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Andrea Pitasi Lorem Ipsum Dolor ANDREA PITASI SEMPLICI CONOSCENTI AFORISMI SULLA RICCHEZZA GLOBALE Andrea Pitasi ([email protected]), investitore dall’età di 23 anni quando alla morte del padre, nel 1991, eredita un patrimonio che a quell’età sarebbe stato statisticamente assai probabile bruciarsi in pochi anni in gozzoviglie. Andrea, invece con curiosità intellettuale, ambizione e visione strategica ha sempre investito nella sua educazione finanziaria ampliando i suoi orizzonti ed innalzando i suoi livelli di apprendimento a sua volta strategici per ampliare ulteriormente i suoi orizzonti di investitore. Ha concettualizzato la sua visione nell’investitore ipercittadino (www.hypercitizen.com). Presidente di Hypercitizen Investment Club ( www.hyperinvestmentclub.org) e della Divisione Mediterranea di Santa Fe Associates International (http://www.santafe-associates.com/) sa che ogni strategia vincente può essere formulata in stratagemmi (www.whstrategy.com) o, come in questo libro per aforismi e che ogni forma di lavoro è in funzione degli investimenti mentre questi non abbisognano necessariamente di lavoro per espandersi.
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SEMPLICI CONOSCENTI : aforismi sulla ricchezza globale

Feb 28, 2023

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Vasco La Salvia
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Andrea Pitasi

Lorem Ipsum Dolor ANDREA PITASI

SEMPLICI CONOSCENTI AFORISMI SULLA RICCHEZZA GLOBALE

Andrea Pitasi ([email protected]), investitore dall’età di 23 anni quando alla morte del padre, nel 1991, eredita un patrimonio che a quell’età sarebbe stato statisticamente assai probabile bruciarsi in pochi anni in gozzoviglie. Andrea, invece con curiosità intellettuale, ambizione e visione strategica ha sempre investito nella sua educazione finanziaria ampliando i suoi orizzonti ed innalzando i suoi livelli di apprendimento a sua volta strategici per ampliare ulteriormente i suoi orizzonti di investitore. Ha concettualizzato la sua visione nell’investitore ipercittadino (www.hypercitizen.com). Presidente di Hypercitizen Investment Club ( www.hyperinvestmentclub.org) e della Divisione Mediterranea di Santa Fe Associates International (http://www.santafe-associates.com/) sa che ogni strategia vincente può essere formulata in stratagemmi (www.whstrategy.com) o, come in questo libro per aforismi e che ogni forma di lavoro è in funzione degli investimenti mentre questi non abbisognano necessariamente di lavoro per espandersi.

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In uno scenario caratterizzato da una medio-alta borghesia aggrappata a

obsolete rendite di posizione (essenzialmente affitti e titoli di stato) e da

una piccola borghesia aggrappata altrettanto vanamente a diritti acquisiti

sulla carta (il diritto al posto fisso con relativo stipendio, il diritto alla

casa, allo studio ecc.) ma oggi senza copertura economico-finanziaria, il

capitalismo della vecchia Europa sembra assomigliare maggiormente ad

un avaro, isolazionista immobilista e conservatore Scrooge, prima della

"conversione" http://es.wikipedia.org/wiki/Ebenezer_Scrooge che a un

vulcanico, energico e talentuoso imprenditore capitalista rivoluzionario

http://www.amazon.es/Capitalist-Revolution-Peter-L-

Berger/dp/0465008674/ref=sr_1_cc_1?s=aps&ie=UTF8&qid=138649541

0&sr=1-1-catcorr&keywords=Peter+L.+Berger+capitalist come possono

essere solo coloro che hanno una visione strategica lungimirante e su

orizzonti ampi e che ben sanno che se prima non si distrugge poi non si

costruisce nulla.

Avari i conservatori, avidi i rivoluzionari, aggrappati al voler essere

sovrani i primi, all'espansione del capitale i secondi.

Sul breve sembra il pantano di una guerriglia con le sue misere trincee

dove la condizione di "nemico" rimane immutata nei secoli in faide ormai

senza memoria.

A ben guardare, invece si tratta di un bombardamento aereo, da parte dei

secondi sui primi, questo bombardamento si chiama globalizzazione e

rende astratti tutti i rapporti umani mettendo le faide in condizione di

obsolescenza e compiendo quella distruzione creatrice

http://www.economiascuola.it/conoscere-economia/grandi-

maestri/joseph-schumpeter senza la quale Cro Magnon e Neanderthal

non avrebbero mai ceduto il passo all'Homo Sapiens Sapiens il quale

proprio in questi scenari sta rivelando la sua evidente transitorietà verso

un mondo di ipercittadini, tra loro semplici conoscenti e dunque in grado

di creare valore aggiunto in modo astratto.

Semplici Conoscenti rappresenta una divertente e pungente guida, un

diario di bordo per muoversi con facilità e fantasia in una vita sempre più

astratta.

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• Chi è parte del problema non può proporre soluzioni.

• Se ogni testa vale uno e se si è tutti uguali davanti alla legge, perché

non c’è un’aliquota unica?

• Siamo tutti uguali nell’insignificanza e tutti diversi in ciò che conta

davvero.

• Molti intendono persona ma intendono copia etologica.

• Imprinting e Apprendimento, che scontro impari!

• L’idiota è colui che davanti a E=mc2 ridacchia pensando alla

capigliatura di Einstein.

• L’ignorante è colui che davanti a E=mc2 ha lo sguardo perso nel

vuoto.

• Il malevolo è colui che davanti a E=mc2 dirà con la superbia del

falso umile che nessun uomo può essere così arrogante da voler

conoscere l’universo.

• Mi sfugge cosa ci sarà di bello e ambizioso in un mutuo trentennale.

• Bond, Treasury Bond.

• Bond, Junk Bond.

• Jahvè fa rime con perché, Allah con futilità Dio con bio. Infatti tutto

ciò che conta è scritto nel DNA

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• Un intellettuale con un’appartenenza ideologica e/o confessionale non

è molto diverso da una casalinga affettivo compulsiva con la mania

dell’ordine e della pulizia

• Chi non sa discernere i propri pensieri dai propri valori finirà con il

considerare fatti le proprie opinioni e opinioni i fatti altrui.

