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275-277 Editorialis RiccardoFerri
Studia
I - Fondazione epistemologica
279-299 RipensarelunitdiDionellalucedellarivelazione.
Unpercorsometodologico PieroCoda
II - Modelli di pensiero
301-326 Uniterelazione:laschesisnelladottrinatrinitaria
diGregoriodiNissa GiulioMaspero
327-346 UniteTrinitinDiosecondoAgostinodIppona
Pierluigisguazzardo
347-366 UnitetTrinitenDieuchezsaintThomasdAquin GilleseMery
367-396
Theologiacrucisetdoctrinetrinitaire.LecturecritiquedelavollendeteReligiondeG.W.F.Hegeldanslecontextedelathologiecontemporainedelacroix
VincentHolzer
VOL. 11 - PONTIFICIA ACADEMIA THEOLOGICA - 2012/2
PATH
Pisteuomen eis hena Theon Ripensare lUnit di Dio
alla luce della rivelazione trinitaria
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III - Orientamenti e prospettive attuali
397-416 IlDeDeoUnoeilDeDeoTrinooggi GiuseppeMarcosalvati
417-438
Ilparadigmadellasyn-taxis.Lariscopertadiunconcettochiaveperlateologiatrinitaria
JeanPaullieggi
439-464 UnitdiDio:quaestioprincepsdellontologiatrinitaria
Lubomirak
465-474 Lettura critica della categoria di communio nella
teologia trinitariacontemporanea
RiccardoFerri
475-498
LaliberamonarchiadelPadreelesueambiguita.ConsiderazionisulladottrinatrinitariadiIoannisZizioulas
Basiliopetr
499-519 UniteTrinitneldialogointerreligioso
AlbertoCozzi
521-537 UniteTrinitneisuoiriflessiecclesiologici
GiacomoCanobbio
539-542 Vita academiae
543-545 academicorum opera anno mmXi edita
recenSioneS
547-549 Matteo
zoppi,Laveritsulluomo.LantropologiadiAnselmodAosta=Teologia62,CittNuova,Roma2009,264pp.(ISBN9788831133678)(Robertonardin)
551-553 indeX totiuS VoluminiS 11 (2012)
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EDITORIALIS
Path 11 (2012) 275-277
Il primo articolo del simbolo niceno-costantinopolitano
comincia(come ripreso nel titolo del presente fascicolo) con
laffermazione:
NoicrediamoinunsoloDio.Laprofessionedifedemonoteisticacaratterizzailcredocristiano,incomunioneconlebraismoelislamismo,manellostes-sotemposidischiude,grazieallarivelazionecheDiohafattodisestessoinCristo,aunulterioritindeducibilealdifuoriditalerivelazione:DiounoedessendounoPadre,FiglioeSpiritoSanto.
Lariflessioneteologicahacercatodillustrareilsensoditaleasserzionemostrando,
attraverso lopera della ragione illuminata dalla fede, lUnitdella
Trinit e la Trinit dellUnit. tuttavia possibile rintracciare
nellastoria della teologia una pluralit di approcci nellaffrontare
la
questione.MoltideiPadridellaChiesaedeiDottorimedievali,sullabasedeipresup-postidellametafisicaclassica,comincianolalorooperadielaborazionete-ologicapartendopreferenzialmentedallUnit(odellessenzadivinaodellapersonadelPadre)perpoigiungereallaTrinitdiDio.Iteologicontempo-ranei,sullascortadeirinnovatistudibibliciegrazieallapifortecoscienzadella
centralit della storia della salvezza e in particolare
delleventopasquale per indagare lidentit pi intima di Dio, hanno
dato maggiorerilevanza alla distinzione delle persone per poi, da
qui, trovare rinnovatecategorieperesprimerelUnitadivina.
Parecchi studi hanno recentemente messo in evidenza tale
percorso:basti pensare alle opere di bilancio della teologia del XX
secolo (cf.g. Canobbio - p. Coda [edd.], La teologia del XX secolo.
Un bilancio,Citt Nuova, Roma 2003) e, in special modo, ai due
volumi curati da e. durand - v. Holzer, Les sources du renouveau de
la thologie trinitaireau XXe sicle, Cerf, Paris 2008 e Les
ralisations du renouveau
trinitaireauXXesicle,Cerf,Paris2010,nonchallesezionisulDeDeoTrinoeDe
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Editorialis276
DeoUnonelrecentissimovolumecuratodan. bauquet - X. darodes de
peyriague - p.
gilbert,Nousavonsvusagloire.Pourunephnomnolo-gieduCredo,Lessius,Bruxelles2012.
Il presente fascicolo non intende riproporre un bilancio del
genere,quanto affrontare speculativamente una questione ben precisa
e di
parti-colareattualitneglistuditrinitari:dopochelateologiadelNovecentohasottolineato
la distinzione tra Padre, Figlio e Spirito Santo,
comunicatacinelleconomiadella salvezza, comepossibile ri-pensare
lanostra fede
inunsoloDio?LUnitdivinaundatosemplicementepresuppostoalladi-stinzionedellepersoneecherimane,inqualchemodo,immutatorispettoallarivelazionetrinitaria,oppurepropriotalerivelazionespingeversounari-formulazione
delle categorie utilizzate per esprimere la stessa Unit diDio?
Nel tentativo di dare un contributo alla riflessione su tale
questione,abbiamopensatodiarticolareilcamminointretappe:
In primo luogo offrire una fondazione epistemologica alloggetto
delnostrostudio;p. CodaaffrontailtemadellUnitdiDionelletretappeche
caratterizzano il progresso del suo approfondimento:
lesperienzareligiosa e la filosofia greca, la rivelazione
veterotestamentaria e
quellaneotestamentaria(conlasuasuccessivainterpretazioneteologica).
In secondo luogo, abbiamo proposto alcuni modelli, cio alcune
fi-guresignificativediteologiche,nelcorsodellastoria,hannodatounoriginale
sviluppo al tema in esame, grazie a intuizioni che (sebbenenon
sempre esplorate fino in fondo) hanno dischiuso in ogni casonuove
prospettive al pensiero: tra le molte possibili, abbiamo
sceltoGregoriodiNissa(g. Maspero),AgostinodIppona(p.
sguazzardo),TommasodAquino(g. eMery)eG.W.F.Hegel(v. Holzer).
Infine,come terzoeultimomomento,abbiamocercatodi
focalizzarealcuniorientamentieprospettiveattuali,chepermettonodiaccostar-ci
direttamente ad alcune proposte volte a ripensare lUnit divinaalla
luce della rivelazione trinitaria. Da una lettura in chiave
proble-matica dei due trattati De Deo Uno e De Deo Trino (g.M.
salvati),al concetto di syn-taxis, rielaborazione del tema della
sinergia di A.Ganoczy(J.p.
lieggi),daglisviluppipirecentidellontologiatrinitaria(l. ak), alla
categoria di communio, come espressione sinteticadellunitdiDio(r.
Ferri),perconcluderecontreinterventialivellocontestuale: Trinit e
Unit di Dio nella teologia ortodossa contem-
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Editorialis 277
poranea (b. petr), nel dialogo inter-religioso (a. Cozzi) e nei
suoiriflessiecclesiologici(g. Canobbio).
Questi ultimi articoli aprono lorizzonte a ulteriori
approfondimenti,qualiirisvoltiantropologici,sociali,eticidiunariconsiderazionedellunitdiDioallalucedellarivelazionetrinitaria.Unaspettocheandrebbeconsi-deratocostituitodallinguaggioedallesperienzaliturgica.Itestiracchiusinei
libri liturgici, a cominciaredalMissale, sonoespressionedella fede
inDioUnoeTrino.Etaleespressioneformulataconunapluralitdiformechenel
loro
insiemericonduconolattenzioneaquellacirculatiochesin-tetizzatanellaPatre,perChristum,
inSpiritu,adPatrem.Unasimileconsi-derazione,mentrerinviaatuttoillavorodiapprofondimentochelascienzateologicadeve
svolgere,permettedi cogliere lagrandeevitale sintesi cheil
linguaggio cultualepu assicurare, in vista diquella
divinizzazionedelcredentecuicontribuisconoconmodalitdiversificatesia
laricercateolo-gicachelesperienzacultuale(cf.Optatamtotius16etuttocichestatoformulatonelprecedentenumerodiPathdiquestanno).
Nellaugurarci che tali aspetti possano costituire loggetto di
futurericerche, allinterno della Pontificia Accademia di Teologia e
altrove,
of-friamoilcontributodelpresentefascicolocomeprimospuntodiriflessionealliniziodellannodellafede(2012-2013),indettodapapaBenedettoXVI,ilquale,alliniziodellaLetteraApostolicaPortafidei,affermaesplicitamen-te:ProfessarelafedenellaTrinitPadre,FiglioeSpiritoSantoequiva-leacredereinunsoloDiocheAmore(1Gv4,8)(n.1).
riCCardo Ferri
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RIpEnSARE LunIT DI DIO nELLA LucE DELLA RIvELAzIOnE.
un pERcORSO METODOLOgIcO
piero Coda
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1. Lintelligenza progressiva dellunit di/in Dio
La teologia trinitaria il realisticoe straordinarioeppure
fragilissi-mo,perchpursempreumanoeindefinitivasoloprolettico,indesideranteattesa
della visio beatifica cantus firmus dellormai bimillenaria
storiadellintelligenzacredentedellarivelazionediDioinCristoGes.Guadagnimemorabili,edeltuttoimperdibili,essaviaviahaacquisitoetramandatonel
corsodei secolipenetrandocon sicurezza eorganizzandocon sapien-za,
in virt dellassistenza della grazia dello Spirito Santo accolta e
fattafruttificaredallo
slanciodellamoreedallaudaciadelleserciziodella
ratiofideillustrataedellafidesdonisillustrata,ildepositumdicuiviveesinutrelacoscienzacredente.Conripercussionieconseguenzedifficilmentevalu-tabili
sulla configurazione concreta in teoria e in pratica
dellidentitantropologica nel suo storico prender forma a livello
personale e
sociale.Inpregnantesintesi,laGaudiumetspesrimarca,inproposito,cheGesilCristorivelandoilmisterodelPadreedelsuoamorerivelaanchepiena-menteluomoalluomoeglifanotalasuaaltissimavocazione(n.22).
Diquantolumanacoscienzapenetra,nella
lucedellacontemplazionedella fede,nellabissodi lucedelDioviventee
santocheanoipergraziasrivelato,ditantosidischiudeefiorisceildestinodivitaesantitdichi
stato creato e ricreato, in Cristo Ges, a immagine e somiglianza
di
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PieroCoda280
Dio.Questalineadiluceedisperanzacheabitaespingeinnanzilastoriadellumanitedelcosmotrova
lasuachiavedivoltanellapartecipazione,per grazia, allesser-uno di
Dio stesso, come attesta la preghiera di Ges:Come tu, Padre, sei in
me, e io in te, anchessi siano uno in noi perchil mondo creda che
tu mi hai mandato(Gv 17,21). Lesser-uno di Dio inquanto Dio,
dunque, la dimora in cui si realizza il desiderio di verite di
felicit gaudium de veritate delluomo e, proprio per questo,
lapenetrazione vitale e intellettuale del suo Mistero, che tale
resta, e cioMistero infinitamente per s trascendente lumana
intelligenza e
libert,nontuttaviacondannataapermanereadesseineluttabilmenteestraneaoirraggiungibile.Tuttaltro.Bastiappenaricordare,comeappuntoattesta
lapreghieradiGesalPadredispiegatanella sua
intenzionalitedefficaciadalleventotutto interodellasuamissione,che
lesser-unodiDio,delDiocheagape (cf.1Gv4,8.16), lorigine, la formae
lametaagognatadellavocazionedellessereumano.
Non pertanto sorprendente il fatto che nella storia della
mistica edella teologia cristianaquesto tema il temadellunitdiDio
sia statosempre al centrodelquaerereveritatemet beatitudinem
inChristo.Come,delresto,questostessotemastatoalcuore,ealvertice,dellegrandiricer-chedisapienzaditutteleantichecivilt.MalarivelazionediDioinCristoimmetteinquestauniversalericerca,coscompiendolaseppureconunavi-ratadecisivaindirezionedeltuttoimprevista,unformidabileedeccedentedato
di novit: lunit di Dio, del Dio unico e vero, per s
attraversatadallaTrinit(diPadre,FiglioeSpiritoSanto)chesifadimoraaccogliente,pergrazia,dellamolteplicitdellacreazione,unaTrinitche,essendodi/inDio,nonperciestraneaoaddiritturaestrinsecaallesser-unodiDioma,
essendone ontologicamente interiore, ne linesauribile
esplicazione,vitaebellezza.Perguardareconocchioilpipossibilepuroepenetrante,infedeltallarivelazione,aquestoMistero,puesserutile
inquestasededistinguere,
informaeuristica,mapoggiandolariflessionesuidocumentiprovatidella
storiadella salvezza, tre tappe
fondamentalinellintelligenzaprogressiva dellunit di Dio: la prima
descrivente il cammino dellespe-rienza religiosa e poi della
filosofia greca prima della rivelazione;
lasecondacoincidenteconlarivelazioneattestatadallAnticoTestamento;
laterza,infine,descrittadallarivelazionedieinGesCristoinquantoatte-statadalNuovoTestamento.
