Jun 24, 2015
FILIPPO MITTINO
SAN CASSIANO MARTIRE
NOTE STORICHE E CRONACHE
DELLE TRASLAZIONI
DELLE RELIQUIE DI SAN CASSIANO
TRECATE, A.D. 2010
La presente pubblicazione è stata stampata a cura
della CONSULTA DEI SANTI CASSIANO E CLEMENTE PATRONI DI TRECATE
della PARROCCHIA BEATA VERGINE ASSUNTA DI TRECATE
A FELICE IACOMETTI,
CHE CON I SUOI SCRITTI
HA TRAMANDATO
IL CULTO DEI SANTI PATRONI.
Prefazione
San Cassiano Martire
I
PREFAZIONE
È con particolare gaudio che presento questa nuova fatica del nostro caro
Filippo. Lo faccio soprattutto con gratitudine perché nella sua sensibilità ha
voluto completare uno specifico studio nel delineare entrambe le figure dei
Patroni Clemente e Cassiano.
Lo scorso anno giubilare l’attenzione è stata rivolta a San Clemente,
quest’anno a San Cassiano. Nello sviluppo dell’opera si sente non solo la
preoccupazione scrupolosa del ricercatore, ma fondamentalmente il
desiderio di porre in evidenza la figura poliedrica di un santo. Infatti
Cassiano ha una sua collocazione storica per il ruolo ben determinato che
ebbe nella comunità della Chiesa. Amante del vero con sensibilità poetica
divenne il maestro che espose la verità e che si fece servitore del sapere
nell’intento di arricchire la mente e lo spirito dei suoi discepoli. Anche se
saranno proprio gli strumenti che daranno a Cassiano l’onore dell’amore al
vero sino allo spargimento del sangue.
Una figura quindi completa che nel donarsi alla dedizione totale di sé
evidenziò l’immagine della beatitudine come frutto del sapere.
L’opera, come si potrà prendere atto scorrendo queste armoniose pagine, si
incentra soprattutto nell’inserimento di Cassiano nella vita religiosa e
tradizionale di Trecate. È una pagina di storia nostra. Nel fluire costante
delle generazioni si coglie questo mistico legame di fede con questo
specifico Patrono. Spazi, tempi e circostanze evidenziano questa simbiosi
storica. È il Patrono per eccellenza di tutti i trecatesi. È un grande esempio
Prefazione
San Cassiano Martire
II
ed un singolare protettore che illumina una prospettiva cristiana anche per
l’uomo di oggi. Nel cammino che siamo chiamati a percorrere si fatica ad
incontrare modelli che dicano e diano una autentica testimonianza: Cassiano
è questo vero testimone. Ne prova non solo la secolare devozione, ma
specificatamente lo spirito di dedizione dei trecatesi. Questo si legge
attraverso i tempi.
L’augurio quindi è che questo nuovo impegno del caro Filippo tocchi i
sentimenti più profondi, allarghi gli orizzonti cristiani della quotidianità e
segni la presenza dei valori di ogni istante nel solco profondo della
coerenza, della testimonianza e della generosità.
In ultima analisi è l’autentico atteggiamento cristiano al fine ad incidere
anche oggi come ieri nella società e nella storia.
Sac. Gilio Masseroni
Introduzione
San Cassiano Martire
III
CURIOSITÀ E CREATIVITÀ: UN’INTRODUZIONE
“Finchè i pensieri erano dentro di me
nel mio mondo interno vivevano
ottimamente, come in un tabernacolo,
ma diventati parole scritte, messe in
una busta gialla separata da me, in
mano a un segretario sconosciuto, mi
davano molta trepidazione e forse
anche loro erano trepidanti per me
(Fornari, 1969; pag. 73).”
“C’era un volta un re
Seduto sul sofà
Diceva alla sua serva
Raccontami una storia
E la serva incominciò.”
Con un misto di incredulità ed emozione mi appresto ad introdurre questo
mio nuovo lavoro. Incredulità ed emozione che nascono dal fatto che l’idea
di scrivere un libro sulla figura di San Cassiano si è concretizzata. I pensieri,
uscendo dal “tabernacolo” della mente, sono diventati parole scritte e ora
danno trepidazione “e forse anche loro sono trepidanti per me”.
La filastrocca iniziale, sicuramente conosciuta da tutti, è uno dei ricordi più
vivi della mia infanzia e segna certamente l’inizio del mio interesse per le
storie raccontate. L’immagine del re, comodamente seduto, pronto
all’ascolto mi ha sempre trasmesso un certo fascino che tutt’ora permane.
Ricordo di aver più volte ricoperto il ruolo del re: quando ascoltavo i
Introduzione
San Cassiano Martire
IV
racconti dei nonni; quando, in oratorio, ascoltavo per lungo tempo bambini
desiderosi di raccontare la loro storia; quando passavo ore a sentire
cantautori italiani che con i loro testi tratteggiavano luoghi e personaggi e,
più recentemente, quando passo del tempo nell’antico “Borgo di Trecate”1 a
sentire storie e racconti di vario tipo.
Questo genere di ascolto ha sicuramente in sé la curiosità, intesa come la
capacità che ci porta ad interrogarci su molte questioni ma soprattutto a
ricercare risposte. La curiosità segna molti eventi della nostra vita, pensiamo
a quando incontriamo qualcosa di sconosciuto, sia esso un oggetto, un
episodio o una nascente relazione, ci affrettiamo a capire che significato ha
per noi questo qualcosa. La mia curiosità ha le sue radici nell’infanzia ed è
legata ad un preciso episodio: accompagnare mio nonno paterno a dare da
mangiare alle galline. Per me, che abitavo in un appartamento, era un
mondo tutto nuovo: il pollaio era situato nella vecchia casa dove i miei
nonni hanno vissuto sino agli anni 60 ed era suddivisa in “casa, stanza e
magazzino”. Tre ambienti su tre piani collegati con una scala esterna:
incredibile. In più in queste stanze era conservato ancora un po’
dell’arredamento di un tempo: la cucina con tutti gli utensili, vecchi
bicchieri ma, soprattutto, quei grandi ritratti che raffiguravano gli antenati
che era uso appendere nelle camere da letto. E infine il pollaio, dove era
contenuta sia l’idea di vedere preparare il “pastone” che le galline
mangiavano, sia il momento della raccolta delle uova. Vi lascio immaginare
1 È il nome che mi piace dare al costituendo museo di storia materiale situato all’interno della Manica Coop, gestito dall’Associazione Trecatese per la Storia e la Cultura Locale e che vede il suo continuo sviluppo grazie al paziente e attento lavoro di Carlo Zeno Duca (cfr. Ferrara, 2009; Mittino 2009 b; 2010).
Introduzione
San Cassiano Martire
V
quante domande creava la mia mente al fine di rendere famigliare quel
mondo nuovo e sconosciuto.
Ciò che lega la mia curiosità e il mio piacere di ascoltare con la passione per
lo scrivere credo sia la creatività:
l’emozione che sperimenta il soggetto allorché nella sua mente si
insedia una nuova idea, che prima non c’era e che ha l’impressione di
essere stato lui stesso a produrre. Non la subisce e non proviene dal
mondo esterno; è nata in lui, figlia dei pensieri e delle passioni
preesistenti, dei mille allenamenti, degli apprendimenti, dei tentativi
falliti, della sensazione di aver rifatto mille volte l’identico, ed ora
finalmente nasce qualcosa di nuovo (Pietroppolli Charmet, 2008;
pag.46).
E anche questa capacità ha come palestra la vita di tutti i giorni, e ancora
una volta è legata a dei ricordi della mia infanzia. Mio nonno materno
progettava edifici, mi ricordo che passavo ore ad osservarlo mentre
disegnava sul suo tavolo da disegno con quello strano strumento, il
tecnigrafo. Il ricordo che meglio illustra l’idea di creatività è legato ad un
complesso di palazzine realizzate a Trecate. Una mattina d’estate ci
recammo in macchina in un campo, insieme ad un ingegnere, ed estratti dal
bagagliaio dell’auto i paletti (non so se sia il termine corretto) e la
“bindella”, iniziammo a misurare l’area edificabile. La seconda fase fu
quella della realizzazione del progetto: tratti di china su carta lucida,
correzioni leggere con la lametta che accarezzava il foglio, eliocopie, di cui
ancora sento il forte odore di ammoniaca. E poi venne il momento della
costruzione, spesso si andava in cantiere ad osservare i lavori, a parlare con i
muratori. Infine si iniziò ad arredare alcuni appartamenti, ancora misure da
Introduzione
San Cassiano Martire
VI
prendere, disegni che raffiguravano gli arredi interni, la scelta dei mobili e
dei lampadari in grandi negozi fuori da Trecate, ovvero da quella porzione
di mondo conosciuto.
Non c’è che dire, i mie nonni sono stati uno stupendo e unico laboratorio per
la mia vita, e più ci penso e più mi rendo conto che molto nasce da lì, i miei
ricordi sono legati a quelle attività, a quelle relazioni e poco alla scuola dove
mi trovavo costretto a scrivere con dei colori precisi, rispettando distanze
precise tra le parole, rimanendo così incasellato in precise regole.
La curiosità e la creatività sono dunque due lenti, a me molto utili per
leggere la realtà che mi circonda, per afferrarla perché “la realtà è un uccello
che non ha memoria devi immaginare da che parte va. Devo anticiparlo,
devo inseguirlo, altrimenti muoio di normalità” (Gaber, 1974)2.
“E la serva incominciò …”
Settembre 2010
Filippo Mittino
2 Giorgio Gaber, (1974), La realtà è un uccello dallo spettacolo “Anche per oggi non si vola”.
Introduzione
San Cassiano Martire
VII
Grazie
A don Gilio Masseroni, figura significativa nella mia vita, per la stima e
l’affetto che ci lega.
A Peretti Giuseppe, presidente della Consulta dei Santi Cassiano e
Clemente, per la fiducia datami.
Alla Consulta dei Santi Cassiano e Clemente, per aver sostenuto
quest’opera.
A miei genitori, per il loro sostegno nella stesura di questo libro.
A Elena, per le puntigliose correzioni e per il suo essere così com’è.
A Verdiana, per tutto quello che rappresenta, al di là del bene e del male.
A Carlo Zeno Duca, instancabile cantastorie, per l’affetto e la pazienza che
dimostra nell’accompagnarmi alla scoperta della storia locale.
A Gian Piera Leone e Margherita Lodroni, loro inseguivano i fanti piumati
io scrivevo questo libro, ma la loro immagine ha comunque abitato la mia
mente.
A Felice Iacometti, memoria storica delle tradizioni e delle usanze di
Trecate, per le belle isole letterarie che incontrerete in questo testo.
A Maurizio Guaglio, per aver messo a disposizione i testi delle rievocazioni
storiche.
A Erio Grenzi e Pietro Gualdoni, per il materiale fotografico.
Al Dolore, spesso origine della mia creatività.
A tutti coloro che, con la loro presenza, mi aiutano ad attribuire significato
al cammino di lenta costruzione che chiamiamo vita.
Voci lontane
Compagne di viaggio
Fanno sorridere e
Gioire il cuore
f.m., 22.03.02
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
1
1. NOTE SU SAN CASSIANO MARTIRE
1.1 LA FIGURA DI SAN CASSIANO
San Cassiano è Patrono di Imola, considerato anche patrono degli Istituti
degli Scolopi3 e dal 1952, per decreto di Pio XII, degli stenografi italiani.
L’ispirazione per questi patronati nasce dalla vita narrata dal poeta cristiano
Aurelio Clemente Prudenzio, originario della Spagna, che nei primi anni del
V secolo, viaggiando tra Ravenna e Roma, visitò un sacello, situato nell'area
della necropoli romana al Forum Cornelii, l'attuale Imola, dov'era venerato
San Cassiano (Cattabiani, 1993). Egli racconta, nel IX inno del
Peristephanon, ciò che avvenne quando si fermò a pregare sulla tomba del
Martire4:
Cornelio Silla stabilì un forum (colonia romana), perciò l’itala gente
chiama tale città dal nome dello stesso fondatore.
-O grande Roma, mentre io venivo verso di qui sentii nascermi in
cuore la speranza che il mio viaggio mi riuscisse propizio.
Prostrato a terra mi appoggiavo all’Urna consacrata e gloriosa, dal
corpo del Santo Martire Cassiano.
3 Gli Scolopi sono una congregazione clericale cattolica fondata da san Giuseppe Calasanzio nel 1597, membro della Confraternita dei Dodici Apostoli. Egli visitò il quartiere di Trastevere a Roma e nella parrocchia di Santa Dorotea aprì una piccola scuola parrocchiale, motivato dallo stato di abbandono dei fanciulli. Essa divenne l'inizio delle Scuole Pie. La Chiesa approvò la congregazione come tale nel 1617 e come Ordine dei Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie con un voto specifico nel 1622. Giuseppe Calasanzio diede vita ad un'attività educativa di ispirazione cristiana non confessionale (aperta agli ebrei, ai quali non proponeva la conversione): una scuola popolare ed integrale gratuita. Inoltre, ai tre voti tradizionali (castità, povertà e obbedienza), Calasanzio aggiunse un quarto voto, quello della particolare attenzione nell'educazione dei fanciulli poveri. Volle poi che quest'opera fosse attuata soprattutto attraverso il ministero sacerdotale. L'ordine cura e dirige il più antico collegio di scuole popolari: il Nazareno di Roma, fondato dallo stesso Calasanzio. 4 Questo brano è contenuto in Brevi appunti su la vita e la morte di San Cassiano Martire primo e principale patrono di Trecate di Mons. Carlo Allorio (1927, 1952).
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
2
Mentre in lacrime penso alle mie ferite e tutti gli affanni della mia vita
e i suoi acuti dolori; sollevo al cielo lo sguardo; ed ecco, di fronte a
me, vedo dipinta a colori la figura del Martire. È tutta una ferita; è
lacerata in ogni membro; presenta le sue carni incise da mille piccole
trafitture.
Miseranda visione! Una turba di fanciulli tutt’intorno stanno
trafiggendo con i loro piccoli stili; con quegli stili con cui abituati ad
incidere le tavolette cerate solevano scrivere, seguendo il dettato
scolastico.
Interrogo il custode, che mi dice: Ospite caro, quello che tu osservi,
non è una fantasia qualunque o una favola da vecchierella.
Tu vedi qui raffigurata una storia autentica, che, tramandata nei libri,
presenta agli sguardi nostri una vera testimonianza del tempo antico.
Cassiano, incaricato dell’insegnamento dei fanciulli, aveva intorno a
sé una turba di allievi; era esperto nell’insegnare loro a condensare ed
esprimere in brevi segni qualunque parola ed affermare così, in fretta,
con rapidi punti il discorso parlato.
Il duro insegnamento ed il severo volto avevano talvolta destato
timore e collera nella piccola ciurma.
Si sa: il maestro è sempre cattivo pel ragazzo di scuola; la disciplina
non è mai gradita a nessun ragazzo.
Ma ecco: una furiosa tempesta minacciosa contro la fede si scatenava
contro la gente votata alla gloria di Cristo.
Il Maestro viene cercato e strappato di tra la schiera dei suoi scolari,
perché aveva sdegnosamente rifiutato di presentarsi ai sacrifici pagani.
Al maestro delle torture che domandava quale arte o mestiere conosca
quell’uomo tanto fiero nei suoi rifiuti, rispondono: è maestro di turba
dei ragazzi; insegna a scrivere con segni convenzionali; insegna
stenografia.
-Conducete- quegli grida – il prigioniero; conducetelo qui, e sia
consegnato agli stessi ragazzi, perché lo torturino a loro piacimento.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
3
Lo insultino come a loro piace. Lo feriscano, senza riguardi: si lavino
le mani in una festa di sangue: il sangue del loro maestro. Così va
bene: il maestro offra egli stesso il divertimento a quei discepoli suoi
ch’egli soleva domare con le sue minacce.
Legate le mani dietro la schiena, spoglio del suo vestimento gli si fa
intorno una turba di ragazzi armata con gli acuti taglienti stili.
Quanto di odio ciascun d’essi poteva nutrire in cuore, può liberamente
sfogare contro il maestro.
Gli lanciano in faccia le fragili tavolette, gliele spezzano sulla faccia:
colpito in volto, rimbalzano le tavolette spezzate. Volano le tavolette
scagliate e fanno colpo sul tavolo insanguinato; da ogni colpo la
pagina rimbalza piegata e rossa di sangue.
Altri vibrano colpi con le punte e gli aculei di ferro (gli stili): dal lato
in cui, scrivendo, si incide la cera, e dal lato, in cui si spianano i rialzi
e si rimette a liscio lo spazio della tavoletta già solcata e arata nello
scrivere.
Da questo lato il confessore di Cristo è trafitto; da quel lato viene tutto
tagliuzzato: un lato penetra le viscere; l’altro recide la pelle.
Cento e cento mani hanno colpito insieme tutte le membra; da tutte le
membra stilla di sangue dalle aperte ferite.
E diventa più efficace, nel torturare il fanciullo che dava ferite
superficiali, che non quello che penetrava in profondo le carni. Infatti
quegli con lievi ferite non reca la morte, e riesce meglio a infierire con
le sole trafitture: questi, quanto più profondamente colpisce le parti
vitali dà, un tal quale rimedio, accelerando la morte.
“Siate forti – vi prego – e vincete con la ferocia la debolezza degli
anni; supplisca la crudeltà l’età troppo tenera”. Ma il debole carnefice
maliziosamente frena i propri sforzi e continua la sua fatica: e tanto
più cresce la tortura, quanto più egli diventa stanco.
“E perché gemi? – grida uno al Martire – Tu stesso – nostro maestro –
ci hai dato questi ferri; tu ci hai dato tra le mani queste armi!
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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Vedi: ti restituiamo le mille percosse, che abbiamo raccolto – ritti in
piedi e in pianto – durante la tua scuola!
Non devi arrabbiarti, perché scriviamo! Tu appunto non volevi mai
che la nostra mano lasciasse riposare lo stilo!
Non ti domandiamo più, o avaro maestro, quelle vacanze dalla scuola,
che tu tante volte ci hai negate!
Oh! Come ci piace segnare qui i nostri punti e tracciarti addosso solchi
e solchi e impedire con queste catene le tue vergate.
Oh! Puoi ben correggere questi versi, che l’un dopo l’altro noi ti
presentiamo. Si sa; la nostra mano abituata agli errori, potrebbe averne
commessi di sbagli.
Su! Afferma la tua autorità! Hai diritto di castigare chi fra i tuoi
discepoli è in colpa per averti troppo fiaccamente colpito!”.
Così divertivano quei ragazzi sulle povere membra del maestro: né la
lunga tortura riusciva a dar morte all’uomo sfinito.
Infine, dal Cielo, mosso a compassione, Cristo fa rompere i legami di
quella vita così straziata: allenta i penosi indugi di quell’anima: recide
ogni filo o resistenza, toglie ogni intimo vigore.
Il sangue, sgorgando per tante vie aperte dall’intimo fonte delle vene,
svuota il cuore; dalle aperture di quel corpo crivellato, faticosamente
se ne va il calore della vita: e dal profondo ne trae gli ultimi aneliti.
Ecco, ospite caro, quello che tu qui contempli, raffigurato in quei vivi
colori: tale è la gloria di Cassiano.
Se tu nascondi in cuore qualche giusto e accettabile desiderio; se
coltivi qualche speranza; se qualche pena ti tiene inquieto presentali a
lui! Oh, credilo: il Martire accoglie con tanto fervore ogni preghiera, e
la trova meritevole, ne ottiene l’esaudimento!”.
Accondiscendo. Mi piego sull’Urna e la bagno di lagrime. L’altare
sente il calore delle mie labbra; la pietra quella del mio cuore!
E là ripenso tutto il mio segreto tormento; e là sussurro quello che mi
stava a cuore, quello che mi dava tema.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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E la mia casa, lasciata lontana, alle mie spalle, oscura ombra di una
sorte incerta, e la speranza forse pericolante di un bene al di là da
venire.
Eccomi esaudito! Giungo all’Urbe: tutto mi riesce bene: rivedo la mia
casa: e sciolgo a Cassiano il mio canto!
Questo brano ci racconta la storia del martirio di Cassiano, siamo ai tempi
di una grande persecuzione, con molta probabilità quella scatenata da
Diocleziano e Massimiano, proseguita poi da Galerio e Massimino e durata
dal 303 al 313 (Cattabiani, 1993). In quel periodo Cassiano insegnava a una
numerosa scolaresca di Forum Cornelii, in modo duro e severo. Quando si
scatenò la persecuzione, Cassiano si rifiutò di fare sacrifici agli dei come
imponevano gli editti imperiali. Fu così che il magistrato decise di
condannarlo gettandolo nelle mani dei suoi alunni i quali sfogarono l'odio
che avevano segretamente accumulato nei suoi confronti. Ricordo, a voi
lettori, come questo racconto nasca dalla descrizione di un dipinto che il
custode del sacello fa a Prudenzio, dipinto che, se realmente esistito, è da
considerarsi come la prima delle numerose raffigurazioni del santo. Oggi
non esiste più perché si trovava nell’aedes (tempio) vista da Prudenzio,
situata fuori dalle mura della città antica, poi sostituita da una basilica nel V
secolo e infine distrutta intorno all'anno 1187. Unico ricordo che è rimasto
della basilica e del vicino castello è una colonna con una croce, probabile
sito del martirio, che ancora oggi si conserva nella chiesa dei Santi Cassiano
e Bartolomeo di Croce Coperta (Cattabiani, 1993).
Questa storia di San Cassiano rimane comunque confinata nel terreno delle
leggende, Francesco Lanzoni ne Le leggende di san Cassiano d'Imola (in
«La Romagna», X, 1913, p. 56 ss., op. cit. in Cattabiani, 1993) dichiara che
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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Prudenzio abbellisce e semplifica i dati della tradizione con i sistemi usati
nelle scuole del suo tempo e supplisce con l'inventiva al difetto della tradi-
zione. Inoltre l’autore afferma che se la chiesa corneliese avesse posseduto
una Passio autentica o meno del suo martire l'avrebbe custodita gelosa-
mente. Anche se il custode sostiene, secondo Prudenzio, che la storia “è
stata riportata sui libri”, di essa non vi è alcuna traccia. Effettivamente è
inverosimile che, contro ogni norma del diritto romano, fosse affidata a
fanciulli e non invece al carnefice l'esecuzione di una condanna. È probabile
perciò che Cassiano non sia morto a colpi di stilo. La leggenda sarebbe nata
successivamente, ispirandosi alla professione della vittima (Cattabiani,
1993)5.
Un’altra leggenda, oggi dimenticata, è quella che narrava che Cassiano era
stato prima vescovo di Sabiona, la diocesi che nella Rezia6 precedette quella
di Bressanone, e di là fosse giunto al Forum Cornelii dove si fermò
dedicandosi all'insegnamento. Questa credenza è però priva di qualunque
fondamento storico, come il fatto che sarebbe stato vescovo di Forum
Cornelii: nessuna delle due città poteva essere in quel periodo già diocesi.
In particolare, quella di Imola venne costituita circa settant’anni dopo,
5Ci sono buone probabilità che questa leggenda prenda le mosse dal noto passo di Tito Livio: il maestro di Faleria si recò da Furio Camillo nell’accampamento romano durante l’assedio della città dicendo che voleva consegnare a lui i suoi allievi, in questo modo sarebbe stato come consegnare la città nel sue mani essendo essi i figli di chi in essa detiene il potere. Furio Camillo rispose spiegando che l’arte della guerra aveva precise regole e che quello che lui stava facendo era un esempio di tradimento, per questo fu fatto legare e condotto nudo per la città fra le percosse e gli insulti dei suoi scolari (Ab Urbe Condita, Libro 5, 27). 6 Provincia dell'Impero romano, comprendente i territori alpini e subalpini compresi fra l'odierno Alto Adige, la Baviera meridionale, parte della Svizzera, dell'Austria occidentale e del versante alpino italiano, corrispondenti all'omonima regione storica che deve il suo nome all'antico popolo pre-indoeuropeo dei Reti (Wikipedia).
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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quindi Cassiano poté esser al massimo un presbitero della primitiva
comunità cristiana (Cattabiani, 1993).
Concludendo si può affermare che ciò che è certo è che fin dal V secolo vi
sono testimonianze a Imola del culto di San Cassiano, le cui reliquie
vennero traslate nel 1217 nella nuova cattedrale costruita in città e nel 1271
definitivamente collocate nella sottostante cripta, dove si trovano ancora
oggi, in un'arca di marmo bianco, opera dello scultore bolognese Giuseppe
Mazza (1704). Un suo braccio, estratto durante la ricognizione del corpo
effettuata nel 1217 in occasione della traslazione nella cattedrale, è
racchiuso in un artistico reliquiario d'argento forgiato al naturale, che risale
al XIV secolo (Cattabiani, 1993).
1 – Immaginetta raffigurante il quadro del Tedeschi custodito nella Cattedrale di Imola
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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1.2 Le origini del Culto
Per poter parlare della nascita del culto di San Cassiano a Trecate è
necessario fare riferimento alle origini del nostro Borgo. La presenza del
piccolo tempio dedicato a San Cassiano7 è testimoniata già nei primi
decenni del IX secolo: è nominata in due pergamene, una datata 1014 (op.
cit. in Stoppa, 1987) e l’altra non datata ma compresa tra 1027 e il 1030
(idem; cfr. Immagine 2). In realtà all’interno di questi documenti non si fa
riferimento al Santo a cui è dedicata la pieve: nella prima si dichiara che
l’imperatore Enrico I dona quest’ultima al vescovo di Novara Pietro III:
“quemdam plebem quae sita est in villa quae nominatur Trecate non adeo
procul civitate8”; nella seconda troviamo l’atto di donazione della pieve da
parte del vescovo Pietro III ai canonici del Capitolo di Santa Maria, cioè del
duomo di Novara (Stoppa, 1987).
Gli atti di visita vescovile del 1617 (op. cit. in Stoppa, 1987) aggiungono un
particolare importante relativo al tempietto di San Cassiano; leggiamo infatti
che su uno dei tre altari vi era raffigurato il Battesimo di Cristo e nell’abside
centrale San Giovanni Battista: ciò ci fa pensare che in questa chiesa fosse
presente il battistero della comunità trecatese9. Negli atti vescovili del
Bascapè del 1594 (idem), dove si parla delle processioni, viene detto che nel
giorno di “Santo Gio Batta [San Giovanni Battista] per antiqua divotione si
7 Non si vuole in questa pubblicazione scrivere una storia dell’antica pieve di San Cassiano, per la quale si rimanda alla pubblicazione di Stoppa del 1987, ma semplicemente prendere da essa i dati utili a segnare il tracciato della storia del culto di San Cassiano a Trecate. 8 “una pieve che è sita nella villa, che si chiama Trecate non molto distante dalla città” 9 Le cronache dei vescovi visitatori descrivendo il battistero sito nella chiesa parrocchiale lo definiranno “antichissimo, solido, di marmo, ma indecoroso e rozzo”, è possibile pensare che si trattasse dello stesso battistero della pieve trasferito nella parrocchiale (Stoppa, 1987).
