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Seminario Dott Marco Traballesi

Apr 13, 2018

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  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    Lamputato di arto inferiore: recenti Lamputato di arto inferiore: recentiacquisizioni cliniche e tecnologicheacquisizioni cliniche e tecnologiche

    Dottor MarcoDottor Marco TraballesiTraballesiDirettore Unit Operativa D - sezione amputati

    Fondazione Santa Lucia IRCCS, Roma

    Tecnico Ortopedico Roberto Pellegrini ITOP Palestrina

    FONDAZIONE SANTA LUCIAISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO

    Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione per la riabilitazione neuromotoria

    00179 Roma, Italia -Via Ardeatina, 306 - www.hsantalucia.it

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    Lamputazione vista

    dalla persona come linizio della fine

    dal chirurgo come latto finale di una lunga battaglia persa per salvare larto

    maalla luce dello stato dellarte tecnologico eriabilitativo si deve

    VEDERE LAMPUTAZIONE COME LATTOCHE PERMETTE DI PORRE TERMINE A

    LUNGHE SOFFERENZE ED IMMOBILIT EPERMETTE LA RIPRESA DI UNA NUOVA

    VITA E DELL AUTONOMIA

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    Ci che dobbiamo valutare in un amputato cheprendiamo in carico non solo il particolare

    (moncone), ma la sua globalit di paziente cronicoaffetto da pi patologie, spesso anziano e affetto dasindrome da decondizionamento.

    La presa in carico riabilitativaLa presa in carico riabilitativa

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    Inizio patologia vascolare

    Progressiva riduzione della mobilit fino

    allallettamento

    Intervento chirurgicoUlteriore allettamento

    Sindrome da decondizionamento

    La presa in carico riabilitativaLa presa in carico riabilitativa

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    Effetti del decondizionamento sulEffetti del decondizionamento sul

    sistema muscolo scheletricosistema muscolo scheletricoIpotrofia muscolare: diminuzione della forza e della resistenzaallo sforzo (con linattivit si calcola una perdita di forza dal 10%

    al 20% a settimana, con il massimo della perdita nella primasettimana fino ad un massimo del 25-40% del valore iniziale).

    Tale ipotrofia sembra interessare prevalentemente i muscoli pigrandi, antigravitari, e le fibre muscolari tipo I (a contrazionelenta).

    Retrazione dei tessuti connettivi periarticolari: limitazione

    articolare (riorganizzazione del tessuto connettivo lasso)

    Osteoporosi: aumento del riassorbimento osseo (attivit

    osteoclastica) per mancata sollecitazione meccanica.

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    Effetti del decondizionamento sulEffetti del decondizionamento sul

    sistema cardiovascolare e respiratoriosistema cardiovascolare e respiratorioCuore a riposo: frequenza cardiaca (1b/min ogni 2 giorni per 1mese), gittata sistolica, dimensioni cardiache.

    Cuore, risposta allesercizio: gittata e risposta dellafrequenza cardiaca allesercizio sub-massimale (30-40 b/min pi

    del previsto), VO2 max.

    Neurovascolare: intolleranza ortostatica.

    Ematico: trombosi venosa e fibrinogeno, volume plasmaticoed ematico totale e massa dei globuli rossi.

    Respiratorio: frequenza respiratoria

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    Altri effetti del decondizionamentoAltri effetti del decondizionamento

    Sistema neurologico equilibrio. coordinazione.Disturbi emotivi: ansia, depressione, apatia, disturbi del sonno,riduzione della soglia del dolore, disturbi comportamentali,

    disturbi del sonno.

    Metabolismo e sistema gastrointestinale

    massa magra, tessuto adiposoRidotta tolleranza al glucosio escrezione minerale motilit intestinale, appetito e assunzione di liquidi.

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    Decondizionamento ed invecchiamentoDecondizionamento ed invecchiamento

    Fisiologico deterioramento delle funzioni corporee

    Linvecchiamento spesso aggravato dalverificarsi di malattie che, soprattutto nei soggettisedentari, producono necessariamente unadiminuzione dellattivit.

    Gli anziani attivi possono prevenire una gran parte

    del fisiologico declino fisico

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    In un amputato darto inferiore vi un drasticoaumento della richiesta di energia per ladeambulazione.

    Negli anziani a questo si aggiunge la parafisiologica

    riduzione del VO2 max e della tolleranza alleserciziofisico legata non solo allet ma anche alla cardiopatiaaterosclerotica e alla vasculopatia periferica.

    Spesa energetica della deambulazioneSpesa energetica della deambulazione

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    Un aumento della spesa energetica nel cammino

    dellamputato sembra essere dovuto alleccessivospostamento verticale della pelvi durante il passo(Engsberg 1990).

