Dott. Ing. Ivan Carrara - via Raoul Follereau n.18 – 24027 – Nembro (Bg) - Albo Ingg. Bg n.2155 – p.iva 02436770164 T. 035-523113 mailto [email protected]www.ivancarrara.it Pagina: 1 COMUNE DI PESCATE PROVINCIA DI LECCO RELAZIONE DI CALCOLO DELLE STRUTTURE FASCICOLO DEI CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE RELAZIONE SUI MATERIALI IMPIEGATI PIANO DI MANUTENZIONE STRUTTURALE Nembro, 19/06/2017 Dott. Ing. Ivan Carrara PROGETTO ESECUTIVO OPERE STRUTTURALI CONNESSE AI LAVORI DI ADEGUAMENTO AL PROGETTO DI PREVENZIONE INCENDI SCUOLA ELEMENTARE “MARCONI” – VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 8
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RELAZIONE DI CALCOLO DELLE STRUTTURE FASCICOLO … · comune di pescate provincia di lecco relazione di calcolo delle strutture fascicolo dei calcoli esecutivi delle strutture relazione
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COMUNE DI PESCATE PROVINCIA DI LECCO
RELAZIONE DI CALCOLO DELLE STRUTTURE
FASCICOLO DEI CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE
RELAZIONE SUI MATERIALI IMPIEGATI
PIANO DI MANUTENZIONE STRUTTURALE
Nembro, 19/06/2017 Dott. Ing. Ivan Carrara
PROGETTO ESECUTIVO OPERE STRUTTURALI CONNESSE AI LAVORI DI
ADEGUAMENTO AL PROGETTO DI PREVENZIONE INCENDI SCUOLA ELEMENTARE “MARCONI” – VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 8
Dott. Ing. Ivan Carrara - via Raoul Follereau n.18 – 24027 – Nembro (Bg) - Albo Ingg. Bg n.2155 – p.iva 02436770164 T. 035-523113 mailto [email protected] www.ivancarrara.it
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DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO STRUTTURALE
Trattasi di una serie di piccoli interventi strutturali connessi ai lavori di adeguamento al progetto antincendio
relativo alla scuola elementare “Marconi” in comune di Pescate (LC), via Papa Giovanni XXIII n.8, come
specificato in dettaglio nel seguito.
Gli interventi di cui al presente progetto sono i seguenti:
INTERVENTO 1:
Intervento locale ai sensi del par.8.4.3. delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M.
14/01/2008 inerente la chiusura di un lucernario esistente mediante la realizzazione di una porzione di
soletta in getto pieno dello spessore di 20 cm spinottata alla struttura esistente in c.a.;
INTERVENTO 2:
Intervento locale ai sensi del par.8.4.3. delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M.
14/01/2008 inerente la formazione di nuove aperture in un muro di spina del piano seminterrato per
modifica locali adibiti a mensa scolastica.
L’intervento prevede la realizzazione di una struttura in c.a. costituita da n.4 nuovi setti in c.a. di dimensioni
20x80 cm solidarizzati alla muratura esistente e da un’allargamento della esistente fondazione in
calcestruzzo mediante la realizzazione di due nuovi cordoli di fondazione affiancati all’esistente e ad esso
solidarizzati. La struttura è atta all’assorbimento ed al trasferimento in fondazione delle azioni statiche e
sismiche competenti al tratto di parete oggetto di modifica.
INTERVENTO 3:
Intervento locale ai sensi del par.8.4.3. delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M.
14/01/2008 inerente la modifica di finestrature esistenti in un muro controterra del piano seminterrato per
migliorare le condizioni di aeroilluminazione dei locali adibiti a mensa scolastica. L’intervento prevede la
realizzazione di una struttura in c.a. costituita da n.2 nuovi pilastri in c.a. di dimensioni 45x50 cm
solidarizzati ad un ripartitore di carico al piede in c.a. avente sezione retta 45x30 cm solidarizzato alla
muratura esistente. La struttura è atta all’assorbimento delle azioni statiche e sismiche competenti al tratto
di parete oggetto di modifica.
