SEDUTA DI GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2008 · Nella seduta di ieri, mercoledì 14 maggio 2008, è mancato il numero legale prima della votazione finale del progetto di legge n. 226. ... alla

Atti consiliari Regione Lombardia

VIII LEGISLATURA - RESOCONTO DELLE DISCUSSIONI - SEDUTA N. 93 DEL 15 MAGGIO 2008

93

SEDUTA DI

GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2008

PRESIDENZA DEL VICE PRESIDENTE LUCCHINI

INDICE

Congedi ............................................................................................................................................. 1

Progetto di legge n. 226 “Infrastrutture di interesse concorrente statale e regionale”,

d’iniziativa della Giunta regionale (LCR n. 93 - BURL n. 22, I SO del 30 maggio 2008 -

LR n. 15 del 26 maggio 2008).

Votazione finale .................................................................................................................................. 1

Progetto di legge n. 80 “Norme per la tutela e la regolamentazione dei campeggi e dei

soggiorni didattico-educativi nel territorio della Regione Lombardia”, d’iniziativa dei

Consiglieri Adamoli, Bonfanti, Fabrizio, Gaffuri, Galperti, Prina e Spreafico (LCR n. 94

- BURL n. 22, I SO del 30 maggio 2008 - LR n. 16 del 26 maggio 2008).

Discussione generale

Francesco Prina - Relatore ........................................................................................................... 3

Luciana Ruffinelli ........................................................................................................................ 5

Discussione e votazioni dei singoli articoli ....................................................................................... 6

Dichiarazioni di voto

Francesco Prina - Relatore ........................................................................................................... 8



Votazione finale ................................................................................................................................. 9

Proposta di atto amministrativo n. 165 “Parere del Consiglio regionale in merito alla

richiesta del Comune di Lentate sul Seveso (MI) di mutamento della circoscrizione pro-

vinciale e di adesione alla Provincia di Monza e Brianza, ai sensi dell’articolo 133, primo

comma, della Costituzione e dell’articolo 21 della legge regionale 15 dicembre 2006, nu-

mero 29 (Testo unico delle leggi regionali in materia di circoscrizioni comunali e provin-

ciali)” (DCR VIII/624).

Dibattito

Roberto Alboni - Relatore ........................................................................................................... 9

Franco Mirabelli ....................................................................................................................... 10

Votazione ......................................................................................................................................... 10

Proposta di atto amministrativo n. 166 “Assegnazione di contributi per la realizzazio-

ne di attività teatrali dei teatri convenzionati (lr n. 58/1977) (DCR VIII/625).

Dibattito

Lorenzo Demartini - Relatore ................................................................................................... 11

Votazione ......................................................................................................................................... 11

Proposta di atto amministrativo n. 168 “Piano annuale di attività 2008 dell’Istituto

regionale lombardo di formazione per l’Amministrazione pubblica - IReF” (DCR

VIII/626).

Dibattito

Roberto Alboni - Relatore ......................................................................................................... 12

Luciano Muhlbauer ................................................................................................................... 12

Alessandro Cè ........................................................................................................................... 13

Votazione ......................................................................................................................................... 14

Proposta di atto amministrativo n. 170 “Dotazione organica dell’Istituto regionale

lombardo di formazione per l’Amministrazione pubblica IReF” (DCR VIII/627).

Dibattito

Roberto Alboni - Relatore ......................................................................................................... 15

Votazione ......................................................................................................................................... 16

Proposta di atto amministrativo n. 163 “Rendiconto generale relativo all’esercizio

2006 dell’Istituto regionale lombardo di formazione per l’Amministrazione pubblica -

IReF” (DCR VIII/628).

Dibattito

Fabrizio Cecchetti - Relatore .................................................................................................... 16

Giuseppe Benigni ...................................................................................................................... 17

Votazione ......................................................................................................................................... 17

Proposta di atto amministrativo n. 164 “Bilancio consuntivo 2006 dell’Agenzia regio-

nale per la protezione dell’ambiente della Lombardia (ARPA)” (DCR VIII/629).

Dibattito

Margherita Peroni - Relatore .................................................................................................... 18

Votazione ......................................................................................................................................... 18



Proposta di atto amministrativo n. 171 “Bilancio di previsione per l’esercizio finan-

ziario 2008 dell’Istituto regionale lombardo di formazione per l’Amministrazione pub-

blica - IReF” (DCR VIII/630).

Dibattito

Fabrizio Cecchetti - Relatore ..................................................................................................... 19

Votazione .......................................................................................................................................... 19

Proposta di atto amministrativo n. 172 “Bilancio di previsione 2008 e bilancio di pre-

visione pluriennale 2008-2010 dell’ERSAF - Ente regionale per i servizi all’agricoltura e

alle foreste” (DCR VIII/631).

Dibattito

Margherita Peroni - Relatore ..................................................................................................... 20

Votazione .......................................................................................................................................... 20

Interrogazioni, interpellanze e mozioni (annunzio) ..................................................................... 21

Allegati

Interrogazioni annunziate ................................................................................................................. 23

Interpellanze annunziate................................................................................................................... 29

Mozioni annunziate .......................................................................................................................... 33

Progetto di legge n. 80 ..................................................................................................................... 35

Verbali di votazione ......................................................................................................................... 41





1

Presidenza del Vice Presidente Lucchini

(La seduta inizia alle ore 11.13)

PRESIDENTE

Dichiaro aperta la seduta.

Congedi

PRESIDENTE

Comunico che sono pervenute le seguenti richieste di congedo.

Per impegni istituzionali: Beccalossi - Boni - Formigoni - Mauro - Zambetti;

per motivi personali: Albertoni - Serafini.

Se non ci sono opposizioni i congedi si intendono concessi ai sensi dell’articolo 52 del Regolamen-

to interno del Consiglio.

&A 22002

Progetto di legge n. 226 “Infrastrutture di interesse concorrente statale e regionale”, d’iniziativa

della Giunta regionale.

(Argomento n. 5 all’ordine del giorno)

Votazione finale

PRESIDENTE

Riprendiamo i nostri lavori con l’esame del progetto di legge n. 226 di cui all’oggetto.

Nella seduta di ieri, mercoledì 14 maggio 2008, è mancato il numero legale prima della votazione

finale del progetto di legge n. 226.

Si deve pertanto procedere con la votazione finale, prima però ha chiesto di intervenire il Consi-

gliere Monguzzi. Prego, ne ha facoltà.

MONGUZZI Carlo

Per verificare quello su cui ci siamo lasciati ieri sera. A nome mio, del Collega Cipriano e - se con-



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sente - del Segretario Bonfanti, chiediamo ai sensi dell’articolo 47 del Regolamento interno la verifica

del numero legale.

PRESIDENTE

Accolgo la richiesta ed invito il Consiglio a procedere alla verifica del numero legale con procedu-

ra elettronica.

Ultimata la verifica, ne comunico l’esito:

Congedi n. 7

Quorum funzionale n. 37

Votanti n. 39

do atto che il numero legale esiste.

(Il verbale di votazione n. 1 è riportato in allegato)

PRESIDENTE

Pongo pertanto in votazione finale, per alzata di mano, il progetto di legge n. 226, quale risulta dai

singoli articoli approvati dal Consiglio nella seduta del 14 maggio 2008.

(Il Consiglio approva)

&A 34004

Progetto di legge n. 80 “Norme per la tutela e la regolamentazione dei campeggi e dei soggiorni

didattico-educativi nel territorio della Regione Lombardia”, d’iniziativa dei Consiglieri Adamo-

li, Bonfanti, Fabrizio, Gaffuri, Galperti, Prina e Spreafico.


Discussione generale

PRESIDENTE

A norma dell’articolo 40 dello Statuto, invito il Consiglio a procedere alla discussione generale del

progetto di legge n. 80, facendo presente che il medesimo è stato esaminato dalla VII Commissione

consiliare.

La parola al Relatore, Consigliere Prina.



3

PRINA Francesco

Signor Presidente e cari Colleghi, è con viva soddisfazione che finalmente, dopo tre anni di lavoro,

il progetto di legge “Norme per la tutela e la regolamentazione dei campeggi e dei soggiorni didattico-

educativi nella Regione Lombardia” approda nell’aula consiliare per diventare legge regionale.

Come Relatore della legge, vorrei, in questa sede, ringraziare i Colleghi della Commissione VII per

il prezioso contributo dato, al fine di arrivare ad un testo finale condiviso da tutte le rappresentanze dei

Gruppi consiliari. In particolare, ringrazio il Presidente Belotti, che ha creduto nella bontà del disegno

ed ha coordinato egregiamente i lavori della Commissione con equilibrio e impegno fino al felice esito

dell’iter.

Cari Colleghi, in quest’aula in questi primi tre anni di legislatura abbiamo affrontato le tematiche

più diverse: dai più intricati nodi sulle infrastrutture ai più quotidiani interventi di servizio alla perso-

na; tutti provvedimenti frutto di un’ottica ed una razionalità necessariamente conforme al mondo adul-

to. In questi giorni, in particolare ieri e oggi, abbiamo affrontato in quest’ottica legittimi interessi eco-

nomici, e dobbiamo invece affrontare questo progetto di legge con il criterio per valutare la presente

legge. Dicevo: un criterio che richiede invece, da parte di tutti noi, lo sforzo di una lettura che privilegi

e comprenda i veri bisogni educativi dell’età evolutiva: infanzia, preadolescenza e giovinezza, e cer-

tamente anche il mondo degli educatori, fuori dai contesti istituzionali dell’istruzione e della forma-

zione. Sono questi i veri protagonisti di questa legge.

In questo momento storico, di massimizzazione della produttività e della ricchezza materiale, tro-

viamo un aumento esponenziale di un bisogno immateriale, il bisogno educativo, che non trova sem-

pre ed unicamente nella famiglia e nella scuola le opportune e complete risposte.

La famiglia: la famiglia ha certo bisogno di alleati nel mondo della scuola, ma anche nel mondo del

tempo libero dei ragazzi, affinché essi possano vivere legami educativi attraverso esperienze comuni-

tarie forti e solide, sia nei piccoli che nei medi che nei grandi gruppi.

Allora, le attività di gioco e drammatizzazione, la capacità di comunicazione assembleari, le simu-

lazioni, la vita di gruppo, cori ed altre attività espressive en plein air, aiutano a raggiungere obiettivi

educativi di socializzazione e di formazione del carattere della persona; danno forza e completezza,

accanto alla necessaria formazione scolastica, alla definizione della futura personalità privata e civica.

Lo scopo e la finalità di questa legge è quella di riconoscere e tutelare le attività educative, didatti-

che, sociali e religiose, che Enti, organizzazioni e Associazioni senza scopo di lucro intendono realiz-

zare nell’ambito dei loro fini istituzionali e statutari mediante l’attivazione di campeggi e soggiorni sul

territorio regionale.

È un provvedimento importante, che riconosce il ruolo educativo dei campeggi; un’attività che

coinvolge sì ogni estate ma anche nelle pause natalizie pasquali ed in tutti i week-end dell’anno, centi-

naia di migliaia di persone, ragazzi e ragazze, animatori ed educatori.

Pensate e prendete coscienza che, in media, le disponibilità giornaliere utili in un anno per queste

attività rappresentano più del 60 per cento del tempo dei nostri ragazzi, cioè vuol dire che sono 200

giorni su 365 all’anno, se si escludono i giorni obbligati di studio. Le attività all’aria aperta sono da ri-

tenersi particolarmente qualificanti per la crescita della singola persona e per la conoscenza e la divul-

gazione a scopo culturale e turistico consapevole delle molteplici realtà territoriali della nostra Regio-

ne.

Il campeggio consente ai giovani di staccarsi dall’ambiente familiare, di misurarsi con la vita di

comunità, di svolgere attività all’aria aperta, a diretto contatto con la natura, di mettersi alla prova. In

altre parole: di maturare esperienze forti, personali e comunitarie che rimangono come forti punti di ri-

ferimento. Tutto questo ha permesso storicamente, e continua ad offrire in modo esponenziale, ad una

moltitudine di adolescenti di acquisire personalità solide e significative. Lo dimostra il fatto che poi,

all’interno delle comunità di provenienza, molti di loro hanno saputo assumersi ruoli di responsabilità

e protagonismo civile, sociale e politico.



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Il campeggio o i soggiorni didattico-educativi, oggetto di questa legge, sono pertanto un potente

strumento educativo e formativo, che non può essere concepito, giudicato, o ridursi a semplice mo-

mento di evasione.

Permettetemi di spiegare bene quali opportunità questo progetto di legge permette di poter realizza-

re attraverso progetti educativi di inclusione sociale di fasce giovanili in difficoltà, e l’inserimento ed

integrazione dei giovani extracomunitari. Il testo prevede, anche per le Associazioni od Enti che orga-

nizzano i campeggi, la possibilità di realizzare progetti con Enti parco, regionali o nazionali, e con altri

Enti locali, finalizzati alla valorizzazione e alla salvaguardia del territorio. Si prevede altresì la possibi-

lità di realizzare strutture al servizio delle aree verdi e protette, e al contempo, dal punto di vista socia-

le, oltre a promuovere l’attività di gruppo, offre la possibilità di un contatto con ambienti e comunità

diverse da quelle urbane e la socializzazione tra giovani di diversa nazionalità. Insomma, si tratta di

una proposta di legge che vuole favorire la coniugazione tra progetti educativi con turismo sostenibile,

integrazione con l’ambiente e scambio culturale.

La rilevanza politica, sottolineo, la rilevanza politica di questo provvedimento sui campeggi didat-

tico-educativi è dovuta al fatto che il legislatore con questa norma si fa carico della tutela non tanto di

una tipologia turistica per l’organizzazione del tempo libero quanto di un potente strumento educativo.

Guardate, il campeggio rappresenta già, nell’accezione novecentesca dei metodi educativi, deduttivi ed

induttivi - vedi il metodo Montessori e il metodo dello scautismo di Baden Powell - uno strumento e-

ducativo irrinunciabile, sia dal punto di vista ambientale che culturale che sociale.

La Regione Lombardia, con questo progetto di legge, riconosce finalmente una regolamentazione

ed una promozione adeguata di un mezzo educativo di supporto fondamentale nell’organizzazione del

tempo libero, soprattutto nei confronti dei giovani svantaggiati, per i quali il campeggio è sempre e da

sempre accessibile economicamente ed offre, a diretto contatto con la natura, momenti di socializza-

zione importanti ed insostituibili.

