Organizzazione, concorrenza e strategie delle imprese italiane Censimento dell’industria e dei servizi 2011 Imprese Stefania Rossetti* Stefano De Santis** Francesca Luchetti** Sergio Salamone** *Istat, Presidenza **Istat, Dipartimento delle Statistiche economiche e dei conti nazionali MILANO 28 NOVEMBRE 2013
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S. Rossetti, S. De Santis, F. Luchetti, S. Salamone - Organizzazione, concorrenza e strategie delle imprese italiane
Censimento dell’industria e dei servizi 2011 Imprese
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Organizzazione, concorrenza e strategie delle imprese italiane
Censimento dell’industria e dei servizi 2011Imprese
Stefania Rossetti* Stefano De Santis**Francesca Luchetti** Sergio Salamone***Istat, Presidenza**Istat, Dipartimento delle Statistiche economiche e dei conti nazionali
MILANO 28 NOVEMBRE 2013
Sommario
Informazioni utilizzate
Principali risultati
Profili di imprese
MILANO 28 NOVEMBRE 2013
Le informazioni utilizzate
Il questionario
2 modelli: uno per le microimprese (3-9 addetti), uno per le imprese con almeno 10 addetti
7 sezioni tematiche:
Sezione 1: PROPRIETÀ, CONTROLLO, GESTIONE
Sezione 2: RISORSE UMANE
Sezione 3: RELAZIONI DELL’IMPRESA
Sezione 4: MERCATO
Sezione 5: INNOVAZIONE
Sezione 6: FINANZA
Sezione 7: INTERNAZIONALIZZAZIONE PRODUTTIVA
Variabili ausiliarie: addetti, settore di attività, appartenenza a gruppo
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Le informazioni utilizzate
Sezione 1: PROPRIETÀ, CONTROLLO E GESTIONE
Obiettivo ⇒ Definire l’identità dell’impresa: chi la possiede, chi prende le decisioni, com’è organizzata.
Struttura e contenuti dei quesiti
assetto proprietario (tipologia, nazionalità e peso dei soci principali);
chi ha responsabilità gestionali (imprenditore, famiglia, manager);
finalità delle strategie (difesa, accesso a nuovi mercati, ampliamento della gamma di prodotti offerti,
riequilibrio attività in Italia e all’estero, ecc.);
Quesiti di approfondimento per le imprese a gestione familiare differenziati per dimensione dell’impresa
per le imprese più piccole (3-9 addetti) ⇒ imprenditorialità.
per le imprese con almeno 10 ⇒ grado di accentramento decisionale per funzione aziendale
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Le informazioni utilizzate
Sezione 4: MERCATO
Obiettivo ⇒ Valutare la posizione concorrenziale dell’impresa nei mercati di riferimento (locale, nazionale o internazionale).
Struttura e contenuti dei quesiti
1. Caratteristiche del mercato:area di operatività (locale, nazionale, internazionale);tipologia dei clienti principali (famiglie, imprese, P.A.; settore di appartenenza);concorrenti (localizzazione).
2. Formazione del prezzo (mark up, price taking, prezzi amministrati, ecc.).
3. Capacità competitivaposizione relativamente ai concorrenti;punti di forza (prezzo, qualità, flessibilità, innovazione, ecc.);ostacoli (finanza, contesto socio-ambientale, problemi di fornitura, burocrazia, infrastrutture, domanda ecc.).