• Sventurato colui che è stato concepito da genitori mediocri con

speranze ed illusioni di riscatto sociale.

• Età, stanchezza, fragilità. Faccende quotidiane e negazione di

responsabilità, le molte maschere del perdente.

• Aspettare rende aspro ciò che è dolce e orripilante ciò che è brutto.

L’attesa è l’ineluttabile condanna del mediocre.

• La povertà è quasi sempre un sintomo, un risultato, solo in pochi

sfortunati casi è una causa.

• Non è tutto oro quello che luccica, ma se non luccica non è di certo

oro.

• Per alcuni Dio è nei dettagli, per altri nei dettagli c’è il diavolo, ecco

perché le cose davvero importanti le realizzano gli atei.

• Diffido della falsa umiltà dei deboli, i quali celano la loro incapacità

dietro un’apparente modestia e la loro invidia dietro ad un altrettanto

apparente senso di giustizia.

• Le gente è troppo presa dal presente della muta del lamento per

cogliere la contemporaneità della muta dell’accrescimento.

• Lo stupido dissente da quel che dici soprattutto se non capisce,

l’invidioso dissente da quello che dice perché avrebbe voluto dirlo lui.

• Una giovane donna, elegante, sapientemente truccata, che si prende

gran cura di se e con il cellulare stretto nella mano, all’apparenza

sembra un’icona dello charme. Basta osservarla meglio per capire

invece che è una sfaccendata, indolente, probabilmente lamentosa e

che quel telefonino non è simbolo della sua apertura al mondo bensì di

un mai reciso cordone ombelicale con la propria madre.

• Nessun figlio può diventare davvero genitore, al più concepisce i

propri fratelli nella speranza che qualche altro li badi e allevi.

• La maggior parte delle persone non comprende che l’età della pietra

non terminò perché erano finite le pietre, la maggior parte della gente

è tardigrada, lamentosa, abitudinaria ed ostile al cambiamento.

• Voler combattere la povertà attraverso la creazione di posti di lavoro è

come voler combattere il vento con la produzione di flatulenze.

• La massa, ancorché attiva nell’essere lamentosa e polemica, in

sostanza subisce, indifferente ed apatica, i cambiamenti epocali.

• Quando la critica non viene da un proprio pari o addirittura maestro, se

è positiva è spesso piaggeria e se è negativa è sempre malcelata

invidia o rancorosa frustrazione.

• Le convenzioni sociali nelle abitudini più socialmente frequenti sono

sempre un grottesco ibrido di pigrizia, vigliaccheria e ignoranza e

nessun uomo intellettualmente raffinato può trovare di benché minimo

interesse una simile fiera della banalità umana.

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• Non occorre che una parola sia lunga per essere pleonastica. Dio.

• E’ tipico degli stupidi considerare il proprio cieco orgoglio

espressione di una buona e sana autostima.

• Chi desidera qualcuno al proprio fianco per bisogno di amore o

paura della solitudine non desidera amore, bensì un rottweiler

oppure un cocker.

• Diffido di chi afferma di vivere con dignità pur essendo povero. La

povertà è assenza di dignità in quanto il povero scrocca la propria

sopravvivenza dalla dignità altrui.

• Forse, vedremo, ma, però, sono riflessi della malafede e

dell’inettitudine.

• Chiunque sostenga che tutte le vite sono uguali e che nessuna ha un

prezzo mi fa sempre sorridere. Nel contempo immagino le

assicurazioni al lavoro.

• Non abbiamo la certezza che l’uomo sia andato sulla luna, ma quel

che è certo è che non ci è andata una donna.

• Dagli anni Novanta del XX secolo quasi tutti sanno chi è un Junk

Bond ma solo chi conosce i costi della presidenza sociale sa che

negli anni Quaranta è nata La Junk-Generation.

• Cosa intendo per popolo? Proletari Opportunisti Parassiti Obsoleti

Lavoratori Ottusi.

• Se qualcosa giova al popolo significa che premia pigrizia e

mediocrità.

• Pareggiando sempre si resta imbattuti e si retrocede a livelli inferiori

come sempre accade quando si cerca la sicurezza e non il successo.

• Solo un multimiliardario può, eventualmente, criticare strategie e

scelte di un multimiliardario.

• Chiunque può insegnare qualcosa a chiunque altro, si dice. Ma

scusate, che cosa ha da insegnare la donna delle pulizie

all’imprenditore? L’imprenditore crea capitale e se questo gli riesce

bene può anche ignorare i normi della sua servitù.

• Gli sciocchi cercano la verità, i saggi la rilevanza.

• Se qualcosa è davvero importante, parlarne potrebbe non essere

un’idea geniale.

• Se lascio biancheria o stoviglie sporche per casa, compito della mia

domestica è lavarli e metterli al proprio posto, non quello di farmi

una ramanzina per il disordine.

• Non c’è niente di più grottesco di un esecutore generico che pur di

non fare niente si autoproclama ispettore e controllore.

• Tutti noi abbiamo debolezze, fragilità, paure e disagi. I vincenti non

ne sono immuni, semplicemente sono più grandi dei propri limiti.

Come ad esempio l’eroico astrofisico Stephen Hawking. I perdenti

invece si nascondono dietro i propri limiti e si accomodano tra le

parassitarie e lamentose manie del vittimismo?

• Diffido di chi trova superfluo o assurdo tutto ciò che non capisce.

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• La voglia di placida tranquillità e comodità sono i tratti

inconfondibili del perdente.

• Meglio 50 anni da Michael Jackson che 100 da pastore

semianalfabeta. Ma 80 da Umberto Eco sono ancora meglio.

• Segui la corrente, segui la corrente e rimarrai fulminato a 2000 volt.

• La menopausa è biologica, l’andropausa è relazionale.

• Sempre in bilico tra successo e fallimenti, vette e abisso Hemingway

non ha realmente vissuto, è stato piuttosto il più riuscito personaggio

fitzgeraldiano.

• Un generale che mandasse a morire le proprie truppe per un macabro

senso di potere sarebbe semplicemente un criminale, ma un generale

che non combatte battaglie decisive per timore che i propri soldati

possano morire, sarebbe un folle, un inetto e comunque un criminale,

perché assassinerebbe il futuro.

