Rischio Chimico
Rischio Chimico
Tutela della saluteLa tutela della salute in Italia trova il suo massimo riconoscimento nella costituzione. In essa troviamo infatti i principi fondamentali: la salvaguardia della salute, quella del lavoro in tutte le sue forme e quelle relativa alla sicurezza, alla libertà ed alla dignità umana, cui non si può recare danno neanche nell’ambito della indiscussa libertà dell’iniziativa privata
Lavoro e saluteFino al 1700 la principale conseguenza negativa nota del lavoro è stata la fatica fisica.
Con l’avvento della rivoluzione industriale (1760) e l’uso dell’ energia idraulica e del vapore, sono stati introdotti nuovi fattori di rischio: rumore, prodotti chimici, agenti biologici, rischi meccanici
Rischio chimico: Tutti i rischi per la salute, la sicurezza e per l’ambiente derivanti dalla detenzione e dall’uso di sostanze chimiche naturali o di sintesi necessarie per lo svolgimento delle diverse attività lavorative.
Tutte le sostanze sono dei veleniNon vi è nulla che non sia velenoSolo la dose differenzia un veleno da un rimedio
Paracelso 1500
Vantaggi della chimica Il progresso effettuato negli ultimi due secoli parla un linguaggio chimico; infatti chimica vuole dire: vetri, farmaci, insetticidi, fertilizzanti, fibre tessili,, colle, vernici, materiali da costruzione, resine, etc……La chimica ha invaso la nostra vita, ha messo a disposizione nuovi alimenti, nuovi materiali, ha sostituito il legno e i metalli con prodotti a più buon mercato permettendo ai ceti medi a reddito minore di utilizzare oggetti altrimenti inaccessibili
Svantaggi della chimicaAccanto ad indubbi benefici, gravi fenomeni di inquinamento e di diffusione di composti non sempre innocui, hanno seguito di pari passo lo sviluppo dell’industria chimica: Quale è il beneficio, quale è il rischio, quanto del rischio è evitabile?
Quanto dei lati negativi della chimica sono dovuti al profitto, quanto all’imprudenza (Minamata, SevesoBhopal, Chernobyl
Presenza della chimica nella nostra vitaIl manifestarsi di emozioni come amore, rabbia, la memoria non sono altro che processi chimici dovuti al rilascio di composti chimici: i mediatori Anche in cucina durante la preparazione dei
cibi avvengono numerose reazioni che alterano la struttura e la composizione degli alimenti creando le condizioni per migliorare e rendere gustosi prodotti che se non trattati risulterebbero gradevoli al gusto
Cibi e chimica
Un esempio è il cacao: cibo degli dei, ricavato dai semi dell’albero.I semi lasciati essiccare al sole fermentano producendo tra l’altro alcool, acido acetico e feniletilamminaLa feniletilammina possiede azione sul SNC, fa aumentare il livello degli zuccheri ematici, la pressione, da sensazioni di benessere, migliore lucidità e induce uno stato di eccitazione.
Il laboratorio in cucina
Il grasso della Bistecca che cuoce sulla griglia con il calore si scinde liberando glicerina, questa perdendo acqua produce acroleina.L’acroleina bolle a 53 °C e quindi nelle condizioni di cottura tende a sfuggire producendo il caratteristico rumore della carne cotta alla brace (sfrigolio)
Chimica e vitaUn esempio di applicazione utile di un agente pericoloso e quello della sodioazide (NaN3) negli airbag.
La proprietà esplosiva di questo composto è usata per gonfiare il palloncino. La sostanza quando innescata esplode producendo azoto che riempie istantaneamente il palloncino (25 millesimi di secondo).
L’odore peggiore del mondo
Questo primato spetta al metilmercaptano, viene prodotto dalla decomposizione dell’allicina(aglio) nello stomaco.Viene anche prodotto dai batteri a livello della mucosa orale ed è responsabile dell’alito cattivo (l’uomo è in grado di recepire parti per miliardo)Il caratteristico odore viene sfruttato nelle reti di distribuzione del gas naturale per riconoscere eventuali perdite.
