Relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa organizzativa e amministrativa a.s. 2015-2016 a cura di Piero Comandé (D.S.) I get knocked down But I get up again You're never going to keep me down (Chumbawamba) Al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica si trasmette al Consiglio d’istituto ai sensi del D.Lgs. 165/2001, art,. 25, co. 6 la presente relazione il 21 giugno 2016 e per doverosa conoscenza al Collegio dei Docenti.
21
Embed
Relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività ... · autovalutazione, la diagnosi, il miglioramento, la rendicontazione sociale. Nella Scuola Sec. di I grado il DS ha
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività
formativa organizzativa e amministrativa a.s. 20152016
a cura di Piero Comandé (D.S.)
I get knocked down But I get up again You're never going to keep me down
(Chumbawamba)
Al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle
competenze degli organi della istituzione scolastica si trasmette al Consiglio d’istituto ai
sensi del D.Lgs. 165/2001, art,. 25, co. 6 la presente relazione il 21 giugno 2016 e per
doverosa conoscenza al Collegio dei Docenti.
Abstract [Qualche risultato a titolo di premessa]
Nel’ a.s. 2015/2016 l’ Istituto Comprensivo Largo Volumnia è cresciuto: incremento dell’
organico; aumento delle iscrizioni nel plesso Cagliero; stabilità delle classi nel plesso Rodari, tre
prime classi nella Scuola secondaria di I grado di Via Amulio 4 (nell’ anno scolastico che volge al
termine erano due).
Si è avviato il recupero di impianti, arredi e risorse abbandonati da anni: sala d’informatica
della Scuola Sec. di I grado (finanziata a suo tempo dalla Fondazione Roma); aule di scienze della
Scuola primaria e secondaria del plesso Cagliero, biblioteche del plesso Cagliero, circa 7.000
volumi (fruibili da tutto l’ istituto comprensivo), definizione di nuovi spazi comuni e personali di
studio nella consapevolezza che lo “spazio insegna” 1 .
Lo sviluppo più interessante messo a punto tra gli ordini scolastici è stata la continuità tra la
Scuola primaria Rodari e la Scuola Sec. di I grado di Via Amulio 4 che si è realizzata per la prima
volta dalla costituzione del mostro Istituto Comprensivo.
Si rafforzano nel nostro istituto comprensivo i tre assi attorno a cui si sono sviluppate le
“buone pratiche” degli istituti comprensivi: a) territorio e scuola di “comunità”; b) curricolo verticale
e lavora per competenze; c) organizzazione di una comunità professionale “verticale” 2 .
Con la transizione dal “modello adhocrarico” ad uno a “rete aperta” con la “coltivazione”
delle CodP acquistano incisività il “lavoro di gruppo” (teamwork) 3 , il “dono” (Jacques T. Godbout 4
e S. Latouche 5 ) e la cultura della condivisione/documentazione scolastica (archivio didattico e
docimologico, repertori operativi, cfr. PDM).
Nella Scuola Sec. Di I grado è stata attuata una riorganizzazione del tempo scuola con
l’attivazione del servizio mensa e di attività pomeridiane: corso Trinity (inglese), produzioni
multimediali, laboratorio di paesaggio e giochi sportivi studenteschi (palla rilanciata). La Scuola
Sec. di I grado Via Amulio 4 è diventata “centro certificatore Trinity”.
Sono stati proposti nuovi ampliamenti dell’ offerta formativa: Baguazhang Kung fu in
collaborazione con il CONI (per la scuola dell’infanzia e primaria del plesso Cagliero) e
l’insegnamento della lingua cinese per gli alunni delle nostre scuole e per gli adulti (non attivato per
adesioni insufficienti, sarà riproposto nell’a.s. 2016-2017).
Il modello di comunicazione interna progettato, che fa uso di applicazioni web, ha lo scopo
di contemperare l’esigenza di “contatto” da parte dell’utenza e la possibilità di ricevere
“argomentazioni razionali sensate” (J. Habermas 7 ) da parte del Dirigente scolastico, del suo Staff
e dell’Ufficio di Segreteria (in corso di realizzazione).