• Un sopravvissuto è spesso o un inetto o un traditore e in entrambi i

casi un parassita.

• Che qualcuno preferisca l’arte classica o quella contemporanea è una

scelta sacra ed inviolabile questione di gusti, ma guardo sempre con

sospetto chi mi definisce arte un orinatoio dell’Antica Roma e nega

che sia arte un ready made di Duchamp.

• Ben tristi e misere sono quelle esistenze immerse nell’emotività e

nella moralità dell’istante e dunque profondamente non all’altezza

del proprio commento.

• Trovo del tutto volgare un ricco e facoltoso capitalista che affida la

propria salute al welfare Sanitario pubblico.

• Più globalizzazione meno stato, più stato più globalizzazione.

L’economia politica non è per tutti.

• Investire in borsa non è un gioco più di quanto non lo sia essere il

testimone ad un matrimonio la cui sposa abbia invitato tutte le sue

ex.

• Re, Zar e Imperatori sono stati spessi uccisi dal popolo. Tutti loro

hanno avuto nomi ancora oggi ricordati, il popolo invece scivola

sempre anonimo e imbarazzato come se si rendesse conto di essere

un ospite indesiderato (e scroccone) al banchetto della storia.

• Sin da bambino, sfogliando il catalogo del subbuteo mi fu ben chiaro

che il concetto domina sul significato. Pescare Real Sociedad e

Magdeburgo sono il tripudio della striscia bianca al di là di ogni

illusione etnica ed identitaria

• L’autentico capitalista ha un ricco portafoglio di proprietà astratte,

l’autentico miserabile si circonda di cumuli di cianfrusaglie convinto

che l’accumulo di beni inflazionati sia un simbolo di ricchezza.

• La vita è astrazione.

• La passione politica è per gli uomini ciò che la rabbia è per i cani.

• Di solito i mediocri inneggiano alla propria libertà e ai doveri altrui,

definendo se stessi “normali” e gli altri “devianti”.

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• La potenza del leone m’incanta, il volo dell’aquila e del falco mi

esalta, la ruota del pavone diverte, i trucchi mimetici del camaleonte

mi entusiasmano così come le astuzie della volpe e l’imperturbabilità

del riccio. Non colgo invece alcun fascino nell’immobilismo apatico

di un crostaceo attaccato allo scoglio.

• Chiunque si aspetta di espandere capitali attraverso il lavoro

proletario prima o poi si ritrova a chiedere consiglio alle puzzole su

come eliminare i cattivi odori.

• Le democrazie si sono fondate sempre sulla partecipazione popolare e

sono sfociate in demagogia ogni qualvolta si è fatto partecipare il

popolo senza soppesarne la competenza, i totalitarismi autoritari si

sono sempre basati sulla repressione violenta del popolo per

sottometterlo. Il capitalismo del terzo millennio ha compreso sia

l’inutilità della partecipazione popolare, sia della sottomissione del

popolo, dato che per l’espansione del capitale, il popolo è un

accessorio del tutto indifferente.

• Imprinting e Apprendimento. L’apprendimento non ha scampo,

funziona solo se coerente con l’imprinting.

• Investitori e speculatori sono gli alchimisti del XXI secolo e come

tutti coloro che sanno creare ricchezza dal nulla sono guardati con

sospetto e diffidenza quando addirittura non sono odiati.

• Il colore, o meglio la tavolozza dei colori è la mappa concettuale del

pensiero umano, anche se qualche ingenuo lo considera il linguaggio.

• Ernst Haas colse appieno la potenza dinamica del calore che si fa

movimento. Haas tuttavia morì relativamente giovane portando con

sé movimento e colore, lasciando un immobile e polveroso bianco e

nero in cui vivere.

• La più squallida pornografia assai raramente è fatta di seni, natiche,

vagine o peni, essa piuttosto è fatta di sguardi vacui che si ergono a

giudici di ciò che non comprendono e per questo temono.

• L’ignoranza non esiste. Esistono i deficit cognitivi e la pigrizia

mentale. I primi sono attenuanti, la seconda è un’aggravante.

• Date ad un popolo un trono e diventerà una poltrona da siesta.

• Bill Gates e Mark Zuckerberg hanno avuto successi formidabili pur

non essendosi laureati, ma questo non significa che qualunque

studente inetto che abbandona gli studi sia un Bill Gates in pectoris.

• La verginità è la madre della pedanteria.

• E’ tragicomico come ottenendo un “posto di lavoro”, esso diventi un

“posto” quando si è soddisfatti e lo si chiami, sbuffando lavoro

quando si comprende che il posto non attribuisce solo diritti.

• Sachertorte: tipico dolce austriaco, fatto con ingredienti importarti in

Europa dalle Americhe per volontà di un generoso di un genovese

battente bandiera spagnola.

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• Coloro che sostengono che la finanza è un gioco asimmetrico tra

pochi potenti capitalisti e il parco buoi dei tantissimi piccoli

risparmiatori, sono gli stessi che affermano che in politica il gioco

sia asimmetrico perché ogni testa vale un voto, glissando con

imbarazzo sul fatto che in politica la concentrazione dei pacchetti di

voti fa si che in Parlamento accedano sempre i soliti volti per più e

più legislature.

• Se essere rispettoso significa cortesi ed educati, ritengo sia

opportuno esserlo sempre. Se per essere rispettosi s’intende trattare

tutti con eguale e pari dignità, allora ritengo sia opportuno non

cadere nella demagogia populista e trattare ognuno in base alle

proprie performance e capacità.

• Dopo che l’umanità ha combattuto nei secoli innumerevoli guerre,

compiendo stragi, genocidi o peggio, in nome di sempre opinabili

ideali o valori, non si può non guardare con diffidenza chi semina

scetticismo verso la globalizzazione in cui non ci sono più né amici

né nemici, bensì solo semplici conoscenti.

• Nella globalizzazione il capitale è ricchezza e l’accesso esclusivo è

il potere, l’ostensibilità su scala planetaria è il prestigio e la

competenza selettiva è la conoscenza al di fuori.

• La vita segreta delle nostre ambizioni è ciò che ci fa alzare dal letto

la mattina e non essere meri organismi biologici evoluti per caso su

un pianetino periferico di un universo senza senso né significato. Chi

ci vuole condurre alla realtà dei fatti sta consegnando se stesso e

vorrebbe ricondannare pure noi al nulla del caso mascherato da

giudizio di valore. Così facendo, costui si rivela un’aspirante sucida.