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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fa processione dalla Parrocchiale a Santo Cassiano”10. Va inoltre aggiunto
come questa chiesa fosse anche meta delle rogazioni maggiori e minori11: le
prime si tenevano nel giorno di San Marco e la processione andava dalla
Parrocchiale a San Cassiano e a San Ieronimo per poi tornare alla
Parrocchiale; le seconde si svolgevano nei tre giorni precedenti
l’Ascensione e nel primo giorno si andava dalla Parrocchiale a Santa Maria,
San Salvatore e San Cassiano per poi tornare alla Parrocchiale12.
Queste considerazioni depongono a favore del fatto che nel Borghetto,
intorno al IX secolo, era eretta la chiesa plebanale da cui dipendevano
ecclesialmente anche le chiese di altre corti del territorio. Va detto infatti
che il termine Pieve, in Italia settentrionale nell’alto medioevo, significava
chiesa battesimale matrice di altre chiese. A causa della vicinanza con il
capoluogo della diocesi novarese la pieve cessò di essere giurisdizione
plebana molto presto: nella bolla di papa Innocenzo II al vescovo di Novara
Litifredo del 1132 (ibidem) non troviamo la pieve trecatese tra le 26 della
diocesi; inoltre nel 1347 (ibidem) il sacerdote titolare del beneficio di San
10 Va ricordato che le due chiese parrocchiali di San Cassiano e San Michele confluirono nella grande chiesa centrale dichiarata parrocchiale dal vescovo Bascapè nel 1594 con il titolo di “ecclesia Sanctae Mariae Assumptionis” (Stoppa, 1987). 11 Le rogazioni erano delle processioni, le maggiori si pensa siano state istituite da San Gregorio Magno durante la peste di Roma mentre le minori furono istituite da San Mamerto vescovo di Vienna nell’anno 474 in seguito ad una invasione di lupi nella regione (per maggiori informazioni su questo argomento si faccia riferimento a “La vita religiosa” di P.L. Locatelli, 2001). 12 Va aggiunto che lungo il percorso venivano cantate litanie, giunti in prossimità delle chiese si dicevano antifone e versetti del Santo, all’uscita delle chiese, giunti alla porta, si segnava la campagna con la croce dicendo “a fulgure et tempeste” per tre volte. Inoltre il percorso variava nei tre giorni: il secondo giorno si andava dalla Parrocchiale a San Michele, alle Bettole, dove era presente una cappelletta di Santa Margherita e Sant’Ambrogio e si tornava alla Parrocchiale; il terzo giorno dalla Parrocchiale a San Bernardo, a San Rocco, a San Gerolamo e poi alla Parrocchiale (Bascapè, 1594).
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
10
Cassiano, consegnando i beni di detta chiesa al vescovo Guglielmo
Amidano, si sottoscrive rettore e curato e non pievano.
Altro segno lasciato dal Santo nella storia del nostro Borgo è la sua effige su
una raccolta di leggi stampata nel 1583 (cfr. Immagine 3).
Per quanto concerne la dedicazione della pieve è necessario fare riferimento
agli atti delle visite pastorali del 1585 (ibidem), in essi si legge che l’abside
centrale era decorato con affreschi raffiguranti la SS. Trinità e la Vergine in
trono con Bambino, attorniata dai Santi Giovanna Battista, Cassiano,
Antonio, Biagio, Cosma e Damiano, Agata e Cristoforo. Un’ulteriore
descrizione è contenuta negli atti della visita pastorale del vescovo Bascapè
(1594, ibidem):
“Il sesto giorno
Visitò la chiesa di S. Cassiano di Trecate che in passato aveva il titolo
alterno porzionario di chiesa parrocchiale di Trecate, che dista dal
borgo mezzo miglio, è abbastanza grande, con tre navate, senza […] o
volta, ma con pareti indecorose. In essa non si celebra da alcuni anni a
questa parte, essendo rimasti dentro di essa il tempo della peste
uomini con le loro mogli sospetti di peste.
Si prendeva cura della chiesa chiudendo e aprendo le porte Battista
Bartolo, che abitava lì come eremita, ma da un po’ di tempo non ci
abita, sebbene la casa sia per lui degna, essendo non abitabile.
In essa ci sono tre altari, quello maggiore e due in capo alle navate
laterali, ma nudi e indecorosi. L’altare maggiore è coperto da una
lastra di pietra abbastanza grande e solida, altre lastre di qualche
pregio si trovano nel pavimento della chiesa.
A sud della chiesa, contigua ad essa, vi è una piccola abitazione, dove
un tempo abitò l’eremita. Erano due locali, uno sotto e una sopra. Ora
l’assito è quasi tutto sollevato.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
11
Sono state trovate attorno a questa chiesa e abbastanza lontano da essa
delle tombe antiche.13”
È sempre il vescovo Bascapè ad aggiungere un tassello alla nostra storia, nel 1615,
nei suoi ultimi giorni di vita, donando (istrumento 28-IX- 1615, rogato Morone; op.
cit. in Stoppa, 1987) alla comunità parrocchiale di Trecate una reliquia del Santo
(un parte del cranio)14. La reliquia, che veniva esposta ai fedeli nel giorno della sua
festa e nei momenti di maggiore difficoltà, non ebbe però una sua collocazione fino
al 1877, anno in cui venne dedicato al Santo un altare in marmo15.
Tornando alla storia va segnalato uno strano cambiamento che avvenne nel XVIII
secolo, leggendo ciò che il curato don Carlo Giuseppe Finazzi scriveva nel 1715
(op. cit. in Stoppa, 1987) che l’antica immagine della Beata Maria Vergine, dipinta
secoli prima sull’altare, considerata miracolosa non era più venerata. Infatti erano
stati promossi vari interventi da parte dei vescovi, in questa occasione si era fatta
dipingere l’immagine di San Bovo, protettore degli animali, sull’altare centrale
comprendo gli antichi affreschi (cfr. Immagine 4). Questo cambio arbitrario venne
disapprovato nel 1762 (op. cit. in Stoppa, 1987) dal vescovo Balbis Bertone che
chiese all’Arciprete don Bandi di sostituire l’immagine di San Bovo con un quadro
raffigurante San Cassiano. L’antica tela è tutt’ora presente nel tempietto (cfr.
Immagine 5).
Tali questioni intorno alla figura di San Cassiano e al suo culto hanno interessato in
modo particolare il Borgo di Trecate, sembra quasi che questa devozione nei suoi
confronti abbia vissuto un susseguirsi di luci ed ombre, come testimonia anche il
13 La trascrizione e la traduzione sono di Rosangela Panigati (2007) e sono contenute nei Quaderni di Storia Trecatese, n°2, anno 2007 (pag. 87). 14 Va ricordato che la reliquia fu custodita nella chiesa di Santa Maria Assunta, essendo già confluite in essa le due parrocchie. 15 Per quanto concerne gli spostamenti di collocazione della reliquia si faccia riferimento ai prossimi capitoli.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
12
documento del 1738 (Archivio Parrocchiale Beata Vergine Assunta16, doc. n°1352,
scatola 21) che di seguito trascrivo.
L’anno della nascita di Nostro Signore 1738 questo giorno [manca
nell’originale] indizione prima sotto il pontificato del Santissimo in
Cristo Padre Papa Clemente XII l’anno settimo, essendo vescovo di
Novara l’eminetissimo e reverendissimo signor cardinale Gilberto
Borromeo, e Podestà di questo borgo il signor dottor [manca
nell’originale]
Premesso il consueto suono della campana si sono congregati nella
sala del Consiglio di questo borgo qui presenzialmente gli infrascritti
signori Sindaci, Consiglieri e maggiori estimati del detto borgo di
Trecate, dai quali si sogliono trattare e concludere tutti gli interessi et
affari della detta Comunità, tanto spettanti al temporale, quanto allo
spirituale in ciò che appartiene alla medesima, et a petizione et istanza
del molto reverendo signor Arciprete e Vicario Foraneo del presente
borgo Giovanni de’ Griggi, interrogati li suddetti et infrascritti signori
Sindici, Consiglieri e Procuratori dei Signori Maggiori Estimati:
1. Se nei primi anni della loro rispettiva età si ricordino d’aver
sentito dire dai loro maggiori che San Cassiano, vescovo17 e
martire, fosse sempre stato il principale protettore e padrone
del presente borgo di Trecate;
2. Se inoltre abbi sentito dire nella loro prima età e dai loro
maggiori come sopra che nel presente borgo siasi sempre
costumato di celebrare il giorno di detto Santo che corre alli 13
di agosto con festa di precetto, e pompa di musica, concorso et
altri segni di sollenità;
16Da qui in poi verrà indicato come Arc.Parr.B.V.A. 17 Si osserva come si facesse riferimento alla leggenda errata che vedeva il Martire vescovo di Imola.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
13
3. Se poi successivamente abbino sempre veduto continovare la
celebrazione di detta festa di precetto con le sollenità predette;
4. Se vi siano altri testimoni di fatto che provino essere
S.Cassiano principale protettore e padrone di Trecate, e se
intendono che come tale debba sempre venerarsi in avvenire.
Quali signori Sindici, Consiglieri e Procuratori chiamati uno ad uno
hanno risposto come siegue, pregando me notaro e cancelliere
infrascritto a rogare le loro rispettive risposte sono:
N.N. sindaco ha detto e dice e protesta aver inteso e veduto e di voler
continovare in quanto hanno osservato li suoi antenati in venerazione
di detto Santo nostro protettore, vedendosi l’immagine di detto santo
dipinta qui nella presente sala del Consiglio, con pittura molto antica,
et osservandosi che in fronte alli Statuti del presente Borgo, intitolati
iura diversa, et sopra le bollette che si spediscono per i mercati e
sanità del medesimo borgo, qui alla presenza di me notaro infrascritto
riconosciute, vi sta posto l’immagine del suddetto San Cassiano,
vescovo e martire, in segno che elli è il nostro padrone principale, di
cui ancora abbiamo una reliquia del suo capo, che si venera nella
nostra Chiesa Parrocchiale; e si mantiene a spese della nostra
Comunità la Chiesa campestre dedicata al detto santo, qual chiesa
altre volte era la parrocchiale di questo Borgo.
Il N.N. in tutto e per tutto ha confermato e conferma e protesta quanto
sopra.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
14
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
15
A questo documento segue una rubrica che illustra altre festività religiose.
Le poche righe riportate ci dicono come il culto di San Cassiano abbia
vissuto molto probabilmente momenti di declino che hanno richiesto la
necessità di discutere intorno alla sua figura di primo patrono. È possibile
notare come questo documento riporti una data precedente all’arrivo delle
reliquie di San Clemente (1758) e quindi il declino non è dovuto ad una
sorta di competizione, nella mente dei trecatesi, dei due Patroni, anzi è forse
possibile immaginare che la donazione delle reliquie di San Clemente da
parte del marchese Clerici abbia avuto come obiettivo quello di risvegliare
la devozione per un Patrono. Questa disparità nel culto è rintracciabile anche
nel Calendario di Don Mario Roccio18:
1835
Agosto
1219 ore 6 1/2 si suonano i primi vespri di S. Cassiano
13 S. Cassiano Solennità
1836
Agosto
12 alla mattina per tempo Comunione degli infermi cronici, alla sera
alle ore 6 1/2 si suonano i primi vespri solenni di S. Cassiano
13 S. Cassiano solennità. Parrocchiale messa senza discorso, messa
solenne a due apparati, non si fa dottrina, ore 4 vespri.
18 Questo scritto è depositato all’interno dell’Archivio Parrocchiale e riporta una sorta di diario compilato da don Roccio dal 1835 al 1842, anni in cui era parroco del Borgo di Trecate. 19 I numeri riportati all’inizio di ogni annotazione stanno ad indicare la data.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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16
1839
Agosto
13 S. Cassiano. Solenne ave Maria ore 4 paramenti in tela d’oro.
Messa parrocchiale ore 6 1/2 . Messa solenne ore 10 1/2 . Non vi è
dottrina. Vespri ore 4 1/2.
1840
Agosto
13 S. Cassiano. Ave Maria ore 4. Messa parrocchiale 6 1/2. Messa
solenne 101/2. Vespri 41/2.
1841
Agosto
13 S. Cassiano ave Maria 4 1/2. Messa parrocchiale 6 1/2. Messa
solenne 10 1/2.
Confrontando queste note con quelle relative al culto di San Clemente (cfr.
Appendice L, pag. 231-233, Mittino, 2009a) emerge come le celebrazioni
della festa liturgica fossero meno articolate (non si parla di un triduo in
onore di San Cassiano) e meno curate nella forma (non si fa riferimento alle
parature dell’altare, ai canti che accompagnavano la celebrazione).
Inoltre don Roccio ci offre anche un elenco delle “chiese in Trecate di cui
non sussiste nessuna traccia” nel 1839, in esso leggiamo:
Chiesa di San Cassiano distrutta, e non vi rimane che un piccolo
oratorio campestre attiguo alla cascina della prebenda dell’Arciprete.
Parrocchia antica trasportata nel medio evo in Trecate nell’attuale
chiesa dell’Assunta.
La storia del culto si collega ora alle traslazioni delle reliquie del Santo, che
avranno una trattazione particolare nei prossimi capitoli.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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17
2 – Pergamena attribuibile al periodo1027-1030
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18
3 – Frontespizio, raffigurante San Cassiano, di una raccolta di leggi pubblicata nel 1583
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19
4- Particolare dell’antico affresco di San Bovo
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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5 – Antica tela raffigurante San Cassiano
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6 – Libretto scritto nel 1891 da don Teruggi
7 – Stampo raffigurante San Cassiano
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8 – 1910, immaginetta raffigurante San Cassiano
9 – Immaginetta raffigurante San Cassiano
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23
10 – Cartolina raffigurante San Cassiano
11 – 1992, 2003, due immaginette raffiguranti San Cassiano
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12 – Manfrini (1984), altorilievo bronzeo raffigurante San Cassiano
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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2. LE TRASLAZIONI DELLE RELIQUIE DI SAN CASSIANO
Le varie traslazioni delle reliquie di San Cassiano si sono susseguite dal
1877 al 2002, passando per il 1927, il 1952, il 1977, il 1987 e il 2002.
Queste traslazione verranno ora trattate singolarmente, offrendo al lettore la
cronaca dell’evento e la programmazione di quelle giornate di festa.
2.1 13 AGOSTO 1877: PRIMA TRASLAZIONE DI SAN CASSIANO
Siamo nel 1877, la reliquia di San Cassino è ormai custodita nella Chiesa
Parrocchiale da ben 262 anni e ancora non ha ricevuto una degna
collocazione. Proprio per questa ragione l’Arciprete Baldassarre Moro
decide di dedicare al Santo un altare e per la collocazione viene scelta la
cappella di San Giacinto (odierna cappella di S. Rita, cfr. Immagine 14). Il
disegno è commissionato all’architetto Erocole Marietti di Galliate. Di quel
periodo ci rimangono alcuni documenti custoditi all’interno dell’Archivio
Parrocchiale. Il primo ad essere proposto è una lettera scritta dall’architetto
(Arc. Parr. B.V.A.; doc. n°1509, scatola 24) volta ad illustrare i due distinti
progetti, dei quali è possibile ammirare i disegni (cfr. Appendice A).
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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Molto Reverendo Signor Parroco
Due progetti mi pregio inviarle per l’ampliamento della Cappella di San
Cassiano colle relative perizie. L’uno conforme al primitivo concetto
più dispendioso per maggior ampliamento ed isolamento dall’altare allo
scopo di ottenere un passaggio rialzato atto a lasciare approssimare i
devoti alla Sacra Reliquia. Come vedesi dalla pianta in disegno, e dallo
spaccato longitudinale e trasversale, due colonne ed una gradinata
dividono la parte nuova dalla vecchia, che unita ad un abside ripartita in
cinque interpilastri formano un tempietto o sacrario indipendente dal
resto.
Un cornicione con fregio ed architrave, due nicchie con statue, che
ponno per economia sostituirsi con riquadrature, due finestre a vetri
colorati, lesene e colonne che dovrebbero essere di marmo, ne formano
la ricca decorazione.
L’altro progetto più semplice e quindi meno dispendioso è conforme al
programma della Fabbriceria che conobbi dalla di lei lettera passato
mese. Consiste questo in uno sfondo a fianchi restringenti ed altare
addossato alla parete. I dettagli dell’uno e dell’altro altare con
l’applicazione della statua sopra il reliquario o di un quadro a basso
rilievo siccome ponno variare
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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nei dettagli ai diversi gusti, mi riservo di completarli sentito il parere
della Fabbriceria.
Con quanto di buona volontà fare a compimento della fiducia
prestatami
Di non poter meglio dimostrare il desiderio che ebbi sempre di fare
qualche cosa per la sua bella Chiesa.
Accolga i miei rispettosi saluti e mi pregio
Novara 1° Maggio 1877
Dev. Suo
Ercole Marietti
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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13 – 1877, statua raffigurante San Cassiano anticamente posta sull’altare a lui dedicato
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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14 – Antico altare dedicato a San Cassiano
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Segue ora una seconda lettera (Arc. Parr. B.V.A.; doc. n°1509, scatola 24), scritta dall’Arciprete Baldassarre Moro, indirizzata al sindaco nella quale viene illustrato in dettaglio il lavoro di costruzione del nuovo altare.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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Illustrissimo Signor Sindaco
Trecate 25 maggio 1877
Per erigere il nuovo altare di marmo in onore di San Cassiano, nella
Cappella di San Giacinto, in codesta Chiesa Parrocchiale, secondo il
Disegno Marietti di Novara che si comunica, occorre:
1. Demolire il muro della Cappella a levante e ricostruirlo per metri
2,50 circa più in fuori, nel cortile detto del Campanile.
2. Appoggiare il nuovo muro, al muro vecchio di San Clemente, verso
mezzanotte onde avere il maggiore spazio possibile per la
costruzione del nuovo altare.
3. Ridurre a linea retta il muro esterno sporgente della scala di San
Clemente mediante scopellatura per la larghezza di un metro circa e
per lo spessore di cm venti al centro e finendo zero agli estremi,
come meglio appare dall’unito disegno.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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L’amministrazione della Fabbriceria Parrocchiale, desiderosa di
mettere in opera quanto prima il suindicato progetto, si rivolge
rispettosamente all’Illustrissimo Municipio, pregandolo a fargli
conoscere:
1. Se nulla osti che si sfondi la Cappella di metri 2,55, occupando per
otto e dieci metri il suolo del cortile che fa’ angolo tra San
Clemente e San Giacinto, all’esterno, e di nessuna conseguenza o
sconcerto pell rimanente.
2. Che appoggi al muro dello Scurolo, senza pregiudizio di sorta sia
alla finestra per la luce della scala, sia del tetto confinante.
3. Che si operi il rettilineo del muro esterno sporgente, onde l’arco,
che deve girargli sopra, riesca concavo e non sporgente, e così
rialzare e allontanare come si dice più possibile il volto, onde
apparirà più maestoso.
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Prego la Signoria Vostra Illustrissima a voler proporre quanto sopra
all’Illustrissimo Consiglio, onde prese e conosciute le deliberazioni,
che sarà per dare, possa la fabbriceria effettuare l’identico progetto.
Gradisca i miei rispetti, e mi dico con ben distinta stima
Della Signoria Vostra Illustrissima
Devotissimo Servo
Arciprete Moro Baldassarre
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Scelto il progetto, reso noto al Sindaco e al Consiglio il piano dei lavori, è lo
stesso Arciprete Baldassarre Moro a stendere i “capitoli” (Arc. Parr. B.V.A.;
doc. n°1509, scatola 24) da consegnare nelle mani del capomastro:
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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Capitoli
1. Prima di incominciare il lavoro, si dovrà chiudere la Cappella
di San Giacinto con un coperto per riparare la Chiesa dalla
polvere.
2. Il lavoro deve cominciare il 28 e terminarsi il 30 corrente
giugno, approssimativamente.
3. Il muro di San Clemente dovrà ridursi simile a quello di
settentrione e provi dei fori onde addentellare il muro di nuova
costruzione.
4. Il fondamento farsi col materiale vecchio del muro da
atterrarsi, ed altro già esistente di rustico.
5. I mattoni della muratura nuova devono essere tutti nuovi e di
qualità […].
6. Le maggiori opere occorrenti al tetto della Cappella per fare la
conversa con quello di San Clemente saranno ricompensate a
parte in ragione di giornate, a Lire 2,50.
7. Il tutto sarà secondo misura da verificarsi in più o meno, ed
anche occorrendo maggiori opere sarà compensato ai prezzi
convenuti.
8. Il pagamento si farà per due terzi al 1° settembre, e per l’altro
terzo alla collaudazione dell’Ingegnere.
9. In titolo di Garanzia l’impresario depositerà Lire 200 in mano
al Tesoriere parrocchiale.
Per copia conformata
24 giugno 1877 Arciprete Moro Baldassarre
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40
In questo clima di rinnovamento, il Parroco decide di effettuare una
ricognizione della reliquia, si riporta di seguito la relazione (Arc. Parr.
B.V.A.; doc. n°1509, scatola 24):
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Relazione
Intorno la Reliquia di San Cassiano Vescovo e Martire
Patrono della Parrocchia di Trecate
L’anno del Signore mille ottocento settanta sette, il giorno dodici del
mese di Luglio, il sottoscritto Ariciprete Provicario Foraneo di
Trecate, delegato con decreto vescovile cinque luglio istesso anno, per
la rottura dei sigilli e per l’estrazione della Reliquia di San Cassiano, e
per regolare ricognizione e descrizione della stessa Reliquia.
Dichiara
Che assistito dai Molto Reverendi Sacerdoti Don Luigi Rosati
Coadiutore Titolare, e Don Ercole Ferruta, Coadiutore Parrocchiale
secondo le prescrizioni del citato decreto portata la piccola Urna di
San Cassiano sull’altare dello scurolo di San Clemente, si osservano
tutti i sigilli che la chiudevano e si trovano belli, intatti come se
fossero fatti allora, con l’impronta d’ambe le parti dell’immagine di
San Gaudenzio Vescovo, impressa con cera rossa detta di Spagna.
Rotti i sigilli, o meglio staccati dall’Urna mediante il taglio del piccolo
cordoncino di seta rossa che legava il coperchio, si estrasse intatto il
teschio artefatto sopra cui era posta la Reliquia del Santo.
Terminati i lavori di costruzione l’altare vien benedetto da Mons. Garga
vescovo di Gerico. A lato della cappella viene posta una lapide, ancora oggi
visibile, sulla quale era riportato il seguente testo:
Saccellum hoc
Stipe publica auctum
Ara recintiori ornatum
Sculti pictisque imaginibus
Eleganter ornatum
Divo Cassinano Episcopo et Martyri
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Primo hujus paroetiae patrono
Die XIII augusti 1877
Clericus populusque trecatensis
Grati animi signo
Assignavit tribuit dicavitque
solemniter 20
Per ben inaugurare questa nuova opera il Parroco e il popolo decidono di
indire una festa, ristretta al paese, che avrebbe visto come protagonisti il
Parroco stesso, il clero locale e il sindaco Sig. Tirinnanzi. Molto
probabilmente la scelta di festeggiamenti modesti è dettata anche dalle
scarse disponibilità economiche di quel tempo. Non per questo si rinuncia a
chiamare la cappella musicale di Novara per solennizzare le funzioni. Tale
iniziativa valse ben 2000 lire!
Il centro della festa è stato chiaramente il trasporto delle reliquie, il tragitto è
breve: dalla Chiesa Parrocchiale si giunge al Palazzo Comunale di allora,21
dove le reliquie vengono deposte su di un altare, poi da lì vengono
nuovamente trasferite in Chiesa. I portatori sono otto, di questi la storia ci
tramanda sei nomi: Mittino Gaudenzio (di anni 17); Perone Giuseppe (di
20 Traduzione riportata sul Bollettino Trecatese del 7 maggio 1927, n°19, anno XVII: Questa cappella/dal pubblico contributo ingrandita/ornata di un nuovo altare/di sculte e dipinte immagini/con bella proprietà fornita/a S. Cassiano Vescovo e Martire/primo patrono di questa parrocchia/addì XIII agosto 1877/Clero e Popolo di Trecate/in attestazione di riconoscenza/solennemente/ destinava assegnava consacrava. 21 Il Palazzo Comunale era sito in Via Novara 16, il Consiglio Comunale nella seduta del 23 novembre 1858 dichiarerà la necessita di dotare il Borgo di Trecate di una piazza più ampia e di un nuovo Palazzo Comunale. Verrà incaricato l’ing. Ferruta che porterà a compimento il progetto nel 1860 (per maggiori chiarimenti cfr. La Fabbrica del Palazzo Comunale di Trecate – Architetti e Maestranze di Pier Luigi Locatelli, 1996).
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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anni 16); Marcolli Cesare (di anni 20); Moro Enrico (di anni 17); Garavaglia
Carlo (di anni 18) e Manfredda Felice (di anni 19).
Sì, è proprio la storia a tramandarceli, la storia attraverso la voce di uomini
che l’hanno vissuta, perché le cronache di quei giorni sono apparse per la
prima volta sul numero speciale del Bollettino Trecatese del 12 agosto 1927
e l’articolo si apriva così: “Sui dati precisi di coloro che hanno assistito e
partecipato al trasporto del nostro Santo, cinquant’anni or sono, possiamo
ricostruire la piccola cronaca dell’avvenimento…”. È affascinante, a parer
mio, pensare come oggi queste pagine si basino su memorie che gli uomini
si sono tramandati oralmente lungo il corso del tempo.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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15 – Nota dei suppellettili acquistati in occasione della festività
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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2.2 14 AGOSTO 1927: SECONDA TRASLAZIONE DI SAN CASSIANO
Comitato esecutivo: Arciprete don Sebastiano Briacca
presidente, Mittino Giuseppe di Gaudenzio vice presidente,
Panigati Pietro cassiere, don Carlo Allorio segretario, Cerina
Francesco vice segretario. Membri: Bestagini Bartolomeo,
Boglio Antonio, Brustia Giacomo, Caccia Luigi, Cisari Federico,
De Angelis Giovanni, De Vecchi Giuseppe, Gambero Giovanni,
Lavazzi Andrea, Invernizzi Rocco, Manfredda Cassiano, Maspero
Giuseppe, Mittino Giuseppe (casa Bollini), Panigati Luigi, Porzio
Luigi, Pozzi Cesare, Taddi Giovanni, Tettamanti Celestino, Zanaria
Andrea, Zanotti Fregonara Eugenio (Cfr. Immagine 27).
Sono trascorsi cinquant’anni dalla prima traslazione delle reliquie di San
Cassiano e dalla costruzione della nuova cappella, è quindi il momento di
dedicare al Santo nuove solenni festività perché
il suo nome deve diventare famigliare in ogni casa Trecatese; deve
risonare anche più frequente sulle culle dei figli venturi: deve esservi
invocato con più calore di affetto (Bollettino Trecatese, 7 maggio 1927).