Infine, i campeggi di soggiorni didattico-educativi si differenziano dal modello camping, cioè una

struttura con finalità commerciale, legata all’industria del tempo libero e regolamentata dal testo unico

sul turismo, proprio perché prima di essere un’organizzazione di turismo è un momento educativo e di

fruizione giovanile; è fondato sulla gratuità e sul volontariato, porta avanti valori sociali di fratellanza,

con radici profonde nella cultura pedagogica e ha contribuito a formare intere generazioni nel rispetto

della natura e del corretto rapporto uomo-ambiente. Si è quindi ravvisata la necessità, visto il variegato

territorio della Lombardia, caratterizzato da montagne, laghi, e da un numero cospicuo di aree protette,

di presentare un progetto di legge atto a promuovere e regolamentare le attività didattiche, educative

ed aggreganti nelle strutture ricettive di cui all’articolo 1 della Legge 7 del 2001, quella appunto sul tu-

rismo.

Le attività di vacanza all’aria aperta sono da ritenersi particolarmente qualificanti per la crescita

della singola persona umana nonché per la conoscenza e la divulgazione a scopo culturale, turistico-

culturale, delle molteplici realtà territoriali della nostra Regione.

Concludo sottolineando che la presente proposta di legge si propone di incentivare quelle Associa-

zioni ed Enti che abbiano fini sociali, meritevoli, ed una diffusione sul territorio regionale tale da ren-

derle idonee di considerazione per la rilevanza dell’azione aggregatrice, educativa, culturale, turistica,

nonché per garantire l’incolumità degli utenti ed il felice svolgimento delle attività da campeggio.

Da ultimo, attraverso questa legge, finalmente abbiamo uniformato le disposizioni ed i regolamenti

e la modulistica che ogni singolo Comune lombardo sarà obbligato ad adottare per il rilascio

dell’autorizzazione, lo svolgimento dei campeggi e dei soggiorni didattico-educativi. Finalmente ci sa-

rà un’unica modulistica e un’unica richiesta per tutti i mille e 546 Comuni e le organizzazioni che in-

tendono adottare questa opportunità, questo strumento educativo sui territori della Regione Lombar-

dia. Ecco, allora l’opportunità di approvare una specifica legge in materia, motivata anche dalla parti-

colarità dell’attività e dalla non sufficiente legislazione regionale in merito.

Grazie, Presidente, concludo la mia relazione, precisando che all’articolato ho presentato due e-

mendamenti condivisi in Commissione, che illustrerò durante la discussione degli articoli.



5

PRESIDENTE

Grazie al Relatore. La parola al Consigliere Ruffinelli.

RUFFINELLI Luciana

Le vacanze in campeggio, come abbiamo sentito, oltre ad essere un importante momento aggrega-

tivo e sociale possono rappresentare un’opportunità educativa, di crescita culturale, e in particolar mo-

do di responsabilizzazione nei confronti dell’ambiente. Per questo motivo la Lega Nord condivide che

debbano essere incentivate e sostenute...

PRESIDENTE

Chiedo ai colleghi di fare silenzio perché il Consigliere Ruffinelli sta dicendo cose interessanti,

come sempre, ma non ha la voce come la mia.

RUFFINELLI Luciana

Non è come quella di Prina.

La Lega Nord condivide che debbano essere incentivate e sostenute le attività delle Associazioni

senza scopo di lucro che organizzano soggiorni per i giovani con le finalità che ho appena citato. Con

questo progetto di legge dunque si stabilisce che il campeggio non debba essere classificato semplice-

mente come una struttura ricettiva o turistica, ma possa essere considerato come uno strumento di va-

lenza educativa, volto alla socializzazione, al rispetto dell’ambiente, alla tutela delle aree verdi e della

montagna.

Questi aspetti assumono rilevanza ancora maggiore, se si pensa a quei giovani che crescono nelle

grandi città o nelle aree maggiormente urbanizzate della nostra Regione. Per loro un’esperienza didat-

tica legata a un soggiorno a stretto contatto con la natura assume quasi un ruolo compensativo, diven-

tando un’occasione di conoscenza diretta di spazi diversi e di incontro con la bellezza paesaggistica

della nostra Regione.

Il territorio lombardo è ricco di luoghi con culture varie ed antiche, che conservano, soprattutto in

ambienti montani o agresti, valore nei secoli. Questi ambienti custodiscono nel tempo la vita degli

uomini con le loro abitudini, i lavori tradizionali, relazioni socialmente consolidate. Per facilitare lo

svolgimento di attività educative all’interno delle numerose aree protette lombarde, il progetto di legge

agevola convenzioni tra Enti gestori delle aree protette e le Associazioni organizzatrici dei campeggi.

Pur avendo a che fare con strutture generalmente autogestite, si ritiene che una maggior regolamenta-

zione e una modulistica omogenea su base regionale possano ottimizzare l’organizzazione e lo svol-

gimento delle attività.

Si stabiliscono quindi indicazioni agili tramite gli allegati alla legge, che semplificano il lavoro de-

gli organizzatori e rendono più omogeneo lo standard qualitativo dei campeggi didattici. Per renderci

conto della portata di questo provvedimento, vale la pena ricordare che le attività di campeggio in Re-

gione Lombardia sono principalmente gestite dagli Oratori delle Parrocchie, nella diocesi di Milano



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coinvolgono circa 20 mila ragazzi, mille e 500 animatori ed educatori, e duemila e 200 adulti volonta-

ri.

Sono previsti dei contributi per la realizzazione di progetti educativi, di utilità sociale e ambientale,

ma anche per interventi di manutenzione e di organizzazione di aree attrezzate e finalizzate al miglio-

ramento strutturale e logistico. Con questo progetto di legge Regione Lombardia intende quindi pro-

muovere il recupero delle strutture fisse, utilizzabili per vacanze educative-didattiche. Solo 30 o 40

strutture delle 150 presenti nella nostra Regione, sono di proprietà normalmente dei Comuni e delle

parrocchie, risultano attualmente utilizzabili. Sono importanti, nel provvedimento, anche i passaggi

che tendono a regolamentare l’aspetto della sicurezza delle attività di campeggio, affinché sia sempre

tutelata la salute e l’incolumità di tutti i partecipanti.

La Regione Lombardia ha oggi l’opportunità di confermare la sua forte attenzione ai temi

dell’educazione dei giovani e alla valorizzazione interdisciplinare del nostro territorio, e trova anche

riscontro in leggi come quella degli ecomusei o nella creazione del sistema delle fattorie didattiche. Si

riconosce inoltre, con questo provvedimento, l’alto valore del campeggio educativo e didattico per i

giovani, si norma l’organizzazione e si valorizza la componente di volontariato indispensabile a regge-

re un movimento così capillare. Per questo la Lega Nord è qui responsabilmente con un voto favorevo-

le per l’importanza di questo provvedimento, e tende a sottolinearlo, soprattutto dopo la bagarre che

c’è stata ieri sera e tutta la teatrata delle richieste di numero legale.

PRESIDENTE

Non ho altri iscritti in discussione generale, quindi passeremo ai singoli articoli con la votazione re-

lativa.

Dichiaro chiusa la discussione generale.

Discussione e votazione dei singoli articoli

PRESIDENTE

Pongo in discussione ed in successiva votazione, articolo per articolo, il progetto di legge n. 80, nel

testo formulato dalla settima Commissione consiliare.

Faccio presente che sono stati presentati emendamenti solamente all’articolo 8. Pertanto gli altri ar-

ticoli verranno posti in votazione nel testo proposto dalla Commissione.

(Il testo dei singoli articoli è riportato in allegato)

Pongo in votazione, per alzata di mano, l’articolo 1.






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All’articolo 8 sono stati presentati due emendamenti.


PRINA Francesco

Presidente, sono due gli emendamenti; prendiamo l’occasione per illustrarli tutti e due in modo da

risparmiare tempo. L’articolo 8 riguarda la documentazione sanitaria per la partecipazione ai soggiorni

in strutture fisse e autogestite, campeggi temporanei autogestiti. L’emendamento n. 2, prevede di sosti-

tuire al comma 3, dopo “presentazione di” “certificato sanitario” con “scheda sanitaria”. Si tratta della

scheda sanitaria con le vaccinazioni sottoscritte dai genitori o da chi ne fa la patria potestà.

L’emendamento n. 3 invece prevede di eliminare, al comma 2 “i certificati sanitari sono rilasciati

dal medico di Medicina Generale o dal pediatra di libera scelta”.

Questi emendamenti condivisi permetteranno il risparmio dei 35 euro per il certificato che molti-

plicato per centomila utenze, ammonterebbe a 350 mila euro, eviteremmo quindi un esborso economi-

co alle famiglie causa a volte di disincentivare l’attività sportiva.

PRESIDENTE

Pongo in votazione, per alzata di mano, l’emendamento n. 2, a firma dei Consiglieri Prina e Bosca-

gli, il testo è stato letto dal Relatore.


Pongo in votazione, per alzata di mano, l’emendamento n. 1, a firma dei Consiglieri Prina e Bosca-



8

gli, il testo è stato letto dal Relatore.


Pongo in votazione, per alzata di mano, l’articolo 8 come emendato.












E’ così concluso l’esame dei singoli articoli.

Risultano pertanto approvati anche gli allegati A, B, C e D, più volte richiamati nel provvedimento.

Dichiarazioni di voto

PRESIDENTE

Passiamo alle dichiarazioni di voto prima della votazione finale.


PRINA Francesco

Ho già ringraziato il Presidente Belotti per l’egregia conduzione dei lavori della nostra Commissio-

ne; ho già ringraziato la condivisione di maggioranza e minoranza su questo progetto di legge. E’ una

delle prime volte che quest’aula, l’ha già detto in prefazione e De Capitani, l’ho detto io all’inizio, do-

po tre anni di legislatura vede la trattazione in una legge di temi educativi formativi al di là



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dell’istituzionale, cioè quelle della scuola e della formazione.

Ho già ringraziato questa collaborazione, questo essere bipartisan al di sopra delle appartenenze po-

litiche, quando il dibattito si interessa di temi educativi perché l’educazione, come altre questioni rego-

lamentari o istituzionali, costituzionali, superano le appartenenze politiche. Quando si parla di educa-

zione, quando si parla di famiglia, e quando si parla di strumenti educativi che devono essere i grandi

alleati della famiglia, io penso che non ci siano distinzioni di parte. Il ringraziamento quindi a tutte le

forze politiche rappresentate in quest’aula, dalla minoranza alla maggioranza, che ha non concesso ma

che ha contribuito, insieme alla minoranza, la formazione di questo testo.

Grazie, Consigliere De Capitani, anche alla sua forza politica e grazie a tutti quelli che hanno con-

tribuito alla formazione di questo testo condiviso. Presidente, la ringrazio.

Votazione finale

PRESIDENTE

Pongo in votazione finale, per alzata di mano, il progetto di legge n. 80, quale risulta dai singoli ar-

ticoli dianzi approvati dal Consiglio.


&A 14004

Proposta di atto amministrativo n. 165 “Parere del Consiglio regionale in merito alla richiesta

del Comune di Lentate sul Seveso (MI) di mutamento della circoscrizione provinciale e di ade-

sione alla Provincia di Monza e Brianza, ai sensi dell’articolo 133, primo comma, della Costitu-

zione e dell’articolo 21 della legge regionale 15 dicembre 2006, numero 29 (Testo unico delle leg-

gi regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali)”.


Dibattito

PRESIDENTE

E’ aperto il dibattito in merito alla proposta di atto amministrativo n. 165 licenziata dalla II Com-

missione consiliare.

Relatore del provvedimento è il Consigliere Alboni. Prego, Onorevole Alboni.

ALBONI Roberto

L’iniziativa, diretta al mutamento delle circoscrizioni provinciali, ai sensi dell’articolo 133, primo

comma della Costituzione, spetta al Comune, il cui territorio sia ubicato sul fine interprovinciale, ov-



10

verosia limitrofo ad esso.

L’articolo 20 della legge regionale 29/2006 stabilisce che le deliberazioni con le quali i Comuni in-

tendono passare a altra circoscrizione provinciale devono essere trasmesse al Presidente della Giunta

che, verificata la loro rispondenza alle prescrizioni di cui all’articolo 21, le trasmetta al Consiglio re-

gionale per l’espressione del parere nel merito.

Il Comune di Lentate sul Seveso, con deliberazione del Consiglio comunale n. 28 del 13 luglio

2007, approvata con voto favorevole della maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati, ha chiesto il

mutamento della circoscrizione provinciale e adesione alla Provincia di Monza e Brianza per le se-

guenti motivazioni: l’ambito territoriale entro il quale si svolgono la maggior parte dei rapporti sociali,

economici e culturali della popolazione residente corrisponde al territorio della Provincia di Monza e

Brianza... di Lentate sul Seveso sono rapporti di stretta integrazione territoriale per quanto riguarda le

attività economiche, servizi essenziali, la vita sociale, relazioni culturali con i Comuni facenti parte

della Provincia di Monza e Brianza.

Il territorio della Provincia di Monza e Brianza rappresenta una specifica comunità territoriale par-

ticolarmente omogenea per ragioni sociali, culturali, storiche, urbanistiche ed economiche ben distinte

e differenziate dalla periferia milanese e dalla città di Milano; conseguentemente, il passaggio dal

Comune di Lentate sul Seveso alla Provincia di Monza e Brianza non può che arrecare alla collettività

benefici e vantaggi reali sia in termini di miglioramento dei servizi per i propri cittadini sia per quanto

concerne l’ambito economico, produttivo, commerciale, turistico, sociale, culturale, sportivo. Chiedo

pertanto l’espressione del parere favorevole del Consiglio sulla proposta di atto amministrativo in di-

scussione.

PRESIDENTE

Consigliere Mirabelli, ha facoltà di parola.

MIRABELLI Franco

Credo che gli spazi di intervento di questo Consiglio su questa presa d’atto siano pochi. Intervengo

solo per dire che noi ci asterremo su questo provvedimento e credo anche che ci si debba tutti insieme

porre la questione del coinvolgimento delle popolazioni su scelte come queste, esattamente come suc-

cede per la costituzione di nuovi Comuni, esattamente come succede per l’accorpamento di Comuni

diversi.

Credo che, anche per scelte di questo tipo, sia utile prevedere il coinvolgimento e la consultazione

delle popolazioni, cosa che non si è fatta questa volta, perché il Comune non l’ha richiesto, dopodiché

questo Consiglio non ha altri spazi se non di prendere atto e non spetta a noi la decisione. Ribadisco la

nostra astensione.

