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Aprile 2020Gestire l’im
presa | Finanziare l’impresa | Com
unicare l’impresa | Franchising &
Retail | E poi il piacere...
PARLA FRANCO TATÒ: «Il virus peggio della guerra, è un nemico
invisibile. Ma l’Italia ha grandi possibilità»
www.economymag.it Aprile
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DANILO IERVOLINO (PEGASO): «GLI ESAMI ON-LINE UN GRANDE PASSO
AVANTI»DANILO IERVOLINO (PEGASO): «GLI ESAMI ON-LINE UN GRANDE
PASSO AVANTI»
REVISIONE CONTABILEAbbondanza (Rsm): «La svolta
del nostro nuovo software»
MERCATO ELETTRICOPutti (Gme): «Energia, dove
deve portarci la transizione»
CONFRONTA & VINCIComparatori, guida ai segreti delle bussole
dello shopping
BOIRON & IL GENDERL’a.d. Valérie Lorentz-Poinsot «Bilanciamo
vita e lavoro»
IL GREEN DEAL DI ALISProposta organica al governoper la
logistica sostenibile
I PIANI DI CARREFOURCon i market in franchisingl’uomo al centro
del servizioDANILO IERVOLINO
«L’E-LEARNING NON È UN RIPIEGO: È IL FUTURO»
RIALZIAMOCI!
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EMMA MARCEGAGLIA«Le crisi 2009 e 2012 insegnano
che la ripresa va preparata oggi»
MARCO BUCCI«Il caso Genova dimostra che l’Italia
nell’emergenza dà il meglio di sé»
STEFANO CUZZILLA«Abbiamo mobilitato subito tutte
le nostre competenze di manager»
IMPRESE, MANAGERPROFESSIONISTI: L’ITALIASUL RING DEL
DOPO-VIRUS
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SOMMARIO
Aprile 2020015 COVER STORY
NEL DOPOGUERRA SIAMO DA SEMPRE I PIÙ BRAVI Le stime sull’impatto
economico del Covid-19 fanno paura.
Ma le difese - forse - stavolta ci saranno
016 L’INTERVISTA/1 EMMA MARCEGAGLIA Il passato ci insegna a
costruire oggi la ripresa
018 L’INTERVISTA/2 MARCO BUCCI Lasciamoci guidare dall’esempio
di Genova
020 ECONOMIA REALE Siamo in guerra, rialziamoci così
022 IL DECRETO “CURA ITALIA” Terapia palliativa per le
imprese
026 INTERVISTA/3 STEFANO CUZZILLA Manager in prima linea a
ripensare il futuro
028 L’INTERVISTA/4 FRANCESCO ROTONDI Imprese, il “cigno nero”
detta nuove regole
WIND TRE
082 CINESKY
084 CANNABIS Il business (non) stupefacente
086 FERVO L’importanza della self-performance
088 SURVEYEAH
090 RESTAURANT GROUP Il collezionista di locali
092 STEP La seconda vita di un’impresa
094 FOORBAN La pausa pranzo hi-tech
LA TRANSIZIONE ENERGETICA che (ancora) non si vede
067 BANCA IFIS Dal grafene alla pelle vegan
068 ALIS Il Green Deal della logistica
072 SMART MOBILITY Attrezzarsi con le wall box
076 BE FACTORY L’incubatore green di Rovereto
RSM SOFTWARE Ora la revisione si fa con l’A.I.
056 FACTORING Ecco il fondo anti credit-crunch
058 NSA ECONOMY RANKING
079 STORYLEARNING033 GESTIRE L’IMPRESA 053 FINANZIARE
L’IMPRESA
061
ORIENTARSI Si fa presto a dire coach
048 PEGASO
050 LIUC A lezione di etica
045 WORKSHOP FORMAZIONE
SALARY SATISFACTION I soldi non fanno la felicità 036 LEADERSHIP
FEMMINILE Il karma di Wonder Woman
038 Il panino farcito di sostenibilità
042 CYBERSECURITY Il virus dell’ingenuità
007 L’ALTRO EDITORIALE
CONVERSAZIONE CON FRANCO TATÒLa crisi che ho visto,
il virus e le possibilità dell’Italia(a cura di Sergio
Luciano)
061 GREEN ACTION
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fase per i nostri clienti
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-sione e rappresenta il network mobile più gran-
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WINDTRE, NUOVO BRAND UNICOE UNA RETE “TOP QUALITY”
Sei miliardi di euro di investimenti in cinque anni e un
rebranding strategico: ecco come l’azienda guidata da Jeffrey
Hedberg
si riposiziona sul mercato con la rete più grande d’Italia
di Giancarlo Salemi
CI SONO VOLUTI TRE ANNI DI LAVOROPER RAGGIUNGERE
L’INTEGRAZIONE DELLE RETI E CREARNE UNA “TOP QUALITY”
I
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STORY-LEARNING
STEPSTESSI CLIENTI, NUOVI PRODOTTI LA SECONDA VITA DI
UN’IMPRESA
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RESTAURANT GROUPDA CAMERIERE A COLLEZIONISTADI RISTORANTI
GOURMET
90
SURVEYEAHIL SUCCESSO NON ÈUN’OPINIONE... MA MOLTE
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FERVOLA HOLDING CHE CRESCEGRAZIE ALLA SELF-PERFORMANCE
86
CANNABISDI STUPEFACENTE C’È SOLO L’OPPORTUNITÀ DI BUSINESS
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CINESKYIL FILM IN VOLO?È EDULCORATO PER VOI
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STORY-LEARNING
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e la matematica non è un’opinione, l’opinione può diventare un
nume-ro matematico. «È proprio questo
il nostro obiettivo: cercare di trasformare in numeri le
opinioni delle persone». Parola di Nicolò Fisogni (nella foto)
fondatore e socio unico di Surveyeah, società che ha come mo-dello
di business l’invio di sondaggi retribui-ti online agli iscritti
alla propria piattaforma digitale. Le risposte a questi sondaggi
sono poi analizzate per fornire alle aziende clienti informazioni
utili a orientare le strategie di marketing e di pro-dotto.
