ROMA ROMA nel Piatto nel Piatto Questo è un piccolo estratto della guida “Roma nel Piatto - ed. 2009”. Oltre alle pagine iniziali, abbiamo inserito un esempio di pagina per ogni sezione presente all’interno: - Ristoranti - Etnici - Pizzerie - Aperitivi e brunch - Mappe del centro di Roma - Indici Potete sfogliare le pagine utilizzando gli appositi cursori. Ovviamente la qualità a video delle pagi- ne è notevolmente inferiore a quella della guida cartacea.
Questo e' un estratto della guida dei ristoranti Roma nel Piatto - ed. 2009
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ROMAROMAnel Piattonel Piatto
Questo è un piccolo estratto della guida
“Roma nel Piatto - ed. 2009”.
Oltre alle pagine iniziali, abbiamo inserito
un esempio di pagina per ogni sezione
presente all’interno:
- Ristoranti
- Etnici
- Pizzerie
- Aperitivi e brunch
- Mappe del centro di Roma
- Indici
Potete sfogliare le pagine utilizzando gli
appositi cursori.
Ovviamente la qualità a video delle pagi-
ne è notevolmente inferiore a quella della
guida cartacea.
Curatore: Simone Cargiani
Coordinamento editoriale: Fernanda D’Arienzo
Schede a cura di: Roberta Agretti, Andrea Angiolino, Simone Cargiani, Fernanda D’Arienzo,Elisabetta De Maio, Angela Jacono, Marco Loreti, Lino Macrì, Angelo Rinna
Progetto grafico e impaginazione: La Pecora Nera Editore s.n.c. di Cargiani Simone e C.
PubblicitàLa Pecora Nera Editore s.n.c. di Cargiani Simone e C.Via Bradano, 26/A - 00199 ROMATel. e Fax: 06.86329583Email: [email protected]
Contatto per i giornalistiAmarena Company s.r.l.Email: [email protected]
StampaC.S.C. Grafica S.r.l.
DistribuzionePer l’elenco dei distributori di zona, contattare l’editore.
ROMA NEL PIATTO - Pubblicazione semestrale - Registrazione Tribunale di Roma n° 262/2005 del18/09/2005. Direttore responsabile: Aldo Fedullo - Editore: La Pecora Nera Editore s.n.c. di CargianiSimone e C. - Via Bradano, 26/A - 00199 ROMA - Tel. e Fax: 06.86329583
Tutti i diritti di copyright sono di esclusiva proprietà de “La Pecora Nera Editore s.n.c. di CargianiSimone e C.”. E’ vietata la riproduzione e la traduzione, anche parziale, su qualsiasi supporto,cartaceo e non. Ogni violazione sarà perseguita a termini di legge.
La guida è stata chiusa il 20 settembre 2008. La redazione non si assume alcuna responsabilitàcirca variazioni e/o inesattezze nei dati di sintesi (giorno di chiusura, periodo di ferie, orario cuci-na, ecc.).
www.romanelpiatto.it
Il linguaggio utilizzato è volutamente informale, diretto e schietto per far sì che il lettore possacogliere anche le più piccole sfumature dell’offerta complessiva (cucina, cantina, ambiente, corte-sia, ecc.). Vogliamo precisare che tutti i giudizi espressi sono il frutto esclusivo di una valutazionesoggettiva e, pertanto, non hanno la pretesa di avere una validità assoluta.
Prefazione
Lo dico senza giri di parole: il 2008 è stato un anno deludente per laristorazione di Roma e provincia. Lo è stato sicuramente per i ristora-tori, che stanno toccando con mano gli effetti di una contrazione dei
consumi ormai più che preoccupante; ma lo è stato anche per i clienti, pervia di un’offerta che ha mostrato rari spunti di interesse (per fortuna nonsono mancati e ve li abbiamo segnalati), incapace di rinnovarsi e schiava,nelle nuove aperture, della formula “design-cucina rivisitata”.
In questo contesto ritengo che il miglior servizio che potevamo rendere allettore era quello di fare una guida realmente critica sulla ristorazione roma-na, esprimendo chiaramente dei giudizi, lodando i ristoratori meritevoli e,quando necessario, criticando quelli meno bravi. Per fare questo ci siamomessi come al solito nei panni del cliente qualsiasi (le nostre visite sonoeffettuate sempre in anonimato) per poter ricevere un trattamento non difavore: abbiamo così potuto verificare quale è il livello dell’offerta in condi-zioni normali e darvene pieno conto nelle schede.
Venendo alle cifre della guida, quest’anno abbiamo ulteriormente aumen-tato il numero dei locali recensiti passando dai 416 dell’edizione 2008 ai482 attuali, con ben 149 novità, mentre è rimasta invariata la suddivisionedella guida in quattro sezioni: ristoranti (302), etnici (48), pizzerie (60) elocali per aperitivi e brunch (72). La novità più importante riguarda la deter-minazione del prezzo medio. Fino ad ora avevamo calcolato, nel costo diun pasto, anche una mezza bottiglia di vino di livello base; da quest’annoabbiamo preferito dare un’indicazione ulteriore al lettore, evidenziando aparte il costo della bottiglia più economica e quello della più cara. In questomodo sia i “bevitori” che gli astemi potranno sapere con precisione quantoandranno a spendere (per maggiori dettagli sul metodo di calcolo, consul-tate la legenda).
