1 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO AUGUSTO CAPERLE CLASSE PRIMA F Romantica Ribelle Raffinata Rosaspina Aprile 2016
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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
AUGUSTO CAPERLE
CLASSE PRIMA F
Romantica Ribelle Raffinata
Rosaspina
Aprile 2016
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Dio benedica chi ha inventato il sonno,
mantello che avvolge i pensieri di tutti gli uomini,
cibo che soddisfa ogni fame,
peso che equilibra le bilance
e accomuna il mandriano al re,
lo stolto al saggio.
(Miguel de Cervantes)
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Introduzione
La bella addormentata nel bosco è una fiaba tradizionale famosa in tutta Europa e
oltre (alcuni ritrovano molte analogia con fiabe indiane), prima trasmessa oralmente
e poi scritta.
Viene ricordata soprattutto nella versione di Charles Perrault (1697) e attraverso il
celebre adattamento cinematografico a cartoni animati di Walt Disney del 1959.
Esiste però anche una versione dei Frateli Grimm, in cui la principessa è invece
chiamata Rosaspina, proprio per i rovi in cui è avvolta. Un’ultima versione è quella
raccontata nel film Maleficent, con Angelina Jolie, in cui la storia è più incentrata sulla
fata Malefica, sul suo passato e sui motivi che l’hanno spinta a fare il sortilegio alla
principessa.
La morale della fiaba è duplice: intanto insegna a non escludere mai nessuno
(altrimenti saranno guai per i prossimi cento anni!) e inoltre fa credere nelle seconde
possibilità, in una felicità sempre possibile a chi sa aspettare.
Il nostro progetto si proponeva di leggere la fiaba de La bella addormentata nel bosco
nella versione di Perrault, dei fratelli Grimm e di Walt Disney (guardando il cartone
animato del 1959 e il film del 2014), di analizzarla evidenziandone le versioni diverse,
di vederne analogie e differenze rispetto ad altre fiabe, per poi manipolare il testo,
nel vero senso della parola: smontare e ricostruire, saggiando generi diversi.
Abbiamo così riscritto il contenuto in più di quaranta modi differenti, lavorando su
inconsueti punti di vista, conclusioni alternative, differenti tipologie testuali, al fine di
entrare dentro il testo e di conoscerlo in tutte le sue parti.
Lo scopo, oltre a quello didattico (educare al piacere della lettura e della scrittura), è
stato quello di giocare con il testo, di smontarlo e rimontarlo, di lavorare in gruppo,
possibilmente divertendoci.
Wanna Bianchi
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La classe 1F
Romantica Ribelle Raffinata Rosaspina (quasi tutta con la R)
Regnavano re, regina, Rosaspina. Alla riunione per ringraziamento rinascita, una
racchia rabbiosa rimase respinta dal ricevimento. Ritorna alla reggia la racchia
raccapricciante per la riunione e raccomandò la rovina di Rosaspina. Con un rosso
ramo la restante ragazza rallegro i regnanti. Rosaspina resistette alla rivendicazione e
rimase a regnare con re e regina. Rosaspina resta una ragazza romantica, radiosa e
raffinata, ma il ricatto ritornò. Rosaspina riposò e ragazzo ruppe la rovina e il regno
ricominciò.
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Angela Bazzoni
Annuncio economico: AAA vendesi fuso per filare semi nuovo…
Vendesi fuso poco usato, seminuovo, economico: costo € 3999. Alto all’incirca 50 cm,
occupa uno spazio ristretto perché pieghevole. È di colore rosso, con tracce di sangue
di Rosaspina. Spargere la voce se interessati; se getterete l'annuncio una maledizione
cadrà su voi e i vostri parenti. Chi vedesse questo annuncio, lo condivida su altri social
o siti.
La barzelletta di Rosaspina
Un giorno il terribile #fantasmaCerottino si presentò al castello di Rosaspina. Tutti
terrorizzati decisero di chiamare due valorosi principi pe farlo fuggire. Ma il primo
scappò quando sentì il fantasma arrivare; l'altro quando il fantasma si presentò.
Rosaspina sbuffò (“Tocca fare tutto a me!”), si presentò a #fantasmaCerottino e gli
chiese: “Mi può dare un cerotto che mi sanguina il dito?”.
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Elia Bustaggi
Il colmo di Rosaspina
Andare a scuola di cucito
Per poter sposare un principe di nome Biancospino
E alla fine soffrire d’insonnia
Il messaggio di Rosaspina
Salve padre! Durante questo lungo dormiveglia la penso spesso
E ricordo con nostalgia i momenti della mia infanzia trascorsi con lei;
Spero di rivederla presto e che questo sonno che ci tiene impegnati finisca presto
così potremo giocare assieme come una volta.
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Pietro Ceccone
MULTIRISVEGLIUM
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Risveglio per chi è affetto da gravi maledizioni di addormentamento.
CONTROINDICAZIONI
Si sconsiglia di assumere il farmaco quando il malato è surriscaldato o
eccessivamente freddo.
PRECAUZIONI PER L’USO
Prima di assumere il farmaco, deve essere fatto ingerire al paziente mezzo litro
d’acqua tiepida, prestare molta attenzione alla temperatura dell’acqua per chi soffre
di mal di stomaco.
INTERAZIONI
Rivolgersi prima ad una fata per conoscere la gravità della maledizione e quindi la
dose da assumere.
AVVERTENZE SPECIALI
L’odore sgradevole di zolfo non deriva dal fatto che il farmaco sia scaduto, ma è il suo
odore naturale.
DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
Per svegliare il soggetto è necessario fargli assumere una fiala al giorno per sei giorni
e due al settimo, per via orale. Dopo aver versato il liquido nella bocca richiuderla
delicatamente e dopo due verrà ingerito.
SOVRADOSAGGIO
Il sovradosaggio potrebbe rendere la cura inefficace per qualche giorno, a seconda
della dose assunta in più.
EFFETTI INDESIDERATI
Se si sbagliano le dosi o il procedimento per assumere il farmaco, la cura potrebbe
rivelarsi del tutto inefficace.