Definizione di rischio
In medicina del lavoro il rischio viene diviso in due aspetti, da una parte troviamo il rischio intrinseco determinato dalle caratteristiche di un agente (toxicity), dall’altra il rischio inteso come probabilità che si realizzi un evento avverso (risk)Sostanze tossiche, alle quali non è esposto nessun lavoratore (contenitore chiuso), agenti poco tossici ai quali sono esposti diversi lavoratori
Definizione di rischio
Nel primo caso si parla di alta toxicity e risk praticamente assente e nell’altro si parla di bassa toxicity e presenza di riskderivata da un certo numero di espostiIn pratica, è proprio l’esposizione(assente nel primo caso e presente nel secondo), l’elemento che caratterizza le due situazioni e le rende diverse a livello di prevenzione.
Origini della medicina del lavoroIl padre della moderna medicina del lavoro è Ramazzini autore nel 1713 del famoso “De morbis artificum diatriba”.minatori (metalli), i vasai (piombo) i vetrai (antimonio), gli stagnai (stagno e rame), vuotatori di latrine (rischio biologico e chimico).E’ il primo medico a fare oggetto di trattazione sistematica delle malattie del “gens popularis” correlate al lavoro che è contemporaneamente mezzo di sostegno e causa di malattia.
Igiene del lavoro e ambientaleRamazzini è stato un innovatore anche nel campo dell’igiene, infatti affermava che: un buon bagno caldo e abiti puliti costituiscono un ottima medicina.I seguaci di Paracelso, al contrario predicavano che l’ammalato stesse a letto senza cambiare le camice e le lenzuola per non diminuire le forze.E’ ad opera di un altro italiano L. Devoto l’apertura nel 1910 a Milano della prima clinica del lavoro
Definizione di agente e preparato
Per agente chimico si intendono tutti gli elementi ed i relativi composti, provenienti da risorse naturali e da processi di sintesi, sia nella forma che deriva dallo specifico impiego che nella forma per cui vengono smaltiti come rifiuti e comunque in qualsiasi modalità ci si trovi in loro presenza.Preparato, insieme di due o più agenti chimici
Classificazione agenti e preparati
NON pericolosi: acqua potabile e l’aria atmosferica in condizioni normali
NON Pericolosi come tali ma dipendenti dall’impiego: L’acqua ad elevata temperatura, l’aria compressa
Classificazione agenti e preparati
Pericolosi ma non classificati come tali dalle norme: Materiali organici degradati maleodoranti, acque di scarico, farmaci, fumi di saldatura, etc…...Pericolosi cosi come classificati dalle norme: fanno parte di questo gruppo la maggior parte delle sostanze e preparati normalmente presenti sul luogo gi lavoro.
