Questo è un piccolo estratto della guida “Roma nel Piatto - ed. 2012”. Oltre alle pagine iniziali, abbiamo inserito un esempio di pagina per ogni sezione presente all’interno: - Ristoranti - Pizzerie - Aperitivi e brunch - Indici Potete sfogliare le pagine utilizzando gli appositi cursori. Ovviamente la qualità a video delle pagi- ne è notevolmente inferiore a quella della guida cartacea. Roma nel piatt o
È la nona edizione della guida dei ristoranti che interessa tutto il territorio regionale. La sua caratteristica principale è data dallo stile di recensione, volutamente ironico ed informale, per far percepire al lettore ogni minima sfumatura dell'esperienza vissuta. I ristoranti (373 in questa edizione) sono stati tutti recensiti in forma rigorosamente anonima e, per essere liberi da conflitti di interesse, si è deciso di non vendere loro pubblicità. Completano la guida una sezione dedicata alle pizzerie (57) e una ai luoghi per consumare i riti dell'aperitivo e del brunch (61 indirizzi). In tutto sono 118 i nuovi locali rispetto alla passata edizione. Anche quest’anno abbiamo inserito un codice QR in ogni scheda per permettere la ricezione di aggiornamenti via cellulare: è possibile pure lasciare dei commenti ed inserire foto nella corrispondente scheda nel sito www.romanelpiatto.it
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Transcript
Questo è un piccolo estratto della guida
“Roma nel Piatto - ed. 2012”.
Oltre alle pagine iniziali, abbiamo inserito
un esempio di pagina per ogni sezione
presente all’interno:
- Ristoranti
- Pizzerie
- Aperitivi e brunch
- Indici
Potete sfogliare le pagine utilizzando gli
appositi cursori.
Ovviamente la qualità a video delle pagi-
ne è notevolmente inferiore a quella della
guida cartacea.
Romanel piatto
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CuratoreSimone Cargiani
Coordinamento editorialeFernanda D'Arienzo
Team di ispettoriAndrea Angiolino, Simone Cargiani, Fernanda D'Arienzo, Elisa Del Frate, Angela Jacono,Stefano Orsini, Pier Giorgio Paglia, Clementina Pipola, Marco Silleni
Progetto graficoWhat Else? S.r.l.Corso Vittorio Emanuele II, 284 - 00186 RomaTel. 06.45554550 - Fax 06.45596030 - Email: [email protected]
PubblicitàLa Pecora Nera Editore s.n.c. di Cargiani Simone e C.Via Bradano, 26/A - 00199 ROMATel. e Fax: 06.86329583 - Email: [email protected]
Contatto per i giornalistiLivia Gelosi e Giorgia NigriTel. 339.2396474 - 338.6052011Email: [email protected]
StampaSOGRAF S.r.l. - Roma
DistribuzionePer l'elenco dei distributori di zona, contattare l'editore.
Tutti i diritti di copyright sono di esclusiva proprietà de "La Pecora Nera Editore s.n.c. diCargiani Simone e C.". È vietata la riproduzione e la traduzione, anche parziale, suqualsiasi supporto, cartaceo e non. Ogni violazione sarà perseguita a termini di legge.
La guida è stata chiusa il 23 ottobre 2011. La redazione non si assume alcunaresponsabilità circa variazioni e/o inesattezze nei dati di sintesi (giorno di chiusura, sitointernet, ecc.).
www.romanelpiatto.it
Il linguaggio utilizzato è volutamente informale, diretto e schietto per far sì che il lettore possacogliere anche le più piccole sfumature dell'offerta complessiva (cucina, cantina, ambiente,cortesia, ecc.). Vogliamo precisare che tutti i giudizi espressi sono il frutto esclusivo di unavalutazione soggettiva e, pertanto, non hanno la pretesa di avere una validità assoluta.
Con il patrocinio di:Assessorato alle Attività Produttive
al Lavoro e al Litorale
sommario
introduzione - 4
prefazioni - 6
i migliori - 8
i consigliati - 9
legenda - 12
ristoranti - 15
pizzerie - 389
aperitivi e brunch - 421
indici - 455
16 - centro storico67 - esquilino71 - san giovanni / appio79 - tuscolano86 - casilino / prenestino92 - san lorenzo / tiburtino103 - bologna / nomentano107 - salario / trieste / africano121 - prati fiscali / talenti /montesacro128 - veneto / pinciano134 - parioli145 - flaminio / cassia160 - prati174 - balduina / monte mario / trionfale178 - san pietro / gregorio VII186 - aurelio / boccea188 - trastevere199 - monteverde / gianicolense / portuense217 - aventino / testaccio / ostiense227 - garbatella / ardeatino / laurentino231 - marconi / eur / magliana234 - litorale romano262 - castelli283 - laghi292 - altre zone in provincia di roma306 - provincia di rieti320 - provincia di viterbo338 - provincia di frosinone357 - provincia di latina
456 - alfabetico ristoranti473 - alfabetico trattorie476 - alfabetico pizzerie480 - alfabetico aperitivi e brunch483 - per quartiere / area
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introduzioneParlare di ristorazione in questo periodo sembra quasi oltraggioso viste le difficoltà che unnumero crescente di famiglie sta vivendo. L’uscita per mangiare fuori viene infatti semprepiù percepita come un’abitudine a cui poter rinunciare, stretti come si è nel dover farquadrare un bilancio messo a dura prova dalla recessione, per chiamare le cose con ilproprio nome. Nonostante questo ha quasi dell’incredibile constatare come siano tanteancora le persone che scelgono come momento di convivialità la cena al ristorante, comese ormai fosse diventata una conquista irrinunciabile alla stregua dei telefonini di ultimagenerazione. Ad un occhio attento, però, non sfuggono delle tendenze che danno indicazionisulle possibilità di spesa degli individui, come ad esempio il successo della quasi semprepiù economica ristorazione etnica a cui abbiamo dedicato un’apposita guida (“Roma – Ilmondo nel piatto”), delle pizzerie, interessate da un boom (si veda introduzione a pag 390),e dei luoghi dove celebrare il rito dell’aperitivo, sovente fruito in sostituzione della cena verae propria (si veda introduzione a pag 422).