Si decide di costituire un comitato maschile, presieduto dall’Arciprete
Sebastiano Briacca, i cui componenti appartenegono a rioni, alle
associazioni, alle fabbriche al fine di essere tutti rappresentati nel gruppo
promotore di queste feste (cfr. Immagine 16) e un comitato femminile con
lo specifico incarico di allestire il banco di beneficenza: Sig.re Giselda
Spargella (Presidente), Sig.ra Gina Invernizzi (Vice Presidente), Sig.ra
Maria Bertone (Segretaria), Sig.re Rossi Enrichetta, Togna Onofria, Perletti
Francesca, Boglio Villani Rosa, Paglino Francesca, Scevola Ester, Antonini
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Rosina, Perone Tommasina, Maestra Margarita Maria, Nicola Giuseppina,
De Medici Lucia.
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16 – Lettera inviata a tutte le famiglie di Trecate
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Nasce inoltre il desiderio di lasciare un ricordo a memoria di questo grande
evento, viene così promossa una raccolta d’argento tra la popolazione, al
fine di forgiare un’Urna nella quale racchiudere le reliquie del Santo. Tutti
gli abitanti del borgo vengono informati di quest’iniziativa, oltre che dalle
colonne del Bollettino Trecatese, anche da un lettera che il comitato fa
recapitare ad ogni famiglia (cfr. Immagine 16). La raccolta ottiene da subito
un grande successo: partita con l’inizio del mese di maggio in data 28, sono
già stati depositati 16 kg d’argento (Bollettino Trecatese, 28 maggio 1927).
Dalle colonne del Bollettino Trecatese leggiamo come:
l’Urna nostra sarà preziosa per la preziosità della materia di cui
consterà; per la finezza dell’arte con cui verrà lavorata; ma preziosa
soprattutto sarà per un’altra ragione ideale: essa sarà l’atto d’omaggio
di duemila famiglie Trecatesi, ciascuna delle quali ha portato per
l’Urna la piccola spigolatura d’argento. Ciascuno potrà dire vedendola
passare, o guardandola sull’altare del Santo Patrono: Vi è la qualcosa
di mio (Bollettino Trecatese, 18 giugno 1927).
A lavorazione conclusa l’Urna (cfr. Immagine 25) misura 83 cm di altezza
dal piede alla sommità della croce e dall’estremità dei due cherubini dorati
che si vedono sulla fronte, misura 73cm di larghezza, mentre misura 70 cm
in profondità. La modellatura delle linee è perfetta; i simboli vescovili e del
martirio, lo stemma di Trecate, nella parte frontale dell’Urna, i pendoni
floreali, i cherubini, i quattro piedi, il cielo della cupola movibile sono in
argento dorato, tutto il resto è in argento (il peso del solo argento impiegato
nella fusione dell’opera è di 26 kg).
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17 – 1927, immaginetta raffigurante l’Urna di San Cassiano
Oltre all’Urna, segno e ricordo da lasciare nella storia, si sceglie anche di
coniare delle piccole medagliette così che ciascuno possa avere sempre con
sè un segno di questa ricorrenza. Su un lato si può osservare la figura di San
Cassiano, sull’altro l’effige della Beata Maria Vergine Assunta (cfr.
Immagine 18). Inoltre Mons. Carlo Allorio, allora coadiutore parrocchiale,
compila il piccolo volume “Brevi appunti su la vita e la morte di S. Cassiano
Martire Primo e Principale Patrono di Trecate”(cfr. Immagine 19).
18 – Medaglietta raffigurante San Cassiano e la B. V. Maria Assunta
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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Parallelamente al comitato maschile, che si occupa dell’Urna e
dell’organizzazione religiosa, muove i suoi passi anche quello femminile: il
primo dono per il banco giunge nientemeno che dal Papa; ad esso segue un
vitello donato dai Fratelli Fregonara, fittabili della Cascina Grande d’Isarno
e lontani da Trecate ormai da 20 anni, altro premio prestigioso è un
crocifisso di bronzo e legno dono del Vescovo Mons. Castelli. Ovviamente
la raccolta dei doni è sensibilizzata anche tra i trecatesi: domenica 31 luglio
il comitato, scortato dalle bande musicali, percorre le vie del Borgo al fine
di raccogliere i premi.
Insieme al banco di beneficenza ci si preoccupa anche degli addobbi da
applicare a finestre e balconi, chi era interessato a noleggiarli poteva recarsi
nella sala superiore della salsamentaria Quaglino in piazza della Chiesa.
Riporto ora un articolo comparso sul Bollettino Trecatese del 23 luglio 1927
che ben trasmette il clima di attesa e di preparazione che il Borgo vive in
quei giorni.
Decisamente, San Cassiano si avvicina.
Chi mai può non accorgersene?
Lo grida da quindici giorni il martello dei selciatori, cha sta cantando
una lunga e noiosetta canzone in Via Fratelli Russi e che continuerà,
non sapremmo ben dire fino a quando e fino a dove.
Lo annunzia anche una larga ed alta impalcatura, che si è proiettata
davanti alla facciata della nostra Chiesa maggiore, dove il muratore è
passato a sradicare le pianticelle abbarbicate e crescenti in
cinquant’anni di solitudine e di pace. E, dietro al muratore, passa
l’imbianchino, che deve lavare tutta la fronte e la faccia della nostra
chiesa.
Infatti, si può mai fare una festa, una grande festa, senza lavarsi la
faccia, senza mostrare una bella fronte?
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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La vedremo così ringiovanita, in questi giorni, la vetusta facciata del
nostro augusto tempio.
E il campanile? Chi dicono che anche esso si rivestirà di migliori
spoglie festive. Certo oggi porta la stigmate del tempo, che passa
incidendo anche nel sasso – tanto meglio nel muro – le sue negre
impronte, senza tregua.
Una bella chiesa, un bel campanile sono le caratteristiche, i segni
distintivi di ogni paese e di ogni città.
Se oggi togliessimo a Trecate la sua bella, alta e snella cupola, il suo
saldo e acuminato campanile, che cosa vi sarebbe ancora a designare il
panorama di quel largo e labirintico caseggiato, che si chiama ed è
Trecate?
Pensate un poco, o amici lettori, se dalla testa del nostro Bollettino
dovessimo cancellare quelle due figure architettoniche – la cupola ed
il campanile – chi mai riconoscerebbe ancora il Bollettino Trecatese?
Con questo spirito di festa e di preparazione nel cuore ci avviciniamo ora a
vivere quei giorni iniziando con il leggerne il programma:
Da domenica 7 a venerdì 12 agosto - Corso di predicazione tenuto
dall'insigne oratore Rev.mo Don Giuseppe Rolla Parroco di Borghetto
Lodigiano.
Sabato 13 agosto:
Ore 4,30 - Sveglia con sparo di mortaretti e suono di Banda.
Ore 5,30 - Messa all'Oratorio Campestre di S. Cassiano.
Ore 6,00 - Messa di S. Ecc. Mons. Quirico Travaini - Comunione
generale.
Ore 7,00 - Sacra Ordinazione Sacerdotale del Dott. Teol. Don Guido
Tonetti, fatta da S. Ecc. il Vescovo di Novara.
Ore 9,00 - Apertura, nell'Oratorio Maschile del grandioso Banco di
Beneficenza.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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Ore 10,00 - MESSA SOLENNE . Panegirico detto da S. Ecc. Mons.
Quirico Travaini.
Ore 15,00 - Vespri Solenni.
Ore 20,30 - Fuochi Artificiali in Piazza Cavour.
Ore 21,00 - Concerto Musicale della premiata Banda “S. Cecilia” in
Piazza della Chiesa.
Domenica 14 agosto:
Ore 4,30 - Sveglia con sparo di mortaretti e suono di Banda.
Ore 7,00 - Messa di S. Ecc. Mons. Quirico Travaini - Comunione
generale.
Ore 8,30 - Solenne ricevimento di S. Eminenza il Cardinale Giuseppe
Gamba Arcivescovo di Torino - Solenne Pontificale -Panegirico di S.
Ecc. Mons. Castelli - Grandiosa Processione col trasporto
dell'insigne reliquia di S. Cassiano racchiusa nella nuova Urna
d'argento.
Ore 14,00 - Riapertura del Banco di Beneficenza.
Ore 14,30 - Concerto Musicale del premiato Corpo Filarmonico “Eu-
terpe” in piazza Cavour.
Ore 15,00 - Vespri Solenni - Discorso di S. E. il Cardinale Gamba.
Ore 17,00 - Grande Accademia Corale-Orchestrale eseguita dalle pre-
miate Scuole di Canto locali “S. Gregorio Magno” e “S. Cecilia”
dirette dal Maestro Don Gregorio Gambino nell'Oratorio Maschile “S.
Giuseppe”.
Ore 21,00 - Grandioso Spettacolo Pirotecnico in piazza Cavour alle-
stito dalla Ditta Beltrami di Castelnuovo Scrivia.
Lunedì 15 agosto:
Ore 7,30 - Messa di S. Ecc. Mons. Quirico Travaini - Comunione
generale.
Ore 9,00 - Riapertura del Banco di Beneficenza.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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Ore 10,00 - Prima solenne Messa cantata dal novello Sacerdote Dott.
Teol. Don Guido Tonetti - Discorso di Mons. Quirico Travaini.
Ore 15,00 - Vespri Solenni.
Ore 17,00 - Concerto della premiata Banda « S. Cecilia » in piazza
Cavour.
Ore 21,00 - Fuochi Artificiali in piazza Cavour.
Martedì 16 agosto:
Ore 10,00 - Solenne ufficiatura in suffragio di tutti i defunti della
Parrocchia.
Alle funzioni di sabato, domenica e lunedì la Schola Cantorum “S.
Gregorio Magno” eseguirà musica liturgica inedita del Maestro
Pagella, del Maestro Perosi e di altri autori classici antichi e moderni.
Sederà all'organo il Maestro Pagella.
La Chiesa, la piazza e le vie saranno riccamente addobbate dalla ditta
Primavesi e sfarzosamente illuminate dalla ditta Lombardi, entrambe
di Milano.
Gli spettacoli pirotecnici saranno allestiti dalla Ditta Beltrami di
Castelnuovo Scrivia.
Il Comitato
Programma delle esecuzioni musicali liturgiche nelle varie
funzioni
Sabato 13
1. Missa “Hoc est”, a tre voci pari (L. PEROSI)
2. Parti variabili in canto Gregoriano
3. Inno - Mottetto a 4 voci dispari (D. G. PAGELLA)
4. Vespri in musica ed in Gregoriano (AUTORI DIVERSI)
Domenica 14
1. Introito in Gregoriano e falsobordone a 4 voci dispari (D. G.
PAGELLA)
2. Kyrie, dalla Messa IX a 4 voci disp. (D. G. PAGELLA)
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3. Gloria e Credo, dalla Messa “Benedicamus” a 4 v. d. (L. PEROSI)
4. Sanctus et benedictus, dalla Messa IX a 4 voci dispari (D. G.
PAGELLA)
5. Agnus Dei, della Messa “Benedicamus” a 4 voci dispari (L.
PEROSI)
6. Inno - Mottetto a 4 voci dispari (D. G. PAGELLA)
7. Vespri in Gregoriano ed in musica (DI AUTORI CLASSICI, ANTICHI E
MODERNI)
Lunedì 15
1. Missa I Pontificalis (L. PEROSI).
2. Parti variabili in Gregoriano.
3. Vespri, come nei giorni precedenti.
Dirigerà le esecuzioni il M° D. Gregorio Gambino - Sederà all'organo
il M° Cav. D. Giov. Pagella.
Programma della Grande Accademia Corale - Orchestrale in
omaggio al Cardinale GIUSEPPE GAMBA e agli Ecc. Vescovi
Mons. CASTELLI e Mons. TRAVAINI - Domenica ore 17.
Prima parte
1. Acclamazioni a 7 v. d. (L. REFICE)
2. Inno a S. Cassiano a 4 voci disp. (D. G. PAGELLA)
3. L'Alte porte aprite... (Dal Messia) a 5 voci d. (HÀNDEL, 1685-
1759)
4. A Roma (Cedan l'antiche...) Madrigale a 6 voci dispari (L.
MARENZIO, 1550-1599)
5. I Martiri alle Arene a 4 voci disp. (DE-RILLÉ)
Seconda parte
6. La Creazione del mondo – Tenore solo - Terzetto e coro a 4 voci disp. (G.
HAYDN, 1732-1809)
7. L’Angelus del mezzogiorno a 3 voci pari (M. MONDO)
8. Ritorno del gregge a 4 voci disp. (MULLER)
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9. E' degno inver... (dal Messia) a 4 voci disp. (HANDEL, 1685-1759)
Dirigerà le esecuzioni il M° D. Gregorio Gambino - Sederà al
pianoforte il M° Cav. D. Giov. Pagella.
Prezzi d'ingresso : Sedie L. 5,00 - Posti numerati L 3,00 Terzi posti L. 2,00.
Oltre al programma musicale di quei giorni viene anche proposto il testo
della versione libera italiana dell'Inno musicato per l'occasione dal M°. D.
Giovanni Pagella (tratto dall' ufficiatura propria del Santo, concessa per
speciale indulto pontificio anche alla Parrocchia di Trecate):
Dagli alti cieli, ove beato siedi
Con Dio che pasce in gaudio i santi suoi,
Oggi, o Cassiano, a Te rivolti vedi
I figli tuoi.
Guardano a Te, Ti chiamano Patrono,
T'ergono un Tempio e sacrano un altare
E preci e canti e fiori e incensi in dono
Ti voglion dare.
Oh ben sappiam che di caduchi fiori
Gloria non s'orna nel celeste regno:
Ma qua! possiam offrir dei nostri cuori
Più grato pegno ?
Tu, che in eterno ti disseti all'onda
Che sazia i cuori di felicità,
Concedi pure, che così si effonda
Nostra pietà.
Per tua mercè la messe al sol matura;
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Di foschi nembi ogni minaccia tace;
Fuggono i morbi ; qui fra noi secura
Regna la pace.
Sovra il tuo popol stendi ognor propizi
A sua tutela la tua santa mano:
D'ogni malor lo scampi e d'ogni vizio,
O San Cassiano.
E per tua aita benedetto ascenda
Alla segnata da Dio meta superna:
E Teco alfine al Creatore renda
La gloria eterna
Le grandi feste si aprono con la preparazione spirituale degli animi dei
trecatesi, con le istruzioni impartite nei due mesi precedenti nelle
predicazioni parrocchiali, che vede il suo apice nella predicazione del Rev.
Prof. Giuseppe Rolla prevosto di Borghetto Lodigiano, il quale nella
settimana precedente le feste aveva proposto dotti ed eloquenti argomenti
morali di somma importanza e attualità.
Si giunge così alla vigilia, venerdì 12 agosto, segnata dall’arrivo a Trecate
di Mons. Travaini (cfr. Immagine 23), il quale nella funzione serale parla
alla popolazione, mentre già brilla allo sguardo di tutti la bella artistica
Urna d'argento, posta davanti all'altare di S. Giuseppe.
La mattina del 13 agosto si apre con il tradizionale colpo di cannone seguito
dal saluto armonioso della banda che sfila dalla Piazza della Chiesa fino al
Borghetto di San Cassiano dove, alle 5,30, si celebra la prima funzione.
Segue la celebrazione della messa parrocchiale da parte di Mons. Travaini,
al termine di essa giunge da Novara il Vescovo Mons. Giuseppe Castelli per
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consacrare al sacerdozio il Diacono Guido Tonetti, evento che rende
speciali queste feste. La funzione si svolte presso l'altare maggiore alla
presenza di molti fedeli, che seguono con interesse e devozione i riti
significativi che accompagnano l'ingresso del levita oltre le soglie del sa-
cerdozio. Al termine della funzione Mons. Castelli fa ritorno a Novara per
associarsi, il giorno dopo, al Cardinale di Torino nel suo ingresso a Trecate.
Rimane a Trecate Mons. Travaini, che assiste pontificalmente alla Messa
Solenne delle ore 10,30 cantata dal Rev.mo Prof. Dott. Coffano, Canonico
Penitenziere della Cattedrale di Novara. La Corale esegue la messa a tre
voci d'uomo “Hoc est” di Perosi preceduta dall'introito del M. Pagella.
A completamento degli eventi religiosi vanno ricordati i concerti bandistici,
il banco di beneficenza, i fuochi d'artificio, le porte trionfali disseminate ad
ogni capovia. Sopra la porta maggiore della Chiesa Parrocchiale era posta
un’epigrafe dettata dall’Ill.mo Dott. Rolla:
A Cassiano vescovo educatore e martire
fulgente di gloria immortale
nella storia di XVI secoli
questo industre popolo trecatese
giocondando canta l ' i n t i m a g i o i a
perchè un principe della chiesa
e due vescovi illustri
nei ricordi dolcissimi di vicende indimenticate
avvalorino propositi fieri
di fedeltà di pace d'amore
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Inoltre ogni sera fu allietata dai fuochi artificiali e dai “baracconi”
posizionati in “Prà cap Mund”22.
Si giunge così alla giornata trionfale di domenica 14 agosto, per l’occasione
intervengono tre corpi bandistici, due di Trecate e uno di Cerano. Intorno
alle 8,30 trenta bandiere con larghissime rappresentanze dei Circoli, delle
Società si stringono nella piazza Moro e nelle vie adiacenti, attorno al
Gonfalone Comunale scortato dal Sig. Podestà Avv. Alessandro Mittino e
da tutte le Autorità e Rappresentanze civili e militari.
Il portone di Casa Moro è addobbato per il ricevimento del Cardinale (cfr.
Immagine 20); così anche i balconi e le finestre sono infiorate.
L’automobile del Cardinale giunge a destinazione ed è salutata dalla Marcia
Reale. Il Cardinale Gamba scende sorridente, preceduto da Mons. Giuseppe
Castelli, e sotto un continuo scroscio di applausi, avvengono le
presentazioni di rito.
Si forma in seguito un corteo, all’ingresso in Chiesa, accompagnato da
Mons. Castelli e da Mons. Travaini, il Cardinale è salutato dal canto
poderoso della nostra Corale, giunge all’altare ed ha inizio il solenne
pontificale. Quando Sua Eminenza raggiunge l'altare, la corale intona il
canto “Sagittae parvulorum factae sunt plagae mihi”. La Chiesa è gremita di
fedeli, le trenta bandiere sono allineate nel centro della navata: è la prima
volta che i Trecatesi assistono ad una messa celebrata da un Cardinale. Al
Vangelo sale sul pulpito il Vescovo diocesano Mons. Castelli che tratteggia
la figura di San Cassiano Maestro e Martire.
Al termine della funzioni si compone la processione, sono le 11, in apertura
ci sono i giovani Esploratori venuti da Novara, segue la banda di Cerano,
22 Odierna Piazza Cattaneo.
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Oratorio Femminile e Paggette, Oratorio Maschile e Paggi, le Associazioni
Cattoliche Femminili (Convegno Femminile, Circolo Femminile S. Agnese,
Circoli Femminili G.C., Gruppo Madri Cristiane, Donne Cattoliche, Unione
Femminile), i Consorzi e le Confraternite, la Corale con la banda S. Cecilia,
i Circoli della Gioventù Cattolica e Associazioni Cattoliche maschili. Segue
il Clero “nel suo candore, nell'oro dei piviali, dei pastorali, delle mitre,
della porpora” (Bollettino Trecatese, 20 agosto 1927): Mons. Quirico
Travaini, Mons. Giuseppe Castelli, Sua Eminenza il Cardinale Giuseppe
Gamba. Al clero succede l’Urna contente le Reliquie di San Cassiano,
portata sulle spalle di otto persone. Va ricordato che per scegliere i portatori
viene indetta una “gara” per distribuire i lotti, ad essa possono prendere
parte “gli uomini maturi” e i giovani fino ai 14 anni. Vengono così formati
ventiquattro gruppi che riporto di seguito (Bollettino Trecatese, 27 agosto
1927)23:
1. Gruppo - Berra Cassiano, Garavaglia Geom. Andrea, Garavaglia
Antonio, Garavaglia Cassiano, Invernizzi Rocco, Rossi Giuseppe,
Zeno Ernesto, Zeno Francesco.
2. Gruppo - Panigati Pietro fu Ercole, Luigi fu Ercole, Ing. Vittorino,
Edoardo, Luigi, Enrico di Pietro, Cassiano, Emilio di Luigi.
3. Gruppo - Terrazzi Piero, Zanaria Giovanni, Cerina Virginio, Bolla
Giuseppe, Battaglia Enrico, Canova Angelo, Gallenzi Antonio,
Quaglino Salvatore.
4. Gruppo - Marella Luigi fu Giovanni, Marella Giovanni di Luigi,
Ruggeroni Giovanni fu Antonio, Borando Cassiano fu Pietro,
23 A questi vanno aggiunti gli uomini che da Milano scortarono l’Urna: Mittino Giuseppe di Gaudenzio (vice presedente del comitato), Gambero Giovanni, Pozzi Cesare, Maccagni Spartaco (autista dell’automobile che portò l’Urna) e Bartolomeo Bestagini.
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Calcaterra Gerolamo di Francesco, Falciola Angelo fu Francesco,
Marchina Angelo di Vittorio, Solarini Michele.
5. Gruppo - Canna Giuseppe, Sommarè Giuseppe, Borando Giuseppe
fu Cassiano, Borando Cassiano di Giuseppe, Borando Giuseppe fu
Fransesco, Magnaghi Clemente, Borando Ferdinando.
6. Gruppo - Porzio Pietro, De Vecchi Mansueto, Borando Clemente,
Colombo Giuseppe, Borando Luigi, Lorenzoni Pietro, Marella
Pietro, Galbiati Felice.
7. Gruppo - Canna Giuseppe (bis), Sommarè Giuseppe (bis), Cerina
Andrea, Borando Giuseppe, Borando Cassiano di Giuseppe (bis),
Magnaghi Clemente (bis), Bosetti Giuseppe di Pietro, Borando
Martino di Ferdinando.
8. Gruppo - Canna Giuseppe (ter), Sommarè Giuseppe (ter), Cerina Andrea
(bis), Porzio Giuseppe di Giovanni, Borando Cassiano di Giuseppe (ter),
Borando Andrea di Ferdinando, Borando Giuseppe fu Francesco.
9. Gruppo - Cerina Andrea, Cerina Francesco, Cerina Giovanni,
Salmoirago Carlo, De Vecchi Antonio, Geddo Giuseppe, Legoratti
Gaudenzio, Mittino Pietro.
10. Gruppo - Famiglia Panigati, come al N. 2.
11. Gruppo - Mittino Gaudenzio (superstite del 1877), Mittino
Giuseppe fu Francesco, Mittino Angelo, Mittino Francesco, Mittino
Cassiano, Mittino Enrico, De Vecchi Giovanni, Pipistrelli
Giuseppe.
12. Gruppo - Boglio Antonio, Moia Giovanni fu Dionigi, Moia
Giovanni fu Giovanni, Moia Pietro, Moia Antonio, Mittino
Giuseppe fu Antonio, Pombia Pietro, Panigati Francesco.
13. Gruppo - Zanotti Angelo, Moia Angelo, Magnaghi Giulio, Mittino
Giacomo, Rogate Pietro, Favino Giuseppe, Favino Gaetano,
Ferruta Rino.
14. Gruppo - Saporiti Luigi, Gallenzi Francesco, Quaglino Aldo,
Borando Carlo, Calcaterra Angelo, Gelodi Lorenzo, Borando
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Francesco, Baratti Giovanni.
15. Gruppo - Perone Antonio, Marcolli Angelo, Miglio Luigi,
Brugnani Beniamino, Brugnani Attilio, Rossi Luigi, Ferruta
Giuseppe, Jacometti Giuseppe.
16. Gruppo - Bosetto Pietro, Bosetto Luigi di Francesco, Guarlotti
Cassiano, Bosetto Luigi fu Gaudenzio, Paglino Andrea, Mittino
Rocco, Leone Andrea, De Lupi Vincenzo.
17. Gruppo - Manfredda Filippo, Togna Secondo, Castagnetti Pierino,
Mittino Pietro, Cerina Francesco, Rampi Pietro, Rampi Giovanni,
Abbiate Davide.
18. Gruppo - Quaglino Silvio, Guaglio Pietro, Granata Battista,
Paglino Antonio, Cerina Francesco, Tacchino Severino, Paglino
Pierino.
19. Gruppo - Mittino Giovanni, Perone Giuseppe (superstite del
1877), Perone Luigi, Guaglio Angelo, Tacchino Gaudenzio,
Villani Giuseppe, Perone Paolo, Mittino Francesco di Giuseppe.
20. Gruppo - Mittino Francesco di Gaudenzio, Lavazzi Francesco,
Garzoli Giovanni, Borando Francesco, Manfredda Pietro, Binelli
Pietro, Geddo Silvio, Rogate Pietro.
21. Gruppo - Porzio Francesco di Pietro, Pirino Antonio, Padre e
Figlio, Brustia Giovanni, Sansottera Angelo, Guaglio Secondo,
Lupo Giuseppe, De Vecchi Clemente.
22. Gruppo - Porzio Luigi, Fragonara Battista, Brustia Gaudenzio,
Porzio Cassiano, Biandrate Giuseppe, Magnaghi Battista, De
Medici Giuseppe.
23. Gruppo - Lavazzi Enrico, Legoratti Pietro, Peretti Agostino, Peretti
Giuseppe, Peretti Giovanni, Marcolli Antonio, Prato Giuseppe,
Porzio Giuseppe.
24. Gruppo - Grazioli Rino, Galbusera Cassiano, Fettarappa
Francesco, Mittino Giuseppe di Giuseppe, Bestagini Rag.
Francesco, Zanotti Fragonara Cassiano, Fusetta Riccardo, Boglio
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Antonio.
Si può osservare come tanti uomini accorrono per poter avere l’onore di
portare l’Urna perché
tutta la vita era qui : qui era l'anima della grande manifestazione: qui
si fissavano gli sguardi di diecimila e più persone, che precedevano,
che seguivano, che fiancheggiavano il suo incedere grave, ininterrotto,
maestoso, tra l'onda dei canti, dei suoni e delle preghiere (Bollettino
Trecatese, 20 agosto 1927).
L’Urna è seguita dal Gonfalone di Trecate con le Autorità del Borgo, il
comitato effettivo e quello onorario, e duecento uomini che aspettano
ansiosi il loro turno per il trasporto, chiude l'imponente sfilata la Banda
“Euterpe”. Seguono poi il Fascio e le Associazioni Combattenti, la Società
Reduci e Militari in Congedo, Società Operaia di M.S., Società Esercenti,
Società Tiro a Segno e i Circoli (di via Romentino, S. Martino, Porta
Nuova, via Novara, IV Novembre, Umberto I, Principe di Piemonte). Il
percorso attraversa le seguenti vie: Cassano, Vittorio Emanuele II, Colleoni
Gallo, De Amicis, Dante, Mazzini, XX Settembre, Leonardi, svolta in via
Circonvallazione (ora via Ferraris), entra in via Garibaldi, passa da Piazza
Cavour e per via Cassano raggiunge la Chiesa. La processione fa il suo
ingresso in Parrocchia alle ore 12 con il suono della campana.
Durante i vespri il Cardinale parla ai Trecatesi con affetto e infine
impartisce la trina benedizione Pontificale.