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RipensarelunitdiDionellalucedellaRivelazione.Unpercorsometodologico
281
Apartirediqui,etenendoconto,nellalucerisolutivadellarivelazionecristica,delleprimeduetappe,sisviluppa
lintelligenzacredentenormataneledaldogmadellaChiesa,
laquale,asuavolta,puagevolmenteesservistacomeesprimentesi
induedirezioniocondueintenzionalitcomple-mentari,semprepresentietuttaviadistintamenteaccentuateasecondadelprocederedei
tempi lungo iquali loSpiritoParaclitoguida
idiscepolidiGesverso/dentro laverit tutta intera (cf.Gv16,13):
laprimavolta aesprimere, in coerenza con la rivelazione, la reale e
definitiva
distinzionepersonalediPadre,FiglioeSpiritoSantosenzaconcicontraddirelunitdellesserediDioinquantoDio;lasecondavoltaapensaretaleunitpreci-samenteinriferimentoallaTrinitcosaffermata.Semplificandoalquantolecosemasoloalfinedipropiziarelarduoedelicatoimpegnodellintel-ligenzadellafedepotremmodirechelaprimadirezioneointenzionalit(quellasenzaltropi
immediatamenteapprezzabileal
finediunacorrettarecezioneeintelligenzadellarivelazionediDioinCristo)sirivolgeapen-sare
la Trinit a partire dal dato inoppugnabile (per la ragione e per
larivelazione)dellesser-unodiDio,mentrelaseconda(allaprimasuccessiva,maanchessasenzaltroinsiemeadessaimprescindibile)sirivolgeapensarelunitdiDiounavoltaaffermataneconsicurezzalasuaTrinit.Dunque,secospossiamodire,
lunitdiDioprima(invia inventionis)dellasuaTrinit, ma al tempo
stesso anche dopo (sempre in via inventionis)
diessa.Inmodotaledapoterlepensare(epercepireefruire,nellavitadellafede,
della carit e della speranza), in desiderante e paziente attesa
dellavisio facies ad faciem, rigorosamente e nella loro inesausta
fecondit lunainsiemeconlaltra.
In questa prospettiva, penso sia giustificato il titolo che
stato as-segnato alla presente riflessione: Ripensare lunit di Dio
nella luce dellarivelazione. Nella sua formulazione come io almeno
la leggo e la inten-dosottinteso
infattiunprecisopresuppostoermeneutico:
lacoscienzacredente,eteologica,oggichiamataapensareafondoeinmodorinno-vato,muovendosi
conassoluta fedeltnello spaziodi
lucedischiusodallarivelazioneeinsiemetenendocontodeldatoacquisitodallatradizioneneldogmaeillustratodallaratioteologica,laveritdellunitdiDioinintrin-secacorrelazionecoldatodellasuaTrinit.Dicilacoscienzateologica,eprimalacoscienzacredente,hannooggiimprescindibilenecessit,perch,da
un lato, stata talmente spinta innanzi lintelligenza della Trinit
di
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PieroCoda282
Dioe,dallaltro,epercistesso,talmenteavvertitocomeinsufficienteilconcettodiunitdi/inDiofattovalereprimadellacoerenteaffermazionedella
sua Trinit, che giunto il tempo di porre mano a una
definizionedellunitdiDiodopolachiaraedefinitivaassunzionedellasuaTrinit.PenalestenuazioneirrimediabiledellaveritedellafelicitpromessedallarivelazionediDioinCristoGes.Inquestocompitodatoravvisareoggi,conbuonaprobabilit,
la frontierapisignificativaa
livellospeculativo,mainsiemepraticodellateologiatrinitariaancheingraziadellastraordi-naria
rinascita, edelle importanti acquisizioni,
cheessahaconosciutonelXXsecoloormaiallenostrespalle.
Alfinenongideseguireconpertinenzaquestoformidabilecompito,ma di
mostrarne almeno la plausibilit e lattualit, insieme con ci
de-scrivendo le coordinate metodologiche di una sua praticabile
esecuzione,riprendiamo,adunaaduna, le tretappee ledue
intenzionalitpisoprarichiamate,peroffrirecosunosguardoponderatoeprospetticosuidatidicuinecessariotenercontopereseguire
ilpropositocospropostoallin-telligenzacredente.
2. Lunit di Dio prima della rivelazione
La prima tappa, come preannunciato, concerne lapprossimarsi
allapercezioneeallaraffigurazione(simbolicaeconcettuale)dellunitdiDioprimadellarivelazione(veteroeneotestamentaria).Latratteggioquineipochi,
essenziali caratteri che la configurano, con un approccio
evidente-mentepisincronicochediacronico,piteoreticochefenomenologico.Tredatimisembranoidentificantiequalificantiquestatappa.
Innanzi tutto, a proposito di essa pi corretto e pertinente
parlaredeldivinoosacropiuttostochediDioinsensoproprio.DiDio,ineffetti,nellasuatrascendenteeinsiemeprossimaalteritpersonale,sipuparlaresolo
l e quando egli liberamente e graziosamente instaura una
relazionepersonaleconluomo,suacreatura,concistessoappuntorivelandosi(mi-steriosamente)
come lIo
sonochecampeggiamaestosonellattestazioneveterotestamentaria.Ildivinoosacro,invece,propriamenteconfiguralog-gettodellapercezione/venerazionereligiosa,
inquantosferaedimensioneradicalmente altra dal mondano o profano.
Esso designa, dunque, quelprincipio che, essendo appunto altro dal
mondo in cui qui e ora vive lacreatura,ne insiemelorigine, lanormae
ildestino.Inquestaprospetti-
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RipensarelunitdiDionellalucedellaRivelazione.Unpercorsometodologico
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va, il divino o sacro gode senzaltro di ununit, e di ununit
risolutiva
eultimativadellamolteplicitdituttociche:macomeunit,perdircos,indistinta,
sciolta com dallidentit personologicamente intesa, e percicangiante
e multiforme, poliedrica e inafferrabile, abissale a un tempo
esquadernantesinellavarietinnumerevoledellesueformeeimmaginisim-bolicamenteepifanichenelcosmocreato.Ilmisteroditaleunit,
incuisirisolvelanaturadeldivino,ineffettiultimativamentepresentitoeimpli-citamenteesigitodallaffidamentodesideranteesinceroadesso(inquantorisolutivodelmondano)cheabitaeindirizzaogniautentica,benchanchesoloaurorale,pietasreligiosa.Lafiguradelladialogicapersonale,infindeiconti,ancheseappenaabbozzata,quellachesindallinizio,ealdisottodi
tutte le sue svariate forme despressione simbolica, indirizza luomo
aldivinocomedimoraunaedefinitivadeldestinodituttociche.
Infondoedeccoilsecondodatoleserciziodellintelligenzaedellarazionalitfilosoficagrecaaltrononintendesenonliberare,apartiredaque-stouniversalecontestoantropologicoenellalucedecidentedellogos,ilsigni-ficatoultimodiveritdellunitdeldivinonella
formaenellamisuradellasuaaccessibilitalloslancioconoscitivoedesiderantedelluomo.Qualealtrosignificatopossibileintuire,adesempio,nellaricercadellarchdapartedeifisiologiprimadiSocrate?Successivamente,
lesercizio
anagogicodelladia-letticaedellerosinPlatoneachecosainfindeicontiattinge,aldiladis,senonallAgathne,perci,allEn?EilprtoskinonaknetondiAristoteleachecosarisponde,
inparadossaletensione,senon,daunlato,allaneces-sitdelritrovamentodelprimoprincipiochefonda,regolaemuovelagranmacchina
del cosmo, e, dallaltro, alla necessit di garantirne
linconcussaunitcomeautarchiaeindipendenzadaognialtrodas,cheinveceproprioinesso,nelmotoreimmobile,trovailfondamentoelagaranziaelordinedelsuo
movimento? Anzi, come magistralmente illustra Plotino portando
alleestremeconseguenze limmortale lezionediPlatone, il divino,
tTheon,
soltantodefinibile,aldilperdiognipossibiledefinizionechesignifiche-rebbe
di fatto irreparabilmente determinarlo catturandolo in ci che
essonon,comelunochelamisticadellapofasisenzaltroattingemasenzapotertradurlonellaldiquadicichelunonon,benchnellunosoltantoabbiaradiceeconsistenza(siapureineluttabilmentederivataefugace).
Di qui il terzo dato su cui occorre fissare lattenzione: lesito
rigo-rosamente e insuperabilmente apofatico della determinazione
metafisica
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PieroCoda284
dellunit del divino come principio e fondamento risolutivo di
tutto ciche. InAristotele taleesitopuapparire,
aprimavista,menoevidente:ma,quandosibadi,nellesueintrinsecheimplicazioni,alfattocheildivino,nella
sua espressione principe (non unica) nel primo motore immobile, per
lo Stagirita nesis noseos, pensiero cio che unicamentepensa e
pupensare se stesso, chiaro che esso cos descritto nella sfera
imparteci-pabile (edunquea rigore inconoscibile)della suaassoluta
identit con sestesso,comeconferma ladeterminazionepercuiesso,
s,muove
tuttocicheglialtroesubordinato,masolocomeoggettodieros,senzadunqueessereinalcunmodointaccatodaldivenireedallamolteplicitdicicheglialtro.
Tale esito apofatico della ricerca e della dottrina
dellesser-uno
deldivino,comecichealtrodalmondano,riccodiunimperdibile
inse-gnamento.Verificainfatti,dalpuntodivistadellalogicacomesoprattuttodimostra
il Platone del Parmenide e del Sofista , che rigorosamente
nonsipudare
intelligenzadellunitdelprincipioquandessasiaaffermataeconcepitacomelaqualitidentificanteeinsuperabiledeldivinorinviandocos,appunto,allunochenonconosceinsnalteritn,tantomeno,mol-teplicit,alluno,anzi,che,coerentementecontaleassunto,precisamentealdildellesseree,pertanto,diognipredicazionechecometaleesprimeeconnotaciche.Lunitchenonconoscealterit,
inaltri
termini,perdefinizionenonpuessereintesandettacomeunit:quandolofosse,concistesso,abdicherebbeacipercuiunit.Ma,insieme,lesitoapofaticodellaricercaedelladottrinadellesser-unodeldivinoconosceanche,cor-relativamente,unaverificadalpuntodivistadellamistica,intesaaquestopuntodelcamminodellumanitnelsuosignificatoetimologicooriginariodiinvalicabilitdelbuioedelsilenzionellaccessoaldivinochepernaturaci
dato.Si tratta, abenvedere,del risvolto esistenziale ed
esperienzialedellimpossibilit logica prima richiamata. La
testimonianza di PlotinonelleEnneadi incidefinitiva, come
lo,peraltravia,macondestinoallafinedeltuttoconvergente,lattingimentodelnirvanacomespegnimen-to
del desiderio e della conoscenza da parte del Buddha a fronte di
ciche,perprincipio,aldi ldiogniessereediognipensare, inunnullae
inunvuotochesepossibilesonoancorpiabissalidiquelliattintidaPlotino.Lesser-uno,inognicaso,sannuncia,maestosoemisterioso,dalsegretonascostodeldivinoe,inesso,delmondano.
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RipensarelunitdiDionellalucedellaRivelazione.Unpercorsometodologico
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3. La rivelazione dellunicit-unit di Yhwh nellAntico
Testamento
Sullalineatracciata,inOccidente,daPlotinoe,inOriente,dalBuddha,nonsipuandaroltreilrisultatodalororaggiuntoetrasmesso,nonacaso,con
intensae struggentepietas religiosa.Tale risultato
infatti,abenguar-dare le cose con intelletto damore nella luce del
Cristo, punto darrivoculminante della ricerca religiosa e
intellettuale che, proprio attestandoallestremo la vocazione che fa
luomo uomo, e cio capax Dei, con ciinscindibilmente ne attesta
linvalicabile attesa desiderante il comunicarsidi Dio che solo
varrebbe a squarciare limpenetrabile tenebra (promessasilenziosadi
luce irradiante)cui luomocon le sue
forzealfinepervieneesarresta.Edprecisamentequesto
eventoche,graziosamenteaparteDeieimprevistamenteapartehominis,lAnticoTestamentoattestaesserestori-camenteaccaduto,colsuoprincipioinAbramo,nellarivelazionedischeDiohaviaviaelargitoaIsraele.Anchequiinestremasintesisonotreidatichevannoraccoltitenendocontodelnostroprecipuointeresse.