Direzione e coordinamento
1.1. Il modello di direzione e coordinamento a cui si è fatto riferimento per la
ri/organizzazione del nostro Istituto, come anticipato in premessa, è identificabile in un
“framework” di transizione tra il modello adhocratico (Henry Mintzberg) ed il modello a rete aperta
specifico della Società della Conoscenza e dell’ Informazione (M. Castells, P. Himanem) nel quale
possano germogliare spontaneamente ed essere “coltivate” le Comunità di Pratica (E. Wenger).
Questo modello a“aperto” avvolge l’organizzazione dell’Istituzione scolastica convenzionale
offuscando le “verticalità” del modello
divisionale per progetti proposto dagli OOCC
istituiti con i D.D. del 1974 (con al vertice il
MIUR); non lo sostituisce – per norma non può
farlo - ma gli restituisce significato, portando
l’organizzazione formale alle pratiche educative
(e non le pratiche educative all’organizzazione
formale che para-dossalmente ne potrebbe
anche deliberare l’inesistenza), rinnovando
radicalmente l’opzione per un “modello
organizzativo sistemico unita-rio”, per cui
tutta l’azione formativa interessa ogni momento della vita scolastica (delibera del Col-legio dei
docenti 27/05/2004).
1.2 Al cambiamento ha contribuito il nuovo quadro normativo generato dalla L.107/2015 (la
c.d “buona scuola”) insieme al rinnovato impulso dato dal MIUR all’impiego dei fondi europei
(FESR e FSE); l’impegno (non solo concettuale) da parte di tutta la comunità professionale
nell’elaborazione:
a) del Piano dell’Offerta Formativa (l’ultimo annuale);
b) del Piano Triennale dell’ Offerta Formativa (PTOF, aggiornabile annualmente);
c) del RAV triennale (aggiornabile annualmente);
d) del PDM triennale (aggiornabile annualmente, finanziato);
e) del Piano dell’ animatore digitale;
f) del Progetto FSE - Atelier creativi (in attesa di finanziamento);
g) dei Progetto PON LAN/WLAN; Ambienti digitali e Snodi formativi digitali (tutti ottenuti);
h) del Progetto flussi migratori (in attesa di finanziamento);
i) dei Criteri per l’assegnazione del bonus per la valorizzazione del merito del personale
docente;
j) del Piano Triennale per la Trasparenza e l’Integrità;
k) del Progetto FSE – Biblioteche creative (in corso elaborazione).
Gli Organi della scuola, monocratici e collegiali, previsti dalla normativa generale hanno
elaborato, discusso, anche animosamente, ed approvato i documenti/progetti d’Istituto collegati,
giungendo a condividerne contenuti e finalità.
In tale contesto Il dirigente scolastico è stato chiamato ad assicurare la “gestione unitaria
dell’Istituzione” che coniuga direzione e coordinamento, curando: nell’ a.s. 2014-2015 la
realizzazione del RAV insieme al “Nucleo di autovalutazione”; nell’a.s. 2015-2016 l’ “atto di
indirizzo” al Collegio dei Docenti su cui è stato elaborato il PTOF dal Collegio dei Docenti poi
“approvato” dal Consiglio d’Istituto, quindi il PDM. Ha partecipato agli OOCC ed alle assemblee di
classe quando richiesto. Ha sollecitato gli insegnanti a segnalare contesti e dinamiche
problematiche. Nella comunicazione si è proposto nell’ottica dei princìpi dell’ ”agire comunicativo”
in grado di generare argomentazioni razionali sensate, coerenti con pretese universali di validità:
Tassi medi di assenza negli anni a.s. 2012-2013 – 2013-2014 – 2014-2015
2015-2016
1.6 Le Comunità di Pratica (CodP) previste dal PDM rappresentano la novità di
quest’anno: danno maggiore incisività al “lavoro di gruppo” (teamwork), promuovono l’economica
del “dono” (Jacques T. Godbout e S. Latouche) ed la cultura della condivisione/documentazione
scolastica (archivio didattico e docimologico, repertori operativi). Proposte come terza azione del