Votazione

PRESIDENTE

Non ho altri iscritti.



11

Pongo in votazione, per alzata di mano, la proposta di atto amministrativo n. 165.


(Il testo della proposta di atto amministrativo n. 165 è reperibile presso l’archivio del Consiglio

regionale atti n. 11693)

&A 33003

Proposta di atto amministrativo n. 166 “Assegnazione di contributi per la realizzazione di attivi-

tà teatrali dei teatri convenzionati (lr n. 58/1977).


Dibattito

PRESIDENTE

E’ aperto il dibattito in merito alla proposta di atto amministrativo n. 166, licenziata dalla VII

Commissione consiliare. Relatore è il Consigliere Demartini. Prego Relatore.

DEMARTINI Lorenzo

Come lei ha citato, si tratta della proposta di atto amministrativo di assegnazione di contributi per

la realizzazione di attività teatrali in seguito alla legge regionale 58 del 1977. Io mi rimetterei al deli-

berato, che prevede un’assegnazione totale di 221 mila euro ai soggetti convenzionati, con convenzio-

ni pluriennali.

Votazione

PRESIDENTE

Non ho altri iscritti.




regionale atti n. 11885/2009)



12

&A 12002

Proposta di atto amministrativo n. 168 “Piano annuale di attività 2008 dell’Istituto regionale

lombardo di formazione per l’Amministrazione pubblica - IReF”.


Dibattito

PRESIDENTE

E’ aperto il dibattito sulla proposta di atto amministrativo n. 168, licenziata dalla II Commissione

consiliare. La parola al Relatore, Consigliere Alboni.

ALBONI Roberto

Sul piano dell’attività IReF 2008, per realizzare i propri obiettivi, IReF deve consolidare la sua

nuova organizzazione interna, avviata dal 2006 secondo le tre linee d’azione identificate nelle tre unità

organizzative. Se ne aggiunge una quarta prevista dal funzionamento dell’intera organizzazione; ovve-

ro saranno il sistema Regione nella prima pubblica amministrazione della cui formazione si deve oc-

cupare IReF e la stessa Regione Lombardia nei servizi alla persona. L’unità organizzativa che si occu-

pa delle prestazioni più sensibili fra quelle destinate ai cittadini e quelle della Sanità e dei servizi so-

ciali, la formazione professionale, il sistema territorio.

E’ fondamentale che l’offerta formativa raggiunga in modo capillare le amministrazioni pubbliche

esistenti sul territorio e infine il sistema supporto della gestione, che costituisce la parte funzionale

dell’Istituto e del settore che si occupa di supportarne l’intera attività. L’obiettivo è appunto quella di

migliorare l’intera organizzazione. E’ importante prepararsi per tempo, guardando avanti, specialmen-

te nella realtà lombarda, snodo centrale della trasformazione e dell’evoluzione dei cambiamenti che

avvengono, non solo qui ma in tutta Italia. Chiedo pertanto il parere favorevole sulla proposta di atto

amministrativo in oggetto.

PRESIDENTE

La parola al Consigliere Muhlbauer che ha facoltà di parola.

MUHLBAUER Luciano

Brevemente, per dire che noi ci asterremo su questo provvedimento perché ahimè e ahinoi si è ripe-

tuta una cosa che era già successa in un’altra occasione sui piani formativi dell’IReF. Se vi ricordate,

vi era stato pure sull’argomento un ordine del giorno votato all’unanimità da questo Consiglio perché,

a suo tempo, avevamo scoperto che tra le tante cose su cui formare - mi riferisco alla voce “Polizia lo-

cale” - mancava completamente la parte relativa ai controlli di sicurezza sui cantieri.



13

Ebbene, siccome anche in questo piano annuale, sicuramente sintetico, tra le tante cose che si cita-

no si dimentica di nuovo la formazione degli addetti della Polizia locale per quanto riguarda i controlli

di sicurezza sui cantieri. Noi avevamo già espresso voto di astensione in Commissione, lo ribadiamo

oggi, crediamo che sia grave questa mancanza. Prendiamo comunque atto che la Commissione compe-

tente all’unanimità ha deciso di fare una lettera - una nota formale - all’IReF, in cui si segnala di recu-

perare assolutamente questa cosa.

Però in qualche modo, Presidente, probabilmente anche per questo caso, si pone il problema che

non basta votare ordini del giorno, non bastano le lettere della Commissione, perché si continua a di-

menticare - diciamolo così - la sicurezza sul lavoro.

Noi, con un atto di buona volontà, perché si tratta di formazione, non votiamo contro però ritenia-

mo gravissimo quello che è successo per l’ennesima volta e ci asteniamo.

PRESIDENTE

La parola al Consigliere Cè.

CE’ Alessandro

Io sarò breve però su questo argomento probabilmente varrebbe la pena di fare una sessione anche,

approfondita, magari in una prossima seduta di Commissione, perché la questione della formazione e

anche dell’IReF è una questione complessa.

Noi difficilmente approfondiamo gli aspetti fondamentali di questo settore. Purtroppo - questa è

una constatazione che devo fare - la questione della formazione, della formazione continua nel nostro

Paese, e anche nella nostra Regione, è partita come un progetto molto importante: fare in modo che

tutti gli operatori, e in particolare la classe dirigente, abbiano una preparazione adeguata e siano

all’avanguardia anche rispetto ai progressi della scienza, della tecnica e delle materie umanistiche in

questo settore qualche progresso lo registriamo; molto spesso però questo progetto si è trasformato in

un business.

Noi destiniamo alla formazione un ammontare di risorse enorme che viene distribuito spesso senza

controlli adeguati rispetto alla qualità professionale di coloro che da un punto di vista didattico presie-

dono questa formazione, ma ancora di più, il grosso problema è che non abbiamo una verifica dei ri-

sultati. Quali sono i documenti, quali sono le relazioni che ci consentono di verificare il risultato sul

campo, in termini anche oggettivabili, della formazione che si fa in Regione Lombardia? Questa è la

grande domanda che bisogna porsi perché quando si decide politicamente, anche si decide di investire

risorse consistenti in questo settore, come minimo ci si deve porre il problema della verifica dei risul-

tati. Io, ad esempio, ho avuto modo di parlare a suo tempo con il Direttore dell’IReF affrontando anche

il problema di come è gestita da questo Istituto, in maniera disorganica, la formazione in Regione

Lombardia. Mi ricordo che ragionando non con l’attuale Direttore, ma il precedente, in qualche modo

convenne con me che forse una strutturazione della formazione, che tenesse conto anche della filiera

che deve essere attivata nella formazione, che parta dal livello regionale e vada poi sui livelli provin-

ciali, e anche sulle singole aziende; sarebbe stato un tema importante da mettere a fuoco.

L’altro tema importante: per rendere la formazione realmente efficace, produttiva, verificabile in

positivo, oggettivamente, sarebbe opportuno, anno per anno, fissare degli argomenti principali di rife-

rimento, cioè delle priorità sulle quali focalizzare il lavoro della formazione.

Mi spiego meglio: se nella Sanità ci sono argomenti rilevanti, che vengono considerate priorità, al-

lora sia il livello regionale sia il livello aziendale dovrebbero concentrarsi su questi argomenti per fare



14

in modo che tutto il personale, dal Direttore Generale al medico, all’infermiere, al portantino, all’OSS,

fossero aggiornati e informati in maniera omogenea su questo tema. Non sfugge a nessuno infatti che

l’unica possibilità, affinché la formazione non sia estemporanea, non sia solo andare in un luogo a fir-

mare un registro per poter dire “Io ero presente”, ed acquisire anche il punteggio relativo alla forma-

zione, ma per poter veramente apprendere cose nuove, è necessario insistere su pochi argomenti, in un

arco temporale limitato, per riuscire realmente ad ottenere un reale apprendimento.

Questa è l’unica strategia che gli esperti di comunicazione e di informazione ci dicono esistere per

ottenere dei risultati; e anche su questo argomento in quella sede, in quel colloquio, io ebbi la confer-

ma anche dell’esperto in materia; creare quindi una filiera efficiente, cioè vari punti nei quali vengano

trattati gli argomenti ritenuti prioritari. Oggi questo non avviene, per cui io credo che questo rappre-

senti una lacuna forte del sistema di formazione lombardo.

Chiudo, Presidente, con una nota: una delle ultime delibere - mi spiace che non ci sia l’Assessore

alla Sanità - che riguardano proprio la Sanità, hanno previsto che ci sia un contributo, una retribuzione

aggiuntiva per i Direttori Generali dell’Ordine, Direttori Generali delle Aziende Sanitarie e Ospedalie-

re, superiore...

PRESIDENTE

C’è troppo brusio in aula.

CE’ Alessandro

Sto parlando di cose importanti ma ai miei colleghi “gliene può frega’ de meno”. Questa delibera

cosa dice? Dice che i Direttori Generali, che hanno un compito molto impegnativo, molto difficile, pe-

rò hanno - credo - anche una retribuzione adeguata rispetto al compito che svolgono, riceveranno

all’incirca seimila euro ulteriori per partecipare ai corsi di formazione.

Pongo questa domanda alla quale mi piacerebbe che rispondesse: ma un Direttore Generale che già

deve avere una formazione molto qualificata, che viene retribuito adeguatamente, per quale motivo

non dovrebbe sentirsi in dovere di fare una formazione posta anche a carico delle proprie risorse?

Qualsiasi cittadino che svolge un’attività professionale in proprio, se la vuole svolgere bene, se vuole

avere clientela nel tempo, utenti nel tempo, sa che deve avere anche il dovere di aggiornarsi continua-

mente, altrimenti il suo mercato, la sua fetta di mercato è destinata a diminuire. (Interruzione)

Nel pubblico non è così. Direttori Generali che ricevono già un compenso molto elevato però de-

vono avere seimila euro in più da girare - da girare, Presidente, mi permetta - all’IReF per i corsi di

formazione. Sarebbe stato più onesto, trasparente e veritiero prendere quei seimila euro, moltiplicarli

per 50, e dare 300 mila euro all’IReF come ulteriore finanziamento rispetto ai corsi di formazione. È

assolutamente - mi permetta - indecoroso aggiungere seimila euro di facciata ai Direttori Generali che

non faranno altro che girarli sull’IReF.

Votazione

PRESIDENTE

Chiuso il dibattito, pongo in votazione, per alzata di mano, la proposta di atto amministrativo n.



15

168.




&A 12002

Proposta di atto amministrativo n. 170 “Dotazione organica dell’Istituto regionale lombardo di

formazione per l’Amministrazione pubblica IReF”.


Dibattito

PRESIDENTE

E’ aperto il dibattito in merito alla proposta di atto amministrativo n. 170, licenziata dalla II Com-


La parola al Relatore, Consigliere Alboni.

ALBONI Roberto

La legge regionale del 17 ottobre 1997, numero 39, stabilisce, all’articolo 4, comma 2, che al CdA

dell’Ente IReF compete deliberare in merito alla dotazione organica, la quale deve essere approvata

dal Consiglio regionale su proposta della Giunta regionale.

Il CdA dell’IReF ha approvato, il 17 dicembre 2007, con delibera 87007 del 9 aprile 2008, e pro-

pone al Consiglio di approvare tali determinazioni. Per realizzazioni di propri obiettivi IReF deve con-

solidare la sua nuova organizzazione interna avviata a partire dal 2006.

Con delibera numero 6 del 2007 l’Ente ha uniformato la denominazione degli ambiti organizzativi

a quelli della Giunta, il modello organizzativo dell’Ente risulta articolato in unità organizzative e in

scuole; le recenti leggi finanziarie statali non hanno consentito di procedere a nuove assunzioni di per-

sonale dipendente; frequente è stato il ricorso a forme contrattuali di lavoro flessibile. Secondo il piano

annuale di attività 2008 e del piano triennale 2008/2010, è prevedibile un fabbisogno duraturo di de-

terminate figure professionali. Con l’approvazione di questo provvedimento, il personale dell’IReF sa-

rà incrementato di dieci unità, passando dagli attuali 32 a 42, di cui quattro dirigenti, sei D3, otto D1,

16 C1, otto B3.

In Commissione questa proposta di atto amministrativo è stata votata con parere favorevole della

maggioranza, chiedo che anche nella sede del Consiglio regionale la proposta di atto amministrativo n.

170 sia approvata.



16

Votazione

PRESIDENTE

Non ci sono altri iscritti, pertanto pongo in votazione, per alzata di mano, la proposta di atto ammi-

nistrativo n. 170.




&A 13003

Proposta di atto amministrativo n. 163 “Rendiconto generale relativo all’esercizio 2006

dell’Istituto regionale lombardo di formazione per l’Amministrazione pubblica - IReF”.


Dibattito

PRESIDENTE

E’ aperto il dibattito in merito alla proposta di atto amministrativo n. 163, licenziata dalla I Com-

missione consiliare. Relatore è il Consigliere Cecchetti.

CECCHETTI Fabrizio

Con il provvedimento in discussione si prende in esame il rendiconto generale, relativo

all’esercizio finanziario 2006 dell’IReF. Dalla disamina dei dati emerge, quanto alla gestione di com-

petenza, che le entrate accertate ammontano complessivamente a circa 9 milioni 800 mila euro, di cui

6 milioni e mezzo riscossi, mentre le somme complessivamente impegnate ammontano a circa 9 mi-

lioni e 700 mila euro, di cui 7 milioni 800 mila pagati.

L’avanzo di competenza è quindi pari a circa 68 mila euro, quale risultato della sommatoria tra le

somme accertate e le somme impegnate. Chiedo pertanto l’approvazione della proposta di atto ammi-

nistrativo in discussione.

PRESIDENTE

La parola al Presidente Benigni.



17

BENIGNI Giuseppe

Colgo l’occasione dell’approvazione odierna dei rendiconti consuntivi di IReF e poi del bilancio

preventivo per dire che, a mio modo di vedere, rispetto a questi istituti, c’è bisogno - l’ho già detto in

prima Commissione - di un approfondimento. Non sempre infatti siamo in grado di esprimere nel me-

rito del funzionamento di questi Istituti, sia come organizzazione interna sia nel tipo di attività che

svolgono, una valutazione precisa ed approfondita.

Quello che mi sembra di rilevare è questo: che in questi Istituti ci sia in genere un forte ricorso ad

assunzioni precarie, e che non sempre si esegue una selezione che dovrebbe essere una selezione che

garantisce oggettività essendo Istituti totalmente pubblici, e si dovrebbero selezionare i migliori. Dopo

l’assunzione precaria, vi è la necessità di stabilizzare giustamente, questi lavoratori che chiedono una

stabilizzazione dei loro posti, ma questo crea una catena - come capite - non virtuosa. Sarebbe invece

utile che si assumesse, quando serve, a tempo indeterminato, attraverso i concorsi che garantiscono -

come dicevo prima - l’oggettività delle assunzioni.

