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Relazioni disastrose È giusto sposarsi tra credenti e non credenti? NEIL RICHARDSON ADI Media
18

Relazioni disastrose

Mar 24, 2016

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é giusto sposarsi tra credenti e non credenti?
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Page 1: Relazioni disastrose

Relazioni disastroseÈ giusto sposarsi tra credenti e non credenti?

NEIL RICHARDSON

ADIMedia

NEI

L R

ICH

AR

DSO

NR

ELA

ZIO

NID

ISA

STR

OSE

AD

I Media

ADI MediaServizio Pubblicazioni delle “Assemblee di Dio in Italia”

ISBN 978-88-89698-35-8

9 788889 698358

Esiste un solo scopo nella vita: “Glorificare Dio e godere la Sua presenza

per l’eternità”. L’obiettivo di questo libro è di incoraggiare il lettore ad

onorare il Signore anche nella propria sfera affettiva.

Neil Richardson, pastore e insegnante, sostiene, con garbo e abbondanti

prove bibliche, che non devono essere le emozioni e i sentimenti a guidare

le nostre scelte, ma la sola Parola di Dio. L’autore spiega le ragioni per cui

la Bibbia sostiene che non è giusto per un credente fidanzarsi con un non

credente e presenta le conseguenze derivanti da una tale decisione.

Prende in esame, inoltre, tutta una serie di motivazioni che spingono

alcuni a compiere una tale scelta e le obiezioni che costoro sollevano per

giustificare il proprio comportamento. Nel libro sono anche trattati, in

modo approfondito e schietto, alcuni ulteriori aspetti pratici e sociologici

che riguardando un rapporto di coppia.

Oltre che per i giovani direttamente interessati, questo semplice scritto

sarà molto utile anche ai responsabili di gruppi giovanili, monitori, pastori

e fonte di consiglio per ogni genitore.

Questo libro è un appello profondo, pratico e, soprattutto,appassionato a seguire il Signore con tutto il cuore in un’areaestremamente importante della vita cristiana: il fidanzamento e il matrimonio.

NEIL RICHARDSON è nato in Turchia da genitori missionari. Cresciuto

a Londra giunge al ravvedimento e alla salvezza ancora molto giovane.

Studia alla University College della capitale inglese (dove diviene il

responsabile della Christian Union – un’associazione evangelica volta a

promuovere la lettura e lo studio della Bibbia in ambito scolastico),

successivamente ottiene un certificato post-laurea in Educazione al

King’s College della stessa città. Attualmente serve il Signore come

pastore nella città di Derby e svolge assiduamente incontri evangelistici

all’aperto.

€ 6,50

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Page 2: Relazioni disastrose

NEIL RICHARDSON

Relazioni disastroseÈ giusto sposarsi tra credenti e non credenti?

ADIMedia

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Titolo originale:“Courting Disaster”Copyright © Day One Publications 2005Published by Day One PublicationsRyelands Road, Leominster, HR6 8NZ

Edizione italiana:“Relazioni Disastrose”© ADI-MediaVia della Formica, 23 - 00155 RomaTel. 06 2251825 - 2284970Fax 06 2251432Email: [email protected]: www.adi-media.it

Servizio Pubblicazioni delleChiese Cristiane Evangeliche"Assemblee di Dio in Italia"

Marzo 2010 - Tutti i Diritti Riservati

Traduzione: A cura dell’Editore

Tutte le citazioni bibliche, a meno che non sia indicato diversamente, sono tratte dalla Bibbia Versione Nuova Riveduta - Ed. 1996Società Biblica di Ginevra - Svizzera

Stampa: Rotolito Lombarda - Pioltello (MI)

ISBN 978 88 89698 35 8

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QUESTO PICCOLO LIBRO colpisce nel segno. Se vogliamo chiamar-ci credenti nati di nuovo, allora dobbiamo sottometterci all’au-torità della Parola di Dio, la Bibbia. Le Scritture lo affermanochia ramente: i credenti non devono sposare dei non credenti.