Alle 17,30, nel cortile dell'Oratorio Maschile ha luogo un grande Concerto
Corale-Orchestrale con la partecipazione delle Scuole di Canto “S.
Gregorio Magno” e “S.Cecilia” dirette dal Maestro Don Gregorio Gambino.
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“Al concerto, che ottenne un caloroso successo, assistevano i Prelati e una
folla strabocchevole” (Bollettino Trecatese, 20 agosto 1927).
Alla sera Sua Eminenza il Cardinale Gamba ed il Mons. Castelli fanno
ritorno a Novara. La giornata si conclude con i grandiosi fuochi pirotecnici.
Lunedì 15 agosto un corteo di parenti e amici, preceduti dalla banda S.
Cecilia, accompagna il neo Sacerdote Don Guido Tonetti, fiancheggiato dai
padrini Sigg. Giovanni e Luigi Dondi, dall'Oratorio Femminile alla
Parrocchia. Mons. Travaini assiste alla prima messa e, al Vangelo, sale sul
pulpito per pronunciare il discorso di saluto e di augurio per il sacerdote. La
Schola Cantorum esegue la “Missa Pontificalis” prima di Perosi.
Nel pomeriggio si svolgono i vespri solenni e il concerto di banda. Anche
questa giornata si conclude con uno spettacolo pirotecnico.
Le feste di S. Cassiano del 1927 passarono così. I trecatesi le avevano
lungamente sognate belle, solenni, grandiose, serene : feste di popolo;
feste di anime affratellate dalla fede, in una sola immensa famiglia. Le
loro aspirazioni sono state tutte superate dalla realtà. Essi furono
orgogliosi di aver creato intorno al nome del loro primo Patrono una
nuova aureola di amore e di entusiasmo che parve un riverbero della
gloria immortale di cui il suo nome brilla tra gli eletti di Cristo
(Bollettino Trecatese, 20 agosto 1927).
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19 – Libretto scritto da don Carlo Allorio
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20 – L’arrivo del Carinal Gamba
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21 – Un momento della processione del 1927
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22 – Numero speciale del Bollettino Trecatese dedicato a San Cassiano
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23 – Mons. Quirico Travaini
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24 – Testo dell’inno dedicato a San Cassiano
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25 – L’Urna di San Cassiano
26 – Stampo raffigurante l’Urna di San Cassiano
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27 – Comitato per le feste Cinquantenarie di San Cassiano
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2.3 31 AGOSTO 1952: TERZA TRASLAZIONE DI SAN CASSIANO
Fabbriceria dei Santi Cassiano e Clemente: Mittino Giuseppe
presidente, Caccia Luigi vicepresidente, Iacometti Felice
segretario, Porzio Angelo, Opizio Giuseppe, Restelli Aldo,
Iacometti Domenico, Rosina Gabriele, Borando Marco,
Zanaria Carlo, Boglio Angelo.
Seguendo il corso della Storia si giunge al 1952, in quell’anno è parroco di Trecate don
Mario Rossi ed è proprio a lui che si deve la scelta di unire in un’unica data la festività dei
due Santi Patroni. Leggiamo dalle colonne del Bollettino Trecatese del 5 gennaio 1952 il
programma parrocchiale ed uno dei punti riguarda proprio le feste patronali. Si dice che
da quell’anno i martiri saranno uniti insieme e che la solennità celebrata l’ultima
domenica di agosto si intitolerà “Festa dei Santi Cassiano e Clemente” e si costituirà
anche la Fabbriceria intitolata ai due Santi (cfr. Appendice B).
Per entrare nel clima di quelle giornate leggiamo l’articolo apparso sul Bollettino
Trecatese il 23 agosto 1952 intitolato “La prima giornata delle nostre feste. I dieci anni
di Episcopato di Mons. Allorio”:
Siamo alla vigilia delle nostre feste solenni, con le quali intendiamo
onorare i nostri martiri, S. Cassiano e S. Clemente. Particolarmente
vogliamo rendere il nostro tributo d'omaggio al patrono S. Cassiano,
come già si è fatto venticinque anni fa.
I nostri due martiri saranno finalmente contenti di vedersi congiunti
insieme, in una stessa solennità, quest'anno e poi sempre, come sono
uniti nell'amore e nella devozione dei trecatesi. E segno tangibile di
questa fraternità sarà pure il raccogliere nello stesso altare le due urne
delle reliquie, come già è in progetto e come sarà fatto quanto prima.
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La chiesa è tutta preparata a festa e così diventerà anche il paese
durante la settimana, per l'iniziativa di tutte le famiglie e di tutti i
rioni. Cielo e terra devono essere ugualmente risplendenti, come gli
inni ed i canti sono l'espressione dei sentimenti del cuore.
Dai mari e dai monti tornano le turbe dei trecatesi, che in questi due
mesi si erano dispersi in tutte le regioni d'Italia. Tornano, perchè la
famiglia parrocchiale deve essere tutta presente. Un trecatese autentico
non può essere assente per la sua festa.
Quest'anno poi la nostra famiglia parrocchiale ha la gioia di accogliere
anche gli antichi padri della fede e di associarli in un'unica festa coi
suoi Santi Patroni. Ciascuno di loro torna da Pavia, da Mondovì e da
Messina a celebrare una data particolarmente cara, più o meno lontana
dal giorno in cui da questa benedetta chiesa trecatese sono partiti
sacerdote uno e vescovi gli altri due. Tornano per ringraziare il
Signore di questi venticinque, o venti, o dieci anni trascorsi, come S.
Paolo tornava a Gerusalemme al termine dei suoi viaggi e narrava agli
attenti uditori le meraviglie operate dalla grazia del Signore.
Il primo è Mons. Allorio.
Ricordate dieci anni fa la giornata del 23 agosto 1942 ?
La nostra chiesa era trasformata in cenacolo di Pentecoste. E
l'Arciprete usci di chiesa di mitra incoronato e col pastorale in mano,
fra l'esultanza di tutti i pavesi e fra le lacrime nostre.
Sono passati dieci anni precisi. Domani Mons. Allorio tornerà a
celebrare la messa pontificale nella chiesa della sua parrocchia e della
sua consacrazione episcopale. Noi gli faremo corona.
Da queste righe si apprende la solennità della festa: in essa, oltre al citato
anniversario della consacrazione episcopale di Mons. Allorio, viene celebrata la
messa d’argento di Don Guido Tonetti, divenuto Arcivescovo di S. Lucia del Mela
e coadiutore di Messina, e i vent’anni di consacrazione episcopale di Don
Sebastiano Briacca, Vescovo di Mondovì - Assistente al Soglio Pontificio.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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Il programma è il seguente:
Feste in onore dei Santi Cassiano e Clemente
FESTEGGIAMENTI GIUBILARI IN ONORE DI S. CASSIANO
Primo e Principale Patrono di Trecate 24 Agosto - 1° Settembre 1952
PROGRAMMA
Domenica 24 agosto 1952:
Decennio episcopale di S. Ecc. Mons. Carlo Allorio Vescovo di Pavia.
Ore 10,30 - Messa Pontificale con discorso di S. Ecc. Mons. Guido
Tonetti. La Schola Cantorum eseguirà la Messa “In Cristo Jesu” del
Maestro Cuadana.
Ore 14,30 - Offerta generale, con percorso dall'oratorio Maschile alla
Chiesa Parrocchiale con accompagnamento della Banda Musicale.
Ore 15,30 - Vespri solenni e apertura dell'Urna di S. Cassiano.
Ore 17,00 - Concerto del Corpo Musicale Trecatese, diretto dal M.
Delvedovo.
Lunedì 25, Martedì 26, Mercoledì 27 agosto:
Ore 8,00 - Messa in onore di S. Cassiano con preghiere particolari.
Giovedì 28 agosto :
Giornata dei fanciulli:
Ore 8,00 - Messa e comunione generale.
Ore 20,30 - Triduo predicato dal Rev. Don Michele Paschetta -
Benedizione.
Venerdì 29:
Giornata degli ammalati:
Ore 8,00 - Messa e Benedizione degli infermi.
Ore 20,30 - Discorso e Benedizione.
Sabato 30:
Giornata delle Associazioni Parrocchiali:
Ore 8,00 - Messa e comunione generale.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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Ore 20,30 - Discorso e Benedizione.
Ore 21,30 - Concerto del Corpo Musicale Trecatese - Fuochi artificiali
Domenica 31 agosto 1952:
Messa d'argento di S. Ecc. Mons. Guido Tonetti - Arcivescovo
Coadiutore di Messina:
Ore 5,00 - Sveglia con sparo di mortaretti.
Ore 7,30 - Messa celebrata da S. Ecc. Mons. Briacca
Ore 9,00 - Apertura del grandioso banco di beneficenza.
Ore 10,30 - Messa Pontificale con discorso di S. Ecc. Mons. Briacca.
La Schola Cantorum eseguirà la “Missa Jubilaris” del M. Clementoni.
Ore 15,30 - Solenne processione con l'Urna di S. Cassiano con la
partecipazione degli Ecc. Vescovi, della scuola di canto e delle bande
di Trecate, Cerano e Cassolnovo - Conclusione in piazza Cavour.
Ore 20,30 - Grandioso Spettacolo Pirotecnico allestito dalla Ditta
Tosco di Torino.
Lunedì 1° settembre:
Ventennio Episcopale di S. Ecc. Mons. Sebastiano Briacca Vescovo di
Mondovì:
Ore 10,30 - Messa pontificale con discorso di S. Ecc. Mons. Allorio,
La Schola Cantorum eseguirà la Messa “Jn Christo Jesu” del M.
Caudana.
Ore 15,30 - Benedizione.
Ore 16,00 - All'oratorio Maschile, Inaugurazione del Monumento in
onore di Don Felice Dezzani.
Ore 17,00 - Concerto del Corpo Musicale Trecatese.
Ore 20,30 - Fuochi artificiali.
Martedì 2 settembre:
Ore 8,00- Ufficiatura per tutti i Defunti - La Schola Cantorum
eseguirà la “Messa da Requiem” del M. Perosi.
Domenica 7 settembre:
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San Cassiano Martire
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Chiusura delle feste con processione portando l'Urna di S. Cassiano,
alle ore 15,30, alla Chiesa campestre di S. Cassiano al Borghetto. La
paratura della Chiesa è affidata alla Ditta Garagiola di Magenta;
l'illuminazione della Chiesa è affidata alla Ditta Casazza di Genova.
Alle funzioni interverrà ufficialmente anche l'Autorità Civile. Trecate,
10 agosto 1952.
La Fabbriceria dei SS. Cassiano e Clemente
Le feste si aprono quindi con la celebrazione del decennio episcopale di
Mons. Allorio Vescovo di Pavia. La giornata è piovosa, non sembra neppure
agosto, la popolazione però non si fa bloccare dal tempo e partecipa
coralmente all’evento.
La Santa Messa è celebrata da Mons. Tonetti, ricordiamo che è stato
ordinato sacerdote durante le feste di San Cassiano del 1927: nell’omelia
esprime la sua felicità data dal trascorrere a Trecate l’intero periodo delle
festività.
L’arrivo di Mons. Carlo Allorio è segnato da uno scoppiante entusiasmo
popolare; alle 10,30, il vescovo, accompagnato dal Clero e seguito dalle
Autorità cittadine, tra cui il Sindaco Dott. Giacomo Cerina, ricevuti mazzi di
fiori e parole d'augurio del fanciullo Peretti Franco, fa il suo ingresso in
Chiesa per il solenne pontificale.
Ad accoglierlo c’è la comunità intera; al Vangelo Mons. Tonetti, dal
pulpito, afferma come Trecate “era contenta di dare al Vescovo di Pavia un
tributo di esaltazione, di fede e di ammirazione, richiamando in modo
brillante i dieci anni di episcopato” (Bollettino Trecatese, 6 settembre
1952).
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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La Santa Messa ha termine poco dopo mezzogiorno, le campane suonano
solennemente a festa e la popolazione si stringeva intorno al vescovo per
poterlo salutare.
Nel pomeriggio di quel giorno c’è l’offerta al Santo Patrono e, nonostante il
tempo brutto, giunsero i fanciulli dell'oratorio accompagnati dagli adulti e
dalla banda cittadina. Iniziarono poi i Vespri, dopo i quali Mons. Allorio e
Mons. Tonetti con tutto il Clero si recano all'altare di S. Cassiano per
scoprire l’Urna e trasportarla presso l’altare di S. Giuseppe. L’Urna viene
posta sull'apposito sostegno, già utilizzato nelle feste di S. Clemente del
1947 e donato dal Cav. Pierino Ferrari, e dopo una breve processione,
all’interno della chiesa, facendo il giro delle navate, viene posizionata sopra
“un altare appositamente preparato, sotto una luminosa ed artistica
pioggia di stelle” (Bollettino Trecatese, 6 settembre 1952). È curioso
ricordare come l’Urna è portata anche dal Sig. Mittino Gaudenzio di anni 92
che già la portò nel 1877 e nel 1927.
Al termine della funzione religiosa, grazie ad una sosta offerta dalla pioggia,
si svolge, in piazza Cavour, il concerto della Banda musicale diretta dal
Maestro Del Vedovo.
I giorni seguenti sono seganti dagli ultimi preparativi a cura della
Fabbriceria dei SS. Cassiano e Clemente diretti dal presidente Giuseppe
Mittino.
“La nostra chiesa sembrava un paradiso ed invitava ad accorrere sia alle
funzioni sacre, come ai Sacramenti” (Bollettino Trecatese, 6 settembre
1952). La cura degli addobbi per le feste cinquantenarie di San Clemente
(1947) sta per riproporsi. In chiesa la navata centrale vede la presenza di
artistici lampadari, la facciata esterna è illuminata a luce riflessa bicolore. I
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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privati si occupa di illuminare tutte le vie del paese, “via Garibaldi e via
Dante vennero trasformate in due gallerie di veli” (Bollettino Trecatese, 6
settembre 1952). Il Palazzo Municipale è anch’esso addobbato e illuminato,
“e così la nostra piazza presentò una visione di bellezza, dopo una lunga
galleria luminosa costituita dalla via Matteotti” (Bollettino Trecatese, 6
settembre 1952) .
In questo clima di festa e di attesa si svolgono alcune importanti giornate.
La giornata del giovedì è dedicata ai fanciulli, che in gran numero (le
cronache ci parlano di 400 bambini) partecipa alla Messa e alla Comunione
generale; la Santa Messa è celebrata da Mons. Valente Donetti. Giovedì sera
ha inizio anche il triduo di preparazione che vede don Michele Paschetta
(cfr. Appendice C) come predicatore. Leggiamo sul Bollettino Trecatese (6
settembre 1952):
“Nelle tre serate in cui predicò, con tanta passione, don Paschetta vi
lasciò una parte della sua voce, ma crediamo che a Trecate vi abbia
lasciato anche una parte del suo cuore, come succede un po’ a tutti.”
Il venerdì è la giornata degli ammalati con la celebrazione della Santa Messa
dedicata a loro. Arriva poi la grande vigilia, il mattino dedicato alle
Associazioni parrocchiali e il pomeriggio agli ultimi preparativi.
In casa e fuori i preparativi furono ingenti. Va anche registrata
l’ecatombe di anitre, perché l’anitra è il piatto tradizionale della festa
di Trecate.
Dopo un’intera settimana di sole, proprio sabato il tempo mutò e fece
stare in trepidazione, poiché umanamente si doveva pensare alla
perseveranza di un tempo piovoso.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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Ma la fiducia fu più forte delle nuvole, e gli uomini di via Garibaldi e
di via Dante trascorsero l’intera giornata sulle scale per adornare le
loro strade, come già si è detto.
Il tempo non mutò per tutto il girono; anzi, si fece peggiore e piovve a
varie riprese. Nessuno certamente avrebbe preveduto il grande solo
del giorno dopo, che apparve quasi una meraviglia. Solamente il
Bollettino lo predisse, quando sabato sera recò l’annunzio che il
giorno dopo sarebbe stato un giorno di sole e di festa (Bollettino
Trecatese, 6 giugno 1952).
E si arriva così alla domenica, giornata del trionfo di San Cassiano.
Diversamente da quanto accade ai giorni nostri, nelle grandi giornate di
feste di feste non si poteva rimanere a letto fino a tardi, spari di mortaretti e
il suono della banda sveglia la popolazione nelle prime ore del mattino (le
cronache ci dicono alle 5 del mattino!).
Dopo la pioggia gli abitanti del Borgo si trova davanti una giornata di sole
luminosa, radiosa, bella e limpida. Sono celebrate molte Messe nel corso
della giornata perché molti sono i sacerdoti accorsi a Trecate. La Messa
Pontificale è celebrata da Mons. Briacca Vescovo di Mondovì.
Macchine lussuose, con un corteo solenne, portano le tre Eccelenze dalla
casa parrocchiale al Municipio. Vengono accolti dal Sindaco Dott. Giacomo
Cerina nel salone consigliare, egli fa un discorso nel quale rende omaggio
prima del solenne pontificale. Nel salone consigliare, il Sindaco con un
discorso omaggia Mons. Briacca prima, quindi Mons. Allorio e poi Mons.
Tonetti. La risposta è affidata a Mons. Briacca che si congratula con
l'Amministrazione Comunale ed augura alla stessa di lavorare in concordia
per il benessere di Trecate. Al temine del discorso escono dal Municipio e si
forma il corteo, mentre le campane danno l'ultimo segno dell'imminente
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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pontificale. In apertura vi è il Gonfalone Municipale, poi i tre Vescovi e il
Clero guidato dall’Arciprete Don Mario Rossi, poi il Sindaco con la Giunta
e con i Consiglieri, che passano tra fitte ali di persone.
Entrati in Chiesa, il fanciullo Luigi Cerina porge a Mons. Tonetti gli auguri
e le felicitazioni per la messa d’argento che sta per celebrare, viene infatti
ordinato sacerdote venticinque anni prima nella stessa Chiesa in occasione
delle feste cinquantenarie di S. Cassiano del 1927. La Chiesa è gremita di
persone, Mons. Tonetti da avvio alla Santa Messa assistito da Mons. Briacca
e Mons. Allorio.
Dall’organo escono le prime note dell’introito della messa propria di S.
Cassiano, concessa a Trecate per l'interessamento di Don Giuseppe Panigati,
devoto e propagatore del culto al Santo Patrono. Mons. Briacca tiene il
discorso nel quale esalta il sacerdozio nella luce dei martiri e porge il suo
affettuoso augurio a Mons. Tonetti.
La Scuola di Canto esegue la “Missa Jubilaris”, famoso brano di musica
liturgica composta dal Maestro Arturo Clementoni di Ascoli Piceno. La
messa termina poco dopo mezzogiorno.
Nel pomeriggio, alle ore sedici, prende avvio la processione.
Non possiamo fare calcoli della gente presente in paese, ma è certo
che era venuta da tutte le parti, e precisamente da Cerano, da Sozzago,
da Cassolnovo, da Romentino, da Galliate, da Novara e poi dai paesi
lombardi e da altre località lontane; dovunque giunse il vistoso
manifesto, che mise in agitazione specialmente le diocesi di Pavia e di
Mondovì.
In apertura ci sono gli esploratori, poi le bambine vestite di bianco con la
palma verde, poi la gioventù femminile e le donne. Ad essi seguono le
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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Suore, i fanciulli, i giovani, gli uomini, e poi, col Gonfalone Comunale,
l'Autorità Cittadina (cfr. Immagine 34).
La processione è accompagnata da tre bande musicali: quella di Cerano,
quella di Cassolnovo e quella di Trecate unita alla Scuola di Canto. Ad esse
seguono Mons. Donetti parroco di Romentino, i tre Vescovi (cfr. Immagini
31, 32, 33) e poi l'Urna di S. Cassiano, portata a spalla dagli uomini e dai
giovani, divisi in quasi quaranta gruppi di dieci ciascuno.
I componenti della Fabbriceria dei Santi Cassiano e Clemente regono i
cordoni, l’Urna è scortata da goliardi in divisa (cfr. Immagine 30). La
processione seguì lo stesso percorso di quella in onore di San Clemente del
1947.
La processione compì il giro del rione del Gallo, poi sfilò per la via
XX Settembre, raggiunse via Maccallè, piegò in via Matteotti, svoltò
in via Leonardi, proseguì per via Ferraris ed entrò in Castello,
gentilmente concesso dalla contessa Cicogna (cfr. Immagine 35).
Quindi per la lunga e bianca galleria di via Garibladi, sfociò sulla
piazza principale, dove era stato eretto il palco per la conclusione.
Quella piazza gremita di gente offrì uno spettacolo grandioso e
impressionante (Bollettino Trecatese, 6 settembre 1952).
La conclusione è affidata a Mons. Tonetti, in seguito don Mario Rossi legge
una lettera inviata dal Vescovo di Novara, Gilla Gremigni, che non poteva
essere presente alla cerimonia:
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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Torre Pedrera (Rimini), 28 agosto 1952
Molto Rev.do e carissimo Don Mario,
S. Ecc. Mons. Tonetti le avrà detto che le mie condizioni di salute non
mi permettono di presenziare, come sarebbe stato mio vivo desiderio,
alle grandiose celebrazioni di Trecate.
Sono qui, presso mio fratello, da neppure una settimana, e ho passato tre
giorni a letto, con tosse e febbre. E ancora non sto bene. Per quest'anno
è andata così e ci vuol pazienza.
Comunque, prego Lei di dire agli Ecc. Confratelli, in questa fausta
ricorrenza, i sentimenti più fervidi dell'animo mio.
Le mie preghiere seguiranno lo svolgimento di codeste festività, che,
mentre sollevano lo spirito dei buoni trecatesi, sono, al tempo stesso e in
momenti tutt'altro che facili, una chiara manifestazione della loro fede e
del loro affetto verso cose e persone sacre.
Si degni il Signore, per l'intercessione dei gloriosi Patroni Cassiano e
Clemente, accordare ai cari fedeli, come premio, larghissima ab-
bondanza di grazie spirituali, sì che la diletta Parrocchia di Trecate sia
sempre più d'esempio e di sprone alle altre nelle varie manifestazioni
del culto divino.
A Lei, caro Don Mario, ai suoi zelanti Cooperatori e al suo gregge
fedele, come fossi presente, la mia più affettuosa e riconoscente be-
nedizione, propiziatrice dei celesti favori.
Suo in Domino
Gilla Gremigni
Vescovo di Novara
Terminata la lettura viene cantato il “Tantum Ergo”; impartita la
benedizione eucaristica, l’Urna di San Cassiano viene riportata in chiesa
scortata dal Clero.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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Nella serata la fesa continua, piazza Cavour è gremita di persone per il
consueto spettacolo pirotecnico allestito dalla ditta Tosco di Torino. Al
termine la popolazione si trasferisce in piazza San Rocco per divertirsi ai
“baracconi”.
Si giunge così al lunedì mattina, ancora una volta giornata di grande festa.
Mons. Allorio celebra la messa parrocchiale, Mons. Tonetti quella dei
ragazzi, la messa pontificale è riservato a Mons. Briacca per celebrare il suo
ventennio episcopale. Quando egli giunge sulla porta della chiesa riceve
l’augurio del fanciullo Gilodi Giuseppe e in seguito si da inizio alla
celebrazione. Sale sul pulpito Mons. Allorio che spiega alla popolazione
come la partecipazione di tre Vescovi non abbia lo scopo di farsi elogi a
vicenda bensì di rispondere alla chiamata dei trecatesi “alla quale non si
può mai essere sordi, poiché quando uno prende la malattia di Trecate...
non guarisce più” (Bollettino Trecatese, 6 settembre 1952). Mons. Allorio
trova poi nella figura di San Cassiano un termine di paragone per parlare
della vita e delle sofferenze di Mons. Briacca, ricordando vicende dei tempi
passati e alcune care persone, come il Card. Giuseppe Gamba.
Nel pomeriggio viene inaugurato il monumento in onore di Don Felice
Dezzani (cfr. Immagini 38), sono presenti lo scultore Tandardini di
Novara24, autore dell’opera, Padre Rosso, Rettore Maggiore dei Padri
Giuseppini, Mons. Briacca, Mons. Tonetti, don Stoppa, rappresentante del
Centro diocesano di Azione Cattolica. Si susseguono vari interventi, quello
del Sig. Nino Brustia, presidente del comitato promotore dell’iniziativa, del
prof. Garzoli (cfr. Immagine 39), del fanciullo Miglietta Romano, di Mons.
24 Per un ritratto dello scultore cfr. Tencaioli, 2008.
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Briacca, di Mons. Tonetti e di Padre Rosso. Il monumento viene benedetto
da Mons. Tonetti (cfr. Immagine 40).
Nel pomeriggio i Vescovi fanno visita “all’opsedalino” (sito in via Dante25),
accolti dal prof. Perone e dal dott. Motta, alle sale e agli ammalati; da lì si
spostarono agli impianti di San Martino.
Nel contempo in piazza Cavour la Banda Musicale di Trecate tiene un
concerto, la sera è poi la volta di un nuovo spettacolo pirotecnico.
Le feste giubilari si concludono domenica 7 settembre. Nel pomeriggio è
messa in programma un processione con l’Urna di San Cassiano, portata
dalle donne, dalla Chiesa Parrocchiale al Borghetto. Leggiamo dalle colonne
del Bollettino Trecatese (13 settembre 1952) come
nessuno avrebbe mai immaginato che la conclusione delle feste di S.
Cassiano […] avrebbe avuto un esito così solenne e una
partecipazione così unanime. […] Si pensava ad una manifestazione
ridotta e quieta, ed invece hanno pensato tutte le famiglie di S.
Cassiano e via Mezzano, con il loro entusiasmo e con il loro lavoro di
preparazione, a rendere l’iniziativa molto solenne. Evidentemente per
quelle strade di periferia non passa mai nessuna processione e quindi
gli abitanti della zona hanno voluto dimostrare agli altri che essi non
sono inferiori nella buona volontà, nella capacità e nello spirito
religioso. E la prova che hanno dato è certamente riusicta bene. Le
strade erano tutte a festa e gli uomini e le donne hanno lavorato una
giornata intera.
La solenne processione prende avvio dopo i vespri, in apertura vi sono le
bambine vestite di bianco, seguono i giovani, il clero, l’Urna del Santo e i
25 Per maggiori chiarimenti sull’ospedale cfr. Antonini (1987).
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fedeli. Si giunge al Borghetto da via XX settembre e via S. Cassiano, l’Urna
è posta davanti alla Chiesa e il Parroco, don Mario Rossi, ricorda la storia
del Patrono e il suo intrecciarsi con quella di Trecate. Conclude esortando
tutti a mantenere vivi questi ricordi di vita cristiana che fino ad allora si
erano tramandati. Al termine del discorso la processione si ricompone e
l’Urna è riportata, attraverso via Mezzano, via Verdi, via Mazzini, in Chiesa
Parrocchiale dove venne incensata e posta sul vecchio altare nell’attesa di
essere trasferita nello Scurolo di San Clemente.
A memoria di queste celebrazioni rimane il piccolo tempietto, in stile
barocco, che racchiude l'Urna del Santo: è un'opera pregiata in marmo della
ditta Genovesi di Milano (cfr. Immagine 44) e l’edizione riveduta del
libretto “S. Cassiano Martire. Primo e principale patrono di Trecate” (cfr.