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Bollettino medico
La bella Rosaspina giace in un letto con ricami d’oro e d’argento, beata come se
stesse vivendo un bel sogno. Molti pensano che sia morta, ma possiamo dimostrare il
contrario, perché respira e il suo battito cardiaco è regolare. Inoltre non si notano
particolari ferite, lesioni, ustioni…, tranne una piccola puntura sul dito indice della
mano destra, probabilmente dovuta ad un errore con l’arcolaio. È praticamente
impossibile che dimostri ancora un’età così giovane, perché siamo certi che riposi lì
da lungo tempo, poiché il castello in cui dorme e tutte le cose che la circondano
risalgono più o meno a settant’anni fa. Niente avrebbe potuto farle mantenere quella
forma smagliante e questo è un mistero irrisolto.
Una leggenda narra che, per la maledizione di una fata malefica, si fosse punta con
un fuso e si fosse addormentata all’istante in un sonno profondo, che sarebbe durato
cento anni, finché un principe non l’avrebbe svegliata con un bacio.
Troviamo questa narrazione assai irreale e impossibile, come crediamo che sia la
magia, ma ora, al cospetto di una ragazza di ottantacinque anni che ne dimostra
quindici, cominciamo a dubitare di questo parere. Non abbiamo trovato indizi che
possano fornirci una data di risveglio: la vita di questa ragazza è un mistero.
Qua dal Regno Sperduto è tutto.
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Elena Disoteo
Anagramma di Rosaspina
Rimasta
Ottusamente
Spinata
Assonnata:
Svegliala
Principe!
Insieme
Nacque
Amore
Ode a Rosaspina
Cantami, o Diva, della bella Rosaspina
Il lungo sonno che infiniti addusse
Lutti ai suoi, molte anzi tempo al fuso,
Generoso il buon re le stette vicino,
E di fuoco e fiamme forte bruciare
Gli arcolai abbandonò, (così della fata
Buon consiglio s’adempìa), da quando
Primamente disgiunse aspra contesa
Il buon re padre e la perfida strega.
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Kevin Ferrari
Racconto giallo di Rosaspina
C’era una volta, ai piedi di una collina, una villa, in cui abitava una bellissima ragazza
di nome Rosaspina. Aveva gli occhi azzurri come il cielo, delle labbra rosse come il
fuoco e dei lunghi capelli biondi.
I suoi genitori avevano assunto una vecchia signora di nome Carla per svolgere l
pulizie di casa.
Lei stava antipatica Rosaspina perché, quando era piccola le faceva tanti dispetti. Un
giorno Carla invitò la bella ragazza a casa sua, dicendole che aveva una sorpresa per i
suoi sedici anni. Arrivate nella sua casa la vecchia le offrì da bere e da mangiare; tirò
fuori dallo sgabuzzino un arcolaio per tessere la lana. Rosaspina le chiese: “Carla, qual
è la grande sorpresa che volevi darmi per il mio compleanno? “La vecchia si alzò e
spinse con forza la ragazza, dritta sul fuso dell’arcolaio che le trapassò il cuore. Carla
chiamò subito i carabinieri avvertendoli dell’accaduto e dicendo loro che, quando
sarebbe tornata a casa, avrebbe trovato questa bella ragazza morta sul pavimento.
Passarono circa tre settimane dalla morte di Rosaspina e, facendo indagini,
scoprirono che era stata la vecchia ad ucciderla, che quindi finì in carcere.
I colori di Rosaspina
Rosa simboleggia la leggerezza, la generosità, la gratitudine e la tenerezza.
Azzurro simboleggia la verità, la creatività.
Giallo simboleggia la bellezza, la luce.
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Rosso simboleggia l’amore, passione e la felicità.
Riccardo Guglielmini
Rosaspina in rima baciata
C'era una volta un re e una regina
Che misero al mondo la piccola Rosaspina
Dopo il battesimo della neonata
Una delle fate la voleva eliminata.
Grazie alla sua sorella minore
La principessa si addormenta, ma non muore.
Cent'anni dopo un principe incuriosito
Entrò nel castello e ne rimase stupito.
La principessa guardandolo gli disse: “Mi hai fatto molto aspettare!”
Il principe prese la principessa e se ne andarono a cenare.
Due dopo anni nacquero due -figli tanto amati
Ma la regina con gli istinti d'orco li voleva cucinati.
In un pentolone pieno di bestie li voleva mettere
Ma al ritorno del re, non voleva ammettere!
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Scioglilingua di Rosaspina
Rosaspina è come l’acquamarina,
Mi fa venire l'acquolina
E mi fa salire l’adrenalina.
Oh, mia bella Rosaspina!
Sei la mia piccolina!
Porti sempre un'agendina
Che è molto carina
Come te, Rosaspina.
Sei bellina e piccina
Come una gattina.
Oh tu Rosaspina,
Sei una splendida principessina.
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Matteo Mastrolia
L’abito di Rosaspina
Rosaspina indossa un abito rosa acceso, lungo sino ai piedi e molto elegante.
Ha una profonda scollatura a V ed un grande risvolto sul collo di colore bianco. Sopra,
intorno al collo, si nota una piccola collanina dorata.
La cintura è costituita da una serie di grandi triangoli ed è simile a un grande fiore che
si apre verso il resto del vestito.
La parte superiore è attillata, mentre la parte sottostante è molto ampia con
numerose pieghe.
Quando alza le parti laterali del vestito per camminare, si intravvede la fodera rosa
più chiaro.
Sopra alla testa ha una coroncina d’oro: la parte davanti è costituita da pietre
preziose di diversi tipi incastonati nel metallo tra cui lapislazzuli, quarzi e rubini.
Rosaspina ha infine delle scarpette di colore arancione con il tacco piuttosto alto e
sottile.
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Rosaspina e la ricetta del gambero saltato
Ingredienti:
� 100 ml di acqua di fogna
� 1 gambero
� 1 dentiera della nonna
� 4 ciocche di capelli bianchi
� 2 zucchine ammuffite
� 2 cucchiaini di acido q.b.