INTERVENTO 4:
Realizzazione di nuova scala di emergenza esterna in carpenteria metallica avente struttura totalmente
indipendente dall’edificio scolastico, La struttura è costituita da una rampa+pianerottolo. I cosciali della
scala sono previsti in profilati UPN240 atti al contenimento dei gradini e del pianerottolo in grigliato
elettrosaldato maglia 15x76 e piatto 30x2 mm. La struttura a ginocchio della rampa+pianerottolo poggia da
una parte su una fondazione in c.a. e dall’altra parte su un telaio di sostegno in profilati HEB160 a sua volta
incastrato in una fondazione in c.a. di nuova realizzazione
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INTERVENTO 5:
Intervento locale ai sensi del par.8.4.3. delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M.
14/01/2008 inerente la modifica della sagoma della rampa scale dal piano terra al piano primo (accanto agli
uffici comunali).
L’intervento prevede la demolizione della prima rampa costituita da n.5 gradini (fino al pianerottolo esistente
da mantenere) il mantenimento della seconda rampa che va messa al nudo strutturale e la realizzazione di
una nuova rampa al di sopra di quest’ultima atta a consentire la realizzazione dei pianerottoli di dimensioni
regolamentari come previsto per le scale di sicurezza antincendio. La rampa di nuova realizzazione sarà
incastrata nella muratura esistente come quella già esistente.
INTERVENTO 5 bis:
Intervento di miglioramento sismico ai sensi delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M.
14/01/2008 inerente la modifica delle aperture in facciata in corrispondenza della nuova scala di emergenza
di cui agli interventi 4-5).
L’intervento prevede il taglio della trave di bordo in c.a. esistente del solaio del piano primo al fine di
consentire la realizzazione della nuova uscita di sicurezza e la contestuale realizzazione di una nuova
parete in c.a. atta a ri-collegare opportunamente la trave di bordo ed i pilastri esistenti. La struttura viene
esaminata e modellata nelle condizioni pre e post intervento al fine di verificarne il comportamento ai fini del
miglioramento sismico.
INTERVENTO 6:
Intervento locale ai sensi del par.8.4.3. delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M.
14/01/2008 inerente la chiusura di una apertura esistente e la formazione di una nuova apertura di
dimensioni analoghe in corrispondenza di un muro interno al piano seminterrato per l’accesso ai locali
adibiti a mensa scolastica.
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NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Legge 05/11/1971 n.1086
D.M. 14/01/2008 “ Norme tecniche per le costruzioni”.
Circolare 02/02/2009 n.617 del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
MATERIALI IMPIEGATI
Calcestruzzo per tutti i getti classe C25/30 N/mm2
Acciaio da cemento armato tipo B450C
Resina epossidica bicomponente per spinature tipo HILTI HIT-RE 500 SD o equivalente da sottoporre alla
DL strutture per approvazione preventiva prima dell’uso.
Acciaio da carpenteria metallica tipo S275
Bulloni e barre filettate classe 8.8 accoppiati a dadi classe 8
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INTERVENTO 1
Chiusura di un lucernario esistente mediante la realizzazione di una porzione di soletta in getto pieno dello
spessore di 20 cm spinottata alla struttura esistente in c.a.
