w w w.obiettivopsicologia.it O b ie ttiv o P sico lo g ia s.r.l. w eb in ar@ o b iettivo p sico lo g ia.it w w w .opsonline.it w w w .scu olad icou n selin g p sicolog ico.it Webinar Esame di Stato: II prova Costruire un buon progetto Dott. Emanuele Tomasini [email protected]
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Seconda prova dell’Esame di Stato: come impostare il progetto
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La professione dello psicologo comprende l’uso di strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, gruppo e società e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.
Cosa dobbiamo fare?II prova scritta sui seguenti argomenti: progettazione di interventi complessi con riferimento alle problematiche della valutazione dello sviluppo delle potenzialità dei gruppi, della prevenzione del disagio psicologico, dell'assistenza e del sostegno psicologico, della riabilitazione e della promozione della salute psicologica.
Fasi di progettazione1. Titolo2. Definizione e analisi del problema e/o contesto3. Destinatari dell’intervento4. Obiettivi generali5. Obiettivi specifici6. Metodologia e descrizione delle azioni7. Fasi di realizzazione8. Risorse9. Budget10. Rischi11. Valutazione
• Si espone in sintesi il problema in oggetto e se ne fornisce una analisi.
• Obiettivi di questo paragrafo: Trasmettere la conoscenza del problema Originalità del progetto che stiamo proponendo Fattibilità
• Possiamo utilizzare teorie e autori conosciuti, spiegazioni e osservazioni. NO alla retorica e alla banalità
• Eseguire una analisi del contesto significa identificare la realtà (struttura sanitaria, azienda, città, …) a cui il progetto é rivolto.• Puó essere una richiesta implicita o esplicita.
!!! Domande Stimolo !!!• Qual è il problema sul quale interveniamo?• Qual è la definizione del problema?• C’è accordo sulla definizione?• In che modo si manifesta? Le cause?• Per chi è rilevante?
Tutta la popolazione? Una frangia? …• Fattori predittivi, di rischio e protettivi.• Siamo a conoscenza di altri interventi già eseguiti nel
contesto?• Che conseguenze ha il problema?• Analisi del contesto• Motivazione all’iniziativa
#Destinatari‘Il candidato elabori un progetto di intervento volto a favorire la prevenzione del disagio psicologico nel bambino con disturbi dell’apprendimento’
!!! Domande Stimolo !!!• Qual è la popolazione, il gruppo nel quale ci si
aspetta il cambiamento? Quanto è numeroso?• Quali sono le sue caratteristiche socio-
demografiche? Quali valori, cultura, abitudini lo contraddistinguono? Percepisce il problema? Desidera i cambiamenti auspicati dal progetto? I suoi valori sono compatibili con i valori veicolati dal progetto?
• Come si può favorirne il coinvolgimento?Come si può contattare, raggiungere?
• C’è un gruppo coinvolto direttamente ed uno coinvolto indirettamente?
Qual è il cambiamento desiderato? Che tipo di strategia si ha in mente? In chi si desidera il cambiamento? Gli obiettivi sono rilevanti per il problema posto? Perché interveniamo su quelle cause e non su
altre? Obiettivi Specifici:
Cosa ci aspettiamo dal progetto, in termini concreti?
Per esempio…• Esercitazioni: permettono di fare pratica e velocizzare l’apprendimento, incrementando le
conoscenze.• Socio-analogie: rappresentazioni in piccolo gruppo di dinamiche macro (es. STAR POWER per i
conflitti sociali).• Psicodramma: dopo un racconto si passa alla messa in scena dei vissuti in cui si interpretano ruoli
specifici. • Casi: si affida a un gruppo di partecipanti il racconto di una situazione problematica per
realizzare una discussione e analizzare il problema e i diversi agiti (utili gli autocasi in contesti aziendali).
• Giochi analogici: attività non pertinenti, apparentemente, al problema, ci si basa sulle dinamiche interpersonali e sociali.
• Role Playing: si assegnano ruoli ai partecipanti con divisione tra attori e osservatori. È funzionale in associazione a discussione o studio di un problema.
• Tecniche ideative: Brainstorming Problem solving Decision Making
• Giochi di familiarizzazione: giochi di fiducia e di presa di consapevolezza corporea. • Circle Time: soprattutto in età scolare, attività partecipative in cerchio. • Focus Group.• Value Orientation: colloquio gruppale su temi scelti dai partecipanti per osservare
dinamiche e valori di gruppo.• Psicoeducazione: Informazione + sviluppo delle abilità con training specifici. • Peer Education
Coordinamento del progetto: n. 1 responsabile psicologo abilitato per coordinamento e supervisione.
Fase 0: n. 1 psicologo abilitato con competenze specifiche in tecniche di somministrazione di test, scoring e interpretazione dei punteggi.
Fase A-B: n. 2 psicologi abilitato con specifiche competenze neuropsicologiche e di riabilitazione cognitiva.
FASE C-D: n. 2 psicologi abilitati con competenze in materia di gruppi. FASE E: n. 3 psicologi abilitati con competenza in counseling psicologico FASE F: n. 3 educatori
• Risorse materiali: Locali:
Stanze a disposizione della struttura per attività gruppali Locali destinati agli operatori per colloqui, valutazioni e training individuale.
Attrezzature N. 1 Fotocopiatrice N. 1 computer
Materiali Materiale di cancelleria Test neuropsicologici Reattivi sul tono dell’umore
•I costi di personale e sono coperti dai contratti in essere degli operatori del centro e di gestione della struttura. •Costo aggiuntivo di 525 euro: Libri di riabilitazione cognitiva 15 libri per 35 euro/unità.