    E dimostrato che un corretto controllo dellabiomeccanica del passo (in particolare il grado di

    spostamento del centro di massa sulla base diappoggio nei tre piani dello spazio) minimizza ilconsumo di O2. (Kerrigan 1995)

    Spesa energetica della deambulazioneSpesa energetica della deambulazione

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    Altre cause di elevata spesa energetica:

    Cause protesiche

    1) diminuita coordinazione del movimento per perditadel feed-back propriocettivo (Mensch 1986)

    2) incapacit della protesi di simulare la normalebiomeccanica e funzionalit delle articolazioni (piede,

    caviglia, ginocchio) (Fisher 1978) e perdita della energiacinetica normalmente accumulata come energiapotenziale durante il passo (Ehara 1993)

    Spesa energetica della deambulazioneSpesa energetica della deambulazione

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    Altre cause di elevata spesa energetica:

    Cause muscolari

    3) sovraccarico dei muscoli prossimali residui chedevono controllare lintero arto inferiore durante ilpasso (Gitter 1991)

    4) perdita quantitativa di tessuto contrattile in terminiassoluti e cambiamento dei siti di inserzione chedetermina una diminuita energia potenziale (Ganguli 1974,Winter 1988)

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    Negli amputati trans-tibiali (TT) si calcolato un

    aumento della spesa energetica richiesta durante ladeambulazione variabile dal 15 al 55%. (Gailey 1994,Ganguli 1974, Gonzales 1974, Waters 1986)

    Negli amputati trans-femorali (TF) si calcolato unaumento della spesa energetica richiesta durante la

    deambulazione variabile dal 55 al 65%. (Schmalz 2002,Waters 1999, Gonzales 1974)

    Spesa energetica della deambulazioneSpesa energetica della deambulazione

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    Spesa energetica della deambulazioneSpesa energetica della deambulazione

    Laddestramento protesico deve quindi mirarepi alla correzione dello schema del passo(controllo del bacino) che non alla ricerca dellavelocit del cammino.

    Lallenamento fisico aerobico pu far aumentarela velocit del cammino dell8% circa, diminuire il

    consumo di ossigeno del 6-10% sia nei TT chenei TF (Pitetti 1987, Chin 2002).

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    Fattori prognosticiFattori prognostici

    Favorevoli:

    Et < 65 anniPrecoce presa in caricoAlto valore del Barthel Index al ricovero

    SfavorevoliGrado di vasculopatia

    Et > 65 anni

    (soggetti amputati transfemorali protesizzati-Traballesi et al. 1998)

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    GeneralitCenni di biomeccanicaPossibili configurazioni

    LE PROTESI DI ARTO INFERIORELE PROTESI DI ARTO INFERIORE

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    CLASSIFICAZIONE DELLE PROTESI DICLASSIFICAZIONE DELLE PROTESI DI

    ARTO INFERIOREARTO INFERIORE

    Protesi PARZIALI O TOTALI DI PIEDE

    Protesi TRANSTIBIALI Protesi per DISARTICOLAZIONE DI GINOCCHIO

    Protesi TRANSFEMORALI

    Protesi per DISARTICOLAZIONE DANCA edEMIPELVECTOMIA

    Protesi per MALFORMAZIONI CONGENITE

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    P ro t e s i t r a d i z i o n a l i

    Protesi modulariProtesi scheletriche

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    AMPUTAZIONI DI PIEDE

    Am pu t a z i o n e d i CHOPART Am pu t a z i o n e d i L ISFRANC

    PROTESI DI PIEDE

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    PROTESI DI PIEDE

    S i l i c o n e T r a d i z i o n a l e

    Per la protesizzazione di piede, a causa delle dimensioni del moncone, si

    possono utilizzare solo componenti di tipo tradizionali e protesi di siliconedi nuova concezione.

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    DISARTICOLAZIONI DI PIEDE

    Amp u t a z i o n e d i SYM E

    Amp u t a z i o n e d i P IROGOFF

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    PROTESI PER DISARTICOLAZIONE DI

    PIEDE

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    LAMPUTAZIONE TRANSTIBIALE

    Per ottenere una forma corretta(cilindrica) del moncone sempre necessario che ilperone sia pi corto della tibiadi 1-3 cm

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    LE AMPUTAZIONI TRANSTIBIALI

    PROTESI TRANSTIBIALI

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    PROTESI TRANSTIBIALI

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    DISARTICOLAZIONIDEL GINOCCHIO

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    PROTESI PER

    DISARTICOLAZIONEDI GINOCCHIO

    GINOCCHIO

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    GINOCCHIO

    PER DISARTICOLAZIONI

    AMPUTAZIONI TRANSFEMORALI

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    AMPUTAZIONI TRANSFEMORALI

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    DISARTICOLAZIONE DELLANCA (1)

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    DISARTICOLAZIONE DELLANCA (1)

    ED EMIPELVECTOMIA (2)

    (1 ) (2 )

    PROTESI PER LA

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    PROTESI PER LADISARTICOLAZIONE DELLANCA

    ED EMIPELVECTOMIA

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    Protesi modulariProtesi modulari

    temporaneetemporanee

    transfemorale

    transtibiale

    Elementi da valutare per la

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    Elementi da valutare per la

    scelta della protesi

    Et del paziente Peso del paziente

    Condizione fisica generale del paziente Condizione del moncone

    Altre patologie in atto

    Sesso del paziente

    Richieste da parte del paziente

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    LIVELLO DI ATTIVITALIVELLO DI ATTIVITA

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    LIVELLO DI ATTIVITA

    K0 - Lamputato non ha labilit di muoversi indipendentemente, ed

    usa una protesi solo a fini estetici.

