Top Banner
Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2020
138

Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

May 20, 2020

Download

Documents

dariahiddleston
Welcome message from author
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Page 1: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

Resoconto intermedio di gestione

al 31 marzo 2020

Page 2: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo 2016, del D.Lgs. 15 febbraio 2015 n. 25 – che ha modificato il Testo Unico della Finanza (TUF D.Lgs. 58/1998) con riferimento in particolare alle “Relazioni finanziarie" di cui all’art. 154 ter eliminando l’obbligo di pubblicare il Resoconto intermedio di gestione relativo al primo e al terzo trimestre – la Consob, con Delibera n. 19770 del 26 ottobre 2016, ha modificato il Regolamento Emittenti introducendo l’art. 82 ter (informazioni finanziarie periodiche aggiuntive), che ha trovato applicazione dal 2 gennaio 2017. Alle società quotate è stata riconosciuta la facoltà di scegliere se pubblicare o meno informazioni finanziarie periodiche aggiuntive rispetto alle Relazioni finanziarie annuali e semestrali previste dall’art 154 ter del TUF. Le società che hanno scelto su base volontaria di pubblicarle hanno dovuto provvedere ad informare il mercato specificando gli elementi informativi che intendevano fornire: l’eventuale decisione di interrompere la pubblicazione dovrà essere motivata e resa pubblica, acquistando efficacia a partire dall’esercizio successivo. UBI Banca, come dichiarato a suo tempo, ha confermato l’impostazione già in uso in termini di informativa trimestrale, con eventuali semplificazioni dei contenuti non strettamente indispensabili alla comprensione dell’andamento di periodo, fino ad eventuale diversa deliberazione, anche alla luce del consolidarsi di differenti prassi di settore. Si segnala che i dati e le informazioni di natura previsionale e prospettica contenuti nel presente documento sono predisposti in prospettiva stand alone e dunque non riflettono i possibili effetti dell’Offerta Pubblica di Scambio totalitaria annunciata da Intesa Sanpaolo Spa in data 17 febbraio 2020.

Unione di Banche Italiane Società per azioni in forma abbreviata UBI Banca Spa

Sede Legale e Direzione Generale: Bergamo, Piazza Vittorio Veneto 8

Sedi Operative: Bergamo, Brescia e Milano Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia

Appartenente al Gruppo IVA UBI con partita IVA n. 04334690163 Codice Fiscale ed iscrizione al Registro delle Imprese di Bergamo n. 03053920165

ABI 3111.2 Albo delle Banche n. 5678 Albo dei Gruppi Bancari n. 3111.2 Capogruppo del Gruppo Bancario Unione di Banche Italiane

Capitale sociale al 31 marzo 2020: Euro 2.843.177.160,24 i.v. Indirizzo P.E.C.: [email protected]

www.ubibanca.it

Page 3: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

3

Indice

UBI Banca: cariche sociali ...................................................................................................... pag. 5 Gruppo UBI Banca: principali partecipazioni al 31 marzo 2020 .............................................. pag. 6 Gruppo UBI Banca: articolazione territoriale al 31 marzo 2020 ............................................... pag. 7 Gruppo UBI Banca: principali dati e indicatori ....................................................................... pag. 8 Il rating .................................................................................................................................. pag. 10 Il titolo UBI Banca .................................................................................................................. pag. 14 RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2020

▪ Gli eventi rilevanti del primo trimestre 2020 ...................................................................... pag. 18 ­ Il nuovo scenario determinato dall’epidemia Covid­19: gli interventi normativi e regolamentari ....pag. 18 ­ Covid­19: le iniziative intraprese dal Gruppo UBI Banca ...............................................................pag. 22 ­ La riduzione dei crediti deteriorati.................................................................................................pag. 28 ­ L’implementazione del Piano Industriale 2020­2022 .....................................................................pag. 29 ­ La politica dei dividendi ................................................................................................................pag. 30 ­ L’Offerta Pubblica di Scambio comunicata da Intesa Sanpaolo Spa

in data 17 febbraio 2020 ...............................................................................................................pag. 31 ­ La riorganizzazione della presenza immobiliare del Gruppo sulla piazza di Milano ........................pag. 31 ­ L’evoluzione dell’organico. .............................................................................................................pag. 32 ­ L’articolazione territoriale..............................................................................................................pag. 34 ­ Il posizionamento di mercato ........................................................................................................pag. 35

▪ Prospetti consolidati riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo .................................................pag. 36

▪ Il conto economico consolidato........................................................................................................pag. 47

▪ L’intermediazione con la clientela: la raccolta .................................................................... pag. 57 ­ La raccolta bancaria totale ............................................................................................................pag. 57 ­ La raccolta diretta bancaria ..........................................................................................................pag. 57 ­ La raccolta indiretta bancaria e il risparmio gestito ......................................................................pag. 61 ­ La raccolta assicurativa e le riserve tecniche .................................................................................pag. 64

▪ L’intermediazione con la clientela: gli impieghi.............................................................................pag. 65 ­ Crediti verso clientela valutati al fair value con impatto a conto economico ..................................pag. 65 ­ Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato ....................................................................pag. 66

­ L’evoluzione del portafoglio crediti ..........................................................................................pag. 66 ­ La rischiosità ..........................................................................................................................pag. 69

▪ L’attività sul mercato interbancario e la situazione di liquidità .................................................pag. 76 ▪ L’attività finanziaria ..........................................................................................................................pag. 81

▪ Il patrimonio netto e l’adeguatezza patrimoniale ..........................................................................pag. 91

▪ Società consolidate: dati principali .................................................................................................pag. 98

▪ Altre informazioni ..............................................................................................................................pag. 101 ­ Accertamenti ispettivi e procedimenti............................................................................................pag. 101 ­ Informativa sul contenzioso ..........................................................................................................pag. 105 ­ Novità fiscali .................................................................................................................................pag. 106

▪ Fatti di rilievo successivi alla chiusura del trimestre e prevedibile evoluzione della gestione consolidata .................................................................................................. pag. 108

BILANCIO CONSOLIDATO INTERMEDIO AL 31 MARZO 2020 Schemi del bilancio consolidato intermedio al 31 marzo 2020 ........................................................pag. 112

Note illustrative .......................................................................................................................................pag. 119

DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI ...............................................................................................pag. 133

CALENDARIO DEGLI EVENTI SOCIETARI

CONTATTI

Page 4: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

4

Legenda

Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali: ­ linea (­): quando il fenomeno non esiste; ­ non significativo (n.s.): quando il fenomeno non è significativo; ­ non disponibile (n.d.): quando il dato non è disponibile; ­ segno “X”: quando la voce non è da valorizzare (conformemente alle Istruzioni della Banca d’Italia).

Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro.

Page 5: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

5

UBI Banca: cariche sociali

Presidenti Onorari Gino Trombi Emilio Zanetti

Consiglio di Amministrazione (nominato dall’Assemblea dei Soci il 12 aprile 2019)

Presidente Letizia Maria Brichetto Arnaboldi Moratti Vice Presidente Roberto Nicastro Consigliere Delegato Victor Massiah (*) Letizia Bellini Cavalletti Paolo Boccardelli Paolo Bordogna Ferruccio Dardanello Silvia Fidanza Pietro Gussalli Beretta Osvaldo Ranica Alessandro Masetti Zannini (**) Alberto Carrara (**) Francesca Culasso (**) Simona Pezzolo De Rossi (**) Monica Regazzi (**)

Direzione Generale Direttore Generale Victor Massiah (*) Vice Direttore Generale Vicario Elvio Sonnino Vice Direttore Generale Frederik Geertman Vice Direttore Generale Rossella Leidi

Dirigente preposto ex art. 154 bis TUF Elisabetta Stegher

Società di Revisione DELOITTE & TOUCHE Spa (*) Nominato Consigliere Delegato e confermato Direttore Generale dal Consiglio di Amministrazione il 16 aprile 2019. (**) Componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione, il cui Presidente è Alessandro Masetti Zannini.

* * * Con riferimento al sistema di Corporate Governance adottato da UBI Banca, ed in particolare al ruolo, alla responsabilità, alla composizione, al funzionamento, nonché ai poteri degli Organi societari, si rimanda a quanto dettagliatamente illustrato nella “Relazione sul Governo societario e gli Assetti proprietari di UBI Banca Spa ( ai sensi dell’art.123 bis del TUF)” riferita all’esercizio 2019, consultabile nella Sezione Corporate Governance del sito istituzionale del Gruppo www.ubibanca.it.

Page 6: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

Gruppo UBI Banca: principali partecipazioni al 31 marzo 2020

(1) Il restante 1,44% è detenuto da Cargeas Assicurazioni Spa (già UBI Assicurazioni Spa).

Le percentuali si riferiscono alle quote di partecipazione complessivamente detenute dal Gruppo (dirette + indirette) sull’intero capitale sociale.

UBI Banca Spa

Società consolidate con il metodo integrale

Società consolidate con il metodo del patrimonio netto

BANCHE SOCIETÀFINANZIARIE ASSICURAZIONI

ASSETMANAGEMENT E

SERVIZI FIDUCIARIALTRE

IW Bank Spa 100% UBI Leasing Spa 100% Aviva Vita Spa 20%PramericaSGR Spa

65%BPB

Immobiliare Srl100%

Prestitalia Spa 100%UBI Trustee SaLussemburgo

100%UBI Sistemi

e Servizi SCpA 98,56%(1)

100%UBI Academy

SCRL

BancAssurancePopolari Spa 100%

UBI Factor Spa 100%LombardaVita Spa

40%Pramerica

Management Co SaLussemburgo

100% Kedomus Srl 100%

Zhong OuAsset Management

Co. Ltd Cina25%

Page 7: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

Gruppo UBI Banca: articolazione territoriale al 31 marzo 2020

1

5 2

165151 258

Lombardia(581)

Trentino Alto Adige

Valle d’Aosta

Piemonte(144)

Sardegna

Toscana(89)

Lazio(114)

Campania(64)

Calabria

Basilicata

Puglia(76)

Abruzzo(57)

Umbria

Marche(204)

Veneto

Emilia Romagna

Friuli Venezia Giulia

Molise

1

1140

3

Liguria(32)

31

4

1

2

60 4

67

17

75 1

7

2

44

9

26

1

Filiali in Italia 1.566

UBI Banca Spa 3

UBI Banca Spa - Macroarea Territoriale Nord Ovest 172

UBI Banca Spa - Macroarea Territoriale Milano e Emilia Romagna 196

UBI Banca Spa - Macroarea Territoriale Bergamo e Lombardia Ovest 261

UBI Banca Spa - Macroarea Territoriale Brescia e Nord Est 201

UBI Banca Spa - Macroarea Territoriale Lazio Toscana Umbria 229

UBI Banca Spa - Macroarea Territoriale Marche e Abruzzo 258

UBI Banca Spa - Macroarea Territoriale Sud 226

IW Bank Spa 20

Filiali all’estero 1

UBI Banca SpaNizza (Francia)

Presenze Internazionali

UBI Factor SpaCracovia (Polonia)

Pramerica Management Co. SaLussemburgo

Zhong Ou Asset Management Co. LtdShanghai (Cina)

UBI Trustee SaLussemburgo

Uffici di rappresentanzaRussia (Mosca), Asia (Mumbai, Shanghai, Hong Hong Kong, Singapore e Dubai), Nord America (New York), Sud America (San Paolo) e Africa (Casablanca).

112

85

203

32

55

1

Page 8: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

8

Gruppo UBI Banca: principali dati e indicatori

31.3.2020 31.12.2019 riesposto

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE (1)

INDICI DI STRUTTURACrediti netti verso clientela al costo ammortizzato / totale attivo 67,8% 66,8%Raccolta diretta bancaria da clientela / totale passivo 74,4% 75,4%Crediti netti verso clientela al costo ammortizzato / raccolta diretta da clientela 91,2% 88,5%Patrimonio netto (incluso utile/perdita) / totale passivo 8,0% 7,5%Risparmio gestito / raccolta indiretta bancaria da clientela ordinaria 74,0% 72,0%Financial leverage ratio (totale attivo - attività immateriali) /(pn incluso utile/perdita + pn di terzi - attività immateriali) 14,8 15,9

INDICI DI REDDITIVITÀROE (utile netto / patrimonio netto incluso utile/perdita) 3,7% 2,4%ROTE [utile netto / pn tangibile (pn incluso utile/perdita - attività immateriali)] 4,5% 3,0%ROA (utile netto / totale attivo) 0,3% 0,2%Cost/income (oneri / proventi operativi) 65,0% 64,9%Spese per il personale /proventi operativi 38,9% 39,2%Rettifiche / riprese nette per rischio di credito su crediti verso clientela al costo ammortizzato / crediti netti verso clientela al costo ammortizzato(costo del credito) (2) 0,73% 0,87%Margine di interesse / proventi operativi 44,3% 47,4%Commissioni nette / proventi operativi 46,0% 45,7%Risultato netto dell'attività finanziaria / proventi operativi 5,9% 2,9%

INDICI DI RISCHIOSITÀSofferenze nette / crediti netti verso clientela al costo ammortizzato 1,93% 2,02% Rettifiche di valore su sofferenze / sofferenze lorde (grado di copertura delle sofferenze) 51,51% 51,98% Grado di copertura delle sofferenze al lordo dei write-off 67,66% 67,12% Crediti deteriorati netti / crediti netti verso clientela al costo ammortizzato 4,70% 4,93%

COEFFICIENTI PATRIMONIALI Basilea 3 phased-in

Tier 1 ratio (Tier 1 capital dopo filtri e deduzioni / RWA) 13,58% 12,34% Common Equity Tier 1 ratio (CET1 dopo filtri e deduzioni / RWA) 12,90% 12,34% Total capital ratio (Totale Fondi propri / RWA) 17,08% 15,88% Totale Fondi propri (dati in migliaia di euro) 9.932.062 9.221.356

di cui: Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni 7.497.574 7.165.193di cui: Tier 1 capital ( Common Equity Tier 1 + Additional Tier 1) 7.895.522 7.165.193

Attività di rischio ponderate (RWA) 58.143.142 58.086.349

DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI (in migliaia di euro), OPERATIVI E DI STRUTTURA (numero)

Utile (perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo 93.572 233.103 Utile (perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo ante impatto del Piano Industriale 93.555 322.956 Utile (perdita) di periodo normalizzato di pertinenza della Capogruppo 99.345 331.349 Proventi operativi 913.596 3.637.935Oneri operativi (593.558) (2.360.037) Crediti netti verso clientela al costo ammortizzato 85.778.114 84.564.033

di cui: Sofferenze nette 1.655.419 1.707.130 Crediti deteriorati netti 4.033.393 4.171.464

Raccolta diretta bancaria da clientela (3) 94.048.596 95.513.706Raccolta indiretta bancaria da clientela ordinaria 92.244.042 101.452.337

di cui: Risparmio gestito 68.297.353 73.091.588Raccolta bancaria totale da clientela 186.292.638 196.966.043Patrimonio netto del Gruppo (incluso utile/perdita ) 10.095.693 9.539.424Attività immateriali 1.731.379 1.739.903Totale attivo 126.492.592 126.615.985Sportelli in Italia 1.566 1.575Forza lavoro di fine periodo (4)(dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione) 19.629 19.940Forza lavoro media (5) (dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione) 18.317 18.764Consulenti finanziari di IW Bank 703 688

Le note alla tabella sono riportate sulla pagina seguente.

Page 9: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

9

In merito ai dati economico-patrimoniali esposti in tabella, a partire dalla presente informativa e quindi con riferimento ai dati al 31 marzo 2020, il Gruppo ha adottato il nuovo criterio di valutazione al fair value del patrimonio immobiliare. Nel rispetto delle previsioni dello IAS 8, i dati comparativi relativi ai periodi precedenti, nella tabella la colonna al 31 dicembre 2019, sono stati oggetto di re-statement a seguito dell’applicazione retrospettica del cambiamento di criterio di valutazione degli investimenti immobiliari, disciplinati dallo IAS 40. Diversamente, il cambiamento nel criterio di valutazione degli immobili strumentali, ex IAS 16, ha trovato applicazione prospettica a partire dal 31 marzo 2020, nel rispetto delle disposizioni dello IAS 8. Si vedano in proposito le “Note illustrative” contenute nel Bilancio consolidato intermedio.

(1) Gli indicatori sono stati costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nel capitolo “Prospetti consolidati riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo” della Relazione intermedia sulla gestione consolidata.

Gli Indicatori Alternativi di Performance (IAP) riportati nel presente documento, ed in particolare nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, tengono conto degli Orientamenti emessi dall’ESMA il 5 ottobre 2015, che Consob ha incorporato nelle proprie prassi di vigilanza (Comunicazione n. 0092543 del 3 dicembre 2015). Tali Orientamenti sono divenuti applicabili dal 3 luglio 2016. In coerenza, il 18 agosto 2016 il Consiglio di Gestione ha approvato le nuove linee guida del Gruppo UBI Banca in tema di identificazione delle poste non ricorrenti.

Le informazioni sul titolo azionario sono riportate nelle pagine che seguono.

(2) Il costo del credito al 31 dicembre 2019 ha risentito delle cessioni di posizioni deteriorate, perfezionate e in corso di valutazione.

(3) La raccolta bancaria diretta da clientela al 31 dicembre 2019 ed al 31 marzo 2020 comprende le voci 10 b) e 10 c) del Passivo di Stato Patrimoniale nonché un parziale della voce 20 “Passività finanziarie di negoziazione” relativa a circa 87 milioni di Certificates, emessi per la prima volta nel mese di dicembre 2019.

(4) I dati riferiti alla forza lavoro di fine periodo potrebbero variare rispetto a quanto precedentemente pubblicato. Per dettagli sulle variazioni eventualmente intervenute si rimanda al paragrafo “L’evoluzione dell’organico” contenuto nel capitolo “Gli eventi rilevanti del primo trimestre 2020”.

(5) Nel calcolo della forza lavoro media i dipendenti part-time vengono convenzionalmente considerati al 50%.

Page 10: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

10

Il rating

Si riportano di seguito i giudizi di rating assegnati al Gruppo UBI Banca dalle principali agenzie internazionali.

(I) Giudizio sulla capacità di rimborso puntuale dei depositi che riflette anche la perdita attesa in caso di default Lungo termine: scadenza originaria pari o superiore a 1 anno (Aaa: miglior rating – C: default) Breve termine: scadenza originaria pari o inferiore a 13 mesi (Prime­1: massima qualità – Not Prime: non classificabile fra le categorie Prime)

(II) Il BCA non è un rating ma un giudizio sulla solidità finanziaria intrinseca della banca in assenza di supporti esterni (aaa: miglior rating – c: default)

(III) Giudizio sulla capacità dell’emittente di onorare il debito senior e le obbligazioni a lungo termine (Aaa: miglior rating – C: default)

(IV) Il Counterparty Risk Rating è un giudizio sulla capacità di onorare la porzione non garantita di passività finanziarie di controparte diverse dal debito (escluse quelle che si generano nell’espletamento delle funzioni operative essenziali di banca) e riflette anche l’eventuale perdita attesa nel caso tali passività non siano onorate (Aaa: miglior rating – C: default) (P­1: miglior rating – Not Prime: non classificabile fra le categorie Prime)

(V) Il Counterparty Risk (CR) Assessment non è un rating, ma un giudizio sulla probabilità di default della banca negli impegni di pagamento generati dallo svolgimento di funzioni operative con la clientela [Aaa (cr): miglior rating – C (cr): default] [P­1 (cr): miglior rating – Not Prime (cr): non classificabile fra le categorie Prime]

Il 15 gennaio 2020, in occasione dell’emissione inaugurale di Additional Tier 1 da parte di UBI Banca, Moody’s ha reso nota l’attribuzione del rating “B2 (hyb)” alla nuova tipologia di debito emesso1. Il 17 febbraio 2020 l’Agenzia ha annunciato il completamento della revisione periodica dei rating di UBI Banca. Trattasi di un riesame periodico dell’appropriatezza dei rating alla luce delle loro metodologie, degli sviluppi recenti e di un confronto con il profilo finanziario ed operativo di peer aventi giudizi analoghi. In quanto non derivante dallo svolgimento di un comitato, la comunicazione non costituisce né l’annuncio di una rating action, né l’indicazione della probabilità o meno di un’azione di rating in un futuro prossimo. In seguito all’annuncio di Intesa Sanpaolo dell’intenzione di lanciare un’Offerta Pubblica di Scambio volontaria sul 100% delle azioni di UBI Banca, il 20 febbraio 2020 Moody’s ha posto in Revisione per Possibile Upgrade il Baseline Credit Assessment (BCA) e tutti i rating a lungo termine di UBI Banca, con la sola eccezione del Long­term Counterparty Risk Assessment, vincolato da un tetto (c.d. cap) rispetto al rating sovrano.

1 I rating assegnati tengono conto dell’elevato livello di subordinazione dello strumento, assimilabile a capitale del Tipo Tier 1, del meccanismo di cancellazione delle cedole e della clausola di abbattimento del valore nominale.

MOODY'S

Long­term Bank Deposits Rating (I)

Baa2 On Watch­Possible

Upgrade

Short­term Bank Deposits Rating (I) Prime­2

Baseline Credit Assessment (BCA) (II)

ba2 On Watch­Possible

Upgrade

Long­term Issuer Rating (III)

Baa3 On Watch­Possible

Upgrade

Long­term Counterparty Risk Rating (IV)

Baa2 On Watch­Possible

Upgrade

Short­term Counterparty Risk Rating (IV) Prime­2

Long­term Counterparty Risk Assessment (V) Baa2 (cr)

Short­term Counterparty Risk Assessment (V) Prime­2 (cr)

Outlook (Long­term Bank Deposits Rating) Ratings Under

Review

Outlook (Long­term Issuer Rating /Senior unsecured debt)

Ratings Under Review

GIUDIZI SULLE EMISSIONI

Senior unsecured debt

Baa3 On Watch­Possible

Upgrade

Senior non­preferred debt

Ba3 On Watch­Possible

Upgrade

Subordinated debt

Ba3 On Watch­Possible

Upgrade

Hybrid debt (Additional Tier 1 – AT1)

B2 (hyb) On Watch­Possible

Upgrade

Covered Bond (Primo Programma – mutui residenziali) Aa3

Page 11: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

11

Il 26 marzo 2020 l’Agenzia ha reso noto di aver modificato da Stabile a Negativo l’Outlook del settore bancario italiano. La nuova modifica riflette l’aspettativa dell’Agenzia che le chiusure produttive e commerciali finalizzate a limitare l’interazione sociale e la diffusione del Coronavirus impatteranno pesantemente sull’attività economica pregiudicando la capacità di rimborso dei debitori e portando ad un incremento dei crediti deteriorati. Secondo Moody’s le misure di supporto da parte del Governo e della BCE compenseranno solo in parte il deterioramento del profilo di credito delle banche italiane, aspettandosi nuove pressioni sulla redditività, dovute ai minori volumi di impieghi e di risparmio gestito, e prevedendo tensioni aggiuntive sul capitale dai crescenti rischi e dall’apertura degli spread governativi. Con riferimento infine al debito sovrano, la revisione periodica del febbraio 2020 non ha dato luogo ad alcuna azione sui rating assegnati all’Italia, invariati a “Baa3”/”P­3”, così come l’Outlook Stabile, dall’ottobre 2018. Nella Credit Opinion pubblicata agli inizi di aprile 2020, l’Agenzia ha ribadito come i giudizi attribuiti riflettano la combinazione fra un’economia ampia e diversificata ed elevati livelli di risparmio delle famiglie, a fronte di un potenziale di crescita debole ed elevati livelli del debito pubblico. Le prospettive a breve del Paese, fiscali e di crescita, si stanno indebolendo a causa della pandemia per cui sarà cruciale una credibile strategia di consolidamento fiscale nel medio termine.

(i) L’Issuer Credit Rating riflette il giudizio sulla capacità della banca di fronteggiare i propri impegni finanziari. Si basa su una valutazione del merito creditizio intrinseco integrata da una valutazione del potenziale supporto straordinario (proveniente dal governo o dal gruppo di appartenenza oppure derivante dalla sua stessa capacità addizionale di assorbire perdite) su cui la banca potrà contare in caso di difficoltà

Breve termine: capacità di ripagare il debito con durata inferiore ad un anno (A­1: miglior rating – D: default)

Lungo termine: capacità di pagamento degli interessi e del capitale su debiti di durata superiore ad 1 anno (AAA: miglior rating – D: default)

(ii) Il Resolution Counterparty Rating rappresenta un’opinione forward­looking sulla capacità di onorare alcune passività finanziarie che potrebbero essere protette dal default nell’ambito del processo di bail­in [Lungo termine AAA: miglior rating – D: default; breve termine A­1: miglior rating – D: default]

(iii) Il SACP rappresenta il giudizio sul merito creditizio intrinseco della banca, in assenza di supporto esterno (dal governo, dal gruppo di appartenenza oppure dalla capacità addizionale di assorbire perdite). Viene ottenuto partendo da un “Anchor SACP” che sintetizza la valutazione dei rischi economici e industriali propri del settore bancario italiano, poi rettificato per tenere conto di specifici fattori della banca quali la patrimonializzazione e i risultati reddituali, la posizione commerciale, l’esposizione al rischio, la raccolta e la situazione di liquidità, valutati anche in ottica comparativa

Il 15 gennaio 2020, in seguito alla prima emissione da parte di UBI Banca di debito ibrido del tipo Additional Tier 1 (AT1) S&P Glogal Ratings ha assegnato ai nuovi strumenti il rating “B+”1. Facendo seguito all’annuncio di Intesa Sanpaolo dell’intenzione di lanciare un’Offerta Pubblica di Scambio volontaria sul 100% delle azioni di UBI Banca, il 19 febbraio 2020 S&P ha posto in “CreditWatch” positivo tutti i rating di UBI Banca. Il successivo 26 marzo 2020, l’Agenzia ha confermato tutti i rating in “CreditWatch” Positivo. Secondo l’Agenzia, il potenziale effetto dell’acquisizione da parte di Intesa Sanpaolo, del cui esito non sussistono elementi di certezza, sarebbe in grado di compensare le incertezze sul profilo finanziario di UBI Banca associate agli effetti economici della pandemia di Covid-19. Il 24 aprile 2020, nell’ambito della consueta revisione semestrale, S&P ha confermato i rating assegnati al debito italiano (BBB/A­2) con Outlook Negativo. Per mitigare le conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria, le autorità italiane hanno lanciato misure di bilancio aggiuntive e previsto garanzie a favore di piccole e medie imprese nonché di aziende esportatrici che, secondo le stime dell’Agenzia, porteranno quest’anno il deficit pubblico al 6,3% del Pil e il debito pubblico vicino al 153% del Pil. La BCE sta fornendo una rete di protezione a questo nuovo debito pubblico attraverso nuovi programmi di acquisto. Nell’opinione di S&P, gli altri punti di forza dell’Italia – quali la ricca e diversificata economia, la posizione creditizia netta verso l’estero e il più basso livello di debito

S&P GLOBAL RATINGS

Long­term Issuer Credit Rating (i) BBB­

Watch Positive

Short­term Issuer Credit Rating (i) A­3

Watch Positive

Long­term Resolution Counterparty Rating (ii) BBB

Watch Positive

Short­term Resolution Counterparty Rating (ii) A­2

Stand Alone Credit Profile (SACP) (iii) bbb­

GIUDIZI SULLE EMISSIONI

Senior unsecured debt BBB­

Watch Positive

Senior non­preferred debt BB+

Watch Positive

Subordinated debt BB

Watch Positive

Hybrid debt (Additional Tier 1 – AT1) B+

Watch Positive

Page 12: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

12

privato fra i Paesi del G7 – compensano parzialmente l’impatto dell’elevato debito pubblico sull’affidabilità creditizia del Paese.

(1) Capacità di rimborso del debito a breve termine (scadenza originaria fino a 13 mesi) (F1+: miglior rating – D: default)

(2) Capacità di fronteggiare puntualmente gli impegni finanziari nel lungo termine indipendentemente dalla scadenza delle singole obbligazioni. Questo rating è un indicatore della vulnerabilità al default dell’emittente (AAA: miglior rating – D: default)

(3) Valutazione della solidità intrinseca della banca, vista nell’ipotesi in cui la stessa non possa fare affidamento su forme straordinarie di sostegno esterno (aaa: miglior rating – f: default)

(4) Giudizio sulla probabilità di un eventuale intervento esterno straordinario (da parte dello Stato o di azionisti di riferimento) nel caso la banca si trovi in difficoltà nell’onorare le proprie obbligazioni senior [1: elevata probabilità di un supporto esterno – 5: non si può fare affidamento su un eventuale supporto (come nel caso delle banche europee in regime di risoluzione BRRD)]

(5) Questo rating costituisce un elemento informativo accessorio, strettamente correlato al Support Rating, in quanto identifica il livello minimo che, in caso di eventi negativi, potrebbe raggiungere il Long­term Issuer Default Rating (No Floor per le banche europee in regime di risoluzione BRRD)

A margine dell’annuncio di Intesa Sanpaolo dell’intenzione di lanciare un’Offerta Pubblica di Scambio volontaria sul 100% delle azioni di UBI Banca, il 24 febbraio 2020 Fitch Ratings ha posto in Rating Watch Positivo tutti i giudizi attribuiti ad UBI Banca. In seguito alla pubblicazione dell’aggiornamento della metodologia di rating di banche e istituzioni finanziarie non bancarie che ha previsto, tra l’altro, la modifica dei criteri di rating degli strumenti di debito, il 4 marzo 2020 l’Agenzia ha messo sotto osservazione (“Under Criteria Observation”) i rating di 67 gruppi bancari europei. Relativamente ad UBI Banca sono stati posti “Under Criteria Observation” i rating sul debito Senior Non­Preferred e sul debito subordinato. In relazione allo scenario senza precedenti causato dalla pandemia di Coronavirus, il 24 marzo 2020 Fitch ha effettuato un’azione di rating su 14 Gruppi bancari italiani. Tutti i rating di UBI Banca (Long­Term Issuer Default Rating, Viability Rating, Rating sui depositi e sul debito) sono stati confermati in Rating Watch Positivo. In tale occasione è stato inoltre risolto lo stato di osservazione degli strumenti di UBI Banca che erano stati posti “Under Criteria Observation” il precedente 4 marzo. I nuovi rating, per i quali è stato mantenuto il Rating Watch Positivo, sono i seguenti: Senior Non­Preferred debt: BB+ (da BBB­) Subordinated debt: BB (da BB+). Con un significativo anticipo rispetto alla data di revisione semestrale in calendario (10 luglio 2020), giustificato dagli sviluppi della situazione nel nostro Paese, il 28 aprile 2020 l’Agenzia ha comunicato di aver ridotto da “BBB” a BBB­“ con Outlook Stabile il Long­term Issuer Default Rating assegnato all’Italia [Il precedente rating (“BBB”) e il relativo Outlook Negativo erano stati confermati nella revisione del 7 febbraio 2020]. I fattori di maggior peso che hanno concorso al downgrade sono rappresentati dagli impatti del Coronavirus sull’economia italiana: l’Agenzia stima una flessione del Pil dell’8% nel 2020, ipotizzando un contenimento della diffusione del virus nella seconda parte dell’anno tale da portare ad una significativa ripresa economica nel 2021, e un indebitamento pubblico in salita al 156% del Pil alla fine del 2020, con una possibile stabilizzazione su tali livelli anche nel medio termine che evidenzierebbe rischi di sostenibilità del debito. Nelle opinioni dell’Agenzia, l’Outlook stabile riflette in parte il fatto che gli acquisti netti di titoli da parte della BCE faciliteranno la risposta fiscale dell’Italia alla pandemia, attenuando i rischi di rifinanziamento attraverso il mantenimento dei tassi a livelli bassi nel breve periodo. Ciò nonostante, pressioni al ribasso

FITCH RATINGS

Short­term Issuer Default Rating (1)

F3 Rating Watch

Positive

Long­term Issuer Default Rating (2)

BBB­ Rating Watch

Positive

Long­term Deposit Rating

BBB Rating Watch

Positive

Viability Rating (3)

bbb­ Rating Watch

Positive

Support Rating (4)

5 Rating Watch

Positive

Support Rating Floor (5) NF

(No Floor)

GIUDIZI SULLE EMISSIONI

Senior unsecured debt

BBB­ Rating Watch

Positive

Senior non­preferred debt

BB+ Rating Watch

Positive

Subordinated debt

BB Rating Watch

Positive

Page 13: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

13

sul rating potrebbero riemergere in assenza di una credibile strategia di crescita economica e fiscale che rafforzi la fiducia in una riduzione nel tempo del rapporto debito pubblico/Pil.

(I) L’Issuer Rating non è un rating sulle emissioni ma sull’emittente, in quanto riflette una valutazione del merito di credito e quindi del rischio di default. Il giudizio viene assegnato su un orizzonte di lungo periodo utilizzando la scala dei rating a lungo termine e su un orizzonte di breve periodo utilizzando la relativa scala. Nel settore bancario l’Issuer Rating rappresenta un giudizio finale sul merito creditizio di una banca che incorpora sia l’Intrinsic Assessment, sia eventuali considerazioni su supporti esterni LTIR – AAA: miglior rating – D: default STIR – R­1 (high): miglior rating – D: default

(II) Capacità di rimborso del debito a lungo termine (scadenza superiore a 1 anno), oppure a breve termine LTSD – AAA: miglior rating – D: default STD – R­1 (high): miglior rating – D: default

(III) Capacità di rimborso dei depositi a lunga scadenza (superiore a 1 anno) e a breve termine LTD – AAA: miglior rating – D: default STD – R­1 (high): miglior rating – D: default

(IV) L’Intrinsic Assessment (IA) è un giudizio sulla solidità finanziaria intrinseca della banca in assenza di supporti esterni. Vengono valutati i fondamentali della banca in cinque ambiti: rete commerciale, redditività, liquidità e funding, profilo di rischio e capitalizzazione AAA: miglior rating – CCC: peggior rating

(V) Valutazione del supporto esterno (gruppo di appartenenza o governo) in caso di difficoltà. SA1: supporto interno dal gruppo di appartenenza; SA2: supporto esterno (governativo); SA3: nessun supporto esterno; SA4: potenziale supporto al gruppo di appartenenza

(VI) Il Critical Obligations Rating (COR) è un giudizio sui rischi di default insiti in alcune categorie di obbligazioni/esposizioni con elevate probabilità di essere escluse dal bail­in (quali quelle rivenienti da derivati, servizi di pagamento, emissione di Covered Bond, ecc.) LTCOR – AAA: miglior rating – D: default STCOR – R­1 (high): miglior rating – D: default

Il 2 aprile 2020 DBRS Morningstar ha rivisto i rating di 9 banche italiane alla luce dei crescenti rischi ed incertezze conseguenti alla chiusura delle attività produttive per la pandemia di Coronavius. Nell’ambito di tale revisione tutti i rating di UBI Banca sono stati confermati con Trend Stabile. La conferma deriva dalla considerazione che, nonostante le difficili sfide operative poste dagli effetti economici della pandemia e le probabili pressioni sui ricavi, i rating della Banca sono posizionati sufficientemente bene per incorporare l’attuale periodo di significativa incertezza. Ad UBI Banca vengono infatti riconosciuti: (i) un robusto profilo di funding, sostenuto dalla larga base di depositi, e limitati rischi di rifinanziamento, anche alla luce del piano completato agli inizi del 2020 con la prima emissione di Additional Tier 1; (ii) i significativi progressi compiuti nel ridurre lo stock di crediti deteriorati mantenendo adeguati livelli di capitale.

DBRS MORNINGSTAR

Long­term Issuer Rating (I) BBB

Short­term Issuer Rating (I) R­2 (high)

Long­term Senior Debt (II) BBB

Short­term Debt (II) R­2 (high)

Long­term Deposits (III) BBB (high)

Short­term Deposits (III) R­1 (low)

Intrinsic Assessment (IV) BBB

Support Assessment (V) SA3

Long­Term Critical Obligations Rating (VI) A (low)

Short­Term Critical Obligations Rating (VI) R­1 (low)

Trend (tutti i rating) Stabile

GIUDIZI SULLE EMISSIONI

Senior unsecured debt BBB

Senior non­preferred debt BBB (low)

Subordinated debt BB (high)

Covered Bond (Primo Programma – mutui residenziali) AA

Covered Bond (Secondo Programma – mutui commerciali) A

Page 14: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

14

Il titolo UBI Banca

Il titolo azionario Il titolo azionario UBI Banca è negoziato al Mercato Telematico Azionario (MTA) della Borsa Italiana, segmento Blue Chip ed è incluso fra i 40 titoli del paniere FTSE/MIB Index.

Performance comparata del titolo azionario Unione di Banche Italiane

Importi in euro

31.3.2020A

30.12.2019B

Var. %A/B

30.9.2019C

28.6.2019D

29.3.2019E

Var. %A/E

28.12.2018F

Azioni Unione di Banche Italiane- prezzo ufficiale 2,398 2,916 -17,8% 2,576 2,392 2,350 2,0% 2,532- prezzo di riferimento 2,407 2,912 -17,3% 2,576 2,400 2,358 2,1% 2,533

Indice FTSE Italia All-Share 18.570 25.629 -27,5% 24.066 23.159 23.314 -20,3% 20.148Indice FTSE Mib 17.051 23.506 -27,5% 22.108 21.235 21.286 -19,9% 18.324Indice FTSE Italia Banche 5.735 9.364 -38,8% 8.394 7.828 8.592 -33,2% 7.613

Fonte: Datastream

Dopo i guadagni realizzati nel 2019, nel primo trimestre del nuovo anno i mercati azionari mondiali hanno sperimentato una drammatica fase di calo dovuta all’insorgere dell’emergenza sanitaria Covid­19. Se a metà gennaio l’epidemia, diffusasi inizialmente in Cina, aveva interessato marginalmente e solo per qualche settimana le borse mondiali, da metà febbraio con i contagi oltre le attese – in particolare nel Nord Italia, ma anche in Spagna, nel resto dell’Europa e in America – è aumentato il timore di impatti recessivi sull’economia globale. I listini azionari hanno quindi avviato una fase di pesanti ribassi, nonostante i significativi interventi messi in atto sia dalla Fed che dalla BCE per arginare la crisi. In questo contesto il FTSE Italia All­Share, il FTSE Mib e il FTSE Italia Banche hanno chiuso negativamente il trimestre rispettivamente a ­27,5% i primi due e a ­38,8% il terzo (­20,3%, ­19,9% e ­33,2% rispetto a marzo 2019) azzerando totalmente i progressi del 2019. Il titolo UBI Banca ha anch’esso scontato gli andamenti del periodo dando luogo a una performance negativa con riferimento a dicembre (­17,8% il prezzo ufficiale) e lievemente positiva su base annua (+2% il prezzo ufficiale). Nelle settimane successive alla chiusura dei tre mesi, la quotazione delle azioni UBI Banca ha continuato ad oscillare intorno ai livelli di fine trimestre, riflettendo il persistere sui mercati di incertezze circa l’evoluzione futura dello scenario prodotto dalla pandemia. Nel primo trimestre del 2020 gli scambi di azioni UBI Banca al mercato telematico hanno riguardato circa 1 miliardo di titoli per un controvalore di 3,2 miliardi di euro (nello stesso periodo dello scorso esercizio le negoziazioni avevano interessato circa 0,7 miliardi di titoli, per complessivi 1,6 miliardi di euro). A fine periodo la capitalizzazione di Borsa (calcolata sul prezzo ufficiale) risultava pari a 2,7 miliardi dai 3,3 miliardi di fine dicembre (2,7 miliardi a marzo 2019), posizionando UBI Banca al 3° posto tra i gruppi bancari commerciali italiani quotati2 presenti nell’indice FTSE MIB. A livello europeo, in base alla classifica stilata dall’ABI nell’European Banking Report – riferita ai 15 principali Paesi europei (14 della UE più la Svizzera) – il Gruppo UBI Banca si conferma tra le prime 40 istituzioni (ERB International Flash, aprile 2020).

2 Il Gruppo si posiziona al 5° posto considerando tutti i gruppi bancari quotati.

Page 15: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

15

I picchi nella quotazione del titolo UBI Banca e nei volumi negoziati si riferiscono alle giornate del 17/18 febbraio e successive, in relazione alla presentazione del nuovo Piano Industriale per il triennio 2020-2022, nonché all’annuncio dell’OPS volontaria di Intesa San Paolo sulla totalità delle azioni UBI Banca.

0

10.000.000

20.000.000

30.000.000

40.000.000

50.000.000

60.000.000

70.000.000

80.000.000

90.000.000

100.000.000

110.000.000

120.000.000

130.000.000

140.000.000

150.000.000

0

1

2

3

4

5

G F M A M G L A S O N D G F M A

Andamento del titolo azionario UBI Bancadal 2 gennaio 2019 e volumi scambiati

prezzi di riferimento in euro

Volumi

2019 2020

70

80

90

100

110

120

130

140

150

160

170

180

G F M A M G L A S O N D G F M A

Andamento comparato del FTSE Italia All-Share, del FTSE Italia Banche e del titolo azionario UBI Banca dal 2 gennaio 2019

UBI Banca

FTSE Italia All-Share

FTSE Italia Banche

prezzi di riferimento in euro

2019 2020

Page 16: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

16

Di seguito si riepilogano le principali informazioni relative al titolo azionario UBI Banca, nonché i più importanti indicatori di Borsa che, per una migliore significatività, sono stati costruiti utilizzando grandezze consolidate.

I Trimestre 2020 Anno 2019

Numero di azioni in essere a fine periodo 1.144.285.146 1.144.285.146Prezzo medio titolo UBI (media dei prezzi ufficiali rilevati giornalmente da Borsa Italiana Spa) - in euro 2,994 2,530Prezzo minimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro 2,116 2,037Prezzo massimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro 4,510 3,093Dividendo unitario - in euro - - Dividend Yield (dividendo unitario/prezzo medio) - - Dividendi totali - in euro (*) - - Book Value [Patrimonio netto consolidato del Gruppo (escluso utile di periodo) / n. azioni] - in euro (**) 8,74 8,13

Book Value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato le attività immateriali di pertinenza del Gruppo - in euro (**) 7,24 6,62

Capitalizzazione di Borsa di fine periodo (prezzi ufficiali) - in milioni di euro 2.743 3.337Price / Book Value [Capitalizzazione di Borsa di fine periodo / (patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di periodo)] 0,27 0,36

Price / Book Value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato le attività immateriali di pertinenza del Gruppo 0,33 0,44

(*) Il monte dividendi relativo al 2019 – approvato dal Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2020 – era pari a 147,6 milioni di euro, calcolato su n. 1.135.033.346 azioni considerate al netto delle n. 9.251.800 azioni proprie riacquistate. In seguito alla raccomandazione del 27 marzo 2020 – formulata dalla BCE alle Banche dalla stessa vigilate – di non procedere al pagamento dei dividendi almeno fino al 1° ottobre 2020, il Consiglio di Amministrazione di UBI Banca, riunitosi il successivo 31 marzo, ha deliberato di non sottoporre all’Assemblea dei Soci dell’8 aprile 2020 la proposta di cui al punto 2 all’Ordine del Giorno “Destinazione dell’utile di esercizio 2019 e distribuzione agli azionisti del dividendo”, a ragione della incompatibilità con le soprarichiamate indicazioni di prudenza formulate dall’Autorità di Vigilanza. Dopo la data del 1° ottobre 2020 e in assenza di diverse indicazioni da parte della BCE, il Consiglio di Amministrazione si riserva di convocare un’Assemblea per la trattazione della tematica in questione. L’importo del dividendo è stato di conseguenza appostato alle riserve di patrimonio.

(**) I dati riferiti al 31 dicembre 2019 sono diversi rispetto a quanto pubblicato nel Bilancio 2019 in quanto calcolati su dati patrimoniali riesposti in seguito all’applicazione retrospettica del cambiamento del criterio di valutazione degli investimenti immobiliari disciplinati dallo IAS 40.

Page 17: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE CONSOLIDATA

AL 31 MARZO 2020

Page 18: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

18

Gli eventi rilevanti del primo trimestre 2020

Il nuovo scenario determinato dall’epidemia Covid-19: gli interventi normativi e regolamentari

Nel contesto di un rallentamento dell’economia mondiale già evidente nel 2019 si è inserito, alla fine di gennaio 2020, lo scoppio della grave crisi sanitaria in Cina, sancito con la messa in quarantena della provincia di Hubei, epicentro del contagio da Coronavirus Covid-19. Il 30 gennaio 2020 il Comitato emergenze dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato ufficialmente lo stato di “Emergenza sanitaria pubblica internazionale” mentre nelle settimane successive il contagio, riconosciuto quale pandemia, si è rapidamente diffuso, interessando in maniera più marcata Corea del Sud, Iran e soprattutto l’Italia prima di estendersi a tutta Europa e a livello planetario. In Italia, in particolare, il primo caso è stato isolato il 21 febbraio 2020 individuando una serie di focolai in alcune zone di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. L’elevata contagiosità di questa polmonite ha però esteso in pochi giorni i suoi effetti su gran parte del Paese con un significativo incremento dei decessi in alcune aree del Nord Italia, che hanno portato la Presidenza del Consiglio dei Ministri all’assunzione di una serie di provvedimenti progressivamente più restrittivi a livello nazionale (vincoli alla circolazione delle persone, isolamento di intere aree del Paese, chiusura di tutte le attività produttive non indispensabili) nel tentativo di rallentarne la diffusione. Questi provvedimenti, dettati dall’esigenza prioritaria di tutela della salute pubblica, hanno avuto però un impatto pesantissimo sull’economia italiana: ad essere più colpite sono state alcune tipologie di servizi, tutta la filiera del turismo (dai voli aerei agli alberghi e ai ristoranti) e dell’intrattenimento (cinema, teatri, musei ecc.), ma anche tutti i consumi di beni non indispensabili (dall’abbigliamento a molti beni durevoli con esclusione degli acquisti effettuati via internet). Pure il settore industriale è stato oggetto di riduzione o sospensione delle attività prima su base volontaria, poi, dall’ultima settimana di marzo, obbligatoriamente in forza di un decreto governativo per tutte le imprese manifatturiere ritenute non indispensabili. L’incertezza sulla durata dell’epidemia e delle politiche necessarie ad affrontarla è elevata, anche in considerazione della raccomandazione formulata dall’OMS secondo la quale le restrizioni, ancorché in misura attenuata, dovranno essere mantenute anche in una fase successiva. Per fronteggiare i drammatici effetti dell’epidemia sull’economia nazionale il Governo italiano è intervenuto con un primo importante provvedimento, il Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18 (c.d. “Cura Italia”) - contenente misure aventi l’obiettivo di proteggere la salute dei cittadini, sostenere il sistema produttivo e salvaguardare la forza lavoro, circoscrivendo nel tempo il calo di reddito e consumo, mantenendo attive le imprese e le posizioni lavorative - e con il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 25 marzo 20201.

Il Decreto “Cura Italia” autorizza l’emissione di titoli di Stato per un importo pari a 25 miliardi di euro per il 2020 al fine di finanziare l’adozione di una serie di misure economiche quali: • il potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale;

• le misure a sostegno del lavoro, attraverso un’estensione di quelle speciali in tema di ammortizzatori sociali2 e mediante norme ad hoc in materia di riduzione dell’orario di lavoro e di sostegno ai lavoratori3;

• lo stanziamento di 880 milioni per l’erogazione di un premio di 100 euro ai lavoratori con redditi fino ai 40 mila euro annui da rapportare alle giornate lavorate in sede nel mese di marzo;

• uno stanziamento finalizzato a sostenere la liquidità delle imprese, mediante sia il rifinanziamento del Fondo centrale di garanzia delle PMI sia il supporto di una moratoria straordinaria volta ad aiutare microimprese e PMI a superare la caduta della produzione. Sono inoltre previsti fondi destinati ad incentivare la cessione di crediti deteriorati oltre che l’estensione a lavoratori autonomi e liberi professionisti dell’accesso al fondo solidarietà mutui prima casa (c.d. Fondo Gasparrini)4 senza alcuna prova dei mezzi (non è necessario presentare ISEE) nonché l’istituzione di un fondo a copertura delle garanzie concesse dallo Stato alle imprese colpite dall’emergenza epidemiologica;

1 Tale provvedimento fissa i criteri per individuare i lavoratori autonomi che potranno godere del beneficio della sospensione del mutuo

per l’acquisto della prima casa ai sensi del Decreto “Cura Italia”. 2 Sono stati stanziati 2,3 miliardi per la Cassa Integrazione in Deroga rivolta ai lavoratori non tutelati da misure di sostegno al reddito,

ad esclusione dei collaboratori domestici. 3 Tra queste ultime spicca la concessione agli autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione Generale Obbligatoria di

un’indennità netta una tantum per il mese di marzo pari a 600 euro. È inoltre contemplata la possibilità per tutti i lavoratori con figli fino ai 12 anni di età (nessun vincolo di età nel caso di figli disabili) di usufruire di un congedo parentale retribuito per un massimo di 15 giorni da suddividere eventualmente tra i due genitori. Per i lavoratori dipendenti è concesso altresì un incremento fino a ulteriori dodici giornate del numero dei giorni di permesso mensile retribuito per i mesi di marzo e aprile e viene equiparato a malattia l’eventuale periodo trascorso in quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria. È inoltre previsto un Fondo per il reddito di ultima istanza per 300 milioni a favore dei lavoratori autonomi e dipendenti che, a causa della pandemia, abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro.

4 Per ulteriori dettagli si rinvia al successivo paragrafo “Le moratorie concesse dal Gruppo UBI Banca”.

Page 19: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

19

• la sospensione fino al 31 maggio dei pagamenti di ritenute/contributi previdenziali ed assistenziali.

Questo primo intervento è stato seguito un’altra iniziativa in aprile, il Decreto Legge 8 aprile 2020 n. 23 (c.d. “Liquidità”) nell’ambito del quale si segnalano: • garanzie da parte dello Stato per 200 miliardi di prestiti alle imprese5. Queste, nel dettaglio saranno concesse

attraverso la società SACE del gruppo Cassa Depositi e Prestiti in favore delle banche, e saranno subordinate ad una serie di condizioni tra cui il divieto per i percettori di distribuire dividendi per i successivi dodici mesi e la destinazione obbligatoria del finanziamento a sostegno di attività produttive localizzate in Italia. La garanzia - che copre tra il 90% ed il 70% dell’importo del finanziamento in base alla dimensione dell’impresa - può essere rilasciata fino al 31 dicembre 2020 per finanziamenti non oltre sei anni e la soglia dell’importo prestato non dovrà essere superiore al maggiore fra il 25% del fatturato del 2019 ed il doppio dei costi del personale dell’impresa relativi al 2019. Per quanto riguarda il tasso d’interesse, nel primo anno non potrà superare lo 0,25% per le PMI e lo 0,50% per le altre imprese;

• un potenziamento del sostegno alle esportazioni sia tramite un sistema di coassicurazione che permetterà allo Stato di assumersi il 90% degli impegni derivanti dall’attività assicurativa di SACE liberando fino a ulteriori 200 miliardi di risorse, sia dedicando 50 dei 200 miliardi di cui al punto precedente agli esportatori;

• una garanzia fino al 100% per i nuovi finanziamenti alle PMI con ricavi fino a 3,2 milioni di euro. Il tetto concedibile sarà il minor importo tra il 25% del fatturato e 800 mila euro ed il 100% sarà ottenuto in forma mista (90% dallo Stato e 10% dai Confidi privati);

• previa autorizzazione della Commissione europea, una garanzia del 100% per i nuovi finanziamenti concessi da banche e intermediari finanziari in favore di PMI e persone fisiche la cui attività d’impresa sia stata danneggiata dall’emergenza Covid-19; tali finanziamenti non possono però superare la soglia dei 25 mila euro;

• interventi sulla disciplina della redazione del bilancio e su quella delle cause di scioglimento societario per riduzione o perdita del capitale sociale, ma anche misure che riguardano la disciplina del fallimento. È disposto infatti il differimento dell'entrata in vigore del Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza al 1° settembre 2021 (data originaria 15 agosto 2020);

• la “golden power” a difesa dell’economia italiana attraverso la tutela del principio della sicurezza nazionale (necessaria la preventiva autorizzazione per le operazioni rilevanti) includendo tutte le aziende, qualunque sia la loro dimensione, riconducibili all’interesse nazionale. Lo scudo si amplia così fino a coinvolgere, oltre al settore finanziario, anche quelli sanitario e agroalimentare;

• la possibilità concessa alla CONSOB di abbassare transitoriamente la soglia (portandola al 5%) delle partecipazioni azionarie rilevanti (soglia al raggiungimento della quale scatta l’obbligo per l’impresa di comunicare all’Autorità di Vigilanza le partecipazioni detenute ai sensi dell’art. 120 TUF) e ampliare anche il novero delle imprese che ne sono soggette, includendovi le società ad azionariato diffuso.

Con un ulteriore Decreto di prossima emanazione nel mese di maggio infine, il Governo riprenderà tutti gli interventi introdotti con il precedente decreto “Cura Italia”, rafforzandoli e prolungandoli nel tempo al fine di rispondere alle esigenze della fase di graduale riapertura dell’economia (c.d. “Fase 2”)6, avviata il 4 maggio 2020. In particolare, oltre alle misure di sostegno al lavoro, all’inclusione e al reddito, e a quelle per la salute, la sicurezza e gli enti territoriali, il provvedimento allo studio (per complessivi 55 miliardi di euro di indebitamento netto) prevede significativi interventi per la liquidità e la capitalizzazione delle imprese, per il supporto ai settori produttivi più colpiti dall’emergenza, per gli investimenti e l’innovazione. Il Governo sembra inoltre orientato ad includere nel nuovo decreto l’eliminazione degli aumenti dell’IVA e delle accise previsti dal 2021 (c.d. “clausole di salvaguardia”). In una situazione che non ha precedenti storici i provvedimenti nazionali risulterebbero insufficienti se non affiancati da adeguate e coerenti misure da parte delle Autorità sovranazionali e monetarie. L’Unione europea è intervenuta i) elevando a 800 mila euro la soglia degli aiuti di Stato ammessi per le imprese in difficoltà; ii) sospendendo temporaneamente il Patto di Stabilità al fine di consentire ai Governi nazionali di affrontare le conseguenze economiche provocate dalla pandemia; iii) realizzando un pacchetto da 37 miliardi di euro per aiutare sistemi sanitari, imprese e lavoratori colpiti dall’emergenza. Nel corso della riunione del 9 aprile 2020 i Ministri delle Finanze dell’Area euro hanno raggiunto un accordo di massima che prevede: i) un uso flessibile del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) per sostenere il finanziamento dell’assistenza sanitaria diretta e indiretta così come i costi relativi alla cura e alla prevenzione dovuti alla crisi provocata dal Covid-19 (il prestito potrà raggiungere il 2% del Pil del Paese debitore e sarà a disposizione di tutti gli Stati membri); ii) la costituzione di un fondo di garanzia pan-europeo di 25 miliardi di euro da parte della Banca Europea degli Investimenti (BEI) a supporto di un programma di erogazioni alle imprese europee; iii) la costituzione del “Support to mitigate Unemployment Risks in Emergency” (SURE), un fondo europeo contro la disoccupazione che attraverso 100 miliardi di garanzie volontarie degli Stati permetterà di finanziare le "casse integrazioni" nazionali o

5 La garanzia è a prima richiesta, esplicita, irrevocabile, e conforme ai requisiti previsti dalla normativa di vigilanza prudenziale ai fini

della migliore mitigazione del rischio. Tuttavia è possibile la concessione della garanzia anche a imprese con crediti deteriorati non anteriori al 31 gennaio 2020 ferma restando, in ogni caso, l’esclusione delle aziende con posizioni classificate a sofferenza. Il D.L. “Liquidità” identifica altre aziende con equilibri finanziari precari ammissibili alla garanzia del Fondo. Tra queste figurano le imprese ammesse alla procedura del concordato con continuità aziendale e quelle che hanno stipulato accordi di ristrutturazione.

6 Alla luce di un significativo rallentamento nella diffusione dell’epidemia, con il DPCM 26 aprile 2020, il Governo ha avviato a partire dal 4 maggio la cosiddetta “Fase 2” mediante un primo parziale allentamento delle misure restrittive degli spostamenti personali attivate nel mese di marzo. Il medesimo Decreto ha poi stabilito la riapertura delle attività industriali indicate nell’allegato 3 (in particolare nei settori dell’edilizia, delle manifatture e delle costruzioni edili oltre al commercio all'ingrosso collegato a questi comparti) oltre che degli studi professionali privati.

Page 20: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

20

schemi simili di protezione dei posti di lavoro; iv) la creazione di un fondo temporaneo legato al bilancio europeo (pari a 500 miliardi di euro), finanziato con strumenti finanziari innovativi, mirato e proporzionato ai costi straordinari provocati dalla pandemia. Per quanto attiene alla politica monetaria, la BCE nelle riunioni del 12 marzo e del 30 aprile ha adottato un pacchetto di misure espansive: • l’istituzione di ulteriori operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (LTRO) che saranno adottate

temporaneamente, allo scopo di fornire un sostegno immediato di liquidità al sistema finanziario dell’Area euro. Le LTRO - previste con frequenza settimanale mediante una procedura d’asta a tasso fisso con piena aggiudicazione degli importi richiesti, applicando un tasso di interesse pari a quello medio sui depositi presso la Banca Centrale - garantiranno liquidità a condizioni favorevoli per colmare il periodo fino alla prossima operazione TLTRO III prevista a giugno;

• nell’ambito del TLTRO III verranno applicate condizioni notevolmente più favorevoli a tutte le operazioni previste nel periodo da giugno 2020 a giugno 2021. L’ammontare massimo che le controparti potranno ottenere in prestito con queste operazioni raggiungerà i 3 mila miliardi di euro7;

• è stata introdotta una nuova serie di operazioni di rifinanziamento a più lungo termine non mirate di emergenza pandemica (Pandemic Emergency Longer-Term Refinancing Operations - PELTRO) al fine di sostenere le condizioni di liquidità nel sistema finanziario e preservare il regolare funzionamento dei mercati monetari fornendo un efficace sostegno di liquidità8;

• sino alla fine dell’anno, in aggiunta al programma di acquisto di attività in corso per 20 miliardi, verrà ulteriormente effettuato un importo temporaneo di acquisti netti di 120 miliardi di euro, garantendo un forte contributo ai programmi di acquisto del settore privato;

• i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la Banca Centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%;

• il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro degli acquisti dei titoli di Stato dei Paesi membri continuerà ad essere reinvestito, integralmente, per un prolungato periodo di tempo.

Nella riunione di marzo e nelle settimane successive la BCE ha stabilito ulteriori misure. Tra queste si segnalano: • la concessione alle banche di operare temporaneamente al di sotto dei livelli di capitale determinati prima

dell’emergenza sanitaria9. Sul punto la BCE ha chiarito che tali misure temporanee saranno adottate dalle Autorità macroprudenziali nazionali;

• l’autorizzazione alle banche ad utilizzare parzialmente strumenti di capitale che non si qualificano come strumenti di capitale primario di classe 1 (CET1) per soddisfare i requisiti di secondo pilastro (l’entrata in vigore di tale misura era inizialmente prevista per gennaio 2021, come parte dell'ultima revisione della Direttiva sui requisiti patrimoniali, c.d. CRD V);

• il 18 marzo 2020, l’avvio di un Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP) che prevede l’acquisto di titoli pubblici e privati per 750 miliardi di euro (compresi anche titoli greci e commercial papers non finanziari, finora esclusi) entro la fine del 2020;

• il 7 aprile 2020, il temporaneo allentamento dei criteri di idoneità delle attività conferibili a garanzia delle operazioni di rifinanziamento dell’Eurosistema finalizzato ad ampliare la disponibilità di garanzie da parte delle banche [rafforzamento delle possibilità di utilizzo di prestiti a garanzia, riduzione degli scarti (haircut) applicati, sospensione del requisito di rating minimo per i titoli governativi greci];

• il 22 aprile 2020, il completamento della precedente misura introducendo la possibilità di accettare dalle banche, come garanzia collaterale, anche i titoli con rating scesi sotto il livello di investimento, ma che erano investment grade alla data del 7 aprile. Il termine di entrambe le misure è stato individuato nel settembre del 2021.

La BCE sta inoltre discutendo con le banche ulteriori misure, come l'adeguamento di calendari, processi e scadenze. In tale ottica, ad esempio, saranno prese in considerazione: • la riprogrammazione delle ispezioni in loco e l'estensione delle scadenze per l'attuazione delle azioni di rimedio

derivanti dalle ispezioni e dalle indagini sui modelli interni già realizzate, garantendo al contempo la solidità prudenziale generale delle banche vigilate;

• la proroga dei termini assegnati alle banche per la realizzazione di alcune misure di vigilanza e per l’invio di dati. In ogni caso le banche, anche nell’attuale contesto emergenziale, sono chiamate ad applicare solidi standard prudenziali, a perseguire adeguate politiche in materia di riconoscimento e copertura delle

7 Nella riunione del 30 aprile, il tasso di interesse è stato ulteriormente ridotto di 25 punti base al -0,5% da giugno 2020 a giugno

2021. Per le controparti che mantengono i loro livelli di offerta di credito, il tasso applicato in queste operazioni sarà inferiore e, nel periodo che termina nel giugno 2021, potrà essere minore di 50 punti base rispetto al tasso di interesse medio sull’impianto di deposito. Nella riunione del 12 marzo l’importo totale massimo che le controparti potranno prendere a prestito era stato aumentato al 50% del loro stock di prestiti ammissibili al 28 febbraio 2019.

8 Si tratta di ulteriori 7 operazioni di rifinanziamento che iniziano nel maggio 2020 e si concludono in una sequenza scaglionata tra luglio e settembre 2021, in linea con la durata delle misure di allentamento delle garanzie. Saranno condotte con procedure a tasso fisso con piena assegnazione, con un tasso di interesse inferiore di 25 punti base al tasso medio sulle principali operazioni di rifinanziamento prevalenti sulla vita di ciascun PELTRO.

9 Trattasi nello specifico: 1) dei requisiti di capitale definiti dalla Pillar 2 Guidance (P2G - Linee Guida emanate da EBA volte a migliorare la gestione dei rischi e la convergenza delle Autorità di Vigilanza nazionali nelle valutazioni dei requisiti patrimoniali delle banche); 2) del buffer di conservazione del capitale (CCB - Riserva di conservazione del capitale definita per far fronte a stress economico di breve periodo); 3) del coefficiente di copertura della liquidità (LCR - parametro che permette di monitorare il livello e la resilienza della liquidità a brevissimo termine in situazioni di forte stress finanziario della durata di trenta giorni).

Page 21: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

21

esposizioni deteriorate, a condurre solide pianificazioni del capitale e della liquidità nonché della gestione del rischio. Con lettera inviata il 3 marzo 2020 la BCE ha invitato tutte le banche significative a rivedere i piani di continuità operativa e considerare le azioni da intraprendere al fine di minimizzare i potenziali effetti avversi della pandemia.

