutti i sensi sono pienaente desti e funzionano tutti insiee al
assio livello" li esseri uani si contentano di un funzionaento parziale"
Puando tutti i sensi sono risve&liati e il cervello funziona appieno, allora il sB
scopare e il cervello 9a una <ualità ed un ener&ia totalente diverse"
3 RNlistico. si&nificativaente J uno dei poc9i terini usati da 8ris9naurti c9e non fa parte del
nc9e per <uanto ri&uarda la *ellezza le considerazioni di 8ris9naurti sono tut)
t.altro c9e sisteatic9e ed univoc9e ed un esae analitico dei sin&oli aspetti in
essa iplicati e dei terini usati potre**e fare pensare in un prio luo&o a certe
contraddizioni o incon&ruenze"
Le sue riflessioni spesso scaturiscono da esperienze e situazioni di vita <uotidiana
facilente condivise, su cui si inseriscono ori&inali interro&ativi filosofici ed esi)
stenziali"
Un volto *en proporzionato, un coportaento coposto, una scultura, un te)
pio o una cattedrale, un aereo, i delicati in&rana&&i di un orolo&io o un coputer
possono far parte della *ellezza, a l.autore preferisce piK spesso far riferiento
alle *ellezze della natura" Le *ellezze naturali se*rano essere la assia ani)
festazione della *ellezza sensi*ile, perc9B la *ellezza creata dall.uoo scaturisce
dalla conoscenza, c9e J sepre liitata, entre la natura non J &enerata dal pen)
siero, c9e J un processo liitato e liitante"
Puando siao in presenza di <ualcosa c9e J straordinariaente *ello la nostra
ente si ac<uieta naturalente, spontaneaente, scorda il suo <uotidiano trava)
&lio, le preoccupazioni, l.ansietà, le aspirazioni, le a*izioni, le paure, e se pur per poc9i istanti, psicolo&icaente non siao piK presenti, a J presente solo il
nostro o&&etto di osservazione$ IC9e cosa accade realente <uando vediao
<ualcosa di olto *ello, coe pu= esserlo una onta&na piena di neve contro il
cielo azzurroX Her un attio la aestà di <uella onta&na, la sua iensità, il
suo profilo c9e si sta&lia contro il cielo annullano <ualsiasi interesse c9e io a**ia
0
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per e stesso" -n <uell.attio non ci sono io c9e &uardo" ] proprio la &randezza di
<uella onta&na c9e 9a dissolto in e, per un attio, o&ni interesse per e stes)
so"
La *ellezza J assenza dell.io, dell.e&o" volte ci= J espresso in aniera collo)
<uiale$ I<uando voi non siete allora vi J *ellezza, altre volte con un lin&ua&&io
piK filosofico$ Ila *ellezza J <uello stato dell.essere in cui l.io J assente"
(a, coe <uando diao un nuovo &iocattolo ad un *a*ino c9e diventa silenzio)
so e ne viene copletaente assor*ito per <ualc9e tepo, tornando dopo un po. a
fare capricci e dispetti, cosA anc9e a noi pu= capitare di essere assorti da <ualcosa
di *ello c9e ci 9a reso per <ualc9e istante cali, silenziosi e intensaente attenti,
per tornare poi alla nostra a*ituale attività entale per lo piK e&ocentrica" La do)
anda c9e ci do**iao porre a <uesto punto e se possiao essere in <uesto stato
di assenza del sB anc9e indipendenteente da un <ualcosa di esterno a noi, perc9B
altrienti ne diverreo dipendenti"
-l perse&uiento, la ricerca delle *ellezze sensi*ili e l.evitare, il fu&&ire o porre
resistenza verso ci= c9e viene reputato *rutto svilisce la *ellezza interiore, la sen)
si*ilità$ ILa sensi*ilità, la vulnera*ilità a ci= c9e J, J essenziale, non J veroX oi
a**iao *iso&no di identificare noi stessi con ci= c9e definiao *ello e di evitare
ci= c9e diciao *rutto" Mo&liao identificarci col *el &iardino e c9iudere &li oc)c9i davanti al villa&&io dal cattivo odore" Mo&liao resistere e tuttavia ricevere"
N&ni identificazione non J resistenzaX !ssere consci del villa&&io, del &iardino
senza resistenza, senza confronto, J essere sensi*ili" ; La sensi*ilità, la vulne)
ra*ilità J un processo totale, non lo si pu= ta&liare fuori a un dato livello di coo)
do" ; Puesta considerazione, <uesta adorazione della *ellezza J una fu&a da
@" 8ris9naurti Andare incontro alla vita ed" U*aldini p" 1+
1
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tue orecc9ieV a se 9ai l.esperienza di <uesta condizione di totale apertura, di sen)
si*ilità a tutto, se sei profondaente consapevole di tutto ci= c9e accade dentro di
te, di o&ni pensiero, di o&ni sentiento Z non c.J *ellezza anc9e in <uelloX Hen)
siao c9e la *ellezza sia fuori di noi" !cco perc9B copriao <uadri e li appen)
diao al uro, perc9B desideriao possedere *ei sari, vestiti, tur*anti, e circon)
darci di *ei o&&etti$ teiao infatti, c9e in assenza di un riferiento o&&ettivo,
<ualcosa dentro di noi andrà perduto" (a si pu= dividere la vita, l.intero processo
dell.esistenza, in so&&ettivo e o&&ettivoX on J forse un processo unitarioX10 Fra
Rinterno. ed Resterno. vi J un unico oviento"
(a nello stesso tepo viene sottolineata l.iportanza della *ellezza interiore$ ILa
*ellezza J in noi, non necessariaente nelle cose c9e ci circondano" Puando le
cose c9e ci circondano diventano iportanti e noi investiao in esse la *ellezza,
allora la *ellezza c9e J in noi diinuisce ; La dipendenza dalla *ellezza di una
linea, o dalla &razia di un volto, sicuraente diinuisce l.osservatore stesso, il
c9e non si&nifica c9e do**iao to&liere di ezzo la *ellezza di una linea o la &ra)
zia di un voltoV si&nifica c9e <uando le cose fuori di noi ac<uistano &rande si&nifi)
cato siao interiorente ipoveriti105
L.assenza dell.io, pur essendo uno stato di stupore, naturalente non J un invito a
vivere passivaente, coe un ve&etale, o ad uno stile di vita ascetico o ortifi)cante, a J piuttosto essere pervasi da una condizione di estasi, di &ioia, una con)
dizione in cui la personalità, l.io psicolo&ico J copletaente ne&ato, trasceso"
L.estetica di 8ris9naurti si confi&ura <uindi essenzialente coe un inda&ine
sul sB, perc9B J nel processo dell.auto)conoscenza, nella piena coprensione, una
10
@" 8ris9naurti La ricerca della felicità ed" #izzoli pp" 21)105 @" 8ris9naurti La sola rivoluzione ed" U*aldini p" 11
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coprensione non intellettualistica dell.io e delle sue dinaic9e c9e il sB pu= es)
sere trasceso o dissolto$ IPuanto e&lio conoscete voi stessi, tanto piK c.J in voi
c9iarezza" La conoscenza di sB non 9a ai terine _ non si arriva ad alcun con)
se&uiento tan&i*ile, ad alcuna conclusione" ] coe un fiue infinito" (an ano
c9e lo studio di sB procede e va sepre piK in profondità, si trova la pace" %oltanto
<uando la ente J tran<uilla _ attraverso la conoscenza di sB e non attraverso
un.autodisciplina iposta _ solo allora, in <uella tran<uillità, in <uel silenzio, la
realtà viene alla luce" %olo allora ci pu= essere *eatitudine, ci pu= essere azione
creativa" %enza <uesta coprensione, senza <uesta esperienza, i se*ra c9e li)
itarsi a le&&ere li*ri, fre<uentare di*attiti, fare propa&anda, sia talente infantile
_ sepliceente un attività senza olto si&nificatoV laddove, se si J capaci di
coprendere se stessi e, dun<ue, di realizzare la felicità creativa, l.esperienza di
<ualcosa c9e non J della ente, allora forse ci pu= essere una trasforazione nel
rapporto iediato con ci= c9e ci circonda e, <uindi, nel ondo in cui
viviao"10+
on vi J una realtà onolitica del sB, esso J piuttosto un processo vivente costi)
tuito da olteplici aspetti stratificati e in divenire in continua interazione fra loro,
dove non c.J una linea di confine, di dearcazione fra conscio, inconscio, fra li)
velli superficiali e <uelli profondi, coe spesso J stato afferato o dato per scon)tato in a*ito psicolo&ico e psicanalitico" -l porre, il postulare o l.accettare una
divisione netta fra conscio, inconscio e su*conscio contri*uisce ad auentare il
conflitto"
10+ @" 8ris9naurti La ricerca della felicità ed" #izzoli p" 12
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piK il sB si rafforza"10 Pualsiasi fatto, avveniento se interpretato attraverso i no)
stri convincienti reli&iosi, politici o derivanti dall.esperienza non fa c9e produr)
re altre esperienze c9e rafforzano <uesti convincienti stessi"
Her coprendere noi stessi do**iao ri&ettare o&ni autorità$ l.autorità dei filosofi,de&li psicolo&i e dei psicanalisti, le autorità reli&iose, l.autorità della nostra passa)
ta esperienza e naturalente l.autorità di 8ris9naurti stesso"
] possi*ile per il sB non proiettare, non desiderare, non esperireX ] possi*ile per la
ente rianere in uno stato di non)riconosciento, di non)esperienzaX %e deside)
ro dissolvere il sB, il sB J ancora in atto" Pualun<ue oviento della ente, posi)
10 @" 8ris9naurti La ricerca della felicità ed" #izzoli p" +0
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tivo o ne&ativo, J un.esperienza c9e di fatto rafforza l.6io7" nc9e l.ascetiso J
un odello di vita per afferare l.6io7"
!siste un <ualcosa, un eleento, un.entità, un.attività c9e dissolva il sBX N J una
doanda al postaX Le varie reli&ioni 9anno proposto l.identificazione con Dio,
con una serie di divinità, con un %B divino superiore" (a l.identificazione J un
processo, un.attività del sB" Ci= c9e viene ritenuto superiore e di cui 9o esperien)
za, non J altro c9e una proiezione del sB e <uindi finisce per rafforzare il sB$ ICi
piacere**e c9e esistesse un eleento ateporale, c9e non J il sB, c9e speriao
ven&a interceda e distru&&a il sB _ e lo c9iaiao Dio" ; Puando la ente
cerca uno stato spirituale ateporale c9e a&isca in vista della distruzione del sB,
non J <uella forse un.altra fora di esperienza c9e rafforza l.6io7X Puando si cre)
de, non J proprio <uesto c9e avvieneX Puando si crede c9e esistono la verità, Dio,
lo stato ateporale, l.iortalità, non si attiva forse un processo di rafforzaento
del sBX -l sB 9a proiettato <uella entità c9e voi sentite e credete c9e verrà a distru&)
&ere il sB" Dun<ue, avendo proiettato <uesta idea di continuità in uno stato ate)
porale sotto fora di entità spirituale, voi avete un.esperienzaV e tale esperienza
non pu= c9e rafforzare il sBV e dun<ue, cosa avete fattoX on avete realente di)
strutto il sB, &li avete soltanto attri*uito un noe diverso, una diversa <ualitàV il sB
J ancora lA, poic9B ne avete avuto esperienza" CosA, la vostra azione J dal principioalla fine sepre u&uale a se stessa, entre noi riteniao c9e si stia evolvendo, stia
crescendo, diventi sepre piK *ellaV a se vi &uardate dentro, J sepre la stessa
azione c9e continua, il edesio 6io7 c9e funziona a vari livelli con differenti
etic9ette, sotto noi diversi"110
110 @" 8ris9naurti La ricerca della felicità ed" #izzoli p" +3
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Nppure sono state proposte innuerevoli pratic9e, discipline, particolari fore di
editazione, pre&9iere o mantra da ripetere per superare o annullare il sB" (a la
ripetizione J a*itudine, onotona, routine, la <uale non pu= c9e ottundere la sen)
si*ilità" Una ente a*itudinaria c9e se&ue un odello di condotta, uno sc9ea a
cui uniforarsi non J una ente sensi*ile"
nc9e il se&uire, l.ade&uarsi coscienteente ad una virtK costituisce un processo
di occultaento e conteporaneaente di rafforzaento del sB$ ILa persona vir)
tuosa, c9e perse&ue la virtK coscienteente, non potrà ai scoprire la realtà" Hu=
essere un.ottia personaV a ci= J del tutto diverso dall.essere un uoo di verità,
un uoo c9e coprende" Her l.uoo di verità, la verità si J realizzata" Un uoo
virtuoso J un uoo orale, e un uoo orale non potrà ai capire cos.J la verità
perc9B per lui la virtK J l.occultaento del sB, il rafforzaento del sB, in <uanto
e&li perse&ue la virtK" Puando dice$ 6on devo essere avido7, lo stato di non avi)
dità di cui 9a esperienza serve solo a rafforzare il sB"111
!siste allora la possi*ilità di dissolvere il sBX d una tale doanda non J possi*ile
rispondere s*ri&ativaente con un sA o con un no, a J necessario passare attra)
verso tutta <uesta inda&ine per scoprire &li innuerevoli possi*ili vicoli ciec9i in
cui &li uoini sono caduti nel corso di i&liaia di anni, e in cui anc9e noi eredi di
<uesto enore passato possiao cadere, in cui il sB pu= cadere nel suo tentativodi trascendere se stesso, di dissolvere se stesso, perc9B o&ni oviento del sB fa
ancora parte del sB$ IPuando coprendete l.intero processo, le astute, straordina)
rie invenzioni, l.intelli&enza del sB, il odo in cui si cauffa attraverso l.identifi)
cazione, attraverso la virtK, attraverso l.esperienza, attraverso la fede, attraverso la
conoscenzaV <uando intuite c9e la ente si sta ovendo in un circolo, all.interno
111 @" 8ris9naurti La ricerca della felicità ed" #izzoli p" +
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
ente differente, non essendo scaturita dal sB" La ricerca del potere, della posizio)
ne, dell.autorità, dell.a*izione sono anifestazioni del sB, sono sue differenti
espressioni" (a ci= c9e J iportante J coprendere il sB"113
-l sB J non solo desi)
derio di posizione sociale e di ricc9ezza, a anc9e desiderio di essere o di non es)
sere <ualcuno"
L.azione non J solo azione fisica, a anc9e l.attività della coscienza" %e l.azione
9a un fine, un risultato in vista, allora l.azione dà ori&ine all.attore, al sB" %e nel)
l.azione non c.J la prospettiva di un risultato, non c.J neanc9e il sB" Una tale azio)
ne J possi*ile soltanto <uando il processo del pensiero c9e dà ori&ine alle idee J
cessato, e <uindi vi J aore$ un.azione senza o**iettivo, finalità, c9e non si *asa
su un.idea"
Talvolta 8ris9naurti si pone, e lo pone ai suoi interlocutori, un interro&ativo an)
cora piK radicale$ esiste davvero un io peranente e diviso da&li altriX N l.io oltre
ad non essere peranente, non J neeno separatoX aturalente siao fisica)
ente divisi, a per <uanto ri&uarda le eozioni, i dolori, l.a&&ressività, la co)
petizione, la vol&arità non esiste <uesta divisione" Facciao parte da <uesto punto
di vista dello stesso oviento, della stessa ener&ia, dello stesso flusso, e a eno
c9e non usciao copletaente da <uesto Rfiue., non siao davvero individui,
cioJ secondo l.etiolo&ia non fraentati, a esseri contraddittori, pieni di con)flitti, perc9B divisi in noi stessi" vere la convinzione di essere separati fa ancora
parte del oto del Rfiue. e per uscirne do**iao aver accantonato o&ni pretesa
di essere virtuosi$ I! in tale inda&ine per la conoscenza di noi stessi do**iao ar)
rivare, coe scoperta nostra e <uindi di pria ano, a una pria fondaentale
Hossiao senz.altro afferare c9e se anc9e non vi J un atte&&iaento univoco da
parte di 8ris9naurti, nella a&&ior parte dei casi viene privile&iato un approccio
ar&oentativo di tipo Rne&ativo., e in particolar odo per il tea <ui in <uestione"
] inda&ando il ne&ativo c9e potreo scoprire il positivo" Do**iao <uindi ini)
ziare a inda&are ci= c9e l.aore non J per coprendere cosa sia" ] solo copren)
dendo e ne&ando <uello c9e non J aore c9e possiao coprendere e <uindi vi)
vere l.aore" ] solo cosA c9e potreo investi&are sull.aore li*eri dai pre&iudizi,
dai preconcetti e dalle conclusioni c9e proiettiao su <uesta parola" Un approccio
positivo non pu= c9e in&annarci, illuderci$ Ion devo c9iederi c9e cosa sia l.a)
ore" on devo inse&uirlo" %e lo inse&uo, non J aore$ J ricopensa"11+
-nnanzitutto l.aore non J l.aore della propria patria o della propria nazione c9e
tanto odio, violenza e distruzione 9anno &enerato e continuano a &enerare nel
ondo" -l sentiento nazionale J la versione oderna del sentiento tri*ale pri)
itivo, c9e 9a diviso il &enere uano ed 9a contri*uito e contri*uisce a produrre
&uerre e conflitti di o&ni &enere"