In questo scenario, riteniamo sia quanto mai opportuna una pubblicazione realizzata con lafilosofia che è nostra da sempre: evitare qualsiasi conflitto di interesse con le categorievalutate in modo critico e poter quindi scrivere senza condizionamenti nell’interesse unicodel lettore. Declinata sul campo significa nessun rapporto commerciale con i ristoratori –non accettiamo loro pubblicità e non organizziamo insieme serate ed eventi – e visiterealizzate in perfetto anonimato, per poter vivere la stessa esperienza di un avventorequalsiasi. Sono nove anni che facciamo così e il vostro apprezzamento sempre crescenteci spinge a continuare su questa strada. Ci fa immensamente piacere, inoltre, constatarecome istituzioni quali il Ministero delle Politiche Agricole, la Provincia e il Comune di Roma,abbiano deciso di sostenere il nostro progetto, a testimonianza del fatto che una correttapromozione del territorio e dei sani costumi alimentari passi anche attraverso unapubblicazione pensata e realizzata per dire al lettore le cose come realmente stanno evalorizzare così gli indirizzi più meritevoli.
Questo, però, oltre al luogo delle considerazioni generali, è anche quello dove fare unbilancio di un anno di prove sul campo in lungo e in largo per la regione, a volte in piccolie isolati paesini dove il tempo sembra essersi fermato. In questi posti spesso abbiamoavuto le sorprese più gradite, trovando un’accoglienza familiare e una cucina che trasudavastagionalità e tradizione, a prezzi che per chi è abituato a muoversi solamente nell’ambitodella ristorazione capitolina, strappano un sorriso. È forse questo l’aspetto più evidente adifferenziare la ristorazione romana da quella del resto della regione, ampiamentegiustificato dalla grande distanza nella struttura dei costi, in primis quelli di affitto dei locali.Anche nella Capitale, però, ci sono diversi ristoranti meritevoli che propongono un’offertadal buon rapporto qualità prezzo ed abbiamo cercato di scovarli, sperando di esserciriusciti. Nonostante la crisi economica, il gruppo dei ristoranti gourmand si è dimostrato
particolarmente frizzante, con nuove aperture, cambi alla guida e gradite conferme. Primafra tutte quella di Heinz Beck, per il quale sono stati usati tutti gli aggettivi possibili,saldamente in testa nella nostra classifica alla guida de La Pergola del Rome Cavalieri, dovepropone una cucina tecnicamente perfetta e comunque in grado di emozionare. Ulteriorepiccolo passo avanti, e qui passiamo alla provincia di Frosinone, per Salvatore Tassa checon il suo Colline Ciociare di Acuto è ora secondo in solitudine sul nostro podio. Il terzogradino, invece, se lo dividono confermando il voto della scorsa edizione, Il Pagliaccio diAnthony Genovese, La Trota di Rivodutri (RI) dei fratelli Serva e La Parolina di Iside eRomano nella sperduta frazione di Trevinano (VT) al confine con Umbria e Toscana. Migliorenew entry dell’anno Roy Caceres che con il suo Metamorfosi si è meritato subito un 8½,superando quell’Alessandro Pipero per cui aveva lavorato ad Albano Laziale, anche luisceso a Roma all’Hotel Rex dove si è insediato da pochi giorni.
Quella descritta è la punta di diamante della ristorazione laziale, spesso a dire il veroinaccessibile alle normali tasche. In questa guida, però, troverete una serie di indirizzi – lamaggioranza – decisamente più abbordabili e comunque meritevoli, a partire dalletantissime trattorie che affollano il panorama cittadino che fanno dell’informalitàdell’accoglienza e della stagionalità dei prodotti i loro vessilli. Anche per questo, nellepagine seguenti, dopo la lista dei migliori, troverete quella dei consigliati, luoghi che per unparticolare tipo di offerta consiglieremmo per l’appunto ad occhi chiusi ad un amico. Ilconsiglio, però, è quello di sempre: non fermatevi a graduatorie e voti, perché per la loronatura sintetica non rendono pieno merito al nostro lavoro di indagine e a quello deiristoratori. È leggendo tutta la scheda, infatti, che potrete percepire tutti i dettagli che,seppur minimi, messi insieme fanno la differenza nell’esperienza che si andrà a vivere.