Analisi dei carichi:
Peso proprio soletta in getto pieno H=20 cm 500 daN/m2
Permanente portato 250 daN/m2
Sovraccarico variabile 400 daN/m2
Sollecitazioni di progetto sulla striscia di solaio di larghezza pari ad 1.00 m:
Per tutte le membrature costituenti la struttura metallica oggetto della presente relazione quali aste, piatti, piastre, ecc., è previsto l’impiego di acciaio tipo S275 saldabile (ex Fe 430)
RIEPILOGO DELLE SEZIONI UTILIZZATE NEL MODELLO STRUTTURALE
SEZIONI A PROFILO SEMPLICE
Codice Codice sezione Asse Y capovolto
1 UNP 240 No
2 HEB 160 No
3 HEB 160 Si'
CARICHI SULLA RAMPA E SUL PIANEROTTOLO
Sulla rampa e sul pianerottolo sono stati considerati agenti, oltre ai pesi propri strutturali computati direttamente dal programma, i seguenti carichi: Incidenza grigliato 40 daN/m2 Sovraccarico variabile rampe e pianerottoli 400 daN/m2 Incidenza parapetto 50 daN/m
CARICHI PER ELEMENTI TRAVE, TRAVE DI FONDAZIONE E RETICOLARE
Carico distribuito con riferimento globale Z, agente sulla lunghezza reale
Descrizione Cod. Cond. carico Tipo Azione/categoria
Categoria C2 - Balconi, sale convegni, cinema, teatri
3 Condizione 2 Variabile: Aree di acquisto e congresso
-0.040000 0.000 -0.040000 0.000 0.6000 0.6000
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COMBINAZIONI DI CARICO
NORMATIVA: NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI - D.M. 14/01/2008 (STATICO E SISMICO)
COMBINAZIONI PER LE VERIFICHE ALLO STATO LIMITE ULTIMO
Num. Descrizione Parametri Tipo azione/categoria Condizione Moltiplicatore
1 Dinamica Azione sismica: Presente
Permanente: Peso Proprio Condizione peso proprio 1.000
Permanente: Permanente portato Condizione 1 1.000
Variabile: Aree di acquisto e congresso Condizione 2 0.600
2 Statica Azione sismica: Sisma assente
Permanente: Peso Proprio Condizione peso proprio 1.300
Permanente: Permanente portato Condizione 1 1.300
Variabile: Aree di acquisto e congresso Condizione 2 1.500
COMBINAZIONI PER LE VERIFICHE ALLO STATO LIMITE D'ESERCIZIO
Num. Descrizione Parametri Tipo azione/categoria Condizione Moltiplicatore
3 Rara Tipologia: Rara
Permanente: Peso Proprio Condizione peso proprio 1.000
Permanente: Permanente portato Condizione 1 1.000
Variabile: Aree di acquisto e congresso Condizione 2 1.000
4 Frequente Tipologia: Frequente
Permanente: Peso Proprio Condizione peso proprio 1.000
Permanente: Permanente portato Condizione 1 1.000
Variabile: Aree di acquisto e congresso Condizione 2 0.700
5 Quasi permanente Tipologia: Quasi permanente
Permanente: Peso Proprio Condizione peso proprio 1.000
Permanente: Permanente portato Condizione 1 1.000
Variabile: Aree di acquisto e congresso Condizione 2 0.600
DEFORMABILITA’ DELLA STRUTTURA (SLE RARA – CM)
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VERIFICA DELLA STRUTTURA Si riporta, per comodità di lettura, la mappa di colore relativa all’inviluppo degli INDICI DI RESISTENZA E STABILITA’
della struttura intesi come IR = DOMANDA / CAPACITA’ sia in termini di resistenza che in termini di stabilità di
ciascuna asta componente la struttura. In sostanza nella figura seguente sono mappati gli inviluppi degli indici delle
verifiche di resistenza e di stabilità di ciascuna asta componente la struttura. La struttura risulta pertanto verificata in
termini di resistenza e stabilità se tutti gli indici di resistenza sono < 1. Nel caso in esame il valore massimo ottenuto
per la struttura è IR = 0.107 < 1 con conseguente esito positivo della verifica. Il tabulato di verifica completo della
struttura è comunque disponibile presso lo studio dello scrivente, e a richiesta ne potrà essere fornita copia.