ore J aore di Dio, coe 9anno afferato nuerose reli&ioniX -n <uesto caso
8ris9naurti fa una considerazione c9e potre**e se*rare ispirata da Feuer*ac9$
IPuando dite di aare Dio, cosa si&nificaX %i&nifica c9e aate una proiezione
della vostra ia&ine, una proiezione di voi stessi sotto certe spo&lie di rispetta) *ilità, secondo <uello c9e credete sia no*ile e santoV perci= dire$ 6o Dio7, non
9a assolutaente alcun senso" Puando adorate Dio, adorate voi stessi _ e <uesto
non J aore"114
11+
@" 8ris9naurti Sull%amore e la solitudine ed" U*aldini p" 4114 @" 8ris9naurti Libertà dal conosciuto ed" U*aldini p" +0
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
pendente, a devo diventare indipendente" %e sono preda dell.attaccaento J
<uesto c9e dovr= osservare, Rstudiare., capire, inda&are" on 9a senso proporsi di
se&uire un atte&&iaento distaccato ed a&ire in *ase ad esso, se vivo l.attaccaen)
to" Tutto ci= produrrà solo conflitto e anc9.esso non 9a niente a c9e vedere con
l.aore"
L.aore non J identificazione ad una causa, un.ideale, un.utopia" L.aore non J
identificazione con uno stato d.anio, con una persona o un &ruppo di persone"
L.aore J piacere, desiderioX L.aore non J la ricerca, l.aspettativa del piacere,
perc9B l.aore include il piacere, la &ioia, <uando non siano stati perse&uiti, non
li esclude" La ricerca del piacere, l.ipulso, la coazione a ripetere una particolare
sensazione o esperienza J un oviento del pensiero c9e ne&a l.aore" %e il pia)
cere J all.interno di una dinaica di ricerca, di aspettativa, di perse&uiento J la
ne&azione dell.aore"
%u <uesto punto per= *iso&na rilevare c9e 8ris9naurti non J sepre stato c9iaro
univoco o esaustivo$ alcune volte si 9a l.ipressione c9e il piacere di per sB ne&a
sepre e coun<ue l.aore, e c9e de**a necessariaente portare sofferenza"
(a se si esainano attentaente un nuero sufficienteente rilevante di passi su
<uesto aspetto, possiao afferare c9e J la ricerca del piacere ori&inata dal ricor)
do, dalla eoria, c9e J psicolo&icaente pericolosa" Puando il piacere J consi)derato all.interno della dinaica di ricerca del piacere, di coazione a ripetere, di
sforzo per ra&&iun&ere o ripetere una sensazione, viene distinto dalla &ioia, c9e
non fa parte di <uesto processo psicolo&ico" La &ioia scaturisce da una diensione
c9e non J teporale" La &ioia e il piacere c9e scaturiscono spontaneaente senza
una ricerca o sforzo preeditato, li*eri da o&ni processo teporale psicolo&ico
+0
7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
Puesto etodo di inda&ine ne&ativo ette radicalente in <uestione o&ni certez)
za, o&ni punto fero e potreo essere troppo spaventati per prenderlo seriaen)
te in considerazione perc9B Ipotre**e si&nificare un ca*iaento radicaleV po)
tre**e frantuare la fai&liaV potreste scoprire di non aare vostra o&lie o vo)
stro arito o i vostri *a*ini _ noX _ potreste dover distru&&ere la casa c9e
avete costruito, potreste non tornare piK al tepio"12+ !siste la sicurezza nelle re)
lazioni, nei rapportiX !siste <ualcosa coe un rapporto sta*ileX !ppure e di <uesto
c9e siao continuaente alla ricerca, a la ricerca di sicurezza cosa produceX
ILa pretesa di essere al sicuro nel rapporto &enera inevita*ilente dolore e paura"
Puesta ric9iesta di sicurezza non fa altro c9e favorire l.insicurezza" vete ai tro)
vato sicurezza in <ualcuno dei vostri rapportiX %AX (olti di noi vo&liono la sicu)
rezza di aare e di essere aati, a c.J aore <uando <ualcuno di noi ricerca la
propria sicurezza, la propria strada"124
-l pensiero &enera non solo la ricerca del piacere, a anc9e la paura" -l oviento
psicolo&ico del tepo produce inevita*ilente paura e la paura J uno dei princi)
pali fattori c9e distru&&ono l.aore" -l oviento teporale psicolo&ico da un
lato J la ricerca dei oenti di &ioia c9e a**iao provato, dall.altro J la fu&a dal)
le esperienze c9e ci 9anno ferito o c9e non a**iao copreso pienaente crean)do cosA la paura" Mi sono paure ra&ionevoli e le&ittie coe la paura di un *urro)
ne o di un.autoo*ile c9e pu= investirci" La paura in <uesti casi ci preserva da un
pericolo fisico, a anc9e psicolo&icaente, interiorente a**iao paura di esse)
re feriti e rea&iao costruendo *arriere e vie di fu&a dal rapporto in odo c9e &li
12+
@" 8ris9naurti Libertà dal conosciuto ed" U*aldini p" +124 @" 8ris9naurti Libertà dal conosciuto ed" U*aldini p" +0
+2
7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
episodi spiacevoli e dolorosi del passato non si ripresentino piK" Cos.J c9e cer)
c9iao di preservareX L.ia&ine c9e a**iao costruito di noi stessi, la nostra
identità" (a la costruzione di <ueste *arriere non increenta la pauraX on J la
paura l.evitare, il fu&&ire <ualcosaX L.evitare ci= c9e siao, le relazioni c9e a*)
*iaoX
L.aore non ci pu= essere inse&nato da un autorità o perse&uito traite un eto)
do, un sistea, una disciplina, una orale, anc9e se pu= essere c9iaata non)vio)
lenza"
ore e *ellezza sono strettaente associati$ IL.aore e la *ellezza non possono
essere separati" %enza aore non c.J *ellezzaV essi sono strettaente con&iunti,
insepara*ili"12 %e la *ellezza J definita coe assenza di 6io7, la definizione piK
ricorrente di aore J assenza di o&ni processo di pensiero" !d J infatti il pensiero
c9e costituisce il 6sB7, l.6io7, l.e&o" el oento in cui non pensiao non vi J
neeno il 6sB7" -l pensiero nasce dalla eoria ed anc9e il 6sB7 J costituito
dalla eoria, dalle ia&ini e i ricordi c9e a**iao conservato" %e *ellezza e
aore sono connessi, lo sono anc9e il 6sB7 ed il pensiero" Nccorre <uindi inda&a)
re il rapporto tra Rio. e Rpensiero.$ IMi siete ai c9iesti se esista in voi un pensato)
re a sB stante o se non siano invece i pensieri c9e lo costituiscono e lo anten&ono
in vita, in odo c9e con il loro spe&nersi anc9e il pensatore si dissolvaX Honeteviuna tale sconcertante doanda" Honetevela con intensità, con interesse, e date una
risposta c9e sia ori&inale, c9e sia vostra per diretta constatazione e non la ripeti)
zione di <uel c9e avete letto e sentito"12
12
@" 8ris9naurti La sola rivoluzione ed" U*aldini p" 1112 @" 8ris9naurti Sintesi dell%insegnamento ed" L.età dell.ac<uario p" 4
+3
7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
posizione sociale, al potere, al presti&io, la ente c9e difende <uell.orrore c9e J la
rispetta*ilità, non conoscerà ai il copleto a**andono"131
nc9e in a*ito reli&ioso la passione J sepre stata oste&&iata$ Ion potete esse)
re sensi*ili se in voi non c.J passione" on fatevi spaventare da <uesta parola"
Puasi tutti i li*ri reli&iosi, i &uru, &li s3ami, i capi spirituali dicono$ 6on siate
passionali7" (a se in voi non c.J passione, coe potete essere sensi*ili alle cose
*elle e alle cose *rutte, al treolio delle fo&lie, a un traonto, a un sorriso o a un
piantoX Coe potete essere sensi*ili senza <uella passione c9e J copleto a**an)
donoX ; (a coe si pu= aare se non c.J passioneX Coe si pu= essere sensi)
*ili senza avere passioneX132
(a l.autentica passione non 9a un o&&etto specifico, non 9a una causa, una oti)
vazione$ IHer e la parola Rpassione. indica <ualcosa c9e coprende tutto" ;
Una ente appassionata inda&a, cerca osserva, c9iede, esi&eV non le *asta trovare
<ualcosa c9e plac9i la sua insoddisfazione e le consenta di ettersi a dorire"
Una ente appassionata si uove a tentoni, con cautela, cerca, scopre, non si la)
scia irretire dalla tradizione"133 IUna passione senza causa possiede un.intensità
li*era da <ualsiasi attaccaento" %e la passione 9a una causa, allora c.J attacca)
ento e l.attaccaento J il principio del dolore" Puasi tutti noi a**iao de&li at)
taccaentiV ci a&&rappiao a una persona, a un paese, a una fede, a un.idea e<uando l.o&&etto a cui rivolto il nostro attaccaento ci viene portato via o perde
la sua iportanza, scopriao di essere de*oli e vuoti" llora cerc9iao di riepi)
re <uesto vuoto attaccandoci a <ualcos.altro, c9e diventa a sua volta o&&etto della
nostra passione" ; Una passione c9e a**ia una causa diventa una lussuria" La
131 @" 8ris9naurti Il libro della vita ed" e<uili*riu 22 prile132
@" 8ris9naurti Il libro della vita ed" e<uili*riu 2+ prile133 @" 8ris9naurti Il libro della vita ed" e<uili*riu 24 prile
+5
7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
e terrificante, da evitare, e della <uale non *iso&na ai parlare" 135 Her paura a*)
*iao diviso la vita dalla orte" ] possi*ile affrontare <uest.esperienza della
orte entre siao in vitaX ffrontare non la orte fisica, non J il suicidio c9e
viene proposto, a la orte psicolo&ica$ ILa orte J straordinariaente siile
alla vita <uando sappiao coe vivere" on si pu= vivere senza orire" on po)
tete vivere se non orite psicolo&icaente o&ni inuto" on J un paradosso intel)
lettuale" Her vivere copletaente, interaente o&ni &iorno coe se ci fosse una
nuova *ellezza, ci deve essere la orte per <ualsiasi cosa c9e apparten&a all.ieri,
altrienti vivete in odo eccanico e una ente eccanica non pu= ai sapere
c9e cosa sia l.aore e cosa sia la li*ertà" (olti di noi 9anno paura di orire per)
c9B non sanno cosa vo&lia dire vivere" on sappiao coe vivere <uindi non sap)
piao coe orire" Finc9B avreo paura della vita avreo paura anc9e della
orte" L.uoo c9e non 9a paura della vita non 9a paura di essere totalente insi)
curo poic9B coprende c9e intiaente, psicolo&icaente, non esiste sicurezza"
Puando non esiste sicurezza c.J un oviento senza fine e allora vita e orte
sono la stessa cosa" L.uoo c9e vive senza conflitto, c9e vive con la *ellezza e
con l.aore, non 9a paura della orte poic9B aare J orire" %e orite a tutto
ci= c9e conoscete, inclusa la vostra fai&lia, i vostri ricordi, <ualsiasi cosa a**iate
provato, allora la orte J una purificazione, un processo di rin&iovanientoV allo)ra la orte &enera innocenza, e solo c9i J innocente J appassionato, non la &ente
c9e crede o vuole scoprire cosa succede dopo la orte" Her scoprire realente
cosa succede <uando orite, *iso&na c9e oriate" Puesto non J uno sc9erzo" Do)
vete orire _ non fisicaente, a psicolo&icaente, nel vostro intio, orire a
tutto ci= c9e avete avuto caro o c9e vi 9a causato dolore" %e orite ad uno dei vo)
135 @" 8ris9naurti 2iario ed" U*aldini p" 1
+4
7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
vorreo essere non)violenti" -l risultato J c9e continuiao ad essere violenti
se**ene in altre fore"
L.unica orale sensata sare**e <uella descrittiva, dove per= la descrizione stessa
J consapevole dei suoi liiti, J consapevole di non poter ai esaurire il descritto,
di non poterlo ai co&liere copletaente" Una descrizione c9e nasce da un os)
servazione, un.inda&ine accurata c9e non si accontenta ai di una conclusione,
a rinnova continuaente se stessa, perc9B il presente relazionale J eternaente
nuovo, 9a una sua unicità c9e non J riduci*ile a&li eventi passati, alla eoria, al
pensiero, alla denoinazione" -l passato 9a il suo valore, e pu= essere usato senza
&enerare conflitto, fraentazione, <uando a**iao copreso il suo ruolo lii)
tato e le sue potenzialità con i suoi effetti positivi e distruttivi" Le conclusioni, le
opinioni, le idee, le ideolo&ie ettono fine all.inda&ine e al processo di apprendi)
ento c9e pu= rinnovarsi continuaente e non avere ai fine" el oento in
cui dico$ I%o, 9o sesso di inda&are, di esplorare" La coprensione ori&ina un
ordine e una disciplina c9e non 9anno niente a c9e fare col conforarsi, col se&ui)
re un odello, un.ideale, un.autorità" L.unica etica sensata in definitiva J l.auto)
conoscenza"
Her <uanto ri&uarda l.osservazione coe attività specifica di uno dei nostri sensi,
val&ono le considerazioni &ià svolte nel secondo capitolo sulla percezione" randeiportanza J riservata all.intensità dell.attenzione, e anc9e <ui eer&e una pro)
pensione per l.approccio olistico$ INsservare senza alcuna distorsione J possi*ile
soltanto se c.J attenzione copleta con il corpo, con i nervi, con la ente, con il
cuore, con le orecc9ie" llora vedrete, cosA facendo, c9e non esiste un.entità o un
essere c9iaato osservatore, c9e c.J soltanto attenzione"10 Puando 8ris9naurti
10 @" 8ris9naurti Andare incontro alla vita ed" U*aldini p" 132
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
parla di osservazione, spesso si riferisce non solo ad un aspetto della percezione,
a piK spesso ad un atto co&nitivo c9e J coprensione e auto)conoscenza$ IMede)
re vuol dire capire coe il pensiero crea &li opposti" Puello c9e il pensiero crea
non J reale" Medere vuol dire capire la natura del pensiero, della eoria, del
conflitto, delle ideeV vedere tutto ci= coe un processo coplessivo J coprende)
re"11 -l pensiero viene proiettato continuaente su ci= c9e vediao"
L.attenzione viene distinta dalla concentrazione, in <uanto la concentrazione 9a
una direzione c9e esclude tutto ci= c9e non si trova nel suo capo d.azione" La
concentrazione iplica una selezione in vista di una direzione, una finalità, uno
scopo, un o&&etto" ] solo il processo di concentrazione c9e prevede la distrazione
e il conse&uente conflitto fra concentrazione e distrazione" La concentrazione ine)
vita*ilente esclude, liita" L.attenzione invece J sepre inclusiva e <uindi non
si contrappone alla distrazione, perc9B non 9a una direzione univoca, ri&ida, c9e
esclude preventivaente <ualcosa" L.attenzione J una disposizione olistica, una
ricerca li*era, un.inda&ine senza ri&ide deliitazioni$ ICoe si fa a osservare in
odo &lo*aleX Nsservando la appa della Francia, dopo aver attraversato la (a)
nica provenendo dall.-n&9ilterra, vedo c9e c.J una strada c9e porta a staad"
Medo la direzione e la distanza" ] olto seplice, perc9B tutto J se&nato sulla
appa" CosA facendo escludo il resto della appa, se&uo la direzione in cui vo&lioandare e <uesta direzione esclude tutte le altre" llo stesso odo una ente c9e
cerca in un.unica direzione non vede il tutto" Mo&lio trovare <ualcosa c9e defini)
sco reale, traccio una direzione, la se&uo, e la ente non vede piK la totalità" ;
-l oviento in una certa direzione, la ricerca di un deterinato piacere, l.esclu)
sione dell.altro, rende la ente incapace di vedere la totalità" %e sono uno scien)
11 @" 8ris9naurti L%uomo alla svolta ed" U*aldini p" 10
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
ziato, &uardo in una certa direzione" %e sono un artista, lo stesso" %e 9o un dono o
un talento particolare, i uovo nella sua direzione" (a, se si uove in <uell.u)
nica direzione, la ente non J piK in &rado di vedere la totalità e la sua iensità"
Hu= la ente non se&uire nessuna direzioneX ] ovvio c9e la ente deve avere una
direzione se vo&lio tornare a casa, <uando &uido l.auto o sto svol&endo un lavoro
di tipo tecnicoV a ci= di cui parlo J una ente c9e coprende c9e cosa si&nifica
se&uire una direzione, e <uindi J capace di vedere la totalità" Medendo il tutto, pu=
decidere di se&uire una certa direzione" %e 9o presente il <uadro copleto, posso
occupari dei particolariV a se vedo solo i particolari, non posso conoscere il
tutto"12 Hartendo da uno s&uardo, una visione c9e a**raccia il tutto posso vedere
correttaente anc9e il particolare, posso collocarlo ade&uataente, entre se
nella percezione o nell.inda&ine i *aso sui particolari non posso coprendere o
vedere ade&uataente la totalità"
L.osservazione, sia coe atto percettivo specifico sia coe atto co&nitivo piK a)
pio, necessità di o*ilità, flessi*ilità$ IL.osservazione non parte da un punto di
vista fisso, da una credenza, un pre&iudizio, o una conclusione"13 Ion J forse