Entrando nel merito di un anno di mangiate, come accennato in apertura,non possiamo dire di essere rimasti molto soddisfatti. Abbiamo trovato unlivello medio piuttosto mediocre, soprattutto se comparato ai prezzi richie-sti. Questo fatto è particolarmente evidente nella Capitale, mentre facendoqualche chilometro (ad esempio ai Castelli) la situazione migliora decisa-mente e non è difficile imbattersi in ristoranti dall’ottimo rapportoqualità/prezzo (opportunamente segnalati). A colpirci in negativo, ritornan-do a Roma città, è stato un quartiere storico, San Lorenzo. Nel corso del-l’anno, infatti, tre dei migliori indirizzi per gourmet hanno chiuso: Uno eBino, Vinarium e Arancia Blu (quest’ultimo trasferitosi sulla Prenestina).Sorte ignota, invece, per L’Altro Mastai di Fabio Baldassarre, nella passata
Con il Patrocinio dell’Assessorato alle Politiche del Commercio edell’Artigianato del Comune di Roma
9
La Pergola del Cavalieri HiltonRoma...............................................................................pag. 98
Al PresidenteRoma..............................................................................pag. 12BabyRoma..............................................................................pag. 80GlassRoma..............................................................................pag. 110L’ArcangeloRoma..............................................................................pag. 94VestaTivoli...............................................................................pag. 160
9½
8½
8+
8
8-
edizione terzo miglior ristorante della nostra guida: la vecchia sede è chiu-sa e ancora non si conosce la data di apertura della nuova location (in Viadelle Terme di Traiano). In positivo segnaliamo due new entry che ci hannoparticolarmente ben impressionato, Pipero e Vineria 3 Bicchieri. Il primo èun indirizzo di Albano Laziale avviato da Alessandro Pipero, ex sommelierdi Antonello Colonna, e subito balzato sul podio grazie ad una cucina ricer-cata e ricca di sapori. L’altro è invece un ottimo ristorante di pesce apertoda circa un anno e mezzo sul litorale di Ostia: se continueranno su questilivelli, di strada ne faranno…
Guardando la graduatoria dall’alto, il primo nome che si incontra è una con-ferma: Heinz Beck con La Pergola del Cavalieri Rome a Monte Mario.Anche quest’anno la sua cucina ci ha entusiasmato soprattutto per la “puli-zia” dei piatti: accostamenti perfetti, tecnica magistrale e materie primeeccellenti, per un risultato che a Roma non ha eguali. Immutata pure laseconda posizione, con la conferma di Antonello Colonna che a Labicoriesce ancora ad emozionare nonostante le “distrazioni” dovute alla gestio-ne dello spazio Open Colonna al Palazzo delle Esposizioni di Roma (peral-tro con esiti alquanto discutibili…). Sul terzo gradino del podio, oltre al sud-detto Pipero, troviamo Adriano Baldassarre con il suo Tordo Matto diZagarolo e Anthony Genovese con Il Pagliaccio (lieve arretramento di votoper lui rispetto alla scorsa edizione).
Questo per quanto riguarda i ristoranti top. Ovviamente nella guida trovere-te anche, e soprattutto, moltissimi locali decisamente più abbordabili, macontraddistinti da un buon livello di offerta. Per poter cogliere le più piccolesfumature dei diversi indirizzi, vi rinnovo l’invito a non soffermarvi solamen-te al voto e al prezzo: è leggendo l’intera scheda, infatti, che potrete farviun’idea più precisa di quella che sarà l’esperienza che andrete a vivere.
Da ultimo, vi invito a visitare il nostro sito internet www.romanelpiatto.it.Potrete iscrivervi alla newsletter per essere aggiornati periodicamente sullavita enogastronomica di Roma e provincia, lasciare il vostro commento sututti i locali inseriti in guida e consultare quello degli altri; è sempre nel sito,inoltre, che vi aggiorneremo circa chiusure, cambi di gestione e variazionisensibili nel livello della proposta. Lì troverete pure tutti i riferimenti per rivol-gerci domande, suggerimenti e, perché no, critiche: approfittatene!
Vi lascio alla lettura della guida, augurandovi, come da sei anni a questaparte, buon appetito!
In questo paragrafo si vuol dare una spiegazione di come deve essere lettala guida e dei simboli che in essa compaiono. Vogliamo comunque sottoli-neare che limitare l'analisi di un ristorante alla mera consultazione del voto,del prezzo e della convenienza sarebbe a dir poco riduttivo; è infatti nel testoche il lettore può percepire quelle sfumature che sono essenziali per avereun'idea fedele del locale che andrà a provare.GIUDIZIOTale parametro varia in una scala da 0 a 10 ed è espresso in multipli di 0,25(il + e il - valgono appunto 0,25). Il giudizio corrispondente ai vari valori, puòessere estrapolato dalla seguente scala.
Voto Giudizio corrispondenteFino a 4½ totalmente insufficienteDa 5- a 5½ insufficienteDa 6- a 6½ sufficiente, discretoDa 7- a 7½ buono, molto buonoDa 8- a 8½ ottimo, notevoleSopra 8½ eccellente
E' evidente che la differenza fra un ristorante posizionato nella fascia alta diuna forchetta di prezzo e uno nella parte bassa della forchetta superiore, nonè così netta come apparirebbe dai giudizi corrispondenti. Vogliamo sottolinea-re che nel dare il voto, non teniamo in minima considerazione il prezzo delristorante recensito.PREZZOIl prezzo riportato nella recensione, è il costo, espresso in euro, di un pastocosì composto:
coperto e servizio + primo + secondo + dolce + ½ acqua + caffè,
dove i prezzi delle portate sono intesi come prezzi medi di quelli riportati nelmenù (escludendo cibi particolari quali aragoste, tartufi bianchi, e via dicendo).
