Congregazione Suore Pie Operaie di San Giuseppe – Monopoli (BA) - Pof a.s. 2013/14 1 Congregazione Suore «Pie Operaie di San Giuseppe» Istituto Religioso di diritto pontificio approvato il 31/01/1962 Riconosciuto come persona giuridica agli effetti civili dello stato italiano con D.P.R. il 14/01/1963, n. 136 Scuola dell’Infanzia «Madre Marta» Via Paolo Veronese, 8 70043 Monopoli (BA) tel. 080-808476 Nella struttura operano, dal corrente a.s. 2012/13: - il Centro Diurno «Il Bosco dei Sogni», gestito da un’associazione privata con riconoscimento regionale - tre sezioni dell’ asilo nido «Madre Agnese»
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Scuola dell’Infanzia «Madre Marta» · Congregazione Suore Pie Operaie di San Giuseppe – Monopoli (BA) - Pof a.s. 2013/14 3 1.ORGANIGRAMMA DEL PERSONALE e STRUTTURA SCOLASTICA
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Congregazione Suore Pie Operaie di San Giuseppe – Monopoli (BA) - Pof a.s. 2013/14
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Congregazione Suore «Pie Operaie di San Giuseppe» Istituto Religioso di diritto pontificio approvato il 31/01/1962
Riconosciuto come persona giuridica agli effetti civili dello stato italiano con D.P.R. il 14/01/1963, n. 136
Scuola dell’Infanzia «Madre Marta» Via Paolo Veronese, 8 70043 Monopoli (BA) tel. 080-808476
Nella struttura operano, dal corrente a.s. 2012/13: - il Centro Diurno «Il Bosco dei Sogni», gestito da un’associazione
privata con riconoscimento regionale - tre sezioni dell’ asilo nido «Madre Agnese»
Congregazione Suore Pie Operaie di San Giuseppe – Monopoli (BA) - Pof a.s. 2013/14
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INDICE
1.ORGANIGRAMMA DEL PERSONALE e STRUTTURA 3
2.OFFERTA FORMATIVA
2 2.1.IDENTITA’ STORICO-CULTURALE DELLA SCUOLA 4
2 2.2.PREMESSE EDUCATIVE e MISSION delle «PIE OPERAIE» 5
2.4.PATTO FORMATIVO 7
3 .SCUOLA DELL’INFANZIA
3.1.PROGETTO EDUCATIVO 9
3.2.PROGETTO CURRICOLARE 14
3.3.ORGANIZZAZIONE, ISCRIZIONI, REGOLAMENTO 19
4. ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE 21
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1.ORGANIGRAMMA DEL PERSONALE e STRUTTURA SCOLASTICA
RESPONSABILE DELLA SICUREZZA ING. PASQUALE SALCUNI
DOCENTI
SCUOLA DELL’INFANZIA Sr. Kadettarem Caterina Amoruso
PERSONALE ADDETTO AI SERVIZI DELLA SCUOLA
SEGRETERIA ED AMMINISTRAZIONE Sr. Alphonsa Agnus
PORTINERIA Sr. Milvia Fedi PULIZIE DEGLI AMBIENTI Vincenza Vermiglio
RESPONSABILE DELLA MANUTENZIONE Vincenzo Arena
La struttura sorge in via Paolo Veronese n° 8, all’interno di un parco-giardino
ricco di verde e ben curato. Si appresta ad accogliere una sezione di scuola dell’infanzia, oltre le tre se-
zioni di asilo nido. Attualmente è anche funzionante un centro diurno, frequen-tato da n° 20 ragazzi dai 6 ai 14 anni.
La sezione di scuola dell’infanzia occuperà una aula attrezzata, un ampio atrio, da usare anche per attività motorie e collettive , sala da pranzo, servizi
igienici per alunni e docenti.
Al piano rialzato vi sono anche: la portineria, gli uffici di segreteria e di direzio-ne, l’infermeria, la cappella.
Al piano terra, oltre ad un ampio giardino, vi è un cortile interno attrezzato a parco giochi.
Nel complesso, i locali sono ampi, ariosi, ben curati e puliti, adeguati alle nor-me di sicurezza.