Nella cultura occidentale va di moda “uscire insieme” conqual cuno, questa è la prima strategia messa in atto per trovareun fi dan zato. Di solito ci si sposa insieme a persone con cui sia -mo pri ma “usci te insieme” o con cui ci si è “messi insieme”. Lalinea di fon do - quella biblica - dev’essere: i credenti non esco-no in sie me né si sposano con dei non credenti.

Esiste un detto scherzoso affibbiato alle ragazze inglesi ri -guar do al matrimonio, di loro viene detto: “I tre termini che unaspo sa ha in mente sono corridoio, altare, inno” (in inglese è ungio co di parole perché “aisle, altar, hymn” suona come “I’ll alterhim” – letteralmente, lo altero io. Il senso, riferito allo sposo, è:“Do po ci penso io a cambiarlo…”); è pur vero che scherzandouno dice la verità! Da qui l’assoluta necessità di capire bene co -me com piere questo importantissimo passo della nostra vita, secon tando sulle nostre forze e capacità, oppure quale personalee fondamentale atto di fedeltà a Dio.

Il pastore e insegnante biblico Neil Richardson - figlio di mis-sionari - sostiene in questo libro, con garbo e abbondanti provebibliche, che non devono essere le emozioni e i sentimenti a gui-dare le nostre scelte, ma la sola Parola di Dio, regola di fede edi condotta per ogni autentico credente rigenerato.

Relazioni disastrose 5

Prefazione

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Questo libro, infatti, è un appello profondo, pratico e, soprat-tutto, appassionato a seguire il Signore con tutto il cuore in un’a reaestremamente importante per quei credenti che devono compierequesto passo così cruciale della propria esistenza.

Que sto semplice scritto sarà molto utile, oltre che ai diretti inte-ressati, anche ai responsabili di grup pi giovanili, monitori, pastorie fonte di consiglio per ogni genitore.

L’Editore

Prefazione

6 Relazioni disastrose

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Page 6: Relazioni disastrose

Introduzioneall’argomento

Le inclinazioni necessarie

Esiste un solo scopo nella vita: “Glorificare Dio e gode-re la Sua presenza per l’eternità”, così recita il primopunto del Catechismo Minore di Westminster (1). L’obiet - tivo di questo libro è proprio quello di incoraggiare a

sottomettere la nostra volontà a Dio per esserGli graditi ed ono -rarLo in ogni cosa.

Il Figlio di Dio afferma: “Se voi mi amate, osserverete i mieico mandamenti” (2). Se Gesù è il nostro Salvatore, deve essere an -che il nostro Signore. Non si tratta soltanto di belle parole, madi qualcosa che ha molto a che fare anche con le nostre azioni:“Per ché mi chiamate: Signore, Signore! e non fate quello che di -co?” (3). Infatti, è impossibile amare Dio e continuare ad ignora-

Capitolo 1

Relazioni disastrose 7

1 Per il lettore italiano la parola catechismo può risultare fuorviante perché

conduce inevitabilmente alla dottrina cattolico-romana. Il termine catechi-

smo deriva dal greco katechéo “istruisco oralmente” [kata, ed echos, nell’ac-

cezione di voce], ed è un sommario o esposizione didattica di una dottrina,

esteso linguisticamente. Il Catechismo Minore di Westminster, redatto da un

autorevole consesso di pastori puritani convocati a Londra nel 1643, fu poi

pubblicato nel 1648. È definito minore perché preparato per insegnare i

primi rudimenti della fede a chi muoveva i primi passi nel Signore. N.d.E.

2 Giovanni 14:15.

3 Luca 6:46.

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re i Suoi insegnamenti: “Chi dice: ‘Io l’ho conosciuto’, e nonosserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui;ma chi osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramentecompleto. Da questo conosciamo che siamo in lui: chi dice di ri -manere in lui, deve camminare com’egli camminò” (4).