Anche rispetto all’attività di corsi, almeno per quanto mi è possibile verificare, a spizzichi e bocco-

ni, non sempre questi corsi sono all’altezza dell’aspettativa di coloro che li frequentano. Dovrebbero

essere corsi che garantiscono alta professionalità, in alcuni casi avviene in altri casi sono corsi invece

che, a giudizio di coloro che vi partecipano, servono solo a giustificare il fatto che si paghino poi que-

sti corsi all’Ente che li gestisce.

La mia richiesta è che su questi Enti ci sia un approfondimento. Io ritengo che il luogo dove si pos-

sa approfondire un confronto serio sia la Commissione I in particolare, ritengo che il Consiglio non sia

il luogo adatto. Detto questo, dichiaro appunto la nostra astensione su questo bilancio e ci asterremo

anche sul bilancio di previsione.

Votazione

PRESIDENTE

Non ci sono altri iscritti a parlare, pertanto pongo in votazione, per alzata di mano, la proposta di

atto amministrativo n. 163.




&A 13003

Proposta di atto amministrativo n. 164 “Bilancio consuntivo 2006 dell’Agenzia regionale per la

protezione dell’ambiente della Lombardia (ARPA)”.


Dibattito



18

PRESIDENTE


missione consiliare. La parola al Relatore, Consigliere Peroni.

PERONI Margherita

Innanzitutto voglio dire al Collega Benigni che l’approfondimento da lui richiesto, nell’intervento

sul precedente provvedimento, è condiviso, la Commissione prima lo ha già iniziato a fare per alcuni

Enti - come l’ARPA e l’Agenzia per il Lavoro. Con lo stesso metodo, e quindi anche con la stessa fi-

nalità, credo che si possa certamente procedere.

Per quanto riguarda questo atto amministrativo ricordo al Consiglio soltanto due dati: lo stato pa-

trimoniale, che registra un totale attivo di 43 milioni 753 mila 293, e un totale passivo di 28 milioni

0,24 mila 352. Ricordo anche la gestione finanziaria del secondo dato: un fondo cassa al 31 dicembre

2006 di 14 milioni 600 mila 349 e un avanzo netto di amministrazione che al 31 dicembre 2006 regi-

stra 8 milioni 681 mila 126.

Per quanto riguarda questo bilancio, vale anche per gli altri Enti, voglio ricordare che il collegato

2006, cioè la legge regionale 19/2005, ha posto dei vincoli per quanto riguarda le spese, per consumi

intermedi e per oneri che riguardano il personale. Inoltre, la legge nazionale, la Finanziaria 266/2005,

ha stabilito che le Amministrazioni regionali concorrano alla realizzazione degli obiettivi di finanza

pubblica, adottando tutte le misure necessarie a garantire che le spese per il personale non superino,

per gli anni 2006, 2007, 2008, quanto veniva registrato nel 2004, diminuito dell’un per cento. Al Con-

siglio regionale posso dire che questo bilancio ha rispettato tali vincoli.

Votazione

PRESIDENTE

Non ho altri iscritti a parlare.





&A 13003

Proposta di atto amministrativo n. 171 “Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2008

dell’Istituto regionale lombardo di formazione per l’Amministrazione pubblica - IReF”.




19

Dibattito

PRESIDENTE

E’ aperto il dibattito sulla proposta di atto amministrativo n. 171, licenziata dalla I Commissione

consiliare.

La parola al Relatore, Consigliere Cecchetti.

CECCHETTI Fabrizio

Con il provvedimento in discussione si prende in esame il bilancio di previsione per l’esercizio fi-

nanziario 2008 dell’IReF. Dalla disamina dei dati contabili si evince che il bilancio di competenza per

l’esercizio in esame pareggia a circa 15 milioni 600 mila euro; quanto al residuo, dalla documentazio-

ne contabile emerge che la previsione dei residui attivi si aggira intorno ai 2 milioni e 700 mila euro

mentre la previsione dei residui passivi è pari a circa 2 milioni e mezzo di euro.

Si ritiene utile evidenziare che l’IReF, per conto del Consiglio regionale, nell’anno 2007, ha svolto

interventi formativi progettati e realizzati per il personale del Consiglio regionale, riconducibili a due

tipologie: la prima, i corsi di aggiornamento giuridico-amministrativo; la seconda, i corsi di formazio-

ne finalizzati al miglioramento di alcuni comportamenti organizzativi. Infine si segnala come, per

l’anno considerato, il volume di attività svolto per Giunta e Consiglio è di circa un milione e mezzo di

euro. Quindi chiedo l’approvazione di questa proposta di atto amministrativo.

Votazione

PRESIDENTE

Immagino che il Presidente Benigni si rifaccia all’intervento omnicomprensivo che ha appena svol-

to, non ci sono dichiarazioni di voto. Pongo in votazione, per alzata di mano, la proposta di atto ammi-

nistrativo n. 171.




&A 13003

Proposta di atto amministrativo n. 172 “Bilancio di previsione 2008 e bilancio di previsione plu-

riennale 2008-2010 dell’ERSAF - Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste”.




20

Dibattito

PRESIDENTE



Il Consigliere Peroni, Vice Presidente della I Commissione consiliare, relaziona in sostituzione del

Consigliere Valentini Puccitelli, momentaneamente assente. Prego, ne ha facoltà.

PERONI Margherita

Con il provvedimento oggi in discussione, si prende in esame la delibera 1/23 del 19 dicembre

2007 con la quale il Collegio Commissariale dell’ERSAF approva il bilancio di previsione per

l’esercizio finanziario 2008 e il bilancio pluriennale 2008-2010. Quest’ultimo prende le mosse da

quello dell’esercizio 2008, con un incremento, per l’anno 2009, dello 0,4 per cento e per il 2010 dello

0,6 per cento.

Dalla disamina dei documenti contabili si evince come le previsioni del bilancio di competenza pa-

reggino dal lato delle entrate e delle uscite in 26 milioni e 545 mila 450. Non leggo al Consiglio i dati

che non riuscirebbero neppure a ricordare dopo pochi minuti; si rileva che le strutture della Giunta re-

gionale competenti per materia, sulla coerenza tra la programmazione regionale e il bilancio di previ-

sione 2008 rilevano la necessità di adeguare la previsione del capitolo di entrata 312, del bilancio ER-

SAF, in quanto non risulta confermato il finanziamento di alcuni progetti per l’importo complessivo di

81 mila e 700 euro. Viene inoltre rilevato che l’Ente ha iscritto, sui capitoli 309 e 312, tra le entrate

correnti, trasferimenti regionali in conto capitale e, conseguentemente, occorre che l’Ente, con il pros-

simo provvedimento di variazione, adegui le corrispondenti poste in entrata.

Votazione

PRESIDENTE

Non ci sono iscritti a parlare.







21

Annunzio di interrogazioni, di interpellanze e di mozioni

PRESIDENTE

Comunico le interrogazioni, le interpellanze e le mozioni pervenute in questi giorni alla Presidenza.

Interrogazioni:

n. 1136, in data 7 maggio 2008, a firma del Consigliere Zamponi, concernente l’incarico di sotto-

segretario per i rapporti con gli Stati dell’Unione Europea affidato all’Avv. Claudio Morpugo, sue pre-

cedenti consulenze con relativi corrispettivi e richiesta dell’elenco dei decreti del Presidente della

Giunta di assegnazione di incarichi;

n. 1137, in data 7 maggio 2008, a firma del Consigliere Zamponi, concernente lo stato delle opere

sulla linea ferroviaria regionale Milano-Bovisa-Seveso-Asso secondo quanto stabilito dall’ODG n.

932 approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 20 dicembre 2006 (reiterazione delle ITR n.

1090 e ITR n. 1131);

n. 1138, in data 7 maggio 2008, a firma del Consiglio Zamponi, concernente la presunta delega

dell’Assessore Ponzoni della gestione delle relazioni politico-istituzionali con il territorio per la costi-

tuzione della Provincia di Monza e Brianza. (reiterazione delle ITR n. 1116 e ITR n. 1126);

n. 2300, in data 28 aprile 2008, a firma del Consigliere Belotti, concernente l’aumento del canone

ERP a soggetti ultraottantenni con pensione di guerra (viene richiesta risposta scritta);

n. 2302, in data 5 maggio 2008, a firma del Consigliere Agostinelli, concernente la chiusura dello

stabilimento Sogefi Filtration di Mantova (viene richiesta risposta scritta);

n. 2303, in data 6 maggio 2008, a firma dei Consiglieri Agostinelli, Saponaro e Benigni, concer-

nente la realizzazione del nuovo ospedale di Piario appaltata alle imprese CO.GI. SpA di Firenze e Sa-

trel SpA di Prato (viene richiesta risposta scritta);

n. 2304, in data 6 maggio 2008, a firma del Consigliere Saponaro, concernente l’istituzione presso

Finlombarda del “Fondo Socio-Sanitario” (DGR VIII/04680 del 9 maggio 2007) (viene richiesta ri-

sposta scritta);

n. 2305, in data 7 maggio 2008, a firma del Consigliere Zamponi, concernente i ritardi nella realiz-

zazione della metrotranvia (tratto Milano-Cinisello Balsamo) (reiterazione delle ITR n. 2145 e ITR n.

2286) (viene richiesta risposta scritta);

n. 2306, in data 8 maggio 2008, a firma dei Consiglieri Prina e Fabrizio, concernente i dati emersi

nell’inchiesta televisiva trasmessa da Italia 1 circa la cattiva qualità dell’aria nella metropolitana mila-

nese (viene richiesta risposta scritta);

n. 2307, in data 13 maggio 2008, a firma del Consigliere Cipriano, concernente i casi denunciati

dagli Spedali Riuniti di Bergamo e dal Bolognini di Seriate di donne straniere incinte recatesi al pronto

soccorso dopo assunzione del farmaco Cytotec. Promozione di una campagna informativa sugli anti-

concezionali e sulla assunzione di medicinali (viene richiesta risposta scritta).

Interpellanze:

n. 4065, in data 28 aprile 2008, a firma del Consigliere Zamponi, concernente l’assenza di ambula-



22

tori sanitari nelle frazioni di Cerchiate e Cerchiarello del Comune di Pero;

n. 4066, in data 28 aprile 2008, a firma del Consigliere Zamponi, concernente le problematiche

emerse dall’applicazione dell’art. 64 della lr 12/2005 (Legge per il governo del territorio) in alcuni

comuni lombardi;

n. 4067, in data 7 maggio 2008, a firma del Consigliere Zamponi, concernente l’attività di estrazio-

ne non autorizzata di sabbia e ghiaia nel bacino del Po;

n. 4068, in data 7 maggio 2008, a firma del Consigliere Zamponi, concernente la cessione di Avio-

nor Srl e le procedure e i criteri per l’individuazione della società aggiudicataria (reiterazione della

ITL n. 4064);

n. 4069, in data 12 maggio 2008, a firma dei Consiglieri Muhlbauer, Agostinelli, Squassina Osval-

do, concernente i lavori avviati dalla Società Italferr per il raddoppio della linea ferroviaria Milano-

Mortara, nel tratto Milano S. Cristoforo-Gaggiano, in violazione della procedura definita con D.M.

Via del 3 settembre 2002;

n. 5131, in data 24 aprile 2008, a firma dei Consiglieri Oriani, Valmaggi, Fabrizio, Porcari e Gaffu-

ri, concernente la piena applicazione della lr 7/2008 (riordino della normativa sugli orari di apertura e

sui turni di servizio delle farmacie della Regione Lombardia) (viene richiesta risposta scritta);

n. 5132, in data 6 maggio 2008, a firma del Consigliere Fatuzzo, concernente gli aumenti dei cano-

ni di locazione di alloggi ERP, introdotti dalla lr n. 27 dell’8 novembre 2007 (viene richiesta risposta

scritta).

Mozioni:

n. 0230, in data 28 aprile 2008, a firma del Consigliere Ferretto Clementi, concernente azioni a li-

vello nazionale atte a contrastare la violenza sulle donne;

n. 0231, in data 14 maggio 2008, a firma dei Consiglieri Peroni, Raimondi, Maiolo, Giammario,

Zuffada, Sala, Saffioti, Bordoni, Bonetti Baroggi, Boscagli e Dalmasso, concernente l’esclusione della

Provincia di Brescia dalla zona di restrizione dovuta alla presenza di un virus in un’azienda di bovini

in provincia di Verona.

(I relativi testi sono riportati in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna)

PRESIDENTE

Come da richiesta dei Capigruppo, non si procederà alla trattazione dei successivi punti all’ordine

del giorno. Ricordo che il Consiglio sarà convocato a domicilio.

Dichiaro chiusa la seduta.

(La seduta termina alle ore 12.10)



23

ALLEGATI

Interrogazioni annunziate

«Il sottoscritto Consigliere regionale

premesso che in data 4 novembre 2007, 20 dicembre 2007 e 4 marzo 2008 venivano presentate al

Servizio Segreteria dell’Assemblea del Consiglio regionale della Lombardia interrogazioni urgenti del

sottoscritto Consigliere regionale (ITR 1110), (ITR 1112) e (ITR (1128) rivolte personalmente al Pre-

sidente della Giunta della Regione Lombardia;

verificato che tali interrogazioni urgenti venivano assoggettate alla pubblicità di cui all’articolo 86

del Regolamento interno del Consiglio regionale della Lombardia;

constatato che l’art. 88 del Regolamento interno del Consiglio regionale della Lombardia così reci-

ta: “Il consigliere può presentare interrogazioni urgenti. La Giunta se non è in grado di rispondere im-

mediatamente, ne spiega le ragioni; in tal caso la risposta si intende sempre orale e viene data nella se-

duta di Consiglio immediatamente successiva”;

appurato che ad oggi tali interrogazioni sono ancora senza risposta

reitera nuovamente le precedenti interrogazioni urgenti ed interroga nuovamente il Presidente della

Giunta della Regione Lombardia Roberto Formigoni per conoscere:

1. gli incarichi di consulenza già affidati in precedenza all’Avv. Morpurgo;

2. gli estremi di ciascun decreto/i di attribuzione di incarico/incarichi allo stesso conferiti e

l’indicazione del corrispettivo;

3. l’elenco di tutti i decreti emanati dal Presidente della Giunta della Regione, dall’inizio della le-

gislatura ad oggi, aventi ad oggetto l’assegnazione e/o la variazione di incarichi e la relativa retribu-

zione».