    K1 Lamputato pu camminare in ambienti domestici su superficipiane, per brevi spostamenti lentamente.

    K2 Lamputato, in ambienti esterni, riesce ad accelerare ladeambulazione e percorrere superfici leggermente dissestate.

    K3 Lamputato affronta giornalmente percorsi di varia natura condeambulazione alternata per superare vari ostacoli sul terreno.

    K4 Lamputato va oltre le classiche attivit di vita quotidiana,associando attivit sportive e attivit ricreative.

    CICLO DEAMBULATORIO

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    CICLO DEAMBULATORIO

    SUDDIVISIONE DEL TEMPO

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    SUDDIVISIONE DEL TEMPO

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    FASE STATICA FASE DINAMICA

    Nella fase dinamicalarmonia, la velocit e

    la rotondit del passo.

    Nella fase statica delcammino diinteresse prevalentela sicurezza

    SICUREZZA

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    SICUREZZA

    Affidabilit dellarto che non cede sotto carico.

    Nel ginocchio umano data da: Attivit muscolare

    Disposizione degli assi delle articolazioni

    Arresti ossei e tendinei

    Tutte queste funzioni, in una persona amputata, sono

    parzialmente o completamente compromesse.

    La protesi deve, pertanto, ristabilire tali funzioni.

    Quali meccanismi utilizzano

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    Quali meccanismi utilizzano

    le protesi per garantirela sicurezza?

    La struttura portante

    Arresti meccanici dellestensione e della flessionedorsale a livello dellarticolazione tibiotarsica

    Un meccanismo che blocchi il ginocchio inestensione o un momento estensorio a livello del

    ginocchio che non fletta quando non si voglia.

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    M .A .S . M a r l o A n a t om i c a l So c k e t

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    M i g l i o r a d e s i o n e d e l m o n c o n e

    M i g l i o r e s t e t i c a

    Ma g g i o r c om f o r t s o p r a t t u t t o i n p o s iz i o n e s e d u t a

    COME FUN Z ION A ?

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    INVASATURA TRANSTIBIALE

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    Invasatura tipoPTS

    (Protesi TibialeSopracondiloidea)

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    Questo sistema di

    Questo sistema diCuffia con

    ancoraggio

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    sospensione

    costituito da duecomponenti:

    - la cuffia che presenta

    un perno, filettato omeno, nella parte

    terminale;

    -il dispositivo di

    ancoraggio in cui vieneinserito e bloccato il

    perno.

    Questo viene poi

    sbloccato tramite un

    pulsante.

    Q a

    sospensione

    costituito da due

    componenti:

    - la cuffia che presenta

    un perno, filettato omeno, nella parte

    terminale;

    -il dispositivo di

    ancoraggio in cui vieneinserito e bloccato il

    perno.

    Questo viene poisbloccato tramite un

    pulsante.

    gg

    Tipi di ancoraggi

    distali

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    Vantaggi della CUFFIA

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    protesizzare pi efficacemente i monconi

    prossimali e/o con parti molli

    sovrabbondanti;

    protesizzare pi efficacemente i monconi

    prossimali e/o con parti molli

    sovrabbondanti;

    realizzare un reale contatto totale; realizzare un reale contatto totale;

    eliminare completamente i problemi dirisucchio nei confronti dellapice del

    moncone, tipici del sistema a suzione;

    eliminare completamente i problemi dirisucchio nei confronti dellapice del

    moncone, tipici del sistema a suzione;

    Il sistema con la cuffia, consente di:Il sistema con la cuffia, consente di:

    migliorare sensibilmente il comfortdellinvasatura riducendo le sollecitazioni

    cui sottoposto il moncone, soprattutto

    nelle zone di carico e lungo il bordo

    prossimale.

    migliorare sensibilmente il comfortdellinvasatura riducendo le sollecitazioni

    cui sottoposto il moncone, soprattutto

    nelle zone di carico e lungo il bordo

    prossimale.

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    Svantaggi della cuffia

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    Gli svantaggi principali cheladozione della cuffia conancoraggio terminale comporta

    sono:

    aumento di peso della protesi,

    quantificabile in circa 400 g,

    aumento del costo della protesi,

    quantificabile in oltre 500 ,

    sistema non incluso nellattuale

    nomenclatore tariffario e, pertanto,

    una parte rilevante della spesa a

    carico del paziente.

