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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI TROINA Via Conte Ruggero n. 4 - 94018 Troina (En) Tel: 0935937209 - Fax: 0935937215 E-Mail: [email protected] - Codice Fiscale: 81000970863 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: ENGYON 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): D. PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE 02. VALORIZZAZIONE CENTRI STORICI MINORI 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto : Il progetto si realizza nel Comune di Troina, cittadina situata sulle pendici meridionali dei monti Nebrodi in provincia di Enna (Sicilia). Troina, cittadina di 10.000 abitanti sita a 1.120 metri s.l.m., rispecchia le caratteristiche primarie delle città antiche della Sicilia interna. È costituita, cioè, da una formazione urbana che, iniziando dalla cresta del costone roccioso principale, sede dei primi insediamenti fortificati, è discesa più a valle, in un primo momento lungo il versante sud, dalla parte dell‟Etna ad osservare la piana di Catania, e poi, più di recente, lungo il versante nord-ovest più esposto alle rigidità invernali ma meno 4 NZ00676 ALBO REGIONALE - SICILIA
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN Engyon.pdf · sede dei primi insediamenti fortificati, ... Sotto Federico II Troina appartenne all'Infante Giovanni, ... centrale dell‟antico

Feb 16, 2019

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

COMUNE DI TROINA

Via Conte Ruggero n. 4 - 94018 Troina (En)

Tel: 0935937209 - Fax: 0935937215

E-Mail: [email protected] - Codice Fiscale: 81000970863

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

ENGYON

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

D. PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE

02. VALORIZZAZIONE CENTRI STORICI MINORI

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza

il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori

misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

Il progetto si realizza nel Comune di Troina, cittadina situata sulle pendici

meridionali dei monti Nebrodi in provincia di Enna (Sicilia).

Troina, cittadina di 10.000 abitanti sita a 1.120 metri s.l.m., rispecchia le

caratteristiche primarie delle città antiche della Sicilia interna. È costituita, cioè, da

una formazione urbana che, iniziando dalla cresta del costone roccioso principale,

sede dei primi insediamenti fortificati, è discesa più a valle, in un primo momento

lungo il versante sud, dalla parte dell‟Etna ad osservare la piana di Catania, e poi, più

di recente, lungo il versante nord-ovest più esposto alle rigidità invernali ma meno

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ALBO REGIONALE - SICILIA

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scosceso e quindi facilmente urbanizzabile.

Il territorio Comunale ha una superficie pari a circa 167 Km2 e confina con i

territori comunali di Cerami (En), Gagliano Castelferrato (En), Regalbuto (En),

Cesarò (Me), San Teodoro (Me), Bronte (Ct) e Randazzo (Ct).

Morfologicamente il territorio risulta prevalentente montano con quote

altimetriche variabili tra i 257 metri s.l.m. e i 1.242 metri s.l.m., l‟altitudine

prevalente è quella compresa tra i 600 e i 1.000 metri s.l.m..

L‟economia, basata essenzialmente sull‟agricoltura fino a pochi decenni fa,

segue adesso le vicende di una microimprenditorialità diffusa (oltre 200 piccoli

artigiani, e 170 realtà di piccola industria <censimento del 2011>) che però non

riesce ad avere sbocco oltre i limiti comunali, o al massimo provinciali, e che

non riesce a soddisfare la crescente domanda di occupazione

Indicatori economici (numero di imprese/aziende per settore e variazioni intercensuali)

2001 2011 Industria 146 170 +16,44%

Commercio 240 184 -23,33%

Servizi 197 204 +3,55%

Artigianato 213 205 -3,76%

Istituzioni 26 43 +65,38%

Agricoltura 1.038 950 -8,48

Fonte Istat - 2011 ultimo censimento

La popolazione residente negli ultimi 50 anni è diminuita di circa un

terzo, subendo il Comune, come del resto gli altri comuni del meridione d‟Italia,

il fenomeno dell‟emigrazione, lo spopolamento delle campagne, l‟aumento della

disoccupazione. Dal 1951 in poi la popolazione censita risulta come segue:

Indicatori sociali (andamento della popolazione fino all’ultimo censimento)

Anno Abitanti N. Note

1961 13.037

1971 11.922

1981 11.044

1991 10.411

2001 10.060

2011 9.637 2011 - ultimo censimento

Fonte Istat

La disoccupazione, invece, rimane elevata e in crescendo, come

significativamente emerge dal raffronto tra il 2003, il 2009 e il 2012 fornitoci dal

locale ufficio di collocamento:

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Fonte comunale - dati del 2013 non ancora disponibili

Le Origini

Le origini di Troina sono antichissime infatti è detta Civitas Vetustissima,

identificata da alcuni storici come l‟antica Engyon, tempio preellenico dedicato alle

Dee Madri. Il periodo di maggiore splendore risale a quando il Conte Ruggero

d'Altavilla, nell'XI secolo, fece della città la sua residenza, la sua roccaforte e la base

di partenza per le sue campagne militari in Sicilia. In essa vi costruì la Prima Chiesa

Cristiana dell'isola dedicata alla Madonna e vi costruì la sede del Primo Vescovado

di Sicilia. Indelebile è, tuttavia, rimasta l‟impronta araba, infatti da sotto la torre

campanaria della Chiesa Madre una stradina conduce a un quartiere tipicamente

medievale, chiamato Scalforio (dall‟arabo "fuori le mura”), dove ancora oggi è

intatto il fascino delle viuzze e dei labirinti tipici dei quartieri arabi.

La Storia

Troina (lat. Troyna), civitas vetustissima, ha una storia dalle origine

antichissime. Centro militare per eccellenza e via di comunicazione tra la Sicilia

occidentale e quella orientale, è sempre stato sito un ambito da molti popoli. I

normanni, soprattutto, vissero a Troina momenti importanti della loro storia. Ruggero

scelse Troina come avamposto per la conquista dell'intera isola. Prese il castello nel

1061 e istituì un presidio che durò per più di trent'anni. Per concessione del Gran

Conte la città già nel 1081 si fregiava del titolo di sede vescovile.

Con il declino dell'egemonia normanna, spostata la sede vescovile a Messina,

Troina perde centralità e prestigio, ma resta città demaniale, occupa un posto nel

parlamento siciliano (1233), ha un regio castello ed è difesa da milizie cittadine, ma

deve comunque lottare contro le mire di feudatari e baroni che aspirano a

sottometterla.

Sotto Federico II Troina appartenne all'Infante Giovanni, ma con la sua morte

la città tornò nelle mani del re. Sotto Federico III d'Aragona venne concessa al nobile

Artale Alagona, che a sua volta la lasciò al figlio Giovanni. Successivamente, con

l'ascesa al trono di Martino, la città riacquista nuovamente i privilegi di città

demaniale (1398), probabilmente grazie all'interessamento presso il sovrano del

nobile troinese Francesco di Napoli.

I privilegi di città libera continuano nei secoli a venire e vengono confermati

anche da Carlo V nel 1535. A preoccupare i troinesi del tempo vi fu sicuramente

l'epidemia di peste che interessò il paese nel 1575. Altre sciagure e distruzioni

porteranno, il secolo successivo, i due terribili terremoti del 1643 e del 1693.

Fra questi eventi di calamità naturale, la città venne nuovamente venduta dal re

Filippo IV a Marco Antonio Scribani Genovese (1644) e fu riscattata ancora una volta

da un esponente della famiglia di Napoli, il vescovo Vincenzo.

Alla fine del settecento, come in tanti altri comuni della Sicilia, Troina fu sede di

una rivolta antigiacobina (1798), partecipa ai moti siciliani nel 1820-21, ai moti del

1848, ma non agli eventi rivoluzionari del 1860. Infine, nel febbraio del 1898, Troina

Indicatori sociali Disoccupazione:

Maschi Femmine Totale Tasso

Dicembre 2003 1.151 1.420 2.571 % 25,55

Dicembre 2009 1.139 1.453 2.592 % 25,76

Dicembre 2012 1.169 1.493 2.662 % 27,62

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fu sede di una rivolta contadina che si allinea ai molteplici tumulti che percorreranno

l'Italia, poi culminate nelle giornate milanesi.

Il Centro Storico

L'impianto urbanistico di Troina è tipicamente medievale,

nell'area relativa alla cittadella fortificata, che si sviluppa tutta

lungo il solo asse di via Conte Ruggero. A questa via afferiscono

piccole diramazioni tortuose, irregolari, che in ripida pendenza

seguono l'andamento orografico della sommità collinare: è un

insieme pittoresco di vicoli, slarghi irregolari, scalette, rampe,

sottopassaggi ad arco, cortili sul fronte stradale. Espansioni tardo

cinquecentesche, del Seicento e del Settecento e interventi edilizi ottocenteschi sono

riscontrabili su ambedue i versanti del Centro storico. La torre capitania classico

edificio fortificato, sede del capitano del popolo prima, adibita a carcere dopo, è sede

adesso di una mostra permanente di Gaetano Miani cittadino troinese e noto pittore

internazionale.

La Torre Capitania

Antico e massiccio edificio a pianta quadrangolare

con molta probabilità è stato ricavato dal torrione

centrale dell‟antico castello. In esso aveva sede il

Capitano di Giustizia, mentre risulta che nel 1399,

sotto Re Martino d‟Aragona, era custodia di

Provincia con Regio Castellano di primaria nobiltà

del paese.

L'edificio è di proprietà del Comune di Troina che

lo ha recentemente restaurato per esser utilizzato

come Antiquarium e Museo. L'immobile si articola strutturalmente su tre livelli

orizzontali e due moduli verticali, testimonianza di vari rifacimenti. Recentemente

sono state allestite all'interno dell'edificio storico delle sale espositive, la "Sala

Miani", mostra permanente dedicata al pittore Gaetano Miani di origini troinesi,

dove sono esposte circa 25 tele del pittore tra cui la tela raffigurante "la Foresta

Amazzonica", unica nel suo genere perché su unica tela di circa 19 mt; e al piano

superiore una sala che raccoglie l‟interessante collezione fotografica sulla Battaglia

di Troina, evento bellico della II Guerra Mondiale che dopo lo sbarco in Sicilia,

nell'agosto 1943, vide contrapposte le forze militari terrestri dell'Asse e quelle del

VIII armata americana.

