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Ho maturato l’esigenza di iscrivermi al corso DIDATEC avanzato in quanto, avendo più volte negli anni rivestito il ruolo di tutor ed esperto nei progetti nazionali di area linguistica (Educazione linguistica e letteraria in ottica plurilingue e Lingua letteratura e cultura in dimensione europea) nonché nel progetto PQM, avevo necessità di aggiornare e affinare le mie capacità e competenze tecniche non disgiunte da quelle metodologiche. Un semplice corso per conseguire l’ECDL non poteva rispondere alle mie esigenze, mentre ho trovato nel DIDATEC e nel mio tutor non solo la risposta alle mie domande ma anche un suggerimento e nuove vie per pormi le giuste domande e trovare le risposte. Il gruppo di colleghi si è rivelato eterogeneo e valido: ho ritrovato nella classe miei ex corsisti dei PON nazionali e altri colleghi che non conoscevo ma ho avuto modo di apprezzare. Nella parte finale del corso, come da sceneggiatura, ho condotto la sperimentazione in classe. Essa ha dovuto fare i conti con le agitazioni studentesche che l’hanno rallentata, tuttavia sono riuscita a completarla contraendo un po’ i tempi. La sperimentazione è stata effettuata seguendo le fasi programmate. Nella prima fase sono stati presentati “i ferri del mestiere” del poeta; avevo già approcciato parte dei costituenti del testo poetico in maniera tradizionale, ottenendo risultati di apprendimento modesti. La stessa lezione frontale, su contenuti simili o affini a quanto già proposto in maniera tradizionale, ma questa volta alla LIM, ha riscosso maggiore interesse. Gli alunni hanno chiesto il permesso (accordato) di fotografare col proprio smartphone le videate sull’endecasillabo. Il successo dei primi approcci con la tecnologia mi ha suggerito di apportare una piccola integrazione rispetto a quanto previsto: la condivisione nel gruppo riservato face book della classe dei materiali didattici. In questa maniera potrò anche in futuro evitare le perdite di tempo dovute alla lentezza di parte dei discenti nel prendere appunti e le inesattezze frequentemente riscontrabili nei testi sotto dettatura.Nella seconda fase sono stati presentati testi poetici del Novecento italiano. In alcuni casi si è reso necessario modificare i files delle lezioni per integrarli; gli alunni sono intervenuti con commenti ed hanno esercitato un’attività di controllo rispetto agli errori di digitazione e al significato complessivo, partecipando in maniera attiva.
So benissimo che le ICT da sole non assicurano una maggiore qualità dell’apprendimento, ma si rivelano efficaci soprattutto se vengono usate all’interno di scelte metodologiche innovative che valorizzino l’apprendimento per scoperta e
PON DIDATEC CORSO AvanzatoCOD. PROGETTO D-5-FSE-2010-2
le attività collaborative, approcci didattici cioè centrati sullo studente e sulla sua capacità di apprendere. Nella successiva fase operativa i ragazzi sono stati divisi in gruppi e sono stati assegnati loro precisi compiti e consegne.
L’attività di gruppo
L’attività di gruppo si è svolta in parte in classe, in parte a casa degli alunni. Si è rivelata importante per contenere le rivalità tra gli studenti e migliorare il clima di classe, favorendo apprendimenti significativi.