Ultimo cenno dedicato a quei quadrati bianchi e neri che troverete in calce ad ogni scheda,che molti di voi avranno già imparato a conoscere. Sono i codici QR, in pratica dei codicibidimensionali in cui immagazzinare una serie di caratteri. Nel nostro caso vi abbiamoinglobato il link alla scheda di ogni esercizio nel nostro sito internet, in modo che possiatecommentarli con un semplice click, oltre a verificare variazioni nell’offerta e caricare foto.Un modo, in definitiva, per rendere aggiornabile una guida cartacea che, per ovvii vincoli,non lo è.
Mi congedo chiedendovi, come da nove anni a questa parte, di farci avere i vostricommenti, suggerimenti e critiche, nella speranza di continuare a migliorare questa guidache ormai in tanti avete dimostrato di apprezzare. Buon appetito!
Simone Cargiani
76
prefazione / 1 prefazione / 2Ricerca della qualità, esaltazione delle tipicità del nostro territorio, locali dove si può trovaredel buon bere e mangiare a prezzi accessibili. Questi gli ingredienti di "Roma nel Piatto",una guida autorevole per partire alla scoperta del mondo della ristorazione di Roma eprovincia.
La nostra amministrazione, sostenendo questa pubblicazione, ne riconosce non solol’utilità, ma il rigore, testimoniato dall'attenzione e dalla serietà con la quale sono statiselezionati i migliori ristoranti. Una bussola preziosa per orientarsi fra le proposte di unsettore ricco di offerte e in continua evoluzione.
Un settore, quello enogastronomico, che per fatturato, occupati, produzione di reddito,occupa una posizione centrale nella nostra economia. Senza dimenticare il ruolofondamentale svolto dalla cucina romana nella promozione e valorizzazione del territorio.Un settore dove, sempre di più, la qualità, l'eccellenza, la maestria degli operatori, fa ladifferenza. E proprio per questo è importante avere uno strumento affidabile, una bussola,in grado di aiutarci a trovare talenti e sapori nascosti.
La cultura, l’arte, la storia e, senza dubbio, anche il gusto, sono risorse fondamentali per ilnostro territorio ed è, in questo senso, motivo di particolare soddisfazione sapere che circal'80% dei ristoranti selezionati dalla guida si trovano non solo dentro Roma, ma in tantiluoghi della nostra Provincia: autentici “Angoli di sapori” nascosti nel cuore di borghi epaesi che, per bellezza, genuinità e accoglienza, non hanno spesso nulla da invidiare adaltre regioni ben più blasonate, dove si ritrovano i prodotti e i piatti più autentici e genuini.Una conferma della bontà delle scelte fatte in questi anni dalla Provincia a sostegno dellaristorazione e dell'enogastronomia di qualità.
Nicola ZingarettiPresidente della Provincia
di Roma
Potrei definire le pubblicazioni de La Pecora Nera con un semplice aggettivo:anticonformiste. Roma nel Piatto e Roma per il Goloso sono infatti prodotti editoriali cheattraggono per la loro particolarità, facendo dell’indipendenza della casa editrice la cifrastilistica che connota le sue pagine.
Il volto gourmet della città di Roma si tinge così di una sfumatura diversa, esce dal solitocliché e si fa lettura ironica e informale, capace di catturare ogni aspetto dell’esperienzavissuta nel recensire ristoranti, pizzerie, luoghi per l’aperitivo o il brunch, botteghe del gusto.
L’ampia ricchezza che Roma e il Lazio offrono in termini di ristorazione trova dunque inRoma nel Piatto e Roma per il Goloso una puntuale rappresentazione ed è per questo cheRoma Capitale ha voluto patrocinare e sostenere il progetto de La Pecora Nera,apprezzandone principalmente i due aspetti fondamentali: la trasparenza dell’informazionee la valorizzazione delle botteghe tipiche, anima del commercio capitolino.
L’assenza di pubblicità di ristoranti e la forma anonima della valutazione rendono Roma nelPiatto uno strumento di estrema utilità tanto per i romani quanto per i numerosissimi turistiche troveranno in essa recensioni trasparenti dall’inconsueto tratto irriverente. La guidarestituisce così, anno dopo anno, lo stato di salute di un comparto che vedel’Amministrazione capitolina impegnata nella tutela della tradizione culinaria romanad’eccellenza e della qualità del servizio.
Roma per il Goloso, in particolare, valorizza tutti quegli indirizzi che amiamo definirebotteghe tipiche o negozi di vicinato, che si caratterizzano per la particolare cura dedicataal rapporto con il cliente e che sono per questo depositari di una tradizione che gliamministratori locali hanno il dovere di tramandare, salvaguardando la forma più genuinadel commercio cittadino.