� 1 occhio di cavallo
� 1 cucchiaio di urina di gatto
� 4 foglie abbastanza grandi di ortiche
� 1 teschio umano
� 4 denti di talpa
� 2 artigli di aquila reale
� 1 coppetta di guano
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Procedimento:
1) Frullare la dentiera insieme a capelli ed ortiche e cuocere il tutto nell’acqua di
fogna sino ad ottenere una purea collosa.
2) In una padella a parte far saltare il gambero insaporendolo con il guano. A cottura
quasi ultimata aggiungere le zucchine tagliate a rondelle.
3) Versare il composto della prima pentola in una ciotola aggiungendo l’urina ed i
denti talpa.
4) Segare la parte superiore del teschio e posizionarlo al centro del piatto fondo
come una scodella. Tagliare le zucchine in tante fettine sottili poi spargerle sui bordi
del piatto così ottenendo un cerchio di zucchine.
5) Versare gli artigli di aquila nell’acido e lasciarli corrodere dentro il teschio.
6) Togliere l’acido in eccesso e versare la purea.
7) Disporre al centro il gambero decorandolo intorno con le fette di zucchine creando
un cerchio vicino al bordo del teschio.
8) Infine tagliare l’occhio di cavallo in 2 parti e mettere le due metà ai lati del
gambero per terminare l’impiattamento.
9) coprire con l’altra metà del teschio e servire ben caldo.
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Carlotta Morbioli
Dopo due anni di matrimonio Rosaspina è stanca di fare la
principessa e vorrebbe tornarsene a dormire a dormire…
Oggi è il quattordici aprile e sono esattamente due anni che Rosaspina si è sposata.
Negli ultimi mesi, non voleva più essere una principessa e voleva tornare a dormire.
La vita da principessa era facile per tanti motivi:
-era sempre servita per tutte le cose;
-aveva i maggiordomi, i cuochi e una stanza molto grande tutta dorata.
Ma voleva tornare a dormire perché non ce la faceva più ad essere sempre
accontentata e ad essere quella che doveva avere tutto e sinceramente voleva
starsene tranquilla nel suo letto a riposare.
Un giorno era andata dalla fata che le aveva tolto il maleficio di dormire per sempre e
le aveva chiesto se poteva distruggerlo! E un modo c’era in realtà, ma la principessa
avrebbe dovuto svolgere delle sfide.
La prima consisteva in questo: per una settimana mangiare solo a colazione e a cena.
Fortunatamente era riuscita a superare quella prova, dato che lei a volte non voleva
nemmeno pranzare.
La seconda sfida consisteva nel dover baciare in bocca quattro rospi e quattro
mucche e, se pur terribile, anche questa riuscì a superare perché alla fine non era
così tanto schizzinosa.
La terza prova richiedeva di dover pulire tutto il castello (quaranta stanze) in meno di
sei ore: arrivò al termine del test perché di nascosto era stata aiutata da una delle
cameriere, quella più brava.
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Siccome la principessa era riuscita a vincere tutte le prove, la fata l'aveva portata da
uno stregone, che riuscì a togliere il suo incantesimo e invece di dormire per cento
anni, dormì per tutta la sua vita senza mai invecchiare.
Intanto il marito della principessa, cioè il principe, era invecchiato e aveva lasciato il
suo regno a suoi parenti lontani.
Menù turistico della locanda Rosaspina
Antipasto: Cervo cotto al forno con una salsa piccante di gengiva di serpente a
sonagli; Tartine di lumaca viva
Primi: Rospo imbottito
Secondi: Cervello di vipera con sugo di maiale
Contorno: Erbe amare e insalata di ramarri
Dessert: Torta con mele rosse avvelenate; Tiramisù con banana, albicocche e saliva
della strega cattiva
Bevande: Infuso di veleno tossico
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Sofia Nadalini
Agenda della giornata di Rosaspina al castello
Ore 9:00 la principessa si sveglia e fa colazione
Ore 10:00 con il principe fa una passeggiata nel parco del castello
Ore 11:00 rientra al castello e prende un tè con le amiche
Ore 12:00 parte con il principe verso la casa dei genitori della principessa
Ore 13:00 arriva e pranza con i genitori
Ore 14:00 parte per il rientro a casa dopo aver pranzato
Ore 15:00 rientra a casa e accoglie gli ospiti che resteranno per alcuni giorni
Ore 16:00 merenda con del tè e dei pasticcini
Ore 17:00 va nelle cucine del castello per decidere il menù della cena
Ore 18:00 con il principe fanno un giro nel castello per intrattenere gli ospiti, mentre
si prepara la cena
Ore 19:00 cena
Ore 20:00 dopo la cena mangiano il dessert
Ore 21:00 il principe e la principessa vanno a dormire
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“E se il principe dopo averla baciata non volesse più sposarla”
Il principe una volta arrivato al castello vide la principessa e subito la baciò.
La principessa rimase incantata dalla bellezza del principe e lui di quella di lei. Tra i
due fu subito amore a prima vista o almeno così pensavano tutti. Nel castello nel
frattempo tutti si erano svegliati ed erano corsi dalla principessa. I genitori di
entrambi intanto preparavano il matrimonio tra i figli, perché davano per scontato
che i due volessero convolare a nozze, anche perché le fate avevano detto che
Rosaspina si sarebbe svegliata solo quando il vero amore l’avesse baciata.
Ma il principe, quando lo venne a sapere, si rifiutò da subito. Tutti cercavano di
convincerlo e la principessa intanto piangeva disperata nella sua stanza, convinta che
la colpa fosse tutta sua. Nella camera a fianco si sentivano le urla dei genitori del
principe che in tutte le maniere provavano a convincerlo, senza però alcun risultato.
I genitori di lei invece provavano consolarla e a convincerla che in realtà la colpa non
fosse sua. Poi alla famiglia di Rosaspina venne in mente che potevano andare a
chiedere consiglio alle fate, che tempo prima avevano salvato la vita alla principessa.