Questo libro può esserci di aiuto soltanto se facciamo nostrequeste quattro premesse fondamentali:

1. Avere il desiderio di piacere a Dio

Se il tuo interesse è, primariamente, quello di avere una vitaspensierata, piena di divertimenti, senza troppi scrupoli nel mo -do di comportarti (magari anche cercando di essere una bravapersona), probabilmente questo libro non fa per te. Tu hai biso-gno piuttosto di leggere e meditare i Vangeli, ravvederti dei tuoipeccati e affidare completamente la tua vita a Gesù Cristo. Poi,condividi questa tua decisione con un credente veramente con-sacrato a Dio e prega insieme con lui. In tal caso potrai ripren-dere questo libro tra le mani.

Questo per dire che è fondamentale dare la giusta prioritàalle cose che contano: l’obiettivo più importante, per ciascunodi noi, è di essere in pace con Dio. “Or senza fede è impossibilepiacergli …” (5).

2. Credere che la Bibbia è la perfetta e completa Parola di Dio

È importante, inoltre, comprendere che la Bibbia è il libro diDio, che si colloca ben al di sopra dei nostri pensieri, cioè nonpossiamo metterci nella posizione di giudicare la Bibbia, ma

Capitolo 1

8 Relazioni disastrose

4 I Giovanni 2:4-6.

5 Ebrei 11:6.

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come ci dice Gesù: “Chi mi respinge e non riceve le mie parole,ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che logiudicherà nell’ultimo giorno” (6) Se il nostro atteggiamento neiconfronti della Bibbia è quello di accettare i versetti che ci fannocomodo, tralasciando invece quelli che ci infastidiscono, allorastiamo rigettando lo Spirito Santo, l’Autore stesso della Parola.Rifiutando la sua autorità stiamo anche rinunciando all’utilitàdi essa, infatti: “Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a inse-gnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perchél’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni operabuona” (7). Osserva le parole “ben preparato” ed “ogni” (que-st’ultima ripetuta due volte). La Bibbia è completa e sufficiente.Non abbiamo bisogno di alcun insegnamento integrativo, dines sun’altra rivelazione aggiuntiva; tutto quello che dobbiamofare è scoprire cosa è scritto nella Bibbia e metterlo in praticacon l’aiuto dello Spirito Santo.

Nella stesura del libro ho cercato di impegnarmi al massimoper allinearmi alla Parola di Dio. Ma chiedo al lettore, comun-que, di esaminare ogni cosa (8) che scrivo, non sulla base di emo-zioni o esperienze personali, ma secondo la Parola di Dio stes-sa. Prendi una Bibbia con te ogni volta che leggi questo libro, inmodo da accertare direttamente che il contenuto di questo libronon sia frutto della mia immaginazione! Ma se trovi qualcosain linea con la Parola di Dio, allora ti raccomando di metterloin pratica. Dio ti benedirà sicuramente. Se invece trovi che qual-cosa contraddice l’insegnamento biblico, allora puoi anche con-

Introduzione all’argomento

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6 Giovanni 12:48.

7 II Timoteo 3:16, 17.

8 Cfr. I Tessalonicesi 5:21.

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tattare la casa editrice e provvederemo ad operare i necessaricambiamenti perché il contenuto di questo libro sia maggior-mente in conformità alla Parola di Dio.

3. Essere certi che Dio desidera il meglio per noi

Uno dei miei versetti preferiti è quello che si trova nel Salmo84:11, dove è scritto: “Perché Dio, il SIGNORE, è sole e scudo; ilSIGNORE concederà grazia e gloria. Egli non rifiuterà di far delbene a quelli che camminano rettamente”. Credi a queste paro-le? Sei consapevole del fatto che Dio si preoccupa davvero deltuo benessere e della tua felicità eterna più di quanto non te nepreoccupi tu stesso? d’altronde, sei o no un Suo figliolo o Suafigliola! Alla luce di queste considerazioni, non è dunque oppor-tuno che ubbidiamo a Dio in ogni particolare e che lasciamo siaLui a donarci quel che ritiene sia meglio per noi? Come possia-mo riuscire a capire che cosa sia meglio per la nostra vita? Dionon lo sa forse molto più di noi? Hai bisogno di ulteriori con-ferme sul fatto che il Signore desideri davvero il meglio per noi?Guarda a Gesù. “Nessuno ha amore più grande di quello di darla sua vita per i suoi amici” (9). “Colui che non ha risparmiato ilproprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forseanche tutte le cose con lui?” (10).