Entrando dal grande portone principale in via Conte Ruggero una ripida scaletta,

creata dopo l'abbassamento della via antistante, immette in un grande vano ai cui lati

si affacciano le antiche celle del carcere, la prima delle quali entrando a sinistra, di

forma trapezoidale coperta con una volta a botte, presenta una parete ritagliata dal

banco roccioso. La seconda cella a sinistra più squadrata ed è anch'essa scavata per

intero nella roccia.

Su questi due vani s‟imposta il salone dell'ex teatro Comunale ora “Sala Miani”,

definito nella sua spazialità da due grandi archi ad ogiva che sorreggono i due terzi

del tetto, mentre l'ultima parte di questo poggia sul muro perimetrale a Ovest, nel

quale è incastrato un arco ad ogiva più piccolo impostato sull'ambiente del secondo

livello.

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Le Chiesa Madre

La Chiesa Madre: fu fatta costruire dal Conte Ruggero il

normanno dopo la conquista di Troina tra il 1065 e il

1078 e fu sede nel 1082 del primo vescovato di Sicilia.

Dopo varie ristrutturazioni l‟aspetto attuale della chiesa,

a tre navate, ha un carattere prevalentemente

neoclassico. Il prospetto è della fine del settecento,

mentre la Torre Campanaria risale al periodo aragonese,

come dimostra la grande aquila che campeggia sul

campanile.

All‟interno la chiesa è un vero e proprio museo d‟arte sacra.

Ecco le opere di maggiore interesse:

la statua di San Silvestro(1485) patrono della città;

la croce lignea (1512) con il dipinto del crocifisso;

la statua lignea dell’Assunta (1700).

due candelabri in bronzo (1594);

il bacolo del pastorale abbaziale (XV sec.), in argento con dorature di

superficie a fuoco ed incastonature d‟avorio;

il sigillo vescovile in argento inciso (XII sec.) donato dal conte Ruggero al

cugino Roberto vescovo di Troina;

il paliotto ottocentesco dell‟altare maggiore in seta e filo d‟oro;

la tavola normanna della madonna col bambino con cornice lignea stile

barocco;

i quattro confessionali barocchi, capolavori dell‟artigianato ligneo siciliano del

settecento;

l‟altare maggiore in marmi policromi;

la cattedra vescovile, capolavoro dell‟arte lignea tardo barocco.

Le altre Chiese

Oratorio del SS. Sacramento: (XI sec.), già oratorio dell‟Arciconfraternita dei

Bianchi nonché chiesa e cripta dei “cavalieri”. La tradizione vuole che in questa

piccola chiesa abbia celebrato messa Papa Urbano II (1088) che indisse la

prima crociata e che venne a Troina per gettare le basi dell‟accordo col Conte

Ruggero sull‟Apostolica Legatia (1098).

Chiesa e Convento di Sant’Agostino: Nel sito attualmente occupato dalla chiesa

in origine si trovava una chiesa dedicata ai SS. Pietro e Paolo. Successivamente i

frati Agostiniani vi insediarono la propria dimora, nel 1502. All‟interno

vengono custodite: alcune tele di gusto ottocentesco e il fercolo argenteo di San

Silvestro datato 1736. Il convento è circondato da 40 loggiati un tempo adibiti a

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fiera, che durava all‟incirca un mese e che richiamava la gente dei paesi

limitrofi.

Chiesa del Carmine: La chiesa di Santa Maria Annunziata fu concessa ai Padri

Carmelitani già a partire dalla prima metà del „500. La chiesa sorgeva extra-

moenia ed i Padri vi affiancarono un ampio convento caratterizzato da un

chiostro quadrangolare per la cui costruzione vennero utilizzati materiali lapidei

provenienti dai resti della fortificazione ellenistica. La chiesa, a 3 navate, fu

elevata a Parrocchia e dedicata a Santa Maria del Carmelo nel 1949 e all‟interno

viene custodita la Statua della Madonna della Catena.

Chiesa di San Silvestro: Il complesso è stato edificato dai Padri Basiliani a partire

del 1625, anche se nel 1801 ha subito una ristrutturazione radicale come

testimonia una lapide nel prospetto. L’edificio ha un impianto basilicale di grande

portata, con colonnine monolitiche in arenaria grigia locale, sormontate da

capitelli scolpiti a fogliame. La volta della navata centrale è a tutto arco, sostenuta

da capitelli corinzi. All’interno si possono ammirare: la statua in marmo bianco di

San Silvestro riferibile alla scuola del Gagini, chiusa da un baldacchino costruito

nella cappella del Santo, situata sul lato destro del transetto, questa cappella,

addossata alla roccia viva ricalca il perimetro della chiesetta di San Bartolomeo

che custodiva l’antico sepolcro del frate; tele del ‘700, una tela di recente fattura e

una lastra tombale posta all’inizio della navata sinistra.

Chiesa di San Matteo: Di piccole dimensioni e a pianta ottagonale, custodisce

alcuni dipinti di autori ignoti del seicento, fra cui: una Madonna del Rosario, una

Madonna Addolorata, un crocifisso ligneo del 700.

Chiesa di San Nicolò a Scalforio: Ubicata nel cuore del quartiere Scalforio la

chiesa ha una torre campanaria con sottopassaggio che corrisponde al sito della

porta normanna detta di San Nicola. La chiesa, mononavata, è di origini

medievali, ma rimaneggiata lungo il corso dei secoli. All‟interno custodisce: tele

del „700 e la Statua della Madonna di Pasqua.

Chiesa di San Rocco: Situata all‟estremità orientale del quartiere Scalforio, la

chiesa, mononavata, sorge su di un piano roccioso. Ad essa è legata la

confraternita nata nel 1912 per volere del Can. Raffaele Canale. L‟attuale

costruzione è da distinguersi da quella omonima che fino al 1815 esisteva nel

quartiere San Basilio.

Chiesa del S.S Salvatore: edificio mononavata del ‘700 con facciata moderna

realizzata con portale in arenaria grigia loca le. All’interno vengono custodite tele e

crocifisso settecentesche.

La Chiesa di Santa Lucia: l‟edificio, mononavata, si trova nella parte

occidentale dell‟antica cittadella normanna. Non è di grande pregio artistico, ma

il muro meridionale è un frammento della cinta muraria normanna realizzata con

grossi conci squadrati in parte provenienti dalla fortificazione ellenistica.

All‟interno vengono custodite tele del „600 e la Statua di Santa Lucia insieme a

quella del Cristo di Risorto.

Chiesa di San Sebastiano: situata all‟inizio di via Garibaldi, nel quartiere Borgo,

le sue origini risalgono agli inizi del 1600, ma l‟attuale edificio, mononavata, è

stato costruito nel secondo dopoguerra, in seguito alla distruzione causata dai

bombardamenti del 1943. All‟interno conserva alcune statue, tra cui quella di

San Sebastiano, appartenenti al nostro secolo. Attualmente è sede dell‟omonima

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confraternita.

Chiesa Santa Famiglia di Nazareth: è una chiesa di nuova costruzione a pianta

ottagonale ubicata in via Malaterra (strada dove si svolge l‟attuale mercato

settimanale).

Chiesa e Convento dei Padri Cappuccini: Lavori di costruzione per il convento

iniziarono nel dicembre del 1611 anche se la sistemazione definitiva avvenne

grazie all‟interessamento e all‟impegno economico di P. Giacinto La Greca alla

fine dell‟Ottocento. La chiesa, del XIX sec., ha un prospetto a due ordii

architettonici caratterizzati da cornicioni e paraste di ordine dorico, mononavata,

ha altari lignei di stile barocco e tele di gusto settecentesco e novecentesco.

Chiesa della Madonna del Soccorso: Ubicata nella parte orientale del quartiere

Arcirù la chiesa mononavata ha origini ottocentesche con una struttura

novecentesca.

Siti Archeologici

La capanna in legno dell‟età del rame (IV e III millennio a.c.) portata alla luce

nel 2001 da un gruppo di archeologi delle università di Cambridge e Oxford

nelle vicinanze della città;

La necropoli sicula con le tipiche tombe a grotticella risalenti al periodo

preellenico, sita sul vicino monte muganà;

L‟impianto termale romano, sito nella parte più a valle della città, fu in parte

riutilizzato nell‟età bizantina per la costruzione della chiesa della Madonna

della Catena appartenente nel 1304 ai Cavalieri di Malta.

Ruderi

Il convento basiliano di San Michele Arcangelo,

il “Vecchio" edificato nell'XI secolo subito

dopo la conquista normanna. Il monastero fu

abbandonato nella seconda metà del

settecento quando i monaci, reputandolo

troppo piccolo, si trasferirono nel convento

“nuovo” più vicino all‟abitato.

Il “Nuovo", edificato nel settecento fu

abbandonato nel 1866.

Le manifestazioni

Le feste dei “Rami” e della “Ddarata”,

durante la penultima e l‟ultima settimana

del mese di maggio, in cui i cittadini

devoti a San Silvestro, “civis et patronus”

della città, si recano in pellegrinaggio in

onore del Santo nei boschi dei monti

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Nebrodi da dove ritornano con rami e foglie di alloro. Le feste sono state

descritte perfino dallo scrittore verista Federico De Roberto.

La festa cosiddetta della “Kubbaita”, consiste in una sfilata per le vie cittadine

con costumi tipici cinquecenteschi, che rammenta l‟ingresso di Carlo V nella

città avvenuto nel 1535.

La festa del “Venerdì Santo” dove in processione per le vie della città viene

condotta l‟urna del Cristo morto e la statua della Madonna Addolorata portata

a spalla da decine di ragazze.

La “Domenica di Pasqua” dove si svolge la processione del Cristo Risorto

(opera lignea del Quattrocchi del 1734) fino a piazza Conte Ruggero dove

avviene l‟incontro con il simulacro della Madonna di Pasqua davanti a

migliaia di cittadini in festa.La festa del “Corpus Domini” che vede in

un‟imponente processione le undici confraternite con i loro abiti tipici e i loro

vessilli che sembrano rievocare epoche passate.

La gastronomia

La “vastedda cu sammucu” è una gustosa focaccia che nasce dalle sapienti

mani delle massaie troinesi. L‟impasto di farina e di grano duro ed uova, dopo

essere stato farcito di “tuma” (formaggio

fresco) e salame, viene cosparso

abbondantemente di fiori si sambuco

(sambucus nigra), ingrediente essenziale per

la buona riuscita del piatto. Un‟attenta

cottura in un forno a legna darà alla

“vastedda” doratura e fragranza.