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2. OFFERTA FORMATIVA
2.1.IDENTITA’ STORICO-CULTURALE DELLA SCUOLA
La Fondatrice della Congregazione «Suore Pie Operaie di San Giuseppe», Ma-dre Maria Agnese Tribbioli (1879-1965), fiorentina di origine, frequentava il
benemerito istituto del “Patrocinio di San Giuseppe” di Firenze, sede di molte-plici opere sociali a cui davano il loro contributo personalità dell’aristocrazia fio-
rentina. Queste opere sociali comprendevano le scuole di lavoro e le famose “scuole festive”, che raccoglievano fanciulle di ogni età e di ogni estrazione so-
ciale offrendo loro la possibilità di allargare la propria cultura e di avviarsi a qualche tipo di attività lavorativa.
Madre Maria Agnese collaborò nella conduzione delle scuole festive e, quando decise di consacrarsi a Dio ed offrire la sua opera a vantaggio dei più poveri,
istituì a Grassina (Fi) una “scuola all’aperto” per i figli dei contadini del luogo. Dopo alcune difficoltà iniziali, Madre Maria Agnese, ovunque fosse chiamata,
istituiva scuole, in special modo per l’infanzia. Le consorelle hanno continuato sulla strada tracciata dalla fondatrice aprendo
in Italia, in Brasile, in India e in Romania, sezioni di scuola dell’infanzia, classi
di scuola primaria e, in India, anche scuole medie e superiori. Le scuole gestite dalle “Pie Operaie di San Giuseppe” sono, dunque, una pre-
ziosa ed impegnativa eredità voluta e tramandata da Madre Maria Agnese. Es-se concretizzano lo spirito di carità e di servizio della Congregazione, si affian-
cano e si completano con comunità educative e centri diurni che offrono servizi di accoglienza ed educativi per bambini e adolescenti bisognosi di cure mate-
riali e morali. In questi contesti, aleggia lo spirito caldo, accogliente ed operoso della famiglia di Nazaret. «Lavoro e preghiera», infatti, è la sintesi del carisma
delle Pie Operaie. Le Pie Operaie di san Giuseppe arrivarono a Monopoli nell’ormai lontano 1936,
prodigandosi a favore di malati bisognosi di assistenza domiciliare, oltre alla cura dei bambini, sia con l’istituto educativo, che accoglieva minori provenienti
da situazioni di disagio, sia con l’accoglienza di bambini più piccoli in una scuo-la materna privata autorizzata.
All’inizio degli anni ’60 iniziò la costruzione dell’attuale struttura che fu adibita
a scuola materna, scuola elementare ed istituto educativo. Passando gli anni ed aumentando le esigenze ambientali e strutturali, all’inizio degli anni 2000,
fu chiusa la scuola elementare, dando maggior rilievo alla scuola per l’infanzia, che nel frattempo era stata riconosciuta paritaria.
Nel 2011, per esigenze di ristrutturazione, fu chiusa la scuola per l’infanzia, dando inizio ad una revisione generale che ha totalmente cambiato l’aspetto
dell’istituto rendendo così l’ambiente rinnovato e funzionale per l’asilo nido, «Madre Agnese» già autorizzato, per la scuola per l’infanzia, «Madre Marta» e
per il Centro diurno «Il bosco dei sogni», attualmente gestito da un’associazione privata.
La scuola per l’Infanzia e le sezioni di asilo nido sono e saranno condotti con-giuntamente da personale religioso e laico di lunga e consolidata esperienza.
Caratteristica precipua della Congregazione, infatti, è il coinvolgimento dei laici nello spirito educativo di operosa dedizione al prossimo che ne contraddistin-
gue il carisma.
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Nel loro quotidiano impegno per l’infanzia le suore collaborano da sempre con i
Servizi Sociali territoriali di Monopoli per il recupero della dispersione scolastica
facilitando la frequenza scolastica dei minori. «Accoglienza, Competenza, Qualità» è perciò il nostro motto.