«Surveyeah è una realtà unica - aggiunge Fisogni -, perché in
Italia esi-stono diversi istituti di ricerche di mercato con panel
propri, che però sono composti al massimo da 30mila persone,
generalmente solo italiane. Noi invece siamo i soli ad avere panel
aperti in tutti i Paesi in cui si parla in-glese, spagnolo e
francese. I Paesi totali sono 123 e da qualche mese abbiamo esteso
la possibilità di registrarsi anche a utenti tur-chi e russi,
nonostante il sito non sia tradotto in quelle due lingue».
Fisogni si è concentrato sulla statistica e ha conseguito una
laurea specialistica alla Boc-
coni. Dopo una prima esperienza lavorativa a Milano, si è
trasferito a Parigi per un anno, in una società che gestiva panel
online. Tor-nato in Italia, ha avuto l’idea di replicare a Milano
l’attività, automatizzando alcuni pro-cessi e operando su una scala
più larga.È nato così il sito di Surveyeah, andato onli-ne a marzo
2014 inizialmente solo in italia-no; l’anno successivo è toccato
alle versioni inglese, francese, spagnola e qualche mese fa si è
aggiunta la possibilità di registrarsi e loggarsi anche per utenti
di altri Paesi. Fiso-
gni prevede, a breve, delle landing page in altre 30 lingue: in
base ai Paesi nei qua-li si riscontrerà un
maggior interesse, il team deciderà poi se, oltre alla landing
page creare in lingua l’in-tero sito.Di sicuro, la piattaforma si
distingue nel mercato internazionale per la forza dei suoi numeri:
«Abbiamo 1 milione e 300mila iscritti, di cui 140mila in Italia -
prosegue il fondatore di Surveyeah -. Il fatturato che proviene dai
clienti italiani è del 5%, il rima-nente 95% è realizzato con
clienti stranieri che chiedono interviste ai panelisti italiani, i
quali a loro volta generano il 14% delle interviste globali. Il
resto dei numeri è fat-
to tra Francia, Spagna, Sudafrica e America latina. Specialmente
in quest’ultima area vi sono tanti panel corposi e, restando nel
con-tinente americano, vengono poi Stati Uniti e Canada. Il sito ha
oltre 20mila visite quoti-diane che portano più di 1000 nuovi
iscritti al giorno».Per iscriversi alla piattaforma, l’utente
com-pila un form in cui deve comunicare il pro-prio indirizzo
e-mail, il sesso, la regione di residenza, l’età. Ci sono poi
domande di pro-
volta iscritto, l’utente riceve per e-mail gli in-viti a
partecipare ai diversi sondaggi oppure li trova direttamente sul
sito e sceglie quelli a cui rispondere. Chi risponde ai sondaggi è
remunerato con buoni acquisto di diversi merchant, come Decathlon,
Amazon o Zalan-do. Se raggiunge soglie alte di remunerazio-ne, può
ricevere degli accrediti sul proprio conto PayPal.Le indicazioni
che vengono dagli utenti di Surveyeah sono considerate preziose dai
clienti: «Questi ultimi sono principalmen-te istituti di ricerche
di mercato, spesso tra i più grandi, che hanno piattaforme in cui
uniscono domanda e offerta. Grazie alla loro rete commerciale
sviluppata in ogni Paese,
possono essere realtà come Heineken, Coca
Surveyeah ha come modello di business i sondaggi online
retribuiti. Le risposte vengono analizzate per fornire alle aziende
clienti
informazioni utili per elaborare strategie di marketing e di
prodotto
di Davide Passoni
Il successo non è un'opinione... ma un sondaggio
SURVEYEAH È L'UNICA REALTÀ ITALIANADEL SETTORE AD AVERE
PANEL
APERTI ANCHE NEI PAESI IN CUI SI PARLA INGLESE, FRANCESE E
SPAGNOLO
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Cola, Audi… In generale aziende che pro-ducono beni di consumo.