Innanzi tutto, ci che cattura la coscienza credente dIsraele, in
ri-sposta alla rivelazione del Dio vivente, , appunto, il suo
mostrarsi comelinfallibile e onnipotente garante della liberazione
e promozione del po-poloda lui sceltoecostituito. inquesto
liberoegratuitoagire salvificodi alleanza che progressivamente e
drammaticamente viene percepitoe confessato come promessa del suo
stesso compimento nella storia e,
indefinitiva,nellaconsumazioneescatologicadiessachesistaglialidentitdiyHwHcomeilDiosantoemisericordioso,idueattributichenediconola
maest e signoria propriamente divine. Ne viene che non , in
primaistanza, lunit come risoluzione dellalterit/molteplicit a
specificare lasingolaritdelDiodIsraele,mapiuttosto,originariamente,
lasuaunicit:ilfatto,cio,cheegli(enonpiesso)inspersonalmenteconcentratuttociche
luomoaspiraaconoscereedesperirediDio
inquantoDioecheyHwHesibisceappuntodisnelsuorapportoconIsraelee,medianteesso,con
tutte legentidicuicreatoree
signore.LunicitdiyHwH,dunque,nondicesoltanto la singolaritgelosadel
rapportodelezioneedalleanzacheeglistringeconIsraele,echeIsraelenellafedepercepisceevivecometale;madice,propriocos,nellacertezzasempredarinnovaredellaffida-mentoaluienellavenerazionedelsuomistero,lasingolaritdichiegli.TantocheyHwH,nellaconfessionedifedecheIsraelecontimoreetremo-reglitributa,appuntolunico:TuseilunicoDioeccolaconfessione
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PieroCoda286
nel linguaggiodellapreghieraeDiounosoloecco laconfessionenel
linguaggio della consapevolezza e comunicazione razionale .
LessereyHwH lunico (mnos), inprima istanza,nella fededIsraele,
eproprioper questo uno (n), specifica in modo determinante la
prospettiva dacui, entro lo spazio di fede e intelligenza dischiuso
dalla rivelazione,
siconfiguraperIsraeleilvoltodellunitdiDioinquantoDio.LunitdelDiodIsraele,infatti,cichequalificalesser-DiodiDio,ecioappuntolasuaunicit:essatuttunoconlasuasantitegloriacheeglicustodisceinsedicuiegli
solopossiedeegestisce il segretoe lapropriet.Dio
ins,lasuaunit,velatodunquenelMistero,mailliberoegraziosoappros-simarsi
di yHwH a Israele nellalleanza ne promette laccesso: lunicit
diyHwHinfattilagaranziadellaliberazione/identitdIsraele,perchlasuasantitsimanifestaecomunicanellamisericordiaenellamore.Addiritturaassumendo,alla
fine,peresprimersialluomonel linguaggiodelluomo,
ladialogicainterpersonaledellasponsalit.LunicitdiyHwH,inunaparola,
il fondamento delmonoteismomonogamicodIsraele.La suaunicit
(eunit)lagaranziadiunarelazioneveraegiustaedefinitivadialleanzaedireciprocitsponsaleperpuragraziadonata.
Questamedesimagrammaticaquellache,conperentoriaestraordi-nariaplasticit,
inscrittanellarivelazionedelnomeaMos(cf.Es3,14).Nellicastica
formula dellIo sono (partiamo da questa traduzione
piusualedelloriginale ebraico) sonoper lomenodue idati rilevanti
che civengonoconsegnati inordinealnostro interessee che,
inqualchemodo,esplicitanoquantosinorasiamovenutidicendo.Sitratta,inprimabattuta,dellenfasi
espressa dallio in cui autoattestata lidentit personale
edialogantedelDiodIsraele.Entrambigli aspetti sono
importanti:perso-nalitedialogicit,nsipossonodarelunosenzalaltro.LiodiyHwH,ineffetti,esprimelidentit/unitdiDiocomequelladiunatrascendente,misteriosa
e invitante egoit: s che il suo esser-uno identico col suoesser-s.
Che tale , appunto, nellesibirsi come un io che dialoga con untu,
in questo caso quello personale di Mos e quello collettivo
dIsraele.Ilchevieneadire,inbuonasostanza,cheDioDioessendounio,uncentroviventeepersonalepersaperto(mainqualesenso,esinoaqualepunto?)aldialogo,eppurecomeattesta
la rivelazione in s
stessodeltuttocompiuto,inquantoegliilDiounicoevero,e,taleessendo,ilsuoioontologicamenteprecedeildialogocoltudelluomoelofapossibile.
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Lesser-uno di Dio, in fin dei conti, coincide col suo essere lio
che
in-terpellaIsraele,manonsicostituisce,benssoltantosirivelacometaleneldialogoconilsuopopolo.Certo,lidentit/unitdelliodiyHwHrestacosavvoltanelpifondoMistero.Nonpresupporrebbe,infatti,edinecessit,untulautoattestazionedellio,siapureessoliodiyHwH,checometalenonpuinveceassolutamentericonoscereuntaleoriginariotuneltudIsraele
e, in definitiva, dellessere da lui liberamente creato? Tutto
ciche,nellAnticoTestamento, conallusioneantropomorfica (adesempio,
ilpluraledideliberazioneconcuiyHwHassumeedesprimelesuedecisioni)oconlinguaggiometaforico(adesempio,il
lessico,coscentraleevirtual-mentepregnante,dellarivelazionediDiomediantelaSapienzaeloSpirito)fa
intuire qualcosa della ricchezza, del dinamismo e addirittura di
unacertaarticolazioneinternadellavitadiyHwH,
infondononfacheprepa-rarelinattesarispostadaDiostessoaquestainsopprimibilequestione.
Laltrodatosucuioccorreancorarifletteresenzaperaltrovivisezio-nareastrattamente
la formuladi rivelazionequelloespressodalverboessere (vivere, farsi
presente, essere-per e con), con tutta la gamma disfumature
temporali che esso in s contiene e che il targum
palestinese,ripresodallApocalisse,rendeinmodoarticolatoepregnante:Coluiche,cheeraecheviene(Ap1,4;4,8).
IlnomerivelatodiyHwH, inaltri
ter-mini,esprimeunapromessachescaturiscedallapiintimaidentitdiDiostesso.LiodiyHwH,essendoeglidasemprechiegli,sicomunichercometalenellosvolgimentodellastoriadellasalvezzasinoalloraprefissatanellinsondabile
disegno concepito nel suo cuore: Allora saprete che
iosono(cf.Ez20,42.44).Paradossalmente(rispettoaunaconcezionegrecadellessereimmutabilecomemetafisicamentesottrattoallacontaminazionedeldiveniretemporale),lesserediyHwHconcuiquisihaachefare,pro-prioinvirtdellasuatrascendentealteritestabilit,ingradodipromet-tereallaccoglienzadellafedelarivelazioneprogressivadisnelladempiersidella
storia dellalleanza. Il segreto dellunit di e con Dio che,
primadellarivelazione,comesiveduto,
restacelatonelbuioenelsilenziocuidefinitivamentedevearrendersilaricercadelluomo,oraoggettopromes-sodirivelazioneecomunicazioneescatologicachesiattuanellastoriadellasalvezzaechesicompieallasuaconsumazione.
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4. La rivelazione dellunit di/in Dio in cristo ges
Nonquestoil luogoperdarcontodellafondatezzaedelsignificatodella
sicura attestazione,nellepaginedelNuovoTestamento, della
figuratrinitariadelDiounicoeunocheavevapromessoaIsraelelacompiutaedeccedente
comunicazione di s e che in Ges di Nazaret, il Messia cro-cifisso e
risorto, ha adempiuto tale promessa. Il nostro intento
soltantoquello di fissare i dati fondamentali della percezione,
nella fede, e dellaconseguente dottrina circa lunit di Dio che in
tal modoci viene conse-gnatadalla rivelazione.Possiamoa tal
fineconcentrarci
senzaesclusivi-smisullatestimonianzagiovannea,chenesenzamenoildocumentopipregnante,
come del resto con sicuro intuito concordemente intender
lasuccessivatradizioneteologicaedogmatica.
Ora, il primo e incontrovertibile dato che da tale testimonianza
sievince,edalqualescaturisceogniulterioresviluppodivitaedipensiero,consiste
nel fatto che Ges si rivela e si espone come lavvento promessoe la
presenza escatologica al mondo dellio sono di yHwH. E
pertanto,comelacoscienzacredenteconindomitacertezzadiquiinnanziconfessa,quale
Dio egli stesso: non come se in s egli esaurisse la divinit di
Dio,bens piuttosto indubitabilmente e insuperabilmente in quanto
egli simanifesta come il Figlio e la Parola fatta carne di Dio,
anzi de il DiocheilPadre,dalprincipiosussistendopresso/versodi
luiqualeDioeglistesso, come scultoreamente annuncia lincipit del
quarto vangelo (cf.
Gv1,1).Questastraordinariaattestazionedifede,cheinsiemeinesauribileaf-fermazioneteo-logica,nelsensooriginariodellogoscomunicanterealmenteil
mistero di Dio, non fa che tradurre, nella coscienza credente, la
verittestimoniata dalla rivelazione personale, e dunque definitiva
(nel
tempo)diDioaccadutainGes.Senzadimenticarecheessasicompie,comelim-pidamentetestimonianoidettidelParaclito,nellarivelazionecheancheloSpiritoSantodasemprepressoilPadre(cf.Gv15,26),echedalPadrecometalecomunicatoalFiglioedalFigliovenutonellacarneaicredenti.Cos
che essi, i credenti, in virtdelloSpiritodelPadre edelFiglio
cosricevuto,possono,nelFiglioeconlui,rivolgereallAbb
lostessogridodiaffidamentoedigioiaconcuiilFigliosirivolgecontuttosestessoalPadrenelloslanciodivitadelloSpirito(cf.Rm8,15-16).Ovviamente,questacertae
inesauribileverit,checomunicatadallarivelazioneeaccoltaevissutanella
fede, attende il cammino dei secoli e la guida dello Spirito
Santo
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peresserepenetrata,contemplataedespressadipiinpinellesistenzaenellintelligenzadellaChiesa.Ma
inessa
tuttogidetto,unavoltapersempre.Lafedecristologicaelafedetrinitaria,infatti,visono,dallinizioepersempre,inscindibilmenteconnesse.
Senza dunque, per ora, ripercorrere il significato e
lespressione
diquantodiquestaveritsarviaviasvisceratonellatraditiovivensEcclesiae,cerchiamodi
fissare lo sguardo,partendodauna semplice rilettura
feno-menologicadeldatodi fedecheemerge
luminosodalNuovoTestamento,sulsignificatoontologicochenederivaperlintelligenzadellunitdiDio.Miparesipossadirecheessosiaccreditasottoalmenodueprofili.