In data 20 marzo 2020, infine, ha comunicato ulteriori misure per garantire che le banche direttamente vigilate possano continuare a svolgere il loro ruolo di finanziamento delle famiglie e delle società durante lo shock economico globale legato al Coronavirus. Tra i punti più rilevanti la Banca Centrale Europea: • ha introdotto maggiore flessibilità di vigilanza in merito al trattamento dei crediti deteriorati (NPL), al fine di

consentire alle banche di beneficiare pienamente delle garanzie e delle moratorie messe in atto dalle autorità pubbliche per far fronte all'attuale disagio;

• ha chiarito che i prestiti coperti da garanzie pubbliche che saranno successivamente dichiarati deteriorati dalle banche beneficeranno di un trattamento prudenziale preferenziale in termini di accantonamento;

• ha confermato che le Autorità di Vigilanza UE garantiranno la massima flessibilità nel discutere con le banche l'attuazione delle strategie di riduzione degli NPL, tenendo conto della natura straordinaria delle attuali condizioni di mercato;

• sottolineando la necessità di affrontare in questo momento l'eccessiva volatilità degli accantonamenti per perdite su crediti, al fine di evitare un'eccessiva prociclicità del capitale regolamentare e dei bilanci, nell'ambito del suo mandato prudenziale ha raccomandato a tutte le banche di evitare ipotesi procicliche nei loro modelli interni per la determinazione degli accantonamenti e, a quelle banche che non lo hanno fatto finora, di optare per le regole transitorie dell'IFRS 9.

In risposta all’emergenza sanitaria Covid-19 sono intervenute anche altre Autorità adottando disposizioni straordinarie emanate a livello nazionale ed europeo. In particolare: • nell’ambito della disciplina prudenziale, in data 12 marzo 2020 l’European Banking Authority (EBA) ha

pubblicato un comunicato10 attraverso il quale ha reso note le azioni intraprese per mitigare l'impatto della pandemia sul settore bancario. Considerato che la diffusione globale di Covid-19 ha creato importanti e immediate sfide per la società generando rischi per le prospettive economiche e che le banche hanno la necessità di concentrarsi sulle loro operazioni principali e sulle loro funzioni critiche, l’EBA, insieme alle Autorità nazionali competenti e alla BCE, sta coordinando uno sforzo congiunto per alleviare l'onere operativo immediato per le banche in questo difficile momento. In tale contesto l’EBA: i) raccomanda alle Autorità nazionali di sfruttare appieno la flessibilità d’azione prevista nel quadro normativo a sostegno del settore bancario e di pianificare le attività di vigilanza, comprese le ispezioni in loco, in modo pragmatico e flessibile e, eventualmente, rimandare quelle ritenute non essenziali; ii) al fine di consentire alle banche di concentrarsi sulle operazioni principali, ha deciso di rinviare l'esercizio di Stress Test in tutta l'UE al 202111. In data 25 marzo, l’EBA ha inoltre pubblicato due Public Statements interpretativi sul funzionamento del quadro prudenziale relativamente alla classificazione dei prestiti in default, all'individuazione delle esposizioni forborne e al loro trattamento contabile. Questo al fine di garantire coerenza e comparabilità nelle metriche di valutazione del rischio in tutto il settore bancario dell’UE e monitorare gli effetti dell'attuale crisi. I chiarimenti riguardano le implicazioni delle moratorie adottate a livello nazionale e il trattamento prudenziale e contabile delle esposizioni.

Sempre il 25 marzo l’European Securities and Markets Authority (ESMA) ha rilasciato una dichiarazione pubblica su alcune implicazioni contabili delle misure di sostegno e soccorso economiche adottate dagli Stati membri dell'UE in risposta all'epidemia di Covid-19. L’Autorità ha evidenziato che tali misure - che comprendono la moratoria sul rimborso dei prestiti - hanno un impatto sul calcolo delle perdite previste in conformità all’International Financial Reporting Standard 9 (IFRS 9). La dichiarazione dell’ESMA fornisce orientamenti agli emittenti e ai revisori per l'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 9 "strumenti finanziari", in particolare per quanto riguarda il calcolo delle perdite previste e i relativi requisiti di divulgazione e si pone nel solco della dichiarazione rilasciata dall'Autorità Bancaria Europea dello stesso 25 marzo 2020 in relazione al quadro prudenziale e alle implicazioni contabili del Covid-19;

• nell’ambito della disciplina dei mercati e degli emittenti, in data 17 marzo 2020 Consob, con la delibera 21303, ha introdotto il divieto di vendite allo scoperto e altre operazioni ribassiste da parte degli investitori su tutte le azioni negoziate sul mercato regolamentato italiano nonché sugli strumenti correlati. Le restrizioni si applicano dalla seduta del 18 marzo 2020 e sino alla fine della giornata di negoziazione del 18 giugno 2020 (salvo revoca delle stesse in base alle condizioni del mercato). La medesima Autorità - richiamando le raccomandazioni dell’ESMA in merito agli impatti del Coronavirus sull’informativa finanziaria delle società quotate - ha emanato il “Richiamo di attenzione n. 6/20” del 9 aprile 2020, destinato ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo e ai dirigenti preposti per segnalare la necessità di osservare i principi che presiedono al processo di produzione dell’informativa finanziaria;

• sotto il profilo degli obblighi di segnalazione, il 23 marzo 2020 Banca d’Italia ha fornito alcune precisazioni in tema di segnalazioni alla Centrale Rischi che si sono rese necessarie a seguito della previsione, da parte del D.L. “Cura Italia”, della possibilità per le imprese di avvalersi di alcune misure di sostegno finanziario (ad esempio sospensione pagamento rate mutui e prestiti). Il successivo 21 aprile l’Istituto di Vigilanza, supportando le decisioni assunte dall’EBA e dalla BCE per le banche di maggiori dimensioni, ha concesso alle banche meno significative e alle SIM uno slittamento fino a un mese nei termini d’invio delle segnalazioni di vigilanza “armonizzate” con scadenza entro fine maggio, salvo limitate eccezioni relative ad alcune segnalazioni sulla liquidità, ritenute prioritarie.

• il 30 marzo 2020 l’ABI ha definito la convenzione nazionale che consente ai lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza Covid-19 di ricevere dalle banche un’anticipazione dei trattamenti ordinari di integrazione al

10 Statement on actions to mitigate the impact of Covid-19 on the EU banking sector 11 Lo Stress Test era stato avviato in data 31 gennaio 2020 e in pari data erano stati pubblicati i relativi scenari macroeconomici.

Contestualmente l’EBA aveva pubblicato la nota metodologica, le FAQs, i template, la guida per la compilazione dei template e la nota dell'ESRB sugli scenari macroeconomici avversi.

Page 22: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

22

reddito e di Cassa Integrazione in Deroga previsti nel D.L. “Cura-Italia” rispetto al momento di pagamento dell’INPS12. Il successivo 9 aprile ha poi diffuso una nuova circolare agli Associati nella quale sono indicate innovazioni e semplificazioni introdotte dall’INPS che facilitano il processo di erogazione dell’anticipo della cassa integrazione da parte delle banche13. ABI si è, infine, attivata per monitorare e facilitare l’accesso ai finanziamenti con garanzia pubblica introdotti dal Decreto “Liquidità”: il 21 aprile ha infatti diffuso una circolare per fornire alle banche una tempestiva informazione sulle modalità operative, concordate con SACE, per l’accesso, fino al 31 dicembre 2020, alle garanzie per finanziamenti che saranno erogati dalle banche alle imprese ai sensi dell’art. 1.

Covid-19: le iniziative intraprese dal Gruppo UBI Banca

L’emergenza sanitaria relativa alla diffusione del Covid-19 e la successione di misure restrittive decise dal Governo a tutela della salute pubblica, hanno avuto un impatto rilevante sulle modalità di gestione della Banca, adottate per assicurare la continuità operativa aziendale e i servizi essenziali alla clientela, avendo al contempo massima cura e attenzione per la salute e la protezione di dipendenti e clienti. In primo luogo si devono ricordare le misure strutturalmente volte ad evitare la diffusione del virus. Fin dalla comparsa dell’epidemia sono state rivolte al personale del Gruppo comunicazioni esplicative delle regole di comportamento per arginare il contagio. Sono state sospese tutte le attività di formazione in aula incentivando la partecipazione alle iniziative on line. Sono stati annullati tutti i meeting che prevedevano il coinvolgimento di un numero elevato di partecipanti e sono stati sospesi i servizi di bus navetta di collegamento giornaliero tra alcune sedi del Gruppo. Con riferimento all’igiene degli ambienti di lavoro, è stata aumentata la frequenza delle pulizie introducendo l’utilizzo di prodotti disinfettanti specifici. Ferme le regole sul distanziamento sociale, sono stati progressivamente forniti alle strutture di rete kit di sicurezza (composti da maschere anti-contagio, guanti antiallergici per la gestione del contante e liquido detergente). Al sorgere dell’emergenza epidemiologica, il Gruppo ha inoltre stipulato in favore dei propri dipendenti un’apposita polizza assicurativa a protezione dei rischi da Coronavirus. Per quanto attiene all’operatività della rete territoriale, è stata prevista per le filiali di maggiori dimensioni (oltre 380) l’apertura al pubblico solo al mattino per la fornitura dei servizi minimi essenziali, in particolare alle fasce di popolazione più deboli. Il presidio dei dipendenti è stato però ridotto predisponendo due team di lavoro alternati fra di loro, per contenere spostamenti e presenza negli uffici. Le filiali di medie e piccole dimensioni (oltre 900) sono aperte al pubblico fino alle 12,50 e non è prevista la presenza del personale nel pomeriggio. I restanti minisportelli e sportelli “leggeri” sono stati invece chiusi per accrescere il numero dei team operativi e consentire una maggiore alternanza degli addetti nelle filiali di maggiori dimensioni. Tali soluzioni organizzative sono state di volta in volta oggetto di interventi straordinari, al fine di adeguare il modello a picchi operativi (es. pensioni, flussi di richieste di finanziamento inerenti al programma “Rilancio Italia”, “Decreto Cura Italia”, “Decreto Liquidità”, nonché Accordi e Convenzioni ABI), e/o a situazioni di particolare criticità sul territorio, anche mediante la riapertura tattica di taluni minisportelli. A partire dall’11 maggio verrà ripristinato l’ordinario orario di apertura al pubblico anche nella fascia pomeridiana su tutta la rete sportelli tempo per tempo operativa, ferma restando la prioritaria attenzione ad assicurare adeguati livelli di protezione e le necessarie condizioni di salute e sicurezza All’interno delle filiali sono state infatti adottate misure stringenti, quali l’ammissione di clienti solo su appuntamento, per operazioni realmente necessarie e indifferibili e comunque con un numero di clienti ammessi non superiore a quello dei dipendenti presenti in filiale. Insieme al mantenimento della distanza interpersonale portata a due metri, sono stati adottati tutti i presidi di protezione individuali possibili, pur nella loro limitata disponibilità iniziale, a salvaguardia sia del personale che dei clienti, provvedendo anche all’impiego di termoscanner

12 ABI ha concordato modalità semplificate per determinare l’importo dell’anticipazione (1.400 euro), tenuto conto della durata

massima dell’integrazione salariale – 9 settimane – definita allo stato dal D.L. “Cura Italia”, in considerazione dei bisogni immediati dei lavoratori sospesi dal lavoro e per rendere operativa la misura nel più breve tempo possibile favorendo la gestione delle pratiche da remoto.

13 In particolare, per l’accredito, non è più richiesto l'invio dei modelli cartacei validati dagli sportelli bancari e postali per certificare l’Iban. La validità di tale codice identificativo è ora effettuata con sistemi informatici di collegamento diretto tra l’INPS e le banche (Data base condiviso). È stato anche semplificato il modulo telematico con cui le aziende, richiedenti la cassa integrazione, comunicano i dati per il pagamento diretto ai lavoratori.

Page 23: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

23

per la rilevazione della temperatura e all’installazione di schermi mobili in materiale leggero per garantire distanze e misure di sicurezza. La Banca è organizzata per aiutare i clienti in questo momento di emergenza al fine di assicurare il servizio con tutti i mezzi tecnologici disponibili (es. skype for business), incentivando e agevolando l’attivazione di strumenti di accesso remoto ai servizi bancari e alla relativa documentazione, garantendo tutta l’assistenza necessaria, come pure attraverso comunicazioni volte a rendere noti alla clientela i nuovi orari di apertura, le regole comportamentali da adottare nel rispetto delle norme di sicurezza, e le nuove modalità di interazione con gli sportelli, nonché l’operatività disponibile tramite i canali self (ATM, internet banking, app UBI Banca). Sul sito commerciale della Banca è stata peraltro creata un’apposita sezione, dedicata all’emergenza Covid-19, dove sono disponibili le informazioni utili per accedere alle misure governative. La ridotta operatività pomeridiana del personale di rete ha permesso di avviare una serie di attività di customer caring: UBI Banca ha infatti promosso, sin dalle prime settimane, l’Iniziativa Vicinanza che prevede l’attivazione dei Consulenti Business, Corporate e CIB (lato imprese) e dei consulenti Premium e Top Private (lato privati) per contattare progressivamente, senza finalità commerciali e in ottica di “vicinanza” ai territori, tutti i propri clienti al fine di comprenderne le esigenze e supportare eventuali necessità in questa fase critica. Sono stati inoltre intensificati gli sforzi per agevolare l’accesso alle misure di sostegno previste dai Decreti Legge 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. “Cura Italia”) e 8 aprile 2020, n. 23 (c.d. “Liquidità”), anche grazie alla possibilità concessa di inviare a distanza (PEC e UBI Box14) le richieste sia per le moratorie che per la maggioranza dei contratti di finanziamento (non ipotecari). Anche la struttura di Contact Center è stata interessata da interventi specifici con l’obiettivo di meglio gestire l’aumento di traffico inbound che sta accompagnando questa fase (oltre 50% di incremento di chiamate e di chat gestite con i clienti). Oltre a riorganizzare le attività, privilegiando proprio quelle di informativa sulle iniziative messe in atto dalla Banca e di assistenza relativamente all’utilizzo dei servizi tramite canali digitali, si è anche provveduto a dotare gli operatori di strumenti per la gestione della propria attività a distanza. Per garantire il miglior servizio alla clientela, il Contact Center è stato potenziato con risorse provenienti dalla rete commerciale raggiungendo un totale di circa 400 persone a contatto con la clientela. In tema di operatività del personale dipendente, le misure e la flessibilità adottate, anche con la concessione di congedi straordinari e permessi, hanno reso possibile ad oltre la metà del personale di non recarsi sul posto di lavoro e/o di lavorare a distanza, limitando spostamenti e circolazione. Una vera accelerazione è stata impressa allo smart working. UBI Banca consente di lavorare da remoto già dal 2017. Al 20 febbraio 2020, quindi poco prima dell’inizio dell’emergenza, le postazioni di smart working attive quotidianamente erano circa 800: attualmente tale possibilità è stata abilitata per tutti i dipendenti del Gruppo (poco meno di 20.000), con la creazione di altrettante postazioni di lavoro remoto, utilizzate al picco della crisi dal 50% circa dei dipendenti. A partire dal 24 febbraio 2020, in seguito alle prime misure restrittive adottate dal Governo, UBI Banca ha infatti invitato tutti i dipendenti ad usufruire della possibilità di lavorare dal proprio domicilio. Un invito che ha riguardato da subito e in maniera estesa le risorse occupate nelle strutture centrali e successivamente anche la rete commerciale. In particolare, in ambito commerciale la Banca ha dotato tutti i propri consulenti Small Business, Premium, Private e Corporate (oltre 4.700 risorse) degli strumenti tecnologici e dei supporti informativi per poter operare a distanza. Per tali figure professionali, pertanto, l’attività sta proseguendo in sicurezza da remoto (con una turnazione dei consulenti presenti in filiale) grazie all’attivazione del collegamento VPN (Virtual Private Network), che permette di replicare l’operatività di filiale, ossia di accedere a tutte le procedure applicative e le informazioni chiave relative al cliente, di acquisire e perfezionare contratti relativi a specifici prodotti e di svolgere attività di consulenza bancaria e finanziaria, fatta eccezione per la gestione della materialità o delle attività che richiedono la presenza fisica del cliente.

14 Innovativa modalità di scambio documentale disponibile per i clienti che hanno attivato l’internet banking.

Page 24: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

24

Grazie ad alcuni fattori abilitanti, attivabili da remoto, quali l’Internet Banking (per privati e imprese) con funzionalità dispositive, la sottoscrizione del contratto di Firma Elettronica Avanzata (c.d. FEA), l’utilizzo di PEC e UBI Box, è oggi possibile svolgere a distanza le seguenti attività.

Consulenza alla clientela aziendale - attività commerciali abilitate a distanza: - gestione della relazione con la clientela (illustrazione di servizi e prodotti attivabili e fruibili a distanza); - gestione attività creditizia (collocamento di specifici prodotti/finanziamenti tramite scambio

documentale su UBI Box/PEC e firma digitale, gestione delle moratorie, del fondo di garanzia per le PMI (Legge 662/1996) ed altri interventi di Rilancio Italia, gestione sconfini e monitoraggio qualità del credito, gestione finanziamenti e anticipi su fatture);

- gestione pagamenti e incassi (autorizzazione e accettazione di flussi dispositivi telematici di incasso e pagamento, attività di post-vendita su strumenti di pagamento, negoziazione e inserimento proposta condizioni)

- verifiche antiriciclaggio; - formazione a distanza.

Consulenza alla clientela privata - attività commerciali abilitate a distanza: - Gestione della relazione con la clientela (illustrazione di servizi e prodotti attivabili e fruibili a distanza,

check-up gratuito del portafoglio investimenti e attività di consulenza/raccomandazione in ambito investimenti);

- collocamento prodotti di investimento15 (sia in totale autonomia per il cliente tramite il canale Internet Banking, che in modalità “assistita”. In via eccezionale e temporanea è stato abilitato un modello di consulenza a distanza con firma OTP (One Time Password) e registrazione della telefonata con il cliente;

- gestione attività creditizia (gestione delle moratorie ai privati, gestione sconfini e monitoraggio qualità del credito e gestione finanziamenti);

- attività transazionali e servizi assicurativi (supporto al cliente nell’acquisto in modalità “self” da Internet Banking di alcuni prodotti e abilitazione della sottoscrizione a distanza, per tutti i possessori di Qui UBI e di FEA, di un sottoinsieme di prodotti (es. carte di debito, polizze vita/danni, prestiti)16;

- verifiche antiriciclaggio; - formazione a distanza. La rapida diffusione dell’operatività da remoto è stata resa possibile grazie ad un rilevante lavoro di potenziamento della piattaforma tecnologica del Gruppo, seguito da ulteriori interventi di miglioramento nelle settimane successive, che consentono oggi la gestione di tutto lo staff critico e la garanzia della continuità operativa. In parallelo con l’accresciuto numero di accessi da remoto è stata ulteriormente rafforzata l’attenzione nei confronti della sicurezza, e in particolare dei possibili cyber attacchi e frodi destinati a clienti o alla Banca attraverso phishing mail. Il monitoraggio della sicurezza è stato potenziato e ha intercettato alcune nuove iniziative di phishing progettate per sfruttare la crisi che sono state gestite senza problemi significativi.

Interventi a sostegno delle imprese e della clientela Al fine di fronteggiare una situazione senza precedenti, il Gruppo UBI Banca ha posto in essere una serie di iniziative per offrire un sostegno concreto al sistema produttivo e alle famiglie, finalizzato a favorirne rispettivamente la sostenibilità finanziaria e la tenuta sociale. La solidità patrimoniale della Banca e la proattività di fronte alle esigenze del territorio hanno comportato la realizzazione di iniziative a supporto della clientela in proporzioni significativamente superiori alle naturali quote di mercato del Gruppo. In particolare, il 1°Aprile 2020 è stato varato il programma “Rilancio Italia” che comprende una pluralità di interventi specifici del valore complessivo fino a 10 miliardi di euro che combinano l’esigenza di affrontare l’urgenza del momento con l’intento di sostenere la ripresa economica nei prossimi mesi. A supporto di tale programma, è stata avviata una apposita campagna di comunicazione su tutti i principali media, oltre alla creazione di un apposito spazio all’interno del sito

15 Vengono esplicitate al consulente le operazioni che possono e non possono essere effettuate a distanza. 16 Processi di vendita a distanza in consolidamento (carte di credito e carte di debito già attive, l’attivazione completa del catalogo

prodotti è prevista entro giugno).

Page 25: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

25

commerciale di UBI Banca e all’invio di una lettera tramite mail ai clienti imprese ed alle associazioni di categoria. Di seguito si riepilogano le iniziative previste dal programma. INIZIATIVE A FAVORE DELLA CLIENTELA IMPRESE

• Nuova finanza per le imprese: possibilità per le imprese di ottenere finanza aggiuntiva tramite nuove linee di credito, incrementando le linee in essere o convertendo parte delle linee inutilizzate in modo da gestire più agevolmente le esigenze di liquidità derivanti dall’emergenza. In dettaglio: - nuova finanza per liquidità: possibilità di richiedere linee temporanee a breve termine con durata

fino a 6 mesi o finanziamenti chirografari con preammortamento fino a 6 mesi e durata massima di 18 mesi, anche tramite l’intervento di garanzie di Stato;

- incremento delle linee di cassa tramite conversione dei fidi accordati: parte delle linee di credito commerciali già accordate, ma ancora non utilizzate possono essere convertite in fidi di cassa temporanei con scadenza 30 settembre 2020, al fine di sopperire alla mancanza di credito commerciale;

- consolidamento del debito con finanza aggiuntiva assistita da garanzia Legge 662/199617: nuovi finanziamenti concessi grazie a specifiche garanzie pubbliche (assistenza L.662), per estinguere il debito in essere e concedere contestualmente nuova liquidità;

• sospensione rimborso dei finanziamenti: possibilità di ottenere una moratoria sul pagamento dei finanziamenti in essere, sia aderendo alla moratoria prevista dal Decreto “Cura Italia” riservata alle PMI che alla moratoria prevista dal Gruppo UBI Banca a favore di tutte le imprese (comprese quelle non rientranti nella categoria delle PMI);

• sostegno alla digitalizzazione: installazione di POS con tecnologia GPRS/mobile, in tempi rapidi e a condizioni agevolate, per gli esercenti appartenenti alle categorie delle attività necessarie con possibilità di storno di canoni e commissioni. Inoltre, lo storno di canoni e commissioni è esteso anche alla clientela imprese che adotterà sistemi digitali di interazione con la Banca per realizzare le principali operazioni.

Successivamente al lancio del programma, in recepimento delle misure previste dal D.L. “Liquidità” dell’8 aprile 2020 sono stati resi disponibili, in particolare:

• prestiti di durata non superiore a 6 anni, di cui 24 mesi di pre-ammortamento, assistiti per una percentuale pari al 100% dalla garanzia L. 662/1996 a favore delle PMI con importo non superiore al 25% dei ricavi fino a un massimo di 25 mila euro, senza la necessità di dover attendere l’approvazione del Fondo di Garanzia;

• prestiti di durata non superiore a 6 anni, con possibilità di avere fino a 24 mesi di pre-ammortamento, assistiti per una percentuale compresa tra il 70% ed il 90% dalla garanzia di SACE, a favore di imprese di grandi dimensioni e delle PMI (inclusi lavoratori autonomi e liberi professionisti) che abbiano esaurito la propria capacità di accesso al Fondo di Garanzia, con importo non superiore al maggiore tra il 25% del fatturato annuo dell'impresa e il doppio dei costi del personale.

UBI Banca si è contraddistinta fra gli istituti più tempestivi e veloci nella gestione delle richieste di finanziamento fino a 25 mila euro, grazie alla eccellente collaborazione fra le strutture informatiche di UBI Banca e SF Consulting, società partecipata dal Gruppo e specializzata nel credito agevolato: al 7 maggio 2020, risultava lavorato da UBI Banca il 40% delle richieste in essere a livello di sistema (n. 37.250 richieste su un totale a livello di sistema di n. 93.301).

17 La Legge 662/1996 è un’agevolazione del Ministero dello sviluppo economico, attivabile solo a fronte di finanziamenti della Banca,

a favore di PMI e professionisti con la finalità di supportare l’accesso al credito a condizioni vantaggiose da parte delle imprese, offrendo alla Banca vantaggi in termini di capitale e rischio di credito (assorbimento patrimoniale nullo sulla quota garantita). La garanzia è pari al massimo all’80% del finanziamento sia per liquidità che per investimenti (operazioni sia a breve che a medio/lungo termine). Il Fondo garantisce un importo massimo di 2,5 milioni di euro, utilizzabile anche con più operazioni. Il Decreto “Cura Italia” ha previsto alcune fondamentali novità circa l’utilizzo della Legge 662/1996 per i 9 mesi successivi dall’entrata in vigore dello stesso, tra le quali: i) la garanzia sarà gratuita; ii) l’importo massimo garantito per singola PMI è stato innalzato a 5 milioni di euro; iii) la copertura della garanzia, per importi fino a 1,5 milioni, è stata portata all’80%, a prescindere della classe di rischio attribuita al cliente; iv) la garanzia potrà essere utilizzata anche per operazioni di consolidamento.

Page 26: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

26

INIZIATIVE A FAVORE DELLA CLIENTELA PRIVATA

• Sostegno nella gestione dell'emergenza: possibilità di ottenere un anticipo sulla Cassa Integrazione18;

• moratoria dei pagamenti: possibilità di ottenere una moratoria sul pagamento di finanziamenti/mutui in essere: - “protezione tenore di vita”: iniziativa UBI Banca di moratoria sul pagamento delle rate dei prestiti

personali e dei mutui casa in essere per chi ha subito carenze di liquidità;

- sospensione mutuo prima casa: possibilità di ottenere una moratoria sul pagamento dei mutui in essere per le categorie e alle condizioni previste dal Decreto “Cura Italia”;

• sostegno alla digitalizzazione: per incentivare il cambiamento delle modalità di interazione con la filiale, è previsto lo storno di canoni e commissioni alla clientela privata che adotterà sistemi digitali di interazione con la Banca per realizzare le principali operazioni.

Le iniziative di moratoria attivate dal Gruppo sono dettagliate nel paragrafo che segue. Con riferimento al credito su pegno, UBI Banca protrarrà al prossimo mese di settembre la vendita delle polizze pegno con scadenza nei mesi di dicembre 2019, gennaio - febbraio - marzo - aprile - maggio - giugno 2020. Si ricorda che UBI Banca è presente con sportelli dedicati all’attività di credito su pegno nelle città di Milano, Monza, Pavia, Como, Crema, Varese, Bergamo, Brescia, Pesaro, Fossombrone, Macerata e Roma. In ambito assicurativo si ricorda che le polizze commercializzate dal Gruppo, siano esse polizze sanitarie ovvero polizze abbinate a finanziamenti, prevedono già casistiche di copertura attivabili anche in caso di Covid-19. Il programma “Rilancio Italia” rientra nell’ambito della serie di interventi urgenti che ha visto la mobilitazione della Banca in favore di istituzioni, imprese e clienti privati colpiti dall’emergenza sanitaria. Tra queste iniziative, si segnalano la donazione di 5 milioni di euro in favore di ospedali e centri di ricerca direttamente impegnati nelle iniziative di contenimento della diffusione del virus e nel sostegno ai malati e alle comunità toccate dall’epidemia, nonché numerosi accordi con associazioni di categoria attive a livello locale. Le erogazioni sono avvenute in collaborazione con le Fondazioni di Territorio collegate alla Banca e hanno interessato le aree di presenza dell’Istituto, con particolare riguardo alla Lombardia e alle province di Bergamo e Brescia, a oggi tra le più colpite19. Per dare immediata concretezza al proprio impegno il Gruppo UBI Banca ha donato due ambulanze che sono state destinate in tempi ridottissimi proprio a queste due province.

Di seguito si elencano gli enti beneficiari del finanziamento suddivisi per Macroaree territoriali: l’Ospedale Papa Giovanni XXIII (Bergamo), l’Ospedale di Seriate e l’Ospedale di Varese della MAT Bergamo e Lombardia Ovest; la Fondazione della Comunità Bresciana Onlus con l’iniziativa “AiutiAMOBrescia” a sostegno di tutti gli ospedali della città, della MAT Brescia e Nord Est; la terapia intensiva del San Raffaele (Milano) e il Policlinico San Matteo (Pavia) della MAT Milano e Emilia Romagna; la Regione Piemonte e la Regione Liguria della MAT Nord Ovest; la Regione Marche della MAT Marche e Abruzzo; l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani (Roma) della MAT Lazio Toscana Umbria; l’Istituto Nazionale Tumori (Napoli) e la Fondazione di religione e di culto Casa Sollievo della Sofferenza – Opera di San Pio da Pietralcina a San Giovanni Rotondo (FG) della MAT Sud.

Unitamente alla donazione di 5 milioni di euro devoluta ad enti sanitari ed assistenziali, la Banca ha promosso un’iniziativa di raccolta fondi volontaria per la lotta al Coronavirus rivolta a tutto il personale del Gruppo, intitolata “UBI gift, un giorno per la solidarietà”. Dal 20 aprile e fino al 15 maggio 2020, ogni dipendente avrà la possibilità di donare l’importo equivalente a una o più giornate di lavoro a favore di due enti beneficiari:

• Centro di Ricerca Scientifica sul Vaccino anti Covid-19 presso l’Ospedale Luigi Sacco: centro di eccellenza impegnato nella priorità di individuare il mezzo per debellare il virus per un vero ritorno alla normalità;

18 Per la clientela privata la Banca consente l’accesso ad un finanziamento ponte in attesa che l’INPS liquidi la Cassa Integrazione

attivabile dalle aziende per 9 settimane. 19 Le Fondazioni che hanno contribuito all’impegno sono la Fondazione UBI Banca Popolare di Bergamo, Fondazione UBI Per Varese,

Fondazione UBI Banco di Brescia, UBI Fondazione CAB, Fondazione Banca Popolare Commercio e Industria.

Page 27: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

27

• Caritas italiana: ente caritatevole per il sostegno delle fasce deboli della popolazione che si occuperà di portare in tutto il Paese un aiuto concreto a chi, nel dramma dell’emergenza, è colpito anche nei bisogni di quotidiana sopravvivenza.

Il contributo potrà essere devoluto in parti uguali ai due enti oppure, per scelta del dipendente, ad un unico beneficiario.

Le moratorie concesse dal Gruppo UBI Banca Rendendo prontamente operativo il sollecito rivolto dall’ABI agli istituti di credito perché adottassero misure idonee a contrastare il rallentamento dell’economia in seguito all’epidemia, il Gruppo UBI Banca ha disposto con effetto immediato interventi a sostegno delle famiglie e delle aziende colpite dall’emergenza sanitaria attraverso moratorie applicabili ai mutui ipotecari, finanziamenti chirografari e prestiti personali. Tali misure estendono le moratorie a favore di categorie che potrebbero versare in situazioni di difficoltà o a tipologie di rapporti contrattuali al momento non comprese nei provvedimenti governativi, andando quindi ad aggiungersi alle iniziative “pubbliche” disciplinate dal Decreto “Cura Italia”. Si elencano di seguito le iniziative di moratoria “pubbliche” unitamente a quelle messe a disposizione della propria clientela dal Gruppo UBI Banca. MISURE RIGUARDANTI I FINANZIAMENTI RIFERITI ALLA CLIENTELA IMPRESE20:

• Iniziativa ex-Lege Decreto “Cura Italia” del 17 marzo 2020 – che prevede per le Microimprese e PMI21 presenti su tutto il territorio nazionale la possibilità di richiedere:

- la sospensione per i mutui e gli altri finanziamenti rateali del pagamento delle rate o dei canoni di leasing sino al 30 settembre 2020; il piano di rimborso delle rate o dei canoni oggetto di sospensione è dilazionato unitamente agli elementi accessori, senza alcuna formalità e senza nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti. È facoltà delle imprese richiedere di sospendere eventualmente solo i rimborsi in conto capitale;

- la proroga fino al 30 settembre 2020 della scadenza dei prestiti non rateali;

- l’impossibilità di revocare, parimenti fino al 30 settembre 2020, i finanziamenti accordati a fronte di anticipi su crediti e le linee di credito a revoca in essere alla data del 17 marzo 2020.

Alle misure introdotte dal Decreto Legge si aggiungono quelle previste nella c.d. Moratoria ABI22 – applicabile a tutti i finanziamenti in essere al 31 gennaio 2020 – in base alla quale tutte le Microimprese e le PMI danneggiate dall’emergenza Coronavirus possono richiedere:

- la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate fino a 12 mesi dei finanziamenti a medio/lungo termine (mutui, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie) e la proroga della scadenza degli stessi;

- la sospensione della quota capitale implicita nei canoni delle operazioni di leasing, immobiliare o mobiliare.

• Iniziativa UBI Banca rivolta a tutta la clientela imprese su tutto il territorio nazionale

Accogliendo la richiesta rivolta dall’ABI di offrire condizioni migliorative rispetto a quelle esplicitamente previste dalla Moratoria ABI, il Gruppo si è fatto portatore di una iniziativa più ampia che di fatto ricomprende le misure proposte dall’Associazione di categoria. L’iniziativa UBI Banca, rivolta a tutta la clientela imprese del territorio nazionale, prevede, su richiesta del debitore, la possibilità di sospensione della quota capitale dei finanziamenti ipotecari e chirografari (in essere al 31 gennaio 2020 e compreso leasing) fino ad un massimo di 12 mesi, sulla base di comprovate motivazioni; la moratoria è consentita anche per le operazioni di finanziamento con durata originaria inferiore ai 18 mesi.

La gestione delle richieste di moratoria provenienti dalla clientela imprese avviene attraverso un processo automatico. Per le richieste presentate da clientela non classificabile PMI, la concessione, analizzata caso per caso, avviene sulla base di un processo di istruttoria semplificato.

20 Possono beneficiare di tali misure soltanto i clienti le cui esposizioni debitorie non siano classificate come deteriorate alla data di

pubblicazione del Decreto “Cura Italia”. I benefici non sono automatici. È richiesta la presentazione di una comunicazione alla Banca corredata da un’autocertificazione con la quale si attesti di aver subito in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza diretta della diffusione dell’epidemia da Covid-19.

21 Possono chiedere l’applicazione della misura le micro, piccole e medie imprese (PMI: con numero di dipendenti minori di 250 e Fatturato minore di 50 milioni o Total Asset minore di 43 milioni) operanti in Italia, così come definiti dalla normativa comunitaria, appartenenti a tutti i settori.

22 Addendum del 6 marzo 2020 all’Accordo ABI per il credito 2019 Imprese in ripresa 2.0.

Page 28: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

28

MISURE APPLICABILI AI FINANZIAMENTI RIFERITI ALLA CLIENTELA PRIVATI20:

- Iniziativa ex-Lege Decreto “Cura Italia” del 17 marzo 2020 – Fondo CONSAP – mutui prima casa:

- si conferma la possibilità per la clientela Privati di ottenere una moratoria sul pagamento dei mutui prima casa facendo ricorso al “Fondo di solidarietà mutui prima casa” c.d. “Fondo Gasparrini” o “Fondo CONSAP”, con sospensione delle rate per un massimo di 18 mesi; il Fondo prevede la corresponsione di un beneficio pari al 50% degli interessi maturati durante il periodo di sospensione;

- estende, per un periodo di 9 mesi, l’ammissione al Fondo anche per lavoratori autonomi e liberi professionisti che abbiano subito un calo del fatturato superiore al 33% nel trimestre successivo al 21 febbraio 2020.

- Iniziativa UBI Banca “Protezione tenore di vita”: moratoria rata o quota capitale della durata massima di 3 mesi applicabile a tutti i finanziamenti riferiti a:

- lavoratori dipendenti che autocertifichino la cessazione del rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato, o di rappresentanza commerciale o di agenzia, ovvero che abbiano subito significative riduzioni, anche temporanee, dei redditi percepiti a fronte degli eventi connessi all’emergenza epidemica;

- lavoratori autonomi e liberi professionisti, imprenditori e ditte individuali (intese come persone fisiche) che autocertifichino un calo del fatturato superiore al 33% (come previsto dal D.L. “Cura Italia”) in conseguenza alla chiusura o alla restrizione della propria attività in attuazione alle disposizioni adottate dall’autorità competente in ragione dell’emergenza epidemica.

- Iniziativa ex-Lege Ordinanza DPC (Dipartimento della Protezione Civile) del 29 febbraio 2020 n. 642 – mutui relativi agli edifici ubicati nel territorio dei comuni della c.d. “zona rossa iniziale”23:

- possibilità di sospensione delle rate fino al 31 luglio 2020 (data cessazione dello stato di emergenza), con facoltà di optare tra la sospensione dell'intera rata o quella della sola quota capitale, previa presentazione di autocertificazione del danno subito.

Le moratorie complessivamente concesse dal Gruppo sono state 130 mila, su un totale a livello di sistema di oltre 1,6 milioni (equivalenti ad una quota dell’8%), delle quali il 50% circa, in termini di debito residuo, in Lombardia. Gli orientamenti espressi dalle diverse Autorità (BCE, EBA, MEF) – riconoscendo il carattere eccezionale e di grave turbamento per l’economia dell’epidemia Covid-19 – non considerano le moratorie “pubbliche” (derivanti da provvedimenti legislativi) e “private” (non legislative) concesse in risposta all’emergenza in atto come interventi tali da far rientrare le esposizioni che ne beneficiano tra quelle oggetto di concessione (c.d. Forberance).

La riduzione dei crediti deteriorati

In relazione agli sviluppi legati alla situazione del Coronavirus, in data 13 marzo 2020 l’Autorità di Vigilanza ha comunicato di non attendersi, da parte di UBI Banca, l’invio entro fine marzo dell’aggiornamento annuale del Piano Strategico NPL per il triennio 2020-2022, così come previsto dalle Linee Guida in materia di crediti deteriorati (Non Performing Loans – NPL) pubblicate dalla Banca Centrale Europea nel marzo 2017. L’Autorità di Vigilanza ha precisato che verrà resa nota a tempo debito una nuova scadenza.

Il Gruppo ha già concluso le attività di predisposizione: sarà in ogni caso necessaria una revisione per tenere conto dell’intervenuto cambiamento degli scenari di riferimento.

* * *

Con riferimento alla cartolarizzazione assistita da GACS di un portafoglio di mutui residenziali in sofferenza avvenuta a fine dicembre 201924, si comunica che in data 7 aprile 2020 il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha trasmesso alla Banca il Decreto relativo alla concessione della garanzia dello Stato sui titoli senior, emesso il 25 marzo 2020.

23 L’ordinanza del 23 febbraio 2020 della Regione Lombardia include i comuni di Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo,

Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo, San Fiorano. L’iniziativa riguarda anche il comune Vò Euganeo (Veneto).

24 Per maggiori dettagli sull’operazione si rinvia al paragrafo “La riduzione dei crediti deteriorati (Non Performing Loans)” del capitolo “Gli eventi rilevanti del 2019” della Relazione sulla gestione consolidata al 31 dicembre 2019.

Page 29: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

29

L’implementazione del Piano Industriale 2020-2022

Come anticipato nell’ultima informativa di Bilancio, il nuovo Piano Industriale 2020-2022 del Gruppo UBI Banca è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 17 febbraio 2020 e presentato alla comunità finanziaria nella medesima giornata. I dettagli sono consultabili nel comunicato stampa e nella presentazione al mercato, entrambi datati 17 febbraio 2020, disponibili sul sito istituzionale www.ubibanca.it, sezione Investor Relations. Di fronte allo scenario di emergenza provocato dalla pandemia di Covid-19, nella fase iniziale di implementazione del Piano si è scelto di dare priorità alle iniziative riguardanti la digitalizzazione e il presidio del credito. In particolare:

• sono state avviate le attività progettuali volte all’ulteriore rafforzamento dei sistemi di monitoraggio del credito;

• sono state accelerate le attività progettuali già in corso per la digitalizzazione dei processi commerciali (instant lending) e per la semplificazione e automazione dei processi di filiale;

• sono proseguite le attività di sviluppo e potenziamento delle dotazioni tecnologiche delle filiali e di realizzazione del nuovo modello di filiali della Banca;

• sono state altresì portate avanti le progettualità volte all’ulteriore rafforzamento del servizio ai clienti di fascia alta (high end), quali il potenziamento di nuovi servizi di consulenza evoluta e l’evoluzione dei Global Markets25, attraverso lo sviluppo di soluzioni di prodotto su segmenti di clientela ad elevato potenziale Investment Banking e del comparto derivati.

Come indicato nel capitolo “Fatti di rilievo successivi alla chiusura del trimestre e prevedibile evoluzione della gestione consolidata”, allo stato attuale risulta piuttosto complesso stimare in maniera puntuale e attendibile, in ottica pluriennale, la portata degli impatti dello scenario Covid-19 sull’attività caratteristica del Gruppo UBI Banca, al fine di valutare l’attualità della pianificazione industriale. Ciò in quanto tali impatti sono strettamente connessi all’efficacia delle misure adottate dalle Istituzioni nazionali ed europee a sostegno della ripresa economica. Ad oggi si ritiene di poter confermare le linee strategiche del Piano ed i presupposti di continuità dello stesso; peraltro il management di UBI Banca sta attentamente monitorando l’evoluzione della situazione per valutare e presidiare i rischi ed i loro possibili impatti sulla situazione economico e patrimoniale consolidata. Le analisi sinora svolte indicano che il Gruppo è in grado di fronteggiare i rischi e le incertezze a cui è esposto. La crucialità della qualità del credito in questa crisi senza precedenti valorizza peraltro la scelta del Gruppo di aver mantenuto al proprio interno la struttura preposta al recupero crediti. Si confermano altresì gli elementi di solidità dei coefficienti patrimoniali consolidati.

L’Evoluzione della struttura organizzativa di UBI Banca Nel corso dei primi mesi del 2020 UBI Banca è stata interessata da evoluzioni della struttura organizzativa propedeutiche alle progettualità contenute nel Piano Industriale 2020-2022 che hanno riguardato, in particolare:

• la riorganizzazione della configurazione dell’Area Risorse Umane al fine di (i) ottimizzare l’articolazione della struttura e ridurre i riporti diretti al Responsabile dell’Area prediligendo un modello di gestione e sviluppo del personale coerente con l’assetto territoriale/segmento della Banca; (ii) garantire e supportare, alla luce delle intense evoluzioni dei modelli organizzativi e delle competenze previste nell’ambito del Piano Industriale, i processi di change management delle risorse;

25 All’interno della divisione Corporate & Investment Banking, la direzione Global Markets indirizza, coordina e presidia l’attività di

promozione commerciale e distribuzione di tutti i prodotti ed i servizi, sia cash sia derivati, operando in conto proprio sui mercati finanziari per gestirne i rischi associati (ad es. assicura la strutturazione, lo sviluppo e la proposta commerciale di Certificati d’investimento presso la Clientela Top Private, Retail e presso le Reti terze, presidiandone l’azione commerciale, la strutturazione ed il collocamento).

Page 30: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

30

• la revisione complessiva dell’assetto dell’Area Ottimizzazione Costi con la costituzione di strutture separate dedicate (i) all’individuazione di leve di ottimizzazione dei costi; (ii) alle attività di presidio operativo dei costi del personale e delle altre spese amministrative; (iii) al presidio delle attività esternalizzate ed alla gestione di attività di carattere amministrativo;

• la revisione della struttura organizzativa dell’Area Controllo di Gestione finalizzata a valorizzarne il ruolo centrale in tutto il processo di performance management (declinazione del budget e monitoraggio dei risultati gestionali attraverso il confronto costante con le strutture di business al fine di effettuare una valutazione periodica delle performance, l’individuazione delle eventuali azioni correttive e l’elaborazione delle previsioni);

• l’evoluzione di alcune strutture organizzative a riporto del Chief Financial Officer che prevedono (i) la costituzione dell’Area Financial Governance in staff al CFO volta da un lato ad ottimizzare le strutture a suo riporto e dall’altro a rafforzare i processi decisionali; (ii) la revisione dell’Area Amministrazione e Adempimenti Fiscali mediante una riorganizzazione in strutture specialistiche, in coerenza con le evoluzioni normative intervenute.

Parallelamente la struttura organizzativa della Banca è stata interessata da ulteriori interventi volti a migliorare taluni presidi specialistici attraverso principalmente:

• l’istituzione di una nuova struttura in staff al Presidente del Consiglio di Amministrazione, al fine di fornire supporto nello svolgimento dei compiti che gli sono propri (si veda in proposito lo Statuto);

• la creazione, in ambito commerciale, di strutture finalizzate a garantire una maggiore specializzazione a presidio delle attività svolte dalla rete commerciale del Top Private Banking e del Corporate & Investment Banking.

La politica dei dividendi

Con Raccomandazione del 27 marzo 2020 indirizzata alle entità vigilate significative e ai gruppi vigilati significativi, la BCE ha raccomandato che almeno fino al 1° ottobre 2020 non vengano pagati dividendi e che gli enti creditizi non assumano alcun impegno irrevocabile per il pagamento dei dividendi per gli esercizi finanziari 2019 e 2020 e si astengano dal riacquisto di azioni proprie finalizzate alla remunerazione degli azionisti. In tale contesto la Banca Centrale Europea ha chiarito che gli enti creditizi non in grado di conformarsi alla raccomandazione - perché si ritengono legalmente obbligati a pagare dividendi - dovrebbero immediatamente spiegare le ragioni sottostanti al proprio joint supervisory team. La BCE valuterà ulteriormente la situazione economica e l'opportunità di un'ulteriore sospensione dei dividendi dopo il 1° ottobre 2020. Analogo provvedimento è stato adottato dalla Banca d’Italia per le banche meno significative.

In relazione alla sopra indicata Raccomandazione del 27 marzo 2020, il Consiglio di Amministrazione di UBI Banca, riunitosi in data 31 marzo 2020, ha deliberato di non sottoporre all’Assemblea dei Soci convocata per l’8 aprile 2020 la proposta di cui al punto 2 all’Ordine del Giorno “Destinazione dell’utile di esercizio 2019 e distribuzione agli azionisti del dividendo”, a ragione della incompatibilità con le richiamate indicazioni di prudenza formulate dall’Autorità di Vigilanza. Dopo la data del 1° ottobre 2020 e in assenza di diverse indicazioni da parte della BCE, il Consiglio di Amministrazione si riserva di convocare un’Assemblea per la trattazione della tematica in questione. L’importo massimo del dividendo che era stato originariamente proposto dal Consiglio di Amministrazione relativo all’esercizio 2019 (0,13 euro per azione per un monte dividendi massimo di 147,6 milioni di euro) è stato appostato alle riserve di patrimonio. Il pagamento delle cedole AT1 verrà regolarmente effettuato.

Page 31: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

31

L’Offerta Pubblica di Scambio comunicata da Intesa Sanpaolo Spa in data 17 febbraio 2020

In seguito all’Offerta Pubblica di Scambio volontaria comunicata da Intesa Sanpaolo in data 17 febbraio 2020 – avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie UBI Banca ai sensi e per gli effetti degli artt. 102 e 106 comma 4 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 – il 19 febbraio scorso si è riunito il Consiglio di Amministrazione di UBI Banca. Il Consigliere Delegato, in accordo con il Presidente e sentito il Vice Presidente, su delega del Consiglio di Amministrazione, ha nominato advisor finanziari e legali per assistere il Gruppo nello svolgimento delle attività di valutazione delle informazioni finora rese pubbliche, del documento di Offerta, una volta disponibile, con le alternative possibili.

La riorganizzazione della presenza immobiliare del Gruppo sulla piazza di Milano

Come già anticipato nell’informativa di Bilancio, nell’ultima parte del 2019 la Banca ha avviato una valutazione dell’opportunità di riorganizzare ed ottimizzare la propria presenza sulla piazza di Milano in parallelo con la valorizzazione di alcune proprietà immobiliari. Sulla base delle proposte ricevute, il 31 gennaio 2020 il Consiglio di Amministrazione di UBI Banca ha deliberato di attribuire a Coima SGR Spa un periodo di esclusiva per la strutturazione e il perfezionamento di un’articolata operazione immobiliare nell’ambito della riorganizzazione della presenza del Gruppo UBI Banca sulla piazza di Milano.

Page 32: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

32

L’evoluzione dell’organico

Organico del Gruppo

31.3.2020 31.12.2019 Variazioni 31.3.2019 31.3.2020 31.12.2019 Variazioni

Numero A B A-B C D E D-E

UBI Banca Spa 17.004 17.112 -108 17.482 17.912 18.037 -125

IW Bank Spa 279 270 9 310 251 253 -2

UBI Sistemi e Servizi SCpA 1.595 1.807 -212 1.820 1.005 1.104 -99

UBI Leasing Spa 192 196 -4 209 198 199 -1

Prestitalia Spa 171 172 -1 175 89 89 -

Pramerica SGR Spa 167 164 3 162 135 131 4

UBI Factor Spa 130 128 2 138 109 108 1

BancAssurance Popolari Spa 46 46 - 50 44 44 -

UBI Academy SCRL 18 19 -1 15 - - -

UBI Trustee Sa 7 7 - 8 7 7 -

Kedomus Srl 6 6 - 6 - - -

BPB Immobiliare Srl 5 5 - 5 5 5 -

Pramerica Management Company Sa 5 5 - 5 4 4 -

UBI Sicura Spa* 3 2 1 - - - -

TOTALE 19.628 19.939 -311 20.385 19.759 19.981 -222

Collaboratori con contratto di somministrazione 1 1 - 1 1 1 -

FORZA LAVORO GRUPPO UBI BANCA 19.629 19.940 -311 20.386

FORZA LAVORO FTE 18.953,5 19.249,7 -296,2 19.685,5

Distaccati extra Gruppo

- out 132 43 89 37

- in 1 1 -

TOTALE RISORSE UMANE 19.761 19.983 -222 20.423 19.761 19.983 -222

Dipendenti a libro matricolaDipendenti effettivi in servizio

* La Società – partecipata al 100% da BancAssurance Popolari Spa – è entrata nell’area di consolidamento a partire dal 12 novembre 2019, ovvero dalla data di costituzione della stessa.

Nel prospetto sopra riportato viene dettagliata – per ciascuna Società – l’effettiva distribuzione del personale dipendente (lavoratori a tempo indeterminato, a tempo determinato e con contratto di apprendistato) al 31 marzo 2020, al 31 dicembre 2019 e al 31 marzo 2019

(colonne A, B e C), rettificata per tenere conto dei distacchi da e verso altre entità del Gruppo ovvero esterne al Gruppo. Nelle colonne D e E vengono invece indicati, per ciascuna Società, il numero dei dipendenti risultanti a libro matricola alla data del 31 marzo 2020 e del 31 dicembre 2019.

Rispetto a quanto originariamente pubblicato si segnala che:

l’organico di UBI Banca al 31 marzo 2019 è stato ridotto di una unità in seguito ad una cessazione antergata avvenuta nel terzo trimestre 2019.

Al 31 marzo 2020 la forza lavoro del Gruppo UBI Banca risultava costituita da 19.629 risorse, delle quali una con contratto di somministrazione in Pramerica Management Company. La riduzione totale nei tre mesi è stata di 311 risorse. In controtendenza le risorse distaccate extra Gruppo erano pari a 132 ed evidenziavano un incremento nel trimestre di 89 risorse. In termini invece di FTE (Full Time Equivalent), ossia tenendo conto dell’effetto dei part-time in essere, la forza lavoro del Gruppo si presentava pari a 18.953,5 risorse, con una diminuzione di 296,2 unità rispetto a dicembre.

L’evoluzione continua ad essere principalmente determinata dagli esodi incentivati volontari perfezionati nell’ambito degli accordi sottoscritti – i quali spiegano peraltro l’importante ridimensionamento della forza lavoro evidenziato su base annua (-757 risorse rispetto al 31 marzo 2019, delle quali 629 per uscite volontarie incentivate) – seppur parzialmente compensati da nuovi inserimenti, attuati in ottica di ricambio generazionale e di sostegno all’occupazione giovanile e in coerenza con gli impegni assunti dal Gruppo negli ultimi anni. Gli esodi incentivati, pari a 179 unità nei primi tre mesi del 2020, hanno portato al 95,6% la percentuale di completamento dei Piani di incentivazione in essere. Al 31 marzo 2020 le risorse ancora in attesa di uscita erano 138. Oltre a fattori di naturale turnover dell’organico, alla flessione del trimestre ha concorso, in particolare, UBI Sistemi e Servizi SCpA (-212 risorse nel periodo). L’evoluzione è stata

Page 33: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

33

determinata principalmente dalla cessione ad Accenture Services & Technology Srl, dei rami d’azienda relativi alle attività di: Cassa Centrale, Assegni, Bonifici, Corporate Banking interbancario, Tributi e Previdenza, Trasferimento Servizi di Pagamento, Carte, Attivazione e Cancellazione Ipoteche, e a BCube Services Srl, dei rami relativi alle attività di Archivio, Casellario e Spedizioni. Tale operazione ha determinato un contestuale incremento delle risorse distaccate extra Gruppo. La tabella relativa alla tipologia contrattuale del personale con contratto di lavoro dipendente evidenzia come nei tre mesi l’organico abbia subito solo una marginale ricomposizione: a fine marzo infatti il personale a tempo determinato e gli apprendisti insieme rappresentavano lo 0,78% del totale dei lavoratori a libro matricola a fronte dello 0,79% a dicembre 2019. Nel periodo in esame il Gruppo ha registrato una diminuzione di 222 dipendenti a libro matricola derivante da 325 uscite (317 a tempo indeterminato e 8 a tempo determinato) a fronte di 100 inserimenti (67 a tempo indeterminato, 15 a tempo determinato e 18 in apprendistato) e di 3 reintegri a tempo indeterminato. Alla dinamica riepilogata in tabella hanno concorso anche 28 stabilizzazioni, derivanti dalla conferma di risorse con contratto di apprendistato e dalla trasformazione di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato. Al 31 marzo 2020 la quota dei lavoratori dipendenti con contratto part-time si attestava al 14,9% mentre l’incidenza del personale femminile risultava pari al 43,6% (rispettivamente 14,8% e 43,4% a dicembre 2019).

* * * Sul fronte delle relazioni sindacali, si segnalano:

14 gennaio 2020: come già riportato nell’informativa di Bilancio, è stato siglato – con tutte le Rappresentanze Sindacali – un Accordo riguardante l’uscita su base volontaria di 300 risorse, incluse le 50 domande di ingresso al Fondo di Solidarietà già presentate in occasione del Piano di esodi attivato con l’Accordo Quadro del 26 ottobre 2017, delle quali 47 confermate. Si è proceduto pertanto ad accogliere 297 domande: alla data del 31 marzo le uscite già perfezionate erano 164, alle quali se ne sono aggiunte ulteriori 40 relative al mese di aprile;

5 marzo 2020: le Organizzazioni Sindacali hanno sciolto la riserva in merito all’applicazione dell’Accordo di rinnovo del CCNL del Credito, sottoscritto a livello nazionale in data 19 dicembre 2019 ed avente scadenza il 31 dicembre 2022. Tra le novità introdotte sul piano economico/inquadramentale rilevano, oltre agli aumenti tabellari che esplicheranno i loro effetti nell’arco del triennio 2020-2022, l’eliminazione del c.d. livello retributivo di inserimento professionale e l’unificazione della 1° e 2° Area Professionale in un unico livello inquadramentale e retributivo. Sul piano normativo è stata posta particolare attenzione alle misure volte a facilitare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro dei dipendenti, mediante la regolamentazione del lavoro agile, la promozione dello smart learning e della c.d. banca del tempo, nonché l’adozione di provvedimenti volti a facilitare la gestione di figli disabili (part-time, permessi specifici).

Lavoratori dipendenti a libro matricola

Numero

31.03.2020 31.12.2019 Variazioni

Totale lavoratori dipendenti 19.759 19.981 -222

di cui: tempo indeterminato 19.605 19.824 -219

tempo determinato 100 95 5

apprendisti (*) 54 62 -8

(*) L'apprendistato è un contratto riservato a giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni,

che permette di ottenere una qualifica mediante una formazione in ambito lavorativo

che dia competenze tecnico-professionali specifiche.

Page 34: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

34

L’articolazione territoriale

A fine marzo gli sportelli del Gruppo UBI Banca - articolati in 7 Macro Aree Territoriali - erano 1.567 (-9 unità rispetto a dicembre 2019)26 – dei quali 1.566 operanti in Italia – invariati alla data del presente Resoconto. La loro distribuzione geografica è rappresentata nella cartina riportata nelle pagine iniziali del presente Resoconto.

Il modello distributivo del Gruppo si presenta inoltre articolato in:

• 28 Centri Top Private (invariati rispetto a dicembre 2019 per effetto dell’apertura del nuovo Centro Grandi Patrimoni di Milano e della chiusura del Centro Private di Como) e 57 Corner (in aumento di una unità per effetto dell’apertura di un Corner a Como) alle dipendenze del Responsabile Top Private Banking;

• 49 Centri Imprese e 32 Corner facenti capo alle rispettive Macro Aree Territoriali, invariati rispetto a fine 2019;

• una divisione Corporate & Investment Banking (CIB), gestore esclusivo dei Gruppi e delle Aziende Large Corporate tramite la Direzione G.R.M. Large Corporate di Milano, articolata in 4 unità distribuite sul territorio nazionale, all’interno della quale operano 26 Global Relationship Manager (G.R.M.), referenti unici dei clienti per l’operatività complessiva, ordinaria e straordinaria con il supporto degli specialisti delle strutture di coverage e dei desk di prodotto della Divisione (67 specialisti).

Il presidio del territorio nazionale continua ad essere garantito anche da una rete di 703 consulenti finanziari facenti capo a IW Bank (688 a dicembre 2019).

Per quanto attiene infine alla presenza estera del Gruppo, dal 31 marzo 2020 è divenuto operativo il nuovo ufficio di rappresentanza di Singapore.

26 Rispetto a fine dicembre 2019 si segnala la chiusura di nove minisportelli: Torre de’ Roveri (BG), Porto Valtravaglia, Maccagno e

Mesenzana (VA) della Macro Area Territoriale (MAT) Bergamo e Lombardia ovest (a completamento dell’intervento massivo di chiusura e riqualificazione avvenuto il 25 novembre 2019); Pescara in Viale Marconi, Pesaro in Piazza Lazzarini e Castelfidardo (AN) in Via Battisti della MAT Marche e Abruzzo; Latina in Corso Matteotti e Frosinone in Via Maria della MAT Lazio Toscana Umbria.

Page 35: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

35

Il posizionamento di mercato

La tabella sintetizza il posizionamento del Gruppo UBI Banca sia a livello nazionale che nelle regioni e nelle province caratterizzate da una presenza più significativa. Le rilevazioni fanno riferimento agli ultimi dati resi disponibili da Banca d’Italia: 31 marzo 2020 per gli sportelli e 31 dicembre 2019 per gli aggregati patrimoniali [dati relativi a filiali e banche (anche estere) operanti in Italia (con esclusione quindi delle filiali estere di banche italiane)]. Le voci di matrice utilizzate sono quelle con disaggregazione per residenza della controparte le quali, con riferimento agli impieghi, permettono di considerare i finanziamenti lordi con

esclusione delle sofferenze.

A livello nazionale la quota di mercato in termini di sportelli si presentava a fine marzo pari al 6,7% - invariata rispetto alla rilevazione di dicembre 2019 - confermando una relativa maggiore incidenza nelle regioni del Centro Italia per la prevalente concentrazione in tale zona delle filiali delle Banche acquisite nel 2017. Si conferma l’importante presenza del Gruppo con livelli superiori al 10% in ben 21 province italiane. Seppur di entità inferiore a tale valore, meritano di essere segnalate le quote di Milano (8,9%) e Roma (5,6%). Nonostante la razionalizzazione avvenuta nel mese di novembre, a fine 2019 la quota nazionale della raccolta tradizionale – che peraltro non include la componente obbligazionaria – si manteneva stabile al 4,3% (4,3% anche a settembre 2019), mentre per gli impieghi al settore privato escluse le sofferenze risultava solo marginalmente in diminuzione al 5,8% (5,9% a settembre 2019).

In alcune aree storicamente a maggior presidio territoriale continuano ad evidenziarsi quote di mercato della raccolta tradizionale e/o degli impieghi superiori a quelle degli sportelli.

Gruppo UBI Banca: le quote di mercato(*)

31.3.2020

SportelliDepositi

(**)

Impieghi

(***)

Nord Italia 6,3% 5,0% 6,5%

Lombardia 12,7% 9,1% 10,4%

prov. di Bergamo 23,7% 25,4% 23,7%

prov. di Brescia 20,6% 20,4% 24,6%

prov. di Como 6,0% 5,5% 8,2%

prov. di Cremona 3,2% 3,0% 5,0%

prov. di Lecco 4,8% 5,0% 6,5%

prov. di Lodi 3,2% 4,2% 5,4%

prov. di Mantova 4,7% 3,1% 3,2%

prov. di Milano 8,9% 5,1% 6,9%

prov. di Monza Brianza 9,8% 6,2% 9,2%

prov. di Pavia 14,6% 10,4% 9,7%

prov. di Sondrio 4,7% 2,6% 6,2%

prov. di Varese 23,8% 20,2% 15,2%

Piemonte 7,5% 4,0% 5,6%

prov. di Torino 2,9% 2,0% 4,2%

prov. di Alessandria 11,4% 4,9% 7,8%

prov. di Biella 1,8% 1,4% 4,0%

prov. di Cuneo 20,6% 14,4% 11,7%

prov. di Novara 4,6% 2,5% 4,4%

prov. di Vercelli 2,0% 1,2% 4,1%

prov. di Verbano Cusio Ossola 3,2% 1,7% 4,1%

Liguria 4,9% 3,2% 6,5%

prov. di Genova 4,7% 2,7% 7,0%

prov. di Imperia 4,9% 2,7% 5,6%

prov. di La Spezia 5,5% 6,4% 5,4%

prov. di Savona 4,9% 2,7% 5,7%

Emilia Romagna 1,9% 1,2% 2,7%

prov. di Rimini 5,0% 2,9% 6,0%

prov. di Bologna 1,7% 1,0% 2,6%

prov. di Piacenza 3,5% 2,2% 3,8%

Centro Italia 9,0% 4,2% 5,6%

Marche 26,5% 19,2% 19,4%

prov. di Ancona 29,1% 21,5% 21,0%

prov. di Macerata 35,1% 29,7% 24,9%

prov. di Pesaro e Urb ino 26,1% 17,2% 18,2%

prov. di Fermo 22,9% 12,1% 15,0%

prov. di Ascoli Piceno 10,9% 5,6% 13,1%

Umbria 8,3% 3,8% 6,6%

prov. di Perugia 9,6% 4,4% 7,1%

prov. di Terni 4,1% 2,0% 4,6%

Lazio 5,8% 2,4% 4,8%

prov. di Roma 5,6% 2,4% 4,8%

prov. di Viterbo 15,5% 9,1% 9,8%

prov. di Rieti 9,1% 3,4% 5,1%

Toscana 5,1% 2,3% 2,3%

prov. di Arezzo 20,2% 11,5% 9,6%

prov. di Firenze 4,0% 1,8% 1,9%

prov. di Siena 7,5% 2,8% 1,8%

prov. di Grosseto 5,6% 2,9% 2,8%

prov. di Livorno 4,3% 2,1% 1,8%

Sud Italia 8,4% 4,2% 5,6%

Calabria 17,6% 9,1% 9,5%

prov. di Catanzaro 10,7% 7,0% 7,2%

prov. di Cosenza 21,2% 12,0% 12,6%

prov. di Crotone 16,7% 6,2% 7,5%

prov. di Reggio Calabria 19,4% 7,0% 7,4%

prov. di Vibo Valentia 14,8% 9,9% 10,1%

Abruzzo 11,1% 6,2% 8,1%

prov. di Chieti 27,9% 13,8% 13,0%

prov. di L'Aquila 3,4% 1,7% 2,2%

prov. di Pescara 7,2% 5,0% 8,7%

prov. di Teramo 4,2% 2,3% 5,7%

Molise 7,1% 2,3% 6,0%

prov. di Isernia 15,0% 3,4% 8,1%

prov. di Campobasso 5,1% 1,7% 5,3%

Basilicata 8,5% 5,1% 6,5%

prov. di Potenza 8,0% 4,9% 6,7%

prov. di Matera 9,4% 5,7% 6,1%

Puglia 7,4% 4,1% 4,6%

prov. di Bari 9,4% 5,4% 5,1%

prov. di Brindisi 10,4% 5,1% 4,9%

prov. di Foggia 5,4% 3,6% 4,8%

prov. di Lecce 3,8% 1,5% 3,4%

prov. di Barletta Andria Trani 6,3% 4,2% 3,6%

prov. di Taranto 8,5% 4,3% 4,6%

Campania 5,4% 2,4% 4,7%

prov. di Napoli 4,9% 2,5% 4,5%

prov. di Caserta 9,2% 2,7% 6,0%

prov. di Benevento 4,0% 2,1% 4,2%

prov. di Salerno 6,2% 2,8% 5,1%

Totale Italia 6,7% 4,3% 5,8%

(***) Quote di mercato per residenza della controparte. La segnalazione di matrice per gli impieghi fa

riferimento alla voce 58005 relativamente agli impieghi al settore privato, escluse le sofferenze e i

pronti contro termine, nelle seguenti forme tecniche: anticipi su crediti, conti correnti, mutui, carte di

credito , cessione del quinto dello stipendio, prestiti personali, factoring, leasing e altri finanziamenti.