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VERIFICA COLLEGAMENTO COLLEGAMENTO – BASE COLONNE Colonna-Fondazione Colonna: Gruppo = 3 Elemento = 1 Nodo = 1 HEB 160 S 275 (Fe 430) [Verifica] Banca n. 0: Banche generali AMV Assi locali piastra N = -1268.00 daN Ty = -164.06 daN My = 8041.50 daN*cm Tz = 189.50 daN Mz = -16973.03 daN*cm Per le sollecitazioni di ogni c.c. riferirsi ai risultati dell'analisi strutturale. [Verifica piastra di base] (S 275 (Fe 430), Rck 300) 260x360x15 Tipologia n. 2 A = 160 B = 260 (mm) [Verifica cls] Verifica cls: I.R. = 0.04 Verifica piastra: Sigma id = 522.9 daN/cm² I.R. = 0.20 [Verifica tirafondo] (S 235 (Fe 360)) Numero 4 tirafondi ad aderenza: Diam. = 16 Lunghezza = 320 (mm) (pari a 20 diametri, aggiungere uncino) Fvb,Rd = 2605.76 daN Ft,Rd = 3908.64 daN I.R. = 0.05 [Verifica saldatura profilo] Saldatura a cordone d'angolo (doppia sull'ala): verificata Lunghezza1: 160 (mm) Altezza di gola1: 9 (mm) Lunghezza2: 104 (mm) Altezza di gola2: 5 (mm) Lunghezza3: 61 (mm) Altezza di gola3: 9 (mm) Sigma perp. = 68.0 daN/cm² Tens par. = 15.8 daN/cm² I.R. = 0.03 [Resistenza del nodo] Modalità di collasso: nessuna, situazione più gravosa [Verifica piastra]
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VERIFICA COLLEGAMENTO COLLEGAMENTO COLONNA-TRAVERSO HEB160 Colonna-Trave (flangia) Colonna: Gruppo = 3 Elemento = 1 HEB 160 Trave: Gruppo = 3 Elemento = 3 HEB 160 S 275 (Fe 430) [Verifica] Banca n. 0: Banche generali AMV N = -1168.00 daN T (taglio massimo) = -164.06 daN Mmax pos.= 11930.35 daN*cm Mmax neg.= -12731.15 daN*cm M torcente = 0.00 daN*cm Per le sollecitazioni di ogni c.c. riferirsi ai risultati dell'analisi strutturale. [Verifica flangia] (S 275 (Fe 430)) Flangia tipo 5: 160x260x15 A = 110 B = 84 C = 38 D = 35 E = 0 (mm) n. 0 file intermedie di bulloni per infittimento Diam. bulloni M12 Incremento foro: 1.0 (mm) (Classe 8.8) [Resistenza zona a taglio] F,Rd = 24006.2 daN (resistenza anima colonna) [Resistenza zona a compressione] F,Rd = 29705.3 daN (resistenza anima colonna) [Resistenza zona a trazione] [Seconda fila di bulloni] F,Rd = 9797.8 daN (resistenza ala colonna) F,Rd = 9797.8 daN (resistenza flangia di estremità) F,Rd = 28186.1 daN (resistenza anima colonna) F,t2,Rd,ult = 5220.3 daN (resistenza efficace seconda fila) [Momento resistente negativo] Mj,Rd = 113164.1 daN*cm [Momento resistente positivo] Mj,Rd = 242166.1 daN*cm [Rigidezza rotazionale (M negativo)] (calcolata per N trascurabile) S,j = 27942104.0 daN*cm/rad (rigidezza del giunto) [Rigidezza rotazionale (M positivo)] (calcolata per N trascurabile) S,j = 83483856.0 daN*cm/rad (rigidezza del giunto) [Resistenza assiale profilo] Npl,Rd = 142214.3 daN |N| <= 0.05 Npl,Rd (trascurabile) [Verifica a presso-tensoflessione del giunto] I.R. = 0.11 [Verifica a taglio del nodo] F,v,Rd = 3265.9 daN (resistenza dei bulloni a taglio) F,t,Rd = 4898.9 daN (resistenza dei bulloni a trazione) I.R. = 0.08 [Verifica di rifollamento] F,b,Rd = 15083.1 daN (resistenza a rifollamento) I.R. = 0.00 [Verifica saldatura profilo] Saldatura a completa penetrazione: verificata Lunghezza1: 160 (mm) Lunghezza2: 104 (mm) Sigma id = 57.6 daN/cm² I.R. = 0.02
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VERIFICA FONDAZIONI Si riportano le pressioni sul terreno esercitate dalle fondazioni della scala e le verifiche di capacità portante
assumendo per il terreno i seguenti parametri prudenziali:
peso di volume = 1800 daN/m3
angolo di attrito intervo = 25°
PRESSIONI SLU/SLV
PRESSIONI SLE RARA
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INDICE DI RESISTENZA CAPACITA’ PORTANTE DEL TERRENO
INDICE DI RESISTENZA A SCORRIMENTO FONDAZIONE
INDICE DI RESISTENZA SLE
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INTERVENTO 5 BIS
Modifica delle aperture in facciata in corrispondenza della nuova scala di emergenza di cui agli interventi
n.4-5).