Rischio chimico
I fondamenti della sicurezza e dell’igiene sul lavoro si fondano sui DPR 547/55 e 303/56. Sostanzialmente il rischio da agenti chimici è riconducibile a tre eventi:Rilascio improvviso di energia termica,Rilascio improvviso di energia barica,Rilascio di prodotti pericolosi per la salute dell’uomo e dell’ambiente (gas, vapori, polveri fumi)
La valutazione della nocività di una lavorazione in termini di rischio potenziale
nelle reali situazione si basa su:
Da insignificanti a molto rilevanti
Quantitativi usati
Occasionale, puntuale, discontinua, continua
Frequenza di utilizzo
Classificazione ed etichettatura
Pericolosità della sostanza
EtichettaturaL’etichetta permette di identificare i rischi noti, deve contenere le seguenti informazioni:Nome del prodotto e del produttoreNumero CE e numero CASSimboli di pericolo, neri su sfondo arancione (pittogrammi)Frasi di rischio, Frasi di sicurezza, Caratteristiche chimico fisiche
Etichettatura e frasi di rischioTutte le informazioni devono essere fornite dal produttore e/o distributore
Le frasi di rischio R mettono in evidenza i rischio derivanti dalla manipolazione
Le frasi S indicano le precauzioni e le misure da adottare al fine di una corretta gestione dei prodotti chimiciL’etichetta tiene conto di tutti i rischi connessi con la normale manipolazione
Classificazione dei preparati
Nessuna frase di rischio
Non classificato<0,5%NaOH
R36/38 irritante per la pelle e occhi
Irritante0,5- 2%NaOH
R35 provoca gravi ustioniR34 provoca ustioni
Corrosivo
Corrosivo
>5%
2-5%
NaOH
NaOH
Frasi di rischioClassificazioneConc.Agente
Classificazione preparati
R36/38 irritante pelle e occhi
Irritante10-25%
Ac.muriatico
R35 provoca ustioniCorrosivo>25%Acmuriatico
R31 e R36/38Irritante
non classificato
5-10%
<5%
NaClO
NaClO
R31 e R34 provoca ustioni e libera gas tossici
Corrosivo>10%NaClO
Frasi di rischioClassific.ConcAgente
Rischio lavorativo
Ogni anno nel mondo circa 2 milioni di persone perdono la vita a causa di incidenti sul lavoro o per malattia professionale.In Europa, ogni anno si verificano 5.500 infortuni mortali e circa cinque milioni di incidenti invalidanti con referti di otre 3 giorni.La CE per far fronte a tale problema ha auspicato una maggiore diffusione della cultura della prevenzione.
Rischio lavorativo: perché la formazione ?
L’attuazione di programmi preventivi basati sul coinvolgimento informato di tutti gli attori inclusi i lavoratori riduce il numero di infortuniIn Germania campagne informative sulle cadute dall’alto in edilizia hanno ridotti l’incidenza del 30% In Finlandia campagne basate sul mantenimento dell’ordine e pulizia del posto di lavoro, ha ridotto gli infortuni del 20-30%
Protezione e prevenzione
Le attività di laboratorio comportano pericoli intrinsechi che si possono trasformare in rischio
Le misure di prevenzione possono ridurre a livelli ragionevoli pericoli e rischi
Le misure di protezione proteggono il personale dai possibili danni
Protezione e prevenzionePrioritariamente devono essere adottati mezzi di protezione collettivi (attività a rischio solo all’interno della cappa- captazione all’origine)Quando i mezzi di protezione collettivi non sono sufficienti, è necessario ricorrere ai DPI, i quali devono essere appropriati al livello di rischio (guanti a perdere, occhiali, mascherine, calzature.I DPI devono essere mantenuti in buono stato
Incidenti e Infortuni
Incidente: evento anomalo nello svolgimento di un’attività, improvviso e imprevisto o di cui è comunque imprevedibile il momento dell’accadimento
Infortunio: Incidente che provoca lesioni, ovvero evento lesivo dovuto ad una causa violenta e improvvisa
Cause infortunio
Oggettive: riguardano le condizioni ambientali (aria, luce, calore, umidità, rumore), sicurezza delle attrezzature (mancanza di protezioni, carenze progettuale, impianti obsoleti)Soggettive: riguardano il fattore umano vale a dire distrazioni, errori, inesperienza, carenze formativa80% infortuni sono dovuti a fattori soggettivi che per la maggior parte sono associati a carenze oggettive
D.Lgs 25/02 titolo VII bis 626(protezione da agenti chimici)
Le disposizioni si applicano a tutti i luoghi di lavoro ove siano presenti agenti chimiciSi devono considerare non solo quelli inclusi nella classificazione ai sensi del D.Lvo 52/97 e 285/98.Anche quelli non classificati come pericolosi ma comportanti un rischio a causa delle loro proprietà chimico-fisiche o tossicologiche e/o per il modo in cui sono usati.