• Chiunque invochi l’eguaglianza tra gli uomini per il fatto che tutti

nascono, orinano, defecano e muoiono, così facendo dimostra

solamente la propria inferiorità rispetto a coloro che sono anche

capaci di creare, inventare, sognare e cambiare.

• Non si può essere poveri ed esigenti, ignoranti ed avere diritto di

opinione e parola.

• Quando un potere è ormai debole e allo stremo, l’ultimo suo artificio

per dissimulare il proprio fallimento è l’illusione ottica che il passato

sia ancora presente e che il presente sia un lontano futuro.

• L’arretratezza e l’immobilismo sono il finto decoro della codardia.

• L’amico, al più, ci pone il dubbio epistemologico ma è il nemico che

ci offre la mela avvelenata del dubbio esistenziale.

• I grandi successi e le grandi ricchezze provengono dall’ambizione

non dai bisogni.

• Chi è spinto dal bisogno soltanto, una volta soddisfatto tirerà i remi

in barca rivelando così tutta la propria mediocrità.

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• Il motivatore è utile e prezioso all’indeciso e all’inetto ma è del

tutto superfluo per l’ambizioso con idee e obiettivi chiari.

• Meglio venire divorati da uno squalo in un sol boccone che

consumarsi lentamente da infiniti vermi e parassiti.

• L’egual distribuzione della miseria non è il giusto rimedio

all’ineguale distribuzione della ricchezza.

• Questioni di principio e sofismi moraleggianti segno assai

raramente segni d’intelligenza.

• Le critiche dal basso odorano sempre troppo di vittimismo,

inettitudine ed invidia, per non risultare sospette.

• Può un gattino domestico inetto nella caccia del tutto dipendente da

un padrone per il suo nutrimento, biasimare il leone per la sua

condotta?

• L’invocazione retorica dell’onestà e dell’indignazione civile cela

incapacità e risentimento nella più parte dei casi.

• Più che l’ambizione degli avidi è da temere la piccineria di chi

vuole poco e in cambio offre pochissimo se non addirittura niente.

• E’ bizzarro come molte persone temano la volatilità della Borsa

salvo poi spendere in prodotti di bellezza convinti che siano

investimenti solidi e a lungo termine.

• Nelle economie in espansione il successo è la meta di tutti, anche

se non tutti lo raggiungeranno, perché tutti sanno che dal successo

evolvono i modelli per il futuro. Nelle economie stagnanti la

persona di successo finge di essere qualunque per non turbare i

sonni della mediocrità e dell’invidia. Nelle economie depresse, le

persone qualunque ottengono la caricatura del successo per

legittimare l’inettitudine generalizzata.

• I grandi integrano lungimiranza, conoscenza e successo; gli altri

vogliono vivere l’emozione del qui ed ora.

• La vita è piena consapevolezza del nulla interiore e della non

appartenenza dell’individuo.

• Felicità è viabilità evolutiva.

• La potenza del narcisismo è astrazione distanziante dall’orrore

della quotidianità e viatico per costruzioni e modelizzazioni.

• La tensione edonistico–narcisistica è l’autentica fonte di senso per

l’azione.

• Evolvere significa acquisire piena consapevolezza del proprio

nulla interiore.

• La consapevolezza del proprio nulla interiore è il miglior antidoto

contro morbose prodigalità, infondate ed immotivate

responsabilità sociali.

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• Combattere la povertà e aiutare i poveri sono due cose diversissime.

La prima richiede intelligenza strategica e competente, la seconda

una coscienza sporca in cerca di una ripulita, almeno esteriore e di

consenso elettorale.

• Chiamiamo fato la maschera dietro la quale celiamo la nostra

capacità.

• La prima forma ed essenza del rispetto è l’uso del tempo. Ritardi e

pressapochismi rendono sciatta e negativa qualunque altra cura o

attenzione.

• La menopausa è un fattore biologico, l’andropausa, relazionale.

• Sotto la dittatura ecologista si getta la spazzatura con la stessa

circospezione con cui nelle economie liberiste si occulta un

cadavere.

• Chi sostiene che durante una recessione economica non vi sia altro

da fare che abbattere i costi e resistere, è fortemente corresponsabile

della recessione medesima, piuttosto che vittima.

• Salvare biblioteche è sempre encomiabile, salvare persone lo è solo

a volte.

• Esistono idee vincenti e persone più o meno adeguate per svilupparle

e realizzarle ma non esistono persone in sé vincenti, senza idee.

• Discernere strategicamente costi e investimenti è la caratteristica che

distingue gli autentici investitori dai piccoli risparmiatori e dagli

opportunisti di bassa lega.

• Non c’è niente di più fastidioso degli sbuffi e dei miagolii isterici di

un gattino che tra le mura domestiche si atteggia a tigre proiettando

all’esterno la sua ombra gigantesca, se non i suoi lamentosi e stridenti

gemiti, quando, appena uscito dalle mura domestiche, viene colpito

dalle fucilate del cacciatore attratto dall’ombra proiettata.

• I grandi apprendono, gli imbecilli dissentono.

• Il talento progetta, la mediocrità esita in cerca di sé stessa.

• La vocazione costruisce giorno dopo giorno, incessantemente.

L’inettitudine dubita e indulge nel vittimismo, quotidianamente.

• Se proprio si vuol cedere a qualche forma di dipendenza, meglio una

coperta di Linus (poco importa se in forma di libro, alimento,

strumento musicale, canzone ecc.) piuttosto che un animale

domestico e meglio un animale domestico di una relazione

sentimentale basata sul bisogno e sull’abitudine.

• Un popolo che teme o s’imbarazza a usare con entusiasmo termini

quali ambizione, successo, progetto, futuro e simili, merita

l’estinzione.

• I vincenti desiderano realizzare i propri ambiziosi progetti, i perdenti

a volte, innalzando se stessi in modo illusorio più spesso tentando di

abbassare gli altri in modo denigratorio; vogliono sentirsi eguali in un

mondo immobile.