Partirono allora a cavallo. Fu molto difficile per loro trovare la casetta delle fate che
era nel cuore del bosco, ma dopo ore a vagare nel bosco, finalmente giunsero a
destinazione.
Esse li accolsero a braccia aperte e subito offrirono loro ogni delizia, tanto che i due si
stavano quasi per dimenticare la vera ragione per la cui erano andati a trovarle, ma
all’ultimo ricordarono il motivo e chiesero alla fate una pozione per sistemare il
problema o qualcosa di simile. Loro subito si misero a fabbricare un filtro per il re e la
regina: era un liquido dal profumo aspro, con un colore rossastro e bollicine in
superficie.
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Le fate dissero loro che dovevano farlo bere ad entrambi nello stesso momento, così i
due si sarebbero innamorati immediatamente, ma mentre la bevevano, i due
dovevano anche guardarsi negli occhi.
Dopo averle ringraziate partirono, e quando furono tornati al castello si resero conto
che non era proprio facile come pensavano: il principe infatti si rifiutava ancora di
sposare la principessa e lei piangeva ancora disperata e non volevano vedersi.
Quando, dopo urla e pianti, riuscirono a farli incontrare, diedero loro subito la
pozione ad entrambi e, mentre si guardavano, i due subito cambiarono idea e
decisero in quel momento si sposarsi e, sebbene il loro sentimento non veniva dal
cuore, i loro genitori erano felici comunque: loro due erano sicuri di amarsi così tanto
che avrebbero fatto entrambi l’uno per l’altra. Anche per questo il loro amore durò
per sempre.
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Beatrice Papa
Dal diario di Rosaspina: Il giorno del mio sedicesimo compleanno
Caro diario,
oggi è il giorno del mio sedicesimo compleanno e le fate mi hanno regalato un
bellissimo vestito rosa decorato con deliziosi fiocchetti azzurri, inoltre mi hanno
cucinato una deliziosa torta ai frutti di bosco con in cima una magnifica rosa rossa.
Questo è il compleanno più bello della mia vita! Ora sto andando al bosco a
raccogliere le more e, quando tornerò, le fate mi devono dire una cosa importante.
Non vedo l’ora! Sono proprio elettrizzata!
La tua adorata
Rosaspina
Caro diario,
è successa una cosa incredibile! Mentre ero nel bosco a canticchiare con i miei amici
uccellini, ho incontrato un principe! Il principe Filippo, per la precisione, e mi sono
innamorata persa di lui!
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Questa sera verrà alla capanna così gli presenterò le fate, sono talmente felice che
non so nemmeno come scriverlo!
La tua adorata
Rosaspina
Caro diario,
sono davvero disperata! Oggi quando sono tornata a casa le fate mi hanno
raccontato una terribile leggenda:
Il re e la regina ebbero una figlia e la chiamarono Aurora, In suo onore organizzarono
un grande banchetto, a cui furono invitate tre fate che portarono dei fantastici doni
alla piccola: la prima le diede il dono della bellezza, la seconda le diede il dono del bel
canto, ma mentre la terza le stava per offrire il suo regalo, la porta si spalancò ed
entrò una fata cattiva arrabbiata per non essere stata invita. Ella disse “Anche io
voglio fare un dono alla bambina, lei crescerà in grazia e bellezza, ma il giorno del suo
sedicesimo compleanno si pungerà con un fuso e morirà”.
Detto questo è scomparsa, così l’ultima fata, che non aveva ancora dato il suo dono,
disse: “Io non posso eliminare questa maledizione, è troppo potente! Però la posso
cambiare: Aurora non morirà, ma resterà addormentata, finché un principe non le
darà il bacio del vero amore”
Allora ho chiesto alle fate perché mi avessero raccontato questa storia e loro mi
dissero che era una storia vera e che ero io la principessa della leggenda e che per
sfuggire alla maledizione mi avevano portato qui alla capanna, ma adesso che la
maledizione stava per finire io dovrò tornare al castello. Ma il principe cosa penserà?
Ora ti devo lasciare, sto per partire.
La tua triste
Aurora
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Caro diario,
è successa una cosa eccezionale, sono ancora sconvolta! Dopo che il mio arrivo al
castello, le fate mi hanno accompagnato nella mia stanza e poi se ne sono andate. Io,
rimasta sola, ho deciso di dormire un po’, ma, neanche il tempo di stendermi, che ho
visto una luce verde avvicinarsi e, senza volerlo, l’ho seguita.
Sapevo che era pericoloso e che avrei dovuto fermarmi, ma non lo ho fatto; la luce
verde mi ha condotto fino alle segrete dove c’era un fuso. Improvvisamente la mia
mano si è mossa fino a toccare la punta del fuso ed immediatamente sono caduta a
terra svenuta.
Le fate mi hanno trovato poco dopo e mi hanno steso sul mio letto, dopodiché hanno
addormentato anche tutto il palazzo cosicché non si rattristasse per me.
Non molto tempo dopo è arrivato il principe Filippo sfuggito a Malefica, la fata
cattiva, che gli aveva teso un agguato alla capanna, e salite le scale del castello, è
entrato nella mia stanza e con un bacio ha spezzato l’incantesimo; io mi sono
svegliata e con me tutto il castello ed ora io ed il principe possiamo finalmente
sposarci.
E’ stato il compleanno più bello della mia vita!
La tua adorata
Aurora
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Claudio Perotti
Poesia per Rosaspina
Tu mi sei dentro come rosa
Senza tormento se non ha spine
Senza permesso eppure adagiata
Nel groviglio dei miei sensi spalancati
Potresti...
Varcare la soglia
Sfondare il muro del pianto
Affondare la barba rude
Nei diverticoli della passione
Cercarmi...
In cunicoli stretti
Che dalle pieghe di versi sconnessi
Conducono al bandolo di questa implosione
O liberarmi...
Da incanti e disillusioni
Lacerando cortine di aborrite abnegazioni
Contro cui lotto o che a tratti corteggio
Sapresti... se solo volessi
Curarmi o lasciarmi marcire
Nel profumo di rose o di spine.