PDM (la più importante) servono a far emergere le pratiche educative efficaci (spesso “occulte”),
coniugando riflessione disciplinare, ricerca educativa e pratica didattica (non più separate in
“collegi” differenti: OOCC e Dipartimenti, Gruppi di progetto e ricerca (ReS) . Sono “aggregazioni
informali di limitate dimensioni, all’interno di contesti organizzativi più ampi i cui membri
condividono modalità di azione e interpretazione della realtà in cui operano attraverso un
interazione informale per mezzo della quale ci si scambiano conoscenze per accrescere il proprio
livello di competenza in materia e di conseguenza quello della comunità; condividono un interesse
comune, un set di problemi o una passione rispetto ad un certo argomento (Dominio),
approfondiscono la conoscenza e la comprensione di questi aspetti (Pratica) attraverso
l’interazione e l’impegno reciproco (Comunità)”. La loro costituzione non è frutto di una
pianificazione dall’alto: denotano una forte coesione sociale e la condivisione di una cultura
specifica ( linguaggi, stili di azione, sensibilità, modalità ricorrenti di azione e pensiero). Il risultato è
la creazione di nuova conoscenza. Condivisa 9 .
1.7 E’ evidente che il sistema “a rete aperta” che si vuole costruire deve comunque tenere
conto anche dell’altra “verticalità” che incide sul funzionamento della scuola: le OO.SS e la RSU
d’Istituto - che si aggiunge a quella del modello divisionale/per progetti con al vertice il MIUR (cfr.
punto 1.1). Il rapporto con queste istituzioni può essere proficuo, e perfino stimolante, se motivato
da quanto disposto dall’art. 3 co. 1 del C.C.N.L. 2006-2009: “1. Il sistema delle relazioni sindacali,
nel rispetto delle distinzioni dei ruoli e delle rispettive responsabilità dell’amministrazione scolastica
e dei sindacati, persegue l’obiettivo di contemperare l’interesse dei dipendenti al miglioramento
delle condizioni di lavoro e alla crescita professionale con l’esigenza di incrementa re l’efficacia e
l’efficienza dei servizi prestati alla collettività. Esso è improntato alla correttezza e trasparenza dei
comportamenti” e dall’ art. 4, co. 1: “1. La contrattazione collettiva integrativa è finalizzata ad
incrementare la qualità del servizio scolastico, sostenendo i processi innovatori in atto anche
mediante la valorizzazione delle professionalità coinvolte”.
Nel corso dell’ a.s. 2015-2016 i rapporti con la RSU d'Istituto e le OO.SS. territoriali sono
stati sistematici e oggettivamente corretti; la nuova sequenza contrattuale è iniziata il ... settembre
2015, il Contratto d'Istituto è stato sottoscritto il 17 maggio 2016 ed approvato dai Revisori il 16
giugno 2016 , quindi trasmesso agli Organi di Controllo (ARAN e CNEL) nei tempi previsti.
Quest’anno la firma è tardata per la diversa lettura data dall’Amministrazione e dalle OO.SS sulla
contrattazione del “bonus per la valorizzazione del merito del personale docente”.
Le relazioni sindacali si concluderanno – per il corrente anno scolastico - nel mese di
luglio/agosto con l'informativa successiva, necessaria prima di procedere alla liquidazione degli
emolumenti accessori. In tale data si darà anche avvio alla Contrattazione Integrativa d’istituto
(parte normativa) per l’a.s. successivo; nel corso dell'anno scolastico sono stati effettuati n. 10
incontri.
Attività formativa ed organizzativa
2.1 L’IC Largo Volumnia ha organizzato azioni formative all’interno di una scelta pedagogica
ben definita: quella del “tempo lungo”. Per la scuola dell’infanzia le attività si sviluppano secondo
una continuità verticale tra i gruppi di bambini di 5 anni e le classi prime della primaria attraverso
attività laboratoriali di drammatizzazione e di manipolazione.