ovvio c9e la vera osservazione ric9iede una copleta li*ertà, senza otivi dire)
zionali e orientativiX1
-l pensiero J un fattore di distur*o nell.osservazione, nella percezione, J, per usareun terine tecnico de&li psicolo&i, ruore, cioJ un fattore di distorsione$ I] pos)
si*ile osservare sepliceenteX -l c9e iplica iparare a essere consapevoli del
uoversi ininterrotto del pensiero, sepre pronto a interferire con l.osservazione,
12 @" 8ris9naurti Libertà totale ed" U*aldini p" 2)13
rendendola confusa, distorta"15 -l pensiero si ori&ina dalla eoria c9e proietta
il passato sul presente occultandolo$ ICoe J possi*ile un reale Rvedere. <uando
vi J <uesto offuscante sc9ero, <uando vi sono i ricordi accuulati c9e 9anno
creato a priori l.ia&ine di ci= c9e crediao di &uardareX1+ Pual J la differen)
te disposizione fra un osservazione c9e si *asa sul passato ed una c9e J consape)
vole del passato, a J *en radicata nel presenteX Iuardare con il pensiero co)
strin&e il cervello nel solco dell.a*itudine e del riconosciento, diventa stanco e
pi&ro, vive nelle ristrette liitazioni del suo stesso funzionaento" on J ai li)
*ero" Puesta li*ertà 9a luo&o <uando il pensiero non sta &uardandoV &uardare sen)
za il pensiero non si&nifica osservazione vuota, non J la ancanza di presenza ca)
ratteristica della distrazione" Puando il pensiero non &uarda c.J soltanto osserva)
zione, senza il processo eccanico del riconosciento e del para&one, della &iu)
stificazione e della condannaV <uesto vedere non affatica il cervello, perc9B tutti i
processi eccanici del tepo si sono ferati" el copleto riposo il cervello di)
venta fresco, per rispondere senza reazione, per vivere senza deterioraento, per
orire senza la tortura dei pro*lei" uardare senza il pensiero J vedere senza
l.interferenza del tepo, della conoscenza e del conflitto" Puesta li*ertà di vedere
non J una reazioneV tutte le reazioni 9anno delle causeV &uardare senza reazione
non J indifferenza, distanza, un &elido distacco" Medere senza il eccaniso del pensiero J vedere totale, senza parcellizzazione o divisione, il c9e non si&nifica
c9e non vi siano diversità e dissoi&lianze" Un al*ero non diventa una casa, nB
una casa un al*ero" uardare senza il pensiero non ette a dorire il cervelloV al
contrario J totalente sve&lio, attento, privo di attrito e di dolore" 14 ] un.osser)
15 @" 8ris9naurti &he cosa vi farà cambiare ed" U*aldini p" 131+
vazione li*era dal &iudizio e dal processo di astrazione del pensiero$ IHer osserva)
re deve esserci li*ertà altrienti non riesco a vedere" %e 9o dei pre&iudizi nei vo)
stri confronti, oppure se i piacete, non riuscir= a vedervi, la li*ertà, dun<ue, J as)
solutaente necessaria per osservare _ li*ertà dai pre&iudizi, dal sapere, da <uel
c9e a**iao iparato _ *iso&na essere in &rado di &uardare senza l.idea" Capite$
&uardare senza l.idea" ; Puando ci rifiutiao di vedere, facciao un.astrazione
e la trasforiao in idea"1 Un.autentica osservazione J senza idee, &iudizi, pa)
ra&oni, condanne"
Her coprendere l.osservazione e capire se eventualente pu= esservi una corret)
ta osservazione, do**iao capire la dinaica fra osservatore e osservato" C9i J, o
c9e cos.J l.osservatoreX IL.osservatore J il centro della conoscenza, dell.espe)
rienza, della eoria1" ] l.entità c9e &iudica, soppesa, confronta, sia &li stati
d.anio interiori, sia &li eventi esterni" L.osservatore J il passato in <uanto e)
oria" L.osservatore J <uindi il 6sB7, l.ia&ine di noi stessi, essa insiee da
tutti i nostri ricordi" (a l.osservatore J soprattutto la denoinazione e il &iudizio
c9e senza un confronto non potre**ero aver luo&o" La denoinazione J riconosci)
ento" -l riconosciento di uno stato d.anio, di un sentiento contri*uisce a
rafforzarlo$ IPuando sono adirato, le risposte c9e c9iao Rira. ven&ono ricono)
sciute perc9B sono &ià stato adirato in passato" La prossia volta c9e prover= irala riconoscer=, e ci= renderà l.ira ancora piK forte perc9B &uarder= <uesta risposta,
c9e J nuova, attraverso il riconosciento di un.ira passata" N&ni volta, i liito a
riconoscerla" -o posso; la ente pu= osservare l.ira senza riconosciento, senza
usare la parola ira, c9e J una fora di riconoscientoX150
1 @" 8ris9naurti >erità e realtà ed" U*aldini p" 111
@" 8ris9naurti Al di là della violenza ed" U*aldini p" 113150 @" 8ris9naurti Sul conflitto ed" U*aldini p" 45
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La coscienza si distanzia, si differenzia dai sui stessi stati d.anio attraverso il
&iudizio, la denoinazione, possi*ili attraverso un confronto col passato, con
esperienze passate" Un.eozione pu= essere definita ad esepio Rpaura. attraver)
so esperienze c9e valutiao siili del passato$ I(entre osserva, l.osservatore os)
serva attraverso i ricordi, le esperienze, la conoscenza, le ferite, le speranze e le
delusioni, tutto il *a&a&lio con cui &uarda la cosa osservata" CosA l.osservatore si
separa dall.osservato" (a J diverso dall.osservatoX151 L.osservatore si separa dal)
l.osservato per poter a&ire su di esso, per poterlo odificare, ca*iare" N&ni sta)
to d.anio 9a una sua specificità, unicità, a noi lo incaselliao traite una defi)
nizione dicendo ad esepio c9e si tratta di paura e <uindi interpretiao lo stato
d.anio presente attraverso una serie di stati passati, c9e sono stati definiti con
connotazioni ne&ative o positive" on stiao cosA fraintendendo il presenteX -nol)
tre siao diversi, divisi da&li stati d.anio c9e viviaoX !ppure J <uesto c9e dia)
o per scontato <uando vo&liao odificare, ca*iare, trasforare <uello c9e
siao" **iao paura e non vo&liao averne" Nppure proviao ira, siao pale)
seente o sottilente violenti e non vo&liao esserlo" La nostra educazione, la
orale ci dice c9e J s*a&liato, c9e dovreo se&uire un odello d.azione ispira)
to a certi odelli di coportaento, a deterinate idee, ideolo&ie, ad una tradi)
zione popolare, nazionale o reli&iosa" Nppure ci rendiao conto c9e alcuni statid.anio o coportaenti coportano conflitto e cosA vo&liao odificarli" L.en)
tità c9e vuole ca*iare l.ira, la paura, l.a&&ressività, non J essa stessa <uesti statiX
%e noi stessi siao <uei stati d.anio, <uelle ener&ie eotive o psic9ic9e, coe
possiao ca*iarliX %e siao violenti e non vo&liao esserlo o l.educazione e la
orale corrente ci spin&ono a non esserlo, <uello c9e fareo non farà ancora par)
151 @" 8ris9naurti 1n modo diverso di vivere ed" U*aldini p" 20
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te della violenzaX IPuando dite di essere in collera, voi non siete una cosa diversa
dalla collera, voi siete <uel c9e c9iaate collera" Puando siete &elosi voi siete la
&elosia" Le parole creano una separazioneV cioJ con le parole identific9iao il
sentiento e <uesta identificazione J nel passatoV perci= &uardiao il sentiento
con le parole, con il paravento del passato, e lo separiao" Di conse&uenza c.J
una divisione tra osservatore e cosa osservata"152 La divisione fra osservatore ed
osservato deterina l.illusione c9e l.osservatore possa a&ire sull.osservato e cosA
ca*iarlo" (a contrariaente alle nostre aspettative invece del ca*iaento au)
spicato a**iao il conflitto e la confusione" La coscienza c9e pretende di a&ire
volontariaente su se stessa, in realtà con un atto di contorsione su se stessa pro)
voca solo una istificazione c9e non ca*ia profondaente la situazione nel sen)
so auspicato" nzi vi J un occultaento, un.illusione c9e introduce a&&ior con)
flitto$ IHerc9B si resiste all.avidità, e c9i J l.entità c9e dice Rdevo li*erari dall.a)
vidità.X L.entità c9e dice$ Rdevo li*erari. J pur essa avidità$ non J cosAX Fino ad
o&&i, l.avidità l.9a reunerato, a o&&i &li J penosa, e pertanto dice$ Rdevo li*e)
rarene." -l otivo per li*erarsene J pur esso un processo dell.avidità, perc9B
<uesta persona desidera essere <ualc9e cosa c9e non J" desso J la non)avidità a
convenir&li, e perci= perse&ue la non)aviditàV a il otivo, l.intento, J pur sepre
<uello di essere <ualc9e cosa, essere non)avidi$ il c9e senza du**io J ancora avidi)tà"153 on vi J <uindi divisione fra noi e l.avidità, non possiao er&erci al di so)
pra di essa per poterla odificare, ca*iare" oi stessi siao avidità" L.unica
cosa c9e possiao fare J osservare" ! non solo non possiao trasforare volon)
tariaente le nostre pulsioni piK radicate e profonde, a se proviao a farlo intro)
152
@" 8ris9naurti >erità e realtà ed" U*aldini p" 0153 @" 8ris9naurti La prima ed ultima libertà ed" U*aldini p" 130
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vita ad investire le proprie ener&ie in una pura osservazione, un.osservazione pri)
va di volontà d.intervento, d.azione su ci= c9e viene osservato"
(a allora siao condannati a rianere sepre e solo <uello c9e siaoX Hossiao
solo essere pri&ionieri di una serie di condizionaenti, coe la paura, l.a&&ressi)
vità, l.invidia, la copetitività, la &elosia, l.avidità, il piacere, c9e ci liitano e
deterinano conflittoX ] possi*ile un.osservazione dove non avven&a <uesta divi)
sione fra osservatore ed osservatoX
IPuando c.era divisione fra e e l.attaccaento potevo provare a fare <ualcosa
nei suoi confronti, potevo provare a controllarlo, potevo dire a e stesso$ 6Devo
to&lierlo di ezzo7V ed J in <uesto odo c9e ci coportiao noralente" (a
se tra e e l.attaccaento non c.J alcuna differenza, allora c9e cosa i resta da
fareX on posso fare proprio niente, posso solo osservare" Hria a&ivo nei con)
fronti dell.attaccaento, a ora non posso piK, perc9B si tratta di e stesso" Tutto
<uello c9e posso fare J osservare" L.osservazione diventa la cosa piK iportante,
olto piK iportante di <uello c9e cerco di fare nei confronti di ci= c9e J osserva)
to" Dun<ue c.J osservazione, e non 6io c9e sto osservando7" C.J solo osservazio)ne" %e in <uesta osservazione coincio a fare delle scelte, dicendo$ 6on devo es)
sere attaccato7 allora i sto &ià allontanando dal fattoV J coe se dicessi$ 6-o non
sono attaccato7" ell.osservazione non c.J nulla da sce&liere, non c.J alcuna dire)
zione da prendere, c.J soltanto osservazione pura ed assolutaV cosA <uello c9e vie)
ne osservato si dissolve"15
15 @" 8ris9naurti 2omande e risposte ed" U*aldini p" 14
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Un.intensa osservazione, un.accurata inda&ine c9e non 9a un fine o un otivo ed
J <uindi priva di volontà d.intervento paradossalente dà luo&o al ca*iaento
alla trasforazione piK radicale$ la dissoluzione del passato$ Illora potete osser)
vare la paura senza il passatoX Puesto vuol dire non dare un noe alla paura, non
usare la parola paura, a sepliceente osservare" Puando osservate in odo to)
tale _ e <uesta totale attenzione J possi*ile soltanto <uando non c.J osservatore
c9e J il passato _ allora l.intero contenuto della coscienza in <uanto paura J dis)
solto155"
Tutta l.ener&ia c9e viene spesa nel conflitto fra ci= c9e J e ci= c9e deve essere
pu= essere utilizzata nell.osservazione senza volontà d.intervento c9e paradossal)
ente produce la trasforazione piK radicale"
li atte&&iaenti c9e non rendono possi*ile <uesta Rdissoluzione. nella nostra
<uotidianità sono la ancanza di attenzione, di coprensione e la denoinazione,
c9e iplica sepre una valutazione positiva o ne&ativa, di approvazione o di con)
danna"
%e non vi J divisione fra osservatore ed osservato si deterina una tale intensità di
osservazione c9e produce, in una totale assenza di volontà, di intervento, una tra)
sforazione di ci= c9e viene osservato$ I-o sono parte di <uesta violenza, a in
precedenza e ne sono separato dicendo$ 6Devo sopprierla, devo vincerla, devotrascenderla7 e cosA c.J conflitto tra la violenza e e stesso" ; Nra c9e l.osser)
vatore J l.osservato 9o a disposizione tutta l.ener&ia c9e pria andava sprecata
nel tentativo di fu&&ire o di repriere" o a disposizione l.enore ener&ia presen)
te <uando l.osservatore J l.osservato ed J <uesta ener&ia c9e pu= andare al di là
della violenza" **iao *iso&no di ener&ia per fare <ualun<ue cosa, non J veroX
155 @" 8ris9naurti Sulla paura ed" U*aldini p" 10
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flitto dal oento della nascita a <uello della orte vuol dire capire perc9B esiste
<uesta divisione tra l.osservatore e la cosa osservata, o scoprire se invece c.J sol)
tanto la cosa osservata" %tiao dicendo c9e ovun<ue ci sia divisione c.J per forza
conflitto" ] una le&&e, una le&&e eterna" Dove c.J separazione, divisione, frattura
in due parti, c.J per forza conflitto" Puesto conflitto alla fine, diventa &uerra, ucci)
sione" ; Puindi, capire ed essere li*eri dal conflitto, realente li*eri da esso,
si&nifica capire perc9B l.osservatore diventa cosA preponderante, separando da sB
la persona o la cosa osservata" Puando osservo, io e ia o&lie, o io e la ia ra)
&azza, c.J divisione tra noi, una divisione reale, non solo fisica, a anc9e tradi)
zionale$ l.autorità del &enitore, l.autorità di <ualcuno" CosA c.J sepre conflitto
nel rapporto e <uindi sepre conflitto tra &li esseri uani"15 Le fraentazioni
e i conflitti all.interno della coscienza si estendono alle relazioni con &li altri"
Tutti i conflitti personali, professionali, istituzionali, reli&iosi e nazionali, si ori&i)
nano dalla fraentazione della coscienza dell.individuo" %e ci proponiao di ri)solvere il conflitto sepliceente sedendoci in un an&olo per osservare i ovi)
enti della nostra coscienza in editazione coe propon&ono nuerose scuole di
editazione o&nuna col suo etodo sareo facilente vittie delle nostre pro)
iezioni di pensiero, delle nostre illusioni" %e non c.J una coprensione profonda
possiao deterinare in noi un rilassaento oentaneo o un.ipnosi di <ualsiasi
15 @" 8ris9naurti Sul conflitto ed" U*aldini p" 124
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tipo, a c9e ci lascia sostanzialente iutati" ! per coprendere <uello c9e
siao do**iao osservare noi stessi innanzitutto nelle relazioni con &li esseri vi)
venti, le idee, &li o&&etti"
La denoinazione J uno dei processi piK rilevanti della nostra psic9e$ Ioi diao
un noe non soltanto per counicare, a anc9e per dare continuità e sostanza ad
un.esperienza, per risuscitarla e ripeterne le sensazioni" ; La nostra intera co)
scienza J un processo di dare un noe, o una definizione all.esperienza, per poi
ia&azzinarla o re&istrarla"1+0 ] un processo <uasi onnipresente c9e deterina
una divisione all.interno della nostra coscienza, a per <uanto estreaente pre)
sente non J un fenoeno necessario, inevita*ile$ I%e potreo sperientare un
sentiento, senza dar&li un noe ; non vi sarà piK lotta con esso, perc9B lo
sperientatore e la cosa sperientata sono un.unica cosa, e ci= J essenziale" Fin)
c9B lo sperientatore dà un noe al sentiento, all.esperienza, e&li se ne separa e
a&isce su di essaV tale azione J artificiale, illusoria" (a se non vi J denoinazione,
allora lo sperientatore e la cosa sperientata costituiscono un tutto unico"1+1
Le parole, i lin&ua&&i intrinsecaente riandano ad un infinità di associazioni e
&iudizi con connotazioni positive o ne&ative$ IPuando l.osservatore J la cosa os)
servata, <uando la violenza non J separata dall.osservatore, allora 9a luo&o un.a)
zione copletaente diversa" ià Rviolenza. J una parola di condannaV J una pa)rola c9e usiao per rafforzare la violenza, se**ene non si vo&lia farlo, la raffor)
ziao usando <uella parola, noX CosA, fare il noe di <uel sentiento fa parte del)
la nostra tradizione" %e non ne fate il noe c.J una risposta del tutto diversa" !