Dio stesso umiliò Sé stesso, ven ne sulla terra come un uomoe fu crocifisso dalle Sue stesse creature; Gesù venne con lo scopodi morire per noi, per riscattarci dai nostri peccati. Non crediquin di che il Signore si preoccupi talmente tanto per te al puntoda essere disposto a darti qualsiasi altra cosa di cui hai bisogno?

Capitolo 1

10 Relazioni disastrose

9 Giovanni 15:13.

10 Romani 8:32.

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Se ti ha offerto il dono più grande che aveva - la vita del SuoUni genito Figlio - non pensi che ti vorrà dare dei buoni doni inLui? Gesù, infatti, promette: “Io son venuto perché abbiano lavita e l’abbiano in abbondanza” (11).

4. Pregare il Signore

Spero e prego che queste mie parole non siano soltanto mie, masiano guidate da Dio. Ti chiedo, in tutta sincerità, di chiu derequesto libro e di rivolgere una preghiera al Signore prima dipro se gui re nella lettura. So per esperienza che quando non pre -go pri ma di accostarmi alla Bibbia, mi capita di trovarla diffici-le o im penetrabile. Ho bisogno che lo Spirito Santo apra la miamen te e il mio cuore per essere in grado di afferrare i sani inse-gnamenti che essa contiene. Anche Davide ne aveva bisogno:“Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della tua legge”(12). Per ciò ti consiglio di fermarti proprio ora e pregare. Fal locon cuo re sincero, chiedi a Dio di mostrarti la verità e ve draiche lo farà, perché: “Quando però sarà venuto lui, lo Spi ritodella verità, egli vi guiderà in tutta la verità …” (13).

FERMATI E PREGA!

Ma perché è tanto importante?Grazie di aver preso la tua Bibbia, di aver pregato e di esserequindi pronto ad accingerti alla lettura di queste riflessioni allequali è necessario accostarsi con un cuore sincero e libero da

Introduzione all’argomento

Relazioni disastrose 11

11 Giovanni 10:10.

12 Salmo 119:18.

13 Giovanni 16:13.

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ogni pregiudizio. Vorrei soltanto spiegarti un po’ meglio il moti-vo per cui ho scelto di scrivere un libro riguardante il tema,tanto per usare il gergo corrente, del mettersi insieme a dei non-credenti.

Prima di tutto, vorrei dare la giusta definizione a questo “met -tersi insieme” o “uscire insieme”. La Bibbia ci presenta al cuneprecise tipologie di persone: celibi (es. Paolo; cfr. I Corinzi 7:7),fidanzati (es. Maria; cfr. Luca 1:27), sposati (es. Pietro; I Co rinzi9:5), vedove (es. Anna; cfr. Luca 2:36) o quanti sono sta ti ab -bandonati dal proprio coniuge non credente (cfr. I Co rin zi 7:15).La categoria dell’“uscire insieme a…” non compare nell’elenco.Siamo stati noi ad inventarla, probabilmente per adattarci allacultura occidentale del ventunesimo secolo, secondo la quale cisi sposa molto più tardi, dando priorità allo studio e alla carrie-ra. Le persone non vogliono prendersi degli im pegni seri, madesiderano lo stesso vivere una certa intimità, per cui “si metto-no insieme” a qualcuno. In tal modo, si ottiene un certa dose dipiacere a livello fisico ed emotivo, senza però do ver piegare lapropria volontà e dedicarsi a qualcuno in una relazione stabilee permanente, tale quella del fidanzamento e del matrimonio.Può sembrare fantastico, ma non ci vuole mol to a rendersi con -to del caos che ne viene fuori; infatti, così non può funziona re.Senza un impegno sincero e duraturo, il piacere di quella facileintimità svanisce velocemente, lasciando spazio a sfiducia, insi-curezza e infedeltà.