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Radiocronaca surreale di Rosaspina
Rospina entra in campo saluta tutti, ma sembra ubriaca, sebbene lei sostengadi non
aver bevuto nessun bicchierin de vin.
Rosaspina, stanca si mette in panchina ed entra Doraemon, che tira fuori un chiusky e
tutti felici fanno un punto, ma Brontolo brontolando cade e muore senza motivo e al
suo posto entra Pikachu, che utilizza usa-fulmine e gli ruba la palla.
Pikachu passa la palla a Jovanotti, che intanto si faceva gli affari sui cantando “Nella
vecchia fattoria”, Jovanotti prende un colpo, ma per fortuna davanti a lui c’era
Terminator che lo protegge.
Essendo la palla agli avversari, entra il capitano della squadra più forte nel mondo
ovvero “Francesco Magnanelli”, capitano del Sassuolo, e gli prende la palla, ma per
sbaglio cade per terra e l’altra squadra tira da metà campo e fanno canestro.
Doraemon arrabbiato lancia un chiusky nella testa e HEADSHOT, l’allenatore gli
chiede un minuto. Suono del fine partita: vince l’amicizia.
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Anna Rizzi
Rosaspina, diario di una principessa stanca
Caro diario,
Anche oggi la solita minestra! La mattina sui libri e il pomeriggio con quelle noiose
parruccone finte amiche di mia madre. Non ne posso più! Fortuna che abbiamo
iniziato i preparativi per il mio compleanno.
Un bacio,
Aurora
(Il giorno dopo)
Oggi sono stata completamente assorbita dalla prova del mio vestito e dalla scelta del
colore dei tovaglioli. Sinceramente non so scegliere tra grigio perla e bianco avorio.
Domani devo chiedere un parere alla fata Serenella che di moda se ne intende.
Ho conosciuto una vecchina tutta gobba e simpaticissima. Dice di aver inventato una
cosa che può far risparmiare un sacco di tempo alle nostre filatrici e che vuole
regalare l'idea a me per farmi fare un figurone con papi. Magari ci faccio anche un
sacco di soldi.
Domattina mi aspetta nella stanza della torre con la porta arrugginita.
Poi ti racconto.
Ciao,
Aury
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Lettera alle fate per ringraziarle dei doni ricevuti
Carissime fate,
fra poco compirò sedici anni e al castello si terrà una grande festa in mio onore.
Con questa lettera voglio invitarvi ufficialmente e soprattutto ringraziarvi per i doni e
le virtù che mi avete donato il giorno in cui sono nata.
Il Re, mio padre, mi ha raccontato anche della maledizione che mi ha gettato la vostra
sorella più "simpatica".
Non vi preoccupate! Ora che la lana si fila con i denti e che nel regno gli unici "fusi"
che si trovano sono i miei compagni di giochi, è impossibile che io mi punga.
Vi ringrazio ancora per i doni e per tutti i momenti passati insieme.
Non vedo l'ora di riabbracciarvi tutte alla mia festa.
Con affetto,
Rosaspina
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Gabriele Ronconi
Rosaspina RAP
Questa è la storia di Rosaspina, ragazza giovane e molto carina.
C'era una volta una bambina, molto piccina figlia del Re e della Regina.
Molti bei doni lei ricevett,e ma solo uno non gli piaceva, quello della strega cattiva
Ella disse: al tramonto del 16° compleanno un fuso toccerai e in un eterno sonno
cadrai.
Questa è la storia di Rosaspina, ragazza giovane e molto carina.
Le tre fatine con le loro bacchettine fecero durare il sonno cento anni perché la loro
magia era debole a confronto con quella di Malefica.
I sedici anni passarono in fretta con le fatine in una casetta, da Malefica si
nascondeva perché lei non la voleva.
Al 16° compleanno un principe incontrò che si chiamava Filippo, i due si
innamorarono e per la sera si diedero appuntamento.
Questa è la storia di Rosaspina ragazza giovane e molto carina.
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La sera le fate portarono Rosaspina al palazzo per festeggiare il suo ritorno e le nozze,
ma la strega la fece pungere con il fuso e si addormentó.
Il principe corse alla casetta e venne sorpreso da Malefica che lo catturò e lo
imprigionò, ma grazie e alle fate si liberò, sconfisse i guerrieri malvagi e la strega
Malefica.
Quando tornò a palazzo la principessa si svegliò e subito la baciò, festeggiando le
nozze in felicità e serenità, così vissero per sempre felici e contenti.
Questa è la storia di Rosaspina ragazza giovane e molto carina.
Il problema di Rosaspina
Rosaspina regala 2 quindicesimi del suo amore alle fatine, 2 quindicesimi al Re e alla
Regina, 1 quindicesimo lo regala agli animaletti del bosco e per finire 3 quindicesimi
al principe Filippo. Un giorno però la strega malvagia gliene ruba 4 quindicesimi.
Quanto amore le rimane da regalare al popolo?
[3 quindicesimi]
30
Sara Savio
Istruzioni per l’uso: Fuso magico che fa addormentare anche i più tenaci
Se credete di essere i più tenaci del reame, vi state sbagliando di grosso!
Questo fuso ha fatto addormentare anche la bellissima Rosaspina, grazie alla sua
curiosità.
Per partecipare alla gara bisogna avere queste doti: essere veloci nella corsa, non
lasciarsi prendere dalle trappole, ma soprattutto essere forti nel non farsi
addormentare dopo essersi punti.
I giorni di allenamento sono cinque. Il Fuso si trova nella stanza più remota del
castello. Proprio lì troverete il fantastico premio, cioè una coppa enorme, fatta
interamente d’oro.
Il primo che arriverà dovrà suonare le campane con tre rintocchi.
A quel punto tutti gli altri partecipanti saranno squalificati.
Che vinca il migliore!
Parola di Re.