    Cuffie termoformabili VANTAGGI:

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    VANTAGGI:

    1.una perfetta corrispondenza tra moncone e cuffia, senzacreare delle pressioni eccessive

    2.ottimo anche il contatto su pelle molto delicata o su cicatrici

    PAZIENTE CONSIGLIATO:1.monconi molto corti o con problemi di aderenza2.anziani3.amputazioni per problemi circolatori4.persone poco abil i ad indossare la protesi a tenuta

    tradizionale

    SVANTAGGI:1.poca adattabilit ad un moncone molto complesso2.tendenza a perdere la forma acquisita con il tempo o a

    dilatarsi anche con il calore (del corpo o esterno)3. tende a deteriorarsi con il sudore , problemi di rotazione tracuffia ed invaso

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    Cuffie non termoformabili VANTAGGI:

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    VANTAGGI:

    1.minor spessore, minor peso, migliore elasticit ed aderenza2.miglior feedback fra moncone e protesi con sensazioni di

    contatto pi immediate3.possibil it di tagliare la cuffia poco sotto le zone di

    appoggio con un maggiore controllo della protesi

    PAZIENTE CONSIGLIATO:1.pazienti dinamici con monconi molto corti2.pazienti con moncone lungo dove la cuffia servir solo per la

    sospensione3.pazienti con problemi di allergie verso i materiali tradizionali

    SVANTAGGI:1.maggiore difficolt ad infilare la cuffia perch non identica

    alla conformazione del moncone2.maggiore compressione del moncone con conseguenti

    problemi per i monconi pi delicati

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    Mantenere il ginocchio in estensione possibile grazie ameccanismi di bloccaggio

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    Ginocchio conbloccaggio manuale

    e attraverso meccanismi frenantiGinocchio con frenoautomatico

    Ginocchio con frenoidraulico

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    Mantenere

    il ginocchioin estensione possibile anche

    allineandoopportunamente

    il ginocchio dietro

    la linea di carico

    GINOCCHIO MONOCENTRICOGINOCCHIO MONOCENTRICOCON BLOCCAGGIO MANUALECON BLOCCAGGIO MANUALE

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    CON BLOCCAGGIO MANUALECO OCC GG O U

    Per pazientianziani

    Abbinamentocomponenti

    GINOCCHIO MONOCENTRICOGINOCCHIO MONOCENTRICOCON FRENO AUTOMATICOCON FRENO AUTOMATICO

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    CO O U O CO

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    GINOCCH I POL I FU N Z ION A L I

    Ginocchio Polifunzionale

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    Ginocchio Polifunzionalecon freno automatico

    associato adispositivo idraulico

    G INOCCH IO POL I FU N Z ION A LE

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    1

    Sc i e n za c h e s t u d i a s i s t em i e l e t t r o n i c i c a p a c i d i s im u l a r e i l c om p o r t am e n t o d i o r g a n i sm i v i v e n t i o

    d e l l e l o ro p a r t i . B i (o ) + (e l e t t r ) o n i c a

    B ION ICA

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    Le nuove tecnologie ci permettono dimantenere il ginocchio in estensione grazie

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    ai sistemi idraulici e/o pneumatici controllatida microchip

    Ginocchio elettonico

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    C-LegG IN OCCH IO POL I FU N Z ION A LE

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    G in o c c h i o i d ra u l i c o c o n c o n t r o l l o e l e t t r o n ic o

    F

    M

    K

    Circa 50

    rilevazioni al

    secondo

    SensoriSensori

    SPEC IFICHE TECN ICH E

    St ru t t u r a t e s t a t a f i n o a

    1 2 5 K g F l e s s io n e d e l g i n o c c h io c o n se n t i t a

    1 2 5 g r a d i

    M a t e r i a le d e l l a s t ru t t u r a c a rb on io

    Pe s o : 1 , 1 4 3K g

    Ga ra n zi a l im i t a t a 3 6 -4 8 m e s i

    A ss is t en za d op o 2 4 m e s i

    Du ra t a d e l l a b a t t e r i a : 4 0 4 5 o re

    T em p o d i r i c a r i c a 5 o re

    G r a d o m ob i l i t: 3 e 4

    Fr eq u e nza d i m i s u ra zi o n e : o g n i 0 ,0 2

    s e c o n d i

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    GINOCCH IO POL I FU N Z ION A LE

    G in o c c h i o E l e t t r o n i c o RH EO TM

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    8888

    M ic r o p r o c e s s o r e - c o n t r o l l o d e l l a f a s e s t a t i c a e d i n am i c a - a d a t t am e n t o a u t om a t i c o a l p a z i e n t e - f l u i d o m a g n e t o r h e o l o g i c o (M R )

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    T l i S i l

    G INOCCH IO POL I FU N Z ION A LEG in o c c h i o E l e t t r o n i c o RH EO TM

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    1

    R i l e v a t o r e d e l l ' a n g o l a z i o n e

    R i l e v a t o re d i

    c a r i c o

    M i c r o p r o c e s s o r e

    T e c n o lo g ia Se n s o r ia l e

    SPEC IF ICHE T ECN ICH E

    S t r u t t u r a t e s t a t a p e r 1 00 K g F l e s s i o n e d e l g in o c c h i o

    c o n s e n t i t a : 1 2 0 g r a d i

    M a t e r i a l e d e l l a s t r u t t u ra :a l l um i n i o

    Pe s o : 1 ,6 3 0K g

    A l t e zza s t ru t t u r a : 2 30 mm

    A s s i s t e nza d i e s t e n s i o n e :m o l l a d i t o r s i o ne i n t e r n a