poic9B non ne fate il noe, poic9B non c.J un osservatore diverso dalla cosa os)
1+01
@" 8ris9naurti Meditazioni sul vivere ed" (ondadori p" +1+1 @" 8ris9naurti La prima ed ultima libertà ed" U*aldini p" 15+
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conflitto psicolo&ico viene trasferita in diversi a*iti" -n una prospettiva piK le&a)
ta al coportaento e alla orale viene esainato il controllo$ IL.essenza del
controllo J la repressione" -l puro vedere ette fine a o&ni fora di repressioneV
vedere J infinitaente piK sottile c9e il seplice controllo" -l controllo J relativa)
ente facile, non 9a *iso&no di olta coprensioneV conforità ad un odello,
o**edienza ad un autorità costituita, tiore di non fare la cosa &iusta, rispetto del)
la tradizione, volontà di successo, <ueste sono le cose c9e conducono alla repres)
sione di ci= c9e J, o alla su*liazione di ci= c9e J" -l puro atto del vedere la real)
tà, <ualun<ue essa sia, porta con sB la stessa coprensione di essa e, in se&uito a
<uesta coprensione, si instaura il utaento"1+ -l controllo istituisce la dicoto)
ia del controllore e controllato$ IL.essere uano si J costruito l.idea di un io se)
parato c9e e&li deve controllare sulla falsari&a di certi sc9ei, creando cosA l.illu)
sione dell.esistenza in se stesso di un controllore e di un <ualcos.altro c9e de**a
essere controllato" ! non sa vedere c9e le due cose sono una sola, e c9e il contra)
sto fra <uesti due inesistenti fantasi J l.ori&ine del conflitto e del dolore"1+5
Con accenti critici nei confronti dell.analisi psicolo&ica e dell.introspezione viene
trattata la dicotoia analizzatore/analizzato$ IL.analizzatore J diverso da ci= c9e
analizzaX L.analizzatore e la cosa analizzata sono un fenoeno con&iuntoX %enza
du**io lo sperientatore e l.esperienza sono un fenoeno con&iuntoV non sonodue processi separati, e cosA, anzitutto, consideriao la difficoltà dell.analizzare"
] <uasi ipossi*ile analizzare l.intero contenuto della nostra coscienza e pertanto
essere li*eri ediante tale processo" Dopo tutto, c9i J l.analizzatoreX L.analizza)
tore non J diverso, se**ene possa ritenersi tale, da ci= c9e analizza" Hu= distin)
&uersene, a ne J invece parte" -o 9o un pensiero, un sentiento$ per esepio
sono infuriato" La persona c9e analizza l.ira, fa ancora parte dell.ira, e pertanto
l.analizzatore e la cosa analizzata costituiscono un fenoeno con&iunto, non due
forze o processi separati" Herci= la difficoltà di analizzare noi stessi, di dis&elarsi,
di &uardarci pa&ina per pa&ina, di osservare o&ni reazione o risposta, J straordina)
riaente aspra e tenace" Dun<ue non J <uesta la strada per li*erarci da <uel *acG)
&round, non J cosAX1++ L.introspezione produce identificazione e condanna per)
c9B J un.attività incentrata sul sB"
nc9e la dicotoia pensatore/pensiero J esainata nei edesii terini$ I-l pen)
satore J cosa diversa dal suo pensieroX on sono un fenoeno associatoX Herc9B
allora il pensatore si separa dal suo pensieroX on lo fa forse per la propria conti)
nuitàX !&li cerca sicurezza, peranenza e poic9B i pensieri sono transitori, il pen)
satore si auto)definisce coe peranente" -l pensatore si nasconde dietro i propri
pensieri e senza trasforare se stesso tenta di utare i odi del pensiero" !&li si
fa sc9ero della propria attività di pensiero per salva&uardare se stesso" !&li fun)
&e sepre da osservatore c9e diri&e il suo capo di osservazione, entre il pro)
*lea J lui stesso, non i suoi pensieri" ] <uesto uno dei piK sottili accor&ienti
del pensatore, di preoccuparsi cioJ dei propri pensieri, evitando in <uesto odo di
trasforare se stesso" %e il pensatore si separa dal proprio pensiero e tenta di o)dificarlo senza trasforare radicalente se stesso, si attirerà inevita*ilente con)
flitto e delusione" ; (ediante la conoscenza di sB e la &iusta editazione 9a
luo&o la fusione del pensatore col suo pensiero e solo allora e&li pu= trascendere
se stesso" %oltanto allora esso cessa di esistere"1+4 La dicotoia fra pensatore e
1++
@" 8ris9naurti La prime ed ultima libertà ed" U*aldini p" 1+1+4 @" 8ris9naurti La via della vita ed" Fratelli :occa pp" 10)5
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pensiero J le&ata ad un'altra$ colui c9e esperisce e l.esperienza$ I-n altri terini
attualente sappiao c9e esistono il so&&etto pensante e il pensato, l.osservatore
e l.osservato, il so&&etto dell.esperienza e l.esperito$ due stati diversi" -l nostro
sforzo J volto a colare il divario c9e li separa" La volontà d.azione J sepre
dualistica" ] possi*ile andare oltre <uesta volontà separatrice e scoprire uno stato
in cui tale azione dualistica J assente, a soltanto avendo esperienza diretta dello
stato in cui il so&&etto pensante coincide con la cosa pensata" ; !. possi*ile
esperire <uello stato in cui c.J un'unica entità anzic9B due processi separati, il so&)
&etto dell.esperienza e l.esperienzaX ; %ono avido" -o e l.avidità non costitui)
scono due stati differentiV c.J un'unica cosa e <uella J l.avidità" Cosa accade se 9o
consapevolezza del io essere avidoX Faccio uno sforzo per non essere avido, o
per ra&ioni sociali o per otivi reli&iosiV a <uello sforzo avverrà sepre all.in)
terno di un piccolo capo liitato" Hosso apliare il capo, a sepre entro
certi liiti, e <uindi il fattore deteriorante sarà coun<ue presente" Puando per=
considero le cose piK approfonditaente, piK da vicino, i accor&o c9e colui c9e
copie lo sforzo J la causa dell.avidità, J l.avidità stessaV e capisco anc9e c9e non
esistono l.6io7 e l.avidità in <uanto entità separate, a solo l.avidità" %e i rendo
conto di essere avido, c9e non esiste l.osservatore c9e J avido, a c9e io stesso
sono avido, allora tutto il pro*lea ci appare sotto una luce copletaente diffe)rente, la nostra risposta ad esso J del tutto diversa e il nostro sforzo non sarà di)
struttivo" Cosa fareo <uando il nostro intero essere sarà avidità, <uando <ualun)
<ue azione copiao sarà aviditàX Hurtroppo non ra&ioniao in <uesti terini"
C.J l.6io7, l.entità superiore, il soldato c9e controlla e doina" %econdo e <uel
processo J distruttivo" ] un.illusione, e noi sappiao perc9B la coltiviao" Divido
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natura" uardare un fiore senza un.ia&ine, senza alcuna conoscenza *otanica
_ proprio per osservarlo diventa assolutaente difficile perc9B la nostra ente J
va&ante, priva di interesse" !d anc9e se J interessata &uarda il fiore con un certo
apprezzaento e con una descrizione ver*ale c9e se*ra dare all.osservatore la
sensazione di averlo veraente &uardato" uardare intenzionalente non J &uar)
dare" Herci= il fiore non lo &uardiao ai veraente" Lo &uardiao attraverso
un.ia&ine"1+ L.osservazione della natura ci perette piK facilente di non
espriere &iudizi, valutazioni, coparazioni, rispetto a&li o&&etti e al ondo delle
relazioni uane lasciandoci secondo il lin&ua&&io coune senza parole" -n <uesto
senso 9a un forte valore propedeutico" -noltre stiola la nostra investi&azione e ri)
cerca ed 9a allo stesso tepo un potere rasserenante e calante c9e ette a tacere
con la sua *ellezza il pensiero, l.e&o, l.osservatore" (a <uest.ultio *rano ette
in luce c9e non c.J solo la denoinazione a svol&ere un ruolo di ostacolo, a an)
c9e la produzione di ia&ini entali" %e il pensiero iplica sepre la denoi)
nazione e la produzione di ia&ini entali purtroppo 8ris9naurti non 9a inda)
&ato il rapporto fra <uesti due lin&ua&&i"
-l pensiero J un ostacolo, una distrazione per l.osservazione c9e porta l.autentica
coprensione$ IPuando intendo coprendere, osservare veraente <ualcosa, non
dovr= pensare ad essa$ dovr= &uardarlaSSS el oento in cui coincio a pensa)re, ad avere idee ed opinioni intorno ad essa, i trovo &ià in una condizione di di)
strazione, i trovo a &uardare al di là della cosa c9e devo coprendere" CosA il
pensiero, <uando si 9a un pro*lea, diventa distrazione _ intendendosi per pen)
siero un.idea, un.opinione, un &iudizio, un confronto _ c9e ci ipedisce di &uar)
1+ @" 8ris9naurti L%uomo alla svolta ed" U*aldini p42
4
7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
-n <uesta prospettiva &iovanile c9i vive in uno stato di consapevolezza senza scel)
ta, in una diensione olistica, reli&iosa, c9e vuol dire in counione e counica)
zione con la natura e &li altri J il vero artista, perc9B si J unito con la Mita, si J dis)
solto in essa e la Mita J l.artista piK &rande$ 6Un uoo c9e vive fino in fondo il
presente J un artista della vita7"14 Mivere interaente il presente J possi*ile solo
nella consapevolezza priva di scelta c9e J l.azione di una ente olistica, non
fraentata, c9e non vive il conflitto e la contraddizione" La ente olistica ap)
partiene ad un &enio perc9B 9a li*erato se stessa da tutte le condizioni vincolanti
create dal %B ed 9a cosA toccato la sor&ente della Merità, ed allo stesso tepo J ri)
asta seplice, perc9B la &enuina seplicità J indice di no*iltà e perfezione"
-l vero artista vive nel assio della li*ertà perc9B J il proprio aestro, J Iluce a
se stesso" %olo nello stato di una consapevolezza priva di scelta, nel assio
della vi&ilanza, dell.attenzione della percezione si J veraente li*eri" Mivendo in
<uello stato di lucida intelli&enza e di coprensione intuitiva <ualsiasi cosa uno
senta, pensi o faccia J sepre nuova, fresca, li*era, creativa ed artistica" L.osser)
vare, l.ascoltare, il percepire sono arti e c9i ne J veraente capace J un vero arti)
sta" -l vero artista vive in una relazione di counione e counicazione con la na)
tura e &li altri esseri viventi" !&li vive nell.estasi della counione e in <uesto sen)
so J un vero istico c9e vive nella li*ertà e creatività" Una li*era, autentica, spon)tanea creazione pu= attuarsi solo nel silenzio e nella tran<uillità <uando il proces)
so del pensiero J &iunto a terine, <uando la ente J attivaente Rne&ativa., pie)
na di ener&ia ed J tale ener&ia c9e spri&iona la creatività nelle sue varie espressio)
ni coe la pittura, la scultura, la poesia, la usica, la danza, ecc" (a anc9e se)
plici attività coe il cucinare, il &iardina&&io o lo spazzare possono essere creati)
c9e da una descrizione di <uello c9e l.artista e l.arte sono di fatto, o sono coune)
ente intesi"
elle sue riflessioni piK ature 8ris9naurti preferA adottare un lin&ua&&io diver)
so e riflettere sulle condizioni e la dinaica della creatività"
Her coprendere la creatività do**iao innanzitutto capire cos.J l.insoddisfazio)
ne" Cerc9iao continuaente di oderare, di controllare, di censurare l.insoddi)
sfazione canalizzandola in una certa direzione, prefi&&endoci uno scopo, c9e ci
ia&iniao ci darà invece soddisfazione" Herc9B il nostro principale proposito J
<uello di sistearci in una posizione sicura dal punto di vista de&li interessi, del
presti&io e non essere distur*ati" %e&uiao la routine, le vecc9ie a*itudini per non
essere distur*ati perc9B nel oento in cui siao scontenti e iniziao ad inda&a)
re, ad esplorare, a ettere in du**io c.J un &rosso accuulo di in<uietudine" Np)
pure fu&&iao dall.insoddisfazione rifu&iandoci ne&li sva&9i, nell.industria del)
l.intratteniento, nelle dro&9e o correndo dietro a una donna" (a soltanto attra)
verso l.insoddisfazione pu= nascere un autentico spirito d.iniziativa c9e J l.inizio
della creatività"
L.insoddisfazione non J <ualcosa di cui essere ipauriti, c9e do**iao rifiutare,
a al contrario J una condizione preziosa, da alientare, da nutrire, in odo da
diventare insoddisfatti di o&ni cosa _ del nostro lavoro, della nostra fai&lia, delnostro ipulso a perse&uire denaro, posizione, potere _cosA c9e realente inizia)
o a ettere in du**io, a pensare, a scoprire con tutte le nostre ener&ie"
(a <uando non siao piK &iovani non J facile alientare l.insoddisfazione per)
c9B do**iao considerare le necessità del nostro sostentaento e spesso della no)
stra fai&lia, perc9B siao pressati dalle ric9ieste del ondo del lavoro, della so)
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La creazione J uno stato della ente in cui il passato, la eoria, la conoscenza
sono terinate" ] una ente vuota del contenuto psicolo&ico dove soltanto il
Inuovo pu= entrare perc9B non vi J alcun tipo di riconosciento"
Coe a**iao &ià avuto odo di afferare, la assia espressione della *ellez)
za per 8ris9naurti sono la natura e l.assenza psicolo&ica del sB" L.essenza della
*ellezza interiore non 9a la necessità di anifestarsi ed J <uello stato entale in
cui l.io, l.e&o, il sB J assente" La necessità di espriersi fa parte di un processo
e&ocentrico" La *ellezza J uno stato di li*ertà c9e pu= espriersi coe non espri)
ersi" L.espressione della *ellezza non pu= c9e essere inconsapevole, non inten)
zionale$ IC9e cos.J la creazioneX ] <ualcosa c9e 9a *iso&no di un.espressione$ un
<uadro, una poesia, una scultura, un li*ro, un *a*inoX ] <uesta la creazioneX
Deve per forza essere espressaX ; Dun<ue, c9e cos.J la creazioneX Forse un
fiorire in cui il fiore non sa c9e sta fiorendoX145 ! naturalente l.espressione per
essere non)intenzionale non pu= essere fondata su un otivo, uno scopo, una fina)
lità, o un.idea"
Coe per l.aore anc9e per coprendere la creatività do**iao procedere Rne&a)
tivaente. perc9B Iil pensiero ne&ativo J la piK alta fora d.intendiento" CioJ$
per coprendere c9e cosa sia il pensiero creativo, dovreo affrontare il pro*le)
a ne&ativaente, perc9B un odo positivo di affrontarlo sare**e puraente ii)tativo"14+ Do**iao <uindi iniziare a doandarci non cosa siano la creazione e la
creatività, a piuttosto cosa siano l.iitazione, la ripetizione, il conforiso, l.a)
*itudine e la loro ori&ine, la causa nel nostro vivere <uotidiano" Delineare, defini)
re la creatività coe passo iniziale vorre**e dire proporre un odello di creatività
145
@" 8ris9naurti " Q" nderson 1n modo diverso di vivere ed" U*aldini p" 1+14+ @" 8ris9naurti La prima ed ultima verità ed" U*aldini p" 31
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a cui conforarsi, da se&uire o a cui contrapporsi, c9e non sono &li autentici pro)
cessi della creazione$ Ion potreo ricercare il otivo per cui siao diventati
eccanici, piuttosto c9e praticare la Rnon)eccanicità., c9e risc9ia di essere un
processo eccanicoX144 IMi J un.azione non eccanica, a dovete scoprirla"
on potete esserne inforati, non potete essere istruiti in essa, non potete ipara)
re da esepi, perc9B in tal caso diviene iitazione e conforiso"14
Do**iao coprendere l.iitazione, il conforiso, il processo di forazione
dell.a*itudine nella vita <uotidiana" Herc9B siao ripetitivi, a*itudinari, inclini al)
l.iitazioneX **iao *iso&no di sicurezza interiore e cosA se&uiao <uello c9e
altri fanno o dicono, ci ade&uiao ad un odello, a&iao cercando di ripetere si)
tuazioni in *ase alle nostre passate esperienze$ ILa a&&ior parte di noi non J
creativa, siao acc9ine ripetitive, disc9i c9e suonano in continuazione le stesse
canzoni dell.esperienza, le stesse conclusioni e eorie, nostre o altrui" Una si)
ile ripetitività non J dell.essere creativo _ a J ci= c9e vo&liao" Hoic9B desi)
deriao la sicurezza interiore, siao costanteente alla ricerca di etodi o stru)
enti per ra&&iun&erla ed J per <uesto c9e creiao l.autorità, l.adorazione di
<ualcosa c9e J altro da noi, distru&&endo cosA la coprensione, <uella spontanea
tran<uillità della ente c9e sola rende possi*ile uno stato di creatività"14