Il primo, e fondante, concerne la reale distinzione,
nellinscindibileunit,diPadre,FiglioeSpiritoSanto.Ciinfatticherisaltaatuttotondodalle
pagine del Nuovo Testamento che il Dio unico e uno della
fededIsraele, lio sono, inGesCristoenelloSpiritoSanto rivela se
stessocome un noi siamo (cf. Gv 10,30): Io e il Padre siamo uno. La
coe-sistenza, nelle pagine del quarto vangelo, di entrambe queste
formule
diautoattestazionedellesser-DiodiDio,inGesCristo,dichiara,auntempo,linsuperabileunicit/unitdiDioinquantoDioelaltrettantoinsuperabilealteritincuitaleunicit/unitinsestessasiesprime.Inaltritermini,se-condolarivelazionediDioinGesCristoattestatadalNuovoTestamento,DioesololuiDio(iosono),maegli,Dio,cometaleunitdiPadre,FiglioeSpiritoSantorealmentedistinti.Ilfattodecisivo,appunto,cheilregistrodellunitdellesserediDio,chenellAnticoTestamentoeraauto-attestatonellaformulapersonologicadelliosono,inGesCristosiapree
si manifesta, dallinterno, nella formula personologica del noi
siamo.Coschelintrinsecoriferimentodelnoisiamo,chenellavocedelFigliofatto
carne dichiara il co-appartenersi divino di Padre e Figlio e
SpiritoSanto, all io sono di Dio, anchesso risuonante nella voce
del Figliostesso, determina lappartenenza indiscutibile della
distinzione/alterit
diPadre,FiglioeSpiritoSantoallasferadellesser-DiodiDio.Cicoeren-tementeespresso,alivellosimbolico,dalfattocheilquartovangelo,ripren-dendoerisignificandoilgrandetemaveterotestamentariodellagloriadiyHwH(kabd,dxa),checonnotaauntempolamanifestazioneelesclusi-vitdellessereedellagirediDio,attesti
lavolontdiunareciprocaglo-rificazionedelFigliodapartedelPadre,edelPadredapartedelFiglio,mentre
loSpiritoParaclitoviene identificatocon levento stessodiquesta
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reciprocaglorificazione.Inognicaso,ilregistrodellunitdellesserediDiocoscomequellodellaTrinitdiPadre,FiglioeSpiritoSanto,pertengonopersal
linguaggiopersonologico,ecometalivannoaccolti,compresiedespressianchealivelloteoretico.Sarquestaegiustamentelacrocechelintelligenza
cristiana del mistero dellunitrinit di Dio rivelata in
Cristodovrprendersi sulle spalleperaccederealla luce
trasfigurantedelvivereinDioedelpensareDiosecondoilpensierodiCristoGes(cf.1Cor2,16).Macinon
sarpertinente,nviabile, senon tenendocontodiduealtridati che
ulteriormente sviscerano dallinterno la dinamica personologicadel
noi siamo. Il primo concerne il fatto che la nominazione stessa
delDio unico e uno come Padre, Figlio e Spirito Santo importa una
precisaeordinatarelazione(txis)traessi.Sche il
lorooriginariocoappartenerealla sfera dellesistenza di Dio in s
medesimo se importa, da un lato, laloro eguaglianza appunto
nellessere Dio, importa insieme, daltro lato, laloro determinata
identit: per cui, appunto, luno Padre, laltro
Figlio,laltroancoraSpiritoSanto,coschelunocomeespliciter
lintelligenzateologicanonlaltro.Ancheperquestaragioneontologicaoltrecheper
quella delloriginaria coappartenenza di essi allio sono
dellunicoDiononpossibilepensarelunitdelnoisiamosemplicementecomelakoinonia
risultantedallaconvergenzadi
treoriginariamenteesenzaul-terioredeterminazionedistinti.No!IlPadrePadre,
ilFiglioFiglio,
loSpiritoSantoSpiritoSanto,lunononessendolaltromaciascunoessendolunicoveroDioconglialtri.EcoseperciessisonoilDiouno.
Ilsecondoirrefragabiledatoconcernelaqualiteladinamicapersono-logicaditaleordinatarelazione.Essailluminataedescrittadallinguaggiodellagpe,
che, con crescente e impressionante creativit linguistica
nor-matadallafedeltalleventodiGesCristonellasuarisoluzionepasquale,
decisamente attestato nel Nuovo Testamento, da Paolo a Giovanni.
Ladedizionedis,usqueadfinem,eciosinoallespropriazionedissenzare-siduinellaliberaconsegna(pardosis),descrive,dunque,apartiredaGesCristo,
il mistero pi intimo di Dio. S che la prima Lettera di Giovannipu
attestare leccedente confessione di fede corrispondente
alleccessodellarivelazionediDioinCristoGes:Dioagpe(1Gv4,8.16).Ilchesignifica
che lagpe, quale testimoniata dal Cristo, levidenza
esibitadellunicite insieme(questo
ilpunto!)dellunitdiDioqualeescatolo-gicamentesirivelaappuntoinCristoGes.Unicit:perchliosonodi
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yHwHcheintalmodosidiceesidonaalmondoperchiegliinsestesso.Unit:perchintalmodo,nellagpe,sidiceesidonaalmondoilsegretodelnoisiamoincuiGes
ilCristo,comunicandoci
loSpiritoSanto,haapertoallaliberteallintelligenzadelluomoilMisterodiDiopercoinvol-gervigraziosamentelasuacreatura.
proprioapartiredaquestocoinvolgimento,perlafede,nellarivelazio-nestessadellesser-unonellagpediDiochePadre,FiglioeSpiritoSanto,chesievinceunsecondo,discriminanteprofilodellintelligenzadellunitdiquestoDio.Essapusoltantoavvenire,conpertinenzae
frutto,accedendo,perlafedeoperantenellagpe(cf.Gal5,6),allinterioritdispiegataeapertadellunitdiDiostessonella
suasussistenza trinitaria.Ecco lapreghieradiGesalPadre:Come
tu,Padre, sei inmee io sono in te,
sianoanchessiunoinnoi.LunitdiDio(cheTrinit)attintainvirtdellunitinDio(tra
i fratelli in Cristo). Giunge cos a compimento, in perfetta
dialetticacol movimento verso luno e lestinzione (di libert e
conoscenza) in essodescritti dalla ricerca e dallaccesso al Divino
prima della rivelazione,
ilmovimentodellosquadernarsiirruenteeaccoglientedelliosonopromessonella
rivelazione di Dio a Israele. In realt, il noi siamo autoattestato
daGes,essendoegli ilFiglio/Parola fattouomo,non soltanto
lepifania,difronteagliuomini,dellunitnellagpedelDiochePadre,FiglioeSpiritoSanto,
ma, in virt di ci, ne la partecipazione reale nello Spirito
Santo:coschetutti,appunto,sonoabilitatiperlagraziaaviveredelmisterostessodellunitdiDiocomefiglinelFiglio.Questapartecipazionesenzaltrounfattoontologicoecometalechiedediessereassuntonella
libert,esplicatonellesistenza,
illuminatonellintelligenza,perquantoquestopossibile sindora: nella
situazione di escatologia gi realizzata nella storia per
leventodiGesCristo,maproprioperquestointensioneversoilsuocompimentoallafinedeitempi,oveDiosartuttointutti(cf.1Cor15,28).Taledono/impegno,elacoscienzadifedechelofasuo,sonodincalcolabileimportan-za:perch
testimoniano la consistenzapienadel
creaturalenonnonostanteosemplicementeinparalleloconilDiodellarivelazione,maconlui,inlui,perluieprecisamentenellapartecipazionedigraziaallunitdellaSantissimaTrinit.
su questo saldissimo fondamento che poggia e ha da dispiegarsinella
trama dellesistere, e nelle opere anche del pensare, ogni
autenticaformadellumanesimochenascedaCristoesiabbeveraalsuoSpirito.Edquesto,inparticolare,apropositodiquantoquipidavicinocinteressa,il
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PieroCoda292
formidabilecompitoaffidatodallarivelazioneallosviluppodellintelligentiafideidellunitdieinDioTrinit.
5. Le due complementari intenzionalit della storia del dogma
trinitario
La traditio vivens Ecclesiae documenta lassunzione e la
perseveranteesecuzionediquestoprioritariocompito,cuisonoappeselesplicazione,lagiustificazione
e laproposizione intellettualmente rigorosa
epraticamenteresponsabile della singolarit originale della
rivelazione di Dio in
Cristo.Comepreannunciato,unavoltachesiabbraccino,conunosguardosinte-ticoeinsiemerispettosodeisuoidiversimomentiedellesuediversesfac-cettature,loscavoesercitatoeleacquisizioniguadagnatedallatraditiocircalunit
del Dio trino, agevole evidenziare due movimenti di pensiero
omegliodueprevalentiintenzionalit,entrambicoessenzialiallillustrazionedellaveritrivelatanellaloronecessariaconvergenza,lacuiindividuazioneeilcuiraffrontopuesseredigrandeinteresseinordinealnostroassunto.
Il primo movimento quello che senzaltro prevale ed
evidente,oltrecheprovvidenziale,checossiastatoneiprimi,decisivisecolidellosviluppodella
tradizionecristiana, cuidobbiamo,con
infinitagratitudineesemprenuovostupore,
ladefinizionedeidogmitrinitarioecristologico.Sitrattadellintenzionalitchemuovendo,congraniticacertezza,daldatodellunitdiDioricevutodallarivelazioneveterotestamentariaeconferma-todaquellaneoestamentaria(nonchdallaragionefilosofica,marilettaeinteriormentesostenutaevivificatadallafede:sipensiasantAgostino),ac-coglieepensalineditodato,ricevutodalNuovoTestamento,delladistintaeinsiemecodivinaalteritdiPadre,FiglioeSpiritoSanto.Lostraordinariorisultatodiquestapoderosaeimpegnativaoperazionematuratadalleserci-zioecclesialedellintelligentiafideinellospaziodeiprimicinquesecoli,es-senzialmentesiconcentranellaconfessionedellaperfettaomoousadelletredistintehypostseisdelPadre,delFiglioedelloSpiritoSanto.Lacorrelativaconfessione
delleguaglianza della divina ousa e della distinta sussistenzadelle
tre ipostasi o persone disloca infatti, implicitamente,
laffermazionedellunit di Dio su almeno tre livelli che
indissolubilmente si tengonoinsieme e vicendevolmente silluminano:
lousa divina, e cio lesser-Diodi Dio, la sua divinit, una e una
soltanto (primo livello); essa
sussistediversamenteinciascunadelledivinepersone(secondolivello);senzaconci
potersi dare nelluna a prescindere dalle altre (terzo livello). Ci
che,
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nel registrometafisico,vieneaffermatoattraverso lunicit
(insdiversifi-cata)dellousa,vieneconfermato,nel
registropersonologico,attraverso
ladinamicatrinitaria(persunificantenelladistinzione)dellapericoresidelledivinepersone.chiaro,pertanto,amotivodellintenzionalitprevalenteche
guida in questa direzione lintelligenza della fede, che il
movimentodel pensiero va dallunit dellessenza alla Trinit delle
persone, comeattesta la teologia dei Padri della Chiesa: sia quando
(diciamolo con unacerta semplificazione, da prendersi con la dovuta
cautela e da
verificarsisulcampocasopercaso),comeinOriente,sitenderavederenelPadrelapienezzafontaleericapitolativadellousadivinarealmenteintutto(eccettolapaternit)comunicataalFiglioealloSpiritoSanto;siaquando,comeinOccidente,
si tender a vedere lousa divina stessa principaliter
esercitatanella sussistenza del Padre e insieme, cooriginariamente,
espressa
nellasussistenzadelFiglio(ilVerbodelPadre)edelloSpiritoSanto(lamoredelPadreedelFiglio).Ladifferenza,
alla fine, menoaccentuatadiquantosi potrebbe pensare. Ma la logica
e la forma concettuale assunta dallin-telligentia fidei per
attestate lunitrinit di Dio in Occidente render
piagevole,perchesigitodallinternostessodiquestimpostazione,losvilup-podiunadottrinaarticolatadelleprocessionie,daessadipendente,dellerelazioni.Ladottrinadelleprocessioni,
inrealt,articola
lunitdinamicadellousadivinasecondoilregistropersonologicodellemissioni,dalPadre,del
Figlio/Parola e dello Spirito Santo e, proprio per questo, onora
edesplicita
ladinamicapartecipativapergraziadelmisterodellunitdivinaagliuomini.Ladottrinadelle
relazioni,dalcantosuo,nello straordinariosviluppo conosciuto (per
restare in Occidente) a partire da
santAgostinosinogiungereasanTommasodAquino,formalizza,alivelloontologico,
ilguadagnocosacquisitoapropositodellarticolazionetraunitdellessentiaDei
e Trinit delle persone. Tanto che Tommaso stesso, come noto,
constupefacente e arditissima penetrazione teologica, pu affermare
che
inDeoabstractarelationenihilmanet(InSent.I,26,2)echeognunadelletre
divine persone relatio subsistens (S.Th. I, 29, 4). Ne deriva
che,metafisicamente, Dio sussiste in quanto relazione, e per questo
sussistenelletrepersoneattestatedallarivelazioneincui,appunto,eglisestesso:relazionedis(ilPadre)as(nelVerbo)inepers(nelloSpiritoSanto).Tantocherisultaassaidifficile,eforsepersinoimpossibile,spingerepiinlquestomovimentodellintelligentia
fidei cheprende lemossedallunit
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dellessentiaDeiarticolandolanellatriplicesussistenzapersonalecoscomattestatadallarivelazione.Tantche,dopolagrandiosasintesitommasiananon
vi son state, in fondo, che delle chiose o, pi raramente, al
massimodelle rigoroseesplicazioni
(pensoaRosmini)delverticeattintodalla
spe-culazionedellAquinate.
Ma, a questo punto, non si fa necessario per continuare e
appro-fondire, da unaltra prospettiva, il discorso trinitario
mettere in motolaltro e correlativo movimento, quello, per
intenderci, che riguadagna
(enonsemplicementeguadagna,perchdaessopursemprepartecomepre-supposto)lunitdiDio,unavoltachesiachiaramenteeindubitabilmenteaffermata
laTrinitdellepersone?Una spiadellapertinenza e fecondit,appena
intuita, di questa complementare intenzionalit
dellintelligentiafidei, amioavviso, gi riscontrabile inTommaso
stesso. Ilquale, inpidi un luogo, facendo riferimento al proprium
della rivelazione cristica
apropositodiDio,menzionaprimaildatosecondocuiDiotrinoesoloinsecondoluogoquellosecondocuiegliuno(cf.,pertutti,S.Th.I,12,13):sembrandoconciprudentementeediscretamenteinvitarciarifletteresulfattochelunitdiDiopuevacompresa,nellalucedellarivelazione,soloa
partire dalla contemplazione delle processioni/relazioni
trinitarie. Delresto, limpianto stesso della Summa Theologiae come
in altro luogo
hocercatodimostrareinrealtnonpremetteunDeDeoUnoaunsuccessi-voDeDeoTrino,masemplicementeattestaconestremovigorelesitoapofa-ticodiunintelligenzarigorosaepuradellessedivinonellasuaimmacolatasemplicitchepergraziasirivela,appunto,nellamissionedelFiglioedelloSpirito
coinvolgendo la creatura, di qui, nella grazia, alla
partecipazioneallavitadelDiotrinoeuno!