Quello che emerge, anche solo sfogliando le pagine dei prodotti targati La Pecora Nera, èl’immagine vincente della Capitale d’Italia, che ha nella ristorazione, e quindi negli esercentie nel servizio che offrono, un punto di forza indiscutibile. Sono sicuro che romani e turistitroveranno in Roma nel Piatto e Roma per il Goloso 2012 due validi compagni di viaggionella scoperta della città del gusto.
Bir & Fud 4 spicchi pag 394La Fucina 4 spicchi pag 403Sforno 4 spicchi pag 417Tonda 4 spicchi pag 419Antica Schiacciata Romana 3 spicchi pag 393Da Giggetto 3 spicchi pag 397La Pariolina 3 spicchi pag 407La Pratolina 3 spicchi pag 407Pinsa e buoi dei… (San Giovanni) 3 spicchi pag 412Pinsa e buoi dei… (San Lorenzo) 3 spicchi pag 412Pizza e Dolcezze 3 spicchi pag 413
APERITIVI
Il Bacocco 5 su 5 pag 436Panella 5 su 5 pag 445Remigio 5 su 5 pag 447Fuzzybar Bottiglieria 4 su 5 pag 433Il Sorì 4 su 5 pag 438L'Oasi della Birra 4 su 5 pag 440Trimani Il Wine Bar 4 su 5 pag 451
BRUNCH
Babington's 5 su 5 pag 426Bar del Fico 5 su 5 pag 426Doppiozeroo 5 su 5 pag 429Fabrica 5 su 5 pag 431Sweety Rome 5 su 5 pag 448Il Margutta Risto Arte 4 su 5 pag 437Open Colonna 4 su 5 pag 445Vivi Bistrot 4 su 5 pag 452
legendaIn questo paragrafo si vuol dare una spiegazione di come deve essere letta la guida e deisimboli che in essa compaiono. Vogliamo comunque sottolineare che limitare l'analisi diun ristorante alla mera consultazione del voto, del prezzo e del rapporto qualità prezzosarebbe a dir poco riduttivo; è infatti nel testo che il lettore può percepire quelle sfumatureche sono essenziali per avere un'idea fedele del locale che andrà a provare.
GIUDIZIOVaria in una scala da 0 a 10 ed è espresso in multipli di 0,25 (il + e il - valgono appunto 0,25).Il giudizio corrispondente ai vari valori può essere estrapolato dalla seguente scala.
VOTO GIUDIZIO CORRISPONDENTEFino a 4½ totalmente insufficiente
Da 5 - a 5½ insufficiente
Da 6 - a 6½ sufficiente, discreto
Da 7- a 7½ buono, molto buono
Da 8 - a 8½ ottimo, notevole
Sopra 8½ eccellente
La differenza fra un ristorante posizionato nella fascia alta di una forchetta di voto e unonella parte bassa della forchetta superiore, non è così netta come apparirebbe dai giudizi cor-rispondenti. Nel dare il voto, poi, non teniamo in considerazione il prezzo. I voti delle pizze-rie sono spiegati a pag 390, mentre quelli dei locali per l’aperitivo e il brunch a pag 422.
PREZZOIl prezzo riportato nella recensione è il costo, espresso in euro, di un pasto così composto:
coperto e servizio + primo + secondo + dolce + ½ acqua + caffè,
dove i prezzi delle portate sono intesi come prezzi medi di quelli riportati nel menù (esclu-dendo cibi particolari quali aragoste, tartufi bianchi, e via dicendo).
RAPPORTO QUALITÀ PREZZO
Tale indicatore viene elaborato dal nostro database tramite un algoritmo complesso cheha come input il voto e il prezzo del ristorante in esame e la media di questi parame-tri calcolata su tutti i ristoranti della guida. Per rendere immediata la lettura abbiamoraggruppato i ristoranti in 4 classi: basso, medio, alto ed eccellente.
Q/P
SIMBOLI
Per ogni ristorante abbiamo indicato il costo della bottiglia di vino più cara e di quellapiù economica riportate in carta. In presenza di vino sfuso della casa, il costo è statocalcolato per una bottiglia da 0,75 l
La presenza di questo simbolo nella scheda significa che il locale è CONSIGLIATO danoi. Questi indirizzi non sono necessariamente i migliori, ma quelli che consiglie-remmo ad un amico per una particolare occasione o per un dato tipo di cucina
Carte di credito:
AE American Express CS Carta Sì DI Diners Club
MA Maestro MC Mastercard VI Visa
In ogni scheda troverete un simbolo simile a questo. Si tratta di un codice abarre bidimensionale (QR code) in cui sono incamerate delle informazioni. Nelnostro caso, inquadrandolo con un qualsiasi lettore di codice a barre istalla-bile gratuitamente su tutti gli smartphone (molti lo hanno già in dotazione),si viene indirizzati alla corrispondente scheda di quel dato locale nel nostrosito internet. In questo modo è possibile essere aggiornati circa variazioni av-venute dopo la stampa di questa guida, oltre a lasciare commenti e caricarefoto. Per maggiori informazioni visitate www.pned.it/qrinfo (è sufficiente in-quadrare il codice a fianco per farlo).