(1136) Zamponi


premesso che in data 3 maggio 2007 e 4 marzo 2008 venivano presentate al Servizio Segreteria

dell’Assemblea del Consiglio regionale della Lombardia interrogazioni urgenti del sottoscritto Consi-

gliere regionale, (ITR 1090) e (ITR 1131) rivolte alla Giunta della Regione Lombardia ed

all’Assessore competente;







appurato che ad oggi tali interrogazioni sono ancora senza risposta;

reitera nuovamente le precedenti interrogazioni urgenti ed interroga nuovamente la Giunta della

Regione Lombardia e l’Assessore competente per sapere:

1. se quanto statuito nell’ODG n. 932, approvato nella seduta di Consiglio regionale del 20 di-

cembre 2006 sia stato ottemperato e più in generale quale sia ad oggi l’attuale stato delle cose;

2. quali siano, in caso di risposta negativa al precedente quesito, gli impedimenti ostenti e di che



24

natura essi siano;

3. quali siano i provvedimenti e le azioni che la Giunta regionale e in particolare l’Assessore

compente intendano adottare ed intraprendere a fronte della decisione assunta dal Consiglio regionale

sull’ODG sopramenzionato».

(1137) Zamponi


premesso che in data 23 gennaio 2008 e 4 marzo 2008 venivano presentate al Servizio Segreteria

dell’Assemblea del Consiglio regionale della Lombardia interrogazioni urgenti del sottoscritto Consi-

gliere regionale, (ITR 1116) e (ITR 1126) rivolte al Presidente della Giunta della Regione Lombardia

ed all’Assessore competente;







appurato che ad oggi tali interrogazioni sono ancora senza risposta;

reitera nuovamente le precedenti interrogazioni urgenti ed interroga nuovamente il Presidente della

Giunta della Regione Lombardia Roberto Formigoni e l’Assessore con delega alla costituzione della

Provincia di Monza e Brianza Massimo Ponzoni per conoscere attraverso opportuna relazione da illu-

strare in Consiglio regionale:

1. quanto sino ad ora è stato fatto;

2. quali azioni e provvedimenti saranno a riguardo prossimamente intrapresi e predisposti».

(1138) Zamponi

«Premesso che:

- con la lr 27, dell’8 novembre 2007 “Criteri generali per la determinazione dei canoni per

l’edilizia residenziale pubblica e norme sulla valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio di edi-

lizia residenziale pubblica” si è provveduto alla riforma dei criteri per la determinazione dei canoni di

locazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (ERP);

- con la sopra citata lr si è stabilito che il canone di locazione sopportabile venga determinato

come percentuale del valore locativo dell’immobile e che tale incidenza percentuale sia commisurata

alla situazione economica (denominata ISEE-ERP come definita dal r.r. 1/2004) della famiglia asse-

gnataria;

- il RR 10 febbraio 2004 n. 1 “Criteri generali per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di

edilizia residenziale pubblica” per la valutazione della situazione economica del nucleo familiare, ai

fini dell’assegnazione e gestione degli alloggi di ERP, stabilisce come indicatore quanto previsto dal

decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 109 (Definizioni di criteri unificati di valutazione della situazione

economica dei soggetti che richiedono prestazioni agevolate, a norma dell’articolo 59, comma 51, del-

la L. 27 dicembre 1997. n. 449) che all’art. 2 “Criteri per la determinazione dell’indicatore della situa-

zione economica equivalente” prevede che la situazione economica venga definita dalla somma dei

redditi;



25

considerato che la legge 261, del 8 agosto 1991 “Norme concernenti misura e disciplina dei tratta-

menti pensionistici di guerra” all’art. 5 “Natura risarcitoria dei trattamenti pensionistici di guerre” pre-

vede espressamente che “Le somme corrisposte a titolo di pensione, assegno o indennità di cui al pre-

sente decreto, per la loro natura risarcitoria, non costituiscono reddito. Tali somme, pertanto, irrilevan-

ti ai fini fiscali, previdenziali, sanitari ed assistenziali ed in nessun caso possono essere computate, a

carico dei soggetti che le percepiscono e del loro nucleo familiare, nel reddito richiesto per la corre-

sponsione di altri trattamenti pensionistici, per la concessione di esoneri ovvero di benefici economici

e assistenziali”;

preso atto che:

- a 63 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, le pensioni di guerra ancora in essere sono

in numero molto ridotto, quindi con un esborso finanziario per l’amministrazione pubblica piuttosto

limitato;

- le pensioni di guerra interessano cittadini ormai ultraottantenni, quindi una fascia molto debole

della società lombarda;

- l’eventuale aumento del canone erp a soggetti ultraottantenni, a seguito della considerazione

della pensione di guerra, rappresenta un pesante aggravio sulla propria condizione sociale.

Il sottoscritto consigliere regionale chiede:

di valutare una modifica alla lr 27 dell’8 novembre 2007 eliminando nel computo dei redditi, ai fini

dell’assegnazione e gestione degli alloggi di Erp, i trattamenti pensionistici di guerra cosi come previ-

sto dalla legge 261, dell’8 agosto 1991».

(2300) Belotti


appreso che da notizie di stampa della decisione della società SOGEFI Filtration SpA di chiudere

lo stabilimento di Mantova avviando la procedura di licenziamento collettivo con la messa in mobilità

di 230 dipendenti;

considerato che questo atto incomprensibile e ingiustificato è avvenuto in modo imprevisto mentre

le parti erano impegnate in un percorso di normali relazioni sindacali con l’attenzione su un processo

di ristrutturazione aziendale che stava cercando di realizzare un nuovo e stabile equilibrio industriale

per il sito;

tenuto conto che tale decisione risulta ancor più incomprensibile alla luce delle risultanze economi-

che dell’esercizio 2007 che sono state per il Gruppo Sogefi ampiamente positive, con un significativo

incremento dei ricavi ed il miglioramento della redditività rispetto all’esercizio precedente.

In particolare si segnala che i ricavi dalle vendite sono aumentati da 1,018 miliardi di € del 2006 a

1.071 del 2007 (con un aumento del 5,2%); l’utile operativo è aumentato da 83 milioni di € a 89,8 mi-

lioni di €; l’utile netto é aumentato del 2,8% passando da 50,7 a 52,2 milioni di €.

Oltre ai dati economici, anche i dati industriali e commerciali sono stati presentati in positivo:

- la dinamica delle vendite è stata favorevole sia per la divisione Componenti per Sospensioni

(+6,7%) sia per la divisione Filtrazione (+4%);

- la dinamica delle vendite è stata positiva in tutti i principali mercati ad eccezione della Francia.

In particolare vanno evidenziati i progressi delle vendite in Mercosur, Germania e Cina.

Si tratta, quindi, di una azienda in salute, che realizza profitti e migliora i propri risultati economici

e commerciali.

Considerato che la decisione di aprire il procedimento di licenziamento collettivo si configura co-



26

me una decisione autoritaria che cancella ogni spazio di confronto ed esclude in via unilaterale ogni

margine di trattativa e di soluzione;

rilevato che si tratta di una decisone che contrasta con il dettato della Legge 23 luglio 1991, n. 223,

norme in materia di integrazione salariale e di eccedenze di personale, articoli 4 e 24;

tali disposizioni normative prevedono che le imprese che intendano esercitare tale facoltà sono te-

nute a darne comunicazione preventiva per iscritto alle rappresentanze sindacali aziendali indicando i

dei motivi che determinano la situazione di eccedenza; i motivi tecnici, organizzativi o produttivi, per i

quali si ritiene di non poter adottare misure idonee a porre rimedio alla predetta situazione ed evitare,

in tutto o in parte, la dichiarazione di mobilità; (…) i tempi di attuazione del programma di mobilità; le

eventuali misure programmate per fronteggiare le conseguenze sul piano sociale della attuazione del

programma medesimo;

tutto ciò premesso e considerato si interroga la Giunta regionale per conoscere:

- come intende intervenire il competente Assessorato al fine di indurre la società SOGEFI Filtra-

tion SpA a ritirare la procedura di licenziamento collettivo per i 230 dipendenti attualmente in

forza presso la ditta stessa;

- come intende attivare la propria competente struttura regionale al fine di affrontare immedia-

tamente questa situazione di crisi industriale e di grave irresponsabilità dei dovuti obblighi so-

ciali che fanno carico anche all’impresa».

(2302) Agostinelli

«I sottoscritti consiglieri regionali

premesso che:

- la Regione Lombardia con dgr n. 31348 del 29 settembre 1997 ha approvato la II fase del pro-

gramma regionale degli investimenti per la realizzazione degli Ospedali e altre strutture in cui rientra-

va il progetto riguardante l’unificazione degli ospedali di Piano e Clusone;

- nel luglio 2002 l’Azienda Ospedaliera Bolognini di Seriate assegnava all’Associazione tempo-

ranea di imprese costituita da COGI SpA di Firenze e Satrel SpA di Prato l’appalto per la realizzazio-

ne del nuovo ospedale di Piano;

- nella gestione dei cantieri si sarebbero manifestati problemi di diversa natura, in particolare per

ciò che concerne la regolarità ed il trattamento dei lavoratori, e che agli stessi lavoratori parrebbe non

esser stati corrisposti i salari per mesi;

- il 13 aprile 2005 il tribunale di Firenze dichiarava il fallimento della impresa COGI SpA in se-

guito al quale l’azienda Ospedaliera Bolognini di Seriate firmava un nuovo contratto d’appalto con

l’impresa Satrel SpA per la parte dei lavori ancora residui;

premesso inoltre che:

- sia la COGI SpA che la Satrel SpA sono state attestate da una SOA che il 15 settembre 2005 è

stata sospesa dall’Autorità di vigilanza sui lavori pubblici;

- all’interno del cantiere ha lavorato un’impresa con contratto di subappalto con COGI mai auto-

rizzata dall’Azienda Ospedaliera Bolognini di Seriate;

- da notizie di stampa risulterebbe che l’amministratore della COGI SpA, Giuseppe Coccimiglio,

sia stato arrestato per bancarotta fraudolenta e per aver presentato allo sconto delle banche false fatture

di avanzamento dei lavori;

considerato che:

- l’azienda ospedaliera, come committente, ha responsabilità diretta e solidale nei confronti dei



27

lavoratori oltre ad una responsabilità di vigilanza e controllo che parrebbe non essere stata effettuata;

- i lavori per l’ospedale di Piano, il cui completamento era previsto per il 2006, non sono stati

ancora conclusi;

chiedono al Presidente e alla Giunta regionale:

1. se l’azienda ospedaliera abbia riscontrato fatturazioni “anomale” da parte della COGI SpA e se

abbia avuto qualche richiesta di chiarimento da parte della Procura di Firenze e/o dalla Guardia

di Finanza e, in caso di risposta positiva, se intende relazionare e fornire ai consiglieri interro-

ganti copia della corrispondenza e della documentazione completa di allegati;

2. una relazione dettagliata in merito ai lavori dell’ospedale di Piano e, in particolare, sugli appal-

ti COGI SpA e Satrel SpA con precisazione dei lavori effettuati, dei pagamenti effettuati, dei

contratti alla ATI COGI SpA - Satrel SpA e Satrel SpA e delle eventuali perizie suppletive e di

variante fatte sul progetto originano».

(2303) Agostinelli - Saponaro - Benigni

«Il sottoscritto Consigliere

a conoscenza che:

la Regione, con delibera n. VIII/004680 del 9 maggio 2007 ha istituito presso Finlombarda un fon-

do denominato “Fondo socio-sanitario” destinato al pagamento di fornitori sia pubblici che privati del-

le aziende sanitarie ed ospedaliere regionali e delle fondazioni IRCCS al fine di ridurre i tempi medi di

pagamento dei fornitori e contenere l’esposizione debitoria delle aziende;

a conoscenza inoltre che:

la Delibera ha stabilito che la gestione del fondo sia affidata a Finlombarda quale struttura di rife-

rimento per l’assistenza alle politiche regionali per la sanità ed il welfare in qualità di promotore, co-

ordinatore, consulente qualificato ed attuatore degli interventi programmati. Finlombarda gestisce il

Fondo quale mandataria senza rappresentanza, agisce in nome proprio e per conto della Regione con

obbligo di rendiconto;

visto che:

si è convenuto che nell’ottica del perseguimento della massimizzazione dell’efficenza nella gestio-

ne dell’esposizione debitoria delle aziende, dovranno essere concordate proposte di soluzioni organiz-

zativo-gestionali che prevedano anche il pagamento diretto dei fornitori da parte di Finlombarda e la

possibilità di anticipazione finanziaria da parte della stessa società;

interroga la Giunta e l’Assessore competente per sapere se:

- per l’erogazione di un servizio in tutto assimilabile a quello di tesoreria non è necessaria una

gara d’appalto?

- questo sistema quali costi avrà, non solo per AO ma anche per Regione Lombardia?

- come si configura il debito verso fornitori in caso di inadempienza o ritardato pagamento da

parte di Finlombarda?».

(2304) Saponaro


premesso che in data 18 dicembre 2006 e 4 marzo 2008 venivano presentate al Servizio Segreteria

dell’Assemblea del Consiglio regionale della Lombardia interrogazioni con risposta scritta del sotto-



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scritto Consigliere regionale, (ITR 2145) e (ITR 2286) rivolte alla Giunta della Regione Lombardia ed

all’Assessore competente;

verificato che tali interrogazioni venivano assoggettate alla pubblicità di cui all’articolo 86 del Re-

golamento interno del Consiglio regionale della Lombardia;

constatato che ad oggi tali interrogazioni sono ancora senza risposta:

reitera nuovamente le precedenti interrogazioni con risposta scritta ed interroga nuovamente la

Giunta della Regione Lombardia e l’Assessore competente per sapere:

1. quali azioni e provvedimenti intenda intraprendere per ottemperare alla copertura finanziaria di

spettanza della Regione Lombardia;

2. quali azioni e provvedimenti intenda intraprendere per favorire una forte accelerazione dei la-

vori che porti ad una celere conclusione dell’opera;

3. quali azioni e provvedimenti intenda intraprendere per evitare il collasso delle attività commer-

ciali presenti nelle aree interessate dai cantieri e già fortemente compromesse;

4. quali azioni e provvedimenti intenda intraprendere nei confronti dei responsabili dei ritardi».