SINTESI DELLE VERIFICHE E PRESCRIZIONI PER LA PARTE STRUTTURALE IN LEGNO
STAMPA DEI DATI DI PROGETTO INTESTAZIONE E DATI CARATTERISTICI DELLA STRUTTURA Nome dell'archivio di lavoro
Intervento in facciata
Intestazione del lavoro Scuola elementare di Pescate (LC)
Tipo di struttura Nello Spazio
Tipo di analisi Statica e Dinamica
Tipo di soluzione Lineare
Unita' di misura delle forze daN
Unita' di misura delle lunghezze cm
Normativa NTC/2008
NORMATIVA
Vita nominale costruzione 50 anni
Classe d'uso costruzione IV
Vita di riferimento 100 anni
Spettro di risposta Stato limite ultimo slv
Probabilita' di superamento periodo di riferimento 10
Tempo di ritorno del sisma 949 anni
Localita' Pescate - (LC)
ag/g 0.054
F0 2.63
Tc 0.28
Categoria del suolo C
Fattore topografico 1
STATO LIMITE ULTIMO
Coefficiente di smorzamento 5%
Eccentricita' accidentale 5%
Numero di frequenze 10
Fattore q di struttura per sisma orizzontale qor = 2.64 [q0X = 3.3 q0Y = 3.3 kw = 1 Kr = 0.8]
Duttilita' Bassa Duttilita'
PARAMETRI SISMICI Angolo del sisma nel piano orizzontale 0
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MODELLO PRE-INTERVENTO IN FACCIATA
Azioni assiali sui pilastri (inviluppo combinazioni sismiche) – daN
P1
P6
P7
P8
P13
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Tagli Fy sui pilastri (inviluppo combinazioni sismiche) – daN
Tagli Fz sui pilastri (inviluppo combinazioni sismiche) – daN
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Momenti Mz sui pilastri (inviluppo combinazioni sismiche) – daNcm
Momenti My sui pilastri (inviluppo combinazioni sismiche) – daNcm
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MODELLO POST-INTERVENTO IN FACCIATA
Azioni assiali sui pilastri (inviluppo combinazioni sismiche) – daN
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Tagli Fy sui pilastri (inviluppo combinazioni sismiche) – daN
Tagli Fz sui pilastri (inviluppo combinazioni sismiche) – daN
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Momenti Mz sui pilastri (inviluppo combinazioni sismiche) – daNcm
Momenti My sui pilastri (inviluppo combinazioni sismiche) – daNcm
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COMMENTI RELATIVI AL CONFRONTO DEL COMPORTAMENTO GLOBALE DELLA STRUTTURA PRE E POST INTERVENTO: 1) AZIONI VERTICALI Fx Si osserva una sostanziale equivalenza fra le due situazioni in termini di carichi assiali sui pilastri
esistenti dell’edificio
2) TAGLI Fy Si osserva una generale riduzione delle sollecitazioni taglianti Fy sui pilastri con un leggero
aggravio sul pilastro P1 (Fy = 2832 daN) che si sottopone a verifica:
Pilastro P1 – verifica a taglio Fy
sezione 30x30 cm armato con 4Ø14 vertivcali negli angoli e staffe a due braccia Ø8/13 cm,
materiali pilastro: calcestruzzo Rck 250 daN/cm2, acciaio FeB32k, (dati desunti dal progetto
strutturale originale redatto nel maggio 1974 – tav.3CA).