ORDINAMENTO SCHEDELa prima sezione della guida, la più corposa, è dedicata ai ristoranti: sono riportati primaquelli di Roma città, suddivisi per quartiere e, all’interno, in ordine alfabetico, seguono quellidella provincia di Roma, ordinati per città e alfabeticamente, e infine quelli delle altre pro-vince che si susseguono con la stessa logica. La seconda parte della guida riguarda le piz-zerie della Capitale elencate in ordine di nome, mentre nella terza sono valutati i luoghi perl’aperitivo e per il brunch, sempre di Roma, anch’essi in ordine alfabetico. Chiudono la guidadei pratici indici. Per una visione veloce delle pagine a cui trovare le diverse tipologie di in-dirizzo, potete consultare pag 3.
ok
’11
Tavoli all’aperto Accorgimenti per disabili
Sale fumatori Voto edizione precedente
T I ristoranti che hanno questo simbolo sono delle trattorie
ristoranti
Questa tipica trattoria romana che si trova in un vecchio casolare all'inizio di Via Appia Antica,appare come un perfetto rifugio per i viandanti. Accoglie con il suo affascinante portico erettosulle antiche pietre, dal quale ci si inoltra verso la piccola sala spartana ed essenziale. Un'am-bientazione rustica con marmo nei pavimenti, poche foto retrò alle pareti bianche e tavoli sti-pati, infonde un senso di familiarità e accoglienza. Non troviamo però, la stessa espressione ditipicità in cucina: piatti classici non realizzati a puntino e un senso di pesantezza dato dai con-dimenti più che dall'abbondanza delle porzioni, ci induce a considerare il locale sotto la sogliadella sufficienza. Concorrono a supportare tale giudizio anche la carta dei vini - praticamenteassente, con la scelta ridotta al vino della casa e ad un'unica bottiglia di un produttore laziale -ed il servizio che, seppur notoriamente informale in questa categoria, ci è sembrato comunquetroppo poco curato.IN CUCINAIniziamo con un antipasto misto composto da speck, bruschette al pomodoro e paté d'olive nere,qualche pezzo di caciottina e salame cacciatorino: il tutto di livello decisamente standard e pocostuzzicante. Tra i primi proviamo un classico della cucina romana, i tonnarelli cacio e pepe, ri-sultati alla prova non convincenti perché asciutti e poco cremosi. Decisamente migliori, invece,i tonnarelli con zucchine, dove le verdure erano esaltate dal formaggio e ben mantecate allapasta all'uovo. Le noti dolenti arrivano con i secondi piatti: le polpette al limone erano asciuttee poco saporite; buona la carne sia nello spezzatino alla cacciatora che nel petto di vitella, en-trambi con patate, ma accomunati da un eccesso di condimento; completamente intrisa d'oliopure la mozzarella di bufala in carrozza. Chiudiamo con un piacevole tiramisù accompagnato daun limoncello offerto.CAFFÈSovraestratto e dall'aroma poco invitante.
PriscillaPrezzo medio
28€
77
5
San Giovanni / Appio
’11Q/Pmedio novità € 18/€ 10
ok
Conferma di voto per questo buon ristorante di pesce situato di fronte alla Basilica di SantaCroce in Gerusalemme. Nella sua cucina si perpetua la tradizione marinara classica con piattiben realizzati che non mortificano la fresca materia prima. Stile sobrio ed elegante per l'ambienteinterno, diviso in più sale caratterizzate da boiserie in legno e ampi tavoli ricoperti da candidetovaglie; l'illuminazione pacata ma efficace, infine, crea la giusta atmosfera sia per una serataromantica che per una cena d'affari. Con la bella stagione i coperti aumentano grazie allo spa-zio all'aperto allestito sul marciapiede antistante. Il servizio è cordiale e attento, anche se a volterimane la sensazione di essere "pilotati" nella scelta di alcuni piatti. Sempre ben strutturata lacarta dei vini che comprende anche la presenza di qualche etichetta straniera, il tutto a dei ri-carichi onesti.IN CUCINADopo un gradevole benvenuto da parte della cucina a base di alici e pomodoro, iniziamo la no-stra cena con una fritto di moscardini davvero ben fatto, dalla frittura asciutta e croccante. Trai primi piatti assaggiamo un classico della cucina marinara nazionale, lo spaghetto alle vongole,con la pasta al dente e i frutti di mare saporiti, e delle gustose linguine con zucca, gamberi escampi. Proseguiamo, tra i secondi piatti, con un sontuoso astice alla catalana, con le carni delcrostaceo sode e gustose; più semplice ma altrettanto riuscita la pezzogna in guazzetto, con ilsughetto che chiamava la scarpetta. Tra i dessert optiamo per una tagliata di frutta fresca di sta-gione accompagnata da un sorbetto rinfrescante alla pesca.CAFFÈPerfetta estrazione: una tazzina dalla crema elastica e persistente.
OttavioPrezzo medio
65€
76
7+
San Giovanni / Appio
’11Q/Pmedio 7+ € 490/€ 14
T
N.B.: Il ristorante cambierà gestione a fine 2011, pertanto la scheda è valida fino a quella data.