(2305) Zamponi

«Visto che in data 5 maggio 2008 in una trasmissione televisiva di Italia 1 è stata presentata

un’inchiesta sulla cattiva qualità dell’aria nella metropolitana milanese;

considerato che l’inchiesta è stata condotta eseguendo rilevazioni su 26 punti diversi della metropo-

litana: sulla superficie, in prossimità della biglietteria e dentro i treni;

constatato che le tutte le rilevazioni hanno fatto emergere una situazione disastrosa, con una qualità

dell’aria dentro i convogli molto inquinata con valori di polveri sottili al di sopra della soglia del limite

di legge di 40 mg (microgrammi);

visto che la tratta Cadorna-Loreto è risultata la più inquinata con una concentrazione di inquinanti

che raggiunge il picco record di 400 mg;

si interrogano il Presidente della Giunta regionale, l’Assessore all’Ambiente e l’Assessore ai Tra-

sporti per sapere:

- se non si ritiene opportuno verificare i dati dell’inchiesta televisiva sollecitando il Comune di

Milano e l’Azienda Trasporti Milanesi - ATM, affinché facciano subito chiarezza e confermino

l’avvenuta adozione delle idonee misure volte a garantire una migliore qualità dell’aria nella

metropolitana milanese a vantaggio dei milioni di utenti che la usano abitualmente;

- se non si ritiene necessario sollecitare l’installazione nei convogli dei necessari filtri di depura-

zione dell’aria, congiuntamente agli impianti di condizionamento, senza attendere l’Expo in-

ternazionale del 2015 sull’Alimentazione;

- quale misure promuoverebbe la Giunta regionale in caso di una non auspicata conferma dei da-

ti dell’inchiesta televisiva che vanificherebbe la buona azione dei tanti utenti della metropolita-

na che utilizzano i mezzi pubblici, rinunciando all’utilizzo della propria vettura privata e spe-

rando cosi di contribuire alla lotta all’inquinamento (ma inconsapevolmente finendo con il re-

spirare aria molto inquinata)».

(2306) Prina - Fabrizio

«Premesso che sono stati segnalati e denunciati dagli Spedali Riuniti di Bergamo e dal Bolognini di



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Seriate, casi di donne incinte che hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso,

perché in preda a forti dolori e a stati emorragici, dopo l’assunzione di un farmaco antiulcera: il Cyto-

tec. La reazione del suddetto farmaco - in vendita nelle nostre farmacie fino al 2006 senza ricetta ed

ora reperibile anche on line - preso anche in modeste quantità da donne incinte, può procurare un abor-

to, ma può mettere anche a rischio la vita di queste persone che decidono di assumerlo. Il principio at-

tivo è infatti il misoprostolo, che è anche alla base della pillola RU 486, ancora non disponibile presso

i nostri ospedali. I casi denunciati riguardano per la maggior parte donne straniere, che non possono ri-

correre alle cure sanitarie, perché prive di permesso di soggiorno, quindi con la paura di espulsione e

non tutelate dal sistema sanitario;

considerato che ancora una volta sono le donne a pagare il prezzo della mala gestione sanitaria: si

ricorre a un farmaco improprio, senza controlli, mentre non si autorizza la sperimentazione controllata,

in ospedale, della pillola RU486;

preso atto che manca nella nostra Regione una seria politica di prevenzione e di tutela della perso-

na. Drammatica la situazione dei consultori pubblici: contratti precari, risorse al lumicino, incuria delle

Amministrazioni competenti;

si chiede all’Assessore Bresciani:

- una relazione sui fatti esposti in premessa;

- di predisporre una campagna informativa rivolta in particolare alle donne straniere per la cono-

scenza degli anticoncezionali ed anche relativamente ai fattori di rischio collegati in generale

all’assunzione impropria di medicinali».

(2307) Cipriano

Interpellanze annunziate


premesso che da diversi anni le frazioni di Cerchiate e Cerchiarello del Comune di Pero (MI) sono

prive di ambulatori sanitari;

considerato che è da diversi anni che gli abitanti delle suddette frazioni circa 3500, avvertono

l’esigenza di avvalersi di un ambulatorio sanitario e si sono mobilitati per predisporre molteplici azioni

attuate allo scopo di sensibilizzare e coinvolgere le Pubbliche Istituzioni e provocare in queste ultime

un interessamento che non sia solo di facciata bensì un fattivo intervento (l’ultima in ordine di tempo è

stata una petizione che nel giro di solo pochi giorni ha raccolto più di 270 firme);

considerato che fino a non molti anni or sono nel Comune di Pero vi erano due ambulatori di cui

uno a servizio delle frazioni di Cerchiate e Cerchiarello mentre oggi quest’ultimo è stato chiuso e

l’altro è stato oggetto nel corso degli anni di un graduale depotenziamento dei servizi;

valutato che gli abitanti delle due frazioni sarebbero anche disponibili all’ipotesi di poter avvalersi

almeno un giorno alla settimana del servizio ambulatoriale di pediatria - geriatria - prelievi venosi e

misurazione della pressione, ritenendo tale proposta un giusto punto d’incontro tra l’esigenza di equi-

librio di bilancio e l’esigenza dei cittadini delle frazioni sintetizzabile in una maggiore presenza di ser-

vizi ambulatoriali sul territorio;

interpella il Presidente della Giunta della Regione Lombardia Roberto Formigoni e l’Assessore re-

gionale alla Sanità Luciano Bresciani per conoscere:

1. quali azioni intendano intraprendere per risolvere definitivamente le problematico».

(4065) Zamponi



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premesso che l’articolo 64, secondo comma, della legge regionale n. 12 del 2005 (legge per il go-

verno del territorio) statuisce che il recupero a fini abitativi dei sottotetti esistenti “è ammesso anche in

deroga ai limiti ed alle prescrizioni degli strumenti di pianificazione comunale”;

premesso che in data 16 aprile 2008 il quotidiano “L’Eco di Bergamo” ha dedicato due articoli re-

lativi alla preoccupante situazione che da alcuni mesi si è venuta a creare nella città bergamasca che

vede numerose ristrutturazioni di sottotetti sono state bloccate causa evidente conflitto gerarchico tra

norme giuridiche rappresentate nella fattispecie dalla sopra menzionata legge regionale, da quella na-

zionale ed infine dal regolamento edilizio comunale;

premesso che se da un lato vi sono ristrutturazioni che pur non rispettando i parametri richiesti dal

regolamento edilizio comunale avrebbero comunque ottenuto l’autorizzazione in virtù proprio del so-

pra citato articolo 64 che, come già detto, relativamente alla costruzione di sottotetti permette di poter

derogare ai regolamenti comunali, dall’altro vi sono invece ordinanze di giudici e sentenze di tribunale

(queste ultime emanate in seguito alla proposizione di ricorsi contro le predette ordinanze) che attri-

buirebbero al regolamento comunale il peso di norma civilistica sancendo quindi la non derogabilità

allo stesso da parte della legge regionale e rendendo in tal modo prive di effetto le relative autorizza-

zioni rilasciate in deroga;

considerato che la situazione sopra descritta potrebbe potenzialmente favorire l’instaurazione in-

numerevoli cause civili aventi ad oggetto diritti già acquisiti da parte di tutti coloro che resisi conto di

abitare vicino ad un sottotetto rialzato in base alle deroghe della stessa legge regionale decidessero di

impugnare in tribunale le autorizzazioni sui sottotetti rilasciate dal Comune;

considerato che l’estensione di tale fenomeno si sviluppa su scala regionale dal momento che ana-

loghe situazioni si registrano in numerosissimi altri comuni della Lombardia;

interpella il Presidente della Giunta della Regione Lombardia Roberto Formigoni e l’Assessore re-

gionale al Territorio Davide Boni per conoscere:

1. quali azioni intendano intraprendere per risolvere definitivamente le problematiche sopra e-

nunciate causate dall’infelice dettame dell’art. 64 della legge regionale n. 12 del 2005 (legge

per il governo del territorio);

2. se non intendano prendere in considerazione l’ipotesi di procedere all’apporto di opportune

modifiche».

(4066) Zamponi


premesso che in data 28 marzo 2008 veniva presentata al Servizio Segreteria dell’Assemblea del

Consiglio regionale della Lombardia interpellanza urgente del sottoscritto Consigliere regionale, (ITL

4063) rivolta al Presidente della Giunta della Regione Lombardia ed all’Assessore competente;

verificato che tale interpellanza urgente veniva assoggettata alla pubblicità di cui all’articolo 86 del

Regolamento interno del Consiglio regionale della Lombardia;


ta: “Il consigliere può presentare interpellanze urgenti. La Giunta se non è in grado di rispondere im-



appurato che ad oggi tale interpellanza è ancora senza risposta;

reitera nuovamente la precedente interpellanza ed interpella nuovamente il Presidente della Giunta

della Regione Lombardia Roberto Formigoni e l’Assessore regionale al Territorio e Urbanistica Davi-



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de Boni per sapere:

1. quali azioni e interventi abbiano già intrapreso e posto in essere per far fronte alla situazione

sopra descritta;

2. in caso di risposta negativa al punto 1, quali misure e provvedimenti intendono programmare e

predisporre;

3. se alla luce delle sopra esposte considerazioni, non ritengano opportuno che Regione Lombar-

dia segua, l’esempio della Regione Emilia Romagna sia attraverso l’adozione e la messa in atto

di analoghe iniziative nell’ambito della zona territoriale di propria competenza sia attraverso

l’adeguamento della propria normativa a quella già vigente in Emilia Romagna».

(4067) Zamponi


premesso che in data 22 aprile 2008 veniva presentata al Servizio Segreteria dell’Assemblea del

Consiglio regionale della Lombardia interpellanza urgente del sottoscritto Consigliere regionale, (ITL

4064) rivolta al Presidente della Giunta della Regione Lombardia ed all’Assessore competente;

verificato che tale interpellanza urgente veniva assoggettata alla pubblicità di cui all’articolo 86 del

Regolamento interno del Consiglio regionale della Lombardia;


ta: “Il consigliere può presentare interpellanze urgenti. La Giunta se non è in grado di rispondere im-



appurato che ad oggi tale interpellanza è ancora senza risposta;

reitera nuovamente la precedente interpellanza urgente ed interpella nuovamente il Presidente della

Giunta della Regione Lombardia Roberto Formigoni e l’Assessore regionale alla Sanità Luciano Bre-

sciani per conoscere:

1. quali siano i motivi che hanno portato alla cessione della società AVIONORD;

2. quali siano le procedure e i criteri con cui si è proceduto e provveduto ad individuare la società

aggiudicataria;

3. se sia stata effettuata una gara per l’aggiudicazione e quali i partecipanti;

4. quale sia stata l’entità del prezzo corrisposto ad Elieuro SpA per rilevare la residuale partecipa-

zione pari allo 0,50% del capitale sociale dalla stessa detenuto e quale quello corrisposto da par-

te della N.G.C. Medical SpA a FNM a fronte della cessione dell’intera partecipazione di FNM

SpA in Avionord;

5. se corrisponde al vero che l’attuale Direttore Generale del San Matteo di Pavia, Pietro Caltagi-

rone, condannato in via definitiva a due anni (con la sospensione condizionale) per reati di abu-

so di ufficio e falso ideologico riguardanti le irregolarità compiute in un appalto di forniture in-

formatiche, abbia lavorato e/o tuttora lavori per la N.G.C. Medical SpA».

(4068) Zamponi

«I sottoscritti Consiglieri regionali

considerato che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con nota del 2

maggio u.s., in relazione agli esposti avanzati dai Comitati cittadini e dal Comune di Corsico circa i



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lavori per il raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara, nel tratto Milano S. Cristoforo-

Saggiano, e dopo avere acquisito informazioni presso la società ltalferr, considera che i lavori avviati

da Italferr costituiscono violazione della procedura definita con Decreto ministeriale VIA del 3 set-

tembre 2002;

considerato inoltre che il Ministero dell’Ambiente, nella citata nota, “invita” dunque ltalferr “a so-

spendere i lavori intrapresi in attesa della conclusione positiva della procedura di Verifica di Ottempe-

ranza da parte di questo Ministero, dei cui esiti sarà data comunicazione nei tempi più brevi”;

preso atto che nonostante la nota del Ministero, nonché la diffida da parte del Comune di Corsico,

la società Italferr sta proseguendo i lavori sul territorio del Comune di Corsico;

ricordato infine che il 19 dicembre 2007 il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato un

ordine del giorno sul raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara, in cui impegna la Giunta re-

gionale ad adoperarsi, di concerto con i Comuni interessati e la Provincia di Milano, per la convoca-

zione della Conferenza dei servizi, al fine di valutare l’ipotesi di interramento del raddoppio nel tratto

Milano-Trezzano sul Naviglio;

interpellano l’Assessore alle Infrastrutture e l’Assessore al Territorio e all’Urbanistica per sapere:

- se hanno svolto verifiche circa il rispetto delle prescrizioni di Regione Lombardia;

- se, dal 2 maggio ad oggi, si sono attivati nei confronti della società Italferr, al fine di sollecitare

la sospensione dei lavori, in attesa della conclusione della procedura di verifica;

- in caso negativo, se non ritengono opportuno e urgente intervenire presso Italferr e quali azio-

ni concrete intendono promuovere perché la società Italferr sospenda immediatamente i lavori,

nel rispetto delle prescrizioni ministeriali;

- se, dal 19 dicembre ad oggi, in ottemperanza dell’ordine del giorno del Consiglio, hanno co-

struito momenti di confronto istituzionale con i Comitati cittadini e i Comuni interessati, non-

ché con la Provincia di Milano e i competenti Ministeri, al fine di favorire una conclusione po-

sitiva del contenzioso e quali sono gli eventuali esiti».