Immagine 28):
la mattina del lunedì 1° settembre, durante la massa prelatizia
delle ore 7 del Vescovo di Pavia [Mons. Carlo Allorio],
l’Arciprete D. Mario annunziava (dopo la predica del
Celebrante), che a ricordo delle celebrazioni dei Santi Martiri,
Mons. Allorio avrebbe curata la ristampa del piccolo lavoro da
lui preparato 25 anni prima.
Il Celebrante non poteva rispondere per esimersi da
quell’impegno, annunziato in quel momento come cosa già
concordata e decisa. Non gli rimase che adattarsi al comando
(Allorio, 1952; pag. 5).
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28 – Edizione riveduta del libretto scritto da Mons. Carlo Allorio
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29 – Lettera inviata a tutte le famiglie Trecatesi
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30 – L’Urna di San Cassiano
31 – Mons. Carlo Allorio
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32 – Mons. Guido Tonetti
33 – Mons. Sebastiano Briacca
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34 (a,b) – Alcuni momenti della processione
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35 – Villa Cicogna, l’amministrazione comunale
36 – Mons. Allorio, don Rossi, Mons. Briacca, Mons. Tonetti, don Barberis
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37 – Prova d’autore del monumento a don Dezzani
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38 – L’inaugurazione del monumento a don Dezzani
39 – L’intervento del prof. Garzoli
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40 – Mons. Tonetti benedice il monumento a don Dezzani
41 – Il monumento dedicato a don Dezzani
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42 – Mons.Donetti, Mons. Allorio, Mons. Tonetti, Mons. Briacca
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43 – Un’antica cartolina raffigurante l’Urna di San Cassiano
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44– Il tempietto in marmo realizzato in occasione di questi festeggiamenti
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45 – Il manifesto dei festeggiamenti
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46 (a, b, c) – Alcune prime pagine del Bollettino Trecatese
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2.4 28 AGOSTO 1977: QUARTA TRASLAZIONE DI SAN CASSIANO
Consulta dei Santi Cassiano e Clemente: Iacometti Felice
presidente, Rosa Ambrogio vice presidente, Manfredda Piero
Antonio cassiere, Mittino Gianfranco segretario.
Membri: Opizio Giuseppe, Restelli Giuseppe Aldo, De Medici
Sandro, Busto Tommaso, Rogate Vallone Francesco, Busto
Pierantonio, Busto Angelo, ai quali si sono affiancati i membri
collaboratori in rappresentanza dei comitati per le feste rionali:
Bertolini Salvatore, Cerina Mario, Masiero Giuseppe, Rosina
Giacomo (Cfr. Immagine 55).
Proseguendo il nostro viaggio storico giungiamo al 1977: sono trascorsi
cento anni dal prima traslazione di San Cassiano (13 agosto 1877),
cinquanta dal secondo trasporto della reliquie di San Cassiano (14 agosto
1927) e infine cinquant’anni dal terzo trasporto delle reliquie di San
Clemente (31 agosto 1947).
Queste ricorrenze fanno si che Don Gilio Masseroni decida di indire un
anno giubilare dedicato a San Cassiano e San Clemente. La cerimonia
d’apertura si è tenuta la sera di sabato 28 agosto 1976, vigilia della festa
patronale: una fiaccola votiva, accesa presso la tomba di San Cassiano
situata nella cripta della cattedrale di Imola, è giunta nella chiesa
parrocchiale di Trecate portata da un gruppo di scout. La fiaccola è rimasta
accesa per tutta la durata dell’anno davanti alle urne dei Santi Patroni.
Segue la celebrazione della Santa Messa, nell’omelia il Parroco don Gilio
Masseroni traccia il programma dell’anno che si sta aprendo: anno di
preghiera (ogni primo lunedì del mese verrà celebrata la Santa Messa agli
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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Scuroli); anno di evangelizzazione (missione parrocchiale, approfondimento
della catechesi); presenza corresponsabile della Chiesa (preparazione e
realizzazione del consiglio pastorale parrocchiale); opere della Chiesa
(valorizzazione Centro Sociale e Centro Caritas).
Nei mesi da aprile a giugno, che precedono la chiusura dell’anno giubilare
con le feste del 1977, viene indetta la Missione Cittadina (cfr. Immagine
47): una settimana di animazione, di incontri e di predicazione in ciascuno
degli otto quartieri di Trecate; settimana che si conclude il sabato con una
cerimonia e con l’arrivo delle reliquie di San Cassiano nel quartiere.
Significativa anche la scelta di costruire una tenda itinerante nella quale
radunare la popolazione: essa ci offre l’immagine del pellegrinaggio e l’idea
che la tenda è un luogo privilegiato, nel frenetico cammino della vita, dove
fermarsi e riflettere.
L’Urna giunge, sistemata su di una portantina con ornamenti floreali, nei
vari quartieri; gli abitanti accorrono numerosi a pregarlo, a confidargli
preoccupazioni e speranze. Segue la Santa Messa celebrata dal Parroco che,
durante l’omelia, sottolinea la testimonianza di fede resa da S. Cassiano. La
celebrazione è accompagnata dai canti armoniosi della Schola Cantorum S.
Gregorio Magno. Al termine della Santa Messa l’Urna viene collocata sopra
la macchina guidata dal Tesoriere della Consulta sig. Piero Manfredda per
fare il suo ritorno in Parrocchia. Riporto ora la cronaca di questo viaggio
compiuto dall’Urna quartiere per quartiere, piccole isole letterarie scritte dal
caro Felice Iacometti.
Quartiere San Bernardo – 23 aprile
L’Urna di S. Cassiano è uscita dalla chiesa parrocchiale nella sera di
sabato 23 aprile e, accompagnata da un corteo di macchine, è stata
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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104
portata nel quartiere di S. Bernardo. Sul posto erano in attesa il Sig.
Arciprete e una folta schiera di fedeli convenuta dal Quartiere. Portata
dai giovani sotto la tenda, ha avuto inizio la celebrazione della S.
Messa che concludeva la settimana degli incontri per la missione
cittadina. Nell'omelia il Parroco, dopo aver evidenziato il significato
della testimonianza di fede resa dal martire S. Cassiano, ha invitato
tutti ad un serio impegno di vita cristiana, di amore verso i propri
fratelli, di carità e di aiuto a coloro che soffrono. Il rito è stato
accompagnato dai canti polifonici dei piccoli cantori della Schola
Cantorum S. Gregorio Magno, fra i quali faceva spicco la prima
esecuzione del nuovo inno ai SS. Cassiano e Clemente - patroni di
Trecate - musicato dallo stesso Maestro direttore Don Giuseppe
Menanno su testo del nostro concittadino Prof. Giovanni Garzoli. Poi
la reliquia di S. Cassiano, seguita da una suggestiva fiaccolata, è
passata benedicente per le vie del quartiere. I balconi delle case e dei
condomini erano illuminati da tremule luci. Più tardi l’Urna è stata
accompagnata in parrocchia a conclusione di una serata destinata a
rimanere bene impressa nel cuore di tutti coloro che vi hanno
partecipato per il suo elevatissimo significato storico religioso.
Quartiere San Cassiano – 30 aprile
Ardevano le fiaccole disseminate qua e là davanti alla tenda della
speranza. S. Cassiano ha visto così, tradotto esteriormente, il saluto
festoso, che ha accompagnato, sabato scorso, il suo incontro con gli
abitanti del quartiere a lui intitolato. Un corteo di bimbi, recanti un
omaggio floreale, ha accompagnato l'Urna sotto la tenda. Poi la
riunione at torno all'altare per una meditazione sempre valida.
Nell'omelia della S. Messa il Sig. Arciprete ha confermato l'interesse
che sta riscuotendo tra la, popolazione trecatese la missione cittadina
che già sta dando positivi risultati di partecipazione. All'offertorio è
seguita. la presentazione dei doni, destinati immediatamente dal
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
105
Parroco ad enti assistenziali e caritativi. Il gruppo dei piccoli cantori
della S. Gregorio Magno ha eseguito canti liturgici.
La serata fredda e umida non ha tolto nulla alla soddisfazione di
questo incontro che ha degnamente concluso la settimana di
animazione del quartiere di S. Cassiano. Sabato sera l'Urna del Santo
Patrono verrà trasportata nel quartiere di S. Marco.
Quartiere San Marco – 7 maggio
Altro incontro di riflessione e di amicizia, quello di sabato scorso, in
occasione del trasporto dell’Urna di S. Cassiano nel quartiere di S.
Marco. Gente ce n’era sotto la tenda della speranza e c’era da
rallegrarsi. È stata la loro serata di preghiera, mentre l’Eucarestia,
celebrata dal Parroco intercalata dai canti quanto mai armoniosi delle
voci bianche della Schola Cantorum e partecipata dai fedeli, diede un
senso reale di comunione con Dio, che donava Parola e Pane di vita.
All’offertorio sono stati presentati al celebrante i doni offerti dagli
abitanti del quartiere e destinati, come sempre, a enti caritativi.
L’arrivo nel quartiere dell’Urna di S. Cassiano è uno dei momenti più
significativi della settimana di animazione per la missione cittadina.
Tutti ravvisiamo in quelle umili reliquie un simbolo e una lezione
santa: Cassiano testimonio di fede. Una fede che egli portò
dappertutto fino alla sua immolazione in un cruento martirio. Davanti
a quest’Urna, ha detto il Sig. Arciprete concludendo la sua omelia,
deve sorgere l’impegno di una più assidua preghiera, specialmente
nelle famiglie e l’impegno di testimoniare sempre meglio la nostra
vita cristiana.
Sabato sera l’Urna di S. Cassiano, seguendo l’itinerario prestabilito,
verrà trasportata nel quartiere di S. Anna.
Quartiere Sant’Anna – 14 maggio
Sabato 14 maggio. L'Urna di San Cassiano arriva puntuale nel
quartiere di S. Anna, alle ore 20,45 e si ferma sul piazzale del
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
106
Carmine. Tremule luci splendono dalle finestre e dai balconi delle
case. La gente si stringe attorno alla venerata reliquia e l'accompagna
in corteo fino alla tenda della speranza, posta all'inizio di Viale
Cicogna e già gremita di fedeli. I piccoli del coro, con le loro voci
argentee, cantano il nuovo inno ai SS. Cassiano e Clemente, mentre
l'Urna, portata dai giovani, viene deposta a fianco dell'altare. La ce-
lebrazione della S. Messa è un momento particolare di preghiera, di
ascolto, di invocazione e di presentazione dei doni offerti dalle
famiglie del quartiere. Il Sig. Arciprete, nella sua vibrante allocuzione,
impegna i presenti sulla necessità di saper ritrovare, in questi momenti
particolarmente burrascosi, la strada della fiducia, fondata sulla fede e
sull'ottimismo cristiano. Ai giovani, richiamandosi anche a quanto ha
detto S. Ecc. Mons. Aldo Del Monte - Vescovo di Novara nella
recente sessione della C.E.I., rivolge, in modo particolare, l'invito ad
accogliere questo impegno perché oggi più che mai essi sono chiamati
a diffondere fiducia e gioia.
Poi, sotto un cielo trapunto di stelle, giunge l'ora del commiato.
La gente sosta ancora e prega. Ha negli occhi l'immagine vivida di
quell'Urna che, lentamente, intraprende il viaggio di ritorno in
Parrocchia.
Sabato sera accompagneremo S. Cassiano nella sua visita al quartiere
di S. Antonio.
Sant’Antonio – 21 maggio
Una volta era bello il mese di maggio. Anche allora ogni tanto
pioveva, si, ma erano pioggerelline per burla, spruzzatine per rendere
il verde più vivido e il cielo più azzurro, più intense le tinte e i
profumi dei fiori. Oppure scrosciavano allegri e generosi acquazzoni
senza strascichi. Adesso anche le stagioni sono diventate strane e
questo maggio ci ha dato giorni e giorni di continua, monotona
pioggia. Durante la scorsa settimana, nella quale il quartiere di S.
Antonio era impegnato per la missione cittadina, non c'è stato giorno
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
107
che non abbia piovuto. Ma sabato sera, 21 maggio, il cielo è diventato
improvvisamente sereno e gli abitanti del quartiere erano pronti per
ricevere la visita di San Cassiano. Tanti si sono ritrovati in Via Valle
sotto la tenda della speranza. La scena è tipica con cerimonie abituali
che si ripetono da quartiere a quartiere. La celebrazione eucaristica
alla presenza dell'Urna del S. Patrono, i canti del piccolo coro, le
preghiere dei fedeli pronunciate con voci chiare anche se
comprensibilmente emozionate, la presentazione delle offerte con il
pane e il vino e, soprattutto, l'omelia del Sig. Arciprete che ha invitato
tutti a far sì che la nostra vita sia sempre vissuta ogni giorno nella
pienezza dell'amore, nella donazione a Dio e ai fratelli, specie quelli
sofferenti, è sempre qualcosa di toccante. Il Parroco ha concluso
ricordando che la nostra esistenza deve essere esempio di carità per
trasmettere fiducia e conforto a tutti.
Ora negli abitanti del quartiere di S. Antonio è rimasto vivo il ricordo
dell'incontro con S. Cassiano e della sua testimonianza di fede; quella
fede che è oggi il suo premio e la sua beatitudine. Anche noi tutti lo
ricordiamo così il nostro grande Patrono, in questa aureola di luce e di
gloria perenne.
Sabato sera la traslazione dell'Urna di S. Cassiano avverrà nel
quartiere di S. Maria.
Santa Maria – 28 maggio
Sabato sera, 28 maggio. Siamo sul piazzale S. Maria. Intorno le case
con i vecchi comignoli, i coppi, le “lobie” ultime sopravvissute,
parlano all'animo con forza suggestiva e si affacciano a risvegliare il
ricordo della nostra cara, vecchia Trecate. Una volta c'era anche la
Roggia Moretta che lambiva il piazzale, ombreggiata dagli alberi.
Nell'acqua, nelle giornate calde, guazzavano i ragazzi, inseguendo le
libellule, quelle esili e sottili, azzurre e verdi, con riflessi d'oro.
Adesso, la graffiata dell'asfalto ha cancellato tutto e al posto della
roggia sono parcheggiate le macchine.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
108
Puntuale, come sempre, nella luce ancora vivida del tramonto, è
arrivato S. Cassiano, accolto dal solito entusiasmo popolare. Sotto la
tenda della speranza, divenuta ormai, da settimana a settimana, un
sacrario, sono convenuti i fedeli del quartiere di S. Maria per tributare
un festoso omaggio al Patrono e per concludere la settimana di
animazione della missione cittadina. Un particolare significato ha però
assunto questo incontro.
Con coloro che gremivano la tenda, dentro e fuori, erano
spiritualmente uniti anche gli ammalati del quartiere, collegati per
mezzo di un servizio accuratamente predisposto dal (Gruppo
Radiomatori C.B. Trecatesi. Che bel messaggio di speranza per questi
cari ammalati! Insieme abbiamo ascoltato la celebrazione della S.
Messa, i canti del coro di voci bianche, le preghiere dei fedeli che
hanno visto avvicendarsi le diverse espressioni della nostra vita e
soprattutto abbiamo meditato le parole del Parroco che sono state un
nuovo invito alla preghiera e alla carità, presentate come sostanza e
metodo, educazione e garanzia del nostro vivere quotidiano. La
cronaca non sarebbe completa se tralasciassimo di accennare alla
sfilata dei bambini che, all'offertorio, hanno presentato al sig.
Arciprete i doni offerti dalle famiglie del quartiere.
Terminata la funzione, l'Urna di S. Cassiano è stata fatta segno di una
nuova dimostrazione di affetto. Tutti si sono stretti attorno alla
venerata reliquia e, pregando, hanno atteso il momento in cui S.
Cassiano, lentamente, si è allontanato dallo sguardo di tutti, nella
penombra ancora chiara di una indimenticabile serata di maggio.
Sabato sera accompagneremo S. Cassiano nel quartiere della Madonna
delle Grazie.
Madonna delle Grazie – 4 giugno
Sabato sera, 4 giugno, S. Cassiano era presente sotto la tenda della
speranza in via Dolce per la conclusione della settimana di animazione
del quartiere della Madonna delle Grazie. Al centro della tenda
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
109
risaltava un Crocifisso, finemente lavorato a mano. Sotto, una scritta
ammoniva: “Nella vita di ogni uomo vi è Dio in agguato”. Tutti hanno
avuto qualche cosa da dire davanti alle reliquie del Patrono; il
pensiero era rivolto ai familiari, agli ammalati, agli anziani
impossibilitati ad intervenire. Per tutti sono state elevate speciali
invocazioni nelle preghiere dei fedeli durante la S. Messa. I canti del
piccolo coro della Schola Cantorum hanno reso più gioioso l'incontro.
“La società sta cambiando ha esordito il Sig. Arciprete nella sua
omelia e noi dobbiamo entrare in questo cambiamento.” In che modo
dobbiamo inserirci, oggi, in questo mondo assetato di fede e di carità
cristiana? Il Parroco ha proposto tre attenzioni: ricchezza interiore;
reale impegno di carità, non la carità del biglietto da mille, ma quella
vera che ci pone a fianco dei fratelli bisognosi; maggior attenzione ai
giovani. A loro dobbiamo aprire cuore, mente, energie, altrimenti
saremo una Chiesa senza avvenire. “S. Cassiano, creatura generosa
che ha donato tutto se stesso a Dio, ci aiuti in questo difficile
momento, ci segua e ci illumini”.
All'offertorio, con la presentazione delle offerte, è stato reso noto
l'impegno delle famiglie del quartiere di assumersi l'onere per il
restauro di una cappella della Chiesa Parrocchiale. L'Arciprete,
ringraziando, ha affidato a loro la cappella della Madonna del Rosario.
Poi tutti hanno seguito, con profondo raccoglimento, la celebrazione
eucaristica e numerosi si sono accostati alla S. Comunione.
Ed ora, prima di concludere, ancora una breve nota di cronaca. La
grande affluenza di popolo, il clima festoso e devoto dei più, hanno
degnamente coronato questa cerimonia di alto tributo a San Cassiano,
primo e principale patrono di Trecate. Manifestazioni come queste
commuovono e spingono a far sentire la bellezza e l'unione della
comunità parrocchiale.
Sabato sera si concluderà la missione cittadina con la visita di San
Cassiano al quartiere di S. Clemente.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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Quartiere San Clemente – 11 giugno
Sabato 11 giugno. Siamo nel cortile dell'Oratorio femminile per
partecipare alla serata conclusiva della settimana di animazione del
quartiere di S. Clemente. Dentro e fuori la tenda tutti hanno occupato i
loro posti. Svelti i piccoli cantori si sono radunati a fianco dell'altare e
attendono i! segnale del maestro Menanno per dare inizio ai canti.
L'entrata dell'Urna di S. Cassiano, sempre decorosamente sistemata
sulla portantina con ornamenti floreali, segna l’inizio della
celebrazione liturgica. Richiamati dalla presenza delle reliquie del
Patrono, gli abitanti del quartiere sono accorsi numerosi a pregarlo, a
confidargli preoccupazioni e speranze, a supplicarlo per avere
conforto e protezione. Per tutti il Parroco celebra la S. Messa.
L'omelia intesa ad animare al bene, ad infervorare a nuove iniziative,
ad esortare a perseverare nella vita cristiana è ascoltata con grande
attenzione. Alle preghiere si avvicendano i giovani a invocare il
Signore con spirito veramente comunitario: per la chiesa, per le
famiglie, per i collaboratori.
E si potrebbe continuare ancora. Alla comunione i fedeli avanzano
verso l'altare in lunga fila. E' il momento dell'offerta di se stessi per
fare unione con Dio, mentre risuona il canto che invita il “Signore mio
Pastore” a scendere nei cuori.
Dopo la benedizione finale tutti sciamano fuori dalla tenda per
riaccompagnare processionalmente S. Cassiano in chiesa. L'incedere
dell'Urna del Patrono è salutato dal suono festoso delle campane delle
Suore e dal concerto solenne di quelle della Parrocchia. Seguendo la
processione ci viene spontanea una breve riflessione. In momenti
come gli attuali, appesantiti da un materialismo senza ideali, è sempre
motivo di speranza e di ottimismo vedere la gente che prega che crede
e vive quello che crede. S. Cassiano ci benedica: la sua presenza in
mezzo a noi, in queste settimane di animazione, sia davvero lo
annuncio di una nuova primavera della nostra comunità parrocchiale.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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San Martino – 18 giugno
Sabato 18 giugno. S. Cassiano è arrivato a S. Martino per una “visita
di famiglia”. E' difficile condensare in poche righe quanto è avvenuto
in una serata di intensa bellezza mistica, ma ci pare doveroso ricordare
i momenti più salienti. L'Urna con le reliquie del Patrono è stata
accolta dalla popolazione della frazione con grande fervore. Nella
penombra della sera, filari di lampadine spandevano luci multicolori:
lungo il viale, oltre gli alberi dai fusti snelli, si intravedeva la graziosa
chiesetta di S. Martino, dedicata alla Madonna del Rosario. Tutti i
fedeli (mescolato cera anche un buon gruppo di trecatesi) non hanno
trovato posto nel tempio, perciò la S. Messa, celebrata dal Sig.
Arciprete, è stata trasmessa anche all'esterno attraverso l’impianto di
altoparlanti. Parlando ai presenti il celebrante ha messo in risalto la
figura di S. Cassiano, additando nella vita di fede del martire
l'esempio sicuro per una pratica attualizzazione del messaggio
cristiano. Il Credo, seguito alle esortazioni del Parroco, è stato recitato
dai fedeli come un atto di speranza per le sorti di questa umanità che
attende, soprattutto dai valori spirituali, una garanzia per una vita più
serena. Esecuzioni di canti, da parte dei piccoli cantori, hanno
incorniciato la funzione, conclusasi con parole di ringraziamento
pronunciate da Don Andrea Zampieri. A ricordo dello storico
avvenimento della visita di S. Cassiano è stato inaugurato il nuovo
altare rivolto verso il popolo.
Il clima di festosità non si è esaurito con la cerimonia religiosa, ma ha
avuto un simpatico supplemento quando l'Urna di S. Cassiano è stata
riaccompagnata in processione fino al luogo di partenza. C'erano tutti
sul piazzale della frazione per il commiato. Insieme al Parroco
abbiamo recitato una preghiera in un momento di intensa
commozione. Fu quella preghiera l'ultimo omaggio al Patrono,
l'ultimo saluto sotto una volta di stelle.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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Terminati i mesi della Missione Cittadina viene dato il via alle feste
centenarie con il seguente programma:
FESTE CENTENARIE IN ONORE DEI
SS. CASSIANO E CLEMENTE PATRONI DELLA COMUNITÀ'
DI TRECATE
21 AGOSTO - 4 SETTEMBRE 1977
PROGRAMMA
Domenica 21 agosto
Ore 10,30: Messa solenne pontificale di S. Ecc. Mons. Francesco
Fasola, già Arcivescovo di Messina. Traslazione delle reliquie dei
Santi dagli Scuroli all'interno della Chiesa. Esecuzione musicale della
Schola Cantorum S. Gregorio Magno.
Ore 15,30: Adorazione eucaristica ed impostazione della settimana di
preparazione.
Ore 21,00 : In piazza Cavour: Concerto della Banda Musicale di
Trecate diretta dal Maestro Regolo Scanavacca
Settimana di preghiera
Lunedì 22 agosto
Ore 8,30: Messa del Sacerdote trecatese Don Giuseppe Manfredda,
Arciprete di Romentino. Omelia.
Martedì 23 agosto
Ore 8,30 : Messa del Sacerdote trecatese Don Giuseppe Gigli Parroco
di S. Agabio in Novara. Omelia.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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Mercoledì 24 agosto
Ore 8,30: Messa del Sacerdote trecatese Don Clemente De Medici,
Parroco di Montrigiasco. Omelia.
Giovedì 25 agosto : Giornata dei Fanciulli
Ore 8,30: Messa del Sacerdote trecatese Don Giovanni Cerina,
Parroco di Nebbiuno. Omelia.
Ore 10, 00: Messa dei Fanciulli. Omaggio ai SS. Patroni.
Ore 20,30 : Pellegrinaggio della Comunità parrocchiale di Cerano.
Santa Messa celebrata dall'Arciprete Don Giuseppe Canetta.
Venerdì 26 agosto : Giornata della sofferenza
Ore 8,30 : Messa del Sacerdote trecatese prof. Don Pietro Pasquali,
Vicario Generale della Congregazione di Don Guanella. Omelia.
Ore 16,30: Messa degli ammalati.
Sabato 27 agosto : Giornata delle famiglie
Ore 8,30 : Messa del Sacerdote trecatese Mons. Eugenio Lupo,
Vicario Episcopale per la pastorale. Omelia.
Ore 20,30 : Pellegrinaggio degli otto quartieri della nostra cittadina.
Omaggio floreale ai SS. Patroni. Messa celebrata dall'Arciprete nel
quinquennio di Parrocchia. Parteciperà la Schola Cantorum.
Ore 21,00: In piazza Cavour: Apertura del Banco di Beneficenza e
Concerto Bandistico.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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Domenica 28 agosto
Ore 10,30: Messa solenne Pontificale di S. Ecc. Mons. Aldo Del
Monte, Vescovo di Novara, con la partecipazione delle LL. Ecc.
Mons. Mario Rossi, Vescovo di Vigevano, già Arciprete di Trecate e
Mons. Giovanni Picco. Omelia. Presenzierà l'on. Autorità Civile.
Esecuzione della Schola Cantorum S. Gregorio Magno diretta dal
Maestro Giuseppe Menanno.
Ore 16,00: Ricevimento di S. Em. il Cardinale Giuseppe Paupini,
Penitenziere maggiore di S. Romana Chiesa.
Ore 16,30 : Solenne traslazione delle reliquie dei SS. Cassiano e
Clemente per le vie della nostra cittadina, con la partecipazione di S.
E. il Card. Giuseppe Paupini, degli Ecc. Vescovi e delle Autorità di
Trecate. (Percorso: Chiesa - Via Cassano - Via Gramsci -Via
Garibaldi - Via Ferraris - Via Macallè - Piazza Cattaneo - Via Verdi -
Via Mazzini - Piazza Cavour - Via Russi - Chiusura sul piazzale della
Chiesa).
Ore 18, : Messa di S. E. il Cardinale. Omelia. Benedizione Papale.
Ore 21,00: Grandiosi fuochi artificiali in Piazza Cavour allestiti dalla
Ditta Martinelli di Bergamo, con intermezzi musicali.
Lunedì 29 agosto: Giornata Sacerdotale
Ore 8,00: Messa celebrata dal Superiore Generale dei PP. Giuseppini
di Asti, Padre Severino Dalmaso.
Ore 10,30 : Solenne concelebrazione dei Sacerdoti trecatesi e del
Vicariato presieduta da S. Ecc. Mons. Mario Rossi. Omelia. Ricordo
del venticinquesimo di ordinazione dei nostri concittadini Don
Giuseppe Manfredda, Don Giuseppe Giglio e Don Pietro Pasquali.