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Samuele Solfa
Itinerario per uscire dal castello di Rosaspina
Appena si esce dal castello, c’è un labirinto con un palo di legno con al di sopra una
torcia. Si possono vedere due strade a destra, due a sinistra e una davanti proprio
dietro il palo. Prendere la seconda a destra e tenere la mano destra sulla siepe fino a
un incrocio di tre strade, poi imboccare quella a sinistra. Lì incamminarsi per la
seconda a sinistra, poi si arriverà ad un altro palo. Lì ci sono soltanto tre alternative
(oltre a quella di tornare indietro), a sinistra, a destra o avanti. Se andate avanti,
troverete l’uscita che porta al castello.
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Brochure del Castello di Rosaspina
Questo castello è situato in una posizione incantevole.
Immerso nel verde con un favoloso parco, sembra di vivere in una fiaba!
La struttura offre numerose stanze da letto, anche per famiglie numerose. Molto
tranquillo e lontano dai rumori della città, offriamo un servizio piscina e solarium.
Grazie alla posizione si possono fare escursioni e passeggiate.
Per i nostri clienti offriamo il servizio navetta per visitare la città più vicina che dista
circa 30 km. Al ristorante potrete provare la nostra cucina internazionale con sale che
offrono fino a centocinquanta posti a sedere. Abbiamo anche stanze per ricevimenti.
Il pernottamento varia a seconda della stanza scelta.
Per ulteriori informazioni, mandare una mail a [email protected]
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Lidia Tisato
Riassunto di Rosaspina in 6 righe
Per la nascita di Rosaspina, il re e la regina diedero una grande festa. Malefica, una
malvagia strega, infuriata per non essere stata invitata, le fece un maleficio: al suo
sedicesimo compleanno Rosaspina, pungendosi con un fuso, sarebbe morta. Una fata
buona mitigò questa maledizione cosicché la ragazza non sarebbe morta, ma si
sarebbe addormentata per cento anni. Così avvenne. Solo il bacio di un principe
coraggioso la svegliò. Innamorati, si sposarono e vissero per sempre felici e contenti.
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Rosaspina nel 2016
In centro città una graziosa ragazza è appena uscita da un negozio di vestiti portando
con sé un elegante abito rosa. Con la sua limousine si dirige verso casa che, più che
altro, assomiglia a un castello! Si chiama Rosaspina e con l’iPhone 6s si accomoda sul
suo divano di lusso.
È una bellissima fanciulla con lunghi capelli color oro, occhi azzurri e splendenti, con
abiti all’ultima moda: tutte le sue scarpe hanno il tacco e spesso sono rosa pallido.
È una ragazza gentile, simpatica e sincera.
Le piace andare a fare shopping per guardare le vetrine e scegliere che vestiti
comprare per arricchire il suo armadio, ma anche rilassarsi nella sua lussuosa casa,
sempre pulita e ordinata.
Dopo tanto esercizio alla scuola di danza, è già diventata molto brava a ballare; si
muove con delicatezza e grazia. Il suo sogno è diventare una danzatrice
professionista.
La casa di Rosaspina è davvero grande! Molto spaziosa e ben tenuta offre
un’accoglienza sempre molto gradita dagli ospiti, sempre ben ricevuti dalla gentile
ragazza che spesso li invita per tenerle compagnia. Il giardino è affascinante: i fiori
colorati e l’erba verde circondano la piscina, che ha sempre l’acqua limpida e chiara.
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Emma Sara Venturini
Necrologio di Rosaspina
Addì 15 agosto senz'epoca, i genitori, straziati dal dolore, annunciano che la loro
amatissima figlia Rosa Spina li ha lasciati a causa di una fata cattiva che, risentita, ha
compiuto la sua ignobile vendetta.
Testamento di Rosaspina
Il giorno 3 agosto alle ore 16:30 è comparsa qui davanti a me, Gatto degli Stivali,
notaio in Fiabaland, la signorina Rosa Spina che, libera da ogni costrizione, decide di
disporre dei propri beni nel seguente modo:
1- Lascio tutti i miei gioielli alle fate del regno.
2- Lascio i mio paio di scarpette di cristallo a Cenerentola.
3- Lascio il mio cavallo a Rapunzel.
4- Lascio il mio frutteto di mele a Biancaneve.
5- Lascio la mia casetta nel bosco ai Sette Nani.
6- Lascio il mio letto nuovo alla Principessa sul Pisello.
7- Lascio la mia palude a Shrek e Fiona.
Con l'obbligo a tutti gli eredi di trattare i beni ricevuti con estrema cura.
Letto, confermato, sottoscritto.
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Morgana Verdari
Oroscopo delle 12 fate di Rosaspina
1° fata le ha donato la bellezza: vergine. Metti da parte la tua voglia di farti notare, sii
semplice e stai più a contatto con gli altri.
2° fata le ha donato l’intelligenza: cancro. Anche quando non hai voglia di studiare,
cammina e impegnati che ce la farai.
3° fata le ha donato le virtù: bilancia. Cerca il tuo equilibrio: la pazienza è la tua virtù,
non perderla mai e donala agli altri.
4° fata le ha donato la ricchezza: scorpione. Anche se sei in un periodo molto difficile
per te, non spruzzare veleno e prova ad essere disponibile con gli altri.
5° fata le ha donato la fantasia: ariete. Anche se è un periodo di alto e bassi, lanciati e
cerca di trovare delle soluzioni creative a tutti i problemi: vedrai che sfonderai!
6° fata le ha donato la gentilezza: toro. Anche se la gente ti tratta male, tira fuori la
tua forza e fatti valere con la gentilezza e le buone maniere.
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7° fata le ha donato la bontà: gemelli. Stai attenta alle persone doppie che si
approfittano della tua bontà, tienile a bada!
8° fata le ha donato il coraggio: leone. Se sei in una situazione dove non sai dire la
verità, tira fuori il tuo coraggio, che è sempre la strada migliore.
9° fata le ha donato la volontà: sagittario. Scocca la tua freccia: con la tua volontà
riuscirai a superare le avversità della vita.
10° fata le ha donato la saggezza: acquario. Usa la tua saggezza per dare un consiglio
a chi non sa cosa decidere e sta al di là di un vetro.
11° fata le ha donato la sincerità: pesci. Se una persona ti dice che non devi dire la
verità, acqua in bocca e stalle alla larga.