Valutazione• È una fase fondamentale di ogni progetto, che va
prevista in anticipo.• Serve a verificare:
1. Pertinenza: si valuta se l’intervento è adatto a rispondere ai bisogni individuati e agli obiettivi definiti.
2. Efficienza: si valuta se l’intervento è stato svolto rispettando costi, tempi, con una metodologia adeguata.
3. Efficacia: si valuta il grado di raggiungimento degli obiettivi.
4. Impatto: si valutano gli effetti diretti e indiretti del progetto, esaminando la realizzazione e l’utilizzo del servizio offerto, i cambiamenti nei comportamenti, miglioramenti o peggioramenti connessi.
5. Sostenibilità: si valuta se si hanno benefici nel tempo.
#MemorizziamoCI• Valutazione ex ante: conduzione di riunione tra
gli operatori della struttura• Valutazione in itinere: a conclusione di ogni
fase valutazione sulla base degli indicatori indicati precedentemente e annotazioni su griglia predisposta da parte di ogni operatore presente nelle diverse fasi.
• Valutazione ex post: conduzione di seduta di gruppo con gli anziani della struttura per recepire modificazione delle relazioni sociali.
• Griglie di osservazione degli incontri svolti in classe.• Valutazione del gradimento da parte degli alunni.• Questionario sulle conoscenze compilato dagli
insegnanti all’inizio e al termine del percorso.• Questionario sulle conoscenze compilato dai genitori
all’inizio e al termine del percorso.• Intervista agli insegnanti sull’utilità del percorso e il
gradimento.• Questionario di gradimento compilato dai genitori.• Osservazione riduzione dei casi di atti di bullismo a
scuola.• Questionario: Cosa sappiamo del bullismo?• FollowUp a 6 mesi per…
- Cosa dobbiamo fare? Tipologia di progetto - Per chi? Utenza- Chi ce lo chiede? Committenza- Per quale motivo? Obiettivi- In che modo? Metodologia- Con quali mezzi e risorse? Strumenti- Con quali attese? Valutazione risultati
#Attiviamoci‘Il candidato formuli un progetto di intervento rivolto a una scuola
media inferiore, sviluppando gli ambiti di prevenzione o di sostegno a soggetti a rischio, a seconda del proprio ambito di
formazione. Il candidato illustri se e in che modo coinvolgerebbe il corpo docente nella fase progettuale e di avviamento
dell’esperienza. Illustri eventuali criticità che a suo avviso potrebbero presentarsi, anche dal punto di vista etico-deontologico
e giuridico.’
Che cosa: prevenzione o sostegnoPer chi: soggetti a rischio scuola media inferioreChi ce lo chiede: non specificatoPer quale motivo(legato al tipo di progetto): prevenzione o sostegnoIn che modo: non è specificato->consiglio inserire corpo docenteCon quali mezzi: non specificatoCon quali attese: non specificato ->ci si deve ricollegare agli obiettivi
‘Delineare un progetto di intervento per la promozione del benessere in un azienda pubblica o privata’
Che cosa: promozione benesserePer chi: azienda pubblica o privataChi ce lo chiede: non specificatoPer quale motivo(legato al tipo di progetto): promozione benessereIn che modo: non è specificatoCon quali mezzi: non specificatoCon quali attese: non specificato ->ci si deve ricollegare agli obiettivi
Cosa valuta la commissione?• Preparazione del candidato:
Le sue conoscenze• Capacità sintetiche e organizzative:
Buona strutturazione del progetto• Coerenza interna:
Il progetto ha un suo sviluppo ed è coerente in tutti i punti.• Aderenza alla traccia:
Leggiamo attentamente.• Validità e scientificità dei contenuti:
Soprattutto nella parte teorica e introduttiva. Possiamo anche inventarci delle attivazioni, che però rimandino a una specifica metodologia e sia citata.
• Creatività: Memorizzare progetti ha poco senso, cercate di essere originali… ma
Ricerca• Se ci venisse chiesto un progetto di ricerca,
ricordatevi che avete svolto una tesi di laurea, spesso applicativa. Dovrete aggiungere paragrafi sull’analisi dei dati, statistiche, ipotesi di ricerca, …
• Spesso chiedono di: Specificare le variabili del problema Obiettivi da perseguire Metodo Analisi dei dati Risultati attesi
Attenzione a queste parole…• Prevenzione primaria: la prevenzione primaria favorisce
percorsi evolutivi resilienti, mediante la promozione di competenze specifiche, quali, ad esempio, quelle comunicative, socio-relazionali e emotivo-affettive. Adozione di interventi e comportamenti in grado di evitare o ridurre a monte l'insorgenza e lo sviluppo di una malattia.
• Prevenzione secondaria: mira a riconoscere gli indici predittivi del disagio, e a progettare interventi finalizzati a ridurre l’impatto dei fattori di rischio sullo sviluppo dell’individuo. La precocità di intervento aumenta le opportunità terapeutiche, migliorandone la progressione e riducendo gli effetti negativi.
• Prevenzione terziaria: mira alla riabilitazione di individui problematici, il cui disagio richiede un intervento terapeutico specifico. Il trattamento dei disturbi d’ansia, depressivi, alimentari e di tutti gli altri quadri psicopatologici, rientra in questo livello di prevenzione.
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