VERIFICA S.L.U
Unita' di misura delle forze: daN
Unita' di misura delle lunghezze: cm
Tensioni espresse in: daN/cm2
Normativa: NTC-2008
Versione: 14 Gennaio 2008
Tipologia: Altro
Rck: 250.0
fyk: 3200.0
Tensione di calcolo a compressione
calcestruzzo per taglio e torsione: -117.6
Tensione di calcolo
a trazione calcestruzzo: 10.6
Tensione di calcolo per l'armatura
trasversale per taglio e torsione: 2782.6
DATI GEOMETRICI, ARMATURE E SOLLECITAZIONI
Sezione tipo: Rettangolare piena
Base: 30.000
Altezza: 30.000
Armature superiori
num. barre φ(mm) copriferro(cm) 2 14.0 3.0
Armature inferiori
num. barre φ(mm) copriferro(cm) 2 14.0 3.0
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Taglio: 2832.000
RISULTATI VERIFICA A TAGLIO
Verifica delle bielle compresse
Taglio resistente ultimo (VRcd): 21428.957
ctg(ϑ): 1.00 Indice di resistenza: 0.13
Verifica con armatura trasversale
Taglio attribuito all'armatura : 2832.000
Armatura trasversale per unita' di
lunghezza (Asw,cm2/m): 4.19
Applicare solo i minimi di norma perchè la
sezione non richiede armatura trasversale a taglio (V<=Vrdu1)
Staffe a 2 braccia: φ8/99.0 cm < φ8/13.0 cm VERIFICATO
2) TAGLI Fz Si osserva un leggero incremento delle sollecitazioni taglianti Fz sui pilastri di estremità P1,
P6,P7,P8,P13 con il valore massimo sul pilastro P1 (Fy = 2833 daN) che risulta sostanzialmente
verificato come mostrato al punto precedente.
3) MOMENTI Mz Si osserva, nella situazione post-intervento, una generale riduzione delle sollecitazioni flessionali
Mz sui pilastri rispetto alla situazione pre-intervento
4) MOMENTI My
Si osserva, nella situazione post-intervento, una generale riduzione delle sollecitazioni flessionali
My sui pilastri rispetto alla situazione pre-intervento, con un leggero aggravio sul pilastro P7
(My=4806 daNm contro i 4475 daNm pre-intervento) equivalente ad un incremento pari al 7.4%
che si ritiene sostanzialmente accettabile.
INTERVENTO 6
Tale intervento prevede la chiusura di una porta esistente con ripristino della continuità della struttura
muraria esistente, e l’apertura nella medesima parete di una porta di eguali dimensioni di quella da
chiudere. Sostanzialmente ciò mantiene inalterato il comportamento della parete sia in termini statici che in
termini dinamici senza bisogno di ulteriori verifiche.
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PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE
● INDICE
− MANUALE D’USO: mette a punto una metodica ispezione dei manufatti che individua, sulla base
dei requisiti fissati dal progettista in fase di redazione del progetto, una serie di “problematiche” che
possono influenzare sia la funzionalità che la durabilità del bene e per i quali un corretto intervento
manutentivo significa il mantenimento in essere delle caratteristiche funzionali, l’allungamento della
vita utile nonché il mantenimento del valore patrimoniale.
− MANUALE DI MANUTENZIONE: è lo strumento con cui il tecnico incaricato si rapporta con il
manufatto in fase di gestione di manutenzione programmata.
− PROGRAMMA DI MANUTENZIONE: è lo strumento con cui, chi ha il compito di gestire il bene
riesce a programmare le attività di riferimento e prevedere il complesso di interventi inerenti la
manutenzione di cui si indicano la periodicità e le strategie di attuazione nel medio e lungo periodo.
● PREMESSA
Il presente Piano di Manutenzione dell’Opera Strutturale prevede, pianifica e programma l’attività di
manutenzione delle parti strutturali, al fine di mantenere costanti le caratteristiche di qualità, efficienza e
valore economico dell’opera. È da considerarsi come elemento complementare al progetto strutturale,
articolandosi nei seguenti documenti: Manuale d’uso, Manuale di manutenzione e Programma di
manutenzione.
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● MANUALE D’USO − Descrizione e collocazione dell’intervento:
Scuola elementare “Marconi” in comune di Pescate (LC),via Paoa Giovanni XXIII n.8 − Elementi contenuti nel Piano di Manutenzione dell’Opera Strutturale:
- Solaio in getto pieno per chiusura lucernario (Intervento 1) - Pilastri e setti in cemento armato - Travi e cordoli in cemento armato - Fondazioni in cemento armato - Profili metallici per pilastri o travi
− Modalità di uso corretto:
Non è consentito apportare modifiche alle strutture portanti compromettendone l’integrità, in caso di accertata anomalia strutturale contattare un ingegnere strutturista.