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2.2.PREMESSE EDUCATIVE E MISSION delle «PIE OPERAIE»
La scuola dell’infanzia «Madre Marta» e l’asilo nido «Madre Agnese» in quanto
ad ispirazione cattolica, perseguono la finalità di offrire agli alunni una forma-zione umana, culturale e religiosa. Perciò essi sono:
aperti a tutti, indipendentemente dal ceto, dalla posizione sociale, dall'etnia e dalla religione, purché i genitori siano disposti ad aderire al progetto edu-
cativo dell'Istituto; luogo di testimonianza della sintesi tra fede cristiana e vita;
luogo privilegiato dove si educa istruendo, dove si propongono non solo sa-peri ma anche valori, per una crescita integrale dei bambini e dei fanciulli.
Nel rispetto dell'unicità di ciascuno, la scuola dell’infanzia e l’asilo nido: favori-scono la crescita di personalità libere; alimentano il senso di responsabilità,
l'impegno, la coerenza, la creatività; propongono a ciascuno di sentirsi parte di un progetto più grande, per mettere i propri talenti al servizio degli altri.
Il bambino impara ad inserirsi in un contesto sociale e ad uniformarsi alle rego-le della vita comunitaria, ad essere rispettoso di tutti, accogliente nei confronti
del "diverso", solidale con il più debole.
Le docenti, religiose e laiche, svolgono un vero e proprio ruolo educativo attra-verso il contributo personale e professionale nelle attività scolastiche ed extra-
scolastiche. II personale non docente svolge un ruolo insostituibile nel rendere più acco-
gliente e funzionale l'ambiente scolastico e nell'offrire testimonianza di atten-zione all'altro nella dedizione al proprio dovere.
La presenza nel nostro Istituto di due segmenti scolastici (asilo nido e scuola dell'infanzia) permette di realizzare continuità educativa e metodologica. Per
questo le docenti e le educatrici saranno impegnate in incontri di programma-zione e verifica perché sia elaborata una programmazione verticale.
La Congregazione propone, come elemento propulsore per: l'educazione a valori e comportamenti civili e cristiani
la centralità della persona EDUCANDO gli alunni attraverso una preparazione culturale e una formazione
all’ autonomia e responsabilità, alla creatività, alla razionalità, alla solidarietà;
VALORIZZANDO le capacità e le differenze di ognuno in un clima di serena col-laborazione e di attenzione culturale e operativa alla realtà sociale;
UTILIZZANDO una didattica dal vivo, un'attività scolastica sistematica, una va-lutazione equa e trasparente;
ATTUANDO una continuità metodologica ed educativa verticale tra i due seg-menti scolastici.
Caratteristica propria della nostra scuola dell’infanzia e dei nostri asili nido è, dunque, lo spirito di famiglia, in cui ogni soggetto della comunità educante
(alunni, genitori, docenti, personale non docente) s'impegna a collaborare re-sponsabilmente, secondo il proprio ruolo e compito, per attuare il comune pro-
getto educativo. Il clima di famiglia favorisce il dialogo tra tutti i componenti e facilita l'individuazione delle problematiche e dei bisogni dei bambini al fine di
predisporre processi formativi adeguati. Le docenti, consapevoli dei cambia-menti in atto nella scuola, si aggiornano costantemente per migliorare la loro
professionalità. Inoltre, viene posta al centro la persona dell'alunno che, rice-
vuto come dono di Dio, è amato per quello che è, aiutato a scoprire se stesso e
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a maturare. Egli è soggetto attivo del progetto educativo, primo responsabile
della propria crescita e della realizzazione del proprio destino.