I “„nfasciatieddi” invece sono dei dolci tipici preparati con farina 00, sugna e

zucchero. Preparato l‟impasto, prima di passare al forno, vengono riempite con

il vino cotto di fichidindia. Usciti dal forno vengono cosparsi con scaglie di

mandorla tostata e miele.

La “piciocia” è una polenta fatta con farina di rumanedda (lathyrus sativu)

insieme ad altri legumi come piselli e ceci, condita con pancetta e finocchio

selvatico o cardi selvatici.

I “maccarruni di casa” sono dei maccheroni preparati in casa uno per uno

lavorando la pasta di farina attorno ad uno stelo di erba secca per ricavare il

buco. Possono essere conditi con sugo di coniglio selvatico, di maiale, di

pomodoro e melanzane, e ricotta salata.

La situazione di partenza sulla quale il progetto è destinato ad incidere vede una

domanda di servizi in crescendo e, nonostante gli sforzi delle competenti autorità

locali, una risposta ancora inadeguata e priva di una vera e propria pianificazione.

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Rete Informale:

Pur avendo come interlocutori privilegiati, oltre alla cooperativa "La Sorgente"

(vedi rete formale), la “Parrocchia “MARIA SS. ASSUNTA” (Chiesa Madre) e

l‟I.I.S.S. Ettore Majorana, la proposta dell‟Ente è in realtà rivolta alla comunità

nella sua globalità in quanto rete di relazioni.

L‟ente intende, quindi, coinvolgere la gran parte degli uffici comunali, le

confraternite, le associazioni e i comitati cittadini per la festa del patrono e della

tradizione locale, le imprese artigiane e commerciali, i professionisti e le varie

espressioni della società civile.

Le principali finalità della proposta sono:

a. l‟accessibilità delle risorse;

b. l‟informazione come condizione per scegliere;

c. la relazione tra le strutture, tra le strutture e le persone, tra le persone;

d. l‟attenzione alle risorse umane e culturali del territorio;

e. la promozione di una politica territoriale unitaria che tenga conto delle realtà

esistenti in un‟ottica di collaborazione e programmazione comune;

f. il riconoscimento della valenza del gruppo in quanto valorizzatore

dell‟esperienza del singolo.

La Parrocchia “MARIA SS. ASSUNTA

La parrocchia Maria SS. Assunta ha sede nella Chiesa Madre (vedi "Le Chiese

principali") che fu fatta costruire dal Conte Ruggero il normanno dopo la conquista di

Troina tra il 1065 e il 1078 e fu sede nel 1082 del primo vescovato di Sicilia. E' la

parrocchia principale in quanto sede dell'Arciprete e come tale avrà un ruolo di

coordinamento e supporto nella valorizzazione e fruizione dei beni artistici custoditi

nelle chiese presenti nel territorio comunale, permettendone l'accesso e la fruizione

tramite l'apertura nelle ore concordate degli edifici di culto.

L’ I.I.S.S. Ettore Majorana

L‟Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Ettore Majorana” rappresenta un

punto di riferimento costante per genitori e studenti del comune di Troina e dei vicini

comuni di Gagliano, Cerami, Cesarò e San Teodoro.

L'istituto iniziò le lezioni il 10 novembre del 1969 con il corso di Ragioneria;

in seguito sono stati istituiti anche i corsi di Liceo scientifico e per Geometri.

Oggi la popolazione scolastica complessiva si attesta su oltre 500 unità

distribuite in 27 classi.

Ruolo dell'Istituto sarà quello di fornire supporto logistico (materiale,

attrezzature, locali, biblioteca) per la formazione dei volontari e consulenza sulle

materie di cultura e tradizioni locali.

Domanda di servizi analoghi

La domanda di servizi analoghi rimane elevata, infatti nonostante gli sforzi del

Comune e gli impegni del personale degli uffici di promozione culturale e delle

associazioni locali, le politiche riguardanti la storia e la cultura locale rimangono

ancora inadeguate e mancano di una vera e propria pianificazione.

La domanda di servizi analoghi rilevata dagli Uffici Comunali vede la necessità

di maggiore coordinamento e pianificazione degli interventi con in ordine le seguenti

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richieste:

1. iniziative promozionali e di informazione nelle scuole

2. iniziative promozionali e di informazione nel territorio

3. ampliamento delle possibilità di fruizione dei beni culturali

4. potenziamento delle attività di guida in chiese, monumenti, edifici storici

5. attivazione di percorsi culturali per i cittadini

6. supporto alle associazioni culturali locali

7. iniziative a sostegno della formazione dei cittadini

Offerta presente nel contesto di riferimento

L‟offerta è rappresentata, oltre che dagli Uffici Comunali di promozione

culturale, dalle associazioni culturali locali come la “Pro Loco”, la Cooperativa “La

Sorgente”, le Confraternite e i Gruppi Parrocchiali. Ma nonostante gli sforzi

dell‟Amministrazione Comunale con la definizione di un documento di

programmazione e progettazione delle politiche culturali, al fine di creare una rete

capace di comunicare e di consolidare le esperienze presenti sul territorio, non si

riesce a dare maggiore organicità alle esigenze provenienti dal contesto culturale e da

quello importante riguardante la storia e la cultura locale.

In questo contesto il Comune sta valutando le varie proposte presenti sul

territorio, per cercare di creare un effettivo collegamento tra le diverse iniziative in

un‟ottica di scambio di esperienze e di conoscenze, di accrescimento del sapere

condiviso.

Indicatori Numerici rappresentanti la Domanda e l‟Offerta

1) Numero di iniziative a sostegno di attività pratiche (vedi obiettivi 1 e 2)

2) Numero di iniziative a sostegno di giovani a rischio di esclusione sociale

3) Numero di iniziative a sostegno di attività promozionali dei beni art. e cult.

4) Numero di giorni di apertura della Torre Capitania e della Chiesa Madre

5) Numero di incontri/conferenze dedicate al tema “arte & cultura”

Schema Riassuntivo della Situazione di Partenza

Indicatori culturali Situazione di Partenza - Anno 2012/2013

Azioni Domanda Offerta Enti

Iniziative a sostegno di attività pratiche 15 0

Iniziative a sostegno della

partecipazione di giovani a rischio 5 1 comune

Iniziative a sostegno di attività

promozionali 11 2 comune, ass. locali

N. di giorni della settimana di apertura

della Torre Capitania e Chiesa Madre 6 0** comune, ass. locali

Incontri/conferenze dedicate al tema

“arte & cultura” 5 1 comune

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** LaTorre Capitania viene aperta alla fruizione in modo saltuario, in occasione di particolari

eventi culturali, musicali o nelle festività principali.

9,5% della domanda soddisfatta.

Destinatari diretti del progetto sono i beni artistici e culturali del Comune di

Troina, in particolare:

a) la Torre Capitania, i monumenti, gli edifici e le piazze del centro storico;

b) la Chiesa Madre e i beni artistici in essa custoditi, le altre chiese;

c) le manifestazioni culturali e le tradizioni gastronomiche.

Essendo i destinatari beni collettivi della comunità Troinese, a beneficiare del

progetto sarà l‟intera collettività, cioè in ordine:

1) gli abitanti del Comune di Troina,beneficeranno di servizi migliori;

2) i turisti e visitatori della cittadina, come gli abitanti;

3) gli operatori commerciali, le confraternite, le associazioni culturali, perché

avranno un supporto promozionale e organizzativo in più, di notevole valenza

socio-culturale.

4) le istituzioni locali, perché miglioreranno i servizi resi alla comunità.

Totale 42 4

7) Obiettivi del progetto:

a. Sviluppare la sensibilità della collettività nei confronti del volontariato, del

servizio agli altri, la partecipazione attiva dei cittadini, delle istituzioni, delle

associazioni, ai bisogni degli altri che sono anche bisogni di conoscenza, di

cultura e riscoperta delle proprie radici;

b. Acquisire indicazioni nuove e più complete sulle possibilità che offre il

territorio in termini di nuove forme di lavoro e nuovi opportunità

d‟investimento;

c. Valorizzare i beni artistici e culturali locali soprattutto la Torre Capitania e

la Chiesa Madre inserendo i volontari in servizio civile in un contesto di

azioni di sviluppo locale già in atto, migliorando, da una parte i servizi resi

alla collettività e, dall‟altra, proponendo ai giovani impegnati nel progetto un

percorso culturale e di esperienza spendibile nel mondo del lavoro.

1. Procurare ai giovani nuove occasioni di crescita e valorizzazione della persona,

sviluppando il senso dell‟organizzazione, del lavoro in equipe, lo spirito di

iniziativa, di inventiva, le capacità necessarie al raggiungimento di più alti livelli

di coscienza civica;

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INDICATORE: N. di Azioni a Sostegno della Socializzazione

sub ind. 1.1 : N. di Momenti di riflessione sulle attività svolte

sub ind. 1.2 : N. di Attività in equipe con altri operatori dell‟Ente

sub ind. 1.3 : N. di Incontri con volontari di altri progetti

2. Inserire i giovani in servizio civile nelle attività Comunali attualmente rivolte

al patrimonio culturale, in affiancamento agli operatori dell‟ente attuatore e degli

enti copromotori nei compiti di valorizzazione della cultura locale, di

salvaguardia e fruizione dei beni artistici, al fine di far acquisire al giovane

volontario esperienza, abilità e conoscenze concrete spendibili nel mondo del

lavoro;

INDICATORE: N. di Attività Pratiche

sub ind. 2.1: N. di Affiancamenti effettuati

sub ind. 2.2: N. di Esperienze pratiche fatte

sub ind. 2.3: N. di Interventi eseguiti

3. Favorire la partecipazione al servizio civile soprattutto di giovani con bassa

scolarità, a rischio di esclusione sociale, e/o in condizione di disabilità

compatibile con le attività previste dal progetto;

INDICATORE: N. di Volontari con bassa scolarità e/o con disabilità

sub ind. 3.1: N. di Azioni formative di carattere attivo

sub ind. 3.2: N. di Azioni di gestione della risorsa umana

sub ind. 3.3: N. di Azioni di gestione e risoluzione dei conflitti

4. Stimolare la sensibilità e l’interesse dei cittadini per i beni culturali locali, la

loro salvaguardia, la loro fruizione per fini didattici, turistici, di svago attraverso

l‟adozione di un linguaggio semplice e comprensibile;