(*) Fonte Banca d'Italia: Albi ed elenchi di vigilanza per le quote sportelli; segnalazioni di matrice per gli

aggregati patrimoniali.

(**) Quote di mercato per residenza della controparte. La segnalazione di matrice per la racccolta fa

riferimento alla voce 58030 relativamente a conti correnti, certificati di deposito , depositi a risparmio e

pronti contro termine. Sono escluse le obbligazioni e i pronti contro termine con controparti centrali.

31.12.2019

Page 36: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

36

Prospetti consolidati riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo

Note esplicative alla redazione dei prospetti consolidati riclassificati Gli Schemi di Bilancio obbligatori sono stati redatti sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262/2005 del 22 dicembre 2005 come introdotti dal 6° aggiornamento del 30 novembre 20181. Per rendere possibile un commento gestionale delle grandezze patrimoniali ed economiche, sono stati predisposti i Prospetti riclassificati, non oggetto di verifica da parte della Società di Revisione, sulla base degli schemi di cui al 6° aggiornamento della Circolare Banca d’Italia n. 262/2005. A partire dal 31 marzo 2020, il Gruppo UBI Banca ha modificato il criterio di valutazione del patrimonio immobiliare, adottando il “fair value” in sostituzione del costo. In conseguenza di quanto sopra, i periodi di raffronto “riesposti” differiscono da quanto pubblicato alla data di riferimento dei medesimi posto che, nel rispetto delle previsioni dello IAS 8, i dati comparativi relativi ai periodi precedenti sono stati oggetto di re-statement a seguito dell’applicazione retrospettica del cambiamento di criterio di valutazione degli investimenti immobiliari, disciplinati dallo IAS 40. Diversamente, il cambiamento nel criterio di valutazione degli immobili strumentali, ex IAS 16, ha trovato applicazione prospettica a partire dal 31 marzo 2020, nel rispetto delle disposizioni dello IAS 8. A seguito del cambiamento nel criterio di valutazione del patrimonio immobiliare, a partire dalla presente informativa si specifica che: la voce “Attività materiali” di Stato Patrimoniale include la valorizzazione degli “Immobili strumentali” ex

IAS 16 e degli “Investimenti immobiliari” ex IAS 40, rispettivamente al “valore rivalutato” e al “fair value”;

la voce “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali” di Conto Economico include, per quanto concerne il patrimonio immobiliare, i soli ammortamenti relativi agli “Immobili strumentali“, non essendo gli “Investimenti immobiliari” valutati al fair value oggetto di ammortamento;

la voce “Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali” include il risultato della variazione di fair value degli immobili nel periodo, in ossequio al nuovo criterio di valutazione adottato.

Ne deriva che i dati rappresentati sono confrontabili con i periodi precedenti ad eccezione della voce “Attività materiali” di Stato Patrimoniale e della voce "Risultato netto della valutazione al FV delle attività materiali e immateriali" di Conto Economico (si vedano in proposito le “Note illustrative” contenute nel Bilancio consolidato intermedio). La tabella evidenzia le voci di conto economico dei quattro trimestri 2019 riesposte per tener conto del diverso criterio di valutazione.

Proventi operativi - - - - 210.+220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali 2.590 2.212 1.851 1.809

Oneri operativi 2.590 2.212 1.851 1.809

Risultato della gestione operativa 2.590 2.212 1.851 1.809 260. Risultato netto della valutazione al FV delle attività materiali e immateriali (39.386) - - -

290. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (36.796) 2.212 1.851 1.809

300. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente 11.289 (715) (595) (582) Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante impatto Piano Industriale ed altri (25.507) 1.497 1.256 1.227

210. Rettifiche di valore delle attività materiali al netto delle imposte e dei terzi 3.432

350. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo (22.075) 1.497 1.256 1.227

2019IV trimestre

effetti riesposizione

III trimestre effetti

riesposizione

II trimestre effetti

riesposizione

I trimestre effetti

riesposizioneImporti in migliaia di euro

1 L’aggiornamento risulta applicabile a partire dai bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2019.

Page 37: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

37

Ciò premesso, i prospetti riclassificati vengono redatti in applicazione delle seguenti regole: - il margine di interesse include il risultato della Voce “140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza

cancellazioni” dello schema contabile per garantire coerenza con le future rendicontazioni posto che il rilascio dell’attualizzazione verrà rilevato nel margine di interesse. Il risultato di tale voce è enucleato in apposita riga evidenziata nell’ambito del margine di interesse;

- la voce utili (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto include gli utili (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto iscritti alla Voce 250 dello schema contabile;

- il risultato della gestione assicurativa comprende i seguenti proventi di BancAssurance Popolari Spa: interessi netti, dividendi, commissioni nette, risultato dell’attività finanziaria, premi netti (Voce 160), saldo proventi/oneri della gestione assicurativa (Voci 170 e 230). Le restanti voci sono consolidate linea per linea nel conto economico;

- i recuperi di imposte iscritti alla Voce 230 dello schema contabile “Altri oneri/proventi di gestione” sono riclassificati a riduzione delle imposte indirette incluse fra le Altre spese amministrative;

- la voce “Altri oneri/proventi di gestione” include la Voce 230, al netto delle riclassificazioni citate in altri punti;

- la voce “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali” include le Voci 210 e 220 dello schema contabile, nonché, per i periodi di raffronto le quote di ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi classificate alla Voce 2302;

- la voce “Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni” include la Voce 250, al netto degli utili (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto, nonché la Voce 280 dello schema contabile;

- gli oneri connessi al Piano Industriale 2017-2020 sono stati isolati e ricondotti in apposite righe (al netto delle imposte e dei terzi) in calce ai prospetti: • gli oneri per esodi anticipati includono un parziale della Voce 190. a) dello schema contabile; • gli oneri progetti Piano Industriale evidenziano un parziale della Voce 190. b) dello schema contabile.

Inoltre, a partire dall’informativa al 30 settembre 2019, per agevolare un’immediata percezione dell’incidenza, sul totale delle spese amministrative, dei contributi ordinari e straordinari versati al Fondo di Risoluzione e al Deposit Guarantee Scheme, nei prospetti di conto economico consolidato riclassificato è stata enucleata, nell’ambito della Voce “190. b) Altre spese amministrative” la riga “di cui: contributi FRU e DGS”. La riconduzione delle voci dei prospetti riclassificati ai dati degli Schemi di Bilancio viene agevolata da un lato con l’inserimento, a margine di ciascuna voce, del numero corrispondente alla voce di schema obbligatorio ivi ricondotta e dall’altro, con la predisposizione di specifici Prospetti di raccordo. Si evidenzia inoltre che i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici vengono effettuati sulla base dei prospetti riclassificati cui si uniformano anche le tabelle di dettaglio inserite nei successivi capitoli della Relazione. Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica del Gruppo ed in ottemperanza alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 20063, sono stati inseriti due appositi Prospetti, uno di sintesi (che consente una lettura comparata dei risultati del periodo in termini normalizzati), ed uno di natura analitica, che evidenzia l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti – essendo i relativi effetti patrimoniali e finanziari, in quanto strettamente connessi, non significativi – che così si riassumono:

I trimestre 2019: oneri connessi al Piano Industriale 2017-2020, in particolare oneri per esodi anticipati;

I trimestre 2020: oneri connessi al Piano Industriale 2017-2020 costituiti da oneri per esodi anticipati;

utili derivanti dalla prima applicazione della valutazione al FV degli immobili.

2 Con l’introduzione dell’IFRS 16, le “migliorie su beni di terzi” relative ai diritti d’uso disciplinati dal nuovo principio sono rilevate tra le

attività materiali ad incremento del valore del diritto d’uso al quale si riferiscono e i relativi ammortamenti sono rilevati tra le rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali.

3 In seguito all’entrata in vigore (dal 3 luglio 2016) degli Orientamenti ESMA/2015/1415, le cui Linee Guida la Consob ha incorporato nelle proprie prassi di vigilanza e monitoraggio degli emittenti, i criteri del Gruppo UBI Banca in materia di identificazione delle poste non ricorrenti (evidenziate nei Prospetti normalizzati) sono stati oggetto di rivisitazione. I criteri approvati dal Consiglio di Gestione del 18 ottobre 2016 circoscrivono il carattere di non ricorrenza a ben specifici proventi ed oneri (connessi ad esempio all’adozione di un Piano Industriale, oppure agli impatti valutativi e realizzativi su immobilizzazioni materiali, immateriali, finanziarie, agli effetti di modifiche normative e metodologiche, nonché ad eventi straordinari, anche di natura sistemica).

Page 38: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

38

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

ATTIVO

10. Cassa e disponibilità liquide 543.344 694.750 -151.406 -21,8% 606.459 -63.115 -10,4%

20.Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a contoeconomico 2.445.729 1.758.730 686.999 39,1% 1.504.110 941.619 62,6%

1) Crediti verso Banche 16.875 16.213 662 4,1% 14.715 2.160 14,7%2) Crediti verso Clientela 275.614 260.667 14.947 5,7% 270.459 5.155 1,9%3) Titoli e derivati 2.153.240 1.481.850 671.390 45,3% 1.218.936 934.304 76,6%

30.Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 11.476.015 12.221.616 -745.601 -6,1% 11.237.472 238.543 2,1%

1) Crediti verso Banche - - - - - - -2) Crediti verso Clientela - - - - 15 -15 -100,0%3) Titoli 11.476.015 12.221.616 -745.601 -6,1% 11.237.457 238.558 2,1%

40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 101.689.225 101.736.289 -47.064 - 103.161.917 -1.472.692 -1,4%1) Crediti verso Banche 9.467.195 11.723.923 -2.256.728 -19,2% 11.327.078 -1.859.883 -16,4%2) Crediti verso Clientela 85.778.114 84.564.033 1.214.081 1,4% 87.095.528 -1.317.414 -1,5%3) Titoli 6.443.916 5.448.333 995.583 18,3% 4.739.311 1.704.605 36,0%

50. Derivati di copertura 34.039 35.117 -1.078 -3,1% 20.298 13.741 67,7%

60.Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 651.581 547.019 104.562 19,1% 320.370 331.211 103,4%

70. Partecipazioni 293.676 287.353 6.323 2,2% 263.307 30.369 11,5%

80. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 104 - 104 - - 104 -

90. Attività materiali 2.590.524 2.370.247 220.277 9,3% 2.492.994 97.530 3,9%

100. Attività immateriali 1.731.379 1.739.903 -8.524 -0,5% 1.721.712 9.667 0,6%

di cui: avviamento 1.465.260 1.465.260 - - 1.465.260 - -

110. Attività fiscali 3.748.151 3.755.895 -7.744 -0,2% 4.123.686 -375.535 -9,1%

120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 291.766 268.100 23.666 8,8% 10.320 281.446 n.s.

130. Altre attività 997.059 1.200.966 -203.907 -17,0% 1.357.159 -360.100 -26,5%

Totale dell'attivo 126.492.592 126.615.985 -123.393 -0,1% 126.819.804 -327.212 -0,3%

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 108.386.682 109.795.016 -1.408.334 -1,3% 111.409.557 -3.022.875 -2,7%a) Debiti verso Banche 14.497.500 14.367.985 129.515 0,9% 17.776.512 -3.279.012 -18,4%b) Debiti verso Clientela 71.435.696 72.577.255 -1.141.559 -1,6% 69.830.403 1.605.293 2,3%c) Titoli in circolazione 22.453.486 22.849.776 -396.290 -1,7% 23.802.642 -1.349.156 -5,7%

20. Passività finanziarie di negoziazione 617.709 555.296 62.413 11,2% 461.254 156.455 33,9%

30. Passività finanziarie designate al fair value 285.439 197.610 87.829 44,4% 124.296 161.143 129,6%

40. Derivati di copertura 575.925 386.778 189.147 48,9% 107.022 468.903 n.s.

50.Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 156.033 145.191 10.842 7,5% 124.767 31.266 25,1%

60. Passività fiscali 300.268 210.882 89.386 42,4% 196.528 103.740 52,8%

70. Passività associate ad attività in via di dismissione - 2.331 -2.331 -100,0% - - -

80. Altre passività 3.145.785 2.735.807 409.978 15,0% 2.271.216 874.569 38,5%

90. Trattamento di fine rapporto del personale 264.793 289.641 -24.848 -8,6% 307.910 -43.117 -14,0%

100. Fondi per rischi e oneri: 448.535 489.485 -40.950 -8,4% 495.298 -46.763 -9,4%a) impegni e garanzie rilasciate 54.255 54.005 250 0,5% 54.026 229 0,4%b) quiescenza e obblighi simili 85.035 86.756 -1.721 -2,0% 87.111 -2.076 -2,4%c) altri fondi per rischi ed oneri 309.245 348.724 -39.479 -11,3% 354.161 -44.916 -12,7%

110. Riseve tecniche 2.149.201 2.210.294 -61.093 -2,8% 1.962.495 186.706 9,5%120.+140.+150.+160.

+170.+180.Capitale, strumenti di capitale, sovrapprezzi di emissione,riserve, riserve da valutazione e azioni proprie 10.002.121 9.306.321 695.800 7,5% 9.243.950 758.171 8,2%

190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 66.529 58.230 8.299 14,3% 32.076 34.453 107,4%

200. Utile (perdita) del periodo (+/-) 93.572 233.103 -139.531 -59,9% 83.435 10.137 12,1%

Totale del passivo e del patrimonio netto 126.492.592 126.615.985 -123.393 -0,1% 126.819.804 -327.212 -0,3%

Importi in migliaia di euro

31.3.2020 A

31.12.2019 riesposto

B

VariazioniA-B

Variazioni % A/B

31.3.2019 riesposto

C

Variazioni A-C

Variazioni % A/C

Page 39: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

39

ATTIVO

10. Cassa e disponibilità liquide 543.344 694.750 643.633 616.670 606.459

20.Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 2.445.729 1.758.730 1.817.803 1.660.974 1.504.110

1) Crediti verso Banche 16.875 16.213 16.797 15.365 14.7152) Crediti verso Clientela 275.614 260.667 270.169 268.043 270.4593) Titoli e derivati 2.153.240 1.481.850 1.530.837 1.377.566 1.218.936

30.Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 11.476.015 12.221.616 12.212.586 11.618.770 11.237.472

1) Crediti verso Banche - - - - - 2) Crediti verso Clientela - - - - 153) Titoli 11.476.015 12.221.616 12.212.586 11.618.770 11.237.457

40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 101.689.225 101.736.289 105.186.087 103.356.416 103.161.9171) Crediti verso Banche 9.467.195 11.723.923 14.835.531 12.393.150 11.327.0782) Crediti verso Clientela 85.778.114 84.564.033 85.179.308 86.074.151 87.095.5283) Titoli 6.443.916 5.448.333 5.171.248 4.889.115 4.739.311

50. Derivati di copertura 34.039 35.117 22.926 22.452 20.298

60.Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 651.581 547.019 821.141 541.946 320.370

70. Partecipazioni 293.676 287.353 281.005 266.897 263.307

80. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 104 - - - -

90. Attività materiali 2.590.524 2.370.247 2.635.841 2.596.499 2.492.994

100. Attività immateriali 1.731.379 1.739.903 1.724.707 1.720.771 1.721.712

di cui: avviamento 1.465.260 1.465.260 1.465.260 1.465.260 1.465.260

110. Attività fiscali 3.748.151 3.755.895 3.800.914 3.963.978 4.123.686

120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 291.766 268.100 7.848 7.353 10.320

130. Altre attività 997.059 1.200.966 1.383.295 1.199.827 1.357.159

Totale dell'attivo 126.492.592 126.615.985 130.537.786 127.572.553 126.819.804

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 108.386.682 109.795.016 111.811.656 111.840.625 111.409.557a) Debiti verso Banche 14.497.500 14.367.985 15.956.402 17.053.172 17.776.512b) Debiti verso Clientela 71.435.696 72.577.255 72.145.392 70.840.373 69.830.403c) Titoli in circolazione 22.453.486 22.849.776 23.709.862 23.947.080 23.802.642

20. Passività finanziarie di negoziazione 617.709 555.296 656.353 571.499 461.254

30. Passività finanziarie designate al fair value 285.439 197.610 172.950 149.871 124.296

40. Derivati di copertura 575.925 386.778 572.583 230.655 107.022

50.Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 156.033 145.191 214.504 188.275 124.767

60. Passività fiscali 300.268 210.882 181.494 170.802 196.528

70. Passività associate ad attività in via di dismissione - 2.331 - - -

80. Altre passività 3.145.785 2.735.807 4.385.204 2.290.570 2.271.216

90. Trattamento di fine rapporto del personale 264.793 289.641 300.476 299.460 307.910

100. Fondi per rischi e oneri: 448.535 489.485 429.249 415.665 495.298a) impegni e garanzie rilasciate 54.255 54.005 52.523 51.951 54.026b) quiescenza e obblighi simili 85.035 86.756 86.104 87.892 87.111c) altri fondi per rischi ed oneri 309.245 348.724 290.622 275.822 354.161

110. Riseve tecniche 2.149.201 2.210.294 2.244.737 2.070.095 1.962.495120.+140.+150.+160.

+170.+180.Capitale, strumenti di capitale, sovrapprezzi di emissione,riserve, riserve da valutazione e azioni proprie 10.002.121 9.306.321 9.326.972 9.172.290 9.243.950

190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 66.529 58.230 46.577 39.344 32.076

200. Utile (perdita) del periodo (+/-) 93.572 233.103 195.031 133.402 83.435

Totale del passivo e del patrimonio netto 126.492.592 126.615.985 130.537.786 127.572.553 126.819.804

Evoluzione trimestrale dello Stato patrimoniale consolidato riclassificato

Importi in migliaia di euro

31.3.2019riesposto

30.6.2019riesposto

30.9.2019riesposto

31.12.2019riesposto31.3.2020

Page 40: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

40

Conto economico consolidato riclassificato

31.3.2020 31.3.2019riesposto

Variazione Variazione %

31.12.2019riesposto

A B A-B A/B C

10.-20.-140. Margine d'interesse 405.163 445.597 (40.434) (9,1%) 1.725.105 di cui: TLTRO II 10.111 12.391 (2.280) (18,4%) 48.688 di cui: componenti IFRS 9 crediti (*) 20.063 31.159 (11.096) (35,6%) 110.595 di cui: componenti IFRS 9 modifiche contrattuali senza cancellazioni (8.803) (5.156) 3.647 70,7% (25.283)

70. Dividendi e proventi simili 4.776 5.170 (394) (7,6%) 7.658

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto 7.808 6.315 1.493 23,6% 40.343 40.-50. Commissioni nette 420.483 400.936 19.547 4,9% 1.661.759

di cui: commissioni di performance 7.063 2.982 4.081 136,9% 40.598 80.+90.

+100.+110.Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico 53.596 37.435 16.161 43,2% 104.284

160.+170. Risultato della gestione assicurativa 2.501 3.502 (1.001) (28,6%) 15.314 230. Altri oneri/proventi di gestione 19.269 21.662 (2.393) (11,0%) 83.472

Proventi operativi 913.596 920.617 (7.021) (0,8%) 3.637.935 190. a) Spese per il personale (354.975) (364.434) (9.459) (2,6%) (1.427.650) 190. b) Altre spese amministrative (181.402) (186.031) (4.629) (2,5%) (711.060)

di cui: contributi FRU e DGS (41.983) (41.998) (15) - (107.585) 210.+220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (57.181) (52.485) 4.696 8,9% (221.327)

Oneri operativi (593.558) (602.950) (9.392) (1,6%) (2.360.037)

Risultato della gestione operativa 320.038 317.667 2.371 0,7% 1.277.898 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (157.114) (130.003) 27.111 20,9% (744.098)

130. a) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso banche (181) (49) 132 n.s. 137 130. a) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso clientela (155.616) (128.568) 27.048 21,0% (738.438) 130. a) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: titoli 615 (487) 1.102 n.s. (2.454) 130. b) - attività finanziarie valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva (1.932) (899) 1.033 114,9% (3.343) 200. a) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - impegni e garanzie rilasciate (942) (562) 380 67,6% (26) 200. b) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - altri accantonamenti netti 909 (3.467) 4.376 n.s. (24.809)

260. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali (8.718) - (8.718) - (39.386) 250.+280. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 67 273 (206) (75,5%) 6.101

290. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 154.240 183.908 (29.668) (16,1%) 475.680 300. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (52.382) (51.385) 997 1,9% (118.812) 340. Utile (perdita) di periodo di pertinenza di terzi (8.303) (6.415) 1.888 29,4% (33.912)

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante impatto Piano Industriale ed altri 93.555 126.108 (32.553) (25,8%) 322.956

190. a) Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi 17 (42.585) 42.602 n.s. (89.413) 190. b) Oneri progetti Piano Industriale al netto delle imposte e dei terzi - (88) (88) (100,0%) (145)

210. Rettifiche di valore delle attività materiali al netto delle imposte e dei terzi - - - - (295)

350. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 93.572 83.435 10.137 12,1% 233.103

Importi in migliaia di euro

(*) Componenti riferite al riversamento dell’attualizzazione connessa alle esposizioni deteriorate, agli interessi rilevati su base netta sui crediti non performing nonché al rilascio dell’attualizzazione della PPA sui crediti derivante dall’operazione di acquisizione delle Nuove Banche nel maggio 2017.

Page 41: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

41

Evoluzione trimestrale del Conto economico consolidato riclassificato

2020

I trimestre IV trimestreriesposto

III trimestreriesposto

II trimestreriesposto

I trimestreriesposto

10.-20.-140. Margine d'interesse 405.163 412.041 426.851 440.616 445.597

di cui: TLTRO II 10.111 11.100 12.695 12.502 12.391

di cui: componenti IFRS 9 crediti 20.063 21.395 22.543 35.498 31.159

di cui: componenti IFRS 9 modifiche contrattuali senza cancellazioni (8.803) (11.867) (2.979) (5.281) (5.156)

70. Dividendi e proventi simili 4.776 77 371 2.040 5.170

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimoio netto 7.808 9.139 11.783 13.106 6.315

40.-50. Commissioni nette 420.483 446.256 402.569 411.998 400.936

di cui: commissioni di performance 7.063 30.127 3.318 4.171 2.982 80.+90.

+100.+110.Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico 53.596 58.198 (8.998) 17.649 37.435

160.+170. Risultato della gestione assicurativa 2.501 4.030 3.848 3.934 3.502

230. Altri oneri/proventi di gestione 19.269 18.797 23.938 19.075 21.662

Proventi operativi 913.596 948.538 860.362 908.418 920.617 190. a) Spese per il personale (354.975) (355.469) (351.754) (355.993) (364.434)

190. b) Altre spese amministrative (181.402) (162.670) (187.198) (175.161) (186.031)

di cui: contributi FRU e DGS (41.983) (4.448) (43.069) (18.070) (41.998)

210.+220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (57.181) (58.542) (55.876) (54.424) (52.485)

Oneri operativi (593.558) (576.681) (594.828) (585.578) (602.950)

Risultato della gestione operativa 320.038 371.857 265.534 322.840 317.667 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (157.114) (210.487) (140.233) (263.375) (130.003)

130. a) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso banche (181) (344) (243) 773 (49)

130. a) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso clientela (155.616) (208.167) (138.687) (263.016) (128.568)

130. a) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: titoli 615 (1.355) (335) (277) (487)

130. b) - attività finanziarie valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva (1.932) (621) (968) (855) (899)

200. a) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - impegni e garanzie rilasciate (942) (1.936) (33) 2.505 (562)

200. b) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - altri accantonamenti netti 909 (1.223) (21.357) 1.238 (3.467)

260. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali (8.718) (39.386) - - -

250.+280. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 67 1.813 100 3.915 273

290. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 154.240 120.638 104.011 67.123 183.908 300. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (52.382) (22.469) (35.131) (9.827) (51.385)

340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza di terzi (8.303) (12.972) (7.239) (7.286) (6.415)

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante impatto Piano Industriale ed altri 93.555 85.197 61.641 50.010 126.108

190. a) Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi 17 (46.830) - 2 (42.585)

190. b) Oneri progetti Piano Industriale al netto delle imposte e dei terzi - - (12) (45) (88)

210. Rettifiche di valore delle attività materiali al netto delle imposte e dei terzi - (295) - - -

350. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 93.572 38.072 61.629 49.967 83.435

Importi in migliaia di euro

2019

Page 42: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

42

Importi in migliaia di euro

Margine d'interesse 405.163 445.597 (40.434) (9,1%)

di cui: TLTRO II 10.111 12.391 (2.280) (18,4%)

di cui: componenti IFRS 9 crediti 20.063 31.159 (11.096) (35,6%)

di cui: componenti IFRS9 modifiche contrattuali senza cancellazioni (8.803) (5.156) 3.647 70,7%

Dividendi e proventi simili 4.776 5.170 (394) (7,6%)

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto 7.808 6.315 1.493 23,6%

Commissioni nette 420.483 400.936 19.547 4,9%

di cui: commissioni di performance 7.063 2.982 4.081 136,9% Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico 53.596 37.435 16.161 43,2%

Risultato della gestione assicurativa 2.501 3.502 (1.001) (28,6%)

Altri oneri/proventi di gestione 19.269 21.662 (2.393) (11,0%)

Proventi operativi 913.596 920.617 (7.021) (0,8%)

Spese per il personale (354.975) (364.434) (9.459) (2,6%)

Altre spese amministrative (181.402) (186.031) (4.629) (2,5%)

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (57.181) (52.485) 4.696 8,9%

Oneri operativi (593.558) (602.950) (9.392) (1,6%)

Risultato della gestione operativa 320.038 317.667 2.371 0,7%

Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (157.114) (130.003) 27.111 20,9% - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso banche (181) (49) 132 n.s.- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso clientela (155.616) (128.568) 27.048 21,0% - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: titoli 615 (487) 1.102 n.s.- attività finanziarie valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva (1.932) (899) 1.033 114,9%

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - impegni e garanzie rilasciate (942) (562) 380 67,6%

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - altri accantonamenti netti 909 (3.467) 4.376 n.s.

Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - - - -

Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni - 273 (273) (100,0%)

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 162.891 183.908 (21.017) (11,4%)

Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (55.243) (51.385) 3.858 7,5%

Utile (perdita) di periodo di pertinenza di terzi (8.303) (6.415) 1.888 29,4%

Utile/perdita di periodo di pertinenza della Capogruppo 99.345 126.108 (26.763) (21,2%)

Conto economico consolidato riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti

Variazione Variazione %

31.3.2019riesposto

al netto delle componenti non

ricorrenti

31.3.2020

al netto delle componenti non

ricorrenti

Page 43: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

43

Piano Industriale 2017-

2020

31.3.2020 31.3.2020 31.3.2019riesposto

31.3.2019riesposto

Importi in migliaia di euro

al netto delle componenti non

ricorrenti

al netto delle componenti non

ricorrenti

Margine d'interesse 405.163 405.163 445.597 445.597

di cui: TLTRO II 10.111 10.111 12.391 12.391

di cui: componenti IFRS 9 crediti 20.063 20.063 31.159 31.159

di cui: componenti IFRS 9 modifiche contrattuali senza cancellazioni (8.803) (8.803) (5.156) (5.156)

Dividendi e proventi simili 4.776 4.776 5.170 5.170

Utile (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto 7.808 7.808 6.315 6.315

Commissioni nette 420.483 420.483 400.936 400.936

di cui: commissioni di performance 7.063 7.063 2.982 2.982 Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico 53.596 53.596 37.435 37.435

Risultato della gestione assicurativa 2.501 2.501 3.502 3.502

Altri oneri/proventi di gestione 19.269 19.269 21.662 21.662

Proventi operativi 913.596 - - - 913.596 920.617 - - 920.617

Spese per il personale (354.975) (354.975) (364.434) (364.434)

Altre spese amministrative (181.402) (181.402) (186.031) (186.031)

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (57.181) (57.181) (52.485) (52.485)

Oneri operativi (593.558) - - - (593.558) (602.950) - - (602.950)

Risultato della gestione operativa 320.038 - - - 320.038 317.667 - - 317.667

Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (157.114) (157.114) (130.003) (130.003) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso banche (181) (181) (49) (49) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso clientela (155.616) (155.616) (128.568) (128.568) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: titoli 615 615 (487) (487) - attività finanziarie valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva (1.932) (1.932) (899) (899)

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - impegni e garanzie rilasciate (942) (942) (562) (562)

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - altri accantonamenti netti 909 909 (3.467) (3.467)

Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali (8.718) 8.718 - - -

Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 67 (67) - 273 273

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 154.240 - 8.718 (67) 162.891 183.908 - - 183.908

Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (52.382) (2.883) 22 (55.243) (51.385) (51.385)

Utile (perdita) del periodo di pertinenza di terzi (8.303) (8.303) (6.415) (6.415)

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante impatto Piano Industriale ed altri 93.555 - 5.835 (45) 99.345 126.108 - - 126.108

Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi 17 (17) - (42.585) 42.585 -

Oneri progetti Piano Industriale al netto delle imposte e dei terzi - - (88) 88 -

Rettifiche di valore delle attività materiali al netto delle imposte e dei terzi - - - -

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 93.572 (17) 5.835 (45) 99.345 83.435 42.585 88 126.108

Conto economico consolidato riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti: dettagli

Piano Industriale 2017-2020

Oneri per esodi anticipati

Oneri per esodi anticipati

Oneri Progetti Piano Industriale

Prima applicazione valutazione al FV di immobili

(ex IAS 16)

Altre componenti

Utili/perdite da cessione

investimenti e partecipazioni

Page 44: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

44

Prospetto di raccordo 31 marzo 2020

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO 31.3.2020 31.3.2020

Importi in migliaia di euro

Schema di bilancio

consolidato

Recupero imposte

Amm.ti per migliorie su beni di terzi

Utile delle partecipazioni

valutate al patrimonio

netto

Risultato della

gestione assicurativa

Utili/perdite da modifiche

contrattuali senza

cancellazioni

PI 2017-2020 Oneri per

esodi anticipati

Prospetto riclassificato

10.-20.-140. Margine d'interesse 426.547 (12.581) (8.803) 405.163

di cui: TLTRO II 10.111 10.111

di cui: componenti IFRS 9 crediti 20.063 20.063

di cui: componenti IFRS 9 modifiche contrattuali senza cancellazioni - (8.803) (8.803) 70. Dividendi e proventi simili 4.961 (185) 4.776

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto - 7.808 7.808 40.-50. Commissioni nette 421.730 (1.247) 420.483 80.+90.

+100.+110.Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico 37.621 15.975 53.596

160.+170. Risultato della gestione assicurativa 10.198 (7.697) 2.501 230. Altri oneri/proventi di gestione 67.594 (54.086) 26 5.735 19.269

Proventi operativi 968.651 (54.086) 26 7.808 - (8.803) - 913.596 190.a Spese per il personale (354.975) (354.975) 190.b Altre spese amministrative (235.488) 54.086 (181.402)

210.+220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (57.155) (26) (57.181)

Oneri operativi (647.618) 54.086 (26) - - - - (593.558) Risultato della gestione operativa 321.033 - - 7.808 - (8.803) - 320.038

130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (157.114) (157.114) 130. a) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso banche (181) (181) 130. a) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso clientela (155.616) (155.616) 130. a) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: titoli 615 615 130. b) - attività finanziarie valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva (1.932) (1.932)

140. Utile/perdita da modifiche contrattuali senza cancellazioni (8.803) 8.803 - 200. a) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - impegni e garanzie rilasciate (942) (942) 200. b) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - altri accantonamenti netti 909 909

260. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali (8.718) (8.718) 250.+280. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 7.875 (7.808) 67

290. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 154.240 - - - - - - 154.240 300. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (52.382) (52.382) 340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza di terzi (8.286) (17) (8.303)

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante impatto Piano Industriale ed altri 93.572 - - - - - (17) 93.555

190. a) Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi - 17 17

350. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 93.572 - - - - - - 93.572

Voci

Riclassifiche

Page 45: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

45

Prospetto di raccordo 31 marzo 2019

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO 31.3.2019riesposto

31.3.2019riesposto

Importi in migliaia di euro

Schema di bilancio

consolidato

Recupero imposte

Amm.ti per migliorie su beni di terzi

Utile delle partecipazioni

valutate al patrimonio

netto

Risultato della

gestione assicurativa

Utili/perdite da modifiche

contrattuali senza

cancellazioni

PI 2017-2020 Oneri per

esodi anticipati

PI 2017-2020 Oneri Progetti

Piano Industriale

Prospetto riclassificato

10.-20.-140. Margine d'interesse 463.222 (12.469) (5.156) 445.597

di cui: TLTRO II 12.391 12.391

di cui: componenti IFRS 9 crediti 31.159 31.159

di cui: componenti IFRS 9 modifiche contrattuali senza cancellazioni - (5.156) (5.156) 70. Dividendi e proventi simili 5.333 (163) 5.170

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto - 6.315 6.315 40.-50. Commissioni nette 401.641 (705) 400.936 80.+90.

+100.+110.Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico 39.074 (1.639) 37.435

160.+170. Risultato della gestione assicurativa (6.558) 10.060 3.502 230, Altri oneri/proventi di gestione 73.141 (56.427) 32 4.916 21.662

Proventi operativi 975.853 (56.427) 32 6.315 - (5.156) - - 920.617 190.a Spese per il personale (428.117) 63.683 (364.434) 190.b Altre spese amministrative (242.591) 56.427 133 (186.031)

210.+220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (52.453) (32) (52.485)

Oneri operativi (723.161) 56.427 (32) - - - 63.683 133 (602.950) Risultato della gestione operativa 252.692 - - 6.315 - (5.156) 63.683 133 317.667

130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (130.003) (130.003) 130. a) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso banche (49) (49) 130. a) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso clientela (128.568) (128.568) 130. a) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: titoli (487) (487) 130. b) - attività finanziarie valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva (899) (899)

140. Utile/perdita da modifiche contrattuali senza cancellazioni (5.156) 5.156 - 200. a) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - impegni e garanzie rilasciate (562) (562) 200. b) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - altri accantonamenti netti (3.467) (3.467)

250.+280. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 6.588 (6.315) 273 290. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 120.092 - - - - - 63.683 133 183.908 300. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (30.282) (21.060) (43) (51.385) 340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza di terzi (6.375) (38) (2) (6.415)

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante impatto Piano Industriale ed altri 83.435 - - - - - 42.585 88 126.108

190. a) Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi - (42.585) (42.585) 190. b) Oneri progetti Piano Industriale al netto delle imposte e dei terzi - (88) (88)

350. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 83.435 - - - - - - - 83.435

Voci

Riclassifiche

Il Prospetto differisce da quanto pubblicato nel Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2019 in quanto, a partire dalla Relazione semestrale al 30 giugno 2019, in ottica di semplificazione, le righe “130. a) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso clientela oggetto di cessione” e “130. b) Attività finanziarie valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva oggetto di cessione” sono state ricondotte alle Voci “130. a) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso clientela” e “130. b) Attività finanziarie valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva”.

Page 46: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

46

Prospetto di raccordo 31 dicembre 2019

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO 31.12.2019riesposto

31.12.2019riesposto

Importi in migliaia di euro

Schema di bilancio

consolidato

Recupero imposte

Amm.ti per migliorie su beni di terzi

Utile delle partecipazioni

valutate al patrimonio

netto

Risultato della

gestione assicurativa

Utili/perdite da modifiche

contrattuali senza

cancellazioni

Impairment su immobili

PI 2017-2020 Oneri per

esodi anticipati

PI 2017-2020 Oneri Progetti

Piano Industriale

Prospetto riclassificato

10.-20.-140. Margine d'interesse 1.802.511 (52.123) (25.283) 1.725.105

di cui: TLTRO II 48.688 48.688

di cui: componenti IFRS 9 crediti 110.595 110.595

di cui: componenti IFRS 9 modifiche contrattuali senza cancellazioni - (25.283) (25.283) 70. Dividendi e proventi simili 8.514 (856) 7.658

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto - 40.343 40.343 40.-50. Commissioni nette 1.665.569 (3.810) 1.661.759 80.+90.

+100.+110.Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico 106.904 (2.620) 104.284

160.+170. Risultato della gestione assicurativa (22.839) 38.153 15.314 230. Altri oneri/proventi di gestione 283.120 (221.022) 118 21.256 83.472

Proventi operativi 3.843.779 (221.022) 118 40.343 - (25.283) - - - 3.637.935 190.a Spese per il personale (1.561.333) 133.683 (1.427.650) 190.b Altre spese amministrative (932.301) 221.022 219 (711.060)

210.+220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (221.647) (118) 438 (221.327)

Oneri operativi (2.715.281) 221.022 (118) - - - 438 133.683 219 (2.360.037) Risultato della gestione operativa 1.128.498 - - 40.343 - (25.283) 438 133.683 219 1.277.898

130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (744.098) (744.098) 130. a) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso banche 137 137 130. a) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso clientela (738.438) (738.438) 130. a) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: titoli (2.454) (2.454) 130. b) - attività finanziarie valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva (3.343) (3.343)

140. Utile/perdita da modifiche contrattuali senza cancellazioni (25.283) 25.283 - 200. a) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - impegni e garanzie rilasciate (26) (26) 200. b) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - altri accantonamenti netti (24.809) (24.809)

260. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali (39.386) (39.386) 250.+280. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 46.444 (40.343) 6.101

290. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 341.340 - - - - - 438 133.683 219 475.680 300. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (74.389) (143) (44.209) (71) (118.812) 340. Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza di terzi (33.848) (61) (3) (33.912)

Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza della Capogruppo ante impatto Piano Industriale ed altri 233.103 - - - - - 295 89.413 145 322.956

190. a) Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi - (89.413) (89.413) 190. b) Oneri progetti Piano Industriale al netto delle imposte e dei terzi - (145) (145)

210. Rettifiche di valore delle attività materiali al netto delle imposte e dei terzi - (295) (295)

350. Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza della Capogruppo 233.103 - - - - - - - - 233.103

Voci

Riclassifiche

Page 47: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

47

Il conto economico consolidato

I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti consolidati riclassificati – conto economico e conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti (sintetico e analitico) – riportati nello specifico capitolo. Per la descrizione degli interventi operati in sede di costruzione dei prospetti riclassificati, si rinvia alle Note esplicative che seguono i prospetti medesimi, nonché ai prospetti di raccordo. I commenti esaminano i risultati che hanno caratterizzato il primo trimestre 2020 rispetto all’analogo periodo del precedente esercizio, nonché rispetto agli ultimi tre mesi del 2019 (quest’ultimo in corsivo e con un carattere leggermente inferiore). Vengono segnalati nel commento i dati 2019 oggetto di riesposizione in seguito all’applicazione della rivalutazione degli immobili in ambito IAS 40.

Il primo trimestre dell’anno si è chiuso con un utile netto di 93,6 milioni che si confronta con gli 83,4 milioni (dato riesposto) al 31 marzo 2019, segnando una crescita del 12,1% nonostante il periodo in esame abbia già incorporato un rallentamento dell’attività per effetto del contesto di incertezza legato all’emergenza sanitaria Covid 19, che ha colpito, in particolare nella fase iniziale a marzo, la Lombardia, principale territorio di riferimento del business del Gruppo. Nel quarto trimestre del 2019 l’utile netto si era attestato a 38,1 milioni (dato riesposto) avendo incorporato le maggiori rettifiche su crediti correlate alle cessioni di posizioni deteriorate (perfezionate o in corso di perfezionamento) nonché gli oneri legati al Piano Industriale. Al netto degli elementi non ricorrenti, 5,8 milioni nei tre mesi, essenzialmente rappresentati dall’impatto a conto economico della prima applicazione della valutazione al fair value degli immobili1, l’utile netto normalizzato al 31 marzo 2020 si è attestato a 99,3 milioni a fronte dei 126,1 milioni (dato riesposto) del marzo 2019 che incorporavano 42,7 milioni di oneri relativi al Piano Industriale 2017-2020, per la quasi totalità incentivi all’esodo, e degli 83,9 milioni del quarto trimestre 2019. La gestione caratteristica ha dato luogo a proventi operativi per 913,6 milioni (920,6 nel 2019), in contenuta flessione (-0,8%) dal momento che la contrazione del margine d’interesse ha trovato quasi totale compensazione nella significativa crescita delle commissioni e del risultato della finanza. In particolare, il margine d’interesse si è attestato a 405,2 milioni, in calo del 9,1% anno su anno. Nel dettaglio: • l’intermediazione con la clientela ha prodotto un flusso di interessi netti pari a 370,3 milioni

(-38,8 milioni rispetto all’analogo periodo del 2019), che ha risentito della riduzione degli interessi attivi su crediti verso clientela conseguente alla diminuzione dei volumi medi degli impieghi fruttiferi (-4,3 miliardi), impatto parzialmente mitigato dalla crescita del mark up (+11 punti base2) per effetto della politica di salvaguardia degli spread portata avanti dal Gruppo. Come si nota dalla tabella gli interessi attivi hanno peraltro incorporato una riduzione degli interessi su attività finanziarie impaired, scesi a 43,4 milioni dai 62,9 milioni di raffronto, quale riflesso della diminuzione dello stock delle inadempienze probabili nel corso dei dodici mesi. Gli interessi passivi su debiti verso clientela e titoli in circolazione risultano invece complessivamente in diminuzione di 2,9 milioni dal momento che l’incremento dei volumi medi (+1,4 miliardi essenzialmente riconducibili al funding a breve termine, in quanto nel comparto a più lunga scadenza l’aumentata raccolta istituzionale ha solo parzialmente compensato le scadenze retail, subordinate e non) è stato sostanzialmente controbilanciato dalla riduzione del mark down (-10 punti base). La forbice si è pertanto mantenuta stabile all’1,77% (+1 punto base nei dodici mesi). Rispetto al quarto trimestre 2019 si evidenzia una sostanziale stabilità (-3,75 milioni) avendo incorporato un calo dei volumi medi sia di impiego che di raccolta, ancorché di diversa intensità (più significativo il calo della raccolta che tocca i -2,1 miliardi a fronte di -0,4 miliardi per gli impieghi), con un mark up complessivamente ancora in crescita di 3 punti base ed un mark down pressoché stabile, che hanno consentito di migliorare la forbice clientela dall’ 1,75% all’ 1,77%.

• il portafoglio titoli di proprietà ha generato interessi attivi netti per 36,8 milioni rispetto ai 44,4 milioni di raffronto: l’aumento dei volumi medi nei portafogli di Gruppo (+2,1 miliardi) è stato compensato, sul lato economico, dalla discesa dei rendimenti dei titoli. All’evoluzione di tale

1 Si rimanda alle “Note illustrative” del Bilancio consolidato al 31 marzo 2020 per una dettagliata rappresentazione del passaggio al

nuovo criterio di valutazione. 2 Il tasso Euribor a 1 mese è risultato pari al -0,48% nel primo trimestre e al -0,37% nel primo trimestre 2019.

Page 48: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

48

margine hanno inoltre concorso aumentati costi (interessi negativi), per 4,9 milioni dei derivati di copertura. La diminuzione della contribuzione del portafoglio appare più accentuata nel confronto con il quarto trimestre 2019 (-13,9 milioni) a causa di una discesa più marcata dei rendimenti ma soprattutto di maggiori interessi negativi sui derivati di copertura.

• l’attività interbancaria ha evidenziato un apporto negativo di -1,9 milioni, in significativa riduzione rispetto ai -7,9 milioni dei primi tre mesi del 2019, grazie alla manovra di impiego della liquidità sulla parte di Riserva obbligatoria mobilizzabile soggetta all’applicazione di un tasso negativo (ovvero sulle giacenze che eccedono 6 volte l’ammontare della Riserva obbligatoria dovuta). L’utilizzo di tale liquidità per l’acquisto di titoli ha così permesso di contenere l’onere da corrispondere alla Banca Centrale. Anche l’operatività con le altre Banche ha generato minori interessi passivi netti. La discesa della contribuzione negativa appare ancora più accentuata nel confronto con il quarto trimestre quando era risultata pari a -13 milioni a causa non solo delle più elevate giacenze della Riserva mobilizzabile (8,8 miliardi a fine 2019 rispetto ai 5,8 miliardi di marzo 2020) ma anche di più elevati interessi passivi netti derivanti dall’operatività con altre Banche.

Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Importi in migliaia di euro

Titoli di debito Finanziamenti Altre

operazioni 31.3.2020 31.3.2019

1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 234 1.729 - 1.963 2.986 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 44 - - 44 58 1.2 Attività finanziarie designate al fair value - - - - - 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 190 1.729 - 1.919 2.928

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 23.749 - X 23.749 29.537 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 23.036 438.283 - 461.319 496.248

3.1 Crediti verso banche 60 1.774 X 1.834 1.839 3.2 Crediti verso la clientela 22.976 436.509 X 459.485 494.409

4. Derivati di copertura X X (12.813) (12.813) (10.174) 5. Altre attività X X 6 6 75 6. Passività finanziarie X X X 11.368 14.641

Totale 47.019 440.012 (12.807) 485.592 533.313 di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired - - 43.429 62.914 di cui: interessi attivi su leasing finanziario - - 30.283 36.070

Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Importi in migliaia di euroDebiti Titoli Altre

operazioni 31.3.2020 31.3.2019

1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (21.624) (95.954) - (117.578) (124.047) 1.1 Debiti verso banche centrali (104) X X (104) - 1.2 Debiti verso banche (10.493) X X (10.493) (14.211) 1.3 Debiti verso clientela (11.027) X X (11.027) (14.443) 1.4 Titoli in circolazione X (95.954) X (95.954) (95.393)

2. Passività finanziarie di negoziazione (2) - (2) (144) 3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - 4. Altre passività e fondi X X (17) (17) (7) 5. Derivati di copertura X X 45.352 45.352 46.681 6. Attività finanziarie X X X (8.184) (10.199)

Totale (21.624) (95.956) 45.335 (80.429) (87.716) di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing (1.812) - - (1.812) (2.042)

405.163 445.597 Margine d'interesse

2020

Importi in migliaia di euro I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

Intermediazione con la clientela 370.294 374.049 385.947 399.452 409.126 Attività finanziaria 36.803 50.707 51.824 48.434 44.352 Interbancario (1.923) (12.987) (10.946) (7.273) (7.949) Componenti residuali (11) 272 26 3 68

Margine d'interesse 405.163 412.041 426.851 440.616 445.597

Contribuzione al margine d'interesse: evoluzione trimestrale

2019

Page 49: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

49

Nel periodo in esame sono stati incassati dividendi per 4,8 milioni riferibili a Banca d’Italia per 4,5 milioni mentre nel 2019 la voce presentava un saldo di 5,2 milioni, con un contributo uguale per quanto riguarda la partecipazione in Banca d’Italia. Gli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto3 sono ammontati a 7,8 milioni (6,3 milioni al 31 marzo 2019) e si riferiscono per 3,1 milioni alla Zhong Ou (2,2 milioni nel trimestre di raffronto), per 2,6 milioni a Lombarda Vita (2,3 milioni) e per 2,1 milioni ad Aviva Vita (1,8 milioni). Le commissioni nette4 si sono quantificate in 420,5 milioni (+4,9% nei dodici mesi). A livello di comparto, 243 milioni circa (225,5 milioni nel 2019) derivano dai servizi di gestione, intermediazione e consulenza 5 (che includono commissioni di performance per 7,1 milioni, commissioni da collocamento di Fondi e Sicav di Gruppo per 37,7 milioni e up front sulle polizze vita6 per 15 milioni) mentre 177,5 milioni sono relativi al comparto dei servizi bancari (175,4 milioni il dato di raffronto). Commissioni attive: composizione Commissioni passive: composizione

Importi in migliaia di euro31.3.2020 31.3.2019

Importi in migliaia di euro31.3.2020 31.3.2019

a) garanzie rilasciate 14.461 14.276 a) garanzie ricevute (11.409) (7.730) c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza 269.611 250.383 c) servizi di gestione e intermediazione: (24.545) (22.726)

1. negoziazione di strumenti finanziari 3.549 1.971 1. negoziazione di strumenti finanziari (3.252) (2.274) 2. negoziazione di valute 2.113 2.121 2. negoziazione di valute (1) (1) 3. gestioni di portafogli 105.351 94.833 3. gestioni di portafogli (2.386) (2.269)

3.1. individuali 16.664 16.439 3.2. delegate a terzi (2.386) (2.269) 3.2. collettive 88.687 78.394 4. custodia e amministrazione di titoli (1.810) (1.566)

4. custodia e amministrazione di titoli 2.309 2.454 5. collocamento di strumenti finanziari (1.432) (2.679) 6. collocamento di titoli 67.449 67.570 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 12.775 8.008 (15.664) (13.937) 8. attività di consulenza 2.018 2.256 d) servizi di incasso e pagamento (13.197) (14.336)

8.1 in materia di investimenti 2.018 2.256 e) altri servizi (11.375) (10.215) 9. distribuzione di servizi di terzi 74.047 71.170

9.1. gestioni di portafogli 139 112 Totale (60.526) (55.007) 9.1.1. individuali 139 112

9.2. prodotti assicurativi 67.595 64.115 9.3. altri prodotti 6.313 6.943

d) servizi di incasso e pagamento 42.829 42.990 f) servizi per operazioni di factoring 3.203 3.368 i) tenuta e gestione dei conti correnti 70.302 58.299 j) altri servizi 80.603 86.627

Totale 481.009 455.943 Commissioni nette 420.483 400.936

6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi

In dettaglio: • i servizi di gestione, intermediazione e consulenza includono, principalmente, gli apporti derivanti

dalla gestione dei portafogli (103 milioni rispetto ai 92,6 milioni del 2019 grazie a maggiori masse gestite e a maggiori commissioni di performance), dal collocamento titoli per 66 milioni (64,9 milioni nel periodo di raffronto che includevano 36,4 milioni di up front relativi alle Sicav) e dalla distribuzione dei servizi di terzi per 74 milioni, dei quali 67,6 milioni afferenti ai prodotti assicurativi (71,2 milioni nel primo trimestre 2019 che beneficiavano di un apporto, pari a 64,1 milioni, dei prodotti assicurativi). Risulta peraltro un importante contributo anche dell’attività di ricezione e trasmissione ordini (12,8 milioni dai precedenti 8 milioni). Il confronto con il quarto trimestre 2019 (252,9 milioni) evidenzia un fisiologico arretramento dovuto al fatto che nell’ultimo periodo dell’anno viene solitamente contabilizzata la quota più significativa delle performance fee dell’esercizio, al netto della quale si conferma il buon andamento di tutte le principali componenti. Nel quarto trimestre la gestione dei portafogli aveva contribuito per 126,,3 milioni (inclusivi di 30,1 milioni di commissioni di performance), l’attività di collocamento titoli 59,2 milioni (che comprendevano commissioni up front legate alle Sicav di Gruppo per 29,8 milioni) la ricezione ordini per 8,6 milioni e la distribuzione dei servizi di terzi per 70,2 milioni dei quali 57,1 milioni riferibili ai prodotti assicurativi. Relativamente all’attività nel comparto assicurativo va segnalato come l’aumento dei ricavi commissionali avvenuto nel primo trimestre rispetto agli ultimi mesi del 2019 rifletta sia un aumento delle masse gestite, sia un miglioramento della redditività;

3 Nell’aggregato sono inseriti i risultati netti delle Società in base alla quota parte detenuta dal Gruppo. 4 Gli importi sono espressi al netto delle rispettive commissioni passive. 5 L’importo è formato dai servizi di gestione, intermediazione e consulenza al netto delle corrispettive voci passive e calcolato escludendo

la negoziazione di valute. 6 Dato gestionale.

Page 50: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

50

• l’attività bancaria tradizionale comprende, prevalentemente, l’apporto degli altri servizi per 69,2 milioni (che includono 34,4 milioni quale contabilizzazione della CDF) che si confrontano con i 76,4 milioni del primo trimestre 2019 (comprensivi di 36,4 milioni relativi alla CDF), della tenuta e gestione dei conti correnti per 70,3 milioni, (in incremento rispetto ai 58,3 milioni di raffronto per gli interventi di ottimizzazione del pricing effettuati) ed infine dei servizi di incasso e pagamento per 29,6 milioni (28,7 milioni nel 201). L’analisi congiunturale denota una flessione rispetto al quarto trimestre (193,4 milioni) essenzialmente riconducibile alla voce “altri servizi” che aveva raggiunto una consistenza di 76 milioni e dei servizi di incasso e pagamento (35,5 milioni): si ricorda peraltro che il quarto trimestre beneficia solitamente di un effetto stagionalità legato ad alcuni elementi che hanno rilevazione contabile a fine anno.

Evoluzione trimestrale delle commissioni nette

2020 2019Importi in migliaia di euro I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

Servizi di gestione, intermediazione e consulenza 242.954 252.882 217.204 230.734 225.537

Servizi bancari 177.529 193.374 185.365 181.264 175.399 Commissioni nette 420.483 446.256 402.569 411.998 400.936

Nei tre mesi l’attività finanziaria ha generato un utile di 53,6 milioni, in crescita su base annua di 16,2 milioni (+43,2%). In dettaglio: • la negoziazione (voce 80) ha generato un risultato netto positivo per 4 milioni (in linea con i

+3,6 milioni di raffronto) derivante principalmente dall’apporto positivo dei derivati su titoli di debito e tassi d’interesse (+2,9 milioni), dal risultato netto di utili/perdite di negoziazione connessi all’operatività in titoli di debito (+9,8 milioni, per la quasi totalità riferibili alle plusvalenze rilevate sui certificati di investimento, c.d. Certificates, collocati nel dicembre 2019) mentre contributi negativi sono venuti dall’attività in cambi prevalentemente generati dalla clientela Corporate7 (-4,5 milioni) e dal risultato netto riferito ai titoli di capitale ed ai relativi derivati (-4,4 milioni). I +3,6 milioni registrati nel primo trimestre 2019 derivavano per +5,3 milioni relativi dai derivati su titoli di debito e tassi d’interesse, per +1,1 milioni dall’attività in cambi con clientela Corporate, per +0,5 milioni dalla negoziazione in titoli di debito, per -3,4 milioni dai titoli di capitale e relativi derivati che includevano la valutazione negativa per 4 milioni di opzioni sul portafoglio partecipativo di Gruppo;

• la copertura8 (voce 90), che esprime la variazione netta di fair value dei derivati e delle relative poste coperte per il rischio oggetto di copertura, ha originato una perdita di 12,4 milioni riconducibile principalmente alla valorizzazione delle coperture sugli attivi (-13,5 milioni) ed in particolare dei mutui e finanziamenti (negativi per 14,1 milioni) che hanno risentito della diminuzione dei tassi di mercato; la valorizzazione dei derivati a copertura delle passività finanziarie è risultato invece positivo per 1,1 milioni.

Il primo trimestre 2019 aveva evidenziato una perdita di 4,9 milioni attribuibile ad effetti negativi di valorizzazione che avevano riguardato il passivo ma soprattutto gli attivi;

• la cessione di attività ed il riacquisto di passività finanziarie (voce 100), ha registrato un utile di circa 64,5 milioni che deriva per circa -2,1 milioni dall’attività di riacquisto dalla clientela di proprie passività obbligazionarie e per +66,5 milioni dalla vendita di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (60,1 milioni riferiti ai titoli di Stato italiani ed esteri e obbligazioni corporate) nonché dalla cessione di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (6,4 milioni per la quasi totalità riferiti a titoli obbligazionari di emittenti bancari). Al 31 marzo 2019 la voce presentava un saldo di 12,2 milioni, ascrivibile per 13,6 milioni alle vendite di titoli Governativi italiani, statunitensi, spagnoli e portoghesi classificati alla voce 30 “Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva”, parzialmente compensati da perdite su cessioni di finanziamenti (sofferenze ed inadempienze) per 0,7 milioni e dal riacquisto dalla clientela di proprie passività obbligazionarie per ulteriori 0,8 milioni;

7 Il Gruppo non pone in essere posizioni speculative e i risultati si riferiscono all'operatività con la clientela e in proprio, generalmente

pareggiata sul mercato: di conseguenza le voci in questione (righe 1.5, “differenze di cambio” e 3.1 “strumenti derivati su valute e oro”) devono essere considerate secondo una vista unitaria. Nel complesso, le voci accolgono i risultati della negoziazione in cambi a pronti e a termine della clientela (transazioni chiuse e/o in essere), nonché dell’operatività per conto della clientela pareggiata gestionalmente da UBI Banca sul mercato. Il risultato relativo alla componente "oro" è da leggersi insieme agli impatti positivi rilevati a voce 110 sulla valutazione al fair value dei finanziam enti in oro e ai proventi, sulla valutazione dell’oro fisico di proprietà, rilevati alla voce 230i “Altri oneri e proventi di gestione”

8 Si ricorda che il Gruppo UBI Banca ha scelto di avvalersi dell’opzione “opt-out” e quindi di continuare ad applicare lo IAS 39.

Page 51: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

51

• il risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (voce 110) mostra un saldo negativo di 2,5 milioni per effetto principalmente delle svalutazioni su titoli di capitale e quote O.I.C.R. (-12,3 milioni), parzialmente compensate dal risultato positivo emerso dalla valutazione al fair value dei finanziamenti (+4,2 milioni) e dei Certificates collocati nel febbraio 2020 (+5,7 milioni)9. Il primo trimestre 2019 aveva chiuso con un risultato positivo per 26,5 milioni principalmente costituito da 23,7 milioni quali plusvalenze nette da valutazione di titoli di capitale, la più consistente delle quali, pari a 17,7 milioni, riferita al titolo Nexi (in vista della quotazione); 4,2 milioni derivanti dalla valutazione di O.I.C.R., -1,4 milioni dalla valutazione al fair value dei finanziamenti.

Risultato netto dell'attività di negoziazione (Voce 80)

Plusvalenze Utili da negoziazione Minusvalenze Perdite da

negoziazione

Risultato netto

31.3.2020

Risultato netto

31.3.2019Importi in migliaia di euro (A) (B) (C) (D) [(A+B)-(C+D)] [(A+B)-(C+D)]

1. Attività finanziarie di negoziazione 1.104 19.008 (1.672) (1.507) 16.933 22.887 1.1 Titoli di debito 992 579 (966) (638) (33) (739) 1.2 Titoli di capitale 112 69 (693) (243) (755) 689 1.3 Quote di O.I.C.R. - 2 (13) - (11) 77 1.4 Finanziamenti - - - - - - 1.5 Altre - 18.358 - (626) 17.732 22.860

2. Passività finanziarie di negoziazione 9.849 115 3- - 9.961 1.213 2.1 Titoli di debito 9.849 11 (3) - 9.857 1.213 2.2 Debiti - 104 - - 104 - 2.3 Altre - - - - - -

Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X (14.107) (22.674) 3. Strumenti derivati 95.763 35.930 (90.838) (41.448) (593) 2.189

3.1 Derivati finanziari 95.763 27.808 (90.838) (33.411) (678) 2.189 - su titoli di debito e tassi di interesse 82.792 18.550 (74.337) (24.131) 2.874 5.296 - su titoli di capitale e indici azionari 1.908 3.267 (5.484) (3.339) (3.648) (4.117) - su valute e oro X X X X (8.179) 929 - altri 11.063 5.991 (11.017) (5.941) 96 81

3.2 Derivati su crediti - 8.122 - (8.037) 85 - di cui: coperture naturali connesse con la fair value option X X X X - -

Totale 106.716 55.053 (92.513) (42.955) 4.015 3.615

Risultato netto dell'attività di copertura (Voce 90)

Importi in migliaia di euro 31.3.2020 31.3.2019

Risultato netto dell'attività di copertura (12.422) (4.895)

Utili (perdite) da cessione/riacquisto (Voce 100)

Importi in migliaia di euro

Attività finanziarie1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.446 (2.018) 6.428 (658)

1.1 Crediti verso banche 6.581 - 6.581 - 1.2 Crediti verso clientela 1.865 (2.018) (153) (658)

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 62.230 (2.098) 60.132 13.568

2.1 Titoli di debito 62.230 (2.098) 60.132 13.568 2.2 Finanziamenti - - - -

70.676 (4.116) 66.560 12.910 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato1. Debiti verso banche - - - - 2. Debiti verso clientela - 158 3. Titoli in circolazione 48 (2.126) (2.078) (853)

48 (2.126) (2.078) (695) Totale (A) + (B) 70.724 (6.242) 64.482 12.215

Importi in migliaia di euro 31.3.2020 31.3.2019

(2.479) 26.500

53.596 37.435

Totale attività (A)

Totale passività (B)

Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (Voce 110)

Utili Perdite 31.3.201931.3.2020

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Risultato netto dell'attività di negoziazione, di copertura, di cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico

9 Per un affinamento contabile, il risultato dei Certificates collocati nel 2020 viene contabilizzato a voce 110.

Page 52: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

52

La tabella evidenzia come il risultato netto dell’attività finanziaria del primo trimestre 2020 risulti pressoché in linea con quello del quarto trimestre 2019, nel quale avevano assunto rilevanza elementi valutativi ed operazioni di vendita/conferimento di crediti deteriorati. Il trimestre in esame ha invece beneficiato di vendite di titoli effettuate per cogliere opportunità di mercato.