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2.3.PATTO FORMATIVO
Definizione di Patto formativo
Con patto formativo si intende l'impegno, da parte di tutta la comunità scola-stica (alunni, genitori, dirigenza, docenti e personale non docente) allo sviluppo
di un'etica fondata sul rispetto reciproco, sulla costruzione di un clima di tra-sparenza, fiducia e collaborazione tra le componenti che interagiscono nella
scuola, all'interno di una chiara individuazione dei rispettivi ruoli specifici. Presupposti dei Patto formativo
II Patto formativo presuppone un'onesta disponibilità al dialogo costruttivo, fi-nalizzato ad una serena crescita umana, civile e culturale e al costante miglio-
ramento della vita della comunità scolastica. Finalità dei Patto formativo
II Patto formativo ufficializza l'impegno di tutti a rispettare le norme di convi-venza, contenute nel Regolamento d'Istituto e i criteri di lavoro, definiti rispet-
tivamente nel Progetto educativo, nelle linee programmatiche dei corsi e nei programmi didattici. Tali norme di convivenza e criteri di lavoro devono essere
conosciuti, consapevolmente accettati e responsabilmente attivati nella quoti-
dianità scolastica. Strumenti del Patto formativo
In quest'ottica, la scuola partecipa la sua azione educativa e didattica tramite: incontri scuola-famiglia a livello di direzione e docenza per presentare il il
Progetto educativo a genitori e alunni assemblee di classe e di istituto con tutti i genitori, incontri dei Consigli di
Intersezione e Interclasse con i rappresentanti dei genitori per presentare, all'inizio dell'ano scolastico., la proposta formativa della scuola e la pro-
grammazione didattica. La responsabile, la coordinatrice e le docenti sono a disposizione degli alunni e
delle loro famiglie, nei tempi e nelle modalità previsti dalla normativa scolasti-ca, per ogni tipo di chiarimento inerente all'azione educativa e all'attività didat-
tica (colloqui individuali, assemblee) nella piena attuazione della trasparenza scolastica.
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Scuola dell’Infanzia «Madre Marta» Via Paolo Veronese, 8 70043-Monopoli (Ba)
3.1.PROGETTO EDUCATIVO
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PREMESSA
La scuola dell’infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età e concorre, nell’ambito del sistema scolastico, a promuovere la for-
mazione integrale della personalità, della formazione di soggetti liberi, respon-sabili e partecipi alla vita della comunità locale, nazionale e internazionale.
Essa è il luogo dove il bambino inizia il suo itinerario di apprendimento e di co-noscenza, che porta avanti nel corso della sua vita scolastica che, insieme a
stimoli culturali ed interculturali, lo porteranno alla formazione della persona e del cittadino.
Il bambino è sempre al centro dell’azione educativa con i suoi aspetti cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, etici, spirituali del suo percorso individuale in-
sieme alla rete di relazioni e ambiti sociali.
ANALISI DELLA REALTA’ SOCIO-AMBIENTALE Lo scenario sociale nel quale la nostra scuola si troverà ad operare è estrema-
mente variegato. La famiglia costituisce ancora un sicuro riferimento per il
bambino, in ragione dei valori di cui è portatrice, anche se insidiata dal consu-mismo, dal dominio del mass-media, e dalla crisi dei valori.
La complessa realtà sociale, economica e culturale rivolge alla scuola una sem-pre più diffusa domanda di educazione e di formazione che si configura come
vera e propria urgenza educativa per i bambini.
FINALITA’ La scuola si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità,
dell’autonomina, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del
proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire.
Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, par-tecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte auto-
nome.
Acquisire competenze significa giocare, muoversi, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza, attraverso l’esplorazione e l’osservazione.
Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’alto da sé, rendersi sempre meglio coto della necessità di stabilire regole condivise.
I CAMPI DI ESPERIENZA
Gli Insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità e le proposte dei bambini, e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione
di ciò che i bambini vanno scoprendo. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e
linguaggi riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, ac-compagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.
Al termine della scuola dell’infanzia, il bambino deve raggiungere i seguenti: Traguardi per lo sviluppo della competenza
IL SE’ E L’ALTRO ->CAMPO DELLA CONVIVENZA DEMOCRATICA
Sviluppa il senso dell’identità personale
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Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della fa-
miglia, della comunità e le mette a confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò
che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri.
IL CORPO E IL MOVIMENTO -> CAMPO DELLA CORPOREITA’ Il bambino vive pienamente la propria corporeità
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di svi-luppo e adotta pratiche corrette di cura di sé
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.
IMMAGINI, SUONI, COLORI ->CAMPO DELL’ESPRESSIVITA’ Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie pos-
sibilità che il linguaggio del corpo consente Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la
pittura e altre attività manipolative Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visi-
vi, di animazione …) Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione
musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. I DISCORSI E LE PAROLE ->CAMPO DELLE CAPACITA’ COMUNICATIVE
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comuni-cazione attraverso la scrittura.
LA CONOSCENZA DEL MONDO ->CAMPO SCIENTIFICO E MATEMATICO Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà suc-
cedere in un futuro immediato e prossimo. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
SCELTE METODOLOGICHE
La metodologia nella scuola dell’infanzia si ritrova all’interno delle esperienze pedagogiche della didattica attiva.