INDICATORE: N. di Iniziative a sostegno di Attività Promozionali

sub ind. 4.1: N. di Incontri/conferenze a tema nelle scuole

sub ind. 4.2: N. di Campagne di informazione e sensibilizzazione

sub ind. 4.3: N. di Azioni promozionali a carattere culturale

5. Prolungare l’apertura della Torre Capitania ed incrementare le iniziative a

sostegno della fruizione delle mostre della Torre Capitania e dei beni museali

della Chiesa Madre, ma anche del patrimonio artistico e culturale, dei monumenti,

degli edifici storici, delle manifestazioni e tradizioni popolari, attraverso

interventi coordinati ed integrati con quelli di altre figure professionali;

INDICATORE: N. di Iniziative a sostegno della Fruizione

sub ind. 5.1: N. di Giorni di Apertura della Torre Capitania

sub ind. 5.2: N. di Giorni di Apertura della Chiesa Madre

sub ind. 5.3: N. di Beni Artistici disponibili alla fruizione

6. Migliorare le conoscenze sulle opportunità del territorio in riferimento al

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patrimonio culturale, in modo da predisporre servizi ed azioni più efficaci;

INDICATORE: N. di Incontri sul tema “Arte & Cultura”

sub ind. 6.1: N. di Incontri con altri enti/agenzie territoriali

sub ind. 6.2: N. di Riunioni con altri professionisti del territorio

La Situazione di Arrivo con la realizzazione del progetto, rappresentabile

tramite gli indicatori di partenza, è schematizzabile nel modo seguente (supponendo

la Domanda invariata):

30,95% della domanda soddisfatta, +21,45 % rispetto alla situazione di partenza.

Indicatori culturali Situazione di Arrivo - Anno 2015/2016

Azioni Domanda Offerta Enti

Iniziative a sostegno di attività pratiche 15 1 comune/serv.civile

Iniziative a sostegno della

partecipazione di giovani a rischio 5 2 comune/serv.civile

Iniziative a sostegno di attività

promozionali 11 4 comune ass. locali

N. di giorni della settimana di apertura

della Torre Capitania e Chiesa Madre 6 5 comune, ass. locali

Incontri/conferenze dedicate al tema

“arte & cultura” 5 1 comune/serv.civile

Totale 42 13

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le

attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in

servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo

che quantitativo:

Il progetto, in linea con gli obiettivi descritti, mira a valorizzare i beni artistici

e culturali del Comune di Troina (En), soprattutto la Torre Capitania e la Chiesa

Madre, attraverso l‟inserimento dei volontari in servizio civile in un contesto di

azioni di sviluppo locale tese a migliorare, da una parte, i servizi resi dalle istituzioni

alla collettività, visti anche come opportunità di crescita civile, opportunità di

conoscenza e capacità d‟intervento, e, dall‟altra, proponendo ai giovani impegnati

nel progetto un percorso di valorizzazione della persona, di crescita culturale e di

esperienza spendibile nel mondo del lavoro.

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Descrizione delle Attività in Relazione agli Obiettivi

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OB. 1 Procurare ai giovani nuove occasioni di crescita

ATTIVITÀ:

A1.1 Socializzazione dell’esperienza - Vedi scheda 8.4 delle attività

specifiche.

OB. 2 Inserire i giovani in servizio civile nelle attività Comunali

ATTIVITÀ:

A2.1 Accoglienza - Il primo giorno di avviamento al servizio dei volontari tutte le

figure dell‟ente impegnate nel servizio civile saranno presenti. Il benvenuto

verrà dato direttamente dal Sindaco del Comune di Troina,verranno ricordati i

diritti e i doveri di ognuno e, firmati i contratti, i volontari in SCN verranno

affidati all‟Olp che li accompagnerà nelle sedi accreditate. L‟Olp presenterà i

volontari, man mano che se ne presenterà l‟occasione, agli altri operatori del

Comune e li affiancherà costantemente trasferendo le proprie competenze ai

volontari fino a renderli autonomi nell‟esecuzione dei loro compiti.

A2.2 Formazione - consente al giovane di seguire un percorso di formazione

civica, culturale e professionale, di solidarietà, di cooperazione, di

salvaguardia del patrimonio nazionale. La prima parte sarà dedicata alla

formazione generale dove saranno approfondite le tematiche proprie della

cittadinanza attiva e della solidarietà, la seconda parte sarà dedicata alla

formazione specifica dove saranno approfonditi contenuti più tecnici.

A2.3 Apprendimento delle abilità di base - inteso come esperienza pratica

atta a consente al giovane di prepararsi per il lavoro pratico di tutti i

giorni, acquisendo gradatamente metodologie e procedure di lavoro,

conoscenza di mezzi, strumenti e attrezzature di servizio, capacità di

intervento autonomo.

OB. 3 Favorire la partecipazione al servizio civile

ATTIVITÀ:

A3.1 Attività specifiche atte a favorire la partecipazione di giovani con

minori opportunità - Vedi scheda 8.5 relativa alle attività.

OB. 4 Stimolare la sensibilità e l’interesse dei cittadini

ATTIVITÀ:

A4.1 Attivazione numero verde - punto di riferimento dei cittadini, consente

di erogare un servizio costante per: informare sugli avvenimenti culturali

più significativi, su conferenze, seminari, incontri e iniziative tematiche,

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feste, sagre, appuntamenti gastronomici; sulle novità del settore e le

attività dell‟ufficio; acquisire esigenze, richieste, necessità, proposte

operative, suggerimenti e quant‟altro correlato all‟oggetto del progetto;

acquisire segnalazioni di degrado, danneggiamenti, rischi di pericoli.

A4.2 Preparazione materiale informativo e promozionale - preparazione in

sede di strumenti atti a raggiungere lo scopo (locandine, libretti,

manifesti, questionari) e programmazione degli interventi (campagne di

diffusione, info-point, indagini).

A4.3 Affissione di manifesti, striscioni stradali con figure 3D - per dare

visibilità e pubblicizzare l‟evento “Engyon”; con le figure 3D si ottiene

una cartellonistica di "primo impatto" visivo lungo le strade, nei pressi

della città, nelle piazze, nei parchi;

A4.4 Esposizione di locandine - adattate alle esigenze di sviluppo del servizio,

per abituare la popolazione ad un “dialogo” costante sulla sua evoluzione

e sui risultati ottenuti; servono per pubblicizzare gli incontri di

informazione, le visite guidate, le passeggiate culturali, le feste popolari,

gli appuntamenti gastronomici, i progetti di salvaguardia del patrimonio

culturale, e le modalità di erogazione del servizio, i contatti (per esempio:

ufficio comunale cui rivolgersi, in quali giorni, gli orari, i numeri

telefonici, e-mail, ecc.);

A4.5 Divulgazione di materiale informativo su carta (pieghevoli, libretti) - da

diffondere nelle scuole, nei circoli, nelle agenzie: sono i supporti che

garantiscono una buona capillarità dell'informazione;

A4.6 Apertura Info-POINT - costituisce nelle giornate di mercato o nelle

feste di piazza, nelle scuole, nelle università, nelle parrocchie,

un‟opportunità di presenza e visibilità sul territorio: permette di fornire

informazioni dirette ai cittadini, di distribuire materiale informativo e

raccogliere opinioni e impressioni sul servizio fornito; tale struttura

"mobile" può essere gestita in collaborazione con le associazioni culturali

presenti nel territorio: “Pro Loco”, le associazioni di volontariato locale e

gli altri enti copromotori del progetto, costituendo così un'opportunità di

coinvolgimento e maggiore adesione "sociale" al tema della salvaguardia

e fruizione dei beni culturali;

A4.7 Indagine sociale - tramite questionari, dà la misura di ciò che la

popolazione percepisce, contribuisce a capire su quali aree cittadine è

necessario intervenire maggiormente, su quali conviene modificare la

modalità d‟intervento, quindi a programmare meglio il processo attuativo

del progetto;

A4.8 Pubblicazione su internet - costituisce un modo semplice, immediato e a

basso costo di raggiungere la comunità cui e collegato il progetto,

utilizzabile per fini promozionali e informativi. Utile per pubblicare

programmi, attività, esiti di indagini sociali, bilanci di manifestazioni,

risultati di ricerche, conclusione e valutazione del progetto

OB. 5 Prolungare l’apertura della Torre Capitania

ATTIVITÀ:

A5.1 Raccolta e aggiornamento dei dati riguardanti i beni artistici e museali

- Col supporto dell‟operatore locale verranno effettuati sopralluoghi nei

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siti d‟arte, quali le chiese, il centro storico, la Torre Capitania, la Chiesa

Madre, verranno effettuate rilevazioni, presi appunti, foto, e quant‟altro

necessario o utile a incrementare le conoscenze in possesso.

A5.2 Guida alla fruizione dei beni artistici - costituisce un‟opportunità di

crescita per la realizzazione di esperienze concrete di presenza e visibilità

nel territorio e nello stesso tempo costituisce un‟ulteriore opportunità per

tenere aperta la Torre Capitania e la Chiesa Madre;

A5.3 Supporto alla realizzazione delle feste popolari - vivere

l‟organizzazione delle feste popolari come quella di San Silvestro o

quella di Sant’Antonio è un fatto di per se straordinario, partecipare alla

realizzazione, con apporti concreti di supporto ai comitati cittadini o alle

confraternite, è un‟esperienza unica e forse irripetibile per il giovane

volontario.

A5.4 Ricerca gastronomica - ricerca delle antiche ricette, informazioni sulle

sagre paesane, sugli appuntamenti gastronomici, sulla degustazione di

prodotti tipici.

A5.5 Vigilanza e segnalazione - di eventuali cause di degrado, di

danneggiamenti, di diminuzione delle normali condizioni di sicurezza,

nelle vie del centro storico, nei siti d‟arte, il volontario rappresenta un

punto di riferimento cui il cittadino può rivolgersi per qualunque

informazione e/o segnalazione.

OB. 6 Migliorare le conoscenze sulle opportunità del territorio

ATTIVITÀ:

A6.1 Incontri di raccordo e conoscenza di altre esperienze con/in realtà

territoriali, quali università, agenzie di sviluppo e lavoro, ordini

professionali.