MaquestachenellateologiadiTommasodAquinounasuggestioneappena,siapureestremamentesignificativaeforsepersinodecisivaper
lamessainoperadiunprosieguodelcamminodellintelligentiafideidelluni-tdelDiocheTrinit,di
fattononsarraccoltadopodi lui.Tantochebisognaattendere la
teologiadel 900, con la
sequelabennotadeiprece-dentichelhanno(inunmodoonellaltro,direttamenteoindirettamente)in
findeicontipreparato,pervedereriaffiorarequesta
istanza.Aconclu-sione,ormai,della vivace e sostanziosa
renaissancedellinteresse trinitarioche ha segnato il 900, che cosa,
infatti, risulta? In estrema sintesi,
direichesenzaltrorisultaladefinitivaaccentuazionedelregistropersonologico
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nellillustrazione teologica del mistero della Trinit, ma con la
perigliosamessasullosfondo(quandononaddiritturaconunpraticooblio)delregi-stroontologicodellunitdiDioo,megliodetto,delDiouno.Ilchestatopropiziato,daunlato,dallaffermarsidelpensieropersonalistaedialogicoedalritornosicetsimpliciteralNuovoTestamentosenzatalvoltaadeguata-mentetenercontodellamediazioneermeneuticadellatraditio,e,dallaltro,dalla
critica, spesso preconcetta e indiscriminata, al pensiero
metafisico.Cihaportato,misembra,aundupliceesito.Perunverso,unconsistente,eforseaddiritturaprevalentefilonedellateologiatrinitariacontemporanea,ha
finito col ridurre di fatto il pensiero dellunit di Dio alla
koinonia opericoresidinamicadelle tredivinepersone: troppo
facilmentecos archi-viando la lezione metafisica della grande
tradizione, ma insieme non
riu-scendoadarragionediquelprincipiodellunicit/unitdiDiochesegnalarivelazionecomesvistononsolodellAntico,maanchedelNuovoTestamento,
e cos, indefinitiva,mancandoal compito
imprescindibilediriguadagnare e ripensare lunit ontologica di Dio
dopo
laffermazionedellasuaTrinitpersonale.Lasciandoconcianziintravvedereallorizzon-teilpericolodiun,almenoinconsapevoleelarvato,triteismo.Perunaltroverso,maassaipiraramente,s
tentato inveritdicompiere ilpasso
inavantioggirichiesto,avvertito,ormai,comeineludibile,maconrisultatiinfindeicontinondeltuttosoddisfacenti:sianellalineadichi(daK.BarthaK.Rahner)havolutogarantire
lunitdiDioparlandodiununicosog-gettoassolutochesi rivelaecomunica
in tredistinte sussistenze (macosnon si sfiora il modalismo,
cedendo alla suggestione dellenfasi
modernadelsoggetto,e,inognicaso,nonsiritornaaunaformadiunitpreviaalladistinzione
e quindi non attraversata dallalterit/diversit
personologicaattestatadallarivelazione?);sianellalineadichi(H.U.vonBalthasar),peronorare
la distinzione personale ed esprimere al tempo stesso lesser-unodi
Dio secondo la logica dellagpe attestata dal Nuovo Testamento,
haproposto di ripensare lessentia Dei come levento agapico che
accade nelprocesso triipostaticodelleprocessioni.
Ilchesenzaltrovero,dalpuntodivistadelladescrizionefenomenologica:senzaperchenevengaconciconpertinenzadischiusoilsignificatoontologico.
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6. una conclusione prospettica: lesse agapico della relatio
A mio avviso e con questa considerazione mi avvio alla
conclusio-ne semplicemente prospettica che avevo in esordio
promessa la via pipertinente e propizia quella di riprendere con
determinazione e
vigoreildiscorsoldovelhalasciatolateologiadiTommasodAquino,peraltrooffrendo
lapreziosa suggestione che sdetto, tenendo insieme
adeguata-mentecontodelleacquisizioni,mapiancoradellesuggestioni,offertedalpensieropersonalistaedialogicomodernoecontemporaneo,esoprattuttocercando
dimmergere il tutto come auspicato dal titolo suggerito
allanostrariflessionenella
lucedellarivelazione,ecionellassunzionecon-sapevole e riflessadella
logica inedita epeculiaredel
comunicarsidiDioanoi,inGesCristo,perchiegli,alfinedicoinvolgercinellasuastessavita:Che
tutti sianounocome ioe te siamouno.
Inconcreto,miparedintuirechevadaatalfineripresoespintosinoinfondoildiscorsodellarelazioneindivinisallalucedelNuovoTestamentoedelculminepasqualedellamissionediGesCristo,perpenetrarecos,daldidentrodelleventodella
dedizione di s reciproca e trinitaria delle tre divine persone,
nellalogicadellunitessenzialediDioespressainunlinguaggiopersonologica-menteadeguatoalnovum,sempreeccedenteeulteriore,dellarivelazionediDiostessoanoi,suecreature.
Ladefinizionetommasianadellapersonadivinacomerelatiosubsistens,inverit,diceduecoseinuno:dice,daunlato,cheDioinquantoDiosus-sistesempreesolonelmododellarelazione,ecionellaparadossalecoin-cidenzadiesse-inedesse-ad;econci,correlativamente,dicecheciascunadellepersonedivinesussistecomerelazione(allealtre).InquestomodolarelatioquatalisdicelessenzadiDio,edunquecichelepersonesonoinquantosonoDio.Dio(eognunadellepersonedivinechelunicoDio)relazione.Ma,pers,
ladefinizionedellessentiaDeisecundumrelationem,seformalmentedicelaTrinitdellunicoDio,nondiceinveceformalmentelunitdiDioinquantoessaintrinsecamenteespressadallaTrinitdellepersonecomerelationessubsistentes.Sicomprende,diqui,comeladottri-nadiTommasostessoindirizzi
losguardoversoquestaunitche,essendosenzaltro presupposto
(apofaticamente raggiunto dallintelligenza umananel suo esercizio
puramente razionale) dellessere di Dio in quanto Dio,si
rivelaperciche inemediante la rivelazione,nelFiglio/Parola
fattocarne,delsuoesser-unocolPadrenelloSpirito:propriocosliberamentee
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RipensarelunitdiDionellalucedellaRivelazione.Unpercorsometodologico
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graziosamentecoinvolgendocinelritmodellavitadelDioUnitrino.Diquilanecessite,prima,limpagabiledonodicontemplare,nellattestazio-nedellarivelazionetrinitariaoffertadalNuovoTestamento,lospessoreeladinamicapersonologico-dialogaledellarelazioneche
ilFiglio/Parola fattocarnevive,anzi,neiconfrontidelPadre, laquale
relazione,a suavolta, icona della relazione che il Padre stesso
vive, anzi , nei confronti
delFiglio/Parola,relazionientrambe(quelladelPadreequelladelFiglio)chesicompiono(esipartecipanociascunaperlasuaparte)nellarelazionechenelloSpiritoSantovive,cheloSpiritoSantoanzieglistessoqualesoffiodellavitadiDio.Civieneadireduecose.InnanzituttochelarelazioneinDio,essendoDiopersrelazioneedunqueTrinit,dicelesser-unodiDioquandoessa
sia intesa, in conformit con la
rivelazioneneotestamentaria,comerelazioneesprimentesialtempostessonellareciprocit(Padre/Figlio)enellaterziet(SpiritoSanto).Lessedellarelatio,essendoinDiosostanzia-le,infatti,loperchallarelazionedelPadrealFiglioperfettamentecorri-spondelarelazionedelFiglioalPadrecosche,invirtdiquestaperfettareciprocit,
ilPadreeilFigliosonounoinquelterzodalorodistintocheloSpiritoSantoessendo,propriocos,ciascunodeitreunoconglialtri.Lesser-uno
di Dio, dunque, si esprime (ecco il prima, se cos
possiamodire)ealtempostessoespresso(eccoildopo)dallerelazionidelletredivinepersoneinvirtdellatxisordinatadelleprocessioni,daintendersiinconformitallattestazioneneotestamentariasecondolalogicarigoro-sadellareciprocitedellaterziet.Infondo,quantoTommasodAquinointuiva
a proposito della duplice unit di Dio: quella detta essentialiter
equelladettapersonaliter(InJo.17,26),maconinpilagiustificazioneon-tologicadiciscaturentedallalogicapersonologicastessadellarivelazione.
Di qui, infatti, si evince la seconda cosa che scaturisce
dallascoltodellarivelazione.EciocheunatalerelazionepropriamentequellacheilNuovoTestamentoesprimenellasemanticadellagpe,essendolagpenongiunarelazioneunivocaeunidirezionale,mariassumendoessanellapre-gnanzadelsuoconcetto,normatodallineditodelleventocristico,lagratui-t:deldonodis,dellareciprocitedellaterziet,ecioilritmotrinitariodellamare,dellessereamatiedellesserecosuno(essendodistintiesem-preapertiallaltroealnuovo)nellamore.Lagpe,infatti,perdefinizione,secondolalogicadellarivelazione,lunitchesgorgadallagratuitinfinitadeldonodischegratuitamenteevocaildonoinfinitodis
inrispostae
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PieroCoda298
che si consumanella gratuitdella koinonia infinitamente aperta e
liberadeidistintichereciprocamentedonanosestessi
lunoallaltro.Lesser-unodiDiochecomeTommasodAquinolimpidamentemostranascostonelsegretodellasuaassolutasemplicit,sisquadernacos,perrevelationem,nel
ritmo trinitario della gratuit dellagpe del Padre, del Figlio e
delloSpirito Santo. Gratuit che significa ecco la dedizione di s
del
Figliofattocarnesullacroceesinoallabbandono(kenosi)espropriazioneesau-stivadissinoallannichilamentonellamore,dapartediciascunodeitre,perchlaltrosia:cosilPadregenerailFiglio,cosilFiglioriconoscePadreilPadre,cos
ilPadree ilFigliosi ritrovanonelloSpiritoSanto.
IlPadre,ilFiglioeloSpiritoSanto,dunque,sonociascunoilDiounonellagratuitdelladedizionepienadisaglialtrienellarispostagratuitadelladedizionepienadiessiaciascunaltro.Cosche,contemplandolesser-unodiDioinciascuno,siconcistessoealtempostessorinviatiacontemplarelesser-unodiDionegli
altri.Senzachemai sipossadel tuttoedefinitivamenteafferrare
ilMistero inesauribilecos rivelato,verorovetoardente incuibrucia,
senza consumarsi, lesser-uno di Dio e in Dio di tutto ci che
.Ancheesoprattuttoinquestacasovalelinderogabileprincipio:sicompre-hendis
non est Deus. Eppure, a partire di qui, tutto trasfigurato di
lucenuova.
Si pu arguire da ci come la formula che, nel Nuovo
Testamento,confessacheDioagpevadaintesarigorosamenteinsensoontologico.Nellalucedellarivelazione,infatti,Dioinquantogratuitamentedsestessonelritmotrinitariodelladedizionekenoticadelletredivinepersone,insestessoealdildisestesso,nellacreazione.Egli,perci,unoessen-doagpe.Coscheanchenoi,suecreature,possiamosecondolapreghieradiGesenellapartecipazionediquestastessaagpeesserfattipergraziaunonellunitdelPadre,delFiglioedelloSpiritoSanto,diventandocosciascunopienamentesestessosecondoDio.