    Ga ra n z i a l im i t a t a 3 6 m e s i

    A s s is t e n za d op o 1 5 e 30 m e s i

    B a t t e r i a a g l i i o n i d i l i t io

    Cap a c i t54 0 0 m Ah -f i n o a 4 8o r e d i u t i l i zzo

    T em p o d i r i c a r i c a 3 -4 o r e

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    Lattuatore controllato dallunit centrale util izza un fluidomagnetoreologico . Tale fluido contine delle particelle ferrose

    che formano delle catene pi o meno resistenti in base al campomagnetico che viene applicato. A differenza dei fluidi idraulicicomunemente util izzati nei ginocchi protesici, il fluidomagnetoreologico ha la capacit di variare la resistenza offerta in

    flesso-estensione, adattandola alle reali esigenze del paziente conuna velocit pari a quella della luce. Non ci sono quindi inerzielegate alle propriet intrinseche del fluido stesso. Il risultato unaresistenza al moto dei fluidi minima allinterno del ginocchio,che

    restituisce una posizione pelvica pi naturale in fase di pre-flessione, riducendo i livelli di affaticamento.Rheo Knee ha unpeso di 1,6 kg ed applicabile a tutti quegli amputati transfemoraliche hanno un peso inferiore ai 100kg e con un livello di impatto

    moderato.

  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    GINOCCH IO POL I FU N Z ION A LEG in o c c h i o Pow e r K n e e TM

    M ic r o p r o c e s s o r e c o n t r o l l o d e l l a f a s e s t a t i c a

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    M ic r o p r o c e s s o r e - c o n t r o l l o d e l l a f a s e s t a t i c a e d i n am i c a - a d a t t am e n t o a u t om a t i c o a lp a zi e n t e a t t u a t o r i e l e t t r o m e c c a n i c i m o du lo d i p ro p r i o c e zi o n e a r t i f i c i a l e c o l l o c a t o

    s u l l a r t o s a n o

    POWER KNEE stato sviluppato da Ossur in collaborazione con lacanadese Vichtom Human Bionics. il primo ginocchio azionatototalmente ad energia elettrica auto produce energia ideato per

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    totalmente ad energia elettrica,auto produce, energia ideato persostituire la forza muscolare ormai persa nellamputato, con lenergiaarti ficiale, allo scopo di r iprodurre unandatura naturale e armonica.unaserie di sensori come celle a pressione , celle di carico giroscopi (sensori che ri levano laccelerazione angolare), angolometri permettonodi monitorare continuamente lo stato dinsieme dellinterfaccia protesi-persona. Tali sensori sono alloggiati sia nel POWER KNEE che nelModulo di Propriocezione Artif iciale collocato sullarto sano,posti sottola pianta del piede,con senzori di pressioni, comunicanti con un

    trasmetti tore situato nella cavigl ia del piede sano. Le informazionifornite dal sensore che controlla la parte sana permettono almicroprocessore del Power Knee di r icreare la cinematica delmovimento e di anticipare i movimenti necessari quando le condizioniesterne variano.il sistema monitora e mantiene continuamente la

    simmetria tra la parte sana e quella protesica grazie all interazioniesistenti tra il Power Knee e il controllo sensorio del lato sano. Conquesto ginocchio viene notevolmente migl iorata la qualit dellandatura,aumentata la velocit di deambulazione, facili tato il cammino insalita,discesa e terreno sconnesso, data la possibi lt di salire e

    scendere le scale con una andatura passo passo. Questo t ipo diginocchio si applica allamputato transfemorale unilaterale con un pesomassimo di 100kg e con un livello di attivi t medio-alto.

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    G INOCCH IO POL I FU N Z ION A LEG in o c c h i o Pow e r K n e e TM

    f

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    Mo d u lo d i p r o p r i o c e z i o n e a r t i f i c i a l e c o l l o c a t o s u l l a r t o s a no

    A r t i f i c i a l Pr o p i o c e p t i o n Mo d u l e

    Or t e s i c o n s e n s o r i d i p re s s io n i P o s i zi o n am e n t o d e l l A PM

  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    Il ginocchio elettronico si dimostrato utile a farridurre il costo energetico del cammino in

    particolare per cadenze del passo pi alte

  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    particolare per cadenze del passo pi altedellandatura confortevole

    ABSTRACT. Buckley JG, Spence WD, Solomonidis SE.Energy cost of walking: comparison of " intelligent prosthesis"with conventional mechanism.

    Arch Phys Med Rehabil 1997;78:330-3.

    Objective: To determine physiological energy cost with

    Blatchford's " Intelligent Prosthesis" (IP) compared to energycost with a conventional pnuematic swing phase control(PSPC) mechanism.