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AFORISMI SULLA RICCHEZZA GLOBALE

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• Il welfare quando protegge da una malattia, da un incidente o d altre

sventure importanti che possono purtroppo colpire chiunque in

qualunque momento è un importante scudo da affiancare alle armi del

mercato.

• Il welfare quando diventa uno scudo dietro il quale nascondersi in

nome della debolezza, della fragilità, della pigrizia, della paura,

dell’avarizia o dell’inettitudine, diventa il cancro da estirpare per ogni

strategia vincente di sviluppo socio-economico.

• Una casalinga che, all’alba del XXI secolo, fa la una torta in casa con

ingredienti naturali acquistati direttamente dal contadino o dal

mugnaio è un’untrice degna delle più tragiche pagine manzoniane.

• Un idealista potrà acquisire maggior senso pratico, un materialista

potrà ampliare i propri orizzonti con qualche nuova idea, ma un

sensista sarà sempre condannato all’oblio e alla povertà da quel misto

di pigrizia, lascivia e paura che gli farà preferire l’odore della

salsedine respirata a riva alle avventure di una vita eroicamente

corsara solcando i mari.

• Uno stolto è colui che si reputa astuto perché con auto ingannevole

furbizia definisce prudenza la propria tutt'altro che esitante codardia.

• Economia comunista, economia corporativista-fascista, economia

socialista. Tre formidabili ossimori, tutti e tre sinonimi di incapacità

di creare ricchezza.

• Corresponsabilità: lo scudo dietro al quale si nascondono gli

irresponsabili.

• Laddove domina la povertà, la religione assurge a summa di speranze

e paure collettive conquistando un potere politico enorme. Ecco

perché le religioni, nella stragrande maggioranza dei casi, avversano

ogni ricchezza ad eccezione della propria.

• La potenza del protestantesimo deriva dall'essere una visione

strategica di investimento ed impresa per pochi camuffata da credenza

religiosa per molti. Così Lutero, Zwingli e Calvino hanno offerto

l'antidoto alle nefandezze di Diogene.

• Molte metropoli del mondo sono flagellate dalla malavita organizzata

ad esempio Chicago, New York e Tokyo eppure sono ricchissime.

Solo Napoli vede nella malavita organizzata la giustificazione della

propria povertà che probabilmente dipende invece dal non essere una

metropoli bensì un paesello sovraffollato.

• La Coca Cola è leader mondiale attraverso un franchising di licenza

d’uso di marchio e ricetta, affinché sia prodotta e consumata ovunque

nel mondo. Mentre Coca Cola realizza fatturati vertiginosi, chi fattura

in un anno ciò che Coca Cola fattura in un minuto, lotta per la tutela

dop e doc dei propri prodotti inneggiando all’unicità dell’aria e

dell’acqua del proprio territorio.

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AFORISMI SULLA RICCHEZZA GLOBALE

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• Un tizio che vive in una botte o tra de i cartoni è un barbone e in

qualunque altro modo si presentasse non sarebbe credibile.

• Se i greci non avessero avuto Diogene, oggi sarebbero probabilmente

un paese economicamente sano, politicamente credibile e

tecnologicamente avanzato.

• Senza il protestantesimo oggi la Germania non sarebbe in una

situazione economica molto diversa dall’Egitto o dalla Libia.

• Primavera Araba, ma chi glielo spiega ai figli di Allah che non

esistono più le mezze stagioni?

• Un uomo ricco e sposato ben presto non sarà più né l’una né l’altra

cosa.

• Chi usa i social media, solo o soprattutto per stare in contatto con

mamma, più che di una connessione web ha bisogno di una

riconnessione neuronale.

• Vi sono due tipi d’interessi: quelli privati che si trasformano

direttamente in profitto e quelli privati che per trasformarsi in

profitto abbisognano di camuffarsi in bene pubblico e/o solidarietà

sociale.

• Batman, Thor, Spiderman e un politico onesto. Di questi personaggi

di fantasia l’ultimo mi è sempre parso il meno verosimile.

• L’esploratore, l’esportatore e il turista. Tre attività del mondo pre-

globalizzazione di cui oggi non si avverte l’esigenza.

• Non è tutto oro quel che luccica ma se non luccica certamente non è

oro.

• Il sesso coniugale serale è l’ingannevole premio di consolazione per

chi nella vita ha preferito una tana ad ampi orizzonti e viaggi

interoceanici.

• Il lusso è per i grandi, il decoro per i mediocri, la cieca sopravvivenza

per i pezzenti.

• Sovranità, identità, territorialità, comunità; tutti sinonimi che

implacabilmente rimano con povertà.

• Davanti ad un uomo brillante, ricco, di potere e di successo; la donna

intelligente resterà affascinata e se diverranno una coppia lei saprà

risplendere di luce riflessa. Se invece la donna, credendosi furba nella

sua stupidità, tenterà di prendere il controllo della sorgente luminosa,

o si condannerà all’oblio in quanto il fascio di luce si volgerà altrove,

o se lei riuscirà nel suo intento condannerà entrambi alle tenebre.

• Chi davanti al tuo incedere si inginocchia, può farlo per svariate

ragioni non necessariamente a te favorevoli, ma a chi non ti si

inginocchia davanti è inequivocabilmente tuo nemico.

• Un sindacalista è un benestante che finge di esser povero per

conquistare potere politico col voto dei poveri al fine di diventare

ricco.

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AFORISMI SULLA RICCHEZZA GLOBALE

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Page 13: SEMPLICI CONOSCENTI : aforismi sulla ricchezza  globale

• La rappresentanza politica è la sommatoria delle opposizioni

soggettive della mediocrità contro il prestigio e l’autorevolezza della

competenza.

• Quando l’economia va male, il popolo, che di economia non ne

capisce nulla, si occupa di politica, religione, solidarietà sociale ed

altre cose che aumentano i costi economici fino a far precipitare la

situazione e a quel punto il popolo insorge si rivolta violentemente,

salvando però le vestigia del passato per potersene fregiare ed

uccidendo nei tumulti la gallina dalle uova d’oro.

• Che anticlimax il grigiore semantico di par condicio, pari opportunità

e politically correct.

• Un risparmiatore è un investitore quanto un lampione è un satellite

lunare.

• La non curanza del risparmiatore nei riguardi dell’inflazione e del

tempo è la causa del suo continuo accumulare valute azzerate ormai

fuori corso.