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RipensarelunitdiDionellalucedellaRivelazione.Unpercorsometodologico
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Sommario
LunitdiDio,secondolarivelazionecristiana,persattraversatadallaTrinit(diPadre,FiglioeSpiritoSanto)chesifadimoraaccogliente,pergrazia,dellamolte-plicitdella
creazione,unaTrinit
che,essendodi/inDio,nonperciestraneaedestrinseca allesser-uno di
Dio ma, ontologicamente interiore, ne lesplicazione, lavita e
labellezza.Per guardare conpertinenza aquestoMistero,
utiledistingueretretappefondamentalinellintelligenzaprogressivadellunitdiDio:laprimadescri-venteilcamminodellesperienzareligiosaepoidellafilosofiagrecaprimadellari-velazione;lasecondacoincidenteconlarivelazioneattestatadallAnticoTestamento;laterzadescrittadallarivelazionedieinGesCristoinquantoattestatadalNuovoTestamento.Apartirediqui,etenendoconto,nellalucerisolutivadellarivelazionecristica,delleprimedue
tappe, si sviluppa lintelligenza credentenormatanel
edaldogmadellaChiesa, laquale, a suavolta,puesservista
comeesprimentesi induedirezioni o con due intenzionalit
complementari: la prima rivolta a esprimere,
incoerenzaconlarivelazione,larealeedefinitivadistinzionepersonalediPadre,FiglioeSpiritoSantosenzaconcicontraddirelunitdellesserediDioinquantoDio;lasecondaoggidisingolareattualitrivoltaaripensare
taleunitprecisamente
inriferimentoallaTrinitcosaffermata.LunitdiDio,dunque,prima(inviainven-tionis)dellasuaTrinit,maaltempostessoanchedopo(sempreinviainventionis)diessa.Inmodotaledapoterlepensareepercepireefruire,indesideranteepazienteattesadellavisiofaciesadfaciem,rigorosamenteinsieme.
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It iner aria
LIBRERIA EDITRICE VATICANA
Pontificia Academia Theologica
LIBRERIA EDITRICE VATICANA
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t 32,00
MARIA LA THEOTOKOS
CONOSCENZA ED ESPERIENZA
ANGELO AMATO
Pontificia Academia TheologicaI t i n e r a r i a 6
Maria la TheotokosConoscenza ed esperienza
Conoscenza ed esperienza sono i due approcci presenti in questo
volume. La conoscenza della beata Vergine d solido fondamento alla
piet dei fedeli. Lesperienza di fede, dal canto suo, d calore alla
luce della verit. Gli articoli qui pubblicati, alcuni dei quali
ancora inediti, coprono aree sensibili della riflessione su Maria,
come, ad esempio, linculturazione, i due dogmi pontifici, il
magistero, Fatima, la spiritualit mariana. A proposito di Fatima,
la nostra ricerca mostra come Giovanni Paolo II abbia modulato
proprio sullevento di Fatima, il suo lungo magistero pontificio e
non soltanto in campo mariologico riorientando, in parte, il suo
primitivo progetto pastorale. Altri studi riguardano que-stioni
classiche, come la cooperazione di Maria alla salvezza, la
partecipazione alla passione redentrice di Cristo, la missione
educatrice, la paradigmaticit umana, la lotta aperta contro
lavversario del suo Figlio divino. Un parola sugli articoli di
apertura e di chiusura. Il primo intende valorizzare, nel discor-so
mariologico, lapporto della plurisecolare e ricchissima tradizione
catechistica, spesso disattesa, ma che, nella sua essenzialit
metodologica e contenutistica, costituisce il concreto risvolto
pastorale del mistero di Maria nella formazione dei fedeli. Il
saggio di chiusura, invece, vuole essere un doveroso riconoscimento
allencomiabile opera di ricerca, docenza e pubblicazione da parte
della Pontificia Facolt Teologica Marianum, vero laboratorio
internazionale di riflessione mariana.
Maria la TheotokosConoscenza ed esperienza
In this volume there are two approaches, knowledge and
experience. The knowledge of the Blessed Virgin gives the faithful
a solid foundation for devotion. The experience of faith, for its
part, gives warmth to the light of truth. These articles, some
published, some still unpublished, cover the sensitive areas of
reflection on Mary, for example, inculturation, the two papal
dogmas, the Magisterium, Fatima, Marian spirituality. About Fatima,
our research shows how John Paul II has his own formulation on the
event of Fatima, contained in his long papal teaching - not just in
the field of Mariology which shifts, in part, its primitive
pastoral design. Other studies concern traditional issues, such as
the cooperation of Mary in salvation, participation in the
redemptive passion of Christ, the mission of education, the
para-digm of humanity, the open struggle against the enemy of her
divine Son. A word about the contents of the opening and closing
articles. The former will enhance the Mariological discussion,
which is often overlooked but in its basic methodology and content,
is a fundamental aspect in the formation of the faithful in the
pastoral mystery of Mary. The closing essay, by contrast, wants to
be a fitting recognition of the commendable work of research,
teaching and publication by the Pontifical Theological Faculty
Marianum a true international workshop of Marian reflections.
6
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unIT E RELAzIOnE: LA SchESIS nELLA DOTTRInA TRInITARIA DI
gREgORIO DI nISSA
giulio Maspero
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1. Introduzione
Unachiara lineadisviluppodellateologiacontemporanea losforzodi
comprendere inmodopiapprofondito
ladimensioneontologicadelladottrinatrinitaria,accompagnatodallaricercadiqueiriflessichelanovitriconosciutagrazieallarivelazionediDiounoetrinopermettedicoglierea
livellocreaturale, inparticolarenelluomo.1 Inquestocontesto
svolgonoun ruolo fondamentale le categorie di persona, relazione e
comunione.2Inalcunicasi, essevengonoproposte inalternativa
rispettoalla sostanza:dataliprospettive,
lunitdivinanonsarebbeconnessaaquestultima,maallacomunionepersonale.Taleopposizionehasuscitatoreazionicritiche.3
1 Sivedailcontributodil.
ak,UnitdiDio:quaestioprincepsdellontologiatrinita-ria,
inquestostessofascicoloallepp.439-464.Cf.ancheid.,Premessa:Versounontologiatrinitaria,inl.
ak - p.
Coda,AbitandolaTrinit.Perunrinnovamentodellontologia,CittNuova,Roma1998,pp.5-25.
2 SivedanoicontributidiL.Ayres,A.CordovillaPrezeK.Tanner,inr.
wozniak - g. Maspero
(acura),RethinkingTrinitarianTheology.DisputedQuestionsAndContemporaryIssuesinTrinitarianTheology,T&TClark,London2012.
3 Cf.M.
levering,Scriptureandmetaphysics:AquinasandtherenewalofTrinitariantheology,Blackwell,Oxford2004,pp.202-210.
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GiulioMaspero302
LewisAyresstatoparticolarmenteseveronelgiudiziosulleontologierela-zionalicaratterizzatedaunsimileapproccio.4
Uno degli esempi pi illustri di questa dialettica tra comunione
per-sonaleeunitsostanzialelateologiadiJohnZizioulas.Egliripercorrelastoria
del dogma trinitario per mostrare il ruolo essenziale del
riconosci-mentodellapersonadelPadrecomefondamentodellunitdivina.Questopassaggio
segna, secondo ilMetropolitadiPergamo, il
superamentodellaconcezionefilosoficacheponevalaragionedellunitdivinanellasostanzapiuttostochenellapersonadelPadre.5PerquestoeglidecisamentecriticorispettoalpensierotrinitariodiAgostino,accusatodiaffermare
indivinislaprioritdellasostanzasulladimensionepersonale,appoggiandosiaunaconcezionedirelazionedimarcaneoplatonica.6
AgostinochiaramentelafontediJosephRatzinger,cheinIntroduzioneal
Cristianesimo, gi nel 1968, metteva in particolare evidenza la
portatarivoluzionaria della concezione metafisica della relazione
introdotta dalpensiero trinitario.7 Sembra, allora, interessante
studiare lo sviluppo
delconcettodirelazioneelasuaapplicazioneallariflessionetrinitariainparti-colaredapartediGregoriodiNissa.Sicercherdiverificaresenelpensie-rodiquestoPadregrecosiosserviopposizionetrarelazioneesostanza,efinoachepuntolintenzionedellasuariflessionesiaontologica.Ilmetododellaricercasifondasullanalisiterminologica,apartiredallostudiodellericorrenze
di nelle opere trinitarie del Nisseno, lette sullo sfondodello
sviluppo di questa categoria dallambito filosofico iniziale a
quellopropriamentetrinitario.8Sicercher,cos,diapprofondirelacomprensione
4 Cf.l. ayres, (Mis)Adventures inTrinitarianOntologies, in J.
polkingHorne,TheTrinityandanEntangledWorld,Eerdmans,Cambridge2010,pp.130-145.
5
Ifothernessistobeontologicallyprimary,theoneinGodhastobeapersonandnota
substance, for substance is amonistic categorybydefinition
(therecanonlybeonesubstanceandnootherinGod),whileaperson,suchastheFather,isinconceivablewithoutrelationshiptootherpersons(J.
zizioulas,Communion&otherness:furtherstudiesinper-sonhoodandthechurch,T&TClark,London2006,pp.33-34).
6 Cf.J.
zizioulas,RelationalOntology:InsightsfromPatristicThought,inJ.
polking-Horne,TheTrinityandanEntangledWorld,Eerdmans,Cambridge2010,p.147.Laconce-zionerelazionalediAgostinoquiidentificataconquelladiplotinoinEnneadiVI,1,8-9econladottrinadiPorfirio.
7 Cf. J. ratzinger, Introduzioneal
cristianesimo,Queriniana,Brescia1969,pp.140-141.Laprimaedizionetedescadellannoprecedente.
8
SiringraziainmodoparticolareRiccardoChiaradonna,dellUniversitdegliStudidiRomaTre,icuipreziosisuggerimentisonostatiessenzialiperlapartefilosoficadelpresente
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Uniterelazione:laschesisnelladottrinatrinitariadiGregoriodiNissa
303
delrapportotralunitdellaTrinitelecategoriedirelazione,naturaeso-stanza,inunodeimomentipiimportantidellatradizionepatristicagrecaedellosviluppodeldogmatrinitario.
2. gli esordi
Il terminederivadalla radice indoeuropea segh, a cui risale
ilverbo.Ilsignificatofondamentalequellodicondizioneposseduta,dacuidiscendonolaposizionee
larelazione, inognisenso,siagrammaticale,sia fisico, sia
ontologico. Da un punto di vista dellevoluzione
filosofico-teologicaquestaconnessioneconilverboavererisultafondamentale.
Le ricorrenze pi antiche del termine sono quelle del composto,
presente nel linguaggio omerico, dove il prefisso fa
emergere,dalsensofondamentaledeltenere,laccezionedelritardoedellariluttanza.9
In Eschilo compare nei Sette contro Tebe, indicando
lequi-paggiamento del guerriero e larmatura.10 In Platone il
termine fa la suacomparsa tre volte: con un significato simile a
quello di Eschilo
nellaRepubblica(452.c.2);nelTimeo(24.b.4),ancorainriferimentoallarmatura;nelsensoditrattenerequandoapparenellanalisidellinguaggionelCratilo(424.a.9).
InAristotelesitrovaunaricorrenzadinellaHistoriaanimalium(638b.17)
in riferimento al ritardo delle mestruazioni. Il termine
appareanche nei frammenti, nel senso delle relazioni familiari,
come quella tramaritoemoglie(
),11malaterminologiapuesserequifortementeinfluenzatadagliautoricheneriportanoilpensiero.Non
consta che Aristotele abbia usato questo vocabolo per riferirsi
allarelazioneinambitometafisico.NelVIIlibrodelleCategorie12sifaricorso,invece,al
perindicareilrelativo,esemplificatocomedoppio,mezzo
lavoro.SiringrazianoancheIakiYarza,dellaPontificiaUniversitdellaS.CrocediRoma,e,perlaparteteologica,LucasFranciscoMateo-Seco,dellUniversitdiNavarra,eManuelMira,dellaPontificiaUniversitdellaS.Croce.
9 oMero,Odyssea,17,45110 esCHilo,SeptemcontraThebas,507,11
aristotele,FragmentavariaIV,182,4.10.19.30.12 Cf. M. MignuCCi,
Aristotles Definitions of Relatives in Cat. 7, in Phronesis 31
(1986)101-127.
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GiulioMaspero304
o maggiore, nellelenco delle dieci categorie.13 Nella
trattazione
dedicataallarelazione,sidlaseguenteprimadefinizione:
Sidiconorelative(
)tuttequellerealtchesonodetteesserecichesonoapartiredaaltrerealt()o,comesiaaltrimenti,inriferimento(
)adunaltro.14
Inquestacategoriarientranolabito(),ladisposizione()elascienza().15Ilcontestoegliesempichiarisconocheilterminerelativoespressosiadalgenitivosiadallapreposizione.Unaconnes-sioneetimologicacon
lapuessere intravistanellaccostamentodi al
,comeavvienenellulterioredefinizione:
Sonorelazionali(
)quellerealtperlequalilesseresiidentificaconlessereinunacertarelazioneaqualcosa(
).16
DaquestasecondadefinizioneilragionamentodiAristoteleconcludechenessuna
sostanzapuessere annoverata tra i relativi ( ).17Laffermazione
ribaditanellaMetafisica, laddovesisostiene che le realt relazionali
sono minime () rispetto alle
altrerealtdalpuntodivistadelladensitontologica.18Larelazionedefinita,perquesto,unaspeciediescrescenza()dellessere.19
Un ulteriore uso notevole del termine in Euclide, negli
Elementi,dovesiintroducelaseguentedefinizione:
Unrapporto()unasortadirelazione()rispettoallamisuratraduegrandezzedellostessogenere.20
Daunpuntodivistadellastoriadelterminerilevantelaccostamentodi e
, qui ricondotti evidentemente allambito del rapportonecessario. Il
testocontinuadefinendo il rapportoreciproco( ) fra le stesse
grandezze. Ci rende questa ricorrenza ancorpi interessanteper lo
studiodellevoluzione teologicadellespressione, in
13 aristotele,Categoriae,1b29-2a1.14 Ibid.,6a36-37.15
Cf.ibid.,6b2-3.16 Ibid.,8a31-32.17 Ibid.,8b21.18
Cf.aristotele,Metaphysica,1088a23-24.19
Cf.aristotele,EthicaNicomachea,1096a21-22.20
euClide,Elementa,V,3,2.