    Il ginocchio elettronico si dimostrato utile a farridurre il costo energetico del cammino, rendere

    pi agevole superare un percorso ad ostacoli e

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    pi agevole superare un percorso ad ostacoli emigliora la qualit della vita

    Comparison between the C-leg microprocessor-controlled

    prosthetic knee and non-microprocessor control prosthetic

    knees: A preliminary study of energy expenditure, obstacle

    course performance, and quality of life surveyRON SEYMOUR et al

    Prosthetics and Orthotics International

    March 2007; 31(1): 51 61AbstractThis study investigated energy expenditure and obstacle course negotiation between the C-leg1 and various non-microprocessor control (NMC) prosthetic knees and compared aquality of life survey (SF-36v2 TM) of use of the C-leg1 to national norms.

  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    PIEDI PROTESICI

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    I piedi per protesi sono componenti prefabbricati. La scelta del piede giusto dipende dal tipo di protesi,dallo stato del moncone,

    dalle condizioni fisiche, dalla professione,

    dallhabitat del paziente.

    CLASSIFICAZIONEDEI PIEDI PROTESICI

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    PIEDI RIGIDI (Sach, dinamici)

    PIEDI ARTICOLATIPIEDI PLURIASSIALIPIEDI A RESTITUZIONE DI ENERGIA

    Piede SACH

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    In fase di

    ammortizzazione edi derotazionelelasticit deipiedi Sach data

    dal materiale in cui costruito ilcuneo del tallone e

    il piede stesso

    Tipo di piede :S.A.C.H.

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    Criteri paziente:

    Livello funzionale 1 e superiore

    Deambulazione con poco dinamismo Vecchio utilizzatore del prodotto

    Paziente di sesso femminile

    Tallone morbido, centro piede rigido

    PIEDE DINAMICO

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    Grandi segmenti elastici nel piede dinamicopermettono una flessibilit maggiore che aumenta il

    comfort della protesi.

    PIEDE DINAMICO

  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    Criteri pazienti:

    Livello funzionale 2 e superiore

    Leggero per deambulazionemoderata

    Indicato anche su terreniscoscesi

    Il piede con articolazione monocentrica permette movimentisul piano sagittale: la flessione dorsale limitata da un

    PIEDI ARTICOLATI

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    p psul piano sagittale: la flessione dorsale limitata da unarresto rigido, la flessione plantare viene regolata da unammortizzatore in gomma.

    Piede articolato con dita

    Tipo articolato monoasse:

  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    Criteri pazienti:

    Livello funzionale 1 e superiore

    Deambulazione livello basso o vecchioutilizzatore del prodotto

    Esigenza di stabilit del ginocchio Non adatto a monconi molto lunghi

    Questi piedi hanno unammortizzazione pluriassiale data da

    vari componenti elastici che consentono un movimento in

    PIEDI PLURIASSIALI

  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    pflesso-estensione e prono-supinazione

    P i e d e G r e i s s i n g e r

    e v o l u t o

    PIEDE ARTICOLATO PLURIASSIALE

  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    Ottima addattabilit al terreno

    Peso rilevante del piede

    Manutenzione delle parti interne

    Livello funzionale 2 e 3

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    1C40:C-Walk

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    Buona rotondit del passo

    Ottimo rapporto tra spinta emorbibezza

    Estetica gradevole

    Non adatto a monconi molto

    lunghi

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    DESIGN CLASSICI

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    CAVIGLIACAVIGLIA

    ARTICOLATAARTICOLATA

    PIEDE E PILONEINTEGRATI

    CAVIGLIA ARTICOLATA

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    ++ FUNZIONE MULTIASSIALEFUNZIONE MULTIASSIALE

    ++

    MAGGIOR RANGE DIMAGGIOR RANGE DI

    MOVIMENTOMOVIMENTO

    ++ MAGGIOR REGOLABILITAMAGGIOR REGOLABILITA

    MINOR RISPOSTA DINAMICAMINOR RISPOSTA DINAMICA

    PESO SUPERIOREPESO SUPERIORE

    PIU MANUTENZIONEPIU MANUTENZIONE

    PILONE/PIEDE INTEGRATI

    MAGGIOR RISPOSTA

  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    + MAGGIOR RISPOSTA

    DINAMICA

    + PESO RIDOTTO

    + MINOR MANUTENZIONE

    MOVIMENTO CAVIGLIAMOVIMENTO CAVIGLIA

    LIMITATOLIMITATO

    FUNZIONE MULTIASSIALEFUNZIONE MULTIASSIALELIMITATALIMITATA

    REGOLABILITA LIMITATAREGOLABILITA LIMITATA

    OBIETTIVO: COMBINARE DESIGN EPERFORMANCE IN UN UNICO PIEDE

  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    RANGE DI MOVIMENTORANGE DI MOVIMENTORI

    SPOSTA

    DINAMICA

    RI

    SPOSTA

    DINAMICA

    GOAL!GOAL!