N.B.: nel caso di ristoranti etnici, si considera il prezzo medio degli antipastie quello dei "piatti principali (unici)", al posto di quello del primo e quello delsecondo. Per i ristoranti di alto livello, abbiamo preferito indicare, vista la par-
Giudizio PaginaGreen T. 7½ 173Charly's Saucière 7+ 169Duke’s 7+ 172Hamasei 7+ 173Miyabi 7+ 180Itaca - La Grecia in cucina 7 176Hang Zhou 7- 174Thien Kim 7- 186
Etnici
Giudizio PaginaBir & Fud 5/5 193Sforno 5/5 209Antica Schiacciata Romana 4/5 193Da Giggetto 4/5 195La Gatta Mangiona 4/5 199La Pratolina 4/5 201Pinsa e buoi dei... 4/5 205
Pizzerie
Benji Urban Café pag 215 Doppiozeroo pag 217Fafiuché pag 218Il Pentagrappolo pag 221La Mescita pag 222L'Oasi della Birra pag 223Papyrus café pag 225Rerè pag 227Riccioli Cafè pag 227Trimani Il Wine Bar pag 229Uve e Forme pag 229
Aperitivi Brunch
Bar-à-Book pag 214 Bibli Caffè pag 215Caffè delle Arti pag 215Fabrica pag 218Le Pain à Table pag 222
Indice per quartiereticolarità e ricercatezza dell'offerta, il prezzo medio di un pasto completo.
Per ogni ristorante (tradizionale ed etnico) abbiamo indica-to il costo della bottiglia di vino più cara e di quella più eco-nomica presenti in carta. In presenza di vino sfuso dellacasa, il costo è stato calcolato per una bottiglia da 0,75 l.
CONVENIENZATale indicatore viene elaborato dal nostro database tramite un algoritmocomplesso che ha come input il voto e il prezzo del ristorante in esame e lamedia di questi parametri calcolata su tutti i ristoranti della guida. Per rende-re immediata la lettura abbiamo raggruppato i ristoranti in 4 classi, contrad-distinte dai seguenti simboli:
SIMBOLI
Carte di Credito
Tavoli all’aperto
Accorgimenti per disabili
Presenza sale fumatori
Quando c’è questo simbolo nella scheda della recensione,significa che il locale è da noi CONSIGLIATO. Questi indi-rizzi non sono necessariamente i migliori, ma quelli checonsiglieremmo ad "occhi chiusi" ad un amico per una par-ticolare occasione o per un dato tipo di cucina.
Identifica i ristoranti che sono presenti nelle mappe collocate alla fine della guida.
SETTORE - ZONANelle schede, dopo l’indirizzo fra parentesi, è riportata la zona in cui il risto-rante si trova, mentre in fondo alla pagina c'è l'indicazione del settore (macro-zona) di Roma.
Eccellente Alta Media Bassa
- AE American Express- DI Diners Club- VI Visa- MC Mastercard- CS Carta Sì- MA Maestro
Etnici...................................................................................................pag. 163Pizzerie...............................................................................................pag. 189Aperitivi e Brunch...............................................................................pag. 211Mappe di Roma (zone centrali)..........................................................pag. 231Indice alfabetico Ristoranti.................................................................pag. 260Indice alfabetico Etnici........................................................................pag. 266Indice alfabetico Pizzerie....................................................................pag. 267Indice alfabetico Aperitivi e Brunch....................................................pag. 269Indice alfabetico per quartiere............................................................pag. 271
Altre sezioni
€ 15
€ 1.500
max/min
CENTRO STORICO
C'è una bella novità e gli amanti dei primi piatti nesaranno ben lieti: nato come locale che offrivaesclusivamente preparazioni che richiedevanouna cottura leggera, se non nulla, oggi questolocale prevede anche una scelta di primi nonampia, ma ricercata ed originale. Sempre moltocurato nell'arredamento, questo indirizzo allamoda è diventato un punto di incontro per gliamanti dell'aperitivo che si possono comodamen-te sistemare nella sala del piano inferiore. Le saledel ristorante si trovano al piano superiore e primadi raggiungerle, si passa davanti ad una bella cuci-na a vista dov'è possibile ammirare i cuochi all'o-pera! Il ristorante vero e proprio è molto gradevo-le ed accogliente; peccato per l'acustica non idea-le se sovraffollato. Il servizio è cortese e attento,anche se rimane leggermente impostato e peccaun po' in precisione: è spiacevole essere avvertitisolo al momento dell'ordinazione dell'assenza dialcuni piatti! La carta dei vini è ben strutturata conpresenze nazionali e internazionali, bollicine ealcuni vini da dessert, nella media i ricarichi.Piccola lista di etichette alla mescita.In CucinaIn attesa dell'antipasto, ci viene servito come ben-venuto un sorso di moijto con cubetto di tonno evellutata di verdure, fresco ed originale. Dopopoco arriva il millefoglie di gamberi con insalatinadi gobbi, che risulta delicato, ma decisamentetroppo untuoso e con i gamberi troppo molli. Fra iprimi, optiamo per gli spaghetti con uova di riccio,gradevoli anche se dal sapore poco incisivo comeinvece ci si aspetterebbe da questo piatto, e deipaccheri con ragù di polpo e pistacchi legger-mente asciutti. La tagliata di tonno su vellutata dipassito di Verdicchio, scelta come secondo, è fre-schissima e ben realizzata, anche se il passitorisulta quasi impercettibile; gustosa la spigola incrosta di pistacchi, con un gradevole retrogusto dilimone. Eccoci in chiusura: la mousse al cioccola-to è finita, peccato… scegliamo allora il tiramisùespresso, ahimé non gradevole per via del gustodell'uovo preponderante.CaffèSovraestratto con leggero aroma di bruciato.