Evoluzione trimestrale del contributo dell'attività finanziaria

2020 2019Importi in migliaia di euro I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

Risultato netto dell'attività di negoziazione 4.015 38.676 (11.262) (2.553) 3.615 Risultato netto dell'attività di copertura (12.422) (1.812) (5.581) (3.141) (4.895)

Risultato totale attività cedute 66.560 (37.359) (2.862) 9.124 12.910

Risultato totale passività cedute (2.078) (1.889) (680) (660) (695)

Utili (perdite) da cessione/riacquisto 64.482 (39.248) (3.542) 8.464 12.215 Risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value (2.479) 60.582 11.387 14.879 26.500

Risultato netto 53.596 58.198 (8.998) 17.649 37.435

Il risultato della gestione assicurativa, riferito a BancAssurance Popolari si è attestato a 2,5 milioni (3,5 milioni al 31 marzo 2019 che includeva però anche l’apporto di Bancassurance Popolari Danni, venduta nel maggio 2019). Gli altri proventi/oneri di gestione sono risultati pari a 19,3 milioni (21,7 milioni nel marzo 2019), quale sintesi di (i) proventi stabili a 33,9 milioni, dei quali 21,7 milioni riferiti ad “altri proventi e sopravvenienze attive” che includono per 2,9 milioni la CIV (4,8 milioni nel trimestre di raffronto), e di (ii) oneri in crescita a 14,6 milioni, principalmente attribuibili alla voce “altri oneri e sopravvenienze passive” (11,7 milioni) che include la donazione di 5 milioni di euro in favore di ospedali e centri di ricerca direttamente impegnati nelle iniziative di contenimento della diffusione della pandemia da Coronavirus e nel sostegno ai malati e alle comunità. Nel primo trimestre 2019, tra le sopravvenienze passive, erano inclusi 1,2 milioni riferiti ad una sanzione amministrativa10). Sia dal lato dei proventi che degli oneri, le sopravvenienze rappresentano la principale determinante della variabilità dell’andamento dell’aggregato complessivo in quanto alimentate da componenti di natura eterogenea e di carattere non strutturale.

In termini congiunturali, non emergono variazioni di rilievo (+472 mila euro) benché la composizione dei 18,8 milioni del quarto trimestre 2019 evidenziasse proventi per 45,4 milioni, in virtù di livelli più elevati di contribuzione da parte di tutte le voci (incluse le sopravvenienze), a fronte di oneri per 26,6 milioni, quest’ultimi influenzati dalla contabilizzazione, tra gli oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria, di 8,4 milioni quali oneri effettivi emersi in sede di finalizzazione della cessione della seconda tranche di crediti leasing. Gli oneri operativi hanno complessivamente totalizzato 593,6 milioni, riferiti per 355 milioni circa alle spese per il personale, per 181,4 milioni alle altre spese amministrative (che includono 42 milioni, importo di pari entità a quello rilevato nel primo trimestre 2019, riferiti alla stima del contributo ordinario al Fondo di Risoluzione) e per 57,2 milioni alle rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali. Rispetto ai primi tre mesi del 2019, l’aggregato evidenzia una riduzione di 9,4 milioni (-1,6%).

10 Si veda in proposito il paragrafo “Accertamenti ispettivi e procedimenti” del capitolo “Altri informazioni.

Altri oneri e proventi di gestione

Importi in migliaia di euro31.3.2020 31.3.2019

Altri proventi di gestione 33.874 34.272 Recupero spese e altri ricavi su c/c 3.168 3.667 Recupero premi assicurativi 3.903 4.134 Recuperi di imposte 54.086 56.427 Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili 1.487 1.477 Recupero spese su contratti di locazione finanziaria 3.571 3.917 Altri proventi e sopravvenienze attive 21.745 21.077 Riclassifica "recuperi di imposte" (54.086) (56.427)

Altri oneri di gestione (14.605) (12.610) Ammortamento migliorie su beni di terzi (26) (32) Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria (2.612) (2.924) Oneri per contratti di tesoreria agli enti pubblici (257) (378) Altri oneri e sopravvenienze passive (11.736) (9.308)

Riclassifica ammortamento migliorie su beni di terzi per cespiti in affitto 26 32

Totale 19.269 21.662

Page 53: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

53

Di seguito l’analisi delle tre componenti e della loro dinamica. • Le spese per il personale pari a 355

milioni, si presentano in flessione di 9,5 milioni (-2,6%): dalla tabella emerge la diminuzione della voce “salari e stipendi” che riflette l’evoluzione dell’organico (-624 risorse medie) alla luce delle uscite di personale legate agli Accordi sugli esodi volontari. Le sinergie ottenute sono state in parte compensate dalla naturale evoluzione delle retribuzioni per effetto delle promozioni ed in seguito allo scatto previsto dal CCNL con decorrenza dal 1° gennaio 2020. Il confronto con il quarto trimestre 2019 rileva una sostanziale stabilità dell’aggregato (-494 mila euro);

• le altre spese amministrative sono ammontate a 181,4 milioni, in flessione di 4,6 milioni su base annua (-2,5%): la tabella evidenzia, in particolare, risparmi relativi alle spese di trasporto, trasloco e vigilanza per il venir meno degli oneri sostenuti nel 2019 nell’ambito del progetto di “branch transformation”, minori affitti passivi in seguito al progressivo acquisto di immobili rivenienti dall’incorporazione delle ex Nuove Banche ed una diminuzione delle spese per recupero crediti. Il confronto congiunturale con il quarto trimestre 2019 evidenzia maggiori oneri per 18,7 milioni: al netto della contribuzione al FRU che nell’ultimo periodo 2019 si era quantificata in 4,4 milioni rispetto ai circa 42 milioni del trimestre in esame, si registrerebbe una diminuzione di 23,3 milioni. Va peraltro sottolineato che a fine 2019 erano stati contabilizzati maggiori oneri progettuali in particolare in ambito IT e consulenziale;

• le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali sono ammontate a 57,2 milioni rispetto ai 52,5 milioni riesposti del 2019 (1,8 milioni il beneficio per il venir meno degli ammortamenti sugli immobili detenuti a scopo d’investimento). L’incremento (+4,7 milioni) è ascrivibile ai maggiori ammortamenti in ambito IT, sicurezza fisica nonché nel comparto Real Estate, in relazione al progetto di branch transformation. Il raffronto congiunturale con il quarto trimestre 2019 riesposto evidenzia un calo di 1,4 milioni.

Spese per il personale: composizione

Importi in migliaia di euro31.3.2020 31.3.2019

1) Personale dipendente (352.671) (361.779) a) Salari e Stipendi (251.146) (256.183) b) Oneri sociali (68.235) (69.293) c) Indennità di fine rapporto (14.726) (14.781) d) Spese previdenziali (24) (20)

e) Accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 23 (136)

f) Accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: (225) (240) - a contribuzione definita - - - a benefici definiti (225) (240) g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (11.914) (12.115) - a contribuzione definita (11.914) (12.090) - a benefici definiti - (25) i) Altri benefici a favore dei dipendenti (6.424) (9.011) 2) Altro personale in attività (143) (319) - Altre spese (143) (319) 3) Amministratori e Sindaci (2.161) (2.336)

Totale (354.975) (364.434)

Altre spese amministrative: composizione

Importi in migliaia di euro31.3.2020 31.3.2019

A. Altre spese amministrative (170.039) (175.451) Affitti passivi (465) (1.852) Servizi professionali e consulenze (20.851) (21.145) Canoni di locazione hardware, software ed altri beni (6.311) (6.902) Manutenzione hardware, software ed altri beni (14.500) (13.084) Conduzione immobili (13.623) (13.178) Manutenzione immobili (4.418) (4.271) Contazione, trasporto e gestione valori (2.485) (3.041) Contributi associativi (46.516) (46.107) Informazioni e visure (2.192) (2.277) Periodici e volumi (317) (267) Postali (3.104) (3.035) Premi assicurativi (7.272) (7.231) Pubblicità e promozione (4.631) (5.387) Rappresentanza (182) (219) Telefoniche e trasmissione dati (12.651) (12.947) Servizi in outsourcing (14.715) (12.951) Spese di viaggio (3.376) (3.913) Spese per recupero crediti (7.121) (9.285) Stampati, cancelleria e materiale di consumo (670) (1.751) Trasporti e traslochi (843) (1.673) Vigilanza (2.506) (3.445) Altre spese (1.290) (1.490)

B. Imposte indirette (11.363) (10.580) Imposte indirette e tasse (3.663) (3.207) Imposte di bollo (50.910) (51.637) Imposta comunale sugli immobili (5.507) (5.760) Altre imposte (5.369) (6.403) Riclassifica "recuperi di imposte" 54.086 56.427

Totale (181.402) (186.031)

Page 54: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

54

Evoluzione trimestrale degli oneri operativi

2020

Importi in migliaia di euro I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

Spese per il personale (a) (354.975) (355.469) (351.754) (355.993) (364.434) Altre spese amministrative (b) (181.402) (162.670) (187.198) (175.161) (186.031) di cui: componenti non ricorrenti straordinari (SRF) - - (18.086) - di cui: versamenti ordinari al SRF e al DGS (41.983) (4.448) (43.069) 16 (41.998)

Altre spese amministrative al netto dei versamenti SRF e DGS (c) (139.419) (158.222) (144.129) (157.091) (144.033) Rettifiche/riprese di valore nette su attivitàmateriali ed immateriali (d) (57.181) (58.542) (55.876) (54.424) (52.485) di cui: componenti non ricorrenti (e) - - (586) - Oneri operativi (a+b+d) (593.558) (576.681) (594.828) (585.578) (602.950)

Oneri operativi al netto dei componenti non ricorrenti e dei versamenti a SRF e DGS (a+c+d-e) (551.575) (572.233) (551.759) (566.922) (560.952)

2019 riesposto

La riga “rettifiche /riprese di valore nette su attività materiali ed immateriali mostra i valori 2019 riesposti.

La tabella evidenzia un progressivo contenimento degli oneri totali con rialzi legati alla stagionalità. In conseguenza degli andamenti sopra descritti il risultato della gestione operativa si è attestato a 320 milioni, in progresso di 2,4 milioni anno su anno. Rispetto ai 371,9 milioni del quarto trimestre 2019, si è registrata una diminuzione di circa 52 milioni dovuta sia a minori proventi (principalmente commissioni per il venir meno delle performance fee contabilizzate nel quarto trimestre), sia a maggiori oneri (in particolare altre spese amministrative, per effetto della contabilizzazione della stima del versamento al FRU). Nel periodo sono state iscritte a voce 130. a) rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per complessivi 155,2 milioni, dei quali 155,6 milioni relativi ai finanziamenti erogati alla clientela (128,6 milioni nei primi tre mesi del 2019) che, rapportati al monte crediti verso clientela contabilizzato a voce 40. 2) dei prospetti riclassificati, determinano un costo del credito dello 0,73% annualizzato (0,59% nel primo trimestre 2019). La tabella di dettaglio, in particolare, evidenzia: • 615 mila euro quale ripresa di valore sui titoli di debito (righe A. e B. della tabella) che si

confrontano con rettifiche per 487 mila euro nel trimestre di raffronto; • 181 mila euro quali rettifiche di valore sui finanziamenti verso banche pressoché totalmente

ascrivibili alla Capogruppo (49 mila euro il dato di confronto); • 155,6 milioni quali rettifiche nette sui finanziamenti verso clientela.

La voce sintetizza 155,7 milioni di rettifiche analitiche nette su esposizioni classificate nel terzo stadio (128,6 milioni al 31 marzo 2019) e 59 mila euro di riprese di valore su esposizioni iscritte nel primo/secondo stadio (rettifiche per 2,2 milioni nel periodo corrispondente). Complessivamente sono state appostate rettifiche aggiuntive per circa 50 milioni legate all’emergenza Covid 19. Per quanto riguarda le posizioni classificate nel terzo stadio, il contesto ha portato alla contabilizzazione di oltre 38 milioni di ulteriori rettifiche che hanno riguardato la categoria delle inadempienze probabili ed i settori produttivi che sono attesi venir maggiormente impattati (commercio al dettaglio, trasporti, servizi di alloggio e ristorazione, tessile ed abbigliamento, noleggio-agenzie di viaggio-servizi di supporto alle imprese, ecc.), con una copertura media dell’insieme di tali settori salita al 35% circa. Relativamente alle posizioni classificate nel primo/secondo stadio, la Banca ha adottato un atteggiamento prudenziale con riguardo alla metodologia di definizione dei parametri forward looking e, coerentemente con le indicazioni della Banca Centrale Europea del 20 marzo e del 1° aprile 2020, ha valorizzato gli eventi passati, le condizioni correnti e le previsioni future, evitando fenomeni eccessivamente prociclici, attribuendo maggior peso alle proiezioni di medio termine ma garantendo in ogni caso il recepimento degli effetti della crisi in corso. Al tempo stesso, la diminuzione dei volumi ed il continuo miglioramento degli indicatori (aumento delle esposizioni a rischio basso e riduzione di quelle a rischio alto e medio) sono andati sostanzialmente a compensare le maggiori rettifiche effettuate in funzione dell’evoluzione del contesto.

Page 55: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

55

Operazioni/componenti reddituali

Importi in migliaia di euro

Primo e Secondo

stadioTerzo stadio

Primo e Secondo

stadioTerzo stadio

A. Crediti verso banche (182) 1 (181) (226) - (226) - Finanziamenti (182) 1 (181) (49) - (49) - Titoli di debito - - - (177) - (177)

di cui: crediti impaired acquisiti o originati - - - - - -

B. Crediti verso clientela 674 (155.675) (155.001) (2.507) (126.371) (128.878) - Finanziamenti 59 (155.675) (155.616) (2.197) (126.371) (128.568) - Titoli di debito 615 - 615 (310) - (310)

di cui: crediti impaired acquisiti o originati - - - - - - Totale 492 (155.674) (155.182) (2.733) (126.371) (129.104)

Rettifiche/ riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Rettifiche / Riprese di valore

31.3.2020

Rettifiche / Riprese di valore

31.3.2019

L’analisi congiunturale evidenzia un decremento delle rettifiche nette totali rispetto ai 209,9 milioni registrati nel quarto trimestre che avevano incorporato sia le rettifiche relative alla cartolarizzazione di mutui residenziali perfezionata a metà dicembre (già parzialmente rilevate nel secondo e terzo trimestre 2019), sia quelle relative agli effetti valutativi, calcolati sulla base degli elementi a disposizione, correlati alla probabilità di vendita di un portafoglio di sofferenze relative a Piccole e Medie Imprese .

Operazioni / componenti reddituali

Primo e Secondo

stadio

Terzo stadio

Primo e Secondo

stadio

Terzostadio

Primo e Secondo

stadio

Terzo stadio

Primo e Secondo

stadio

Terzo stadio

Importi in migliaia di euro

A. Crediti verso banche (226) - (226) 484 - 484 (260) - (260) (440) - (440) - Finanziamenti (49) - (49) 773 - 773 (243) - (243) (344) - (344) - Titoli di debito (177) - (177) (289) - (289) (17) - (17) (96) - (96)

di cui: crediti impaired acquisiti o originati - - - - - - - - - - - -

B. Crediti verso clientela (2.507) (126.371) (128.878) (15.047) (247.957) (263.004) 17.315 (156.320) (139.005) 22.524 (231.950) (209.426) - Finanziamenti (2.197) (126.371) (128.568) (15.059) (247.957) (263.016) 17.633 (156.320) (138.687) 23.783 (231.950) (208.167) - Titoli di debito (310) - (310) 12 - 12 (318) - (318) (1.259) - (1.259)

di cui: crediti impaired acquisiti o originati - - - - - - - - - - - -

Totale (2.733) (126.371) (129.104) (14.563) (247.957) (262.520) 17.055 (156.320) (139.265) 22.084 (231.950) (209.866)

Rettifiche/ riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - evoluzione trimestrale 2019

Rettifiche / Riprese di valore

II Trim. 2019

Rettifiche / Riprese di valore

III Trim. 2019

Rettifiche / Riprese di valore

IV Trim. 2019

Rettifiche / Riprese di valore

I Trim. 2019

La voce 130. b) – rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – accoglie le valutazioni nette delle perdite attese relative ai titoli di debito iscritti nella voce 30 dello Stato Patrimoniale consolidato (incluse anche le rettifiche di valore su titoli performing acquistati nel periodo che, ai sensi delle previsioni IFRS 9, comportano l’iscrizione immediata della perdita attesa). Nel trimestre la voce evidenzia un saldo negativo di 1,9 milioni riferibile pressoché interamente alla Capogruppo ed in particolare per 1,1 milioni ad obbligazioni corporate e per la restante parte a titoli governativi italiani ed esteri, in aumento dai -0,9 milioni contabilizzati nei primi tre mesi del 2019. Il quarto trimestre 2019 aveva registrato rettifiche per 0,6 milioni totalmente riconducibili alla Capogruppo.

Operazioni/componenti reddituali

Importi in migliaia di euro

Primo e Secondo

stadioTerzo stadio

Primo e Secondo

stadioTerzo stadio

A. Titoli di debito (1.932) - (1.932) (899) - (899) B. Finanziamenti - - - - - -

- Verso clientela - - - - - - - Verso banche - - - - - -

di cui: attività f inanziarie impaired acquisite o originate - - - - - -

Totale (1.932) - (1.932) (899) - (899)

Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Rettifiche / Riprese di valore

31.3.201931.3.2020

Rettifiche / Riprese di valore

Page 56: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

56

Il conto economico al 31 marzo 2020 ha inoltre registrato 33 mila euro quali rettifiche nette su fondi per rischi e oneri. Relativamente al rischio di credito, si evidenziano rettifiche per 942 mila euro che si confrontano con i -562 mila euro del primo trimestre 2019. Per quanto riguarda invece gli altri fondi per rischi ed oneri, risulta una ripresa netta di 909 mila euro (a fronte di rettifiche per -3,5 milioni a marzo 2019) che deriva dal rilascio di un accantonamento effettuato dalla Capogruppo per 5 milioni (voce “altri”). Il quarto trimestre 2019 aveva registrato accantonamenti netti per 3,2 milioni avendo incorporato, in seguito al perfezionamento a dicembre della seconda fase della cessione dei crediti UBI Leasing, un rilascio di circa 10 milioni con contestuale prevalente riclassificazione dell’onere nella Voce 230 “Altri proventi e oneri di gestione”, in parte compensato dalla stima per rischi ed oneri effettuata da una Società del Gruppo alla luce di recenti orientamenti normativi.

Il trimestre ha poi registrato alla voce risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali l’onere di 8,7 milioni relativo alla svalutazione degli immobili ad uso funzionale (ex IAS 16) di proprietà di UBI Banca e di BPB Immobiliare, in applicazione del nuovo criterio di valutazione del patrimonio immobiliare di Gruppo. Il conto economico consolidato evidenzia inoltre un utile netto dalla cessione di investimenti e partecipazioni di 67 mila euro di pertinenza di BPB Immobiliare che si confronta con i 273 mila euro realizzati nel primo trimestre 2019, per 229 mila euro di pertinenza della Capogruppo e quasi interamente riferiti alla vendita di immobili e con gli 1,8 milioni del quarto trimestre 2019. Per effetto degli andamenti sopra descritti, l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si è quantificato in 154,2 milioni dai 183,9 milioni (dato riesposto) del trimestre di raffronto a fronte dei 120,6 milioni (dato riesposto) realizzati negli ultimi tre mesi del 2019. Le imposte sul reddito d’esercizio dell’operatività corrente si sono quantificate in 52,4 milioni (51,4 milioni il dato riesposto del primo trimestre 2019, aggravato per 582 mila euro dalla valutazione degli immobili al fair value) con un tax rate del 33,96% (27,94% nei tre mesi 2019). La differenza tra il tax rate effettivo e quello teorico (33,07%) è principalmente spiegata dall’indeducibilità delle minusvalenze e svalutazioni dei titoli al FVTPL, dagli accantonamenti indeducibili IRES e dalla parziale indeducibilità delle spese amministrative, delle spese del personale e delle rettifiche di valore su attività materiali e immateriali ai fini IRAP. Tali effetti negativi sono stati pressoché compensati dai benefici derivanti dalla valutazione positiva dei titoli di capitale FVTPL e delle partecipazioni secondo il criterio del patrimonio netto non rilevante ai fini fiscali, oltreché dall’effetto positivo dell’ACE maturato nel periodo in esame. Nel 2019 il carico impositivo aveva beneficiato essenzialmente (per circa 5 punti percentuali) dalla valutazione positiva dei titoli di capitale FVTPL e delle partecipazioni secondo il criterio del patrimonio netto, non rilevante ai fini fiscali. Per effetto dei risultati conseguiti dalle Società del Gruppo, l’utile del periodo di pertinenza di terzi (comprensivo degli effetti delle scritture di consolidamento) si è attestato a 8,3 milioni dai 6,4 milioni rilevati nell’analogo periodo del precedente esercizio. Infine, in voce separata (oggetto di normalizzazione), espressa al netto di imposte e della quota riferita ai terzi, vengono riportati: oneri relativi ai Piani di incentivazione all’esodo recepiscono un provento per 17 mila euro (quota terzi):

trattasi di un marginale riallineamento agli accantonamenti nominativi effettuati dal Gruppo e relativi alle prime 250 domande ricevute ai sensi dell’Accordo Sindacale del 14 gennaio 2020.

Il primo trimestre 2019 evidenziava invece: oneri relativi ai Piani di incentivazione all’esodo per 42,6 milioni (al netto di imposte per 21,1 milioni e

di terzi per 38 mila euro); oneri relativi ai progetti del Piano Industriale per 88 mila euro (al netto di imposte per 43 mila euro e di

terzi per 2 mila euro).

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri

Importi in migliaia di euro31.3.2020 31.3.2019

Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni ad erogare fondi e a garanzie finanziarie rilasciate (942) (562)

Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri 909 (3.467) per rischi su revocatorie (1.624) (24) oneri per il personale - per bond in default (106) (63) per controversie legali (2.266) (3.384) altri 4.905 4

Totale (33) (4.029)

Page 57: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

57

I commenti che seguono si riferiscono agli aggregati patrimoniali consolidati riportati nei prospetti consolidati riclassificati, a cui si uniformano anche le relative tabelle di dettaglio. Per le informazioni relative ad UBI Banca e alle altre Società del Gruppo si rinvia al capitolo “Società consolidate: dati principali”.

L’intermediazione con la clientela: la raccolta

La raccolta bancaria totale

Raccolta bancaria totale da clientela

in valore in % in valore in %

Raccolta diretta bancaria 94.048.596 50,5% 95.513.706 48,5% -1.465.110 -1,5% 95.855.254 48,7% 94.787.453 48,8% 93.633.045 48,7% 415.551 0,4%

Raccolta indiretta 92.244.042 49,5% 101.452.337 51,5% -9.208.295 -9,1% 101.060.399 51,3% 99.459.583 51,2% 98.765.473 51,3% -6.521.431 -6,6%

di cui: risparmio gestito 68.297.353 36,7% 73.091.588 37,1% -4.794.235 -6,6% 71.580.055 36,4% 70.206.651 36,1% 69.016.848 35,9% -719.495 -1,0%

Raccolta bancaria totale 186.292.638 100,0% 196.966.043 100,0% -10.673.405 -5,4% 196.915.653 100,0% 194.247.036 100,0% 192.398.518 100,0% -6.105.880 -3,2%

Raccolta bancaria totale al netto della raccolta istituzionale 167.786.167 178.328.566 -10.542.399 -5,9% 177.843.338 176.083.736 174.511.723 -6.725.556 -3,9%

Variazioni A/E

Importi in migliaia di euro

31.3.2019E

Incid.%

30.6.2019D

Incid.%

30.9.2019C

Incid.%

31.12.2019B

Incid.%

31.3.2020A

Incid.%

Variazioni A/B

I dettagli relativi alla raccolta bancaria totale al netto della raccolta istituzionale riferiti alla clientela captive del Gruppo – pubblicati in precedenza – vengono omessi a partire dalla presente informativa. Per effetto dell’esiguità dello stock ancora in essere di obbligazioni emesse dalla ex Centrobanca (in seguito alle scadenze intervenute) l’aggregato “Raccolta bancaria totale al netto della raccolta istituzionale” può dirsi ormai pressoché totalmente riconducibile alla clientela captive del Gruppo.

La raccolta bancaria totale del Gruppo, costituita dalle masse complessivamente amministrate per conto della clientela, al 31 marzo 2020 totalizzava 186,3 miliardi di euro in flessione rispetto sia ai circa 197 miliardi di dicembre che ai 192,4 miliardi di marzo 2019. Come si può notare dalla tabella, la tendenza riflessiva risulta confermata anche isolando l’aggregato dalle componenti istituzionali, la raccolta si attestava a 167,8 miliardi, evidenziando una variazione negativa di 10,5 miliardi nei tre mesi e di 6,7 miliardi nei dodici mesi. L’evoluzione dell’aggregato complessivo nel corso dei tre mesi ha risentito dell’andamento negativo della raccolta diretta, ma soprattutto di quella indiretta e in particolare del risparmio gestito, penalizzato dagli effetti di mercato negativi dettati dalla pandemia globale esplosa nel periodo. A livello tendenziale la raccolta totale risulta in diminuzione di 6,1 miliardi, quale sintesi di un decremento da gennaio 2020 che ha annullato l’andamento positivo dei tre trimestri precedenti: all’interno dell’aggregato le due componenti mostrano però andamenti contrapposti con una moderata crescita della diretta (+0,4 miliardi) a fronte di una contrazione di quella indiretta (-6,5 miliardi). La raccolta diretta bancaria

A livello di sistema, la raccolta diretta delle banche italiane è risultata stabile su base trimestrale. Non si sono evidenziati collocamenti retail e istituzionali significativi; i depositi sono rimasti pressoché invariati e l’ammontare di obbligazioni emesse e detenute dalle famiglie è ulteriormente diminuito.

In questo contesto UBI Banca – per quanto concerne le politiche di funding istituzionali – nei primi giorni di gennaio ha chiuso con successo la prima emissione di Additional Tier 1 (c.d. Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes), per un totale di 400 milioni di aaaa

Page 58: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

58

euro nominali1, completando così l’importante piano di funding realizzato nel corso del 2019, in virtù del quale è possibile guardare con relativa tranquillità alle contenute scadenze dell’esercizio 2020. Parallelamente il diminuito ricorso al mercato retail ha ulteriormente ridotto lo stock di obbligazioni collocate presso la clientela ordinaria, sceso a 4,6 miliardi, il livello più basso degli ultimi anni.

Grazie alla realizzazione del piano di funding di cui sopra, il Gruppo eccede già da settembre 2019 i requisiti MREL (Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities) attesi – totale e subordinato – che entreranno in vigore a partire da giugno 2020. Raccolta diretta bancaria da clientela

Importi in migliaia di euro in valore in % in valore in %

Conti correnti e depositi a vista 67.954.749 72,3% 69.044.286 72,3% -1.089.537 -1,6% 65.659.436 70,1% 2.295.313 3,5% Depositi a scadenza 607.909 0,6% 668.085 0,7% -60.176 -9,0% 873.212 0,9% -265.303 -30,4% Finanziamenti 1.310.578 1,4% 1.240.323 1,3% 70.255 5,7% 1.771.360 1,9% -460.782 -26,0%

- pronti contro termine passivi 815.608 0,9% 881.816 0,9% -66.208 -7,5% 1.482.525 1,6% -666.917 -45,0%

di cui: pct con la CCG 777.023 0,8% 850.609 0,9% -73.586 -8,7% 1.448.333 1,5% -671.310 -46,4%

- altri 494.970 0,5% 358.507 0,4% 136.463 38,1% 288.835 0,3% 206.135 71,4%

Debiti per leasing 382.558 0,4% 388.990 0,4% -6.432 -1,7% 403.397 0,5% -20.839 -5,2% Altri debiti 1.339.316 1,4% 1.322.246 1,4% 17.070 1,3% 1.122.998 1,2% 216.318 19,3%

di cui: valutati al fair value (*) 159.414 0,2% 86.675 0,1% 72.739 83,9% - - 159.414 - Totale debiti verso clientela [voce 10. b) + parziale della voce 20 del Passivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato] 71.595.110 76,1% 72.663.930 76,1% -1.068.820 -1,5% 69.830.403 74,6% 1.764.707 2,5%

Obbligazioni 22.371.668 23,8% 22.717.564 23,8% -345.896 -1,5% 23.527.824 25,1% -1.156.156 -4,9% Certficati di deposito 81.818 0,1% 132.212 0,1% -50.394 -38,1% 274.818 0,3% -193.000 -70,2%

Totale titoli in circolazione (**) [voce 10. c) del Passivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato] 22.453.486 23,9% 22.849.776 23,9% -396.290 -1,7% 23.802.642 25,4% -1.349.156 -5,7%

di cui:titoli sottoscritti dalla clientela istituzionale: (***) 17.729.448 18,9% 17.786.868 18,7% -57.420 -0,3% 16.438.462 17,5% 1.290.986 7,9%

Programma EMTN (****) 7.188.790 7,7% 7.214.900 7,6% -26.110 -0,4% 3.416.983 3,6% 3.771.807 110,4%

Programma Covered Bond 10.540.658 11,2% 10.571.968 11,1% -31.310 -0,3% 11.516.945 12,3% -976.287 -8,5%

Covered Bond Repo - - - - - - 1.504.534 1,6% -1.504.534 -100,0%

titoli sottoscritti dalla clientela ordinaria: 4.724.038 5,0% 5.062.908 5,3% -338.870 -6,7% 7.364.180 7,9% -2.640.142 -35,9% del Gruppo:

- Certificati di deposito 81.818 0,1% 132.212 0,1% -50.394 -38,1% 274.818 0,3% -193.000 -70,2%

- Obbligazioni 4.641.386 4,9% 4.929.871 5,2% -288.485 -5,9% 7.088.122 7,6% -2.446.736 -34,5%

di reti terze:- Obbligazioni ex Centrobanca 834 0,0% 825 0,0% 9 1,1% 1.240 0,0% -406 -32,7%

Totale raccolta diretta 94.048.596 100,0% 95.513.706 100,0% -1.465.110 -1,5% 93.633.045 100,0% 415.551 0,4% Debiti verso la clientela al netto della raccolta istituzionale 70.818.087 71.813.321 -995.234 -1,4% 68.382.070 2.436.017 3,6% Totale raccolta diretta al netto della raccolta istituzionale 75.542.125 76.876.229 -1.334.104 -1,7% 75.746.250 -204.125 -0,3%

Variazioni A/C31.12.2019B

Incid.%

Variazioni A/B31.3.2020A

Incid.%

31.3.2019C

Incid.%

(*) Al 31 marzo 2020, valori inclusi nella Voce 20 “Passività finanziarie di negoziazione” per 76,6 milioni (86,7 milioni al 31 dicembre 2019) e nella Voce 30 "Passività finanziarie designate al fair value" per 82,8 milioni dello Stato patrimoniale consolidato.

(**) All’interno dell’aggregato i titoli subordinati, rappresentati da emissioni Lower Tier 2, ammontano a 2.113 milioni al 31 marzo 2020 (rappresentati da quattro titoli EMTN), a 2.115 milioni al 31 dicembre 2019 (rappresentati da quattro titoli EMTN) e a 2.573 milioni al 31 marzo 2019 (di cui 1.800 milioni rappresentati da tre titoli EMTN).

(***) I titoli sottoscritti dalla clientela istituzionale al 31 marzo 2020 non comprendono i 400 milioni nominali dell’emissione Additional Tier 1 in quanto assimilabili a strumenti di capitale e pertanto contabilizzati nella Voce 140 “Strumenti di capitale” dello Stato patrimoniale consolidato.

(****) I corrispondenti valori nominali ammontano a 7.067 milioni al 31 marzo 2020 (di cui 2.050 milioni nominali subordinati), a 7.110 milioni al 31 dicembre 2019 (di cui 2.050 milioni nominali subordinati) e a 3.343 milioni al 31 marzo 2019 (di cui 1.750 milioni nominali subordinati).

1 L’emissione – destinata a investitori istituzionali e all’ottimizzazione della struttura di capitale – è stata lanciata e chiusa con

successo in data 13 gennaio 2020. Grazie all’interesse dei mercati (ordini per oltre 6 miliardi di euro), è stato possibile rivedere al ribasso il tasso della cedola finale che è stata fissata a 5,875% per i primi 5 anni e mezzo. In termini di esecuzione dell’operazione, la sollecita apertura dei libri ha consentito di raccogliere ordini anche da investitori asiatici, abitualmente meno presenti nella sottoscrizione di strumenti della Banca. Al termine del collocamento, i titoli sono stati allocati come segue: - per tipo di investitore: Fondi (66%), Banche (16%), Fondi Hedge (10%), Fondi pensione e assicurativi (5 %), altro (3%); - per paese: Regno Unito e Irlanda (29%), Francia (18%), Germania e Austria (10%), Svizzera (10%), Italia (8%), Asia (7%), Iberia

(5%), Benelux (5%), Paesi Nordici (4%), altro (4%). I titoli sono perpetui e potranno essere richiamati dall'Emittente, soggetto al rispetto dei requisiti regolamentari applicabili, a partire dal 20 gennaio 2025 fino al 20 giugno 2025 e successivamente ad ogni data di pagamento cedola. Se non verrà esercitata la facoltà di rimborso anticipato entro il 20 giugno 2025, verrà ridefinita una nuova cedola a tasso fisso che sarà valida per i successivi 5 anni e rideterminata a intervalli di 5 anni. Come previsto dai requisiti regolamentari, il pagamento della cedola è pienamente discrezionale. Il trigger del 5,125% relativo al livello di Common Equity Tier1 (CET1) prevede che, qualora il coefficiente scenda al di sotto di tale soglia, il valore nominale dei titoli venga ridotto temporaneamente dell’importo necessario a ripristinarne il livello.

Page 59: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

59

Al 31 marzo 2020 la raccolta diretta bancaria da clientela del Gruppo UBI Banca ammontava a 94 miliardi, in contrazione di 1,5 miliardi rispetto ai 95,5 miliardi di dicembre ma in incremento di 0,4 miliardi rispetto ai 93,6 miliardi di marzo 2019. L’andamento congiunturale è stato determinato principalmente dalla flessione dei debiti e, in particolare, dei conti correnti e depositi a vista nella componente riconducibile alla clientela “Corporate”. Con uno stock complessivo di quasi 68 miliardi, la raccolta in conti correnti e depositi a vista non soltanto si conferma la principale forma di funding del Gruppo, equivalente ad oltre il 72% del totale della raccolta diretta bancaria da clientela, ma continua ad evidenziare dinamiche tendenziali positive (+2,3 miliardi rispetto a marzo 2019): riflette infatti una persistente forte preferenza per la liquidità da parte della clientela anche in relazione ai timori legati all’emergenza sanitaria I debiti verso clientela, pari a 71,6 miliardi (72,7 miliardi a dicembre e 69,8 miliardi a marzo 2019), risultano principalmente costituiti da:

conti correnti e depositi a vista per circa 68 miliardi (69 miliardi a dicembre e 65,7 miliardi un anno prima). Lo stock si presenta in flessione nei tre mesi quale conseguenza di una politica mirata di riduzione della componente “Corporate” in ottica di ottimizzazione delle riserve onerose presso la BCE, ma continua a beneficiare delle scelte di liquidità da parte della clientela, in un contesto di permanente incertezza a fronte di rendimenti prossimi allo zero e di un’importante volatilità dei mercati;

depositi a scadenza per 608 milioni (668 milioni a dicembre e 873 milioni a marzo 2019), pressoché integralmente di provenienza dalle Nuove Banche, in progressiva contrazione in quanto non più oggetto di rinnovo alla scadenza;

pronti contro termine con la Cassa di Compensazione e Garanzia per 777 milioni (851 milioni in chiusura d’anno e 1,4 miliardi alla fine del primo trimestre 2019), utilizzati per ottimizzare la gestione della liquidità anche in ottica di sostegno al margine di interesse. Continuano invece a rimanere del tutto marginali i pronti contro termine con la clientela, in essere a marzo per 39 milioni (31 milioni a dicembre e 34 milioni a marzo 2019);

“finanziamenti – altri” per 495 milioni (359 milioni a fine 2019 e 289 milioni a marzo 2019) fra i quali sono compresi i fondi, pari a circa 470 milioni (oltre 333 milioni a dicembre e circa 251 milioni un anno prima), messi a disposizione di UBI Banca dalla Cassa Depositi e Prestiti nell’ambito degli interventi a sostegno delle PMI. Nel corso del primo trimestre 2020 UBI Banca ha beneficiato di nuove erogazioni per 135 milioni di euro;

debiti per leasing per 383 milioni (389 milioni a dicembre 2019 e 403 milioni nel primo trimestre 2019), iscritti in seguito all’applicazione dell’IFRS 16 “Leasing” che, a partire dal 1° gennaio 2019, ha sostituito lo IAS 17 “Leasing” e le relative interpretazioni;

altri debiti per 1,3 miliardi (1,3 miliardi a dicembre e 1,1 miliardi a marzo 2019): la voce include 159 milioni (circa 87 milioni a fine 2019) di certificati di investimento (c.d. Certificates)2 – emessi per la prima volta nel mese di dicembre 2019 – che rappresentano una forma di raccolta alternativa a quella obbligazionaria. L’incremento evidenziato nel periodo è riveniente dalle nuove emissioni effettuate nel mese di gennaio 2020.

I titoli in circolazione, pari a 22,4 miliardi (22,8 miliardi a dicembre e 23,8 miliardi a marzo 2019), presentandosi composti da:

- obbligazioni per circa 22,4 miliardi, in flessione di 346 milioni rispetto a fine anno e di 1,2 miliardi nei dodici mesi. Tale evoluzione deriva dall’effetto combinato di dinamiche contrapposte che hanno caratterizzato la componente istituzionale, in significativa crescita in seguito alle importanti emissioni effettuate nel 2019 (+7,9% su base annua e, in particolare, +110,4% i titoli EMTN), rispetto alle obbligazioni collocate presso la clientela retail, il cui stock continua a risentire del mancato rinnovo alla scadenza (-6,7% nei tre mesi; -35,9% da marzo 2019);

2 I certificati di investimento sono strumenti finanziari derivati cartolarizzati emessi dalle banche e negoziabili sui principali mercati

regolamentati. Tali certificati replicano, con o senza effetto leva, l’andamento dell’attività sottostante (azioni, indici azionari, quote di fondi comuni d'investimento, futures su materie prime, tasso di cambio presi singolarmente o raggruppati in panieri).

Page 60: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

60

- certificati di deposito per 82 milioni costituiti quasi totalmente da strumenti di pertinenza della clientela delle Nuove Banche, in progressiva riduzione rispetto ai 132 milioni di dicembre e ai 275 milioni di un anno prima in quanto non più rinnovati una volta giunti a maturazione.

In termini di tipologia di clienti, la RACCOLTA IN TITOLI DA CLIENTELA ISTITUZIONALE risultava così strutturata:

Titoli EMTN (Euro Medium Term Notes) per circa 7,2 miliardi (pressoché invariati da dicembre e +3,8 miliardi da marzo 2019) quotati in Irlanda sulla borsa Euronext Dublin ed emessi da UBI Banca nell’ambito di un Programma con massimale di 15 miliardi di euro. A fine gennaio UBI Banca – nell’ambito di tale Programma – ha effettuato due collocamenti privati del tipo puttable per 50 milioni nominali ciascuno con scadenza a due anni. Ciò a fronte di scadenze per 143 milioni nominali. Si ricorda che i dati riportati in tabella incorporano anche gli effetti delle valorizzazioni contabili dei titoli.

Obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond) per 10,5 miliardi (stabili nei tre mesi e -976 milioni nei dodici mesi). Il dato contabile si riferisce alle emissioni in essere nell’ambito del Primo Programma, garantito da mutui residenziali, di massimi 15 miliardi; trattasi di n. 13 Covered Bond per un valore nominale di 10.057 milioni (invariati alla data del presente Resoconto)3. I titoli sono quotati in Irlanda sulla borsa Euronext Dublin. Nel trimestre UBI Banca non ha effettuato – a valere sul Primo Programma – alcuna movimentazione, pertanto le variazioni indicate in tabella risentono esclusivamente degli effetti delle valorizzazioni contabili dei titoli. Al 31 marzo 2020 il patrimonio di mutui residenziali costituito presso UBI Finance a garanzia delle emissioni effettuate – in termini di debito residuo di capitale – ammontava a 15,2 miliardi originati per il 99,15% da UBI Banca e per lo 0,85% da IW Bank. Il portafoglio continuava ad evidenziare un’elevata frammentazione, includendo più di 202 mila mutui con un debito residuo medio di 75 mila euro, distribuiti per il 63,04% nel Nord Italia, ed in particolare in Lombardia (44,76% del totale). Con decorrenza marzo 2020 UBI Banca ha riacquistato crediti a sofferenza per complessivi 98,9 milioni di euro. Si ricorda che è operativo anche un Secondo Programma di UBI Banca di massimi 5 miliardi di euro, garantito da mutui commerciali e da mutui residenziali non utilizzati nel Primo Programma. Il Programma, quotato sulla Borsa di Dublino, è ad oggi utilizzato soltanto per emissioni self-retained4. A fine marzo il patrimonio di mutui commerciali e residenziali costituito presso UBI Finance CB 2 a garanzia delle emissioni effettuate – in termini di debito residuo di capitale – ammontava a 2,5 miliardi originati per il 99,45% da UBI Banca e per lo 0,55% da IW Bank. Il portafoglio includeva 26,7 mila mutui con un debito residuo medio di 95,7 mila euro: la distribuzione, parimenti al Primo Programma, risultava concentrata nel Nord Italia (60,08%) ed in particolare in Lombardia (40,95% del totale). Con decorrenza marzo 2020 UBI Banca ha riacquistato crediti a sofferenza per un ammontare totale di 155 milioni di euro.

A fine trimestre la RACCOLTA IN TITOLI DA CLIENTELA ORDINARIA risultava in diminuzione a 4,7 miliardi (-339 milioni nel trimestre e -2,6 miliardi su base annuale), presentandosi costituita per il 98,3% da obbligazioni. All’interno dell’aggregato:

- le obbligazioni emesse da UBI Banca erano pari a 4,6 miliardi (-288 milioni nei tre mesi e -2,4 miliardi nei dodici mesi). Nel periodo la Banca ha effettuato emissioni per 23 milioni nominali a fronte di scadenze per 203 milioni nominali e riacquisti per 105 milioni nominali;

3 A valere sul medesimo Programma sono inoltre in essere cinque emissioni self-retained per 3.500 milioni nominali: una da 500 milioni

realizzata nel dicembre 2015, una perfezionata nell’ottobre 2018 per 700 milioni, due poste in essere nel dicembre 2018 rispettivamente per 500 milioni e 800 milioni e una da 1 miliardo effettuata nel dicembre 2019.

In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile. 4 Complessivamente 2.150 milioni nominali: un’emissione effettuata nel 2012 per 300 milioni (al netto di 200 milioni di

ammortamento), una seconda da 650 milioni finalizzata nel luglio 2015, una terza da 300 milioni realizzata nel giugno 2016, una quarta da 300 milioni posta in essere nel dicembre 2017, una quinta da 200 milioni del dicembre 2018 e una sesta da 400 milioni del dicembre 2019.

In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile.

Page 61: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

61

- la raccolta residuale da clientela extra-captive, rappresentata dai titoli emessi dalla ex Centrobanca e collocati mediante reti bancarie terze risultava pressoché azzerata (834 mila euro) in seguito a scadenze quasi totalmente di competenza dei primi tre mesi del 2019.

Si ricorda che i dati esposti in tabella incorporano anche gli effetti delle valorizzazioni contabili. Di seguito si riepilogano le scadenze dei titoli obbligazionari in essere a fine marzo 2020. Scadenze dei titoli obbligazionari in essere al 31 marzo 2020

Importi nominali in milioni di euroII trimestre

2020III trimestre

2020IV trimestre

2020 2021 2022 2023 2024 Annisuccessivi Totale

UBI BANCAObbligazioni clientela ordinaria 127 183 191 2.269 1.757 73 96 102 4.798 Obbligazioni clientela istituzionale 140 68 1.727 1.428 1.711 1.750 3.250 7.450 * 17.524 di cui: EMTN 129 68 215 405 1.700 500 1.500 2.550 7.067 Covered bond 11 - 1.512 1.023 11 1.250 1.750 4.500 10.057

Totale 267 251 1.918 3.697 3.468 1.823 3.346 7.552 22.322 * Le scadenze delle obbligazioni clientela istituzionale, anni successivi, comprendono i 400 milioni nominali dell’emissione Additional Tier 1 sopracitata. I

titoli, perpetui, potranno essere richiamati dall'Emittente – soggetto al rispetto dei requisiti regolamentari applicabili – a partire dal 20 gennaio 2025 fino al 20 giugno 2025 e successivamente ad ogni data di pagamento della cedola.

La raccolta indiretta bancaria e il risparmio gestito

Il deterioramento del quadro economico e finanziario in seguito all’epidemia da Coronavirus ha determinato un’ulteriore riduzione della propensione al rischio della clientela accentuandone l’orientamento già emerso nel 2019 verso la liquidità e i prodotti ritenuti più sicuri. Nell’ambito del risparmio gestito, il settore dei fondi comuni aperti ha registrato riscatti che hanno interessato tutti i comparti ad eccezione dei fondi monetari, mentre il mercato assicurativo, pur se condizionato dallo scenario di bassi tassi di interesse. ha evidenziato una sostanziale tenuta grazie al collocamento di prodotti Multiramo che ha compensato i deflussi dalle Unit Linked5 penalizzate dall’andamento delle quotazioni di mercato. Sulla base dei dati di Assogestioni6, nel primo trimestre 2020 la raccolta netta di sistema è risultata negativa per 14,6 miliardi di euro, dei quali -10,8 miliardi relativi al mese di marzo. L’andamento congiunturale è riconducibile per oltre l’84% ai fondi di diritto estero (-12,3 miliardi), e per la restante parte a quelli di diritto italiano (-2,3 miliardi). In termini di tipologie, il deflusso ha interessato prevalentemente i fondi flessibili (-7,5 miliardi), gli obbligazionari (-7,1 miliardi) e gli azionari (-6,6 miliardi), ed in misura più contenuta gli hedge (-0,2 miliardi), mentre solo i prodotti di liquidità (+6,5 miliardi) e marginalmente quelli bilanciati (+0,3 miliardi) hanno mostrato variazioni positive, a testimonianza di una ricomposizione dei portafogli degli investitori verso attività a ridotto livello di rischio.

Raccolta indiretta bancaria da clientela ordinaria

Importi in migliaia di euro in valore in % in valore in %

In amministrazione 23.946.689 26,0% 28.360.749 28,0% -4.414.060 -15,6% 29.748.625 30,1% -5.801.936 -19,5%

Risparmio gestito e assicurativo 68.297.353 74,0% 73.091.588 72,0% -4.794.235 -6,6% 69.016.848 69,9% -719.495 -1,0%

Gestioni di Patrimoni Mobiliari 5.448.686 5,9% 5.869.382 5,7% -420.696 -7,2% 5.868.961 5,9% -420.275 -7,2%

di cui: GPF 1.284.348 1,4% 1.459.681 1,4% -175.333 -12,0% 1.636.116 1,7% -351.768 -21,5%

Fondi Comuni di Investimento e Sicav 35.769.487 38,8% 39.961.391 39,4% -4.191.904 -10,5% 37.628.724 38,1% -1.859.237 -4,9%

Polizze assicurative e fondi pensione 27.079.180 29,3% 27.260.815 26,9% -181.635 -0,7% 25.519.163 25,9% 1.560.017 6,1%

di cui: Polizze assicurative 27.076.402 29,4% 27.258.037 26,9% -181.635 -0,7% 25.516.385 25,9% 1.560.017 6,1%

Totale 92.244.042 100,0% 101.452.337 100,0% -9.208.295 -9,1% 98.765.473 100,0% -6.521.431 -6,6%

31.12.2019B

Incid. %

Variazioni A/B 31.3.2019B

31.3.2020A

Incid. %

Incid. %

Variazioni A/C

A fine marzo la raccolta indiretta del Gruppo UBI Banca si attestava a 92,2 miliardi di euro, in flessione di 9,2 miliardi rispetto a dicembre (-9,1%).

5 Polizze le cui prestazioni sono legate all’andamento di O.I.C.R.. 6 Mappa mensile del Risparmio Gestito, marzo 2020.

Page 62: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

62

Il trend del TRIMESTRE rispecchia principalmente il deterioramento dei mercati finanziari a seguito dello scenario senza precedenti causato dalla pandemia da Coronavirus, che si è riflesso in un andamento negativo sia del risparmio gestito/assicurativo, sia della componente amministrata, quest’ultima penalizzata dalla riduzione di valore degli asset, ma anche dal disinvestimento di un cliente istituzionale avvenuto nel periodo. Al netto dell’effetto performance calcolato in termini gestionali, la flessione della raccolta indiretta nei primi tre mesi dell’anno è stata di -0,5 miliardi, pari al -0,5%. In dettaglio, il risparmio gestito e assicurativo ha registrato complessivamente un decremento di 4,8 miliardi (-6,6%) chiudendo il trimestre con uno stock di 68,3 miliardi, equivalenti al 74% dell’aggregato totale. La dinamica sintetizza una flessione generalizzata che ha interessato sia i Fondi Comuni di Investimento e Sicav – scesi a 35,8 miliardi (-4,2 miliardi; -10,5%) – che le Gestioni di Patrimoni Mobiliari – in calo a 5,4 miliardi (-0,4 miliardi; -7,2%) – mentre le Polizze Assicurative Vita sono rimaste sostanzialmente stabili a 27,1 miliardi (-0,2 miliardi; -0,7%). Sugli andamenti descritti hanno pesato gli effetti delle valorizzazioni di mercato: al netto dell’effetto performance calcolato in termini gestionali, nei tre mesi in esame il risparmio gestito mostra infatti una sostanziale tenuta, con una variazione di +0,1 miliardi (+0,3%), a fronte di un progresso di 0,4 miliardi (+1,5%) per il risparmio assicurativo. La raccolta in amministrazione – a fine marzo pari a 23,9 miliardi – ha evidenziato un calo di 4,4 miliardi nel trimestre (-15,6%), risentendo del disinvestimento sopra citato, ma in particolare degli effetti delle quotazioni: al netto dell’effetto performance, calcolato gestionalmente, la variazione delle giacenze in amministrazione è stata di -1,1 miliardi (-3,9%). Su base ANNUA la raccolta indiretta ha mostrato una flessione di 6,5 miliardi (-6,6%), principalmente ascrivibile alle giacenze in amministrazione: queste ultime sono risultate in calo di 5,8 miliardi (-19,5%) in quanto penalizzate dallo sfavorevole andamento delle valorizzazioni di mercato nella prima parte del 2020, ma anche dallo smobilizzo di due significativi depositi di clienti istituzionali tra dicembre e marzo. Nei dodici mesi il risparmio gestito e assicurativo ha registrato nel complesso un calo di 0,7 miliardi (-1%) che sintetizza andamenti contrapposti fra la componente gestita, in flessione di 2,3 miliardi (-5,2%), essenzialmente riconducibili agli effetti delle quotazioni, e quella assicurativa, in crescita di 1,6 miliardi (+6,1%). Al netto dell’effetto performance sempre calcolato in termini gestionali, il risparmio gestito risulterebbe in aumento di 0,8 miliardi (+1,8%) mentre quello assicurativo di +1,7 miliardi (+6,8%). Il comparto assicurativo Vita è in costante progresso, in particolare nell’ambito delle Polizze Multiramo (contratti assicurativi che uniscono i vantaggi dei Prodotti Unit-Linked con quelli di Ramo I7 legati alle Gestioni Separate). L’evoluzione sta beneficiando, in misura più contenuta, anche dei collocamenti di Polizze rivalutabili (Ramo I e V) e di Polizze Unit-Linked di BancAssurance Popolari Spa, Aviva Vita Spa e Lombarda Vita Spa.

* * * Con riferimento al settore dei FONDI COMUNI E SICAV, a fine marzo i dati di Assogestioni8 relativi a Pramerica SGR Spa segnalavano in termini di patrimonio gestito lordo: una raccolta netta nei tre mesi positiva per 123,8 milioni di euro, corrispondenti allo 0,4% del

patrimonio gestito al 31 dicembre 2019 (a livello di sistema la raccolta netta è stata invece negativa per 14.629 milioni, corrispondenti al -1,4% del patrimonio gestito di fine 2019);

un decremento del patrimonio nel primo trimestre (-3,3 miliardi), percentualmente in linea con la variazione negativa del campione bancario (-105 miliardi);

un patrimonio di 30,5 miliardi che classifica il Gruppo al decimo posto con una quota di mercato del 3,16% invariata rispetto a fine 2019 (3,15% a marzo 2019).

Va tuttavia ricordato che il campione Assogestioni include anche operatori non bancari; ne derivano pertanto quote di mercato per il Gruppo UBI Banca nel settore del risparmio gestito (comparto Fondi Comuni) fisiologicamente inferiori a quelle espresse con riferimento a raccolta diretta, impieghi e sportelli. Limitando l’analisi alle sole società di emanazione bancaria la

7 Polizze che prevedono prestazioni finanziarie in caso di riscatto a scadenza e in caso di decesso dell’Assicurato, legate ad una

Gestione Separata della Compagnia. 8 “Mappa mensile del Risparmio Gestito”, marzo 2020.

Page 63: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

63

quota di mercato del Gruppo al 31 marzo 2020 risulta pari al 6,49% – a fronte del 6,47% di fine anno (6,39% a marzo 2019) – con UBI Banca stabilmente al quarto posto tra gli operatori italiani del settore.

Patrimonio gestito lordo dei fondi (incluso, per il Gruppo UBI Banca, lo stock dato in delega)

Gruppo UBI Banca

Importi in milioni di euro in valore in % in valore in %

Azionari 2.610 8,6% 3.267 9,7% -657 -20,1% 3.148 9,9% -538 -17,1% Bilanciati 11.371 37,3% 12.442 36,8% -1.071 -8,6% 11.539 36,1% -168 -1,5% Obbligazionari 14.067 46,1% 15.748 46,5% -1.681 -10,7% 14.947 46,8% -880 -5,9% Fondi di liquidità - - - - - - 318 1,0% -318 -100,0% Flessibili 2.444 8,0% 2.362 7,0% 82 3,5% 1.979 6,2% 465 23,5%

TOTALE (a) 30.492 100,0% 33.819 100,0% -3.327 -9,8% 31.931 100,0% -1.439 -4,5%

Sistema

Importi in milioni di euro in valore in % in valore in %

Azionari 202.338 20,9% 243.073 22,7% -40.735 -16,8% 220.743 21,8% -18.405 -8,3% Bilanciati 116.068 12,0% 126.082 11,8% -10.014 -7,9% 115.305 11,4% 763 0,7% Obbligazionari 385.386 39,9% 413.573 38,6% -28.187 -6,8% 386.172 38,1% -786 -0,2% Fondi di liquidità 39.620 4,1% 34.012 3,2% 5.608 16,5% 34.839 3,4% 4.781 13,7% Flessibili 220.203 22,8% 251.588 23,5% -31.385 -12,5% 252.277 24,9% -32.074 -12,7% Fondi hedge 2.682 0,3% 2.971 0,2% -289 -9,7% 3.639 0,4% -957 -26,3% Non classificati - - - - - - 23 - -23 -100,0%

TOTALE (b) 966.297 100,0% 1.071.299 100,0% -105.002 -9,8% 1.012.998 100,0% -46.701 -4,6% Quota di mercato del Gruppo UBI Banca (a)/(b) 3,16% 3,16% 3,15% Quota di mercato del Gruppo UBI Banca considerando le sole Società di gestione di emanazione bancaria (*) 6,49% 6,47% 6,39%

Incid. %

Incid. %

Variazioni A/C

Variazioni A/C

31.3.2019C

31.3.2019C

31.3.2020A

Incid. %

31.3.2020A

Incid. %

31.12.2019B

Incid. %

31.12.2019B

Incid. %

Variazioni A/B

Variazioni A/B

(*) Quota di mercato costruita sulla base di un criterio necessariamente discrezionale stante la difficoltà di identificare con precisione il perimetro degli operatori di natura strettamente bancaria.

Fonte: Assogestioni. Gli eventuali marginali scostamenti rispetto ai dati precedentemente pubblicati derivano dalla revisione periodica da parte di Assogestioni. Si ricorda che, nell’ambito delle rilevazioni periodiche effettuate da Assogestioni, a partire da giugno 2012 il dato del risparmio gestito riferito al Gruppo UBI Banca include, in considerazione della loro natura, anche le deleghe di gestione a Pramerica Financial – marchio utilizzato da Prudential Financial Inc. (USA) – partner di UBI Banca per il tramite di Pramerica SGR (al 31 marzo 2020 Fondi Comuni e Sicav per 4,7 miliardi, dei quali 1,6 miliardi azionari e 3,1 miliardi obbligazionari). Tale esposizione garantisce una più coerente rappresentazione delle effettive consistenze patrimoniali del Gruppo UBI Banca.

I dati riepilogativi esposti in tabella confermano l’approccio prudenziale della clientela del Gruppo, evidenziando: un’incidenza delle categorie di fondi meno rischiose (fondi di liquidità e obbligazionari) sempre

superiore al dato di sistema, ma in lieve calo nei tre mesi (dal 46,5% al 46,1% con azzeramento della componente di liquidità da settembre 2019)9, a fronte di un incremento per il campione Assogestioni (dal 41,8% al 44%);

una parallela maggior incidenza dei fondi bilanciati, in marginale crescita dal 36,8% al 37,3%, a fronte di un dato medio di sistema passato dall’11,8% al 12%;

un’incidenza dei fondi azionari in calo e costantemente inferiore al campione di riferimento (8,6% rispetto al 20,9%);

un aumento del peso dei fondi flessibili (8%), a fronte della riduzione del dato di sistema (22,8%);

nessun investimento in fondi hedge (0,3% l’incidenza per il campione Assogestioni).

* * *

Sulla base dei dati di Assogestioni relativi al risparmio gestito considerato al netto dei fondi di gruppo10 – che include le GESTIONI COLLETTIVE E DI PORTAFOGLIO – a fine trimestre il Gruppo UBI Banca si posizionava al settimo posto – quinto tra i gruppi italiani – con un patrimonio

9 Si ricorda che nel secondo trimestre 2019 è avvenuta la conversione del fondo di liquidità “Pramerica Euro Cash” in “Pramerica

Obbligazionario 12M”, fondo obbligazionario a breve termine. 10 “Mappa mensile del Risparmio Gestito”, marzo 2020. Per le società non incluse “Mappa trimestrale del Risparmio Gestito – 4°

trimestre 2019”.

Page 64: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

64

complessivo, riferito a clientela sia ordinaria che istituzionale, di 58 miliardi ed una quota di mercato del 3,00%, invariata rispetto a fine anno (2,95% a marzo 2019). Circoscrivendo l’analisi alle sole società di emanazione bancaria, la quota di mercato del Gruppo a marzo 2020 si attestava al 6,83% – in miglioramento rispetto al 6,77% di fine dicembre (6,61% dodici mesi prima) – posizionando UBI Banca stabilmente al quarto posto tra gli operatori del settore11. La raccolta assicurativa e le riserve tecniche

Raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche

in valore in % in valore in %

Passività finanziarie designate al fair value del comparto assicurativo [ voce 30. del Passivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato] 202.609 8,6% 197.610 8,2% 4.999 2,5% 124.296 6,0% 78.313 63,0%

di cui: Fondo Pensione 12.378 0,5% 13.192 0,5% -814 -6,2% 12.970 0,6% -592 -4,6% prodotti Unit-linked 190.231 8,1% 184.418 7,7% 5.813 3,2% 111.326 5,4% 78.905 70,9%

Riserve tecniche [voce 110. del Passivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato] 2.149.201 91,4% 2.210.294 91,8% -61.093 -2,8% 1.962.495 94,0% 186.706 9,5%Ramo Vita 2.149.201 91,4% 2.210.294 91,8% -61.093 -2,8% 1.962.495 94,0% 186.706 9,5%

di cui: riserve matematiche 2.136.595 90,8% 2.193.511 91,1% -56.916 -2,6% 1.888.575 90,5% 248.020 13,1%

riserve per somme da pagare 8.245 0,4% 13.804 0,6% -5.559 -40,3% 11.139 0,5% -2.894 -26,0% altre riserve 4.361 0,2% 2.979 0,1% 1.382 46,4% 62.781 3,0% -58.420 -93,1%

Raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche 2.351.810 100,0% 2.407.904 100,0% -56.094 -2,3% 2.086.791 100,0% 265.019 12,7%

Variazioni A/C

Importi in migliaia di euro

31.3.2019C

31.3.2020A

Incid.%

Variazioni A/B Incid.%

31.12.2019B

Incid. %

A fine trimestre la raccolta diretta assicurativa e le riserve tecniche ammontavano a 2,35 miliardi di euro, in lieve flessione rispetto ai 2,41 miliardi del 31 dicembre e in crescita rispetto ai 2,09 miliardi di marzo 2019. Le passività finanziarie del comparto assicurativo designate al fair value, rappresentative delle polizze assicurative di Ramo III Unit-Linked e Ramo VI Fondi Pensione, continuano a rappresentare una parte residuale del portafoglio di BancAssurance Popolari Spa. Al 31 marzo il loro importo complessivo era pari a 203 milioni: il lieve incremento di 5 milioni evidenziato nei tre mesi è riconducibile alla maggior erogazione di prodotti di Ramo III, mitigata però dall’andamento negativo del mercato che ha risentito fortemente dei fattori di instabilità dovuti alla pandemia Covid-19. Le riserve tecniche, composte dalle posizioni relative ai prodotti assicurativi di Ramo I (rivalutabili e temporanee caso morte) e di Ramo V (rivalutabili), continuano a rappresentare la principale componente del portafoglio polizze della Compagnia e rappresentano gli impegni assunti dalla Compagnia stessa nei confronti degli assicurati. A fine marzo tali riserve risultavano in diminuzione di 61,1 milioni rispetto a dicembre, a 2,15 miliardi, quale sintesi di (i) una contrazione di 88,8 milioni della Riserva Shadow accounting (dai 223,5 milioni di fine anno ai 134,7 milioni di marzo) appostata al fine di mitigare gli effetti delle variazioni delle valutazioni di mercato delle Gestioni Separate, ribaltando sugli assicurati – in questo caso – le plusvalenze del periodo; e (ii) una raccolta netta di periodo positiva (+27,7 milioni di euro).

11 Si segnala che nel mese di gennaio 2020 il Gruppo Credem ha trasferito il mandato di gestione infragruppo delle polizze

assicurative Unit Linked a Credemvita (Società non appartenente al campione Assogestioni). L’operazione ha comportato l’uscita dal perimetro della rilevazione di 3 miliardi, registrati in diminuzione del patrimonio gestito e come raccolta netta negativa nel mese di gennaio 2020.

Page 65: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

65

L’intermediazione con la clientela: gli impieghi

Considerato che il Gruppo svolge principalmente attività di banca tradizionale e detiene un portafoglio impieghi originato con finalità di finanziare i privati e le aziende nell’ambito della loro attività di impresa nonché le famiglie, il Business Model “Hold to Collect” 1 risulta quello adottato per la gestione della quasi totalità del portafoglio crediti. Gli impieghi verso clientela del Gruppo UBI Banca presentano, di norma, caratteristiche contrattuali tali da comportare il superamento del test SPPI, quindi sono prevalentemente classificati tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (Voce 40 dell’Attivo Patrimoniale Consolidato) con imputazione a conto economico delle rettifiche/riprese di valore determinate in ossequio alle previsioni dell’IFRS 9 in materia di impairment. Gli impieghi che invece non prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sul capitale da restituire, ovvero nel caso in cui l’SPPI test risulti non superato, sono valutati al fair value con imputazione a conto economico delle variazioni di valore (Voce 20 dell’Attivo Patrimoniale Consolidato).

Totale crediti verso clientela

Importi in migliaia di euro in valore in % in valore in %

Crediti verso clientela valutati al fair value con impatto a conto economico[Voce 20. 2) dell'Attivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato] 275.614 0,3% 260.667 0,3% 14.947 5,7% 270.169 0,3% 268.043 0,3% 270.459 0,3% 5.155 1,9%

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (*)[Voce 30. 2) dell'Attivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato] - - - - - - - - - - 15 0,0% -15 -100,0%

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato[Voce 40. 2) dell'Attivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato] 85.778.114 99,7% 84.564.033 99,7% 1.214.081 1,4% 85.179.308 99,7% 86.074.151 99,7% 87.095.528 99,7% -1.317.414 -1,5%

Totale 86.053.728 100,0% 84.824.700 100,0% 1.229.028 1,4% 85.449.477 100,0% 86.342.194 100,0% 87.366.002 100,0% -1.312.274 -1,5%

31.3.2020A

Incid%

Variazioni (A/B) 30.6.2019D

Incid.%

Incid.%

31.3.2019E

Variazioni (A/E)Incid.%

31.12.2019B

Incid%

30.9.2019C

(*) È stata estinta nel corso del secondo trimestre 2019 la polizza della ex Banca Popolare di Ancona che al 31 marzo 2019 alimentava la presente Voce. Al 31 marzo 2020 l’ammontare complessivo degli impieghi del Gruppo UBI Banca si presentava pari a 86,1 miliardi di euro che, per quanto esplicitato in premessa, risultavano essenzialmente classificati fra le “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” ed in via residuale fra le “Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico”. Lo stock evidenziava un incremento di 1,2 miliardi rispetto a fine 2019 (+1,4%), pur incorporando minori crediti deteriorati per 138,1 milioni, mentre su base annua emergeva una riduzione per 1,3 miliardi (-1,5%), che include minori crediti deteriorati per 1,7 miliardi. Crediti verso clientela valutati al fair value con impatto a conto economico Voce 20. 2) dell’Attivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato

Come si può notare dalla tabella “Totale crediti verso clientela”, a fine marzo i prestiti che non risultavano aver superato l’SPPI test, e pertanto ricompresi tra le “Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico”, totalizzavano 275,6 milioni di euro, in aumento di 14,9 milioni rispetto a dicembre (+5,2 milioni nei dodici mesi). Tali esposizioni, di esclusiva pertinenza della Capogruppo, si presentano del tutto marginali rispetto alla dimensione complessiva dell’attività creditizia del Gruppo e sono riconducibili anche all’operatività in oro con la clientela e all’attività di finanziamento della Divisione Corporate & Investment Banking (CIB).

1 Gli strumenti finanziari associati al Business Model “Hold to Collect” sono detenuti nel quadro di un modello di gestione finalizzato

all’incasso dei flussi finanziari e i cui termini contrattuali prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sul capitale da restituire.

Page 66: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

66

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato Voce 40. 2) dell’Attivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato

Le “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” sono classificate, in accordo alle previsioni dell’IFRS 9, in tre diversi stadi di rischio in funzione dell’andamento del merito creditizio dello strumento finanziario alla data di valutazione rispetto a quella di erogazione. Più in dettaglio: - le esposizioni in bonis sono suddivise in Primo stadio (crediti per cui non si è rilevato un aumento significativo del

rischio di credito rispetto alla data di rilevazione iniziale) e Secondo stadio (crediti che presentano un significativo incremento del rischio di credito rispetto alla data di rilevazione iniziale);

- i crediti deteriorati (esposizioni scadute, inadempienze probabili e sofferenze) sono allocati nel Terzo stadio (crediti che presentano oggettive evidenze di perdita di valore).

L’evoluzione del portafoglio crediti

Composizione dei crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Importi in migliaia di euro in valore in %

Conti correnti 5.982.952 428.820 92.917 6.411.772 7,5% 6.365.913 461.231 100.795 6.827.144 8,1% -415.372 -6,1%

Pronti contro termine attivi 2.390.338 - - 2.390.338 2,8% 850.699 - - 850.699 1,0% 1.539.639 181,0% Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine 53.114.482 2.764.822 253.033 55.879.304 65,2% 52.799.167 2.852.501 257.702 55.651.668 65,8% 227.636 0,4% Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 3.648.142 62.740 2.060 3.710.882 4,3% 3.728.056 72.679 2.251 3.800.735 4,5% -89.853 -2,4%

Finanziamenti per leasing 4.594.092 411.147 46.297 5.005.239 5,8% 4.761.923 415.195 46.388 5.177.118 6,1% -171.879 -3,3%

Factoring 2.020.835 32.639 - 2.053.474 2,4% 2.366.313 33.231 - 2.399.544 2,8% -346.070 -14,4%

Altri finanziamenti 9.993.880 333.225 45.366 10.327.105 12,0% 9.520.498 336.627 47.727 9.857.125 11,7% 469.980 4,8% Totale Voce 40. 2) dell'Attivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato 81.744.721 4.033.393 439.673 85.778.114 100,0% 80.392.569 4.171.464 454.863 84.564.033 100,0% 1.214.081 1,4%

di cui: Primo stadio 72.587.071 84,6% 71.606.086 84,7% 980.985 1,4%

Secondo stadio 9.157.650 10,7% 8.786.483 10,4% 371.167 4,2%

Terzo stadio 4.033.393 4,7% 4.171.464 4,9% -138.071 -3,3%

di cui: a Breve Termine 20.388.005 21.182.689 24,7% 19.103.423 19.934.512 23,6% 1.248.177 6,3%

a Medio Lungo Termine 61.356.716 64.595.425 75,3% 61.289.146 64.629.521 76,4% -34.096 -0,1%

di cui:impaired

acquisite o originate

Totale

C+D

Incid.%

31.3.2020Primo e Secondo

stadioA

Terzostadio

B

di cui:impaired

acquisite o originate

Totale

A+B

Incid.%

Variazioni

(A+B)-(C+D)

31.12.2019Primo e Secondo

stadioC

Terzostadio

D

Al 31 marzo 2020 i crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato ammontavano a circa 85,8 miliardi di euro - equivalenti al 99,7% del complessivo portafoglio prestiti del Gruppo - evidenziando un incremento nel PRIMO TRIMESTRE di 1,2 miliardi (+1,4%). La variazione dell’aggregato incorpora: • da un lato una stabilità per il complesso delle forme tecniche a medio/lungo termine in

bonis unitamente ad un’ulteriore riduzione dei crediti deteriorati; • dall’altro, un incremento delle esposizioni verso la Cassa di Compensazione e Garanzia

(pronti contro termine e marginazioni per complessivi +1,6 miliardi) 2 per loro natura soggette ad una certa variabilità nel corso dell’anno.

Isolando le componenti afferenti alla CCG, i finanziamenti all’economia, rappresentati dai crediti in bonis netti, totalizzavano 79,17 miliardi che si raffrontano ai 79,44 miliardi di fine 2019 (-272,5 milioni; -0,3%). In un contesto caratterizzato dall’avvento di una crisi economica senza precedenti nel dopoguerra a causa della pandemia da Covid-19, tale andamento riflette solo marginalmente le prime iniziative adottate dal Gruppo a partire da marzo per il sostegno delle imprese e dei privati; la maggior parte di esse ha infatti trovato concreta attivazione a partire dal mese di aprile anche in applicazione dei diversi provvedimenti emanati dal Governo.

2 Al 31 marzo 2020 l’esposizione verso la CCG era pari a complessivi 2,58 miliardi, dei quali 2,39 miliardi rappresentati da p/t attivi

aventi come sottostante titoli di Stato italiani, posti in essere quale investimento della liquidità, e 185,1 milioni riferibili invece alle marginazioni richieste a garanzia dell’operatività in pronti contro termine, correlate all’andamento dei volumi medi (inclusi nella forma tecnica “Altri finanziamenti”). A fine 2019 vi erano in essere p/t attivi per 850,7 milioni e crediti per marginazioni pari a 100 milioni.

Page 67: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

67

Dal punto di vista delle scadenze, la sopra indicata flessione di 272,5 milioni nel trimestre dei finanziamenti all’economia (crediti in bonis considerati al netto della CCG) deriva: • per -340,1 milioni (-1,9%) dalle forme tecniche a breve termine che a fine marzo

totalizzavano circa 17,8 miliardi con un’incidenza del 22,5%3. Su base gestionale i saldi medi riferiti agli impieghi lordi fruttiferi (escluse cioè le sofferenze) a breve termine registrano una crescita di 337 milioni (+2,2%).

L’andamento riflessivo ha interessato in particolare i “Conti correnti” (-383 milioni) e il “Factoring” (-345,5 milioni) mentre gli “Altri finanziamenti”4 hanno mostrato un incremento di 388,4 milioni (+473,4 milioni considerando anche l’operatività con CCG).

• per +67,6 milioni (+0,1%) dalle forme tecniche a medio-lungo termine che a fine marzo totalizzavano 61,4 miliardi equivalenti al 77,5% del totale. Nel trimestre, grazie in particolare ai prodotti TLTRO, le nuove erogazioni a medio-lungo termine hanno complessivamente mostrato una favorevole evoluzione che è stata in grado di compensare i volumi in scadenza. A fine marzo il debito residuo dei finanziamenti erogati a clientela su fondi TLTRO risultava salito a 7,2 miliardi, dai 6,84 miliardi di dicembre, con un incremento di 0,36 miliardi. Su base gestionale i saldi medi riferiti agli impieghi lordi fruttiferi (escluse cioè le sofferenze) a medio lungo termine evidenziano ancora una contenuta riduzione (-688 milioni ; -1%).

In termini di forme tecniche, le flessioni del leasing (-167,8 milioni) - dove continuano a prevalere politiche di selettività - e del credito al consumo (-79,9 milioni) sono state più che compensate da un incremento dei “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine” (+315,3 milioni). Dei 53,11 miliardi di mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine in bonis in essere a fine marzo, i mutui residenziali totalizzavano, sulla base delle evidenze gestionali, 23,91 miliardi, dei quali 22,86 miliardi erogati a famiglie consumatrici e 1,05 miliardi a imprese, in marginale flessione nel trimestre [24,2 miliardi a dicembre 2019 (23,1 miliardi a famiglie consumatrici e 1,1 miliardi a imprese); 24,7 miliardi a marzo 2019 (23,5 miliardi a famiglie consumatrici e 1,2 miliardi a imprese)]. Includendo anche gli stock classificati nel Terzo stadio, i mutui totalizzavano 24,94 miliardi, dei quali 23,52 miliardi erogati a famiglie consumatrici e 1,42 miliardi a imprese [25,24 miliardi a fine anno (23,77 miliardi a famiglie consumatrici e 1,47 miliardi a imprese); 26,2 miliardi a marzo 2019 (24,5 miliardi a famiglie consumatrici e 1,7 miliardi alle imprese)].

Passando invece a considerare l’evoluzione nei DODICI MESI, lo stock dei crediti valutati al costo ammortizzato (bonis+deteriorati) mostra una contrazione di 1,3 miliardi (-1,5%) che fattorizza una significativa diminuzione dei crediti deteriorati (-1,7 miliardi; -30%), anche per effetto delle cessioni massive perfezionate tra aprile e dicembre 20195. Composizione dei crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato

Importi in migliaia di euro in valore in %

Conti correnti 5.982.952 428.820 92.917 6.411.772 7,5% 6.459.735 584.487 129.000 7.044.222 8,1% -632.450 -9,0%

Pronti contro termine attivi 2.390.338 - - 2.390.338 2,8% - - - - - 2.390.338 - Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine 53.114.482 2.764.822 253.033 55.879.304 65,2% 55.185.808 3.634.640 308.542 58.820.448 67,5% -2.941.144 -5,0% Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 3.648.142 62.740 2.060 3.710.882 4,3% 3.452.612 72.680 2.929 3.525.292 4,0% 185.590 5,3%

Finanziamenti per leasing 4.594.092 411.147 46.297 5.005.239 5,8% 5.101.385 791.187 57.842 5.892.572 6,8% -887.333 -15,1%

Factoring 2.020.835 32.639 - 2.053.474 2,4% 1.927.012 213.731 - 2.140.743 2,5% -87.269 -4,1%

Altri finanziamenti 9.993.880 333.225 45.366 10.327.105 12,0% 9.208.244 464.007 54.596 9.672.251 11,1% 654.854 6,8% Totale Voce 40. 2) dell'Attivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato 81.744.721 4.033.393 439.673 85.778.114 100,0% 81.334.796 5.760.732 552.909 87.095.528 100,0% -1.317.414 -1,5%

di cui: Primo stadio 72.587.071 84,6% 69.207.390 79,5% 3.379.681 4,9%

Secondo stadio 9.157.650 10,7% 12.127.406 13,9% -2.969.756 -24,5%

Terzo stadio 4.033.393 4,7% 5.760.732 6,6% -1.727.339 -30,0%

di cui: a Breve Termine 20.388.005 21.182.689 24,7% 17.594.991 18.857.216 21,7% 2.325.473 12,3%

a Medio Lungo Termine 61.356.716 64.595.425 75,3% 63.739.805 68.238.312 78,3% -3.642.887 -5,3%

31.3.2020 31.3.2019 Variazioni

Primo e Secondo

stadioA

(A+B)-(E+F)di cui:impaired

acquisite o originate

Totale

E+F

Incid.%

Terzostadio

B

di cui:impaired

acquisite o originate

Totale

A+B

Incid.%

Primo e Secondo

stadioE

Terzostadio

F

3 Includendo la CCG le forme tecniche a breve termine evidenziano un incremento di 1,3 miliardi a 20,4 miliardi (+6,7%). 4 La voce include finanziamenti per anticipi, portafoglio, operazioni import/export, denaro caldo ecc.. 5 Per i dettagli relativi alle citate operazioni si rinvia al capitolo “Gli eventi rilevanti del 2019” della Relazione sulla gestione consolidata

al 31 dicembre 2019.

Page 68: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

68

La dinamica su base annua dei crediti in bonis netti incorpora un’accresciuta operatività con la CCG (+2,4 miliardi integralmente riferibili ai p/t attivi)6. Al netto delle componenti afferenti alla CCG, i finanziamenti all’economia si presentano in flessione nei dodici mesi per circa 2 miliardi (-2,4%)7. Dal punto di vista delle forme tecniche, quelle a medio/lungo termine - condizionate anche dalla situazione economica generale e dalla politica di salvaguardia dello spread - sono risultate in flessione di 2,4 miliardi, dei quali -2,1 miliardi riconducibili ai “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine”. Nonostante l’accelerazione del primo trimestre 2020, il dato su base annua risente ancora di una prevalenza dei rimborsi rispetto alle nuove erogazioni (-1,5 miliardi il debito residuo dei finanziamenti a valere su fondi TLTRO). La flessione evidenziata dal leasing (-507,3 milioni) è stata invece solo in parte compensata dalla favorevole evoluzione del credito al consumo (+195,5 milioni), interamente determinata dalle cessioni del quinto dello stipendio/pensione di Prestitalia. I dati gestionali riferiti ai saldi medi degli impieghi lordi fruttiferi (escluse cioè le sofferenze) a medio lungo termine evidenziano una riduzione di 3,2 miliardi (-4,7%).

Per contro gli impieghi a più breve scadenza, considerati al netto dell’operatività con la CCG, hanno registrato una variazione tendenziale positiva (+422 milioni) 8 riconducibile principalmente agli “Altri finanziamenti” (+805 milioni), ma anche all’attività di factoring (+93,8 milioni), mentre i conti correnti hanno mostrato una contrazione (-476,8 milioni). I dati gestionali riferiti ai saldi medi degli impieghi lordi fruttiferi (escluse cioè le sofferenze) a breve termine registrano una riduzione di oltre 1 miliardo (-6,2%).

In considerazione della contrapposta dinamica dei due aggregati di riferimento, il rapporto impieghi/raccolta (crediti netti verso clientela al costo ammortizzato/raccolta diretta bancaria da clientela) si è attestato al 91,2% rispetto all’88,5% di fine 2019 (93% a fine marzo 2019). La concentrazione degli impieghi9 Dal punto di vista della concentrazione, i dati di fine marzo si presentano sostanzialmente stabili rispetto a dicembre 2019, ma in lieve incremento rispetto agli altri periodi di raffronto quale principale effetto della dinamica riflessiva che ha caratterizzato l’aggregato lordo complessivo degli impieghi nel corso del 2019, frutto anche di una rilevante riduzione dei crediti deteriorati. Trattasi comunque di livelli sempre contenuti che confermano la costante attenzione del Gruppo nei confronti di questo importante aspetto qualitativo del portafoglio. Per quanto riguarda le “grandi esposizioni”10, si ricorda che dalla segnalazione del 31 marzo 2019 il Gruppo UBI Banca si è allineato alle disposizioni dell’articolo 4 del Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) che, in linea con le “Guidelines on connected clients under Article 4 (1)(39) of Regulation (EU) 575/2013”, prevede la rappresentazione di gruppi di clienti connessi in base al legame giuridico o economico. In particolare, con riferimento alle grandi esposizioni del Gruppo UBI Banca, i valori nominali e ponderati espressi in tabella includono anche i gruppi connessi al Ministero dell’Economia e

6 Al 31 marzo 2019 le esposizioni verso la CCG erano pari a 204,4 milioni, rappresentate integralmente dalle marginazioni

contabilizzate tra gli “Altri finanziamenti”. 7 +0,4 miliardi la variazione annua considerando anche l’operatività con CCG. 8 +2,8 miliardi nei dodici mesi la variazione considerando anche l’operatività con la CCG. 9 La concentrazione e le grandi esposizioni si intendono riferite al totale portafoglio prestiti del Gruppo dato dalla somma dei crediti

verso clientela classificati tra le “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” e quelli classificati tra le “Attività finanziarie valutate al fair value”, ancorché la dimensione unitaria e complessiva di questi ultimi sia tale da non influire sugli esiti delle rilevazioni.

10 Segnalazioni in base alla disciplina di Basilea 3 in vigore dal 1° gennaio 2014: Circolari Banca d’Italia 285 e 286 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.

Clienti o Gruppi 31.3.2020 31.12.2019 30.9.2019 30.6.2019 31.3.2019

Primi 10 4,7% 4,7% 4,4% 4,6% 4,5% Primi 20 7,4% 7,3% 7,0% 7,1% 7,0% Primi 30 9,1% 9,0% 8,7% 8,7% 8,8% Primi 40 10,4% 10,3% 10,0% 10,1% 10,1% Primi 50 11,5% 11,5% 11,2% 11,1% 11,1%

Concentrazione dei rischi(incidenza dei primi clienti o gruppi sul complesso degli impieghi lordi per cassa, firma e titoli - dati gestionali)

Page 69: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

69

delle Finanze (MEF) ma, in termini di numero delle posizioni, quest’ultima è stata considerata una sola volta. Conseguentemente la segnalazione al 31 marzo 2020 evidenzia 7 posizioni (invariate rispetto a dicembre 2019) d’importo pari o superiore al 10% del capitale ammissibile per un totale di 39,01 miliardi di euro. In dettaglio: • 20,89 miliardi sono complessivamente riferiti all’Amministrazione Centrale (19,19 miliardi a

dicembre 2019; 19,42 miliardi a settembre; 19,40 miliardi a giugno e 19,26 miliardi a marzo). Di essi 16,55 miliardi sono riconducibili al MEF (14,73 miliardi; 15,03 miliardi, 15 miliardi e 14,90 miliardi), principalmente per gli investimenti in titoli di Stato della Capogruppo (ed in via residuale per le attività fiscali correnti e anticipate), mentre 4,34 miliardi (4,46 miliardi, 4,39 miliardi, 4,40 miliardi e 4,36 miliardi) si riferiscono a controparti, pressoché integralmente Corporate, ad esso connesse che considerate singolarmente non avrebbero superato la soglia del 10%;

• 6,64 miliardi sono relativi alle disponibilità depositate presso Banca d’Italia (9,62 miliardi; 12,62 miliardi; 10,45 miliardi; 9,03 miliardi);

• 5,52 miliardi alla Cassa di Compensazione e Garanzia principalmente per pronti contro termine e impegni per rinnovo pct (1,82 miliardi; 1,70 miliardi; 1,48 miliardi; 1,63 miliardi);

• 1,77 miliardi agli investimenti in titoli governativi spagnoli (1,30 miliardi; 1,14 miliardi; 1,29 miliardi; 1,13 miliardi);

• 1,76 miliardi agli investimenti in titoli del Tesoro degli Stati Uniti d’America (1,78 miliardi; 1,85 miliardi; 1,56 miliardi; 1,69 miliardi);

• 1,25 miliardi a un primario gruppo bancario, principalmente legati all’operatività in pronti contro termine e conti correnti (1,14 miliardi; 1,27 miliardi; 1,09 miliardi; 1,35 miliardi);

• 1,18 miliardi ad un secondo primario gruppo bancario, principalmente legati all’operatività in pronti contro termine, derivati e conti correnti in valuta (1,03 miliardi a dicembre 2019).

Anche in ragione della prevalente applicazione di un fattore di ponderazione pari a zero ai rapporti con gli Stati, le posizioni di rischio effettive del Gruppo dopo le ponderazioni totalizzano un importo di 4,81 miliardi, riconducibili per 3,43 miliardi all’Amministrazione centrale (dei quali solo 81,54 milioni direttamente riferibili al MEF e la restante parte invece ai gruppi connessi al medesimo). Per ciascuna delle posizioni segnalate, singolarmente considerate, la percentuale sul capitale ammissibile risulta essere ampiamente inferiore al limite del 25% previsto per i gruppi bancari. La rischiosità L’entrata in vigore del principio contabile IFRS 9 ha determinato la revisione della modalità di determinazione delle rettifiche di valore su crediti, passando da un concetto di perdita subita (Incurred Credit Loss) ad uno di perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL). Il principio prevede una quantificazione delle svalutazioni (ECL) differente in funzione del deterioramento della qualità creditizia: ECL ad 1 anno per le posizioni classificate nel Primo stadio e ECL su tutta la vita dello strumento per quelle incluse nel Secondo e nel Terzo stadio. La stima dell’ECL prevede l’inclusione di scenari prospettici e, relativamente a portafogli in cessione, riflette, oltre al recupero attraverso la gestione ordinaria del credito, anche la presenza dello “scenario di vendita” in coerenza con gli obiettivi di riduzione dello stock di crediti deteriorati da parte del Gruppo. Il primo trimestre 2020 ha visto un drammatico peggioramento dello scenario macroeconomico, quale conseguenza delle misure restrittive imposte dal Governo per contenere la pandemia da Covid-19. Pur in un contesto così sfavorevole, il Gruppo UBI Banca ha proseguito nella riduzione dei crediti deteriorati lordi - che sta ancora beneficiando di un progressivo contenimento dei flussi in ingresso da bonis - attraverso la prioritaria strategia di gestione e recupero interno (confermata dal Nuovo Piano Industriale 2020-2022).

Grandi esposizioni

Importi in migliaia di euro31.3.2020 31.12.2019 30.9.2019 30.6.2019 31.3.2019

Numero posizioni 7 7 6 6 6

Esposizione 39.006.925 35.878.381 37.996.841 35.265.157 34.088.207

Posizioni di rischio 4.809.663 4.590.240 4.043.917 3.960.660 4.074.174

Page 70: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

70

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato al 31 marzo 2020 (*)

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (**)

Crediti deteriorati (Terzo stadio) (7,51%) 6.673.244 2.639.851 (4,70%) 4.033.393 39,56% - Sofferenze (3,84%) 3.414.032 1.758.613 (1,93%) 1.655.419 51,51% - Inadempienze probabili (3,55%) 3.154.776 872.276 (2,66%) 2.282.500 27,65% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,12%) 104.436 8.962 (0,11%) 95.474 8,58%

Crediti in bonis (Primo e Secondo stadio) (92,49%) 82.195.800 451.079 (95,30%) 81.744.721 0,55% - Primo stadio (81,85%) 72.739.841 152.770 (84,62%) 72.587.071 0,21% - Secondo stadio (10,64%) 9.455.959 298.309 (10,68%) 9.157.650 3,16%

Totale 88.869.044 3.090.930 85.778.114 3,48% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato al 31 dicembre 2019

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (**)

Crediti deteriorati (Terzo stadio) (7,80%) 6.838.473 2.667.009 (4,93%) 4.171.464 39,00% - Sofferenze (4,05%) 3.555.090 1.847.960 (2,02%) 1.707.130 51,98% - Inadempienze probabili (3,62%) 3.172.926 809.849 (2,79%) 2.363.077 25,52% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,13%) 110.457 9.200 (0,12%) 101.257 8,33%

Crediti in bonis (Primo e Secondo stadio) (92,20%) 80.853.909 461.340 (95,07%) 80.392.569 0,57% - Primo stadio (81,84%) 71.763.886 157.800 (84,68%) 71.606.086 0,22% - Secondo stadio (10,36%) 9.090.023 303.540 (10,39%) 8.786.483 3,35%

Totale 87.692.382 3.128.349 84.564.033 3,57% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato al 31 marzo 2019

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (**)

Crediti deteriorati (Terzo stadio) (10,36%) 9.458.410 3.697.678 (6,61%) 5.760.732 39,09% - Sofferenze (5,87%) 5.358.071 2.632.265 (3,13%) 2.725.806 49,13% - Inadempienze probabili (4,42%) 4.039.595 1.059.103 (3,42%) 2.980.492 26,22%

- Esposizioni scadute/sconfinate (0,07%) 60.744 6.310 (0,06%) 54.434 10,39% Crediti in bonis (Primo e Secondo stadio) (89,64%) 81.876.631 541.835 (93,39%) 81.334.796 0,66%

Totale 91.335.041 4.239.513 87.095.528 4,64% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Esposizione lorda Valore di bilancio

Esposizione lorda Valore di bilancio

Esposizione lorda Valore di bilancio

(*) L'allocazione definitiva della PPA sui crediti deteriorati delle Banche acquisite nel 2017 ha dato luogo nel primo trimestre 2020 ad un reversal positivo

per 7,3 milioni. (**) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda.

Relativamente alle sofferenze e alle inadempienze probabili, in coerenza con la nuova policy di Gruppo introdotta nel secondo trimestre 2019, le rettifiche e le esposizioni lorde sono al netto dei write-off. I crediti stralciati (corrispondenti al valore cumulato dei write-off contabilizzati su attività finanziarie ancora rilevate in bilancio) al 31 marzo 2020 ammontavano a 1,74 miliardi (dei quali 1,08 miliardi relativi a write–off parziali) in lieve aumento rispetto agli 1,66 miliardi (dei quali 1,07 miliardi relativi a write-off parziali) di fine 2019. Rettificato per tenere conto dei write-off, il grado di copertura del totale dei crediti deteriorati risultava pari al 52,03% (50,92% a fine 2019, 46,96% a fine marzo 2019), mentre quello delle sofferenze si attestava al 67,66% (67,12%; 59,68%).

A fine marzo il loro ammontare complessivo si attestava a 6,67 miliardi di euro con un’ulteriore flessione di 165,2 milioni (-2,4%) nel primo trimestre che sintetizza i seguenti andamenti: • le sofferenze, scese a 3,41 miliardi, si sono ridotte di 141,1 milioni (-4%);

Nell’ambito della complessiva gestione delle attività di recupero interno, nel corso del primo trimestre sono state effettuate cessioni di singole posizioni a sofferenza della Capogruppo per un valore gestionale pari a 15 milioni di euro;

• le inadempienze probabili, pari a circa 3,16 miliardi, hanno evidenziato un decremento di 18,1 milioni (-0,6%); Nel primo trimestre sono state effettuate cessioni di singole posizioni a inadempienze probabili della Capogruppo per un valore gestionale pari a 15 milioni di euro;

• le esposizioni scadute e sconfinate, quantificatesi in 104,4 milioni, si sono infine ridotte di 6 milioni (-5,5%).

Considerando il trend nei DODICI MESI, la riduzione intervenuta è stata invece pari a 2,78 miliardi (-29,4%) ed è riferibile:

Page 71: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

71

• alle sofferenze per -1,94 miliardi (-36,3%), che hanno beneficiato delle seguenti cessioni:

- circa 0,2 miliardi di crediti di factoring in contenzioso (giugno 2019);

- 0,7 miliardi complessivi relativi ad un portafoglio leasing immobiliare (settembre e dicembre 2019);

- 0,8 miliardi relativi ad un portafoglio cartolarizzato di mutui residenziali assistito da GACS (dicembre 2019);

- 15,5 milioni afferenti ad un portafoglio di Prestitalia (settembre 2019);

• alle inadempienze probabili per -884,8 milioni (-21,9%), in virtù dei buoni risultati derivanti dalla gestione interna del recupero crediti, ma anche grazie a conferimenti in Fondi per complessivi 0,19 miliardi, il più significativo dei quali avvenuto nel dicembre 2019 in concomitanza con la creazione di una nuova piattaforma multi-originator specificatamente dedicata alla gestione di crediti immobiliari Unlikely To Pay (UTP);alle esposizioni scadute e sconfinate aumentate di 43,7 milioni (+71,9%), variazione da correlarsi all’adozione della nuova Definizione di Default (DoD) a partire dal 1° luglio 2019.

Per effetto del trend sopra esposto, l’incidenza percentuale delle consistenze in termini lordi è

ulteriormente scesa al 7,51% dal 7,80% di fine dicembre (10,36% a marzo 2019). La tabella “Crediti per cassa verso clientela valutati al costo ammortizzato: dinamica trimestrale delle esposizioni deteriorate lorde totali” conferma la progressiva contrazione dei flussi di nuovi ingressi diretti da bonis. Nel primo trimestre 2020 sono stati pari a 204 milioni di euro, il dato più basso dal secondo trimestre 2019, definendo un default rate11 annualizzato pari all’1,01% (1,19% nel quarto trimestre 2019; 1,11% nell’intero 2019). Anche i trasferimenti tra altre categorie di esposizioni deteriorate risultano più che dimezzati rispetto all’ultimo trimestre del 2019 ed inferiori a tutti gli altri periodi di raffronto. Tra le variazioni in diminuzione, il trend degli incassi, in contrazione del 41,3% rispetto al quarto trimestre 2019 e del 24,5% nel confronto con il primo trimestre 2019, riflette essenzialmente la progressiva riduzione dello stock dei crediti deteriorati.

A. Esposizione lorda totale ad inizio periodo 9.716.770 9.458.410 9.002.822 8.312.792 9.716.770 6.838.473

B. Variazioni in aumento 422.342 569.824 523.253 673.326 2.188.745 413.658

B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 164.985 251.044 273.261 240.319 929.609 204.016

B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 167.072 232.322 200.448 339.940 939.782 143.003

B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni 84 111 63 2 260 131

B.5 altre variazioni in aumento 90.201 86.347 49.481 93.065 319.094 66.508

C. Variazioni in diminuzione -680.702 -1.025.412 -1.213.283 -2.147.645 -5.067.042 -578.887

C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate -83.187 -249.424 -65.768 -67.130 -465.509 -61.149

C.2 write-off (*) -177.927 -235.477 -194.969 -200.903 -809.276 -183.937

C.3 incassi -219.352 -224.226 -199.181 -282.348 -925.107 -165.689

C.4 realizzi per cessioni -17.476 -34.423 -194.530 -535.868 -782.297 -11.408

C.5 perdite da cessioni -1.702 -6.886 -79.785 -57.418 -145.791 -1.925

C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -167.072 -232.322 -200.448 -339.940 -939.782 -143.003

C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni -1.119 -737 -644 -3.458 -5.958 -782

C.8 altre variazioni in diminuzione -12.867 -41.917 -277.958 -660.580 -993.322 -10.994

D. Esposizione lorda totale a fine periodo 9.458.410 9.002.822 8.312.792 6.838.473 6.838.473 6.673.244

I trimestre

2020

Crediti per cassa verso clientela valutati al costo ammortizzato: dinamica trimestrale delle

esposizioni deteriorate lorde totali

IV trimestre

2019

III trimestre

2019

II trimestre

2019Importi in migliaia di euro

Totale

2019

I trimestre

2019

I dati trimestrali sono stati predisposti in ossequio alle disposizioni della Comunicazione Banca d’Italia del 30 ottobre 2018 (Roneata) per quanto riguarda il

trattamento dei write-off e delle cessioni a titolo oneroso.

(*) La voce comprende sia le cancellazioni, ovvero gli stralci relativi a procedure concorsuali chiuse nel periodo, sia i write-off, ovvero gli stralci su posizioni in

essere secondo il più ampio perimetro di applicazione previsto dalla nuova policy di valutazione dei crediti deteriorati adottata nel secondo trimestre 2019.

Conseguentemente il tasso di recupero12 annualizzato si è attestato al 9,1% (12,6% nel quarto trimestre 2019; 7,8% nell’intero anno precedente). Limitando l’analisi alle sole sofferenze il

11 L’indicatore viene calcolato secondo il seguente rapporto: flussi lordi annualizzati da crediti in bonis a crediti

deteriorati/consistenze iniziali di crediti in bonis lordi. 12 L’indicatore viene calcolato secondo il seguente rapporto: incassi annualizzati / (stock crediti deteriorati lordi di inizio periodo +

variazioni in aumento).

Page 72: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

72

tasso di recupero annualizzato è risultato pari al 7,1% (11,4% nel quarto trimestre 2019; 6,5% nell’intero anno precedente). Le “uscite verso esposizioni non deteriorate” si presentano sostanzialmente in linea a livello di stock con quelle degli ultimi due trimestri del 2019. Si segnala infine che il consistente decremento delle voci “realizzi per cessioni”, “perdite da

cessioni” e “altre variazioni in diminuzione” rispetto agli ultimi due trimestri del 2019 deve essere letto alla luce delle già citate cessioni di crediti deteriorati effettuate nella seconda metà del 2019.

Inadempienze

probabili

A. Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2020 3.555.090 3.172.926 110.457 6.838.473

B. Variazioni in aumento 123.309 227.505 62.844 413.658

B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 14.442 128.438 61.136 204.016

B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 93.987 48.308 708 143.003

B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni - 131 - 131

B.5 altre variazioni in aumento 14.880 50.628 1.000 66.508

C. Variazioni in diminuzione -264.367 -245.655 -68.865 -578.887

C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate -577 -53.575 -6.997 -61.149

C.2 write-off (*) -181.460 -2.477 - -183.937

C.3 incassi -65.349 -96.155 -4.185 -165.689

C.4 realizzi per cessioni -8.538 -2.870 - -11.408

C.5 perdite da cessioni -790 -1.135 - -1.925

C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -1.745 -83.843 -57.415 -143.003

C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni -2 -777 -3 -782

C.8 altre variazioni in diminuzione -5.906 -4.823 -265 -10.994

D. Esposizione lorda finale al 31 marzo 2020 3.414.032 3.154.776 104.436 6.673.244

Inadempienze

probabili

A. Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2019 5.423.214 4.222.577 70.979 9.716.770

B. Variazioni in aumento 181.045 200.357 40.940 422.342

B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 14.534 110.111 40.340 164.985

B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 135.754 31.309 9 167.072

B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni - 84 - 84

B.5 altre variazioni in aumento 30.757 58.853 591 90.201

C. Variazioni in diminuzione -246.188 -383.339 -51.175 -680.702

C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate -739 -72.269 -10.179 -83.187

C.2 write-off (*) -143.889 -34.038 - -177.927

C.3 incassi -85.088 -132.167 -2.097 -219.352

C.4 realizzi per cessioni -9.001 -8.475 - -17.476

C.5 perdite da cessioni -656 -1.046 - -1.702

C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -2.964 -125.221 -38.887 -167.072

C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni - -1.116 -3 -1.119

C.8 altre variazioni in diminuzione -3.851 -9.007 -9 -12.867

D. Esposizione lorda finale al 31 marzo 2019 5.358.071 4.039.595 60.744 9.458.410

Crediti per cassa verso clientela valutati al costo ammortizzato: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel primo trimestre 2019

(in ossequio alla Comunicazione Banca d'Italia del 30 ottobre 2018)

SofferenzeEsposizioni

scaduteTotale

Importi in migliaia di euro

Crediti per cassa verso clientela valutati al costo ammortizzato: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel primo

trimestre 2020 (in ossequio alla Comunicazione Banca d'Italia del 30 ottobre 2018)

SofferenzeEsposizioni

scaduteTotale

Importi in migliaia di euro

(*) La voce comprende sia le cancellazioni, ovvero gli stralci relativi a procedure concorsuali chiuse nel periodo, sia i write-off, ovvero gli stralci su posizioni in essere secondo il più ampio perimetro di applicazione previsto dalla nuova policy di valutazione dei crediti deteriorati adottata nel secondo trimestre 2019.

La tabella “Crediti per cassa verso clientela valutati al costo ammortizzato: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel primo trimestre 2020” – predisposta in conformità alle previsioni contenute nella “Comunicazione del 30 ottobre 2018” (Roneata) pubblicata da Banca d’Italia e che non considera i movimenti infra annuali eventualmente intervenuti – evidenzia flussi di nuovi ingressi da bonis per complessivi 204 milioni di euro (165 milioni

Page 73: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

73

nell’analogo periodo del 2019) riconducibili per circa due terzi alle inadempienze probabili. Le sofferenze continuano ad essere alimentate principalmente dalle altre categorie di esposizioni deteriorate (essenzialmente inadempienze probabili) - con trasferimenti in diminuzione del 30% rispetto al primo quarto del 2019 - a fronte di ingressi da bonis che si confermano modesti e stabili. Tra le variazioni in diminuzione si segnalano uscite verso esposizioni non deteriorate per 61,1

milioni di euro e incassi per 165,7 milioni – in tendenziale calo per effetto della progressiva riduzione dello stock dei crediti deteriorati - mentre i write-off sono risultati in contenuta crescita a 183,9 milioni. La flessione degli stock lordi ha permesso ai crediti deteriorati netti di portarsi poco sopra i 4 miliardi di euro, con una contrazione nei tre mesi di 138,1 milioni (-3,3%). L’evoluzione è riferibile in primis alle inadempienze probabili (-80,6 milioni), ma anche alle sofferenze (-51,7 milioni) ed in misura residuale alle esposizioni scadute e sconfinate (-5,8 milioni). La dinamica nei dodici mesi dell’aggregato (-1,73 miliardi; -30%) risulta alimentata principalmente dalle sofferenze (-1,07 miliardi) ed in misura più contenuta dalle inadempienze probabili (-698 milioni), a fronte di un modesto incremento (+41 milioni) dei past-due. L’incidenza dei crediti deteriorati netti è conseguentemente scesa al 4,70% dal 4,93% di fine dicembre (6,61% a marzo 2019). In termini di forme tecniche, la tabella “Composizione dei crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato” conferma la prevalente concentrazione dei crediti deteriorati netti (Terzo stadio) nella voce “Mutui ipotecari ed altri finanziamenti a m/l termine”, caratterizzata peraltro dalla presenza di garanzie reali e da LTV (Loan To Value) cautelativi che rendono fisiologico un più contenuto livello di copertura.

Per effetto della contrazione dello stock dei crediti deteriorati, il Texas Ratio13 – che misura il rapporto tra i crediti deteriorati netti e il patrimonio netto tangibile del Gruppo – risultava sceso a fine marzo al 48,4%14 [54,7% a dicembre e 76,3% a marzo 2019(dati riesposti)15]. Anche in conseguenza delle rettifiche aggiuntive contabilizzate nel primo trimestre 2020 in relazione all’emergenza Covid-19, che hanno interessato in particolare la categoria delle inadempienze probabili, a fine marzo il grado di copertura dei crediti deteriorati si era portato al 39,56%, rispetto al 39% di dicembre e al 39,09% di marzo 2019 (52,03% la copertura ricalcolata per tenere conto dei write-off a fronte del 50,92% di fine 2019 e del 46,96% di

dodici mesi prima).

Si ricorda che il livello di copertura è da leggere sempre in stretta correlazione con l’elevato peso delle

posizioni garantite che caratterizzano il portafoglio prestiti del Gruppo16.

Per quanto attiene alle singole categorie, il livello di copertura delle sofferenze appare in marginale contrazione al 51,51% dal 51,98% di fine 2019, ma in aumento nei dodici mesi

(49,13% a marzo 2019) 17 , avendo beneficiato di maggiori rettifiche nonostante il deconsolidamento dei portafogli ceduti nel 2019, per lo più coperti in misura superiore rispetto alla media della categoria. Relativamente alle inadempienze probabili la copertura è salita al 27,65% dal 25,52% di fine 2019 riflettendo le svalutazioni aggiuntive operate in modo mirato nei confronti dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia18, mentre il confronto con un anno prima (26,22% a marzo 2019) sconta parzialmente l’effetto del conferimento, perfezionato a dicembre 2019, di un portafoglio rettificato in misura superiore alla media.

Il grado di copertura delle esposizioni scadute/sconfinate, pari all’8,58% (8,33% a dicembre 2019 e 10,39% a marzo 2019), ha risentito nei dodici mesi dell’applicazione della DoD che,

13 L’indicatore viene calcolato secondo il seguente rapporto: crediti deteriorati netti totali / [patrimonio netto contabile del Gruppo

(escluso l’utile/inclusa la perdita di periodo) + patrimonio di pertinenza dei terzi - attività immateriali totali]. 14 48,8% se calcolato escludendo il patrimonio di pertinenza dei terzi.

15 Gli indicatori dei periodi di raffronto differiscono rispetto a quanto pubblicato nelle precedenti informative per effetto della riesposizione del patrimonio netto in seguito al cambio del metodo di valutazione del patrimonio immobiliare da parte del Gruppo.

Per maggiori dettagli si rinvia alle Note Illustrative del Bilancio consolidato intermedio al 31 marzo 2020. 16 In particolare - come si evince dalla tabella A.3.2 della Parte E Sezione 2 della Nota Integrativa consolidata - al 31 dicembre 2019

rispettivamente l’85% ed il 92% dei crediti deteriorati lordi e netti risultavano assistiti da garanzie reali e/o personali. 17 Rettificato per tenere conto dei write-off, il grado di copertura delle sofferenze al 31 marzo 2020 risultava pari al 67,66% (67,12% a

dicembre 2019; 59,68% a marzo 2019). 18 La copertura media dell’insieme di tali settori (commercio al dettaglio, trasporti, servizi di alloggio e ristorazione, tessile ed

abbigliamento, noleggio-agenzie di viaggio-servizi di supporto alle imprese, ecc.) è stata portata a circa il 35%.

Page 74: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

74

seppur di impatto contenuto in rapporto al complesso dei crediti deteriorati, ha determinato la classificazione a past-due di una serie di posizioni prevalentemente assistite da garanzie reali e pertanto rettificate in misura inferiore rispetto alla media della categoria. In merito ai crediti in bonis, a fine marzo la ripartizione tra Primo e Secondo stadio evidenziava un’incidenza del Primo stadio sul totale dei crediti netti pari all’84,6%, sostanzialmente stabile rispetto a dicembre (84,7%), ed un parallelo lieve incremento del peso del Secondo stadio, salito al 10,7% (10,4% a fine 2019).

I dati gestionali relativi al perimetro rating interni confermano del resto il favorevole profilo di rischio del portafoglio in bonis del Gruppo, che vede le classi di rischio più alto rappresentare una quota pari al 2,7% del totale a fronte di un peso per le classi più basse salito all’82,6%.

L’operare congiunto dei sopra descritti fattori - in presenza di un significativo incremento delle esposizioni verso la Cassa di Compensazione e Garanzia, per sua natura rettificata in misura pressoché nulla - ha determinato una flessione allo 0,55% del grado di copertura complessivo dei crediti in bonis

(0,57% a fine anno; 0,66% a marzo 2019). Per quanto riguarda infine le esposizioni oggetto di concessioni, dalle specifiche tabelle di dettaglio emerge una generalizzata e progressiva flessione nel corso dei dodici mesi che ha interessato sia le esposizioni deteriorate che quelle non deteriorate, risentendo anche delle cessioni massive effettuate tra aprile e dicembre 2019. Complessivamente i relativi stock risultano scesi a circa 4,3 miliardi in termini lordi (-151 milioni rispetto a dicembre 2019;

-1,15 miliardi nei dodici mesi) e a 3,3 miliardi in termini netti (-176 milioni; -988 milioni). Si ricorda che l’evoluzione delle esposizioni oggetto di concessioni e la loro composizione risentono anche della specificità della normativa Forbearance19 introdotta a partire dal settembre 2014. Le posizioni deteriorate devono infatti maturare un periodo minimo di permanenza pari ad un anno (“cure period”), trascorso il quale si procede all’accertamento del ripristino delle condizioni qualitative del cliente, prima della loro eventuale riclassificazione fra le esposizioni non deteriorate. Per le posizioni oggetto di concessioni classificate fra i non deteriorati deve invece trascorrere un periodo minimo di due anni (“probation period”) prima che la posizione possa

perdere l’attributo “Forborne” e quindi uscire dalle relative segnalazioni.

19 Termine utilizzato per indicare situazioni in cui il debitore non è considerato in grado di rispettare le scadenze e le condizioni

contrattuali a causa di difficoltà finanziarie. Sulla scorta di tali difficoltà il creditore decide di modificare la scadenza e le condizioni

del contratto per consentirgli di onorare il debito o di rifinanziarlo, integralmente o parzialmente.

Rischio Alto Rischio Medio Rischio Basso Non Retate

Marzo 2020 2,7% 10,9% 82,6% 3,8%

Dicembre 2019 2,9% 11,3% 81,7% 4,1%

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

30,0%

35,0%

40,0%

45,0%

50,0%

55,0%

60,0%

65,0%

70,0%

75,0%

80,0%

85,0%

Totale Portafoglio in Bonis Gruppo UBI Banca - Profilo di rischioDati gestionali riferiti al perimetro rating interni (UBI Banca e IW Bank)

Page 75: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

75

Importi in migliaia di euro

Rettifiche

di valore

Grado di

copertura (*)

Esposizioni Deteriorate (63,21%) 2.689.613 831.093 (55,52%) 1.858.520 30,90%

- Sofferenze (19,40%) 825.489 356.092 (14,02%) 469.397 43,14%

- Inadempienze probabili (43,46%) 1.849.356 473.693 (41,09%) 1.375.663 25,61%

- Esposizioni scadute/sconfinate (0,35%) 14.768 1.308 (0,41%) 13.460 8,86%

Esposizioni non Deteriorate (36,79%) 1.565.517 76.393 (44,48%) 1.489.124 4,88%

Totale 4.255.130 907.486 3.347.644 21,33%

Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Importi in migliaia di euro

Rettifiche

di valore

Grado di

copertura (*)

Esposizioni Deteriorate (61,86%) 2.725.615 801.481 (54,61%) 1.924.134 29,41%

- Sofferenze (18,89%) 832.461 358.545 (13,45%) 473.916 43,07%

- Inadempienze probabili (42,48%) 1.871.713 441.281 (40,60%) 1.430.432 23,58%

- Esposizioni scadute/sconfinate (0,49%) 21.441 1.655 (0,56%) 19.786 7,72%

Esposizioni non Deteriorate (38,14%) 1.680.467 81.245 (45,39%) 1.599.222 4,83%

Totale 4.406.082 882.726 3.523.356 20,03%

Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Importi in migliaia di euro

Rettifiche

di valore

Grado di

copertura (*)

Esposizioni Deteriorate (61,87%) 3.343.716 965.729 (54,84%) 2.377.987 28,88%

- Sofferenze (18,86%) 1.019.468 406.254 (14,14%) 613.214 39,85%

- Inadempienze probabili (42,90%) 2.318.676 558.931 (40,59%) 1.759.745 24,11%

- Esposizioni scadute/sconfinate (0,11%) 5.572 544 (0,11%) 5.028 9,76%

Esposizioni non Deteriorate (38,13%) 2.060.730 102.818 (45,16%) 1.957.912 4,99%

Totale 5.404.446 1.068.547 4.335.899 19,77%

Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Esposizioni oggetto di concessioni valutate al costo ammortizzato al 31 dicembre 2019 (Forbearance)

Le esposizioni oggetto di concessioni rappresentano un di cui dei crediti deteriorati (Terzo stadio) e dei crediti in bonis (Primo e Secondo stadio)

rappresentati nella tabella "Composizione dei crediti verso clientela valutati al costo ammotizzato".

Esposizione lorda Valore di bilancio

Esposizione lorda Valore di bilancio

Esposizioni oggetto di concessioni valutate al costo ammortizzato al 31 marzo 2020 (Forbearance)

Le esposizioni oggetto di concessioni rappresentano un di cui dei crediti deteriorati (Terzo stadio) e dei crediti in bonis (Primo e Secondo stadio)

rappresentati nella tabella "Composizione dei crediti verso clientela valutati al costo ammotizzato".

Esposizione lorda Valore di bilancio

Esposizioni oggetto di concessioni valutate al costo ammortizzato al 31 marzo 2019 (Forbearance)

Le esposizioni oggetto di concessioni rappresentano un di cui dei crediti deteriorati (Terzo stadio) e dei crediti in bonis (Primo e Secondo stadio)

rappresentati nella tabella "Composizione dei crediti verso clientela valutati al costo ammotizzato".

(*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda.

Page 76: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

76

L’attività sul mercato interbancario e la situazione di liquidità

Al 31 marzo 2020 la posizione interbancaria netta del Gruppo UBI Banca si presentava negativa per oltre 5 miliardi dai -2,6 miliardi al 31 dicembre: al netto dell’operatività con la BCE, che resta la controparte più rilevante, il saldo risultava negativo per 1,3 miliardi, in riduzione dai -2,1 miliardi circa di fine anno. Posizione interbancaria netta

Importi in migliaia di euro

Crediti verso banche valutati al fair value con impattoa conto economico[Voce 20. 1) dell'Attivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato] 16.875 16.213 16.797 15.365 14.715Crediti verso banche valutati al costo ammortizzato [voce 40. 1) dell'Attivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato] 9.467.195 11.723.923 14.835.531 12.393.150 11.327.078

Crediti verso banche 9.484.070 11.740.136 14.852.328 12.408.515 11.341.793di cui Crediti verso Banche Centrali 6.545.461 9.521.517 12.520.051 10.353.201 8.935.116

Debiti verso banche valutati al costo ammortizzato [Voce 10. a) del Passivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato] 14.497.500 14.367.985 15.956.402 17.053.172 17.776.512

di cui Debiti verso Banche Centrali 10.284.255 9.998.976 10.862.383 12.355.361 12.367.894

Posizione interbancaria netta -5.013.430 -2.627.849 -1.104.074 -4.644.657 -6.434.719

Crediti escluse Banche Centrali 2.938.609 2.218.619 2.332.277 2.055.314 2.406.677Debiti escluse Banche Centrali 4.213.245 4.369.009 5.094.019 4.697.811 5.408.618

Posizione interbancaria escluse Banche Centrali -1.274.636 -2.150.390 -2.761.742 -2.642.497 -3.001.941

31.3.201930.6.201930.9.201931.12.201931.3.2020

Il Gruppo continua a mantenere un posizionamento più che positivo in termini di riserve di liquidità, comprovato anche da livelli ampiamente superiori al 100% degli indicatori specifici previsti da Basilea 3, a breve termine (Liquidity Coverage Ratio) e strutturale (Net Stable Funding Ratio). Quest’ultimo indicatore1 risulterebbe superiore ad 1 anche in presenza di una struttura di funding ordinaria non basata sul supporto dei finanziamenti TLTRO in essere. I crediti verso banche risultano in diminuzione a 9,5 miliardi dagli 11,7 miliardi di fine anno. La tabella sull’evoluzione trimestrale della posizione interbancaria netta evidenzia la presenza di marginali esposizioni (16,9 milioni a fine trimestre) valutate al fair value con impatto a conto economico – che si riferiscono esclusivamente all’operatività in oro con controparti bancarie, prive di variazioni di rilievo ed anzi pressoché stabili dal settembre 2019 – mentre la quota più rilevante continua ad essere rappresentata dalle esposizioni valutate al costo ammortizzato, responsabili quindi della dinamica dell’aggregato complessivo. Dalla specifica tabella di dettaglio emerge come la variazione dei crediti verso banche valutati al costo ammortizzato intervenuta nei primi tre mesi del 2020 sia imputabile al credito con la Banca Centrale; si rilevano infatti: “crediti verso Banche Centrali” per oltre 6,5 miliardi, in contrazione di circa 3 miliardi nel

periodo per effetto delle minori giacenze riferite alla Riserva obbligatoria, la cui quota eccedente2 la riserva dovuta è stata gestita in modo più efficiente utilizzando le disponibilità per investimenti finanziari, cogliendo opportunità di mercato. Il conto in Banca d’Italia

1 Dal 30 giugno 2019 l’indicatore ha peraltro già incorporato la riduzione della ponderazione relativamente alla tranche TLTRO. 2 Fino al 17 settembre 2019, sulla quota eccedente la Riserva obbligatoria, veniva applicato un tasso negativo pari al -0,40%, alzato al

-0,50% con efficacia dal 18 settembre 2019. Il “tiering” sui depositi bancari introdotto dalla BCE il 30 ottobre 2019 consente alle banche l’esenzione dal pagamento del tasso negativo (-0,50%) per i depositi presso la Banca Centrale Europea fino a sei volte la Riserva obbligatoria dovuta.

Page 77: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

77

destinato al servizio di “Bonifico istantaneo”, aperto nel 2019, presentava a fine marzo un saldo di circa 10 milioni, invariato rispetto a fine anno;

“conti correnti e depositi a vista” per 1,3 miliardi rispetto ai 923 milioni di dicembre 2019: la voce comprende le giacenze afferenti all’operatività interbancaria ordinaria come pure quelle legate alle marginazioni sui derivati con controparti internazionali;

“depositi a scadenza” per 5 milioni, invariati nei tre mesi e con una consistenza del tutto esigua ed in progressivo esaurimento;

“altri finanziamenti” per 1,6 miliardi (1,3 miliardi a fine 2019): in questa voce confluiscono le esposizioni creditizie nei confronti di società bancarie emanazione di gruppi industriali e/o finanziari che operano nel settore del credito al consumo nonché quelle connesse all’attività dell’Area Internazionale con banche estere a supporto delle operazioni commerciali della clientela. Nell’aggregato sono anche ricompresi crediti per operazioni di pronti contro termine, in essere per 364 milioni e riferibili a controparti principalmente estere. Nella voce “Altri” emerge un’esposizione classificata a terzo stadio con un controvalore di 1,8 milioni relativa ad un’inadempienza probabile verso una banca estera sorta nel luglio 2019.

Composizione dei crediti verso banche valutati al costo ammortizzato

Importi in migliaia di euro in valore in %

A. Crediti verso Banche Centrali 6.545.461 - 6.545.461 69,1% 9.521.517 - 9.521.517 81,2% -2.976.056 -31,3% 8.935.116 8.935.116 78,9%2. Riserva obbligatoria 6.535.465 - 6.535.465 69,0% 9.511.521 - 9.511.521 81,1% -2.976.056 -31,3% 8.935.116 8.935.116 78,9%4. Altri 9.996 - 9.996 0,1% 9.996 - 9.996 0,1% - - - - -

B. Crediti verso banche 2.919.919 1.815 2.921.734 30,9% 2.200.586 1.820 2.202.406 18,8% 719.328 32,7% 2.391.962 2.391.962 21,1% 1. Finanziamenti 2.919.919 1.815 2.921.734 30,9% 2.200.586 1.820 2.202.406 18,8% 719.328 32,7% 2.391.962 2.391.962 21,1%

1.1 Conti correnti e depositi a vista 1.312.572 - 1.312.572 13,9% 922.794 - 922.794 7,9% 389.778 42,2% 837.533 837.533 7,4%

1.2 Depositi a scadenza 5.006 - 5.006 0,1% 5.006 - 5.006 0,0% - - 9.562 9.562 0,1%

1.3 Altri finanziamenti: 1.602.341 1.815 1.604.156 16,9% 1.272.786 1.820 1.274.606 10,9% 329.550 25,9% 1.544.867 1.544.867 13,6%

- Pronti contro termine attivi 364.317 - 364.317 3,8% 2.145 - 2.145 0,0% 362.172 n.s. 459.466 459.466 4,0%

- Altri 1.238.024 1.815 1.239.839 13,1% 1.270.641 1.820 1.272.461 10,9% -32.622 -2,6% 1.085.401 1.085.401 9,6% Totale Voce 40. 1) dell'Attivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato 9.465.380 1.815 9.467.195 100,0% 11.722.103 1.820 11.723.923 100,0% -2.256.728 -19,2% 11.327.078 11.327.078 100,0%

31.3.2019

Incid.%Totale

Primo e Secondo

stadio

Variazioni 31.3.2020

Primo e Secondo

stadioTerzostadio Totale Incid.

%

31.12.2019

Primo e Secondo

stadioTerzostadio Totale Incid.

%

La raccolta interbancaria, pari a circa 14,5 miliardi, si presenta stabile rispetto al saldo di fine anno (14,4 miliardi). La forma principale di funding continua ad essere rappresentata, per nominali 10 miliardi3, dalle operazioni di rifinanziamento non convenzionale con la BCE – TLTRO II (le operazioni mirate di rifinanziamento destinate all’espansione del credito a imprese e famiglie): UBI Banca si era aggiudicata fondi per 10 miliardi nominali con valuta 29 giugno 2016 (scadenza giugno 2020) e per ulteriori 2,5 miliardi nominali con valuta 29 marzo 2017 (scadenza marzo 2021). Nel 2019 si era proceduto a rimborsare anticipatamente 2,5 miliardi nominali a valere sull’ammontare in scadenza a giugno 2020: 1,5 miliardi con valuta 25 settembre e 1 miliardo con valuta 18 dicembre. Il saldo evidenzia un incremento di circa 0,3 miliardi nel trimestre per effetto della partecipazione di un’asta in dollari per 470 milioni di dollari nominali scaduti ad inizio aprile. Relativamente alle aste TLTRO III, annunciate a marzo dalla BCE, il Gruppo non ha partecipato alle prime due operazioni effettuate a settembre e a dicembre 2019 riservandosi di valutare, nell’ambito del nuovo Piano Industriale, l’importo e la modulazione dell’eventuale tiraggio, in modo da prevedere rimborsi graduali, tali da garantire maggiore flessibilità allo strumento, ed un sostanziale allineamento con le scadenze dei finanziamenti erogati in modo da rimuovere possibili rischi di rimborso.

3 Il saldo contabile esposto in tabella è comprensivo del rateo interessi. L’applicazione di un tasso negativo, pari al -0,40%, sta portando

ad una decurtazione del debito contratto in sede d’asta. Il minor debito è da leggersi nel contesto della Decisione (UE) 2016/810 della Banca Centrale Europea, la quale ha stabilito che i tassi di interesse finali da applicare agli importi aggiudicati alle controparti in ciascuna asta della seconda serie delle operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO II) siano determinati secondo specifiche modalità di calcolo e comunicati a partire dal 5 giugno 2018 alle controparti partecipanti.

Page 78: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

78

Composizione dei debiti verso banche valutati al costo ammortizzato

Importi in migliaia di euro in valore in %

1. Debiti verso Banche Centrali 10.284.255 70,9% 9.998.976 69,6% 285.279 2,9% 12.367.894 69,6%

2. Debiti verso banche 4.213.245 29,1% 4.369.009 30,4% -155.764 -3,6% 5.408.618 30,4% 2.1 Conti correnti e depositi a vista 650.834 4,5% 689.520 4,8% -38.686 -5,6% 993.847 5,6%

2.2 Depositi a scadenza 14.814 0,1% 14.532 0,1% 282 1,9% 110.757 0,6%

2.3 Finanziamenti: 3.521.797 24,3% 3.609.848 25,1% -88.051 -2,4% 4.265.442 24,0%

2.3.1 Pronti contro termine passivi 2.388.895 16,5% 2.405.568 16,7% -16.673 -0,7% 2.773.156 15,6%

2.3.2 altri 1.132.902 7,8% 1.204.280 8,4% -71.378 -5,9% 1.492.286 8,4%

2.6 Altri debiti 25.800 0,2% 55.109 0,4% -29.309 -53,2% 38.572 0,2% Totale Voce 10. a) del Passivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato 14.497.500 100,0% 14.367.985 100,0% 129.515 0,9% 17.776.512 100,0%

Variazioni 31.3.2019 Incid.%31.3.2020 Incid.

% 31.12.2019 Incid.%

Al netto di tale fonte di raccolta, i debiti verso banche si sono attestati a 4,2 miliardi (4,4 miliardi a fine anno), dei quali: 665,6 milioni rappresentati da conti correnti e depositi a scadenza il cui andamento (-38,4

milioni nei tre mesi) rispecchia la volatilità fisiologica dell’operatività ordinaria; 2,4 miliardi per pronti contro termine passivi, essenzialmente stabili nei tre mesi: la voce

riflette principalmente l’attività di finanziamento degli investimenti, soprattutto in US Treasury e, in via residuale, in titoli denominati in dollari sia di Paesi emergenti sia di emittenti Corporate investment grade. La voce include, per 229,2 milioni circa (245,3 milioni a fine 2019), l’operazione sulla tranche senior riveniente dalla cartolarizzazione di sofferenze effettuata a settembre 2018, non oggetto di cessione a terzi, e interamente coperta da GACS;

1,1 miliardi di finanziamenti - altri, rappresentati dai prestiti con la BEI, ossia da operazioni di provvista a medio/lungo termine con la Banca Europea per gli Investimenti volte al sostegno delle PMI. Tali finanziamenti, per 965,7 milioni di pertinenza della Capogruppo e per la restante parte riconducibili ad UBI Leasing, hanno segnato un calo nei tre mesi dovuto agli ammortamenti;

25,8 milioni di altri debiti, costituiti per 16,5 milioni dai fondi relativi al rapporto di regolamento delle carte di credito con Nexi. L’importo risulta in forte riduzione rispetto ai 55,1 milioni di fine anno, che afferivano a Nexi per 46 milioni, per la diminuita operatività registrata da febbraio a causa del grave contesto operativo.

* * *

Page 79: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

79

Riserva di liquidità disponibile

Pool BCE (a) 19.281 52,4% 19.552 54,4% -271 -1,4% di cui titoli di Stato 3.855 10,5% 4.250 11,8% -395 -9,3%

di cui titoli di Stato italiani 3.639 9,9% 4.033 11,2% -394 -9,8%

Titoli liquidabili non inclusi nel Pool BCE (b) 9.039 24,6% 5.078 14,1% 3.961 78,0%

di cui titoli di Stato 8.998 24,4% 5.019 14,0% 3.979 79,3%

di cui titoli di Stato italiani 5.896 16,0% 3.207 8,9% 2.689 83,8%

Titoli di Stato rifinanziati (c) 2.666 7,2% 2.502 7,0% 164 6,6%

di cui titoli di Stato italiani 687 1,9% 747 2,1% -60 -8,0% Attivi stanziabili (*) (a)+(b)+(c) 30.986 84,2% 27.132 75,5% 3.854 14,2%

Riserva obbligatoria mobilizzabile 5.831 15,8% 8.796 24,5% -2.965 -33,7%

36.817 100,0% 35.928 100,0% 889 2,5% Aste BCE (quota impegnata) -10.339 -28,1% -9.865 -27,5% 474 4,8%

Titoli di Stato rifinanziati -2.666 -7,2% -2.502 -6,9% 164 6,6%

23.812 64,7% 23.561 65,6% 251 1,1%

Variazioniin valore in %Dati gestionali in milioni di euro - valori netto haircut

31.12.2019 Incidenza%

Riserva di liquidità totale

Riserva di liquidità disponibile

31.3.2020 Incidenza%

(*) La composizione per tipologia è fornita nella tabella “Attivi stanziabili: composizione per tipologia di attivo sottostante”.

Al 31 marzo la riserva di liquidità4 del Gruppo, valorizzata al netto degli haircut, ammontava a 36,8 miliardi, in crescita contenuta rispetto a fine anno. La riserva risultava composta da: • 19,3 miliardi di attivi conferiti al Pool BCE a garanzia dei finanziamenti TLTRO, in linea con

gli stock di fine anno. A livello di composizione, 3,9 miliardi erano rappresentati da titoli di Stato, in diminuzione di 395 milioni nel trimestre, e per la parte restante dall’insieme dei crediti ABACO, delle autocartolarizzazioni e dei Covered bond retained (si veda la tabella sulla composizione degli Attivi stanziabili);

• 9 miliardi di titoli rapidamente smobilizzabili a pronti e a termine non conferiti al Pool (pressoché totalmente rappresentati da titoli governativi, per oltre il 65% titoli di Stato italiani) e a disposizione della tesoreria di Capogruppo per la gestione della liquidità nel breve termine. Nel trimestre la voce si presenta in significativo incremento per l’inclusione di nuovi titoli acquistati utilizzando parte della liquidità mobilizzabile in giacenza presso la BCE, soggetta all’applicazione di un tasso negativo5: in un’ottica di opportuna gestione di tale liquidità, parte delle disponibilità sono state impiegate in modo maggiormente efficiente anche tramite la stipula di pronti contro termine attivi;

• 2,7 miliardi di titoli di Stato rifinanziati attraverso pronti contro termine (con sottostante per il 74% titoli USA e per il 26% titoli italiani);

• 5,8 miliardi di Riserva obbligatoria mobilizzabile (quota eccedente la riserva dovuta): le relative disponibilità risultano in diminuzione nel trimestre in seguito alla manovra sopra citata che ha portato ad una migliore allocazione della quota onerosa.

Si ricorda che il Gruppo persegue una strategia di graduale alleggerimento e diversificazione (per area geografica e per emittente Sovereign e Corporate) dei portafogli, tesa tuttavia a mantenere una consistenza dei governativi europei tale da assicurare un’ottimale gestione del profilo di liquidità, tramite la stanziabilità degli stessi. Nei primi mesi del 2020 il Gruppo ha comunque colto opportunità di mercato nel breve termine per acquistare titoli di Stato italiani, aventi rischio contenuto. La riserva di liquidità complessiva equivale al 54,2% della raccolta diretta a vista al 31 marzo 2020. In termini di composizione per categoria di strumenti finanziari, gli attivi stanziabili, 31 miliardi valorizzati al netto degli haircut, hanno evidenziato nei tre mesi una crescita trainata dai titoli di proprietà e dai Covered Bond.

4 Si rammenta che un'attività è considerata liquida se l'ente creditizio ha la capacità di monetizzarla tempestivamente non incontrando

impedimenti di fatto o di diritto. 5 Sulla quota eccedente la Riserva obbligatoria, viene applicato un tasso negativo pari -0,50%. Il “tiering” sui depositi bancari introdotto

dalla BCE il 30 ottobre 2019 consente alle banche l’esenzione dal pagamento del tasso negativo (-0,50%) per i depositi presso la Banca Centrale Europea fino a sei volte la Riserva obbligatoria dovuta.

Page 80: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

80

In dettaglio: i titoli di proprietà stanziabili (+3,19 miliardi) hanno beneficiato dei nuovi acquisti effettuati

utilizzando la liquidità in eccesso presso BCE; i Covered Bond retained (+1,16 miliardi) hanno beneficiato dell’inclusione di due emissioni

dal valore nominale rispettivamente di 1 miliardo (primo programma) e di 400 milioni (secondo programma) che hanno ottenuto il requisito di stanziabilità nel mese di gennaio;

i crediti ABACO (-0,40 miliardi) hanno risentito dell’effetto di scadenze anticipate intercorse nel trimestre;

le cartolarizzazioni di attivi sono rimaste pressoché stabili. Quale conseguenza delle dinamiche sopra descritte, al 31 marzo 2020, il margine di liquidità disponibile si quantificava in 23,8 miliardi, rispetto ai 23,6 miliardi di fine anno. Il margine di liquidità disponibile rappresentava il 35% della raccolta diretta a vista al 31 marzo 2020. Tale margine si presentava idoneo a fronteggiare ampiamente le scadenze obbligazionarie del Gruppo dei prossimi anni (9,6 miliardi fino alla fine del 2022).

Attivi stanziabili: composizione per tipologia di attivo sottostante

Importi in miliardi di eurovalore

nominalevalore

netto haircutvalore

nominalevalore

netto haircut

Titoli di proprietà (1) 16,16 15,73 12,94 12,54Covered Bond (emissioni "self-retained") 5,65 4,86 4,25 3,70Cartolarizzazione mutui residenziali della ex B@nca 24-7 0,38 0,34 0,40 0,36

Cartolarizzazione Marche M6 Srl 0,39 0,35 0,42 0,38

Cartolarizzazione attivi di UBI Leasing 2,10 1,89 2,10 1,91

Cartolarizzazione mutui residenziali in bonis 2,09 1,85 2,09 1,87

Crediti eligibili derivanti dall'adesione ad ABACO (2) 10,22 5,97 10,66 6,37

Attivi stanziabili 36,99 30,99 32,86 27,13

31.12.201931.3.2020

(1) I Titoli di proprietà, esposti sia in valore nominale sia al netto degli haircut, includono anche l'ammontare dei titoli rifinanziati. L’aggregato è pertanto del tutto omogeneo con quanto evidenziato nella tabella “Riserva di liquidità disponibile”, dove è riportata l’allocazione

(Pool, extra-Pool, rifinanziati) dei titoli di Stato qui inclusi, rappresentando i medesimi oltre la metà degli attivi liquidabili del Gruppo.

(2) ABACO (attivi bancari collateralizzati) è la procedura predisposta da Banca d’Italia per la gestione dei prestiti stanziabili. Per essere stanziabile un credito deve presentare specifici requisiti di idoneità indicati dalla normativa di Banca d’Italia e riferiti alla tipologia del debitore (settore pubblico, società non finanziarie, istituzioni internazionali e sovranazionali), al merito creditizio [valutato tramite rating esterni, rating tool di provider abilitati e rating interni (per le banche autorizzate da Banca d’Italia all’utilizzo dei modelli interni)], all’importo minimo (0,03 milioni di euro per i prestiti domestici) e alla forma tecnica.

Page 81: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

81

L’attività finanziaria

Al 31 marzo 2020 le attività finanziarie del Gruppo ammontavano a 20,07 miliardi di euro evidenziando un’evoluzione positiva sia nel confronto trimestrale, sia in quello annuale (19,15 miliardi al 31 dicembre e 17,20 miliardi a marzo 2019). Considerando le passività finanziarie di negoziazione, costituite per la totalità da derivati finanziari, le attività nette ammontavano a 19,53 miliardi (18,68 miliardi e 16,73 miliardi). La strategia di diversificazione degli investimenti e di riduzione progressiva della concentrazione di titoli di Stato italiani avviata nel 2015 permane centrale anche con il Piano Industriale 2022. Nei primi mesi del 2020 il Gruppo ha tuttavia colto opportunità di mercato nel breve termine per l’acquisto di titoli di Stato italiani con rischio contenuto. Come si può notare dalla tabella, a fine marzo i portafogli più rilevanti si confermavano quelli rappresentati dalle categorie “Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva” e “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” che incidevano rispettivamente per il 57,2% e per il 32,1%. A livello di tipologia di strumento finanziario, il 54,6% dei portafogli complessivi risultava costituito da titoli di Stato italiani, in diminuzione dal 55,4% di un anno prima, ma in lieve aumento dal 51,1% di dicembre per le manovre effettuate; di converso emerge un incremento al 38,6%, dal 37,8% di marzo 2019, dell’incidenza degli altri titoli di debito, dovuto alla progressiva diversificazione degli investimenti verso titoli governativi, in particolare di Paesi europei ma anche emergenti e in misura marginale verso titoli Corporate; sia i titoli di capitale sia le quote O.I.C.R., ormai di importo marginale, si attestavano complessivamente al 4,5%.

Attività/passività finanziarie

Importi in migliaia di euroValore di bilancio

A

Incid.%

Valore di bilancio

B

Incid.% in valore in %

Valore di bilancio

C

Incid.%

Valore di bilancio

D

Incid.%

Valore di bilancio

E

Incid.% in valore in %

Att. fin. valutate al fair value con impatto a conto economico[Voce 20. 3) dell'Attivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato] 2.153.240 10,7% 1.481.850 7,7% 671.390 45,3% 1.530.837 8,1% 1.377.566 7,7% 1.218.936 7,1% 934.304 76,6%

Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.139.785 5,7% 427.980 2,2% 711.805 166,3% 600.089 3,2% 528.103 3,0% 455.158 2,6% 684.627 150,4%

di cui: contratti derivati finanziari 461.710 2,3% 422.571 2,2% 39.139 9,3% 550.520 2,9% 494.317 2,8% 445.552 2,6% 16.158 3,6%

Attività finanziarie designate al fair value 8.554 0,0% 10.278 0,1% -1.724 -16,8% 11.084 0,1% 10.054 0,1% 8.937 0,1% -383 -4,3% Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 1.004.901 5,0% 1.043.592 5,4% -38.691 -3,7% 919.664 4,8% 839.409 4,6% 754.841 4,4% 250.060 33,1%

Att. fin. valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva [Voce 30. 3) dell'Attivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato] 11.476.015 57,2% 12.221.616 63,8% -745.601 -6,1% 12.212.586 64,6% 11.618.770 65,0% 11.237.457 65,3% 238.558 2,1% Att. fin. valutate al costo ammortizzato [Voce 40. 3) dell'Attivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato] 6.443.916 32,1% 5.448.333 28,5% 995.583 18,3% 5.171.248 27,3% 4.889.115 27,3% 4.739.311 27,6% 1.704.605 36,0%

Attività finanziarie (a) 20.073.171 100,0% 19.151.799 100,0% 921.372 4,8% 18.914.671 100,0% 17.885.451 100,0% 17.195.704 100,0% 2.877.467 16,7%

di cui:

- titoli di debito 18.699.882 93,2% 17.791.763 93,0% 908.119 5,1% 17.569.947 92,9% 16.663.100 93,2% 16.032.726 93,2% 2.667.156 16,6%

di cui: titoli di Stato italiani (*) 10.968.534 54,6% 9.786.585 51,1% 1.181.949 12,1% 10.043.874 53,1% 9.741.570 54,5% 9.523.000 55,4% 1.445.534 15,2% di cui: titoli di Stato italiani escluso assicurativo 9.527.735 8.384.097 1.143.638 13,6% 8.626.177 8.454.042 8.284.378 1.243.357 15,0%

- titoli di capitale 360.737 1,8% 373.349 1,9% -12.612 -3,4% 311.494 1,6% 310.601 1,7% 309.862 1,8% 50.875 16,4%

- quote O.I.C.R. 550.842 2,7% 564.116 2,9% -13.274 -2,4% 482.710 2,6% 417.433 2,3% 407.564 2,4% 143.278 35,2%

Passività finanziarie di negoziazione (b) (**) 541.125 100,0% 468.621 100,0% 72.504 15,5% 656.353 100,0% 571.499 100,0% 461.254 100,0% 79.871 17,3%

di cui: contratti derivati finanziari 541.125 100,0% 468.621 100,0% 72.504 15,5% 601.890 91,7% 543.598 95,1% 461.254 100,0% 79.871 17,3%

ATTIVITÀ FINANZIARIE NETTE (a-b) 19.532.046 18.683.178 848.868 4,5% 18.258.318 17.313.952 16.734.450 2.797.596 16,7%

31.3.2019 Variazioni A/E31.3.2020 Variazioni A/B31.12.2019 30.9.2019 30.6.2019

(*) L’incremento che emerge dalla tabella fra i periodi di raffronto del 2019 è totalmente riferibile agli effetti delle valorizzazioni contabili, a fronte di disinvestimenti netti nominali.

(**) L’ammontare della voce differisce dallo schema di Stato patrimoniale in quanto non include 76,6 milioni (86,7 milioni al 31 dicembre 2019) di certificati di investimento (Certificates) emessi nel corso del quarto trimestre 2019, riclassificati – ai fini della Relazione sulla Gestione – nel “Totale debiti verso la clientela”.

Page 82: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

82

Il grafico, che illustra l’evoluzione del portafoglio titoli di Stato italiani del Gruppo bancario (escluso assicurativo), evidenzia chiaramente il trend decrescente del peso degli investimenti governativi italiani. Parallelamente è andata a modificandosi anche la composizione di tali investimenti che ha registrato una progressiva riduzione del peso della componente al fair value. Nel corso del primo trimestre 2020, in seguito alle opportunità di mercato colte nel breve termine per l’acquisto di titoli di Stato italiani con rischio contenuto, le tendenze sopradescritte

hanno mostrato una parziale inversione. Dalle evidenze gestionali1 riferite al 31 marzo 2020, si rileva che: - in termini di tipologie di strumenti finanziari, il portafoglio titoli del Gruppo risultava

composto: • per il 91,85% da titoli governativi (83,22% a fine 2019); • per il 4,10% da titoli Corporate, pressochè totalmente classificati nel Banking Book

(12,45% a dicembre). Di essi circa il 50,58% è riconducibile al settore Financial. Il 79,05% degli investimenti complessivi in titoli Corporate presentava un livello di rating pari a “investment grade”, concentrato nel segmento BBB (43,84%) e nel segmento A (32,66%);

• per il restante 4,05% (4,33%) da hedge fund, fondi e azioni (tra cui sono ricomprese le quote detenute nel Fondo Atlante e nella Banca d’Italia);

- dal punto di vista del profilo finanziario, i titoli a tasso variabile rappresentavano lo 0,76% (1,10% a fine 2019) del portafoglio, i titoli a tasso fisso il 93,85% (93,08%) e le cartolarizzazioni il 5,10% (5,54%), essendo la parte rimanente composta da titoli convertibili, subordinati e strutturati;

- per quanto riguarda la divisa di riferimento, l’87,32% dei titoli era espresso in euro (84,27% a dicembre) e il 12,67% in dollari con rischio di cambio coperto in natural hedge (15,73%), mentre in termini di distribuzione territoriale l’85,99% degli investimenti (esclusi gli hedge funds e le partecipazioni) risultava emesso da Paesi dell’Area euro (82,42%);

- l’analisi per rating (inerente alla sola componente obbligazionaria) evidenziava un portafoglio costituito per il 98,86% da titoli “investment grade” (99,02% a fine 2019).

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Le “Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico”, Voce 20 dell’Attivo Patrimoniale Consolidato, sono composte dalle seguenti categorie: • “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” [Voce 20 a)], ovvero:

- strumenti finanziari gestiti con l’obiettivo di realizzare flussi di cassa mediante la vendita dei medesimi in quanto: (i) acquisiti o sostenuti principalmente al fine di venderli o riacquistarli a breve; (ii) parte di un portafoglio di identificati strumenti che sono gestiti unitariamente e per i quali è provata l’esistenza di una recente ed effettiva strategia rivolta all’ottenimento di un profitto nel breve periodo;

- derivati di trading; • “Attività finanziarie designate al fair value” [Voce 20 b)]: strumenti finanziari classificati in tale categoria in

applicazione della Fair Value Option (FVO);

1 L’analisi gestionale si riferisce ad un portafoglio di dimensioni più contenute rispetto a quello contabilmente rilevato a livello consolidato,

in quanto esclude alcuni portafogli minori nonché i contratti derivati finanziari di negoziazione. Non sono ricompresi i titoli sottostanti l’attività assicurativa.

20,0%25,0%30,0%35,0%40,0%45,0%50,0%55,0%60,0%65,0%70,0%75,0%

01.000.0002.000.0003.000.0004.000.0005.000.0006.000.0007.000.0008.000.0009.000.000

10.000.00011.000.000

Titoli di Stato italiani del Gruppo Bancario(escluso assicurativo)

al costo ammortizzato al fair value % TOTALE TdS /Att. Fin.

gen-18 mar-18 giu-18 sett-18 gen-19 mar-19 giu-19 sett-19 dic-19 mar-20

Page 83: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

83

• “Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value” [Voce 20 c)]: strumenti finanziari (i) la cui strategia di gestione è determinata in base al fair value o (ii) connotati da caratteristiche oggettive, leggasi termini contrattuali, che non prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sul capitale da restituire ovvero nel caso in cui il Solely Payment of Principal and Interest test (c.d. SPPI test) risulti non superato.

Tali strumenti finanziari sono valutati al fair value con imputazione a conto economico delle variazioni di valore. Le Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Attività finanziarie detenute per la negoziazione [di cui della Voce 20. a) dell'Attivo Patrimoniale Consolidato]

Importi in migliaia di euro L 1 L 2 L 3Valore di bilancio

AL 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

Bin valore in % L 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

C

Attività per cassa

Titoli di debito 673.947 34 100 674.081 258 11 100 369 673.712 n.s. 367 205 100 672 di cui: titoli di Stato italiani 673.546 - - 673.546 9 - - 9 673.537 n.s. 15 - - 15

Titoli di capitale 3.333 56 2 3.391 5.038 - 2 5.040 -1.649 -32,7% 8.932 - 2 8.934

Quote O.I.C.R. 603 - - 603 - - - - 603 - - - - -

Totale (a) 677.883 90 102 678.075 5.296 11 102 5.409 672.666 n.s. 9.299 205 102 9.606

Strumenti derivati

Derivati finanziari 2.758 370.850 88.102 461.710 641 335.179 86.751 422.571 39.139 9,3% 990 368.857 75.705 445.552

Derivati su crediti - - - - - - - - - - - - - -

Totale (b) 2.758 370.850 88.102 461.710 641 335.179 86.751 422.571 39.139 9,3% 990 368.857 75.705 445.552

Totale (a+b) 680.641 370.940 88.204 1.139.785 5.937 335.190 86.853 427.980 711.805 166,3% 10.289 369.062 75.807 455.158

31.3.2020 31.12.2019 31.3.2019Variazioni A/B

A fine marzo le attività finanziarie detenute per la negoziazione totalizzavano 1,1 miliardi di euro (circa 428 milioni a dicembre e 455,2 milioni a marzo 2019), costituite da attività per cassa per 678,1 milioni (5,4 milioni e 9,6 milioni) e da strumenti derivati per 461,7 milioni (422,6 milioni e 445,6 milioni). Come emerge dalla tabella, la voce principale tra le attività per cassa è rappresentata dai titoli di debito, pari a 674,1 milioni di euro, in incremento rispetto sia a dicembre sia a marzo 2019. Nei primi tre mesi dell’anno sono stati infatti effettuati acquisti netti in titoli di Stato italiani per 675 milioni nominali (BOT, CTZ e BTP rispettivamente 250 milioni, 300 milioni e 125 milioni e, di quest’ultimi, 191 milioni di acquisti e 66 milioni di rimborsi e vendite). Nel medesimo arco temporale sono state anche effettuate operazioni in CCT con effetto netto nullo. La variazione degli altri titoli di debito è invece attribuibile esclusivamente alle valorizzazioni contabili di fine periodo, in quanto movimentati solo per l’acquisto e la contestuale vendita di 6 milioni nominali di Bonos spagnoli. I titoli di capitale, 3,4 milioni (5 milioni a dicembre e 8,9 milioni a marzo 2019), risultano composti da molteplici investimenti di importo contenuto – le cui variazioni nei tre mesi sono afferenti quasi totalmente alle valorizzazioni contabili – effettuati sia dalla Capogruppo sia dal comparto assicurativo per un totale rispettivamente di 3,3 milioni (4,9 milioni e 4,8 milioni) e di 0,1 milioni (0,1 milioni e 4,1 milioni). Le quote O.I.C.R., 0,6 milioni interamente classificate a livello 1, sono rivenienti da nuovi investimenti effettuati nel periodo dalla Società Pramerica SGR. Per quanto riguarda infine gli strumenti derivati, essi si presentano costituiti unicamente da derivati finanziari la cui dinamica deve essere letta in correlazione con la corrispondente voce iscritta nelle passività finanziarie di negoziazione. Al 31 marzo 2020 il loro ammontare era pari a 461,7 milioni in aumento rispetto ai 422,6 milioni di fine anno e ai 445,6 milioni di marzo 2019: trattasi di strutture contrattuali non complesse, prevalentemente swap su tassi, interamente riconducibili all’attività di UBI Banca.

Page 84: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

84

Le Attività finanziarie designate al fair value

Attività finanziarie designate al fair value [di cui della Voce 20. b) dell'Attivo Patrimoniale Consolidato]

Importi in migliaia di euro L 1 L 2 L 3Valore di bilancio

AL 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

Bin valore in % L 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

C

Titoli di debito 8.554 - - 8.554 10.278 - - 10.278 -1.724 -16,8% 8.937 - - 8.937 di cui: titoli di Stato italiani 5.149 - - 5.149 6.323 - - 6.323 -1.174 -18,6% 5.309 - - 5.309

Totale 8.554 - - 8.554 10.278 - - 10.278 -1.724 -16,8% 8.937 - - 8.937

31.3.201931.3.2019 Variazioni A/B31.12.2019

Le attività finanziarie designate al fair value, pari a 8,6 milioni totalmente rivenienti dalle attività del comparto assicurativo del Gruppo, si mostrano in flessione rispetto a entrambi i periodi di raffronto (10,3 milioni a dicembre e 8,9 milioni a marzo 2019). I titoli di debito, unico aggregato della voce, comprendono titoli di Stato italiani per 5,1 milioni (6,3 milioni a fine 2019 e 5,3 milioni a marzo 2019), il cui andamento nel periodo è il risultato di acquisti di BTP per 598 mila euro nominali, vendite di BTP, BOT e CTZ per 761 mila nominali e rimborsi di CTZ per 975 mila nominali. Si ricorda che le variazioni espresse nelle tabelle tengono conto delle valorizzazioni contabili di fine periodo. Gli altri titoli di debito, pari a 3,5 milioni (circa 4 milioni a dicembre e 3,6 milioni a marzo 2019), si presentano costituiti da titoli governativi di altri Paesi (Germania, Spagna, Francia, Belgio, Olanda, Stati Uniti) e, in misura marginale, da titoli Corporate. Le Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value [di cui della Voce 20. c) dell'Attivo Patrimoniale Consolidato]

Importi in migliaia di euro

L 1 L 2 L 3Valore di bilancio

AL 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

Bin valore in % L 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

C

Titoli di debito 67.747 27.483 46.999 142.229 79.435 28.267 46.913 154.615 -12.386 -8,0% 41.102 5.876 48.176 95.154 di cui: titoli di Stato italiani 3.059 - - 3.059 3.073 - - 3.073 -14 -0,5% 8.923 - - 8.923

Titoli di capitale 56.040 2.713 253.680 312.433 64.718 35 260.108 324.861 -12.428 -3,8% 24.475 358 227.290 252.123

Quote O.I.C.R. 248.184 110.360 191.695 550.239 257.844 112.408 193.864 564.116 -13.877 -2,5% 167.001 200.084 40.479 407.564

Totale 371.971 140.556 492.374 1.004.901 401.997 140.710 500.885 1.043.592 -38.691 -3,7% 232.578 206.318 315.945 754.841

31.3.201931.3.2020 Variazioni A/B31.12.2019

In chiusura del trimestre le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value ammontavano a 1 miliardo di euro a fronte degli 1,04 miliardi di fine anno e dei 754,8 milioni del primo trimestre 2019. La tabella mostra titoli di debito pari a 142,2 milioni (154,6 milioni a dicembre e 95,2 milioni a marzo 2019), costituiti per 3,1 milioni da titoli di Stato italiani interamente di pertinenza del comparto assicurativo: la variazione nei tre mesi deriva esclusivamente dalle valorizzazioni contabili, non avendo subito movimentazioni nel periodo. Gli altri titoli di debito, 139,1 milioni, sono per il 35% di pertinenza del comparto bancario. Nei 48,4 milioni del comparto bancario (48,4 milioni a dicembre e 49,6 milioni a marzo 2019) sono compresi, tra gli altri, (i) un prestito convertendo di Sorgenia per un importo di 43,2 milioni, già rivalutato di 27,3 milioni nell’ultimo trimestre dell’esercizio 2018; (ii) il residuo dell’obbligazione subordinata, pari a 0,4 milioni (0,4 milioni a dicembre e 2,4 milioni a marzo 2019), detenuta nei confronti dello Schema Volontario istituito presso il FITD il quale, nell’ambito dell’intervento di sostegno nei confronti di Banca Carige, aveva direttamente sottoscritto obbligazioni subordinate della Banca stessa. La riduzione di 2 milioni intervenuta nel corso del 2019 è afferente alla

Page 85: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

85

conversione del prestito subordinato in titoli di capitale, in seguito all’aumento di capitale concluso da Banca Carige nel mese di dicembre; (iii) il 5% delle tranche junior e mezzanine, non oggetto di cessione a terzi, derivanti dalle cartolarizzazioni assistite da GACS di crediti in sofferenza effettuate nel 2018, per un valore contabile complessivo di 1,1 milioni di euro e, nel 2019, per 0,5 milioni. I 90,8 milioni afferenti alle assicurazioni (103,1 milioni a fine anno e 36,6 milioni a fine trimestre 2019) sono costituiti per oltre l’80%, da obbligazioni del settore bancario e assicurativo e, per la parte residuale da titoli dei settori Real Estate, automotive e farmaceutico; la voce, non movimentata nel trimestre, riflette le valorizzazioni di mercato. I titoli di capitale, per lo più classificati a livello 3, si quantificavano in 312,5 milioni (324,9 milioni a dicembre e 252,1 milioni a marzo 2019). A livello 3 risultano iscritti i pacchetti partecipativi detenuti (i) in Banca d’Italia, SACBO e DEPOBank (ex Istituto Centrale delle Banche Popolari), per un importo complessivo di 161,1 milioni, ammontare incrementatosi di 2,4 milioni nel secondo trimestre del 2019 in seguito alla rivalutazione di SACBO; (ii) nello Schema Volontario istituito presso il FITD, in seguito al già citato intervento in Banca Carige, per 2,4 milioni2; e (iii) in Nuova Sorgenia Holding per un totale di 67,6 milioni: l’importo – nullo a marzo 2019 – è stato rivalutato in seguito all'accettazione in dicembre di un'offerta vincolante per l'acquisto degli asset della Società stessa. Lo strumento partecipativo in Nexi, classificato a livello 1 in seguito alla quotazione in Piazza Affari avvenuta nell’aprile 2019, risultava contabilizzato per 42,6 milioni (44,4 milioni a dicembre, 29,1 milioni dodici mesi prima)3. Le quote O.I.C.R. ammontavano complessivamente a 550,2 milioni a fine trimestre (-13,9 milioni rispetto a dicembre e +142,7 milioni rispetto a un anno prima). A livello 1 trovano contabilizzazione: - le quote sottoscritte dal comparto assicurativo per 202,1 milioni (208,2 milioni a dicembre e

116,8 milioni al primo trimestre 2019), relativamente alle quali il pur consistente incremento della raccolta dei prodotti Multiramo e di Ramo III intervenuto nel corso dei dodici mesi è stato mitigato dagli effetti delle valorizzazioni contabili, dovute alle dinamiche di mercato dei primi mesi del 2020;

- i fondi Pramerica Global Multi Asset Moderato per 42 milioni (44,3 milioni a dicembre, 43 milioni a marzo 2019); una quota residuale di Polis per 0,5 milioni (in riduzione rispetto agli 1,3 milioni di dicembre: il decremento è afferente per la quasi totalità ad un ulteriore rimborso di capitale avvenuto nei tre mesi) e Tages, in essere per un importo di 1,9 milioni dopo i disinvestimenti effettuati a fine 2017.

Il livello 2 è composto in parte da fondi immobiliari (circa 35 milioni di pertinenza di UBI Banca e 25,8 milioni di UBI Leasing) ed include investimenti assicurativi per oltre 20 milioni, che non hanno subito movimentazioni nel trimestre. A livello 3 oltre alla valorizzazione delle quote afferenti al Fondo Atlante per 40,5 milioni, sono iscritte le quote di fondi chiusi acquisiti in contropartita di cessioni di crediti non performing (inadempienze probabili). Le Passività finanziarie di negoziazione

Le passività finanziarie di negoziazione, a marzo pari a 541,1 milioni (468,6 milioni a dicembre e 461,3 milioni a marzo 2019), risultano costituite solamente da derivati finanziari la cui consistenza ed evoluzione devono essere valutate in coerenza con la corrispondente voce iscritta tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione. A fine trimestre non risultavano in essere passività per cassa. Nel periodo sono state però movimentate con una posizione short – relativa ad uno scoperto tecnico – di 25 milioni nominali di BTP, posta in essere nel mese di gennaio e totalmente chiusa nel mese di marzo.

2 Per ulteriori dettagli in merito si veda la “Parte A - Politiche contabili” della Nota integrativa al Bilancio consolidato al 31 dicembre

2019. 3 L’incremento evidenziato nel corso dei dodici mesi incorpora gli effetti delle valorizzazioni di mercato. Si ricorda che i 17,7 milioni di

rivalutazione del primo trimestre 2019 sono stati propedeutici alla quotazione.

Page 86: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

86

Passività finanziarie di negoziazione: composizione [parziale della Voce 20. del Passivo Patrimoniale Consolidato]

Importi in migliaia di euro L 1 L 2 L 3Valore di bilancio

AL 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

Bin valore in % L 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

C

Passività per cassa

Debiti verso banche - - - - - - - - - - - - - -

Debiti verso clientela - - - - - - - - - - - - - -

Titoli di debito - - - - - - - - - - - - - -

Totale (a) - - - - - - - - - - - - - -

Strumenti derivati

Derivati finanziari 511 540.609 5 541.125 383 468.158 80 468.621 72.504 15,5% 635 460.619 - 461.254

Derivati creditizi - - - - - - - - - - - - - -

Totale (b) 511 540.609 5 541.125 383 468.158 80 468.621 72.504 15,5% 635 460.619 - 461.254

Totale (a+b) 511 540.609 5 541.125 383 468.158 80 468.621 72.504 15,5% 635 460.619 - 461.254

31.3.201931.3.2020 Variazioni A/B31.12.2019

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Le “Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva”, Voce 30 dell’Attivo Patrimoniale Consolidato, comprendono: (i) strumenti finanziari associati al Business Model “Hold to Collect & Sell”, ovvero posseduti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari sia mediante la vendita degli strumenti stessi e i cui termini contrattuali prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sul capitale da restituire (SPPI test superato); (ii) titoli di capitale per i quali si opta, in ossequio alla c.d. “OCI election”, per la presentazione delle variazioni di valore nel prospetto della redditività complessiva4. Gli strumenti finanziari di cui alla lettera (i) sono valutati al fair value con imputazione delle variazioni di valore alle “Riserve da valutazione”; sono imputate a conto economico le rettifiche/riprese di valore determinate in ottemperanza alle previsioni dell’IFRS 9 in materia di impairment, in contropartita alle “Riserve da valutazione” del prospetto della redditività complessiva, mentre i titoli di capitale di cui alla lettera (ii) sono valutati al fair value con imputazione delle variazioni di valore alle “Riserve da valutazione” del prospetto della redditività complessiva5.

Importi in migliaia di euro

L 1 L 2 L 3Valore di bilancio

AL 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

Bin valore in % L 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

C

Titoli di debito 11.307.325 123.777 - 11.431.102 11.962.483 215.685 - 12.178.168 -747.066 -6,1% 11.084.298 104.354 - 11.188.652di cui: titoli di Stato italiani 4.804.354 - - 4.804.354 5.519.587 - - 5.519.587 -715.233 -13,0% 5.616.846 - - 5.616.846

Titoli di capitale - - 44.913 44.913 - - 43.448 43.448 1.465 3,4% - - 48.805 48.805

Totale 11.307.325 123.777 44.913 11.476.015 11.962.483 215.685 43.448 12.221.616 -745.601 -6,1% 11.084.298 104.354 48.805 11.237.457

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva [Voce 30. 3) dell'Attivo Patrimoniale Consolidato Riclassificato]

31.3.201931.12.201931.3.2020 Variazioni A/B

Al 31 marzo 2020 le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ammontavano a 11,5 miliardi (12,2 miliardi a fine anno e 11,2 miliardi alla chiusura del primo trimestre 2019). Come evidenziato in tabella, i titoli di debito, pari a 11,4 miliardi (12,2 miliardi a dicembre e 11,2 miliardi a marzo 2019), risultano costituiti per 4,8 miliardi da titoli di Stato italiani, dei quali 1,43 miliardi di pertinenza del comparto assicurativo (1,39 miliardi a fine anno e 1,23 miliardi a marzo 2019) composti per oltre il 90% da BTP e, per la parte rimanente, da BOT e CCT: nei tre mesi sono stati effettuati acquisti netti per un ammontare totale di 50 milioni di 4 In riferimento alle previsioni dell’IFRS 9, infatti, per particolari investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, che sarebbero

altrimenti valutati al fair value con impatto delle variazioni di valore a conto economico, al momento della rilevazione iniziale l’entità può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nel prospetto della redditività complessiva (c.d. Other Comprehensive Income - OCI).

5 Con specifico riferimento ai titoli di capitale, quanto rilevato nelle “Riserve da valutazione” non confluisce mai a conto economico (c.d. FVOCI no recycling), neppure in occasione della dismissione di tali investimenti.

Page 87: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

87

euro nominali. I titoli governativi italiani del comparto bancario mostrano invece una flessione rispetto a dicembre riconducibile alla vendita di BTP per complessivi 650 milioni nominali; nel trimestre sono stati anche acquistati CCT per 50 milioni nominali. Si ricorda che la variazione dei titoli di Stato espressa in tabella tiene conto anche degli effetti delle valorizzazioni contabili di fine trimestre. Per quanto concerne gli altri titoli di debito – nonostante le movimentazioni del periodo – lo stock è risultato stabile rispetto a dicembre a 6,6 miliardi (5,6 miliardi a marzo 2019) per le controverse dinamiche di mercato incorporate dalle valorizzazioni contabili. Nei tre mesi sono stati infatti effettuati acquisti, sempre in ottica di diversificazione del portafoglio, di Bonos spagnoli per netti 470 milioni nominali, di OAT francesi per netti 350 milioni nominali, di titoli di Stato Portoghesi per netti 235 milioni nominali, di titoli di Stato Belgi per netti 135 milioni nominali, di titoli di Stato Greci per 10 milioni nominali e titoli Sovranazionali in dollari per 25 milioni nominali. Nel medesimo arco temporale sono stati invece venduti Treasury americani per netti 140 milioni nominali di dollari e titoli di Stato Finlandesi per 5 milioni nominali; sono state infine effettuate operazioni, con effetto netto nullo, in titoli di Stato Sloveni e in titoli Sovranazionali in euro. I titoli governativi dei Paesi emergenti hanno evidenziato vendite nette per circa 3 milioni di euro nominali e per 102,2 milioni di dollari. Anche i titoli Corporate sono stati interessati da disinvestimenti per netti 741,7 milioni nominali di euro e per 341,4 milioni nominali netti di dollari. La voce titoli di debito include 2,13 miliardi di pertinenza di BancAssurance Popolari: i già precedentemente citati 1,43 miliardi di titoli di Stato italiani e 0,7 miliardi di governativi diversi da quelli italiani (in prevalenza Bonos spagnoli, titoli di Stato Portoghesi e OAT francesi) e titoli Corporate diversificati per settore e area geografica. I titoli di capitale – per i quali il Gruppo ha adottato la c.d. OCI election – sono costituiti da investimenti molto frazionati, complessivamente di importo contenuto e pari a 44,9 milioni (+1,5 milioni rispetto a dicembre e -3,9 milioni nel confronto con marzo 2019). Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

La Voce 40 dell’Attivo Patrimoniale Consolidato “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” comprende gli strumenti finanziari associati al Business Model “Hold to Collect”, ovvero posseduti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso dei medesimi finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari e i cui termini contrattuali prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sul capitale da restituire (SPPI test superato).

Tali attività sono valutate al costo ammortizzato con imputazione a conto economico delle rettifiche/riprese di valore determinate in ossequio alle previsioni dell’IFRS 9 in materia di impairment.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato [Voce 40. 3) dell'Attivo Patrimoniale Consolidato riclassificato]

Primo e Secondo

stadio

Terzo stadio

di cui: impaired acquisite o originate

L 1 L 2 L 3 Totale Primo e Secondo

stadio

Terzo stadio

di cui: impaired acquisite o originate

L 1 L 2 L 3 Totale Primo e Secondo

stadio

Terzo stadio

di cui: impaired acquisite o originate

Titoli di debito 6.443.916 - - 5.413.691 4.280 864.688 6.282.659 5.448.333 - - 4.526.906 3.965 898.238 5.429.109 995.583 18,3% 4.739.311 - - di cui: titoli di Stato italiani 5.482.426 - - 5.317.627 - - 5.317.627 4.257.593 - - 4.225.884 - - 4.225.884 1.224.833 28,8% 3.891.907 - -

Totale 6.443.916 - - 5.413.691 4.280 864.688 6.282.659 5.448.333 - - 4.526.906 3.965 898.238 5.429.109 995.583 18,3% 4.739.311 - -

31.3.2020

Valore di bilancio A Fair Value

Variazioni A/B

in valore in %

Importi in migliaia di euro

31.3.2019

Valore di bilancio C

31.12.2019

Valore di bilancio B Fair Value

A fine marzo 2020 le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato si attestavano a 6,4 miliardi di euro (5,4 miliardi a dicembre e 4,7 miliardi a marzo) e risultavano totalmente composte da titoli di debito classificati – secondo le disposizioni del principio contabile IFRS 9 – nel Primo stadio, la

Page 88: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

88

maggior parte dei quali rappresentati da titoli di Stato italiani contabilizzati a livello 1 di fair value. Questi ultimi evidenziano un trend positivo in seguito all’acquisto, nel mese di gennaio e in quello di marzo, di BTP per complessivi 1,1 miliardi nominali. Gli altri titoli di debito, pari a 961,5 milioni (-229,3 milioni rispetto a dicembre, +114,1 milioni nei dodici mesi), si presentano composti principalmente (i) dalle tranche senior – interamente coperte da GACS – rivenienti dalle operazioni di cartolarizzazione di sofferenze non oggetto di cessione a terzi per un ammontare complessivo di 826,2 milioni: la prima per 491,1 milioni, riferita all’operazione del 2018, in riduzione di 33,8 milioni nei tre mesi essenzialmente per effetto di un rimborso di capitale avvenuto nel periodo e la seconda per 335,1 milioni derivante dalla cartolarizzazione di mutui residenziali effettuata nel mese di dicembre 2019; e (ii) da Bonos spagnoli per 80 milioni nominali acquistati nel 2019. Gli investimenti in titoli bancari, in essere a dicembre per complessivi 197,4 milioni di euro, sono stati totalmente venduti nel mese di gennaio. Si ricorda che le variazioni espresse nelle tabelle tengono conto delle valorizzazioni contabili di fine periodo. La rischiosità

I titoli di debito FVOCI risultano classificati per il 99,4% del loro valore lordo nel Primo stadio (98,8% a dicembre e 99,3% a marzo 2019), per lo 0,55% nel Secondo (1,1% e 0,6%) e in via del tutto residuale nel Terzo. Essi presentano percentuali di copertura rispettivamente pari allo 0,05%, al 3,10% e al 100% (0,05%, 1,41% e 100% a dicembre e 0,05%, 1,59% e 100% a marzo 2019). L’incremento della copertura relativa ai titoli classificati nel Secondo stadio intervenuto nei tre mesi riflette, a rettifiche invariate, la riduzione degli stock lordi. I titoli di debito valutati al costo ammortizzato sono invece interamente allocati nel Primo stadio con un grado di copertura dello 0,04% (0,07% e 0,04%). L’esposizione al rischio sovrano

Dalla specifica tabella “Gruppo UBI Banca: esposizioni al rischio sovrano” – presentata con evidenza separata per il comparto assicurativo data la diversa natura del rischio sottostante – emerge che al 31 marzo 2020 il valore di bilancio complessivo delle esposizioni al rischio sovrano del Gruppo ammontava a 17,4 miliardi, per 15,6 miliardi rappresentati da esposizioni di pertinenza del Gruppo bancario e per 1,8 miliardi riconducibili al comparto assicurativo. A livello di Paese, il rischio continua ad essere concentrato principalmente sull’Italia con un’incidenza in diminuzione al 66,67% (dal 69,56% di dicembre e 71,07% a marzo 2019), sulla Spagna per l’11,75% (10,50% e 9,42%) e sugli Stati Uniti per il 10,15% (11,58% e 11,42%). Si ricorda che il dettaglio delle esposizioni del Gruppo è stato declinato tenendo presente che, secondo le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza europea (European Securities and Markets Authority, ESMA), per "debito sovrano" devono intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli Enti governativi, nonché i prestiti agli stessi erogati. Nella tabella “Maturity Titoli di Stato Italiani” viene invece riportata la distribuzione per scadenza dei titoli di Stato italiani in portafoglio.

Page 89: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

89

Maturity Titoli di Stato Italiani

Importi in migliaia di euro

Attività f inanziarie detenute

per la negoziazione [Voce 20. a) dell'Attivo

Patrimoniale Consolidato]

Attività f inanziarie designate

al fair value [Voce 20. b) dell'Attivo

Patrimoniale Consolidato]

Altre attività f inanziarie

obbligatoriamente valutate al fair value [Voce 20. c) dell'Attivo

Patrimoniale Consolidato]

Attività f inanziarie valutate al fair value

con impatto sulla redditività

complessiva[Voce 30. 3) dell'Attivo

Patrimoniale Consolidato

Riclassificato]

Attività f inanziarie valutate al costo

ammortizzato [Voce 40. 3) dell'Attivo

Patrimoniale Consolidato

Riclassificato]

Valore di bilancio

Incidenza%

Fino a 6 mesi 274.970 2.222 - 51 - 277.243 2,5% Da 6 mesi fino a 1 anno 99.979 458 - 1.003 - 101.440 0,9% Da 1 anno fino a 3 anni 298.590 1.061 - 167.661 459.440 926.752 8,4% Da 3 anni fino a 5 anni 1 1.074 - 2.233.662 703.408 2.938.145 26,8% Da 5 anni fino a 10 anni 3 218 3.059 1.841.993 1.576.969 3.422.242 31,2% Oltre 10 anni 3 116 - 559.984 2.742.609 3.302.712 30,2%

Totale 673.546 5.149 3.059 4.804.354 5.482.426 10.968.534 100,0%

31.3.2020

Importi in migliaia di euro

Attività f inanziarie detenute

per la negoziazione [Voce 20. a) dell'Attivo

Patrimoniale Consolidato]

Attività f inanziarie designate

al fair value [Voce 20. b) dell'Attivo

Patrimoniale Consolidato]

Altre attività f inanziarie

obbligatoriamente valutate al fair value [Voce 20. c) dell'Attivo

Patrimoniale Consolidato]

Attività f inanziarie valutate al fair value

con impatto sulla redditività

complessiva[Voce 30. 3) dell'Attivo

Patrimoniale Consolidato

Riclassificato]

Attività f inanziarie valutate al costo

ammortizzato [Voce 40. 3) dell'Attivo

Patrimoniale Consolidato

Riclassificato]

Valore di bilancio

Incidenza%

Fino a 6 mesi 1 2.569 - 11.411 - 13.981 0,1% Da 6 mesi fino a 1 anno - 1.195 - 1.058 - 2.253 0,0% Da 1 anno fino a 3 anni 2 1.108 - 834.220 - 835.330 8,5% Da 3 anni fino a 5 anni 1 1.122 - 2.574.305 514.107 3.089.535 31,6% Da 5 anni fino a 10 anni 2 153 3.073 1.501.868 1.761.707 3.266.803 33,4% Oltre 10 anni 3 176 - 596.725 1.981.779 2.578.683 26,4%

Totale 9 6.323 3.073 5.519.587 4.257.593 9.786.585 100,0%

31.12.2019

La tabella evidenzia una quasi totale concentrazione degli investimenti nelle fasce temporali “da 5 anni fino a 10 anni” (31,2% a marzo e 33,4% a dicembre 2019), “oltre 10 anni” (30,2%, 26,4%) e “da 3 anni fino a 5 anni” (26,8%, 31,6%). La parziale ricomposizione fra le tre fasce temporali intervenuta rispetto a fine dicembre riflette – oltre agli automatici passaggi di fascia dovuti al trascorrere del tempo – i sopradescritti disinvestimenti nell’ambito delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva nonché i nuovi investimenti in Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e Attività finanziarie detenute per la negoziazione. Escludendo i titoli sottostanti l’attività assicurativa, pari a 1,4 miliardi (invariati rispetto a fine fine 2019), la vita media del portafoglio Attività finanziarie detenute per la negoziazione si attestava a 0,87 anni (7,54 anni a dicembre), quella del portafoglio Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva a 5,63 anni (5,38) mentre quella dei titoli di Stato classificati tra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato risultava pari a 9,53 anni (10,79).

Page 90: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

90

Gruppo UBI Banca: esposizioni al rischio sovrano

Paese/portafoglio di classificazione

Importi in migliaia di euro Valore nominale

Valore di bilancio Fair Value Valore

nominaleValore

di bilancio Fair Value

- Italia 8.996.188 10.158.375 9.993.240 1.314.036 1.440.799 1.440.799 att. e pass. finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) 675.007 673.546 673.546 - - - attività finanziarie designate al fair value - - - 5.073 5.149 5.149 attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - - - 3.000 3.059 3.059 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3.121.050 3.371.763 3.371.763 1.305.963 1.432.591 1.432.591 attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (Titoli di Stato) 4.578.000 5.482.426 5.317.627 - - - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (Finanziamenti e Altri titoli) 622.131 630.640 630.304 - - -

- Spagna 1.645.000 1.769.323 1.772.824 207.829 274.724 274.724 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.565.000 1.686.558 1.686.558 206.650 273.465 273.465 attività finanziarie designate al fair value - - - 1.179 1.258 1.258 attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (Titoli di Stato) 80.000 82.765 86.266 - - -

- Stati Uniti 1.670.317 1.764.751 1.764.751 572 603 603 attività finanziarie designate al fair value - - - 572 603 603 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.670.317 1.764.751 1.764.751 - - -

- Belgio 165.000 167.925 167.925 573 600 600 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 165.000 167.925 167.925 500 520 520 attività finanziarie designate al fair value - - - 73 80 80

- Finlandia 10.000 11.436 11.436 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 10.000 11.436 11.436 - - -

- Francia 890.000 921.030 921.030 28.420 31.025 31.025 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 890.000 921.030 921.030 28.000 30.537 30.537 attività finanziarie designate al fair value - - - 420 488 488

- Germania - - - 388 620 620 attività finanziarie designate al fair value - - - 388 620 620 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - - - - - -

- Grecia 10.000 10.969 10.969 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 10.000 10.969 10.969 - - -

- Olanda - - - 771 835 835 attività finanziarie designate al fair value - - - 71 76 76 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - - - 700 759 759

- Portogallo 365.000 450.496 450.496 37.000 43.539 43.539 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 365.000 450.496 450.496 37.000 43.539 43.539

- Romania 8.480 8.951 8.951 5.000 5.342 5.342 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 8.480 8.951 8.951 5.000 5.342 5.342

- Abu Dhabi 18.255 18.692 18.692 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 18.255 18.692 18.692 - - -

- Algeria 3.786 2.275 2.275 - - - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (Finanziamenti e Altri titoli) 3.786 2.275 2.275 - - -

- Arabia Saudita 18.451 18.406 18.406 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 18.451 18.406 18.406 - - -

- Argentina 669 171 171 - - - att. e pass. finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) 669 171 171 - - -

- Bolivia 2.099 2.118 2.118 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 2.099 2.118 2.118 - - -

- Bulgaria - - - 2.000 2.257 2.257 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - - - 2.000 2.257 2.257

- Brasile 4.564 5.311 5.311 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 4.564 5.311 5.311 - - -

- Cile 5.933 6.284 6.284 1.500 1.530 1.530 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 5.933 6.284 6.284 1.500 1.530 1.530

- Colombia 28.604 29.051 29.051 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 28.604 29.051 29.051 - - -

- Corea del Sud 9.127 9.733 9.733 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 9.127 9.733 9.733 - - -

- Croazia 19.127 19.341 19.341 2.500 2.637 2.637 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 19.127 19.341 19.341 2.500 2.637 2.637

- Filippine 9.000 8.321 8.321 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 9.000 8.321 8.321 - - -

- Indonesia 18.694 18.199 18.199 2.500 2.311 2.311 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 18.694 18.199 18.199 2.500 2.311 2.311

- Israele 4.564 4.779 4.779 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 4.564 4.779 4.779 - - -

- Kazakistan 5.000 5.076 5.076 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 5.000 5.076 5.076 - - -

- Lettonia - - - 2.000 2.050 2.050 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - - - 2.000 2.050 2.050

- Lituania 6.389 6.639 6.639 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 6.389 6.639 6.639 - - -

- Marocco 9.127 9.204 9.204 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 9.127 9.204 9.204 - - -

- Messico 20.744 21.508 21.508 2.500 2.411 2.411 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 20.744 21.508 21.508 2.500 2.411 2.411

- Oman 7.986 6.483 6.483 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 7.986 6.483 6.483 - - -

- Panama 16.703 17.321 17.321 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 16.703 17.321 17.321 - - -

- Perù 9.758 11.222 11.222 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 9.758 11.222 11.222 - - -

- Polonia 21.906 23.397 23.397 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 21.906 23.397 23.397 - - -

- Qatar 44.195 45.654 45.654 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 20.080 21.516 21.516 - - - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (Finanziamenti e Altri titoli) 24.115 24.138 24.138 - - -

- Repubblica Popolare Cinese 1.278 1.342 1.342 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.278 1.342 1.342 - - -

- Serbia Montenegro 3.325 3.304 3.304 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3.325 3.304 3.304 - - -

- Slovenia 10.602 11.356 11.356 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 10.602 11.356 11.356 - - -

- Sud Africa 4.564 4.290 4.290 - - - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 4.564 4.290 4.290 - - - - Ungheria 4.564 5.126 5.126 - - -

attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 4.564 5.126 5.126 - - - - Uruguay 8.671 9.160 9.160 - - -

attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 8.671 9.160 9.160 - - - Totale esposizione per cassa 14.077.670 15.587.019 15.425.385 1.607.589 1.811.282 1.811.282

31.3.2020Consolidato senza assicurativo Assicurativo

Page 91: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

91

Il patrimonio netto e l’adeguatezza patrimoniale

L’evoluzione del patrimonio netto consolidato

Importi in migliaia di euro Patrimonio netto di cui: Risultato del periodo

Patrimonio netto e risultato del periodo come da situazione contabile della Capogruppo 9.687.505 63.890Effetto del consolidamento delle Società controllate, anche congiuntamente 438.168 42.522Effetto della valutazione a patrimonio netto delle altre partecipazioni rilevanti 68.849 7.808Dividendi incassati nel periodo - -20.329 Altre rettifiche di consolidamento (inclusi gli effetti della PPA) -98.829 -319

Patrimonio netto e risultato del periodo come da situazione contabile consolidata 10.095.693 93.572

Prospetto di raccordo tra patrimonio e risultato del periodo della Capogruppo con patrimonio erisultato del periodo consolidati al 31 marzo 2020

Variazioni del patrimonio netto consolidato del Gruppo intervenute nel primo trimestre 2020

31.3.2020

Importi in migliaia di euro

Capitale: 2.843.177 - 2.843.177 - - - - - - 2.843.177a) azioni ordinarie 2.843.177 - 2.843.177 - - - - - - 2.843.177b) altre azioni - - - - - - - - - -

Sovrapprezzi di emissione 3.294.604 - 3.294.604 - - - - - - 3.294.604

Riserve 3.276.589 - 3.276.589 233.103 - -1.065 - - - 3.508.627

Riserve da valutazione -79.938 - -79.938 - - -796 - - 66.610 -14.124

Strumenti di capitale - - - - - - 397.948 - - 397.948

Azioni proprie -28.111 - -28.111 - - - - - - -28.111

Risultato dell'esercizio 233.103 - 233.103 -233.103 - - - - 93.572 93.572

Patrimonio netto del Gruppo 9.539.424 - 9.539.424 - - -1.861 397.948 - 160.182 10.095.693

Esistenze al

31.12.2019 riesposto

Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni gennaio-marzo 2020

Variazioni di riserve

Operazioni sul patrimonio netto Redditività

consolidata complessivaRiserve Stock

options

Dividendi e altre

destinazioni

Variazione strumenti di

capitale

Modifica saldi

apertura

Esistenze al

1.1.2020Patrimonio

netto del Gruppo

Al 31 marzo 2020 il patrimonio netto del Gruppo UBI Banca, comprensivo dell’utile del periodo, si attestava a 10.095,69 milioni di euro, in crescita rispetto ai 9.539,42 milioni del 31 dicembre 2019 riesposto per includere l’impatto del cambiamento del criterio di valutazione del patrimonio immobiliare del Gruppo1. Come si evince dalla tabella “Variazioni del patrimonio netto consolidato del Gruppo intervenute nel primo trimestre 2020”, l’incremento di 556,27 milioni sintetizza: • in primis una variazione positiva per

397,95 milioni legata alla prima 1 Per maggiori dettagli in merito alla tematica si rinvia a quanto esposto nelle Note Illustrative agli Schemi del Bilancio consolidato

intermedio al 31 marzo 2020.

Riserve da valutazione di pertinenza del Gruppo: composizione

Importi in migliaia di euro 31.3.2020 31.12.2019

Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva -17.553 -17.475 Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva -132.807 5.361Copertura flussi finanziari -31 -4 Differenze di cambio -243 -243 Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) 6.536 - Utili (Perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti -114.588 -127.302 Leggi speciali di rivalutazione e attività materiali 244.562 59.725

Totale -14.124 -79.938

Page 92: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

92

emissione in gennaio di Additional Tier 12; • l’aumento per 65,81 milioni del saldo delle riserve da valutazione - principalmente generato

dall’impatto del cambiamento nel criterio di valutazione del patrimonio immobiliare - che ha interessato per +184,84 milioni le “Riserve da valutazione: attività materiali”. Si segnalano altresì le ulteriori seguenti variazioni: per +12,71 milioni gli utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti; per +6,54 milioni le passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio); per -138,17 milioni le attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva; per -78 mila euro i titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva; per -27 mila euro la copertura di flussi finanziari;

• una variazione complessivamente negativa per 1,06 milioni delle altre riserve; • l’appostazione dell’utile del periodo per 93,57 milioni.

Importi in migliaia di euro Riserva positiva Riserva negativa Totale Riserva positiva Riserva negativa Totale

1. Titoli di debito 29.994 -162.801 -132.807 56.001 -50.640 5.3612. Titoli di capitale 2.492 -20.045 -17.553 2.542 -20.017 -17.475 3. Finanziamenti - - - - - -

Totale 32.486 -182.846 -150.360 58.543 -70.657 -12.114

31.12.201931.3.2020

Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessivadi pertinenza del Gruppo: composizione

Importi in migliaia di euroTitoli

di debitoTitoli

di capitale Finanziamenti Totale

1. Esistenze iniziali al 1° gennaio 2020 5.361 -17.475 - -12.114

2. Variazioni positive 111.215 3.338 - 114.553 2.1 Incrementi di fair value 106.975 2.693 - 109.668 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito 1.313 X - 1.313 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo 2.926 X - 2.926 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - - - 2.5 Altre variazioni 1 645 - 646

3. Variazioni negative -249.383 -3.416 - -252.799 3.1 Riduzioni di fair value -203.816 -3.276 - -207.092 3.2 Riprese di valore per rischio di credito -82 - - -82 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive da realizzo -45.485 X - -45.485 3.5 Altre variazioni - -140 - -140

4. Rimanenze finali al 31 marzo 2020 -132.807 -17.553 - -150.360

Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva di pertinenza del Gruppo: variazioni del periodo

Come si può notare dalla tabella di dettaglio, la variazione complessivamente negativa per 138,25 milioni che ha interessato le “Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva” è riconducibile pressoché integralmente ai titoli di debito in portafoglio (il cui saldo è peggiorato di 138,17 milioni a -132,81 milioni al netto dell’effetto fiscale e della quota riferibile ai terzi), ed attiene per un quarto al portafoglio di titoli di Stato italiani della Capogruppo – la cui riserva è peggiorata di 34,9 milioni a -69 milioni – e per la restante parte al portafoglio di titoli diversi dai governativi italiani detenuto dalla Capogruppo.

2 Per maggiori dettagli sull’emissione si rinvia al precedente capitolo “La raccolta diretta bancaria”.

Page 93: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

93

Informazioni relative agli assetti proprietari di UBI Banca Al 31 marzo 2020 il capitale sociale di UBI Banca risultava pari a 2.843.177.160,24 euro, costituito da n. 1.144.285.146 azioni prive di valore nominale. In tema di obblighi di comunicazione delle partecipazioni rilevanti in emittenti azioni quotate avente l'Italia come Stato membro d'origine (partecipazioni superiori al 3%, per le PMI 5%), si richiama quanto previsto dall'art. 120 del D.Lgs. n. 58/98 (TUF) e dal relativo Regolamento di attuazione adottato dalla Consob con Delibera n. 11971/99 e successive modifiche ed integrazioni. Al riguardo si segnala che la Consob, con delibera n. 21326 del 9 aprile 2020 “Riduzione delle soglie percentuali iniziali di comunicazione ai sensi dell'art. 120, comma 2-bis, del D.Lgs. n. 58 del 1998 per le partecipazioni azionarie nel capitale di società quotate - aventi l'Italia come Stato membro d'origine ad azionariato particolarmente diffuso”, che ha abrogato la precedente delibera in argomento del 17 marzo 2020, ha introdotto – per un periodo di tempo di tre mesi decorrenti dall’entrata in vigore delle sopra citate delibere (11 aprile 2020), salvo revoca anticipata – un regime di trasparenza rafforzata per quanto riguarda l’obbligo di comunicazione delle partecipazioni rilevanti in 104 società italiane quotate, fra cui UBI Banca. In particolare, per il suddetto periodo di tre mesi, la soglia di partecipazione oggetto dell’obbligo di comunicazione a Consob da parte degli investitori è stata ridotta dal 5% al 3% per le PMI, dal 3% all'1% per le altre società – fra cui UBI Banca – rientranti nell’elenco individuato dalla stessa Consob. In relazione a quanto sopra esposto si segnala che, rispetto all’informativa riportata nella Relazione al Bilancio d’esercizio di UBI Banca Spa al 31 dicembre 2019, sono pervenute le seguenti comunicazioni: - comunicazione del 23 marzo 2020 effettuata da Edoardo Mercadante, che ha dichiarato di

detenere, indirettamente per il tramite della Società di gestione controllata Parvus Asset Management Europe Ltd., nell’ambito della gestione non discrezionale del risparmio, una quota del 7,933% del capitale sociale di UBI Banca ed una posizione lunga costituita da un equity swap rappresentante lo 0,705% del capitale, con scadenza 5 maggio 2020;

- comunicazione del 23 marzo 2020 effettuata da Upifra Sa, che ha dichiarato di detenere una quota pari all’1,025%;

- comunicazione del 25 marzo 2020 effettuata da Società Cattolica di Assicurazione Spa, che ha dichiarato di detenere una quota dell’1,010%;

- comunicazione del 26 marzo 2020 effettuata da Bosatelli Domenico, che ha dichiarato di detenere, per il tramite della controllata Polifin Spa, una quota pari al 2,797%;

- comunicazione del 27 marzo 2020 effettuata da Bombassei Alberto, che ha dichiarato di detenere, indirettamente per il tramite della controllata Next Investment Srl, una quota dell’1,005%;

- comunicazione del 30 marzo 2020 effettuata da Pilenga Giuseppe, che ha dichiarato di detenere, direttamente ed indirettamente per il tramite della controllata P4P International Srl, una quota pari all’1,042%;

- comunicazione del 30 marzo 2020 effettuata da Andreoletti Gianfranco, che ha dichiarato di detenere, direttamente ed indirettamente per il tramite delle controllate Cospa Spa e Scame Spa, una quota dell’1,014%;

- comunicazione del 20 aprile 2020 effettuata da Norges Bank, che ha dichiarato di detenere una quota dell’1,013%.

Accordi tra azionisti noti a UBI Banca ai sensi dell’art. 122 TUF Le “Informazioni Essenziali” di cui all’art. 130 del Regolamento Emittenti nonché l’Elenco aggiornato dei Partecipanti sono disponibili nella sezione Soci del sito istituzionale www.ubibanca.it.

Page 94: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

94

Azioni proprie Al 31 marzo 2020 UBI Banca deteneva n. 9.251.800 azioni proprie prive di valore nominale, invariate rispetto al 31 dicembre 2019, equivalenti allo 0,81% del capitale sociale, delle quali: - n. 1.807.220 azioni derivanti dall’esercizio del diritto di recesso, acquistate con valuta 8

aprile 2016 sulla base dell’autorizzazione rilasciata dalla BCE il 31 marzo 2016; - n. 7.444.580 azioni a servizio dei Piani incentivanti. Alla data del presente Resoconto, non si rilevano variazioni nel numero di azioni proprie in portafoglio. L’8 aprile 2020 l’Assemblea dei Soci di UBI Banca ha deliberato in senso favorevole, tra gli altri punti all’ordine del giorno, in merito a: • un Piano di incentivazione basato su strumenti finanziari per il 2020 che prevede la

valorizzazione di una quota della componente variabile a breve termine (annuale) della retribuzione del “Personale più rilevante”, non appartenente a Pramerica SGR, mediante l’assegnazione di azioni ordinarie UBI Banca per un importo massimo di 5,5 milioni di euro, approvando conseguentemente la relativa proposta di autorizzazione all’acquisto e di messa a disposizione delle azioni proprie al servizio del Piano di incentivazione;

• un Piano di incentivazione basato su strumenti finanziari che prevede la valorizzazione della remunerazione variabile di lungo termine (pluriennale) per il “Personale più rilevante” mediante l’assegnazione di azioni ordinarie UBI Banca per un controvalore massimo, in arco di Piano, pari a circa 18 milioni di euro, autorizzando l’acquisto di azioni proprie per un controvalore massimo di 6 milioni di euro e la messa a disposizione delle azioni proprie al servizio del Piano di incentivazione.

L’acquisto delle azioni sarà effettuato sul mercato regolamentato – in una o più soluzioni – entro 18 mesi dalla data di rilascio dell’autorizzazione assembleare. L’acquisto di azioni proprie ha ottenuto la prescritta autorizzazione della Banca Centrale Europea. Nell’applicazione dei Piani di cui sopra e più in generale delle politiche di remunerazione e incentivazione, in coerenza con le recenti raccomandazioni della Banca Centrale Europea e della Banca d’Italia, la Banca applicherà un approccio prudente e lungimirante. L’adeguatezza patrimoniale

Il 1° gennaio 2014 è entrata in vigore la nuova disciplina prudenziale per le banche e per le imprese di investimento contenuta nel Regolamento UE n. 575/2013 (Capital Requirements Regulation, c.d. CRR3) e nella Direttiva 2013/36/UE (Capital Requirements Directive, c.d. CRD IV4), che traspongono nell’Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria (c.d. framework Basilea 3). A dicembre 2013 Banca d’Italia ha pubblicato la Circolare 285 “Disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”, che ha dato attuazione, per gli ambiti di competenza, alla nuova disciplina comunitaria, unitamente alla Circolare 286 “Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare” e all’aggiornamento della Circolare 154 “Segnalazioni di vigilanza delle istituzioni creditizie e finanziarie. Schemi di rilevazione e istruzioni per l'inoltro dei flussi informativi”. L’introduzione delle regole di Basilea 3 è stata soggetta a un regime transitorio (phased-in) che si è concluso nel 2018 ad esclusione delle regole afferenti agli strumenti di capitale non più conformi per i quali l’esclusione graduale dall’aggregato patrimoniale, utile ai fini di vigilanza, è prevista entro il 2021. Inoltre, dal 1° gennaio 2018 il principio contabile IFRS 9 “Strumenti Finanziari” sostituisce le previsioni dello IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione”. Con riferimento agli impatti sui fondi propri regolamentari, il Gruppo ha optato per l’adesione al regime transitorio previsto dal Regolamento UE 2017/2395 che modifica il Regolamento n. 575/2013 (“CRR”). Tali disposizioni consentono di rilevare

3 Successivamente aggiornato con il Regolamento n. 876/2019 (“CRR2”) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 7

giugno 2019. 4 Successivamente aggiornato con la Direttiva 2019/878 (“CRD5”) pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 7 giugno

2019.

Page 95: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

95

gradualmente gli impatti negativi derivanti dall’applicazione del principio in oggetto riconoscendo un beneficio secondo quote decrescenti per un periodo di 5 anni (95% nel 2018, 85% nel 2019, 70% nel 2020, 50% nel 2021, 25% nel 2022). In seguito alle autorizzazioni ricevute dalla Banca d’Italia, il Gruppo UBI Banca utilizza i modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito con riferimento al segmento Corporate (esposizioni verso imprese) ed ai rischi operativi dalla segnalazione di vigilanza consolidata al 30 giugno 2012 e con riferimento al segmento Retail regolamentare (esposizioni verso Piccole e Medie Imprese ed esposizioni garantite da immobili residenziali) dalla segnalazione consolidata al 30 giugno 2013. Il 18 marzo 2019 il Gruppo UBI Banca ha ricevuto autorizzazione per l’estensione dei modelli interni per la determinazione degli assorbimenti patrimoniali relativi ai portafogli Corporate e Retail provenienti dalle Nuove Banche nonché per l’estensione progressiva del perimetro IRB (c.d. roll out) al segmento Other Retail Privati e Qualifying Revolving. Si rammenta altresì che a partire dal 1° luglio 2019 il Gruppo ha applicato le nuove regole europee in materia di classificazione di una controparte a default (nuova Definizione di Default – DoD) declinate dal Regolamento UE n. 171/2018. Tale normativa integra la definizione già prevista all’art. 178 del Regolamento CRR e stabilisce criteri e modalità più restrittive in materia di classificazione a default rispetto a quelli sino ad allora adottati dagli intermediari. I requisiti patrimoniali consolidati richiesti al Gruppo UBI Banca per il 2020, resi noti il 5 dicembre 2019 al termine dello SREP (Supervisory Review and Evaluation Process) condotto nel 2019, risultano invariati rispetto all’esercizio precedente e così articolati: - un requisito minimo di CET1 fully loaded pari al 9,25%, risultato della somma tra Capitale

Regolamentare Minimo di Pillar 1 (4,50%), requisito di Pillar 2 (2,25%) e Capital Conservation Buffer (2,50%);

- un requisito minimo di Total SREP Capital Requirement pari al 10,25% [risultato della somma tra Capitale Regolamentare Minimo di Pillar 1 (8%) e requisito di Pillar 2 (2,25%)]. Tale requisito, sommato al Capital Conservation Buffer del 2,50%, determina il requisito minimo in termini di Total Capital Ratio, pari al 12,75%.

In relazione al requisito Pillar 2, si segnala che nell’ambito delle misure in risposta all’emergenza sanitaria Covid-19, la BCE ha specificato che non è più richiesta alle Banche, quindi anche a UBI Banca, la copertura integrale di tale requisito con Common Equity Tier 1, ma che tale requisito può essere coperto, per la parte eccedente il 56,25%, anche con strumenti Additional Tier 1 o Tier 2. Il 13 gennaio 2020 è avvenuta con successo la prima emissione di Additional Tier 1 da 400 milioni di euro, per la quale si rinvia a quanto esposto nel precedente capitolo “La raccolta diretta”. La nuova emissione, destinata all’ottimizzazione della struttura del capitale, è finalizzata in primis ad un rafforzamento del Tier 1 Capital, ma al tempo stesso contribuirà a rafforzare la protezione per i detentori di obbligazioni Senior. Si segnala che, a partire dal 31 marzo 2020, il Gruppo UBI Banca ha optato per la modifica, limitatamente al patrimonio immobiliare, del criterio di valutazione. In particolare, il Gruppo ha previsto: - il passaggio dal modello del costo a quello del “valore rivalutato” per la valutazione successiva degli

immobili ad uso funzionale in base alla disciplina prevista dal principio contabile IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari”;

- il passaggio dalla contabilizzazione al costo alla contabilizzazione al fair value per gli immobili detenuti a scopo di investimento in base alla disciplina prevista dal principio contabile IAS 40 “Investimenti immobiliari”.

Per ulteriori dettagli sull’operazione si rinvia alle Note Illustrative del Bilancio consolidato intermedio al 31 marzo 2020. A fine marzo il Common Equity Tier 1 (CET1) del Gruppo UBI Banca – che include la quota destinata a beneficienza e la proposta di dividendo – ammontava a 7.498 milioni di euro, in aumento di circa 333 milioni rispetto ai 7.165 milioni del dicembre 2019. L’evoluzione del CET1 nel trimestre è riconducibile alle seguenti determinanti: • +152 milioni derivanti dall’iscrizione a riserva dei dividendi ed erogazioni liberali di

competenza del 2019 non distribuiti in coerenza con la Raccomandazione BCE5; • +157 milioni di euro derivanti dalle variazioni registrate a livello di riserve da valutazione,

risultato economico computabile a fini prudenziali e altre componenti di conto economico complessivo accumulate (Accumulated Other Comprehensive Income, o Riserva OCI) riconducibili alla rivalutazione del patrimonio immobiliare del Gruppo e all’effetto congiunto della dinamica dei tassi di mercato e dell’asset allocation relativo sia ai titoli di debito governativi che corporate;

5 Si rinvia in proposito al precedente capitolo “Gli eventi rilevanti del primo trimestre 2020”.

Page 96: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

96

• +65 milioni di euro derivanti dalla dinamica della shortfall (+71 milioni di euro) e dalla riduzione percentuale (dall’85% nel 2019 al 70% nel 2020) della componente soggetta al regime transitorio previsto in applicazione del principio contabile IFRS 9;

• -41 milioni di euro circa derivanti da variazioni combinate registrate a livello di attività immateriali, filtri prudenziali, DTA normativamente dedotte dal CET1, rateo maturato relativamente agli strumenti di AT1 e altre variazioni residuali.

Relativamente all’Additional Tier 1, l’incremento di 398 milioni di euro è riconducibile alla già citata nuova emissione di strumenti c.d. Non-Cumulative Temporary Write-Down Deeply Subordinated Fixed Rate Resettable Notes. Per quanto attiene invece il Tier 2 capital, l’aggregato è risultato in lieve flessione per 19 milioni a 2.037 milioni. La dinamica riflette la variazione del valore computabile nel corso del trimestre. Le attività di rischio ponderate (Risk Weighted Assets – RWA) si presentavano a fine marzo pari a 58,143 miliardi, in marginale aumento di 57 milioni rispetto ai 58,086 miliardi di fine 2019, per effetto principalmente dell’aumento del rischio di mercato, data la sostanziale stabilità delle altre componenti di rischio. Relativamente al rischio di credito si è assistito ad una compensazione di diversi fenomeni, tra i quali si segnalano: il rilascio della garanzia dello Stato relativa alla cartolarizzazione di NPL perfezionata a fine 2019, la dinamica del portafoglio di Banking Book, l’hedge accounting, l’andamento dei volumi e della composizione del portafoglio crediti, la rivalutazione degli immobili e la dinamica delle attività fiscali differite. Tenuto conto di tali andamenti, al 31 marzo 2020 il rispetto dei requisiti minimi patrimoniali, pari al totale dei requisiti per i rischi di credito, di controparte, di aggiustamento della valutazione del credito, di mercato e operativo, comportava un fabbisogno di capitale pari a 4.651 milioni di euro (4.647 milioni a dicembre 2019) a fronte del quale il Gruppo UBI Banca disponeva di Fondi Propri totali pari a 9.932 milioni (9.221 milioni a dicembre 2019). A fine trimestre i coefficienti patrimoniali del Gruppo UBI Banca evidenziavano un Common Equity Tier 1 pari al 12,90% ed un Tier 1 ratio pari al 13,58% (12,34% entrambi i coefficienti a dicembre 2019) – largamente superiore alla soglia target indicata per il 2020 a conclusione dello SREP (9,25%) – nonché un Total Capital ratio al 17,08% (15,88% a dicembre 2019), anch’esso ampiamente al di sopra del livello richiesto6. Il CET1 ratio fully loaded, calcolato sulla base delle regole che saranno in vigore al termine del periodo transitorio, attualmente riconducibili esclusivamente all’IFRS 9, è stimato pari al 12,86% (12,29% a fine 2019) senza includere né DTA future, né azioni di ottimizzazione. I principali benefici rilevati nel periodo sono riferibili al cambiamento del criterio di valutazione del patrimonio immobiliare (complessivamente circa +38 punti base) e all’inclusione della quota di utile accantonata nel 2019 per i dividendi non deliberati in seguito alla già citata Raccomandazione BCE (circa +26 punti base), nonché all’utile di periodo (al netto pro quota del dividendo previsto a Piano Industriale per il 2020), elementi che hanno più che compensato l’impatto negativo dell’allargamento degli spread sul portafoglio titoli di proprietà e l’inclusione dell’impatto delle ispezioni mirate sui modelli interni (Targeted Review of Internal Models - TRIM). Il Total Capital Ratio a regime è invece pari al 17,05% (15,83% a dicembre 2019) beneficiando sia dell’incremento del CET1 che della sopra citata emissione di strumenti AT1. Si rammenta che in seguito, essenzialmente, al passaggio a modello avanzato delle posizioni creditizie precedentemente sottoposte a metodo standard, il ratio phased-in risulta ormai sostanzialmente allineato al ratio fully loaded7. Si sottolinea altresì come, anche al netto dell’importo relativo alla quota di utile accantonata nel 2019 per i dividendi non deliberati, in seguito alla raccomandazione BCE, il CET1 ratio si attesterebbe ad un livello superiore al 12,5% previsto nell’ambito del Piano Industriale 2020-2022. 6 Si rammenta che il Gruppo UBI Banca non ha avuto alcuna necessità di ricorrere alla misura definita da BCE nell’ambito

dell’emergenza Covid-19 di utilizzare, anche in via temporanea, le riserve di capitale costituite negli anni scorsi per fronteggiare situazioni di stress (Capital Conservation Buffer e Pillar 2 Guidance).

7 La principale differenza rimanente tra il CET1 phased-in ed il CET1 fully loaded si riferisce alla rilevazione progressiva, nel CET1 phased in, delle rettifiche effettuate in sede di FTA dell’IFRS 9 sulle posizioni leasing, ancora a modello standardizzato.

Page 97: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

97

Si ricorda che, a decorrere dal 1° gennaio 2016, le Banche hanno l’obbligo di detenere una riserva di capitale anticiclica. Tenuto conto che, come da comunicazione del 20 dicembre 2019, per il primo trimestre 2020 la Banca d’Italia ha confermato allo 0% il coefficiente della riserva anticiclica per le esposizioni verso controparti residenti in Italia e, considerando che il Gruppo presenta principalmente esposizioni verso soggetti nazionali, la riserva anticiclica del Gruppo risulta essere non significativa. Con comunicazione del 27 marzo 2020 Banca d’Italia ha confermato, anche per il secondo trimestre 2020, un coefficiente della riserva anticiclica pari allo 0%. A fine marzo, il coefficiente di leva finanziaria (Leverage ratio) 8 previsto da Basilea 3 si è attestato al 5,89% (5,44% a fine 2019), mentre l’indicatore a regime è pari al 5,87% (5,42% a dicembre 2019). Con riferimento al comparto assicurativo, si segnala che le misurazioni gestionali del Solvency ratio rispettano quanto previsto dalla normativa Solvency II.

Coefficienti patrimoniali (Basilea 3)

Importi in migliaia di euro31.3.2020 31.12.2019

Common Equity Tier 1 capital al netto dei filtri prudenziali 7.572.552 7.254.585

Deduzioni dal Common Equity Tier 1 -74.978 -89.392

di cui: Deduzioni dal Common Equity Tier 1 relative agli Elementi negativi per Eccedenza delle Perdite attese rispetto alle Rettifiche di valore -13.423 -84.454

Common Equity Tier 1 capital 7.497.574 7.165.193

Additional Tier 1 capital prima delle deduzioni 397.948 -

Deduzioni dall'Additional Tier 1 - - di cui: Elementi negativi per Eccedenza delle Perdite attese rispetto alle Rettifiche di valore - -

Additional Tier 1 capital 397.948 -

Tier 1 capital ( Common Equity Tier 1 + Additional Tier 1) 7.895.522 7.165.193

Tier 2 capital prima delle disposizioni transitorie 2.094.516 2.114.612Effetti delle disposizioni di grandfathering sugli strumenti Tier 2 - -

Tier 2 capital dopo le disposizioni transitorie 2.094.516 2.114.612Deduzioni dal Tier 2 -57.976 -58.449 di cui: Elementi negativi per Eccedenza delle Perdite attese rispetto alle Rettifiche di valore - -

Tier 2 capital dopo le deduzioni specifiche 2.036.540 2.056.163

Totale Fondi propri (Total own funds) 9.932.062 9.221.356

Rischio di credito 4.238.168 4.240.176

Rischio di aggiustamento della valutazione del credito 4.074 3.806

Rischi di mercato 87.260 80.977

Rischio operativo 321.949 321.949

Totale requisiti prudenziali 4.651.451 4.646.908

Attività di rischio ponderate 58.143.142 58.086.349

Common Equity Tier 1 ratio(Common Equity Tier 1 capital dopo i f iltri e le deduzioni / Attività di rischio ponderate) 12,90% 12,34%

Common Equity Tier 1 ratio a regime 12,86% 12,29%

Tier 1 ratio (Tier 1 capital dopo i f iltri e le deduzioni / Attività di rischio ponderate) 13,58% 12,34%

Tier 1 ratio a regime 13,54% 12,29%

Total capital ratio (Totale Fondi propri / Attività di rischio ponderate) 17,08% 15,88%

Total capital ratio a regime 17,05% 15,83%

8 Secondo Basilea 3, il Leverage è calcolato come rapporto tra il Tier 1 e la misura dell’esposizione complessiva dell’ente. Il valore

dell’indicatore è stato calcolato secondo le previsioni del CRR, così come modificate dall’Atto delegato (UE) n. 62/2015.

Page 98: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

98

Società consolidate: dati principali

Risultato netto di periodo

Importi in migliaia di euro

I Trimestre2020

A

I Trimestre2019

riesposto (*)B

Variazione A-B

Variazione % A/B

Anno2019

riesposto (*)C

Unione di Banche Italiane Spa 63.890 111.059 (47.169) (42,5%) 203.316 Centrobanca Sviluppo Impresa Spa (**) - (72) (72) (100,0%) (196) IW Bank Spa 4.940 2.043 2.897 141,8% 10.886 Pramerica SGR Spa 23.403 19.078 4.325 22,7% 97.759 Zhong Ou Asset Management Co. Ltd (25%) 3.110 2.242 868 38,7% 9.154 UBI Leasing Spa 7.915 3.972 3.943 99,3% (54.214) UBI Factor Spa 3.593 2.226 1.367 61,4% 1.211 Prestitalia Spa 5.666 3.765 1.901 50,5% 11.854 BPB Immobiliare Srl 364 202 162 80,2% (11.974) UBI Sistemi e Servizi SCpA (***) 4.495 2.528 1.967 77,8% - BancAssurance Popolari Spa 464 1.334 (870) (65,2%) 5.482 BancAssurance Popolari Danni Spa (****) - 13 (13) (100,0%) (81) Aviva Vita Spa (20%) 2.100 1.800 300 16,7% 12.100 Lombarda Vita Spa (40%) 2.533 2.330 203 8,7% 18.973 Pramerica Management Co. Sa (*****) 216 142 74 52,1% 706 UBI Trustee Sa (*****) 180 138 42 30,4% (299)

CONSOLIDATO 93.572 83.435 10.137 12,1% 233.103

(*) I dati di raffronto possono differire da quanto pubblicato nelle precedenti informative in quanto sono stati oggetto di riesposizione in

funzione del cambiamento del criterio di valutazione del patrimonio immobiliare da parte del Gruppo. Per maggiori dettagli si rinvia alle Note Illustrative del Bilancio consolidato intermedio al 31 marzo 2020.

(**) La Società è stata cancellata dal Registro delle Imprese di Milano in data 24 dicembre 2019 a conclusione dell’iter di liquidazione. (***) Trattandosi di una Società consortile con scopo mutualistico e non lucrativo, UBI Sistemi e Servizi ha chiuso il Bilancio 2019 in pareggio. (****) Il risultato del 2019 riguarda la componente generata fino alla cessione della Compagnia avvenuta nel mese di maggio 2019. (*****) Il risultato evidenziato emerge dalle situazioni contabili predisposte ai fini del consolidamento, secondo i principi applicati dalla Capogruppo.

Page 99: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

99

Crediti netti verso clientela

Importi in migliaia di euro31.3.2020

A31.12.2019

B31.3.2019

CVariazione

A-CVariazione %

A/C

Unione di Banche Italiane Spa (1) 85.566.300 84.532.699 86.897.175 -1.330.875 -1,5% Prestitalia Spa 1.774.565 1.715.557 1.539.212 235.353 15,3% IW Bank Spa 474.929 479.224 520.628 -45.699 -8,8% UBI Factor Spa (1) 2.174.151 2.524.749 2.223.269 -49.118 -2,2% UBI Leasing Spa (1) 5.226.617 5.415.878 6.161.196 -934.579 -15,2%

CONSOLIDATO 86.053.728 84.824.700 87.366.002 -1.312.274 -1,5%

I crediti netti verso clientela includono le voci 20. 2), 30. 2) e 40. 2) dell’Attivo patrimoniale riclassificato.

Indici di rischiosità

Incidenze percentuali 31.3.2020 31.12.2019 31.3.2019 31.3.2020 31.12.2019 31.3.2019

Unione di Banche Italiane Spa (1) 1,75% 1,83% 2,36% 4,13% 4,33% 5,37% Prestitalia Spa (1) 0,01% 0,01% 0,09% 2,00% 2,07% 2,12% IW Bank Spa 1,46% 1,39% 1,24% 2,92% 3,03% 2,97% UBI Factor Spa (1) 0,65% 0,56% 8,46% 1,69% 1,47% 9,85% UBI Leasing Spa (1) 2,75% 2,62% 7,91% 8,18% 7,98% 13,72%

CONSOLIDATO 1,93% 2,02% 3,13% 4,70% 4,93% 6,61%

Sofferenze nette / Crediti netti verso clientela al costo

ammortizzato

Crediti deteriorati netti totali /Crediti netti verso clientela al costo

ammortizzato

(1) I dati esposti al 31 dicembre 2019 incorporano gli effetti delle operazioni di riduzione dei crediti deteriorati perfezionate nel corso

del 2019 (si veda in proposito il capitolo “Gli eventi rilevanti del 2019” della Relazione sulla gestione consolidata al 31 dicembre 2019).

Page 100: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

100

Raccolta diretta bancaria da clientela

Importi in migliaia di euro31.3.2020

A31.12.2019

B31.3.2019

CVariazione

A-CVariazione %

A/C

Unione di Banche Italiane Spa 91.618.851 93.097.806 91.561.987 56.864 0,1% IW Bank Spa 3.248.603 3.365.781 2.944.484 304.119 10,3%

CONSOLIDATO 94.048.596 95.513.706 93.633.045 415.551 0,4%

La raccolta diretta da clientela è comprensiva dei debiti verso clientela e dei titoli in circolazione, con esclusione dei prestiti obbligazionari e degli altri titoli sottoscritti direttamente da Società del Gruppo.

Raccolta indiretta bancaria da clientela ordinaria (valori di mercato)

Importi in migliaia di euro31.3.2020

A31.12.2019

B31.3.2019

CVariazione

A-CVariazione %

A/C

Unione di Banche Italiane Spa 81.971.296 90.068.634 87.994.188 -6.022.892 -6,8%Pramerica SGR Spa 33.369.537 36.728.256 34.725.702 -1.356.165 -3,9%IW Bank Spa 8.019.774 9.203.031 8.768.930 -749.156 -8,5%

BancAssurance Popolari + BancAssurance Popolari Danni Spa (1) 2.354.663 2.410.916 2.090.578 264.085 12,6%Lombarda Vita Spa (2) 8.026.031 8.151.477 8.046.991 -20.960 -0,3%Aviva Vita Spa (2) 16.246.295 16.122.501 14.757.562 1.488.733 10,1%

CONSOLIDATO 92.244.042 101.452.337 98.765.473 -6.521.431 -6,6%

Risparmio gestito (valori di mercato)

Importi in migliaia di euro31.3.2020

A31.12.2019

B31.3.2019

CVariazione

A-CVariazione %

A/C

Unione di Banche Italiane Spa 60.082.468 64.073.658 60.679.115 -596.647 -1,0% Pramerica SGR Spa 33.369.537 36.728.256 34.725.702 -1.356.165 -3,9% IW Bank Spa 5.912.509 6.788.525 6.322.995 -410.486 -6,5%

BancAssurance Popolari + BancAssurance Popolari Danni Spa (1) 2.354.663 2.410.916 2.090.578 264.085 12,6% Lombarda Vita Spa (2) 8.026.031 8.151.477 8.046.991 -20.960 -0,3% Aviva Vita Spa (2) 16.246.295 16.122.501 14.757.562 1.488.733 10,1%

CONSOLIDATO 68.297.353 73.091.588 69.016.848 -719.495 -1,0%

(1) Il dato di raffronto al 31 marzo 2019 rappresenta il totale gestito dalle due Compagnie nel periodo 1°gennaio - 31 marzo 2019. In quanto consolidate integralmente, tale stock concorre totalmente alla determinazione della raccolta consolidata: la quota sottoscritta dalla clientela di UBI Banca è inclusa nell’aggregato di pertinenza della Capogruppo.

(2) Il dato esposto è il totale gestito dalle Compagnie; trattandosi di Società consolidate con il metodo del patrimonio netto, si ricorda che per determinare la raccolta consolidata si considera solo la parte sottoscritta dalla clientela del Gruppo.

Page 101: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

101

Altre informazioni

Accertamenti ispettivi e procedimenti

Accertamenti Banca Centrale Europea/Banca d’Italia Il 19 febbraio 2018 la Banca Centrale Europea aveva avviato un’internal model investigation nel contesto della TARGETED REVIEW OF INTERNAL MODELS sul perimetro del modello Retail Mutui, conclusasi il 4 maggio 2018. Il 31 ottobre 2018 BCE aveva trasmesso alla Banca il Final Assessment Report ed il 5 luglio 2019 era pervenuta la Final Decision dell’Autorità, a fronte della quale UBI Banca aveva trasmesso in data 2 agosto il piano delle azioni di rimedio definite per ogni obligation identificata, con completamento previsto entro la fine del 2020. Per tale motivo deve essere predisposto, con cadenza trimestrale, uno status report da inviare alla BCE, il più recente dei quali è stato inviato il 31 marzo 2020 comunicando il pieno allineamento degli interventi attivati rispetto alle scadenze pianificate. Le evidenze, allineate a quanto emerso in sede ispettiva, non sottendono possibili impatti patrimoniali rispetto ai modelli attualmente in uso. Il 7 maggio 2018, come anticipato dalla Banca Centrale Europea con comunicazione del 28 marzo, aveva preso avvio un’ispezione in ambito INTERNAL GOVERNANCE AND RISK MANAGEMENT con focus su IT strategy and governance, gestione del portafoglio progetti IT, nonché sulle più recenti iniziative in tema di digital distribution channel e payment services alla luce dell’evoluzione regolamentare. L’accertamento in loco si era concluso il 27 luglio 2018. Il 21 dicembre 2018 BCE aveva inviato il Final Report ed il 7 maggio 2019 era pervenuta la Final Follow up letter, i cui contenuti erano risultati sostanzialmente in linea con le evidenze già emerse nel Final Report, volte ad assicurare una sempre ottimale allocazione delle risorse economiche ed il monitoraggio dei servizi IT. La Banca aveva trasmesso, in data 14 giugno 2019, l’action plan degli ambiti identificati nel corso dell’ispezione, la cui conclusione è avvenuta nel primo trimestre 2020, come da pianificazione comunicata all’Autorità. Il 14 maggio 2018 – come reso noto dalla Banca Centrale Europea con lettera del 6 aprile – aveva preso avvio un’investigation inerente all’INTERNAL MODEL, per l’approvazione dell’estensione del perimetro dei modelli interni relativi al rischio di credito in coerenza con il piano di roll-out del Gruppo. Le verifiche si erano concluse il 3 agosto 2018. In data 26 ottobre 2018 la Banca aveva ricevuto il Final Assessment Report ed il 18 marzo 2019 era pervenuta la Final Decision di BCE con l’autorizzazione ad applicare – a partire dalle segnalazioni di Vigilanza del 31 marzo 2019 – i nuovi modelli (estensione dei modelli interni per la determinazione degli assorbimenti patrimoniali relativi ai portafogli Corporate e Retail provenienti dalle Nuove Banche, nonché estensione progressiva del perimetro IRB al segmento Other Retail Privati e Qualyfing Revolving). Il 12 aprile 2019 la Banca aveva trasmesso a BCE l’action plan per la risoluzione, entro la fine del 2020, dei rilievi comunicati dalla Vigilanza rispetto al quale deve essere predisposto, con cadenza trimestrale, uno status report da inviare alla stessa: lo stato avanzamento più recente è stato trasmesso in data 31 marzo 2020 comunicando il pieno allineamento degli interventi attivati rispetto alle scadenze pianificate. Con lettera del 26 giugno 2018, la Banca Centrale Europea aveva comunicato l’avvio di una verifica in ambito CREDIT QUALITY REVIEW per il portafoglio RRE (Residential Real Estate). Iniziata il 1° ottobre 2018, l’ispezione si era conclusa il 15 febbraio 2019. Il 2 agosto BCE aveva trasmesso il Final Report. Il 19 dicembre 2019 è pervenuta la Final Follow up Letter in relazione alla quale il 14 gennaio 2020 la Banca ha trasmesso l’action plan, con data di completamento prevista entro la fine del 2020. Il 10 settembre 2018 la Banca Centrale Europea aveva avviato un’internal model investigation nel contesto della TARGETED REVIEW OF INTERNAL MODELS sul perimetro dei modelli Corporate-Other e Corporate-SME. Le verifiche si erano concluse il 23 novembre. Il 20 febbraio 2019 UBI Banca aveva ricevuto il Final Assessment Report mentre in data 2 marzo 2020 è pervenuta la Final Decision, con la quale il Gruppo è stato autorizzato a continuare ad utilizzare i modelli interni

Page 102: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

102

relativi alle esposizioni Corporate. Il successivo 31 marzo la Banca ha trasmesso l’action plan con scadenza complessivamente prevista al terzo trimestre 2021, rispetto al quale dovrà essere trasmesso uno status report con cadenza trimestrale a partire da giugno 2020. Con comunicazione del 18 marzo 2019, la Banca Centrale Europea aveva reso noto l’avvio di una verifica in ambito GOVERNANCE PROCESS, con focus sul tema Governance Culture, che è stata condotta dal 9 maggio al 9 luglio 2019. L’8 ottobre era pervenuto il Draft Report, i cui contenuti sono stati discussi nell'ambito dell'exit meeting del 22 ottobre, preliminarmente all'invio in data 15 novembre delle considerazioni della Banca. L’8 gennaio 2020 è stato ricevuto il Final Report. Dalla valutazione effettuata in base alle best practice dei comportamenti osservati con riguardo al precedente sistema di Governance è emersa una situazione sostanzialmente positiva, in cui la cultura del rischio della Banca si sta muovendo nella giusta direzione, favorita anche dal cambio del sistema di Governance. La Banca rimane in attesa di ricevere la Follow up Letter dall’Autorità.

Si rappresenta come la complessiva pianificazione di conclusione degli interventi in corso di completamento a fronte dei rilievi della Banca Centrale Europea sia, alla data della presente Relazione, coerente con le scadenze originarie comunicate negli action plan trasmessi all’Autorità. Tale pianificazione potrà essere potenzialmente soggetta a revisione come conseguenza delle misure previste dalla BCE stessa in risposta al Coronavirus Covid-19 (con particolare riferimento alla Decision del 30 marzo 2020 avente ad oggetto “Decision to extend deadlines set out in supervisory decisions and operational acts”). Il 6 novembre 2017 la Banca d’Italia aveva avviato alcune verifiche mirate a valutare (i) lo stato di attuazione degli interventi correttivi richiesti in seguito ai precedenti accertamenti ispettivi, dettagliati nel Bilancio 2016, in materia di ANTIRICICLAGGIO, nonché (ii) l’idoneità degli assetti organizzativi a produrre segnalazioni corrette dei Tassi Effettivi Globali Medi (TEGM) e a prevenire i rischi connessi a violazioni delle norme in materia di USURA. L’ispezione si era conclusa il 14 febbraio 2018. Il 17 aprile la Banca d'Italia aveva comunicato con un giudizio parzialmente sfavorevole gli esiti delle verifiche in oggetto che includevano alcune contestazioni in ambito antiriciclaggio (con contestuale avvio di un procedimento sanzionatorio amministrativo, ai sensi della Legge 7 agosto 1990 n. 241, a carico della Banca). UBI Banca aveva trasmesso le proprie controdeduzioni al provvedimento sanzionatorio il 15 giugno 2018 inviando, il successivo 13 luglio, la risposta complessiva ed il piano di azioni correttive di natura organizzativa, procedurale e operativa da intraprendere, con l'indicazione della relativa tempistica di completamento (“Piano”). Ad esito del procedimento, in data 22 marzo 2019 la Banca d’Italia aveva notificato un provvedimento concernente l'applicazione, nei confronti della Banca, di una sanzione amministrativa pecuniaria di 1,2 milioni di euro (a fronte di un massimo edittale "pari al dieci per cento del fatturato complessivo annuo1"). Contro il provvedimento sanzionatorio è stato presentato ricorso alla Corte d'Appello di Roma con le modalità e nei termini di cui all'art. 145, comma 4, TUB. L’udienza di discussione, originariamente fissata per il giorno 24 ottobre 2019, è stata rinviata d'ufficio prima al 6 dicembre 2019, poi al 3 aprile 2020 ed ora al 6 novembre 2020. Il 25 gennaio 2019 la Banca d’Italia aveva inviato una comunicazione alla Banca richiedendo di prevedere tempi più stringenti, che non andassero oltre il 2019, per il completamento dell’intervento riguardante il processo di individuazione, valutazione e segnalazione delle operazioni potenzialmente sospette, in relazione al quale la Banca ha previsto l’evoluzione della piattaforma informatica dedicata (Portale Antiriciclaggio). Le competenti strutture si erano prontamente attivate per recepire le richieste avanzate dall’Autorità, predisponendo una nuova pianificazione dei lavori, comunicata alla Banca d’Italia l’8 febbraio 2019. Il successivo 5 luglio la Banca aveva fornito – come richiesto dall’Autorità con la sopraccitata missiva del 25 gennaio 2019 – un aggiornamento sulle iniziative di riassetto, corredato dalle valutazioni degli organi amministrativo e di controllo, in relazione alle quali la Vigilanza si sarebbe

1 Ai sensi del provvedimento della Banca d’Italia del 18 dicembre 2012 recante disposizioni in materia di sanzioni e procedura

sanzionatoria amministrativa, come da ultimo modificato da provvedimento del 3 maggio 2016, per fatturato si intende “l’aggregato definito nell’art. 316 Tabella 1 del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR)”. La tabella 1 della disposizione citata riporta le seguenti voci: 1 - Interessi e proventi assimilati 2 - Interessi e oneri assimilati 3 - Proventi su azioni, quote ed altri titoli a reddito variabile/fisso 4 - Proventi per commissioni/provvigioni 5 - Oneri per commissioni/provvigioni 6 - Profitto (perdita) da operazioni finanziarie 7 - Altri proventi di gestione Sulla base delle logiche adottate per il calcolo dell’indicatore rilevante nell’ambito del rischio operativo, come previsto dall’art. 316 del CRR, il fatturato del Gruppo UBI Banca (Perimetro Prudenziale) al 31 dicembre 2017 (IAS 39) ammontava a 3.491.640 migliaia di euro.

Page 103: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

103

riservata di effettuare le necessarie verifiche secondo le modalità ritenute più opportune. Al 31 dicembre 2019 gli interventi erano stati completati. Il 16 novembre 2018 si era conclusa la verifica sportellare in materia di TRASPARENZA avviata da Banca d’Italia il 17 settembre e articolata su 20 dipendenze di UBI Banca. Gli esiti dell’indagine erano stati ricevuti il 27 maggio 2019: le anomalie evidenziate avevano riguardato la remunerazione di affidamenti e sconfinamenti, l’informativa precontrattuale relativa ai contratti di credito immobiliare ai consumatori, nonché la fase di chiusura anticipata di alcune tipologie di rapporti. Le considerazioni della Banca rispetto agli esiti dell’indagine ed il piano degli interventi sono stati trasmessi all’Autorità il 2 agosto 2019; è stato inoltre previsto l’invio di aggiornamenti trimestrali sullo stato di avanzamento delle attività, il più recente dei quali è stato trasmesso in data 10 febbraio 2020 con riferimento al 31 dicembre 2019. Gli interventi di rimedio prevedono un piano di rilasci progressivi in funzione delle diverse tipologie di rilievo e dovranno essere completati entro giugno 2020. In alcuni casi le suddette anomalie hanno anche comportato l’applicazione alla clientela di oneri non dovuti, per la maggior parte dei quali la Banca ha già provveduto alla restituzione ai clienti interessati nonché all’effettuazione degli interventi correttivi alle relative procedure. In data 4 marzo 2019 aveva preso avvio l’ispezione di Banca d'Italia su Prestitalia avente ad oggetto il RISPETTO DELLA NORMATIVA E DEGLI ORIENTAMENTI DI VIGILANZA IN TEMA DI TRASPARENZA DELLE OPERAZIONI E CORRETTEZZA DELLE RELAZIONI CON LA CLIENTELA, CON RIGUARDO AL COMPARTO DEI FINANZIAMENTI CONTRO CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO O DELLA PENSIONE che si era conclusa il successivo 5 aprile. Il 18 dicembre 2019 era stato consegnato al Consiglio di Amministrazione di Prestitalia il rapporto ispettivo riportante gli esiti dell’attività condotta. In data 11 febbraio 2020 sono state trasmesse a Banca d’Italia le considerazioni della Società e della Capogruppo rispetto agli esiti dell’attività ispettiva, oltre al piano degli interventi in relazione al quale la Società ha comunicato di aver provveduto ad individuare e porre in essere, prevalentemente già nel corso del trimestre successivo alla chiusura dell’accertamento ispettivo, le azioni di rimedio a fronte dei rilievi ricevuti. Con lettera del 3 ottobre 2019, Banca d’Italia aveva reso noto l’avvio di una ispezione avente ad oggetto la VALUTAZIONE DEL MERITO DI CREDITO PER I PROFILI DI TUTELA DELLA CLIENTELA nell'ambito di una campagna tematica in tema trasparenza condotta sul sistema con focus sui profili di tutela del consumatore nella valutazione del merito creditizio della clientela e nell'attività di assistenza a quest'ultima. Gli accertamenti erano iniziati il 7 ottobre 2019 e si erano conclusi l’8 novembre. In data 23 marzo 2020 è pervenuto il report con l’esito ispettivo, in cui l’Autorità ha osservato che dopo l'entrata in vigore della disciplina sul credito al consumo e sui mutui residenziali ai consumatori, la regolamentazione aziendale è stata integrata per tener conto degli obblighi in materia sia nella fase precontrattuale, sia in quella di valutazione del merito creditizio e di assistenza alla clientela. In un contesto di accresciuta attenzione ai profili oggetto di esame permangono aree di miglioramento su ambiti gestionali, in relazione alle quali la Banca sta predisponendo il piano di rimedio dando anche notizia dei conseguenti provvedimenti già assunti o che intende assumere. In data 14 ottobre 2019 Banca d’Italia aveva preannunciato l’avvio di un accertamento ispettivo sul SISTEMA IRB AUTORIZZATO IN AMBITO ECAF, condotto dal 27 al 29 novembre. L’ispezione era finalizzata a verificare se la Banca disponesse di sistemi informativi e di processi amministrativi e organizzativi adeguati a rilevare correttamente le informazioni richieste sull’insieme dei debitori potenzialmente idonei per finalità di rifinanziamento di politica monetaria (static pool) valutati con il sistema di rating interno (IRB). Il 17 febbraio 2020 è pervenuto l’esito da parte dell’Autorità in relazione al quale la valutazione del processo di gestione degli static pool è stata ritenuta soddisfacente. Con lettera del 23 ottobre 2019 Banca d’Italia aveva reso noto l’avvio di una ispezione generale, di tipo ordinario e periodico, sulla Società PRAMERICA SGR. L’accertamento ispettivo ha avuto inizio il 28 ottobre 2019 e si è concluso il 7 febbraio 2020. Il successivo 24 aprile sono pervenuti alla Società i relativi esiti che hanno evidenziato una valutazione in prevalenza favorevole delle attività ispettive condotte a spettro esteso, riguardanti – in particolare – il modello di business e

Page 104: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

104

l'evoluzione strategica della SGR, l'adeguatezza dei profili di governo e controllo, nonché la situazione dei patrimoni gestiti. In data 29 ottobre 2019 la Sede di Milano della Banca d’Italia aveva avviato, presso la Dipendenza di UBI Banca di Bergamo, via Jacopo Palma il Vecchio, una VERIFICA SPORTELLARE IN MATERIA DI ANTIRICICLAGGIO ordinaria, avente ad oggetto il rispetto delle previsioni in materia di prevenzione del riciclaggio. Tale accesso si configurava quale fase "pilota" di un modulo ispettivo articolato in verifiche sportellari su un campione di 20 dipendenze di UBI Banca. Nella settimana del 10 febbraio 2020 è stata avviata la verifica presso la filiale della Sede di Bergamo (Piazza Vittorio Veneto), che ha rappresentato la 20a filiale del campione e che ha contestualmente sancito, in data 14 febbraio 2020, la conclusione di tale modulo ispettivo. Si rimane in attesa di ricevere gli esiti dell’attività ispettiva. Procedimenti Di seguito si riportano le informazioni relative ad alcune specifiche vicende.

• Relativamente al procedimento in corso presso il Tribunale di Bergamo – per i cui dettagli si rimanda all’informativa di Bilancio relativa al 31 dicembre 2018 – la Banca è certa e ribadisce che il dibattimento, entrando nel merito, dimostrerà l’infondatezza delle accuse rivolte all’ente e ai propri esponenti, ritenendo che non vi sia stato alcun ostacolo alla Vigilanza, alcun patto occulto, alcuna omissione informativa, alcuna influenza nel determinare la maggioranza assembleare. L’istruttoria dibattimentale è attualmente in corso e, ad oggi, risultano calendarizzate udienze fino alla prima metà di ottobre 2020. In caso di eventuale condanna di UBI Banca per gli illeciti contestati ai sensi del D.Lgs. 231/2001, verrebbe applicata alla Banca una sanzione pecuniaria. Tale sanzione, in relazione al reato presupposto di cui all’art. 2636 C.C., sarebbe compresa fra un minimo di 37.500 euro ed un massimo di 511.170 euro, mentre in relazione al reato di cui all’art. 2638 C.C. sarebbe compresa fra un minimo di 51.600 euro ed un massimo di 619.600 euro. Per completezza si rileva che, in seguito al rinnovo, nell’Assemblea dei Soci del 12 aprile 2019, degli organi sociali di UBI Banca, dei 28 esponenti pro tempore del Gruppo UBI Banca complessivamente coinvolti nel procedimento, uno solo risulta attualmente in carica, con il ruolo di Consigliere di Amministrazione. La Banca ribadisce la correttezza del proprio operato e confida che in tutte le sedi giudiziarie potrà essere confermato l’avvenuto rispetto delle norme di legge e delle regole organizzative, come già chiaramente dimostrato dalla sentenza n. 879/2017 del 17 maggio 2017, pubblicata il successivo 19 giugno, della Corte d’Appello di Brescia che ha riconosciuto la correttezza di UBI Banca e dei suoi esponenti nei rapporti con le Autorità di Vigilanza e con il mercato, annullando il provvedimento con cui Consob aveva sanzionato alcuni componenti dell’allora Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca. In data 14 novembre 2017 UBI Banca ha ricevuto la notifica dell’impugnazione da parte di Consob della sentenza n. 879/2017 dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione e si è costituita tempestivamente. La Consob ha notificato altrettanto tempestivamente controricorso per resistere al ricorso incidentale della Banca. Nell’udienza pubblica dell’11 luglio 2019 il Pubblico Ministero ha esposto le proprie motivate conclusioni, associandosi alle tesi dei resistenti e chiedendo quindi il rigetto del ricorso proposto da Consob. In data 25 febbraio 2020 è stata pubblicata la sentenza n. 4962-20 relativa ad analogo ricorso presentato dalla Consob contro altri esponenti della Banca che, a suo tempo, erano stati destinatari del provvedimento sanzionatorio dell’Autorità di Vigilanza. Tale sentenza conclude rigettando i cinque motivi di ricorso della Consob in quanto la Suprema Corte ha ritenuto che, nel caso di specie, la condotta omissiva a suo tempo censurata dalla Consob non è contemplata dalla legge e, pertanto, non è sanzionabile. Il successivo 7 maggio è stata depositata l’attesa sentenza n. 8636-20 con la quale la Cassazione ha rigettato, anche con riferimento alla posizione riguardante UBI Banca ed altri esponenti, il ricorso principale di Consob, dichiarato assorbito il ricorso incidentale condizionato, adducendo le stesse motivazioni utilizzate nella richiamata analoga sentenza n. 4962-20 depositata il 25 febbraio 2020. Considerata la natura della vicenda, si ritiene che la stessa non possa comportare riflessi sul patrimonio del Gruppo.

* * *

Page 105: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

105

In esecuzione di delibere consiliari assunte rispettivamente il 23 luglio ed il 31 luglio 2019, il 7 agosto 2019 UBI Banca Spa e UBI Leasing Spa hanno instaurato avanti il Tribunale di Bergamo un giudizio civile ordinario volto a ottenere il risarcimento dei danni, patrimoniali e non, derivanti in particolare dalla diffusione del servizio dal titolo “L’onnipotente”, andato in onda sul canale televisivo Rai 3 in data 1° aprile 2019 durante la trasmissione “Report”. Alla prima udienza del 18 febbraio 2020, il Giudice – preso atto della costituzione di tutti i convenuti – ha concesso i termini ex art. 183, 6° comma c.p.c. ed ha fissato l’udienza per la discussione delle istanze istruttorie per il prossimo 23 giugno. Si rinvia al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 per altri fatti e vicende, ivi già riportati, che non hanno manifestato novità nel corso del trimestre. Informativa sul contenzioso

Il contenzioso legale Rispetto alla situazione presentata nella Nota Integrativa al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019, alla quale si rimanda, nel periodo di riferimento del presente Resoconto si segnala – nell’ambito dei contenziosi rilevanti per i quali è stato stimato un rischio possibile (o una passività potenziale) – l’aggiornamento del contenzioso legale tra UBI FACTOR e la Regione Lazio, relativo a crediti sanitari incassati in corso di giudizio (in esecuzione di sentenza di secondo grado provvisoriamente esecutiva). La Regione ha promosso ricorso in Cassazione per l’annullamento della sentenza della Corte d’Appello limitatamente ai crediti extra budget 2007-2008. La Corte di Cassazione ha: (i) accolto il ricorso della Regione, ma non ha negato a UBI Factor il diritto a vedersi pagati i crediti extra budget 2007-2008; (ii) rilevato la competenza del Giudice Amministrativo. Il termine per il deposito del ricorso per revocazione della sentenza della Cassazione scadrà il 12 giugno 2020, l’azione avanti il Giudice Amministrativo si prescrive in 10 anni (2029).

* * * Per completezza informativa si evidenzia l’aggiornamento del procedimento istruttorio che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) aveva avviato in data 19 giugno 2019 nei confronti di UBI Banca per presunte pratiche commerciali scorrette, correlate alla vendita di polizze assicurative offerte o commercializzate dalla Banca in abbinamento a contratti di credito al consumo relativi a beni immobili residenziali e contestuale richiesta di informazioni e di esibizione di documenti. Il 2 agosto 2019 l’AGCM aveva esteso il procedimento all’apertura di conti correnti in abbinamento ai suddetti contratti e richiesto informazioni e documenti al riguardo. Con provvedimento notificato in data 13 marzo 2020 l’AGCM ha irrogato a UBI Banca una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 3.750.000 euro, per la sola pratica concernente la vendita delle polizze assicurative, vietandone altresì la diffusione o continuazione; l’AGCM attesta invece di non rilevare evidenza di un indebito condizionamento sulla clientela riguardo l’offerta dei conti correnti, di cui alla seconda contestazione. Avverso il provvedimento è esperibile ricorso al TAR del Lazio nei termini di legge. Il contenzioso fiscale Nel periodo in esame non sono emersi ulteriori aggiornamenti rispetto a quelli presentati nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, cui pertanto si rimanda.

Page 106: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

106

Novità fiscali

Nel trimestre di riferimento le principali novità in materia fiscale sono legate all’emergenza Covid-19 e ai chiarimenti espressi dalla prassi amministrativa sulle misure fiscali introdotte a fine 2019. Tra queste, quelle meritevoli di segnalazione sono le seguenti. Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 23 “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali” (c.d. “Decreto Liquidità”) Il D.L. 8 aprile 2020, n. 23 (c.d. “Decreto Liquidità”), in corso di conversione con possibilità di modifiche anche sostanziali, contiene diverse misure di natura fiscale. Si evidenziano in particolare: - sospensione di versamenti tributari e contributivi: la norma prevede la sospensione dei

versamenti in autoliquidazione delle ritenute alla fonte di reddito da lavoro dipendente e assimilato, IVA, contributi previdenziali e assistenziali e premi per l’assicurazione obbligatoria per i mesi di aprile e maggio 2020 al ricorrere di alcune condizioni (parametri dimensionali e contrazione di fatturato e corrispettivi rispetto ai mesi di aprile e maggio 2019). I versamenti sospesi dovranno essere effettuati entro e non oltre il 30 giugno 2020 senza applicazione di interessi e sanzioni;

- sospensione ritenute su reddito di lavoro autonomo e provvigioni: al ricorrere di determinate condizioni, i soggetti che percepiscono reddito di lavoro autonomo o provvigioni possono chiedere al proprio committente di non assoggettare i compensi corrisposti nel periodo 17 marzo 2020 – 31 maggio 2020 alle ordinarie ritenute alla fonte. I versamenti delle ritenute non applicate avverranno in autoliquidazione entro e non oltre il 31 luglio 2020 senza applicazione di sanzioni e interessi;

- acconti di imposta: in caso di versamento degli acconti IRPEF/IRES/IRAP effettuati con il metodo previsionale, sono dovuti sanzioni e interessi solamente nel caso in cui l’ammontare complessivamente versato a titolo di acconto nell’anno 2020 sia inferiore all’ottanta per cento dell’acconto effettivamente dovuto per il periodo di imposta 2020;

- proroga validità dei certificati regolarità fiscale: i certificati emessi dall’Agenzia delle Entrate antecedentemente al 29 febbraio 2020, che appaltatori e subappaltatori sono tenuti a consegnare ai propri committenti per comprovare la propria regolarità fiscale, rimangono validi sino al 30 giugno 2020;

- modifiche al regime fiscale degli utili percepiti da società semplici: viene nuovamente modificato il regime fiscale degli utili percepiti da società semplici, da considerare “trasparenti” a fini fiscali, già oggetto di intervento nel Decreto fiscale di fine 2019;

- sospensione del contenzioso tributario: le udienze fissate per il periodo 9 marzo 2020 – 11 maggio 2020 sono rinviate d’ufficio ad una data successiva all’11 maggio 2020. Gli adempimenti collegati al contenzioso tributario (tra cui la notifica del ricorso in primo grado e le attività di mediazione) in scadenza nel periodo 9 marzo 2020 – 11 maggio 2020 sono sospesi e i termini riprendono a decorrere dal 12 maggio 2020;

- processo tributario telematico obbligatorio: la norma introduce l’obbligo di proseguire esclusivamente in via telematica i giudizi tributari iniziati con modalità analogica/cartacea.

Legge 24 aprile 2020, n. 27 “Conversione in Legge, con modificazioni, del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, recante misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza” La Legge 24 aprile 2020, n. 27, di conversione del D.L. 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. “Decreto Cura Italia), contiene alcune misure di carattere fiscale, tra le quali: - trasformazione di imposte anticipate in crediti di imposta: indipendentemente dall’effettiva

iscrizione in bilancio, le imposte anticipate (DTA), riferite a perdite fiscali ed eccedenze ACE, potranno essere convertite in crediti di imposta nei limiti fissati e sulla base delle condizioni stabilite dalla disposizione normativa, qualora il contribuente cui afferiscono tali DTA proceda alla cessione di crediti pecuniari vantati nei confronti di debitori inadempienti;

- differimento delle scadenze tributarie: è stato posticipato al 30 giugno 2020 il termine per porre in essere gli adempimenti tributari (diversi dai versamenti e dall’invio delle Certificazioni

Page 107: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

107

Uniche all’Agenzia delle Entrate) in scadenza tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020. La misura interessa il Gruppo UBI Banca per diversi adempimenti, tra cui anche la dichiarazione IVA del Gruppo IVA UBI Banca;

- incentivi fiscali per erogazioni liberali: le erogazioni liberali in denaro e in natura effettuate nell’anno 2020 da privati, enti non commerciali e persone giuridiche per finanziare gli interventi in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 sono detraibili (a fini IRPEF) e deducibili (a fini IRES e IRAP) nei limiti e condizioni indicate nelle disposizioni di Legge;

- sospensione dei termini per attività di accertamento e controlli da parte degli enti impositori: i termini delle attività di liquidazione, controllo, accertamento, riscossione e contenzioso poste in essere dagli uffici impositori (tra cui l’Agenzia delle Entrate) sono sospesi nel periodo 8 marzo 2020 – 31 maggio 2020. La sospensione riguarda anche le attività correlate alle istanze di interpello;

- sospensione dei termini di versamento dei carichi affidati all’agente della riscossione: i termini dei versamenti correlati a cartelle di pagamento in scadenza nel periodo 8 marzo 2020 – 31 maggio 2020 sono sospesi. Il versamento deve essere eseguito entro il 30 giugno 2020 senza applicazione di specifiche sanzioni e interessi meramente derivanti dalla sospensione.

* * *

Tra i documenti di prassi amministrativa emessi nel 2020 devono essere menzionati: Circolare n. 1/E/2020: l’Agenzia delle Entrate ha commentato le nuove disposizioni sui

controlli che i committenti sono tenuti a fare in merito al corretto versamento delle ritenute fiscali da parte dei propri appaltatori e/o subappaltatori;

Circolare n. 2/E/2020: l’Agenzia delle Entrate ha illustrato la nuova agevolazione fiscale denominata “Bonus Facciate” introdotta dalla Legge di Bilancio 2020;

Circolare n. 4/E/2020, Circolare n. 5/E/2020 Circolare n. 6/E/2020, Circolare n. 8/E/2020, Circolare n. 10/E/2020, Risoluzione n. 14/2020, Risoluzione n. 17/2020, Risoluzione n. 18/2020 e Risoluzione 21/2020: l’Agenzia delle Entrate fornisce alcune indicazioni in merito alle disposizioni del D.L. 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. “Decreto Cura Italia”) e del D.L. 8 aprile 2020, n. 23 (c.d. “Decreto Liquidità”);

Circolare n. 9/E/2020: l’Agenzia delle Entrate ha commentato le disposizioni del D.L. 8 aprile 2020, n. 23 (c.d. “Decreto Liquidità).

Page 108: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

108

Fatti di rilievo successivi alla chiusura del trimestre e prevedibile evoluzione della gestione consolidata

Successivamente al 31 marzo 2020 – data a cui si riferisce il presente Resoconto intermedio di gestione – e fino all’8 maggio 2020 – data di approvazione dello stesso da parte del Consiglio di Amministrazione di UBI Banca Spa – non sono intervenuti eventi di rilievo tali da influenzare la situazione economica e patrimoniale illustrata. A titolo informativo si segnala quanto segue. Delibere assunte dall’Assemblea ordinaria di UBI Banca L’8 aprile 2020 si è riunita, sotto la presidenza di Letizia Maria Brichetto Arnaboldi Moratti, Presidente del Consiglio di Amministrazione, l’Assemblea dei Soci di UBI Banca, chiamata in unica convocazione ed in sola sede ordinaria a deliberare sugli argomenti all’ordine del giorno. Ai sensi dell’art. 106, comma 4, del D.L. 17 marzo 2020, n. 18, l’intervento dei Soci in Assemblea ha avuto luogo esclusivamente tramite il Rappresentante Designato ex art. 135-undecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF”), a cui sono state conferite anche deleghe/subdeleghe ai sensi dell’art. 135-novies del TUF, in deroga all’art. 135-undecies, comma 4, del TUF. L’Assemblea si è così espressa in merito ai singoli punti in esame:

1. con il voto favorevole del 99,9% del capitale presente ha approvato il progetto di Bilancio di esercizio di UBI Banca Spa al 31 dicembre 2019;

2. tenuto conto della Raccomandazione del 20 marzo 2020 emanata da BCE e diretta alle banche dalla stessa vigilate di non procedere al pagamento dei dividendi almeno fino al 1° ottobre 2020, il 31 marzo 2020 il Consiglio di Amministrazione di UBI Banca ha deliberato di non sottoporre all’Assemblea dei Soci la proposta di “Destinazione dell’utile di esercizio 2019 e distribuzione agli azionisti del dividendo”, a ragione della incompatibilità con le indicazioni di prudenza formulate dall’Autorità di Vigilanza. Successivamente al 1° ottobre e in assenza di diverse indicazioni da parte della BCE, il Consiglio di Amministrazione si riserva di convocare un’Assemblea per la trattazione della tematica in questione. Si ricorda che, sulla base della solidità patrimoniale e della crescita dei risultati economici del Gruppo, il Consiglio di Amministrazione, in sede di approvazione del progetto di bilancio d’esercizio di UBI Banca, aveva proposto la distribuzione di un dividendo di 0,13 euro per azione;

3. ha conferito alla Società KPMG Spa l’incarico di revisione legale per gli esercizi 2021-2029, come da raccomandazione del Comitato per il Controllo sulla Gestione, determinandone i corrispettivi;

4. si è espressa favorevolmente, con deliberazione vincolante, sulla prima sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, relativa alle politiche di remunerazione e incentivazione per l'esercizio 2020;

5. si è espressa altrettanto favorevolmente, con deliberazione non vincolante, sulla seconda sezione della medesima Relazione, relativa ai compensi corrisposti nel 2019;

6. ha approvato la proposta per la valorizzazione di una quota della componente variabile a breve termine (annuale) della retribuzione del “Personale più rilevante” in strumenti finanziari, autorizzando l’acquisto e la messa a disposizione di azioni proprie al servizio del Piano di incentivazione;

7. ha approvato la proposta per la valorizzazione di una quota della componente variabile a lungo termine (pluriennale) della retribuzione del “Personale più rilevante” in strumenti finanziari, autorizzando l’acquisto e la messa a disposizione di azioni proprie al servizio del Piano di incentivazione;

Page 109: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

109

8. ha deliberato favorevolmente sui criteri e i limiti per la determinazione dei compensi da accordare in caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoro o di cessazione anticipata della carica;

9. ha accolto la proposta di definizione del rapporto tra componente variabile e fissa della remunerazione per il Personale di Pramerica SGR Spa appartenente all’Area Investimenti fino al limite del 4:1.

Rating assegnati dalle Agenzie internazionali Come già dettagliatamente riportato nelle pagine iniziali del presente Resoconto, alle quali si rimanda, si segnala che: ▪ il 2 aprile 2020 DBRS Morningstar ha rivisto i rating di 9 banche italiane alla luce dei

crescenti rischi ed incertezze conseguenti alla chiusura delle attività produttive per la pandemia di Coronavius. Nell’ambito di tale revisione tutti i rating di UBI Banca sono stati confermati con Trend Stabile;

▪ 28 aprile 2020, con un significativo anticipo rispetto alla data di revisione semestrale in calendario (10 luglio), giustificato dagli sviluppi della situazione nel nostro Paese, Fitch Ratings ha comunicato di aver ridotto da “BBB” a “BBB-” con Outlook Stabile il Long-term Issuer Default Rating assegnato all’Italia.

* * * Circa la prevedibile evoluzione della gestione consolidata, sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, si evidenzia quanto segue. L’emergenza Covid-19 ha configurato una crisi diversa dalle altre per come si è originata e per come potrà evolvere, rendendo complesso ogni tipo di previsione; anche in questa situazione però il fattore chiave è rappresentato dalla qualità del credito.

A fronte di questa crisi senza precedenti vi sono stati, nel contempo, provvedimenti più veloci e più incisivi da parte delle istituzioni nazionali e internazionali per mitigarne l’impatto. Tali provvedimenti, recentemente adottati, dovrebbero consentire alla Banca di preservare il livello del margine d’interesse; è atteso un indebolimento della componente commissionale derivante dalle transazioni in relazione al rallentamento dell’economia, mentre la componente commissionale legata al risparmio gestito risentirà della crisi nella prima parte dell’anno ma dipenderà dall’andamento dei mercati nella seconda. Continuerà al massimo l’opera di contenimento degli oneri operativi, seppur in modo diverso, guidato dallo smart working. In relazione al costo del credito, esso sarà più elevato di quanto previsto per il primo anno del Piano Industriale ancorché mitigato dall’utilizzo degli strumenti di sostegno offerti dai recenti provvedimenti. La Banca ha peraltro già rilevato maggiori accantonamenti sulle inadempienze probabili nei settori più esposti alla crisi, con un impatto sul primo trimestre di circa 50 milioni di euro (e un costo del credito complessivamente pari a 73 punti base), e in corso d’anno concentrerà su tali crediti la propria attenzione, data la qualità dei crediti performing (il livello dei crediti performing a rischio elevato è ulteriormente sceso nei primi tre mesi del 2020 al 2,7%, il tasso di passaggi a default è atteso rimanere basso e il livello di copertura dei crediti performing è tra i più elevati tra le maggiori banche italiane). Viene quindi confermata la strategia di gestione interna dei crediti deteriorati.

Sotto il profilo patrimoniale, la dotazione di capitale, la solida posizione di liquidità e la qualità degli attivi del Gruppo UBI Banca consentono di affrontare con tranquillità la crisi, come già avvenuto in occasione delle precedenti, continuando a supportare i territori di riferimento e a generare utili in maniera continuativa a beneficio di tutti gli stakeholders (inclusi i dividendi quando autorizzati da BCE). Bergamo, 8 maggio 2020

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Page 110: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

110

Page 111: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

BILANCIO CONSOLIDATO INTERMEDIO

AL 31 MARZO 2020

Page 112: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

112

Schemi del bilancio consolidato intermedio al 31 marzo 2020

Stato patrimoniale consolidato

ATTIVO

10. Cassa e disponibilità liquide 543.344 694.750

20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 2.445.729 1.758.730a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.139.785 427.980b) attività finanziarie designate al fair value 8.554 10.278c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 1.297.390 1.320.472

30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 11.476.015 12.221.616

40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 101.689.225 101.736.289a) crediti verso banche 9.467.195 11.921.289b) crediti verso clientela 92.222.030 89.815.000

50. Derivati di copertura 34.039 35.117

60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 651.581 547.019

70. Partecipazioni 293.676 287.353

80. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 104 -

90. Attività materiali 2.590.524 2.370.247

100. Attività immateriali 1.731.379 1.739.903di cui: avviamento 1.465.260 1.465.260

110. Attività fiscali 3.748.151 3.755.895a) correnti 1.075.533 1.084.413b) anticipate 2.672.618 2.671.482

- di cui alla Legge 214/2011 1.764.076 1.794.331

120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 291.766 268.100

130. Altre attività 997.059 1.200.966

Totale dell'attivo 126.492.592 126.615.985

Importi in migliaia di euro 31.3.2020 31.12.2019riesposto

Page 113: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

113

Stato patrimoniale consolidato

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 108.386.682 109.795.016a) debiti verso banche 14.497.500 14.367.985 b) debiti verso clientela 71.435.696 72.577.255 c) titoli in circolazione 22.453.486 22.849.776

20. Passività finanziarie di negoziazione 617.709 555.296

30. Passività finanziarie designate al fair value 285.439 197.610

40. Derivati di copertura 575.925 386.778

50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 156.033 145.191

60. Passività fiscali 300.268 210.882

a) correnti 80.165 64.547

b) differite 220.103 146.335

70. Passività associate ad attività in via di dismissione - 2.331

80. Altre passività 3.145.785 2.735.807

90. Trattamento di fine rapporto del personale 264.793 289.641

100. Fondi per rischi e oneri: 448.535 489.485 a) impegni e garanzie rilasciate 54.255 54.005 b) quiescenza e obblighi simili 85.035 86.756 c) altri fondi per rischi ed oneri 309.245 348.724

110. Riseve tecniche 2.149.201 2.210.294

120. Riserve da valutazione (14.124) (79.938)

140. Strumenti di Capitale 397.948 -

150. Riserve 3.508.627 3.276.589

160. Sovrapprezzi di emissione 3.294.604 3.294.604

170. Capitale 2.843.177 2.843.177

180. Azioni proprie (-) (28.111) (28.111)

190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 66.529 58.230

200. Utile (perdita) di periodo (+/-) 93.572 233.103

Totale del passivo e del patrimonio netto 126.492.592 126.615.985

Importi in migliaia di euro 31.3.2020 31.12.2019riesposto

Page 114: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

114

Conto economico consolidato

31.3.2020 31.3.2019riesposto

10. Interessi attivi e proventi assimilati 506.976 551.016

- di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 495.396 501.409

20. Interessi passivi e oneri assimilati (80.429) (87.794)

30. Margine di interesse 426.547 463.222 40. Commissioni attive 482.257 456.676

50. Commissioni passive (60.527) (55.035)

60 Commissioni nette 421.730 401.641 70. Dividendi e proventi simili 4.961 5.333

80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 3.963 3.711

90. Risultato netto dell'attività di copertura (12.422) (4.896)

100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 66.127 13.053

a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 6.428 (658)

b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 61.777 14.406

c) passività finanziarie (2.078) (695)

110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (20.047) 27.206

a) attività e passività finanziarie designate al fair value 26.388 172

b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (46.435) 27.034

120. Margine di intermediazione 890.859 909.270 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a : (157.114) (130.003)

a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (155.182) (129.104)

b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (1.932) (899)

140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (8.803) (5.156)

150. Risultato della gestione finanziaria 724.942 774.111

160. Premi netti 86.121 74.453

170. Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa (75.923) (81.011)

180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 735.140 767.553

190. Spese amministrative (590.463) (670.708)

a) spese per il personale (354.975) (428.117)

b) altre spese amministrative (235.488) (242.591)

200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (33) (4.029)

a) impegni e garanzie rilasciate (942) (562)

b) altri accantonamenti netti 909 (3.467)

210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (36.380) (33.927)

220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (20.775) (18.526)

230. Altri oneri/proventi di gestione 67.594 73.141

240. Costi operativi (580.057) (654.049) 250. Utili (Perdite) delle partecipazioni 7.808 6.315

260. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali (8.718) -

280. Utile (Perdita) da cessione di investimenti 67 273

290. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo di imposte 154.240 120.092

300. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (52.382) (30.282)

310. Utile (Perdita) dell'operatività corrente al netto di imposte 101.858 89.810

330. Utile (Perdita) del periodo 101.858 89.810

340. Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi (8.286) (6.375)

350. Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della capogruppo 93.572 83.435

Importi in migliaia di euro

Page 115: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

115

Prospetto della redditività consolidata complessiva

Importi in migliaia di euro 31.3.2020 31.3.2019riesposto

10. UTILE/ PERDITA DEL PERIODO 101.858 89.810

Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla reditività complessiva (17) 1.128 30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) 6.536 - 40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva

50. Attivittà materiali 185.633 -

70. Piani a benefici definiti 12.728 (7.187)

90. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (61) 310

Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico120. Copertura dei flussi finanziari (27) 42

140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (136.528) 29.014

160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (1.640) 1.198

170. Totale delle altre componenti reddituali al netto delle imposte 66.624 24.505

180. REDDITIVITÅ COMPLESSIVA (Voce 10. + 170.) 168.482 114.315

190. REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA DI PERTINENZA DI TERZI 8.300 6.367

200. REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO 160.182 107.948

Page 116: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

116

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2020

Importi in migliaia di euro

Capitale: 2.850.918 - 2.850.918 - - - - - - - - - - - 2.850.918 2.843.177 7.741a) azioni ordinarie 2.850.918 - 2.850.918 - - - - - - - - - 2.850.918 2.843.177 7.741b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - - - - -

Sovrapprezzi di emissione 3.294.700 - 3.294.700 - - - - - - - - - - - 3.294.700 3.294.604 96

Riserve 3.293.230 - 3.293.230 266.951 - -1.066 - - - - - - - - 3.559.115 3.508.627 50.488a) di utili 1.387.843 - 1.387.843 266.951 - 1.037 - - - - - - - - 1.655.831 1.605.348 50.483b) altre 1.905.387 - 1.905.387 - - -2.103 - - - - - - - - 1.903.284 1.903.279 5

Riserve da valutazione -80.034 - -80.034 - - -796 - - - - - - - 66.624 -14.206 -14.124 -82

Strumenti di capitale - - - - - - - - - 397.948 - - - - 397.948 397.948 -

Azioni proprie -28.111 - -28.111 - - - - - - - - - -28.111 -28.111 -

Utile/perdita del periodo 266.951 - 266.951 -266.951 - - - - - - - - - 101.858 101.858 93.572 8.286

Patrimonio netto 9.597.654 - 9.597.654 - - -1.862 - - - 397.948 - - - 168.482 10.162.222 10.095.693 66.529

Patrimonio netto del Gruppo 9.539.424 - 9.539.424 - - -1.861 - - 397.948 - - - 160.182 10.095.693 X X

Patrimonio netto dei Terzi 58.230 - 58.230 - - -1 - - - - - - - 8.300 66.529 X X

31 marzo 2020

Variazioni di riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Redditività consolidata complessivaRiserve

Derivati su

proprie azioni

Patrimonio netto del Gruppo di Terzi

Esistenze al

31.12.2019riesposto

Modifica saldi di apertura

Esistenze all'1.1.2020

Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni gennaio - marzo 2020

Dividendi e altre

destinazioni

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzione straordinaria

dividendi

Variazione strumenti di

capitale

Stock options

Variazioni interessenze partecipative

Page 117: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

117

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2019 riesposto

Importi in migliaia di euro

Capitale: 2.852.571 - 2.852.571 - - - - - - - - - - - 2.852.571 2.843.177 9.394a) azioni ordinarie 2.852.571 - 2.852.571 - - - - - - - - - 2.852.571 2.843.177 9.394b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - - - - -

Sovrapprezzi di emissione 3.294.704 - 3.294.704 - - - - - - - - - - - 3.294.704 3.294.604 100

Riserve 2.939.068 59.109 2.998.177 451.502 -25.074 820 - - - - - - - - 3.425.425 3.409.126 16.299a) di utili 1.035.354 59.109 1.094.463 451.502 -25.074 -474 - - - - - - - - 1.520.417 1.504.118 16.299b) altre 1.903.714 - 1.903.714 - - 1.294 - - - - - - - - 1.905.008 1.905.008 -

Riserve da valutazione -298.699 - -298.699 - - -340 - - - - - - - 24.505 -274.534 -274.442 -92

Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - - - - -

Azioni proprie -25.074 - -25.074 - - - 89 -3.530 - - - - - -28.515 -28.515 -

Utile/perdita del periodo 451.502 - 451.502 -451.502 - - - - - - - - - 89.810 89.810 83.435 6.375

Patrimonio netto 9.214.072 59.109 9.273.181 - -25.074 480 89 -3.530 - - - - - 114.315 9.359.461 9.327.385 32.076

Patrimonio netto del Gruppo 9.163.288 59.109 9.222.397 - - 481 89 -3.530 - - - - - 107.948 9.327.385 X X

Patrimonio netto dei Terzi 50.784 - 50.784 - -25.074 -1 - - - - - - - 6.367 32.076 X X

Esistenze al

31.12.2018

Modifica saldi di apertura

Esistenze all'1.1.2019

Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni gennaio - marzo 2019

Dividendi e altre

destinazioni

Emissione nuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzione straordinaria

dividendi

Variazione strumenti di

capitale

Stock options

Variazioni interessenze partecipative

31 marzo 2019

Variazioni di riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Redditività consolidata complessivaRiserve

Derivati su

proprie azioni

Patrimonio netto del Gruppo di Terzi

Page 118: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

118

Rendiconto finanziario consolidato (metodo indiretto)

Importi in migliaia di euro

31.3.2020 31.3.2019riesposto

456.487 344.146 - risultato del periodo (+/-) 101.858 89.810 - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al

fair value con impatto a conto economico (-/+) 25.827 (10.520) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 12.422 4.896 - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 165.917 130.003 - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 65.873 52.453 - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 33 4.029 - premi netti non incassati (-) (867) (1.106) - altri proventi/oneri assicurativi non incassati (-/+) (3.148) 2.013 - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 52.382 91.453 - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (-/+) - - - altri aggiustamenti (+/-) 36.190 (18.885)

(143.215) (1.351.317) - attività finanziarie detenute per la negoziazione (707.842) (61.740) - attività finanziarie designate al fair value 28.112 1.865 - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value (20.721) 29.814 - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 600.633 (455.084) - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (116.921) (497.590) - altre attività 73.524 (368.582)

(830.572) 935.706 - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.408.334) 1.569.666 - passività finanziarie di negoziazione 62.413 50.277 - passività finanziarie designate al fair value 87.829 18.460 - altre passività 427.520 (702.697)

(517.300) (71.465)

6.436 6.654 - vendite di partecipazioni - - - dividendi incassati su partecipazioni 4.961 5.333 - vendite di attività materiali 1.475 1.192 - vendite di attività immateriali - 129 - vendite di società controllate e di rami d'azienda - -

(38.490) (35.464) - acquisti di partecipazioni - - - acquisti di attività materiali (26.171) (24.794) - acquisti di attività immateriali (12.319) (10.670) - acquisti di società controllate e di rami d'azienda - -

(32.054) (28.810)

- emissioni/acquisti di azioni proprie - (3.441) - emissioni/acquisti di strumenti di capitale 397.948 - - distribuzione dividendi e altre finalità - (25.074) - vendita/acquisto di controllo di terzi - -

397.948 (28.515)

(151.406) (128.790)

Riconciliazione

Importi in migliaia di euro31.3.2020 31.3.2019

riesposto

Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 694.750 735.249 Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo (151.406) (128.790) Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - - Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo 543.344 606.459

A. ATTIVITÁ OPERATIVA

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista

LIQUIDITÁ NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO

1. Gestione

C. ATTIVITÁ DI PROVVISTA

1. Liquidità generata da

2. Liquidità assorbita da

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa

B. ATTIVITÁ DI INVESTIMENTO

Page 119: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

119

Note illustrative

Principi generali di redazione Il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2020 del Gruppo UBI Banca1 – approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’8 maggio 2020 che ne ha autorizzato, anche ai sensi dello IAS 10, la diffusione pubblica – è redatto in forma consolidata ed è stato predisposto su base volontaria al fine di garantire continuità con le precedenti informative periodiche trimestrali2. Il Resoconto, che comprende la Relazione intermedia sulla gestione consolidata ed il Bilancio consolidato intermedio (contenente gli Schemi di Bilancio consolidato3 e le relative Note Illustrative), è redatto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS ad oggi vigenti4, e relative interpretazioni, in merito ai quali non sono state effettuate deroghe. Il documento non è redatto ai sensi delle disposizioni del principio IAS 34 “Bilanci Intermedi”, relativo all’informativa finanziaria infrannuale, in considerazione del fatto che il Gruppo UBI Banca applica tale principio alle Relazioni finanziarie semestrali e non anche all’informativa trimestrale. Esso si riferisce all’area di consolidamento come declinata nella Relazione sulla gestione consolidata al 31 dicembre 2019 che non ha subito modifiche. I principi contabili e i criteri relativi alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste patrimoniali, nonché di iscrizione dei costi e dei ricavi, adottati per la predisposizione del presente Resoconto5, sono stati oggetto di aggiornamento, rispetto a quelli adottati per il Bilancio al 31 dicembre 20196, in funzione del cambiamento di criterio di valutazione del patrimonio immobiliare del Gruppo, per i cui dettagli si rimanda al successivo paragrafo “Altri aspetti”. Inoltre in data 15 gennaio 2020 la Commissione Europea ha omologato, mediante pubblicazione del Regolamento UE n. 2020/34, l’“Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform” pubblicato in data 26 settembre 2019. L’emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l’applicazione dell’hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l’impatto derivante dall’incertezza della c.d. “Benchmark Reform” che prevede, a partire dal 1° gennaio 2022: la sostituzione del tasso EONIA (European Overnight Index Average) con il tasso €STR (Euro Short

Term Rate); la modifica della metodologia di calcolo dell’Euribor in modo da rendere l’indice aderente alla nuova

Regolamentazione. In particolare, l’emendamento consente di gestire ai fini dell’hedge accounting l’incertezza che grava sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il pieno completamento della riforma stessa e richiede di fornire in bilancio informazioni in merito alle relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalle incertezze generate dalla riforma e a cui applicano le suddette deroghe. Il Gruppo UBI Banca ha dato avvio ad un progetto finalizzato all’analisi di processi, sistemi e normativa interna per la gestione della riforma nel suo complesso. L’adozione dell’emendamento, alla data del 31 marzo 2020, non ha comportato impatti per il Gruppo. L’applicazione dei principi contabili, nell’impossibilità di valutare con precisione alcuni elementi di bilancio, comporta talora da parte della direzione l’effettuazione di stime ed assunzioni in grado di incidere anche significativamente sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali. La rettifica di una stima può avvenire in seguito ai mutamenti nelle circostanze sulle quali la stessa si era basata o in seguito a nuove informazioni o, ancora, a maggiore esperienza.

1 L’attività del Gruppo non è significativamente soggetta a stagionalità e/o ciclicità. 2 Tale impostazione, comunicata al mercato in ossequio a quanto previsto dall’art. 82 ter del Regolamento Emittenti Consob, in data

30 gennaio 2017, in futuro potrebbe essere passibile di riformulazione da parte della Banca, anche alla luce del consolidarsi di differenti prassi di settore. L’eventuale decisione di interrompere la pubblicazione dovrà essere motivata e resa pubblica acquistando efficacia a partire dall’esercizio successivo.

3 In coerenza con le precedenti informative periodiche, al fine di garantire una miglior comparabilità dei dati quantitativi, il Resoconto include anche i Prospetti consolidati riclassificati, sempre redatti in euro quale moneta di conto.

4 Tali principi, recepiti dal nostro ordinamento mediante il D.Lgs. n. 38/2005, che ha esercitato l’opzione prevista dal Regolamento CE 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali, sono applicati in funzione del verificarsi degli eventi da questi disciplinati a far tempo dalla data di applicazione obbligatoria dei medesimi, se non diversamente specificato.

5 Nell’ottica della continuità aziendale ed in ossequio ai principi di competenza, rilevanza dell’informazione, nonché di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.

6 Si rimanda alla Nota Integrativa Consolidata, Parte A “Politiche Contabili – A.1 Parte generale” e Parte A “Politiche contabili – A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio” per una lettura integrale.

Page 120: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

120

Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione alla data del presente Resoconto, dovessero differire dalle circostanze effettive, saranno modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse variano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia in generale alla Parte A.1, Sezione 2, paragrafo “Principi contabili” della Nota Integrativa Consolidata al 31 dicembre 20197. Per completezza informativa si specifica che: - con particolare riferimento alla determinazione della perdita attesa su crediti, titoli, garanzie rilasciate

e impegni, rimandando a quanto dettagliato nella Nota Integrativa Consolidata al 31 dicembre 2019, Parte A.2 “Parte relativa alle principali voci di bilancio” e Parte E “Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura”, si segnala che la stessa, ai sensi delle previsioni dell’IFRS 9, è funzione anche di informazioni di natura prospettica quali, in particolar modo, l’evoluzione degli scenari macroeconomici utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore. L’evoluzione di tali scenari, nonché la ponderazione degli stessi, è oggetto di valutazione periodica, con cadenza trimestrale, con eventuale conseguente aggiornamento;

- con riguardo alle posizioni creditizie per le quali è eventualmente ipotizzato il recupero anche tramite la loro possibile cessione a terzi, il Gruppo provvede periodicamente, in funzione delle eventuali evoluzioni relative alla possibile operazione di cessione, ad aggiornare i parametri assunti ai fini valutativi in termini di: perimetro delle posizioni effettivamente cedibili; probabilità di realizzo associate agli scenari in parola; nonché prezzi di realizzo dello scenario di vendita. L’impatto valutativo conseguente a tale aggiornamento è iscritto nella pertinente voce di conto economico.

A tal proposito si segnala che il periodo oggetto di informativa non è stato caratterizzato da mutamenti nei criteri di stima già applicati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2019, eccezion fatta per ciò che concerne, principalmente, la quantificazione della perdita attesa degli strumenti finanziari che, ai sensi dell’IFRS 9, sono soggetti alle previsioni in materia di impairment, in funzione dell’aggiornamento degli scenari prospettici relativi al triennio 2020-2022, la cui stima è stata sviluppata nello scorso mese di marzo. Tenuto conto della significativa prociclicità e volatilità indotta dalle stime macroeconomiche nel contesto della pandemia Covid-19, che prevedono un significativo deterioramento per l’anno 2020 e una ripresa sostenuta già a partire dal 2021, la metodologia di definizione dei parametri forward looking mediante l’applicazione di scenari macroeconomici attribuisce maggior peso, rispetto a quanto effettuato al 31 dicembre 2019, alle stime di medio periodo in luogo di previsioni specifiche annuali. Tale scelta, coerente con le indicazioni della Banca Centrale Europea del 20 marzo e del 1° aprile scorsi, tende a valorizzare gli eventi passati, le condizioni correnti e le previsioni delle condizioni economiche future in conformità all’IFRS 9, evitando fenomeni eccessivamente prociclici. Si precisa che sono stati applicati in continuità, rispetto a quanto effettuato per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2019: i modelli ed i criteri di staging utilizzati per la verifica dell’incremento significativo del rischio di

credito rispetto alla rilevazione iniziale, per i quali si specifica inoltre che le misure adottate a favore della clientela non hanno comportato un’automatica identificazione della presenza dell’avvenuto incremento significativo;

i processi di classificazione e valutazione delle esposizioni non performing, unitamente alla relativa regolamentazione aziendale;

i processi e la regolamentazione interna relativi alle esposizioni oggetto di concessione, finalizzati all’identificazione e al monitoraggio delle c.d. “forbearance measures”. A tal riguardo si precisa che il Gruppo UBI Banca applicherà le indicazioni dell’EBA di cui al documento “Guidelines on legislative and non-legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the Covid-19 crisis” dello scorso 2 aprile.

In particolare, con riferimento alle moratorie concesse alla clientela, si specifica che al 31 marzo 2020, risultavano ancora in fase di elaborazione la quasi totalità delle richieste pervenute. Le residuali richieste perfezionate, contabilizzate in ossequio alle regole del Gruppo relative alle “modifiche contrattuali delle attività finanziarie”, per le quali si rimanda a quanto scritto nella Parte A.2 “Parte relativa alle principali voci di bilancio”, paragrafo “16. Altre informazioni” della Nota Integrativa Consolidata al 31 dicembre 2019, non hanno comportato impatti contabili rilevanti.

7 A quanto ivi indicato deve includersi - a far tempo dal 31 marzo 2020, in funzione di quanto anticipato in merito al cambiamento di

criterio di valutazione del patrimonio immobiliare del Gruppo - anche la quantificazione del fair value degli immobili.

Page 121: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

121

Gli Schemi di Bilancio, redatti in euro quale moneta di conto, sono predisposti in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS nonché alla Circolare Banca d’Italia n. 262/2005 e successive modificazioni e integrazioni. Essi forniscono, oltre al dato contabile al 31 marzo 2020, le seguenti informazioni comparative: - Stato patrimoniale consolidato: 31 dicembre 2019 “riesposto”8; - Conto economico consolidato: 31 marzo 2019 “riesposto”8; - Prospetto della redditività consolidata complessiva: 31 marzo 2019 “riesposto”8; - Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato: 31 marzo 2019 “riesposto”8; - Rendiconto finanziario consolidato (metodo indiretto): 31 marzo 2019 “riesposto”8. Gli Schemi sono sottoposti, al fine dell’inclusione dell’utile di periodo nel capitale primario di classe 1, a revisione contabile limitata da parte della Società di revisione Deloitte & Touche Spa al solo scopo del rilascio dell’attestazione prevista dall’art. 26 (2) del Regolamento dell’Unione Europea n. 575/2013 e dalla Decisione della Banca Centrale Europea n. 2015/656. Il Resoconto è corredato dall’attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs. 58/1998.

* * * In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, in materia di fatti intervenuti dopo la data di riferimento del Resoconto intermedio di gestione, si informa che successivamente al 31 marzo 2020, data di riferimento del Resoconto in parola, e fino all’8 maggio 2020, data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in Bilancio. Altri aspetti Cambiamento del criterio di valutazione del patrimonio immobiliare del Gruppo Il Gruppo UBI Banca, a partire dal 31 marzo 2020, ha optato per la modifica, limitatamente al patrimonio immobiliare, del criterio di valutazione successiva. In particolare, il Gruppo ha previsto: - il passaggio dal modello del costo a quello del “valore rivalutato” per la valutazione successiva degli

immobili ad uso funzionale in base alla disciplina prevista dal principio contabile IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari”;

- il passaggio dalla contabilizzazione al costo alla contabilizzazione al fair value per gli immobili detenuti a scopo di investimento in base alla disciplina prevista dal principio contabile IAS 40 “Investimenti immobiliari”.

Razionali sottostanti il cambiamento del criterio di valutazione del patrimonio immobiliare Il patrimonio immobiliare del Gruppo UBI Banca si presenta disomogeneo per l’eterogeneità delle situazioni che hanno portato all’iscrizione dei singoli immobili in bilancio. In particolare, si riscontrano date e contesti di riferimento non paragonabili, o comunque superati. Ciò è rilevabile in particolare con riguardo agli immobili acquisiti per il tramite di aggregazioni aziendali che, a norma del principio IFRS 3, hanno comportato l’iscrizione dell’immobile secondo il suo valore di mercato al momento dell’aggregazione. Nel contesto descritto, si ravvisano pertanto numerosi elementi utili per valutare l’adozione del fair value quale criterio di valutazione dell’intero patrimonio immobiliare. Infatti, il fair value consente di fornire una migliore informativa, assicurando una vista unitaria ed attuale nella valutazione del patrimonio immobiliare del Gruppo, indipendentemente dal momento storico o dalla motivazione di iscrizione del singolo immobile. Il fair value, rispetto al costo, consente, infatti, di fornire informazioni attuali e più aderenti alle caratteristiche degli immobili oggetto di stima. Inoltre, tale metodo di valutazione consente una maggior omogeneità di comparazione, sia della situazione patrimoniale che di quella economica tra esercizi successivi, dal momento che l’espressione a valori correnti migliora la rilevanza e la qualità dell’informazione, soprattutto in ragione della sua periodica ri-stima. Cambiamento del criterio di valutazione del patrimonio immobiliare Lo IAS 8 prevede, quale regola generale, che i cambiamenti volontari di “accounting policy” debbano essere rappresentati retrospetticamente, a partire dalla data più remota in cui ciò risulti fattibile, procedendo al “re-statement” dei saldi di apertura del più remoto esercizio comparativo e dei dati degli esercizi comparativi. Tale regola trova piena applicazione in ambito IAS 40; ammette, tuttavia, nell’ambito dello IAS 16 un’eccezione: lo IAS 8 stabilisce, infatti, che ai fini della valutazione degli immobili ex IAS 16, il

8 Tale dato di raffronto differisce da quanto pubblicato alla data di riferimento del medesimo, posto che è stato oggetto di riesposizione

in funzione del re-statement dei dati relativi agli immobili detenuti per investimento (ex IAS 40) oggetto di variazione del criterio di valutazione.

Page 122: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

122

passaggio dal costo al criterio della “rideterminazione del valore” deve essere rappresentato come una normale applicazione in continuità di tale ultimo criterio, ovvero prospetticamente. Il cambiamento di criterio contabile nel contesto dello IAS 16, leggasi per gli immobili ad uso funzionale, non comporta, pertanto, alcuna rettifica dei saldi di apertura e dei dati comparativi. Cambiamento del criterio di valutazione degli investimenti immobiliari (ex IAS 40) Nel rispetto delle previsioni dello IAS 8 il Gruppo ha proceduto al “re-statement” dei dati comparativi a partire dai saldi di apertura del 1° gennaio 2019. In particolare: - le differenze a livello di singola unità immobiliare tra il fair value al 1° gennaio 2019 ed il valore di

bilancio a tale data sono state riconosciute a patrimonio netto alla voce “150. Riserve”; - gli effetti di conto economico registrati a fronte della valutazione al costo del suddetto patrimonio

immobiliare nell’esercizio 2019 (quote di ammortamento di competenza nonché le svalutazioni) sono stati annullati e la variazione di fair value degli immobili di competenza dell’esercizio è stata rilevata in contropartita alla voce “150. Riserve – Utili portati a nuovo”;

- il conto economico del primo trimestre 2020 rileva esclusivamente la variazione di fair value degli immobili di competenza del periodo.

Cambiamento del criterio di valutazione degli immobili ad uso funzionale (ex IAS 16) A partire dal 31 marzo 2020, data del cambiamento del criterio di valutazione, il Gruppo ha proceduto alla rilevazione degli immobili strumentali secondo il c.d. “valore rivalutato”. In conseguenza dell’applicazione prospettica del cambiamento di criterio di valutazione, la differenza tra il valore netto contabile e il fair value a livello di singola unità immobiliare alla data di transizione al nuovo modello valutativo, è stata rilevata, a tale data, con contropartita: - se negativa, il conto economico dell’esercizio, con rilevazione nella voce “260. Risultato netto della

valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali”; - se positiva, il patrimonio netto, in particolare con rilevazione nell’apposita riserva da iscriversi alla

voce “120. Riserve da valutazione”. Metodologia di stima del fair value del patrimonio immobiliare alla data di FTA Il Gruppo UBI Banca ha optato per avvalersi - ai fini della determinazione del fair value del patrimonio immobiliare alla data di cambiamento del criterio di valutazione - di perizie esterne, prevedendo alternativamente: - l’utilizzo di perizie c.d. “full”: il fair value è determinato sulla base di tutte le informazioni relative

all’attività e si basa su ispezioni in loco; o - l’utilizzo di perizie c.d. “desktop”: il valore equo è determinato sulla base del valore medio di immobili

comparabili e non richiede ispezione in loco. In sede di stima, il valutatore esterno si è basato su metodi e principi valutativi di generale accettazione, in particolare: 1. metodo sintetico-comparativo o di comparazione delle vendite: ove siano disponibili informazioni

attendibili sui prezzi di vendita praticati recentemente per immobili comparabili a quello da valutare sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali, basato quindi sul confronto fra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali. Le condizioni di applicabilità di questo metodo sono legate alla quantità e qualità di informazioni di mercato disponibili, in grado di permettere la costruzione di un significativo campione di transazioni comparabili;

2. metodo reddituale: viene utilizzato per i beni immobiliari in grado di generare reddito poiché basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà simile, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato, quest’ultimo funzione della tipologia dell’immobile, della localizzazione e dell’andamento del mercato immobiliare.

Alla data di prima applicazione del cambiamento del criterio di valutazione, il Gruppo ha assoggettato a perizia full circa il 70% del totale portafoglio immobili della Capogruppo. Effetti del cambiamento del criterio di valutazione del patrimonio immobiliare Si riepilogano di seguito gli effetti sul patrimonio netto e sul conto economico al 31 marzo 2020.

dati in migliaia di euro Lordo effetto fiscale Netto effetto fiscale Impatti sul patrimonio netto +351.938 +236.626 Impatti sul conto economico -8.718 -5.839

CET1 ratio: il cambiamento del criterio di valutazione in parola ha determinato un incremento del CET1 ratio fully loaded pari a 38 punti base.

Page 123: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

123

Essendo il cambiamento del criterio di valutazione stato adottato a partire dal 31 marzo, nel conto economico del 1° trimestre sono stati rilevati gli ammortamenti relativi agli immobili ad uso funzionale relativi a tale periodo. Le tabelle seguenti forniscono una riconciliazione dei saldi patrimoniali al 1° gennaio 2019 e al 31 dicembre 2019 a seguito degli effetti dell’applicazione retroattiva del cambiamento di criterio di valutazione degli immobili detenuti a scopo di investimento. Le variazioni esposte nel primo prospetto rappresentano l’impatto sui saldi di apertura dell’esercizio più remoto per il quale, relativamente agli investimenti immobiliari ex IAS 40, viene effettuato il re-statement dei dati comparativi, conformemente alle previsioni dello IAS 8. Si forniscono, inoltre, le variazioni sui conti economici chiusi al 31 dicembre 2019 e al 31 marzo 2019.

Page 124: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

124

ATTIVO (importi in migliaia di euro) 1.1.2019(*)

Variazione 1.1.2019 riesposto

10. Cassa e disponibilità liquide 735.249 735.249

20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 1.463.529 1.463.529 a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 405.716 405.716 b) attività finanziarie designate al fair value 11.028 11.028 c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 1.046.785 1.046.785

30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività l i

10.726.179 10.726.179

40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 102.798.587 102.798.587 a) crediti verso banche 10.065.881 10.065.881

b) crediti verso clientela 92.732.706 92.732.706

50. Derivati di copertura 44.084 44.084 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica

(+/ ) 97.429 97.429

70. Partecipazioni 254.128 254.128 90. Attività materiali 2.394.858 86.130 2.480.988

100. Attività immateriali 1.729.727 1.729.727 di cui: - avviamento 1.465.260 1.465.260

110. Attività fiscali 4.210.362 2.454 4.212.816 a) correnti 1.376.567 1.376.567 b) anticipate 2.833.795 2.454 2.836.249 - di cui alla Legge 214/2011 1.804.988 1.804.988

120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 2.972 4 2.976

130. Altre attività 1.243.320 1.243.320 Totale dell'attivo 125.700.424 88.588 125.789.012

PASSIVO e PATRIMONIO NETTO (importi in migliaia di euro) 1.1.2019(*)

Variazione 1.1.2019 riesposto

10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 109.839.891 109.839.891

a) debiti verso banche 17.234.579 17.234.579 b) debiti verso clientela 68.815.614 68.815.614 c) titoli in circolazione 23.789.698 23.789.698

20. Passività finanziarie di negoziazione 410.977 410.977

30. Passività finanziarie designate al fair value 105.836 105.836

40. Derivati di copertura 110.801 110.801 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generico

(+/ ) 74.297 74.297

60. Passività fiscali: 162.272 29.479 191.751 a) correnti 30.287 30.287 b) differite 131.985 29.479 161.464

80. Altre passività 3.092.941 3.092.941 90. Trattamento di fine rapporto del personale 306.697 306.697

100. Fondi per rischi e oneri 505.191 505.191 a) impegni e garanzie rilasciate 64.410 64.410

b) quiescenza e obblighi simili 91.932 91.932

c) altri fondi per rischi e oneri 348.849 348.849 110. Riserve tecniche 1.877.449 1.877.449

120. Riserve da valutazione (298.616) (298.616) 150. Riserve 2.923.589 59.109 2.982.698

160. Sovrapprezzi di emissione 3.294.604 3.294.604 170. Capitale 2.843.177 2.843.177

180. Azioni proprie (-) (25.074) (25.074)

190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 50.784 50.784 200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 425.608 425.608

Totale del passivo e del patrimonio netto 125.700.424 88.588 125.789.012 (*) Include gli effetti della Prima Applicazione dell’IFRS 16

Page 125: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

125

ATTIVO (importi in migliaia di euro) 31.12.2019

Variazione 31.12.2019 riesposto

10. Cassa e disponibilità liquide 694.750 694.750 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 1.758.730 1.758.730

a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 427.980 427.980 b) attività finanziarie designate al fair value 10.278 10.278 c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 1.320.472 1.320.472

30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività l i

12.221.616 12.221.616 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 101.736.289 101.736.289

a) crediti verso banche 11.921.289 11.921.289 b) crediti verso clientela 89.815.000 89.815.000

50. Derivati di copertura 35.117 35.117 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica

(+/ ) 547.019 547.019

70. Partecipazioni 287.353 287.353

90. Attività materiali 2.298.145 72.102 2.370.247 100. Attività immateriali 1.739.903 1.739.903

di cui: - avviamento 1.465.260 1.465.260

110. Attività fiscali 3.740.039 15.856 3.755.895

a) correnti 1.084.413 1.084.413 b) anticipate 2.655.626 15.856 2.671.482 - di cui alla Legge 214/2011 1.794.331 1.794.331

120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 265.370 2.730 268.100

130. Altre attività 1.200.966 1.200.966 Totale dell'attivo 126.525.297 90.688 126.615.985

PASSIVO e PATRIMONIO NETTO (importi in migliaia di euro) 31.12.2019

Variazione 31.12.2019 riesposto

10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 109.795.016 109.795.016

a) debiti verso banche 14.367.985 14.367.985

b) debiti verso clientela 72.577.255 72.577.255

c) titoli in circolazione 22.849.776 22.849.776

20. Passività finanziarie di negoziazione 555.296 555.296

30. Passività finanziarie designate al fair value 197.610 197.610

40. Derivati di copertura 386.778 386.778

50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generico (+/-) 145.191 145.191

60. Passività fiscali: 170.937 39.945 210.882

a) correnti 64.547 64.547

b) differite 106.390 39.945 146.335

70. Passività associate ad attività in via di dismissione 2.331 2.331

80. Altre passività 2.735.807 2.735.807

90. Trattamento di fine rapporto del personale 289.641 289.641

100. Fondi per rischi e oneri 489.485 489.485

a) impegni e garanzie rilasciate 54.005 54.005

b) quiescenza e obblighi simili 86.756 86.756

c) altri fondi per rischi e oneri 348.724 348.724

110. Riserve tecniche 2.210.294 2.210.294

120. Riserve da valutazione (79.938) (79.938)

150. Riserve 3.207.751 68.838 3.276.589

160. Sovrapprezzi di emissione 3.294.604 3.294.604

170. Capitale 2.843.177 2.843.177

180. Azioni proprie (-) (28.111) (28.111)

190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 58.230 58.230

200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 251.198 (18.095) 233.103

Totale del passivo e del patrimonio netto 126.525.297 90.688 126.615.985

Page 126: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

126

CONTO ECONOMICO (importi in migliaia di euro) 31.12.2019

Variazione 31.12.2019 riesposto(**)

10. Interessi attivi e proventi assimilati 2.180.444 2.180.444

20. Interessi passivi e oneri assimilati (377.933) (377.933)

30. Margine di interesse 1.802.511 1.802.511

40. Commissioni attive 1.894.864 1.894.864

50. Commissioni passive (229.295) (229.295)

60. Commissioni nette 1.665.569 1.665.569

70. Dividendi e proventi simili 8.514 8.514

80. Risultato netto dell’attività di negoziazione 28.692 28.692

90. Risultato netto dell’attività di copertura (15.429) (15.429)

100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: (21.171) (21.171)

a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (50.827) (50.827)

b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 33.580 33.580

c) passività finanziarie (3.924) (3.924)

110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: 114.812 114.812

a) attività e passività finanziarie designate al fair value 569 569

b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 114.243 114.243

120. Margine di intermediazione 3.583.498 3.583.498

130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (744.098) (744.098) a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (740.755) (740.755)

b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (3.343) (3.343)

140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (25.283) (25.283)

150. Risultato netto della gestione finanziaria 2.814.117 2.814.117

160. Premi netti 314.314 314.314

170. Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa (337.153) (337.153)

180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 2.791.278 2.791.278

190. Spese amministrative: (2.493.634) (2.493.634)

a) spese per il personale (1.561.333) (1.561.333)

b) altre spese amministrative (932.301) (932.301)

200. Accantonamenti netti fondi per rischi e oneri (24.835) (24.835)

a) impegni e garanzie rilasciate (26) (26)

b) altri accantonamenti netti (24.809) (24.809)

210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (157.609) 13.547 (144.062)

220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (77.585) (77.585)

230. Altri oneri/proventi di gestione 283.120 283.120

240. Costi operativi (2.470.543) 13.547 (2.456.996)

250. Utili (perdite) delle partecipazioni 40.343 40.343

260. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - (39.386) (39.386)

280. Utile (perdite) da cessione di investimenti 6.101 6.101

290. Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 367.179 (25.839) 341.340

300. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente (82.133) 7.744 (74.389)

310. Utile (perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 285.046 (18.095) 266.951

330. Utile (perdita) d’esercizio 285.046 (18.095) 266.951

340. Utile (perdita) di pertinenza di terzi (33.848) (33.848)

350. Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza della Capogruppo 251.198 (18.095) 233.103

(**) In funzione di una migliore informativa sugli “Utili portati a nuovo” riesposti nel Patrimonio netto al 31 dicembre 2019

Page 127: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

127

CONTO ECONOMICO (importi in migliaia di euro) 31.3.2019

Variazione 31.3.2019 riesposto

10. Interessi attivi e proventi assimilati 551.016 551.016

20. Interessi passivi e oneri assimilati (87.794) (87.794)

30. Margine di interesse 463.222 463.222

40. Commissioni attive 456.676 456.676

50. Commissioni passive (55.035) (55.035)

60. Commissioni nette 401.641 401.641

70. Dividendi e proventi simili 5.333 5.333

80. Risultato netto dell’attività di negoziazione 3.711 3.711

90. Risultato netto dell’attività di copertura (4.896) (4.896)

100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 13.053 13.053

a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (658) (658)

b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 14.406 14.406

c) passività finanziarie (695) (695)

110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: 27.206 27.206

a) attività e passività finanziarie designate al fair value 172 172

b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 27.034 27.034

120. Margine di intermediazione 909.270 909.270

130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (130.003) (130.003) a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (129.104) (129.104)

b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (899) (899)

140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (5.156) (5.156)

150. Risultato netto della gestione finanziaria 774.111 774.111

160. Premi netti 74.453 74.453

170. Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa (81.011) (81.011)

180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 767.553 767.553

190. Spese amministrative: (670.708) (670.708)

a) spese per il personale (428.117) (428.117)

b) altre spese amministrative (242.591) (242.591)

200. Accantonamenti netti fondi per rischi e oneri (4.029) (4.029)

a) impegni e garanzie rilasciate (562) (562)

b) altri accantonamenti netti (3.467) (3.467)

210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (35.736) 1.809 (33.927)

220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (18.526) (18.526)

230. Altri oneri/proventi di gestione 73.141 73.141

240. Costi operativi (655.858) 1.809 (654.049)

250. Utili (perdite) delle partecipazioni 6.315 6.315

260. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - -

280. Utile (perdite) da cessione di investimenti 273 273

290. Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 118.283 1.809 120.092

300. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente (29.700) (582) (30.282)

310. Utile (perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 88.583 1.227 89.810

330. Utile (perdita) d’esercizio 88.583 1.227 89.810

340. Utile (perdita) di pertinenza di terzi (6.375) (6.375)

350. Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza della Capogruppo 82.208 1.227 83.435

Page 128: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

128

Principali voci di Bilancio Con esclusivo riferimento alle “Attività materiali”, nel prosieguo si illustrano i criteri contabili, come integrati a far tempo dal 31 marzo 2020, a seguito della modifica del criterio di valutazione successiva del patrimonio immobiliare adottato dal Gruppo a partire da tale data, rispetto alla versione pubblicata nel Bilancio al 31 dicembre 2019. I medesimi, in ossequio alle previsioni del 6° aggiornamento della Circolare Banca d’Italia 262/2005, saranno riportati nella Parte A.2, relativa alle principali voci di Bilancio, della Nota Integrativa Consolidata al 31 dicembre 2020. - Attività Materiali

Definizione e classificazione Le attività materiali comprendono gli immobili ad uso funzionale (leggasi strumentali)9, gli investimenti immobiliari10, i terreni, i mobili, gli arredi e le attrezzature di vario genere che si ritiene saranno utilizzate lungo un arco temporale maggiore dell’esercizio. In tale voce sono classificate anche le attività materiali, valutate ai sensi dello IAS 2 “Rimanenze”, derivanti sia dall’escussione di garanzie che dall’acquisto in asta. A partire dal 1° gennaio 2019, sono inclusi inoltre i diritti d’uso acquisiti con il leasing e relativi all’utilizzo di un’attività materiale (per i locatari), le attività concesse in leasing operativo (per i locatori), nonché le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di proprietà e diritti di utilizzo di attività materiali rivenienti da contratti di “leasing”. Criteri di iscrizione Le attività materiali, strumentali e non, sono iscritte inizialmente ad un valore pari al costo (nella voce “90. Attività Materiali”), comprensivo di tutti i costi direttamente connessi alla messa in funzione del bene ed alle imposte e tasse di acquisto non recuperabili. Tale valore è successivamente incrementato delle spese sostenute da cui ci si aspetta di godere dei benefici futuri. I costi di manutenzione ordinaria effettuata sull’attività sono rilevati a conto economico nel momento in cui si verificano; per contro le spese di manutenzione straordinaria (migliorie), da cui sono attesi benefici economici futuri, sono capitalizzate ad incremento del valore dei cespiti ai quali si riferiscono. Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi derivanti da contratti di leasing ex IFRS 16 dalle quali si attendono benefici futuri sono iscritte: se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “90. Attività materiali”, nella categoria

più idonea; se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “90. Attività materiali”, ad

incremento del diritto d’uso, rilevato in base alle previsioni dell’IFRS 16, cui si riferiscono.

Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi, diversi da quelli di cui al paragrafo precedente sono iscritte: se dotate di autonoma identificabilità e separabilità, nella voce “90 Attività materiali”, nella categoria

più idonea; se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità, nella voce “130 Altre attività”. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le attività materiali strumentali sono iscritte al costo, come sopra definito, al netto degli ammortamenti cumulati e di qualsiasi perdita di valore cumulata, ad eccezione degli immobili ad uso funzionale che sono valutati secondo il metodo della rideterminazione del valore. Il c.d. “valore rivalutato” è dato dal fair value alla data di valutazione al netto degli ammortamenti cumulati e delle rettifiche di valore. Per gli immobili strumentali valutati secondo il metodo della rideterminazione del valore: se il valore contabile è incrementato a seguito di una rideterminazione di valore, l’incremento è

rilevato con contropartita alla voce “120. Riserve da valutazione” di stato patrimoniale, ad eccezione dei ripristini di valore rispetto a una precedente svalutazione rilevata nel conto economico che sono rilevati a conto economico nella voce “260. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali” nei limiti della suddetta svalutazione;

se il valore contabile di un bene è diminuito a seguito della rideterminazione di valore, la diminuzione è rilevata a conto economico nella voce “260. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali” a meno che il bene sia stato oggetto di una precedente rivalutazione, nel qual caso la riduzione di valore è rilevata a diminuzione della voce “120. Riserve da valutazione” fino a capienza della medesima.

9 Sono definite “Attività ad uso funzionale” le attività tangibili possedute per essere utilizzate ai fini dell’espletamento dell’attività

sociale ed il cui utilizzo è ipotizzato su un arco temporale maggiore dell’esercizio. Sono ricompresi anche gli immobili concessi in locazione a dipendenti, ex dipendenti e loro eredi nonché le opere d’arte. 10 Sono definite “Attività detenute a scopo di investimento” le proprietà possedute con la finalità di percepire canoni di locazione o per

l’apprezzamento del capitale investito. Di conseguenza, un investimento immobiliare si distingue dall’attività detenuta ad uso del proprietario per il fatto che origina flussi finanziari ampiamente differenziati dalle altre attività possedute dal Gruppo bancario.

Page 129: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

129

In caso di vendita dell’immobile, la riserva di rivalutazione maturata viene trasferita tra le altre componenti di Patrimonio netto, non confluendo pertanto mai a conto economico. Periodicamente, con una ciclicità pluriennale predefinita, si procede ad effettuare un aggiornamento della valutazione degli immobili strumentali attraverso il ricorso a perizie redatte da valutatori terzi indipendenti. Prima di ogni chiusura di bilancio è prevista, in ogni caso, almeno un’analisi di scenario volta a cogliere eventuali segnali significativi di cambiamento del valore di mercato associato all’immobile oggetto di analisi, al fine di assicurarsi che il valore contabile fornisca una buona approssimazione del fair value dell’immobile e non differisca in maniera rilevante da quello che sarebbe stato se venisse effettuata annualmente, per tutti gli immobili, la nuova perizia. Le attività materiali detenute ad uso funzionale, inclusi gli immobili strumentali valutati al “valore rivalutato” sono soggette, in base alle previsioni dello IAS 16, ad ammortamento lungo la loro vita utile. Il valore ammortizzabile, pari al costo (ovvero al valore netto rideterminato, qualora il metodo adottato per la valutazione sia quello della rideterminazione del valore) meno il valore residuo (ossia l’ammontare previsto che si otterrebbe normalmente dalla dismissione, dedotti i costi attesi di dismissione, se l’attività fosse già nelle condizioni, anche di vecchiaia, previste alla fine della sua vita utile), è ripartito sistematicamente lungo la vita utile dell’attività materiale adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. La vita utile, oggetto di periodica revisione al fine di rilevare eventuali stime significativamente difformi dalle precedenti, è definita come: il periodo di tempo nel quale ci si attende che un’attività sia utilizzabile dall’azienda o, la quantità di prodotti o unità similari che l’impresa si aspetta di ottenere dall’utilizzo dell’attività

stessa.

L’ammortamento ha inizio quando l’attività è disponibile per l’uso e cessa alla data più recente tra quella in cui l’attività è classificata come posseduta per la vendita e quella di eliminazione contabile. Per le attività materiali valutate al costo, l’ammortamento non cessa quando l’attività diventa inutilizzata o è ritirata dall’uso attivo, a meno che l’attività non sia completamente ammortizzata. Nel caso in cui un’immobile strumentale diventi inutilizzabile o sia ritirato dall’uso attivo, è necessario valutare prontamente la variazione della destinazione d’uso e la conseguente riclassifica tra gli investimenti immobiliari oppure tra le attività possedute per la vendita. In tali casi, l’ammortamento cessa.

I terreni, siano essi a sé stanti o inclusi nel valore dell’immobile, non sono soggetti ad ammortamento in quanto immobilizzazioni a cui è associata vita utile indefinita. Per gli immobili ad uso strumentale, valutati secondo il metodo del c.d. “valore rivalutato”, il valore del terreno è oggetto di scorporo dal valore complessivo dell’immobile, sulla base delle indicazioni risultanti da perizia.

Le opere d’arte non sono soggette ad ammortamento in quanto il loro valore è generalmente destinato ad aumentare con il trascorrere del tempo. Le migliorie e le spese incrementative sono ammortizzate: se dotate di autonoma identificabilità e separabilità, secondo la vita utile presunta come sopra

descritta; se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità, nel caso di beni utilizzati in forza di un

contratto di locazione, secondo il periodo più breve tra quello in cui le migliorie e le spese possono essere utilizzate e quello di durata residua del contratto di leasing tenendo conto delle opzioni di rinnovo, se il locatario ha la ragionevole certezza che l’opzione verrà esercitata. Quando il contratto di leasing prevede il trasferimento del bene al termine della locazione il periodo di ammortamento può coincidere con la vita utile dell’attività sottostante.

Se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività materiale valutata al costo (ovvero al valore netto rideterminato, qualora il metodo adottato per la valutazione sia quello della rideterminazione del valore) possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico dell’attività ed il suo valore di recupero. Le eventuali rettifiche vengono immediatamente rilevate a conto economico nella voce “210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali”; in tale voce confluisce anche l’eventuale futura ripresa di valore qualora vengano meno i motivi che hanno originato la precedente svalutazione. La ripresa di valore, non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati, in assenza di precedenti perdite di valore. Gli immobili detenuti a scopo di investimento sono valutati, successivamente alla rilevazione iniziale, con il metodo del fair value con contropartita alla voce “260. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali” di conto economico. Ai fini della valorizzazione al fair value del patrimonio immobiliare in oggetto, è previsto un processo di rideterminazione del fair value dei propri investimenti immobiliari con cadenza almeno annuale. Gli investimenti immobiliari valutati al fair value non sono soggetti ad ammortamento. Le attività materiali rilevate ai sensi dello IAS 2 sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo ovvero l’importo netto stimato11 che l’entità si aspetta di realizzare dalla vendita. 11 Leggasi al netto dei costi stimati di completamento nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.

Page 130: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

130

Attività materiali rappresentate dal diritto d’uso di beni di cui a contratti di “leasing” Ai sensi dell’IFRS 16, il “leasing” è un contratto, o parte di un contratto, che, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività (l'attività sottostante) per un periodo di tempo. Un contratto di “leasing” finanziario trasferisce al locatario (utilizzatore), sostanzialmente, tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Diversamente il contratto configura un “leasing” operativo. Il Gruppo ha identificato le seguenti tipologie di contratti rientranti nel perimetro di applicazione del Principio: a) contratti di locazione immobiliare; b) contratti di locazione autoveicoli aziendali; c) contratti di locazione server aziendali e altri contratti di locazione hardware. L’inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all’esercizio del suo diritto all’utilizzo del bene locato, corrisponde alla data di rilevazione iniziale del leasing e include anche i c.d. rent-free period, ovvero quei periodi contrattuali nei quali il locatario usufruisce gratuitamente del bene. Al momento della decorrenza del contratto il locatario rileva: un’attività consistente nel diritto di utilizzo del bene sottostante il contratto di leasing. L’attività è

rilevata al costo, determinato dalla somma di: - passività finanziaria per il leasing, - pagamenti per il leasing corrisposti precedentemente o alla data di decorrenza del leasing (al netto

degli incentivi per il leasing già incassati), - costi diretti iniziali, e - eventuali costi (stimati) per lo smantellamento o il ripristino dell’attività sottostante il leasing;

una passività finanziaria derivante dal contratto di leasing corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse implicito12, se determinabile; in caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse di finanziamento marginale del locatario13.

Qualora un contratto di leasing contenga “componenti non leasing” (ad esempio prestazioni di servizi, quali la manutenzione ordinaria, da rilevarsi secondo le previsioni dell’IFRS 15) il locatario deve contabilizzare separatamente “componenti leasing” e “componenti non leasing” e ripartire il corrispettivo del contratto tra le diverse componenti sulla base dei relativi prezzi a se stanti, per i contratti di cui alle lettere b) e c) il Gruppo UBI Banca ha scelto di procedere allo scorporo delle c.d. “non-lease component”, la cui rilevazione contabile è soggetta alle previsioni dell’IFRS 1514. Il locatario può optare per rilevare i pagamenti dovuti per il leasing: direttamente quale onere nel conto economico, a quote costanti lungo la durata del contratto di

leasing; secondo un altro metodo sistematico rappresentativo delle modalità di fruizione dei benefici

economici, nel caso di: − leasing a breve termine (pari o inferiore a 12 mesi) che non includano un’opzione di acquisto

dell’asset oggetto del leasing da parte del locatario; − leasing in cui l’attività sottostante è di modesto valore15.

Il Gruppo UBI Banca ha optato per rilevare direttamente l’onere nel conto economico a quote costanti lungo la durata del contratto di leasing. La durata del leasing viene determinata tenendo conto16 di: periodi coperti da un’opzione di proroga del leasing, nel caso in cui l’esercizio della medesima sia

ragionevolmente certo; periodi coperti da un’opzione di risoluzione del leasing, nel caso in cui l’esercizio della medesima sia

ragionevolmente certo.

Per quanto concerne la durata del leasing, con specifico riferimento ai contratti di locazione immobiliare, il Gruppo ha deciso di considerare, alla data di iscrizione iniziale, l’opzione relativa al primo periodo di rinnovo come di esercizio ragionevolmente certo, fatte salve specificità legate a singoli contratti oggetto di separata valutazione. Infine, il Gruppo ha deciso di adottare: quale soglia di significatività 5.000 euro; 12 Il tasso di interesse implicito del leasing è il tasso di attualizzazione per il quale, all’inizio del leasing, il valore attuale a) dei

pagamenti dovuti per il leasing e b) del valore residuo non garantito, risulta uguale al fair value dell’attività sottostante e degli eventuali costi diretti iniziali del locatore.

13 Il tasso di finanziamento marginale del locatario è il tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito con una durata e con garanzie simili necessario per ottenere un’attività di valore simile all’attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile.

14 Rinunciando alla facoltà prevista dal principio di utilizzare l’espediente pratico, che consente, per classe di beni, di non separare le lease component dalle non-lease component, rilevando l’intero contratto sulla base delle previsioni dell’IFRS 16.

15 È esclusa la possibilità di identificare quali attività di modesto valore attività oggetto di sub-leasing da parte del locatario. 16 Le opzioni di risoluzione detenute solo dal locatore non sono considerate in sede di determinazione della durata del leasing.

Page 131: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

131

ai fini della determinazione del tasso di finanziamento marginale, utilizzato per la determinazione delle “passività finanziarie per il leasing”, curve di attualizzazione costruite internamente tenendo in considerazione i tassi interbancari risk-free maggiorati di uno spread creditizio che riflette le reali condizioni di funding del Gruppo per le operazioni di nuova raccolta non garantita presso la clientela istituzionale, corretto, per tenere conto del bene sottostante al contratto di leasing.

Nel corso della durata del contratto di leasing, il locatario deve: valutare il diritto d’uso al costo, al netto degli ammortamenti cumulati17 e delle rettifiche cumulate di

valore determinate e contabilizzate in base alle previsioni dello IAS 36 “Riduzioni di valore delle attività”, rettificato per tenere conto delle eventuali rideterminazioni della passività del leasing;

incrementare la passività riveniente dall’operazione di leasing a seguito della maturazione di interessi passivi calcolati al tasso di interesse implicito del leasing, o, alternativamente, al tasso di finanziamento marginale e ridurla per i pagamenti delle quote capitale e interessi. In caso di modifiche nei pagamenti dovuti per il leasing, la passività deve essere rideterminata; l’impatto della rideterminazione della passività è rilevato in contropartita dell’attività consistente nel diritto di utilizzo.

Tuttavia, qualora il locatario opti per la valutazione degli investimenti immobiliari, disciplinati dallo IAS 40, al fair value, deve applicare il modello del fair value anche alle attività consistenti nel diritto di utilizzo che soddisfano la definizione di investimento immobiliare di cui allo IAS 40. Se le attività consistenti nel diritto di utilizzo si riferiscono ad una classe di immobili, impianti e macchinari alla quale il locatario applica il modello della rideterminazione del valore di cui allo IAS 16, il locatario può scegliere se applicare il criterio di valutazione al valore rivalutato anche a tali attività. Relativamente a tale aspetto, il Gruppo UBI Banca ha optato per mantenere la valutazione successiva al costo. Criteri di cancellazione L’attività materiale è eliminata dal Bilancio al momento della dismissione o quando la stessa è permanentemente ritirata dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le eventuali plusvalenze o le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione dell’attività materiale, pari alla differenza tra il corrispettivo netto di cessione ed il valore contabile dell’attività, sono rilevate a conto economico nella voce “280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti”. Il diritto d’uso derivante da contratti di leasing è eliminato dal Bilancio al termine della durata del leasing. Considerazioni in merito all’impairment test del goodwill La crisi economica indotta dal Covid-19 ha fatto registrare pesanti perdite agli indici di borsa, ma sembrerebbe ora assestatasi, grazie alle massicce manovre fiscali e monetarie messe in atto per contrastarla. Gli enti di ricerca internazionali hanno limitato le previsioni di scenario macroeconomico ai prossimi 24 mesi e prevedono un effetto “short and sharp”. Non vi sono ad oggi ragioni perché la maggior parte delle imprese non possa rispristinare condizioni di normalità operativa nel medio termine. L’incertezza tuttavia è ancora molto elevata. In questo contesto di grande incertezza è necessario dotarsi di un approccio disciplinato all’impairment test, pianificando l’esecuzione dell’impairment test in sede di semestrale al 30 giugno 2020 quando sarà possibile disporre di un quadro degli effetti della crisi che potrà essere tradotto in previsioni di medio termine, in sede di trimestrale si è ritenuto opportuno svolgere un’analisi qualitativa svolta attraverso l’analisi di tre principali profili e di correlate verifiche: l’esposizione del Gruppo alla crisi (ovvero gli effetti sui redditi nei prossimi 12-24 mesi); la vulnerabilità del Gruppo alla crisi (ovvero verifica della capacità di mantenere l’equilibrio finanziario

e patrimoniale); la resilienza del Gruppo alla crisi (ovvero verifica tenuta della capacità di reddito nel medio/lungo

termine). Innanzitutto, va rammentato che l’impairment test al 31 dicembre 2019 fondato sul Dividend Discount Model con Excess Capital restituiva un valore recuperabile core (inclusivo della quota di terzi e netto dei surplus asset), così ripartiti: Excess capital, corrispondenti a circa il 14% del valore complessivo (valore non esposto all’effetto

Covid-19);

17 Nel determinare il periodo di ammortamento, si deve tenere conto del fatto che sia o meno previsto il trasferimento della proprietà

dell’attività sottostante al termine della durata del leasing o che il costo dell’attività consistente nel diritto di utilizzo rifletta o meno il fatto che il locatario eserciterà l’opzione di acquisto. Nel primo caso, il periodo di ammortamento coincide con la vita utile dell’attività sottostante, determinata alla data di decorrenza. Nel secondo caso, il periodo di ammortamento coincide con la vita utile dell’attività consistente nel diritto di utilizzo o, se inferiore, alla durata del leasing.

Page 132: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

132

valore attuale degli utili liberamente distribuibili una volta rispettati i requisiti di vigilanza nel periodo 2020–2024, corrispondenti a circa il 24% del valore complessivo (valore eventualmente esposto all’effetto Covid-19 su orizzonte di breve termine);

valore attuale dei redditi liberamente distribuibili oltre il periodo di previsione esplicita, corrispondenti a circa il 62% del valore complessivo (valore che, in una prospettiva di crisi da offerta short and sharp, non dovrebbe essere esposto all’effetto Covid-19).

Secondariamente va ricordato che: vi era un differenziale positivo al 31 dicembre 2019 tra value in use e carrying amount. il carrying amount – ex utile – al 31 marzo 2020 si è ridotto rispetto all’omologa stima alla data del 31

dicembre 2019, per effetto principalmente della riduzione di valore delle riserve da valutazione (pari a circa -138 milioni di euro relativamente a titoli di debito). Pertanto il margine – ante effetto Covid-19 – sarebbe aumentato.

Tutto ciò premesso di seguito sono riportate le valutazioni qualitative relativamente ai tre profili di analisi fondamentale descritti: 1) Esposizione alla crisi (ovvero effetto sui redditi dei prossimi 12-24 mesi):

A) al 31 marzo 2020 non si registrano scostamenti tra forecast e budget; B) allo stato attuale si prevede una riduzione dell’utile netto per il 2020 rispetto a quanto preventivato

a budget. La riduzione dell’utile sarebbe da ricondurre a maggiori rettifiche su crediti e ad una riduzione delle commissioni nette;

C) i flussi di piano adottati ai fini di impairment test lungo il periodo 2020–2024, sono prudentemente inferiori a quelli approvati in data 17 febbraio 2020 e comunicati al mercato finanziario, i quali includono la manovra sul personale;

D) in sede di impairment test al 31 dicembre 2019 si era rilevato l’esistenza di una riserva di valore, conseguente all’approvazione della manovra sul personale (ed alla conseguente iscrizione dei relativi fondi);

E) i flussi utilizzati ai fini di impairment test al 31 dicembre 2019 erano allineati ai flussi di consenso sino al 2023 (ultimo anno per cui vi è la disponibilità di previsioni di analisti) di fonte FactSet alla data del 27 gennaio 2020; nella giornata di lunedì 17 febbraio 2020, prima dell’annuncio dell’offerta pubblica di scambio da parte di Intesa San Paolo (avvenuta nella serata del 17 febbraio 2020 a mercati chiusi) il management ha annunciato al mercato il nuovo Piano Industriale 2020- 2022. I prezzi delle azioni UBI Banca hanno positivamente reagito alla notizia, evidenziando un rialzo del 5,50% rispetto ai prezzi di chiusura registrati venerdì 14 febbraio, in un contesto di mercati finanziari in cui sia l’indice settoriale di riferimento (Stoxx Europe 600 Banks), sia l’indice italiano di riferimento (Ftse Italia All Share) hanno realizzato performance al di sotto di quella di UBI Banca e pari rispettivamente allo 0,70% ed all’1,09% (fonte Datastream). Il rialzo dei prezzi di borsa testimonia l’incorporazione delle nuove stime implicite nel Piano da parte del mercato finanziario.

2) Vulnerabilità alla crisi (ovvero effetto sull’equilibrio finanziario e patrimoniale). L’ampia dotazione patrimoniale di UBI Banca (eccedente i minimi di vigilanza) e l’assenza di perdite previste per il 2020, garantisce la capacità del Gruppo UBI Banca di reggere ad una crisi protratta anche oltre il 2020;

3) Resilienza alla crisi. Non esistono, come rilevato in precedenza, stime macroeconomiche di medio-lungo termine. Rispetto alla data del 31 dicembre 2019, va rilevato come la curva dei tassi alla data del 29 aprile 2020 non si è significativamente modificata. I tassi di interesse interbancari attesi per il 2023 alla data del 29 aprile 2020 impliciti nella curva dei tassi forward e future non si discostano da quelli ipotizzati nel piano annunciato al mercato, mentre quelli attesi per il 2024 risultano lievemente inferiori (-17 basis point) alla stima ipotizzata ai fini di impairment; ciò dovrebbe garantire la “tenuta” a lungo termine del margine di interesse.

Tutto ciò premesso relativamente al Gruppo UBI Banca, alla data del 31 marzo 2020 il management non ritiene di poter ripetere l’esercizio di impairment sulla base di previsioni affidabili a medio-lungo termine. L’analisi dei profili di elasticità, vulnerabilità e resilienza alla crisi non forniscono peraltro elementi tali da far ritenere che un esercizio quantitativo porterebbe a risultati più affidabili rispetto all’analisi qualitativa sopra descritta. Ciò che è incerta è l’intensità della crisi nel breve termine, non le condizioni operative di lungo termine. In questo senso l’attuale crisi da offerta si presenta molto diversa dalle precedenti crisi causate da scoppio di bolle speculative e crisi di domanda, il cui riassorbimento nel lungo termine è molto più lento e complesso.

Page 133: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA

REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Page 134: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

134

Page 135: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

135

Dichiarazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Page 136: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

Calendario finanziario

Calendario degli eventi societari per il 2020 di UBI Banca

Data prevista Evento

4 agosto 2020 Consiglio di Amministrazione: approvazione della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020

9 novembre 2020 Consiglio di Amministrazione: approvazione del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020

Le date di cui sopra sono suscettibili di cambiamenti, che verranno, se nel caso, tempestivamente comunicati. Le presentazioni dei dati contabili alla comunità finanziaria verranno comunicate di volta in volta.

Page 137: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo

Contatti

Contatti

Sul sito www.ubibanca.it è disponibile tutta l’informativa periodica

Investor Relations: tel. 035 392 2217

e-mail: [email protected]

Media Relations: tel. 02 7781 4213 / 02 7781 4938 / 02 7781 4139

e-mail: [email protected]

Area Corporate & Regulatory Affairs: tel. 035 392 2312 / 035 392 2155

e-mail: [email protected]

Page 138: Resoconto intermedio di gestione - ubibanca.it UBI Banca_Resoconto... · Resoconto . intermedio . di gestione . al 31 marzo 2020 . In seguito all’entrata in vigore, dal 18 marzo