Per la scuola primaria le attività didattiche prevedono, ai sensi del D.Lgs 59/04,
l’organizzazione funzionale delle classi classi a “tempo lungo” per consentire la realizzazione di
attività laboratoriali finalizzate all’apprendimento, al consolidamento e al recupero delle
competenze di base come veicolo fondamentale per l’inclusione e per l’acquisizione delle regole
sociali. E' continuato, come negli anni passati, il servizio di pre-post scuola con gratuità per gli
alunni con disagio economico-sociale.
2.2 SCUOLA DELL'INFANZIA TEMPO SCUOLA CONSENTITO DAGLI ORGANICI
Organico di fatto: 8 posti di tipo comune e 1 post0 per le attività di sostegno (EF). IRC: 1 posto.
Le disponibilità di organico consentono il funzionamento delle seguenti sezioni: 4 a 40 ore.
SEZIONI E ORARI
- TEMPO NORMALE con l'indicazione del funzionamento orario giornaliero, del monte ore annuale e delle settimane di attività
N. PLESSI N. SEZIONI ORARIO SETTIMANALE MONTE ORE ANNUALE
SETTIMANE DI ATTIVITA’
1 4 40 1480 37
2.3. SCUOLA PRIMARIA TEMPO SCUOLA CONSENTITO DAGLI ORGANICI
Organico di fatto: 69 posti di tipo comune (e 14 ore) e 15 posti per le attività di sostegno (EH)E 1 (DH), IRC: 3.
Sulla base delle “disponibilità d' organico d'istituto” funzionano le seguenti classi
N. Plessi N. Classi Tempi N. Classi ORARIO GIORNALIERO MONTE ORE ANNUALE SETTIMANE DI ATTIVITA’
2 39 27 1 5 per 5gg curricolo base
2 Mensa
918 34
39 38 5 per 5gg curricolo base
3 per 4gg curricolo di arricchimento OF
2 per 1 g. curricolo di arricchimento OF
5 Mensa
1326
2.4 SCUOLA SECONDARIA I GRADO. TEMPO SCUOLA CONSENTITO DAGLI ORGANICI
Organico di fatto: 9 docenti ordinari e spezzoni per gli altri insegnamenti orari; da assegnare ore residue per le quali uscirà una circolare; 6 insegnanti di sostegno.
Tempo normale: Le disponibilità di organico consentono il funzionamento di 7 classi a 30 ore.
Cattedre T. Normale (30h)
I II III
2 2 3
3.1.1 L’ Inserimento degli alunni con disabilità e con B.E.S. nell'istituto - n. 2 alunni nella scuola
dell'Infanzia n. 20 alunni nella scuola Primaria n. 6 alunni nella scuola secondaria di primo grado;
n. 15+7 DSA certificati ai sensi della legge 170/2010; n 18 + 12 BES - si è avvalso della
professionalità di docenti di sostegno. dell’Infanzia; 16,5 insegnanti alla scuola primaria; 8
insegnanti alla scuola secondaria; 8 assistenti educativi culturali; n. 2 assistente alla
comunicazione (assegnati dalla Provincia). L'organizzazione dei GLH operativi anche quest'anno
si è rivelata assai complessa, per la maggior parte dei casi è stato possibile organizzare una sola
riunione del Gruppo di Lavoro e solo in alcuni casi veramente gravi e impegnativi le riunioni sono
state due e in un caso tre. Talvolta le riunioni si sono svolte fuori sede. Per tutti gli alunni
diversamente abili è stato elaborato il Piano Educativo Individualizzato e per gli alunni con DSA o
BES è stato redatto il PDP condiviso e sottoscritto dai genitori.