Cosa vi aspettereste da un ristorante che si chiamaCuore e che definisce la propria cucina “sentimenta-le e mediterranea”, attribuendo al cibo una forte con-notazione affettiva e consolatoria? Beh, credo cheandandoci avreste avuto le nostre stesse aspettati-ve e cioè: passione, creatività, bontà e soprattutto“cuore”. Purtroppo non c’era niente di tutto ciò, anziin questo ristorante abbiamo trovato ben poco con-forto per il nostro stomaco e, ahinoi, anche per ilnostro cuore! L'ambiente è diviso in più salette, arre-date in stile classico, ma dall’atmosfera fredda eimpersonale. Il servizio è stato cortese ma impreci-so, con il vino versato senza neanche farlo assag-giare e scarsa informazione, da parte del cameriere,sulla composizione delle pietanze proposte. Il menùcomprende diversi piatti tradizionali e non, ed èequamente diviso tra carne e pesce; ci è dispiaciutoquindi, trovare tanti asterischi ad indicare che inassenza del prodotto fresco c’è quello surgelato! Lacarta dei vini è ridotta ma con presenze non banali edai ricarichi abbastanza corretti; accanto ad alcuneetichette viene riportato anche il costo al bicchiere.In CucinaCominciamo con l’antipasto dello chef composto dauna buona caponatina di melanzane con pinoli, undiscreto polpo con patate, un secco cous cous, unaricotta pugliese mantecata con pomodorini e oliveun po’ pasticciata e una frittura vegetale unta e flo-scia. Speriamo meglio nei primi piatti: le tripolinecon bottarga di tonno avevano un fastidioso retro-gusto di bruciato e il risotto al radicchio e Taleggioera anonimo, sciapo e per nulla mantecato a dove-re. Dopo questo primo attacco di “cuore”, tentiamocon i secondi, ma per poco non ce ne viene unsecondo: la pastilla di pollo alla marocchina non eraaltro che un pasticcio di carne sovrastato dalla can-nella; l’insalata di baccalà con patate aveva il pescemolliccio e dal retrogusto anch’esso di bruciato.Investiamo tutte le nostre ultime speranze nel des-sert, ma il tortino di mele era “solo” una triste sfogliasottile con dei pezzetti di mela sopra. Perdonatecila battuta, ma per mangiare in questo ristorante piùche “cuore” ci vuole “fegato”…CaffèLievemente sottoestratto e dall'aroma poco invitante.
T. 10 A-411
Via degli Specchi, 6 (Campo de' Fiori)Tel. 06/6838989www.crudoroma.itCucina: creativa - wine barChiuso: DomenicaChiusura cucina: 24.00Ferie: variabili in AgostoCarte di credito: tutte
€ 45Crudo
7 -
€ 16€ 600
Ed. 20087
max/min
T. 10 B-312
Via Monterone, 14 (Largo Argentina)Tel. 06/68801687www.ristorantecuore.itCucina: mediterraneaChiuso: DomenicaChiusura cucina: 23.30Ferie: variabili in AgostoCarte di credito: tutte
€ 32Cuore4½
€ 10€ 46
Ed. 2008novità
max/min
17CENTRO STORICO16
Questo piccolo ristorante, situato alle spalle diPiazza Barberini, si è confermato come un loca-le di qualità, dove l'apparenza e l'immagine con-tano poco, dove viene data la precedenza asso-luta alla qualità dei prodotti, tutti scelti con estre-ma cura, e all'attenzione posta non tanto sulpalco (in sala), ma dietro le quinte (in cucina), incui niente viene lasciato al caso e all'approssi-mazione. L’atmosfera è calda e familiare, le duepiccole sale arredate con semplicità rispecchianoil servizio agile e poco formale. Il menù offre tuttii piatti tipici della cucina emiliana, con ampiaofferta sia di primi che di secondi, tutti orientati supreparazioni di terra. La carta dei vini, inserita nelmenù stesso, presenta poche etichette, risultan-do troppo esigua, ma i rincari sono corretti ed èsimpatica l’idea di suddividere la scelta tra vini daabbinare alle zuppe e/o minestre piuttosto che aicibi asciutti. Ricordatevi di prenotare!In CucinaL'offerta degli antipasti è limitata ai soli salumiemiliani, tutti di eccellente qualità: da assaggia-re sicuramente il prosciutto di Langhirano e ilsalame di Felino. Ardua è stata la scelta deiprimi piatti, che hanno regalato alle nostre papil-le gustative attimi di vera gioia. A partire dagliimmancabili tortellini in brodo, passando per leabbondanti fettuccine al ragù, di cui avremmovoluto ordinare una seconda porzione (!), finen-do con la lasagna verde, dall’esterno croccanteche nascondeva un cuore caldo e ricco di condi-mento. Nessuna incertezza nemmeno per quan-to riguarda le seconde portate: succulento esaporito il brasato di manzo, ottima la faraona alforno, accompagnata da patate cotte alla perfe-zione, una conferma il giambonetto di vitella daassaporare con la soffice purea di patate.Religioso silenzio per i dolci, tutti fatti in casa: danon perdere la torta al cioccolato, rassicurante lacrème brûlée, appena sfornati i bignè di SanGiuseppe, arricchiti da un velo di cioccolatafusa!CaffèSi conferma una tazzina di corretta estrazione edall'aroma piacevole.