Il valore aggiunto che diamo loro è quello di avvicinarle ai loro
clienti perché capiscano ciò che essi voglio-no: è una ricerca di
mercato 2.0».Anche in un’attività come questa, è impor-
business per seguire i trend di mercato che, specialmente
nell’economia digi-tale, cambiano rapi-damente. «Nei prossimi anni
- dice ancora Fisogni - si andrà molto di più sull’osservato che
sul dichiarato. Mi spiego: c’è un numero sempre maggiore di
informazioni per avere le quali non è più necessario chiedere alle
persone, si possono ricavare dai cookies. A tendere, il peso degli
analytics dei software sarà sempre più importante a scapi-to delle
domande dirette. An-che per questo motivo stiamo
attività. Per ora con Surveyeah in Italia facciamo
principalmen-te sondaggi, mentre negli Stati Uniti abbiamo iniziato
a speri-mentare attività di lead gene-ration e di cashback. Con le
pri-
OGGI I MERCATI PIÙ INTERESSANTI SONO QUELLI DELL'ARABIA SAUDITA
E DEI PAESISCANDINAVI
1. Il prodotto sta perdendo mercatoI panelisti possono
condividere le loro opinioni sul prodotto e le informazioni
ricavate possono essere usate dall’azienda per migliorarlo e
recuperare il terreno perduto.
2. Si sta lanciando un nuovo prodotto/servizio
Un panel di consumatori è ideale per testare una nuova idea
prima di immetterla sul mercato ed è più economico di un lancio
fallito. I panelisti dicono se sono pronti ad acquistare il
prodotto e quanti soldi sarebbero disposti a spendere per
farlo.
3. Orientare al meglio il business futuro
I panelisti conoscono le tendenze e le seguono: per questa
visione del presente e del futuro, la loro opinione è
importante.
3 RAGIONI PER UTILIZZARE UN PANEL
me, l’iscritto, oltre a ricevere i sondaggi cui rispondere, può
iscriversi su invito ad altre piattaforme, guadagnando punti
aggiuntivi al proprio credito e contribuendo a portare utenti ad
altri siti. Con l’attività di cashback, invece, se l’iscritto
compra su altri siti par-tendo da Surveyeah, gli viene accreditata
una percentuale di quanto ha speso».Inoltre, gli utenti possono
essere invitati a partecipare a community temporanee onli-ne o a
gruppi Whatsapp concepiti come l’evoluzione dei vecchi focus group
per la ricerca qualitativa: una modalità più rapida ed economica,
che consente di riunire anche persone di città diverse senza
doversi sob-
una location.Quando Surveyeah è partita, Fisogni si aspet-tava
una crescita, ma le dimensioni di questo sviluppo hanno sorpreso
anche lui: «Avevo un’idea di quelli che sarebbero stati i costi, i
ricavi, i clienti, perché avendo lavorato in una startup parigina
che faceva cose simili mi ero fatto un quadro più o meno preciso
della situazione. Sapevo quanto costava ac-
quisire ogni iscritto, quanto guadagnava per ciascun sondag-gio,
quale era il mar-gine per sondaggio,
ma non immaginavo che si sarebbero iscritti in così tanti». Che
cosa ha funzionato, allora? «Soprattutto il fatto di aver tradotto
subito la piattaforma
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care il rischio Paese - conclude -: rimanendo solo in Italia,
avremmo fatturato il 15% di quanto fatturiamo oggi. Abbiamo scelto
di
-bito, perché nei vari Paesi abbiamo margini diversi. In America
latina costa meno acqui-sire nuovi iscritti ma gli istituti di
ricerca pa-gano bene le interviste. Gli Stati Uniti sono un mercato
interessante ma competitivo,
fare pubblicità e c’è molta com-petizione, lì le interviste sono
pagate quasi meno che in Italia. Che rimane un Paese via di
mez-
il Regno Unito, e i più vantaggio-si. Oggi i mercati più
interessanti sono quelli dell’Arabia Saudita - pochi panel
disponibili e inter-viste pagate molto bene - e dei Paesi
scandinavi, dove le intervi-ste sono remunerate tantissimo».
IL 95% DEL FATTURATO DI SURVEYEAHPROVIENE DA CLIENTI
STRANIERI
INTERESSATI A SONDARE IL MERCATOITALIANO PER I LORO PRODOTTI