Esecuzione musicale della Schola Cantorum.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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Ore 15,30: Vespri e Benedizione.
Ore 17,30: Concerto della Banda Musicale di Trecate.
Ore 21,00: Al campo sportivo: Fiabesco spettacolo aereo di fuochi
artificiali (Ditta Martinelli). In piazza Cavour: Concerto Bandistico.
Martedì 30 agosto: Giornata del suffragio
Ore 8,00: Ufficio per i Membri defunti della Consulta dei SS. Patroni.
Ore 20,30 : Processione penitenziale dalla Chiesa al Cimitero:
Concelebrazione dei Sacerdoti presenti in Parrocchia.
Mercoledì 31 agosto: Giornata del ringraziamento
Ore 8,30: Messa celebrata dall'Arciprete.
Ore 20,30: Messa solenne di S. Ecc. Mons. Francesco Franzi,
Vescovo Ausiliare di Novara. Riposizione delle Reliquie dei Santi
negli Scuroli. Parteciperà la Schola Cantorum.
Domenica 4 settembre
Ore 18,00: S. Messa e chiusura degli Scuroli.
Nella cornice delle feste giubilari avranno luogo le seguenti
manifestazioni :
Al “Teatro Comunale” di Trecate :
24 agosto, ore 21: Saggio di allievi pianisti. Parteciperà la Schola
Cantorum.
3 settembre, ore 21: Concerto polifonico della Schola Cantorum S.
Gregorio Magno.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
116
Nei giorni 27-28-29 agosto presso la sala Cassano il Circolo
Filatelico Numismatico organizza una mostra di francobolli, monete e
minerali con convegni e scambi.
***
Sport: Giovedì 1 settembre, ore 20,30: Gara ciclistica tipo pista
nottUrna organizzata dal Velo Club Trecerri. Sabato 24 settembre in
chiesa parrocchiale con il patrocinio del Comune di Trecate: Concerto
del Teatro Regio di Torino (90 orchestrali, 60 coristi).
***
In occasione dei festeggiamenti la paratura è affidata alla Ditta
Calcaterra di Magenta e la luminaria alla Ditta Donzelli di Monza.
I concerti bandistici e gli spettacoli pirotecnici sono a cura del
Comune di Trecate.
Trecate, agosto 1977.
La Consulta dei SS. Cassiano e Clemente
Per meglio rendere il clima di festa, gli animatori dei quartieri si sono
adoperati nella cura degli addobbi: bandierine biancorosse raffiguranti i SS.
Cassiano e Clemente e lo stemma della comunità (cfr. Immagine 51)
popolano vicoli e strade. Inoltre grandi manifesti, affissi a Trecate, Novara,
Vigevano, Magenta, nei paesi limitrofi e in Lomellina, annunciano il
programma delle feste centenarie.
La Ditta Cesare Donzelli di Monza ha allestito l'impianto di illuminazione
del campanile, della facciata della chiesa e delle tre vie adiacenti. Archi
luminosi sono dislocati nei punti centrali del paese. A cura del Comune sono
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
117
stati illuminati i portici e il balcone del palazzo municipale. Le illuminazioni
sono rimaste accese tutte le sere da domenica 21 agosto a lunedì 29 agosto.
Veniamo ora alla cronaca di queste grandiose feste. È domenica 21 agosto
1977, la Chiesa Parrocchiale è gremita, le urne gloriose dei SS. Patroni sono
deposte su di un carro trionfale davanti alla cappella di S. Giuseppe (cfr.
Immagine 48). La Santa Messa, concelebrata da S. Eccellenza Mons.
Francesco Fasola, già Arcivescovo di Messina, dal Parroco e dal Superiore
locale dei PP. Giuseppini, viene seguita con grande partecipazione.
La pioggia ha segnato la mattinata, nel pomeriggio il sole è apparso
splendente e luminoso così da garantire una tiepida serata allietata dal
concerto del Corpo Musicale Trecatese, diretto dal Maestro Regolo
Scanavacca. Viene eseguito in prima assoluta per banda il nuovo “Inno ai
SS. Cassiano e Clemente”, alla presenza dello stesso compositore Maestro
Giuseppe Menanno.
A questa celebrazione d’apertura segue la settimana di preparazione
spirituale che ha il suo momento centrale nella Santa Messa celebrata ogni
mattina alle 8,30 dai Sacerdoti trecatesi: lunedì Don Giuseppe Manfredda,
martedì Don Giuseppe Giglio, mercoledì Don Clemente De Medici, giovedì
Don Giovanni Cerina, venerdì il prof. Don Pietro Pasquali e sabato, in
assenza di Mons. Eugenio Lupo, l'Arciprete di Trecate.
Il momento di maggiore commozione è stato giovedì mattina con la S.
Messa per i fanciulli delle elementari e i ragazzi delle scuole medie. Lo
stesso giorno, alla sera, si celebra un significativo e devoto omaggio ai SS.
Cassiano e Clemente, forse il primo nella storia di Trecate, offerto dal
pellegrinaggio ceranese, guidato dall'Arciprete Don Giuseppe Canetta che,
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
118
durante la celebrazione della S. Messa, rivolge la sua omelia ai fedeli delle
due comunità vicine.
Venerdì pomeriggio, il Parroco Don Gilio celebra la funzione per gli
ammalati con la collaborazione del Gruppo Oftal.
La sera della vigilia è ricordato il primo lustro di entrata in parrocchia del
Parroco Don Gilio Masseroni e portato l'omaggio floreale dei quartieri
trecatesi ai SS. Patroni. Terminata la funzione, in Piazza Cavour la Banda
Musicale tiene un concerto e il Banco di Beneficenza viene aperto. Nella
palestra di Corso Roma viene inaugurata una interessante mostra filatelica,
numismatica, mineralogica, giunta alla sua quarta edizione e, per
l’occasione, il Circolo Filatelico di Trecate, organizzatore della
manifestazione, emette una busta con annullo speciale raffigurante l'effigie
del patrono S. Cassiano (cfr. Immagine 52).
Il cielo grigio, folate di aria calda e umida, la pioggia che cadeva a
scrosci intermittenti; questa era la giornata di domenica 28 agosto 1977,
festa patronale di Trecate, come deve essere ricordata (Iacometti, 1980;
pag. 31).
Alle 10,30, per le vie di Trecate si diffonde il suono festoso, il corteo,
formato dal Clero, dal Parroco Don Gilio Masseroni, da S. Ecc. Mons.
Mario Rossi, Vescovo di Vigevano, già Arciprete di Trecate, dal Sindaco
dott. Luigi Rosina e dalle Autorità trecatesi, tra le quali anche gli ex Con-
siglieri Comunali, dai Sindaci di Cerano e di Romentino e dai Membri della
Consulta dei SS. Cassiano e Clemente, lascia la nuova casa parrocchiale
(inaugurata in occasione di queste feste centenarie), accompagna S. Ecc.
Mons. Aldo Del Monte, Vescovo di Novara, in chiesa parrocchiale per la
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
119
celebrazione della Santa Messa. Durante l’omelia il Vescovo invita tutti alla
preghiera seguendo l’esempio di San Cassiano e Clemente: “Abbiate il
coraggio di viverla la vostra fede — è stata la raccomandazione di Mons.
Del Monte — perchè di coraggio al giorno d'oggi ce n'è tanto bisogno per
portare la testimonianza cristiana nella nostra società”.
La Schola Cantorum S. Gregorio Magno, diretta dal Maestro Giuseppe
Menanno, da corona alla celebrazione interpretando la Messa “Tu gloria
Jerusalem” a 4 voci dispari di N. Praglia e altri mottetti di Palestrina,
Vittoria, Praglia e Menanno.
Nel pomeriggio arriva S. E. il Cardinale Giuseppe Paupini, Penitenziere
Maggiore di Santa Romana Chiesa, alle 16 sale sul palco delle Autorità
mentre la Banda Musicale suona l'inno pontifìcio. L'Arciprete Don Gilio
Masseroni indirizza al Porporato parole di benvenuto a nome di tutta la
cittadinanza. I1 sig. Cardinale ringrazia e, a sua volta, rivolge un caloroso
saluto alla folla che intanto si è infittita e gremisce tutto il piazzale.
Le urne dei SS. Cassiano e Clemente sostano sotto il porticato della Chiesa,
deposte su di un carro trionfale ornato con lo stemma di Trecate finemente
lavorato con garofani biancorossi (cfr. Immagine 49).
Alle 16,20 la processione prende il via mentre una salve d'onore di ventun
colpi di mortaretti incomincia a sparare, rendendo un doveroso omaggio ai
SS. Cassiano e Clemente. Davanti alle urne vi è il numeroso Clero con i
Parroci del Vicariato, le LL. Ecc. Rev.me Mons. Mario Rossi e Mons.
Giovanni Picco in abiti pontificali e S. E. il Cardinale Giuseppe Paupini,
nello splendore della porpora. Dietro le urne, al seguito del Gonfalone del
Comune, viene il Sindaco dott. Luigi Rosina con il gruppo compatto delle
Autorità di Trecate, i Sindaci di Romentino e di Cerano e i Membri della
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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Consulta dei SS. Cassiano e Clemente. La popolazione prega e canta il
nuovo Inno ai SS. Patroni composto appositamente per queste feste
centenarie su testo del prof. Giovanni Garzoli e musica del Maestro
Giuseppe Menanno (cfr. Immagine 53). Partecipa anche la Schola Cantorum
S. Gregorio Magno e il Corpo Musicale Trecatese.
Le strade di Trecate traboccano di gente, la processione percorre via
Cassano, via Gramsci, piazza Cavour, via Garibaldi fino a lambire il castello
Cicogna, via Ferraris, via Macallè, piazza Cattaneo, via Verdi, via Mazzini,
di nuovo in piazza Cavour e, attraverso via Fratelli Russi, ritornata sul
piazzale della chiesa. Nell'ultimo tratto, da via Mazzini alla Parrocchia, il
trasporto è disturbato da una pioggia battente. Giunti sul piazzale della
chiesa, il Card. Paupini benedice la folla, le urne vengono poi condotte in
una gremita Chiesa Parrocchiale nella quale è celebrata la Santa Messa da
Mons. Picco.
Alle ore 18 sale all’altare, per la Santa Messa, il Cardinale Giuseppe
Paupini, accompagnato dai Vescovi Picco e Rossi, il Reverendo Arciprete.
Nella serata, alle ore 21, il Cardinale, accompagnato dal suo Segretario, dal
sig. Arciprete, da S. Ecc. Mons. Mario Rossi e dal Superiore Generale dei
Padri Giuseppini Padre Severino Dalmaso, è ricevuto in Municipio dalle
Autorità Comunali. Nella sala consiliare sono presenti il Sindaco dott. Luigi
Rosina, buona parte degli assessori e Consiglieri Comunali e i Membri della
Consulta dei SS. Cassiano e Clemente.
Chi sperava in un miglioramento del tempo per la giornata del
lunedì è rimasto completamente deluso. Cielo e acqua sem-
bravano fondersi in pennellate di scialbo grigiore, in una fo-
schia diffusa e inesorabile (Iacometti, 1980; pag.36).
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
121
Alle 10,30 la concelebrazione dei Sacerdoti trecatesi e del Vicariato è
presieduta da S. Ecc. Mons. Mario Rossi, Vescovo di Vigevano, attorniato
da S. Ecc. Mons. Giovanni Picco e dall'Arciprete di Trecate Don Gilio
Masseroni; assiste S. E. il Cardinale Giuseppe Paupini. In questa cerimonia
viene ricordato il 25° di ordinazione sacerdotale di alcuni nostri
concittadini: Don Giuseppe Manfredda, Don Giuseppe Giglio e del prof.
Don Pietro Pasquali.
La funzione terminava con il canto dell'Inno ai SS. Cassiano e
Clemente mentre, fuori, un nubifragio si stava abbattendo su Trecate.
La grande pioggia ha causato perfino l'inondazione del piazzale della
chiesa, tanto da bloccare i fedeli nel tempio fin verso il tocco
(Iacometti, 1980; pag. 36).
Il cattivo tempo, e più precisamente un lampo, danneggia l'impianto di
elettrificazione delle campane. Deve essere dato il segno per la Benedizione,
ma i sacri bronzi non rispondono più ai pulsanti elettrici. Si deve allora
salire sulla cella campanaria e azionare a mano la campana maggiore per
richiamare i fedeli alla Santa Messa. Mons. Rossi rivolge ancora la sua
parola agli intervenuti, il Parroco don Gilio impartisce la Benedizione
Eucaristica. Al termine della celebrazione il Cardinale Paupini e Mons. Ma-
rio Rossi, salutati dagli applausi dei trecatesi, lasciano la nostra città per fare
ritorno alle loro rispettive sedi di Roma e di Vigevano.
La pioggia, che segna questa giornata di festa, non permette i tradizionali
fuochi d’artificio: soltanto la Banda Musicale esegue un programma di
musiche in piazza Cavour.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
122
La feste stavano passando e, nonostante tutto, la mancanza delle
tradizionali manifestazioni esterne, che scattano automaticamente per
le nostre massime solennità, ha causato in tutti una tristezza amara
(Iacometti, 1980; pag.37).
La giornata di martedì, dedicata ai defunti, vede il trasferimento della
funzione dal cimitero alla Chiesa Parrocchiale: il Parroco e i Sacerdoti
presenti a Trecate concelebrano la S. Messa mentre la Corale guida con il
canto i momenti più salienti della cerimonia.
Alle 20 le campane squillarono per richiamare tutti alla funzione di
ringraziamento. Il Vescovo ausiliare di Novara S. Ecc. Mons. Francesco
Maria Franzi concelebra la S. Messa. Il rito viene concluso con la
Benedizione del Vescovo; mentre la Schola Cantorum canta l'Inno ai SS.
Patroni, le urne con le reliquie dei SS. Cassiano e Clemente, portate a spalla
dai giovani, vengono riportate negli Scuroli.
L’Anno Giubilare vede la sua conclusione il 24 settembre con un grandioso
concerto in Chiesa Parrocchiale eseguito da un complesso di orchestra
sinfonica e coro del Teatro Regio di Torino.
Leggendo questa cronaca ci si può facilmente immergere nell’atmosfera
respirata in quei giorni: dalla “Missione Cittadina”, seduti in un cortile ad
assistere alla celebrazione, alla Solenne Traslazione, assiepati in piazza
Cavour in attesa del passaggio delle urne.
A ricordo della dell’anno giubilare, viene posta sullo scurolo un’epigrafe
inaugurata nel 1978:
A degna memoria
delle feste centenarie dei SS. Cassiano e Clemente
celebrate nell’anno 1977
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
123
questo sacro tempietto
restaurato e portato all’antico decoro
attesta sull’esempio dei Padri
l’immutata devozione dei Trecatesi
ai Santi Patroni
Inoltre sono inaugurati i restauri apportati al frontone e ai portici della
Chiesa Parrocchiale, evento ricordato anche da una medaglia dello scultore
Cazzaniga di Milano, realizzata dalla ditta Bertoni. Nel dritto la medaglia
raffigura la Chiesa Parrocchiale e riporta la scritta: “Feste centenarie – 1977
– Inaugurazione Restauri Chiesa Parrocchiale” (Cfr. Immagine 56).
Ho pensato di concludere questo capitolo con le parole di Mons. Mario
Rossi, è una lettera scritta in apertura di queste feste e in essa troviamo
l’essenza di ciò che realmente accadde:
Cari trecatesi,
siete ormai alla vigilia di un avvenimento, che celebrato più o meno
solennemente, è pur sempre straordinario nella storia della vostra
parrocchia: il trasporto di S. Cassiano e di S. Clemente.
Le intese fatte nel passato e le deliberazioni prese stabiliscono il 1977
come l'anno giubilare per tanta e straordinaria celebrazione.
Io non so quello che avete preparato e non so come vi siete preparati
voi. Verrò poi a vedere e a sentire, poiché intendo anch'io essere fra i
numerosi pellegrini e seguire devotamente le urne dei santi Martiri, ai
quali io devo continuo affetto e perenne riconoscenza.
Ho qui sul mio tavolo la più antica immagine di S. Cassiano. Almeno,
io penso che sia la più antica. E' del secolo nono e quindi ha ben mille
anni. L'originale si trova in un codice svizzero di Berna.
La figura presenta un trono sul quale è collocata l'Urna delle reliquie
di S. Cassiano. Inginocchiato e pronto a passare umilmente sotto
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
124
l'Urna si trova un uomo di Spagna, poeta famoso, di nome Prudenzio.
Dietro di lui stanno due altre figure, che forse rappresentano due altri
pellegrini oppure i gelosi custodi del Santo, i quali stanno parlando fra
loro con interesse e con meraviglia.
Intorno all'immagine sono scritti alcuni versi del poeta, il quale ha
narrato un giorno la storia del martirio di S. Cassiano, passando nella
città di Imola, mentre era diretto a Roma.
Ha scritto il poeta Prudenzio:
“Prostrato a terra, mi appoggiavo all'Urna consacrata e gloriosa del
corpo del santo martire Cassiano... Mi piego sull'Urna e la bagno di
lacrime. L'altare sente il calore delle mie labbra; la pietra quello del
mio cuore. Ripenso tutto il mio segreto tormento; sussurro quello che
mi sta a cuore. Penso alla mia casa lontana, alle mie spalle, oscura
ombra di una sorte incerta, e alla speranza forse pericolante di un
bene dì là da venire...”.
Alla fine il poeta esclama contento:
“Sono esaudito. Giungo a Roma. Tutto mi riesce bene. Ritorno a casa.
Sciolgo il mio canto a Cassiano”.
Questa traduzione italiana del carme latino fu fatta nel 1927 dal
coadiutore don Carlo Allorio... Il quale così poi commentava: “Noi
trecatesi possiamo sentirci fieri di avere a nostro Patrono una figura
così bella e così popolare di santo Martire. Verso di lui deve levarsi
confidente e fervorosa la nostra preghiera, come quella di Prudenzio,
quando bagnava di lacrime e scaldava del suo fervore l'altare e l'Urna
del Martire. Oggi specialmente sulla gioventù devono raccogliersi le
premure e le sollecitudini dei benpensanti per strappare i giovani
all'onda di paganesimo che trabocca da mille fonti avvelenate. Ci sia,
dunque caro levare l'invocazione al Maestro, che fu martire nella
autentica missione di educatore tra schiere di fanciulli e di adolescenti.
Non manchi mai la fiducia, il coraggio, lo spirito di sacrificio negli
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
San Cassiano Martire
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educatori, anche se per loro si dovesse rinnovare qualche volta la
scena dolorosa del martirio di S. Cassiano...”.
Cari trecatesi,
quale augurio devo esprimere io, alla vigilia delle vostre feste, se non
quello stesso dettato da don Carlo Allorio cinquant'anni fa?
Infatti, c'è anche un particolare storico che va sottolineato. Quando
don Allorio si accinse a tradurre in italiano tutto il carme di Prudenzio
(ed è stata forse la prima traduzione italiana!), si fece aiutare dal
canonico don Antonio Picconi, che divenne poi... vescovo di
Vigevano.
E poi che cosa vi assilla, che cosa vi tormenta, che cosa vi preoccupa
se non la vostra gioventù?
E' un momento difficile anche per voi.
La strada è lunga, le previsioni sono oscure, le paure sono molte.
Ma io vi auguro che dopo queste feste abbiate ad avere maggiore
serenità e che possiate così accingervi agli urgenti impegni educativi
che vi premono, sull'esempio di don Briacca, di don Allorio, di don
Dezzani, di don Gambino, di don Colla (scusatemi se nomino soltanto
i preti e se tralascio i nomi di tante buone Suore e di tanti laici
benemeriti come il cav. Gallenzi recentemente scomparso), i quali
dopo le feste di cinquant'anni fa diedero vita e vigore ad imprese
meravigliose per tutta la gioventù di Trecate (come ancora abbiamo
fatto tutti insieme dopo le feste di S. Clemente nel 1947), di cui uno
dei fiori più belli fu il caro don Guido Tonetti, che proprio
cinquant'anni fa, durante le feste, il 13 agosto riceveva l'ordinazione
sacerdotale nella nostra chiesa parrocchiale.
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47 (a, b) – Momenti della Missione Cittadina
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48 – Le urne dei SS. Patroni prima della traslazione
49 – Le urne dei SS. Patroni all’uscita dalla Chiesa
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50 – Un momento della traslazione del 1977
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51 – Le bandierine che ornavano le vie di Trecate
52 – La busta con l’effige di San Cassiano
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53 (a, b) – Inno ai Santi Cassiano e Clemente, parole di Giovanni Garzoli, musica del Maestro Giuseppe Menanno
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54 (a, b, c) – Alcune prime pagine del Bollettino Trecatese
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55 – Consulta dei SS. Cassiano e Clemente del 1977
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56 – Medaglia commemorativa delle Feste Centenarie
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2.5 30 MAGGIO 1987: QUINTA TRASLAZIONE DI SAN CASSIANO
Sono trascorsi dieci anni dall’ultima traslazione delle reliquie del Santo, siamo nel 1987 e
più precisamente nel mese di maggio. Sono finalmente stati portati a compimento i lavori
di ristrutturazione della chiesa al Borghetto (cfr. Appendice D), iniziati nell’ottobre del
1984 sotto la direzione dell’architetto Giuseppe Zeno Duca26, e quest’evento va celebrato
in modo grandioso. Il programma è il seguente:
SABATO 30 MAGGIO
Ore 20.45 – Solenne traslazione delle Reliquie di S. Cassiano dalla chiesa
parrocchiale al Borghetto (Percorso: chiesa parrocchiale, via Russi, piazza Cavour,
via XX Settembre, piazza Cattaneo, via S. Cassiano, Borghetto)
Ore 21.30 – Sul piazzale di fronte alla chiesetta relazione storica tenuta dal Prof. Don
Angelo Stoppa.
Partecipazione della Schola Cantorum (S. Gregorio Magno e della banda musicale
Margherita di Cameri).
Al termine la Consulta dei Santi Patroni offrirà un breve spettacolo pirotecnico.
DOMENICA 31 MAGGIO
Ore 10.30 – Messa solenne al Borghetto
Durante tutto il giorno le Reliquie saranno esposte alla venerazione nella chiesa
restaurata.
Ore 21.00 – Partenza dalla chiesa parrocchiale della “Fiaccolata della Fede”
trasportata dai giovani sportivi dei nostri oratori.
Ore 21.15 – Accoglienza della Fiaccolata ed amministrazione del Sacramento del
Battesimo sul luogo dove oltre mille anni fa sorgeva il primo fonte battesimale di
Trecate.
Preghiera al Santo Patrono e riaccompagna mento, con corteo di macchine, delle
Reliquie alla chiesa parrocchiale.
26 Per una descrizione accurata dei lavori si faccia riferimento al testo “L’antica pieve di S. Cassiano a Trecate” di A.L. Stoppa (1987).
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Si inizia così con la processione, l’Urna è posta su una portantina decorata con fiori e
portata a spalla da uomini e giovani, è scortata da carabinieri in alta uniforme. Dietro
l’Urna segue il Gonfalone del Comune, il sindaco Giuseppe Borando, Assesori,
Consiglieri Comunali e il Maresciallo Varisco, comandante della stazione locael dei
carabinieri. La processione è accompagnata dalle note della Banda Margherita di
Cameri.
Giunti sul piazzale del Borghetto ha avuto inizio la relazione del Prof. Don Angelo
Stoppa, conclusasi con l’esecuzione degli Inni a Santi Patroni ad opera della Schola
Cantorum San Gregorio Magno.
Si procedeva quindi, in un clima di grande semplicità, alla benedizione dei lavori di
restauro. Dentro la chiesa, fra quelle mura solide che hanno storia ricca di immensi
valori spirituali, l’immagine di San Cassiano, che si erge maestosa e protettrice sulla
chiesa di Trecate, rappresenta in modo ben visibile la figura di un vescovo santo e la
fede cristiana di un popolo (Iacometti, 1987).
La giornata si conclude con uno spettacolo pirotecnico. La mattina di domenica vede
come momento centrale la Messa Solenne celebrata dal Parroco Don Gilio Masseroni.
L’Urna viene visitata per l’interna giornata sino alla sera quando una staffetta di giovani
sportivi oratoriani accede la fiaccola della fede. In seguito vengono somministrati due
battesimi, Porzio Giulio Andrea e Agostini Giulia, a ricordo del primo fonte battesimale
della comunità cristiana trecatese posto proprio all’interno della chiesa di San Cassiano.
Infine l’Urna viene riportata, con un corteo di macchine, in chiesa parrocchiale.
Importante sottolineare come questo evento segna un grande cambiamento per gli
abitanti della zona, da quella domenica infatti verrà celebrata la messa domenicale anche
in quella chiesa periferica, come tutt’ora accade.
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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Concludendo queste note di cronaca ci viene spontanea una breve considerazione. In
momenti come gli attuali, appesantiti da un materialismo senza ideali, manifestazioni
come questa onorano l’intero paese. S. Cassiano ci benedica: la sua presenza in
mezzo a noi, in queste due giornate di festa, sia davvero l’annuncio di una nuova
primavera della nostra comunità parrocchiale (Iacometti, 1987).
57 – La tela raffigurante San Cassiano
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58 – La prima pagina del Bollettino Trecatese
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2.6 25 AGOSTO 2002: SESTA TRASLAZIONE DI SAN CASSIANO
Eccoci ora all’ultima perla della collana della nostra memoria, siamo nel
2002, sono passati venticinque anni dal trasporto di San Cassiano (1977) e
quindici dalla traslazione delle reliquie al Borghetto (1987). È ancora una
volta la Consulta dei Santi Cassiano e Clemente, in stretta collaborazione
con il parroco don Gilio Masseroni, a farsi promotrice del trasporto del
Santo Martire e delle Feste Patronali. Il programma è il seguente:
PROGRAMMA RELIGIOSO
Le Feste Patronali di quest'anno sono incentrate sulla figura di San
Cassiano: cent'anni fa ci fu, infatti, il primo pellegrinaggio per le vie
di Trecate delle reliquie del santo martire, ripetuto poi cinquant'anni
dopo nell'immediato dopoguerra (1952).
Questo è il programma religioso.