Lieve arretramento per questo ristorante - albergo che rimane una meta valida per coloro che sitrovano a visitare lo splendido borgo di Tuscania, ma che ora, a nostro avviso, non vale più un viag-gio da Roma ad esso dedicato. Abbiamo maturato questa convinzione in seguito ad una serie dipiccole imprecisioni che alla fine, però, incidono sulla qualità dell'esperienza complessiva. L'am-biente è accogliente, con i galli a farla da padrone (ce ne sono 170 dislocati fra tavoli, pareti e mo-bili) per un mood piacevolmente rustico - elegante, anche se sembra giunto il momento di dareuna rinfrescata generale. Il servizio è molto cortese e di una certa pretenziosità, non sempre sup-portata, ahinoi, da altrettanta sostanza, come testimoniato dalla proposta del vino al bicchieresenza assaggio. Ad esso è dedicata la prima pagina di una lista divisa per macroregioni (Nord,Centro e Sud Italia), con alcune ottime bottiglie ma con pochissime etichette di attacco. La cu-cina, infine, rimane di un livello sicuramente buono, anche se in un menù di per sé non vasto, col-pisce l'assenza perché terminata, di una delle due opzioni terragne fra i secondi.IN CUCINANon c'è più l'appetizer a far compagnia alle bollicine gentilmente offerte, così la nostra espe-rienza è cominciata con un buon flan di parmigiano su vellutata di carciofi, servito in un piatto"ornato" con un'inoportuna polvere di spezie (si ripeterà anche in seguito). A seguire sempre ot-time le mezzelune ripiene di ricotta ed erbe aromatiche su pesto di zucchine e ricotta salata,mentre i ravioli di agnello con fonduta di taleggio erano molto saporiti ma dalla farcia legger-mente secca. Passando ai secondi, ineccepibile la guancia di manzo brasata accompagnata dauna spuma di patate a cui avremmo preferito il classico purè; divagando sul mare, cotto alla per-fezione il tonno rosso adagiato su una caponata di verdure. Chiusura anonima con la frolla tie-pida (in realtà fredda) con crema all'amaretto e frutta fresca.CAFFÈMigliorato: ora ha un buon aroma, mentre la crema è rimasta un po' sottile.
Al GalloPrezzo medio
48€
331
7+
’11Q/Pmedio 7½ € 320/€ 14
ok
Ennesima conferma per questo grazioso indirizzo gourmand incastonato fra Lazio, Umbria e To-scana. La fatica per raggiungerlo - venendo da Roma, conviene prendere l'A1 e uscire a Fabroe mettere in conto anche un tratto di sterrato - sarà ripagata da un'esperienza indimenticabile.Il primo impatto con l'ambiente subito ben dispone, con la piccola casetta circondata da un cu-rato giardino fruibile d'estate. I pochi tavoli dislocati in una saletta elegantemente arredata, sonoserviti da un personale preparato e non "ingessato". Segnaliamo che è stato posto rimedio aduna critica mossa nella passata edizione: il "gradite un aperitivo?" impatta, infatti, ancora nelconto, ma ora se ne conosce prima il prezzo riportato in apertura di menù. Questo contiene ben7 proposte degustazione dai 50 ai 150 euro. Ben pensata pure la lista dei vini, con bottiglie dipregio e puntate Oltralpe; elevati però i ricarichi e colpevolmente assente l'offerta alla mescita.IN CUCINAImpossibile dar conto di tutte le preparazioni provate, frutto di una cucina dalla grande tecnicamai fine a se stessa. Menzione d'apertura per il variegato cestino del pane (circa 10 tipi) e peri due ottimi appetizer: il fiore di zucca ripieno di caprino e "come una bruschetta", una cialda dipane tostato con emulsione all’olio di oliva e una zuppetta di pomodoro fresco. Fra gli antipasti,davvero eccellente la tartare di manzo con gelato di panzanella e molto buone pure le noci dicappesante caramellate con purea di piselli e acqua di mare. Mantecato alla perfezione il risocarnaroli al limone, pomodori verdi e mazzancolle, che abbiamo affiancato con degli sfiziosi fa-gottelli ripieni di faraona con fave e sbrisolona di pecorino. Da standing ovation lo spiedo d'ana-tra e foie gras laccato al miele e pepe di Sechuan, ed impeccabile pure il trancio di pescato conpappa al pomodoro profumata allo zafferano e molluschi. In chiusura, meglio il cheesecake sof-fice allo yogurt rispetto alla torta cremosa alle mele (troppo compatta e con un fastidioso stratodi caramello).CAFFÈOttimo aroma ma gusto diluito (sottoestratto). Ad accompagnarlo una fornita piccola pasticce-ria (ottimi i cioccolatini al foie gras).