● MANUALE DI MANUTENZIONE e PROGRAMMA DI MANUTENZIONE
− Risorse necessarie per l’intervento manutentivo Per eseguire le manutenzioni di cui al presente Programma di Manutenzione dell’Opera Strutturale è necessario affidarsi ad idonea impresa edile, previa consultazione dell’ingegnere strutturista.
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Elemento Strutturale Modalità di MANUTENZIONE Periodicità
SOLAIO IN GETTO PIENO
Livello minimo delle prestazioni: - Resistenza ai carichi ed alle sollecitazioni previste in fase di
progettazione strutturale. - Resistenza termica. - Isolamento acustico. - Resistenza al fuoco. Caratteristiche del materiale: - Calcestruzzo Classe di Resistenza C25/30. - Acciaio per barre e staffe d’armatura: B450C. Modalità di controllo: - Controllo visivo atto a riscontrare possibili anomalie che precedano
fenomeni di cedimento strutturale. Problemi riscontrabili: - Deterioramento e/o degrado dei materiali con particolare attenzione
all’intradosso in calcestruzzo. - Dissesto delle strutture (lesioni, fessure, deformazioni in campata). - Affioramenti di efflorescenze e muffe. - Presenza di macchie di colore ruggine in corrispondenza dei copriferri
delle barre d’armatura. Possibili cause: - Incremento dei carichi gravanti la struttura. - Malfunzionamento degli impianti tecnologici presenti nella caldana del
solaio. - Fenomeni atmosferici. Tipo di intervento (consultare un ingegnere strutturista): - Riparazioni localizzate di parti strutturali in cls. armato. - Ripristino e protezione di parti strutturali in cls. armato. - Protezione delle barre di armatura del cls. armato. Strumenti atti a migliorare la conservazione dell’opera: - Malte e trattamenti speciali. - Impermeabilizzazione del solaio esposto agli agenti atmosferici.
5 anni
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Elemento Strutturale Modalità di MANUTENZIONE Periodicità
PILASTRI E SETTI IN C.A.
Livello minimo delle prestazioni: - Resistenza ai carichi ed alle sollecitazioni previste in fase di
progettazione strutturale. - Resistenza al fuoco. Caratteristiche del materiale: - Calcestruzzo Classe di Resistenza C25/30. - Acciaio per barre e staffe d’armatura: B450C. Modalità di controllo: - Controllo visivo atto a riscontrare possibili anomalie che precedano
fenomeni di cedimento strutturale. Problemi riscontrabili: - Deterioramento e/o degrado dei materiali con particolare attenzione al
calcestruzzo a vista. - Dissesto delle strutture (lesioni, fessure, distacchi d’angolo). - Presenza di macchie di colore ruggine in corrispondenza dei copriferri
delle barre d’armatura. Possibili cause: - Incremento dei carichi gravanti la struttura. Tipo di intervento (consultare un ingegnere strutturista): - Riparazioni localizzate di parti strutturali in cls. armato. - Ripristino e protezione di parti strutturali in cls. armato. - Protezione delle barre di armatura del cls. armato. Strumenti atti a migliorare la conservazione dell’opera: - Malte e trattamenti speciali. - Cerchiatura dei pilastri con angolari e piatti metallici.
5 anni
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Elemento Strutturale Modalità di MANUTENZIONE Periodicità
TRAVI e CORDOLI IN
C.A.
Livello minimo delle prestazioni: - Resistenza ai carichi ed alle sollecitazioni previste in fase di
progettazione strutturale. - Resistenza termica. - Isolamento acustico. - Resistenza al fuoco. Caratteristiche del materiale: - Calcestruzzo Classe di Resistenza C25/30. - Acciaio per barre e staffe d’armatura: B450C. Modalità di controllo: - Controllo visivo atto a riscontrare possibili anomalie che precedano
fenomeni di cedimento strutturale. Problemi riscontrabili: - Deterioramento e/o degrado dei materiali con particolare attenzione al
calcestruzzo a vista. - Dissesto delle strutture (lesioni, fessure, distacchi d’angolo). - Presenza di macchie di colore ruggine in corrispondenza dei copriferri
delle barre d’armatura. Possibili cause: - Incremento dei carichi gravanti la struttura. - Malfunzionamento degli impianti tecnologici presenti nella caldana del
solaio. - Fenomeni atmosferici. Tipo di intervento (consultare un ingegnere strutturista): - Riparazioni localizzate di parti strutturali in cls. armato. - Ripristino e protezione di parti strutturali in cls. armato. - Protezione delle barre di armatura del cls. armato. Strumenti atti a migliorare la conservazione dell’opera: - Malte e trattamenti speciali.