Rischio chimico:Contatto o introduzione di agenti nell’organismo
Esposizione a sostanze tossiche e/o nocive, cancerogene
Rischi per la salute:Igienico ambientale
Incendio, esplosione, contatto cutaneo con sostanze irritanti e/o corrosive
Rischi per le sicurezza:Infortunistici
Rischio chimicoL’introduzione di una agente chimico nell’organismo può avvenire attraverso le tre tipiche vie di contaminazione:Ingestione-assorbimento gastricoContatto cutaneo- assorbimento attraverso la pelleInalazione con successiva deposizione nell’apparato respiratorio e assorbimento polmonare
Rischio chimicoLa via più importante di contaminazione è quella inalatoria (superficie alveolare 80 m2, la respirazione è un atto involontario ma indispensabile alla vita, 15.000 litri di aria al giorno); seguono il contatto cutaneo (superficie corporea 1,8 m2) e l’ingestione.L’esposizione può essere ACUTA (infortunio) o CRONICA, senza apparenti effetti immediati, possono emergere dopo esposizioni protratte nel tempo (malattie professionali)
Circolazione agenti chimici
La sostanze chimiche e i relativi preparati per poter circolare liberamente sul mercato europeo devono essere classificati ed etichetti in base alla loro tossicità/nocività secondo criteri stabiliti in sede di Comunità Europea (CEE) ora UE.L’etichettatura viene stabilita con le direttive di prodotto a cui i paesi membri devono attenersiL’obbligo della notifica esiste solo dal 1981 e spetta ai produttori e ai distributori
Prodotti chimici esistentiSostanze chimiche naturali e di sintesi 44 milioniDi uso corrente 100.000Farmaci 70.000Additivi alimentari 30.000Cancerogeni potenziali 8.000Cancerogeni sospetti 5.000Cancerogeni accertati 3.000Dossier tossicologico competo 6.000
Sostanze chimiche conosciute ed utilizzate
Sostanze registrate nel CAS fino ad aprile 2002: 44 milioni
Sostanze presenti nel mercato europeo nel 1981, EINECS 1990: 10.106
Sostanze immesse nel mercato europeo dopo il 1981, ELINCS,2000: 2000
Agenzia Europea per la sicurezza e la saluteUn quinto dei 32 milioni di lavoratori sono potenzialmente esposti a sostanze pericoloseIl 22% inala fumi e vapori tossici per almeno un quarto del tempo lavorativoPer due terzi dei 30.000 agenti chimici usati non sono disponibili dati tossicologici completi20% delle schede di sicurezza contengono errori e/o omissioni
Chimica e saluteIl 2003 è stato l’anno della chimica sicura, emanazione di programmi preventivi intesi alla salvaguardia della salute.UE sta studiando per quanto concerne le sostanze chimiche un nuovo sistema di concessioni e autorizzazioni specifico per determinate sostanze (REACH)
Sostanze pericoloseIn tutta l’UE sono considerati pericolosi, e come tali regolamentate, le sostanze e i preparati che rientrano in una delle seguenti categorie:Esplosivi, Ossidanti e comburentiInfiammabili, facilmente infiammabili e altamente infiammabiliCorrosivi e irritantiNocivi, tossici, cancerogeni, teratogeni,mutageniPericolosi per l’ambiente
Esempi di agenti pericolosi
Esplosivo allo stato secco R1: nitrocellulosaPericolo di esplosione per riscaldamento R5: acido percloricoRischio di esplosione se combinato con comburenti R16: fosforo rossoRischi di reazione violenta con l’acqua R14: cloruro di acetile, ossicloruro di fosforo, metalli alcalini come sodio potassio e litio
Reazioni violente con acqua
L’aggiunta veloce di acqua ad acidi forti concentrati (HCl, H2SO4) o a basi forti (KOH, NaOH) è rischiosa e porta a schizzi violenti.
Si raccomanda di versare lentamente l’acido o la base in acqua fredda, ma mai l’opposto facendo scendere lentamente e sotto agitazione l’acido o la base lungo le pareti del contenitore
Uso sicuro sostanze chimiche
Mai usare sostanze infiammabili vicino ad una fiamma o una fonte di caloreNon conservare contenitori di solventi infiammabili su scaffali o ripiani o sopra il piano di lavoro (collocati in armadi ventilati)Non conservare liquidi volatili infiammabili in contenitori non chiusi in frigo. I frigoriferi devono avere un termostato esterno e nessuna luce interna (frigo sicuro)
Esempi di incompatibilità
++Idrocarburi polveri riducenti
OssidantiKMnO4
++Mat. OrganiciLegno, alcoli
HClO4
+++++Acqua e basiCianuri, azidi. Ipocloriti
Acidi mineraliHCl, HNO3
Rilascio di gas tossici
Reazioni violenteesotermiche
Sostanze incompatibili
Agenti
Indicazioni dei produttori
Tutti i prodotti devono essere utilizzati da personale qualificato, per molti prodotti attualmente non sono disponibili dati sulla pericolosità potenzialeLa responsabilità sull’uso sicuro è a carico esclusivamente del cliente e/o utilizzatore finaleL’assenza di un simbolo di pericolosità non va interpretata come un’indicazione di sicurezza
Scheda di sicurezza
Deve essere composta da 16 voci, redatta nella lingua del paese di impiego; i produttori e responsabili dell’immissione sul mercato sono obbligati a metterle a disposizione degli utenti, Gli utilizzatori sono tenuti a richiederla e conservarla in un luogo sicuro accessibile a tutti.Le informazioni devono costituire il punto di partenza per individuare i pericoli a cui i lavoratori sono esposti.
Scheda di sicurezza: informazioni
Identificazione della sostanza e/o preparatoComposizione, misure di primo soccorsoMisure antincendio e fuoriuscita accidentaleManipolazione e stoccaggio, stabilità, reattivitàDati tossicologici ed ecotossicologiciControllo esposizione e protezione individualeinformazioni sul trasporto e sullo smaltimento
Agenti pericolosi in ambito domestico
amuchinaIrritanti
Soda caustica, ac.muriatico
Corrosivi
Ammoniaca in soluzioneNocivi
Alcool etilicoAcetone
Facilmente infiammabili
Gas bombolette sprayEstremamente infiammabili
Etichettatura di alcune colle
R36-38-43UHU Plus indurente Xi
R36-37 e 38Araldite T+
R36-38-43Bostik ultrarapido Xn
Frasi di rischioSostanza di uso domestico e simbolo di pericolosità
Gerarchie di prevenzione dei rischi
La UE ha emanato precise gerarchie comportamentali ai fini della riduzione dell’esposizione:
Eliminazione- il modo più sicuro per abbattere i rischi è quello di eliminare la necessità di utilizzo di un agente pericoloso, modificando il processo lavorativo o il prodotto di cui si fa uso.
Gerarchie riduzione rischioSostituzione- ricorso ad indagine conoscitiva sulla possibilità di sostituzione con agente o processo meno pericoloso.
Controllo- qualora non fosse possibile eliminare o sostituire un agente devono essere messe in atto metodologie per ridurre l’esposizione ricorrendo alla separazione fisica delle aree a rischio, al controllo delle emissioni, alla riduzione del numero dei lavoratori e dei tempi di esposizione
Rischio chimico nei laboratori
I laboratori di ricerca costituiscono un ambiente di lavoro particolare, sono caratterizzati dal continuo cambiamento delle attività e dalla elevata mobilità del personale.Una caratteristica tipica dei laboratori di ricerca è data dalla presenza di un elevato numero di agenti chimici, memoria di vecchie e nuove sperimentazioni ai quali i lavoratori possono essere potenzialmente esposti.
Stato fisico agenti e saluteLa contaminazione in ambito lavorativo da sostanze chimiche si può presentare sotto forma di: GAS, VAPORI, LIQUIDI e POLVERI.Nel caso di gas e vapori siamo in presenza di un solo stato fisico, c’è una perfetta miscibilità tra il contaminante e l’atmosferaNel caso di un aerosol c’è la coesistenza di due fasi: dispersione di una fase liquida e/o solida nella fase gassosa, l’atmosfera.
Polveri e fumiLa differenza tra polveri e fumi è dovuta alla loro origini: le polveri sono generate da processi meccanici su un solido (taglio, macinazione, levigatura, etc..).I fumi sono prodotti da reazioni chimiche o da passaggi di stato, quali combustioni più o meno complete, condensazioni successive a vaporizzazioni
Polveri e fumiLa differenza principale tra questi due tipi di contaminanti consiste nel fatto che le polveri generalmente hanno la stessa composizione chimica del materiale di partenza, mentre per i fumi accadrà il contrario (arricchimento in composti più volatili), i fumi presentano inoltre un diametro delle particelle di dimensioni inferiori a quelle delle polveri.
Protezione della salute
Fino a poco tempo fa in Italia non esistevano valori limiti di concentrazione ufficiali, si faceva riferimento ai TLV americaniACGIH, prevedeva tre diverse categorie di limiti di esposizione:1) TLV-TVA media ponderale calcolata su una giornata lavorativa2) TLV-STEL limite per brevi periodi di esposizione (ammoniaca, cloro gassoso, alcool metilico)
Protezione della salute
3) TLV-C (celting). Limite per brevissimo tempo di esposizione, la relativa concentrazione non deve essere superata neanche per pochissimo tempo, decine di secondi. Valido per sostanza estremamente tossiche come: acido cianidrico, aldeide formica, acido cloridrico
Problemi posti dai TLVConsiderano solo la popolazione adultaNon distinguono tra uomini e donne, non tengono conto dello stato di gravidanza e allattamentoNon tengono conto dell’etàNon tengono conto della suscettibilità individualeNon tengono conto delle diverse abitudini alimentari, consumo di alcool, uso di tabacco e drogheDevono essere usati da personale esperto e fungere da guida per i medici
Normativa italiana e valori limiti Il D.Lgs 66/00 ha introdotto valori limiti di esposizione professionale per :Benzene, amianto, polveri di legno duro e cloruro di vinile monomeroIl D.Lgs 25/02 ha introdotto limiti per il piombo
Il Decreto n° 58 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 26 febbraio 2004, ha emanato un prima lista di valori limiti professionali relativamente a 68 agenti chimici
Utilizzo sicuro degli agenti pericolosiPer utilizzare un agente pericoloso è obbligatorio l’esame preventivo di tutte le possibili fonti di rischio derivanti dalle varie modalità operative.Comunicare l’acquisto degli agenti pericolosiAdottare le misure preventive e protettive del caso, comunicare ai colleghi l’utilizzo di un agente tossico.Indagini relative alla sua possibile sostituzioneRiduzione al minimo del personale addettoSegnalare immediatamente eventuali anomalie.
Processi mentali per un corretto uso
Quale è la via più probabile di contaminazione?
Valutazione della postazione di lavoro
Come si generano gli agenti chimici e sotto quale forma: gas, vapore, polvere?
Esame condizioni operative e del processo lavorativo
Quali agenti di rischio?Esame composizione pericolosità materie prime usate
626 e Tutor
Il tutor come previsto dal D.Lgs 626/94 ha il dovere di formare ed informare i suoi collaboratori (laureandi, borsisti contrattisti, stagisti, ecc..) sugli eventuali rischi da esposizione a sostanze pericolose e dal relativo utilizzo.
Cappe chimicheLe cappe sono da considerarsi zone di potenziale pericolo. All’interno possono svilupparsi atmosfere infiammabili, esplosive e tossiche.Controllare il funzionamento (foglio di carta)Evitare di creare correntiLavorare con il frontale abbassato (40 cm)Mantenere pulita e ordinataNon usare la cappa per lo smaltimenti di liquidi e solventiApparecchiature elettriche a sicurezza
Prestazioni cappe chimiche
0,7 m/sTossicità elevata e moderata radioattività
0,5 m/sTossicità moderata
0,3 m/sDidattica, tossicità trascurabile
Cappe chimiche
I sistemi di abbattimento sono consigliati in caso di elevate concentrazioni di sostanze tossiche e nociveLa periodicità della sostituzione dei filtri varia in relazione all’uso alla portata e all’agente.In ogni caso la sostituzione deve avvenire ogni 9-1 mesi, indipendentemente dall’uso
La fiamma prodotta da gas
Un altro rischio da considerare e la fiamma prodotta dal bunsenLo spegnimento accidentale può provocare la fuoriuscita di gas con pericolo di esplosione o avvelenamento (Usare bunsen di sicurezza)Posizionare il bunsen non in corrispondenza di sorgenti di luceSostituire periodicamente le tubazioni
Norme comportamentaliAl fine di ridurre il rischio di innesco, lo sviluppo di incendi e per ridurre il rischio di esposizione è necessario che:Reazioni che comportano lo sviluppo di gas, cromatografie su colonna, rotavapor, travaso di solventi, specie se volatili vengano effettuate sotto cappa chimica.Non introdurre in laboratorio sostanze e oggetti estranei all’attività lavorativa (oggetti personali e vestiti)
Norme comportamentali
Tutti i flaconi devono essere etichettati in modo da poter riconoscere in qualsiasi momento il contenuto.Non lavorare da soli in laboratorioNon lasciare reazioni chimiche senza controlloNon abbandonare materiali non identificabili sotto cappaRiferire sempre al responsabile eventuali incidenti o condizioni di non sicurezza
Contenitori etichettati: perché!18 giugno 2003, Acido in un bicchiere di acqua minerale servito al bar, grave una giornalista RAILuglio 2003, Ferrara, uomo ucciso dal diserbante usato dalla moglie per preparare il caffèRoma, luglio 2003, Biologa beve un prodotto tossico (soda caustica) contenuto in un bottiglia di acqua minerale con tanto di etichetta presso l’ospedale San Giacomo
Norme comportamentaliEvitare l’eccessivo affollamento nei laboratoriAl termine delle attività rimuovere dai piani di lavoro la vetreria e le attrezzature utilizzate.Raccogliere, separare ed eliminare in modo corretto i rifiuti chimici, solidi e liquidi.E’ vietato scaricarli in fogna o abbandonarsi nell’ambienteIn laboratorio è vietato bere, mangiare e fumareNon conservare cibi nei frigoriferi
Norme comportamentali
Non pipettare a bocca, usare propipetteSi sconsiglia l’uso di lenti a contatto poiché possono essere causa di un accumulo di sostanze nocive e, in caso di incidente, possono peggiorare le conseguenze o pregiudicare le operazioni di primo soccorso.Non tenere in tasca forbici, spatole o provette, è scoraggiato l’uso di tacchi alti e scarpe aperte, i capelli devono essere tenuti raccolti.
Norme comportamentali
Non toccare maniglie, telefono e altri oggetti con i guanti con cui si sono maneggiate sostanze chimiche. E’ tassativamente vietato l’uso dei guanti al di fuori del laboratorioLa vetreria rotta deve essere immediatamente eliminataNon tentare di risolvere problemi da soli ma avvisare il responsabile del laboratorio
Misure igieniche
In laboratorio usare sempre un camice con gli elastici ai polsini confezionato con fibre non sinteticheNon bere nella vetreria da laboratorioLavarsi le mani dopo ogni manipolazioneLegarsi i capelli se sono lunghiPulire la postazione di lavoro alla fine della giornata lavorativa