A6.2 Riunioni di equipe per fini di socializzazione, confronto e scambio di

esperienze, con professionisti del Comune o degli enti Copromotori.

A1.1 Socializzazione dell’esperienza - da Febbraio a Dicembre (dal 2° al 12°

mese). Intende procurare al giovane nuove occasioni di crescita e

valorizzazione della persona, per cui ciclicamente ma per tutto l‟anno

segnerà il corso progettuale.

A2.1 Accoglienza - Gennaio (1 mese). Il primo giorno di avviamento al servizio

sarà il momento in cui saranno concentrate tutte le energie per l‟accoglienza dei

volontari, ma è chiaro che ciò che tale attività rappresenta, cioè l‟inserimento dei

volontari nell‟organizzazione dell‟ente, si protrarrà inevitabilmente per tutto il

mese.

A2.2 Formazione - Gennaio (1 mese). 120 ore di formazione, tra generale e

specifica, possono essere concluse entro il primo mese, in modo che il

volontario parta con l‟attività pratica già con un bagaglio culturale a

Collocazione Temporale delle Attività (si assume come inizio del progetto Gennaio 2015)

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supporto.

A2.3 Apprendimento delle abilità di base - da Febbraio a Marzo (dal 2 al 3

mese). Subito dopo il periodo di formazione ci vorranno un paio di mesi

affinché il volontario possa sentirsi sufficientemente preparato ad

affrontare il lavoro pratico di tutti i giorni, acquisendo gradatamente

metodologie e procedure di lavoro, conoscenza di mezzi, strumenti e

attrezzature di servizio, capacità di intervento autonomo.

A3.1 Attività specifiche atte a favorire la partecipazione di giovani con

minori opportunità - da Gennaio a Dicembre (dal 1 al 12 mese).

Rappresentano azioni specifiche di valorizzazione dei giovani con minori

opportunità che è necessario attivare sin dal periodo di formazione e

protrarre fino a conclusione del progetto (vedi scheda 8.5).

A4.1 Attivazione numero verde - da Febbraio a Dicembre (dal 1 al 12

mese). Sin dall‟inizio dell‟attività pratica l‟attivazione del numero verde

rappresenta un punto di contatto coi cittadini che è bene mantenere fino

alla fine del progetto.

A4.2 Preparazione materiale informativo e promozionale - da Febbraio a

Settembre (dal 2 al 9 mese). È un‟attività da svolgere in massima parte

in sede, da svolgere nel periodo iniziale e continuare per tutta l‟estate in

cui maggiormente sono concentrate le manifestazioni culturali.

A4.3 Affissione di manifesti, striscioni stradali con figure 3D - da Aprile a

Settembre (dal 1 al 9 mese). Per dare visibilità agli eventi maggiori

soprattutto in primavera ed estate;

A4.4 Esposizione di locandine - da Marzo a Dicembre (dal 2 al 12 mese).

Adatta alle esigenze di dialogo con la popolazione in qualunque periodo

dell‟anno, da iniziare dopo un breve periodo di preparazione e concludere

a fine progetto.

A4.5 Divulgazione di materiale informativo su carta (pieghevoli, libretti) - da

Aprile ad Ottobre (dal 4 al 10 mese). Dopo tre mesi di preparazione, il

mese di aprile è il più adatto, anche per l‟arrivo del bel tempo, ad iniziare

nei quartieri, nelle scuole, nei luoghi pubblici, le campagne di

sensibilizzazione, informazione e promozione del servizio civile.

A4.6 Apertura Info-POINT - da Aprile a Settembre (dal 4 al 9 mese). Il

periodo è il più indicato sia per la massima concentrazione di eventi

culturali, sia per il bel tempo che consente di utilizzare questo strumento

mobile di massima visibilità nelle feste di piazza, nelle scuole, nelle

università, ecc.

A4.7 Indagine sociale - da Maggio a Dicembre (dal 5 al 12 mese). Dopo

quattro mesi dall‟inizio del progetto, molto lavoro è stato svolto ed è bene

iniziare ad interrogarsi su ciò che la popolazione percepisce, su quali aree

cittadine è necessario intervenire maggiormente e come. Ciclicamente è

un‟attività che durerà fino a conclusione del progetto.

A4.8 Pubblicazione su internet - da Febbraio a Dicembre (dal 2 al 12 mese).

Subito dopo la formazione fino alla conclusione del progetto, per

pubblicare programmi, attività, esiti di indagini sociali, bilanci di

manifestazioni, risultati di ricerche, bilancio e valutazione del progetto.

A5.1 Raccolta e aggiornamento dei dati riguardanti i beni artistici e culturali

- da Marzo a Novembre (dal 3 al 11 mese). È un‟attività che occuperà i

volontari per un largo periodo dell‟anno a partire da subito dopo aver

acquisito le prime conoscenze pratiche fino a novembre. Nell‟ultimo

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mese rimarranno le attività principali e di valutazione finale.

A5.2 Guida alla fruizione dei beni artistici - da Aprile a Settembre (dal 4 al

9 mese). Apertura delle chiese, dei beni museali, dei palazzi del centro

storico, guida ai visitatori attraverso percorsi culturali, necessariamente va

fatto nel periodo di bel tempo e soprattutto nel periodo estivo in cui

maggiore è la presenza di lavoratori esterni che ritornano per le ferie.

A5.3 Supporto alla realizzazione delle feste popolari - da Maggio a

Settembre (dal 5 al 9 mese). Dal mese di maggio si iniziano a preparare

le manifestazioni popolari che si terranno poi da maggio fino a settembre

vedi la festa di San Silvestro, la DDharata ela kubbaita.

A5.4 Ricerca gastronomica - da Marzo a Dicembre (dal 3 al 12 mese). È

un‟attività che occuperà i volontari da subito, dalle festività pasquali a

quelle natalizie, con la gastronomia tipica dei dolci e dei piatti

tradizionali.

A5.5 Vigilanza e segnalazione - da Aprile a Ottobre (dal 4 al 10 mese). È il

periodo di attività all‟esterno per cui il volontario collateralmente potrà

svolgere anche questa attività, per così dire di servizio.

A6.1 Incontri di raccordo e conoscenza di altre esperienze - da Aprile a

Dicembre (dal 4 al 12 mese). Subito dopo la prima esperienza di servizio,

trimestralmente, tranne il periodo estivo di maggiore concentrazione delle

ferie, fino a conclusione del progetto, poiché è indubbiamente un‟attività

di grande valore per la crescita personale.

A6.2 Riunioni di equipe - da Aprile a Dicembre (dal 4 al 12). Ha la stessa

valenza dell‟attività precedente (A6.1) e ha quindi le stesse necessità

temporali di attuazione.

Mese

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

Att

ivit

à

A1.1

A2.1

A2.2

A2.3

A3.1

A4.1

A4.2

A4.3

A4.4

A4.5

A4.6

A4.7

A4.8

A5.1

A5.2

A5.3

A5.4

Diagramma di GANTT (si assume come inizio del progetto Gennaio 2014)

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A5.5

A6.1

A6.2

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,

con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette

attività

PROFESSIONALITA‟:

A1.1 Socializzazione dell’esperienza.

Per questo gruppo di attività, in

cui importante è la crescita

della persona, l‟inserimento ed

il lavoro in gruppo, l‟Ente

metterà a disposizione 1

assistente sociale impiegato

del Comune.

A2.1 Accoglienza

A2.2 Formazione

A2.3 Apprendimento delle abilità di base

A3.1 Attività specifiche atte a favorire la

partecipazione di giovani con minori

opportunità

A4.1 Attivazione numero verde

Per questo gruppo di attività, in

cui importante è l‟esperienza

grafica, l‟esperienza tecnica, la

conoscenza della comunità

dove si cerca di incidere, il

Comune metterà come referente

1 geometra impiegato

dell‟ufficio tecnico.

A4.2 Preparazione materiale informativo e

promozionale

A4.3 Affissione di manifesti, striscioni

stradali con figure 3D

A4.4 Esposizione di locandine

A4.5 Divulgazione di materiale informativo

su carta (pieghevoli, libretti)

A4.6 Apertura Info-POINT

A4.7 Indagine sociale

A4.8 Pubblicazione su internet

A5.1 Raccolta e aggiornamento dei dati riguardanti i beni artistici e culturali

Per questo gruppo di attività, in

cui importante è la conoscenza

culturale del settore in cui si

realizza il progetto, il Comune

metterà come referente 1

geometra impiegato dell‟ufficio

tecnico/Servizio Beni Culturali

A5.2 Guida alla fruizione dei beni artistici

A5.3 Supporto alla realizzazione delle feste

popolari

A5.4 Ricerca gastronomica

A5.5 Vigilanza e segnalazione

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A6.1 Incontri di raccordo e conoscenza di

altre esperienze il Comune metterà a disposizione 1

assistente sociale.

A6.2 Riunioni di equipe

Bilancio finale di esperienza 1 dott. commercialista

ragioniere capo del Comune

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

RUOLO:

A1.1 Socializzazione dell’esperienza - il ruolo del volontario è quello di

socializzare le esperienze vissute, le modalità di svolgimento dei compiti

assegnati, le difficoltà riscontrate, comunicare eventuali osservazioni su

come poter migliorare o come non incorrere in errori, ascoltare le

esperienze e le impressioni altrui, soprattutto degli Olp, dei professionisti

presenti, cercando da questo di trarne giovamento per se e per il gruppo di

lavoro.

A2.1 Accoglienza - il volontario prenderà conoscenza dell‟organizzazione

dell‟ente attuatore e cercherà di individuare, insieme all‟Olp, le strutture e

le figure professionali che potranno supportarlo nell‟espletamento del

servizio, cercherà gradatamente di integrarsi nell‟organizzazione

dell‟ente.

A2.2 Formazione - il volontario svolgerà le attività formative in un contesto di

tecniche non formali che gli consentiranno di acquisire le competenze

teoriche per poter svolgere il servizio civile nella logica del gruppo.

A2.3 Apprendimento delle abilità di base - è per il volontario l‟acquisizione

di esperienza pratica, nel senso che inizierà a svolgere il servizio,

mettendo in pratica ciò che ha appreso teoricamente, e, facendo, acquisirà

padronanza nell‟utilizzo di metodologie e procedure di lavoro, mezzi,

strumenti e attrezzature di servizio, cioè acquisirà la capacità di intervento

autonomo con efficacia.