• Piccoli proprietari immobiliari: imbarazzanti errori del sistema

economico.

• Essere proprietari con la mentalità del “piccolo è bello” è la miglior

prova che non si è degni di essere proprietari.

• Un piccolo negoziante con costi ed entrate mensili sostanzialmente

fissi non è un commerciante né tantomeno un imprenditore, bensì un

impiegato statale in incognito.

• Il cliente ha sempre ragione. Un imprenditore o un commerciante che

se lo scordano sarà presto dimenticato dal mercato.

• Acquistare un Rembrandt per cinque milioni di euro sapendo che è un

investimento sicuro e quindi privo di volatilità, significa fare un

investimento in povertà e un omaggio all’inflazione. La vita è astuta e

strategica curiosità.

• Nell’era della globalizzazione si dissolvono sia l l’illusione di avere

autentici amici, sia il terrore di avere implacabili nemici. Viviamo in

un mondo di semplici conoscenti.

• Laddove Dioegene e Oblomov vanno a braccetto insieme si diramano

a perdita d’occhio le vie della miseria economica ed umana.

• Se non sei ricco né intelligente, consideri l’eguaglianza un valore.

• Tra i molteplici travestimenti dell’investitore strategico,

probabilmente il più avventuroso è quello di Bond, Junk Bond.

• Calvino-Rockfeller, la storia della prosperità occidentale in due

popoli.

• L’economia reale è l’impegno dell’inetto perditempo che è convinto

che aerei e treni esistano in natura così come i posti di lavoro.

• Perché comprare barili di petrolio a scopo di lucro quando puoi

lucrare acquistando azioni di un’impresa che lucra sulla vendita dei

barili di petrolio?

• In un mini-appartamento vuoto, un rubinetto che gocciola genera un

frastuono che scatena l’ira dell’intero isolato. Chi sostiene l’autarchia

economica lo sa o finge di non saperlo.

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Page 14: SEMPLICI CONOSCENTI : aforismi sulla ricchezza  globale

• Non tutto ciò che è scientifico è necessariamente strategico, ma una

strategia che non poggi sulla scienza è perdente.

• Se una metodologia è vincente è formalizzabile in procedura

informatizzata.

• Benchmark e compliance sono le prove che l’unicità nel business è

inutile.

• I risparmiatori sono sempre sconfitti dall’inflazione, dalla

tassazione e dalla pigrizia del decoro piccolo borghese ecco perché

le soluzioni vincenti sono o davvero elitarie e del tutto law cost per

le masse.

• Il globo è una piattaforma, il campanilismo un segno di pigrizia

mentale e inettitudine strategica.

• L’unica certezza del diritto è che lo si compra à la carte in un menù

planetario.

• Prima di lamentarti per il tuo troppo lavoro e il misero stipendio,

chiediti quanto sei strategico e reperibile nell’economia globale.

• Ce la posso fare. Ce la farò. Il successo nasce dalla totale assenza di

dubbio riguardo la propria vocazione e il proprio obiettivo.

• Riconfiguare è vincente, innovare è retorico

• Ogni giorno è ina chance per andare oltre, essere più ricchi e più

grandi.

• I meglio degli altri è che ciò che ciascuno può offrirci, ma è meglio

puntare sul meglio del meglio degli altri perché altrimenti l’estrazione

del poco meglio avere costi sproporzionati.

• Terra o Galassia rendono assai meno l’idea di dove viviamo rispetto a

“Pianeta 24/7”.

• Bioeconomico, iperumano, tecnocapitalismo, sono i segni del futuro.

I perdenti si rifugiano nell’illusione che il passato possa rivivere e che

la nostalgia sia un segno di nobiltà d’animo.

• Passione per la conoscenza, desiderio per trasformarla in creatrice

strategica di ricchezza. Questi i presupposti di un’ambizione sana,

dagli orizzonti ampi e dall’energia inesauribile.

• Creatività e standardizzazione, sono due lati della stessa medaglia.

• Competere sempre, ovunque e comunque entro gli obiettivi della

visione strategica.

• Madonna! Chi? Ah, la popstar! Memi, non simboli sacri.

• E’ dei piccoli borghesi scindere il tempo del lavoro e il tempo del

divertimento, il tempo retribuito e il tempo libero. Costoro pensano

che la vita non sia una e clinicamente si definiscono schizofrenici.

• L’intelligenza e l’astuzia sono concettuali, la pigrizia mentale e il

bigottismo furbetto sono valoriali

• Pensare strategicamente è l’unica forma di pensiero.

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Page 15: SEMPLICI CONOSCENTI : aforismi sulla ricchezza  globale

• Pensare strategicamente significa attrezzarsi per salpare alla volta

degli indefiniti oceani del pensabile. Per questo pensare è attività per

pochi.

• Pochissimi agiscono strategicamente, i più si comportano

abitudinariamente, cercando di arraffare qui e la qualche briciola in

attesa che il caso si palesi.

• Un armadio di abiti uguali non è sintomo di abitudinarietà, bensì di

capacità di teniere pensiero ed attenzione a ciò che fa davvero la

differenza.

• Non esistono altre sfere rispetto al mercato e la prova più evidente è

che ognuno ha a disposizione un voto.

• Un uomo naturale è un’astrazione talmente artificiale da superare

l’immaginazione della più geniale creatura della Marvel Comics.

• Con l’eccezione di alcuni casi quali le centrali nucleari, la

manutenzione nell’economia della conoscenza è sostanzialmente un

costo inutile.

• Il dubbio amletico brevettare o non brevettare, è oggi obsoleto. La

domanda è brevettare dove? In funzione delle diverse condizioni

giuridiche.

• Rischio, incertezza e vulnerabilità richiedono intelligenza strategica

per essere affrontati. Ecco perché gli inetti sono assetati di

tranquillità, sicurezza e stabilità.

• L’economia reale è sempre povera, perché fatta di cose ed è

solitamente priva di informazione e titoli giuridicamente formalizzati.

• Se sei nato nel mondo delle diligenze e sei morto diciamo ottantenne,

quando l’automobile era già bene di massa, allora la tua vita ha avuto

una portata epocale.