Sensibile miglioramento per la seconda "creatu-ra" di Stefano Chinappi, che ha aperto ormai dadue anni anche nella Capitale. Ricordiamo, perchi non lo sapesse, che il ristorante storico sitrova a Formia gestito sin dagli inizi dall'omoni-ma famiglia. Il menù è incentrato totalmente sulmare con la particolarità di proporre i secondiprima dei piatti di pasta; due proposte degusta-zione (Tradizione Vecchia Maniera e Gran MenùMediterraneo), completano l'offerta della cucinache quest'anno abbiamo trovato migliorata. Lalista dei vini è sempre ben strutturata con unanotevole presenza di Champagne e spumanti(passione del titolare) ed etichette note con deiricarichi ancora un po' alti. L'ambiente interno,composto da diverse salette, è abbastanza ano-nimo e poco curato con una denistà di tavoli chespesso va a scapito della privacy. Il servizio,abbastanza professionale, è svolto da cameriericeleri e cortesi, nonché dal titolare.In CucinaIl benvenuto è affidato ad un buon nodino dimozzarella di bufala con panzanella romana.Poco dopo arriva il nostro misto di crudi e car-pacci come antipasto: freschissimi gamberonicrudi, ostrica, deliziosi gamberi "gobbetti" conpuntarelle, tartare di salmone, carpaccio di spi-gola con chicchi di melograno e alici marinate(peccato l'eccessivo sentore di aceto). Ben fattigli spaghetti con le vongole, solo un po' asciutti;ottima, invece, la calamarata con uova di spigo-la e pomodorini. Sfizioso e tenero lo spiedino dicalamari servito con scarola, pinoli e olive diGaeta, meno riuscita la ricciola in crosta di pata-te, risultata leggermente cruda. Prima del nostrodessert, ci viene servito un rinfrescante raviolodi ananas ripieno di sorbetto a limone; poi arrivala mini caprese su salsa moka rivelandosi, però,solo una piacevole variante rispetto all'originaledolce campano.CaffèAbbiamo apprezzato la buona volontà nel rifarlo,ma entrambi i caffè erano sottoestratti.
T. 5 A-49
Via di San Basilio, 70 (Piazza Barberini)Tel. 06/4819005www.chinappi.itCucina: pesceChiuso: LunedìChiusura cucina: 23.30Ferie: variabiliCarte di credito: tutte tranne AE
€ 47Chinappi6½
€ 20€ 650
Ed. 20086 -
max/min
T. 11 B-110
Via degli Avignonesi, 22 (Tritone)Tel. 06/4817538
Cucina: emilianaChiuso: Domenica sera e LunedìChiusura cucina: 22.45Ferie: tutto AgostoCarte di credito: tutte tranne AE e DI
€ 42Colline Emiliane7+
€ 8€ 30
Ed. 20087+
max/min
ETNICI
Con una piccola entrata nascosta tra i palazzi dellaNomentana, questo ristorante curato dall'ex-chefdell’ambasciata turca rischia di passare inosserva-to. Lo segnala infatti solo l'insegna che raffigura latradizionale vista del ponte sul Bosforo. Superataquesta nota turistica (un po' kitch) all'entrata, gliinterni rivelano uno stile accogliente e curato, decli-nato sui toni del bianco. Il personale di sala dà unbenvenuto sorridente e segue i clienti con premurae pronti consigli per tutto il pasto; tuttavia, rispettoallo scorso anno, abbiamo percepito un lieve calo dientusiasmo e l'attenzione dedicata alla preparazio-ne dei piatti e alla loro presentazione risulta altale-nante. Manteniamo comunque il voto della prece-dente edizione convinti che si tratti di una flessionepasseggera, non in grado di inficiare l’originalità e lagenuinità della proposta complessiva.In CucinaAbbiamo aperto la nostra cena con un meze tabağı,un piatto misto di salse e composte a base di ceci,melanzane, cipolla, yogurt, menta, tutte davverointeressanti e dalla particolare speziatura. A questeabbiamo aggiunto dei discreti involtini di pasta frittaal formaggio, leggermenti unti e avari di ripieno. Trai risi pilaf, abbiamo apprezzato la versione conmandorle e albicocca, solo un po’ asciutta, trovan-do più blanda nei sapori invece quella con le ver-dure. Non ci hanno deluso le carni, in umido o allospiedo: gustosi e morbidi gli spiedini di polpette pic-canti, ben assemblati anche gli involtini di melanza-ne con vitella (scarsa, però, la carne) e la delizia delsultano, un delicato stufato di pollo su purè dimelanzane (quest'ultimo troppo pungente al pala-to). Al momento del dessert, abbiamo optato per unassaggio misto di frutta e dolci (tra cui baklava,zucca con noci, e i kalburabastı, una sorta di can-nolo sciroppato sempre alle noci): li ricordavamopiù fragranti e meno stucchevoli. Assai limitata, maben presentata la scelta enologica, se si opta per labirra è possibile pasteggiare con una fresca e leg-gera lager turca (la Efes, proposta purtroppo con unricarico eccessivo).CaffèAbbiamo provato quello tradizionale, dal fondo con-sistente: buon aroma e discreto risultato al palato.
Questo ristorante giapponese si presenta bene,con le salette disposte su due livelli e arredatecon la sobria eleganza nipponica: tavolini piùpiccoli e modulari attorno al kaiten sushi, ilnastro trasportatore con bancone davanti alquale sedersi per afferrare i piattini al passaggio;tavoli più ampi incassati nel pavimento della salaattigua; un paio di separé al piano inferiore. Ilmenù prevede la tipica gamma di pietanze giap-ponesi fredde e calde, eseguite onestamente.La carta dei vini presenta qualche bottiglia, perlo più di bianchi data la prevalenza del pesce, inalternativa a sake, una marca di birra nostrana edue giapponesi, di cui una con lo stesso nomedel locale. Il servizio è simpatico e disponibile,ma nella nostra visita è stata probabilmente lacucina a difettare: l'attesa per ciascuna delleportate è stata lunghissima. Una maggior len-tezza il sabato sera è comprensibile, però inquesto caso si è passato il limite del tollerabile,suscitando le proteste di diversi avventori.In CucinaPer cominciare abbiamo preso i ghioza, classiciravioli orientali di carne cucinati alla griglia, disapore deciso e piacevole; l'abbiamo affiancatacon del tako su, una rinfrescante e gradevoleinsalata a base di polpo e alghe. A seguire,abbiamo provato del sushi e del sashimi che nonhanno deluso le nostre aspettative: sono dispo-nibili in assortimenti e combinazioni di variamisura dimensionabili su tutti gli appetiti, inclusele caratteristiche "barchette dell'amore", costitui-te da coreografici vassoi in legno a forma di bat-tello che possono superare i sessanta pezzi dicapienza. Ad essi abbiamo affiancato un chiras-hi, piatto non molto dissimile ma che ci ha datouna certa soddisfazione essendo costituito daun ricco strato di fette di pesce crudo sopraun'abbondante dose di riso. Per chiudere, uncurioso dolce di sesamo al vapore, delicato egradevole al palato.CaffèAlquanto sovraestratto.
T. 6 B-2109
Via Nomentana, 81 (Porta Pia)Tel. 06/44251310www.antichisaporidellaturchia.comCucina: TURCAChiuso: LunedìChiusura cucina: 23.30Ferie: variabiliCarte di credito: tutte
€ 27Antichi Sapori della Turchia6½
€ 12€ 23
Ed. 20086½
max/min
T. 21 B-2110
Via S. Croce in Gerusalemme, 1/3 (S. Giovanni)Tel. 06/7022158www.sushiasahi.itCucina: GIAPPONESEChiuso: maiChiusura cucina: 23.30Ferie: variabiliCarte di credito: tutte tranne DI
€ 24Asahi
6
€ 12€ 55
Ed. 20086+
max/min
165
Uno degli effetti della globalizzazione è il numero crescente di ristorantietnici che continuano a fiorire anche nella nostra città. Sicuramente inmisura minore che in altre capitali europee, dotate di una cucina locale
meno varia rispetto a quella italiana: ma sono comunque tanti. Spesso sono fon-dati da stranieri che eleggono a nuova patria la Città Eterna e decidono di dedi-carsi alla ristorazione, avvicinando i clienti alla cucina dei loro paesi e talvolta ailoro costumi: tanto che è frequente trovare un ristorante arabo che proponedanza del ventre o un greco ove si esegue musica, almeno nei giorni di punta.
Accanto a locali più genuini non ne mancano però altri più furbetti e artificiosi,costruiti sulla scia delle mode, magari confidando nella scarsa conoscenza delpubblico per un paese che si trova dall'altra parte del globo. Molti sono adesempio i locali di cucina giapponese (o pseudo tali) che hanno aperto negliultimi tempi: in questa edizione ne abbiamo passati in rassegna più di 15 e nonsempre le apparenze sono state suffragate da adeguata sostanza. Tra le ten-denze va notato che anche la cucina araba è di moda ed è ormai più diffusadi quella eritrea, presenza di lunga data qui a Roma per i trascorsi storici dellanostra nazione. I ristoranti indiani confermano la loro solida e numerosa pre-senza in città, a rappresentanza della quale vi citiamo due selezionati locali,così come ci pare opportuno riportarne solo tre dell'ampia massa di ristoranticinesi, alcuni dei quali si sono peraltro convertiti al sushi. Ma è proprio fra icinesi che si riconferma il miglior locale etnico di Roma secondo la nostra valu-tazione: il Green T. che, con il suo 7½ domina solitario la classifica. A solo unquarto di punto in meno, restano solidamente attestati al secondo posto i vete-rani e consolidati Charly's Saucière, francese con aperture alla Svizzera, eDuke's, locale pariolino in stile californiano. Condividono tale onore il thailan-dese-nipponico Miyabi, che conferma nel tempo l'ottima impressione che ci hafatto al suo esordio l'anno scorso, e i giapponesi Hamasei e Zen Sushi.
Per il resto, rispetto al già capillare lavoro della scorsa edizione, pur avendoampliato lo sguardo a nuovi locali abbandonandone alcuni dei meno interes-santi, non abbiamo rilevato particolari novità degne di nota: molte conferme,pochi lievi cambiamenti in meglio o in peggio. Qualche vera delusione ce l'hariservata solo la cucina messicana, con cedimenti più o meno ampi tra i localigià recensiti e una new entry ben poco felice. In ogni caso, la ristorazione etni-ca a Roma si conferma un panorama variegato e vitale che include qualchelocale d'eccellenza e diverse solide certezze. Basta saper scegliere: ma in quel-lo speriamo di riuscire a darvi una mano noi.
Andrea Angiolino
Prefazione
Profilo essenziale, come dice il nome, per questo tranquillo locale a ridosso diViale Libia. Una pizzeria di quartiere dalla carta incentrata quasi esclusivamen-te sui "prodotti da forno", con un'ampia lista di antipasti classici, dai fritti alle bru-schette agli sformati. Le tre salette interne sono spaziose e arredate con cura,peccato per l'illuminazione un po' eccessiva. Per iniziare abbiamo provato un frit-to misto di verdure, olive ascolane e supplì gustoso al primo impatto, ma con unpersistente sentore d'olio. Passando ai "piatti forti" abbiamo voluto assaggiaresia una pizza con rucola, zucchine e speck, dal buon condimento, sia la varian-te a calzone, "il canotto", con parmigiana di melanzane: per entrambi l'impasto,quello sottile tipico della tradizione romana, è uscito dal forno poco elasticosenza essere croccante, risultando, soprattutto nella versione ripiegata, slegatorispetto al ripieno. In conclusione ci ha accompagnato un tiramisù discreto, leg-germente asciutto. Da bere alla spina, Moretti Baffo D'Oro e MacFarland rossa.
Acqua e Farina e… Via Tripolitania, 105/109 (Quartiere Africano)Tel. 06/86324853
Chiuso: LunedìChiusura cucina: 22.00Ferie: variabili in AgostoCarte di credito: tutte tran-ne AE
€ 19
Ci sono dei posti che i romani hanno eletto a simbolo della città: fra le pizzerie, lasuddetta è una di queste. L'ambiente è molto informale, ma nel genere caldo eci sono pure alcuni tavoli all'aperto per mangiare nel vicoletto antistante. Il servi-zio è anch'esso senza fronzoli, ma abbastanza efficiente. Siamo partiti con un frit-to Balestrari, asciutto e croccante, composto da supplì, olive ascolane, crocchet-te di patate e fiore di zucca, e con un carciofo alla giudia, per la verità un po' untoe con alcune foglie dure; da dimenticare il prosciutto tagliato a mano: troppo fre-sco. Ci è piaciuta la pizza, bassa di tipo romano e cotta magistralmente nel fornoa legna. Abbiamo provato il classico della casa, la Balestrari, preparata con moz-zarella, pomodorini e basilico (leggero e saporito il condimento), e una semplice,quanto gustosa margherita. Negativa la prova dei primi, con una carbonara conl'uovo a mo' di frittata. In chiusura una crostata con marmellata di visciole un po'amarostica. Alla spina, birra Moretti. Da segnalare i prezzi non certo economici…
136
Ai Balestrari Via dei Balestrari, 41/42 (Campo de' Fiori)Tel. 06/6865377
Chiuso: LunedìChiusura cucina: 23.30Ferie: maiCarte di credito: tuttewww.balestrari.it
€ 21
"Andiamo all'obitorio, stasera?". Per i non romani questa frase suonerebbe inmodo macabro, ma per i cittadini dell'Urbe c'è pure un'altra chiave di lettura.L'obitorio è il nome con cui è conosciuta questa pizzeria, per via dei tavoli dimarmo posti all'interno; all'esterno, invece, ci sono dei tavoli in formica talmentevicini fra loro, da costringere l'avventore a delle contorsioni per sedersi! L'offertaè scarna, pizza, fritti e poco più. La prima è bassa, di tipo romano e cotta nel fornoa legna: nel suo genere è solamente discreta. Abbiamo provato una margheritae una funghi, caratterizzate da un condimento che non lascia il segno. Originali,nel nome, i supplì al telefono, così chiamati per via del filo generato dalla moz-zarella, simile ad una cornetta; peccato che risultino unti e pesanti. Leggermentemigliori le olive ascolane, pur se di fattura industriale. In chiusura una discretacrème brûlée. Il caffè è assente, ma per ordinazioni significative, i camerieri fannoil servizio navetta dal bar vicino… Non è prevista la birra alla spina.
137
Ai Marmi Viale Trastevere, 53/59 (Piazza Sonnino)Tel. 06/5800919
Chiuso: MercoledìChiusura cucina: 2.00Ferie: variabili in AgostoCarte di credito: nessuna
€ 17
T. 17 A-2
T. 10 A-3
191
Nel nostro peregrinare per le tavole romane, pure quest’anno abbiamoriscontrato una tendenza che già evidenziammo nella passata stagione:la difficoltà in cui versano tante famiglie ha prodotto un travaso di clienti
dai ristoranti tradizionali verso le pizzerie e questo spiega il loro affollamento.
L’offerta della Capitale è vastissima, ma gli indirizzi di qualità non sono molti eper questo ci pare particolarmente utile confermare questa sezione, che intanti avete mostrato gradire. Abbiamo aumentato il numero di locali recensitiarrivando alla bella cifra di 60, registrando poche sorprese rispetto alla scorsaedizione. La più eclatante è la mancata riconferma nel terzetto di testa (chequindi ora è una coppia) de La Gatta Mangiona, apripista delle pizzerie di qua-lità della città, che ora sembra essersi un po’ seduta sugli allori risultando“solamente” buona. In vetta si confermano invece Sforno a Cinecittà e Bir &Fud a Trastevere, prime oltre che nella nostra personalissima graduatoria,anche in quella della maggior parte dei romani a giudicare dalla difficoltà a tro-vare un tavolo libero! Tante conferme (Antica Schiacciata Romana, DaBaffetto, Da Giggetto, Giacomelli e La Pratolina) e qualche novità (O’ Ciardin’e’ Pulcinella e Pinsa e buoi…) nella fascia immediatamente sotto l’eccellenza.
Come per i ristoranti, anche in questo caso vi invitiamo a leggere tutte le sche-de e non soffermarvi al voto per scoprire così nei dettagli i punti di forza e ledebolezze di ogni pizzeria, dalla cucina al servizio, per arrivare ai prezzi.
Simone Cargiani
GIUDIZIO
PREZZOIl prezzo riportato nella recensione, è il costo, espresso in euro, di un pastocomposto antipasto, pizza, birra media e caffè, oltre alle voci fisse qualicoperto e pane. I prezzi si intendono quelli medi delle diverse portate.