    OBIETTIVO: COMBINARE DESIGN EOBIETTIVO: COMBINARE DESIGN EPERFORMANCE IN UN UNICO PIEDEPERFORMANCE IN UN UNICO PIEDE

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    PESO RIDOTTO

    RISPOSTA DINAMICA

    BUON RANGE DI

    MOVIMENTO DELLACAVIGLIA

    MAGGIOR RESISTENZA

    NESSUNA

    MANUTENZIONE!RANGE DI MOVIMENTORANGE DI MOVIMENTO

    RI

    SPOSTA

    DINAMICA

    RI

    SPOSTA

    DINAMICA

    GOAL!GOAL!

    SOLUZIONE:

    UTILIZZANDO UN ELASTOMERO COME

  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    INTERFACCIA IDEALE SI PUO:

    ESALTARE LA PERFORMANCE DEL COMPOSITO

    AUMENTARE LA FLESSIBILITA ELIMINARE I COLLEGAMENTI MECCANICI

    GARANTIRE UNA BUONA TENUTA (ADESIONE) E

    QUINDI LINTEGRITA STRUTTURALE

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    COMPOSITO + PLASTICO (elastomero) =

    COMPOSITI IBRIDI

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    LASTRE COMPOSITE (LASTRE COMPOSITE (stratostrato superioresuperiore ee inferioreinferiore))

    ELASTOMERO PUELASTOMERO PU

    ELASTOMERO PU =MOVIMENTO FLUIDO

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    MOVIMENTO FLUIDO

    RISULTATO: COMPOSITO IBRIDO =

    PERFORMANCE IDEALE

  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    ELASTOMEROELASTOMERO

    DI URETANODI URETANO

    PILONEPILONE

    COMPOSITOCOMPOSITO

    LAMINA COMPOSITALAMINA COMPOSITA

    COMPOSITO IN FIBRA DI CARBONIOCOMPOSITO IN FIBRA DI CARBONIO

    LEGA IN ELASTOMERO SU BASE DI URETANOLEGA IN ELASTOMERO SU BASE DI URETANO COSTRUZIONE SINGOLACOSTRUZIONE SINGOLA

    RISPOSTA DINAMICARISPOSTA DINAMICA

    REALIZZATA SU MISURAREALIZZATA SU MISURA

    Risoluzione dei problemi

  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    Ottimizzare lallineamento in base a:

    tipologia di paziente e livello di attivit

    selezione dei componenti

    controllate tipo di calzatura / altezza tacco

    44 piedipiedi concon pilonepilone integratointegratoAdvantage DPAdvantage DP,, Springl ite II, Springlite Gold MedalSpringlite II, Springlite Gold Medal,, SprinterSprinter

  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    Advantage DPg ,, Springl ite II, Springlite Gold Medalp g , p g ,, Sprinterp

    Laiuto tecnologicoLaiuto tecnologico

    Il piede dinamico (tipo flex foot costruito in fibra dicarbonio) si dimostrato utile a restituire lenergia

  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    carbonio) si dimostrato utile a restituire l energia

    accumulata nella fase di appoggio del passoLa prerogativa del carbonio quella di accumulare

    energia, deformandosi elasticamente, durante la fasedi carico e di restituirla nella fase di spinta (toe-off).

    Laiuto tecnologicoLaiuto tecnologicoPiedi a restituzione di energia

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    Laiuto tecnologicoLaiuto tecnologico

    Buckley (Clin Biomech 2000) ha dimostrato cometali protesi (durante la corsa) assorbono energia

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    tali protesi (durante la corsa) assorbono energia

    nella prima met dello stance (come lartosuperstite) e generano energia nella secondamet.

    Ricordiamo per che in una caviglia umanalenergia generata superiore a quella assorbita;

    la caviglia protesica in carbonio riesce arestituire circa il 90% di quanto assorbe.

    Un piede tradizionale (SACH) invece restituiscesolo il 31% dellenergia assorbita (Czerniecki 1992)

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    g ( )sia per i l materiale usato che per la forma:

    lenergia dissipata prima della fase di spinta.

    Tallone morbido, centro piede rigido

    Lo sviluppo tecnologicoLo sviluppo tecnologico

    Le maggiori novit degli ultimi anni riguardanolancoraggio.

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    gg

    Ancoraggio distale (vite-clip)

    Effetto sotto-vuoto

    sotto-vuoto passivosottovuoto attivo

    Ci ha permesso di allentare le prese condiloidee espinta poplitea (ricordando che questa la zona ove siregistrano le pi alte pressioni nellinterazione moncone-invaso) (Protesi Total Suface Bearing) .

