8/3/2019 San Martino 1859, Illustrazioni http://slidepdf.com/reader/full/san-martino-1859-illustrazioni 1/10 Elenco delle illustrazioni e loro didascalia per l’articolo: San Martino 1859. Analisi di una battaglia, di Giovanni Cerino-Badone Fig. 1. Il campo di battaglia di San Martino. La carta corrisponde all’area degli scontri che videro contrapposte la 3°, la 5a e parte della 2a Divisione dell’esercito sardo all’VIII° CA del generale Benedek. Fig. 2. Il campo di battaglia e le Kill Zones austriache. La linea tratteggiata A indica la gittata massima delle artiglieria, le linee contrassegnate dalla lettera B la distanza massima di ingaggio per
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Elenco delle illustrazioni e loro didascalia per l’articolo:
San Martino 1859. Analisi di una battaglia, di Giovanni Cerino-Badone
Fig. 1. Il campo di battaglia di San Martino. La carta corrisponde all’area degli scontri che videro
contrapposte la 3°, la 5a e parte della 2a Divisione dell’esercito sardo all’VIII° CA del generale
Benedek.
Fig. 2. Il campo di battaglia e le Kill Zones austriache. La linea tratteggiata A indica la gittatamassima delle artiglieria, le linee contrassegnate dalla lettera B la distanza massima di ingaggio per
Fig. 9. Il maggior generale Domenico Cucchiari. (Carrara, 24 luglio 1806 – Livorno, 19 gennaio
1900). Per Cucchiari alle 13 la battaglia era perduta, e aveva ordinato alla sua divisione diabbandonare la zona delle operazioni per dirigersi su Rivoltella.
Fig. 10. Feldzeugmeister Ludwig August von Benedek (Sopron, 14 luglio 1804 – Graz, 27 aprile
1881). Considerato a lungo dai suoi compatrioti e dalla storiografia di lingua tedesca come il vero
vincitore di San Martino, Benedek mantenne per tutta la giornata un atteggiamento decisamente
Fig. 11. Battaglione sardo in colonna. Questa formazione tattica, ideata per gli attacchi alla
baionetta previsti dalla dottrina di impiago dell’esercito del regno di Sardegna, risultava essere unbersaglio troppo vistoso per la fanteria e le artiglierie avversarie anche in un terreno rotto come
quello di San Martino.
Fig. 12. La situazione del campo di battaglia alle ore 12 c.a. La Brigata Acqui comincia la suaazione di attacco.
Fig. 13. L’avanzata del 3° e del 4° battaglione del 17° Reggimento verso Casette Preseglia. La
foto è stata scattata presso località Bonera a circa 500 metri dagli edifici di Casette Preseglia
presidiate da due compagnie, la 16a e la 17a, del 3°/IR 17. Si noti come i riferimenti tattici siano
abbastanza pochi, mentre l’altipiano di San Martino é ad oltre un chilometro sulla destra.
Fig. 14. La linea di massima avanzata del 4° battaglione del 17° Fanteria . Dopo la conquista di
Casette Preseglia il 4° battaglione giunse ad attestarsi sul bordo esterno della strada Ortaglia-Corbùdi Sotto per sfruttare al meglio il riparo offerto dal fosso.
ig. 19. Benedek porta l’IR 39 all’attacco durante le fasi finali della battaglia: “Seguitemi
ungheresi! Sono anch’io ungherese e nessun ungherese non lascerà il suo generale e i suoiconnazionali nel pericolo!” Questo attacco, avvenuto alle 20.30 della sera, garantì agli austriaci
sufficiente tempo per continuare indisturbati la loro ritirata.