• Se sei nato nel mondo in cui l’automobile era un bene di massa e poi

muori, diciamo ottantenne, in un mondo in cui il teletrasporto è

ritenuto fantascienza e l’automobile è ancora un bene di massa, o

peggio se ne auspica l’eliminazione per ritornare alla diligenza, allora

la tua vita è stata inutile e l’hai vissuta nel più immobile grigiore.

• Comprare dalle élites e vendere alla masse, conduce alla ricchezza.

Cercare di offrire alle élites una vita semplice e di massa è invece

perdente, perché nessuna persona davvero di élites vorrebbe essere e

sentirsi una nullità.

• Se c’è rimedio di che ti preoccupi? Applicalo! Se non c’è rimedio di

che ti preoccupi? Fottitene!

• I grandi distolgono lo sguardo da ciò che per loro non è strategico e

rilevante. Vivi e lascia vivere o morire indifferentemente.

• I perditempo sono assassini potenziali.

• Essere lo sceneggiatore, il regista e il protagonista del film della

propria vita è il tratto distintivo della grandezza, Ecco perché le

strade brulicano di anonime comparse.

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Page 16: SEMPLICI CONOSCENTI : aforismi sulla ricchezza  globale

• Vi sono cinque modi di retribuzione: denaro, prestigio, conoscenza,

relazioni e divertimento, da usare in modo combinato con chi lo

merita. Ecco perché i più lavorando per lo stipendio comunicano la

loro inadeguatezza di fronte ad un’autentica distribuzione.

• Il futuro è un’invenzione che si progetta ed evolve al di là di noi.

• Pragmatisti con gli amici, virtuisti con i nemici.

• Premiare il successo, non il lavoro in sé.

• Vittimismo e fatalismo: effetti speciali della pigrizia, della paura e

dell’inettitudine.

• Tagliare gli sprechi, non gli investimenti, Saperli distinguere richiede

intelligenza strategica e competenze che non sono da tutti.

• Sospetto di chi considera la povertà al contempo una piaga sociale e

un ideale francescano perché sta dicendo che se ad essere povero è

lui stesso allora è una piaga, per combattere la quale occorre

persuadere gli altri a staccarsi dalla proprie risorse.

• Sesso, soldi, sangue e salute sono le quattro leve del comportamento

delle masse.

• Il successo è il grilletto dell’azione strategica.

• La paura: tanti punti interrogativi con un angosciante punto

esclamativo in fondo. L’ambizione vincente un’ sequenza indefinita

di sorridenti punti esclamativi.

• Si può essere in sedia a rotelle ed un genio della fisica, ciechi ed

ottimi musicisti; insomma si può essere grandi nella diversità.

• Il problema è il cosiddetto “normodotato” privo di talento,

intraprendenza, competenza, vocazione ed ambizione che vuole solo

tirare a campare. Novello Diogene, inutile a se stesso e nocivo per gli

altri.

• La mediocrità del buonismo non potrà mai cogliere la grandezza della

portata epocale.

• Senza distruzione non c’è creazione (vedi divinità Siva/Rudra).

• Gli stupidi e i perdenti invocano immobilismo ed isolamento.

• Non affidare mai incarichi strategici a chi vive con la preoccupazione

di mettere la bistecca nel piatto, perché ben presto confonderà mezzi e

fini e si venderà per un piatto di lenticchie.

• L’avidità è un paio di ali, l’avarizia, una palla al piede.

• L’avaro vive invidiando l’avido per le sue imprese e raccontando a se

stesso che la propria paura è prudenza e la propria inettitudine è

saggezza.

• Non è l’amore per il rischio che conduce alla vittoria. La paura

tuttavia conduce inesorabilmente alla sconfitta.

• Tradizione= Paura+Pigrizia+Incompetenza.

• L’antico senso di colpa legittimo è quello per non aver raggiunto i

propri obiettivi e star vivendo una vita incompiuta.

• Il peccato è l’indicatore del bacchettonismo.

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Page 17: SEMPLICI CONOSCENTI : aforismi sulla ricchezza  globale

• Chi vuole spingerti a vergognarti o t’invidia o ti disprezza. Nel primo

caso gongola della sua ulcera, nel secondo proteggiti, perché il

disprezzo ti rende scarafaggio ai suoi occhi nessuno compatisce o

empatizza uno scarafaggio.

• Risultati, rimorsi, rimpianti. La scala discendente del successo non

ammette altre vie.

• Il caso gioca un suo ruolo nella vita ma è opportuno diffidare di chi

stentando ad arrivare a fine mese, vede il caso come unica differenza

tra se e un miliardario

• Le basi morali di una società arretrata di Banfield è la miglior riprova

che comunitarismo e familismo non rimano con ricchezza e successo.

• La Borsa s’impenna? Ottima notizia. La Borsa crolla? Ottima notizia.

• Acquistare un immobile per economia di scala e cash flow positivo

può essere un’ottima idea. Acquistarlo per avere un tetto sopra la

testa e per mettere radici è stupidità.

• La ricchezza è, anche, reputare normale un’oscillazione di migliaia di

euro in più o in meno nel valore giornaliero del proprio patrimonio.

• Povertà è anche vivere nel timore per venti euro in più o in meno in

busta paga.

• La semantica del successo è concettuale.

• La semantica dei perdenti è fatta di frammenti e dettagli che

albergano nell’umoralità dell’istante.

• Il capitalismo è un crescente ed incessante processo rivoluzionario di

concettualizzazione ed astrazione della materia nel capitale.

• Chiunque indulga in immobilismi, isolazionismi e autoindulgenti

mollezze vetero-aristocratiche un parassita.

• Bisogno: la stella polare della povertà.

• Un disperato bisogno di credere è il denominatore comune di ogni

inettitudine.

• Il capitale si espande, non si emoziona.

• Vince chi segna non chi ha il maggior possesso palla. Vince il

capitale, non il lavoro.

• Durkheim distingueva tra suicidio egoistico, altruistico ed anomico,

ma chi si toglie la vita per un crollo della borsa o per una bancarotta

incarna tutti e tre. Egoistico per non affrontare l’umiliazione,

altruistico per lasciar campo libero a investitori più in gamba,

anomico per la sua incapacità di cogliere i cambiamenti nelle regole

del gioco.

• Il valore d’uso: il padre di ogni povertà.