La ParolinaPrezzo medio
65€
330
9
’11Q/Palto 9- € 6.500/€ 25
PROVINCIA DI VITERBO / Tuscania (24 km da VT, 125 km da RM)PROVINCIA DI VITERBO / Trevinano (70 km da VT, 158 km da RM)
A Ventotene, dove nell’ultimo anno sono emerse nuove professionalità in almeno due cucineprima poco note, rimane comunque una valida meta il ristorante a gestione familiare Il Giardino.È l'indirizzo più affidabile per scoprire le materie prime locali, dal pesce fresco alle lenticchie ven-totenesi, dai limoni alle cipolle rosa, cucinati nel rispetto della tradizione ma con ricette che nondifettano di creatività. Ai fornelli la madre, in sala il papà e i due figli, Anna e Luca: tutti bravis-simi. Anche se, va detto, è stata Anna, che ha studiato pasticceria a Roma, a dare un tocconuovo al locale: stendendo le vele sul giardino, migliorando la mise en place, ma soprattutto cu-rando i dettagli e, sua specialità, la carta dei dolci. I tavoli all’aperto sono sempre affollati daigourmet che sbarcano sull’isola ed è spesso necessario prenotare con largo anticipo; mentreguarda il mare la vecchia sala a grandi vetrate verso Punta Pascone. Sorprende la piccola maben fatta lista dei vini: ci sono poche (scelta condivisibile) bottiglie di lusso e alcune etichette diproduttori del Sud.IN CUCINAIniziamo con un millefoglie di alici, burrata e fiori di zucca fritti, ben fatto e dalle materie primeeccellenti, e con una delicata tartare di ricciola in cui l’aroma della scorza del limone profumasenza coprire il gusto del pesce crudo. Notevoli i paccheri allo scorfano (cottura al dente, sugoperfetto); buoni gli spaghettoni di Gragnano con vongole e asparagi selvatici e i mezzi pacchericon la rana pescatrice. Vale pure il risotto carnaroli con gamberetti, cipollina e zucchine. Tra i se-condi, saporito il coniglio alla ventotenese, rosolato e poi cotto con olio, aglio e sfumato convino bianco, un po’ di alloro, rosmarino e pochi pomodorini, e gustosa la ricciola profumata concrema di aglio, olio extravergine e limone; ottima anche la frittura della casa con julienne di li-mone buttata nell’olio per profumare. I dolci sono imperdibili: il semifreddo di pistacchio èun’esperienza che non si dimentica, mentre la piramide di caramello salato conquisterà i golosi.CAFFÈLeggermente sovraestratto.
Il Giardino Prezzo medio
50€
388
7
’11Q/Pmedio novità € 400/€ 12
PROVINCIA DI LATINA / Ventotene (100 km da LT, 192 km da RM)
pizzerie
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Pizzerie
Nome ormai affermato Acqua Farina e… è spesso affollatissima, cosa di cui risente l'ambiente,che nonostante le due sale ben arredate è sempre troppo rumoroso, ed il servizio, un po' ap-prossimativo. In carta, oltre ai vari tipi di pizza cotta nel forno a legna, anche alternative più ori-ginali: strufoloni e canotti, ossia pizze arrotolate su sé stesse o piegate in tre, che possonodiventare una scelta sfiziosa. Si trovano anche alcuni primi e secondi piatti semplici e tradizio-nali, e di venerdì diversi fuori menù a base di pesce (a discapito dei fritti, in quel giorno infattila scelta si limita ai supplì). Povera la carta dei vini, e tra le birre alla spina ci sono la Moretti, laHeineken e la Menabrea. Abbiamo provato una buona pizza margherita cotta alla perfezione edun canotto fiori di zucca e prosciutto, la cui pasta invece rimaneva quasi cruda. Soddisfacentel'insalata di calamari e carciofi fritti. Tra i dolci, abbiamo assaggiato uno strufolone alla Nutella,decisamente appagante.
Acqua Farina e…19€
Conferma di voto per questa pizzeria del centro di Roma. Ubicato in una zona ad alta densità tu-ristica (si trova alle spalle di Campo de' Fiori), questo locale propone una discreta pizza alla ro-mana cotta nel forno a legna, accanto ad alcuni capisaldi della cucina romana. L'ambiente èdecisamente rustico, con mattoncini a vista e tavoli di legno apparecchiati con tovaglie a qua-dretti rosse e bianche. Alle pareti le immancabili foto in bianco e nero di attori italiani famosi alleprese con coreografici piatti di pastasciutta; d'estate sono disponibili anche alcuni tavoli postilungo la strada. Il servizio è cortese ma non sempre preciso. Abbiamo iniziato con una semplicebruschetta al pomodoro con il pane ben tostato, per poi proseguire con la classica margheritae la norcina (con pomodoro, funghi, mozzarella e salsiccia), ricche di condimento. In chiusurauna crostata di visciole dalla frolla fragrante. Come birra alla spina la Peroni sia chiara che scura.
Ai Balestrari21€
introduzioneSe dovessimo indicare il fenomeno caratterizzante la ristorazione romana nel 2011, il primopensiero andrebbe al boom delle pizzerie. Mai come in questo anno, infatti, sono natiindirizzi di qualità che, seppur leggermente più costosi delle classiche pizzerie romane,rimangono un’alternativa decisamente a buon mercato ai ristoranti tradizionali.