Non sto dicendo che non si possa uscire insieme ad una per-sona mantenendosi puri, ma se questo “uscire insieme” viene vi -sto come l’inizio di una relazione romantica ed intima con qual-cuno, senza l’intenzione di costruire un rapporto serio e costan-te nel tempo, allora è difficile pensare che un simile atteggiamen-

Capitolo 1

12 Relazioni disastrose

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Page 12: Relazioni disastrose

Introduzione all’argomento

Relazioni disastrose 13

to possa piacere a Dio. Se dobbiamo conoscerci con una perso-na, questo deve avvenire con l’intento di scoprire se un impegnoper la vita con questa persona, al servizio di Dio, può essere ap -propriato. Non serve affatto per provare fino a dove puoi arri-vare sessualmente con una persona prima che la tua coscienzati accusi e poi ritirarti in attesa della prossima occasione. Se am -mettiamo che si possa “uscire insieme” regolarmente, lo faccia-mo soltanto quan do questo culmina nel fidanzamento e non inun’intimità fi sica. Lo scopo del fidanzamento non è quello digiungere ad un’intimità fisica, ma di arrivare al matrimonio. Loscopo del matrimonio, poi, è quello di onorare Dio insieme alproprio coniuge per tutta la vita; l’intimità fisica è soltanto unaparte di tutto questo: la classica ciliegina sulla torta.

La seconda cosa che vorrei considerare è questa: chi può esse-re definito un “non credente”? Nel nostro caso, ci riferiamo achi non è nato di nuovo. Che cosa significa essere un cristianonato di nuovo? Gesù dichiara – tra i tanti altri riferimenti bibli-ci su questo vitale argomento: “In verità, in verità vi dico: chiascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vitaeterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte allavita” (14). Un cristiano nato di nuovo, perciò, è chi accetta Gesùcon consapevolezza e fede: i cristiani autentici credono in Gesù,si ravvedono e fanno di Cristo il proprio Salvatore. “Perché, secon la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai credu-to con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salva-to” (15). I veri credenti, quindi, proclamano con la loro bocca cheGesù è il Signore e credono in Gesù (e nella Sua risurrezione)

14 Giovanni 5:24.

15 Romani 10:9.

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con il loro cuore. Il credente in Cristo è “passato dalla mortealla vita” ed ha “vita eterna”. Gesù, inoltre, dice che “… se unonon è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio”. Questeparole si riferiscono al ben noto episodio di Gesù e Nicodemori portato al capitolo 3 del Vangelo di Giovanni, che descrivel’importanza di essere rigenerati dallo Spirito Santo e dall’azio-ne della Parola di Dio (16). Abbiamo bisogno di rivestire la nuovanatura e diventare nuove creature, se vogliamo passare dallamorte alla vita ed entrare nel regno eterno di Dio. Non possia-mo entrare così come siamo: “… voi che allora eravate lontanisiete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo” (17). In sintesi,i “non credenti” sono coloro che non hanno riconosciuto perso-nalmente Gesù come Signore, né hanno creduto per fede in Luicon il loro cuore, ravvedendosi dei loro peccati.

Fatte queste necessarie ed importanti premesse, questo libroinsegna che:

È un atto di disubbidienza a Dio essere legato “sotto lostesso giogo” con un non credente.

Desidero spiegare meglio che cosa si intende quando si parla di“giogo” e il suo riferimento al matrimonio e, per estensione, alfamoso “uscire insieme”, dal momento che questo tipo di ap -puntamenti dovrebbero rappresentare il preludio per un succes-sivo fidanzamento e matrimonio. Spero di poterti convincereche non è opportuno uscire con una persona se non si hanno in -tenzioni serie e che si disubbidisce a Dio quando si è coinvolti

Capitolo 1

14 Relazioni disastrose

16 Giovanni 3:3.

17 Efesini 2:13.

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in una relazione con qualcuno che non è seriamente dedicato alSignore.