• Se il valore d’uso generasse ricchezza, la Coca Cola sarebbe doc e

dop.

• Avidità di conoscenza e di guadagno quando convergono

strategicamente sono la formula della ricchezza.

• Riproducibilità tecnica e tutela della proprietà intellettuale, entrambe

su scala globale. Ecco il motore dello sviluppo economico.

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Page 18: SEMPLICI CONOSCENTI : aforismi sulla ricchezza  globale

• La vita è astrazione, il capitale è astrazione, la vita è capitale.

• Il fatto che alcuni, per ignoranza o malafede, considerino lo Stato

un’alternativa al mercato soccombe di fronte al fatto che la politica,

altro non è che quel sotto settore del mercato in cui si scambiano e

commercializzano voti.

• Per quanto ci rifletta, mi sfugge cosa possa esserci di etico, di morale e

soprattutto di buono, in qualcosa che genera mancati guadagni e

semina povertà in nome dell’eguaglianza o del quieto vivere.

• Il randagismo è vita. Il successo è più che vita. Per questo la forma

s’impone sempre alla sostanza.

• Esistono sistemi capitalistici democratici e sistemi capitalistici non

democratici, ma non esistono democrazie non capitalistiche. Non a

caso tanto Hitler quanto Stalin avversavano il libero mercato.

• Napoleone avversava i liberi scambi commerciali in quanto nocivi per

l’autorità istituzionale politica. Chissà come mai le uniche ricchezze di

Francia derivano da saccheggiamenti durante campagne militari.

• Vivere alla giornata: la routine del topo, della mucca e degli inetti.

• Chi non ha ambizioni o obiettivi si colloca da sé nella moltitudine

etologica.

• Una mucca da pascolo, completamente instupidita dalla sua

abitudinarietà, che guarda passare treni ad alta velocità, è una buona

metafora del rapporto tra localismo identificatore e globalizzazione.

• Capitale umano, l’apoteosi dell’assurdo.

• Ti puoi permettere di comprare qualcosa quando ti puoi permettere di

giocarti alla roulette il suo valore senza che ciò ti crei difficoltà

economiche in caso di perdita.

• Il vincitore è sempre solo, per sua fortuna.

• La solitudine è del multimiliardario la moltitudini sfilano

nell’anonimato di vite law cost.

• La solitudine è il piedistallo della grandezza, l’isolamento è

l’emancipazione del miserabile.

• Casa, bottega e povertà.

• Qualunque sia il problema, il passato non è la soluzione.

• Abbattere i costi ad ogni costo è la via per la rovina, dato che chi

vuole abbattere i costi ad ogni costo di solito non ha la competenza

per distinguerla dagli investimenti.

• Non tutti i ricchi possono essere maestri di vita, ma certamente un

povero o un piccolo borghese che stenta ad arrivare a fine mese non

ha nulla da insegnare.

• Anche all’apice del comunismo, Mao ha avuto il buon senso di non

formare sindacati e il suo successore Deng ha avuto l’intelligenza di

aprire la Cine al capitalismo occidentale senza importare i vizietti

sindacali. Erano comunisti ma non per questo stupidi.

• La stupidità del popolino si vede anche dalla sua cattiva abitudine di

considerare vero, valido e funzionale, ciò che gli è semplicemente

familiare.

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Page 19: SEMPLICI CONOSCENTI : aforismi sulla ricchezza  globale

• Le province finite di significato di fenomenologica memoria ci

ammoniscono sul fatto che ciò che è provinciale è finito, sul fatto

che nella quiete cimiteriale della provincia vi è la morte di ogni

chance evolutiva, cognitiva, concettuale ed economia.

• Per quanto sia bello lo spettacolo delle onde che infrangono il mare,

esso è poca cosa rispetto ai rally nei grafici di borsa.

• La metropoli è immaginazione solitudine tra la moltitudine di luci,

colori ed ombre; il deserto è miserabile isolamento.

• Se lo sport è una delle forme organizzative attraverso la quale

l’uomo cerca di superare i propri limiti, proibire il doping è, nel

migliore dei casi, una tragicomica incongruenza.

• Il caffè letterario viennese è il miglior esempio che la distinzione tra

tempo lavorativo e tempo libero è una trovata della pochezza

proletaria.

• L’anello di congiunzione tra l’uomo e la scimmia? Il politico.

• Un disperato bisogno di credere, di solito si accompagna ad una

totale pigrizia mentale.

• Chiunque abbia letto anche un solo libro di etologia umana non potrà

che sorridere divertito davanti alle forme elementari della socialità

umana, quali la famiglia, i riti tribali del corteggiamento e della

religione o le competizioni per il dominio in un gruppo di pari.

Sorridendo divertito egli saprà trasformare tale primitivismo in

capitale.

• Se la persona che sostiene di amarti ti dice che sei troppo ambizioso, che

vuoi troppo dalla tua vita, che bisogna accontentarsi e che avere

un’utilitaria o una jet non fa molta differenza; semplicemente quella

persona è il tuo peggior nemico sotto mentite spoglie.

• Trasformare il capitale in tempo e il tempo in capitale, è questa l’unica

vera forma di Forex.

• Se scegli una professione perché si guadagna mediamente bene, sarai un

pessimo professionista.

• L’atleta che entrerà in campo con il timore di farsi male s’infortunerà, il

risparmiatore che entrerà in borsa angosciato dal perdere denaro lo

perderà. Per questo solo un idiota può considerare la paura una preziosa

alleata.

• Si vis pacem para bellum e rammenta che i tempi di pace e quelli di

guerra non sono sempre facilmente distinguibili.

• Facile è bello, semplice è stupido.

• Deridere e mortificare chi pensa in piccolo e si accontenta è il metodo per

spazzare via l’ipocrita seriosità della mediocrità.

• Un premio di consolazione non è un premio più di quanto una purga sia

un gustoso snack.

• Iliade, Eneide e Odissea svaniscono davanti all’epica della Marvel

Comics così come il sale e il pepe non hanno più valore nell’epoca della

finanza.

• Allah e l’ecologia: le prossime bolle speculative.

• Coca Cola, Mc Donald’s, Microsoft e Starbucks: multinazionali

capitaliste dilettanti se paragonate al Vaticano.

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