5 anni
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Elemento Strutturale Modalità di MANUTENZIONE Periodicità
FONDAZIONI IN CEMENTO
ARMATO
Livello minimo delle prestazioni: - Resistenza ai carichi ed alle sollecitazioni previste in fase di
progettazione strutturale. Caratteristiche del materiale: - Calcestruzzo Classe di Resistenza C25/30. - Acciaio per barre e staffe d’armatura: B450C. Modalità di controllo: - Controllo visivo atto a riscontrare possibili anomalie che precedano
fenomeni di cedimento strutturale. Problemi riscontrabili: - Deterioramento e/o degrado del calcestruzzo. - Dissesto delle strutture (lesioni, fessure, distacco della
pavimentazione). - Affioramenti di efflorescenze e muffe a pavimento. - Presenza di macchie di colore ruggine in corrispondenza dei copriferri
delle barre d’armatura. Possibili cause: - Incremento dei carichi gravanti la struttura. - Malfunzionamento degli impianti tecnologici presenti nel vespaio di
fondazione. - Presenza di falda acquifera a livello delle fondazioni. Tipo di intervento (consultare un ingegnere strutturista): - Riparazioni localizzate di parti strutturali in cls. armato. - Ripristino e protezione di parti strutturali in cls. armato. - Protezione delle barre di armatura del cls. armato. Strumenti atti a migliorare la conservazione dell’opera: - Malte e trattamenti speciali. - Pozzetti di ispezione drenanti.
5 anni
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Elemento Strutturale Modalità di MANUTENZIONE Periodicità
PROFILI METALLICI
(travi)
Livello minimo delle prestazioni: - Resistenza ai carichi ed alle sollecitazioni previste in fase di
progettazione strutturale. - Resistenza termica. - Isolamento acustico. - Resistenza al fuoco. Caratteristiche del materiale: - Acciaio per profili metallici: S275 Modalità di controllo: - Controllo visivo atto a riscontrare possibili anomalie che precedano
fenomeni di cedimento strutturale. Problemi riscontrabili: - Deterioramento e/o degrado dei materiali con particolare attenzione al
piatto metallico a vista all’intradosso del trave. - Dissesto delle strutture (lesioni, fessure, deformazioni in campata). - Deterioramento della vernice ignifuga. Possibili cause: - Incremento dei carichi gravanti la struttura. Tipo di intervento (consultare un ingegnere strutturista): - Riparazioni localizzate di parti strutturali in acciaio. - Ripristino e protezione di parti strutturali in acciaio. - Ripristino della protezione al fuoco. Strumenti atti a migliorare la conservazione dell’opera: Vernici, malte e trattamenti speciali.
5 anni
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Elemento Strutturale Modalità di MANUTENZIONE Periodicità
PROFILI METALLICI
(pilastri)
Livello minimo delle prestazioni: - Resistenza ai carichi ed alle sollecitazioni previste in fase di
progettazione strutturale. - Resistenza termica. - Isolamento acustico. - Resistenza al fuoco. Caratteristiche del materiale: - Acciaio per profili metallici: S275 Modalità di controllo: - Controllo visivo atto a riscontrare possibili anomalie che precedano
fenomeni di cedimento strutturale. Problemi riscontrabili: - Deterioramento e/o degrado dei materiali con particolare attenzione al
piatto metallico a vista all’intradosso del trave. - Dissesto delle strutture (lesioni, fessure, deformazioni in campata). - Deterioramento della vernice ignifuga. Possibili cause: - Incremento dei carichi gravanti la struttura. Tipo di intervento (consultare un ingegnere strutturista): - Riparazioni localizzate di parti strutturali in acciaio. - Ripristino e protezione di parti strutturali in acciaio. - Ripristino della protezione al fuoco. Strumenti atti a migliorare la conservazione dell’opera: - Vernici, malte e trattamenti speciali.