La creatività non pu= essere concepita, ia&inata o conse&uita attraverso alcunsistea, etodo, filosofia, disciplina" L.assenza di creatività individuale si riflette
sulla vita sociale$ IHerc9B la società si s&retola, crolla, coe certaente sta acca)
dendoX Una delle ra&ioni fondaentali J c9e &li individui, voi, avete cessato di
essere creativi" Moi ed io siao divenuti iitativi, ci liitiao a copiare, esterna)
varsi in <uiete e ai perci= potrà intendere lo stato della creatività" ; Her deter)
inare in se stessi una rivoluzione fondaentale, J necessario intendere l.intero
processo del proprio pensiero e del proprio sentiento nella relazione" ] <uesta
l.unica soluzione di tutti i nostri pro*lei$ non avere altre discipline, altre fedi, al)
tre ideolo&ie ed altri aestri" %e potreo intendere noi stessi <uali siao di o)
ento in oento, rinunciando al processo di accuulazione, vedreo affacciar)
si una tran<uillità c9e non sarà il prodotto della ente, una tran<uillità c9e non
sarà ia&inata nB coltivataV e soltanto in <uella condizione di tran<uillità potrà
esservi creatività"11 L.autorità ne&a la creatività perc9B crea il odello da se&ui)
re, da iitare$ IL.iitazione, o conforiso, J uno dei &randi fattori di corruzio)
ne della ente" -l odello, l.eroe, il salvatore, il &uru, J il fattore di corruzione piK
rovinoso" -l se&uire, l.o**edire, il conforarsi, ne&ano la li*ertà" La li*ertà esiste
all.inizio, non alla fine" on J un conforarsi, un iitare, un accettare per poi tro)
vare infine la li*ertà" Puesto J lo spirito del totalitariso, sia del &uru o del prete"
Puesta J la crudeltà, la spietatezza del dittatore, dell.autorità, del &uru o del so)
o sacerdote" Puindi l.autorità J corruzione"12
Co.J possi*ile allora li*erarsi dallo stato di ripetitività, dalla condizione di esse)
re pri&ionieri dell.a*itudineX I(ediante l.autoconoscenza a**iao la capacità di
li*erarci da <uesta ripetitività" llora J possi*ile essere in <uello stato creativo c9eJ sepre nuovo, e perci= siao sepre pronti ad affrontare o&ni pro*lea in
odo nuovo" lla resa dei conti, la nostra difficoltà J c9e affrontiao <uesti enor)
i pro*lei con conclusioni precedenti, con la docuentazione dell.esperienza,
nostra o ac<uisita attraverso &li altri" CosA andiao incontro al nuovo con il vec)
11
@" 8ris9naurti La prima ed ultima libertà ed" U*aldini p" 3412 @" 8ris9naurti Lettere alle scuole ed" U*aldini p" 3
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cos.J l.invenzioneX L.invenzione J creazioneX ] creazione inventare <ualcosa di
nuovoX ; L.invenzione si *asa sulla conoscenza _ &iustoX %i *asa sui prece)
denti esperienti fatti da <ualcun altroV tutti <uesti esperienti sono la conoscen)
za presente e voi potete increentarla" Hroprio cosA" C9i 9a inventato il otore a
reazione 9a dovuto pria conoscere tutto sui propulsori e sui otori a co*ustio)
ne internaV poi partendo da <uesta conoscenza &li J venuta un.idea" La ia defini)
zione pu= essere inesatta o esa&erata, a corrisponde a una realtà$ una &rande<uantità di conoscenza J fonte di nuova ispirazione, e tale ispirazione J un.inven)
zione" Dun<ue c.J un increento continuo" ] creazione <uesta _ <ualcosa c9e si
*asa sulla conoscenza e le conse&uenze della conoscenzaX Nppure la creazione
non 9a nulla a c9e fare con la conoscenzaX La creazione J il susse&uirsi di inven)
l.uoo la creazioneX Dipende da tutte le esperienzeX Dalla durata del tepoX Her
piacere, esainate tutto ci=" Male a dire dipende dalla &uerra, dall.uccidere, dal
coercio, da tutti i ricordi c9e l.uoo 9a accuulato, ac<uisito, raccoltoX ;
on ci pu= essere copassione e aore senza la orte, c9e J la fine di tutto" l)
lora c.J creazione"1
Lo stato della ente creativa J il vuoto, il silenzio, J Iun intervallo tra la cono)
scenza e il nuovoV altrienti non si fa c9e prose&uir nel nuovo al odo del vec)
c9io"15
La creatività J <uindi li*ertà dalla conoscenza, dal conosciuto$ Iella fine co)
pleta, totale, la creazione 9a luo&o" llora c.J un senso di passione treenda e
un.ener&ia straordinaria, c9e non J una ricopensa"1+ -n <uesta li*ertà si pu= uti)
lizzare la conoscenza, a assolutaente non si J &uidati, condizionati da essa$
ILa capacità di andare incontro al nuovo con il nuovo J lo stato creativo, ed J cer)
taente la fora piK alta di reli&ione"14
li artisti non sono necessariaente &li artefici di una profonda creatività" nzi
&li artisti sono esposti coe &li altri al desiderio di successo, di faa, all.invidia ealla &elosia c9e distru&&ono o&ni autentica creazione$ IL.artista 9a, coe noi, dei
oenti di silenziosa cala in cui fruisce dell.esperienza della creazioneV indi la
fissa in pittura, in usica, in espressioni forali" (a tale espressione assue
1 @" 8ris9naurti @li ultimi discorsi ed" U*aldini p" 10315 @" 8ris9naurti La visione profonda ed" U*aldini p" +1+
@" 8ris9naurti &he cosa vi farà cambiare ed" U*aldini p" 014 @" 8ris9naurti Sul rapporto ed" U*aldini p" 3
7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
&rande valore poic9B J 6lui7 c9e 9a dipinto, J il 6suo7 lavoro" L.a*izione ed il
desiderio di faa su*entrano ed e&li J i*ri&liato in una stolta lotta senza fine,
contri*uendo cosA alla iseria del ondo, all.invidia e spar&iento di san&ue, alle
passioni e al rancore" -n <uesta lotta e&li si perde e <uanto piK si perde tanto piK
decade dalla sensi*ilità, dalla sua vulnera*ilità verso la li*ertà" - conflitti ondani
offuscano la sua &ioiosa c9iarezza anc9e se le sue capacità tecnic9e l.aiutano a ti)
rare avanti con visioni c9e si vanno ipoverendo e cristallizzando"
Tuttavia le sue riflessioni sull.arte e la psicolo&ia dell.artista lasciano trapelare
una forte sensi*ilità di 8ris9naurti per l.arte e la psicolo&ia de&li artisti$ IUn ar)
tista 9a un profondo sentiento, del tutto autenticoV e lo esprie sulle tele" Puesta
fora di espressione piace a olta &ente c9e finisce per coprare <uei lavoriV
l.artista &uada&na soldi e ra&&iun&e la notorietà" La sua fora di espressione J
stata notata ed J diventata di oda" !&li la raffina, la porta avanti, la sviluppa, e
passa tutto il tepo ad iitare se stesso" Puesta fora di espressione diventa a*i)
tuale e stilizzataV diventa sepre piK iportante e alla fine piK iportante del sen)
tientoV infine il sentiento scopare" L.artista J a**andonato alle conse&uenze
sociali dell.essere un pittore di successo$ al ercato c9e J la sala della ostra, alla
&alleria, all.intenditore, ai criticiV J diventato sc9iavo della società per cui dipin&e"
-l sentiento J &ià da tepo scoparso, l.espressione J orai una conc9i&liavuota" Di conse&uenza alla fine l.espressione perde la sua attrattiva perc9B non c.J
piK niente da espriereV J un &esto, una parola senza si&nificato" Puesto fa parte
del processo distruttivo della società" ; Puando l.espressione diventa la cosa
piK iportante perc9B J piacevole, soddisfacente e lucrosa, si 9a allora una spac)
catura tra espressione e sentiento" Puando il sentiento J espressione allora non
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nasce nessun conflittoV non c.J contraddizione e <uindi non c.J conflitto" (a
<uando interven&ono il pensiero e il profitto, allora il pensiero si perde nell.avidi)
tà"1
8ris9naurti non si J ai espresso su <uali sono le vere opere d.arte o su cosa
dovessero essere, a era olto attento alla psicolo&ia, all.intenzionalità, allo stato
d.anio da cui poteva scaturire la creazione o in cui poteva essere fruita$ Iel)
l.antica Cina pria c9e un artista coinciasse a dipin&ere <ualsiasi cosa _ un al)
*ero per esepio _ vi si sedeva di fronte per &iorni, esi, anni, non iportava
per <uanto tepo, finc9B e&li era l.al*ero" Ci= si&nifica c9e tra lui e l.al*ero non
c.era spazio, non c.era spazio tra l.osservatore e la cosa osservata, non c.era colui
c9e sentiva la *ellezza, il oviento, l.o*ra, l.intensità di una fo&lia, la <ualità
del colore" !&li era totalente l.al*ero, e solo in <uello stato poteva dipin&ere" 1
I%e volete coprendere un.opera di pittura oderna dovete, se vi riesce, ettere
da parte la vostra educazione classica, i vostri pre&iudizi, le vostre reazioni a*itua)
li"10 Her la coprensione e fruizione di un.opera privile&iava un approccio privo
della coune entalità del critico di professione o dello studioso$ IPuando osser)
viao un <uadro, noi vo&liao, anzitutto, conoscere c9i ne sia l.autore, indi con)
frontiao e critic9iao l.opera, oppure tentiao d.interpretarla secondo il nostro
proprio condizionaento" oi non osserviao la pittura o la scena, a riponiaotutto il nostro zelo soltanto nella nostra capacità d.interpretazione, di critica o
d.airazione" %olitaente siao cosA pieni di noi stessi da non vedere veraen)
te la pittura o la scena nella sua realtà" %e noi riuscissio a *andire il nostro &iudi)
-l presente studio ovviaente non intende essere affatto esaustivo$ considerando
la ole e il valore del ateriale riastoci, per un lavoro detta&liato e eticoloso
sull.intera opera non J forse sufficiente la vita di un sin&olo studioso o appassio)
nato"
Hossiao ricapitolare la sua forazione, *reveente delineata nell.introduzione,
tenendo particolarente conto dei risvolti psicolo&ici e delle eventuali influenze
sul suo Rinse&naento.$ dai sei anni, <uando e**e la sua pria cerionia d.inizia)
zione, fino ai tredici anni fu educato nella tradizione *ra9aina ortodossa ripeten)
do canti e inni litur&ici insiee al cerioniale prescritto senza capirli perfetta)
ente in o&ni detta&lio, a co&liendone il si&nificato &enerale e avendo le sue
esperienze istic9e in accordo con <uesta tradizione" tredici anni fu adottato
dai vertici della %ocietà Teosofica c9e lo iniziarono al loro ondo esoterico, cre)
dendo c9e sare**e divenuto il prossio veicolo del essa&&io divino tra &li uoi)
ni$ t9e Qorld)Teac9er" CosA e**e ulteriori visioni istic9e in accordo con la nuo)
va ipostazione" Le dottrine esoteric9e dell.or&anizzazione derivavano dalla tra)
dizione induista, *uddista ed in particolare dalla tradizione dei testi ed inse&na)
enti tantrici ti*etani, la teoria dell.esistenza di una &erarc9ia occulta di (aestri" -
(aestri avendo superato o&ni &rado di evoluzione spirituale attraverso le reincar)
nazioni avre**ero deciso di antenersi in contatto con l.uanità per favorirne l.e)voluzione ed in particolare con la %ocietà Teosofica" Le cerionie invece furono
utuate in &ran parte dalla c9iesa cattolica" -l ra&azzo 8ris9naurti fu scelto per)
c9B non se*rava ostrare alcun se&no di e&oiso" La sua Rcandidatura. fu an)
tenuta se&reta per parecc9i anni, perc9B &li venivano riconosciute le <ualità, a si
attendeva di vederle concretaente espresse per una sua definitiva investitura" -l
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ra&azzo si diostr= accondiscendente e non ostr= nessun se&no di resistenza per
<uesto ruolo ripetendo spesso in aniera sottoessa e <uasi servile a Lead*eater,
il suo principale precettore spirituale$ 6Far= <ualsiasi cosa tu vo&lia7" Tuttavia,
se*rava essere coe un vaso *ucato, dove <ualsiasi cosa veniva versato, veniva
accettato, a per passare senza lasciare traccia$ la va&9ezza se*rava essere la
sua caratteristica piK evidente" L.anno se&uente lo portarono in -n&9ilterra per es)
sere educato coe un perfetto &entlean in&lese, vivendo a contatto con a*ienti
aristocratici e preparato per entrare all.università" Pui si ostr= predisposizioni
tutt.altro c9e intellettuali o spirituali, interessandosi piuttosto della pratica di di)
versi sport, di autoo*ili e oto diostrando di essere un eccellente eccanico,
di *ei vestiti e di cinea" %e*ra c9e in <uesto periodo non venisse fatta nessuna
opera di indottrinaento sul &iovane 8ris9naurti perc9B ci si attendeva piuttosto
c9e da lui sare**e scaturita la futura dottrina da se&uire" ccett= cosA il suo ruolo,
a inizi= a disinteressarsi della teosofia e a diventane un po. scettico" Le sue ri)
flessioni spirituali di <ue&li anni se*rano iprontate al *uon senso e vi si pu=
notare &ià un invito a non dare troppo peso alle cerionie" Lesse con particolare
attenzione su su&&eriento della presidentessa :esant, coe a**iao &ià detto, il
Mecc9io Testaento, di cui apprezzava in particolar odo il &antico dei &antici"
(olto interesse suscit= anc9e in lui la lettura di *rani del :udd9a" el 120 fuolto ipressionato dalla lettura de L%idiota di DostoevsGi^ e &os' parl= Carathu<
stra di ietzsc9e" Dal 122 al 125 possiao dire c9e 8ris9naurti si interess=
alla rifora delle reli&ioni alla luce dalla teosofia cercando di rintracciare un.unità
etica e orale al di là delle sin&ole reli&ioni e proponendo la %ocietà coe il rifu)
&io dei riforatori di tutte le reli&ioni" Diostr= un atte&&iaento conciliante nei
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confronti dell.ipostazione teosofica fino aleno al 125" Dall.anno se&uente, in
cui fu riconosciuto effettivaente e pu**licaente coe Qorld)Teac9er, possia)
o dire c9e 8ris9naurti inizi= a fare dic9iarazioni e a tenere discorsi sepre piK
intransi&enti non piK concilia*ili e privi di o&ni coproesso con l.intera struttu)
ra delle credenze della %ocietà" Mi possiao scor&ere un 8ris9naurti in rivolta"
-nnanzitutto ne&= risolutaente c9e riti, rituali, pre&9iere o cerionie di <ualsiasi
tipo facessero parte di un autentica reli&iosità" Puando piK tardi and9i o**iett=
c9e cosA si risc9iava di ne&are <ualsiasi diensione reli&iosa 8ris9naurti replic=
proponendo al suo aico un esperiento$ se prendiao casualente una pietra
<ualsiasi dal letto di un fiue o da una strada e la poniao in casa in un luo&o
particolare deponendovi o&ni &iorno accanto un fiore e dedicando&li pre&9iere,
pensieri, auspici, e <ualc9e rituale, dopo poc9e settiane <uella pietra avrà assun)
to per noi una straordinaria iportanza e un.aura del tutto particolare" Hossiao
<uindi con facilità creare un sentiento reli&ioso c9e pu= dar luo&o ad una reli)
&ione, a ci= c9e a**iao creato non J c9e il frutto della nostra ente con tutte
le sue liitazioni, paure, desideri, an&osce" ! le reli&ioni nascono anc9e e sopra)
tutto da <uesti stati d.anio"
8ris9naurti, riflettendo sulle sue visioni istic9e, durante l.infanzia ispirate dal)
l.educazione induista, poi in accordo con le ia&ini della teosofia, le aveva tro)vate forteente condizionate e liitate dall.educazione" Le ia&ini e i si*oli
di o&ni tipo andavano rifiutati perc9B deterinavano ed alientavano divisioni e
conflitti fra &li uoini" 8ris9naurti si diostr= un iconoclasta di particolare ra)
dicalità, tanto c9e in se&uito anc9e la sensatezza di ia&ini entali psicolo&ic9e
verrà posta in <uestione" L.adorazione ritualistica non J un atto sacro$ 6Herc9B vi)
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vete alla luce delle candele <uando il sole splende" !ppure J <uesto c9e fate o&ni
&iorno7" 6La pia adorazione conduce alla ediocrità" Herc9B dovreo adorare
<ualcun altroX %e proprio dovete adorare <ualcuno, adorate il facc9ino c9e ca)
ina lun&o la strada" on recludetevi in <ualc9e tepio a pre&are <ualc9e deca)
dente divinitàV adorate l.essere c9e sta soffrendo, c9e sta lottando, c9e caina
lun&o la strada7"
el 125 8ris9naurti perse il fratello ita, c9e era olto alato, anc9e se nel)
le visioni sue e di altri adepti, &li era stata assicurata lun&a vita da parte dei (ae)
stri" Puesto fatto personale spinse 8ris9naurti a ettere in du**io olte cose
precedenteente accettate"
- (aestri della teosofia non esistono, la loro esistenza al liite J dentro di noi, ed
il vero (aestro in realtà siao noi stessi" Ci= c9e conta J <uindi coprendere noi