12° le ha donato la simpatia: capricorno. Non essere testona e sii simpatica con tutti,
scherzosa e allegra.
E se il principe non avesse baciato Rosaspina…
Rosaspina dormì per altri duecento anni, aspettando che un qualsiasi principe venisse
a svegliarla. Quando la fata malefica morì, Rosaspina fu finalmente libera dal
maleficio e con lei si svegliò tutto il regno.
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Allora Rosaspina, dopo essersi svegliata e stiracchiata, andò a fare un giro nel suo
villaggio. Ma appena arrivò, non vide le persone vestite nel suo modo, ma con vestiti
diverse e tutti in mano avevano un aggeggio elettronico che chiamavano “cellulare”:
era molto disorientata!
Un vecchio che passava da lì la riconobbe, per averla vista in un ritratto che aveva
trovato in un libro antico, e chiamò tutti per salutare la loro principessa che
finalmente, dopo tanto tempo, si era risvegliata. Nonostante Rosaspina avesse
dormito per trecento anni, rimaneva sempre molto bella, colta e allegra.
Quella stessa sera fecero una festa per il risveglio della principessa e del suo regno.
Un ragazzo, durante la festa, passò vicino a Rosaspina, la quale vedendolo se ne
innamorò all’istante. Così prese coraggio e andò a conoscerlo e subito entrarono in
simpatia. Parlarono tutta la sera e più parlavano, più si innamoravano l’uno dell’altro.
Un po’ di giorni dopo Rosaspina decise di sposarsi con il suo “principe “, invitò anche
la dodici fate, che le fecero un dono per il suo matrimonio, augurandole un futuro
molto felice e pieno di sorprese.
Una sera la principessa andò a fare un bagno caldo e, mentre si rilassava nella vasca,
un gambero spuntò fuori dall’acqua, era il gambero che era apparso anche nella
vasca di sua madre. Il gambero le disse che sarebbe rimasta incinta ed avrebbe avuto
due gemelli, un maschietto e una femminuccia. Rosaspina non credette a queste
parole ed esortò il gambero ad uscire dalla vasca.
Però, un anno dopo, Rosaspina diede alla luce due gemellini: un maschietto e una
femminuccia, che chiamò Zoe e Matias. La sera dopo andò a fare il bagno ai due
gemelli e nella vasca trovò di nuovo lo stesso gambero. Rosaspina si scuso per non
aver dato retta alle sue parole e lui accettò.
E così Rosaspina, il suo “principe“ e i due gemelli vissero , finalmente , felici e
contenti.
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Virginia Zanella
Intervista al Principe i cui baci risvegliano dal sonno profondo
Bentornati! La nostra inviata Betty Sorriso ha intervistato in esclusiva per il nostro
giornale il Principe, che pochi giorni fa ha risvegliato Rosaspina. Ecco il suo articolo:
Il principe Filippo mi accoglie con entusiasmo nella sala principale. Riesco a percepire
la sua stanchezza dalle occhiaie che ha sotto gli occhi, ma che lui cerca di nascondere
con un sorriso smagliante.
- Buongiorno Betty! Cominciamo? -
- Sì. Al villaggio si parla di matrimonio, è vero? –
- Ebbene sì, è tutto vero. I preparativi sono iniziati e tutto il castello è in gran
fermento- Mi dice con uno sbadiglio.
- Come mai tanta stanchezza? –
- Sai, Rosaspina dopo aver dormito cento anni non ha per niente sonno e per far
passare il tempo la notte canta o ricama, ma questo non fa chiudere occhio a
nessuno da giorni! –
- Hai pensato di invitare le dodici fate alle nozze? –
- All’inizio pensavo di sì, però mi sono ricordato di avere solo undici servizi da tavolo
in oro e penso che allora sia meglio lasciar stare cosicché non finisca come l’altra
volta. Capisci cosa intendo? –
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- Certo. Ma non potresti ordinarne un altro? –
- Lo farei, se non fosse che il fabbro che li ha realizzati sia da sei anni in viaggio! Li
aveva ordinati mia madre per le sue nozze. –
- Capisco. Cambiando discorso: Rosaspina come si trova qui? –
- Bene, bene. Solo che ha paura di pungersi il dito con qualunque cosa! Sai, abbiamo
molti roseti a palazzo e in questo periodo mia sorella sta imparando a filare ovvero ad
usare il fuso. –
- Davvero? Potresti regalarle dei guanti…scherzo! – dico ironica.
- Sai che invece è una bella idea! Grazie Betty! –
- Un’ultima domanda: si è abituata ai modi di adesso, cioè di cento anni dopo? –
- Credo di sì, però è sveglia da soli pochi giorni e allora è ancora un po’ confusa! Ha
ancora dei modi e un abbigliamento antichi, ma cerca di adeguarsi. Scusa Betty ma
devo proprio andare ora: devo provare il mio vestito per la cerimonia-.
- Allora grazie per l’ascolto e per il tempo che mi hai dedicato –.
- Di nulla. Ciao, da noi sei sempre la benvenuta! E scusa se scappo via! – Mi saluta con
gentilezza e scompare dietro la porta.
Per oggi è tutto, ma ci rivedremo presto con nuove notizie. La vostra Betty Sorriso
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Ringraziamenti per il matrimonio con il Principe
Rosaspina ringrazia vivamente tutte le persone che hanno partecipato alle sue nozze
con il Principe e, non solo per i doni ricevuti, ma per i sacrifici fatti per partecipare.
In particolare le dodici fate, che si sono presentate nonostante i diversi imprevisti
incontrati.
Ringrazia il Padre e la Madre per tutto quello che hanno organizzato per rendere
indimenticabili le sue nozze e per averle regalato il giorno più emozionante della sua
vita.
Ringrazia i conti per la loro presenza nonostante la distanza dal palazzo e lo zio Re
Fuso che è tornato a far visita alla sorella, la regina, dopo anni di distanza da casa.
Ringrazia vivamente tutta la servitù per aver sistemato tutte le sale e i cuochi per i
deliziosi piatti cucinati.