GIOVEDÌ 22 AGOSTO
ore 20,45 - Pellegrinaggio di tutti i quartieri. Omaggio ai Patroni e
celebrazione agli Scuroli;
VENERDÌ 23 AGOSTO
ore 21 - Celebrazione comunitaria della penitenza;
SABATO 24 AGOSTO
ore 18 - Messa solenne di apertura delle feste. Omaggio floreale dei
quartieri;
DOMENICA 25 AGOSTO
ore 7,30 - 8,45 -10 - Sante Messe in chiesa Parrocchiale;
ore 10,45 - Corteo di accompagnamento del Gonfalone Civico dal
Municipio alla chiesa Parrocchiale, preceduto dalla Banda Musicale
Trecatese;
ore 11 - Solenne Concelebrazione presieduta dal Rev.mo Prof, don
Pietro Pasquali che ricorda il suo 50° di Messa. Omelia. Parteciperà
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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ufficialmente l'Autorità Civile. Esecuzione musicale della Schola
Cantorum 'San Gregorio Magno';
ore 16 - Vespri solenni e Benedizione;
ore 18 - Messa Vespertina;
LUNEDÌ 26 AGOSTO
ore 8 - Santa Messa;
ore 10,30 - Solenne Concelebrazione presieduta dal Rev.mo don
Giuseppe Manfredda che ricorda il suo 50° di Messa, e con la
partecipazione dei Sacerdoti trecatesi e della zona Pastorale Ovest
Ticino. Omelia. Animerà la liturgia la Scuola di Canto;
ore 16 - Messa della sofferenza;
MARTEDÌ 27 AGOSTO
ore 20,45 - Messa al Cimitero in suffragio di tutti i fedeli defunti della
Parrocchia;
GIOVEDÌ 29 AGOSTO
ore 21 - Cine-teatro 'Silvio Pellico': Concerto di violini e mandolini
dell'Orchestra di Brescia diretta dal maestro Ugo Orlandi, offerto dalla
Consulta dei Santi Patroni alla comunità trecatese.
A questo programma religioso se ne aggiunge uno particolare per le
celebrazioni del
CENTENARIO DELLA TRASLAZIONE DELLE RELIQUIE
DI SAN CASSIANO
Ecco il programma dei festeggiamenti:
VENERDÌ 30 AGOSTO
ore 20,45 - In chiesa Parrocchiale, Veglia di preghiera e di riflessione
sul martirio;
SABATO 31 AGOSTO
ore 10 - Trasporto con corteo di macchine dell'Urna di San Cassiano
dalla chiesa Parrocchiale al Borghetto. L'Urna rimarrà esposta per
tutta la giornata nella chiesa di San Cassiano;
ore 10,30 - Messa solenne con omelia;
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ore 21 - Nel piazzale del Borghetto: “Rievocazione della donazione a
Trecate delle reliquie di San Cassiano” in costumi del '600.
Sceneggiatura e recitazione a cura del gruppo “Spazioscenico” di
Trecate. A seguire “Ci sono più stelle in cielo”: fuochi artificiali
allestiti dalla ditta Bonanomi di Albavilla (Como); “Solenne
processione con l'Urna di San Cassiano” e con le fiaccole dal
Borghetto alla chiesa Parrocchiale, presieduta dal Rev.mo don Renzo
Mazzacani e con la partecipazione della Banda Musicale Trecatese;
accoglienza in chiesa con l'intervento della Schola Cantorum;
reposizione dell'Urna nell'apposito scurolo;
LUNEDÌ 2 SETTEMBRE
ore 9,00 - Messa di ringraziamento ai Santi Patroni e chiusura degli
scuroli.
Alcune sottolineature: da sabato 24 agosto è aperto in piazza Cavour
(sotto i portici del Municipio) il grandioso Banco di Beneficenza con
ricchi premi; gli addobbi sono a cura dell'Impresa Calcaterra di
Magenta e le Luminarie della ditta Seghieri di Milano. L'intero
programma religioso è stato pensato, allestito ed organizzato dalla
Parrocchia di Trecate e dalla Consulta dei Santi Patroni.
Le feste patronali vedono la loro apertura sabato 24 agosto con la Santa Messa, alle ore
18.00, celebrata dal parroco don Gilio Masseroni. In essa i quartieri recano l’omaggio
floreale ai Santi Patroni. Il giorno seguente è quello dedicato a San Cassiano e San
Clemente, la Chiesa Parrocchiale è un tripudio di luci, addobbi e fiori, in essa si
susseguono varie Sante Masse, tra esse va ricordata quella solenne celebrata da don
Pietro Pasquali, dell’opera di don Guanella, alla presenza delle autorità civili.
Lunedì 26 agosto, don Giuseppe Manfredda, parroco di Galliate, presiede la Santa Messa
alla presenza dei sacerdoti trecatesi e della zona pastorale dell’Ovest Ticino. Nell’omelia,
i sacerdoti trecatesi di cui ricorreva il 50° anniversario della loro ordinazione sacerdotale
(don Giuseppe Manfredda e don Pietro Pasquali), tratteggiano momenti di vita, figure
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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che hanno guidato e sostenuto la loro vocazione. Nel pomeriggio si celebra la Messa
della Sofferenza, aperta con la recita del Santo Rosario. Il martedì sera è la volta del
consueto pellegrinaggio al cimitero, dove viene celebrata la Santa Messa in suffragio dei
defunti.
Le nostre feste patronali sono giunte a metà. Ci stiamo apprestando a celebrare il
momento più significativo e più solenne delle festività di questo anno 2002: il
trasporto di San Cassiano. Non è un’appendice, ma un’occasione di grazia per
riscoprire ciò che, forse in parte, abbiamo perduto: la limpidezza della nostra fede.
Riflessione, preghiera, e silenzio ci accompagnino in questo cammino. Là ci fu il
primo battistero. Là sgorgò la prima onda che rinnova la vita spirituale di ogni uomo.
Là cerco di riscoprire la preziosità della vita cristiana e ciò che disseta il nostro spirito,
dandoci un supplemento d’anima (Masseroni, 2002b).
Si giunge così a sabato 31 agosto, in mattinata l’Urna contente le reliquie di San Cassiano
viene trasportata con un corteo di macchine dalla Chiesa Parrocchiale alla Chiesa del
Borghetto; lì è stata celebrata dal parroco don Gilio la Messa Solenne alla quale partecipa
il Coro delle Voci Bianche (cfr. Immagine 59).
In serata, sulla piazza del Borghetto, è messa in scena la rievocazione storica della
donazione delle reliquie del Santo Patrono alla Parrocchia di Trecate, curata dal gruppo
“Spazioscenico”. I figuranti, rigorosamente vestiti con abiti del seicento, permettono alla
popolazione di rivivere quanto è accaduto nel Borgo di Trecate nel 1615 (cfr. Immagine
60; Appendice E). Al termine della rappresentazione c’è un grandioso spettacolo
pirotecnico allestito dalla ditta Maurizio Bonomi di Albavilla. In seguito si snoda la
processione con l’Urna di San Cassiano posta su di un carro addobbato con fiori, scortato
da due carabinieri in alta uniforme e spinto dai membri della Consulta dei Santi Cassiano
e Clemente. Le reliquie sono seguite da una grande folla recante fiaccole accese, dal
Clero, dalle Autorità Civili, dalla Banda Musiciale Trecatese e dai figuranti in costume e
Le traslazioni delle Reliquie di San Cassiano
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145
dalla delegazione francese di Saint Paul Trois Chateaux, presente a Trecate per la firma
del gemellaggio. La processione segue il seguente percorso: via San Cassiano, via
Maccalè, via Matteotti, piazza Cavour, via Cassano (cfr. Immagine 61). Alle 22.30
l’Urna fa il suo ingresso nella Chiesa Parrocchiale (cfr. Immagine 62): in essa don Renzo
Mazzacani, dei Padri Giuseppini di Asti, pronunciò un discorso valorizzando il sacrificio
di San Cassiano. La riflessione venne accompagnata dai canti della Schola Cantorum
San Gregorio Magno (cfr. Immagine 63).
L’Urna viene poi riposta nello scurolo e si conclude così questo sesto trasporto delle
reliquie di San Cassiano (cfr. Immagine 64).
59 – Don Gilio Masseroni celebra la Santa Messa
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60 (a-i) – Momenti della rievocazione storica
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61 (a, b) – La processione
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62 – L’ingresso in Chiesa Parrocchiale
63 – Don Renzo Mazzacani e don Marco Gaiani
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64 – La riposizione delle reliquie di san Cassiano
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65 (a, b, c) – Alcune prime pagine del Bollettino Trecatese
Epilogo
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3. EPILOGO
La serva ha terminato la sua storia, il re è comodamente seduto sul suo sofà
e fa scorrere le immagini che nella sua mente si sono da poco create. Ora ha
in sé un nuovo album, con svariati fotogrammi che raccontano la vita di San
Cassiano, le origini del suo culto nel Borgo di Trecate e le traslazioni delle
sue reliquie che si sono susseguite dal 1877 al 2002.
Mentre il re si perde nei ricordi è per noi tempo di conclusioni.
Sfogliando e leggendo le pagine di questo libro, uno dei primi elementi che
emerge è la tensione tra luce ed ombra che il culto di San Cassiano ha
vissuto. La chiesa del Borghetto, a lui dedicata, è stata la prima chiesa
trecatese:della sua presenza se ne ha notizia sin dal 1040. Qui era posto il
fonte battesimale. Rimane chiesa parrocchiale insieme a quella di San
Michele sino al 1594 quando entrambe confluiscono nella chiesa centrale
intitolata a “Santa Maria Assunta”. L’ultimo sprazzo di luce è stato dato
dalla donazione della reliquia del Santo, da parte del vescovo Bascapè, nel
1615; da qui ha inizio un periodo di declino testimoniato sia dalla riunione
tenutasi nella sala consigliare del palazzo comunale nel 1738, sia dal
“Calendario” di don Roccio (cfr. Capitolo 1.2). Probabilmente è in questo
clima che è maturata l’idea del marchese Clerici di donare nel 1758 le
reliquie di san Clemente alla città di Trecate (Mittino, 2009a): con questo
gesto avrebbe riacceso la fede degli abitanti nei confronti dei Santi Patroni.
La ripresa del culto di San Cassiano sembra essere determinata dalla
traslazione del 1877, alla quale fa seguito anche la collocazione della
reliquia presso un altare dedicato al Santo. Sicuramente momenti di
rinnovamento del culto sono stati anche le traslazioni successive, in
Epilogo
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particolare quella del 1952: in quell’anno infatti don Mario Rossi decide di
unire in un’unica data i festeggiamenti ai Santi Patroni.
Va inoltre affermato come il fil rouge che ci conduce attraverso le pagine di
questo testo è costituito dai ricordi di pietra (Rossi, 1948) che si sono
accompagnati alle varie traslazioni delle reliquie, così come era accaduto
per San Clemente (Mittino, 2009a): nel 1877 è stato commissionato
all’Architetto Marietti un altare in onore di San Cassiano; nel 1927 è stata
forgiata l’Urna in argento nella quale è stata riposta la reliquia; nel 1952 è
stato costruito il tempietto in marmo; nel 1977 sono stati inaugurati i
restauri del frontone e dei portici della Chiesa Parrocchiale e nel 1987 si
sono conclusi i restauri della chiesa di San Cassiano al Borghetto. Per la
traslazione del 2002, invece, si è pensato di mettere in scena la rievocazione
storica della donazione della reliquia del Santo Martire.
Dopo queste considerazioni possiamo anche noi, come il re, metterci
comodi sul nostro sofà e sfogliare il nostro album di immagini che ora abita
la nostra mente.
APPENDICE
Appendice A
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APPENDICE A
1877 progetti dell’architetto Marietti per l’altare di S. Cassiano (Arc. Parr.
B.V.A.; doc. n°1509, scatola 24).
Appendice A
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Appendice A
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Appendice A
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Appendice A
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Appendice B
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APPENDICE B
Lettera di don Mario Rossi con la quale comunica al Vescovo il desiderio di
spostare la Solennità di San Cassiano l’ultima domenica di agosto (Arc.
Parr. B.V.A.; doc. n°1779, scatola 31).
Appendice C
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APPENDICE C
Lettere inviate al Parroco don Mario Rossi per confermare la presenza
durante le celebrazioni in onore di S. Cassiano: la prima è firmata da don
Michele Paschetta, la seconda da S. Ecc. Mons. Benigno Carrara, la terza
da S .Ecc Mons. Sebastiano Briacca (Arc. Parr. B.V.A.; doc. n°1779,
scatola 31)
Appendice C
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Appendice C
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Appendice D
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APPENDICE D
Alcune foto relative ai lavori di ristrutturazione della Chiesa di San Cassiano27.
A – La chiesa di San Cassiano prima della ristrutturazione
B – La chiesa di San Cassiano dopo la ristrutturazione
27 Foto A, C, D, E Carlo Zeno Duca; B Filippo Mittino; F Pietro Gualdoni.
Appendice D
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C - Un particolare dell’interno della chiesa prima della ristrutturazione
Appendice D
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D – Un particolare dell’antico soffitto
Appendice D
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E – L’antico lampadario
Appendice D
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F (1, 2) – L’interno della chiesa dopo la ristrutturazione
Appendice E
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APPENDICE E
CONSULTA DEI SS. CASSIANO E CLEMENTE
Trecate
In collaborazione con
Presenta la
RIEVOCAZIONE DELLA DONAZIONE A TRECATE DELLARELIQUIA DI SAN CASSIANO
A cura del Cav. Felice Iacometti
Regia di Maurizio Guaglio
Appendice E
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Personaggi e interpreti
Il Narratore, in abito ottocentesco - Davide Guaglio
Alessandro II del Casato dei Lampugnano Feudatario e Conte di Trecate, in abito d'epoca – Stefano Rosina
La Contessa Lampugnano, moglie di Alessandro II, in abito d'epoca – Margherita Ossola
Dama di Compagnia della Contessa, in abito d'epoca – Marina Giudice
Mons. Dolci - Vicario Generale del Vescovo C.Bascapè, in abito cremisi – Antonio Fabiano
Notaio Gerolamo Perroni, in abito d'epoca – Enrico Ravizzoni
Don Giovanni Battista Cicogna – Maurizio Guaglio Curato di Trecate sotto il titolo di San Cassiano, in abito d'epoca
Due Frati Domenicani del Convento di Novara – Massimiliano Beggiato e Luca Zanotti Fragonara
Fanno corona agli interpreti principali una rappresentanza dei Frati Minori Osservanti del Convento di Trecate ( Umberto Ruggerone, Clemente Tacchini, Lino Barletta, Giuseppe Filangeri), i paggi, vestiti
Appendice E
San Cassiano Martire
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di bianco, del feudatario Lampugnano ( Silvia Urani, Mariangela Giarda), i rappresentanti delle Confraternite del SS. Sacramento in tunica blu, della Madonna del Gonfalone in tunica bianca, di S. Ambrogio in tunica rossa (Roberto Mocchetto, Gianni Coppi, Angelo Porzio) ed alcuni popolani: Davide Andenna, Milena Cadalora, Silvana Mignone, Riccardo Sberna, Sandro Bandi, Chiara Menanno, Santina Ruggerone, Francesco Guaglio, Samuele Giarda, Carla Borando, Elena Perone, Benedetta Mauro, Barbara Ferrara, Maria Grazia Tacchini.
Accompagnamenti musicali: Pier Luca Lavia.
Servizi Tecnici: Marco Borando, Stefano Canova, Fabio Bonassi, Chiara Manfredda.
Al centro del posto dove si svolge la scena, sopra un apposito tavolo, degnamente preparato, viene collocata sopra un cuscino rosso, ricamato con frange d'oro, una Reliquia di San Cassiano, coperta con un drappo rosso.
Scena unica - Suono di una marcia della Banda Musicale e, dopo un rullo di tamburi, il Narratore inizia a parlare.
Narratore: Sono un trecatese, vissuto alla fine dell'ottocento, che ha avuto la fortuna di partecipare al trasporto di S. Cassiano del 1877. Il mio intendimento è di raccontare a voi, trecatesi del terzo millennio, in che modo è arrivata a noi la Santa Reliquia di S. Cassiano.
Al centro dei ricordi che ogni anno la festa di S. Cassiano mette in risalto, nella trasparenza della storia passata che ha
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preparato quella che quotidianamente state vivendo, brilla una data e un avvenimento che il 29 settembre 1615 suscitò nel cuore dei trecatesi di allora, fremiti di entusiasmo e di meraviglia: la donazione di una Reliquia del Patrono S. Cassiano.
Era un giorno d'autunno, tra i muri antichi e scrostati delle case rustiche del vecchio Borgo di Trecate; vetri ed imposte si chiudevano, certo, ma lasciavano passare i soffi del vento e l'acqua delle piogge. Al di là e all'intorno le stalle e i bovini e i vecchi casseri, con il pavimento in terra battuta, che sollevavano polvere solo a guardarli e lasciati andare in ostello ai carri agricoli, alle galline, ai cani da guardia e agli attrezzi di campagna, come se il paese stesse immobile, immutato nell'eternità, con i molti che ci vissero e i discendenti che ci vivevano ancora.
Trecate contava allora settecento famiglie e circa tremila abitanti, dediti tutti all'agricoltura.
Le voci medesime dei popolani sembravano indugiare fluttuando su echi d'acqua: il gorgoglìo della roggia Mora che scorreva chiacchierina nel suo fossato, cingendo il centro abitato.
In campagna ferveva lo sfalcio delle messi,fino a che l'accumulo della fatica induceva i contadini a concedersi un breve riposo, appoggiati con la schiena al ruvido tronco di un albero la cui corteccia serviva da massaggio al dorso indolenzito.
Ma quel 29 settembre dell'anno 1615 il Borgo di Trecate era in grande festa. Le quattro campane della Chiesa Parrocchiale avevano suonato a distesa e chiamato a
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raccolta tutta la popolazione per ricevere la Reliquia di S. Cassiano, che il Vescovo di Novara, Carlo Bascapè, tramite il suo Vicario Generale Mons. Dolci, aveva destinato alla Chiesa di Trecate.
E stasera noi siamo qui a rievocare e benedire quel giorno, da cui è derivata a noi, alla Chiesa di Trecate tanta gioia e tanta Grazia.
****
il Feudatario Alessandro II, discendente della famiglia dei Lampugnano, Signore e Conte di Trecate, rivolgeva la sua parola, alla popolazione.
Alessandro II: (recitato)
Come discendente del Casato dei Lampugnano, nella mia qualità di Feudatario di Trecate, rendo grazie al Vescovo di Novara Mons. Carlo Bascapè e al suo, qui presente, Vicario Generale Mons. Dolci, per il dono prezioso della Reliquia di San Cassiano e grazie per avercela donata qui, in questo Borgo laborioso, in questa terra di forti tradizioni cristiane.
Voi, abitanti di Trecate, vi riconoscete in questi valori ed in queste virtù. Voi vi identificate nella fede ardente di cui San Cassiano dette prova e che non si arrese mai davanti a nessun ostacolo, nemmeno davanti al martirio.
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Allora voi capite che, mentre dico grazie al Vescovo di Novara, lo dico anche a voi trecatesi, al vostro Borgo, alla vostra storia.
Io vi chiedo di mantenere sempre questi valori, anche oggi, anche domani mediante i vostri figli.
E infine vi auguro che San Cassiano dal Cielo, guardandovi, possa essere fiero di voi, suoi protetti.
Applausi...
Il Vicario Generale Mons. Dolci scopre la Reliquia di S. Cassiano e la dona
al Curato di Trecate Don Giovanni Battista Cicogna che la bacia e la
ricolloca al centro del tavolo.
Indi Mons. Dolci prende la parola.
Mons. Dolci (letto)
Il Vescovo, tramite la mia persona, vi fa dono della Reliquia di San Cassiano, vostro patrono, e vi raccomanda di essere a Lui devoti.
Date a Lui il debito onore, affinché San Cassiano vi abbia come figli del Suo amore e voi abbiate a godere di avere un potente intercessore in Cielo.
Mons. Bascapè, colpito da grave indisposizione,. Non può essere qui presente, ma con questa donazione intende onorare Trecate per tre motivi:
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Per la popolazione tanto amabile e tanto sofferente a motivo delle guerre, delle carestie, della peste,
Per la religiosità della popolazione stessa,
Per le Chiese assai frequentate.
Della evidente predilezione di Mons. Bascapè per la Comunità trecatese, si può intuire una motivazione anche dal fatto che il Vescovo aveva già conosciuto Trecate da giovane, allora semplice Religioso Barnabìta quando, nel 1578, aveva qui sostato nel Convento dei Frati Minori Osservanti, al seguito dell'Arcivescovo di Milano, il Santo Carlo Borromeo, in Pellegrinaggio a Torino per venerare la Santa Sindone.
E' giusto, pertanto, che questa popolazione sia messa in onore, sia premiata con il prestigio di conservare la Reliquia del suo primo Patrono.
(segue Mons.Dolci)
In tal modo potrete più facilmente mantenere l'eredità religiosa che i vostri padri vi hanno tramandato e accrescerla.
Trecate fu sempre Parrocchia esemplare per tutto il Novarese, continui ad esserlo ancora e lo diventi sempre più sotto la protezione del Martire San Cassiano.
(pausa-applausi)
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(recitato) Ed ora il Notaio Gerolamo Perroni darà lettura della Bolla di donazione della Reliquia.
Il Notaio Gerolamo Perroni si avvicina e legge una pergamena
Notaio Carlo Bascapè, dell'Ordine dei Padri Barnabiti, per grazia di Dio e della Sede Apostolica, Vescovo di Novara:
A tutti i singoli che leggeranno la presente Bolla, facciamo fede che Noi, a maggior Gloria di Dio Onnipotente e a venerazione dei Suoi Santi, facciamo dono alla Chiesa di Trecate di una Reliquia insigne del capo di San Cassiano Martire, Patrono di detto Borgo.
Possiamo pertanto dichiarare che tale Reliquia è autentica e può essere esposta alla venerazione dei fedeli.
Alla data del 13 Agosto, il martirologio romano ricorda San Cassiano, Martire del terzo secolo, era maestro di scuola ad Imola, presso Bologna.
Per non sconfessare la propria Fede cristiana, offrì a Dio la Sua vita, subendo un cruento martirio, per mano dei suoi stessi scolari.
La Reliquia viene affidata alla zelante custodia del Reverendissimo Don Giovanni Battista Cicogna, Curato di Trecate sotto il titolo di San Cassiano,
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sotto pena di Scomunica contro chiunque osasse manometterla.
A conferma di questa donazione abbiamo fatto redigere dal Cancelliere Vescovile sottoscritto questa Bolla, firmata di nostra mano e chiusa con il nostro sigillo.
Novara, dalla nostra dimora del Palazzo Vescovile,
Il 24 settembre 1615.
Firmato: Carlo Bascapè - Vescovo di Novara
Giovanni Battista Morone
Cancelliere Vescovile
Si avvicina il Curato Don Giovanni Battista Cicogna per pronunciare il discorso ufficiale.
Don G.B. Cicogna: (recitato)
Con la Comunità parrocchiale di Trecate e come Curato di San Cassiano sento il dovere di ringraziare Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Carlo Bascapè, nostro amatissimo Vescovo, per questa attestazione di benevolenza dimostrata con la donazione della Reliquia di S. Cassiano e Mons. Dolci, suo Vicario, per averci portato tale ambito dono.
Con senso di viva riconoscenza per quanto Mons. Vescovo ha fatto per il nostro Borgo, gli auguro, anche a nome di tutti i trecatesi, un pronto ristabilimento in salute e i migliori
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frutti di bene nell'opera intrapresa a favore di tutta la Diocesi di Novara.
Nella piena fiducia di attuare con l'aiuto del Signore e per intercessione della Madonna Assunta e di S. Cassiano, quanto Mons. Bascapè, nelle sue visite pastorali e nei suoi scritti e discorsi, è venuto ad insegnarci, così che tanto seme non sia caduto invano, ma fruttifichi a favore delle anime, imploro per me e per i miei parrocchiani l'episcopale benedizione.
Trecatesi !!
Fin dai suoi primi albori, Trecate venera come suo primo e principale patrono S. Cassiano martire. Il suo nome è stato imposto a molti trecatesi, la sua devozione si è sempre più accentuata, tutto il popolo gli ha sempre voluto bene. Ma è soprattutto Trecate che ha guadagnato da un così potente intercessore. Se oggi nella nostra parrocchia la fede è viva, se la vita cristiana è in onore, non è forse per grazia di S. Cassiano? Oggi il nostro Vescovo ci ha spiritualmente arricchiti del dono prezioso di una Reliquia di S. Cassiano e pertanto desidero che in avvenire la festa patronale, che oggi celebriamo il 13 agosto, abbia tutta la solennità possibile e che raccolga tutte le famiglie nella preghiera, nella meditazione della Parola di Dio, nei propositi migliori. Consolidi S. Cassiano le nostre famiglie nella fede e dia incremento alla vita religiosa e civile. Protegga S. Cassiano il lavoro dei campi, la mietitura dei grani, la vendemmia delle nostre vigne. La chiesa di S. Cassiano al Borghetto si presenta in precarie condizioni e la casetta dell'eremita custode è da tempo disabitata. Ebbene, per ricordare questo storico avvenimento, con il concorso dei fedeli,
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incominceremo a procurare i materiali per il restauro di detta chiesa. La fede e il lavoro dei nostri Antenati ci sproni a continuare a fare del bene. Questo è il mio augurio, questa è la mia preghiera incessante a S. Cassiano perché il nostro progetto diventi realtà.
VIVA S. CASSIANO, NOSTRO GRANDE PATRONO!
Applausi vivissimi e scroscianti, suono di una marcia della Banda Musicale e gran lancio di fuochi artificiali.
Trecate, 7 giugno 2002
Festa del Sacro Cuore di Gesù. Cav. Felice Iacometti
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RIEVOCAZIONE STORICA DI SAN CASSIANO
FESTE PATRONALI 2007 - VENERDI' 24 AGOSTO ORE 21
Cortile del Chiostro francescano dell'Oratorio Femminile di Trecate
Testi e Sceneggiatura: Maurizio Guaglio
Organizzazione: Giuseppe Peretti
Ricerca Storica: Giuseppe Peretti - Maurizio Guaglio
Riprese e montaggio Video: Elvio Favino
Servizio audio: Pierantonio Busto – Marco Busto
Servizio luci: Mario Brustia
Costumeria in stile ottocentesco fornita dalla ditta C.T.C. di Milano.
Supporto musicale: dalla "Messa Solenne in Re Minore" di Luigi Cherubini
- Benedictus qui venit
- Kyrie eleison
- Cum Sanctu Spiritu
- Hosanna in excelsis
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Personaggi: Interpreti:
Fabbriciere della Chiesa Giuseppe Peretti
Arciprete Baldassarre Moro Gianfranco Urani
Sindaco Cav. Antonio Tirinanzi De Medici Pietro De Vecchi
Il Narratore Maurizio Guaglio
Tre Tamburini
Al corteo rievocativo che segue la rappresentazione partecipano altri figuranti in costume ottocentesco in rappresentanza dei dieci cantoni di Trecate, interpretati da:
- Antonio Paolone - Sandra Zennaro – Danilo Favino – Anna Mazza - Maurizio Guaglio - Santina Ruggerone - Simone Manzotti – Claudia Carnisio - Giovanni Cerina - Alberto Ponti - Rosy Perucca - Manuel Zorzato - Cristina Urani - Francangelo Bertolini - Giuse Rossini -Emanuela Re - Stefano Grassi - Giuseppe Filangeri - Silvia Urani - Stefano Rosina - M.Grazia Borando - Giancarlo Rossetti - Angelo Pozzato - Filippo Mittino - Giancarlo Iacometti - Enrico Ponti - Massimo Manzotti - Umberto Lorvich - Giancarlo Antonietti - Eleonora Casucci - Giulia Peretti - Elena Mittino - Davide Garavaglia
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In prossimità dell'ala del chiostro adiacente alla parete sud della Chiesa di San Francesco, è posto un palco. L'area di scena è delimitata, e al suo interno si trovano tutti i figuranti.