3.1.2 Nel corso dell’anno la Dirigenza e lo Staff hanno dovuto affrontare alcune situazioni
particolarmente critiche in alcune sezioni della scuola dell’infanzia e in alcune classi della scuola
primaria e secondaria. Sono emerse specifiche e circioscritte debolezze nella comunicazione
d’Istituto, interna ed esterna. Il micro sistema scuola/famiglia/territorio - ha evidenziato difficoltà -
inattese e non prevedibili - che hanno condotto il DS e tutto lo Staff a riprogettare l’efficacia e
l’efficienza della comunicazione organizzativa, anche nei suoi aspetti minuti (oggetto di una
circolare specifica … ), e la necessità di:
a) ridefinire il patto di corresponsabilità tra DS/Staff e docenti, nel rispetto della libertà
d’insegna-mento e delle competenze degli OOCC;
b) elaborare una nuova “netiquette” della comunicazione scuola-famiglia che, metta il DS e lo
Staff in condizione di farsi una visione il più possibile esatta delle priorità e delle situazioni
specifiche;
c) valutare con attenzione: a) l’impatto della comunicazione scuola-famiglia sul funzionamento
dei team, specialmente quando si richiede l’intervento del DS in quanto “responsabile dei
risultati”; b) la necessità/opportunità di redigere sistematicamente il verbale degli incontri
con le famiglie ed i docenti;
d) ammodernare il sistema della comunicazione d’istituto in conformità alla L. 150/2000 ed al
D.Lgs. 33/2013, prevedendo anche l’impiego di applicazioni web.
Certo inquieta quanto scrive psichiatra Vittorino Andreoli, che la scuola possa essere
vissuta come un luogo in cui spesso intervengano protocolli sanitari e “correttivi”. Inquieta che,
mentre la malinconia e la depressione, che rendono difficile la vita soprattutto al singolo passano
quasi inosservate, solo le manifestazioni “violente” verso l’esterno siano pubblicamente
stigmatizzate, e represse (e restituite strumentalmente n.d..r.). Nell’ “educazione imperativa”, scrive
lo psichiatra veneto, sono in gioco “le regole del padre sia dentro il rapporto familiare sia dentro
l’insieme sociale”; se il bambino od il ragazzo fugge “si trasformano in un giudizio e in una pena,
che si mascherano nel clima proprio della sanità”; è questo il momento in cu si formulano le “pre-
diagnosi” 10 .
3.2 Per quanto attiene il controllo delle frequenze degli alunni e la gestione delle criticità;
dell'evasione dell'obbligo scolastico; del contrasto della dispersione scolastica e dei casi a “rischio
sociale” nella scuola primaria e secondaria, sono state poste in essere una serie di possibili
strategie: colloqui diretti con gli alunni; contatti informali e incontri ripetuti degli insegnanti con le
famiglie; convocazioni formali dei genitori; accesso al sevizio di consulenza A.R.P.E.A.; irrogazione
di provvedimenti disciplinari; adeguata valutazione in sede di scrutinio dei diversi percorsi
scolastici; segnalazioni al Nucleo Assistenza Emarginati (NAE) del Gruppo dei Vigili Urbani del
Municipio di competenza; intervento dell’ ASL , se necessario.
I casi più difficili sono stati quelli relativi ad assenze ripetute, brevi frequenze discontinue,
non di rado giustificate dai genitori, che pur non potendo rientrare formalmente nei casi di evasione
dell'obbligo scolastico, sono stati quelli più complessi da seguire sotto il profilo educativo e
didattico. Gli alunni presenti in maniera irregolare non riescono a integrarsi nel percorso della
classe, spesso sono demotivati e disattenti, difficili da coinvolgere, hanno difficoltà a costruire un
rapporto stabile con i compagni e con gli adulti presenti a scuola.
Nella scuola secondaria sono stati effettuati incontri di recupero per gli alunni in difficoltà di
apprendimento (italiano, matematica ed inglese), ma sarebbero stati necessari interventi a più
ampio spettro costanti e sistematici, organizzati secondo il format della “scuola della seconda
opportunità” 8 Sarebbe stato auspicabile disporre di maggiori risorse professionali, di insegnanti
per poter avviare questi ragazzi ad una relazione significativa, che solo successivamente potrebbe
evolvere in un positivo processo formativo e di sviluppo.