Inoltre ringrazia il suocero e la suocera per aver aiutato lei e i genitori nei preparativi.
Ringrazia il messaggero per aver attraversato tutti i regni per far ricevere agli ospiti gli
inviti e i cugini per essere riusciti a tornare in tempo da un viaggio in Oriente.
Ringrazia i duchi di Rovospinoso per averle prestato la carrozza nuziale appartenente
a quella famigli da generazioni.
Rende grazie al falegname per i tavoli e le sedie che sono stati messi nella sala, il
gioielliere per le fedi e i gioielli e l’orchestra per l’intrattenimento.
Ringrazia i nonni materni per la loro cara presenza e in particolare la nonna per averla
aiutata a scegliere le decorazioni, il Re Rovo e consorte per essere stati presenti e
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l’erede al trono del lontano regno di Spinarosa (caro amico d’infanzia di Rosaspina)
per essere venuto dopo anni di lontananza.
Ringrazia anche i nonni paterni per essere stati presenti nonostante i numerosi
impegni all’estero e il cugino Ludovico per l’inaspettata presenza.
Ringrazia il popolo per averle regalato la visione di uno spettacolo acrobatico e il
pasticcere per la torta a trenta strati preparata nei tempi previsti nonostante molto
ristretti.
Porge un caloroso grazie ai cari amici duchi Valfuso per aver rimediato a un disastro
durante la cerimonia (le fedi erano accidentalmente cadute e perse nel cortile del
palazzo e allora hanno prestato agli sposi le loro) e tutti gli altri cugini che li hanno
festeggiati con calore, affetto e gran gioia.
Rende grazie inoltre alla tredicesima fata che al battesimo non era potuta esserci per
vari motivi come epidemia di bolle rosa o febbre da polvere magica.
Ringrazia nuovamente i genitori per il grande aiuto datole nel tempo dei preparativi,
il supporto e l’entusiasmo.
Rende grazie alla zia Stefania, sorella del padre per aver affrontato un lungo viaggio
per poter essere presente.
Vuole porgere i suoi ringraziamenti ai visconti per la presenza e la disponibilità.
Ringrazia le sarte per l’abito, la prozia Gilda e la fata cattiva per non essersi
presentata.
Infine desidera ringraziare particolarmente il Principe, suo sposo, per aver esaudito il
suo desiderio di sposarsi con un uomo sincero e generoso che sappia renderla felice.
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Edoardo Zanin
Articolo di giornale su il risveglio di Rosaspina
Sensazionale, Rosaspina si è svegliata!
La ragazza punta dal fuso dopo anni si risveglia, grazie all’aiuto di un tenace principe.
Ieri, un giovane curioso si è addentrato nel castello dove giaceva Rosaspina, la
ragazza che da ben cento anni era vittima di un incantesimo.
Il ragazzo, venuto a conoscenza del fatto da un passante, ha pensato di poter essere
lui il bel principe che Rosaspina attendeva da molto tempo per metter fine al terribile
sortilegio.
E così è accaduto! Saputa la notizia si è addentrato nella fitta boscaglia che avvolgeva
le mura del palazzo per raggiungere la sfortunata fanciulla.
Dopo aver aggirato diversi ostacoli, è riuscito finalmente a raggiungere la stanza
diceva giaceva addormentata la ragazza.
È nota a tutti la notevole bellezza della giovane, che non ha lasciato indifferente
l’impavido principe. Senza esitare un attimo l’ha baciata e dopo pochi istanti la bella
addormentata si è risvegliata.
Ma il giallo non è concluso: le indagini continuano perché tutti a palazzo vogliono
capire cosa sia successo quel giorno e perché Rosaspina sia caduta vittima di
quell’incantesimo.
Intanto al castello è stata organizzata un grande evento per festeggiare il risveglio di
Rosaspina e tutti gli abitanti del regno sono stati invitati.
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E se Rosaspina non si fosse punta con il fuso...?
Una volta, tanto tempo fa, un re e una regina ebbero una figlia, che chiamarono
Rosaspina. Organizzarono una festa in suo onore a cui invitarono tutte le fate del
regno.
Giunto il giorno atteso, le fate si presentarono e portarono tutte quante con sé un
dono da regalare alla principessa, come la bellezza, l’intelligenza e la furbizia.
Passarono gli anni e la ragazza cresceva con padre e madre a fianco.
Il giorno del suo sedicesimo compleanno conobbe un giovane molto carino e
simpatico. Dopo alcuni mesi decise di sposarlo, nonostante la giovane età.
I genitori approvarono la scelta della figlia, sostenendola. Il matrimonio era alle porte;
la principessa continuava a pensare se fosse giusto o no sposare questo ragazzo.
Rosaspina era molto indecisa, così pensò di scappare e prendersi un momento di
pausa.
Ad un certo punto però apparì un uomo di cui non si vedeva il vlto che la portò via in
un sacco.
La principessa, dopo poche ore, si risvegliò traumatizzata nella stanza di un castello e,
scorta dalla finestra l’altezza a cui si trovava, capì di trovarsi all’ultimo piano del
palazzo.
Aspettò lì ore ed ore impaziente che qualcuno la venisse a liberare.
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Intanto in città non si parlava d’altro: Rosaspina è scomparsa!
Il giovane sposo decise di andare lui di persona a cercare la principessa.
Dopo continui mesi di ricerche, un bel giorno giunse nel giardino del castello dove la
principessa era imprigionata. Il ragazzo girovagò intorno al palazzo, fino a quando
non sentì delle urla stridule provenire dall’alto del castello e finalmente vide la sua
promessa sposa che se ne stava lassù. Entrò nell’edificio e dopo molti scalini percorsi,
giunse alla porta della stanza dove si trovava la ragazza. La prese con sé e la portò in
città dai suoi genitori. La principessa capì dopo questa avventura che l’uomo giusto
per lei era il giovane ragazzo di cui si era innamorata fin da subito. Decise di sposarlo.
Organizzò nuovamente le nozze dopodiché si sposò...e vissero per sempre felici e
contenti.