A3.1 Attività specifiche atte a favorire la partecipazione di giovani con

minori opportunità - il ruolo del volontario sarà quello di vivere il

servizio con azioni di sviluppo della risorsa umana, di rafforzamento delle

motivazioni, di formazione del gruppo, di relazione col gruppo e nel

gruppo, meglio descritte nella scheda 8.5.

A4.1 Attivazione numero verde - il ruolo è quello di interloquire con l‟utenza

tramite il telefono, di mantenere un contatto costante con i cittadini e di

fungere da punto di riferimento, per informare, acquisire esigenze,

proposte operative, segnalazioni.

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A4.2 Preparazione materiale informativo e promozionale - è un lavoro

svolto essenzialmente in sede. Il ruolo del volontario è quello di

programmare gli interventi di sensibilizzazione e promozione del progetto

e del servizio civile, di preparare personalmente il materiale promozionale

(locandine, libretti, manifesti, questionari) necessario alle campagne di

sensibilizzazione e all‟indagine sociale (info-point, interviste) utilizzando

le risorse tecniche messe a disposizione dall‟ente.

A4.3 Affissione di manifesti, striscioni stradali con figure 3D - il volontario

partecipa all‟organizzazione delle manifestazioni principali, dove è

necessario utilizzare strumenti promozionali di grande impatto visivo, e

collabora praticamente alla preparazione dei manifesti e alla loro

affissione.

A4.4 Esposizione di locandine - più adattate alle esigenze di sviluppo del

servizio, per abituare la popolazione ad un “dialogo” costante sulla sua

evoluzione e sui risultati ottenuti. Il volontario partecipa alla preparazione

e alla divulgazione delle locandine.

A4.5 Divulgazione di materiale informativo su carta (pieghevoli, libretti) - il

volontario avrà il ruolo di preparare e diffondere il materiale informativo

nei quartieri (campagne di sensibilizzazione), nelle scuole, nei circoli,

nelle agenzie territoriali, nelle parrocchie, nell‟università.

A4.6 Apertura Info-POINT - nelle giornate di mercato o nelle feste di piazza,

nelle scuole, nell‟università, nelle parrocchie, il ruolo del volontario è

quello di dare visibilità all‟evento “Engyon” e al servizio civile tramite

una struttura mobile, con compiti di fornire informazioni dirette ai

cittadini, di distribuire materiale informativo e raccogliere opinioni e

impressioni sul servizio fornito. L‟attività sarà svolta anche in

collaborazione con gli enti copromotori e le associazioni locali

interessate.

A4.7 Indagine sociale - il ruolo dei volontari è quello di preparare i questionari

e, insieme all‟Olp, di programmare le indagini e discuterne gli esiti. Un

ruolo importante potranno avere gli enti copromotori sia in fase di

preparazione, sia in fase di valutazione

A4.8 Pubblicazione su internet - il ruolo dei volontari è quello di

familiarizzare con le tecniche di pubblicazione su web, preparare il testo

da pubblicare e affidarlo a personale specializzato dell‟ente per essere

trasformato in pagina web da pubblicare su internet

A5.1 Raccolta e aggiornamento dei dati riguardanti i beni artistici e culturali

- il volontario sarà impiegato nella raccolta di dati, foto, articoli di

giornale, comunicati dei comitati cittadini, opinioni, e quant‟altro utile ad

aggiornare i dati in possesso degli uffici comunali.

A5.2 Guida alla fruizione dei beni artistici - il volontario, seguito dall‟Olp e

in collaborazione alle figure professionali del comune, avrà il ruolo

importante di organizzare gli itinerari culturali comunali, contribuirà a

mantenere aperte le chiese cittadine e i siti di importanza artistico-

culturale, farà da guida a gruppi di cittadini attraverso i suddetti itinerari

culturali per visite nelle chiese, nei palazzi storici della città, nei siti di

particolare interesse archeologico o culturale in genere;

A5.3 Supporto alla realizzazione delle feste popolari - il volontario avrà un

ruolo di supporto con attività informative e promozionali, ma anche di

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soggetto preposto alla rilevazione di dati utili, particolarità organizzative,

opinioni sull‟evento.

A5.4 Ricerca gastronomica - il volontario sarà impiegato nella ricerca di

antiche ricette, informazioni sulle sagre paesane, sugli appuntamenti

gastronomici, sulla promozione di prodotti tipici locali, sui dolci e i piatti

tradizionali, e sarà da supporto alle figure istituzionali con attività

d‟informazione e promozione.

A5.5 Vigilanza e segnalazione - il ruolo svolto dai volontari sarà quello di

osservare la presenza di eventuali cause di degrado, di danneggiamenti, di

diminuzione delle normali condizioni di sicurezza, nelle vie del centro

storico, nei luoghi d‟arte, di prendere nota delle osservazioni fatte, di

consegnare eventuali annotazioni all‟Olp che si occuperà di inoltrarli agli

uffici competenti.

A6.1 Incontri di raccordo e conoscenza di altre esperienze - i volontari con

cadenza trimestrale effettueranno degli incontri di raccordo, con altre

realtà territoriali, università, agenzie di sviluppo e lavoro, ordini

professionali, in cui confronteranno ciò che hanno fatto ed appreso con

quello che altri enti e istituzioni fanno, ma soprattutto confronteranno le

metodologie applicate con quelle applicate e consigliate da enti

specializzati nel settore d‟intervento del progetto.

A6.2 Riunioni di equipe - soprattutto con professionisti dell‟ente o/e dei

copromotori consentiranno ai volontari di essere soggetti consapevoli

dell‟attività svolta, avendo modo di acquisire suggerimenti utili da

personale professionalmente preparato. Il ruolo dei volontari sarà quello

di confrontarsi, acquisire suggerimenti e sulla scorta di essi programmare

il lavoro futuro.

8.4 Scheda delle specifiche attività legate all’obiettivo (ob.1) della crescita

personale del giovane, di momenti di incontro e socializzazione dell’esperienza.

1. Momento di incontro tra i giovani dello stesso progetto. Ogni fine settimana è previsto un incontro tra i giovani volontari dello stesso

progetto inteso come momento essenziale di crescita personale, di riflessione in

equipe con scambio e consolidamento delle esperienze maturate.

Ogni fine mese alla riunione prevista partecipano l‟Olp e/o altri operatori

professionali dell‟Ente e dei coopromotori con cui si sono avute relazioni

nell‟ambito delle attività svolte.

2. Momento di incontro tra i giovani volontari del territorio.

Ogni trimestre è previsto un incontro tra i giovani volontari del territorio:

giovani di progetti diversi, dello stesso ente e non, anche di altre associazioni,

con la partecipazione o meno di operatori professionali di settore. Il fine è la

maturazione di esperienze di confronto con altre realtà, la socializzazione di

esperienze analoghe realizzate in settori diversi e vissute probabilmente con

ottiche diverse.

3. Giornata del volontario del SCN.

A fine servizio (o nella fase finale) è prevista una giornata del volontario in

servizio civile, intesa come momento di aggregazione, interscambio di

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esperienze e di crescita sociale di tutti i volontari del territorio. L‟organizzazione

della giornata costituirà per i volontari del territorio un‟opportunità di

confronto reciproco, di conoscenza e collaborazione. I volontari, nell‟arco della

giornata, saranno impegnanti in attività di integrazione, alternati a momenti

ludici, seguiti dal pranzo insieme e dalla condivisione di esperienze analoghe e/o

diverse. Si realizzeranno supporti grafici, diapositive, relazioni ecc., che, in

presenze delle figure istituzionali dell‟ente attuatore e delle altre associazioni, a

fine giornata verranno presentate alla cittadinanza, anche come presentazione del

lavoro svolto in funzione della partecipazione attiva dei cittadini, delle

istituzioni, delle associazioni.

8.5 Scheda delle specifiche attività legate all’obiettivo (ob.3) della

partecipazione al servizio civile di giovani con minori opportunità.

A sostegno della partecipazione al servizio civile di giovani con minori

opportunità, oltre a prevedere attività di servizio accessibili a tutti, senza alcuna

indicazione di requisiti culturali particolari o di abilità discriminanti per la

partecipazione al progetto (box 22), l‟Ente adotta azioni formative, di gestione e

sviluppo delle risorse umane, coerenti con tale obiettivo e che per natura

favoriscono l‟integrazione:

Azioni formative di carattere attivo:

Verranno impiegate prevalentemente metodologie formative di carattere

attivo, alternando momenti di comunicazione, esercitazione, lavori di gruppo su

compito, integrazioni esperienziali; il gruppo con le sue esperienze costituirà la

principale risorsa di lavoro e di confronto.

Le strategie saranno mirate a valorizzare le risorse del singolo volontario in SCN,

le sue capacità, l‟impegno anche in particolari settori ed interessi poco esplorati.

Azioni di gestione e sviluppo delle risorse umane:

Accoglienza dei volontari:

- discussioni guidate;

- momenti di confronto intergruppo.

- Comunicazione ecologica (metodo atto a coltivare le risorse di ogni persona,

rispettare la diversità e nello stesso tempo mantenere una coesione globale in

modo che le persone possano agire insieme per un obiettivo comune. Tenta di

trovare un equilibrio tra bisogni individuali e crescita della totalità. Si

analizza attraverso l'attivazione pratica e la simulazione di casi concreti: la

critica costruttiva, la risoluzione dei conflitti, lo sviluppo dei progetti, la

cooperazione, l'empatia corporea, la comunicazione non verbale.

Orientamento ed analisi dei bisogni:

- Orientamento e apprendimento: si alterneranno moduli da fruire in piena

autonomia, secondo tempi e ritmi soggettivi, con moduli basati

sull‟apprendimento collettivo, in buona parte derivante dallo sviluppo di

comunità di apprendimento capaci di generare attività collaborative svolte

attraverso laboratori, workshop, ecc.

Le conoscenze prodotte saranno elaborate in equipe per una comune visione

(conoscenze collettive) e secondo un confronto dialettico e costruttivo

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(conoscenze connettive), fonte di arricchimento e creatività.

- Bisogni individuali e di gruppo: si stimolerà l‟adozione del metodo

autobiografico fondato sull‟incitamento al raccontarsi, sulla raccolta e

sull‟analisi di testi verbali o scritti che permettono di ricostruire la storia di sé.