3.3.2 La Dirigenza scolastica ha sostenuto tutte le iniziative progettuali deliberate dal
Collegio dei Docenti, promuovendo specialmente quelle trasverali a tutti gli ordini scolastici
(continuità educativa), capaci di promuovere le competenze di cittadinanza dell’ U.E. (Lisbona ed
Europa 2020); ha sollecitato, per contrastare il rischio dell’ autoreferenzialità – nel rispetto della
libertà d’insegnamento dei docenti e delle competenze degli OOCC - la partecipazione ad esami
valutati su standard e la partecipazione a corsi di preparazione agli esami delle certificazioni CEFR
(Trinity); la partecipazione alle attività pomeridiane in attuazione – sia pure parziale - del principio
ribadito recentemente dal MIUR della “scuola aperta” che appartiene a tutta la comunità.
Scuola dell'Infanzia
Viaggio tra numeri e parole
Continuità
Laboratorio di inglese... in inglese
Teatro in movimento
Ritmo, musica e movimento
Scuola primaria
Scuola sul campo
Adottiamo una scuola in Sudan
Traguardi sulla strada
Dai labotatori multimediali al laboratorio conoscitivo
Progetto SID-ISBE (primaria/secondaria)
Progetto Programma il futuro Progetto e-coding
Scuola Secondaria di I grado
Decorare un'aula scolastica
La Biodiversità vegetale: una rete diffusaProgetto SID-ISBE (primaria/secondaria)
Giochi d’autunno in collaborazione con l’Università
Bocconi di Milano
Giochi delle Scienze sperimentali in collaboazione
con l’ Associazione nazionale degli insegnanti delle
scienze sperimentali
Mappe concettuali classi terze
Progetto Lingue e certificazione di competenze
(Trinity)
“Educhange”: Il mondo incontra la scuola
Laborarorio di paesaggio
Realizzazione di visite guidate (sia di ½ giornata che
di giornata intera) n. 7
Campo scuola a Pieve di Cadore gg. 5 (sc.
secondaria, prime, seconde e terze media)
Giochi d’autunno in collaborazione con l’Università
Bocconi di Milano
Giochi delle Scienze sperimentali in collaboazione
con l’ Associazione nazionale degli insegnanti delle
scienze sperimentali
Progetto Musica D.M.8/11
- Concerti
Giocando s'impara
Torneo di palla rilanciata
Un libro per amico
Progetto musicale “Nuove risonanze” (in collabo-razione con l' associazione “Nuove Risonanze”)
“Educhange”: Il mondo incontra la scuola
Attivita' alternativa alla religione cattolica per lascuola primaria
Laboratorio d'arte (a cura della Sig.ra Maria Garzillo):- Mille bambini a Via Margutta- Eneide di Virgilio- Dante e la Divina Commedia- Riciclo e creo
Realizzazione di visite guidate (sia di ½ giornata che
di giornata intera) n. 34/14 (con una media di 1,41
uscite per classe)
Organizzazione drammatizzazioni/concerti/cori di
classe/i in orario scolastico e nei locali della scuola
Campi scuola:
- Toscana
- Lago di Bolsena
- Napoli
Progetto frutta nella scuola (progetto europeo-
primaria)
Progetto Continuità Infanzia/Primaria./Secondaria Incontri con docenti di altri
ordini di scuola Visita alle scuole medie/accoglienza classi scuole primarie
3.3.3 Nell’ E.F. 2015 sono stati effettuati i seguenti investimenti:
STRUMENTI MUSICALI € 400,00 + I.V.A. 22%
LAMPADE PROIETTORI € 3.366,00
MARCATEMPO A.T.A. € 1.050,00
LIM RODARI € 2.017,00
LAB. INFORMATICA (pc) € 8,932,00
MONITOR PC € 1.440,00
TOTALE € 17.205,00
3.4 Le competenze di fine ciclo sono state valutate dai docenti delle équipe pedagogiche e
dei consigli di classe (al termine dell’esame conclusivo del primo ciclo d’istruzione), tenendo conto
anche dei risultati degli esiti degli alunni che hanno partecipato ai “Giochi d’autunno” (matematica),
ai “Giochi delle Scienze sperimentali” (scienze); che hanno frequentato il corso di Inglese Trinity e
volontariamente sostenuto l'esame con le procedure previste dal portfolio delle lingue europee
(CFER) (35 alunni delle classi della scuola secondaria di primo grado) .