L’insegnante, attento i bisogni, agli interessi e alla curiosità del bambino, lo ac-compagna e lo sostiene nel suo percorso di crescita senza sostituirsi a lui, nel
rispetto dei suoi tempi di crescita. La metodologia prevede come connotati essenziali:
la valorizzazione del gioco l’esplorazione e la ricerca
la vita di relazione la mediazione didattica
la documentazione
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Gli insegnanti saranno attenti a:
coinvolgere il bambino nell’organizzazione della vita di gruppo
favorire la conversazione e la partecipazione di tutti organizzare spazi e tempi in modo flessibile
Le linee metodologiche più idonee richiedono un insegnante che: dia spazio alle domande ed eviti di dare risposte
colga interessi, desideri, bisogni dei singoli e del gruppo promuova strategie di confronto, di ricerca…
valorizzi l’espressività del bambino
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le Indicazioni Nazionali 2012 affermano: «L’attività di valutazione nella scuola dell’infanzia risponde ad una
funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le
prestazioni dei bambini, perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità».
Agli insegnanti, dunque, compete la responsabilità della verifica e della valuta-zione e la scelta dei relativi strumenti. I momenti fondamentali delle verifiche
sono: la verifica d’ ingresso, la verifica in itinere e la verifica finale. La prima è diagnostica ed è utile per raccogliere informazioni per elaborare le
unità di apprendimento. La seconda è la più importante perché misura periodi-
camente i livelli di crescita e gli apprendimenti e perciò orienta l’azione dell’insegnante. Ha una funzione formativa. La terza ha una funzione sommati-
va ed è molto importante perché esprime i risultati finali degli apprendimenti ed i livelli di crescita raggiunti dai bambini.
IL CURRICOLO IMPLICITO
La scuola dell’infanzia organizza le proposte educative e didattiche espandendo e dando forza alle prime esplorazioni, intuizioni e scoperte dei bambini, attra-
verso un curricolo esplicito, articolato in Campi di esperienza. Ad esso è sotte-so un curricolo implicito costituito da costanti che definiscono l’ambiente di ap-
prendimento e lo rendono specifico e riconoscibile.
TEMPI Il tempo è un modello che organizza le attività e gli eventi e assume
un’esplicita valenza pedagogica in ragione delle esigenze di relazione e di ap-
prendimento dei bambini. Inoltre, costituisce una risorsa fondamentale per lo sviluppo del curricolo, per cui il suo impiego ottimale va determinato in modo
da rispettare e salvaguardare il benessere psico-fisico del bambino.
SPAZI L’organizzazione degli spazi diventa elemento di qualità pedagogica
dell’ambiente e pertanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifi-ca. Lo spazio deve essere accogliente, ben curato, orientato dal gusto estetico,
e deve essere espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola.
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MATERIALI
Sono una risorsa che diviene educativa e significativa. I materiali non vengono
lasciati alla casualità e all’improvvisazione, ma predisposti in modo da essere organizzati e utilizzati con facilità.
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3.2.PROGETTO CURRICOLARE a.s. 2013/2014
DI CHI E’
LA STORIA
QUESTA VOLTA…?
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MAPPA OPERATIVA DEL PROGETTO CURRICOLARE A.S. 2013/14
DI CHI E’
LA STORIA
QUESTA VOLTA…?
Eccomi a scuola
Inizia l’avventura
Io, gli altri, l’ambiente
Io e il mio ami-co Pinocchio
“Regoliamoci”
Io e Pinocchio
Le regole per vivere con gli
altri
Le regole per tutelare
l’ambiente
Io bambino…
Io burattino…
Come sono
Come ero..
Come sarò
Da un pezzo di legno
(trasformazione
della materia prima)
Divertiamoci
Io e Pinocchio
Natale, Carnevale, Pasqua
Teatro dei burattini
Paese dei balocchi
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Premessa
La scuola, insieme alle famiglie, ha il compito di affiancare i bambini che si in-camminano per la vita, aiutandoli a scoprire il mondo che li circonda. Nella co-
struzione della propria identità, i piccoli devono scoprire il senso di appartenen-za alla comunità familiare e a quella scolastica per stabilire una positiva intera-
zione con l’ambiente umano, naturale e fantastico. La scuola deve trasmettere
agli alunni gli strumenti culturali per imparare ad essere e a fare, nel rispetto della condivisione di quei valori indispensabili per l’assunzione di scelte respon-
sabili verso se stessi e l’ambiente circostante per migliorare la qualità della vi-ta.