Prefazione
Legenda
DiscretaInsufficiente Sufficiente EccellenteBuona
PIZZERIE
Agiudicare dalla quantità di mail ricevute, questa sezione è moltoseguita e tantissimi sono stati i consigli su nuovi locali da inserire. Viabbiamo dato retta provandone molti, tanto da arrivare a ben 72 indi-
rizzi rispetto ai 56 dell’edizione 2008!
La situazione che abbiamo trovato, purtroppo, non è migliorata rispetto alpassato ed ancora molti locali propongono dei buffet per l’aperitivo di livel-lo, soprattutto qualitativo, insufficiente. Stesso discorso per quanto riguardail vino alla mescita: nella maggior parte dei locali non esiste una lista scrit-ta e alla richiesta delle etichette disponibili viene fatto un elenco per vitignoignorando il nome del produttore… Non ci sono scusanti, la colpa è indub-biamente degli esercenti, ma va anche detto, per onestà, che fino a quan-do la domanda sarà così superficiale con avventori che si accalcano davan-ti al buffet per accaparrarsi più cibo possibile (non conta il livello, l’impor-tante è che sia abbondante), è fisiologico che l’offerta non si adegui. Perfortuna esistono delle eccezioni: le più meritevoli le abbiamo inserite nellalista dei consigliati (si veda pag. 8), ben undici locali in cui celebrare il ritodell’aperitivo con un’offerta adeguata.
Vi abbiamo pure segnalato alcuni indirizzi per celebrare il rito del brunchdomenicale. Anche qui diverse sono state le delusioni (pochissimi i brunchfilologicamente corretti, spesso si tratta di pranzi a buffet), ma la situazioneè in proporzione migliore di quella relativa agli aperitivi. Anche in questocaso abbiamo individuato dei locali, una cinquina affidabilissima: si tratta diBar-à-Book, Bibli Caffè, Caffè delle Arti, Fabrica e Le Pain à Table.
Simone Cargiani
APERITIVI E BRUNCH
Grandi spazi come nei famosi loft newyorkesi,soffitti alti, elementi d'arredo che ricordano lediscoteche degli anni '60 e il grande bancone ad"U" posto al centro della sala; questo è il 45 Giri,locale polifunzionale situato nella via più famosadella movida romana. Noi l'abbiamo testato perl'aperitivo che di domenica avviene al ritmo dimusica anni '60, '70 e '80. Buono l'ampio buffetproposto: farfalle con pomodorini secchi e ver-dure, insalata di riso, cous cous (un po' asciut-to), insalata di fagiolini, verdure gratinate, roastbeef con rucola, cubetti di frittata e vari taglieri dipizza sfornati di continuo. Da bere, oltre al vinopresentato sempre e solo per vitigno, ci sononumerosi cocktail.
Via di Libetta, 19 (Ostiense)Tel. 06/57288666www.45giri.comChiuso: Dom a pranzo, Lun la seraFerie: tutto AgostoOrario aperitivo: 19.00-21.30Giorni brunch: Assente
10 euro,buffetincluso
45 Giri
APERITIVO AL RITMO DI MUSICA
Aperto da poco più di un anno, questo localenasce dapprima come ristorante vero e proprioper poi trasformarsi in wine bar moderno conun'offerta che si adatta più facilmente a tutte le oredel giorno. Il lungo bancone posto all'entrata è let-teralmente coperto da numerosi sfizi mangereccidi livello però appena sufficiente: oltre ai solitisnack (patatine, olive, mais tostato e nachos),potrete trovare bruschettine da completare convari tipi di salse, salumi e affettati (tra cui spiccavaun buono speck), funghi e patate (discreti), verdu-re sott'olio, panini farciti e un'appiccicosa insalatadi farro con pomodorini e mozzarella. Insufficienteè anche la qualità del servizio che elenca a voce esolo per vitigno, i diversi vini proposti alla mescita.
Piazza Vescovio, 19/20 Tel. 06/86391892
Chiuso: DomenicaFerie: 1 sett a cavallo di FerragostoOrario aperitivo: 18.30-24.00Giorni brunch: Assente
buffetlibero
Accanto a Priscilla
SE IL BUON GIORNO SI VEDE…
Questo locale ci ha attirato per la semplicità el'allegria che trasmettono gli arredi ed abbiamodeciso di provarlo dopo aver visto un buffet abba-stanza ricco. Purtroppo, ci siamo resi poi contoche l'offerta è più da festa di compleanno che daaperitivo "milanese": posate in plastica nelle con-fezioni monodose da mensa, birra nei bicchieri dicarta, e via dicendo. Dicevamo del buffet.Sfiziose e di sostanza le salsicce con broccolettie delle altre tagliate a rondelle, discreta la piadi-na con prosciutto e formaggio, buone le patatelesse con prezzemolo. Da dimenticare il salamedi natura industriale e, soprattutto, l'insalata diriso, talmente cotta da risultare collosa. Due i vinialla mescita, elencati per vitigno.
Ci spieghiamo meglio… Il buffet provato in que-sto locale è uno dei più sostanziosi di Roma.Molto buona la frittata con patate, cipolle erosmarino, gustosa la scamorza avvolta nel pro-sciutto e non male pure la torta rustica con zuc-chine, patate e peperoni, peccato per la pastapoco cotta. Improponibile, invece, la salsicciafredda con broccoli e non ci sono piaciute nean-che le pizzette un po' secche. Anonima la pastafredda con pomodorini e olive. Insufficiente lapresentazione e il servizio del vino: etichetteelencate per vitigno e bicchieri serviti con colpe-vole ritardo. Inadeguato, a nostro avviso, l'atteg-giamento dei camerieri con un fare molto com-piaciuto e ossequioso.
Largo del Teatro Valle, 9 (Piazza Navona)Tel. 06/68136830