(4069) Muhlbauer - Agostinelli - Squassina Osvaldo

«I sottoscritti Consiglieri regionali

premesso che:

la legge regionale n. 85/2008, che modifica e integra la legge regionale 3 aprile 2000 n. 21, riordina

la normativa sugli orari di apertura e sui turni di servizio delle farmacie della Regione Lombardia;

la stessa legge prevede l’ampliamento degli orari di apertura di tutte le farmacie ed in particolare

una loro maggior estensione nelle città turistiche e nell’area metropolitana milanese, oltre a prevedere

l’apertura 24 ore su 24 negli aeroporti nazionali ed internazionali e nelle stazioni ferroviarie capolinea

di treni internazionali della nostra regione;

considerato che:

la possibilità di applicare questa legge e di garantire ai cittadini una maggior apertura delle farma-

cie è in una serie di casi subordinata alla possibilità di avere a disposizione un numero sufficiente di

personale;

tra le cause della difficoltà a reperire farmacisti, vi è quella delle tabelle salariali troppo basse (circa

1.600 euro lorde al mese) in rapporto al livello di studio e alla professione effettuata;

preso atto che:

il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei dipendenti delle farmacie private è scaduto da più

di due anni e ad oggi non si intravede la possibilità di una soluzione;



33

che alla firma del contratto sono interessati nella nostra regione 7000 tra farmacisti collaboratori e

commessi di farmacia;

interpellano la Giunta e l’Assessore competente per sapere:

- quali azioni l’Assessorato competente intende realizzare per consentire alle Farmacie

l’applicazione piena della legge di riordino sugli orari di apertura;

- se la Giunta regionale non intenda convocare nel più breve tempo possibile il tavolo tecnico

con le associazioni datoriali e sindacali, come previsto dall’ordine del giorno votato dal Consi-

glio regionale;

- se la Giunta regionale non ritenga necessario sostenere assieme alle altre Regioni nella Confe-

renza Stato Regioni un intervento sul Governo, affinché si sblocchi la trattativa e si arrivi nel

più breve tempo possibile alla stipula del nuovo Contratto Collettivo nazionale di Lavoro».

(5131) Oriani - Valmaggi - Fabrizio - Porcari - Gaffuri

«Il sottoscritto Consigliere regionale,

premesso che:

- la legge regionale 8 novembre 2007, n. 27 ha disciplinato la modifica dei canoni di locazione

per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, introducendo aumenti e modificando i parametri per il

calcolo delle mensilità dovute;

- in alcune dichiarazioni a mezzo stampa, al momento dell’approvazione della legge, esponenti

della Giunta regionale affermarono che gli aumenti dei canoni sarebbero stati contenuti;

- a differenza di quanto annunciato vi sono stati aumenti superiori, in alcuni casi, anche al 50%,

che hanno comportato lamentele e iniziative di protesta da parte dei residenti, come nel caso di Cre-

mona, dove è stata indetta una raccolta di firme tra gli assegnatari di alloggi ERP, allegata alla presen-

te interpellanza, a sostegno di una mozione del consiglio provinciale;

- l’Italia intera e la Lombardia stanno vivendo una fase di grave crisi economica, con un genera-

lizzato aumento dei prezzi, che si ripercuote in maniera particolare sulle classi meno abbienti, per cui

l’aumento dei canoni di locazione costituisce per molte famiglie un costo difficilmente sostenibile;

interpella la Giunta regionale:

per conoscere se vi sia allo studio una proposta di modifica dei canoni, che permetta di contenere

gli aumenti nella misura annunciata in sede di approvazione della Legge 27/2007 e cosa intenda fare la

giunta per far fronte alle situazioni di indigenza sempre più numerose;

per sapere se vi siano in previsione forme di sostegno alle famiglie assegnatarie di alloggi ERP, che

consentano di far fronte agli aumenti dei canoni in un contesto generalizzato di crisi economica e cre-

scita dei prezzi».

(5132) Fatuzzo

Mozioni annunziate

«Il Consiglio regionale della Lombardia

preso atto:

che la Commissione Pari Opportunità nella seduta del 17 aprile 2008 ha approvato un ordine del



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giorno per contrastare la violenza sulle donne;

che il tema delle violenza sulle donne è un attacco all’inviolabilità della persona e alla libertà indi-

viduale;

che, cosi come definito dalla “Dichiarazione dell’Onu sull’eliminazione della violenza contro le

donne” adottata nel 1983, è considerata tale “qualunque atto di violenza sessista che produca, o possa

produrre, danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche, ivi compresa la minaccia di tali atti, la

coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata”;

che i Capi di Stato e di Governo degli Stati membri del Consiglio d’Europa hanno riconosciuto

l’importanza della lotta alla violenza contro le donne e che, nel 2006, hanno lanciato una campagna in-

ternazionale di contrasto al fenomeno;

che, nel 2006, il Consiglio d’Europa ha istituito una Task Force contro tutti i tipi di violenza sulle

donne, compresa quella domestica, per valutare i progressi conseguiti a livello nazionale;

che 22 paesi membri del Consiglio d’Europa hanno realizzato un piano d’azione nazionale per

combattere la violenza contro le donne;

che il Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità, dando continuità all’iniziativa già intrapresa

negli anni precedenti attraverso il Progetto “Rete Antiviolenza tra le città Urban Italia”, ha attivato una

ampia azione sperimentale di contrasto al fenomeno della violenza intra ed extrafamiliare. Si tratta in

particolare del progetto Rete Nazionale Antiviolenza e gestione di un call center -1522 - a sostegno

delle donne vittime di violenza”

considerato che:

i dati raccolti a livello nazionale dalla prima indagine Istat interamente dedicata al fenomeno della

violenza fisica, psicologica e sessuale contro le donne dimostrano una preoccupante tendenza in au-

mento del fenomeno. Secondo il rapporto Istat infatti, un terzo delle vittime subisce violenza più volte

e in Lombardia il 34,8% delle donne ha subito una qualsiasi forma di violenza almeno una volta nella

vita, ma solo l’11% delle vittime ha presentato denuncia;

nel 2006 oltre 2 mila donne si sono rivolte ai Centri antiviolenza della Lombardia e i dati raccolti

mostrano un quadro del fenomeno assolutamente trasversale, distribuito in tutte le classi sociali, cultu-

rali e professionali;

che molte Regioni italiane si sono da tempo dotate di leggi in materia;

invita il Parlamento Italiano a

licenziare in tempi brevi una legge contro la violenza e il maltrattamento sulle donne, che, oltre a

definire una drastica riduzione dei tempi processuali e la certezza della pena, metta in campo strumenti

di prevenzione e adeguate risorse economiche per sostenerle;

le Commissioni regionali competenti

ad iscrivere all’ordine del giorno e ad approvare le proposte di legge relative contro le violenze e i

maltrattamenti alle donne e ai minori».

(MOZ/0230) Ferretto Clementi

«Il Consiglio regionale della Lombardia

preso atto che in data 25 marzo 2008 il Centro di Referenza Nazionale per le Malattie Esotiche

dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Abruzzo e Molise ha confermato la positività sierologia

per il virus Blue tongue (BTV8) in una azienda di bovini da latte sita nel Comune di Isola della Scala

(VR) e che in data 27 marzo 2008 il Ministero della Salute ha comunicato l’istituzione delle zone di

restrizione per un raggio di 150 km intorno al focolaio, che ha coinvolto tutto il territorio regionale con



35

l’esclusione della provincia di Varese;

preso atto che a seguito dell’esito favorevole dei controlli effettuati negli allevamenti presenti nella

zona di restrizione, riguardante gran parte delle regioni Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Trenti-

no Alto Adige, il Ministero della Salute, in data 23 aprile 2008, ha rimodulato la zona di restrizione

comprendendo solo le province di Verona, Mantova e Brescia;

preso atto che le province di Verona e Mantova erano in precedenza ricomprese nella zona infetta

(territorio nel raggio di 20 km intorno al focolaio) mentre l’intera provincia di Brescia era esclusa rien-

trando solo nelle altre zone di restrizione, come le altre province lombarde interessate;

considerato che il permanere della provincia di Brescia nella zona di restrizione impedisce la com-

mercializzazione e la movimentazione (ad es. per l’alpeggio) degli animali da vita presenti su detto

territorio verso i territori liberi mentre è consentito solo verso le province di Mantova e Verona, con

grave danno per il settore zootecnico già provato da altre emergenze (BSE, MVS, Influenza Aviaria);

impegna la Giunta

ad intraprendere, in considerazione dell’assenza di nuove positività, una adeguata ed urgente inizia-

tiva nei confronti del Ministero della Salute per escludere la provincia di Brescia dalla zona di restri-

zione al fine di consentire la ripresa della commercializzazione e della movimentazione (ad es. per

l’alpeggio) degli animali da vita verso i territori liberi;

qualora si preveda la vaccinazione degli animali in tutta la primaria zona di restrizione (territorio

nel raggio di 150 km intorno al focolaio), a valutare un’adeguata ed urgente iniziativa nei confronti del

Ministero della Salute per ripristinare in tempi brevissimi dette zone di restrizione così da consentire la

circolazione degli animali da vita in un territorio vasto riguardante gran parte delle regioni Lombardia,

Emilia Romagna, Veneto e Trentino Alto Adige, limitando così al minimo i danni per il settore zoo-

tecnico;

a prevedere, nell’ipotesi di una campagna vaccinale, lo stanziamento di adeguate risorse da destina-

re ai Dipartimenti Veterinari delle ASL a cui affidare la campagna vaccinale».

(MOZ/0231) Peroni - Raimondi - Maiolo - Giammario - Zuffada - Sala - Saffioti - Bordoni -

Bonetti Baroggi - Boscagli - Dalmasso

Progetto di legge n. 80

Art. 1 (Finalità)

1. La Regione Lombardia riconosce e tutela le attività educative, didattiche, sociali e religiose che

enti, organizzazioni e associazioni senza scopo di lucro intendono realizzare nell’ambito dei loro fini

istituzionali e statutari mediante l’attivazione di campeggi e soggiorni sul territorio regionale.

Art. 2 (Campo di applicazione)

1. Gli enti, le organizzazioni e le associazioni di cui all’articolo 1 svolgono le proprie attività, an-

che mediante la realizzazione di soggiorni in strutture fisse e campeggi, secondo le tipologie sottoe-

lencate:

a) soggiorno in struttura fissa autogestita;

b) campeggio temporaneo autogestito;

c) campeggio mobile itinerante autogestito.



36

Art. 3 (Soggiorno in struttura fissa autogestita)

1. Sono considerati soggiorni in strutture fisse autogestite quelli che utilizzano strutture fisse ricet-

tive idonee a offrire ospitalità, pernottamento e soggiorno temporaneo a gruppi di persone, giovani e

loro accompagnatori, per una durata non superiore a trenta giorni.

2. Gli edifici adibiti a soggiorno temporaneo devono accogliere un numero di persone rapportato

alla capacità ricettiva delle attrezzature igienico-sanitarie e raggiungibili dai mezzi di soccorso.

Art. 4 (Autorizzazione allo svolgimento dei soggiorni in strutture fisse autogestite)

1. Per lo svolgimento dei soggiorni in strutture fisse autogestite si deve presentare richiesta di au-

torizzazione al Sindaco del comune competente per territorio, secondo l’allegato A indicando:

a) le generalità di uno o più responsabili dell’ente, associazione e organizzazione, o persone mag-

giorenni da loro espressamente delegate, presenti per tutta la durata del soggiorno;

b) la durata del soggiorno ed il numero di persone presenti previsto;

c) l’assenso del proprietario della struttura;

d) la tipologia di attività.

2. Trascorsi trenta giorni dalla data di ricevimento della richiesta di cui al comma 1, in assenza di

provvedimento motivato di diniego comunicato ad uno dei soggetti di cui al comma 1, lettera a),

l’attività di soggiorno può essere iniziata.

3. Per lo svolgimento dei soggiorni si devono rispettare le norme e disposizioni previste

nell’allegato B; se la durata è inferiore o pari a tre giorni (o settantadue ore) non si applicano i commi

1, 2 e 4 del presente articolo, ma devono essere rispettate le disposizioni di cui all’allegato D.

4. I responsabili di cui al comma 1, lettera a), nel caso di partecipanti al soggiorno di età inferiore

ai diciotto anni, devono disporre di apposita autorizzazione scritta in carta semplice, relativa a ciascun

partecipante, da parte di uno dei genitori o da parte di chi ne esercita la potestà.

Art. 5 (Campeggio temporaneo autogestito)

1. Sono considerati campeggi temporanei autogestiti quelli che utilizzano strutture mobili montate

su aree o terreni idonei a offrire ospitalità, pernottamento e soggiorno temporaneo a gruppi di persone

e loro accompagnatori, per una durata non superiore a novanta giorni.

Art.6 (Autorizzazione allo svolgimento dei campeggi temporanei autogestiti)

1. Nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 64 della legge regionale 16 luglio 2007, n. 15 (Te-

sto unico delle leggi regionali in materia di turismo) per lo svolgimento dei campeggi di cui al presen-

te articolo si deve presentare richiesta di autorizzazione al Sindaco del Comune competente per territo-

rio, sentita l’autorità sanitaria locale. La richiesta di autorizzazione deve essere redatta secondo il mo-

dello di cui all’allegato A indicando:

a) le generalità di uno o più responsabili dell’ente, associazione o organizzazione, o persone

maggiorenni da loro espressamente delegate, presenti per tutta la durata del soggiorno;

b) la durata del soggiorno ed il numero di persone presenti previsto;

c) la zona prescelta che non deve essere interdetta all’accesso da idonea segnaletica;

d) l’assenso del proprietario del terreno, dimostrabile a richiesta per tutta la durata del campeggio,

in caso di aree in uso esclusivo e di proprietà privata;

e) la tipologia di attività;



37

f) l’autocertificazione di idonea copertura assicurativa.

2. Trascorsi trenta giorni dalla data di ricevimento della richiesta di autorizzazione in assenza di

un provvedimento motivato di diniego comunicato ad uno dei soggetti di cui al comma 1, lettera a),

l’attività di soggiorno può essere iniziata.

3. Per lo svolgimento dei campeggi temporanei autogestiti si devono rispettare le norme e le di-

sposizioni previste nell’allegato C; se la durata del campeggio è inferiore o pari a tre giorni (o settan-

tadue ore) non si applicano i commi 1, 2 e 4 del presente articolo e gli enti, le associazioni e le orga-

nizzazioni devono rispettare le disposizioni di cui all’allegato D.

4. I responsabili di cui al comma 1, lettera a), nel caso di partecipanti al campeggio di età inferiore

ai diciotto anni, dovranno disporre di apposita autorizzazione scritta in carta semplice, relativa a cia-

scun partecipante, da parte di uno dei genitori o da parte di chi ne esercita la potestà.

Art. 7 (Campeggio mobile itinerante autogestito)

1. Sono considerati campeggi itineranti quelle che prevedono spostamenti quotidiani e soste non

superiori a settantadue ore.

2. Per lo svolgimento dei campeggi itineranti si devono rispettare le disposizioni previste

nell’allegato D.

Art. 8 (Documentazione sanitaria per la partecipazione a soggiorni in strutture fisse autogestite e

campeggi temporanei autogestiti)

1. La partecipazione di giovani di età inferiore ai diciotto anni ai soggiorni in strutture fisse auto-

gestite e campeggi temporanei autogestiti previsti all’articolo 2 è subordinata alla presentazione di cer-

tificato sanitario e alla indicazione delle vaccinazioni eseguite.