Motivazione
L’amore istintivo che il bambino nutre per la natura ci è stato da guida per pro-porre come esperienza didattica non solo la conoscenza dell’albero, inteso co-
me elemento d vita, ma anche alle trasformazioni della materia prima operate dall’uomo.
Metodologia
Partendo dal presupposto che il bambino deve essere protagonista delle sue esperienze, osservando – esplorando – facendo, per acquisire fiducia nelle pro-
prie capacità e che gli elementi del mondo fantastico esercitano una forte at-
trazione, offriremo ai piccoli la possibilità di percorrere l’attività didattica in compagnia del famoso burattino “Pinocchio”. Le sue avventure saranno la trac-
cia per aiutare i bambini a passare dal mondo fantastico a quello reale. La nostra strategia educativa è quella di aiutare i bambini a essere capaci di
ascoltare, di informarsi, pensare, rielaborare progetti, farsi aiutare coinvolgere senza per questo sottrarsi alla fatica per non privarli della prova di “avercela
fatta”.
Percorsi operativi Unità di apprendimento:
1. Eccomi a scuola: inizia l’avventura….
2. Io bambino…. Io burattino… 3. “Regoliamoci” Io e Pinocchio
4. Divertiamoci Io e Pinocchio
Obiettivi formativi
Stimolare i bambini a scoprire il fascino della vita e a contemplarne la bellezza, e aiutarli ad esprimere le energie vitali del proprio fare.
Sviluppare il desiderio di conoscere e di osservare per acquisire compe-tenze, abilità, valori e comportamenti adeguati nel proprio rapporto con
l’ambiente fisico e sociale. Acquisire la capacità di intuire, analizzare e rappresentare gli elementi
della fiaba in maniera creativa.
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Obiettivi specifici di apprendimento
IL SE’ E L’ALTRO Scoprire una realtà alla quale si è legati emotivamente
Rispettare tutte le forme di vita, in quanto ognuna ha una sua precisa funzione
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Prendere coscienza del proprio corpo e della propria persona rapportan-dola con l’amico Pinocchio
Utilizzare il corpo per scoprire IMMAGINI, SUONI, COLORI
Costruire un percorso di osservazione e realizzare, in maniera simbolica, le conoscenze acquisite
Esprimere a livello grafico-pittorico e costruttivo gli aspetti dell’ambiente in esame
Utilizzare tecniche diverse per rappresentare e costruire I DISCORSI E LE PAROLE
Descrivere le conoscenze acquisite con il proprio vissuto Verbalizzare le informazioni acquisite
Arricchire il lessico LA CONOSCENZA DEL MONDO
Scoprire uno spazio più ampio e diverso dalla propria casa e
dall’ambiente scolastico Osservare, analizzare e organizzare le conoscenze
Acquisire una conoscenza più approfondita e dettagliata degli elementi dell’ambiente naturale e fantastico
Attività
Conversazioni libere e guidate Uscite didattiche
Rappresentazioni grafico-pittoriche e plastiche Rappresentazione simbolica dei percorsi effettuati
Letture di storie Verbalizzazione, da parte dei bambini, delle storie ascoltate
Drammatizzazione Giochi di regole, giochi motori e di ruolo
Costruzione di libri
Poesie, filastrocche e canti Giochi logico-matematici
Uscite didattiche
Materiali Materiali strutturati e non, sussidi audiovisivi e TIC
Tempi
Da settembre a giugno
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Spazi Spazi interni ed esterni alla scuola, aree verdi
Destinatari
Tutti i bambini della scuola
Personale coinvolto
Tutte le docenti
Verifica e valutazione Sistematicamente l’insegnante osserverà i comportamenti e i livelli di compe-
tenza dei bambini, adeguando man mano il percorso ipotizzato alle loro esigen-ze e alle loro risposte.