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Le informazioni utilizzate
Sezione 6: FINANZA
Obiettivo ⇒ Rilevare i legami tra l’attività dell’impresa e le diverse fonti di finanziamento, interne ed esterne
Struttura e contenuti dei quesiti fonti di finanziamento utilizzate (autofinanziamento, credito, equity, prestiti intra-gruppo, credito commerciale, ecc.);
rapporti con le banche (n° di banche; presenza, ruolo e tipologia della banca principale; criteri di scelta della banca; criteri usati dalla banca nella valutazione del merito di credito; appartenenza a Confidi);
(A questa sezione non rispondono le imprese del settore bancario e assicurativo)
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I principali risultati: Mercati di riferimento
Maggioranza delle imprese esclusivamente sul mercato locale Aumento dell’importanza dei mercati nazionali e soprattutto esteri al crescere della dimensione
aziendale Servizi e costruzioni meno esposti a concorrenza internazionale
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I principali risultati: Clienti finali
Il 60% delle imprese ha come principali clienti altre unità produttive, PA, non profit Le microimprese si rivolgono relativamente di più alle famiglie … …quelle che si affacciano su mercati esteri ad altre unità produttive
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I principali risultati: La gestione dell’impresa (1)
Per oltre l’80% delle imprese la gestione è di tipo familiare, solo nel 5% dei casi è affidata a manager
Dimensione di impresa e appartenenza a gruppi le variabili che influiscono di più sul modello gestionale
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Non appartenenti a gruppi Appartenenti a gruppi
I principali risultati: La gestione dell’impresa (2)
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Grado di accentramento decisionale per funzione aziendaleDecisioni centralizzate soprattutto per il core business e la finanzaPoca variabilità in funzione di caratteristiche strutturali (dimensione, settore, appartenenza a gruppi)Aumenta il controllo su tutte le funzioni per le imprese internazionalizzate
I principali risultati: Modalità di finanziamento Ricorso al credito bancario e autofinanziamento principali fonti di finanziamento dell’attività Ricorso a mercati finanziari e ad altri strumenti aumenta con la dimensione di impresa, con
l’estensione del mercato ma dipende anche dalla gestione (manageriale) e dall’appartenenza a gruppi
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I principali risultati: Strategie (1)
Oltre il 70% delle imprese difende la quota di mercato … ma alcuni affiancano altre strategie più complesse
Effetti dimensionali, settoriali …
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I principali risultati: Strategie (2)
… gestionali, estensione del mercato
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I principali risultati: Punti di forza (1)
Qualità del prodotto e servizio offerto per tre imprese su quattro con poca variabilità per dimensione Flessibilità produttiva punto di forza della manifattura (in particolare piccole e medie)
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I principali risultati: Punti di forza (2)
Capacità competitiva rispetto ai principali concorrenti e punti di forzaChi si sente più forte punta in misura maggiore sulla qualità e il miglioramento di prodotto e serviziAll’estero contano di più qualità e flessibilità
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I principali risultati: Ostacoli alla competitività (1)
Mancanza di risorse finanziarie ostacolo soprattutto per le microimprese Scarsità della domanda problema più generalizzato Meno ostacoli per le più grandi?
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I principali risultati: Ostacoli alla competitività (2)
Le imprese aperte incontrano in generale più ostacoli Contesto socio-ambientale e mancanza di risorse finanziarie problemi più sentiti nel Mezzogiorno
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I profili di imprese (1)
Analisi multivariata:
Utilizzo tecniche di clustering
Nell’analisi inserite solo variabili che rappresentano comportamenti
Ex post i profili si caratterizzano con variabili di struttura, fattori di contesto ecc.
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I profili di imprese (2)
Cinque gruppi:
Conservatrici (670 mila – 5,9 milioni di addetti – dimensione media 8,9 addetti)
Dinamiche tascabili (205 mila – 2,6 milioni di addetti – dimensione media 12,9)
Aperte (75 mila – 1,7 milioni di addetti - dimensione media 22,9)
Innovative (74 mila – 1,5 milioni di addetti – dimensione media 19,5)
Internazionalizzate spinte (27 mila – 1,1 milioni di addetti – dimensione media 39,5)
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I profili di imprese (3)
Struttura settoriale (valori > 1 specializzazione relativa):
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I profili di imprese (4)
Struttura territoriale (valori > 1 specializzazione relativa):
Quota di imprese che hanno utilizzato strumenti finanziari (diversi da credito bancario) per classe di addetti, appartenenza a gruppi e gestione manageriale