Gli alunni delle classi di seconda e quinta della scuola primaria e della prima classe della
scuola secondaria di primo grado hanno sostenuto le Prove Nazionali I.N.VAL.S.I.. Queste Prove
NON sono valutative per il singolo alunno, ma danno, come noto, una “valutazione” sulla
situazione “generale” dell'Istituto. Si darà informazione al Consiglio d’Istituto dei dati aggregati,
quando l'Invalsi li farà pervenire. La Prova Nazionale effettuata dagli alunni della terza media avrà
di converso valore valutativo.
3.5 Sia gli esiti degli scrutini che delle prove nazionali, costituiscono oggetto di indagine e di
analisi nel RAV che verrà pubblicato secondo le disposizioni MIUR.
4.0 Rapporti con le associazioni:
Il Bosco Pre e post scuola
CONI Baguazhang Kung fu Progetto d’istituto
A.R.P.E.A. Consulenza psicologica e assistenzaai compiti nella scuola primaria
Nuove Risonanze Progetto d’Istituto
Language point Concessione locali
Roma makers Progetto “atelier creativi”
5. Rapporti con le Università. Nel corso dell'Anno Scolastico abbiamo accolto 8
tirocinanti : n. 3 Tirocinanti di ROMA TRE 3; n 4 tirocinanti della Aquila.; n. 1 tirocinante della
Lumsa (di 3 TFA).
6.1 L'Istituto considera prioritario il rapporto con le famiglie,ritiene che la collaborazione
con le famiglia, nel reciproco rispetto dei ruoli e delle funzioni, costituisca elemento essenziale e
fondante della vita scolastica. Il nostro percorso nel microsistema scuola/famiglia/ territorio si è
concretizzato nel corso dell’a.s. 2015-2016 in una serie di incontri: assemblea iniziale e finale di
classe; ricevimento dei genitori per 4/5 volte (infanzia e primaria); 4/3/7 Consigli di
Intersezione/Interclasse/Classe con la presenza di Docenti e Genitori; colloqui individuali su
richiesta del/dei Docente/i o su richiesta del/dei genitori; accesso al servizio di consulenza
psicologica A.R.P.E.A 8consulenza psicologica e assistenza ai compiti); per alunni con Bisogni
Educativi Speciali (bambini diversamente abili, bambini con disturbi specifici di apprendimento,
bambini avviati ad osservazione....) si sono svolti altri incontri formali (GLH interni alla scuole e/o
esterni presso le strutture sanitarie) e informali (telefonate, incontri…).
6.2 Il Dirigente Scolastico ha ricevuto individualmente o in gruppo i genitori su loro richiesta
o su specifica convocazione della scuola (per problematiche didattiche e/o comportamentali);
molto frequente l’uso della posta elettronica per richieste, segnalazioni, reclami; per i
ringraziamenti e le lodi è stata preferita la posta cartacea (ci sono stati!). Ali incontri spesso hanno
partecipato i Collaboratori del Dirigente Scolastico e/o i Coordinatori di plesso e/o i docenti
interessati.
STATISTICA DELLE RICHIESTE DI APPUNTAMENTO AL D.S. (PRIMI DATI PROVVISORI)
CAGLIERO 7
RODARI 13 (di cui 8 da una classe)
AMULIO 0
INFANZIA 1
ALTRO 1
Molte problematiche rappresentate sono state analizzate e superate; alcune avranno
bisogno di tempi più lunghi; altre di interventi interistituzionali che, benché sollecitati, non riescono
ancora a decollare (manutenzione della scuola secondaria di I grado e riparazione definitiva dei
servizi igienici che periodicamente non funzionano correttamente).