L‟approccio autobiografico permetterà di analizzare la soggettività di chi

racconta, lo stile cognitivo, le strategie di memoria, i modelli relazionali: ciò

che interessa è far venir fuori la soggettività, l‟identità del soggetto, non è

importante sapere se quello che viene raccontato è vero, quanto, piuttosto,

riflettere su che cosa il soggetto vuole dire di sé. Lo stimolo a raccontarsi e a

riflettere su se stessi accomunerà le varie declinazioni operative, che si

avvarranno di diversi linguaggi: scritto, orale, iconico, metaforico etc.

Azioni di gestione e risoluzione dei conflitti

La metodologia adoperata per la risoluzione dei conflitti all‟interno del

gruppo si rifà alla logica del Cooperative Learning, considerato all‟interno

di un gruppo che lavora in stretta ed attiva collaborazione lo strumento

formativo più potente in termini di interdipendenza positiva che crea

interazione.

Strumenti:

- Circle Time: in gruppo i volontari si riuniscono per trovare soluzione a

situazioni problematiche mediante un processo strutturato di “prolem

solving”. Questa tecnica permetterà di analizzare gli eventi dalla

prospettiva di chi li vive, facilitando e arricchendo la comprensione del

fenomeno oggetto di discussione;

L‟attività di circle time consentirà al gruppo di divenire autonomo nella

gestione dei conflitti e nella risoluzione dei problemi.

- Giochi di ruolo (Reality training o Role-play).

- T-cart: una strategia per rilevare ed attivare le abilità sociali del gruppo;

è una vera e propria scheda strutturata dove da un lato si scrivono i nomi

dei membri del gruppo e sull'altro i comportamenti richiesti o desiderati.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

6

0

6

0

30

5

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15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

I volontari saranno tenuti a:

1. Osservare la legge sulla privacy per tutte quelle informazioni di cui

verranno a conoscenza nell‟espletamento del servizio;

2. Rispettare le norme sull‟igiene e la sicurezza nei luoghi di lavoro;

3. Rispettare il programma di lavoro settimanale approntato dall‟Operatore

Locale di Progetto e gli orari concordati;

4. Garantire flessibilità negli orari e, se necessario e l‟ente lo riterrà

opportuno, assicurare il servizio anche in alcuni giorni festivi e/o nelle ore

serali in concomitanza solo delle festività principali o di eventi particolari

di natura culturale, congressuale;

5. Firmare i registri di presenza o timbrare negli orologi marcatempo della

sede presso cui si fa riferimento per lo svolgimento del servizio;

6. Ottemperare ad eventuali necessità ed urgenze comunicate anche

verbalmente dall‟Operatore locale di Progetto;

7. Agire in conformità all‟ordinamento e alle direttive eventualmente impartite

dell‟Ente attuatore.

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Progetto:

Ente: NZ00676 COMUNE DI TROINA

R19NZ0067614101211NR19 - ENGYON

16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

IndirizzoComune

Sede di

attuazione del

Progetto

N.N. vol.

per

sede

Cod.

ident.

sede Cognome e Nome C.F.

Nominativi dei Responsabili Locali di Ente AccreditatoNominativi degli Operatori Locali di Progetto

Data di

nascitaCognome e Nome Data di

nascitaC.F.

UFFICIO

CULTURA E

TEMPO LIBERO

3318TROINA (EN) 6VIA CONTE RUGGERO

92 94018 (PIANO:0)

1 RUBERTO ANNA

GRAZIA

27/10/1974 RBRNGR74R67L448B

Pagina 1 di 1

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17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

L‟attività di promozione e sensibilizzazione (in itinere) volta a collegare il

progetto alla comunità locale, ove i volontari prestano servizio, verrà svolta tramite

le azioni e gli strumenti già descritti nella sezione 8.1 (A4.1/A4.8) del presente

progetto:

Manifesti, striscioni stradali, figure 3D

Locandine

Materiale informativo su carta (pieghevoli, libretti)

Info-POINT nelle giornate di mercato o nelle feste di piazza

e con

Audit di customer satisfaction e rilevazione del beneficio percepito dalla

collettività, preparati e utilizzati dagli stessi volontari in servizio civile.

La comunicazione verso il mondo giovanile è considerata dall‟Ente come

fattore strategico, in quanto direttamente connessa alle capacità di reclutamento di

aspiranti volontari. La scelta fatta è stata quella di “azioni permanenti”

Pubblicazione di tutte le maggiori novità riguardanti il servizio civile

nazionale, le finalità, i benefici per la comunità;

Pubblicazione dei progetti presentati, con note sugli obiettivi da conseguire,

sui benefici che apporteranno, sulle competenze che acquisiranno i volontari

(ex ante);

Pubblicazione dei criteri di selezione (ex-ante);

Pubblicazione degli esiti della selezione;

Pubblicazione dei programmi, delle attività concluse e in corso di

svolgimento, delle indagini sociali, degli eventi progettuali più importanti (in

itinere);

Pubblicazione del bilancio d‟esperienza e degli esiti finali (ex-post);

Pubblicazione delle valutazioni sul progetto e il suo impatto su destinatari e

collettività, benefici apportati, attività e risultati ottenuti, eventuali

scostamenti tra i risultati attesi e quelli ottenuti, competenze acquisite dai

volontari, propositi futuri (ex-post);

che raggiungono picchi più elevati nei periodi temporali individuati dai singoli

bandi per la selezione dei volontari (ex-ante) e subito dopo la conclusione del

progetto con la pubblicazione degli esiti e dei rapporti (ex-post), ma che nel

contempo mantiene un‟attività di base durante l‟intero anno. Particolare importanza

viene data all‟uso degli strumenti informatici e telematici, anche come

collegamento tra l‟ente e la comunità locale dove i volontari prestano servizio.

L‟Ente ha già elaborato in proposito i seguenti strumenti informativi:

i. Manifestino, depliant e volantino sul servizio civile nazionale volontario,

che viene messo a disposizione presso tutte le sedi;

ii. Partecipazione ad eventi particolari con stand ed info-point presidiati da

proprio personale e da volontari in servizio;

iii. Accoglienza permanente in orario di apertura per i giovani che chiedano

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informazioni sia direttamente che tramite telefono o posta elettronica;

iv. Sollecitazione verso gli organi di informazione (televisioni locali,

giornali) per la pubblicazione di articoli e la messa in onda di servizi

televisivi;

v. Manifesti, striscioni stradali, figure 3D;

vi. Sito internet;

Valorizzazione di campagne di diffusione dei progetti

In tale contesto di valorizzazione delle campagne di diffusione dei progetti,

particolarmente utilizzati come strumenti di comunicazione e di informazione

saranno:

Articoli standard per periodici di enti locali e di associazioni culturali;

Locandine e info-point rivolte alla comunità locale prima e al termine del

periodo di selezione per informare sia sulle posizioni disponibili che sui

risultati;

Striscioni stradali e manifesti per la pubblicizzazione dell‟evento;

Sito internet per la pubblicazione dei progetti attraverso una puntuale

descrizione degli stessi, del bilancio finale, del rapporto annuale;

I volontari, impiegheranno in tale attività, a turno, almeno una settimana al mese

(_30 ore mensili ) (vedi sezione 8.1 collocazione temporale e diagramma di Gantt,

vedi attività A4.x).

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Si rinvia al sistema di selezione acquisito e verificato dall‟Ufficio Regionale in sede

di accreditamento dell‟ente.

Nota: il sistema di selezione adottato già prevede, in linea con l‟obiettivo di favorire

la partecipazione al servizio civile di giovani con minori opportunità, agevolazioni

per i giovani con bassa scolarità o in condizione di disabilità compatibile con le

attività previste nel progetto.

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI Acquisito da Ente di 1^ classe Associazione Socio-Culturale

EREI – codice NZ05574

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del

progetto:

Si rinvia al sistema di monitoraggio acquisito e verificato dall‟Ufficio Regionale in

sede di accreditamento dell‟ente.

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21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI Acquisito da Ente di 1^ classe Associazione Socio-Culturale

EREI – codice NZ05574

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Oltre ai requisiti richiesti dalla legge 6 marzo 2001 n. 64, e a quelli di:

Predisposizione alle relazioni interpersonali;

Doti di serietà, puntualità e precisione;

indispensabile viene ritenuto il seguente requisito:

Coscienza degli obblighi dei volontari durante il periodo di servizio civile.

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla

realizzazione del progetto:

Campagna di pubblicizzazione del progetto: € 500,00

Spese generali di servizio (animazioni, giornate sociali, opuscoli e varie): € 500,00

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

1. Università degli Studi “Kore” di Enna. È la quarta università della Sicilia.

Venne istituita con Decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della

ricerca 15 settembre 2004 ed autorizzata a rilasciare titoli accademici aventi

valore legale con Decreto ministeriale n. 116 del 5 maggio 2005.

Attualmente l‟università Kore è sede della Facoltà di Arti e Comunicazione,

della Facoltà di Giurisprudenza, della Facoltà di Ingegneria e Architettura, della

Facoltà di Psicologia e Scienze della Formazione, della Facoltà di Scienze

Economiche e Sociali, della Facoltà di Scienze Motorie e del Benessere.

2. Istituto di Istruzione Superiore F.lli Testa di Nicosia. ente non profit.

Fondato nel 1929 come “Regio Ginnasio” ed intestato ai fratelli Testa, nobili

nicosiani ed illustri personalità della Sicilia del„700, dal 1° settembre 2013

l‟Istituto d‟Istruzione Superiore “F.lli Testa”, comprende 3 istituti autonomi,

unificando nella stessa istituzione scolastica il Liceo Classico “F.lli Testa”, il

Liceo Socio Psicopedagogico (ex Magistrale “P. Vinci”) ed il Liceo Scientifico

“E. Majorana”.

3. La cooperativa “La Sorgente” a r.l. - ente profit. E‟ una società cooperativa

fra le più attive della città, nata 15 anni fa‟ con oggetto sociale dedicato alla

promozione della cultura locale, del patrimonio artistico, si occupa attualmente

di attività turistiche, di animazione, di organizzazione di manifestazioni

culturali, di promozione del territorio. Collabora e funge da sede locale dell‟ente

Parco dei Nebrodi.