Cercherò di dimostrarti come la Bibbia insista su questo inse-gnamento, ma voglio confessarti che ci sono anche alcune ragio-ni personali che mi spingono a scrivere a proposito di questosoggetto. Eccone almeno due:

1. Osservazione e esperienza personale

Ho consacrato la mia vita a Gesù Cristo quando ero ancora unragazzino. Mi sono battezzato all’età di tredici anni ed ho cer-cato fin da allora di dare testimonianza pubblica della mia fede.Non ho mai avuto problemi a parlarne, ma sono venuto menopiù volte nell’amare Dio e il mio prossimo come il Signore michiedeva di fare. Pensavo di poter essere un cristiano e viverecome un non cristiano allo stesso tempo.

Pian piano, talvolta in modo doloroso, Dio mi continuò amostrare una via migliore di quella che mi ero proposto da solo.Sto condividendo questa testimonianza con te nella speranzache tu possa evitare alcuni dei classici errori che commettiamo.Ringrazio il Signore perché si impegna davvero a far di tutto perportarci alla santificazione (separazione dal peccato e vicinanzaa Dio), infatti, è scritto: “Perché questa è la volontà di Dio: chevi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione, che ciascunodi voi sappia possedere il proprio corpo in santità e onore, senzaabbandonarsi a passioni disordinate come fanno gli stranieriche non conoscono Dio” (18).

Perciò, sebbene cerco di attenermi strettamente alla Parola diDio nelle mie affermazioni, desidero che tu sappia che anch’io

Introduzione all’argomento

Relazioni disastrose 15

18 I Tessalonicesi 4:3-5; cfr. Romani 8:29.

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ho dovuto imparare dall’esperienza. Ecco perché posso simpa-tizzare con le lotte che tu o i tuoi amici state attraversando. Si -cu ramente non intendo autopromuovermi spacciandomi comequalcuno che è ormai “arrivato” e compie sempre perfettamen-te quel che piace al Signore. Ero anch’io un peccatore, ma oraso no una nuova creatura, sono stato salvato per la grazia diDio: “Non v’illudete; né fornicatori, né idolatri, né adulteri, néeffeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriachi, né oltrag-giatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. E tali erava-te alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, sietesta ti giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante loSpirito del nostro Dio” (19).

Sono tanti i credenti che, purtroppo, ho visto venir meno nelcammino. Hanno ingannato sé stessi e le persone intorno a loro.Hanno fatto Dio bugiardo (20), pensando di poter vivere seguen-do i propri sentimenti carnali, pur continuando a considerarsidi scepoli di Gesù. Si erano infatti ritrovati ad uscire insieme adei non credenti per poi, seppur lentamente, allontanarsi sem-pre più dal Signore.

In seguito prenderò in esame alcune delle ragioni che spingo-no i giovani ad intraprendere delle relazioni sentimentali, soffer-mandomi in particolare sulle ragioni con cui si giustifica il co -minciare ad uscire insieme a dei non-credenti. A questo punto,vorrei far chiarezza su un punto: se fossi il diavolo, una delle ar -mi più potenti che userei per deviare un cristiano dalle vie delSi gnore sarebbe quella di farlo cadere tra le braccia di un noncre dente. Pochi altri metodi si rivelano più efficaci di quest’ulti-

Capitolo 1

16 Relazioni disastrose

19 I Corinzi 6:9-11.

20 I Giovanni 1:10.

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Page 16: Relazioni disastrose

mo per allontanarci da Dio. In questo modo consegniamo il no -stro cuore a un nemico di Dio, anche se questa persona non èpienamente consapevole di essere contro di Lui. Pensi che il tuocuore possa sopportare facilmente questa collisione tra due tipidi interessi, di finalità, di obiettivi di vita e di lealtà, la lealtà aDio e la lealtà a una persona che è nemica di Dio? (21). Presto otardi metterai da parte una delle due e la triste testimonianza dimolti è questa: coloro che si prendono del tempo per sceglieretra Dio e il loro amore non cristiano, finiscono per rigettare ilSignore e scegliere il non credente. Se sei arrivato a leggere finqui, sono convinto che tu non desideri questo: gloria a Dio!