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Uniterelazione:laschesisnelladottrinatrinitariadiGregoriodiNissa
305
quanto la disputa ariana nel sec. IV verter proprio sulla
subordinazionedel Logos divino fondata, come si vedr, sulla sua
relazione reciproca alPadre( ).
Ma prima di analizzare luso propriamente teologico del termine,
necessariosoffermarsisullasuaevoluzioneinambitofilosofico,particolar-mente
per quanto riguarda lo stoicismo (a), la storia
dellinterpretazionedellecategoriearistoteliche(b)elasuariletturanelneoplatonismo(c).
3. Levoluzione filosofica
Uncontributoessenzialealla riflessionesul
relativoapportatodagliStoici, i qualipi chedi
categorieparlavanodiuna suddivisione inquat-tro generi,
tradizionalmente ricondotta allautorit di Crisippo.21 Secondola
testimonianza di Plotino22 questi generi sono: i sostrati (a),le
qualit (), lessere in un certa condizione ( ) e lesserein una certa
condizione in relazione a qualcosa (
).Questultimasuddivisionesirivelerparticolarmenterilevanteinambitosiafilosofico
che teologico. Si tenga presente che non si ha sufficiente
cono-scenzadirettadellateoriastoicadeirelativi.Apartealcunetestimonianzeindirette,unodeitestipirilevantisitrovanelcommentoallecategoriediSimplicio(165,32-166,29).23
Gli Stoici24 sembrano negare esistenza () reale ai
relativi,25relegandolialivellologicoeconcettuale(
),ancheseinseparabil-menteconnessi almondo fisico,per la concezione
stessadelle categorieedellacosmovisionestoica.26
Nellambito della tradizione platonico-aristotelica, si
intersecherannoduetendenzeprincipali:daunapartelatradizioneplatonicaconsidereri
21 Perunasintesieperlapirecentebibliografia,sivedar.w.
sHarples,PeripateticPhilosophy,200BCtoAD200,CambridgeUniversityPress,Cambridge2010,pp.62-63.
22 Cf.plotino,Enneades,VI,1,25.23 Cf.M.
MignuCCi,TheStoicnotionofrelatives,inJ. barnes - M.
MignuCCi(edd.),
MatterandMetaphysics.FourthSymposiumHellenisticum(Pontignano,August21-28,1986),Bibliopolis,Napoli1988,p.132.
24 Siveda,ades.,latestimonianzadiSestoEmpirico,inseXtus
eMpiriCus,AdversusMathematicos,VIII,453,1-454,1.
25 Cf.a.
graeser,PlotinusandtheStoics:apreliminarystudy,Brill,Leiden1972,p.99.26
Cf.M.l.
ColisH,TheStoictraditionfromAntiquitytotheearlyMiddleAges,I,Brill,
Leiden1985,pp.55-56.
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GiulioMaspero306
relativicomeunasovracategoriacheraccoglietuttolambitononsostanzia-le,dallaltralisicollocheralgradinopibassodegliaccidenti.
Il primo approccio cerca di far convergere lanalisi categoriale
diAristotele con il pensiero platonico, riconducendo tutte la
categorie nonsostanziali al e riportando la distinzione
fondamentale a quellatra assoluto e relativo, che aveva
caratterizzato lAntica Accademia.27
Ilrapportotralaconcezioneplatonicaearistotelicadel
,insiemeallapossibilit che esistesse lidea del relativo, sembra
fossero diventati
temiclassicinellatradizionedeicommentatoridelpensierodelloStagirita.28CichiaronelloperadiAlessandrodiAfrodisia,
vissutoadAteneacavallotrailIIeilIIIsec.delleracristiana.Eglihasvoltounruolofondamentalenellosviluppodeltermine:tragliautoriprecedentialVsec.d.C.quellochepresentailnumeromassimodiricorrenzedeltermine,utilizzatopidi160volte.
Laragionesembraessereproprioladiscussionesullecategoriearistote-licheeiltentativodiarmonizzarleconlatradizioneplatonica.RifacendosialrapportoprofondotraPlatoneeiPitagorici,rapportochesarebbestatoriconosciuto
anche da Aristotele, Alessandro spiega che nella
concezioneplatonica le realt
sensibilinonpossonoesseredefinite,machesia il
loroesseresialelorodefinizionidipendonodalleideesovrasensibili.29Lamol-teplicit
delle realt sensibili esisterebbe per partecipazione, ma,
secondoAristotele,iPlatonici
dicevanochenoncisonoideedituttiglientisensibili.Infatti,sostenevanochenoncifosseroideediqueglientitrairelativi(
)chesonoperrelazione(
),manemmenodiquellerealtchesonocontronatura,ningenerediquellechesonocattive.30
Il testo mostra come la terminologia della inizi a giocare
unruolofondamentalenellanalisidei
.Alessandrorifiutalatesichecipossanoessereideeanchedeirelativi,affermandochenemmenoiPlatonicilosostenessero,poich:
27 Cf.J.
dillon,TheMiddlePlatonists,Duckworth,Bristol1977,p.279.28
Sitrovalusodinellanalisidei ancheinambitoscettico:cf.seXtus
eMpiriCus,Adversuslogicos,II,161-165.Sivedaanched.C.
baltzly,PorphyryandPlotinusontherealityofrelations,inJournalofNeoplatonicStudies6(1998)58.
29 Cf.alessandro di
aFrodisia,InAristotelismetaphysicacommentaria,50,12-16.30
Ibid.,50,24-51,2.
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Uniterelazione:laschesisnelladottrinatrinitariadiGregoriodiNissa
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Leideesussistonodipers inquantosonosostanze,mentre irelativi ( )
hanno lessere nella relazione reciproca ( ).31
Entraquiingiocounacategoriachesaressenzialeperlosviluppote-ologico,la
,che,perquantovisto,legataproprioalladimensioneaccidentaledelrelativo.Questaespressione,chesigivistainEuclideinriferimentoalrapportoreciproco,apparealtredodicivoltenegliscrittidiAlessandro32edpresenteanchenellaterminologiadiGaleno.33
Fondamentale poi il pensiero di Plotino. In Enneadi VI, 1, 2 si
af-fermachiaramentechenoncipuesseregenerecomunecheabbracci
sialadimensione
intellegibilesiaquellasensibile.Soloquestultimacaratte-rizzatadai ,
lacuidiscussionevienesvoltaconestremaattenzioneeprofondit,
indagandose inessi sidiaunacomunanzadigenereese larelazione
abbiauna sussistenzapropria ( ).34 Tra gli esempi si trovano i
classici, con le coppie
destro-sinistro,padre-figlio,servo-padrone,insiemealleposizioni,comesedutooinpiedi.
Sembranotevole,nellaprospettivadelpensieroteologicodeiCappadoci,laffermazione
che la scienza (), per la sua relazione con lo sci-bile (), pu
avere unesistenza attuale ( ) attraverso la forma dello scibile
stesso.35 La terminologia haunevidente rilevanza per le discussioni
trinitarie, nelle quali
esonoelementiessenziali,lostessosipudiredellaffermazioneche le
relazioni possono essere viste solo come frutto nel nostro
giudizioquando riguardanoconfronti eposizioni,manonnel casodelle
relazionimutue( )chehannounavalenzaontologicaparticolare.36
Plotinomostracosunadistinzione tra la e i , ricono-scendoche
laprimaaporre in essere i secondi inquantodistintidalla
31 Ibid.,83,23-26.32
Unaltravoltainid.,InAristotelismetaphysicacommentaria397,31;epoiinDemix-
tione223,13;InAristotelisanalyticorumpriorumlibrumicommentarium380,20e406,12;InAristotelistopicorumlibrosoctocommentaria407,3;Inlibrumdesensucommentarium65,19;112,22;127,6.9.13.16;InAristotelismeteorologicorumlibroscommentaria39,18.
33
Peres.apropositodellepartidellanimaingaleno,DeplacitisHippocratisetPlato-nisIX,9,16,4,eanchenellInstitutiologicaXIII,12,5enellInHippocratislibrumdeofficinamedicicommentariiIII18b,690,15.
34 Cf.plotino,EnneadiVI,1,6,1-3.35 Cf.ibid.,VI,1,6,13-15.36
Cf.ibid.,VI,1,6,28-30.
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naturadeisostrati(
)neiqualivengonoadessere.Siricono-sceinquestomodochelaha,cheesiste.37
Ladomandasuccessiva,chesiponePlotino,qualesiaquestoessereche
consiste nella reciprocit ( ), qualeesistenzacomune(
)essopossegga.Nonputrattar-sidi qualcosa di corporeo, madeve
essereuna realt incorporea che stianei soggettio fuoridiessi (
).38La risposta
sembradisommointeresseperlateologiatrinitarianelsuoconfrontoconilneoaria-nesimo.Plotinoscrive,infatti:
Dunque,pericasisopramenzionati,ciolagenteelascienza,sideveporreunarelazionecheagisce
( ) secondo lazione ( ) e il principio formale () nellazione,
mentre negli altricasi la relazione una partecipazione della forma
e del principio formale( ).39
Quindi i relativi sono fondationtologicamentedalla, che
ri-condottaaiprincipiformalieallapartecipazionealleforme.40Sinotiche,comeesempiodiagente,Plotinocitaproprioilpadre.Laconclusionedellatrattazione
plotiniana che i relativi non possono essere ricondotti a ununico
genere, perch sono troppo diversi e finirebbero per essere
contatinellastessacategoriacon ipropricontrari.Sarebbecomese
ilviventeve-nisseunitoalnonvivente.41
La viene letta dalla prospettiva della partecipazione ed
ac-costataal comeprincipio formale.Adessa
riconosciutaautenticaesistenza (), in particolare per quanto
riguarda il rapportoreciproco ( ), che sar fondamentale nella
trattazioneteologica.Questocollegamentoconlastrutturapartecipativasaressenzia-leper
comprendere lo specificodella concezionecappadocedella,in quanto
questa connessione necessaria con la partecipazione dovr es-sere
superataper applicare la relazioneallaTrinit.Evidente
controprovadellimpossibilit di applicare la costruzione plotiniana
alla relazione re-ciproca ed eterna del Padre e del Figlio
laffermazione che lUno deve
37 Cf.ibid.,VI,1,7,11-18.38 Cf.ibid.,VI,1,8,2-5.39
Ibid.,VI,1,9,1-4.40 Cf.ibid.,VI,1,9,7-8.41
Cf.ibid.,VI,1,9,25-38.
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trascendere il pensiero, proprio perch questultimo presuppone
identite alterit ( ), alterit che legata alla relazionecon ci che
altro ( ). Ma, afferma Plotino,chi pensa se stesso non pu essere
semplice ( ).42
Questonotevoleprogressonellacomprensioneontologicadella
teoriadella relazione nei commentatori neoplatonici di Aristotele
confermatodallanalisi svolta da Alessandro Conti. A suo avviso,
mentre lo Stagiritaconosceva solo la nozione di relativo ( ), i
neoplatonici
sviluppanolostrumentoconcettualedellarelazione().Perquestoessenzialeilvaloreontologicoenonmeramenteconcettualeo
logicodaloroassegnatoallediecicategorie,coscomeilfattocheconsiderasseroladistinzionetradi
esse come reale e non solo di ragione. Gli accidenti erano
consideratiformeinerentiallesostanze,inmodotalechelarealtpadrefossecompostadiunasostanzaediunacertaformaaccidentale,cioilrapportoalfiglio.43
La trattazione delle categorie da parte di Plotino fu criticata
e svi-luppatadal suodiscepoloPorfirio.Molti autori sottolineano
ledifferenzenella loroposizione, anche se
altrihannocercatodidimostrare il contra-rio.44 Unevidente
differenza nella dottrina porfiriana, rispetto a Plotino,
laffermazioneche il relativononpuesseremaiconsiderato
sostanza,45nemmenonelcasodellapartediunasostanzacomeperlamano.46SecondoPorfirio,nonsipuneppureparlaredi
relativoal singolare,masempreesolo al plurale,47 perch i non
possono essere degli assoluti,
maconsistonoinunarelazioneaqualcosadaltro( ).48 Porfirio spiega che
lessere deirelativi(
)consistenellavererelazione()aunaltroentecor-relativo,
ilcuiessereasuavoltaconsistenellarelazionealprimo.Citando
42 Cf.ibid.,VI,7,39,5-12.43 Cf.a.
Conti,LateoriadellarelazioneneicommentatorineoplatonicidelleCategorie
diAristotele,inRivistaCriticadiStoriadellaFilosofia38(1983)259-283,specialmentelepp.260-262.