stessi e se i (aestri esistano o eno non 9a in realtà alcuna iportanza"
8ris9naurti rifiut= anc9e l.esistenza di un personale Dio creatore del ondo c9e
J al di là di esso, perc9B Dio J la Mita, di cui il ondo J la sua ultifore espres)
sione in divenire$ 6La Mita J una, se**ene le sue espressioni siano olteplici$ nel)
la verità non c.J asc9ile o feinile, coe potre**e esserciX **iao corpi
differenti, a non patiao le stesse sofferenze, &li stessi dolori, le stesse ansietà e
non a**iao &li stessi du**iX7 ! Dio J <uella persona c9e si J fusa totalentecon la Mita$ 6Puando li*erate <uella vita c9e J divina e date copiento a <uella
vita, voi stessi diventate Dio" Her Dio, non intendo il Dio della tradizione, a il
Dio c9e J in o&nuno e c9e pu= essere realizzato solo attraverso il copiento del)
la vita" -n altre parole non esiste altro Dio al di fuori dell.uoo purificato, perfet)
to7 perc9B 6tutti &li dei sono falsi7"
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on esiste un Hotere esterno all.uoo, non esistono il paradiso e l.inferno, il *ene
ed il ale se non <uelli c9e e&li stesso crea, perc9B l.uoo J il solo responsa*ile
di se stesso" !d infatti parl= piK spesso di Mita, c9e di Dio$ 6Mi 9o detto c9e c.J un
solo Dio c9e pu= anifestarsi in voi; a preferisco c9iaarlo Mita perc9B ci= vi
porterà piK vicino alla verità7" -l terine 2io J un terine fin troppo astratto, c9e
pu= portare a facili fraintendienti$ 6C9i J il Dio c9e adorateX Pualc9e divinità
del tutto lontana, entre non sapete neeno essere aic9evoli col vostro vici)
no7"
8ris9naurti coun<ue ca*iava continuaente il proprio lin&ua&&io, riferendo)
si allo stessa condizione spirituale con noi diversi$ Felicità, Dio, Merità, #ealtà,
Mita, Li*erazione, Unicità, e l.ato perc9B sentiva c9e le parole potevano dive)
nire un ostacolo e di ci= etteva in &uardia il suo uditorio$ 6%to cercando di de)
scrivervi con le parole <ualcosa c9e &iace al di là delle parole, sto cercando di i)
surare l.incoensura*ile7" !d era consapevole dell.estrea difficoltà del suo
tentativo, e c9e <uesto tentativo aveva i suoi liiti$ 6on sto cercando di descri)
vervi ci= c9e per e J la verità, perc9B sare**e un tentativo ipossi*ile" on si
pu= descrivere o dare ad un altro la pienezza di un esperienza" Ciascuno deve vi)
verla per se stesso7"
8ris9naurti si propose di li*erare l.uoo dalle reli&ioni, i do&i, le fedi le cre)denze, le tradizioni, le orali c9e condizionano pesanteente la vita, la svilisco)
no$ 6#iten&o c9e tutti i &randi (aestri non sono venuti per fondare nuove reli&io)
ni, a per rendere le persone li*ere dalle reli&ioni7" 6- &randi aestri del passato
9anno dato re&ole di condotta, sistei oraliX e du*ito" Di solito sono i loro se)
&uaci c9e sta*iliscono il sistea, c9e fissano le re&ole di condotta; i veri &randi
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
aestri non 9anno fissato le&&i, a volevano rendere l.uoo li*ero7" Le reli&ioni
sono un ostacolo per c9i cerca la Merità, sono fonte di confusione per c9i vuol
coprendere la Mita, per c9i cerca la Felicità"
8ris9naurti deve aver riflettuto olto sulla storia e lo sviluppo delle reli&ioni vi)
sto c9e il loro studio era tanto favorito nella %ocietà Teosofica, a a differenza
de&li altri e*ri della %ocietà, 8ris9naurti riteneva c9e <uell.or&anizzazione
poteva coettere &li stessi errori delle altre reli&ioni, e in realtà li stava &ià co)
ettendo$ 6Moi vi aspettate c9e la Merità sia rivelata da una persona" Mi aspettate
c9e la Merità sia sviluppata da un.autorità c9e vi costrin&a a se&uirla, e cosA state
adorando <uella persona invece della Merità" Puando 8ris9naurti orirà coe J
inevita*ile, costruirete una reli&ione, coincerete a darvi delle re&ole entali,
perc9B l.individuo 8ris9naurti rappresenta per voi la Merità" CosA costruirete un
tepio, inizierete a sta*ilire delle cerionie, vi inventerete do&i, sistei di cre)
denza, fedi e filosofie" %e costruirete delle or&anizzazioni su di e, vi ritroverete
intrappolati nella sua struttura, nel tepio, e cosA dovrete aspettare c9e arrivi un
altro (aestro per s*ro&liarvi da <uella situazione, per farvi uscire da <uella liita)
zione e li*erarvi" (a la ente uana J tale c9e costruirete un altro tepio attorno
a lui, e cosA via senza fine7" Her sfu&&ire a <uesto pericolo 8ris9naurti propone)
va a&li altri di fare <uello c9e lui stesso aveva fatto nei confronti di tutte le autori)tà, delle tradizioni copresa <uella teosofica, rivol&ere l.ara del du**io$ 6Mo)
&lio c9e le persone pensino per se stesse, vo&lio c9e ettano in <uestione tutto ci=
c9e 9anno di piK caro e prezioso, in odo c9e, invitando il du**io, solo ci= c9e 9a
eterno valore possa rianere7" ! il du**io andava rivolto anc9e verso 8ris9na)
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
sofica c9e lo supportava, L.ordine della %tella, e l.anno se&uente si diise anc9e
dalla R%ocietà. stessa"
8ris9naurti continu= a tenere discorsi c9e da allora divennero pu**lici e non
solo riservati a&li affiliati alla %ocietà Teosofica, via&&iando continuaente su
tutti i continenti"
-l suo lin&ua&&io, seplice a estreaente vario, 9a su*ito continui slittaenti
di si&nificato, continue trasforazioni ed J una delle ra&ioni per cui J riasto cosA
li*ero da un sistea ideolo&ico e di pensiero e non J facile da riportare ade&uata)
ente" Hossiao dire c9e nel corso de&li anni si J allontanato da uno stile poetico,
ia&inifico, pieno di etafore, e si J fatto piK preciso, severo, scarno, anc9e se
non in aniera ri&ida e cate&orica" -l suo inse&naento J divenuto ricco di ese)
pi, l.uso della etafora non J del tutto a**andonato, e l.aore per la descrizione
della natura J sepre presente" %e infatti da &iovane a= soprattutto la poesia, in
se&uito lesse soprattutto roanzi &ialli"
Dopo il distacco dalla %ocietà Teosofica il discorso di 8ris9naurti ac<uisA un
tono eno reli&ioso, eno profetico e ultiativo, a pro*leatico, esplorativo e
le sue riflessioni si fecero piK psicolo&ic9e, piK vicine alle dinaic9e della vita
<uotidiana"
Dal 133 8ris9naurti ritenne di aver trovato il suo proprio lin&ua&&io, la suaespressione piK autentica e atura, tanto c9e le opere precedenti a <uesta data non
saranno piK ripu**licate, se non per iniziativa di altri e ancora o&&i nelle sue fon)
dazioni le opere &iovanili non sono direttaente frui*ili" d un &iornalista c9e
una volta &li fece l.osservazione c9e ne&li anni venti diceva cose diverse, 8ris9)
naurti replic= di lasciar perdere <ue&li anni, perc9B allora, troppo &iovane, trop)
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
po stupido, era stato condizionato, e a&&iunse$ 6%ono aturato lentaente7" 8ri)
s9naurti pro*a*ilente riteneva le sue opere &iovanili potessero essere facil)
ente fraintese, a su alcune <uestioni possiao dire c9e ca*i= decisaente
posizione"
-l principale ca*iaento tra pria e dopo il 133, all.interno una vasta serie di
sottili utaenti, J un ca*iaento di prospettiva" Hria di tale data c.J l.invito
ad entrare in una diensione senza tepo" %uccessivaente il etodo J ne&ativo
e si&nificativaente J l.unico etodo ritenuto valido$ al centro vi J l.osservazione
della fraentarietà, dalla sofferenza, del conflitto, delle a*izioni, delle an&o)
sce, delle paure e tutto ci= J inda&ato senza altra finalità c9e la passione stessa
dell.inda&ine, del &usto della scoperta" Puesta stessa inda&ine porta o pu= portare
alla li*erazione" La prospettiva J capovolta" %e pria le riflessioni partivano dal
punto di vista, dalla visione del ondo del Rrisve&liato., adesso il punto di parten)
za J l.individuo frustrato, pieno di conflitti e di fraentazioni psicolo&ic9e" 8ri)
s9naurti si rese conto c9e il Ilin&ua&&io del li*erato poteva ipnotizzare il suo
uditorio inducendolo ad identificarsi con la li*erazione e credere c9e *astasse rite)
nersi d.accordo con <uello c9e lui afferava per sentirsi per ci= stesso dei li*erati
o de&li individui sulla via della li*erazione$ I%e sei pri&ioniero, non J io interes)
se descrivere cos.J la li*ertà" -l io prio interesse J ostrare ci= c9e crea la pri)&ione e coe tu puoi a**atterla13" Herci= ca*i= profondaente la prospettiva
dei suoi discorsi, rendendoli eno seducenti e accattivanti, a filosoficaente piK
seri"
partire da&li anni .+0 l.inda&ine psicolo&ica e filosofica si farà sepre piK i)
nuziosa, incentrata sulla natura, struttura e oviento del pensiero" -l pensiero J
preso in esae non nel suo sviluppo storico o dal punto di vista teorico, a coe
il oviento teporale della ente da osservare oento per oento nelle di)
naic9e <uotidiane$ IHu= il pensiero realizzare c9e tutto <uello c9e fa J liitato,
fraentario e <uindi isolante, e c9e <ualsiasi cosa faccia sarà cosAX Puesto J un
punto olto iportante$ pu= il pensiero stesso realizzare le sue proprie liitazio)
niX N sono io c9e dico c9e J liitatoX Medo c9e <uesto J olto iportante da ca)
pireV J <uesta la vera essenza del discorso" %e il pensiero stesso realizza c9e J li)
itato allora non c.J resistenza, nessun conflittoV dice$ 6-o sono <uello7" (a se &li
sto dicendo c9e J liitato allora io divento separato dalla liitazione" Hoi lotto per
superare la liitazione, <uindi c.J conflitto e violenza, non aore" Puindi pu= il
pensiero realizzare da solo c9e J liitatoX Devo scoprirlo" %ono esso alla prova,
e per <uesto 9o olta ener&ia" Diciaolo in un altro odo$ pu= la coscienza rea)
lizzare c9e il suo contenuto J se stessaX Nppure J successo c9e io a**ia udito
<ualcuno dire$ 6La coscienza J il suo contenuto, il suo contenuto copone la co)
scienza7, e <uindi dico$ 6%A, J cosA7X vedete la differenza fra i dueX La seconda,
creata dal pensiero J iposta da e, dall.io" %e io ipon&o <ualcosa sul pensiero
allora c.J conflitto" ] coe un &overno tiranno c9e si ipone su <ualcuno, a <ui
<uel &overno J <uello c9e io 9o creato" Puindi io sto c9iedendo a e stesso$ 6a
il pensiero realizzato le sue proprie liitazioniX Nppure sta pretendendo di essere<ualcosa di straordinario, no*ile, divinoX7 _ il c9e J assurdo poic9B il pensiero J
*asato sulla eoria" Medo c9e ci deve essere c9iarezza ri&uardo a <uesto punto,
ossia c9e non ci sia alcuna influenza esterna c9e si ipone sul pensiero dicendo
c9e J liitato" llora siccoe non c.J alcuna iposizione non c.J alcun conflittoV
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sepliceente realizza c9e J liitatoV realizza c9e <ualsiasi cosa faccia _ la sua
adorazione di Dio e cosA via _ J liitato, pretenzioso"1
Le riflessioni c9e ci sono &iunte 9anno spaziato sui pro*lei esistenziali e psico)
lo&ici piK vari con osservazioni sepre nuove, sfuature diverse e un consapevo)
le ca*io di terinolo&ia c9e talvolta pu= far pensare a contraddizioni e incon)
&ruenze" %e prendiao la sua opera nel suo coplesso possiao per= rintracciare
una prospettiva c9e J riasta inalterata nell.arco di sessant.anni$ la verità non pu=
essere ra&&iunta attraverso nessun etodo, nessuna or&anizzazione, credo, do&a,
rituale, autorità, lo studio intellettuale o le tecnic9e psicolo&ic9e" La verità va tro)
vata nell.autoconoscenza attraverso l.osservazione delle relazioni e dei contenuti
della propria ente nella loro interdipendenza, sul piano della consapevolezza,
senza analisi, dissezione introspettiva o volontà di ca*iaento" L.uoo 9a
espresso, nel corso dei illenni, ia&ini reli&iose, nazionali, politic9e e perso)
nali spinto dal *iso&no di sicurezza, in si*oli, idee e credenze, c9e doinano i
suoi rapporti e la sua vita <uotidiana, provocando conflitti e pro*lei di o&ni &e)
nere perc9B causa di divisione, sia fra &li uoini, c9e nella sin&ola coscienza" Le
percezioni c9e a**iao sono deterinate dai concetti presenti nella ente" -l con)
tenuto della coscienza J nella sua essenza coune a tutto il &enere uano$ paura,
insicurezza, sofferenza, piacere, desiderio, a*izione, ecc" L.autenticità, l.ori&i)nalità dell.individuo, in <uesto senso, non sta nel cercare di avere un personale
contenuto, a nell.essere li*ero da esso" La li*ertà non J reazione a una situazio)
ne, non J li*ertà di scelta, a osservazione senza ovente, consapevolezza priva
di scelta della vita <uotidiana" -l pensiero si ori&ina dall.esperienza, dalla cono)
scenza, dalla eoria e in <uesto senso J tepo" -l tepo J all.ori&ine del deside)
1 @" 8ris9naurti Lo sguardo imparziale della meditazione ed" :aul pp" 13)10
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
rio, della paura, dell.an&oscia, dell.a*izione, dell.ansia" -l tepo J cosA il perico)
lo psicolo&ico dell.uoo" %e nella consapevolezza e nell.osservazione scopriao
c9e la divisione fra osservatore ed osservato, fra so&&etto dell.esperienza e l.espe)
rienza, fra pensatore e il pensiero J falsa, possiao avere un.intuizione al di là del
tepo, del passato, c9e provoca un radicale ca*iaento della ente"
Pual era l.atte&&iaento di 8ris9naurti rispetto alla sua forazioneX I-l passato
J orto, seppellito, andato" ; Uno dei pro*lei ri&uarda i (aestri, soprattutto
per le spie&azioni c9e danno di loro non solo la teosofia, a anc9e la tradizione
indK e <uella ti*etana, le <uali sosten&ono l.essenza di un :odd9isattva, c9e si
anifesta solo di rado e c9e in sanscrito J detto vatar, cioJ anifestazione" -l ra)
&azzo venne scoperto e preparato per tale anifestazione" !d e&li sopport= o&ni
&enere di cose" Una delle cose da c9iedersi J se anc9e &li altri de**ono sottostare
a <uesto stesso procediento" Cristoforo Colo*o scoprA l.erica con navi a
vela e su ari pericolosi e cosA via, anc9e noi do**iao sopportare tutto ci= per
andare in ericaX (i capiteX ] olto piK seplice andare in aereoS Puesta J
una della doande" Coe sia stato allevato il ra&azzo J una <uestione niente af)
fatto pertinenteV ci= c9e J pertinente J solo l.inse&naento attuale e null.altro"15
L.intento di 8ris9naurti era di ridiensionare il suo caso personale per c9i pren)
deva in considerazione la possi*ilità della li*erazione, perc9B lui stesso non dove)va essere un odello, non doveva costituire un esepio, non doveva essere un.au)
torità"
15 @" 8ris9naurti >erità e realtà ed" U*aldini p" 5
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
re**e stato perfettaente d.accordo con <uesto approccio, a per lui il *ene J aldi là del *ene e del ale della città, J al di là di una orale codificata, definita e
perfino ia&inata"
%e la verità in %ocrate se*ra essere posta sul piano del discorso in 8ris9naurti
la verità va colta in una percezione)intuizione, in una consapevolezza c9e J al di là
del piano ver*ale e concettuale"
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-n Hlatone e ristotele l.intelletto J la capacità di pensare e dare ordine alle cose,
sce&liendole, coordinandole e su*ordinandole e allo stesso tepo il principio ordi)
natore dell.universo, in 8ris9naurti l.intelletto pu= creare ordine in a*ito prati)
co, tecnico, a J fonte di disordine in a*ito psicolo&ico" L.ordine della natura
non 9a niente a c9e vedere con l.ordine della razionalità"
Coe in Hlatone cosA in 8ris9naurti la *ellezza, l.aore, il divino, il sacro e ci=
c9e J al di là del tepo tendono a coincidere o ad iplicarsi a vicenda" (a il con)
testo non potre**e essere piK diverso$ se in Hlatone <uesta diensione si attua sul
piano delle idee e di una loro conteplazione, in 8ris9naurti <uesta diensione
J possi*ile soltanto avendo copreso il carattere liitato e liitante delle idee e