2. Amore

Forse questo ragionamento potrà apparirti un po’ troppo bigot-to, ma io continuo a sperare e pregare che la mia motivazionenello scrivere intorno a questi argomenti sia l’amore del Signoreper il Suo popolo. Seppure Dio ami il mondo intero, e per que-sto ha mandato il Suo Figliolo, Egli ci ama in modo del tuttoparticolare quando Gli ubbidiamo e viviamo la nostra vita allaluce della Sua presenza. Ma non potremo farlo se ci siamo op -posti alla Sua legge (ovvero al Suo carattere). L’unico modo persperimentare la vera gioia e pace che solamente Dio può donar-ci è quello di sottometterci alla Sua volontà in ogni aspetto dellanostra vita, specialmente in questioni di cuore.

Non voglio proprio che tu, o qualcuno a te caro, sia legatodal peccato. So infatti, come accennavo sopra, che questa è unadelle trappole preferite del diavolo per farci cadere in peccato.Permetti a Dio di liberarti: riponi la tua fiducia nelle Sue indi-

Introduzione all’argomento

Relazioni disastrose 17

21 Cfr. Giacomo 4:4.

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cazioni amorevoli e arrenditi alla Sua volontà. “Ma ora, libera-ti dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra san-tificazione e per fine la vita eterna” (22).

Ora ti chiedo per favore di continuare a leggere per scoprireciò che la Bibbia dice riguardo …

• Al perché è sbagliato uscire insieme ad un non credente.• A quali sono le nostre motivazioni e come riusciamo a giu-

stificarci.• A quali sono le conseguenze eterne derivanti dall’uscire in -

sie me ad un non credente.• Ad alcune delle obiezioni più comuni.• A quali sono le alternative positive.

FERMATI E PREGA!

Capitolo 1

18 Relazioni disastrose

22 Romani 6:22.

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9 788889 698358

Esiste un solo scopo nella vita: “Glorificare Dio e godere la Sua presenza

per l’eternità”. L’obiettivo di questo libro è di incoraggiare il lettore ad

onorare il Signore anche nella propria sfera affettiva.

Neil Richardson, pastore e insegnante, sostiene, con garbo e abbondanti

prove bibliche, che non devono essere le emozioni e i sentimenti a guidare

le nostre scelte, ma la sola Parola di Dio. L’autore spiega le ragioni per cui

la Bibbia sostiene che non è giusto per un credente fidanzarsi con un non

credente e presenta le conseguenze derivanti da una tale decisione.

Prende in esame, inoltre, tutta una serie di motivazioni che spingono

alcuni a compiere una tale scelta e le obiezioni che costoro sollevano per

giustificare il proprio comportamento. Nel libro sono anche trattati, in

modo approfondito e schietto, alcuni ulteriori aspetti pratici e sociologici

che riguardando un rapporto di coppia.

Oltre che per i giovani direttamente interessati, questo semplice scritto

sarà molto utile anche ai responsabili di gruppi giovanili, monitori, pastori

e fonte di consiglio per ogni genitore.

Questo libro è un appello profondo, pratico e, soprattutto,appassionato a seguire il Signore con tutto il cuore in un’areaestremamente importante della vita cristiana: il fidanzamento e il matrimonio.

NEIL RICHARDSON è nato in Turchia da genitori missionari. Cresciuto

a Londra giunge al ravvedimento e alla salvezza ancora molto giovane.

Studia alla University College della capitale inglese (dove diviene il

responsabile della Christian Union – un’associazione evangelica volta a

promuovere la lettura e lo studio della Bibbia in ambito scolastico),

successivamente ottiene un certificato post-laurea in Educazione al

King’s College della stessa città. Attualmente serve il Signore come

pastore nella città di Derby e svolge assiduamente incontri evangelistici

all’aperto.

€ 6,50

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