2. I certificati sanitari sono rilasciati dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scel-

ta; l’esecuzione delle vaccinazioni può essere autocertificata da uno dei genitori o da chi ne esercita la

potestà. La documentazione sanitaria è conservata con cura da parte del responsabile del soggiorno in

strutture fisse autogestite o del campeggio temporaneo autogestito.

Art. 9 (Attività nelle aree protette)

1. Le attività di cui all’articolo 2 che si svolgono all’interno del territorio di aree protette quali i

monumenti naturali, i parchi locali di interesse sovracomunale, i parchi regionali, le riserve naturali e i

parchi nazionali, devono attenersi anche alle disposizioni previste dai rispettivi regolamenti.

2. Il Sindaco, entro cinque giorni dal ricevimento della comunicazione di cui agli articoli 4 e 6, ne

trasmette copia al legale rappresentante dell’ente di gestione dell’area protetta.

Art. 10 (Accordi con enti gestori delle aree protette)

1. La Regione consapevole della funzione educativa svolta da enti, associazioni e organizzazioni

di cui all’articolo 11, comma 1, rilevata l’importanza di offrire la possibilità di svolgere le loro attività

all’interno di aree protette, agevola i rapporti reciproci tra gli enti gestori delle aree protette e gli enti,

associazioni e organizzazioni.

2. A tal fine gli enti gestori delle aree protette possono stipulare accordi o convenzioni o conces-

sioni con enti, organizzazioni e associazioni con finalità culturali ed educative. Gli atti possono preve-

dere da parte degli enti gestori:

a. l’individuazione di strutture per accantonamento e di aree destinate al campeggio e luoghi di

sosta per i campi itineranti all’interno delle aree protette;



38

b. l’adeguamento delle aree alle necessità delle attività svolte anche mediante la fornitura dei ne-

cessari servizi;

c. l’affidamento di strutture, esistenti e da riadattare, e di aree destinate al campeggio;

d. l’elaborazione di programmi educativi;

e. la formazione delle guide naturalistiche;

f. la promozione e svolgimento del servizio civile;

g. la gestione di eventuali altri servizi.

3. Gli atti possono prevedere da parte degli enti, organizzazioni e associazioni con finalità cultura-

li ed educative:

a) la diffusione della conoscenza delle aree protette;

b) la partecipazione all’opera di conservazione e di sviluppo delle stesse, anche mediante la pre-

stazione di servizi adeguati alle diverse età verso cui svolgono attività educativa quali ad e-

sempio: educazione ambientale, prevenzione e avvistamento di eventuali incendi, collocazione

e restauro della cartellonistica, manutenzione di sentieri secondo le modalità fornite dagli enti

gestori delle aree protette, svolgimento di servizi di soccorso in caso di necessità, servizio gui-

da, nonché eventuale collaborazione con gli enti gestori per altri servizi e nei rapporti con il

pubblico;

c) la gestione di eventuali altri servizi.

4. Gli atti di cui al comma 2 prevedono la durata, le forme di rinnovo, le cause di revoca o risolu-

zione. Laddove essi comportino oneri finanziari a carico degli enti gestori, tali atti sono da sottoscrive-

re nelle forme e modalità previste dalle leggi vigenti in materia.

Art. 11 (Contributi regionali per la realizzazione di progetti di utilità sociale e ambientale per la va-

lorizzazione del territorio)

1. La Regione concede contributi per la realizzazione di progetti educativi, di utilità sociale e am-

bientale, agli enti, alle associazioni od organizzazioni che hanno come oggetto esclusivo o principale

del proprio impegno sociale finalità culturali ed educative, che possono essere perseguite anche attra-

verso l’esercizio delle attività di soggiorno e campeggio di cui alla presente legge.

2. Ai fini della presente legge, sono considerati progetti educativi, di utilità sociale e ambientale:

a) gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ampliamento

e ristrutturazione edilizia, adeguamento impianti, di strutture fisse e mobili ed edifici destinati

ai soggiorni di cui all’articolo 2;

b) i progetti per la realizzazione di aree attrezzate con installazione di prese elettriche, idriche, va-

sche per la raccolta di liquami civili, piazzole protette per l’accensione di fuochi a fiamma libe-

ra, rubinetterie e servizi ad uso personale e ad uso cucina, impianti mobili antincendio e cister-

ne per la raccolta di acqua piovana;

c) i progetti, realizzati in collaborazione con enti gestori delle aree protette o con enti locali, fina-

lizzati alla valorizzazione e salvaguardia del territorio;

d) i progetti educativi finalizzati all’integrazione sociale e culturale di soggetti svantaggiati.

Art. 12 (Criteri per l’assegnazione dei contributi)

1. La Giunta regionale, acquisito il parere della Commissione consiliare competente, determina i

criteri per l’assegnazione dei contributi e le modalità di concessione degli stessi.

2. I contributi sono erogati con decreto del dirigente della direzione generale competente.



39

3. I contributi non possono essere utilizzati per finalità diverse da quelle per la quali sono stati as-

segnati.

4. Con la deliberazione di cui al comma 1 sono individuate le modalità di verifica sull’impiego

dei contributi. Il mancato o diverso utilizzo dei contributi assegnati comporta la decadenza del diritto

al contributo.

Art. 13 (Norma finanziaria)

1. All’autorizzazione delle spese previste dai precedenti articoli si procede con successiva legge.

ALLEGATO A

Modulo da inviare al Sindaco del Comune competente per territorio.

Ente/Organizzazione/Associazione________________________________________

Alla c.a. del Sindaco del

Comune di ____________________

Con la presente la informiamo che questo Ente/organizzazione/associazione svolgerà un soggior-

no/campeggio nel territorio del Vostro Comune in località

______________________________________________, il numero delle persone presenti previsto è

____________ dal giorno __________________ al giorno _____________

Il proprietario/i della area/terreno/casa sig. ___________________________

___________________________ ha dato il suo assenso.

I responsabili in rappresentanza dell’Ente/associazione/organizzazione per la durata del soggior-

no/campeggio sono:

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

dichiara inoltre che il nostro tipo di attività si configura in quelle riconosciute dalla legge della Re-

gione numero _____ del ________________ e che saranno rispettati i vincoli previsti dalla legge so-

pracitata.

In riferimento alla legge sopracitata si svolgerà un:

( ) soggiorno in struttura fissa autogestita nel rispetto delle norme previste dall’Allegato B

( ) campeggio temporaneo autogestito nel rispetto delle norme previste dall’Allegato C

Data, _____________ il responsabile ______________________________________

Indirizzo per eventuali comunicazioni: _____________________________________

____________________________________________________________________



40

ALLEGATO B

Disposizioni per lo svolgimento dei soggiorni in strutture fisse autogestite:

a. l’approvvigionamento idrico deve essere da acquedotto comunale o di almeno 60 litri di acqua

potabile per persona al giorno. Nel caso l’approvvigionamento idrico sia assicurato da sorgenti

o pozzi non controllati dall’Autorità Sanitaria, la potabilità deve essere documentata tramite

certificazione chimica e microbiologica di un laboratorio autorizzato (il certificato richiesto ai

fini della presente legge è rilasciato dall’ASL competente a titolo gratuito);

b. qualora non siano disponibili servizi igienici fissi, siano istallate attrezzature anche fisse, sem-

pre collegate con un sistema di smaltimento dei liquami rispondente alla normativa prevista

con possibilità in alternativa di installazione con trattamento chimico di liquami;

c. vi siano almeno un lavabo/lavello dotato di un rubinetto ogni 10 persone e un W.C. o turca e

una doccia ogni 15 persone;

d. per la raccolta dei rifiuti solidi siano utilizzati idonei recipienti depositati all’esterno

dell’edificio, in zona non direttamente esposta ai raggi solari, da vuotarsi una volta al giorno

con l’impegno che, qualora l’asporto dei rifiuti non sia effettuato dal servizio di nettezza urba-

na, l’organizzazione provveda al trasporto;

e. la cucina dei cibi in forma centralizzata è consentita purché il personale addetto della stessa ri-

spetti la normativa vigente. Nel caso non sia attivata detta cucina la manipolazione ed il confe-

zionamento degli alimenti devono essere considerati analoghi all’autoconsumo familiare;

f. sia prevista una cassetta con sufficiente materiale di pronto soccorso adeguatamente e periodi-

camente controllata per quanto attiene a scadenza di prodotti farmaceutici ed obsolescenza od

usura di materiali e presidi;

g. se trattasi di struttura per la quale è previsto l’accatastamento sia presente il certificato di agibi-

lità.

ALLEGATO C

Disposizioni per lo svolgimento dei campeggi temporanei autogestiti:

a. l’approvvigionamento idrico deve essere da acquedotto comunale o di almeno 20 litri di acqua

potabile per persona al giorno. Nel caso l’approvvigionamento idrico sia assicurato da sorgenti

o pozzi non controllati dall’autorità sanitaria, la potabilità deve essere documentata tramite cer-

tificazione chimica e microbiologica di un laboratorio autorizzato (il certificato richiesto ai fini

della presente legge è rilasciato dall’ASL competente a titolo gratuito);

b. lo smaltimento dei liquami deve avvenire con allacciamento alla fogna o fossa biologica o me-

diante latrine di campo, in numero di una ogni 25 persone, collocate ad almeno 200 metri da

eventuali sorgenti ad uso potabile e al di fuori di eventuali aree di rispetto, costituite da fosse

profonde almeno 1 metro, quotidianamente disinfettate con calce idrata e completamente rico-

perte con terra dello scavo al termine del loro utilizzo;

c. per la raccolta dei rifiuti solidi siano utilizzati idonei recipienti collocati fuori dall’area del

campeggio, in zona non direttamente esposta ai raggi solari, da vuotarsi periodicamente con

l’impegno che, qualora l’asporto dei rifiuti non sia effettuato dal servizio di nettezza urbana,

l’organizzazione provveda al trasporto dei medesimi nel più vicino luogo di raccolta;

d. la manipolazione ed il confezionamento degli alimenti devono essere considerati, di norma,

analoghi all’autoconsumo familiare;

e. l’uso di fuochi sia consentito in apposite piazzole e/o manufatti fissi e rimovibili e non siano



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arrecati danni all’ambiente;

f. le attrezzature per il campeggio siano completamente rimosse ed asportate all’atto del suo ab-

bandono.

ALLEGATO D

Disposizioni per lo svolgimento dei campeggi mobili itineranti:

a. i gruppi devono essere sotto la responsabilità di almeno un adulto designato dall’ente, associa-

zione o organizzazione secondo le modalità da questa previste;

b. per la sosta su aree espressamente individuate in uso esclusivo e di proprietà privata, vi sia il

preventivo assenso del legittimo possessore;

c. le attrezzature per il campeggio siano installate e rimosse nell’arco delle settantadue ore conse-

cutive e non siamo arrecati danni all’ambiente;

d. non si faccia uso di fuochi in aree non attrezzate da apposite piazzole o manufatti fissi o rimo-

vibili, ovvero a distanza inferiore a quella prevista dalla normativa di legge.

Verbali di votazione

Votazione n. 1 - verifica - votazione finale PDL n. 226

ABELLI Gian Carlo Presente

ADAMOLI Giuseppe Assente

AGOSTINELLI Mario Assente

ALBERTONI Ettore Adalberto Congedo

ALBONI Roberto Presente

BECCALOSSI Viviana Congedo

BELOTTI Daniele Presente

BENIGNI Giuseppe Assente

BONETTI BAROGGI Alberto Assente

BONFANTI Battista Presente - Segretario - Richiedente

BONI Davide Congedo

BORDONI Giovanni Presente

BORGHINI Gian Pietro Presente

BOSCAGLI Giulio Presente

BUSCEMI Massimo Presente

CATTANEO Raffaele Presente

CE’ Alessandro Assente

CECCHETTI Fabrizio Presente

CIPRIANO Marco Luigi Presente - Richiedente

CIVATI Giuseppe Assente

COLUCCI Alessandro Presente

CONCORDATI Gianfranco Assente

CORSARO Massimo Assente

DALMASSO Sveva Presente



42

DE CAPITANI Giulio Achille Presente

DEMARTINI Lorenzo Presente

FABRIZIO Maria Grazia Assente

FATUZZO Elisabetta Presente

FERRAZZI Luca Daniel Assente

FERRETTO CLEMENTI Silvia Presente

FORMIGONI Roberto Congedo

FROSIO Giosue’ Presente

GAFFURI Luca Assente

GALLI Stefano Presente

GALLINA Mauro Presente

GALPERTI Guido Assente

GIAMMARIO Giuseppe Angelo Presente

LUCCHINI Enzo Presente - Presidente

MACCARI Carlo Presente

MACCONI Pietro Presente

MAIOLO Antonella Assente

MAULLU Stefano Giovanni Presente

MAURO Rosa Angela Congedo

MIRABELLI Franco Assente

MONGUZZI Carlo Presente - Richiedente

MORETTI Enio Presente

MUHLBAUER Luciano Assente

NICOLI CRISTIANI Franco Assente

ORIANI Ardemia Maria Pia Assente

PERONI Margherita Presente

PISANI Domenico Assente

PIZZETTI Luciano Assente

PONZONI Massimo Assente

PORCARI Carlo Assente

PRINA Francesco Assente

PROSPERINI Pier Gianni Presente

QUADRINI Gianmarco Presente

RAIMONDI Marcello Presente

RINALDIN Gianluca Presente

RIZZI Monica Presente

ROSSONI Giovanni Presente

RUFFINELLI Luciana M. Presente

SAFFIOTI Carlo Assente

SALA Mario Presente

SAPONARO Marcello Assente

SARFATTI Riccardo Assente

SCOTTI Mario Presente

SERAFINI Giancarlo Congedo

SPREAFICO Carlo Assente

SQUASSINA Arturo Assente

SQUASSINA Osvaldo Assente

STORTI Alberto Assente

TOSI Stefano Natale Assente

VALENTINI PUCCITELLI Paolo Assente

VALMAGGI Sara Assente

VIOTTO Antonio Assente



43

ZAMBETTI Domenico Congedo

ZAMPONI Stefano Assente

ZANELLO Massimo Presente

ZUFFADA Sante Presente

SEDUTA DI GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2008 · Nella seduta di ieri, mercoledì 14 maggio 2008, è mancato il numero legale prima della votazione finale del progetto di legge n. 226. ... alla

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