A conferma di quanto scritto, una new entry si piazza subito sul gradino più alto del podioad affiancare i mostri sacri Bir & Fud, La Fucina e Sforno. Stiamo parlando di Tonda, neipressi di Piazza Sempione. Perde invece i quattro spicchi (si ferma a tre), l’altro nome notodelle pizzerie romane che fanno della lievitazione lenta la loro bandiera: La Gatta Mangiona.Nel corso di diverse visite, infatti, abbiamo avuto modo di constatare un livello altalenantedella proposta. Altra bella novità in una zona che non ti aspetti – Monte Cervialto – è Pizzae Dolcezze, avventura che vede fra i soci i proprietari de Le Ninfe, mentre dal GiudaBallerino è nata Lievito Madre, buon indirizzo con ancora delle cose da registrare.Completano il club dei 3 spicchi le quattro “pinserie” romane – Antica Schiacciata Romana,La Pratolina e i due Pinsa e buoi dei… – , gli indirizzi di indole romana Da Baffetto, DaGiggetto, Giacomelli e quelli dalla pizza alla moda napoletana, Da Marco, Il Carroccio, LaPariolina e Rossopomodoro.
Queste le indicazioni sugli indirizzi a nostro avviso migliori, ma è leggendo le schede chescoprirete la vera essenza dell’offerta: si va da quella spartana al ristorante vero e proprio,passando per una serie di locali che vantano una selezione di birre artigianali degna di nota.
Simone Cargiani
GIUDIZIO
PREZZOl prezzo riportato nella recensione è il costo, espresso in euro, di un pasto composto daantipasto, pizza, birra media e caffè, oltre alle voci fisse quali coperto e pane. I prezzi siintendono quelli medi delle diverse portate.
legenda
Insufficiente EccellenteBuonaDiscretaSufficiente
390
aperitivi& brunch
aperitivi brunchbrunch
423
Cambio di sede e look rinnovato per l'ex Wine Time che era ubicato a due passi da Castel San-t'Angelo. Molto bello e accogliente l'ambiente, diviso in due sale arredate in stile moderno conil giusto apporto di legno a donare calore all'insieme. Il buffet dell'aperitivo è abbastanza varie-gato, con diverse preparazioni di buon livello: sfizioso il couscous con verdure, gustosi i tocchettidi frittata, sfiziose le bruschettine farcite in vario modo (con pomodoro, con formaggio e broc-colo e con maionese, prosciutto e carciofini) e discreti i salumi (salame e mortadella) e il for-maggio. C'è un'apposita carta dei vini in bottiglia (oltre alla lista delle altre bevande), mentre ilvino alla mescita viene elencato a voce con il solo nome del vitigno.
0,75 - zerosettantacinquebuffet libero
Sembra aver perso smalto questo bar pasticceria, che con la ristrutturazione ha assunto unaveste piacevolmente elegante a richiamare il mood di un bistrot parigino. Ci riferiamo al buffet,più scarno rispetto al passato e soprattutto carico di fritti e poco altro. Abbiamo assaggiato dellecrocchette di fattura industriale per giunta fredde, lo stesso dicasi per le patatine fritte (meglioquelle tagliate a sfoglie), delle discrete polpette di melanzane, dei pezzetti di pizza rossa an-ch'essi freddi, delle tartine e dei rustici; unica preparazione degna di nota, delle buone polpettedi carne. In positivo segnaliamo la spontaneità nel portare il menù, da integrare con l'offertaalla mescita correttamente scritta su una lavagna.
Amelie8€min. , buffet incluso
introduzioneVero specchio di questi tempi difficili, il successo dei locali che propongono l’aperitivo abuffet sembra non conoscere flessione. I motivi sono facilmente intuibili – economicitàdell’offerta e informalità dell’atmosfera – come era ampiamente prevedibile l’esplosionedel numero di questi indirizzi.
Da quest’anno per semplificare la vita al lettore abbiamo deciso di introdurre un sistema divalutazione sintetico anche per questa sezione, fatto di 5 livelli di giudizio sotto spiegati,anche se dobbiamo dire che mai come in questo caso è stato difficile riassumere unpensiero in un indicatore, tanto variegata è la proposta. Si va infatti dai locali che fannodella quantità la loro bandiera trascurando colpevolmente l’aspetto vino (sono lamaggioranza), a quelli che invece sul nettare di Bacco incentrano la loro proposta. In cimaalla nostra graduatoria ci sono Il Bacocco, Panella e Remigio, ma non sono di certo gli unicimeritevoli.
Altro rito sulla cresta dell’onda è quello del brunch domenicale, in realtà raramenteconcepito in modo filologicamente corretto come la parola che nasce dalla contrazione dibreakfast e lunch potrebbe far presupporre. Abbiamo individuato 5 primi della classe:Babington’s, Bar del Fico, Doppiozeroo, Fabrica e Sweety Rome. A voi la prova se quantoscritto riflette la vostra personalissima classifica.
Simone Cargiani
GIUDIZIO
SIMBOLI
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Insufficiente EccellenteBuonoDiscretoSufficiente
BProvato per l'aperitivo Provato per il brunch
422
indici
13 GradiVia Cardinal la Fontaine, 28 - Viterbo0761/305596 pag 333