Sottofondo musicale - entrano i figuranti in costume disponendosi in prossimità del palco : i personaggi definiti "Arciprete" e "Narratore" si portano sul palco; il sacerdote si siede al tavolo scrittoio in scena in un lato del palco; il narratore si trova nella parte opposta di scena ed attende il termine del pezzo musicale di ingresso (Benedictus qui venit)
Narratore- Cassiano Vescovo, Cassiano Maestro, Cassiano Martire.
Cassiano primo e Principale Patrono della Comunità di Trecate.
Dalle brumose cronache dell'Evo Medio, sappiamo che le genti del piccolo borgo si raccolsero attorno ad una parrocchia intitolata a San Cassiano, e nei secoli la devozione crebbe sempre più.
Il Vescovo Bascapè riconsacrò la nostra Chiesa Parrocchiale nel 1601, e il suo interessamento per la chiesa e la gente di Trecate fu tale che fece dono di una reliquia del Santo: la reliquia che ancor oggi veneriamo con tanto fervore.
Fu un grande atto d'amore e stima da parte del vescovo, gravemente malato e chiamato alla Gloria del Signore a soli due giorni dal provvedimento di donazione.
Con istrumento notarile del 24 settembre 1615, la reliquia del nostro San Cassiano fu portata a Trecate dai rappresentanti vescovili, tra tripudio di folla e gioia vera da parte del clero e del popolo trecatesi.
Riposta in "capsula con involucro sérico" fu collocata nel pubblico sacrario, appositamente fatto presso l'altare maggiore; l'arca marmorea che già custodiva le reliquie di san Celestino e di san Albano.
I secoli che ci separano da quello storico evento furono aspri, e videro i trecatesi affrontare difficoltà e sventure immani.
Appendice F
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Gli spagnoli portarono un ingente aumento delle imposte che a stento i nostri antenati potevano sostenere.
I trecatesi dovevano poi provvedere agli alloggiamenti dei soldati che, secondo le alterne vicende belliche, venivano per combattere a favore o contro l'esercito spagnolo; ci venivano con i loro cavalli, carri, donne e servitori al seguito. Compagnie di uomini dalle rozze e oscene abitudini che spesso pretendevano anche denaro per quanto avevano necessità e appetito.
Furono anni calamitosi questi, che alla nostra comunità portarono guerre, carestia, peste.
La peste decimò la nostra popolazione e fu un flagello senza eguali.
Ma i trecatesi reagirono con coraggio ricorrendo con fede a Dio, alla Vergine, e al "loro" San Cassiano.
Le genti e la chiesa trecatesi mantennero saldi i propri princìpi ed i propri valori religiosi, anche dinnanzi alla prepotente e dissacrante soppressione napoleonica.
Anche questo passò, ma solo per lasciare spazio ad altre guerre di recente memoria che ci videro a dover provvedere al vettovagliamento degli eserciti, franco-piemontesi o austriaci che fossero, con requisizioni di animali, granaglie, vino, fieno, e grandi privazioni a carico del nostro Comune e della nostra Parrocchia.
Tutti noi abbiamo ancora viva la visione dei molti feriti di Magenta, ammassati su carri agricoli, nelle strade, doloranti e distesi su un pò di paglia nella nostra Chiesa Parrocchiale.
Ma il nostro San Cassiano, accanto al nostro altro grande Patrono San Clemente, era sempre vivo nella nostra fede per esaudire , attraverso la sua intercessione, le nostre speranze e le nostre preghiere.
Oggi, 13 agosto 1877, siamo qui a celebrare con solenni festeggiamenti, ciò che in questi secoli i nostri antenati non poterono fare.
Oggi, nel rinnovato spazio che fu per la Cappella dedicata a san Giacinto ed anticamente occupato dall'Annunciazione, dedichiamo il nuovo altare a san
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Cassiano; ivi è posta l'immagine scultorea del Santo Vescovo e Martire e, innanzi a tutto, vi porremo la sacra reliquia del nostro Patrono per la venerazione di tutti i devoti.
Ringraziamo per questo il nostro amatissimo Arciprete, Molto Reverendo Baldassarre Moro e l'Illustrissimo Signor Sindaco Tirinanzi De Medici Cav. Antonio, i quali di comune accordo vollero fortemente questa impresa che rappresenta un avvenimento importantissimo nella vita religiosa di Trecate e che sarà oltremodo ricordato nella storia del nostro borgo, poiché effettueremo la prima solenne traslazione della reliquia del Santo Patrono, mai avvenuta dal 1615.
L’Arciprete, i Fabbricieri della Chiesa ed il popolo, volevano che tutto fosse pronto per la Festa di San Cassiano: bisognava darsi da fare.
Le finanze a disposizione non erano molte, ma egualmente fu chiamato l’architetto Marietti di Novara, al quale si diede l’incarico di realizzare il progetto del costruendo altare.
Il primo giorno del mese di maggio di questo stesso anno, l’architetto presentò il suo lavoro al Parroco: si trattò di due progetti.
Il primo, sontuoso, ma anche enormemente dispendioso, era conforme ad un primitivo concetto con un ampliamento ed isolamento dell’altare, ottenendo un passaggio rialzato con due colonne di marmo, una gradinata e un' abside; due nicchie con statue, un cornicione con fregio e l’architrave ne completavano la ricca decorazione.
Fu scelto però il secondo progetto, meno dispendioso, ma egualmente significativo e che si confaceva meglio al programma della fabbriceria: un altare in marmo con fianchi restringenti, addossato alla parete con al centro il sacrario con la reliquia, al di sopra della quale era collocata la statua del Santo Patrono.
L’Arciprete Moro scriveva quindi al Sindaco……
(esce) (entra il sindaco sullo stesso piano di scena)
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( l'interprete del parroco, seduto al tavolo-scrittoio di scena, legge la prima parte fino ad "occorre" mimando il gesto della stesura della lettera. Segue la lettura l'interprete del sindaco rimanendo sul piano di scena opposto a quello del parroco)
Le luci sottolineano prima il piano di scena del parroco e , dopo, quello del sindaco
Illustrissimo Signor Sindaco
Trecate 25 Maggio 1877
Per erigere il nuovo altare di marmo in onore di San Cassiano, nella Cappella di San Giacinto, in codesta Chiesa Parrocchiale, secondo il Disegno Marietti di Novara, che si comunica, occorre:
1° Demolire il muro della Cappella a Levante e ricostruirlo per metri 2,50 circa più in fuori, nel cortile detto del Campanile.
2° Appoggiare il nuovo muro, al muro vecchio di San Clemente, verso mezzanotte onde avere il maggiore spazio possibile per la costruzione del nuovo altare.
3° Ridurre a linea retta il muro esterno sporgente della scala di San Clemente mediante scopellatura per la larghezza di un metro circa e per lo spessore di centimetri venti al centro e finendo zero agli estremi, come meglio appare dall'unito Disegno.
L'amministrazione della fabbriceria Parrocchiale, desiderosa di mettere in opera quanto prima il suindicato progetto, si rivolge rispettosamente all'Illustrissimo Municipio, pregandolo a fargli conoscere:
1° Se nulla osti che si sfondi la Cappella di metri 2,50 circa, occupando per otto o dieci metri il suolo del cortile che fà angolo tra San Clemente e San Giacinto, all'esterno, e di nessuna conseguenza o sconcerto pel rimanente.
2° Che si appoggi al muro dello Scurolo, senza pregiudizio di sorta sia alla finestra per la luce della scala, sia al tetto confinante.
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3° Che si operi il rettilineo del muro esterno sporgente, onde l'arco, che deve girargli sopra, riesca concavo e non sporgente, e così rialzare e allontanare come si dice più che sia possibile il volto, onde apparirà più maestoso.
Prego la Signoria Vostra Illustrissima a voler proporre quanto sopra all'Illustrissimo Consiglio, onde prese e conosciute le deliberazioni, che sarà per dare, possa la fabbriceria effettuare l'identico progetto.
Gradisca i miei rispetti, e mi dico con ben distinta stima
Della Signoria Vostra Illustrissima
Devotissimo Servo
Arciprete Moro Baldassarre
(il sindaco esce - il parroco rimane al posto)
(entra il narratore)(luce sul narratore)
Narratore- Ottenute le debite concessioni comunali, il nostro amato Arciprete si adoperò instancabilmente seguendo personalmente ogni fase organizzativa dell'opera. Egli stesso preparò i "capitoli" da consegnare al capomastro Moja Giovanni che si era aggiudicato il mandato per le opere di costruzione.
(si spegne la luce su narratore - luce illumina il parroco)
Arciprete Moro- (leggendo e, contemporaneamente, mimando il gesto della stesura del documento)
Capitoli
1 - Prima di incominciare il lavoro, si dovrà chiudere la Cappella di san Giacinto con un coperto per riparare la Chiesa dalla polvere.
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2 - Il lavoro deve cominciarsi il 28 e terminarsi il 30 corrente giugno, approssimativamente.
3 - Il muro di San Clemente dovrà ridursi simile a quello di settentrione e porvi dei fori onde addentelare il muro di nuova costruzione.
4 - Il fondamento farsi col materiale vecchio del muro da atterrarsi, ed altro già esistente di rustico.
5 - I mattoni della muratura nuova devono essere tutti nuovi e di qualità [ ….].
6 - Le maggiori opere occorrenti al tetto della Cappella per fare la conversa con quello di San Clemente saranno ricompensate a parte in ragione di giornate, a Lire 2,50.
7 - Il tutto sarà secondo misura da verificarsi in più o meno, ed anche occorrendo maggiori opere sarà compensato ai prezzi convenuti.
8 - Il pagamento si farà per due terzi al 1° settembre, e per l'altro terzo alla collaudazione dell'Ingegnere.
9 - In titolo di Garanzia l'impresario depositerà Lire 200 in mano del Tesoriere parrocchiale.
Per copia conformata.
24 Giugno 1877 Arciprete Moro Baldassarre
(si spegne la luce sul parroco che rimane al posto)
(entra il narratore - luce su narratore)
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Narratore- In breve tempo la costruzione del nuovo altare fu terminata. Si procedette ad ornarlo delle suppellettili , degli ornamenti sacri e si collocò la statua in terracotta del Santo Vescovo.
In occasione della preparazione della solenne traslazione, lo scorso mese di luglio, il parroco e i due sacerdoti Don Ferruta e Don Rosati, aprirono l'Urna per effettuarne la ricognizione.
(si spegne la luce sul narratore - esce - luce sul parroco)
Sottofondo musicale –( Kyrie eleison)
Arciprete Moro- (leggendo e, contemporaneamente, mimando il gesto della stesura del documento)
Relazione
intorno la Reliquia di san Cassiano Vescovo e Martire
Patrono della Parrocchia di Trecate
L'anno del Signore mille ot tocento set tanta set te, i l giorno dodici del mese di Luglio, i l sottoscri t to Arciprete Provicario Foraneo di Trecate, delegato con decreto vescovile cinque luglio istesso anno, per la rottura dei sigi l l i e per l 'estrazione della Reliquia di San Cassiano, e per la regolare r icognizione e descrizione della stessa Reliquia
Dichiara
Che assist i to dai Molto Reverendi Sacerdoti Don Luigi Rosati Coadiutore Titolare, e Don Ercole Ferruta, Coadiutore Parrocchiale secondo le prescrizioni del ci tato Decreto portata la piccola Urna di San Cassiano sull 'al tare dello scurolo di San Clemente, si osservavano (da) tut t i i s igi l l i che la chiudevano e si t rovavano
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bell i , intat t i come se fossero fat t i al lora, coll ' impronta d 'ambe le part i dell ' immagine di san Gaudenzio Vescovo, impressa con cera rossa detta di Spagna.
Rott i i sigi l l i , o meglio staccati dall 'Urna mediante i l taglio del piccolo cordoncino di seta rossa che legava i l coperchio, si estrasse intat to i l teschio artefat to sopra cui sta r iposta la Reliquia del Santo.
(si spegne la luce sul parroco)
(entra il narratore)
Narratore- Tutto è pronto. Il Fabbriciere della chiesa darà ora al popolo il resoconto delle opere sostenute dall'amministrazione della Fabbrica della Chiesa e convocherà i devoti dei cantoni trecatesi per la consegna degli stendardi.
(esce)
Fabbriciere- legge il resoconto delle opere e delle spese
Fabbriciere- Si procederà ora alla convocazione dei rappresentanti dei Cantoni del Borgo, per la consegna degli stendardi processionali.
Ad ogni chiamata il porta-stendardo sale sul palco per ricevere lo stendardo del proprio cantone.
I figuranti del cantone che ha ricevuto lo stendardo si preparano dietro al proprio stendardo attorno al palco. La sequenza processionale dei cantoni seguirà lo stesso ordine della chiamata per la consegna degli stendardi.
Ogni coppia di figuranti seguirà il proprio porta-stendardo alla distanza di due metri. Tra ogni cantone si osserverà la distanza di quattro metri.
Sottofondo musicale - (Cum Sanctu Spiritu)
Appendice F
San Cassiano Martire
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Fabbriciere -
Avanzino i rappresentanti del Cantone di San Cassiano!
Sull' esempio di San Cassiano Martire, Vescovo e Maestro, siate di paterno insegnamento ai fanciulli nelle pratiche della fede cristiana.
Avanzino i rappresentanti del Cantone di San Clemente!
Come il Martire Clemente siate testimoni della fede in Cristo Gesù e non rinnegatela di fronte ad alcuna costrizione.
Avanzino i rappresentanti del Cantone di Madonna delle Grazie!
Siate degni custodi del Santuario della Vergine miracolosa; possa ogni famiglia nvocare per sua intercessione la Grazia della fede in Dio.
Avanzino i rappresentanti del Cantone di Sant' Anna!
Alla Santa Madre della Madonna rivolgete le vostre preghiere affinchè ogni famiglia di Trecate cresca i propri figli in rettitudine di cuore, amore e disponibilità verso il Signore.
Avanzino i rappresentanti del Cantone di Santa Maria!
Nel nome di Maria, aprite il vostro cuore al Signore lasciando che la Sua volontà si compia in voi.
Appendice F
San Cassiano Martire
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Avanzino i rappresentanti del Cantone di Sant' Antonio!
Con la forza della Carità e della Povertà francescana, siate veri testimoni dell'amore di Dio tra le genti.
Avanzino i rappresentanti del Cantone di San Bernardo!
Come Bernardo di Chiaravalle siate portatori della fede cristiana e dei suoi valori, nella vita comunitaria civile e politica.
Avanzino i rappresentanti del Cantone di San Rocco!
Non rincorrete la ricchezza e affidatevi alla Provvidenza divina; siate caritativi verso chi soffre e portate conforto agli ammalati e agli anziani.
Avanzino i rappresentanti del Cantone di San Martino!
Offrite soccorso e riparo a chi si trova nel bisogno e ai poveri; pregate e diffondete la fede
Avanzino i rappresentanti del Cantone di San Marco!
Diffondete il Vangelo e la Parola di Dio alle genti perché credano che Gesù è il Cristo: il Figlio di Dio che è venuto e verrà per riscattare il mondo dal peccato.
Appendice F
San Cassiano Martire
200
Narratore- La prima, storica traslazione della reliquia di San Cassiano sta per avere il suo compimento.
Su di una parete dell'altare abbiamo voluto lasciare un’epigrafe a ricordo di questo storico evento, cosicchè le generazioni che verranno potranno ricordare che coloro che li precedettero, pur nelle difficoltà e nelle privazioni, seppero mantenere alti i valori e le tradizioni della loro fede.
Ma, ora scusatemi devo andare. Oggi è giorno di Festa !
(esce)
(si spegne la luce sul narratore - luce illumina la riproduzione della iscrizione)
(voce registrata) lettura iscrizione - sottofondo musicale (Hosanna in excelsis)
Si compone il corteo processionale secondo il seguente ordine: tra i gruppi elencati si osserva la distanza di quattro metri
- I Tre Tamburini
- Le Dame
- Cantone di San Cassiano
- Cantone di San Clemente
- Cantone di Madonna delle Grazie
- Cantone di Sant'Anna
- Cantone di Santa Maria
- Cantone di Sant'Antonio
- Cantone di San Bernardo
- Cantone di San Rocco
Appendice F
San Cassiano Martire
201
- Cantone di San Martino
- Cantone di San Marco
- Sindaco - Arc. Moro - Fabbriciere (affiancati, alla distanza tra loro di tre metri)
- Autorità civili e religiose con rappresentanza, Consulta dei SS. Cassiano e Clemente (con stendardo) e, a seguire il popolo
Percorso cittadino: Oratorio Femminile - via C. Battisti - via E. De Amicis – Via del Gallo – Via B. Colleoni - Via Gramsci - Via Cassano - Chiesa Parrocchiale
___________________________________________________________________
Composta ed organizzata su richiesta della Parrocchia B.V. Assunta di Trecate, Arciprete Rev. Gilio Masseroni e della Consulta dei SS. Cassiano e Clemente, Presidente Ing. Giuseppe Peretti.
A gloria ed onore dei Santi Martiri Cassiano e Clemente
Trecate, agosto 2007
Appendice G
San Cassiano Martire
202
APPENDICE G
Foto di Erio Grenzi relative alla rievocazione storica del settembre 2007.
Appendice G
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Appendice G
San Cassiano Martire
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BIBLIOGRAFIA
Bibliografia
San Cassiano Martire
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BIBLIOGRAFIA
Questa bibliografia si pone un duplice obiettivo: il primo, più canonico, è
quello di permettere al lettore di completare le citazioni rinvenute nel testo;
il secondo è quello di elencare le pubblicazioni, anche semplicemente
consultate, nelle quali è possibile ritrovare tracce della storia narrata.
[…], (1927a), Per una commemorazione cinquantenaria del nostro
Patrono S.Cassiano. Bollettino Trecatese, 7 maggio, Anno XVII,
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Trecatese, 14 maggio, Anno XVII, n°20.
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Trecatese, 23 luglio, Anno XVII, n°30.
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Bollettino Trecatese, 23 luglio, Anno XVII, n°30.
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Trecatese, 23 luglio, Anno XVII, n°30.
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Trecatese, 30 luglio, Anno XVII, n°31.
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luglio, Anno XVII, n°31.
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solenne centenario di S. Clemente. Tipografia Reina Vescovado,
Novara.
INDICI
Indice delle immagini
San Cassiano Martire
223
INDICE DELLE IMMAGINI
Si è pensato di concludere questo scritto con un indice relativo alle
immagini presenti nel testo al fine di renderne maggiormente fruibile la
consultazione.
1. Immaginetta raffigurante il quadro del Tedeschi
custodito nella Cattedrale di Imola (Carlo Zeno Duca) pag.7
2. Pergamena attribuibile al periodo 1027-1030
(Archivio Storico Diocesano di Novara Fondo
Capitolare Santa Maria) pag.17
3. Frontespizio, raffigurante San Cassiano, di
una raccolta di leggi pubblicata nel 1538 (F. Mittino) pag.18
4. Particolare dell’antico affresco di San Bovo
(Archivio Parrocchiale Beata Vergine Assunta Trecate) pag.19
5. Antica tela raffigurante San Cassiano (Pietro Gualdoni) pag.20
6. Libretto scritto nel 1891 da don Teruggi (C. Zeno Duca) pag.21
7. Stampo raffigurante San Cassiano
(Archivio Consulta Santi Cassiano e Clemente) pag.21
Indice delle immagini
San Cassiano Martire
224
8. 1910, Immagginetta raffigurante San Cassiano
(C. Zeno Duca) pag.22
9. Immaginetta raffigurante San Cassiano (F. Mittino) pag.22
10. Cartolina raffigurante San Cassiano (C. Zeno Duca) pag.23
11. 1992, 2003, Due immaginette raffiguranti
San Cassiano (F. Mittino) pag.23
12. Manfrini (1984), Altorilievo bronzeo raffigurante
San Cassiano (F. Mittino) pag.24
13. 1877, Statua raffigurante San Cassino anticamente
posta sull’altare a lui dedicato (F. Mittino) pag.30
14. Antico altare dedicato a San Cassiano (F. Mittino) pag.31
15. Nota dei suppellettili acquistati in occasione
della festività (Arc.Parr. B.V.A. Trecate) pag.44
16. Lettera inviata a tutte le famiglie di Trecate (F. Mittino) pag.47
17. 1927, immaginetta raffigurante l’Urna
di San Cassiano (C. Zeno Duca) pag.49
18. Medaglietta raffigurante San Cassiano e la
Beata Vergine Maria Assunta (F. Mittino) pag.49
Indice delle immagini
San Cassiano Martire
225
19. Libretto scritto da don Carlo Allorio (F. Mittino) pag.64
20. L’arrivo del Cardinal Gamba (C. Zeno Duca) pag.65
21. Un momento della processione del 1927(C. Zeno Duca) pag.66
22. Numero speciale del Bollettino Trecatese
dedicato a San Cassiano (C. Zeno Duca) pag.67
23. Mons. Quirico Travaini (Arc.Parr. B.V.A. Trecate) pag.68
24. Testo dell’inno dedicato a San Cassiano (F. Mittino) pag.69
25. L’Urna di San Cassiano (C. Zeno Duca) pag.70
26. Stampo raffigurante l’Urna di San Cassiano
(Archivio Consulta dei Santi Cassiano e Clemente Trecate) pag.70
27. Comitato per le feste cinquantenarie
di San Cassiano (F. Mittino) pag.71
28. Edizione riveduta del libretto scritto
da Mons. Carlo Allorio (F. Mittino) pag.86
29. Lettera inviata a tutte le famiglie Trecatesi
(C. Zeno Duca) pag.87
30. L’Urna di San Cassiano (C. Zeno Duca) pag.88
31. Mons. Carlo Allorio (C. Zeno Duca) pag.88
Indice delle immagini
San Cassiano Martire
226
32. Mons. Guido Tonetti (C. Zeno Duca) pag.89
33. Mons. Sebastiano Briacca (C. Zeno Duca) pag.89
34. (a,b) Alcuni momenti della processione (P. Gualdoni) pag.90
35. Villa Cicogna, l’amministrazione comunale (P. Gualdoni) pag.91
36. Mons. Allorio, don Rossi, Mons. Briacca,
Mons. Tonetti, don Barberis (P. Gualdoni) pag.91
37. Prova d’autore del monumento a don Dezzani (Privato) pag.92
38. L’inaugurazione del monumento a don Dezzani
(Arc.Parr. B.V.A. Trecate) pag.93
39. L’intervento del prof. Garzoli (Arc.Parr. B.V.A. Trecate) pag.93
40. Mons. Tonetti benedice il monumento di don Dezzani
(Arc.Parr. B.V.A. Trecate) pag.94
41. Il monumento dedicato a don Dezzani
(Arc.Parr. B.V.A. Trecate) pag.94
42. Mons. Donetti, Mons. Allorio, Mons. Tonetti,
Mons. Briacca (Arc.Parr. B.V.A. Trecate) pag.95
43. Un’antica cartolina raffigurante l’Urna
di San Cassiano (F. Mittino) pag.96
Indice delle immagini
San Cassiano Martire
227
44. Il tempietto in marmo realizzato in occasione
di queste festività (F. Mittino) pag.97
45. Il manifesto dei festeggiamenti
(Archivio Consulta Santi Cassiano e Clemente Trecate) pag.98
46. (a, b, c) Alcune prime pagine del Bollettino Trecatese
(C. Zeno Duca) pag.101
47. (a, b) Momenti della Missione Cittadina (C. Zeno Duca) pag.126
48. Le urne dei SS. Patroni prima della traslazione
(F. Mittino) pag.127
49. Le urne dei SS. Patroni all’uscita dalla chiesa
(C. Zeno Duca) pag.127
50. Un momento della traslazione del 1977 (P. Gualdoni) pag.128
51. Le bandierine che ornavano le vie di Trecate
(Archivio Consulta Santi Cassiano e Clemente Trecate) pag.129
52. La busta con l’effige di San Cassiano (F. Mittino) pag.129
53. (a, b) Inno ai Santi Cassiano e Clemente,
parole di Giovanni Garzoli,
musica del Maestro Giuseppe Menanno (F. Mittino) pag.131
Indice delle immagini
San Cassiano Martire
228
54. (a, b, c) Alcune prime pagine del Bollettino Trecatese
(C. Zeno Duca) pag.134
55. Consulta dei SS. Cassiano e Clemente del 1977
(F. Mittino) pag.135
56. Medaglia commemorativa delle Feste Centenarie
(F. Mittino) pag.136
57. La tela raffigurante San Cassiano (Erio Grenzi) pag.139
58. La prima pagina del Bollettino Trecatese (F. Mittino) pag.140
59. Don Gilio Masseroni celebra la Santa Messa (E. Grenzi) pag.145
60. (a-i) Momenti della rievocazione storica (E. Grenzi) pag.151
61. (a, b) La processione (E. Grenzi) pag.152
62. L’ingresso in Chiesa Parrocchiale (E. Grenzi) pag.153
63. Don Renzo Mazzacani e don Marco Gaiani (E. Grenzi) pag.153
64. La riposizione delle reliquie di San Cassiano (E. Grenzi) pag.154
65. (a, b, c) Alcune prime pagine del Bollettino Trecatese
(F. Mittino) pag.157
Indice
San Cassiano Martire
229
INDICE
Prefazione (Don Gilio Masseroni) pag. I
Curiosità e creatività: un’introduzione pag. III
1 Note su San Cassiano Martire pag. 1
1.1 La figura di San Cassiano pag. 1
1.2 Le origini del Culto pag. 8
2 Le traslazioni delle reliquie di San Cassiano pag. 25
2.1 13 agosto 1877: prima traslazione di San Cassiano pag. 25
2.2 14 agosto 1927: seconda traslazione di San Cassiano pag. 45
2.3 31 agosto 1952: terza traslazione di San Cassiano pag. 72
2.4 28 agosto 1977: quarta traslazione di San Cassiano pag. 102
2.5 30 maggio 1987: quinta traslazione di San Cassiano pag. 137
2.6 25 agosto 2002: sesta traslazione di San Cassiano pag. 141
3 Epilogo pag. 158
Appendice
Appendice A – 1877 progetti dell’Archietetto Marietti
per l’altare di San Cassiano pag. 163
Appendice B – 1952, Lettera di don Mario Rossi con la quale comunica
al Vescovo il desiderio di spostare la Solennità di San Cassiano
l’ultima domenica di agosto pag. 168
Indice
San Cassiano Martire
230
Appendice C – 1952, Lettere di don Paschetta, Mons. Carrara,
Mons. Briacca pag. 169
Appendice D – Alcune foto relative ai lavori di ristrutturazione
della Chiesa di San Cassiano pag. 172
Appendice E – Rievocazione delle donazione a Trecate della reliquia
di San Cassiano (Felice Iacometti) pag. 177
Appendice F – Rievocazione storica di San Cassiano (Maurizio Guaglio) pag. 188
Appendice G – Foto rievocazione storica settembre 2007 pag. 202
Bibliografia pag. 211
Indice delle immagini pag. 223
Finito di stampare
nel mese di settembre 2010
presso la Grafiche De-Si snc - Trecate