    Lo sviluppo tecnologicoLo sviluppo tecnologico

  • 7/27/2019 Seminario Dott Marco Traballesi

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    Sotto vuoto passivo

    Lo sviluppo tecnologicoLo sviluppo tecnologico

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    Sotto vuoto passivo

    Invasaturatradizionale

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    Invasatura

    sotto vuoto

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    Sistema Sotto Vuoto attivo

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    Liner in PUVacuum trainvasatura eliner

    Invasatura acontatto totale

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    HARMONY ELET TRON ICO E-PU LSE

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    SPEC IF ICHE TECN ICHE

    L u n g h e zza : 8 2 m m

    L a r g h e z za : 6 5 m m

    Pe s o : 1 2 0 g

    4 l i v e l l i d i v u o t o a ss i s t i t o

    L ed lu m i n os i e se g n a l i s o n o r i

    Lo sviluppo tecnologicoLo sviluppo tecnologico

    Elimina i cambiamenti divolume del moncone

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    Sotto vuoto attivo

    o u e de o co e

    Migliore propriocettivit Migliore circolazionesanguigna Favorisce la guarigione delle

    lesioni cutanee

    Sotto vuoto attivo, effetti dopo 8 mesi di utilizzo

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    CUFFIA ICEROSS SEA L INMem b r an a ip o b a r i c a d i Se a l i n g (H SM)

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    CU FFIA ICEROSS SEA L -IN

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    M em b ra n a i p o b a r i c a f a t t a d i s i l i c o n e ;

    O t t im a s o s p e n s i o n e e d e f f e t t o p i s t o n e p o r t a t o a l m i n im o ;

    Cu r a d e l l a p e l l e a t t i v a t ram i t e m e n t o l o ;

    Pr o d o t t o i n n o v a t i v o c o n m a rc h i o e c o l o r i n u o v i ;

    D is p o n ib i l e c o n o se n za o n d e (Wa v e )

    A.I. - intelligenza artificiale

    CAV IGL I A A CON TROTT ROLL OELETTRON ICO

    PROPRIO FOOT

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    FUNZ ION I Do r s i f le s s i o n e i n p re p a r a zi o n e

    a l l 'a p p o g g i o , i n c l i n a z i o n e i n

    s a l i t a e d i s c e sa s c a le L a c a v i g l i a s i a d a t t a a l l a s a l i t a

    e d is c e s a

    L a c a v i g l i a s i a d a t t a a l l e s c a l e

    Po s s i b i l e r e g o l a r e i l t a c c o e l e t t r o n i c a m e n t e d a 0 a 5 c m

    PROPRIO FOOT il primo piede protesico intelligente in grado di

    percepire diverse condizioni adattandosi perfettamente al terreno emodifiacando lapproccio in presenza di scale e pendenze. Cambiandoadeguatamente langolazione del piede rispetto alla caviglia, consenteallut illizzatore di sedersi e alzarsi in maniera naturale. Il dispositivo in

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    pgrado di di rilevare le condizioni ambientali di movimento, analizzare i

    dati ed agire nel modo migliore . Un acceleramento in grado di misurare1600 volte al secondo le accelerazioni a cui soggetto il piede e quindiquale tipo di terreno sta calpestando lutilizzatore durante ladeambulazione: salite,discese,scale. In base ai dati rilevati, lintelligenzaArtificiale denominata Terrain Logic in grado di pilotare un attuatorelineare che cambia in maniera opportuna langolo dellarticolazione tibio-tarsica protesica, in modo da affrontare nel modo migliore il passosuccessivo. Se ad esempio viene rilevato uno stacco dal suolodellavampiede, il processore ordina un sollevamento della punta condistacco del terreno; se viene rilevata una superficie inclinata, lAI ordinauna flessione della caviglia proporzionale alla pendenza. Sulla base delpasso precedente del paziente, I parametri di movimento della caviglia sipreparano al passo successivo. PROPRIO FOOT ha un peso di circa 1kged applicabile a tutt i quei pazienti amputati transtibiali con attivit lievee moderata che hanno un peso variabile fra I 45kg e 116 kg

    T e c n o l o g i a a se n s o r i

    CAV IGL I A A CON TROLL OELETTRON ICO

    PROPRIO FOOT

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    A c c e l e r o m e t r o

    R i c o n o s c e l a m b ie n t e G ra d i d e l l a s a l i t a /d i s c e s a , s c a l e

    C i c l o d e l pa s s o Co n t a t t o i n iz i a le , f a s e s t a t i c a , s t a c c o d e l l a v am p ie d e ,f a se d in am i c a

    F r e q u e n z a : 1 6 00 Hz (c i c l i /s )

    T e c n o l o g i a a se n s o r i

    A . I . - i n t e l l ig e n za a r t i f i c i a le

    CAV IGL I A A CON TROLLOELETTRON ICO

    PROPRIO FOOT

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    SPEC IF ICHE TECN ICHE

    L im i t e d i p es o : 1 16 k g

    Ma t e r i a le d e l l a s t r u t t u r a : a l l u m in io

    Pe s o : 9 9 5 g

    I n g om b r o : 1 8 0 m m

    Pe s o d e l l a b a t t e r i a : 2 4 0 g

    B a t t e r i a a g l i i o n i d i l i t i o

    Ca p ac i td i u t i l i zzo : f in o a 3 2 o r e d i u s o c o n t i n u a t i v o

    T em p o d i r ic a r ic a : 3 -4 o r e

    L i v e l l o a t t i v i t: k 2 - k 3 (n o c o r s a )

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