44 Cf.F.a.J. de
Haas,DidPlotinusandPorphyrydisagreeonAristotlesCategories?,inPhronesis46(2001)492-526.
45 Cf.C.
evangeliou,AristotlesCategoriesandPorphyry,Brill,Leiden1988,p.170.46
Cf.porFirio,InAristoteliscategoriasexpositioperinterrogationem,126,10-23.47
Cf.ibid.,111,22-25.48 Cf.ibid.,112,1-2.
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come esempio il caso del quattro e del due, che sono
reciprocamente inrapporto( )didoppioedimet,49Porfirioscrive:
Dunque,irelativi( )consistononellarelazionemutua( )dei soggetti
() enonnei soggetti stessi che sono
inrelazione,ilcuiesserenonlostessodellarelazionemutua.Malarelazionemutuadeirelativiconsistenellesseredispostiinuncertomodoinrapportoadunaltrarealt
( ), inmodotaleche irelativi
sonoquellerealtilcuiessereconsistenellavereunrapportoreciproco(
).50
Si nota nel testo il convergere delle diverse definizioni
presenti
nellatradizionearistotelicaversounaconcezionedirelazionechehanellareci-procit
lelementofondante.Alla riconosciutocosuno statuto ontologico reale
e ben preciso, distinto rispetto a quello deisoggetticui
larelazione ineriscee indipendenzadaesso.51Sihacosunanetta
distinzione tra la sostanzialit dei soggetti e lessere della
relazione.Questaaggiungerealmentequalcosaaisoggettistessi,equestoqualcosaidentificato,comegiinPlotino,coniltermine.Infatti,ilquattroqualcosadipisesiconsiderache
ildoppiodeldue,coscomeavvieneperquestultimosecisirendecontochelametdelquattro:52
Essi sono dei relativi ( ) perch partecipano del rapporto
()didoppioemet.Eilrapporto()siosservaproprionelcasodiduerealtinrelazionereciproca(
).53
Limportanza dal punto di vista del pensiero teologico di questo
col-legamento tra il e la evidente. La formulaeuclidea qui sullo
sfondo, ma essa viene riletta in termini metafisici.Porfirio, nella
sua precisione, mette in evidenza come la convergenza di e implica
che essi siano associati a un termine
intermedio,checonnetteontologicamenteduesostanzeodueentidiversi.Lespressioneusata,,moltosignificativa:
49 Cf.ibid.,124,17-21.50 Ibid.,124,21-25.51
Cf.ibid.,124,27-28.52 Cf.ibid.,124,30-125,3.53 Ibid.,125,3-5.
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Larelazione()comeuntermineintermedio()traisoggetti,per il quale
i termini relativi ( ) sussistono, acquisendo qualco-sa in pi oltre
ai soggetti, che non altro che lindicare un certo legame()
osservato tra di essi, in forza del quale sono chiamati
cos,[ciorelativi].54
Significativoperlaprospettivatrinitariaanchelusodi.Larelazioneimplica,dunque,unguadagnoontologico,maessarimaneesternaallente,anziessaperdefinizionesidtraentidiversi.Questoessererealerimanecomunqueminimo.55Inquestosensoirelativisonodegliaccidentiesternialsoggettoecos
tenuichenelsoggettononcambianullaquandovengono meno. Questo sembra
essenziale anche per preservare
lasimme-trianellastrutturapartecipativa:nellascalagerarchicadegliesserilerealtsuperiori
non debbono essere legate a quelle inferiori, anche se esiste tradi
esse una relazione. Ne chiaro esempio laffermazione che il
PrimoPrincipio privo di relazioni (), mentre tutti coloro che
hannooriginedalui,nellosforzodiritornare,credonoreciprochelerelazioniconlui.56
4. precedenti teologici
La terminologia in esame entra nella riflessione trinitaria fin
dalleoperediClementediAlessandria,cheeracontemporaneodiAlessandrodiAfrodisiaediGaleno.Neisuoiscritti
ilvocaboloricorresedicivolteedasubitoriferitoallanalisiontologicanellambitointratrinitario.SidicenelPaedagogus:
Coluicheponegliunialladestraeglialtriallasinistra(Mt20,21),quandopensatocomePadre,essendobuono,collesserechiamatobuonochiama-tosolamenteciche.MasesiconsideracheilsuoLogos,essendoFiglio,nel()Padre,dettogiustoapartiredallarelazionereciprocadiamore(
), poich il nome determinatodalluguaglianzadipotenza.57
54 Ibid.,125,16-19.55 Ibid.,125,25-28.56
Cf.porFirio,InPlatonisParmenidemcommentariaIII,35-IV,4.57 CleMente
alessandrino,PaedagogusI,8,71,3,3-7:SC70,p.236.
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LosfondodellaffermazionelarispostaaglignosticicheoppongonounDiobuonodelNuovoTestamentoeunDiogiustoeseverodelVecchioTestamento.Dalpuntodivistadellosviluppoteologicosuccessivoessen-zialelachiarezzaconlaqualesiaffermacheilLogosnelPadre.Cisem-bragiconnessoallarelazionalitdelnomidellepersonedivine.Cosbontegiustiziasonolegatepropriodallarelazione,chereciprocaedamore.Sinoticomela
avesseunvalorenecessarioegeometri-co,chelAlessandrinoconosceeusa.58Laspecificazionemediantelamorecorregge
questo elemento nella linea della bont e, potremmo dire,
dellalibert.LaccostamentotraenonsidprimadiClementeeritornasoloconGregoriodiNissaeGregoriodiNazianzo,comesivedrinseguito.Sitrattaquindidiununicofilrougecherisultaessenzialeperlacomprensionedellarielaborazionetrinitariadellacategoriainstudio.
Oltre allapplicazione di alla relazione tra il Padre e il
Figlioemergeanchelusoeconomicodelterminestesso,per
indicareilrapportotraDioeilmondo.Ancheinquestocontestofondamentalelaccostamen-todi
e, cheelimina lapossibilecomprensione
inchiavedinecessit.NelPaedagogussidice,infatti:
Infatti,primadellacreazione,eraDio,erabuono,epercihavolutoancheessere
Creatore e Padre. E la disposizione di quellamore (
)divenutaprincipiodigiustizia,dellaveraccesoilsuoSoleedellaverinviatoilsuoFiglio.59
Nel brano citato riferita allessere stesso di Dio, in
quantodisposizionebenevolente.Sitratta,quindi,diunadisposizionealdono,allarelazione.Amoreegiustiziasonolegatinelladivinit:sia
lacreazionechelaredenzioneelinviodelFigliohannooriginenellamore.Leformulazionidi
Clemente sono ancora esposte a un possibile fraintendimento,60 in
as-senzadellecategoriedieconomiaeimmanenza,sviluppatenelsec.IV,conla
loroconseguentechiaradistinzione.PerquestoeglispecificacheDionaturalmentebuono,
ma chenonha relazionenaturale ( )
58 Cf CleMente alessandrino,StromataVI,X,80,2,3:SC446,p.220.59
CleMente alessandrino,PaedagogusI,9,88,2,4-8.60
SivedalinteressantediscussioneinM.J.
edwards,ClementofAlexandriaandHis
DoctrineoftheLogos,inVigiliaeChristianae54(2000)159-177.
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congliuomini.61Lalineadisviluppoquellachepoifiorirnellateologiacappadoce.
Lambiguit legata al fatto che nella concezione filosoficaera
connessa alla partecipazione: essere in relazione implicava
inferioritrispetto alla totale autonomia ontologica. Cos in ambito
teologico que-sta categoria assume una doppia valenza in
riferimento allimmanenza
ealleconomia,chedevonoperesserebendistinteperevitareognipossibileconcezionesubordinazionistadellasecondapersonarispettoallaprima.
Ladistinzionetralambitopropriamenteintratrinitariodellesseredivi-noequellodelsuoagiresiritrovanelloperadiOrigene,chesembrapernon
seguire il maestro negli accostamenti terminologici. Sono assenti
neisui scritti anoipervenuti ingrecousidi accompagnatidao da , n
appare in ambito trinitario la .
MasiavvertelostessosforzodidistinguereilrapportoeternotrailPadreeilFiglio,nellimmanenzadivina,dallarelazioneeconomica.62LaconnessionetraDioeilmondononnecessaria,mafruttodellamoreedellacondi-scendenzadivini.63
Nel corso del sec. IV il numero delle ricorrenze del termine
sinnalzanotevolmenteeciavvieneproprioinambitoteologico.Latermi-nologiapocopresenteinAtanasio,mentremoltodiffusanegliscrittideiCappadoci
e in particolare in Gregorio di Nissa, nelle cui opere
lespres-sione appare circa 140 volte. In questo modo il Vescovo di
Nissa
risultaesserelautoreinlinguagrecaprecedentealsec.Vd.C.cheinassolutopifaricorsoadopoAlessandrodiAfrodisia.CisembrapoteressereconnessoallapolemicaconEunomio,nellaquale,comesivedr,ilterminediventa
oggetto di discussione a proposito della concezione del
rapportoreciprocofraletreipostasidivine.
Sembrainteressantenotarechelacategoriadirelazionedovevagies-serepresentenelledisputetrinitarieagliinizidelsecolo.Ario,infatti,nellasualetteraadAlessandrodAlessandria,doveconfessalasuafedenelletre
61 Cf.CleMente
alessandrino,Stromata,II,XVI,73,4,1-74,1,2:SC38,p.92.62
Sivedano,ades.,origene,CommentariiinevangeliumJoannisII,130,1-9:SC120,
pp.292-294.63
NelContraCelsumsihapropriounaccostamentodiprovvidenzaerelazionetragli
uominieDio(
),en-trambenegatedagliaristotelici:cf.id.,ContraCelsumIII,75,22-24:SC137,p.170.
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ipostasi divine ma nega che il Figlio sia eterno come il Padre,
scrive delFiglio:
Infatti non eterno, n coeterno, n ingenerato insieme al Padre, n
halessereconilPadre,chealcunidiconoessererelativi(
),introdu-cendodueprincipi()ingenerati.64
Luso di sembra acquisire, invece, un certo rilievo in
ambitoomeusiano,probabilmenteperlereditdiEusebio.65Idocumentiriportatida
Epifanio nel Panarion, infatti, sono testimoni di una discussione
cheverte proprio su questa categoria.66 La terminologia della
relazione reci-proca(
)utilizzataperindicarelinseparabilitdellanaturadelFigliorispettoaquelladelPadre,allaqualepersolosimileenonnumericamenteidentica.67
Questa concezione pu aver avuto un influsso su Basilio di
Cesarea,i cui rapporti con gli omeusiani sono noti: la prossimit
con Eustazio diSebaste loportacontattodirettocon
leposizionidiBasiliodiAnciraeGiorgiodiLaodicea,
inparticolarmodonellareazionedifrontealrinfor-zarsidellaposizioneanomeadiAezioeEunomio.68
Basilio diCesarea69 ricorre al termine circa venticinque
volte,lametdellequali
inambitotrinitario,specialmentenelDeSpirituSanctoenegliscritticontroEunomio.Sembralogicopartirenellanalisidaquesti
64
ario,LetteraadAlessandrodiAlessandria,inatanasio,Desynodis,16,4:AtanasiusWerke,II/7,p.244,11.
65 Eusebio parlava della relazione naturale del Figlio al Padre
(
)perindicarelaconnessionenaturalechelegavalanaturadivinadellase-condapersonaallanaturadellaprima,numericamentedistinte.Cf.eusebio,DeecclesiasticatheologiaI,10,3,5:GCS14,69,1.
66 Cf.epiFanio,Panarion,III,73,7,2:GCS40,p.277,1-4.67
SivedanoipassidelleletterediBasiliodiAnciraediGiorgiodiLaodiceainepiFa-
nio,Panarion,III,73,7,2e73,19,3-20,1:GCS40,p.277,1-4ep.292,4-21.68
Cf.pH.
rousseau,BasilofCaesarea,UniversityofCaliforniaPress,Berkeley1998,
pp.95-101.PerBasiliodiAncira,sivedaancheJ.n.