del pensiero in a*ito psicolo&ico" Puando le idee ven&ono coprese pienaente
nella loro natura, struttura e funzione, vedendo c9e sono psicolo&icaente perico)
lose sono spontaneaente esse da parte, per effetto della coprensione stessa"
-nfatti ai prospettiva cosA diaetralente opposta J stata espressa ri&uardo alle
idee, tanto da ri*altare il ito platonico della caverna$ le idee non sono la luce, a
sono le o*re proiettate sulla realtà" !sse sono un ostacolo, un eleento di distor)
sione c9e va copreso appieno per li*erarsene" La verità non J data dal riconosci)
ento della realtà attraverso le idee, a la verità J lo sconosciuto, il presente, ci=
c9e non viene conosciuto attraverso le idee e la eoria" La verità J un esperiresenza riconosciento, senza le tracce del ricordo, J un esperire senza esperienza"
-n Hlatone la verità J data nella conteplazione delle idee eterne ed iuta*ili"
Her 8ris9naurti le idee, iplicano continuità e peranenza c9e sono sepre nel)
la diensione del tepo$ 6**iao fatto della verità <ualcosa di peranente" (a
la verità J peranenteX %e lo J essa J nella diensione del tepo" Dire c9e <ual)
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
cosa J peranente iplica c9e J continua e ci= c9e continua non J la verità" Pue)
sta J la *ellezza della verità$ c9e essa deve essere scoperta di oento in oen)
to, non ricordata" Una verità ricordata J una cosa orta" La verità deve essere sco)
perta di oento in oento perc9B J vivente, non J ai la stessa" Ci= c9e J i)
portante J non fare una teoria della verità, non dire c9e la verità J peranente in
noi con tutte le sue conse&uenze _ c9e J un.invenzione di c9i vive nel passato
spaventato sia dalla orte c9e dalla vita" Pueste eravi&liose teorie _ c9e la ve)
rità J peranente, c9e non do**iao essere ipauriti perc9B a**iao un.ania
iortale e cosA via _ sono state inventate da persone spaventate la cui ente si
sta deteriorando per cui le loro filosofie non 9anno alcuna validità" -l fatto J c9e la
verità J la vita, e la vita non 9a alcuna peranenza" La vita deve essere scoperta di
oento in oento, di &iorno in &iornoV deve essere scoperta, non pu= essere
data per scontata" %e date per scontato c9e conoscete la vita non state vivendo" Tre
pasti al &iorno, i vestiti, una casa, il sesso, il vostro lavoro, i vostri divertienti e
il vostro processo di pensiero _ <uello stupido, ripetitivo processo non J la vita"
La vita J <ualcosa c9e va scoperto e non pu= essere scoperta se non lasciate, se
non ettete da parte ci= c9e avete trovato" %perientate ci= c9e sto dicendo" (et)
tete da parte le vostre filosofie, le vostre reli&ioni, i vostri costui, i vostri pre&iu)
dizi razziali e cosA via perc9B non sono la vita" %e siete le&ati a <ueste cose nonscoprirete ai la vita e la funzione dell.educazione sicuraente J aiutarvi a sco)
prire la vita in o&ni oento" L.uoo c9e crede di sapere J &ià orto, a l.uoo
c9e pensa$ Ion so, c9e sta investi&ando, scoprendo, c9e non cerca un risultato,
non pensa al proprio afferarsi e divenire, tale uoo sta vivendo, e ci= c9e vive J
la verità71+" -l terine Rvita. <ui non 9a niente a c9e vedere con il vitaliso ro)
1+ @" 8ris9naurti Thin5 on these things ed" arper Collins p" 1)5
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
antico, a J una condizione psicolo&ica c9e si J li*erata delle idee, paure, an&o)
sce, desideri, a*izioni, attraverso l.auto)osservazione, l.inda&ine delle relazioni
nella <uotidianità" Una filosofia c9e si *asa sulle idee, nasce dalla paura della
transitorietà e precarietà della vita, dal *iso&no di costruirsi sicurezze e certezze,
c9e sono fittizie" Hlatone identificava l.ania e la vita" 14 8ris9naurti ne&a l.esi)
stenza di un.entità eterna, <uale sare**e l.ania" L.eternità dell.ania non J c9e
una teoria scaturita appunto dalla paura dell.insta*ilità e precarietà della vita e
dalla certezza della orte"
La contraddittorietà e utevolezza attri*uite da Hlatone alle opinioni e alle cono)
scenze sensoriali sono conferate da 8ris9naurti anc9e per le idee" -l pensiero
percependo la sua stessa insta*ilità tenta di darsi delle *asi solide nelle idee, fedi,
credenze, ideolo&ie, a essendo esso stesso liitato tutto <uello c9e costruisce
porterà con sB <ueste stesse liitazioni ed insta*ilità" Le idee sono sepre in con)
flitto fra loro" Un seplice esepio di <uesto tipo di approccio J dato dall.osser)
vazione c9e la fede stessa presuppone il du**io"
Her 8ris9naurti non esiste niente di eterno, a, al liite, la possi*ilità di una
condizione psicolo&ica al di là del tepo e del divenire, c9e J data <uando l.uoo
9a esso da parte o&ni a*izione, o&ni contrapposizione fra ci= c9e J e ci= c9e
dovre**e essere, o&ni confronto, o&ni oviento del pensiero perc9B il pensierostesso J tepo psicolo&ico c9e si ori&ina dal passato per proiettarsi nel presente e
spesso nel futuro" L.unica eternità possi*ile J <uella di una ente c9e vive co)
pletaente nel presente" -n <uesta diensione pu= esservi l.intuizione, la perce)
zione di Rci= c9e vi J. senza deforazioni" ! Rci= c9e vi J. non J propriaente o
direttaente esprii*ile con la denoinazione se non per via ne&ativa" L.unica
14 Hlatone 9edone 105c
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
dialettica possi*ile J <uella c9e procede per via ne&ativa, coe a**iao ostrato
nel capitolo sull.aore" Le idee, le fore, i &eneri, le entità ideali e universali o
concetti non 9anno nessuna realtà indipendente, a sono state &enerate dalla en)
te dell.uoo" Di nuovo, coe a**iao detto piK volte, *iso&na puntualizzare c9e
il discorso di 8ris9naurti J rivolto a <uella c9e J la realtà relazionale del rappor)
to con &li altri, la natura, &li o&&etti, le idee$ alla diensione psicolo&ica" 8ris9na)
urti escludeva da <ueste sue considerazioni &li aspetti pratici, tecnolo&ici e
scientifici dove la conoscenza era necessaria e non aveva alcun senso ne&arla$
6Do**iao avere conoscenza per counicare, per parlare l.un l.altro di <ualcosa
e per coltivare conoscenza deve esserci eoria" %enza conoscenza non potre)
o volare su un aeroplano, costruire &randi strade, prenderci cura de&li al*eri e
de&li aniali e le tante altre cose c9e l.uoo civilizzato deve fare" Her &enerare
l.elettricità, lavorare nelle varie scienze, aiutare l.uoo con la edicina, e cosA via
_ per tutto ci= do**iao avere conoscenza, inforazione, eoria, e in <ue)
st.a*ito J necessario ricevere la i&liore istruzione possi*ile" ; (a entre la
conoscenza J necessaria ad un livello, ad un altro livello diviene un ostacolo" C.J
un &rande accuulo di conoscenza disponi*ile sulla realtà fisica c9e viene incre)
entata continuaente" ] essenziale avere tale conoscenza e utilizzarla per il *e)
neficio dell.uoo" (a non c.J un'altra conoscenza c9e diviene un ostacolo per lascoperta della veritàX Dopo tutto la conoscenza J una fora di tradizione, non J
cosAX ! la tradizione J la coltivazione della eoria" La tradizione J essenziale
nelle <uestioni pratic9e, a <uando J usata coe ezzo per &uidare l.uoo inte)
riorente, diviene un ostacolo nella scoperta delle cose piK iportanti" oi siao
le&ati alla conoscenza, alla eoria per le cose pratic9e nella vita di o&ni &iorno,
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
iposta o auto)iposta, a dispetto delle sue intenzioni 9a ai ca*iato il cittadi)
no, l.individuo, a piuttosto la struttura sociale J il frutto, il riflesso, l.estensione
dei rapporti individuali, con le paure e i desideri connessi alle relazioni dell.indi)viduo" Una volontà di ca*iaento c9e parte dall.esterno, dalle nore, dall.as)
setto sociale per odificare l.interiorità dell.uoo J destinata al falliento"
Un.autentica trasforazione anc9e a livello sociale pu= avvenire solo partendo
dall.autoconoscenza della propria interiorità e delle relazioni individuali per <uel)
lo c9e sono, senza la pretesa di trasforarli, forarli secondo uno sc9ea, un o)
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
flitto fra &li uoini ed o&ni sofferenza psicolo&ica" Ci= c9e sul piano pratico J
un.autentica sicurezza, per effetto di un illusione di prospettiva viene traslato sul
piano psicolo&o con analo&9e aspettative" -n realtà la conoscenza psicolo&ica J ci=
c9e di fatto ci crea le piK concrete insicurezze perc9B crea il conflitto entro noi
stessi e con &li altri" -n Hlatone a**iao invece uno dei piK forti tentativi ai
copiuti per unificare &li aspetti scientifici e <uelli psicolo&ici, orali"
8ris9naurti condividere**e le critic9e di ristotele alle idee platonic9e, a so)
prattutto la considerazione c9e le idee essendo fisse non spie&ano, non col&ono il
oviento e non solo il oviento delle cose sensi*ili o de&li esseri viventi, a
anc9e delle eozioni e dei pensieri" %e ristotele per i suoi interessi naturalistici e *iolo&ici J portato a ridiensionare il ruolo delle idee, 8ris9naurti per i suoi in)
teressi psicolo&ici visti coe processi viventi so&&etti al divenire individua nella
fissità delle idee insiee alla liitazione del pensiero il assio pericolo per la
coprensione"
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7/26/2019 Sensibilità Bellezza e Amore in Krishnamurti
8ris9naurti 9a sepre sottolineato l.iportanza del du**io e dello scetticiso
in c9iave antido&atica, a coe per tutti i tei di cui si J occupato non ne 9a
dato una trattazione sisteatica" Coun<ue, se al du**io non sono posti vincoli o
tiori reverenziali, per 8ris9naurti du*itare di tutto J insensato" ell.inda&ine
di una <ualsiasi <uestione J iportante notare c9e se partiao dal du**io ci= ci
perette di avere <uella flessi*ilità e sensi*ilità necessarie nell.esplorazione di un
pro*lea c9e ci consentono di arrivare alla scoperta di <ualcosa, a se al contra)
rio partiao con un idea, un pre&iudizio, una certezza, la nostra inda&ine sarà li)
itata e non potrà c9e ricadere nel du**io"
nc9e con la teolo&ia ne&ativa vi sono iportanti affinità e differenze" Her 8ris9)
naurti non solo non possiao conoscere il divino, a anc9e ci= c9e J al di là del
tepo, il sacro, l.aore, la *ellezza, la copassione, perc9B non sono stati passi)
*ili di riconosciento, non possono essere pensati e definiti perc9B non si fondano
sul ricordo, a sono stati psicolo&ici in cui i pensieri con tutti i suoi frutti coe
conflitto, fraentazione, desideri, paure, &iun&ono a terine per effetto della
coprensione" L.unico odo per parlare di tutti <uesti stati psicolo&ici, c9e sono
al di là del tepo in una diensione in cui l.individuo si J dissolto, J in odo ne)
&ativo" on solo, a il pensiero e la denoinazione per la loro liitatezza in ulti)
a analisi non col&ono neeno le piK couni dinaic9e psicolo&ic9e e relazio)nali, o i seplici stati d.anio c9e <uindi vanno osservati nel silenzio" (a se per
la teolo&ia ne&ativa l.approccio apofatico si inserisce in un discorso etafisico e
teolo&ico, in 8ris9naurti J esclusivaente fondato sul ruolo liitato del lin)
&ua&&io e del pensiero"
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pparenteente opposta J la posizione di &ostino rispetto al du**io, per cui il
du**io stesso presuppone la verità" (a tenendo conto c9e &ostino rea&iva allo
scetticiso, interpretato coe teoria del du**io universale, le posizioni non sono
poi cosA distanti" %e coprensione e fede sono strettaente unite in &ostino, in
8ris9naurti la coprensione annulla <ualsiasi fede e credenza e porta ad uno
stato di fiducia in se stessi e di confidenza col ondo" La verità per &ostino non
pu= c9e essere Dio" 8ris9naurti non sare**e in disaccordo di per sB con <ue)
st.ultia afferazione, a fare**e notare c9e coinciare un inda&ine da un tale
punto di vista J il odo piK pro*a*ile per in&annarsi" Una ente c9e vive nella
paura, nel desiderio, nell.a*izione, nell.invidia, nel conflitto, nelle astrazioni,
una ente c9e vive di liitazioni e si ia&ina, si fi&ura, pensa a Dio non pu=
c9e proiettare le sue liitazioni" Her usare il seplice ed efficace lin&ua&&io di
8ris9naurti, il Dio di una ente esc9ina non pu= c9e essere un Dio esc9ino"
Puindi al centro delle inda&ini, anc9e e soprattutto per c9i si interro&a sul senso
del sacro e del divino, va posta la ente e non Dio" La ente dell.uoo, il suo
pensiero con le sue liitazioni 9a creato Dio" Her trovare il senso del sacro, *iso)
&na pria investi&are, scoprire i liiti della ente, delle sue ia&ini, dei suoi
pensieri" Her 8ris9naurti terini coe ania e atan non 9anno alcuna realtà in
<uanto non vi J nessuna entità psicolo&ica peranente ed eterna" Puesti terini ele teorie ad esse connesse nascono dalla paura della caducità dell.esistenza, dalla
paura della orte, dal non saper accettare la fine dell.esistenza, la fine della conti)
nuità psicolo&ica, c9e J l.identità stessa" La ricerca di Dio nell.ania J di per sB
un controsenso, e l.attività entale ne&a o&ni percezione del divino c9e J <uindi
possi*ile solo nel piK assoluto silenzio" La ente di per sB non 9a niente di divino,
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cato nel cristianesio coe in &ostino, a nella dissoluzione di o&ni reli&ione
particolare"
nc9e 8ris9naurti 9a spesso invitato a cercare la verità nell.interiorità, a non
in un atte&&iaento di c9iusura verso in ondo esterno" nzi il ondo delle no)
stre relazioni J lo specc9io in cui possiao osservarci per <uello c9e siao" Lii)tarci ad osservare i nostri stati d.anio senza <uesto riscontro porta facilente al)
l.in&anno" !sterno ed interno in <uesto senso fanno parte di un unico oviento"
La ricerca di Dio per 8ris9naurti fa parte di un atte&&iaento di a*izione, di
desiderio di essere, di divenire, c9e J sullo stesso piano delle a*izioni ondane
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perc9B in entra*i i casi c.J un desiderio di fu&a da ci= c9e si J, c9e non perette
la coprensione" Ci= c9e 9a valore J l.auto)conoscenza"
Con !cG9art le affinità se*rano essere a&&iori soprattutto per l.approccio i)
stico di entra*i, a anc9e in <uesto caso le differenze sono enori" 8ris9naur)
ti J estraneo a <ualsiasi speculazione ontolo&ica nel rapporto fra Dio e &li enti, a
<ualsiasi <uestione della scolastica o all.ese&esi *i*lica" nc9e in !cG9art coe in
&ostino naturalente J data per scontata o ac<uisita la presenza del divino nel)
l.uoo c9e in 8ris9naurti coe a**iao visto non lo J affatto" !cG9art parla
della presenza nell.intelletto uano di una scintilla dello stesso eterno intelletto
divino c9e rende possi*ile un.illuinazione c9e trascende le facoltà della eo)
ria, del &iudizio e della volontà, in un.unione con la realtà divina" La Rscintilla. di
8ris9naurti J una disposizione entale c9e investi&a, inda&a, si doanda,
esplora con esitazione, per arrivare ad una consapevolezza priva di scelta e pensie)
ri di ci= c9e J, dove anc9e in lui sono trascesi eoria, &iudizio e volontà" %ia in
!cG9art c9e in 8ris9naurti c.J la possi*ilità dell.unione istica, a se nel predi)
catore tedesco <uest.unione si attua con Dio, 8ris9naurti nel suo periodo &iova)
nile preferisce parlare di unione con la vita, poi di cessazione di o&ni divisione
psicolo&ica per la fine, la orte dell.io, del e, del io, del sB" L.unione ecG9ar)
tiana J data dalla visione ontolo&ica c9e tutte le cose e noi stessi siao un puronulla per cui do**iao ne&are la nostra finitudine per essere <uella <uiete deserta
nella <uale non c.J olteplicità nB utaento, c9e J Dio" La conteplazione di)
vina J una non)conoscenza, una condizione di cecità, un non sapere" L.unione di