Nel corso dell’anno sono stati segnalate alla Dirigenza difficoltà nell’approvvigionamento
dei materiali per i servizi igienici (carta igienica, panno carta e sapone) nel plesso Rodari ed il
conseguente costo a carico dei genitori per l’acquisto di questi materiali.
A seguito alla L.107/2015 è stata emanata la nota MIUR 11.09.2015, prot. n. 13439 che ha
dato alle istituzioni scolastiche garanzie per un oggettivo miglioramento nella gestione
amministrativo-contabile ed il superamento di situazioni di sofferenza finanziaria, che hanno
contraddistinto i bilanci delle scuole negli ultimi anni.
La regolarità delle consegne dei materiali necessari all’igiene personale da parte della
Società delle pulizie che rifornisce periodicamente i plessi e la circostanza che nessuna
segnalazione su criticità analoghe è giunta dal plesso Cagliero o dalla Scuola dell’Infanzia (da
genitori o docenti) inducono queasta Dirigenza a richiedere una relazione dettagliata al D.S.G.A.
sul soddisfacimento o meno di questo fabbisogno, tanto più che la scuola ha installato a sue
spese, in ogni classe, porta rotoli per la carta igienica e “dispenser” per la fruizione collettiva del
sapone nei bagni.
Attività amministrativa
7.1. Oltre al normale lavoro d'ufficio (quotidianamente amplificato) si è provveduto ad una
serie di attività derivanti da compiti e funzioni spesso rinnovati da parte degli Uffici Centrali.
L’informatizzazione di tutti i settori è ormai preponderante e si rende necessaria la riqualificazione
continua delle competenze del personale, la riorganizzazione e sistemazione logistica dei settori di
lavoro che sia di supporto all’interazione crescente con le piattaforme “cloud”. Le assenze del
personale amministrativo non possono più essere compensate per legge con la chiamata dei
supplenti; l’impatto dell’assenza prolungata di un assistente amministrativo per molti mesi è stato
pesante ed ha generato un clima di tensione negli uffici.
7.2.1 L'11 ottobre 2015, è scaduto il termine per l'adeguamento al DPCM 3 dicembre 2013,
contenente le Regole tecniche in materia di protocollo informatico ai sensi degli articoli 40 -bis , 41,
47, 57 -bis e 71, del Codice dell’amministrazione digitale. Le P.A. (e la scuola tra queste), dunque,
sono state chiamate ancora una volta a implementare una corretta gestione documentale
informatica, riprendendo quanto già stabilito fin dal 2000 con le precedenti regole tecniche sul
protocollo informatico. Le nuove regole non rivoluzionano di fatto quanto già statuito in passato,
ma introducono un nuovo obbligo che, se non rispettato, rischia d'invalidare gli sforzi messi in
atto dalle PA per la corretta gestione del protocollo informatico: diventa, infatti, obbligatoria la
conservazione “a norma” del registro di protocollo informatico entro il giorno
7.2.2 Nel decreto è disposto che le amministrazioni avranno il compito di nominare un
Responsabile della gestione documentale. Ogni Responsabile avrà il compito di predisporre lo
schema del manuale di gestione, proporre i tempi, le modalità e le misure organizzative e
tecniche e predisporre il piano per la sicurezza informatica relativo alla formazione, alla
gestione, alla trasmissione, all'interscambio, all'accesso, alla conservazione dei documenti
informatici, nel rispetto delle misure minime di sicurezza previste nel disciplinare tecnico pubblicato
all'allegato B del D.Lgs. del 30 giugno 2003, n. 196.
7.2.3 Il piano per la sicurezza informatica sarà una delle varie sezioni di cui dovrà comporsi
il manuale di gestione dei documenti, il quale descriverà tutto il sistema di gestione documentale
dell'Ente (sia cartaceo che – soprattutto - informatico) fino al momento del versamento in
conservazione, e fornirà le istruzioni per il corretto funzionamento della tenuta del protocollo
informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi.