Rischio da sovraccarico biomeccanico nel PNP, nel PRP Toscana e nella delibera RT 151/2016 Corso di formazione RISCHI DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO Empoli, 20 e 21 giugno 2016 dott. Arena Luciano U.F.PISLL Dipartimento di Prevenzione Azienda USL Toscana Centro
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Rischio da sovraccarico biomeccanico nel PNP, nel PRP Toscana enella delibera RT 151/2016
Corso di formazioneRISCHI DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO
Empoli, 20 e 21 giugno 2016
dott. Arena Luciano U.F.PISLL Dipartimento di PrevenzioneAzienda USL Toscana Centro
Le motivazioni di un corso sul MSK
�Contesto in Toscana e Italia per l’emersione delle MP�Strategie da Piani Nazionali (PNE, PNA e PNP)
�Esposizione pressoché ubiquitaria dei lavoratori in moltissimi contesti produttivi e di servizi
28M75.5 Borsite della spalla70M75.2 Tendinite bicipitale94M75.4 Sindrome da "impingement" della spalla
133M75.3 Tendinite calcificante della spalla620M75 Lesioni della spalla
1984M75.1 Sindrome della cuffia dei rotatori
Spalla 24%
MP apparato osteo-muscolare riconosciute anni 2010 – 2013
12M70.2 Borsite dell'olecrano
224M77.1 Epicondilite laterale
727M77.0 Epicondilite medialeGomito 8%
MP apparato osteo-muscolare riconosciute anni 2010 – 2013
51M65.3 Dito a scatto
20M72.0 Fibromatosi della fascia palmare (Dupuytren)
5G56.1 Altre lesioni del nervo mediano
1G56.3 Lesione del nervo radiale
89G56.2 Lesione del nervo ulnare
133M65.4 Tenosinovite dello stiloide radiale (De Querv ain)
205M18 Artrosi della prima articolazione carpometac arpica
3138G56.0 Sindrome del tunnel carpale
Polso mano 30%
MP apparato osteo-muscolare riconosciute anni 2010 – 2014
2M50.2 Altra ernia di disco cervicale
2M50.3 Altra ernia di disco cervicale
2M54.1 Radicolopatia
97M47.8 Altre spondilosi
6M50 Altra degenerazione di disco cervicale
5M50.1 Disturbo di disco cervicale associato a radic olopatia
1854M51.2 Ernia di altro disco intervertebrale specifi cato
1539M51.1 Disturbi di disco intervertebrale associati a radicolopatia
438M51.3 Degenerazione di altro disco intervertebrale specificato
Rachide 33%
MP apparato osteo-muscolare riconosciute anni 2010 – 2014
114M23 Lesione interna del ginocchio
250M23.3 Altre lesioni di menisco
11M76.8 Altre entesopatie degli arti inferiori, esclus o il piede
28M70.4 Borsite prepatellare
83M17 Gonartrosi (artrosi del ginocchio)
5M77 Altre entesopatie
7M76.6 Tendinite di Achille
9M16 Coxartrosi (artrosi dell'anca)
Arto inf. 4%
MP apparato osteo-muscolare riconosciute anni 2010 – 2014
Percentuale dei lavoratori sottoposti a sorveglianz a sanitaria suddivisi per rischi
%MF%M%F
0,00,00,00,20,41,11,22,25,86,18,49,7
18,821,023,027,728,945,6
0,00,00,00,30,61,51,63,26,67,7
12,814,714,521,033,822,333,750,4
0,0Infrasuoni
0,0Ultrasuoni
0,0Atmosfere iperbariche
0,0Amianto
0,1Silice libera cristallina
0,4Agenti cancerogeni e mutageni
0,5Radiazioni ottiche artificiali
0,5Radiazioni ultraviolette naturali
4,7Lavoro notturno
3,6Microclima severo
1,3Vibrazioni corpo intero
1,6Vibrazioni mano braccio
25,7Agenti biologici
21,1Sovraccarico biomeccanico arti superiori
5,4Rumore
36,5Videoterminali
21,1Agenti chimici
37,9Movimentazione manuale dei carichi
Flussi medici competenti art 40 2015
Invecchiamento popolazione
Invecchiamento popolazione
% occupati in toscana per classi di età
10,14,2
18,5
29,8
14,5
2,41,8
23,9
31
26,8
6,3
30,6
0
8
16
24
32
15-24anni
25-34anni
35-44anni
45-54anni
55-64anni
65 anni epiù
20042013
14,5
2,4
29,8
30,6
18,54,2
Occupati in toscana per classi di età
10,1
1,8
23,931
26,86,3
15-24 anni
25-34 anni
35-44 anni
45-54 anni
55-64 anni
65 anni e più
2004 2013
Dal PNP al PRP
Intesa CSR n. 156 del 13/11/2014
PNP
Intesa CSR n. 156 del 13/11/2014
PNP
DGRT n. 1242 del22/12/2014
Contesto epidemiologico + PRP preliminare
DGRT n. 1242 del22/12/2014
Contesto epidemiologico + PRP preliminare
DGRT n. 693 del25/05/2015
PRP
DGRT n. 693 del25/05/2015
PRP
Rendicontazioneindicatori di esito
PRP (2019)
Rendicontazioneindicatori di esito
PRP (2019)
Accordo CSR n. 56 del25/03/2015
Valutazione/Certificazione
Accordo CSR n. 56 del25/03/2015
Valutazione/Certificazione
Valutazioneex ante
Valutazioneex ante
Certificazioneannuale LEA
Certificazioneannuale LEA
Monitoraggioannuale indicatori
processo PRP
Monitoraggioannuale indicatori
processo PRP
Atto regionale dimodifica del PRP in
base alla valutazione ex ante
Atto regionale dimodifica del PRP in
base alla valutazione ex ante
Macro obiettivi del Piano Nazionale di Prevenzione
La prevenzione come risorsa strategica del sistema sanitario � funzione centrale di coordinamento, � regionale di pianificazione e monitoraggio � locale di attuazione e gestione .
Attuare il Piano Nazionale Integrato dei Controlli per la prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria
2.10
Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie2.9
Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute2.8
Prevenire gli infortuni e le malattie professionali2.7
Prevenire gli incidenti domestici e i loro esiti2.6
Prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti2.5
Prevenire le dipendenze da sostanze e comportamenti2.4
Promuovere il benessere mentale nei bambini, adolescenti e giovani2.3
Prevenire le conseguenze dei disturbi neurosensoriali2.2
Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilitàdelle malattie non trasmissibili
2.1
2.7 prevenire infortuni e malattie professionaliPIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE
Emersione del fenomeno tecnopaticomisurato mediante l’incremento delle segnalazioni e delle denunce delle malattie lavoro correlate per comparti o per rischi oggetto di intervento, con particolare riferimento a:
1. comparto agricolo forestale2. comparto delle costruzioni
3. rischio cancerogeno e chimico
4. rischi per apparato muscolo scheletrico
Incrementare la collaborazione tra operatori sanitari per favorire l’emersione e il riconoscimento delle MP
Perfezionamento dei sistemi e degli strumenti di conoscenza dei rischi e dei danni da lavoro
Indicatori centraliObiettivi centraliStrategie
Costituzione di un gruppo tecnico nazionale progetto malattie MSK
MANDATO DEL GRUPPO NAZIONALE (PRINCIPALI ATTIVITA’)
� Creazione di data base sulle iniziative sviluppate in ciascuna regione sul tema della ergonomia e sulle sentenze emesse dalle Procure della Repubblica
� Creazione di un data base delle soluzioni ergonomiche
� Revisione/aggiornamento della formazione sugli strumen ti di valutazione del rischio e degli strumenti di vigilanz a rivolta ad operatori dei Servizi e mondo del lavoro
� Definizione di linee di indirizzo regionali sul sovraccarico biomeccanico dell’apparato MSK
� Definizione di scheda per favorire l’autovalutazione d a parte delle aziende
� Definizione di standard condiviso sulle modalità di esecuzione delle attività di vigilanza mirate alla prevenzione delle patologie MSK
� Coordinamento con i Piani Nazionali Agricoltura ed Edi lizia per le attività da svolgere in questi settori
I Programmi del PRP ed i relativi progetti suddivisi pe r setting
1-11AMICI A 4 ZAMPE7
8-8-SICUREZZA ALIMENTARE E SANITÀPUBBLICA VETERINARIA
6
17-17-PREVENIRE LE MALATTIE INFETTIVE5.