8ris9naurti J data dall.osservazione e coprensione del oviento del pensie)
ro nella <uotidianità, osservazione c9e anc9.essa J priva di conoscenza" Puesta
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e reli&iosa, 8ris9naurti al contrario ritiene possi*ile ed auspica*ile sradicare
<uello c9e J un *iso&no universalente diffuso di sicurezza e di sta*ilità nato dal)
la paura dell.iperanenza della vita e c9e in <uanto tale non 9a niente di reli&io)
so" Puesto *iso&no dà anc9e vita alle credenze illusorie dell.ania iortale e
del Dio creatore delle tradizioni reli&iose"
Centrale nelle riflessioni sull.etica J per 8ant la li*ertà, coe lo J per 8ris9na)
urti" (a il odo in cui <uesta viene intesa J copletaente diverso" -n 8ant,
coe per la a&&ior parte del pensiero filosofico, li*ertà J li*ertà di scelta" -n a)
*ito orale J la scelta fra *ene e ale" Her 8ris9naurti la scelta scaturisce se)
pre da una condizione di confusione, di ancanza di c9iarezza" %e a**iao una
percezione estreaente lipida e c9iara di un fatto o una situazione non vi J
scelta" La li*ertà <uindi J innanzitutto li*ertà dalla paura, dall.autorità, dall.an&o)
scia, dal desiderio, dalla tradizione, dalle esperienze passate c9e si riassuono tut)
te nella li*ertà dal conosciuto" (a non do**iao neeno farci prendere dalla
Rtentazione. di pensare la li*ertà coe l.opposto di tutte <ueste condizioni" %e la
li*ertà non J tradizione, autorità, paura, ecc", e si dà nella totale assenza di <ueste,
non J neeno il loro opposto" on do**iao cioJ ia&inare, pensare o pro)
iettare la li*ertà attraverso il suo opposto perc9B essa si situa in una diensione
copletaente diversa c9e non 9a piK niente a c9e vedere con ci= c9e la ne&a"Hossiao inoltre dire c9e il senso del dovere, il dover essere dell.iperativo Gan)
tiano, suscitere**e il sospetto di 8ris9naurti" -l senso del dovere nasce dall.edu)
cazione e dalla paura di contravvenire ad essa" %e c.J aore non vi J alcun senso
del dovere, alcun senso di costrizione psicolo&ica" ell.aore vi J un.azione sen)
za attore, e&o, c9e non 9a alcuna finalità, scopo coe l.azione disinteressata detta)
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ta dall.iperativo del filosofo di 8ni&s*er&" -n 8ant <uindi la virtK nasce dallo
sforzo per rispettare &li iperativi della le&&e orale" Her 8ris9naurti la le&&e
orale J un occultaento delle pulsioni c9e viviao nel <uotidiano, c9e odifi)
cano solo superficialente la situazione ed anzi ipediscono una trasforazione
radicale" La virtK di 8ris9naurti non copie sforzi, non tenta di ca*iare il fatto
c9e siao violenti con un non)fatto, cioJ l.iperativo di essere non)violenti per)
c9B J solo la totale consapevolezza del nostro essere violenti senza volontà di in)
tervento, di ca*iaento c9e pu= dissolvere <uesto stato" Tutte le ener&ie <uindi
ven&ono convo&liate nell.inda&ine su ci= c9e J e non su ci= c9e dovre**e essere"
on vi J <uindi sforzo e <uell.ienso spreco di ener&ie c9e nasce dalla contrad)
dizione interiore fra ci= c9e siao e ci= c9e dovreo essere o vorreo essere"
li iperativi enunciati da 8ant, in fondo, sono pure e seplici astrazioni$ la
copassione invece nasce coe in ue, dalla percezione diretta c9e la sofferen)
za J la stessa per tutti &li uoini e c9e tutti &li uoini condividono &li stessi stati
d.anio$ la paura della orte, delle alattie, di essere &iudicati, di perdere <ual)
cosa aterialente o psicolo&icaente, l.a*izione, l.invidia, la &elosia, l.an&o)
scia ecc"
8ris9naurti 9a spesso un atte&&iaento antropolo&ico nei confronti di Dio o
delle reli&ioni c9e ricorda certi aspetti di Feuer*ac9$ J l.uoo c9e 9a creato <uelloc9e crede essere il suo creatore, J lui c9e 9a sta*ilito, edificato i sistei reli&iosi"
(a <uesta proiezione all.esterno di caratteristic9e c9e sono proprie dell.uoo av)
viene in un contesto opposto rispetto a <uanto delineato dal filosofo tedesco" Her
Feuer*ac9 Ila reli&ione J la coscienza dell.infinito$ perci= essa non J e non pu=
essere altro c9e la coscienza c9e l.uoo 9a, non della liitazione, a dell.infinità
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-n 8ant la orale nasce dall.iperativo cate&orico dettato dalla ra&ione e in %c9o)
pen9auer dal sentiento di pietà con cui sentiao coe nostre le sofferenze al)
trui" 8ris9naurti ritiene c9e ra&ione e sentiento sono liitati e fonte di conflit)
to se presi coe esclusiva &uida della nostra condotta" #a&ione e sentiento fan)
no infatti parte di un odello di coportaento da se&uire$ la orale" Pualsiasi
odello di condotta orale o iorale va rifiutato perc9B J un occultaento di
ci= c9e siao" %e percepiao ci= c9e siao senza pensieri e sentienti non vi J
piK divisione tra e e non)e, tra io e non)io, io e non)io, e <uindi non c.J
differenza alcuna tra la ia sofferenza e <uella di un altro" -n <uesto odo ci si fa
carico concretaente del dolore dell.uanità intera" L.azione c9e scaturisce da
<uesta percezione J aore e copassione, a J estreaente difficile trovare de)
scritta positivaente da 8ris9naurti una tale azione" %e ci ipe&nassio nel de)
scriverla avreo &ià sta*ilito un odello" L.unica cosa possi*ile J parlarne ne)
&ativaente, ossia investi&are cosa l.aore non J" La pietà, la carità e l.ascesi
sc9open9aueriane sare**ero <uindi ancora oralistic9e per 8ris9naurti" Her
8ris9naurti ascesi e castità fanno ancora parte della volontà di vivere e coe
tutte le aspirazioni spirituali <uali il desiderio di ra&&iun&ere l.illuinazione, Dio,
la perfezione sono espressione dell.e&o e sono sullo stesso piano delle a*izioni
ondane" La volontà J presente in odo prepotente nelle tecnic9e ascetic9e e e)ditative, e l.uiltà e la castità celano, coe 9anno rilevato ietzsc9e e la psicoa)
nalisi, or&o&lio asc9erato e sessualità repressa" La castità, l.uiltà e la edita)
zione non possono essere praticate deli*erataente con un atto di volontà, a
possono eer&ere solo spontaneaente, senza una causa, un otivo, una finalità"
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nc9e 8ris9naurti opera una critica della cultura$ tutte le idee, &li ideali, le
ideolo&ie, le etafisic9e, le filosofie e le reli&ioni con cui l.uoo 9a costruito le
innuerevoli società nel corso dei illenni sono senza senso perc9B si *asano sul
pensiero" -l pensiero J liitato e di per sB contraddittorio perc9B non J ai in &ra)
do di co&liere la totalità" ] la società nel suo coplesso ad essere Ralata."
ietzsc9e parl= di sB coe del prio perfetto nic9ilista d.!uropa c9e aveva tra)
sceso il nic9iliso, cioJ la condizione dell.uoo oderno c9e, non credendo piK
in un senso etafisico delle cose e nei valori suprei avverte la disperazione del
vuoto e del nulla" 8ris9naurti senza utilizzare il terine nic9iliso, ne espresse
uno *en piK radicale" on solo le ideolo&ie, le credenze, le fedi ven&ono deolite,
a anc9e la conoscenza, l.esperienza, la eoria$ I6C9e cosa ci resta se siao
senza sapere, esperienza, eoriaX %iao nulla7" %iete <ualcosa piK di niente
oraX Puando dite$ 6%enza sapere siao nulla7, voi non fate c9e una seplice as)
serzione ver*ale senza sperientare <uello stato, non J veroX Puando fate <uesta
asserzione c.J un senso di paura, la paura di essere nudi" %enza <uesti accresci)
enti voi non siete nulla, c9e J la verità" ! perc9B non esserloX Herc9B tutte <ueste
pretese e presunzioniX oi a**iao <uesto nulla di fantasie e capricci, di speran)
ze, di varie idee confortevoliV a sotto <uesto antello noi non siao nulla, non il
nulla di certe astrazioni filosofic9e, a il vero nulla" L.esperire <uesto nulla J il principio della sa&&ezza" Coe ci ver&o&niao di dire c9e non conosciaoS Co)
priao il fatto di non sapere con parole e co&nizioni" -n realtà, voi non conoscete
vostra o&lie, il vostro vicinoV coe potreste, dato c9e non conoscete voi stessoX
vete un ucc9io di dati, di conclusioni, di spie&azioni intorno a voi stesso, a
non siete consapevole di ci= c9e J, dell.iplicito" Le spie&azioni, le conclusioni,
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c9iaate sapere, ipediscono la sperientazione di ci= c9e J" ; %apere J esse)
re i&noranti$ non sapere J il principio della sa&&ezza"1 ella fine del tepo psi)
colo&ico vi J il presente c9e J il nulla" %e non sono Rnessuno. non co*atter= e i
sforzer= di essere <ualcuno, perc9B sare**e stupido, senza senso" %e sono il nulla
sapr= cos.J l.aore, perc9B il nulla contiene il tutto, coe il vuoto contiene tutte
le fi&ure e lo zero tutti i nueri"
-n ietzsc9e l.accettazione copleta, totale, incondizionata del nic9iliso porta
ad un suo superaento, cosA in 8ris9naurti la consapevolezza del proprio essere
nulla dà l.accesso ad un.altra Rdiensione. $ IUna persona c9e non riconosce la
sua vacuità, a perse&ue de&li ideali J coe un uoo c9e ara e solca il terreno
senza ai seinarlo" Dietro tutta la vostra conoscenza, i diploi, i titoli e le pro)
prietà, c.J il nulla" Puando veraente saprete di non essere alcuna cosa, allora sa)
rete o&ni cosa perc9B saprete cos.J l.aore"200
L.unica opera della filosofia occidentale di cui sappiao con sicurezza c9e fu let)
ta da 8ris9naurti e da cui fu ipressionato fu lo Oarat9ustra"
-n entra*i vi J una spinta all.accettazione inte&rale della vita c9e trasfora il do)
lore in &ioia, la lotta in aronia, la crudeltà in &iustizia, la distruzione in creazio)
ne" (e se i vecc9i valori in ietzsc9e ven&ono ripiazzati da una tavola di valori
ispirata dall.aristocrazia dell.antic9ità classica &reca, da uno spirito cavalleresco,8ris9naurti non vuole *asarsi su valori preesistenti ed evita di parlare di nuovi
valori" Her lui l.uoo li*erato J colui c9e avendo copreso da solo il pericolo del
pensiero nella relazione, lo ette spontaneaente da parte e cosA ette da parte
1 @" 8ris9naurti Meditazioni sul vivere ed" (ondadori p" 20)200
@" 8ris9naurti The complete published 3or5s >133)1+? CD)#N( ed" T9e 8ris9naurtiFoundation Trust, (adras 31st &roup discussion 30t9 Dece*er 14, Y 2
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to di 8ris9naurti J in <uesto caso piK vicino all.atte&&iaento di passività di
eide&&er di fronte all.essere$ J la verità c9e pu= venire incontro all.uoo, se
l.uoo cerca di perse&uire la verità inevita*ilente proietterà su di essa i suoi li)
iti, i propri desideri e le proprie paure, distru&&endola"
%i ritiene iportante a <uesto punto aleno accennare *reveente ad una copa)
razione con alcune delle filosofie orientali piK siili a 8ris9naurti per etterne
in luce anc9e la distanza"
8ris9naurti ritiene il pensiero un pericolo psicolo&ico, anzi il pericolo psicolo&i)
co, l.ori&ine di tutti i pro*lei dell.uoo" Puesta percezione estreaente diffu)
sa in oriente 9a portato all.ela*orazione di innuerevoli sistei, etodi, pratic9e
editative ed ascetic9e per controllare, eliinare, ettere a tacere il pensiero" -n
realtà <uelle civiltà illenarie 9anno in&annato se stesse perc9B ci= c9e ori&ina e
&uida tutti i etodi J di nuovo il pensiero" Un pensiero si er&e a &iudice di un altro
pensiero e tenta di controllarlo$ <uesta J la coune dinaica del pensiero orienta)
le ed occidentale" Dinaica ori&inata dall.illusione di vedere i pensiero coe altro
da sB" %B e pensiero sono invece un fenoeno con&iunto"
elle Upanis9ad si enuncia una concezione cosolo&ica c9e pone il non)essere
all.ori&ine di tutte le cose" -n altro passo per= <uesta stessa tesi J ne&ata per affer)
are c9e all.ori&ine vi era Il.essere senza secondo c9e J il :ra9aan, l.assoluto"&li al*ori della filosofia indiana vi J lo stesso decisivo pro*lea affrontato a&li
inizi della filosofia &reca$ il rapporto fra essere e non essere"
L.approccio di 8ris9naurti a <uesta <uestione J in &ran parte psicolo&ico$ J nel)
la ente vuota, nel silenzio piK assoluto, dove tutto il passato J stato distrutto, c9e
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pu= aver luo&o la creazione, c9e pu= esserci il nuovo" Puesto principio di creazio)
ne del nostro icrocoso J lo stesso alla *ase del acrocoso"
L.atan, l.ania, il %B, coe entità peranente, centro d.identità, c9e sopravvive
alla orte e si reincarna J solo una finzione" L.uoo dentro di sB non 9a alcun
principio divino, contrariaente a <uanto espresso dai Meda, finc9B vive nella
fraentazione e nel conflitto e non 9a capito il ruolo del pensiero nella sua vita
psicolo&ica" nc9e la dottrina del Garan J considerata una seplice superstizio)
ne"
elle Upanis9ad talvolta :ra9aan J inteso coe Dio personale$ anc9e <uesto
aspetto J rifiutato coe sono rifiutate tutte le divinità dei Meda, tutti i rituali, le
cerionie, &li atti devozionali, le pre&9iere e le forule propiziatorie" Pueste va)
rie pratic9e convo&liando le ener&ie consce ed inconsce su un o**iettivo possono
ottenere dei risultati, a fanno parte del liitato oviento del desiderio e porta)
no a continue illusioni"
(a&&iori sono i punti di conver&enza con &li inse&naenti del :udd9a e del *ud)
d9iso, a anc9e <ui riscontriao nuerose differenze" nc9e &li inse&naenti
di 8ris9naurti, coe <uelli del Rrisve&liato. potre**ero essere definiti coe una
via di li*erazione, a il desiderio stesso di li*erazione viene talvolta posto in <ue)
stione e trattato alla stre&ua di o&ni altro desiderio" Her entra*i, coe per uela nozione di un io peranente J una pura finzione" 8ris9naurti condivide c9e il
desiderio e la volontà siano cause di sofferenza, a fa risalire <ueste ultie al
pensiero" Ci= &li perette di estendere approfonditaente le sue sottili riflessioni
psicolo&ic9e ad una vasta &aa di stati d.anio <uali la paura, la speranza,
l.a*izione, l.invidia, la &elosia, il piacere, la &ioia, la noia, ecc" La ultifore
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riflessione di 8ris9naurti sepre passi*ile di utaenti di approccio e di pro)
spettiva J difficilente sc9eatizza*ile in un sistea dottrinario"
%e l.universalità del dolore in %c9open9auer J principio etafisico e in :udd9a
assue un.atosfera di inelutta*ile necessità naturale, in 8ris9naurti J sepli)
ceente il risultato di una Rdirezione. s*a&liata intrapresa dalla ente dell.uoo,
una disposizione, di cui J iportante essere consapevoli"
La via di li*erazione indicata dal :udd9a nell.ottuplice sentiero prevede la fede,
il controllo di o&ni espressione ed atto, una oralità di condotta, lo sforzo per la
li*erazione, la concentrazione ediante tecnic9e psicosoatic9e$ disposizioni
presenti anc9e in tutte le scuole *udd9iste e decisaente criticate da 8ris9naur)
ti" La fede ne&a l.intelli&enza, c9e invece si nutre del du**io, di un atte&&iaento
di inda&ine scettica c9e porta alla consapevolezza, alla fiducia" -l controllo pre)
suppone sepre una divisione fra controllore e controllato c9e, coe a**iao vi)
sto nel capitolo su L%osservazione, J una divisione fittizia c9e non fa altro c9e au)
entare il conflitto e la confusione" 8ris9naurti 9a visto nella orale, in un o)
dello d.azione da se&uire, a cui ade&uarsi, un.ipocrisia, una asc9era, c9e occulta
una realtà, lasciandola fondaentalente invariata" Pualsiasi tipo di sforzo psico)
lo&ico anc9e lo sforzo per la li*erazione indica la presenza dell.io, di un.attività
e&ocentrica" La concentrazione e le varie tecnic9e di editazione sono considerateuna ne&azione dell.autentica editazione c9e pu= attuarsi solo inconsapevolen)
te, senza alcuna preeditazione"
L.attuale Dalai Laa, in un occasione, definA 8ris9naurti 6un & r^una7, c9eā ā
spesso J considerato il piK &rande filosofo *udd9ista"
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