4. Euromarket Polleria, di Impellizzeri Alessandra - ente profit. È un negozio di

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alimentari che sosterrà le attività dei volontari mediante l'offerta di biscotti in

occasione della festa del Santo Patrono e di altre festività in cui saranno

coinvolti i volontari.

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Il Comune di Troina metterà a disposizione le seguenti risorse tecniche e

strumentali necessarie per l‟attuazione del progetto:

1. Piantine e mappe dei siti archeologici, degli edifici di particolare interesse

artistico culturale, del centro storico;

2. Sei tesserini di riconoscimento plastificati da indossare;

3. Due postazioni informatiche (una ogni tre volontari) con collegamento internet,

stampante e fax;

4. Un collegamento telefonico da adibire a numero verde per le attività già

descritte di collegamento con la cittadinanza;

5. Software per la realizzazione di materiale promozionale ed informativo;

6. Materiale di cartoleria per l‟abbozzo di opuscoli, manifesti e volantini e attrezi

vari: 1 pinzettatrice, 1 rilegatrice, 1 stampante, 1 fotocopiatrice;

7. Accessori mobili per l‟allestimento di Info-Point: 2 tavoli, 6 sedie, 1 copertura

ad ombrello;

8. Un automezzo con autista per le necessità di servizio e per le attività ambulanti

(campagne informative, sopralluoghi, info-point, ecc.);

9. Una fotocamera digitale, block notes, penne, per l‟attività di raccolta dati,

annotazioni, opinioni, appunti.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

L‟Università “Kore” di Enna attribuisce fino a n. 9 crediti formativi ai volontari

che svolgono il servizio civile presso l‟ente proponente.

Vedasi convenzione allegata.

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27) Eventuali tirocini riconosciuti :

1. Il servizio civile svolto è equiparato dall‟Università “Kore” di Enna ai tirocini

e/o alle attività formative, a libera scelta dello studente, di cui alla lettera d)

dell‟art.10, comma 1, del D.M. 509/1999, che infine danno diritto fino a n. 9

crediti formativi.

2. Il servizio civile svolto sarà riconosciuto dal Collegio dei Geometri di Enna e

avrà valore di tirocinio riconosciuto ai fini dell’iscrizione all’Albo

Professionale.

3. Il servizio civile svolto sarà riconosciuto dal Collegio dei Geometri di Messina

e avrà valore di tirocinio riconosciuto ai fini dell’iscrizione all’Albo

Professionale.

Vedasi accordi allegati.

28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del

servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Le competenze acquisite saranno CERTIFICATE e RICONOSCIUTE ai fini del

curriculum vitae, senza la frequenza di altri corsi o ulteriori esami, dal:

1) Comune di TROINA, ente proponente del progetto;

2) Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Enna, ente cui compete la tenuta

dell'Albo Professionale e del Registro dei Geometri Praticanti in provincia di Enna;

3) Collegio dei Geometri di Messina, ente cui compete la tenuta dell'Albo

Professionale e del Registro dei Geometri Praticanti in provincia di Messina;

Vedasi accordi allegati

Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

Comune di Troina (En), nella sede di realizzazione del progetto.

30) Modalità di attuazione:

Si rinvia al sistema di formazione acquisito e verificato dall‟Ufficio Regionale in

sede di accreditamento dell‟ente.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

SI Acquisito da Ente di 1^ classe Associazione Socio-Culturale

EREI – codice NZ05574

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32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Si rinvia al sistema di formazione acquisito da ente di 1^ classe e verificato

dall‟Ufficio Regionale in sede di accreditamento dell‟ente.

33) Contenuti della formazione:

Si rinvia al sistema di formazione acquisito da ente di 1^ classe e verificato

dall‟Ufficio Regionale in sede di accreditamento dell‟ente.

34) Durata:

La durata della Formazione Generale sarà di n. 45 ore e tutte le ore di formazione

dichiarate saranno erogate entro il 180mo giorno dall‟avvio del progetto.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

Comune di Troina (En) - nella sede di realizzazione del progetto.

36) Modalità di attuazione:

La formazione specifica è effettuata in proprio, con il ricorso a personale

dell‟Ente in possesso di competenze, titoli ed esperienze specifiche.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

1. RUBERTO Anna Grazia nata il 27/10/1974 a Troina (En);

2. AMATA Paola nata il 04/02/1981 a Catania ( Ct);

3. PLUMARI Andrea nato il 19/10/1964 a Troina (En);

4. CALABRESE Grazia, nata il 01/12/1982 a Enna (En);

5. CANTAGALLO Patrizia nata il 16/09/1977 a Troina (En).

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Titoli di studio, esperienza pluriennale nel settore e docenze nelle materie

inerenti l‟area di intervento del progetto:

1. RUBERTO Anna Grazia responsabile coordinatrice della coop. la sorgente

ente convenzionato col Comune di Troina, Responsabile dell‟Ufficio Informazioni

e Promozione Turistica Referente per il Comune di Troina;

2. AMATA Paola, Laurea in Scienze Sociali, specializzata in Management dei

Servizi Sociali, esperta nei processi di inter-relazione tra gruppi formali ed

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informali;

3. PLUMARI Andrea, Geometra, informatore medico scientifico ed esperto in

tecniche di comunicazione;

4. CALABRESE Grazia, Laurea in Scienze della Comunicazione, laurea

specialistica in comunicazione d‟impresa, marketing e pubblicità.

5. CANTAGALLO Patrizia. Laurea in scienze dell’educazione, esperta in

psicologia e dinamica dei gruppi.

Vedasi curricula allegati.

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La formazione specifica riguarda l‟apprendimento di nozioni e di conoscenze

teorico-pratiche relative al settore ed all‟ambito specifico in cui il giovane

volontario sarà impegnato durante l‟anno di servizio civile.

Modulo formativo obbligatorio per il progetto è:

- Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei

progetti di servizio civile - dove il volontario riceverà corrette e dettagliate

informazioni riguardo:

a) ai rischi specifici esistenti negli ambienti in cui andrà ad operare e sulle misure

di prevenzione e di emergenza adottate;

b) a come ridurre al minimo i rischi da interferenze tra l‟attività svolta dal

volontario e le altre attività che si svolgono in contemporanea nello stesso

luogo.

La formazione specifica è rappresentata per oltre il 70% del monte ore

previsto da:

1. Lezioni frontali con l‟ausilio di strumenti per l‟esposizione grafica dei concetti;

2. Dinamiche non formali con l‟ausilio di tecniche quali la sinottica e il metodo

dei casi, il T-group e l‟esercitazione, i giochi di ruolo e l‟outdoor training; e di

tecniche di apprendimento delle dinamiche riconducibili alle relazioni in gruppo

e di gruppo.

40) Contenuti della formazione:

Modulo 1 - Dinamiche di gruppo:

1) Il gruppo ore 5

- La struttura del gruppo

- I meccanismi di regolazione del gruppo

- Le dinamiche del gruppo

(formatori: Amata - Cantagallo)

(metodologia: lezioni frontali e dinamiche non formali)

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2) Caratteri delle dinamiche di gruppo ore 5

- Tensione, motivazione e apprendimento nel gruppo

- Le dinamiche sociali all‟interno del gruppo

- Reciprocità delle relazioni

(formatori: Amata - Cantagallo)

(metodologia: lezioni frontali e dinamiche non formali)

Modulo 2 - Processi di comunicazione:

3) Teoria della comunicazione ore 5

- Modelli di interazione e meta-comunicazione

- Teoria della comunicazione (feedback), psicodinamica

- Gli assiomi della comunicazione

(formatori: Amata - Cantagallo)

(metodologia: lezioni frontali e dinamiche non formali)

4) Tecniche di comunicazione ore 10

- Le logiche fondamentali

- I segnali analogici

- I vincoli della comunicazione

- Il linguaggio non verbale

- La comunicazione persuasiva

- Domandare, ascoltare, farsi capire

- Stile relazionale

- Il ricalco

(formatore: Plumari - Calabrese)

(metodologia: lezioni frontali e dinamiche non formali)

Modulo 3 - Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei

volontari nei progetti di servizio civile:

5) Analisi dei rischi ore 5

- Panoramica generale dei rischi

- Misure di prevenzione e di emergenza

(formatore: Ruberto Anna Grazia)

(metodologia: lezioni frontali)

Modulo 4 - Sistemi Artistici e culturali:

6) Arte e cultura ore 15

- Panoramica generale di storia dell‟arte

- Elementi di architettura cristiana

- Tradizioni culturali religiose: origini ed evoluzione storica

(formatore: Ruberto Anna Grazia)

(metodologia: lezioni frontali)

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7) Storia locale e turismo ore 20

- Cenni di storia siciliana

- Storia locale

- Cenni di legislazione turistica

- Tecniche base di pronto soccorso

(formatore: Ruberto Anna Grazia)

(metodologia: lezioni frontali)

8) Attività specifiche d’impiego e tirocinio ore 10

(formatori: Amata, Cantagallo, Plumari, Calabrese, Ruberto)

(metodologia: simulazione e applicazione pratica)

41) Durata:

La durata della Formazione Specifica sarà di n. 75 ore e tutte le ore dichiarate di

formazione saranno erogate ai volontari entro e non oltre 90 giorni dall‟avvio del

progetto.

Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Per il Monitoraggio del piano di formazione si rimanda al sistema di

monitoraggio acquisito dall‟ente di 1^ classe e verificato in sede di accreditamento

dell‟ente.

43) Bilancio di esperienza:

Per il Bilancio di Esperienza individuale l‟Ente adotta il sistema e la scheda

proposte dall‟Ufficio Regionale, D.A. 1267 del 21/08/2013.

La finalità è quella di aiutare il giovane a costruire un progetto

personale partendo dai cambiamenti prodotti dall‟anno di esperienza nel servizio

civile. La persona che avrà cura di svolgere questa attività sarà il Caputo Gabriele,

Dottore Commercialista, Ragioniere Generale del Comune di Troina, sia perché

nella qualità di responsabile della formazione generale avrà modo di conoscere e

farsi conoscere dai giovani in servizio civile, sia perché in possesso delle necessarie

qualità tecniche: laurea in economia e commercio e laurea specialistica in scienze

dell‟amministrazione e dell‟organizzazione conseguite presso l‟università di

Catania.

Troina, 29/07/2014

Il Responsabile legale dell‟ente

Il Sindaco

Dott. Sebastiano Venezia