422-AMBIENTE E SALUTE4
8621LAVORO IN SALUTE3
3-3-PERCORSO NASCITA2
3412510TOSCANA PER LA SALUTE1
TotaleLavoroComunitàScuola
N°PROGETTIPROGRAMMA
I PROGETTI
� N. 38 Report informativo integrato � N. 39 Sorveglianza sanitaria in ex-esposti all’amianto quale
strumento anche per la tutela dell’ambiente e dei cittadini in merito all’amianto
� N. 40 Emersione malattie professionali� N. 41 Sviluppo della presenza e della competenza degli
RLS-RLST, sostegno alla bilateralità, promozione buone prassi e percorsi di responsabilità sociale (informazione e assistenza a tutti i portatori di interesse), miglioramento del benessere organizzativo e della sicurezza nei luoghi di lavoro
� N. 42 Cultura della sicurezza nelle scuole � N. 43 Programmazione attività di controllo integrata per la
riduzione degli infortuni gravi e mortali � N. 44 Qualità e omogeneità vigilanza
Piano Regionale di Prevenzione Regione Toscana(DDGGRR nn.693/2015 e 1314/2015)
Gli obiettivi del PNP punto 2.7 sono stati recepiti con il progetto n.40 “Emersione delle Malattie Professionali”con attività da sviluppare nel periodo 2015 – 2018 (incontri con professionisti, condivisione di linee di indirizzoprofessionali, analisi delle segnalazioni di MP, controllo dellaqualità della sorveglianza sanitaria, sviluppo di progetto OCCAM per la ricerca di tumori a bassa frazione eziologica).
Principali filoni di indagine:� Emersione malattie MSK� Emersione tumori ad alta frazione eziologica� Emersione tumori a bassa frazione eziologica
PIANO INTEGRATO DI PREVENZIONE E MSK (delibera GRT n.151/2016)
Settori Patologie MSK
Azioni previste
GDO PREVALENTIPromozione di misure per la gestione del rischio, analisi DVR e congruità con SS, promozione di soluzioni tecniche e organizzative
Edilizia PREVALENTIVigilanza di fase, valutazione DVR su rischi per la salute, verifica della SS nel 50% delle imprese (da Piano Naz Edilizia)
Estrattivo/ Lapideo PREVALENTIPromozione della emersione delle MP: posture, MMC, WBV, HAV
Porto/ Nautica/ Lavoro in mare
PRESENTI Valutazione rischi MSK, promozione in part. per la pesca
Metalmeccanica PREVALENTI Promozione di soluzioni per riduzione del rischio
Tessile PREVALENTIPromozione di soluzioni per riduzione del rischio da MMC, studio di specifiche lavorazioni per dettagliarne i rischi
Concia PREVALENTIPiano di controllo comprendente analisi DVR, misure di prevenzione presenti e programmate, esame SS, colloqui con Medico Competente
Agricoltura PREVALENTIPromozione e diffusione della SS, in accordo con Piano Nazionale Agricoltura
OBIETTIVI DEL CORSO
� Occasione di discussione sulle condizioni di rischio che producono patologie e sulle metodologie per riconoscere e valutare tali condizioni
� Acquisire strumenti per l’adozione di misure per la riduzione del rischio
� Promuovere azioni omogenee sul territorio toscano nei comparti oggetto di controllo per questo tipo di rischio
� Promuovere e favorire lo scambio di esperienze tra gli operatori
fine
A VOTI UNANIMIDELIBERA… di dotare , per il tramite della Azienda USL Nord Ovest che si avvarrà di ESTAR, il personale dei PISLLdelle Aziende USL di moderni strumenti di conoscenza ed aggiornamento delle norme tecniche che regolano il settore facendo riferimento alla normativa UNI, UNICHIM, CEI, ed ISO;