Documentazione
Prodotti dei bambini Documentazione fotografica dell’esperienza
Raccolta di elaborati individuali Libri e oggetti costruiti dai bambini
I momenti più significativi e pregnanti dell’iter progettuale saranno do-cumentati e pubblicizzati per rivedere, riflettere, riappropriarsi del per-
corso e poterne concettualizzare i significati in una prospettiva di proie-
zione nel futuro.
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3.3. ORGANIZZAZIONE, ISCRIZIONI, REGOLAMENTO
ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
CON MENSA ENTRATA USCITA
LUN.-VEN. 8,00-9,15 15,00-16,00
SABATO 8,00-9,15 13.00-14.00
SENZA MENSA ENTRATA USCITA
LUN.-SAB. 8,00-9,15 13.00
L'inserimento/accoglienza per i bambini di 3 anni prevede momenti di accom-
pagnamento da parte dei genitori, durante la prima settimana. E'possibile per i bambini consumare il pranzo in Istituto.
Sono offerti altresì:
il servizio di pre-scuola il servizio mensa
il servizio di assistenza allo studio pomeridiano nel Centro diurno il servizio di trasporto con pullman
ISCRIZIONI
L’iscrizione alla scuola dell’infanzia è effettuata a domanda presso la nostra struttura, in orario d’ufficio, utilizzando il modulo predisposto.
Possono essere iscritti alla scuola dell’infanzia le bambine e i bambini che ab-biano compiuto o compiano entro il 31 dicembre 2013 il terzo anno di età. Pos-
sono, altresì, essere iscritti le bambine e i bambini che compiano tre anni di età dopo il 31 dicembre 2013 e comunque non oltre il termine del 30 aprile 2014.
Qualora il numero delle domande di iscrizione sia superiore al numero dei posti complessivamente disponibili, hanno precedenza le domande relative a coloro
che compiono tre anni di età entro il 31 dicembre 2013.
REGOLAMENTO
Per favorire una vita scolastica serena e ordinata è necessario che ogni mem-bro della Comunità educante s'impegni a rispettare le seguenti norme discipli-
nari contenute nel Regolamento d’Istituto. COMPORTAMENTO
Gli alunni, in coerenza con principi della scuola, terranno un comportamento serio e responsabile. L'atteggiamento e il linguaggio saranno educati e corretti,
l'abbigliamento semplice e ordinato, rispondente alle esigenze dell'ambiente scolastico.
COMUNICAZIONI ALLE FAMIGLIE E INFORMAZIONI SCOLASTICHE L'Istituto garantisce ai genitori l'informazione scolastica attraverso:
colloqui individuali, secondo le necessità, e concordati con le docenti, nelle ore libere;
nel corso dell'anno tre colloqui con tutti le docenti;
schede informative, quadrimestrali di facile comprensione, che riportano le conquiste delle abilità e conoscenze da parte dei bambini.
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ASSENZE, GIUSTIFICAZIONI E PERMESSI I genitori degli alunni sono tenuti a giustificare alla coordinatrice delle attività
educative le assenze dei propri figli, il giorno stesso del loro rientro a scuola e ad esibire le giustificazioni agli insegnanti.
L'alunno che risulta assente più di cinque giorni, prima di essere riammesso al-le lezioni, deve esibire il certificato medico.
Le famiglie non siano facili a consentire, senza ragioni valide, assenze dalle le-
zioni. VARIE
La direzione non risponde di eventuali furti o smarrimenti. I genitori sono invi-tati a non consentire ai propri figli di portare in Istituto oggetti di valore o
somme di denaro raccomandandoli di non lasciare incustoditi i propri effetti personali.
L'affissione di qualsiasi manifesto o messaggio è subordinata all'autorizzazione della Responsabile.
E' consentito ai genitori degli alunni indire assemblee nei locali della scuola, previa presentazione dell'Ordine del giorno, che deve essere approvato dalla
Responsabile. Tale richiesta deve pervenire almeno otto giorni prima della data prevista.
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4.ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE Trattandosi di strutture scolastiche che funzioneranno solo dal prossimo a.s., la
direzione si riserva di procedere alla costituzione degli organi collegiali previsti dalle norme entro il mese di settembre 2013.